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Questo tratto di costa dimenticato e sconosciuto ospita la spiaggia più bella del mondo

Le spiagge della Florida sono rinomate in tutto il mondo per la loro bellezza mozzafiato, le sabbie bianche e le acque cristalline che si estendono lungo la penisola dello stato.

Ma una delle sue gemme nascoste si trova sulla “Costa dimenticata”: è il St. George Island State Park. Si tratta di un tratto di litorale selvaggio e incontaminato che si estende dal Panhandle della Florida fino al Golfo del Messico. Una destinazione incantevole che vi farà innamorare delle sue spiagge immacolate, dei suoi paesaggi mozzafiato e della sua natura incontaminata.

Una meraviglia naturale, recentemente nominata su Travel + Leisure dall’esperto costiero statunitense Stephen P. Leatherman, come “una delle sabbie più belle e bianche del mondo”.

In questo luogo magico troverete una pace e una serenità che vi avvolgeranno come un abbraccio caldo e accogliente, mentre ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla riva vi farà immergere completamente nell’atmosfera incantevole di questa regione inesplorata.

St. George Island State Park, un angolo di paradiso

Il parco, situato nel cuore di questo paradiso terrestre, è un incanto di 2.023 acri che vi lascerà davvero senza parole. Le sue nove miglia di sabbia bianca sono tra le più belle del pianeta, grazie alla loro bellezza naturale e alle acque cristalline del Golfo del Messico.

Se siete amanti della natura, il parco offre una miriade di attività all’aria aperta che vi faranno sentire vivi e connessi al mondo che vi circonda. Potrete esplorare le dune di sabbia e le paludi salmastre attraverso sentieri naturalistici, mentre ammirate la fauna selvatica e fate birdwatching durante il tramonto.

Inoltre, potrete passeggiare tra una serie di passerelle sopraelevate che vi permetteranno di scoprire la ricca biodiversità che popola questo ambiente unico. Naturalmente non dimenticate di portare con voi una macchina fotografica per immortalare i momenti più belli della vostra escursione.

Per i più sportivi, le acque azzurre del parco offrono numerose opportunità per praticare sport acquatici come canoa, kayak, paddleboarding e pesca. Invece, se siete appassionati di snorkeling o immersioni, non perdete l’occasione di esplorare gli incredibili fondali marini che circondano il St. George Island State Park.

Persino raggiungere questa destinazione è già un’avventura in sé. Infatti, un ponte panoramico di quattro miglia vi condurrà attraverso paesaggi mozzafiato e vi offrirà una vista spettacolare sul Golfo del Messico. Ogni chilometro percorso vi avvicinerà sempre più a questa meravigliosa oasi di pace e tranquillità.

Alla scoperta della natura selvaggia della Florida

Il paesaggio selvaggio della Florida offre un’esperienza unica e autentica ai viaggiatori che cercano l’avventura e un profondo contatto con la natura.

Tra le destinazioni più affascinanti e meno battute dal turismo di massa, vi suggeriamo l’Everglades National Park, uno dei luoghi più iconici della Florida selvaggia. Questo vasto ecosistema subtropicale, patrimonio mondiale dell’Unesco, ospita una straordinaria varietà di flora e fauna e numerosi sentieri per immergervi in questo ambiente unico e affascinante.

L’Ocala National Forest, invece, con oltre 600 laghi, fiumi e sorgenti, è la foresta più grande dello stato e offre un’ampia gamma di attività all’aria aperta.

E infine, un must-see da non perdere sono le Florida Keys, un arcipelago di isole tropicali che si estende dal sud della Florida fino al Golfo del Messico. Le Keys offrono un’esperienza unica ai viaggiatori, con la possibilità di esplorare la fauna selvatica, i parchi nazionali e gli ambienti marini incontaminati. Tra le mete imperdibili vi suggeriamo il John Pennekamp Coral Reef State Park, il Dry Tortugas National Park e il National Key Deer Refuge.

Un viaggio nella natura selvaggia della Florida è un’esperienza che tocca l’anima e risveglia la voglia di avventura che si nasconde dentro ognuno di noi. Senza dubbio vivrete una vacanza indimenticabile che vi farà innamorare perdutamente degli angoli più nascosti e affascinanti di questo paradiso terrestre.

Florida Keys

Fonte: iStock

Lungomare di Florida Keys a Marathon, Florida
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Tutta la magia di New York City nella serie “And Just Like That 2”

Magica come non mai, New York, con le sue mille luci, i lunghi viali affollati e trafficati, i suoi locali alla moda e le boutique più lussuose che mai. È così che appare, ancora più bella, la città nella seconda stagione della serie Tv “And Just Like That”, che vede ancora protagoniste le amiche di sempre – ancora senza la quarta, Samantha (Kim Kattrall) – Carrie (Sarah Jessica Parker), Miranda (Cynthia Nixon) e Charlotte (Kristin Davis) ormai oltre cinquantenni ma sempre alle prese, fin dai tempi di “Sex and the City”, con le loro pene d’amore.

Sono passati 25 anni da quando Carrie Bradshaw è apparsa per la prima volta sul piccolo schermo, ma la serie più trasgressiva di sempre non ha ancora stancato il suo affezionato pubblico che ne segue le vicende amorose fin da allora.

Le location di “And Just Like That 2”

Tra fidanzamenti, matrimoni e funerali, per fortuna Carrie non ha mai definitivamente lasciato il suo piccolo appartamento del West Village che, ancora oggi, è una delle location più visitate di Manhattan. Lo vedremo – ristrutturato – anche in “And Just Like That 2”, inconfondibile, con la sua ripida scalinata a prova di tacco 12 al civico 66 di Perry Street (l’indirizzo fittizio è il 245 di East 73rd Street).

Come dicevamo, protagonista assoluta della serie Tv è New York City (insieme agli outfit da paura di Carrie), ancora più presente con i suoi scorci inconfondibili. Chi non riconosce i viali alberati di Central Park, il parco più famoso della città, bello in qualunque stagione, dove le “ragazze” passeggiano confidandosi le loro storie d’amore o le case di mattoni rossi dell’Upper East Side o anche le giostre di Coney Island, dove Carrie ed Aidan – ebbene sì, spoiler, torna il grande amore di gioventù nella vita di Carrie – trascorrono una giornata insieme. La grande spiaggia di sabbia, il lungomare di legno dove passeggiare all’ora del tramonto, le giostre del Luna Park, i negozietti e i chioschi degli hot dog sono sempre un classico nella cinematografia americana.

E poi ci sono i negozi della Fifth Avenue, dove le tre amiche amano fare shopping, e i tanti locali di New York, uno più bello ed elegante dell’altro, dove s’incontrano per bere un Cosmopolitan – il famoso cocktail di “Sex and the City” – o cenare in compagnia spettegolando di uomini e di sesso. Alcuni di questi sono già molto noti, altri lo diverranno non appena li frequenteranno Carrie, Charlotte e Miranda.

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Fonte: IPA

Sarah Jessica Parkerin una scena di “And Just Like That 2”
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Sognando l’America: 5 luoghi insoliti che (forse) non conosci

Siete alla ricerca di un’avventura fuori dal comune da aggiungere al vostro prossimo viaggio? Se la risposta è sì, una vacanza negli Stati Uniti d’America è quello che fa per voi! Una terra misteriosa, magnetica e affascinante, un luogo dalle mille sfaccettature che ha conquistato l’immaginario collettivo grazie alle pellicole di Hollywood.

In questo Paese ci sono molti luoghi che vale la pena visitare almeno una volta nella vita, ma oggi abbiamo scelto con cura alcuni dei più caratteristici che non troverete in nessun percorso turistico tradizionale.

Da una piccola città interamente ambientata nel selvaggio west a una boutique in pieno deserto, queste destinazioni offrono qualcosa di veramente speciale che vi faranno scoprire il cuore autentico degli States. Preparate le valigie e dimenticate le tradizionali fughe in spiaggia. Vi presentiamo cinque luoghi insoliti da non perdere per vivere davvero “The American Dream”.

The Wave, una meraviglia naturale nascosta

Nelle vicinanze di Page, tra Utah e Arizona, si trova un tesoro geologico segreto che vale la pena visitare. Stiamo parlando di un’area naturale e unica nel suo genere chiamata “The Wave” per le striature delle sue rocce rosse che ricordano l’andamento delle onde.

Una delle formazioni naturali più suggestive al mondo caratterizzata da colori vivaci dalle venature rosse e arancioni che creano l’illusione di essere immersi in un mare roccioso. Non solo è una delle meraviglie più nascoste degli Stati Uniti, ma anche una zona molto delicata tanto che, per essere preservata dal turismo di massa, può essere visitata solo da 64 fortunati al giorno estratti tramite una lotteria.

Inoltre, la scalata per raggiungerla è una vera e propria sfida. Il percorso assolato nella sabbia in salita dura circa un’ora però, come si suol dire, “la salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è magnifico”.

Ghiacciaio Mendenhall, la scultura di ghiaccio

Benvenuti nel mondo del ghiaccio, dove la natura assume la forma di una meravigliosa scultura. Stiamo parlando dell’impressionante Ghiacciaio Mendenhall, situato nel bel mezzo di Juneau, in Alaska. Questo ghiacciaio regala ai visitatori una vista senza precedenti, mettendo in luce la bellezza della natura e gli effetti del cambiamento climatico.

La vera meraviglia del luogo è la Grotta Azzurra, lunga 19 km, dove lo splendido colore turchese, generato dalle rifrazioni della luce, avvolge l’ambiente in un’aura magica. Inoltre, potrete ammirare ovunque le affascinanti statue scolpite dall’acqua che, con le loro forme intrecciate, rendono il luogo un sogno a occhi aperti.

Tombstone, il cuore del vecchio selvaggio west

Tombstone, Arizona

Fonte: iStock

Tombstone, Arizona

Un’esperienza unica che merita di essere vissuta è trascorrere una giornata nella città di Tombstone, la città western americana per eccellenza. Avete presente i vecchi film con John Wayne e Clint Eastwood? Qui potrete rivivere l’atmosfera autentica della corsa all’oro e del selvaggio West, passeggiando tra vecchi saloon e incontrando dei veri pistoleri e donne eleganti con abiti lunghi di pizzo.

Nel frattempo, non stupitevi se alcuni cowboy attraverseranno la strada con la loro tipica andatura ondeggiante e le carrozze vi passeranno accanto come se il tempo si fosse fermato. In città, potrete trovare anche edifici dell’epoca come il municipio, il tribunale con le impiccagioni e vari saloon dove poter gustare una tipica bistecca americana sorseggiando un drink.

The town too tought to die, la città troppo dura per morire, offre anche diversi tour percorribili a piedi, a cavallo o in carrozza. Mentre, per i più coraggiosi, sono disponibili delle escursioni che narrano leggende e storie di fantasmi.

Grand Prismatic Spring: l’arcobaleno dello Yellowstone

Nel Midway Geyser Basin, situato nel Parco Nazionale di Yellowstone, la natura ha creato un posto incantevole, che sembra proprio uscito da una cartolina. Si tratta della Grand Prismatic Spring, la sorgente di acqua calda dai colori vivaci e brillanti.

Il suo nome suggerisce immediatamente l’immagine di un prisma che riflette la luce e la diffonde come un arcobaleno, creando un effetto fantastico da ammirare. Se volete, potete prenotare un volo in aereo o in elicottero per ammirare lo spettacolo della natura dall’alto e vivere un’esperienza emozionante.

Prada, una boutique in mezzo al deserto

Se c’è un Paese famoso per le sue costruzioni e strutture estremamente originali, quello è l’America. Se vi state chiedendo, che ci fa una boutique di Prada nel bel mezzo di un deserto vi spieghiamo il motivo.

Situata in Texas, nei pressi della città di Marfa sulla U.S. Route 90, questo negozio di Prada è in realtà è un’installazione artistica realizzata dagli artisti danesi Elmgreen & Dragset. L’opera vuole trasmettere un messaggio significativo sulla superficialità della società attuale che tende a cercare l’estetica e l’apparenza sempre e comunque.

Da ormai 16 anni questo “negozio”, con la sua sua presenza surreale e magnetica, appare come un miraggio. Di notte, inoltre, le vetrine si illuminano dando l’impressione di essere in una via dello shopping piuttosto che in mezzo al nulla.

Scultura Prada, Marfa

Fonte: iStock

Scultura Prada, Texas
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Questa palude è una delle zone più selvagge del mondo

Si estende per circa 6mila chilometri quadrati di straordinaria bellezza, stiamo parlando del Parco Nazionale delle Everglades, un’immensa palude che è anche una delle zone più selvagge al mondo.

E no, non sono difficili da raggiungere: si trovano infatti in Florida, più precisamente nella parte sud dello Stato, a poco più di mezz’ora da Miami.

Vale la pena una visita, per immergersi nelle bellezze della natura incontaminata e per ammirare i tanti animali che vi abitano. Compresi gli alligatori e i coccodrilli, naturalmente.

Il parco è immenso, caratterizzato da grandi distese d’acqua ricoperte da fili d’erba sottile e da una interessante biodiversità animale, inoltre è patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il luogo perfetto, insomma, per entrare pienamente a contatto con la natura e per accontentare l’anima più avventurosa.

Everglades, la palude più selvaggia (e affascinante)

La natura ci regala le esperienze più belle: con il suo fascino impareggiabile e le emozioni ineguagliabili che ci regala. Tutto questo si può vivere nel Parco Nazionale delle Everglades, un luogo ammaliante che si trova in Florida: si tratta di una palude selvaggia, che fa sentire dei veri e propri esploratori, abitata da tantissimi animali e in cui crescono numerose piante diverse.

Vi è la possibilità di fare escursioni e visite guidate, ci sono zone che sono visitabili a piedi e altre che invece necessitano di un’imbarcazione. Quella che maggiormente permette di vivere l’atmosfera del luogo è la airboat: si tratta di un’imbarcazione dotata di una grande elica esterna, perfetta per navigare nelle acque paludose delle Everglades. Per i più sportivi, invece, vi è la possibilità di girare in canoa.

La bellezza di questo luogo deriva dalla natura incontaminata e dal poter ammirare gli animali che si muovono nel proprio habitat, ma anche da quella sensazione unica che deriva dall’esplorare zone ancora selvagge e in cui la mano dell’uomo non ha modificato l’ambiente circostante. Certamente oggi non è tutto come un tempo, sembra infatti che circa il 50 per cento del territorio sia stato modificato per scopi agricoli, ma ci sono aree in cui la natura regala il meglio di sé.

Parco Nazionale delle Everglades, come visitarlo

Fonte: iStockPhoto

Everglades, come visitare la zona

Animali e vegetazione, cosa vedere nelle Everglades

Immaginiamo una grande palude, l’acqua bassa e la sensazione che sia un gigantesco prato: le distese d’acqua sono proprio così: caratterizzate da lunghi fili d’erba che crescono e superano la superfice dell’acquitrino. Ma non solo, perché girando per il Parco Nazionale delle Everglades si possono ammirare ninfee, piante carnivore, mangrovie e, in alcune zone, anche una fitta e lussureggiante vegetazione tropicale.

In questa vasta e selvaggia area nel sud della Florida, che non è solo mare e città come Miami, ci si imbatte anche in numerosi animali: la biodiversità è grande e comprende diversi predatori. Attenzione però, perché sarebbe sbagliato pensare che siano solamente alligatori e coccodrilli, perché nel Parco ci sono anche i puma, le linci rosse e il lamantino dei Caraibi. E poi tantissimi uccelli, pare infatti che si possano contare oltre 360 specie diverse.

Visitare il Parco Nazionale delle Everglades significa esplorare la natura nelle sue molteplici forme e in uno scenario selvaggio, che restituisce allo sguardo la bellezza della natura incontaminata e al cuore quella sete di avventura che alimenta lo spirito dei viaggiatori.

Everglades gli animali: ci sono anche coccodrilli e alligatori

Fonte: iStockPhoto

Parco nazionale delle Everglades: gli animali
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In questo parco è possibile ammirare l’alba più bella del mondo

Siete alla ricerca di una destinazione che vi sorprenda e vi lasci a bocca aperta? Preparatevi per una vacanza senza precedenti all’insegna dell’avventura che, siamo sicuri, rimarrà indelebile nei vostri ricordi.

Oggi vogliamo portarvi nel Bryce Canyon National Park, uno dei parchi nazionali più amati da chi viaggia on the road lungo la West Coast degli Stati Uniti d’America, con le sue maestose scogliere di roccia rossa, guglie grandiose e un paesaggio mistico che vi lascerà ispirati e stupefatti.

Anche se tecnicamente non è considerato un vero e proprio canyon, si tratta di un insieme di valli dalle forme stravaganti e dai colori variopinti. Conosciuto per la sua pietra arenaria rossa e per le incredibili formazioni geologiche, il parco è stato proclamato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, un’esperienza unica nel cuore della natura selvaggia. Se state pianificando un viaggio negli States, il Bryce Canyon National Park è un must-see che non potete assolutamente perdere.

Bryce Canyon Natural Park, il fascino del selvaggio west

Bryce Canyon, Utah

Fonte: 123rf

Vista panoramica del Bryce Canyon, Utah

Il Bryce Canyon National Park può non essere così famoso come altri parchi degli Stati Uniti, ma è sicuramente altrettanto affascinante.

Quest’area, situata nello stato dello Utah, offre una vista panoramica mozzafiato con una varietà di formazioni rocciose uniche al mondo. La maggior parte sono chiamate “hoodoos“, e sono composte da sabbia, argilla e calcare erosi dal vento e dall’acqua. Il parco offre un’ampia varietà di attività che vanno dalle tranquille passeggiate lungo i sentieri ben curati alle escursioni più impegnative

Il Beyce Canyon, con la sua spettacolare gamma di colori rossi, è un luogo unico al mondo. Ci sono panorami incredibili che mostrano tutta la loro bellezza, e sorprese inaspettate che meritano di essere scoperte.

Grazie ai loro colori mozzafiato, gli hoodoos diventano ancora più sorprendenti se ammirati al tramonto e all’alba. Le ombre, infatti, accentuano la magnificenza della loro forma che va dal rosso acceso al bianco cristallino. Stando in mezzo alle sue imponenti rocce rosse, e guardando attraverso chilometri di canyon punteggiati di alberi, la combinazione tra il paesaggio selvaggio e i colori intensi dipinti nel cielo restituiscono un‘alba indimenticabile.

In particolare, vi segnaliamo una delle formazioni rocciose più famose del parco, il Thor’s Hammer (Martello di Thor), un monolite ricco di sfumature arancioni e rosa che, al sorgere de sole, è assolutamente incredibile e attira turisti da tutto il mondo.

Ammirare il Bryce Canyon Natural Park all’alba, o in qualsiasi altro momento della giornata, è un’occasione unica per connettersi con la natura e immergersi in una bellezza suggestiva come poche altre al mondo.

Il Bryce Canyon, un posto in prima fila per ammirare le stelle

L’alba e il tramonto non sono gli unici momenti in cui il Bryce Canyon offre ai visitatori uno spettacolo unico. Con il suo paesaggio mozzafiato, questo parco è uno dei luoghi migliori per l’osservazione delle stelle. Sia che siate astronomi accaniti o che vogliate semplicemente ammirare una vista mozzafiato dello spazio profondo, il Bryce Canyon non vi deluderà.

Qui si può ammirare la Via Lattea nella sua interezza, una visione emozionante e raro soprattutto per chi è abituato a vedere solo qualche stella offuscata dalle luci della città.

E se avete voglia di soggiornare all’interno del Parco per godervi questo meraviglioso spettacolo notturno, vi consigliamo l’Hotel Lodge completamente immerso nel verde intenso del bosco e progettato per far sentire gli ospiti in armonia con la bellezza della natura circostante.

Il Bryce Canyon è certamente uno dei parchi nazionali più belli degli Stati Uniti. Con le sue formazioni rocciose uniche e spettacolari, i panorami mozzafiato e la vasta gamma di flora e fauna, è facile capire perché così tante persone lo visitano ogni anno. Che siate alla ricerca di una fuga rilassante o di un’avventura adrenalinica, prenotate il primo volo per gli States: il Bryce Canyon Natural Park saprà sorprendevi.

Bryce Canyon

Fonte: 123rf

Thor’s Hammer nel Bryce Canyon National Park, Utah
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Il “triangolo storico”, la culla degli Stati Uniti d’America

Questo è un viaggio nel cuore degli Stati Uniti, là dove tutto è cominciato. Quello che abbiamo percorso e che vi proponiamo nello Stato della Virginia, sulla East Coast, è un itinerario alla scoperta di luoghi ancora poco noti ai turisti italiani, che spesso preferiscono frequentare le mete classiche statunitensi e che, invece, siamo certi ne resteranno incredibilmente sorpresi.

La culla degli Usa è conosciuta come “triangolo storico” (“Historic Triangle”), e comprende alcune cittadine dove i primi coloni britannici si stabilirono quando vennero nel Nuovo Mondo, 400 anni or sono.

Si trova all’interno di uno dei parchi nazionali americani, il Colonial National Historical Park. Il “triangolo” comprende tre cittadine che meritano una visita, consentendo di ripercorrere le vicende che hanno reso gli Stati Uniti d’America il Paese che è oggi: Jamestown, Williamsburg e Yorktown. Il “triangolo storico” si trova a poco più di un paio d’ore di auto dalla Capitale, Washington D.C. e sono collegate tra loro dalla strada panoramica chiamata Colonial Parkway. Un insolito road trip da fare in America.

Jamestown, la prima Capitale d’America

È a Jamestown che nacque la prima colonia americana nel XVII secolo. La città, così chiamata in omaggio al re d’Inghilterra James I e affacciata sull’omonimo fiume James, fu anche la prima Capitale della Virginia (oggi è Richmond). La prima spedizione britannica della Compagnia di Londra raggiunse la costa degli Stati Uniti all’altezza di Chesapeake Bay, ma essendo la posizione molto esposta le i marini risalirono il fiume e si fermarono in un punto più protetto, quello che poi divenne Jamestown, appunto.

Tra gli eroi cittadini c’è un “certo” John Smith, un mercenario che ebbe il merito di instaurare ottimi rapporti con i nativi americani, in particolare con un’indiana di nome Pocahontas, la cui storia ha ispirato il celebre cartoon della Disney.

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Fonte: 123rf

Dentro il forte di Jamestown, Virginia

Oggi, la città è stata ricostruita come una sorta di parco a tema e prende il nome di Jamestown Settlement. All’interno, oltre a un grande museo che ospita più di 500 manufatti originali, è stato ricostruito il villaggio indiano della popolazione dei Paspahegh, un forte inglese – James Fort – e il porto con le repliche dei tre velieri che portarono i primi coloni in Virginia nel 1607. Alcuni figuranti fanno rivivere ai visitatori l’esperienza dell’epoca e, come un museo vivente, si può interagire con i personaggi come fossero veri abitanti del luogo, dagli indiani nativi (i primi abitanti di questa zona), ai coloni britannici che li cacciarono agli schiavi portati dall’Africa.

Ogni anno, il 13 maggio si celebra l’anniversario della fondazione di Jamestown, con spari di cannoni, spettacoli in acqua e tantissimi altri eventi.

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Fonte: 123rf

Le repliche di alcuni velieri a Jamestown

Colonial Williamsburg, un museo open air

Williamsburg è considerato, invece, il più grande museo storico vivente. Fu qui che vissero personaggi come Thomas Jefferson, James Monroe e altri iniziarono a costituire gli Stati Uniti d’America. Fu lei la Capitale a partire dal 1699.

Fonte: @courtesy of Virginia Tourism Corporation

Il palazzo del Governatore nella Colonial Williamsburg, nello Stato della Virginia

Ancora oggi, nel quartiere più antico, Colonial Williamsburg, è come fare un salto indietro nel tempo. Le antiche case di legno o di mattoni rossi costruite tra il ’600 e il ‘700 erano quelle abitate dai primi coloni e ancora oggi figurati in costumi dell’epoca, ma anche gente normale che ama indossare gli abiti tradizionali, si aggirano per le strade come fossero ancora nel 1600.

Sono circa 300 gli edifici storici dalla città coloniale, una novantina dei quali ancora originali, mentre altri sono stati restaurati se non addirittura ricostruiti tali e quali grazie ai finanziamenti negli Anni ’60 da parte di John D. Rockefeller Jr. , affacciati su strade ancora sterrate, i cui nomi evocano i personaggi storici come Queen Street, Duke of Gloucester Street (considerata la via più storica d’America), North England Street e via dicendo, attraversate da calessi trainati da cavalli.

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Fonte: 123rf

Gli antichi edifici dell’Historical Williamsburg, Virginia

Alcuni di questi vecchi edifici ospitano bed and breakfast con arredi dell’epoca, per un romantico tuffo nell’età coloniale americana, mentre altri sono taverne e ristoranti. La più famosa è la Christiana Campbell’s Tavern frequentata regolarmente anche da George Washington.

Uno dei momenti più suggestivi per visitare Williamsburg è il periodo natalizio, quando tutto il quartiere storico viene illuminato a festa alla maniera settecentesca e i numerosi negozi che vendono gli oggetti dell’epoca abbondano di ogni curiosità.

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Yorktown e la Guerra d’indipendenza

La cittadina di Yorktown, infine, è quella dove si conclusero le prime lotte per l’Indipendenza e che videro la nascita della nuova Nazione. Del primo abitato storico sono rimaste poche case, alcune appartenenti a privati. È qui che il generale britannico Charles Cornwallis si arrese al generale Washington nel 1781 tanto che questa sconfitta pose termine alla Guerra d’indipendenza americana.

Tra i tour consigliati c’è la visita del campo di battaglia. Ma Yorktown ebbe un ruolo importante anche nella Guerra civile americana in quanto maggior porto per lo scarico dei rifornimenti.

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Fonte: @courtesy of Virginia Tourism Corporation

Il campo di battaglia Yorktown, nella Virginia

A Yorktown si può visitare anche l’American Revolution Museum che racconta proprio la storia della fondazione del Paese. Anche in questo caso, una parte è al chiuso con mostre permanenti, mentre un’altra è all’aperto e mostra la ricostruzione di un accampamento militare e ripercorre le tappe della rivoluzione.

Ogni anno, il 4 luglio, Giorno dell’indipendenza americana, a Yorktown ricorre la Liberty Celebration per ricordare l’anniversario della firma della Dichiarazione d’indipendenza.

La strada panoramica

Le tre città del “triangolo” sono collegate tra loro da una splendida strada panoramica, la Colonial Parkway, un tratto di una delle National Scenic Byway, quelle strade che, per bellezza di panorami naturali o per rilevanza storica, archeologica e culturale, meritano di essere percorse negli Stati Uniti. Ne esistono 184, tra le quali c’è anche la mitica Route 66 (che nel 2026 celebra il suo centesimo anniversario), e questa è una di loro.

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Fonte: courtesy of Virginia Tourism Corporation

Lungo la Colonial Parkway in Virginia

La strada, lunga 37 chilometri e quasi del tutto alberata, e quindi bellissima in ogni stagione – immaginatela con il foliage autunnale – costeggia il James River e lo York River e attraversa ponti di mattoni e tunnel, come quello che passa sotto tutta la Colonial Williamsburg. Dà l’impressione di percorrere una vera strada di epoca coloniale, di quelle attraversate dalle carrozze e dai soldati a cavallo (è vietata ai camion). Alcuni tratti sono addirittura sterrati. Di tanto in tanto s’incontrano info point e punti panoramici dove fare una sosta.

La Colonial Parkway inizia a Jamestown, dove nacque la colonia della Virginia, sulle sponde del fiume James, e passa da Williamsburg per terminare a Yorktown.

Info utili

Per visitare l”Historic Triangle” è possibile acquistare un biglietto unico che consente di accedere a tutti i luoghi. Il biglietto vale sette giorni e permette l’accesso illimitato ai tre siti storici, Colonial Williamsburg compresi i negozi e le case-museo, Jamestown Settlement, l’American Revolution Museum e il campo di battaglia di Yorktown. Per gli appassionati di Stati Uniti, di storia, per una vacanza tra storia e natura, questo è il viaggio perfetto.

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La sorgente termale che ha rubato i colori ai Caraibi

Dal turchese, all’azzurro, fino al blu scuro: sono le meravigliose gradazioni di colori che regala l’acqua di un luogo segreto, difficile da raggiungere, ma che è un vero e proprio paradiso terrestre: stiamo parlando della sorgente termale che ha rubato i colori dei Carabi, la Blue Heart Springs in Idaho.

Incontaminata e immersa nella natura, la sorgente è un luogo magico e che va conquistato: raggiungerlo non è così semplice, ma l’impegno vale la meraviglia. Che poi viaggiare è proprio questo: scovare i luoghi più belli, vivere l’esperienza di raggiungerli e godere dello stupore di ogni scorcio. Emozioni che la Blue Heart Springs in Idaho ci regala al primo sguardo.

Blue Heart Springs, la sorgente termale segreta

Ci sono luoghi più difficili da raggiungere e sono quelli che regalano maggiori soddisfazioni, perché la bellezza va cercata e chi viaggia lo sa bene: è quella una delle spinte che portano le persone a scoprire il mondo, insieme alla voglia di vivere nuove esperienze e alla sete di conoscenza. E la Blue Heart Springs in Idaho è il posto perfetto per chi ama viaggiare: non è facile raggiungerla e per questo è poco conosciuta. Una località segreta, uno scrigno prezioso che restituisce allo sguardo dei visitatori tutta la bellezza della natura incontaminata.

Per arrivarci si deve seguire un percorso in barca che già da solo è un’immersione nel paesaggio dell’Idaho che permette di vivere un’inedita avventura. Si risale il fiume Snake, si supera la confluenza del Box Canyon e a quel punto, mentre il fiume Snake procede verso ovest, si segue un piccolo passaggio verso nord. Alla fine del percorso si arriva in una zona verde e lussureggiante e poi alla Blue Heart Springs.
Acque cristalline che nulla hanno da invidiare a quelle dei Caraibi, alberi e roccia lavica, sono la scenografia indimenticabile – e fatta di contrasti – che ci si trova davanti.

Essendo un’oasi naturale non si può entrare con barche a motore, ma l’avventura è ancora più entusiasmante arrivandoci con paddleboard o kayak (che si possono noleggiare nelle zone limitrofe). Lo sforzo (ci vogliono un massimo di 45 minuti) verrà ricompensato dalla meraviglia del luogo.

Perché vale la pena visitare la Blue Heart Springs

Il silenzio di uno spazio immerso nella natura, l’esperienza impagabile di raggiungere un luogo segreto, i colori che riempiono gli occhi e il cuore: sono solo alcuni dei tanti motivi per cui vale la pena visitare la Blue Heart Springs. Ma non sono gli unici.

Basta guardare il fondo della sorgente per lasciarsi affascinare dalla sabbia e dalle tante sfumature e gradazioni di azzurro che restituiscono le acque cristalline. E se siete stati ai Caraibi vi accorgerete che la sorgente non ha nulla da invidiare al mare stupefacente di quei luoghi.

E poi, dopo aver remato, cosa c’è di meglio di un bagno nelle sue acque fredde? La temperatura di 14,4 gradi resta immutata tutto l’anno e immergersi nella sorgente è un gesto ristoratore per il corpo e per la mente.

Il tempo in questo luogo antico, che si dice che si sia formato circa 15mila anni fa, sembra essersi fermato. Soprattutto se lo si raggiunge nei giorni feriali, quando ci sono meno persone e si può godere del suo silenzio e del contatto diretto con la natura.

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Lo sapevi che New York ha le sue caverne segrete?

Raggiungere New York è molto più di un’esperienza da vivere e da condividere. È un viaggio da fare almeno una volta nella vita, è il sogno americano che si avvera. Le cose da fare e da vedere nella metropoli che non dorme mai sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

Tra le tappe imperdibili per chi giunge in città c’è sicuramente il Central Park, il grande parco urbano che dà spettacolo in ogni stagione. A questo si aggiungono il teatro di Broadway, le ipnotiche luci a neon di Time Square, la Statua della Libertà e il Rockefeller Center. Un discorso a parte, poi, merita lo skyline della città, uno dei più suggestivi del mondo intero.

All’ombra dei maestosi grattacieli, e dei luoghi più iconici della metropoli però, esistono numerosi luoghi segreti che ancora in pochi conoscono. Basta una gita fuori porta, di appena due ore di auto, per scoprire infatti un mondo sotterraneo davvero straordinario perché sì, anche New York ha le sue caverne, e sono bellissime.

Le caverne sotterranee a pochi passi da New York

Visitare New York è un’esperienza che rapisce, cattura e stordisce i sensi, a ogni ora del giorno e della notte. Le cose da fare e da vedere qui, come abbiamo anticipato, sono così tante che non basterà un viaggio solo a farvi scoprire tutte le sfaccettature che appartengono a questo luogo. Tuttavia, anche i dintorni della Grande Mela meritano una visita.

Se avete in mente di organizzare una gita fuori porta, infatti, non potete non inserire anche una fermata a Howes Cave, una frazione della contea di Schoharie raggiungibile in appena due ore di auto. Il nome di questo villaggio, in realtà, anticipa da solo l’esperienza che si può vivere una volta giunti sul posto perché fa riferimento alle Howe Caverns, caverne sotterranee scoperte nel 1842 e situate 48 metri sotto il terreno, che si snodano per ben 4 chilometri.

E non sono le uniche perché, ad appena 4 chilometri da questa attrazione turistica, troviamo anche le Secret Caverns scoperte invece dagli esploratori nel 1928.

Il mondo sotterraneo a pochi passi da New York

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Howe Caverns, Il mondo sotterraneo a pochi passi da New York

L’esperienza sotterranea tra grotte e caverne segrete

Allontanarsi da New York per un giorno, e raggiungere Howes Cave può essere davvero un’esperienza entusiasmante e inedita, da vivere e da condividere con gli amici o con tutta la famiglia. Come abbiamo anticipato, sono i due i lugohi che meritano la vostra attenzione una volta giunti nella contea di Schoharie.

La prima attrazione, che è anche una delle più celebri per i cittadini del posto, è quella delle Howe Caverns. Si tratta di un dedalo di corridoi calcarei, caverne e grandi massi che conducono nel letto di un fiume sotterraneo scavato nel corso di millenni. Passeggiando tra stalattiti e formazioni rocciose evocative, si scende nelle viscere della terra dove si trova un lago sotterraneo che si può attraversare in barca.

Anche se sconosciute a molti turisti, le Howe Caverns sono considerate un’attrazione naturale molto popolare, soprattutto tra i cittadini dello stato di New York.

Nelle immediate vicinanze di queste caverne, troviamo poi un’altra imperdibile attrazione. Si tratta delle Secret Caverns, grotte sotterranee scoperte nel secolo scorso, che consentono ai visitatori di attraversare un paesaggio antichissimo e primordiale plasmato da Madre Natura. Stalattiti, stalagmiti e percorsi pietrificati, sono la cornice suggestiva di un percorso che conduce a 30 metri in profondità e che culmina con una straordinaria cascata sotterranea.

Howe Caverns, il percorso sotterraneo

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Howe Caverns, il percorso sotterraneo
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Su quest’isola esistono cascate che hanno rubato i colori all’arcobaleno

Esiste un luogo, dall’altra parte del pianeta, in cui Madre Natura ha scelto di conservare i suoi capolavori più grandi e straordinari. Un posto che lei stessa ha trasformato nel palcoscenico di uno spettacolo immenso che è destinato a incantare la vista e a stordire i sensi. Questo luogo si chiama isola di Hawaii, conosciuta anche come Big Island.

Si tratta della più grande isola dell’arcipelago delle Hawaii, quella che ospita alcuni dei paesaggi più surreali del mondo intero. Le spiagge dai mille colori che brillano al sole, come quella verde di Papakolea, si alternano alle lussureggianti foreste pluviali mentre, tutto intorno, si snodano vulcani ancora attivi, parchi e riserve straordinarie che ospitano numerosi esemplari di flora e di fauna.

Ed è proprio a Big Island che oggi vogliamo restare, per portarvi alla scoperta di uno dei paesaggi più surreali e magici del mondo intero, quello delle Raimbow Falls, le cascate che hanno rubato i colori dell’arcobaleno.

La cascata prismatica che ha rubato i colori all’arcobaleno

Per ammirare quello che è uno degli spettacoli più incredibili mai creati da Madre Natura dobbiamo recarci a Hilo, la più vivace e popolata città dell’isola di Hawaii. Partendo dal nucleo urbano, infatti, è possibile raggiungere Raimbow Falls, un complesso di cascate straordinarie che creano un paesaggio sublime e mozzafiato.

Veri e propri muri d’acqua che occupano una superficie verticale di 24 metri e che scorrono velocemente dall’alto verso il basso fino a fondersi con la piscina naturale sottostante. Le cascate, che fanno parte degli Hawai’i State Parks, sono accessibili liberamente e gratuitamente, e sono generate dal fiume Wailuku.

È proprio questo corso d’acqua, che si è guadagnato il primato per lunghezza in tutto l’arcipelago, a regalarci uno spettacolo così suggestivo e incantato. Una volta terminato il suo percorso, infatti, il fiume si getta a capofitto nella grande piscina situata proprio ai piedi di una grotta lavica.

Ma non solo le sue dimensioni a meravigliare, né tanto meno tutta la potenza della natura a suggestionare, ma sono quelle caratteristiche sfumature colorate, che assomigliano a un arcobaleno, a incantare. Le stesse che è possibile notare in determinati momenti della giornata e che hanno dato alle cascate il nome di Rainbow Falls.

La magia della natura dà spettacolo a Big Island

Le Rainbow Fall, chiamate anche Waianuenue (che in lingua locale significa “acqua arcobaleno“) sono un vero e proprio spettacolo per la vista, un luogo da raggiungere e da contemplare almeno una volta nella vita. Grazie a dei ponti artificiali costruiti all’interno del parco statale, è possibile raggiungere diversi punti panoramici che permettono di assistere allo show.

Da una parte, infatti, c’è il fiume Wailuku che conclude fiero e indomito il suo percorso, tutto intorno, invece, si snoda la rigogliosa foresta pluviale che si specchia nella piscina naturale caratterizzata da mille sfumature di azzurro.

La bellezza delle cascate, e la suggestione che queste restituiscono, a fatto nascere e diffondere diverse credenze. Gli abitanti del posto, infatti, sono fermamente convinti che la parete rocciosa sulla quale l’acqua cade nasconda in realtà la casa di Hina, la divinità della Luna.

A rendere tutto ancora più affascinante, poi, è quell’incantesimo lanciato da Madre Natura che tinge tutto di meraviglia. Quando il sole splende alto nel cielo, soprattutto durante il mattino, un gioco di luce e riflessi rivela il volto più bello di questo luogo e le cascate si trasformano in un arcobaleno in movimento.

Non si tratta di stregoneria, ma semplicemente di quel fenomeno ottico atmosferico che si crea quando la luce del Sole attraversa le gocce d’acqua. Questo, però, non rende meno straordinaria la visione che resta comunque mozzafiato.

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A breve non servirà più il vaccino per viaggiare negli Stati Uniti

L’emergenza Covid, per nostra fortuna, sembra essere ormai solo un brutto ricordo. Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, per quanto riguarda i viaggi non si parla più di Green Pass o di qualsiasi altro tipo di limitazione come il famigerato distanziamento sociale. C’è però un Paese, uno tra i più amati di tutto il mondo, che ancora permette l’accesso nel suo territorio esclusivamente ai viaggiatori completamente vaccinati. La buona notizia però è che questa regola decadrà a breve. Parliamo degli Stati Uniti, e ora scopriremo insieme cosa bisogna sapere se ci si vuole organizzare un viaggio.

Quando scade l’obbligo di vaccino per gli Stati Uniti

In questi ultimi giorni il Presidente Biden ha firmato una legge che finalmente mette una pietra sopra al periodo di emergenza sanitaria negli Stati Uniti. O almeno questo è stato quanto ha riferito la Casa Bianca per mezzo di una nota in cui è specificato che tutte le normative che riguardano la pandemia termineranno il prossimo 11 maggio.

C’è da dire, però, che in realtà l’obbligo del vaccino per entrare negli USA sarebbe dovuto decadere il 10 aprile ma, visto che verrà dichiarata la fine dell’emergenza sanitaria l’11 maggio, la Transportation Security Administration ha ritenuto opportuno prolungare la richiesta del documento che attesta la vaccinazione fino a quello stesso giorno del prossimo mese.

Cosa bisogna sapere per viaggiare negli Stati Uniti fino all’11 maggio

Fino all’11 maggio per entrare negli Stati Uniti è necessario essere completamente vaccinati. C’è però un’eccezione per i viaggiatori di età superiore ai 2 anni che arrivano negli USA provenendo da Cina, Hong Kong o Macao, o che siano stati in queste aree nei 10 giorni precedenti: in questi casi, oltre alla vaccinazione, bisogna mostrare all’imbarco un test anti-Covid con risultato negativo o un certificato di guarigione dal virus.

Essere completamente vaccinati secondo le regole degli Stati Uniti vuol dire aver ricevuto, almeno 14 giorni prima dell’arrivo, la seconda dose di vaccinazione, o la dose singola, nel caso di vaccini che prevedano una sola inoculazione (Johnson and Johnson). In entrambe le circostanze, il certificato di vaccinazione completa non ha scadenza ai fini dell’ingresso nel Paese.

new york regole di viaggio

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Veduta di New York

Al contempo, sono ritenute completamente vaccinate anche le persone che hanno ricevuto una vaccinazione mista, a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da FDA o inclusi nella EUL (“any combination of two doses of an FDA approved/authorized or WHO emergency use listed COVID-19 two-dose series”) e che le dosi siano state somministrate a distanza di almeno 17 giorni l’uno dall’altra.

Se tutto quello che vi abbiamo scritto sopra non è rispettato, fino all’11 maggio non si è considerati completamente vaccinati, e di conseguenza non è possibile viaggiare negli Stati Uniti.

Infatti, se una persona ha contratto il Covid-19 e ha ricevuto una sola dose di vaccino (ad eccezione del vaccino monodose Johnson & Johnson) non è considerata completamente vaccinata per potere viaggiare negli USA.

Ad essere del tutto esclusi dalla vaccinazione sono i minori di 18 anni (e anche altre situazioni che vi invitiamo a visionare sui siti ufficiali del Paese), salvo le persone di età superiore ai 2 anni che arrivano negli Stati Uniti provenendo da Cina, Hong Kong o Macao, o che siano stati in questi Paesi nei 10 giorni precedenti: chi si trova in questa situazione dovrà mostrare all’imbarco un test anti-Covid con risultato negativo o un certificato di guarigione dal Covid.

Cosa visitare negli Stati Uniti

È pressoché impossibile fare una selezione delle attrazioni da visitare negli Stati Uniti. Parliamo di ben 50 Stati che sono uno più interessante dell’altro. Certo è che la caduta dell’obbligo vaccinale invita davvero tutti a correre alla scoperta di alcuni luoghi particolarmente iconici e da sogno.

Tra questi non può mancare una delle sue città più famose: New York. Del resto chi non ha mai sentito parlare della Statua della Libertà che svetta dal 1886 sull’isola di Liberty Island? Oppure dell’infinito Ponte di Brooklyn che è da quasi tutti considerato uno dei più scenografici al mondo? Insomma, la Grande Mela è un must per chiunque decida di fare un viaggio in questa zona del nostro pianeta.

Tra le altre meraviglie degli Stati Uniti c’è senza ombra di dubbio il Grand Canyon, un vero e proprio lavoro magistrale che la natura ha messo a punto nel corso del secoli e che lascia completamente a bocca aperta qualsiasi viaggiatore.

Grand Canyon regole di viaggio

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Il meraviglioso Grand Canyon

Si trova in Arizona e si estende su circa 5.000 chilometri quadrati in cui incredibili formazioni geologiche scolpite dal fiume Colorado sono lì a testimoniare il vero e proprio sviluppo di questo territorio del nostro Pianeta.

Altrettanto famosa e affascinante è la Monument Valley, un parco così straordinario che ha fatto da set cinematografico a tantissimi film famosi in tutto il mondo. Del resto in questo luogo è è possibile ammirare uno dei panorami che simboleggiano il Far West americano. Situato anch’esso in Arizona ma in grado di raggiungere anche alcune zone dello Utah, viene da molti definito come l’ottava meraviglia del mondo.

Un vero viaggio negli Stati Uniti va fatto on the road: noleggiando una delle macchine tipiche e guidando su strade infinite circondate da panorami spesso surreali. In questo senso è assolutamente interessante percorrere la famigerata Route 66, una strada che racchiude in ogni suo centimetro la storia americana, che collega Chicago a Los Angeles in quasi 5.000 chilometri.

Se deciderete di percorrerla è bene sapere che un’ampia porzione è stata ormai rimpiazzata dalle moderne autostrade locali. Sta quindi a voi scegliere di guidare sui tratti che sono stati lasciati intatti come vera e propria testimonianza dello spirito del sogno americano.

Infine, ma ci teniamo a ripetere che le meraviglie degli Stati Uniti non sono di certo finite qui, un po’ di relax in “paradiso” presso le Florida Keys, un serie di isole che sono una più bella dell’altra, anche se la più famosa è senza ombra di dubbio Key West che, oltre a essere una cittadina eccezionale, regala anche al visitatore dei tramonti che sono un vero e proprio sogno a occhi aperti.

Insomma, dall’11 maggio potranno tornare negli Stati Uniti anche i viaggiatori non vaccinati conto il Covid, un posto dove in fatto di luoghi da vedere c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Monument Valley regole di viaggio

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La strada che conduce verso la Monument Valley