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La Passione di Sordevolo, come e quando scoprire lo spettacolo di teatro popolare più grande di sempre

Un paese, centinaia di attori, uno spettacolo straordinario: si tratta della Passione di Sordevolo, un evento unico che, ogni cinque anni, accende i riflettori su un delizioso paese di montagna.

Sordevolo, nella Valle Elvo, in provincia di Biella, è il teatro di una manifestazione famosa in tutto il mondo a cui partecipano tutti i 1300 abitanti del paese, fra comparse, allestimenti, costumi, attori e servizi dietro le quinte. Un gigantesco lavoro di preparazione che dura mesi, per portare in scena la meraviglia e regalare uno show che è una vera e propria immersione nella antica Gerusalemme dell’anno 33.

La Passione di Sordevolo, fra storia e tradizione

Una rappresentazione corale, uno spettacolo senza precedenti e una tradizione lunga secoli: la Passione di Sordevolo racchiude in sé qualcosa di straordinario. Ogni cinque anni questo borgo montano si anima, i riflettori si accendono e accade un evento irripetibile. I numeri di Sordevolo sono a dir poco stupefacenti: più di 400 attori con un’età compresa fra 5 e 80 anni, centinaia di persone che operano dietro le quinte, 34 repliche in soli 100 giorni, di cui 2 recitate dai bambini, oltre 2 ore di recitazione, un allestimento frutto di 80mila ore di lavoro, un anfiteatro di 4mila metri quadri e 2400 posti a sedere coperti.

Uno show unico da non perdere

Assistere alla Passione di Sordevolo è un’esperienza mistica. Ci si sente parte di qualcosa di grande, fra storia, cultura, fede e tradizione popolare. L’evento, le cui origini si perdono nella Storia, è antico oltre due secoli. Nell’area dell’anfiteatro, come per magia, prende forma un pezzetto del passato. Gli spettatori vengono catapultati in Palestina, dove 400 personaggi si muovono fra il Cenacolo e il Sinedrio, la Reggia di Eroe, il Pretorio di Pilato, il Getsemani e il Calvario. Interpreti, soldati e guardie si muovono per dare vita a un dramma antichissimo.

La scenografia è così realistica e curata nei dettagli che gli spettatori dimenticano il tempo in cui si trovano, suggestionati e affascinati dalla recitazione. Il testo, giunto a Sordevolo per vie misteriose, risale alla fine del Quattrocento e in origine veniva messo in scena nel Colosseo di Roma.

Date e biglietti

La Passione di Sordevolo andrà in scena nel 2022 dal 18 giugno al 25 settembre. Le rappresentazioni sono previste per:

  • il 18-19-25 e 26 giugno (alle 21.00 il sabato e alle 16.30 la domenica);
  • 1, 2, 3, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 luglio (il 3 alle ore 16.00, tutti gli altri giorni alle 21.00);
  • il 5, 6, 19, 20, 26,27, 28 agosto (alle 21.00);
  • il 2, 3, 4, 9, 10, 11, 16, 17, 18, 20, 23, 24, 25 settembre (alle 21.00, tranne domenica 4 agosto alle 20.00, domenica 11, 18 e 25 agosto alle 16.30, martedì 20 agosto alle 10.00).

I biglietti si possono acquistare online attraverso il Circuito di prevendita TicketOne. Inoltre è possibile prenotare oppure acquistare i posti telefonando ai numeri 015 2562486 – 375 6135686 oppure inviando una mail a passione@passionedisordevolo.com

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Ryanair, l’offerta imperdibile per lanciare le nuove rotte della prossima stagione

Sebbene la stagione estiva sia appena iniziata, non c’è altro tempo da perdere: Ryanair sta già pensando ai prossimi mesi invernali, in vista di quell’attesa ripartenza del turismo che finalmente si sta facendo timidamente sentire. La compagnia aerea low cost ha così annunciato il programma per l’inverno 2022/2023, con tante nuove rotte verso splendide destinazioni che sicuramente potranno soddisfare la sempre maggior richiesta dei viaggiatori. E c’è anche una bellissima sorpresa: un’offerta assolutamente imperdibile per volare a prezzi incredibili.

Le nuove rotte di Ryanair

L’allentarsi delle misure contro il Covid e la graduale riapertura delle frontiere pressoché in tutto il mondo hanno dato nuovo slancio al turismo, un settore che fortemente ha risentito dell’emergenza sanitaria. Per gli italiani, questa sarà un’estate speciale: una recente indagine ha portato alla luce i trend della stagione calda, i quali vedono un’impennata delle vacanze più lunghe (contro le mini vacanze che hanno caratterizzato gli ultimi due anni) e, soprattutto, di viaggi costosi. Ad ogni modo, sono in molti a non rinunciare al risparmio di un volo low cost, e Ryanair ha una vasta offerta in quanto a destinazioni raggiungibili.

La compagnia aerea sta già guardando al futuro, programmando anche la stagione autunno-inverno 2022/2023, e le novità sono molte. Come anticipato in un comunicato stampa, ben 23 nuove rotte si aggiungono a quelle già operanti da e per l’Italia, raggiungendo un totale di oltre 570 itinerari. Ma quali sono le splendide mete che finalmente sono collegate al nostro Paese? Una delle principali novità riguarda lo scalo di Milano Bergamo, da cui partiranno le rotte per Baden-Baden e La Palma. L’offerta dell’aeroporto di Bologna si arricchirà invece di un volo per Tolosa. Catania sarà collegata all’aeroporto di Londra Stansted, mentre da Genova si potrà raggiungere la meravigliosa Dublino.

Ancora, da Pisa partirà un volo per Stoccolma. Ricchissima è l’offerta prevista per la capitale: da Roma Ciampino si potrà volare verso Agadir, Liverpool, Rabat e Tangeri, mentre da Roma Fiumicino ci saranno nuovi collegamenti per Dublino e Francoforte Hahn. Lo scalo di Torino sarà collegato con Manchester, Stoccolma, e Vilnius. La città di Venezia avrà, tra le sue rotte, anche Dublino, Colonia, Saragozza ed Edimburgo. Dall’aeroporto di Treviso, invece, partiranno voli per Comiso e Tallinn. Novità anche sulle rotte interne: proprio da Treviso ci sarà un nuovo scalo a Crotone, mentre da Cagliari si potrà raggiungere Genova.

L’offerta Ryanair da non perdere

Viste le tante novità in merito all’organizzazione della prossima stagione invernale, Ryanair ha deciso di lanciare un’offerta incredibile per tutti i suoi passeggeri. Prenotando un volo entro giovedì 9 giugno, sarà possibile trovare tariffe a partire da soli 19,99€ per viaggiare da ottobre 2022 a marzo 2023. La promozione è disponibile solamente per chi prenota sul sito ufficiale della compagnia ed è soggetta ad un numero di posti limitati, quindi bisogna affrettarsi.

Moltissime sono le località che potrete raggiungere il prossimo autunno-inverno, approfittando di questa offerta strepitosa. Ci sono tante splendide città d’arte da scoprire, e in bassa stagione potrete farlo in tutta tranquillità senza la calca tipica dei mesi più caldi. Dall’intramontabile fascino di Londra alla romanticissima Parigi, passando per città meno “consuete” come Cracovia e Eindhover: non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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Il villaggio provenzale di Johnny Depp (ora in vendita)

È un vero e proprio villaggio quello che appartiene a Johnny Depp e che ora, dopo aver vinto la causa intentata dalla ex moglie Amber Heard, pare essere stato messo in vendita. La cifra richiesta sarebbe di 45 milioni di euro. Vi raccontiamo com’è.

Un grande “mas provençal”, la tipica costruzione fatta di pietra locale, altri sei cottage restaurati, adibiti a “maison d’hôtes”, persino una chiesetta, sconsacrata e trasformata in alloggio per gli ospiti.

Ma non solo: nella proprietà c’è anche un ristorante privato, Chez Marceline, due piscine, uno skate park, una palestra, una cantina per conservare i vini, che in questa zona sono buonissimi e molto rinomati, e un atelier artistico (pare ami molto dipingere).

Un vero e proprio villaggio turistico, lussuosissimo, ma assolutamente autentico, completamente privato, solo per Johnny e, forse, per gli amici o la famiglia allargata.

Il villaggio provenzale si trova nei pressi di Plan-de-la-Tour, nel dipartimento del Var, nell’immediato entroterra della nota località di villeggiatura estiva di Sainte-Maxime e a pochi chilometri da un’altra nota meta glamour, Saint-Tropez.

È una delle zone più caratteristiche del Sud della Francia e Depp non è l’unico ad essersene innamorato. Brigitte Bardot, per esempio, l’ha scoperta tanti anni fa e non se n’è più voluta andare via. A un’oretta di strada dal “villaggio Depp”, a Correns, avevano acquistato un castelletto da sogno anche la coppia Brangelina (proprio in questi giorni pare che Angelina Jolie abbia venduto la sua quota di Chateau Miraval con tanto di produzione di vino a un magnate russo).

Ce lo immaginiamo, Johnny, pranzare all’ombra del suo pergolato, con vista sulla piscina a sfioro o sorseggiare un calice di rosé Côtes de Provence al calar della sera, ammirando le colline fitte di querce, vigne e ulivi che circondano il suo esclusivissimo resort.

Sulle agenzie immobiliari di lusso girano le foto anche degli interni della villa privata di Depp, dove l’attore pare non abbia voluto cambiare nulla rispetto all’architettura originale del XIX secolo, lasciando i sassi a vista sulle pareti, i pavimenti pietra grezza e i soffitti a volta.

Benché non sia un grand amante dei social, Johnny ha però postato qualche foto nella proprietà su Instagram. La sua prima immagine è stata infatti scattata in uno degli ambienti più singolari della villa: una sorta di cantina scavata nella roccia dove la luce naturale non entra se non forse falla parta d’ingresso, una grande stanza dove i lumi di candela mostrano teschi, candelabri e un vecchio letto d’ottone. Una stanza bella ma tenebrosa, proprio come è Johnny Depp.

 

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È la migliore pista ciclabile da percorrere quest’anno

Ha appena vinto l’Oscar italiano del cicloturismo, un premio molto prestigioso che viene conferito da una giuria di esperti e che da sette anni premia le migliori “green road” del nostro Paese.

Grand Tour della Valle del Savio

È il Grand Tour della Valle del Savio, in Emilia-Romagna, che attraversa paesaggi meravigliosi e non molto conosciuti, ma dove persino il “Pirata”, Marco Pantani, amava allenarsi. Si tratta di un suggestivo percorso ad anello lungo 172 chilometri, in parte su strade dismesse, che corre lungo gli argini o su asfalto che, tra saliscendi, curve e panorami mozzafiato è tra i più belli d’Italia. E, soprattutto, adatto a tutti.

L’itinerario attraversa sei dei Comuni della Valle del Savio, un territorio che prende il nome dal fiume Savio e tocca il grande Parco delle Foreste Casentinesi, patrimonio Unesco.

Da quando è stato creato, il Grand Tour si è arricchito di tantissimi servizi per i ciclisti e i cicloturisti organizzati dal Valle Savio Bike Hub, un progetto pubblico-privato che coniuga sostenibilità e innovazione. Lungo tutto il percorso sono segnalati i punti di rifornimento dell’acqua, i Bike Point dove trovare ogni attrezzo necessario per la manutenzione della bici con tanto di ricarica elettrica e di pompa di gonfiaggio e negozi di biciclette convenzionati che offrono una carta Bike Friendly per eventuale assistenza di pronto intervento e di trasporto bagagli.

Chi vuole può anche usufruire del servizio di bike sharing, nel caso desiderasse pedalare solo su qualche tratto, ritirando la bicicletta in un luogo e lasciandola in un altro.

Lungo l’intero percorso trovano mappe dei luoghi storici, architettonici e naturalistici che si possono visitare, ma anche delle aziende agricole, dei ristoranti, delle cantine vitivinicole e degli agriturismi, hotel e b&b che offrono servizi per il ciclista e servizi bike friendly.

In ognuno dei sei Comuni della Valle del Savio, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Verghereto, Sarsina e Cesena, si può scaricare un QR code del tracciato GPX dell’itinerario ciclabile.

Di certo il Grand Tour della Valle del Savio non è un percorso facilissimo da fare, è piuttosto impegnativo, ma diventa facile se fatto a tappe e soprattutto con una e-bike. I più allenati impiegano meno di otto ore per percorrere l’interno tour, altrimenti si possono fare tre tappe da circa 60 km ciascuna.

Non è una cattiva idea fare una sosta per la notte in uno dei Comuni attraversati per poi riprendere la strada riposati il giorno dopo. Bagno di Romagna, per esempio, è famoso per le terme, quelle comunali d’estate sono aperte anche la sera, ma ci sono anche hotel con le terme dentro. Mercato Saraceno è un delizioso borgo con una lunga tradizione vitivinicola. Sarsina è la località più antica della valle, con un Museo archeologico nazionale molto importante. E da qui parte anche il Cammino di San Vicinio, uno dei più estesi e segnalati d’Italia.

Scoprire la Valle del Savio

Quest’affascinante valle si estende in provincia di Forlì-Cesena, con un breve tratto in provincia di Ravenna e di Rimini. Inizia alle pendici del Monte Fumaiolo, nell’Appennino tosco-romagnolo, fino a giungere al Mare Adriatico.

La valle, così chiamata perché attraversata dal fiume Savio, è un’oasi di pace, dove la natura incontaminata è protagonista assoluta: ecosistemi diversificati, percorsi in montagna, torrenti e cascate, un parco ricco di vegetazione e di fauna selvatica. Tra il profumo di faggi e la bellezza del paesaggio, non manca nulla per un’esperienza green.

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Il percorso storico-naturalistico del Grand Tour della Valle del Savio

L’Oscar del cicloturismo

La proclamazione del vincitore è avvenuto lo scorso 4 giugno – il 3 giugno si celebrava la Giornata mondiale della Biciclettala) a Matera, in Basilicata, che è stata la regione vincitrice lo scorso anno della menzione speciale di Legambiente, nominata anche nuova Capitale del cicloturismo.

L’Oscar italiano del cicloturismo vuole da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti e dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo come volano per una ripartenza in linea con le direttive del Green Deal europeo.

Per i territori e, in particolare, per i piccoli borghi, quello in bicicletta è infatti un turista ad alto valore aggiunto e a impatto sostenibile e le “green road” offrono la possibilità di visitare una regione contribuendo a sostenere il anche il patrimonio e le comunità locali.

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I Calanchi di Montecoronaro lungo il Grand Tour della Valle del Savio

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È ancora la Puglia il posto più amato dai vip internazionali

La bellezza della Puglia ha colpito ancora. La regione dei trulli e del mare cristallino ogni anno cattura il cuore di bagnanti e vip internazionali, grazie alle spiagge mozzafiato e agli scroci suggestivi. A essere particolarmente innamorato di questa regione è Bono Vox, cantante e frontman della band irlandese U2, che da qualche anno sceglie la Puglia come meta prediletta per le sue vacanze estive.

Bono Vox in Puglia

La rockstar Bono Vox non ha resistito al richiamo della Puglia e ha deciso di trascorrere i suoi momenti di relax nel Belpaese. Bono, infatti, è stato visto qualche giorno fa Ostuni, in provincia di Brindisi. Il cantante si stava godendo qualche giorno di vacanza, passeggiando all’interno della villa comunale “Sandro Pertini”, senza rinunciare a un buon aperitivo nel bar interno. L’italianità lo sta già contagiando.

Ostuni, la città bianca

Non è un caso che Bono Vox abbia scelto proprio la città di Ostuni per passare le vacanze. Conosciuta come la “città bianca” per via delle colore delle abitazioni dipinte di calce, Ostuni ha un aspetto fiabesco. Senza ombra di dubbio questa piccola perla è uno dei centri turistici più rinomati della Puglia. Bianco è il colore che abbaglia gli occhi quando capita di rivolgere lo sguardo a Ostuni. Bono Vox ha scelto bene la sua tappa italiana.

I Trulli di Alberobello in Puglia

I famosi trulli di Alberobello in Puglia

Lusso e relax in Puglia

L’artista irlandese ha deciso di staccare la spina della vita da rockstar e allontanarsi dai riflettori, volando nella Valle d’Itria, soggiornando in una struttura extra lusso tra le province di Brindisi e Taranto. Anche lo scorso anno Bono aveva scelto la Puglia per alcuni giorni di relax trascorrendo diversi giorni a Gallipoli in provincia di Lecce.

La Puglia è un posto del cuore

Proprio di recente ha trascorso qualche giorno Angelina Jolie, che sta girando un film proprio tra Puglia e Basilicata. Negli anni scorsi anche Tom Hanks, Macron, Ivanka Trump e molte altre star internazionali hanno scelto questa regione per i loro soggiorni di lusso. Come dar loro torto? Il tacco d’Italia è un luogo ricco di bellezza, sapori, paesaggi da sogno e resort incredibili.

La Puglia, famosa per i villaggi collinari da fiaba e la lunga costa mediterranea che offre divertimento, cultura e relax allo stesso tempo. Il capoluogo, Bari, è una vivace città portuale e universitaria, mentre Lecce è conosciuta come la “Firenze del Sud” per via della sua architettura barocca. Famosissime poi Alberobello e la Valle d’Itria, patria dei trulli, i tradizionali edifici di pietra dal caratteristico tetto conico.

Soggiornare in un trullo di lusso

Proprio all’interno dei famosi trulli sono nati alcuni alloggi di lusso. Delle particolari villette con piscina, portici ricchi di ombra dove organizzare cene con cibo tipico, stanze dotate di ogni comfort, il tutto nello scenario da sogno di un trullo. Pareti di pietra, tetti bassi e a cupola, giardini e spesso anche una spa. I vip, come Paola Turani e molti altri spesso scelgono queste soluzioni per vacanze di gruppo lussuose e in pieno stile pugliese.

Tra un bagno nel mare limpido del Salento e una gita tra le isole Tremiti, la Puglia offre ogni tipo di attrattiva. In ogni angolo si trovano bellezza, storia e divertimento. Non mancano ovviamente il buon cibo e la cordialità.

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Le migliori spiagge dell’estate per le famiglie

L’estate è alle porte, il caldo si fa già sentire con prepotenza e la voglia di mare è più forte che mai. Se state progettando le vacanze in famiglia, ci viene in aiuto una ‘guida’ per i genitori in cerca di lidi ideali anche per i piccoli bagnanti. Tornano, infatti, a sventolare sulle spiagge le Bandiere Verdi, i vessilli che indicano una località marina con caratteristiche adatte ai bambini, selezionata attraverso un’indagine condotta fra un campione di pediatri. Ecco le conferme e le new entry di quest’anno.

Bandiere Verdi 2022: le new entry

Nel 2022 sono in tutto 145 le Bandiere Verdi sparse lungo le coste italiane, mentre se ne contano 8 all’estero, di cui 5 nell’Unione Europea e 3 in Africa. In tutto sono quindi 153, con 4 nuovi ingressi, di cui una sola new entry in territorio italiano.

A primeggiare fra le regioni del Belpaese è la Calabria (con una vasta scelta di spiagge per famiglie), dove quest’anno ne sventolano ben 19, cui segue immediatamente la Sicilia con 18. Un testa a testa che ogni anno si ripresenta tra queste due splendide destinazioni, tra le più ambite dai vacanzieri. Al terzo posto troviamo la Sardegna con 16 Bandiere Verdi, mentre al quarto posto ex aequo Marche e Puglia con 13.

Ed è proprio in Calabria che troviamo quest’anno l’unica nuova Bandiera Verde italiana, assegnata a Marina di Caulonia, frazione del comune di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, insignita anche della altrettanto prestigiosa Bandiera Blu.

Per quanto riguarda gli altri tre nuovi ingressi oltre i nostri confini, in Spagna il vessillo è andato a Estepona, in Tunisia a La Marsa, mentre la Repubblica Unita di Tanzania, dopo il vessillo conferito nel 2020 alla spiaggia di Coco beach a Dar es Salaam, ne conquista un secondo, assegnato stavolta a Kendwa, nell’Isola di Zanzibar.

Se si considera, invece, la percentuale di Bandiere Verdi ottenute dalle singole province all’interno di ogni regione, si scopre che Venezia fa il pieno di vessilli perché è l’unica del Veneto ad averli ottenuti. In Campania il 90% dei vessilli sventola nella provincia di Salerno, mentre Latina è al terzo posto con l’80% delle Bandiere verdi nel Lazio. Romagna, Marche e Abruzzo sono le tre regioni con la più alta densità di Bandiere verdi 2022. Basti pensare che dai Lidi Ravennati (tra i più instagrammabili) a Vasto c’è quella che è stata ribattezzata la “Riviera dei bambini”.

Quest’anno, la cerimonia di consegna delle Bandiere verdi 2022 si svolgerà nell’ambito del “5th International workshop of Green flags – VIII Convegno nazionale delle Bandiere Verdi”, che si terrà il 9 luglio a Mazara del Vallo, nel Collegio dei Gesuiti. In questa occasione si celebrerà, inoltre, il quindicesimo anniversario del prestigioso riconoscimento istituito nel 2008, con l’assegnazione di un speciale vessillo commemorativo ai primi 10 Comuni insigniti nel 2008. Vale a dire: Cefalù, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Nicotera, Ostuni, Riccione, Sabaudia, San Benedetto del Tronto, San Teodoro, e Viareggio.

Spiagge a misura di bambini, sempre più sicure

L’assegnazione delle Bandiere verdi ha una valenza scientifica e deriva da un’indagine condotta fra i pediatri italiani. Ma quali sono i requisiti necessari per ottenere l’ambito vessillo? Eccone alcuni: la presenza di spiaggia con sabbia, spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano fare il bagno in sicurezza, presenza degli assistenti di spiaggia, attrezzature dedicate ai bambini e opportunità di divertimento per i genitori (negozi, ristoranti, bar, strutture sportive).

Tra le proposte di quest’anno di Italo Farnetani, ideatore dell’iniziativa, c’è quella rivolta alle località premiate di garantire servizi di telemedicina per facilitare la disponibilità di un’assistenza pediatrica diffusa.

Bandiere Verdi 2022: l’elenco delle spiagge italiane

Ecco l’elenco completo delle Bandiere Verdi 2022 in Italia (in ordine alfabetico e con anno di conferimento):

Abruzzo

  • Alba Adriatica (Teramo) 2019
  • Giulianova (Teramo) 2010
  • Montesilvano (Pescara) 2010
  • Ortona – Spiaggia dei Saraceni (Chieti) 2019
  • Pescara 2016
  • Pineto – Torre Cerrano (Teramo) 2016
  • Roseto degli Abruzzi (Teramo) 2012
  • Silvi Marina (Teramo) 2012
  • Tortoreto (Teramo) 2015
  • Vasto Marina (Chieti) 2010

Basilicata

  • Maratea (Potenza) 2012
  • Pisticci – Marina di Pisticci (Matera) 2010

Calabria

  • Bianco (Reggio Calabria) 2018
  • Bova Marina (Reggio Calabria) 2010
  • Bovalino (Reggio Calabria) 2010
  • Caulonia – Caulonia Marina (Reggio Calabria) 2022
  • Capo Vaticano (Vibo Valentia) 2016
  • Cariati (Cosenza) 2010
  • Cirò Marina – Punta Alice (Crotone) 2012
  • Isola di Capo Rizzuto (Crotone) 2009
  • Locri (Reggio Calabria) 2016
  • Melissa – Torre Melissa (Crotone) 2015
  • Mirto Crosia – Pietrapaola (Cosenza) 2010
  • Nicotera (Vibo Valentia) 2008
  • Palmi (Reggio Calabria) 2016
  • Praia a Mare (Cosenza) 2010
  • Roccella Jonica (Reggio Calabria) 2012
  • Santa Caterina dello Ionio Marina (Catanzaro) 2010
  • Siderno (Reggio Calabria) 2016
  • Soverato (Catanzaro) 2009
  • Squillace (Catanzaro) 2018

Campania

  • Agropoli – Lungomare San Marco, Trentova (Salerno) 2016
  • Ascea (Salerno) 2016
  • Centola – Palinuro (Salerno) 2009
  • Ischia: Cartaroma Lido San Pietro (Napoli) 2016
  • Marina di Camerota (Salerno) 2009
  • Pisciotta (Salerno) 2016
  • Pollica – Acciaroli, Pioppi (Salerno) 2016
  • Positano – Spiagge: Arienzo, Fornillo, Spiaggia Grande (Salerno) 2015
  • Santa Maria di Castellabate (Salerno) 2012
  • Sapri (Salerno) 2012

Emilia Romagna

  • Bellaria – Igea Marina (Rimini) 2012
  • Cattolica (Rimini) 2012
  • Cervia – Milano Marittima-Pinarella (Ravenna) 2010
  • Cesenatico (Forli Cesena) 2012
  • Gatteo – Gatteo Mare (Forli – Cesena) 2015
  • Misano Adriatico (Rimini) 2015
  • Ravenna – Lidi Ravvenati (Ravenna) 2015
  • Riccione (Rimini) 2008
  • Rimini 2016
  • San Mauro Pascoli – San Mauro mare (Forli – Cesena) 2016

Friuli-Venezia Giulia

  • Grado (Gorizia) 2010
  • Lignano Sabbiadoro (Udine) 2008

Lazio

  • Anzio (Roma) 2016
  • Formia (Latina) 2009
  • Gaeta (Latina) 2009
  • Lido di Latina (Latina) 2010
  • Montalto di Castro (Viterbo) 2009
  • Sabaudia (Latina) 2008
  • San Felice Circeo (Latina) 2012
  • Sperlonga (Latina) 2009
  • Terracina (Latina) 2019
  • Ventotene – Cala Nave (Latina) 2015

Liguria

  • Finale Ligure (Savona) 2015
  • Lavagna (Genova) 2016
  • Lerici (La Spezia) 2012
  • Noli (Savona) 2016

Marche

  • Civitanova Marche (Macerata) 2012
  • Cupra Marittima (Ascoli Piceno) 2020
  • Fano – Nord – Sassonia – Torrette/Marotta (Pesaro – Urbino) 2016
  • Gabicce mare (Pesaro – Urbino) 2015
  • Grottamare (Ascoli Piceno) 2016
  • Mondolfo – Marotta (Pesaro – Urbino) 2016
  • Numana – Alta – Bassa Marcelli Nord (Ancona) 2015
  • Pesaro (Pesaro – Urbino) 2016
  • Porto Recanati (Macerata) 2012
  • Porto San Giorgio (Fermo) 2010
  • San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) 2008
  • Senigallia (Ancona) 2012
  • Sirolo (Ancona) 2016

Molise

  • Termoli (Campobasso) 2012

Puglia

  • Fasano (Brindisi) 2016
  • Gallipoli (Lecce) 2009
  • Ginosa – Marina di Ginosa (Taranto) 2015
  • Lizzano – Marina di Lizzano (Taranto) 2010
  • Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani) 2019
  • Melendugno (Lecce) 2016
  • Ostuni (Brindisi) 2008
  • Otranto (Lecce) 2012
  • Polignano a Mare – Cala Fetente – Cala Ripagnola – Cala San Giovanni (Bari) 2016
  • Porto Cesareo (Lecce) 2016
  • Rodi Garganico (Foggia) 2012
  • Salve – Marina di Pescoluse (Lecce) 2010
  • Vieste (Foggia) 2009

Sardegna

  • Alghero (Sassari) 2009
  • Bari Sardo (Ogliastra) 2010
  • Cala Domestica (Carbonia-Iglesias) 2010
  • Capo Coda Cavallo (Olbia-Tempio) 2010
  • Carloforte – Isola di San Pietro: La Caletta – Punta Nera – Girin – Guidi (Carbonia-Iglesias) 2010
  • Castelsardo-Ampurias (Sassari) 2012
  • Is Aruttas – Mari Ermi (Oristano) 2010
  • La Maddalena: Punta Tegge-Spalmatore (Olbia-Tempio) 2012
  • Marina di Orosei-Berchida-Bidderosa (Nuoro) 2010
  • Oristano – Torre Grande (Oristano) 2015
  • Poetto (Cagliari) 2012
  • Quartu Sant’Elena (Cagliari) 2012
  • Santa Giusta (Oristano) 2016
  • San Teodoro (Nuoro) 2008
  • Santa Teresa di Gallura (Olbia-Tempio) 2012
  • Tortolì – Lido di Orrì, Lido di Cea (Ogliastra) 2016

Sicilia

  • Balestrate (Palermo) 2016
  • Campobello di Mazara – Tre Fontane – Torretta Granitola (Trapani) 2010
  • Catania – Playa 2016
  • Cefalù (Palermo) 2008
  • Giardini Naxos (Messina) 2016
  • Ispica — Santa Maria del Focallo (Ragusa) 2012
  • Lipari – Marina di Lipari-Acquacalda-Canneto (Messina) 2012
  • Marsala – Signorino (Trapani) 2015
  • Mazara del Vallo – Tonnarella (Trapani) 2021
  • Menfi – Porto Palo di Menfi (Agrigento) 2010
  • Noto – Vendicari (Siracusa) 2010
  • Palermo – Mondello 2016
  • Pozzallo – Pietre Nere – Raganzino (Ragusa) 2015
  • Ragusa – Marina di Ragusa 2009
  • Santa Croce Camerina – Casuzze – Punta secca – Caucana (Ragusa) 2010
  • San Vito Lo Capo (Trapani) 2009
  • Scicli – Sampieri (Ragusa) 2021
  • Vittoria – Scoglitti (Ragusa) 2010

Toscana

  • Bibbona (Livorno) 2016
  • Camaiore – Lido Arlecchino-Matteotti (Lucca) 2015
  • Castiglione della Pescaia (Grosseto) 2012
  • Follonica (Grosseto) 2012
  • Forte dei Marmi (Lucca) 2012
  • Grosseto – Marina di Grosseto, Principina a Mare 2010
  • Monte Argentario – Cala Piccola – Porto Ercole (Le Viste) – Porto Santo Stefano (Cantoniera –
  • Moletto – Caletta) – Santa Liberata (Bagni Domiziano – Soda -Pozzarello) (Grosseto) 2015
  • Pietrasanta – Marina di Pietrasanta – Tonfano – Focette (Lucca) 2015
  • Pisa – Marina di Pisa – Calambrone – Tirrenia (Pisa) 2016
  • San Vincenzo (Livorno) 2012
  • Viareggio (Lucca) 2008

Veneto

  • Caorle (Venezia) 2015
  • Cavallino Treporti (Venezia) 2010
  • Chioggia – Sottomarina (Venezia) 2016
  • Iesolo– Jesolo Pineta (Venezia) 2008
  • Lido di Venezia (Venezia) 2010
  • San Michele al Tagliamento – Bibione (Venezia) 2016

Spiagge europee e africane con la Bandiera Verde 2022:

Spagna

  • Estepona (2022)
  • Malaga (2018)
  • Marbella (2019)
  • Fuengirola (2021)

Romania

  • Costanza (2020)

Tanzania

  • Dar es Salaam – Coco beach (2020)
  • Kendwa (2021)

Tunisia

  • La Marsa (2022)
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Angelina Jolie pazza per Matera: cosa ci fa tra i Sassi

Dopo la Puglia, Angelina Jolie sceglie i Sassi di Matera per il suo tour tra le bellezze d’Italia. L’attrice premio Oscar sta infatti girando il suo ultimo film intitolato “Without Blood”, tratto dal romanzo di Alessandro Barricco ‘Senza Sangue’ proprio nel nostro Paese. E la folla è andata in delirio.

Come la Puglia, anche Matera è una delle mete italiane più amate dalle celebrity, non soltanto per trascorrervi le vacanze, ma anche per ambientarvi film o serie Tv.

Le location di “Without Blood” a Matera

Dopo aver effettuato in incognito alcuni sopralluoghi tra i Sassi nei mesi scorsi e aver scelto le location più idonee all’adattamento scenico, finalmente la Jolie ha iniziato a girare qualche scena a Matera.

I ciak sono stati fatti in piazza San Pietro Caveoso, che prende il nome dalla chiesa costruita sul margine Est del famoso slargo e che ha un bellissimo affaccio sulla gravina, e nel Sasso Caveoso, caratterizzato dalle abitazioni scavate all’interno del tufo, costruite l’una sopra l’altra e che presto vedremo sui grandi schermi.

Matera, set di cinema e Tv

Le immagini suggestive dei Sassi e delle case arroccate sul promontorio che formano Matera sono un costante sfondo per le produzioni italiane e internazionali. Oltre alle fiction nostrane, come “Imma Tataranni” con Vanessa Scalera, o “Basilicata coast to coast“, il celebre road movie del 2010 che ha dato il via al turismo in Basilicata, una regione fino ad allora pochissimo visitata, molti registri stranieri hanno scelto questa città unica al mondo come set.

Il primo, lo ricorderanno tutti, è stato Mel Gibson che l’ha scelta già nel 2004 per il film “La passione di Cristo”. L’ultimo, Cary Fukunaga, regista di “No Time to Die”, ennesimo episodio della saga di James Bond. Il rione Sassi di Matera ha visto da vicino nientemeno che un inseguimento tra auto e moto, dove spuntava la mitica Aston Martin che ha fatto ormai la storia.

Matera, unica al mondo

Proprio i Sassi hanno reso la città una dei gioielli più preziosi del nostro Paese, tanto da essere stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’Unesco. Da oggi avremo un motivo in più per essere orgogliosi di questa piccola perla tutta italiana, di cui all’estero si fa un gran parlare grazie alle produzioni cinematografiche internazionali.



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Matera è infatti una città ricca di meraviglie, dal passato antichissimo. Tra le sue vie possiamo ripercorrere la sua storia, andando indietro di migliaia di anni. Si racconta che questo sia il centro ancora oggi abitato tra i più antichi del mondo, dove i più vecchi ritrovamenti ci riportano addirittura al paleolitico.

L’aspra morfologia del territorio, caratterizzato da gravine, fessure e grotte, ha reso ardua la costruzione del centro abitato, interamente scavato nella roccia. Ma oggi il suo panorama è unico al mondo, una cartolina che incanta migliaia di turisti e, come accaduto anche quest’anno, attira registi da ogni angolo del pianeta per regalare ai propri film un tocco di magia.

La magia di Matera di notte

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Gioconda: il vero luogo che fa da sfondo al dipinto di Leonardo

Non sarebbe la zona del Montefeltro, nelle Marche, come si è sempre pensato, quella al confine tra l’Emilia-Romagna e il territorio tra Pesaro e Urbino, e neppure il famoso borgo di Bobbio, nel piacentino, a fare da sfondo alla Gioconda, il celeberrimo dipinto di Leonardo da Vinci conservato al Louvre di Parigi.

Oggi, infatti, tra gli esperti gira una nuova teoria secondo la quale il Genio avrebbe dipinto la sua enigmatica Mona Lisa in tutt’altro luogo, che ora vi vogliamo svelare.

La nuova scoperta

Leonardo non sarebbe andato molto distante da casa, in realtà. Il paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda sarebbe infatti toscano e, per la precisione, pisano. Non è ancora ben chiaro se abbia realizzato il dipinto direttamente stando in quelle zone o se si sia semplicemente ispirato a paesaggi che aveva visitato.

Fatto sta che dietro a quella figura femminile dal sorriso più enigmatico della storia dell’arte gli esperti avrebbero riconosciuto la Torre di Caprona di Vicopisano, in provincia di Pisa, e il profilo dei monti pisani, con i paesi di Cascina e di Calci.

La nuova ipotesi è stata annunciata in occasione di una conferenza dal titolo “La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale” che si tenuta a Vinci, in provincia di Firenze, il Comune noto per essere stato il luogo d’origine di Leonardo da Vinci.

Gli autori della scoperta sono due studiosi francesi, l’ingegnere Pascal Cotte, direttore della Lumière Technology, che nel 2004, su richiesta del Louvre, ha digitalizzato la Gioconda, e Sylvain Thieurmel, un ricercatore specializzato nella pittura e nella biografia dell’artista-scienziato rinascimentale.

Dopo 18 anni dalla digitalizzazione di Cotte, sarebbero infatti emersi nuovi particolari grazie a una telecamera multispettrale inventata e progettata proprio dal ricercatore francese. Lo studio delle carte geografiche disegnate dallo stesso Leonardo messe a confronto con i nuovi risultati avrebbero quindi permesso di confermare la nuova scoperta.

Vinci, il paese di Leonardo

Situato sulle pendici del Montalbano, Vinci è il paese in cui nacque Leonardo, e qui sono stati aperti diversi luoghi legati al Genio di da Vinci. La Biblioteca leonardiana, un centro internazionale di studi leonardiani, il Museo leonardiano di Vinci, che comprende un’ampia collezione di modelli di invenzioni realizzata all’interno della Palazzina Uzielli e del Castello dei Conti Guidi, una bellissima fortificazione medievale. Visitato ogni anno da 130mila persone, il Museo leonardiano è uno dei musei più importanti e frequentati della Toscana.

A Vinci ha anche sede il Museo ideale Leonardo da Vinci, dedicato all’approfondimento dell’attualità della figura di Leonardo e alla complessità della sua opera di artista, scienziato, inventore.

La casa natale di Leonardo

La casa natale di Leonardo da Vinci, invece, si trova ad Anchiano, un minuscolo abitato a breve distanza da Vinci che può essere visitata. All’interno è stata allestita una narrazione audio-visiva della vita di Leonardo. Con diversi disegni che raffigurano la Valle dell’Arno, il Padule di Fucecchio, Vinci e il Montalbano, si vuole sottolineato il rapporto che l’artista ha avuto con il proprio territorio, dal quale ha preso molte ispirazioni per le sue più grandi opere. Un ologramma a grandezza naturale dà voce a un Leonardo oramai vecchio e stanco che, dalla sua ultima dimora, il Castello di Amboise, in Francia, volge lo sguardo al passato per narrare le frequentazioni, gli studi e le vicende che lo legarono a queste terre.

Una parte dell’esposizione comprende una sezione dedicata al Cenacolo vinciano che si trova nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, di cui è esposta una riproduzione in alta definizione, con la possibilità di attivare ulteriori percorsi tematici storici, artistici e dedicati al restauro.

La Strada Verde

Da Vinci ad Anchiano si può andare anche a piedi. Il percorso che collega il borgo alla casa natale di Leonardo prende il nome di “Strada Verde”. Contrassegnata come Itinerario escursionistico n. 14, è lo stesso che nell’Ottocento era noto come via Botanica ed è lungo circa 2 chilometri.

L’itinerario è rimasto pressoché inalterato nei secoli. Passa attraverso uliveti e vigneti che si concentrano lungo la salita verso Anchiano. A metà della via, prendendo una deviazione, è possibile raggiungere la pescaia quattrocentesca utilizzata per il flusso d’acqua che alimentava il Mulino della doccia di Vinci, che Leonardo raffigurò in un disegno del 1504 circa.

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Una finestra si apre su Firenze: la vista è mozzafiato

Si apre imponente, grandiosa ma leggiadra, quasi effimera, quella finestra che permette di ammirare il panorama più bello di sempre sulla città di Firenze.

Una visione onirica che rimanda al mondo dei sogni, una suggestione quasi trascendentale con chiari rimandi a una realtà che conosciamo bene, primo tra tutti quello della grande cupola di Brunelleschi che domina su tutta la città.

Ma quella finestra che si apre su Firenze non è confinata a un immaginario intangibile e irraggiungibile, perché lei è reale e porta la firma di Leandro Erlich.

La finestre su Firenze tra le colline di Fiesole

Come in un sogno: si varca la soglia di uno degli hotel più suggestivi e lussuosi di Firenze per trovare ad accoglierci quella finestra che domina dall’alto la città e che offre la sua prospettiva più bella.

Ci troviamo all’interno di Villa San Michele, A Belmond Hotel, la struttura ricettiva immersa tra le lussureggianti colline di Fiesole realizzata in un antico monastero medievale la cui facciata è stata attribuita al grande Michelangelo.

Circondato da boschi rigogliosi e giardini delle meraviglie, l’hotel sembra assumere le sembianze di un balcone panoramico su Firenze e sulle colline del Chianti, offrendo viste e visioni sublimi.

Ma una volta entrati qui è possibile scoprire un altro modo per ammirare la città dall’alto attraverso un’installazione che si fa portavoce di un dialogo tra arte contemporanea, lusso moderno e splendore rinascimentale.

Window & Ladder

Window & Ladder

La finestra su Firenze, Window & Ladder, è un’opera su larga scala dell’artista argentino Leandro Erlich. Un capolavoro che omaggia la posizione eccezionale dell’hotel e che offre una prospettiva unica sulla culla del Rinascimento italiano.

L’opera, accessibile fino al 7 novembre 2022, conduce gradino dopo gradino a una vera finestra dalla quale i visitatori possono affacciarsi per abbracciare così la città di Firenze e la sua meravigliosa bellezza, da ogni punto di vista.

Il lusso moderno e lo splendore rinascimentale incontrano l’arte contemporanea

Window & Ladder è solo una delle installazioni artistiche che fanno parte di un progetto ben più ampio che ha l’obiettivo di rendere accessibile a tutti l’arte contemporanea attraverso forme riconoscibili.

Il suo nome è MITICO, ed è il progetto nato dalla collaborazione tra Belmond e la Galleria Continua, che ha permesso la collocazione di installazioni di quattro artisti di fama internazionale all’interno dei giardini storici di alcune proprietà di Belmond sparse in tutta Italia.

Le opere, che reinterpretano usanze e tradizioni universale e condivise, hanno in comune l’esigenza di creare ambienti all’interno dei quali i visitatori possono muoversi e toccare con mano il dialogo aperto tra l’arte, la cultura e la natura.

MITICO parte da Venezia per raggiungere Taormina passando per la Toscana, regione nel quale il progetto ha fatto doppia tappa con il Castello di Casole e Villa San Michele dove è presente Window & Ladder di Leandro Erlich.

Ma quella finestra sulla città, che manipola la realtà e poi la rende più vivida, non è l’unica opera straordinaria dell’artista argentino che si può ammirare nel Belmond hotel a Fiesole. All’interno del Cenacolo storico di Villa San Michele, patrimonio storico di tutta la città che conserva preziosi affreschi, è presente The Cloud.

Con questa opera sospesa, Erlich, ha trasformato le nuvole fluttuanti, così effimere e irraggiungibili in qualcosa di tangibile: un’opera d’arte da ammirare. Ma ancora una volta sta allo spettatore indagare la realtà e l’illusione, comprendere dove finisce una e inizia l’altra.

The Cloud

The Cloud

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Nasce un nuovo cammino alla scoperta di luoghi incantevoli

Nella stagione più calda, esplode il turismo outdoor: tantissimi sono gli italiani che vogliono godersi queste lunghe giornate soleggiate all’aria aperta, andando alla scoperta di panorami meravigliosi. Il trekking è una delle attività più apprezzate dai visitatori, per poter fare un tuffo nella natura e ammirare deliziosi borghi che sembrano essere rimasti fermi ai secoli scorsi. Proprio negli ultimi giorni è stato inaugurato un nuovo cammino, che ci porta tra i paesaggi incontaminati delle Alpi in un lungo itinerario all’insegna della storia, della cultura e della spiritualità.

Nasce il Cammino mariano delle Alpi

È nel cuore della Valtellina, dove colline verdeggianti lasciano pian piano spazio alle imponenti montagne, che nasce il Cammino mariano delle Alpi. Questo splendido itinerario di trekking è un progetto di grande interesse, volto ad accompagnare i pellegrini sino al suggestivo Santuario della Madonna di Tirano (che Papa Pio XII chiamò Celeste Patrona della Valtellina), scoprendo lungo il percorso altri bellissimi luoghi di culto.

Nato da un’idea dell’Associazione “cammIKAndo”, il Cammino mariano delle Alpi prevede due percorsi distinti, entrambi molto affascinanti e ricchi di bellezze tutte da scoprire. La Via Orientale parte dal villaggio di Bormio, una delle principali mete turistiche invernali della regione, e conduce ovviamente a Tirano: con i suoi 66 km, diventerà un itinerario tra i più belli della Valtellina, ma al momento è ancora in fase di progettazione.

Quello che invece è già fruibile è la Via Occidentale, che parte da Piantedo e si inerpica tra paesaggi incantevoli, raggiungendo il Santuario di Tirano. Lungo ben 91 km, questo tratto del cammino è stato inaugurato il 1° giugno 2022 ed è percorribile durante i mesi caldi, indicativamente tra marzo e novembre. In inverno, infatti, le condizioni atmosferiche potrebbero non rendere agibili alcuni sentieri.

Cammino mariano delle Alpi

Il Cammino mariano delle Alpi

Le tappe più belle del Cammino mariano delle Alpi

La Via Occidentale del Cammino mariano delle Alpi ci conduce tra paesaggi mozzafiato e piccoli borghi di montagna da visitare. Si parte da Piantedo, paesino a poca distanza dal lago di Como, dove si trova già il primo capolavoro architettonico da ammirare: il Santuario di Santa Maria delle Grazie e del Suffragio in Valpozzo. Seguendo verso ovest il corso del fiume Adda, si incontrano tantissime cittadine, ciascuna di esse caratterizzata da un importante luogo di culto. E in un viaggio all’insegna della spiritualità, non si può fare a meno di andare alla scoperta di queste splendide testimonianze di fede.

Tra le più suggestive, c’è sicuramente il Santuario di Santa Maria della Sassella: abbarbicata su una rupe rocciosa a picco sul fiume, offre un panorama incredibile. Altrettanto affascinante è il Santuario della Santa Casa di Loreto, eretto tra il ‘600 e il ‘700 tra i vigneti del borgo di Tresivio. Imponente nella struttura, al suo interno custodisce una replica della casetta della Vergine Maria che ricorda moltissimo quella situata a Loreto, nelle Marche.

Ultima tappa di un lungo cammino tra bellezze naturali e architettoniche, il borgo di Tirano. A due passi dalla Svizzera, è famoso in particolare perché da qui parte il celebre Trenino Rosso del Bernina. E, naturalmente, qui spicca la splendida Basilica della Madonna di Tirano, costruita all’inizio del ‘500 sul luogo indicato dalla Vergine stessa durante una miracolosa apparizione. Molte le opere d’arte pregiate che si possono ammirare tra le sue mura: è questo il posto in cui termina il Cammino mariano delle Alpi, ma può anche trasformarsi nel punto di partenza di tante nuove avventure.

Cammino mariano delle Alpi

Il Santuario della Madonna di Tirano