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L’offerta Ryanair per partire all’inizio del nuovo anno

Se avete trascorso le vacanze di Natale a casa ma avete voglia di viaggiare, dovete assolutamente approfittare della nuova offerta di Ryanair.

Si può prenotare già da oggi e fino al prossimo 9 gennaio 2023 per partire già il 1° gennaio e fino al 28 febbraio con tariffe aeree che partono da 19,99 euro (a tratta), ma anche a meno.

Scoprire Liverpool, la città dei Beatles

Per esempio, ci sono biglietti a partire da 9,99 euro per chi desidera andare a Liverpool partendo dall’aeroporto di Bergamo, il principale hub della compagnia low cost. Perché abbiamo scelto Liverpool? Certamente per il prezzo del volo, ma anche perché nel 2023 ci sono diversi motivi per visitare la città resa famosa dai Beatles te e scelta per ospitare l’Eurovision che si terrà a maggio.

Mentre la città della musica dell’Unesco farà di tutto per il famoso concorso musicale, prima di allora c’è sicuramente molto da fare per andare alla scoperta di questa città leggendaria per la storia musicale della Gran Bretagna.

Si possono rivivere i tempi d’oro dei “Fab Four” con una serata al Cavern Club, che notoriamente ospitò i Beatles nei loro primi anni. Oppure si può visitare il museo permanente più grande del mondo che racconta la loro storia o quello della musica britannica, The British Music Experience, attraverso costumi, strumenti, performance e cimeli di ogni tipo.

Se avete freddo, visitate anche la Tate Liverpool per “Dark Waters”, una coinvolgente mostra dei dipinti di JMW Turner accompagnata da un paesaggio sonoro creato su misura del musicista Lamin Fofana (fino al 4 giugno 2023).

Viaggio a Malaga per Picasso

Tanti biglietti scontati anche per Malaga, in Spagna, la città che proprio l’anno prossimo omaggerà il suo cittadino più celebre: Pablo Picasso. L’artista nacque proprio in questa città dell’Andalusia e nel 2023 si celebra l’anniversario della sua morte.

A Malaga si può vedere la Chiesa di Santiago dove fu battezzato, visitare il Museo Picasso Malaga che ospita opere come “Olga Kokhlova con la mantiglia”, “Natura morta con cranio e tre ricci” o “Femme assise (Jaqueline)” e la Fondazione Picasso-Museo Casa Natale di Picasso.

Entrambi ospitano continuamente interessanti esposizioni temporanee e l’ultimo offre il privilegio di vedere oggetti personali dell’artista e della sua famiglia o disegni preparatori per la celebre opera “Les Demoiselles d’Avignon”. Ma Malaga è solo l’inizio di un tour che potete fare in Spagna sui luoghi di Picasso.

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Epifania a Roma: la befana è tornata a Piazza Navona

La magia delle feste continua a intrattenere la quotidianità degli avventurieri di ogni età che, proprio in questi giorni, si sono messi in viaggio per toccare con mano quell’atmosfera incantata e magica che ha avvolto le città di tutto il mondo.

Anche se ci siamo lasciati alle spalle il Natale, la magia che gli appartiene continua a vivere e a sopravvivere tra le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi vicini e lontani. E poi, le celebrazioni non finiscono qui, c’è grande fermento, infatti, per l’attesa della fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, così come per l’arrivo dell’Epifania, il giorno che tutte le feste porta via.

E se è un 6 gennaio davvero unico che volete vivere, per salutare in maniera straordinaria le festività legate al Natale, c’è solo un luogo da raggiungere quest’anno e si tratta della Capitale. Sì perché l’Epifania a Roma porta nuovamente la befana a Piazza Navona, per perpetuare una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto lontani.

Le befana di Piazza Navona

Dopo due anni di fermo, a causa della pandemia, la kermesse più celebre e attesa dell’anno è tornata nel BelPaese, e più precisamente nel cuore della città eterna. È qui, nell’iconica Piazza Navona, che cittadini e viaggiatori di tutto il mondo potranno salutare le feste di Natale celebrando l’Epifania tra le bellezze di Roma e le sue antiche tradizioni.

Sono tante le usanze che vengono perpetuate durante l’Epifania nel mondo così come in Italia, che ogni anno cade di 6 gennaio e che sancisce la fine di tutte le festività natalizie. Tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni e che cambiano da regione in regione.

Una delle più famose, che ci riguarda da vicino, è quella di celebrare l’Epifania in Piazza Navona, una delle più iconiche e frequentate piazze monumentali della Capitale. È proprio qui che ogni anno, da secoli, cittadini e viaggiatori di ogni età si recano per vivere l’ultima grande magia delle festività natalizie.

La tradizione di celebrare l’Epifania nella piazza della città eterna è antichissima. Già intorno al 1800, infatti, i cittadini si riunivano il 6 gennaio in Piazza Sant’Eustacchio, dove celebravano l’arrivo della Befana con giochi, dolciumi e regali, soprattutto per i più piccoli. Dopo l’Unità d’Italia, invece, la festa si è spostata a Piazza Navona, con tanto di mercatino e bancarelle tradizionali e caratteristiche.

Ancora oggi, quella tradizione vive e sopravvive nel cuore di Roma attirando migliaia di cittadini e di viaggiatori il 6 gennaio e, più in generale, durante tutti i giorni delle festività natalizie.

Epifania a Roma: gli appuntamenti imperdibili

Attesa come non mai, l’Epifania a Roma si prepara a caratterizzare in maniera univoca la fine delle festività dei cittadini romani e di tutti i viaggiatori. A Piazza Navona, infatti, sono state già allestite le celebri bancarelle, quelle vengono i prodotti caratteristici del periodo, i dolciumi, i presepi e le decorazioni.

La festa della Befana a piazza Navona è stata già inaugurata il 1° dicembre, con l’obiettivo di allietare le vacanze romane e rendere ancora più magiche, e continuerà fino al 6 gennaio del 2023. Oltre a fare acquisti, e a riempire di dolciumi le proprie calze, grandi e bambini potranno assistere a spettacoli itineranti, sedersi davanti al teatro dei burattini e salire sull’antica giostra dei cavalli. Non mancano, inoltre, letture, mostre fotografiche e laboratori didattici destinati a persone di ogni età.

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5 tradizioni di Natale, dal mondo, che lo renderanno incantato

Il countdown è ormai agli sgoccioli, e questo vuol dire che è giunto il momento di ultimare i preparativi per la notte più magica dell’anno. Le cose da fare sono ancora tantissime, lo sappiamo, sopratutto in Italia dove a mantenere salde le tradizioni ci pensano i capi famiglia

Alberi e presepi sono già stati montati, dentro e fuori casa, per illuminare di magia e d’incanto tutti i giorni dell’Avvento. Insieme a loro anche tutta una serie di usanze e tradizioni che vengono tramandate da generazione in generazione nel BelPaese e non solo.

Anche nel resto del mondo, infatti, ci sono tutta una serie di rituali di incredibile meraviglia che le persone si apprestano a vivere e a condividere. I festeggiamenti del Natale sono tanti, e tutti diversi tra loro, perché si adattano alle storie, alle origini e alle tradizioni delle diverse popolazioni. Noi abbiamo individuato 5 tradizioni di Natale, che provengono da ogni parte del mondo, che possiamo fare nostre, per rendere questo momento ancora più magico.

Tradizioni di Natale dal mondo: le più belle

I krampus, la banda dei 13 babbi Natale, l’usanza di regalare libri e poi, ancora, la capra di Gävle. Sono tante, anzi tantissime, le tradizioni natalizie che provengono dal mondo e da territori più o meno lontani. Alcune di queste sono magiche, altre più bizzarre e stravaganti, ma tutte hanno in comune il medesimo obiettivo: quello di trascorrere un Natale indimenticabile.

Elencare tutte le usanze provenienti dal mondo, e che affondano le origini in secoli lontani o in tempi più recenti, è quasi una missione impossibile. Per questo abbiamo deciso di parlarvi di quelle che secondo noi sono le tradizioni di Natale più belle di sempre, le stesse delle quali possiamo appropriarci per celebrare il periodo più magico dell’anno.

Nascondiamo le scope

Arriva dalla Norvegia una delle tradizioni di Natale più bizzarre del mondo, quella di nascondere le scope la sera del 24 dicembre. Secondo le antiche credenze territoriali, infatti, streghe cattive e fattucchiere uscirebbero dai loro nascondigli proprio durante la notte della Vigilia muovendosi a cavallo di una scopa. Un trucco per proteggersi da queste, e dalle loro malefatte, però c’è: nascondere le scope nei posti più improbabili così da impedirgli di spostarsi da una parte all’altra del Paese.

Le ragnatele sull’albero

Un’altra tradizione molto bizzarra che possiamo fare nostra arriva direttamente dall’Ucraina. Qui, infatti, grandi e bambini sono soliti decorare gli alberi di Natale con delle ragnatele finte come simbolo di buon auspicio. L’usanza affonda le sue origini in una leggenda antichissima che parla di una donna che, vivendo in povertà, non potè addobbare l’albero per i suoi bambini. A farlo, però, ci pensarono dei ragni, che vedendo i bambini tristi, scelsero di tessere eleganti ragnatele e di porle sull’albero.

Il cetriolo di Natale

Dallo spirito natalizio che appartiene ai territori tedeschi, lo sappiamo, non possiamo che prendere ispirazione. È proprio da qui, infatti, che provengono le più incantate tradizioni di Natale, ma anche le più bizzarre. Sapevate che tra gli addobbi dell’albero, in Germania, spesso compare anche un cetriolo? Il bambino che lo trova per primo avrà diritto a un regalo in più.

Regalare un libro a Natale

È una delle tradizioni di Natale più belle di sempre e proviene direttamente dall’Islanda. Si tratta dello Jólabókaflód, che tradotto letteralmente vuol dire inondazione di libri. L’usanza vuole che i cittadini si scambino libri durante la notte della Vigilia per poi trascorrere il Natale leggendo.

Il pollo fritto

È un’usanza culinaria davvero insolita, quella che arriva dal Giappone, e che si ripete ogni anno durante la cena della vigilia di Natale. Niente menù elaborati, panettoni o pandori per i giapponesi, ma solo ed esclusivamente pollo fritto. L’idea è nata negli anni ’70 dalla catena KFC, celebre catena di fast food, ed è stata accolta con molto entusiasmo dai cittadini, tanto che ogni anno quasi 4 milioni di giapponesi scelgono di mangiare il pollo fritto e nient’altro.

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Strenne di Natale per gli amanti dei viaggi

Se c’è un periodo dell’anno in cui abbiamo tempo per leggere un buon libro questo è Natale. E quale migliore occasione per regalare o farsi regalare un libro. Se siete appassionati di viaggi e volete farvi ispirare per organizzare la prossima partenza, ecco alcuni libri che fanno al caso vostro.

“I viaggi della vita. Le 225 mete più emozionanti del mondo”

Dalle montagne più imponenti agli spettacolari panorami oceanici, dalle foreste pluviali ai monoliti preistorici, gli esperti di viaggio e i fotografi del National Geographic presentano un tour tra le meraviglie del mondo.

Sono oltre 200 le località, famose e sconosciute, naturali oppure opere dell’uomo, descritte nel volume illustrato “I viaggi della vita. Le 225 mete più emozionanti del mondo”. Pagina dopo pagina, scopriamo luoghi leggendari, spettacolari o importanti realizzazioni umane. Come l’eccezionale cascata Hi’ilawe alle Hawaii, alta come un grattacielo di 120 piani e raggiungibile con la strada più ripida del mondo oppure l’isola norvegese di Spitsbergen, nel cui paesaggio alieno la NASA simula le future missioni su Marte.

Grazie anche alle esaurienti informazioni pratiche fornite per ogni località, questo volume è di ispirazione sia per chi ama scoprire il mondo dalla propria poltrona sia per i viaggiatori più intrepidi e avventurosi.

“EVERYCOUNTRY: Viaggio in tutte le 193 nazioni del mondo, dall’Afghanistan allo Zimbabwe”

Un’avventura lunga nove anni, senza comodità, con il solo bagaglio a mano, passando dai -58°C della Jacuzia – il posto più freddo del mondo – al Sahara Occidentale, da una “maratona segreta” in Afghanistan sotto agli occhi dei Talebani per sostenere le donne, fino a imbarcarsi su una nave container per Kuala Lumpur.

L’autore di “EVERYCOUNTRY: Viaggio in tutte le 193 nazioni del mondo, dall’Afghanistan allo Zimbabwe”, Flavio Ferrari Zumbini, è stato derubato, picchiato, ha contratto la malaria, si è dovuto fingere missionario e consulente petrolifero.

Un diario di viaggio lontano dagli stereotipi, per farsi un’idea dell’altro 95% del mondo, cioè quello delle persone che non vivono nelle grandi città dell’Occidente.

Un libro per chi vuole partire – da zero -, riflettere liberamente, trovare stimoli e vincere la paura del viaggio, scoprire nazioni di cui talvolta non si conosce neppure il nome.

“Breve atlante dei fari in capo al mondo”

Uno straordinario viaggio geografico – e letterario – alla scoperta dei fari più remoti del mondo. Sentinelle che si tengono ben salde ai loro scogli, i fari sono veri e propri monumenti ai segreti del mare e del tempo. Difficile non rimanere affascinati da queste silenziose vedette.

L’autore, González Macías, ha voluto inseguire il loro richiamo luminoso fino in capo al mondo, per raccogliere le storie di 34 tra i fari più remoti. In questo insolito atlante popolato da eroici guardiani si fanno continuamente incontri eccezionali: con Edgar Allan Poe alle prese con il suo ultimo manoscritto su un faro misterioso, con Nelson Mandela intento a ritrarre il faro di Robben Island, l’isola dove ha vissuto da detenuto per quasi vent’anni, o ancora con Virginia Woolf, che da bambina ammira il faro di Godrevy, luogo che avrebbe ispirato uno dei più grandi romanzi del Novecento.

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Scambiarsi i regali davanti a un albero di Natale all’uncinetto: succede in Italia

È arrivato il momento di organizzare gli ultimi e straordinari viaggi dell’anno, gli stessi che ci conducono nelle città di tutto il mondo che in occasione del Natale si sono trasformate in cartoline di immensa bellezza.

Le cose da fare e da vedere durante le feste sono tantissime, e tutte sono destinate a incantarci. Mercatini iconici, alberi maestosi e scintillanti, decorazioni sontuose e poi passeggiate tra luci sfavillanti che illuminano i parchi urbani e i percorsi cittadini: il miracolo di Natale è ovunque. Ma per diventare i protagonisti di un racconto incantato, questo è certo, non abbiamo bisogno di andare poi così lontano, perché anche il BelPaese ospita atmosfere davvero straordinarie.

E se è un Natale al di fuori dell’ordinario che volete vivere quest’anno, allora vi consigliamo di organizzare al più presto un viaggio in Friuli-Venezia Giulia, perché è qui che è possibile scambiarsi i regali con le persone a noi care davanti a un albero meraviglioso, realizzato completamente all’uncinetto.

Un Natale all’uncinetto

È un Natale inedito, originale e sorprendente quello che si può trascorrere nella città di Gemona quest’anno. Nel comune italiano situato alle pendici delle Prealpi Giulie, nel cuore della regione Friuli-Venezia Giulia, è stato allestito uno scenario di immensa bellezza che invita cittadini e viaggiatori di tutto il mondo a trascorrere le feste in maniera straordinaria, immersi in una cornice incantata.

Il 18 dicembre, infatti, è stata inaugurata l’edizione 2022 del Natale all’uncinetto che, come il nome stesso suggerisce, ha portato in scena questo dicembre una delle più affascinanti tradizioni territoriali riempiendo di magia il Natale in città. Protagonisti assoluti della scena urbana sono un albero di Natale e una grande palla, alta quasi quattro metri, completamente realizzati con le classiche granny square, mattonelle della nonna create con la tecnica dell’uncinetto.

Il risultato, come si evince dalle foto, è estremamente affascinante e noi non abbiamo dubbi a riguardo: è questo lo sfondo più suggestivo per scattare le più belle cartoline di questo Natale.

Natale all'uncinetto, Gemona

Fonte: Renzo Castellani

Natale all’uncinetto, Gemona

Natale a Gemona, tra alberi e decorazioni straordinarie

Per vivere tutta la magia del Natale all’uncinetto, occorre raggiungere palazzo Botòn, uno dei più celebri esempi di architettura veneta in città. È proprio qui che sotto la loggia sono stati accesi l’albero di Natale e una grande palla completamente realizzati all’uncinetto con l’impiego di migliaia di granny square.

Il progetto, lanciato dal Comitato Borgate del Centro Storico di Gemona, ha proposto anche per quest’anno tutta una serie di elementi scenografici che trasformano la città in un magico racconto di Natale. Tra le vie del centro storico, infatti, ci sono trenta alberi di Natale, di diverse dimensioni, decorati con piccole mattonelle, palline, alberelli, angioletti, stelline e ninnoli vari, realizzati rigorosamente all’uncinetto.

Tutti gli allestimenti natalizi che oggi rendono Gemona più magica che mai, sono stati realizzanti con oltre diecimila mattonelle arrivate da tutta Italia e anche dall’estero per supportare e celebrare il Natale all’uncinetto. Imperdibili, come abbiamo anticipato, sono l’albero e la grande palla che campeggiano nella loggia del palazzo Botòn.

Fermatevi qui per scattare selfie originali e inediti, e prendetevi del tempo per entrare dentro la grande palla di Natale e scambiarvi i regali con le persone che amate.

Natale all'uncinetto, Gemona

Fonte: Renzo Castellani

Natale all’uncinetto, Gemona
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Lungo la via Francigena, come pellegrini tra borghi-presepe

Una strada percorsa per secoli, a piedi, da pellegrini, santi e commercianti e oggi divenuto uno degli itinerari turistici più famosi del mondo. Stiamo parlando della via Francigena, quel lungo itinerario che attraversa l’Europa (e oltre), partendo da Canterbury, in Gran Bretagna per terminare in Puglia e poi fino a Gerusalemme.

Uno di quei cammini di fede, lungo 3.268 chilometri, che mettevano in collegamento luoghi di culto, pievi e abbazie, attorno ai quali si sviluppava tutto un mondo di quello che oggi chiamiamo “turismo”. Oggi, la via Francigena è un itinerario turistico che continua a toccare alcuni luoghi religiosi, ma non solo. Attraversa paesaggi incontaminati e alcuni tra i borghi più pittoreschi.

Percorrere la via Francigena a Natale è una di quelle esperienze che non si dimenticano, perché toccano il cuore e l’anima oltre a luoghi meravigliosi. Sì, perché in questo periodo magico dell’anno tra festeggiamenti e tradizioni natalizie, si può andare alla scoperta dei luoghi e del patrimonio storico e naturalistico del territorio che si attraversa.

Natale nell’Alta Tuscia

In particolare, ricca di eventi è l’Alta Tuscia viterbese, nel Lazio. Qui, a Natale ci s’immerge nei borghi storici di Acquapendente, passando per Onano e Proceno, tra cultura, folklore, presepi, mercatini e feste.

Le antiche tradizioni e lo spettacolo naturale e storico dell’entroterra viterbese possono essere scoperti durante il periodo natalizio, regalando atmosfere evocatrici e festose. A cominciare proprio da Acquapendente, anche detto “la Gerusalemme d’Europa”, che ha previsto un lungo programma natalizio già a partire da inizio dicembre, e che vede nelle giornate più vicine al Natale i suoi appuntamenti centrali.

A partire dalla vigilia seguiranno tre appuntamenti tra arte e religione immersi nella natura: sabato 24 dicembre alle ore 11.30, lunedì 26 dicembre alle ore 15.00 e sabato 31 dicembre alle ore 15.00. Tre tour tra arte e religione sulle orme dei pellegrini in un percorso guidato lungo la via Francigena, dalla Basilica del Santo Sepolcro al Museo della Città e la Pinacoteca San Francesco.

Il giorno di Santo Stefano sono previsti anche appuntamenti con la musica e con il teatro. Il 31 dicembre sarà il momento di festeggiare il Capodanno in piazza mentre il 5 gennaio ci saranno le parate delle Befane sui trampoli, mercatini, castagne e vin brulè alla scoperta dell’enogastronomia natalizia tipica.

A Proceno, il villaggio di origine etrusca – come testimoniano i sepolcreti scoperti nelle vicinanze dell’abitato – e nei pressi del quale soggiornò anche Galileo Galilei, durante le festività natalizie si svolge l’evento “Vivi in Natale a Proceno”, giunta alla VII edizione, per promuovere il turismo e valorizzare le realtà culturali, storiche, religiose ed enogastronomiche del borgo. Una festa itinerante alla ricerca degli angoli più suggestivi di Proceno, celebrando il folklore e le tradizioni artigiane, religiose ed enogastronomiche.

Proceno-lazio

Fonte: 123rf

Il borgo di Proceno, lungo la via Francigena del viterbese

Si possono ammirare i presepi in vetrina nel Palazzo Sforza, che fa parte della rete delle Dimore storiche della Regione Lazio, e nelle vie del borgo.

Infine, nel borgo di Onano, al confine con la Toscana e a pochi chilometri dal Lago di Bolsena, il 24 dicembre sarà visitabile il piccolo villaggio di Babbo Natale in piazza Umberto I e il 26 sarà il turno del concerto di Natale della Banda Comunale Santa Cecilia di Onano. Si aspetta poi insieme il 2023 con il Gran Cenone di San Silvestro e la musica live, mentre chi dovesse capitarci in occasione dell’Epifania potrà assistere al presepe vivente di Onano con l’arrivo dei magi.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Onano nel Lazio
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Natale di prezzi in aumento: quanto costa viaggiare

Se siete tra coloro che hanno deciso di trascorrere Natale e Capodanno in vacanza, preparatevi a una vera e propria stangata. Assoutenti ha, infatti, lanciato l’allarme in vista delle prossime festività, annunciando fortissimi rincari di prezzi e tariffe che investono tutto il comparto dei viaggi.

Rincari di Natale per i viaggi in auto e in aereo

Scendendo nel dettaglio, coloro che decideranno di spostarsi per l’Italia in auto dovranno mettere in conto una maggiore spesa per il gasolio pari a 7,5 euro a pieno, a causa dei rincari del diesel il cui prezzo alla pompa risulta oggi più elevato del 9,5% rispetto al periodo di Natale dello scorso anno. Situazione inversa per la benzina, che costa in media il 2,9% in meno di un anno fa.

La vera stangata riguarda, però, chi si sposterà in aereo: le tariffe dei voli nazionali sono aumentate su base annua dell’80,4%, quelle dei voli europei del 94,1%, mentre sono più che raddoppiati i biglietti dei voli internazionali, saliti del +101,6%.

Natale e Capodanno all’estero: le destinazioni più care

Assoutenti ha realizzato anche una indagine su alcune delle destinazioni internazionali più gettonate per Natale e Capodanno. È così emerso che per volare da Roma Fiumicino alla volta della bellissima Phuket, in Thailandia (dove però il Capodanno si festeggia ad aprile) imbarcandosi il 24 dicembre e tornando il 2 gennaio, il biglietto di andata e ritorno parte da 2.253 euro. Chi invece ha progettato di andare alle Maldive, deve mettere in conto una spesa minima di 1.499 euro.

Particolarmente caro anche un soggiorno alle Seychelles, tra le mete più ambite per le vacanze di Natale al caldo, con una spesa di 1.476 euro. Seguono le altrettante gettonate Zanzibar, dove per viaggiare in questo periodo servono 1.284 euro, Mauritius che per il periodo indicato richiede una spesa di 926 euro, mentre al confronto Sharm el-Sheik si presenta quasi ‘meno costosa’, con un budget di 425 euro a persona.

Hotel e skipass: i prezzi in Italia

In tanti hanno scelto una località italiana, tra borghi, città d’arte e montagne innevate, dove dedicarsi un Natale all’insegna del relax, del divertimento o della gastronomia, tra le tante iniziative proposte dai Mercatini sparsi su e giù per lo Stivale.  Tuttavia, anche in questo caso bisogna fare i conti con i rincari di hotel e strutture ricettive, le cui tariffe sono aumentate in media del 12,9% rispetto alle festività passate.

A questo si aggiunge anche il “caro-montagna”, con i prezzi degli skipass saliti in media tra il 10% e il 13% rispetto alla scorsa stagione sciistica. Basti pensare che quest’anno la classica settimana bianca viene a costare tra i 1.400 e i 1.600 euro a persona. Per il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, gli aumenti di questa portata dei prezzi di voli e hotel potrebbe costringere una fetta consistente di cittadini a rinunciare alle partenze, con danni per le imprese del turismo.

Intanto, secondo le previsioni di Federalberghi, sarebbero oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine 2022, per un giro d’affari superiore ai 13 miliardi di euro, che riporta la spesa complessiva ai livelli del 2019. Nonostante i rincari, ancora una volta l’Italia sarà la destinazione preferita dai viaggiatori.

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Il Natale nella città-presepe è magico

Il countdown è quasi terminato, è lui che ci ricorda che mancano pochissimi giorni alla notte più magica dell’anno. Ma lo fanno anche tutte quelle atmosfere incantate che ci hanno accompagnato durante il periodo dell’Avvento permettendoci di diventare i protagonisti di una favola natalizia senza eguali.

Insomma, abbiamo ancora qualche giorno per toccare con mano il miracolo di Natale che ha preso vita intorno a noi, lo stesso che ha trasformato le città di tutto il mondo in cartoline di immensa bellezza.

I luoghi da raggiungere e da esplorare sono tantissimi, e sono uno più bello dell’altro. Ma se è un’esperienza suggestiva e autentica che volete vivere questo Natale, il consiglio è quello di restare nel BelPaese per raggiungere un luogo meraviglioso che con la sua storia, il suo fascino e le sue tradizioni vi permetterà di vivere una favola mistica e surreale, una città-presepe che è davvero un incanto.

Assisi: un Natale senza tempo

Il nostro viaggio di Natale ci conduce tra i territori dell’Italia centrale, proprio lì, tra le colline umbre, dove è nato San Francesco. Ci troviamo ad Assisi, una città mistica, suggestiva e spirituale che con il suo incredibile patrimonio storico, artistico e culturale incanta e sorprende da sempre. Qui, infatti, si erge in tutta la sua bellezza la celebre basilica di San Francesco, una maestosa chiesa che risale al 1253 e che ospita i capolavori duecenteschi di Giotto e Cimabue, affreschi che raccontato la vita di San Francesco, e il sarcofago del Santo.

Organizzare un viaggio ad Assisi è sempre un’ottima idea, non solo per quel patrimonio artistico e culturale che la città ospita, ma anche per quella cornice naturale che si snoda tutto intorno, e che è caratterizzata da colline sinuose e campagne sterminate che si perdono all’orizzonte.

Organizzare un viaggio qui, dicevamo, è davvero un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Eppure è a Natale che la città sembra trasformarsi in un luogo senza tempo dove la storia, le tradizioni e le bellezze del territorio si connettono all’unisono trasformando Assisi in una città-presepe che incanta e che emoziona.

I presepi di Assisi

Fonte: Ansa

I presepi di Assisi

Una città-presepe che incanta

Le luci di Natale si sono accese su Assisi, trasformando la città in un grande presepe a cielo aperto. Grazie alla tecnica del video mapping, infatti, i più importanti monumenti urbani sono stati completamente invasi da proiezioni di immensa bellezza. Si tratta delle scene di vita di San Francesco, proprio quelle raffigurate da Giotto nei suoi celebri affreschi, che raccontano la vita del Santo in maniera inedita e sorprendente sulle chiese e sui principali monumenti della città.

Ma non è tutto perché qui ci sono anche i presepi viventi, quelli monumentali e quelli artistici che hanno già trasformato Assisi in una città-presepe in tutto e per tutto. Oltre alle proiezioni sulle facciate degli edifici iconici, infatti, numerose statue della Natività sono state collocate in prossimità delle chiese della città inaugurando così un presepe urbano diffuso. Iconico è anche il presepe allestito nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco, proprio sotto l’albero di Natale che ha acceso la magia in città.

Non manca, inoltre, la raffigurazione di un presepe vivente per celebrare l’ottavo centenario della morte del Santo. Il 23 dicembre, nei pressi della Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Natività prenderà vita. Ma questo non sarà l’unico appuntamento imperdibile a Natale, Assisi infatti ospiterà mostre, eventi musicali, spettacoli e tanti altri eventi che consentiranno ai viaggiatori di scoprire e di riscoprire i luoghi iconici del territorio.

Che la splendida Assisi si sia trasformata in un presepe a cielo aperto non ci stupisce, del resto la città ha fatto suo il compito di perpetuare la tradizione dei presepi inaugurata proprio da San Francesco a Greccio. È stato il Santo, infatti, a realizzare la prima Natività della storia nel lontano 1223.

Basilica di San Francesco, Assisi

Fonte: Ansa

Basilica di San Francesco, Assisi
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Il posto più romantico da raggiungere a Natale è un albero di cuori in città

È arrivato il tempo degli ultimi viaggi dell’anno, quelli che ci conducono direttamente lì, al cospetto di tutte le meravigliose e incantate atmosfere di Natale che hanno trasformato le città del mondo in magiche cartoline di immensa bellezza.

Mercatini di Natale, alberi maestosi e scintillanti, luminarie sfavillanti e decorazioni sontuose hanno fatto da cornice ai viaggi più belli di questo 2022, quelli che ci hanno resi i protagonisti indiscussi di una favola natalizia in divenire. Ma c’è ancora tempo per organizzare un ultimo e grandioso viaggio, uno di quelli indimenticabili da condividere con la propria dolce metà.

In uno dei luoghi più caratteristici di questo Natale, conosciuto per essere un vero e proprio regno fatato, è stato realizzato un albero di cuori luminosi che lascia senza fiato. Per noi non ci sono dubbi: è questo il posto più romantico da raggiungere a Natale.

Luci e cuori a Vienna: il Natale accende la città di magia

Poche destinazioni sanno incantare in questo periodo come fa Vienna, la città del Natale per antonomasia. La capitale dell’Austria, già celebre per quel patrimonio artistico e intellettuale forgiato da grandi personalità come Mozart, Beethoven e Sigmunt Freud, è una meta incantevole che sa stupire tutti i giorni dell’anno e in ogni stagione. Eppure è quando il Natale arriva che le strade e le piazze della città si trasformano in un meraviglioso racconto di Natale tutto da vivere.

Già a partire da metà di novembre, infatti, le luci della città hanno cambiato il volto della città garantendo ai cittadini, e a tutti i viaggiatori giunti fin qui, un’esperienza davvero unica. Oltre alle luminarie, che accendono d’incanto le vie dello shopping e tutti gli altri percorsi urbani a ogni ora del giorno, Vienna ospita alcuni dei più incantevoli e suggestivi mercatini natalizi. Ce ne sono tantissimi, e tutti hanno trasformato le più belle piazze cittadine in paesaggi senza uguali.

Trovare la magia del Natale a Vienna non è poi così difficile. Basta seguire il profumo dei biscotti di Natale, delle mandorle tostate e del punch caldo per raggiungere i luoghi più caratteristici della città. Tra questi c’è anche il Mercatino viennese di Gesù Bambino in Rathausplatz, uno dei più iconici e magici della capitale dell’Austria. Oltre alle caratteristiche casette di legno, tra le quali vivere un’esperienza di shopping indimenticabile, qui potrete scattare il selfie di Natale più romantico di sempre: quello sotto un albero di cuori luminosi.

Albero di cuori a Vienna

Fonte: Getty Images

Albero di cuori a Vienna

Un albero di cuore in città

Con l’avvio del Periodo dell’Avvento, le piazze più belle di Vienna si sono trasformate nel palcoscenico di uno spettacolo di Natale incredibile. Tra queste c’è anche Rathausplatz, una piazza situata nella Innere Stadt, considerata una delle più importanti del centro cittadino.

È proprio qui, che tra novembre e dicembre, un’alta arcata addobbata con candele luminose accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo con un solo obiettivo: trasportarli in un magico regno di Natale. Al centro dell’area campeggia l’iconico mercatino, dove è possibile acquistare regali, prelibatezze locali, dolciumi e bevande calde.

Nei pressi della piazza, invece, una serie di elementi luminosi accendono il paesaggio, mentre l’Incanto del Ghiaccio permette a tutti i visitatori di volteggiare sotto il cielo stellato e ammirare scorci di immensa bellezza. Ma non è tutto perché l’esperienza incantata si arricchisce di romanticismo per la presenza di un albero di cuori.

Una volta arrivati qui attendete il crepuscolo. Quando il sole lascia spazio alla notte, infatti, centinaia di cuori rossi accendo l’albero e l’intera piazza permettendo a tutti gli innamorati di scattarsi il selfie più bello e romantico di questo 2022.

Albero di cuori in Rathausplatz

Fonte: Getty Images

Albero di cuori in Rathausplatz
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Parte il Treno del presepe, un vero omaggio al Natale

Dopo i treni dei mercatini di Natale, parte anche un terno storico che porta al cuore di questa festività religiosa. Il Treno del presepe è quanto di più tradizionale ci possa essere durante le feste.

Il Treno del presepe, uno storico convoglio con locomotiva diesel e carrozze “Centoporte” degli Anni ’30, parte per la prima volta quest’anno e porta i viaggiatori alla scoperta di uno dei presepi viventi più suggestivi che ci siano in Italia: quello di Equi terme, in Toscana.

Il treno parte il giorno di Santo Stefano (26 dicembre) da Viareggio. Lungo il tragitto, alla stazione di Aulla Lunigiana, è prevista una breve sosta durante la quale i passeggeri possono degustare prodotti tipici a chilometro zero offerti dalla Pro Loco di Pieve San Lorenzo.

Una volta ripreso il viaggio, si giunge a destinazione e i viaggiatori possono prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro di Equi Terme., in provincia di Massa Carrara, immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo.

Giunti a destinazione, i viaggiatori potranno prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo degustando un’ottima cioccolata calda.

Gli orari del Treno del presepe

Il Treno del presepe parte alla stazione di Viareggio alle 17, fa tappa a Pietrasanta alle 17.08, a Forte dei Marmi alle 17.16, a Massa alle 17.30, a Carrara alle 17.39, a Sarzana alle 17.50, a S. Stefano Magra alle 18.02, ad Aulla Lunigiana alle 18.11 e infine a Equi Terme alle 19. Il rientro è previsto per le 22.49 con arrivo a Viareggio alle 00.42.

Il presepe vivente di Equi Terme

Il presepe vivente del famoso borgo della Lunigiana di Equi Terme è previsto ogni sera dal 23 al 26 dicembre. Si tratta di una rappresentazione della Natività molto suggestiva in quanto viene allestita, fin dagli Anni Ottanta, in una grotta.

È uno dei presepi viventi più longevi d’Italia e sicuramente tra i più rinomati a livello nazionale.

Le vie del borgo antico di Equi vengono trasformate in una Betlemme dell’anno zero, con usi e costumi dell’epoca. Ci sono i pastori ma anche i soldanti il ciabattino, il falegname, il fabbro, il mercante, il pescatore.

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Fonte: @Visitequiterme

Il presepe vivente di Equi Terme

Protagonista assoluta però è la grotta, dove, fra i suoni delle zampogne, bue e asinello e i Magi in cammino, si può ammirare la scena della Natività in tutto il suo splendore.

Sfruttando la naturale conformazione del paese, abbarbicato sulla roccia, alle pendici del Pizzo d’Uccello, una vetta delle Alpi Apuane settentrionali, e con grotte naturali, da oltre trent’anni viene riproposta un evento suggestivo che si estende per tutto il paese.

I giorni 23 e 24 dicembre il presepe si può visitare tra le 20.30 alle e le 23.30, mentre il 25 e 26 dicembre dalle 18 alle 21.

Visitare Equi Terme

Oltre al percorso nel borgo, durante le festività natalizie ci si può addentrare nelle grotte accompagnati da guide esperte che faranno scoprire ai visitatori i lati nascosti di questo territorio. Di sera, invece, si può entrare in autonomia e salire sul punto panoramico delle grotte dal quale si ha una vista mozzafiato.

A guardarla da lontano, Equi Terme sembra una cartolina dall’atmosfera sospesa. E, in effetti, all’interno del paesino, la vita scorre a ritmo lento, mentre le tradizioni e le storie che appartengono al territorio vengono conservate da tutte le persone che qui hanno scelto di restare.

Abitata da appena un centinaio di anime, è una località lontana dai sentieri più battuti dal turismo di massa. Eppure la sua bellezza naturale, unita a una storia che risale agli antichi romani e che è conservata nelle numerose grotte del territorio, rendono questo borgo un luogo incantato.

Si può visitare anche il Museo delle grotte di Equi, organizzato secondo un percorso didattico ed espositivo che contiene la riproduzione del gigantesco orso delle caverne e dell’Uomo di Neanderthal.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Equi Terme in Toscana