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Puoi trascorrere il giorno di Natale a Sandringham con la Famiglia Reale

Come da tradizione, la Regina Elisabetta II trascorreva le festività di fine anno nella sua splendida tenuta di Sandringham House, dove poi rimaneva per buona parte dell’inverno. Suo figlio Carlo e l’intera famiglia hanno mantenuto questa consuetudine anche dopo la sua scomparsa, e proprio in questi giorni tutti loro si stanno radunando presso la residenza inglese per prepararsi a celebrare il Natale. Sapevi che, proprio all’interno della tenuta, c’è un cottage in affitto dove puoi vivere la tua vacanza a due passi dal Re e alla Royal Family?

La splendida tenuta a Sandringham

Sandringham è un piccolo villaggio inglese nella contea di Norfolk, circondato dalla campagna: è qui, dove la natura è ancora rigogliosa, che sorge una splendida tenuta vittoriana di grandi dimensioni, cinta da un enorme parco. Si chiama Sandringham House, ed è una delle residenze private della Famiglia Reale britannica – assieme al Castello di Balmoral. La Regina Elisabetta II vi era particolarmente affezionata, motivo per cui vi trascorreva sempre il Natale e gran parte dell’inverno, circondata dall’affetto dei suoi cari.

La prima tenuta di Sandringham House venne realizzata nella seconda metà del ‘700, e poi restaurata in maniera importante un secolo dopo, quando venne acquistata dalla Regina Vittoria per suo figlio. Risultata troppo piccola per le esigenze reali, venne distrutta e ricostruita completamente nel 1870, così come la conosciamo oggi: all’interno, ospita moltissime stanze riccamente arredate e con soffitti affrescati, mentre all’esterno è circondata da un parco rigoglioso che include anche un bosco e un laghetto. Nel 1977, la Regina Elisabetta II decise di aprire la sua tenuta al pubblico, trasformandola in un museo aperto nel periodo in cui lei non vi risiedeva.

Il cottage a Sandringham House

Ci sono dunque molte possibilità per visitare Sandringham House, che solitamente è abitata dalla Royal Family solamente durante le feste natalizie e in alcune settimane invernali. Tuttavia, si può vivere un’esperienza ancora più speciale: trascorrere proprio il Natale a due passi dalla residenza reale, quando quest’ultima ospita Re Carlo e la Regina Camilla, assieme ad altri membri della famiglia come il Principe William, Kate Middleton e i loro figli. Come è possibile? All’interno della tenuta, si trova un cottage che un tempo era abitato dal capo giardiniere della Regina, e che oggi è in affitto su Airbnb.

Si chiama Garden House, ed è a due passi dalla residenza reale: proprio i giardini sono il suo punto forte, immersi nel più grande parco di Sandringham. L’appartamento ha sei camere da letto (è possibile scegliere tra letti singoli e king size), per poter accogliere un massimo di otto ospiti. Inoltre sono presenti due bagni, un soggiorno con camino, un’ampia sala da pranzo con vista sul giardino e una cucina dotata di ogni confort, tra cui la lavastoviglie e una prestigiosa stufa in ghisa AGA originale, un vero pezzo da collezione.

Se durante il resto dell’anno i suoi ospiti possono girare per la tenuta ed esplorare Sandringham House, nel periodo natalizio ovviamente non è possibile farlo, vista la presenza della Famiglia Reale. Tuttavia, trascorrere le vacanze così vicino a Re e Principi è un’emozione incredibile, e magari si riesce persino ad avvistarli nella proprietà. Certo, tutto ciò ha un costo notevole: si va dalle 237 sterline (poco più di 274 euro) sino alle 354 sterline (ovvero oltre 409 euro) a notte. Ma chi non vorrebbe vivere un’esperienza di questo tipo?

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Questo gioiello italiano ha subito l’incantesimo di Natale: è un sogno

Le luci che si riflettono sull’acqua, trasformando un luogo già magnifico in un vero e proprio sogno a occhi aperti. Siamo a Bacoli, un comune che si trova in provincia di Napoli, dove le luci d’artista hanno fatto la magia. Un vero e proprio incantesimo di Natale, di cui è stato oggetto un gioiello italiano: la Casina Vanvitelliana.

Guardando questo scenario si viene proiettati in un luogo che ha le sembianze incantante della fiaba, con un percorso pedonale luccicante che si specchia sulle acque del lago Fusaro per raggiungere la Casina Vanvitelliana, che si accende con la magia che solo le luci sanno donare.

Ma non solo quella, infatti la cittadina di Bacoli avrà non uno, ma ben due parchi in cui immergersi per sentire appieno e godere della magia che solo questo periodo dell’anno sa donare.

Un sogno: l’incantesimo di Natale a Bacoli

Una fiaba da vivere l’ha definita il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Lo ha fatto con grande entusiasmo quando ha annunciato che le luci d’artista avrebbero illuminato la Casina Vanvitelliana e che il paese avrebbe avuto due parchi natalizi su altrettanti laghi flegrei.

La Casina Vanvitelliana all’interno del parco, con tutta l’area illuminata da luci e figure luminose che creano una scenografia molto suggestiva e che sembra trasportare nel mondo magico della fantasia. E poi la Villa Comunale con oltre 10mila metri quadri di addobbi lungo il lago Miseno. Luoghi da sogno, per grandi e piccini che, qui, possono vivere un’esperienza intrisa della bellezza dei sogni, ma anche prendere parte agli eventi in programma.

In merito a questa iniziativa il sindaco ha scritto in un lungo post pubblicato su Facebook, in cui si legge anche: “Ci riusciamo grazie alla sinergia tra Comune di Bacoli, Centro Ittico Campano e PLC-City. Un’intesa molto bella, che valorizza il rapporto tra pubblico e privato. Insieme, siamo più forti. Una città, due Giardini Incantati sui laghi flegrei. E due magie diverse. Villa Comunale. Parco Reale. A 5 km di distanza. A 10 minuti in auto. Ringrazio la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli. Ringrazio l’Ente Parco dei Campi Flegrei. Ringrazio quanti stanno rendendo possibile questo nuovo traguardo così atteso per la nostra terra”.

Casina Vanvitelliana, la bellezza di un luogo del passato

È un vero e proprio gioiello italiano la Casina Vanvitelliana, usata nei tempi passati come casina di caccia. L’area su cui sorge dalla metà circa del 1700 veniva utilizzata dai Borbone per la caccia e la pesca. La struttura, realizzata nel 1782 dall’architetto Carlo Vanvitelli, veniva utilizzata per ospitare personaggi di spicco e come luogo in cui rilassarsi.

La pianta dell’edificio è particolarissima e gli interni sono strutturati in maniera molto interessante: vi è una Sala Circolare al primo piano, mentre al secondo – ovvero il piano Nobile dell’edificio –vi è la Sala delle Meraviglie. Ad arricchire il tutto la location suggestiva: si trova infatti nelle acque del lago Fusaro. Ed è anche un luogo celebre, comparso in più di una pellicola cinematografica famosa (un esempio: Ferdinando e Carolina di Lina Wertmuller).

Bellissima in ogni periodo dell’anno, vero e proprio gioiello italiano, grazie alle luci che la illuminano si è trasformata anche in un luogo incantato dove vivere l’atmosfera del Natale.

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Prendere un aereo con i bambini: i consigli di una compagnia aerea

Le feste sono oramai alle porte, e in tanti sono pronti a regalarsi una vacanza con tutta la famiglia, per permettere anche ai bambini di vivere la magia del Natale in luoghi che in questo periodo dell’anno sono ancora più speciali. Tuttavia, se per i più piccoli volare è una vera e propria scoperta, un modo per guardare il mondo dall’alto e avere la sensazione di toccare il cielo con un dito, per i genitori serve un po’ di organizzazione, tra le incombenze aeroportuali da assolvere e le esigenze dei figli da assecondare. Per venire loro incontro, una nota compagnia aerea low cost ha pensato di stilare una lista di consigli utili per voli “family friendly”.

Trucchi e consigli per viaggiare in aereo con i bambini

Vueling ha stilato una lista di consigli da seguire per chi deve affrontare un viaggio in aereo con i bambini. Dall’intrattenimento a bordo all’accesso prioritario, dalle pappe ai bagagli leggeri, ecco avelati alcuni trucchi per un volo in tutta serenità insieme ai propri figli.

Il primo passo indispensabile per affrontare al meglio il viaggio con i bambini è stilare un elenco dettagliato di tutte le cose essenziali da portare con sé, al fine di non dimenticare nulla. Inoltre, è importante informarsi sui documenti di viaggio necessari e non dimenticare di inviarne una copia al proprio indirizzo e-mail per maggiore sicurezza.

Passiamo quindi a un altro problema che affligge i viaggiatori: lo stress delle lunghe code. Il consiglio per evitarle, è quello di effettuare il check-in online prima di arrivare in aeroporto. Per i bagagli in stiva, ad esempio, il vettore spagnolo dispone di un banco check-in riservato alle famiglie che viaggiano con la tariffa ‘Family’, e di controlli di sicurezza preferenziali nei principali aeroporti in cui opera.

Chi viaggia con neonati sotto i due anni, può usufruire dell’accesso prioritario per saltare la fila, con l’opportunità di far viaggiare il passeggino in stiva senza costi aggiuntivi. Inoltre, si può portare a bordo la propria valigia e un bagaglio per gli oggetti del bambino – di massimo 5 kg sui voli Vueling -, con la registrazione gratuita di 2 articoli aggiuntivi, tra cui passeggini e culle.

Altro tema caldo può essere l’alimentazione dei più piccoli durante il volo. Fortunatamente, c’è la possibilità di portare nel bagaglio a mano il cibo dei propri figli, comprese l’acqua e le pappe, che possono essere riposte in contenitori da più di 100ml senza preoccuparsi del limite imposto per i liquidi. Per i piccoli che hanno già cominciato lo svezzamento, si consiglia di portare un thermos per tenere il cibo al caldo. In alternativa, i genitori possono anche richiedere a bordo un menù studiato appositamente per i passeggeri più piccoli.

Dall’abbigliamento al pericolo noia: cosa fare

E per i pannolini? Se vi state chiedendo se portarli tutti con voi o acquistarli a destinazione, la risposta dipende dalla durata del viaggio. Se dura 2-4 giorni, si possono portare in valigia, se invece si trattasse di oltre 5 giorni, sarebbe più pratico portare con sé lo stretto necessario e procedere poi con l’acquisto una volta giunti a destinazione.

Una raccomandazione per i genitori è di pensare attentamente a un abbigliamento comodo e caldo. Fondamentali, quindi, una copertina, calzini di ricambio e un maglioncino in modo che siano coperti e a loro agio, durante e dopo il volo.

Per evitare che i bambini si annoino durante il tragitto, sono più che mai necessari dei passatempi nuovi e divertenti, come libri, album da colorare, musica e giochi. Ricordatevi, però, di portare con voi le cuffie per l’utilizzo di un tablet, per non correre il rischio di infastidire gli altri passeggeri.

Un’ottima soluzione per compensare le variazioni di pressione all’interno della cabina può essere quella di tenere a portata di mano un ciuccio o un biberon per aiutare i più piccoli a distrarsi durante le fasi cruciali di decollo e discesa prima dell’atterraggio. Infine, non dimenticatevi il consiglio più importante: divertirsi e rilassarsi. Il viaggio in famiglia deve essere prima di tutto un’opportunità per staccare la spina dalla routine e trascorrere tempo di qualità con i propri figli.

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Altro che Grinch, in questi Paesi i personaggi di Natale fanno paura

Il Grinch lo conosciamo tutti: sarà per il romanzo che ne racconta le vicende, o per i film, ma nell’immaginario collettivo la sua figura è legata al Natale ed è un po’ l’antitesi allo spirito di questo periodo dell’anno.

Ma ci sono Paesi che, nella tradizione del Natale non hanno solo momenti di bellezza e condivisione, o gentili signori che portano doni, ma che hanno personaggi che fanno davvero paura: da gatti giganti, a vecchie streghe, da spiriti maligni fino a demoni: i cattivi delle feste e le leggende.

I personaggi di Natale più spaventosi di tutti

Paese che vai, tradizione che trovi. Inevitabile, dunque, che nel folklore ci siano personaggi spaventosi e terrificanti, che hanno popolato fiabe e leggende (e probabilmente le notti insonni di molti bambini). Comprese quelle legate alle tradizioni delle feste e al Natale. Perché se è vero che in tanti luoghi del mondo questo è un momento di gioia e condivisione, è anche vero che le storie tramandate dal passato non raccontano solo questo, ma anche di mostri e demoni.

Come accade in Islanda, dove il Gatto di Yule (Jólakötturinn), animale di grandi dimensioni e molto feroce, secondo la leggenda si nasconde nella campagna pronto a sbranare le persone che non hanno ricevuto dei vestiti nuovi da indossare prima della notte del 24 dicembre. Ancora oggi, quindi, c’è chi porta avanti la tradizione di scambiarsi capi d’abbigliamento i giorni prima che arrivi il Natale.

Sempre in Islanda ci sino gli Yule Lads, 13 esseri che somigliano a orchi che – dal 12 al 24 dicembre – entrano a uno a uno nei paesi per fare degli scherzi. Ripartono (rigorosamente uno alla volta) tra Natale e l’Epifania.

Germania e Austria (ma non solo): i personaggi più paurosi

Tra Germania, Austria  – e altri paesi limitrofi – ci sono altri personaggi paurosi. Terrificante anche Frau Perchta, la cui figura è nota nella Germania meridionale e in Austria. La sua descrizione fisica è sempre diversa, ma ciò che compie resta uguale. Si racconta che giri per le montagne durante il periodo di Natale, per poi entrare nelle case la notte che precede l’Epifiania. A chi è stato buono lascia monete d’argento nelle scarpe, mentre i cattivi fanno una brutta fine.

La storia di Hans Trapp, invece, è nota nella zona dell’Alsazia Lorena. Si dice che si presenti come un anziano uomo coperto di pelli e che chieda ai bimbi di recitargli una poesia. Se ci riescono nessun problema, ma diversamente arrivano i guai: la leggenda racconta che li prende a frustate.

In Austria e Germania (ma anche in alcune aree del Friuli – Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige), poi, ci sono i Krampus protagonisti della notte precedente al giorno di San Nicola. L’aspetto è terrificante, si tratta di demoni che hanno corna e zanne, e si muovono per le strade cercando i bambini cattivi.

Impossibile dimenticare Belsnickel, un uomo che si presenta con una pelliccia (a volte anche con una maschera dotata di una lunga lingua) e dall’aspetto dismesso. Con lui ha un bastone che si dice venga utilizzato per picchiare i bambini cattivi, mentre per quelli buoni ha pronti dolciumi e varie golosità.

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In Finlandia puoi lavorare come elfo di Natale. Ecco come funziona

C’è chi da grande vuole fare l’astronauta, chi si immagina già nei panni della maestra e chi vorrebbe danzare sulle punte. Non tutti, però, sognano di fare l’elfo di Natale! Diciamolo pure, questo è un compito riservato a veri sognatori che, magari, a un certo punto della loro vita, hanno accantonato il desiderio di farlo per rincorrere qualcosa di più “concreto”. Noi, invece, vi incoraggiamo a credere nei vostri sogni più creativi ed è proprio per questo che vi informiamo del fatto che sì, da qualche parte nel mondo si può essere elfi natalizi per lavoro.

Dove? In Finlandia, e non c’è certo da sorprendersi. Non solo perché proprio in questo Paese che sorge il famosissimo Santa Claus Village, la casa di Babbo Natale per eccellenza, ma anche e soprattutto perché il Natale è una festività molto sentita, presa estremamente sul serio e resa tanto colorata quanto professionale in ogni suo aspetto.

Come diventare un elfo di Natale?

Ma come si fa a diventare un elfo di Natale? Vi diciamo subito che non basta indossare il caratteristico costume e recarsi al Paese di Babbo Natale. La prima cosa da fare, infatti, è agire con larghissimo anticipo: occorre pensarci almeno un anno prima (motivo per cui ve lo stiamo dicendo adesso), perché per fare questo lavoro bisogna abitare in Finlandia. Anche se è vero che alcuni annunci di lavoro comprendono vitto e alloggio, è altrettanto vero che bisogna leggerli con attenzione per provvedere qualora servisse trovare una sistemazione.

Foresta in Finlandia con addobbi natalizi

Occorre poi organizzare tutti i movimenti, tenendo in considerazione che il periodo in cui si svolgerà la mansione va più o meno da inizio dicembre ad almeno il 10 gennaio. Va anche completamente rifatto il proprio guardaroba: il costume è fornito dai datori di lavoro, sì, ma organizzare un viaggio in Finlandia (e ancor più un lungo periodo di permanenza) significa anche tener conto delle temperature, che vanno da -30° in inverno a circa 10-15° d’estate. Infine, è necessario sapere che quasi tutti gli annunci richiedono esperienze nel mondo della recitazione e preparazione nel canto e nel ballo, oltre che un certo tipo di conoscenza dell’applicazione del make up, dunque è bene essere preparati a dovere.

Come ci candida per il lavoro dell’elfo?

Fatte le precedenti doverose premesse, andiamo alle opportunità lavorative. Per candidarsi, la prima cosa da fare è sapere che quasi tutte le catene commerciali (dai grandi centri fino ai piccoli negozi) cercano elfi durante il periodo natalizio, ma che le opportunità migliori e decisamente più suggestive sono quelle offerte dal Tonttula Elämyskylä, ossia l’originale villaggio degli elfi finlandese, dal Santa Claus Village.

Incredibilmente affascinanti (seppur un pizzico meno rispetto alle due che abbiamo appena citato) sono quelle offerte dalle grandi catene di accoglienza e organizzazione viaggi come Lapland HotelsSanta’s Finland e persino AirBnb. Anche alcune catene di trasporto finlandesi, per lo più quelle che gestiscono percorsi turistici in treno come il Rovaniemi Train cercano elfi, così come i piccoli villaggi di Natale, diffusissimi nell’intero Paese. Una volta a conoscenza dei nomi, a partire dal mese di marzo è possibile inviare le candidature allegando il proprio curriculum sugli appositi siti web.

Cosa fa davvero un elfo di Natale in Finlandia?

I compiti dell’elfo variano a seconda di chi offre il lavoro: come abbiamo accennato è quasi sempre richiesta esperienza nel mondo della recitazione, nel canto e nel ballo, ma nel caso delle catene di accoglienza e organizzazione viaggi sono richieste anche competenze nel mondo della ristorazione, dell’ospitalità e del ricevimento, perché oltre a intrattenere gli elfi dovranno guidare, accompagnare e mettersi a disposizione degli ospiti.

Elfo di Natale

Particolare attenzione e preparazione saranno richieste a tutti gli aspiranti elfi di Natale che lavoreranno a contatto con i bambini: sia Tonttula Elämyskylä che il Santa Claus Village chiedono ai loro aiutanti di Babbo Natale di fare dei corsi di preparazione e/o di avere delle lauree o degli attestati che garantiscano la loro esperienza con i piccoli, perché non solo dovranno farli divertire ma potranno anche fare delle piccole (ma simpatiche) lezioni per insegnargli come si costruiscono determinati oggetti o come fare alcune cose divertenti.

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Il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato

Sono tanti, diversi e bellissimi i luoghi da raggiungere adesso, e tutti sono destinati a incantare. Organizzare un viaggio durante il periodo dell’Avvento, infatti, permette di scoprire e riscoprire le città, le capitali, le metropoli e i villaggi che si addobbano a festa e che mostrano il loro aspetto più scintillante.

Tutto merito del miracolo di Natale che prende vita tra le strade, tra le piazze e i quartieri e anima di magia e meraviglia ogni angolo esplorato. Vienna, Budapest, Londra, Parigi e New York: le destinazioni da visitare, dicevamo, sono davvero tantissime. Alcune di queste, poi, sono così celebri per le loro storie, per le tradizioni e le decorazioni che ogni anno fanno il pieno di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Oltre a queste però, esistono dei luoghi davvero sorprendenti che vi permetteranno di vivere una favola dell’Avvento unica e uguale a nessun’altra. A Singapore, per esempio, il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato. Ecco perché dovresti preparare i bagagli e salire sul primo volo aereo per raggiungere la Malesia.

Bentornati a Singapore, dove il Natale è una fiaba “calda” da vivere

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo e più precisamente nell’isola città-stato situata nel sud della Malesia. Visitare Singapore, lo sappiamo, è sempre un’ottima idea, lo è perché questa destinazione ospita meraviglie incredibili che non smettono di stupire. Il clima tropicale, le affascinanti aree verdi, i grattacieli e gli edifici futuristici che caratterizzano lo skyline: questi sono solo alcuni dei motivi che spingono gli avventurieri a raggiungere Singapore.

E poi c’è lui, il Garden by the Bay. Un avveniristico parco pubblico, che si snoda su una superficie di oltre 100 ettari nel cuore cittadino, e che è stato eletto da chi lo ha visitato come uno dei luoghi più suggestivi del mondo intero.

Raggiungere Singapore, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è davvero un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. Ma farlo adesso, nel mese di dicembre, vuol dire vivere un’avventura davvero unica. A partire dalla fine di novembre, infatti, l’isola si abbiglia a festa e nonostante le temperature vicine ai 30 gradi è comunque possibile vivere una delle più belle favole natalizie del mondo intero.

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Fonte: Ufficio Stampa

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Le luci di Natale più belle del mondo

Le luci che hanno acceso di magia Singapore sono tra le più belle del mondo: basta guardare le fotografie che ritraggono il territorio per averne la conferma. Tutto merito della 40esima edizione di Christmas on A Great Street, una manifestazione incantata che ha come obiettivo quello di permettere a cittadini e viaggiatori di vivere l’incanto di Natale, anche se tropicale.

Il tema scelto quest’anno è un invito a risvegliare il bambino che è in noi. Nuvole di zucchero filato che fluttuano nell’aria, alberi maestosi, campanelle, orsacchiotti, renne e bastoncini di zucchero: gli addobbi scelti trasportano in un paesaggio da fiaba che invita a sognare a occhi aperti.

Non manca, ovviamente, il villaggio di Natale, anzi 3. Gli indirizzi da segnare in agenda sono: Shaw House Urban Plaza, Plaza Singapura e Ngee Ann City Civic Plaza. Qui i visitatori potranno fare shopping tra i mercatini, assaggiare le prelibatezze territoriali e caratteristiche del periodo e divertirsi con giochi e attrazioni incredibile.

L’anima della festa sarà, come sempre, Orchard Road. La strada dello shopping più famosa di Singapore si illumina per tutto dicembre con decorazioni e installazioni scintillanti per ricordare ai viaggiatori che la magia del Natale è arrivata in città.

Singapore a Natale: la festa è magica

Fonte: Ufficio Stampa

Singapore a Natale: la festa è magica
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Lo spettacolo luminoso più bello del mondo si trova in Italia

Animali, fiori, percorsi fantastici e luoghi che sembrano usciti da una favola. C’è un piccolo borgo italiano che, nel periodo delle festività natalizie, si accende di colori e meraviglia: è lì, infatti, che lo spettacolo luminoso più bello del mondo prende vita, per regalare a grandi e piccini un’atmosfera incredibile e indimenticabile.

Siamo in provincia di Varese in Lombardia dove, sulle sponde del Lago Maggiore, si trova Leggiuno il luogo che, dai primi di dicembre, diventa un posto in cui la magia sembra possibile e dove i giochi di colori e di luce restituiscono allo sguardo sensazioni indelebili.

Leggiuno, il borgo con lo spettacolo luminoso più bello

Il buio punteggiato da tantissime lucine che creano un’atmosfera onirica e fiabesca: a guardare le immagini di come si trasforma Leggiuno, il piccolo borgo sul Lago Maggiore, in occasione del Natale, sembra davvero che la magia possa esistere. Fiori, animali, natura, ma anche un tunnel luminoso e luoghi incantati. Il paese si trasforma e diviene uno scenario favoloso e unico.

A ideare il progetto è stato Lino Betti, che ha dato vita alla manifestazione e ha realizzato, insieme al suo team, tutte le installazioni luminose che hanno trasformato il percorso. Per creare questo luogo fatato sono state utilizzate oltre 700mila luci al led, ovvero circa 200 mila in più rispetto all’edizione 2022.

Inoltre, ogni creazione che si può ammirare lungo il percorso, come i fiori colorati o i tanti animali, è stata preparata a mano e utilizzando plastica riciclata e scarti: un bel modo per mostrare l’importanza del recupero e del riuso.

Il percorso, che quest’anno è stato allungato, sarà accessibile a tutti fino al 7 gennaio, dalle 17,30 alle 22,30. Sono previsti eventi che vanno ad arricchire l’esperienza di coloro che vogliono immergersi in questo mondo straordinario fatto di luci e meraviglia. Ad esempio, fino al 25 dicembre sarà presente Babbo Natale, dal giorno successivo – invece – si potrà incontrare la Befana. E poi vi sono in programma concerti o la presenza di cori che andranno a regalare ancora più bellezza e a impreziosire l’atmosfera.

Da sottolineare che quest’anno, come riporta il sito dell’evento, è stato potenziato l’impianto fotovoltaico per le lucine grazie alla partnership con EsseSolar.

La storia delle lucine di Leggiuno

Una passione che ha contagiato tutti: la storia delle lucine di Natale di Leggiuno inizia grazie a Lino Betti che nel 1999 ha comprato le prime – come si può leggere sul sito ufficiale della manifestazione – in Brasile, paese d’origine della moglie. Con 100 dollari era riuscito ad acquistarne 10mila, poi andando ad accrescere di anno in anno la propria collezione. Prima addobbava solo casa e giardino, che erano diventati una grande attrazione, poi con la collaborazione di tante persone si è arrivati all’ambientazione magica di oggi.

E ogni anno il borgo si accende, ma lo fa sempre con creatività nuova, regalando ai visitatori emozioni diverse. Un percorso per tutti, adatto ai più piccoli, ma anche ai grandi, perché la magia delle feste e l’incanto delle luci sono straordinari a ogni età. Una tappa obbligata se si programma una vacanza sul Lago Maggiore.

Leggiuno, l’eremo di Santa Caterina del Sasso

Se si visita Leggiuno, il borgo in provincia di Varese, vale la pena una sosta ad ammirare l’eremo di Santa Caterina del Sasso che si trova su una roccia a strapiombo sul Lago Maggiore.

Di realizzazione molto antica, è composto da diversi edifici ed è dotato di una torre campanaria anch’essa affacciato sul lago. Oltre alla valenza storica e artistica notevole, da questo luogo si possono ammirare panorami indimenticabili.

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100 presepi hanno trasformato questo borgo in un museo a cielo aperto

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in questo periodo e per raggiungere tutte quelle destinazioni che nel mese di dicembre si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Luci scintillanti, profumi inebrianti, alberi maestosi e decorazioni sontuose e poi, ancora, installazioni luminose, mercatini e presepi: è il miracolo del Natale che prende vita attraverso le tradizioni più autentiche dell’Avvento.

Organizzare un viaggio in queste settimane, dicevamo, è sempre un’ottima idea, soprattutto per chi desidera perdersi e immergersi in tutte quelle atmosfere che sembrano uscite da una favola natalizia. Capitali europee, città d’arte, metropoli popolose e piccoli borghi: i luoghi da raggiungere sono davvero tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Tuttavia non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per toccare con mano la magia perché anche l’Italia si è appropriata dello spirito natalizio. E lo ha fatto anche Sutrio, l’antico borgo montano del Friuli, che grazie alla presenza di oltre 100 presepi si è trasformato in un museo a cielo aperto ed è bellissimo.

Bentornati a Sutrio, dove la magia del Natale prende vita

Il nostro viaggio di oggi ci porta tra le bellezza del Friuli-Venezia Giulia, al cospetto di un piccolo gioiello incastonato nel cuore della Carnia. Ci troviamo a Sutrio, un antico borgo montano abitato da poco più di 1.000 anime che hanno il compito di preservare e tramandare le storie e le antiche tradizioni del territorio. Molte di queste possono essere scoperte proprio lì, tra le viuzze del centro storico dove sorgono botteghe artigiane.

Organizzare un viaggio a Sutrio, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione, è davvero un’esperienza irrinunciabile, soprattutto per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano vivere avventure a ritmo slow circondati da paesaggi mozzafiato. Ma raggiungere il borgo adesso permetterà a chiunque di perdersi e immergersi nelle atmosfere più autentiche del Natale.

Dall’8 dicembre, infatti, il piccolo paese ospiterà una delle manifestazioni più suggestive dello Stivale, stiamo parlando di Borghi e Presepi a Sutrio, una rassegna natalizia che prenderà vita tra i monti della Carnia che trasformerà l’intero territorio in un museo natalizio a cielo aperto.

Borghi e Presepi

Fonte: Ufficio Stampa

Borghi e Presepi a Sutrio, la rassegna più suggestiva d’Italia

Presepi nel borgo: un museo natalizio a cielo aperto

A partire dall’8 dicembre, e fino al 7 gennaio, presepi di diverse dimensioni e forme popoleranno le strade e le vie dell’antico borgo di Sutrio alle pendici del monte Zoncolan per dare il via a una delle rassegne più magiche del Bel Paese.

Saranno oltre 100 le creazioni artigianali a tema natività, realizzate in legno e altri materiali, che verranno collocate nei cortili, nelle piazze, lungo le stradine lastricate e sotto i portici, e che trasformeranno il borgo in un museo a cielo aperto. A fare da cornice ai presepi, poi, ci saranno addobbi e decorazioni sontuose, grandi alberi di Natale in legno creati dagli artigiani del paese, e luci e installazioni luminose.

Cuore della manifestazione è il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma e che adesso è tornato a Sutrio. Situato nel centro storico del borgo, questo segnerà il punto di partenza della rassegna e di una passeggiata delle meraviglie che condurrà alla scoperta degli altri 100 presepi.

Insieme a lui anche il Presepe di Teno, una delle attrazioni più celebri del borgo, che porta la firma del maestro artigiano Gaudenzio Straulino che ha lavorato per 30 anni alla sua realizzazione. Questo presepe riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici.

La rassegna Borghi e Presepi a Sutrio, inoltre, sarà affiancata da tutta una serie di appuntamenti che porteranno in scena tradizione e folklore che consentiranno di scoprire le usanze del paese tramandate da generazioni.

grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma è tornato a Sutrio
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Mercatino di Natale di Ortisei, in Val Gardena: date e info

L’Avvento è iniziato e il “conto alla rovescia” per le Feste più magiche dell’anno è ormai una piacevole realtà: a impreziosire le giornate di dicembre, oltre alle luminarie, alle musiche tradizionali e a una vibrante atmosfera che si percepisce nell’aria, arrivano come sempre i mercatini natalizi, un appuntamento fisso per scoprire l’oggettistica più svariata e sapori inconfondibili.

Tra i più rappresentativi, spicca senza dubbio il Mercatino di Ortisei, autentico “Paese del Natale” nella favolosa cornice montana della Val Gardena, che profuma di artigianato artistico e di tradizioni ladine.

Il Mercatino di Natale di Ortisei 2023-2024

Capoluogo della Val Gardena, sotto le Feste Ortisei si trasforma e sprigiona una bellezza incantata, che scalda i cuori dei bambini di tutte le età: l’area pedonale del centro, vestita di luci e di colori, tra maestosi Alberi di Natale, decorazioni in legno e luminarie, diventa il palcoscenico dell’imperdibile Mercatino di Natale anche per il 2023-2024, contraddistinto dalle inconfondibili baite, le “Lodenlounges”.

È questo il luogo perfetto per vivere la vera e magica atmosfera natalizia, nell’abbraccio delle cime innevate, respirando la frizzante aria di montagna mentre si passeggia senza fretta tra una casetta in legno e un’altra, con in mano una fumante tazza di vin brulè e/o una golosa fetta di strudel: non mancano specialità locali, sculture in legno realizzate a mano, addobbi, souvenir, inedite idee regalo, vini altoatesini, liquori pregiati e tanto altro ancora.

Ad accompagnare il tutto, le coinvolgenti manifestazioni in cui si esibiscono gruppi e musicisti locali con musiche, cori e corni di montagna, spettacoli unici che consentono di godere appieno momenti davvero preziosi, l’apertura giornaliera di una finestrella del Calendario dell’Avvento, la giostra natalizia con quattro cavalli di legno (in Piazza Sant’Antonio), e la cassetta postale in cui i bambini potranno imbucare la loro letterina a Gesù Bambino (in Piazza Stetteneck).

In più, tutti i giovedì dell’Avvento, i bambini e i ragazzi di Ortisei, travestiti da contadini, bussano alle porte delle case per intonare la Tlecanocht, canzone che, in cambio di qualche dolcetto o soldino, augura la felicità

Le date e gli orari

Dal 1 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, Ortisei veste i panni del “Paese di Natale” con l’apertura del tipico Mercatino in pieno centro pedonale, osservando i seguenti orari: dal lunedì al giovedì lo stand gastronomia sarà aperto dalle ore 15.00 alle ore 20.00 mentre dal venerdì alla domenica dalle ore 11.00 alle ore 20.00 (inclusi il 24, 25, 26 dicembre e il 7 gennaio 2024); lo stand commercio, invece, dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 19.00 (il 24 dicembre dalle 11.00 alle 16.00, chiuso il 25, il 26 e il 7 gennaio dalle 15.00 alle 19.00).

La Mostra dei Presepi

Tra gli appuntamenti più sentiti del Natale a Ortisei spicca l’emozionante Mostra di Presepi, scolpiti a mano dagli artisti locali, nei locali del centro culturale “Luis Trenker”.

L’ingresso è libero e sono più di trenta le opere esposte tutti i giorni dal 1 dicembre al 7 gennaio 2024, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 19.00.

In tutta la Val Gardena, famosa a livello internazionale per le sue pregevoli opere in legno, l’allestimento del Presepe è da sempre un rito molto sentito: come vuole la tradizione, Gesù Bambino viene posto nella mangiatoia la sera della Vigilia di Natale mentre i Re Magi fanno il loro ingresso il 6 gennaio.

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In questo giardino incantato gli alberi “parlano”: è magia

Un luogo in cui il connubio scienza e arte si mostra in tutto il suo fascino e ci regala un’esperienza da vivere: intensa e poetica. Siamo a Roma dove, per il periodo delle festività natalizie, un giardino si trasforma per l’occasione e diviene incantato: termine più corretto non si poteva trovare per un luogo in cui gli alberi “parlano”. Una magia allo stato puro, sorprendete e che lascia senza fiato, che porta le firme di Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace 2007 con gli scienziati del Clima IPCC), dell’artista Marco Nereo Rotelli e il designer Valerio Cenciarelli.

Il giardino che ci regala la magia: di che cosa si tratta

Un luogo in cui la magia del Natale prende forma e ci permette di immergerci in un’atmosfera sorprendente all’interno della quale vivere l’arte e il rapporto con la natura in un modo nuovo, unico.

Siamo nel cuore di Roma, nel Giardino e nella piazzetta Valadier dell’Hotel de Russie, qui l’arte e la scienza si sono fuse per creare un ambiente in cui immergersi per provare emozioni indimenticabili.

L’artista Marco Nereo Rotelli e la tecnologia scientifica sviluppata dal professore Riccardo Valentini, che è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2007 insieme agli scienziati del Clima IPCC, unitamente al lavoro del designer Valerio Cenciarelli, hanno creato un Giardino Incantato e un Magico Uliveto, con l’obiettivo di proclamare l’ulivo, simbolo di pace e del Mediterraneo, rappresentante dei valori simbolici delle festività natalizie.

In questa location suggestiva viene messo in scena un dialogo tra arte e natura, ispirato alle parole di Albert Einstain: “Guarda in profondità nella natura e allora capirai meglio ogni cosa”. Il risultato è uno spazio in cui a farla da padrone sono arte, cultura, bellezza e poesia grazie all’installazione luminosa dal titolo Christmas Talking Trees, ma non solo.

Quindi il tutto viene pensato come un teatro, dove il giardino assume le forme di una platea, mentre i veri protagonisti (nel ruolo di pubblico e attori) sono quattro alberi d’ulivo installati per l’occasione. Al centro della scena daranno vita a una spettacolare creazione luminosa grazie a versi poetici dedicati alla natura e donati da noti poeti contemporanei internazionali tra cui: Adonis (Siria), Gemma Bracco, Silvia Bre, Edoardo Callegari, Maurizio Cucchi, Sabrina De Canio, Roberto Mussapi, Loretto Rafanelli, Massimo Silvotti, Arica Hilton (USA), Víctor Rodríguez Núñez (Cuba), Paura Rodríguez Leytón (Bolivia), George Wallace (USA); Yang Lian (Cina).

Parole che saranno proiettate all’interno della struttura, sulle piante e sulla parte architettonica, grazie allo stile unico dell’artista Marco Nereo Rotelli, che li ha trasformati in una sorta di magica ramificazione verbale.

Gli ulivi che parlano con i visitatori: dove accade

Il palcoscenico, poi, è la corte di ingresso ovvero Piazzetta Valadier. Qui andrà in scena una magia che nasce dall’intuizione scientifica di Valentini che con la sua squadra di ricerca, grazie al prezioso contributo della PandA Foundation, ha creato qualcosa di inaspettato ed emozionante. Grazie al suo brevetto TreeTalker, ha posizionato una serie di sensori reattivi e dinamici. Il risultato è spettacolare: gli alberi infatti “parlano” con l’uomo, interagiscono con lui. Lo fanno illuminandosi al tatto della mano, comunicano il loro stato di salute e reagendo alla presenza, emanando colore e creando emozione.

L’allestimento natalizio viene inaugurato il primo dicembre ed è accessibile ai visitatori dal 2 dello stesso mese e fino all’Epifania. Non solo esterni, però, perché all’interno della galleria l’arte accoglie gli ospiti in un’altra forma, ma ugualmente straordinaria grazie a quattro opere pittoriche di Rotelli, in un’esposizione curata da Luca Cantore D’amore, in collaborazione con Alessandro Erra Arte