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La misteriosa e spettrale isola di North Brother a New York

Nel cuore della Grande Mela, New York, esiste un luogo misterioso, quasi dimenticato dal tempo. Un’isola avvolta nel mistero e nel silenzio, che nulla sembra avere a che fare con la metropoli americana. Si tratta della misteriosa e spettrale isola abbandonata di North Brother a New York.

Quest’isola si trova tra i quartieri del Bronx e del Queens, nel bel mezzo delle acque turbolente dell’East River e da oltre mezzo secolo resta inaccessibili al pubblico e avvolta da un’aura inquietante, ma allo stesso tempo decisamente affascinante. Perché? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Una storia di isolamento e tragedie a New York

North Brother Island è una piccola isola che misura appena 400 metri per 250, quindi circa 0,1 chilometri quadrati. Una superficie quasi impalpabile rispetto anche l’isola di Manhattan. Ha anche una sorella minore, South Brother Island, ed entrambe sono disabitate da decenni. La prima è quella che vanta una storia più densa di eventi drammatici e utilizzi, in certi casi decisamente controversi, e che fu disabitata fino al 1885.

Tra la fine del Diciannovesimo Secolo e gli anni Trenta del Novecento, infatti, l’isola ospitava il famoso Riverside Hospital, una struttura sanitaria creata per l’isolamento di pazienti affetti da malattie contagiose, come il tifo, il vaiolo e la tubercolosi. Tra gli ospiti più famosi della struttura ci fu anche Mary Mallon, conosciuta anche con il nome di Typhoid Mary, una portatrice sana di tifo che fu confinata sull’isola per oltre vent’anni contro la sua volontà, dal 1915 alla sua morte nel 1938, proprio a causa della sua patologia e per aver contagiato oltre cinquanta persone.

Inizialmente l’isola fu anche luogo del tragico naufragio della General Slocum, un battello a vapore il 15 Giugno 1904 si incendiò durante il suo viaggio sulle acque dell’East River verso Long Island e che portò alla morte di oltre mille persone, la maggior parte cittadini tedeschi. Molti corpi furono ritrovati sulle rive di North Brother, mentre i sopravvissuti furono soccorsi dal personale medico del Riverside Hospital.

In seguito, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’isola è stata utilizza prima per ospitare i veterani di guerra, che frequentavano le università di New York, per combattere la crisi degli alloggi del dopoguerra. Negli anni cinquanta il Riverside Hospital venne nuovamente riconvertito, questa volta in un centro per il trattamento di adolescenti tossicodipendenti, fino alla sua chiusura nei primi anni Sessanta, quando i membri dello staff medico vennero accusati di fornire stupefacenti ai pazienti, causando un alto tasso di ricaduta fra i pazienti.

È possibile visitare North Brother Island?

Una storia che ha dell’incredibile e che ha lasciato macchie indelebili nella storia della meravigliosa città di New York.

Tuttavia, dopo il suo abbandono, North Brother Island si è trasformata in una riserva naturale protetta. Gli edifici in rovina, infatti, sono stati letteralmente divorati dalla vegetazione e si sono trasformati in un perfetto rifugio per diverse specie di uccelli. Tra questi, la Nitticora, un airone notturno a rischio estinzione e protetto.

Questa sua trasformazione non consente di accedere all’isola, con l’obiettivo di preservare l’ecosistema e ridurre l’impatto umano, oltre che per la pericolosità degli edifici presenti e delle condizioni impervie del terreno. In certi casi eccezionali solo ricercatori, documentaristi e funzionari governativi possono ottenere permessi speciali per la visita dell’isola. Basti pensare che vengono rilasciati dal NYC Parks solo quattro permessi di ingresso a stagione, in Inverno ed Autunno, e gli ingressi sono vietati dal 21 Marzo al 21 Settembre, ovvero Primavera ed Estate.

Per chi desidera scoprire il lato affascinante e misterioso dell’isola di North Brother da vicino, la soluzione migliore è partecipare a un tour in barca lungo l’East River, che permette di osservare l’isola senza violare le restrizioni.

Il fascino eterno di un luogo dimenticato

North Brother Island, per la sua storia, è più di un’isola abbandonata. È un pezzo di storia nascosto nel cuore di New York, icona degli Stati Uniti e una delle città più vivaci e grandi del mondo. Un luogo inquietante, ma allo stesso tempo affascinante e ricco di storia, seppur caratterizzato da momenti tragici, che continua tutt’oggi ad attirare l’attenzione di urban explorer e amanti del mistero.

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Le location di Spider-man: Homecoming, il film Marvel con Tom Holland

Con Spider-man: Homecoming si riavvia l’avventura dell’uomo ragno sul grande schermo con un Peter Parker più giovane interpretato da Tom Holland. La città che fa da sfondo alle imprese dell’eroe Marvel, tuttavia, resta la grande mela, New York City anche se la produzione di questo cinecomic si è svolta in gran parte ad Atlanta. Il film si apre con un prologo ambientato nelle rovine della Grand Central Station, location molto usata al cinema da sempre, dopo la feroce battaglia degli Avengers contro i Chitauri che ha raggiunto il culmine in The Avengers del 2012.

Il proprietario della società di recupero Adrian Toomes, interpretato da Michael Keaton, non vede l’ora di fare un sacco di soldi con il lavoro di “pulizia” del disastro e, nel frattempo, impossessarsi di tutti i tipi di rottami preziosi. Non è per niente contento quando il suo contratto potenzialmente redditizio viene fatto naufragare dall’arrivo del Dipartimento statunitense per il controllo dei danni, guidato da Anne Marie Hoag. Per aggiungere al danno la beffa, Toomes scopre che questo Dipartimento sta lavorando con Stark Industries, il che significa che il profitto della bonifica va alle stesse persone che hanno contribuito a crearla.

Dopo aver già portato via un piccolo ma prezioso tesoro di tecnologia aliena, Toomes è determinato a capitalizzare l’unica risorsa rimasta e, otto anni dopo, gestisce un’attività clandestina piuttosto redditizia che vende armi ad alta tecnologia. E ha anche sviluppato per sé un’impressionante tuta da volo alata, diventando L’Avvoltoio.

La trama di Spider-man: Homecoming

Un giovane Peter Parker inizia a destreggiarsi nella sua nuova identità di supereroe Spider-Man. Emozionato per la sua esperienza con gli Avengers, Peter torna a casa, dove vive con la zia May, sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark. Peter cerca di tornare alla sua normale routine quotidiana, distratto dal pensiero di dimostrare di essere più del semplice amichevole Spider-Man di quartiere, ma quando l’Avvoltoio emerge come un nuovo cattivo, tutto ciò a cui Peter tiene di più verrà minacciato.

Spider-man New York

Fonte: Warner Bros.

Il poster di Spider-man Homecoming

Dove è stato girato

Nella parte iniziale di Spider-man: Homecoming Peter scopre che il suo abito ha ricevuto una “piccola miglioria” e l’interno del posto dove si rende conto di questo è il Mandarin Oriental Hotel al 3376 Peachtree Road NE, nel Buckhead District di Atlanta. Peter mette a frutto poi il suo nuovo costume durante la battaglia che si vede per intero in Captain America: Civil War, prima di tornare a casa nell’appartamento che condivide con zia May al settimo piano di 43-25 43rd Street, a nord di Queens Boulevard, Long Island, appena a nord-ovest del famoso Calvary Cemetery.

La scala antincendio su cui Peter siede sconsolato in attesa di una chiamata da “Happy” si trova su Queens Boulevard tra la 44a e la 45a Strada, di fronte alla sopraelevata IRT Flushing Line. Questo accade proprio accanto al punto in cui Tobey Maguire correva per prendere lo scuolabus sulla 44th Street in Spider-Man di Sam Raimi del 2002. Dopo la sua prima missione con gli Avengers, Peter ha comprensibilmente problemi a tornare alla vita di tutti i giorni sui banchi di scuola. Tuttavia, prende il treno per la stazione ferroviaria sopraelevata, 36th Avenue Station, che si trova al 75 St-Elderts Lane Station, su Jamaica Avenue. La scalinata della stazione è stata spostata digitalmente per mantenere quella vista impressionante di quella che è la Franklin K Lane High School, 999 Jamaica Avenue, Brooklyn, come Midtown Science & Tech. Gli ex alunni della scuola includono il musicista Richie Havens e il boss mafioso John Gotti. Tuttavia l’interno della scuola è in realtà la Henry W Grady High School, 929 Charles Allen Dr NE, Atlanta, molto più vicina alla base della produzione.

Aspettando impazientemente un nuovo incarico, Peter passa il tempo lavorando a una Morte Nera versione Lego con il migliore amico nerd Ned mentre cova una cotta per una ragazza dell’ultimo anno di nome Liz. Rinuncia persino alla finale nazionale a squadre di Academic Decathlon a Washington DC per non perdere una chiamata urgente. Dopo aver scambiato qualche amichevole battuta con il proprietario del suo negozio di gastronomia locale preferito, Delmar’s Deli Grocery, che si trova al 92 di Peachtree St SW all’angolo orientale di MLK Jr Drive, Peter non vede l’ora di attraversare la strada e indossare il suo nuovo costume da Spidey.

Long Island

Fonte: iStock

Long Island

Da Atlanta a New York

Atlanta non ha una ferrovia sopraelevata, quindi all’improvviso, si torna a New York con Peter che insegue attraverso la 31st Street tra la 23rd Avenue e Ditmars Boulevard. Dopo due mesi, Peter sta ancora aspettando notizie da Happy per una nuova missione, e scaccia la noia lavorando di nascosto come Spider Man, anche se è preoccupato per i crimini di strada locali come il furto di biciclette. Catturando un ladro di biciclette, Spidey lascia la bicicletta rubata con un biglietto per il proprietario fuori da Rainbow, un negozio di abbigliamento femminile nel vecchio edificio art déco Lerner Shops Building al 62 Peachtree St SW, Atlanta, a poche porte di distanza dalla gastronomia di “Delmar”.

Gran parte del resto della pattuglia di Spidey stabilisce la vera New York come un montaggio sulle note di Blitzkrieg Bop dei Ramones, in cui Spidey supera i pendolari in attesa alla stazione di Astoria Boulevard, con il ponte Robert F Kennedy in lontananza, e viaggia con nonchalance in cima alla carrozza della metropolitana sulla curva tra Court Square e Hunters Point Avenue a Long Island City. Sul tetto del King’s Fried Chicken, 116-23 Jamaica Avenue alla 117th Street a Jamaica Hill, è felice di eseguire un salto mortale per il ragazzo che gestisce un chiosco di hot dog sulla Jamaica Avenue sottostante.

C’è poi un po’ più di tensione quando Peter vede quattro ladri che indossano maschere degli Avengers rapinare la Queens Community Bank, presumibilmente su 51-116A 21st Street. In realtà, l’edificio è al 99 di Peachtree St, ad Atlanta, proprio di fronte alla gastronomia Delmar’s. I rapinatori di banche risultano essere in possesso di un’arma straordinaria che distrugge non solo la banca, ma praticamente manda in fumo anche la gastronomia. Preoccupata per le strane abitudini di Peter, zia May lo porta a cena e a fare due chiacchiere al Prachya Thai, dove Peter svia i suoi sospetti ammettendo che lo Stark Internship che presumibilmente sta seguendo lo sta stancando. Questo ristorante tuttavia è stato costruito nella proprietà vuota al 233 di Mitchell Street, nel Sylvan Building, a Ted Turner Drive SW, nel centro di Atlanta ma non esiste nella realtà.

La doppia vita di Peter è costantemente vulnerabile e una volta che Ned scopre la sua identità segreta, è solo questione di tempo prima che non riesca a resistere alla tentazione di dire qualcosa di troppo a scuola, in un maldestro tentativo di apparire cool. Questo, però, procura alla coppia un invito inaspettato a una festa a casa di Liz. La famiglia di Liz è ovviamente benestante, proprietaria dell’imponente casa moderna con pareti in vetro al 229 Little John Trail NE, Atlanta, costruita nel 2015 nel quartiere Ansley Park Sherwood Forest con vista sull’Ansley Golf Course. Nel 2016 questa straordinaria casa è apparsa anche nell’ultimo film di Garry Marshall, Mother’s Day, con Jennifer Aniston. La serata non va proprio come previsto quando Peter nota il lampo di un’esplosione lontana e scompare, senza preavviso, per indagare.

Road to Washington DC

Ciò che trova sono gli scagnozzi di Toomes che tentano di vendere armi al piccolo gangster locale Aaron sotto il Park Drive Bridge, Park Drive NE, Midtown Atlanta, che in realtà si trova appena a sud del campo da golf. Costretto a intervenire quando un telefono che squilla lo tradisce, Spidey viene improvvisamente portato via da un’enorme creatura volante che senza tante cerimonie lo getta nel fiume. Ovviamente si tratta di Toomes stesso nel suo costume da Avvoltoio. Prima che Peter possa annegare, viene tirato fuori dall’acqua da – apparentemente – Iron Man. Il soccorritore si rivela essere niente più che la tuta telecomandata di Stark, e il vero Tony Stark chiama Peter dall’India. È qui che Atlanta dimostra perché è così adattabile per i registi. Il luogo baciato dal sole non è più esoticamente orientale del Tempio indù di Atlanta, 5851 GA-85, Riverdale, GA 30274, costruito nel 1990, nella città di Riverdale a poche miglia a sud di Atlanta.

Atlanta skyline

Fonte: iStock

Atlanta in Georgia

Tony avverte seriamente Peter di non uscire dalla sua profondità, ma non appena Peter scopre una delle armi lasciate inconsapevolmente indietro dopo il traffico di armi, si mette subito alla ricerca della fonte. Un dispositivo di localizzazione indirizza Peter verso Maryland. Fortunatamente, la squadra di Decathlon accademico di Midtown Science & Tech sta partecipando a una competizione nazionale che si terrà a Washington DC e Peter, prima riluttante, sviluppa un’improvvisa lealtà nei confronti della squadra. L’hotel in cui viene sistemata la squadra, con il suo vasto atrio e le cascate, è l’Embassy Suites by Hilton Atlanta Perimeter Center, al 1030 Crown Pointe Parkway nel Perimeter Center a nord del centro. Una volta a Washington, la lealtà di Peter verso la squadra evapora rapidamente come era apparsa e presto scappa di nascosto la sera prima del torneo per dare la caccia ai cattivi.

Grazie all’aiuto della solitaria eccentrica Michelle Jones, la squadra di Midtown vince comunque e festeggia con una visita all’altissimo e vulnerabile Washington Monument, 2 15th Street NW, sul The Mall a Washington DC. Quasi a est della Reflecting Pool e del Lincoln Memorial, il monumento in marmo e granito è stato, una volta completato nel 1884, la struttura più alta del mondo per cinque anni. Rimane la struttura in pietra più alta del mondo e contiene una scala a chiocciola in ferro, ma anche un ascensore fino al pyramidion, con otto finestre di osservazione. Questo luogo potrebbe non essere il massimo una volta che la tecnologia aliena, ora trasportata da Ned nel suo zaino, viene attivata. Tocca naturalmente a Spidey organizzare uno spettacolare salvataggio dal Monumento in una sequenza spettacolare che fonde il vero punto di riferimento con set da studio ed effetti digitali. Rintracciando Aaron, che in confronto a Toomes e alla sua squadra, si rivela non essere poi così cattivo, Peter riceve una soffiata che Toomes ha in programma di condurre un traffico clandestino di armi a bordo del traghetto di Staten Island a New York, in partenza dal terminal di Whitehall all’estremità meridionale di Whitehall Street, Lower Manhattan.

Coney Islans

Fonte: iStock

Marciapiede di Coney Island

Da Brooklyn al quartier generale degli Avengers

Come Spider-Man, Peter lancia da solo il suo attacco ai criminali ma alla fine finisce per tagliare nettamente a metà il traghetto. Fortunatamente Iron Man, che ha saggiamente monitorato gli eventi, è lì per salvare la situazione. La strana costruzione circolare in cima alla quale Peter riceve una severa lavata di capo da Tony Stark, che pretende persino la restituzione della tuta hi-tech, è il Brooklyn-Battery Tunnel Ventilation Shaft al largo di Governors Island nel porto di New York. Peter acconsente con riluttanza e torna alla sua modesta vita da studente, finché una rivelazione inaspettata non lo riporta a combattere. Scopre un attacco pianificato dall’Avvoltoio su un aereo che trasporta le armi avanzate degli Avengers dalla Avengers Tower di New York al nuovo quartier generale della squadra.

Incapace di chiedere aiuto, Peter deve sventare questo attacco con l’aiuto solo di Ned. L’aereo senza pilota alla fine viene abbattuto a Coney Island, distruggendo nel frattempo il Parachute Jump. Peter osserva la pulizia dal suo trespolo in cima alle montagne russe Cyclone al Luna Park e affronta un’ultima prova di carattere nel nuovo quartier generale degli Avengers che, come sappiamo da Captain America: Civil War, è l’Aerotropolis Atlanta Porsche Experience Center, One Porsche Drive, Atlanta.

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Torre Guaceto e New York City: le migliori destinazioni green del mondo

Lo scorso 10 febbraio 2025, in occasione della Bit di Milano, sono stati assegnati i prestigiosi Green Travel Awards, uno speciale riconoscimento che premia le eccellenze del turismo sostenibile. Si tratta di un evento che ha celebrato non solo le destinazioni più eco-friendly del mondo, ma anche gli addetti ai lavori, ossia gli operatori turistici e le diverse strutture ricettive che hanno mostrato maggiore impegno e sposato la causa della tutela dell’ambiente e della promozione di un turismo responsabile.

Tra le realtà premiate, anche una località italiana: la Riserva Naturale di Torre Guaceto in Puglia, a fianco della Grande Mela, l’intramontabile New York City, entrambi incoronate come migliori Green Destinations.

Cos’è il Green Travel Award

Giunto alla sua tredicesima edizione, il Green Travel Award è un premio del settore turistico istituito dal GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) con l’intento di celebrare e omaggiare quelle che sono, durante l’anno, le migliori realtà che si distinguono per la loro filosofia ecologica.

Il premio si articola in cinque categorie: Best Green Destination, Best Green Accommodation, Best Green Family Hotel, Best Green Tour Operator, e Best Practices Mobilità, oltre a una Menzione d’onore. La giuria è notoriamente composta da giornalisti e professionisti del settore e per scegliere i vincitori viene invitata a valutare non solo la bellezza dei luoghi, ma a considerare anche (anzi, soprattutto) le politiche ambientali adottate per preservare e valorizzare l’ambiente.

Premiata la Riserva Naturale di Torre Guaceto

Torre Guaceto, in Puglia, è stata riconosciuta come la Best Green Destination italiana. Situata nel comune di Carovigno, in provincia di Brindisi, questa riserva naturale è un esempio lampante di come la natura e l’uomo possano convivere in perfetta armonia, anche nel Belpaese.

Con circa 3.300 ettari di biodiversità che spaziano dalla macchia mediterranea alle praterie popolate da posidonia oceanica, Torre Guaceto è un vero e proprio gioiello naturale che ha fatto della sostenibilità il focus di ogni attività. La riserva è anche l’unica in Italia ad ospitare un laboratorio archeologico e in estate il lido balneare è aperto anche ai diversamente abili, dimostrando un impegno verso l’inclusività, oltre che per la protezione dell’ambiente.

New York City si veste di verde

La città di New York ha ricevuto il premio come Best Green Destination estera: il piano OneNYC20250 messo in atto nella metropoli, punta infatti a ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2025 e ad eliminare i rifiuti destinati alla discarica entro il 2030.

New York, Manhattan

Fonte: iStock

New York, il verde di Manhattan

Per dare concreta e ulteriore prova del suo impegno nella green mission, New York ha anche sviluppato una rete di 1.500 km di piste ciclabili, promuovendo la mobilità sostenibile, e ha creato la Green Guide to NY, che invita i turisti a scoprire la città in modo ecologico. I visitatori possono adesso partecipare a iniziative come il NYC Carbon Challenge, che coinvolge persino gli hotel nella riduzione delle emissioni. Un esempio simbolico della nuova anima verde della città è l’High Line, il parco urbano costruito su una linea ferroviaria dismessa.

Il Colosseo, la menzione d’onore

Un’altra menzione speciale è andata al Parco Archeologico del Colosseo, che ha ricevuto la Menzione d’onore per il progetto PArCo Green. Questo sito storico, che come sappiamo è tra i più visitati al mondo, è anche un esempio di come un’area archeologica possa essere un polmone verde nel cuore della città.

Infatti, oltre alla conservazione di antiche fontane e di un vigneto da cui si produce un vino autoctono, il parco romano oggi ospita diverse specie di fauna selvatica, promuovendo iniziative di tutela della biodiversità, come l’apicoltura. Il progetto di riqualificazione in corso include anche percorsi didattici per i visitatori e una forte attenzione alla gestione dell’acqua e delle risorse naturali.

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La scalinata della casa di Sex and the City avrà un cancello: troppi turisti

La New York di Sex and the City è un vero e proprio personaggio della serie, importante tanto quanto le quattro protagoniste: Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda. La città diventa uno sfondo vibrante, simbolico e reale per le loro vite amorose, lavorative e sociali, offrendo un mix perfetto di glamour, caos e romanticismo. Dalla difficoltà di trovare un taxi durante un temporale alla vita sentimentale e sociale vorticosa, la città è una metafora della complessità e dell’imprevedibilità delle vite delle protagoniste.

Per tutte loro, New York rappresenta la libertà e l’indipendenza. Un luogo dove costruiscono carriere, cercano l’amore e scoprono loro stesse, ma anche un posto che offre infinite possibilità e sfide costanti. La New York di Sex and the City è una città che sembra promettere che tutto è possibile, purché si indossino le scarpe giuste. Ma la location più iconica è senza dubbio la casa di Carrie Bradshaw, la protagonista interpretata dall’elegante e ironica Sarah Jessica Parker fin dalla prima stagione.

Dove si trova la casa di Carrie Bradshaw

La casa di Carrie Bradshaw in Sex and the City è uno degli elementi più iconici della serie, un luogo che incarna perfettamente la personalità della protagonista. Sebbene la rappresentazione sia una versione romanzata e idealizzata della vita a Manhattan, l’appartamento di Carrie resta uno degli spazi più riconoscibili della televisione. Carrie vive nel West Village, un quartiere bohémien e chic a Manhattan.

L’indirizzo citato è 245 East 73rd Street, anche se le riprese esterne sono state realizzate al 66 Perry Street, una strada del West Village. L’edificio in Perry Street è diventato un’attrazione turistica per i fan di tutto il mondo, anche se in realtà si trova a diversi isolati da dove sarebbe situato secondo la trama. Nonostante la sua carriera da scrittrice di una rubrica settimanale e uno stile di vita costoso (scarpe Manolo Blahnik e serate nei locali più esclusivi), Carrie vive in un appartamento sorprendentemente spazioso per gli standard di New York.

Carrie casa New York

Fonte: iStock

La casa di Carrie Bradshaw in Sex and The City a New York

Chiusa la famosa scalinata

Un elemento iconico della casa di Carrie a New York, che ha attirato negli anni tantissimi turisti da tutto il mondo, è la scalinata esterna che porta all’ingresso, apparsa spesso nei vari episodi della serie tv. In stile brownstone, tipico degli edifici del XIX secolo a New York, questa scalinata è incorniciata da una ringhiera in ferro battuto ed è stata scenario di moltissime foto di appassionati che hanno fatto un salto da quelle parti, visitando la Grande Mela.

La Landmarks Preservation Commission della città ha preso una decisione che ha fortemente turbato i fan di Sex and The City: sarà montato un cancello per chiudere la scalinata al pubblico. La proprietaria dello stabile, Barbara Lorber, che acquistò l’immobile nel lontano 1978, si è più volte lamentata del grande flusso di fan che ogni giorno affollano la scalinata per fare foto e video e ora sembra che sia stata ascoltata. “Dopo decenni di speranze, devo ammettere che questa situazione non cambierà nel prossimo futuro” ha detto Lorber, prendendo coscienza della situazione che crea disagio nel quartiere.

In loco è presente già da tempo il cartello “No Trespassing” che però molti hanno spesso ignorato, affollandosi di fronte all’edificio e arrecando disturbo ai residenti. Questo ha richiesto misure più rigide per evitare ulteriori problemi e per questo è stata approvata all’unanimità l’installazione di un cancello davanti alla scalinata. Il progetto sarà seguito dall’architetto di Lorber e il personale della commissione. Questa modifica potrebbe influire sull’aspetto esterno dello stabile, ma la proprietaria ha assicurato che sarà rispettato lo stile architettonico senza danneggiare l’estetica del posto.

Cosa rappresenta

Come si poteva immaginare molti fan non sono per niente d’accordo con questa novità, anche perché per loro non è solo una scalinata, ma un luogo speciale che custodisce alcuni dei momenti più iconici della loro serie del cuore. Ha fatto da sfondo ad arrivi e partenze nella vita di Carrie Bradshaw, assistendo all’inizio e alla fine di un’amicizia o di una storia d’amore. Spesso è stata un rifugio per la scrittrice di New York che si sedeva sulla scalinata con un Cosmopolitan e una sigaretta per riflettere sulle sue avventure. Ha custodito confidenze, dolori e gioie, nel corso dei vari episodi.

Inoltre è indubbio il legame di Sex and the City con la moda e in ogni episodio il personaggio di Carrie usa un po’ la scalinata come una passerella, mostrando al pubblico il suo outfit uscendo di casa. Pertanto questa celebre scalinata si può considerare una soglia tra la vita pubblica e privata, un punto di raccordo tra la caotica New York e l’intimità di Carrie, oltre che un luogo di riflessione, uno spazio dove ci si ferma per pensare, sognare e vivere i momenti più intensi della storia di quattro amiche che hanno incollato al piccolo schermo intere generazioni.

La reazione dei fan

Capisco che possa essere fastidioso avere sempre gente davanti a casa, ma è un luogo iconico. Con un cancello, non sarà più la casa di Carrie Bradshaw” ha dichiarato Anthony Gillbe, un turista australiano che poco tempo fa ha scattato alcune foto davanti alla casa di Carrie con suo figlio. Sei stagioni di Sex and The City, in onda dal 1998, inevitabilmente hanno lasciato il segno nella cultura pop, continuando anche al cinema con due film e la serie sequel And Just Like That.

Questo ha tenuto vivo l’entusiasmo e l’affetto per le quattro amiche di New York che si confrontano sulle loro esperienze di vita e spettegolano davanti a un cocktail nei locali alla moda. Sono molti i luoghi a New York che sono apparsi in un film o in una serie tv, diventando mete di pellegrinaggio per cinefili e appassionati, e questo alimenta anche un’idea sana e curiosa di turismo. La decisione di installare un cancello per limitare l’accesso alla scalinata servirà veramente a tenere lontano i fan? O si accontenteranno comunque di una foto a distanza con la casa di Carrie sullo sfondo?

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I luoghi di A Complete Unknown, il film su Bob Dylan

Il film A Complete Unknown, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 23 gennaio 2025, ci porta a scoprire le tappe cruciali della vita di Bob Dylan, immergendoci nei luoghi che hanno segnato la sua transizione dalla musica folk a quella elettrica.

Sebbene la trama si svolga principalmente tra New York e il Newport Folk Festival del 1965, molte delle riprese sono state realizzate in New Jersey, dove gli scenografi hanno ricreato fedelmente l’atmosfera di quegli anni. Ecco un tour delle principali location che hanno contribuito a ricreare il leggendario mondo di Dylan.

Jersey City: un viaggio nel Greenwich Village degli anni ’60

Nel film di James Mangold, Jersey City si trasforma in un affascinante riflesso del vecchio Greenwich Village, ricreando alcuni dei luoghi simbolo frequentati da Bob Dylan all’inizio della sua carriera. Il Cafe Borgia, celebre ristorante di New York che ospitava incontri tra intellettuali e artisti, è stato ricreato proprio qui, in una delle zone più storiche della città. Ma non è l’unico: anche il Café Wha?, il noto club dove Dylan ha esordito dal vivo a New York, è stato rappresentato a Jersey City. Qui, la produzione ha lavorato per riprodurre l’ambiente di questi spazi iconici, unendo elementi architettonici e scenografici che richiamano l’atmosfera degli anni ’60.

Nella stessa città, gli interni del celebre Gaslight Café, dove Dylan si esibiva nei suoi primi anni newyorkesi, sono stati allestiti con grande attenzione al dettaglio, ricreando l’intimità e l’energia che quel piccolo locale emetteva. La vicina Minetta Tavern, altro locale storico del Greenwich Village, è stata ricostruita in un altro angolo di Jersey City, sfruttando la storicità di alcuni edifici per ricreare la New York degli anni ’60. Anche la sala da musica Music Inn, altro punto di riferimento per i giovani musicisti del periodo, è stata ricreata in un negozio di Hoboken, a pochi passi da Jersey City, dove Dylan e altri artisti si incontravano per discutere di musica e acquistare strumenti.

Cape May e il Newport Folk Festival

Anche se le riprese del Newport Folk Festival si sono svolte in New Jersey, la scelta di Cape May per rappresentare Newport non è stata casuale. Questa località costiera, con il suo paesaggio pittoresco e la sua atmosfera tranquilla, ha fatto da sfondo all’esibizione leggendaria di Dylan nel 1965. La sua performance con la chitarra elettrica ha suscitato un misto di emozioni nel pubblico, segnando una delle transizioni più discusse della musica contemporanea. Cape May, con il suo fascino vintage, ha perfettamente ricreato quell’atmosfera di fermento musicale che ha caratterizzato il periodo.

Cape May

Fonte: iStock

Vista sul faro e la spiaggia a Cape May

New York: tra Hotel Chelsea e scena underground

Nonostante gran parte delle riprese siano state fatte nel New Jersey, New York mantiene il suo posto di onore come cuore pulsante della scena musicale e culturale degli anni ’60. Il Hotel Chelsea, uno dei luoghi più iconici di Manhattan, è stato utilizzato per le riprese, un simbolo della vibrante vita artistica della città che ha visto passare leggende come Bob Dylan. Nel cuore di New York, anche il celebre Café Bizarre è stato ricreato, seppur in versione Jersey City, per rendere omaggio a quel mondo musicale che aveva trasformato il Greenwich Village in un epicentro di innovazione.

Con queste location, A Complete Unknown non solo racconta la storia di Dylan, ma fa anche un omaggio a una New York e a un New Jersey che, tra caffè, locali e strade affollate, hanno visto crescere una delle figure più rivoluzionarie della musica. Un’epoca che non è solo raccontata attraverso la musica, ma anche attraverso le strade e i luoghi che hanno accolto il cambiamento.

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 45

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. Alle pagine 40-43 del numero 45, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato alle ultime novità di New York City, una città vista e rivista più e più volte. Ciascuno dei cinque distretti – perché non c’è solo Manhattan, eh – ha delle nuove attrazioni. Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island, sono tutti assolutamente da vedere, ciascuno con il suo perché.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend alla scoperta di alcuni luoghi insoliti d’Italia, dai borghi meno noti agli itinerari famosissimi, ma da fare fuori stagione. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Capodanno 2025 a New York: cosa fare tra eventi unici e divertimento

New York è la meta dei sogni per festeggiare il Capodanno. La città che non dorme mai si illumina di vera magia in questa notte speciale, e propone una vasta gamma di eventi straordinari, spettacolari fuochi d’artificio e un’atmosfera che non si può sperimentare altrove. Dal famoso Ball Drop di Times Square alle feste esclusive nei rooftop più trendy, fino alle romantiche passeggiate sotto la neve a Central Park, ogni angolo della Grande Mela promette emozioni indimenticabili.

Scopriamo, allora, cosa fare a Capodanno a New York, dove godersi la migliore vita notturna, come muoversi senza stress e come prepararsi al clima invernale.

Cosa fare a Capodanno a New York: tutti gli eventi

Capodanno a New York è un’esperienza a dir poco straordinaria, dove ogni angolo della metropoli si trasforma in un palcoscenico di luci, musica e celebrazioni senza pari. Ecco alcune delle attrazioni e degli eventi imperdibili per accogliere il 2025 nella Grande Mela:

Times Square: il cuore pulsante del Capodanno mondiale
Assistere alla discesa della famosa Ball Drop a Times Square è un rito che attrae milioni di persone ogni anno. La gigantesca sfera luminosa, ricoperta di cristalli Waterford, inizia la sua discesa poco prima della mezzanotte, e culmia con un’esplosione di luci e coriandoli proprio allo scoccare della mezzanotte.
La folla, carica di emozione, brinda e celebra il momento irripetibile con canti e auguri.

capodanno times square

Fonte: Ph @Ryan Rahman – iStock

Capodanno a Times Square

Crociere di Capodanno sul fiume Hudson
Per un’esperienza più intima e lussuosa, si può optare per una crociera notturna sull’Hudson. Molte imbarcazioni offrono cenoni di gala, musica dal vivo e, ovviamente, una vista mozzafiato sui fuochi d’artificio di mezzanotte. Lo skyline di Manhattan illuminato dalla festa è uno spettacolo che rimane nel cuore.

Concerti e spettacoli a Broadway
Per gli amanti della musica e del teatro, assistere a uno spettacolo di Broadway è un must: sono vari i teatri che mettono in scena edizioni speciali delle loro performance più celebri per la notte di Capodanno. In alternativa, potete godervi concerti dal vivo in tutta la città, dalle performance jazz nei club del Greenwich Village ai grandi concerti rock e pop in luoghi come il Barclays Center o il Madison Square Garden.

Brindisi dall’alto: rooftop e hotel esclusivi
New York è famosa per i suoi rooftop bar. Trascorrere la notte di Capodanno sorseggiando champagne su una delle terrazze più alte della città è qualcosa di difficile da descrivere a parole.
Tra le opzioni più suggestive, vanno citati il 230 Fifth Rooftop e l’Empire Hotel Rooftop. Prenotate in anticipo, poiché si tratta di locali molto richiesti.

Central Park Midnight Run
Per chi cerca un’alternativa originale, la Midnight Run è una corsa di 4 miglia che inizia proprio a mezzanotte a Central Park. L’evento, organizzato dalla New York Road Runners, è un mix di sport e festa, con musica, fuochi d’artificio e tantissima energia positiva. Anche se non partecipate alla corsa, assistere alla partenza è un istante magico.

Fuochi d’artificio a Prospect Park
Se desiderate evitare la folla di Times Square, Prospect Park a Brooklyn dona uno spettacolo pirotecnico altrettanto affascinante. L’atmosfera è più rilassata, perfetta per famiglie o coppie in cerca di romanticismo sotto il cielo illuminato.

Vita notturna e discoteche a New York

New York, lo abbiamo detto, non dorme mai e regala una scena notturna straordinaria, specialmente a Capodanno. Ecco le migliori discoteche e locali dove festeggiare fino all’alba, tra musica, spettacoli e un’atmosfera elettrizzante.

Marquee New York
Nel cuore di Manhattan, il Marquee è uno dei club più celebri. Con un mix di musica house, EDM e performance dal vivo, è il top per un Capodanno elettrizzante. Prenotare in anticipo è essenziale: la serata include spesso DJ di fama internazionale e open bar.

TAO Downtown
Per un’esperienza più sofisticata, TAO Downtown è la scelta perfetta. Ristorante e lounge di lusso, si trasforma in una discoteca esclusiva durante la notte di Capodanno, con musica live e una festa all’insegna dell’eleganza. La felice unione di cucina asiatica gourmet e cocktail raffinati fa il resto.

LAVO New York
Conosciuto per le serate animate e l’atmosfera glamour, il LAVO è una tappa obbligata. Il club offre pacchetti VIP e serate a tema, con DJ internazionali e una pista da ballo sempre affollata. Ideale per chi vuole vivere un Capodanno tra il lusso e il divertimento sfrenato.

Webster Hall
Uno dei locali più iconici di New York, il Webster Hall, ospita alcune delle feste di Capodanno più grandi della città. Con più piani e generi musicali differenti, sa andare incontro a tutti i gusti, dai fan dell’hip-hop agli amanti dell’elettronica.

1 OAK
Celebre per l’ambiente esclusivo e frequentato dalle celebrità, 1 OAK (One of a Kind) è sinonimo di divertimento e lusso senza fine. La festa di Capodanno qui è una delle più ambite, con un’atmosfera unica e ospiti d’élite.

Rooftop Party: festeggiare con vista sulla città

Rooftop Party New York

Fonte: iStock

Rooftop Party a New York

Numerosi locali e hotel allestiscono feste sui rooftop, da cui ammirare i fuochi d’artificio di mezzanotte. Tra i più famosi spiccano il PHD Rooftop Lounge al Dream Downtown e il Le Bain al The Standard, High Line. Ballare sotto le stelle, con lo skyline illuminato, è da provare una volta nella vita.

Eventi nei club alternativi di Brooklyn
Se cerate un’atmosfera più underground, Brooklyn pullula di club e locali alternativi, come Brooklyn Mirage e Elsewhere. Qui la musica spazia dalla techno all’indie, con feste che durano fino al mattino. Perfetti per chi vuole vivere un Capodanno fuori dai circuiti più turistici.

Come muoversi a New York a Capodanno

Muoversi a New York durante la notte di Capodanno può essere difficoltoso, ma con un po’ di organizzazione potrete spostarvi senza problemi e godervi la serata al massimo: le informazioni utili sui mezzi di trasporto, i taxi e i servizi alternativi disponibili.

Metropolitana di New York (Subway)
La metropolitana è il mezzo più efficiente per spostarsi durante la notte di Capodanno. Funziona 24 ore su 24 e molte linee offrono corse aggiuntive per l’occasione. Tuttavia, tenete presente che alcune stazioni, in particolare intorno a Times Square, potrebbero essere chiuse o avere accessi limitati per motivi di sicurezza.

Autobus urbani
Anche gli autobus funzionano regolarmente durante Capodanno, ma a causa del traffico potrebbero subire rallentamenti, soprattutto vicino alle zone centrali. Se avete necessità di prendere un autobus, cercate di partire con largo anticipo.
Da considerare che alcuni percorsi potrebbero essere deviati per evitare le aree di Times Square e Central Park.

Taxi e ride-sharing (Uber, Lyft)
I taxi gialli di New York sono sempre disponibili, ma durante Capodanno la domanda è altissima, il che può significare lunghe attese e tariffe più elevate. I servizi di ride-sharing come Uber e Lyft sono un’alternativa pratica, ma possono applicare tariffe maggiorate nelle ore di punta.

Il clima di New York a Capodanno

Capodanno a New York significa immergersi in un’atmosfera magica, certo, ma anche affrontare un clima invernale rigido.

Infatti, le medie si aggirano tra i -3°C e i 4°C, ma possono scendere ancora di più, soprattutto durante la notte. Non è raro vedere anche qualche fiocco di neve, il che rende l’esperienza ancora più suggestiva: tuttavia, il ghiaccio può rendere le strade scivolose e occorre prestare attenzione ai marciapiedi e alle scale della metropolitana.

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Natale a New York, la magia delle feste nella Grande Mela

New York a Natale è molto più di una semplice città decorata per le festività: è un luogo che si trasforma in un vero e proprio set cinematografico, capace di evocare emozioni profonde e ricordi indelebili. Non è un caso che la Grande Mela sia stata protagonista di alcuni dei film natalizi più iconici, da Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York a Elf. Passeggiare per Manhattan durante le festività è come vivere una favola, con ogni strada e ogni vetrina che raccontano una storia di luci, colori e magia.

Dall’imponente albero di Natale del Rockefeller Center, che brilla con migliaia di luci, alle affascinanti decorazioni di quartieri come Dyker Heights a Brooklyn, ogni angolo della città sembra progettato per stupire. E poi ci sono le piste di pattinaggio, le vetrine dei grandi magazzini che diventano vere opere d’arte, gli spettacoli scintillanti come il Christmas Spectacular al Radio City Music Hall.

A rendere tutto ancora più speciale è l’atmosfera che si respira: un mix di frenesia e magia, con persone che affollano i negozi alla ricerca del regalo perfetto, bambini incantati davanti alle luci natalizie e coppie che passeggiano mano nella mano sotto il cielo stellato di Central Park.

In questo articolo scopriremo insieme tutto ciò che rende il Natale a New York un’esperienza indimenticabile: dalle migliori attività da fare, ai luoghi simbolici che non possono mancare in un itinerario natalizio, fino ai consigli pratici per affrontare il clima invernale e spostarsi senza stress in una città che, in questo periodo, sembra battere al ritmo del Natale. La Grande Mela vi aspetta per un viaggio tra sogno e realtà, pronto a regalarvi ricordi che dureranno per sempre.

Cosa fare a New York a Natale

Durante il periodo natalizio, New York offre una quantità infinita di esperienze che spaziano dalle tradizioni più classiche a quelle più originali. Scopriamo alcune delle attività imperdibili per chi desidera vivere a pieno l’atmosfera natalizia della città.

Pattinare sul ghiaccio a Rockefeller Center

Una delle esperienze più iconiche è pattinare nella celebre pista di ghiaccio del Rockefeller Center, situata ai piedi dell’imponente albero di Natale. Con la sua maestosa altezza e le migliaia di luci colorate, l’albero è una vera e propria istituzione natalizia.

Albero Natale, Rockfeller Center

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Il Rockfeller Center e il suo albero di Natale a New York

La pista è aperta già dallo scorso 12 ottobre ed è consigliabile prenotare i biglietti in anticipo per evitare code e si può benissimo farlo online. L’atmosfera è magica, soprattutto la sera, quando le luci dell’albero e dei grattacieli circostanti creano uno scenario fiabesco.

Orari: aperta tutti i giorni, inclusi Vigilia e Natale, dalle 9.00 a mezzanotte.
Costo: da 21 a 114 dollari a persona, noleggio pattini incluso, a seconda dei pacchetti.

Visitare il Winter Village di Bryant Park

Bryant Park si trasforma in un villaggio natalizio incantevole, con una grande pista di pattinaggio gratuita (basta portare i propri pattini) e oltre 170 chalet che vendono artigianato, decorazioni natalizie e cibo.

Apertura: dal 28 ottobre al 7 gennaio.
Orari speciali: la Vigilia e il giorno di Natale gli orari potrebbero essere ridotti. Dal lunedì al mercoledì dalle ore 7.00 alle 22.00 e dal giovedì alla domenica dalle 7.00 a mezzanotte. Tra una sessione di shopping e l’altra, è possibile gustare un caldo bicchiere di sidro di mele o una cioccolata calda.

Spettacolo “The Rockettes” al Radio City Music Hall

Un’altra tradizione imperdibile è il Christmas Spectacular, lo show natalizio delle Rockettes al Radio City Music Hall. Questo spettacolo, che combina danza, musica e effetti speciali, affascina spettatori di ogni età con numeri impeccabili e una coreografia mozzafiato.

Date: da metà novembre fino a inizio gennaio.
Costo biglietti: a partire da 50 dollari.

Ammirare le luci di Dyker Heights

Il quartiere di Dyker Heights a Brooklyn è famoso per le sue incredibili decorazioni natalizie. Ogni anno, le case vengono illuminate con luci spettacolari, statue giganti e musiche festose, attirando migliaia di visitatori.

Consiglio: visitate la zona di sera, preferibilmente tra le 17:00 e le 21:00, per godervi lo spettacolo luminoso al massimo.

Shopping natalizio

Fare shopping a New York durante il Natale è un’esperienza unica, soprattutto grazie alle vetrine spettacolari dei grandi magazzini. Tra le più celebri:

  • Macy’s Herald Square: la sua esposizione natalizia attira turisti da tutto il mondo.
  • Saks Fifth Avenue: celebre per lo spettacolo di luci sincronizzate sulla facciata.
  • Bergdorf Goodman: le sue vetrine artistiche sono un vero capolavoro.

Assistere alla messa di mezzanotte a St. Patrick’s Cathedral

Per chi cerca un momento di raccoglimento spirituale, la messa di mezzanotte alla Cattedrale di San Patrizio è un’esperienza emozionante. La chiesa, decorata con eleganza per le festività, offre un luogo di pace e riflessione nel cuore di Manhattan.

Natale a New York, i luoghi più simbolici

Oltre alle attività da fare durante un soggiorno a New York nel periodo del Natale, naturalmente la Grande Mela ospita tanti luoghi iconici che assumono un fascino ancora più speciale durante le feste.

Rockefeller Center

Il Rockefeller Center è il cuore pulsante del Natale a New York. L’imponente albero, alto oltre 20 metri, è decorato con oltre cinquantamila luci LED e una stella scintillante in cima. Ogni anno, l’accensione dell’albero è un evento attesissimo, accompagnato da spettacoli e canti natalizi. Per il 2024, l’accensione è attesa il 4 dicembre.

Times Square

Anche se non è un luogo prettamente natalizio, Times Square durante le festività è ancora più vivace. Le luci e i maxischermi che caratterizzano questa piazza si uniscono alla gioia generale della città, creando un’atmosfera unica. Sicuramente è uno degli spot più conosciuti di New York, sia tramite il cinema, che tramite i social media (non si può passare di qui senza scattare una foto ricordo!)

Central Park

Central Park in inverno, spesso ricoperto da un leggero strato di neve, è una meta imperdibile per chi ama l’atmosfera romantica. È possibile passeggiare tra i sentieri, fare un giro in carrozza o pattinare sul ghiaccio presso la Wollman Rink, una delle piste più scenografiche della città.

Central Park, New York, Natale

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La magia del Central Park innevato

La Wollman Rink è accessibile tutti i giorni dalla fine di ottobre fino ai primi di aprile. Nei giorni di lunedì e martedì, la pista apre al pubblico a metà mattinata e chiude nel primo pomeriggio (alle 14.30), mentre da mercoledì a domenica è possibile pattinare fino a tarda sera (fino a circa le 22.00). I biglietti, invece, hanno un prezzo che parte dai 21 euro.

Empire State Building

L’Empire State Building, decorato con luci rosse e verdi per celebrare il Natale, si erge maestoso come uno dei simboli più riconoscibili di New York durante le festività. Le sue illuminazioni festose sono visibili da ogni angolo della città, rendendolo un punto di riferimento imperdibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera natalizia.

Salire fino all’osservatorio, situato all’86° piano, permette di ammirare un panorama mozzafiato: la città si dispiega sotto i vostri occhi con le sue luci scintillanti, le strade animate e le decorazioni natalizie che trasformano ogni quartiere in un vero spettacolo visivo. Di sera, l’esperienza diventa ancora più magica, con il cielo stellato che si fonde con lo scintillio della metropoli illuminata per le feste. L’accesso all’edificio ha un prezzo che parte da 45 dollari.

Empire State Building, New York

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L’Empire State Building illuminato di rosso e di verde per Natale

Il clima di New York a Natale

Dicembre a New York è un mese freddo e, spesso, caratterizzato da neve, ma è proprio questo clima rigido che contribuisce a creare la magica atmosfera natalizia che rende unica la città. Le temperature medie oscillano generalmente tra i -3°C di minima e i 5°C di massima, il che rende essenziale vestirsi in modo adeguato per affrontare le giornate all’aperto. Cappotti pesanti, sciarpe, guanti e cappelli sono indispensabili, così come vestirsi a strati per poter gestire i cambi di temperatura tra ambienti interni ed esterni.

La neve, anche se non sempre garantita, è abbastanza comune in questo periodo e aggiunge un tocco fiabesco a una città già incantevole. Camminare tra le strade innevate, con le luci natalizie che si riflettono sul manto bianco, è un’esperienza che sembra uscita da un film. Tuttavia, è importante indossare scarpe comode e impermeabili, per evitare di scivolare sul ghiaccio o di bagnarsi i piedi.

Un altro aspetto da considerare è il vento, che può essere particolarmente pungente e intensificare la sensazione di freddo, soprattutto nei pressi dei grattacieli, dove si creano correnti forti. Per questo, accessori come una giacca antivento o una sciarpa avvolgente possono fare la differenza nel garantire comfort durante le passeggiate in città.

Come muoversi a New York a Natale

Muoversi a New York durante il periodo natalizio richiede una certa pianificazione, poiché la città, già normalmente frenetica, diventa ancora più affollata con l’arrivo delle festività. Le strade sono spesso congestionate dal traffico, e i mezzi pubblici, pur essendo efficienti, possono essere particolarmente affollati. Tuttavia, con qualche accorgimento, spostarsi nella Grande Mela può diventare un’esperienza pratica e, a tratti, persino piacevole.

La metropolitana è senza dubbio il mezzo più rapido ed economico per esplorare la città, permettendo di evitare il traffico delle strade. Con una MetroCard settimanale, al costo di circa 33 dollari, si possono effettuare viaggi illimitati, rendendola la soluzione ideale per chi intende visitare molti luoghi durante il soggiorno. Gli spostamenti in taxi giallo, invece, sono comodi ma meno pratici nel periodo natalizio: trovare un taxi libero nelle zone più turistiche può essere una sfida. In alternativa, i servizi di ride-sharing come Uber e Lyft offrono maggiore flessibilità, anche se i prezzi possono aumentare durante le ore di punta.

Per chi preferisce immergersi completamente nell’atmosfera festiva, camminare rimane una delle opzioni migliori. Molte delle principali attrazioni natalizie, come il Rockefeller Center e Bryant Park, sono concentrate a Manhattan, rendendo facile spostarsi a piedi da una destinazione all’altra. Passeggiando, è possibile godere dei dettagli delle decorazioni natalizie e osservare da vicino le vetrine artisticamente allestite dei grandi magazzini.

Un’opzione particolarmente apprezzata dai turisti è rappresentata dai bus panoramici, che durante le festività offrono itinerari tematici dedicati alle luci di Natale e alle principali attrazioni della città. Questo tipo di trasporto è perfetto per chi desidera un’esperienza comoda, ma anche suggestiva, con la possibilità di scattare splendide fotografie senza dover camminare troppo.

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Il viaggio al tempo dei cibi virali su TikTok

In un mondo in cui i social media sono diventati una delle più potenti fonti d’ispirazione per i viaggi, non c’è da stupirsi se il fenomeno dei cibi virali su TikTok sia all’origine di una delle ultime tendenze del turismo gastronomico. Un fenomeno ormai di portata mondiale, secondo quanto riporta Euronews, che trasforma cibi iconici in tappe imperdibili per foodies e curiosi, pronti ad attraversare oceani solo per un assaggio.

Pensiamo a mete come gli Stati Uniti o l’Italia, dove la tradizione gastronomica è parte integrante dell’esperienza turistica. Nessuno va negli USA senza provare pancake e pretzel, o in Italia senza gustare pizza e pasta. Ma oggi, i viaggiatori non sono più attratti solo dalle cucine tradizionali. Sempre più persone viaggiano per assaporare un’unica, specifica leccornia diventata virale sui social. E così, tra barrette di cioccolato al pistacchio a Dubai e panini con cetrioli a New York, il food tourism ha trovato nuovi, a volte sorprendenti, protagonisti.

Dubai e il cioccolato più virale di TikTok

Dubai ha fatto parlare di sé questa estate grazie a una creazione al cioccolato che è rapidamente diventata un vero must tra gli utenti di TikTok. Un negozio della città ha lanciato una barretta di cioccolato ripiena di crema al pistacchio, pasta di tahina e Knafeh, un dolce tradizionale mediorientale. Ricoperta di cioccolato al latte svizzero, questa delizia ha conquistato il web quando la food influencer Maria Vehera ha condiviso un video in cui la assaggiava in macchina, totalizzando milioni di visualizzazioni. In un lampo, il dolcetto è diventato un souvenir irrinunciabile per chi visita gli Emirati, al costo non proprio economico di circa 68,25 AED (circa 17 euro).

Il panino con i cetrioli a New York

Da una parte all’altra del globo, anche New York ha trovato il suo “food craze” con il celebre panino al cetriolo. Come suggerisce il nome, si tratta di un sandwich che sostituisce il pane con due cetrioli sottaceto svuotati, farciti con salumi o formaggi. Questo spuntino particolare ha attirato visitatori da tutto il nord-est degli Stati Uniti, ma anche turisti internazionali, tutti curiosi di provare la creazione salata di un deli della Grande Mela che non fa mistero di vendere più di 200 di queste specialità al giorno.

La patata al forno più amata dagli australiani

Stranamente, un altro piatto virale è una semplice patata al forno venduta da un food truck a Preston, nel Regno Unito, che stando a Euronews ha attirato australiani a frotte. Ben contenti di sorbirsi 23 ore di volo per gustare una jacket potato farcita con fagioli al chili o burro all’aglio. Non c’è che dire, questo “comfort food” britannico ha dimostrato di poter viaggiare ben oltre i suoi confini originari.

A Parigi per il burro più famoso del mondo

Nella capitale francese, una delle prelibatezze che attira i turisti grazie a TikTok non è una baguette e nemmeno un croissant, ma una semplice confezione di burro di qualità superiore. Le Beurre Bordier, prodotto a mano e aromatizzato con ingredienti come alghe o pepe, ha conquistato schiere di visitatori che affollano le botteghe parigine dove è in vendita pur di portarsi a casa questo tesoro del gusto.

L’iconico panino di Firenze

Firenze è sulla mappa dei viaggiatori gastronomici da ben prima dell’avvento dei social, ma è anche grazie a TikTok se i panini farciti di All’Antico Vinaio sono conosciuti ai quattro angoli del globo. Tanto che questo storico locale è arrivato a vendere fino a 10.000 panini al giorno farciti con ingredienti raffinati come salame al tartufo, crema di pistacchio e formaggio stracciatella.

La leche frita in Spagna

In Spagna, un dessert semplice e tradizionale ha catturato l’immaginazione degli utenti di TikTok: la “leche frita”. Questo dolce, simile a una croccante torrija, è un trionfo di sapori dolci e consistenze morbide, nato dall’impasto di latte e zucchero fritto in pastella. Ispirati da migliaia di video che hanno reso famoso questo dolce sui social, sono sempre più i turisti che si riversano nelle pasticcerie spagnole per gustare una versione autentica di questa delizia.

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Che differenza c’è tra New York e Manhattan

Molti turisti, e persino alcuni newyorkesi, utilizzano i termini Manhattan e New York come se fossero intercambiabili. In realtà, c’è una distinzione fondamentale. Manhattan, infatti, si riferisce al distretto più famoso, il cuore pulsante e luogo iconico di New York City, e rappresenta solo una parte di questa città, famosa in tutto il mondo per le sue mille sfaccettature.

New York: la metropoli a cinque distretti

La città di New York è composta da cinque distretti differenti: Manhattan, Brooklyn, il Queens, il Bronx e Staten Island. Questi quartieri, o boroughs, come vengono definiti in inglese, costituiscono la vera essenza della città, una metropoli che accoglie oltre otto milioni di persone, proveniente da tutto il mondo, e che si sviluppa su una superficie di 789 chilometri quadrati.

Ognuno di questi cinque grandi distretti ha una sua grande personalità e le attrazioni meritano di essere scoperte, per cui limitarsi a visitare solo Manhattan sarebbe un vero peccato, soprattutto per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo l’autentico spirito newyorkese.

Manhattan: il cuore di New York

Manhattan, invece, si può definire il vero e proprio cuore pulsante di New York. È un’isola di circa 90 chilometri quadrati, tra il fiume Hudson e l’East River, collegata ottimamente al resto della città ed al New Jersey da numerosi ponti e tunnel.

Il distretto di Manhattan è senza ombra di dubbio il centro economico, culturale e turistico di New York, dove si trova la maggior parte delle attrazioni turistiche della città. Qui, ad esempio, si trovano alcuni dei luoghi più iconici, come la famosa e suggestiva  piazza Times Square, Central Park, una vasta parentesi di verde fra i grattacieli newyorkesi, l’Empire State Building, il primo edificio ad essere alto più di 100 piani ed inaugurato nel 1931, simbolo della città e della potenza industriale americana, oppure l’iconico Museo di Storia Naturale di New York, set del film di successo “Una Notte al Museo”.

Queste, e tante altre attrazioni, rendono l’isola di Manhattan una tappa fondamentale per chi decide di visitare la città di New York per la prima volta. Inoltre, questo distretto è suddiviso a sua vola in tre aree principali:

  • Upper Manhattan: che include il quartiere residenziale di Harlem, famoso per la sua forte cultura afroamericana, ma anche per la scena musicale Jazz che lo contraddistingue, e l’immenso e verde Central Park;
  • Midtown Manhattan: qui si concentrano i grattacieli e le istituzioni più importanti di New York, come l’Empire State Building, di si è parlato in precedenza, ed il Rockefeller Center, formato da ben 19 edifici commerciali, conosciuto in tutto il mondo per la pista di pattinaggio ed il maestoso albero di Natale installati durante il periodo dell’Avvento, che rendono unica l’esperienza di passare Natale a New York;
  • Lower Manhattan, questa zona è famosa per essere la sede dell’importante distretto finanziario della città di New York, con la presenza della Borsa di Wall Street, oltre che per il Memoriale dell’11 Settembre, un museo tanto imponente, quanto toccante e che racconta la storia del World Trade Center.

Manhattan e New York: perché questa confusione?

Molti visitatori identificano l’isola di Manhattan nella vera e propria città di New York City proprio a causa della presenza delle principali attrazioni turistiche appena elencate, ma anche per la più elevata densità di strutture ricettive e ristoranti, che rendono questo distretto la scelta più comoda per chi desidera visitare la Grande Mela.

Dunque, ciò che hanno in comune New York e Manhattan è che la seconda fa parte della prima, ma entrambe non sono complementari l’una all’altra. Quando si decide di vistare New York, conoscere tale differenza può far realmente risparmiare molto denaro. Ad esempio, si potrebbe pernottare nei quartieri del Queens o di Brooklyn, che fanno sempre parte di New York, ma che sono collegati ottimamente all’isola principale, zone dal fascino unico, che meritano di essere scoperte.

Skyline dell'isola di Manhattan, a New York City

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Skyline di Manhattan