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Caltabellotta Città Presepe, viaggio nella tradizione sicula

La magia del Natale in Sicilia si vive intensamente a Caltabellotta, dove, per la trentesima edizione, il borgo agreste della provincia di Agrigento si trasforma in un affascinante presepe vivente. La manifestazione, che si è aperta con una partecipazione straordinaria di pubblico – ben 1200 visitatori nella prima serata – si propone come un’esperienza unica, capace di trasportare i visitatori in un viaggio nel tempo.

La manifestazione, che quest’anno guarda all’Anno delle Radici, celebra le tradizioni siciliane e l’emigrazione, raccontando la storia di chi ha lasciato il paese oltre un secolo fa, alla ricerca di un futuro migliore. Non a caso, il Sindaco Biagio Marciante ha sottolineato come questa trentesima edizione non rappresenti solo un evento, ma un autentico tributo alla comunità e alle sue radici.

La storia del Presepe Vivente di Caltabellotta

Il Presepe Vivente di Caltabellotta rappresenta una delle manifestazioni natalizie più suggestive e autentiche della Sicilia, un appuntamento annuale che attrae migliaia di visitatori in cerca di un’esperienza unica tra storia, cultura e tradizioni popolari.

La manifestazione ha origine circa trent’anni fa, quando la comunità locale ha deciso di rendere omaggio alle proprie radici e alla storia del borgo con un presepe vivente che coinvolgesse non solo attori professionisti, ma anche i residenti. Il progetto, che ha visto la luce con la collaborazione di diversi enti e istituzioni locali, è cresciuto anno dopo anno, diventando un appuntamento imperdibile per chi visita la Sicilia durante il periodo natalizio. Quest’anno, per la sua trentesima edizione, il presepe vivente di Caltabellotta ha deciso di concentrarsi sul tema dell’Anno delle Radici, dedicando la rappresentazione a coloro che, più di un secolo fa, lasciarono il paese in cerca di un futuro migliore.

Presepe Vivente di Caltabellotta

Fonte: Ufficio Stampa

La Natività del Presepe Vivente di Caltabellotta

Date e orari del Presepe Vivente di Caltabellotta

L’edizione 2024 del Caltabellotta Città Presepe è già un successo, con una partecipazione straordinaria sin dalla prima serata. Il presepe vivente si svolgerà ancora nelle seguenti date:

  • 4 e 5 gennaio 2025: dalle 17:00 alle 22:00

Gli orari sono suddivisi in due fasce:

  • 17:00 – 19:30
  • 19:30 – 21:30

È importante prenotare in anticipo attraverso il sito ufficiale del festival Le Vie dei Tesori, poiché l’ingresso è a numero chiuso per garantire un’esperienza ottimale a tutti i visitatori.

Dove si trova e come raggiungere il Presepe Vivente di Caltabellotta

Caltabellotta si trova nella provincia di Agrigento, nel cuore della Sicilia, e può essere facilmente raggiunta da diverse località della regione. Per chi proviene da Agrigento, la cittadina dista circa 40 km in direzione nord, percorrendo la SS118. In alternativa, chi arriva da Palermo deve seguire l’autostrada A19 fino all’uscita di Caltanissetta e proseguire sulla strada statale per circa 50 km.

Poiché il borgo si sviluppa su una collina, i parcheggi principali si trovano ai piedi del paese, dove sono disponibili navette gratuite che accompagnano i visitatori fino alla parte più antica di Caltabellotta, dove si svolge il presepe vivente.

Presepe Vivente di Caltabellotta, mestieri

Fonte: Ufficio Stampa

Una scena dei mestieri al Presepe Vivente di Caltabellotta

Il programma del Presepe Vivente di Caltabellotta

L’edizione di quest’anno offre un’esperienza veramente immersiva tra teatro, tradizione e cultura. Il percorso del presepe vivente si snoda attraverso i vicoli e le piazzette del borgo, dove i visitatori possono incontrare oltre settanta personaggi interpretati da attori professionisti e residenti. Ogni scena è dedicata a un aspetto diverso della vita siciliana, con rappresentazioni dei mestieri tradizionali: dal pastore che si prende cura delle pecore, al fabbro che forgia il ferro, dal casaro che prepara il formaggio, fino alle anziane intente a ricamare all’uncinetto. Ogni angolo del borgo racconta una storia, trasportando il pubblico in un’altra epoca.

Il percorso è arricchito da canti tradizionali e da eventi collaterali come il Olio Folk Fest, che prevede laboratori sensoriali, degustazioni guidate, visite ai frantoi e showcooking con gli chef Pietro e Sergio Cortese. Non mancano le rappresentazioni teatrali della Savatteri Produzioni e altre compagnie locali, che contribuiscono a rendere questa manifestazione un’esperienza davvero unica.

Un’altra particolarità di questa edizione è la presenza di un presepe nel presepe: l’installazione di Roberto Vanadia nella chiesa di Maria Santissima del Fervore, che riproduce fedelmente la Sicilia contadina di fine Ottocento, con scene quotidiane dei mestieri e delle attività di allora, in una miniatura dettagliatissima.

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Aspettando la mezzanotte davanti agli orologi più belli del mondo

Quando il calendario segna l’arrivo di dicembre ci ricorda che siamo entrati nel periodo più magico di sempre, quello dell’Avvento e del Natale, ma anche quello che segna la fine di un anno e l’inizio di quello nuovo. È tempo di auguri, di regali e di buoni propositi, di promesse urlate e sussurrate, di luci scintillanti e di brindisi.

Le celebrazione di Capodanno, forse tra le più attese, uniscono tutti i cittadini del mondo, seppur in maniera differente e in orari diversi. Ma nonostante le tradizioni suggestive e affascinanti lontane e differenti dalle nostre, una cosa ci accomuna tutti: quella di guardare l’orologio in attesa che le lancette si fermino sulla mezzanotte per sancire l’inizio del nuovo anno.

Possiamo però non accontentarci di un semplice orologio da polso o di quello presente sul nostro smartphone e raggiungere fisicamente quelli più belli del mondo per inaugurare il nuovo anno. È proprio sotto a questi grandi capolavori di arte e architettura che, ogni 31 dicembre, persone da tutto il mondo si riuniscono per augurarsi serenità e felicità nell’anno che verrà. Scopriamo i più belli.

Gli orologi più belli del mondo da raggiungere a Capodanno

Affascinanti, ricchi di storie antiche, misteri e tradizioni che si perpetuano: questi sono gli orologi del mondo, delle vere e proprie sculture che omaggiano il tempo e che sono diventati emblemi delle città che con la loro presenza caratterizzano. Come nel caso dell’Orologio astronomico di Praga che non ha bisogno di presentazioni o il Big Ben, emblema di Londra, del Paese e del mondo intero.

Proprio sotto questi grandi orologi, che sono sempre gremiti di gente durante ogni stagione, cittadini e turisti si riuniscono alla fine dell’anno per perpetuare tradizioni, scambiarsi gli auguri e recitare all’unisono il countdown più atteso.

L’orologio astronomico di Praga

Praga è una città magica, e lo è ancora di più nel periodo dell’Avvento quando luci scintillanti, mercatini di Natale e decorazioni sontuose puntellano ogni angolo della Capitale della Repubblica Ceca. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, e tra queste c’è anche l’orologio astronomico, una tappa imprescindibile per chi arriva in città.

Situata nella piazza Stromistské, nella Città Vecchia, questa grandiosa e affascinante scultura è intrisa di leggende, fascino e bellezza. Non è solo un monumento bello da guardare, ma una torre misteriosa da contemplare e scoprire attraverso le sue storie che si tramandano da generazioni.

Il momento più bello per visitare l’orologio astronomico di Praga è proprio questo. Durante i festeggiamenti del Capodanno, infatti, cittadini e turisti si riuniscono proprio qui per attendere la mezzanotte e celebrare il nuovo anno.

L'orologio astronomico di Praga

Fonte: iStock

L’orologio astronomico di Praga è uno dei più belli e affascinanti del mondo

Il Big Ben di Londra

Se parliamo di orologi che con il tempo si sono trasformati nei simboli della città nel mondo, allora, non possiamo non pensare al Big Ben, emblema della capitale inglese nonché attrazione turistica raggiunta ogni giorno dai viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

La torre dell’orologio, situata a Westminster, è alta 96 metri e caratterizza in maniera univoca, sin dalla sua costruzione, lo skyline di Londra. Lo spazio antistante alla torre, sempre gremito di cittadini e viaggiatori, il 31 dicembre si anima di speranze, buoni propositi e celebrazioni. È qui che le persone si riuniscono in attesa dei 12 solenni rintocchi delle campane che echeggiano per tutta la città e che augurano il nuovo anno, dando il via a uno spettacolo pirotecnico senza eguali.

Big Ben, Londra

Fonte: iStock

Big Ben, Londra

Glockenspiel. Il carillon di Marienplatz

Anche la capitale della Baviera ha il suo straordinario orologio, forse uno dei più suggestivi del mondo. Stiamo parlando del Rathaus-Glockenspiel, conosciuto anche come carillon di Marienplatz situato nel centro storico della città. Questo grande orologio meccanico, in funzione dal 1908, è ben visibile osservando la torre del Nuovo Municipio perché è al centro di questa che è incastonato.

Si anima in determinate ore del giorno dando vita a uno spettacolo unico e affascinante che ogni giorno attira migliaia di turisti. L’orologio, infatti, è composto da 43 campane e 32 statue a grandezza naturale che evocano storie, usi e costumi locali portando in scena rappresentazioni caratteristiche del Paese.

A Marienplatz, dove ogni giorno migliaia di persone si incontrano e si scontrano altrettante si riuniscono la sera del 31 dicembre per osservare a testa in su il ticchettio delle lancette che sancisce la fine dell’anno e che inaugura quello nuovo.

Glockenspiel. Il carillon di Marienplatz

Fonte: iStock

Glockenspiel. Il carillon di Marienplatz a Monaco di Baviera

Zytglogge, la Torre dell’Orologio di Berna

Ci spostiamo ora in Svizzera, e più precisamente a Berna dove campeggia in pieno centro storico, maestosa e affascinante, la Torre Zytglogge, un orologio dalle incredibili fattezze che dal 1817 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Simbolo della città, nel Paese e nel mondo, la torre Zytglogge regala uno spettacolo incredibile a chi posa gli occhi su di essa grazie alla presenza di statuette che raffigurano orsi danzanti, giullari e galli e che si muovono in maniera meccanica.

La magia si ripete a ogni ora, ogni giorno e tutti i giorni. E lo fa anche a Capodanno quando le lancette, allo scoccare della mezzanotte, ufficializzano l’inizio del nuovo anno davanti a migliaia di cittadini e viaggiatori.

Torre Zytglogge, Berna

Fonte: iStock

L’affascinante torre Zytglogge a Berna, uno degli orologi più belli del mondo

Il Capodanno a Puerta del Sol, Spagna

L’ultima tappa del nostro tour tra gli orologi più belli del mondo da raggiungere per attendere la mezzanotte ci porta in Spagna, al cospetto di quello situato a Puerta del Sol, la piazza simbolo di Madrid e della Spagna intera.

Crocevia di incontri, scontri, storie e festeggiamenti, la Puerta del Sol è una delle piazze più famose del Paese perché rappresenta il km 0 della rete stradale di tutta la Spagna, ma non solo. Da oltre un secolo, infatti, questo luogo è diventato il ritrovo per antonomasia delle celebrazioni di Capodanno.

È qui, infatti, che ogni 31 dicembre migliaia di persone provenienti da tutto il Paese si riuniscono davanti alla torre dell’orologio che campeggia sulla piazza in attesa dei 12 solenni rintocchi che sanciscono la fine e l’inizio dell’anno.

Il Capodanno a Puerta del Sol, Spagna

Fonte: iStock

I festeggiamenti di Capodanno a Puerta del Sol a Madrid, Spagna, sono famosi in tutto il mondo
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Le 15 tradizioni di Natale più particolari e uniche del mondo

Il Natale, una delle festività più celebrate e amate in tutto il mondo, è sinonimo di tradizioni e usanze che variano da Paese a Paese. Ogni nazione, con la propria cultura, storia e folklore, porta avanti rituali unici (e spesso insoliti!) che rendono il periodo natalizio ancora più speciale.

Dalle tradizioni religiose alle celebrazioni popolari, il Natale è un momento di unione, di gioia e di riflessione: scopriamo insieme alcune delle tradizioni di Natale più affascinanti e particolari in Italia, in Europa e nel resto del mondo.

Le tradizioni di Natale in Italia

Il Natale in Italia è una delle feste più sentite, e ogni regione ha le proprie tradizioni uniche. Tra le consuetudini che si tramandano da secoli, cibo, religione e folklore sono gli elementi principali. Vediamo le tradizioni natalizie più tipiche del Bel Paese.

Il Presepe, arte italiana

Una delle tradizioni natalizie più emblematiche in Italia è sicuramente la creazione del presepe. Originaria di Napoli dal 1200, questa usanza si è diffusa poi in tutta la penisola. Ogni famiglia, ogni città ha il proprio presepe, che rappresenta la Natività, ma con una particolare attenzione ai dettagli: dai pastori che camminano tra le case fino agli animali e le scene di vita quotidiana che arricchiscono il panorama. In alcune città, come Napoli ma non solo, si possono visitare interi quartieri con presepi viventi, dove persone in costume ricreano scene natalizie nelle strade.

La Vigilia di Natale e il Cenone

In Italia, la vigilia di Natale (24 dicembre) è il momento più atteso per festeggiare. La cena della vigilia, che tradizionalmente è a base di pesce, è un’occasione per riunire la famiglia. A mezzanotte, molte persone partecipano alla messa di mezzanotte, che segna l’inizio ufficiale delle celebrazioni. Dopo la messa, le famiglie si scambiano regali e condividono momenti di gioia. Una tradizione particolare di alcune regioni è quella di fare un giro in centro per ammirare le luci natalizie.

La Befana, la Strega del 6 gennaio

Sebbene il 25 dicembre sia il cuore del Natale, in Italia si festeggia anche il 6 gennaio con l’arrivo della Befana, una figura che porta dolci ai bambini che sono stati bravi e carbone a quelli che sono stati cattivi. La Befana è rappresentata come una vecchia strega che vola sulla sua scopa, simbolo di rinnovamento e di buon auspicio per il nuovo anno. La sua figura deriva da tradizioni pagane, ma nel tempo si è fusa con la cristianità.

Le tradizioni di Natale in Europa

Il Natale in Europa ha radici antiche e diverse tradizioni che variano da nazione a nazione. Dalle usanze religiose alle festività legate al folklore, ecco come si celebra questa festività in alcuni dei Paesi più rappresentativi.

Il Nikolaustag in Germania

In Germania, il Natale inizia il 6 dicembre con il Nikolaustag, il giorno di San Nicola. Secondo la tradizione, i bambini lasciano le scarpe fuori dalla porta o sul davanzale, e San Nicola, che viaggia accompagnato da un angelo e un diavoletto, porta dolci ai bambini buoni e bastoni per quelli disobbedienti. Questa usanza ha radici medievali e si celebra in molte regioni della Germania.

Santa Lucia in Svezia

In Svezia, il Natale comincia il 13 dicembre con la celebrazione di Santa Lucia, una tradizione che affonda le radici nella storia cristiana e che è molto sentita in tutto il Paese. La figura di Lucia è simbolo di luce nel buio invernale. Durante le celebrazioni, la Lussebruden (la sposa di Lucia) indossa un abito bianco con una corona di candele. La giornata è anche seguita da canti natalizi e l’offerta di dolci tipici, come le Lussekatter, panini allo zafferano.

Il Pantomime di Natale in Polonia

In Polonia, la vigilia di Natale (24 dicembre) è il momento di maggiore importanza, tanto che la cena può cominciare solo quando appare la prima stella nel cielo. La cena della vigilia è un pasto vegetariano che prevede dodici portate, simbolo dei dodici apostoli. Un momento molto toccante di questa celebrazione è la condivisione dell’ostia tra i commensali, come segno di pace e di benevolenza.

Il Mercatino di Natale in Austria

In Austria, la fiera di Natale è una delle tradizioni più amate. I mercatini di Natale (ad esempio quelli di Vienna e Salisburgo) sono famosi per le loro bancarelle piene di decorazioni natalizie, artigianato e cibi tipici, come il vin brulè e i dolci natalizi. Passeggiando per questi mercatini, si respira un’atmosfera fiabesca e calorosa, perfetta per immergersi nello spirito del Natale.

I mercatini di Natale in Austria

Fonte: Innsbruck Tourismus_Danijel Jovanovic

I mercatini di Natale in Austria

La Lotteria di Natale in Spagna

In Spagna, il Natale è segnato da un evento unico: la Lotteria Nazionale di Natale. Il 22 dicembre, migliaia di spagnoli partecipano all’estrazione del Gordo (Il Grasso), il premio più ambito, che distribuisce milioni di euro in tutta la nazione. Questo evento è un vero e proprio rito sociale, in cui le famiglie si radunano per seguire in diretta l’estrazione dei numeri, sperando di vincere una fortuna per festeggiare le festività.

Il Gatto di Natale in Islanda

In Islanda, il Jólakötturinn, ovvero il Gatto di Natale, è una figura leggendaria che spaventa i bambini cattivi. Secondo la leggenda, il gatto mangia i bambini che non ricevono nuovi vestiti per Natale. Questa tradizione, che ha radici nell’antico folklore islandese, insegna ai bambini a comportarsi bene, sperando di ricevere dei regali anziché attirare l’ira del gigantesco gatto.

Krampus (Germania, Austria, Ungheria)

Non tutte le tradizioni natalizie sono per forza… buone. In alcune regioni dell’Europa centrale, esiste una figura leggendaria molto particolare: Krampus. Questo essere mostruoso accompagna Babbo Natale, ma mentre quest’ultimo premia i bambini buoni, Krampus si occupa dei cattivi. Con il suo aspetto terrificante, spesso spaventa i bambini disobbedienti e, secondo la leggenda, li rapisce portandoli via nel suo sacco. In Austria e in alcune zone della Germania, il 5 dicembre si celebrano le Krampuslauf, processioni in cui le persone si travestono da Krampus e girano per le strade.

Nascondere le scope in Norvegia

Una tradizione natalizia davvero particolare viene dalla Norvegia: si dice che, la notte di Natale, le streghe e i demoni siano particolarmente attivi e che volino sulle scope. Per evitare che le streghe prendano le scope di casa, le famiglie norvegesi le nascondono. Questo gesto superstizioso risale a tradizioni pagane, ma ancora oggi molte famiglie praticano questa usanza.

Le tradizioni natalizie nel resto del mondo

Ogni Paese del mondo celebra il Natale in modo unico, adattando le tradizioni locali alle festività: dall’Asia all’Oceania, dal continente africano alle Americhe, ogni cultura porta una sua interpretazione del Natale (alcune parecchio curiose!).

Il Christmas Chicken in Giappone

In Giappone, il Natale è una festa principalmente commerciale, celebrata senza legami religiosi profondi. Una delle tradizioni più sorprendenti è mangiare pollo fritto il 24 dicembre, una tradizione che è iniziata negli anni ’70 grazie alla campagna pubblicitaria di KFC. La frase “Kentucky for Christmas” è diventata sinonimo di Natale giapponese. In questo giorno, le famiglie si riversano nei ristoranti KFC per gustare il loro pollo natalizio, mentre il 25 dicembre è un normale giorno lavorativo.

La Panunuluyan nelle Filippine

Nelle Filippine, il Natale si celebra in modo molto simbolico, con la tradizione della Panunuluyan. Si tratta di una processione che rievoca la ricerca di alloggio di Maria e Giuseppe, con una coppia che bussa alle porte in cerca di riparo. Questa tradizione culmina con la Misa de Aguinaldo, la messa di mezzanotte che segna l’inizio ufficiale della celebrazione cristiana.

Le Luminarias in Messico

In Messico, una delle tradizioni natalizie più suggestive è l’uso delle luminarias. Si tratta di piccole lanterne di carta accese che decorano le strade la notte della vigilia di Natale. Le luminarias sono utilizzate per illuminare il cammino di Maria e Giuseppe, simbolizzando il viaggio verso Betlemme. La tradizione di accendere queste luci continua anche oggi, e le luminarias creano un’atmosfera magica che coinvolge tutta la comunità.

Luminarias, Messico

Fonte: iStock

Le strade illuminate con le luminarias in Messico

La Messa sui pattini in Venezuela

A Caracas, in Venezuela, la vigilia di Natale è una festa davvero particolare: la messa natalizia viene celebrata con una tradizione unica. Le strade vengono chiuse per permettere ai fedeli di raggiungere la chiesa in modo sicuro… Sui pattini a rotelle! Questo rito, che ha preso piede negli anni ’50, è un modo divertente e unico di celebrare il Natale in un clima caldo.

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La magia della Bibbia nel Parco, il presepe vivente di Valderice

Il Natale a Valderice si tinge di spiritualità e cultura con l’evento La Bibbia nel Parco, un presepe vivente unico nel suo genere. Questa straordinaria rappresentazione, che ogni anno richiama visitatori da tutta la Sicilia e oltre, offre un’esperienza che va ben oltre la tradizionale Natività. Attraverso un percorso di quadri statici viventi, La Bibbia nel Parco narra episodi tratti sia dall’Antico che dal Nuovo Testamento, regalando ai visitatori un viaggio emozionante tra le Sacre Scritture. Quest’anno, la manifestazione si rinnova con una nuova location, il suggestivo Borgo San Marco, che promette di rendere ancora più coinvolgente questa esperienza spirituale e artistica.

Storia del presepe vivente di Valderice

Da oltre 25 anni, il presepe vivente di Valderice rappresenta una delle più affascinanti manifestazioni natalizie in Italia. Nato con l’intento di raccontare la Bibbia attraverso l’arte e la cultura, l’evento si è svolto per lungo tempo nella cornice del Parco Urbano di Misericordia. La sua particolarità è data dalla narrazione biblica resa viva da figuranti in costume d’epoca, che mettono in scena episodi emblematici delle Scritture, in un dialogo ideale tra cielo e terra.

Quest’anno, l’evento trova una nuova casa nel Borgo San Marco, il nucleo storico di Valderice recentemente restaurato, che con i suoi vicoli e le scalinate dal fascino antico, si presta perfettamente a fare da sfondo alle rappresentazioni. “La scelta di questa nuova location non è solo un cambio logistico, ma un’evoluzione dell’evento stesso,” afferma Margherita Aguanno, presidente dell’Associazione Pro Misericordia, che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune di Valderice. Il Borgo San Marco diventa così l’ambientazione di un presepe che vuole essere non solo spettacolo, ma un momento di incontro, condivisione e riflessione che invita a riscoprire il vero significato del Natale.

presepe vivente di Valderice

Fonte: Comune di Valderice

Una scena vivente de La Bibbia nel Parco di Valderice

Date e orari del presepe vivente di Valderice

La Bibbia nel Parco si terrà nelle serate del 28 e 29 dicembre e del 5 gennaio. L’evento aprirà le sue porte ai visitatori dalle 18 alle 22, offrendo un’opportunità unica per vivere la magia del Natale in un contesto autentico e coinvolgente.
L’ingresso è gratuito, un gesto che sottolinea la volontà degli organizzatori di rendere accessibile a tutti questa straordinaria esperienza.

Dove si trova e come raggiungere il presepe vivente di Valderice

Il presepe vivente si svolge nel comune di Valderice, raggiunbile in auto:
S.S.n.113 Palermo-Trapani (100 Km circa)
A29 Palermo-Mazara del Vallo uscita Castellammare del Golfo e proseguimento su S.S.n.113 direzione Trapani (80 Km circa)

Programma del presepe vivente di Valderice

Quest’anno, il tema conduttore della manifestazione sarà “Nel segno della Speranza”. Oltre cinquanta figuranti daranno vita a sette scene bibliche, ciascuna accompagnata dalla lettura di versetti tratti dalle Sacre Scritture. Questo approccio, che unisce la dimensione visiva a quella spirituale, trasforma il percorso in un’esperienza unica e coinvolgente.

L’atmosfera del Borgo San Marco, illuminato da fiaccole e arricchito da dettagli artigianali creati da volontari locali, contribuisce a rendere ogni scena un autentico capolavoro. I visitatori saranno guidati lungo il percorso, potendosi immergere in un racconto che tocca il cuore e l’anima. Al termine della visita, sarà possibile degustare prodotti tipici e dolci natalizi in un’area dedicata, mentre i più piccoli potranno divertirsi in uno spazio giochi appositamente allestito.

Oltre al presepe, il programma prevede anche un concerto di Natale e momenti di animazione che arricchiranno ulteriormente l’esperienza. Il tutto è reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Associazione Pro Misericordia e le numerose realtà associative del territorio valdericino, che con dedizione e passione contribuiscono alla realizzazione di questo evento straordinario.

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Le 5 destinazioni italiane in cui assaggiare le migliori ricette di Natale

Il Natale porta con sé l’inconfondibile profumo di dolci appena sfornati e di piatti fumanti. Ma oltre ai grandi classici della tradizione, l’Italia nasconde favolosi tesori gastronomici che meritano di essere scoperti, approfittando di questo periodo di viaggi e vacanze. Ogni regione infatti ha le sue usanze e le sue specialità culinarie legate in particolar modo alle festività natalizie. Ne abbiamo selezionate 5, tra le più autentiche e deliziose, che sono l’emblema della tavola delle feste di altrettante destinazioni, possibili mete di un viaggio del gusto all’insegna degli antichi sapori della tradizione.

Gubana, il dolce natalizio di Gorizia

La gubana goriziana, o presniz, è un dolce che racchiude secoli di tradizioni e un’infinità di sfumature di gusto. Originaria della città di Gorizia, questa prelibatezza si distingue per la sua delicata pasta sfoglia che avvolge un cuore generoso, ricco di frutta secca, canditi, miele, spezie e aromi. Ogni famiglia, tramanda la propria ricetta di generazione in generazione, aggiungendo un tocco personale, un piccolo segreto che rende ogni gubana unica e inconfondibile.

Le origini della gubana si perdono nella notte dei tempi. Le prime attestazioni scritte risalgono al XVIII secolo, ma è probabile che questo dolce fosse già conosciuto e apprezzato molto prima. La sua diffusione ha dato vita a una vera e propria famiglia di dolci simili, ma con nomi e caratteristiche differenti: gubana di Cividale, putizza, potiza, gubana delle Valli del Natisone. Un arcobaleno di sapori che unisce e differenzia, un gioco di nomi e ingredienti che ci racconta la storia di un territorio e delle sue genti.

Situata al confine tra Italia e Slovenia, Gorizia, culla della gubana, è una città dove culture e tradizioni si intrecciano da secoli. Passeggiando per le sue vie, si respira un’atmosfera unica, fatta di storia, arte e sapori autentici. I palazzi austriaci si affacciano su piazze animate, mentre le botteghe artigiane custodiscono i segreti di antichi mestieri. Piazza della Vittoria, su cui si affaccia la chiesa barocca di Sant’Ignazio, è il cuore della città, dove si svolgono mercati, manifestazioni ed eventi culturali. Un’attrazione imperdibile è il Castello di Gorizia, che domina la città dall’alto. Le sue mura medievali e le sale affrescate raccontano secoli di storia, così come le collezioni di armi, armature e reperti archeologici che si possono ammirare all’interno.

Cotechino, simbolo della tradizione emiliana

Nato dalla necessità e forgiato dalla creatività, il cotechino di Modena ci regala un racconto affascinante. Siamo nel 1511, quando Mirandola resisteva strenuamente all’assedio papale. Circondati dal nemico e affamati, gli abitanti idearono un modo ingegnoso per conservare la carne dei pochi maiali rimasti, insaccandola nel budello degli animali, creando così una straordinaria specialità gastronomica.

Nato quasi per caso, il cotechino superò ben presto i confini di Mirandola per conquistare tutta l’Italia, e oltre. Oggi, è un simbolo della tradizione culinaria emiliana, un piatto che non può mancare sulla tavola delle feste, ricordandoci l’importanza della creatività e della resilienza.

Modena, la città che ha dato i natali al cotechino, è uno dei gioielli dell’Emilia-Romagna che accoglie i visitatori con il suo raccolto centro storico. La Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo, patrimonio UNESCO, domina la città con la sua maestosa bellezza, mentre la Galleria Estense custodisce capolavori di artisti come Beato Angelico e Correggio. E dopo aver ammirato i tesori d’arte, non c’è niente di meglio che gustare un piatto di cotechino, magari in un’osteria tradizionale, accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco.

Minestra maritata, un matrimonio di sapori a Napoli

Nata sotto il dominio spagnolo, questa minestra è un riuscito connubio tra carne e verdure, un abbraccio di sapori che ha conquistato i palati napoletani fin dal 1600. Un brodo ricco, profumato, dove si fondono le note intense della carne di maiale, pollo e manzo, abbracciate dalla delicatezza di scarola, borragine, cicoria e verza.

Una sinfonia di sapori che, un tempo, vedeva protagoniste anche le parti meno nobili del maiale, un omaggio alla tradizione e alla necessità di non sprecare nulla. Oggi, la minestra maritata è un classico delle feste in Campania e Calabria, sebbene le ricette si siano evolute, adattandosi ai gusti contemporanei, anche se Napoli, che ne fu la culla, resta il luogo migliore dove gustarla.

Passeggiando tra i vicoli di Spaccanapoli, ammirando il Vesuvio che domina la città e perdendosi tra le bancarelle del mercato, non si può fare a meno di sentire l’energia vibrante del capoluogo campano. La minestra maritata non poteva che nascere qui, in questa città dal cuore caldo e dalla cucina ricca di sapori. Assaporatela in una trattoria tradizionale, magari vicino al Castel Sant’Elmo, con vista panoramica sul golfo, e lasciatevi avvolgere dal calore di questa zuppa che racconta secoli di storia e tradizioni. E dopo aver gustato questo piatto tipico, niente di meglio di una passeggiata sul lungomare, ammirando il Castel dell’Ovo e il Vesuvio.

Su Pan’e Saba, delizia delle feste a Cagliari

Nato come un semplice pane arricchito con la densa sapa, Su Pan’e Saba è uno dei più tipici dolci sardi invernali, vero capolavoro di sapori e profumi. Si tratta di un pane dolce e umido, intriso di sciroppo di mosto cotto (sapa), arricchito da un mix di frutta secca e spezie. Ogni morso è un’esplosione di gusto, un abbraccio caloroso che ci riporta alle antiche tradizioni isolane. La sapa, ottenuta dalla lenta cottura del mosto d’uva, dona al pan’e saba un colore ambrato e un sapore inconfondibile, mentre le noci, le nocciole e l’uva passa aggiungono note dolci e croccanti. Un dolce semplice, perfetto per scaldare il cuore nelle fredde giornate invernali e per condividere momenti speciali con i propri cari.

Cagliari è una città che incanta al primo sguardo, con il suo centro storico arroccato su una collina che domina il mare. Passeggiando tra le viuzze del Castello, tra le antiche mura e le torri medievali, sembra di fare un salto nel passato. Da non perdetere la Cattedrale di Santa Maria, un capolavoro di architettura romanica, e il Bastione di Saint Remy, da cui si gode di una vista spettacolare sulla città e sulla baia. La spiaggia del Poetto, a pochi passi dal centro, è un invito a lunghe passeggiate con i suoi chilometri di sabbia fine bagnate da acque cristalline. E dopo una giornata al mare, ci si può rilassare in uno dei tanti locali sulla passeggiata, assaporando i piatti tipici della cucina sarda e una fetta di pan’e saba.

Pangiallo romano, un raggio di sole nel cuore dell’inverno

Nato nei fasti dell’antica Roma, il pangiallo è un dolce che da millenni illumina le tavole laziali durante le festività natalizie. Le sue origini si perdono nel tempo, legate ai rituali pagani del solstizio d’inverno, quando si offriva questo dolce dorato agli dei per propiziare il ritorno del sole. La ricetta originale prevedeva un impasto a base di miele, farina e frutta secca, simboli di abbondanza e prosperità. Nel corso dei secoli, il pangiallo si è arricchito di nuovi ingredienti, come canditi, uvetta e spezie, trasformandosi in un vero e proprio scrigno di sapori. Oggi, questo dolce dal colore giallo intenso, che richiama la luce del sole, continua a essere una presenza immancabile sulla tavola di Natale.

Sotto le feste, Roma è una meta perfetta per immergersi nella magica atmosfera natalizia, con la città che si accende di mille luci e colori, concerti e spettacoli per grandi e bambini. Una visita nella capitale in questo periodo è l’occasione giusta per riscoprire musei straordinari come i Musei Vaticani e la Galleria Borghese, che custodiscono tesori inestimabili, oppure ammirare le splendide fontane barocche, come quella di Trevi, a cui il recente restauro ha restituito tutto il suo splendore. Immancabile una passeggiata romantica tra le stradine di Trastevere e un giro al celebre mercatino di Natale di piazza Navona, dove assaporare le specialità locali e, naturalmente, gustare un delizioso pangiallo.

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Vacanze di Natale: gli italiani spendono il +4% per i viaggi

L’incertezza economica e l’aumento dei costi in tanti settori hanno costretto gli italiani a rivedere le proprie abitudini di consumo, soprattutto sotto il periodo delle feste. Se da una parte la riduzione del budget ha interessato in particolare l’acquisto dei regali di Natale, con il 36% degli italiani che prevede di spendere meno, dall’altra è emerso un dato interessante: si può rinunciare a tante cose, ma non a viaggiare.

I viaggi restano una priorità, qualsiasi sia il loro costo. Secondo due diversi studi, realizzati uno da Unimpresa e l’altro da Bain & Company Italia, il settore turistico è quello che registra una crescita più marcata (+4%), con più di due italiani su cinque che hanno pianificato una vacanza per Natale o Capodanno.

Il settore turistico è quello in maggiore crescita

Secondo l’indagine eseguita dal centro studi di Unimpresa, su un campione rappresentativo di 4.500 famiglie presenti su tutte le sedi territoriali dell’associazione sparse per l’Italia, il settore turistico è risultato quello in maggior ripresa. Seppur il contesto economico del nostro Paese sia ancora condizionato dall’inflazione, le persone vogliono viaggiare e continuano a farlo generando un aumento della spesa pari al +4% rispetto al 2023.

Per entrare nel dettaglio dell’analisi, il 30% degli italiani prevede di partire per festeggiare il Natale con una spesa media di 550 euro per nucleo familiare, contro i 530 euro dell’anno precedente. La maggior parte delle persone (+6%) ha deciso di stare in Italia, raggiungendo soprattutto città d’arte, location perfette per vivere le atmosfere dei mercatini, e località montane, ideali per chi ama il turismo attivo. Il +8% spende per esperienze di prossimità, come soggiorni in agriturismo e località termali.

Per quanto riguarda la durata delle vacanze verso altre città europee, infine, il +3% preferisce fare viaggi brevi, una scelta legata anche alle offerte dei voli low-cost. E gli italiani che non viaggiano? Il 70% spenderà il proprio budget per attività locali, come cene fuori e visite ai mercatini.

Più di due italiani su cinque in viaggio per le feste: le mete

Anche secondo l’analisi eseguita da Bain & Company Italia, che ha pubblicato la nuova edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook realizzata in collaborazione con Toluna, il budget degli italiani è in crescita per le vacanze. La ricerca, che ha coinvolto oltre 1.000 consumatori, ha evidenziato una spesa in calo per i regali, ma in aumento per i viaggi, in particolare verso destinazioni estere in grado di bilanciare tradizione e nuove esperienze.

Nel dettaglio, il 28% andrà all’estero: in Europa (66%), seguita da Nord America (13%) e Africa (12%). Le città d’arte (46%) sono la destinazione preferita, soprattutto perché facilmente raggiungibili dai principali aeroporti italiani e ben collegate con voli low-cost. Le città sono seguite dalle località di montagna (40%) e di mare (17%) per chi preferisce trascorrere le vacanze al caldo.

Secondo i risultati ottenuti dall’analisi, anche la spesa media per le vacanze natalizie è in crescita, pari a 597 euro con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. La maggior parte del budget è destinata all’alloggio (55%), seguito da ristoranti (45%) e divertimenti (36%). Gli italiani preferiscono soggiornare in case in affitto o B&B (41%), superando per la prima volta gli hotel (38%), seguiti da case di proprietà o di amici/parenti e agriturismi (18%).

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Natale in Messico: le spiagge più belle per festeggiare al caldo

Seppur le spiagge non siano l’unica attrattiva che rende il Messico una delle destinazioni più amate al mondo (basti pensare al suo inestimabile patrimonio archeologico o alle sue tradizioni, una su tutte Día de Muertos), rappresentano comunque un must in qualsiasi itinerario. D’altronde sono quasi 9.300 i chilometri di costa a vostra disposizione, ricchi di spiagge diversificate che soddisfano ogni esigenza, da chi ama le calette nascoste a chi preferisce l’atmosfera vacanziera delle spiagge più affollate, fino a quelle più adatte alle famiglie.

Dalla Baja California, dove le baie dalle tonalità azzurre sembrano uscite da un sogno, ai paesaggi caraibici di Tulum, tra palme e rovine Maya affacciate sul mare: questa è la nostra selezione dedicata alle spiagge più belle del Messico, perfette per un Natale di relax al caldo.

Playa del Amor, Nayarit

Talmente bella da sembrare irreale: stiamo parlando di Playa del Amor, meglio conosciuta come “la spiaggia nascosta”. Appare come una caverna sabbiosa isolata, situata su una delle isole che compongono il Parco Nazionale delle Isole Marietas, nella punta settentrionale di Bahía de Banderas, a un’ora a nord-ovest di Puerto Vallarta e a soli quindici minuti da Punta Mita a Nayarit. Secondo la leggenda, il buco che ha creato la caverna è stato causato dalle bombe lanciate durante i test militari del governo messicano agli inizi del 1900.

Finzione o realtà, il buco ora funge da lucernario che illumina la spiaggia, la quale ospita molti diversi tipi di coralli e pesci tipici della barriera corallina, tartarughe marine, delfini, mante e anguille. Tuttavia, a causa delle forti correnti, nuotare non è sempre un’impresa facile e, talvolta, potrebbe essere anche rischioso.

Playa del Amor Messico

Fonte: iStock

La famosa Playa del Amor

Baia di Balandra, La Paz

Situata in Baja California, la Baia di Balandra è considerata la spiaggia simbolo di La Paz, dalla quale dista circa 40 minuti. L’impareggiabile bellezza delle sue acque turchesi, la sabbia bianca brillante e il paesaggio in cui è immersa la rendono un luogo idilliaco imperdibile se organizzate il vostro viaggio in questa parte del Messico. La spiaggia, affacciata su una baia tranquilla che si apre verso il Mare di Cortez, garantisce colori caraibici e un contesto perfetto dove rilassarsi, nuotare e fare snorkeling, ma non solo. Potete scoprirla noleggiando un kayak o facendo alcuni trekking panoramici per ammirarla dall’alto.

La Baia di Balandra fa parte dell’area naturale omonima ed è previsto un biglietto d’ingresso a pagamento per i turisti di 50 pesos, pari a 2 euro circa. Per preservare questo luogo sono state introdotte delle restrizioni: sono accettate 450 persone al giorno suddivise in due fasce orarie, una al mattino e una al pomeriggio. Evitate di andarci la prima domenica di ogni mese perché l’ingresso è limitato ai soli residenti.

Playa Norte, Isla Mujeres

Facilmente raggiungibile in traghetto da Cancun, Isla Mujeres vanta spiagge bellissime come quella di Playa Norte, considerata una delle più belle del mondo. Situata nella zona nord dell’isola, come lascia intendere anche il nome, offre sabbia bianca e acque poco profonde e, seppur possa essere particolarmente affollata durante i mesi di alta stagione, la sua ampiezza consente a chiunque di trovare un posto dove lasciare il proprio asciugamano.

Isla Mujeres custodisce anche altre spiagge che meritano una visita, come Playa El Pescador, Playa Tiburón, Playa Paraiso e Playa Na Balam. Inoltre, se siete appassionati di immersioni subacquee, prendete nota: l’isola ospita la più grande concentrazione di squali balena al mondo.

Playa Norte Isla Mujeres

Fonte: iStock

Playa Norte, la spiaggia di Isla Mujeres

Playa Los Cerritos, Baja California Sur

Se amate surfare o volete imparare, il luogo perfetto è Playa Los Cerritos a Baja California Sur. Situata a El Pescadero, poco distante da Todos Santos, propone diverse scuole di surf ed è possibile noleggiare le tavole in loco. È un luogo molto amato anche semplicemente per rilassarsi, ammirare tramonti mozzafiato o mangiare nei diversi ristoranti con vista sul mare. In generale, El Pescadero è la meta ideale per chi vuole stare lontano dalla folla e dagli spot turistici più famosi.

Playa Paraiso, Tulum

Immaginate un paradiso dove acque cristalline accarezzano sabbie bianche incontaminate, creando un paesaggio incantevole: questa è Playa Paraiso a Tulum, considerato lo scrigno dei Caraibi messicani. Situata a soli 3 chilometri dal centro di Tulum, facilmente raggiungibile anche con la bicicletta, il mezzo più amato in città, può essere vissuta sia pagando l’entrata a un beach club, molto diffusi in questa zona del Messico, o godersela in autonomia senza pagare ombrellone e sdraio.

Se prima o dopo il relax volete fare un suggestivo viaggio nel passato, vi basterà raggiungere la spiaggia situata poco prima e chiamata Playa Ruinas: qui troverete l’unica città Maya affacciata sul mare. Se la visitate durante i mesi più caldi non dimenticate di arrivare preparati con cappello, crema solare e una borraccia per l’acqua!

Playa Paraiso Tulum

Fonte: iStock

La caraibica Playa Paraiso a Tulum

Playa Mujeres, Cancun

Lo sappiamo, Cancun è una delle destinazioni balneari più turistiche del Messico, ma non è difficile capirne il perché. Le spiagge sono talmente perfette da sembrare una cartolina, caratterizzate da sabbia bianca e acqua turchese, anche se durante l’alta stagione dovrete destreggiarvi tra la folla. Tra le spiagge più famose c’è sicuramente Playa Mujeres (che, attenzione, non ha niente a che fare con Isla Mujeres).

Nonostante la sua vicinanza alla vivace città di Cancun, Playa Mujeres offre un’atmosfera tranquilla e serena. Risulta più lontana dalla folla e dal trambusto tipici di altre zone turistiche della regione, offrendo la location perfetta per una fuga di relax, soprattutto se prenotate il vostro soggiorno in uno dei lussuosi resort presenti.

Playa Delfines, Cancun

Restiamo a Cancun perché qui si trova un’altra spiaggia imperdibile: Playa Delfines. Sviluppatasi ai piedi di una dolce scogliera sul mare, è considerata una delle spiagge più spettacolari della zona grazie alla sua ampia distesa di sabbia bianca bordata da onde turchesi e panorami mozzafiato. Qui respirerete un’atmosfera diversa rispetto alle spiagge della zona hoteleria dove sono presenti beach club e ristoranti: questa spiaggia, infatti, è un vero paradiso anche per i locali, dove trascorrere una giornata perfetta semplicemente rilassandovi sotto le tipiche tettoie di paglia.

Playa Holbox, Isla Holbox

Sabbia bianca, palme ondeggianti e mare turchese: benvenuti a Isla Holbox. Questa è un’isola speciale situata nella penisola dello Yucatan dove troverete un’atmosfera rilassata, strade ricche di murales colorati, una natura incredibile e, ovviamente, spiagge bellissime. La principale e più facile da raggiungere è Playa Holbox, contraddistinta da un’acqua cristallina e poco profonda, perfetta per nuotare. Qui troverete una vasta gamma di servizi come ristoranti, bar e beach club, potrete noleggiare un kayak o regalarvi un massaggio sulla spiaggia.

Playa Holbox

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L’idilliaca Playa Holbox

Playa Carrizalillo, Puerto Escondido

Se trascorrete le vacanze di Natale lungo la costa di Oaxaca, inserite nel vostro itinerario una delle spiagge più spettacolari di Puerto Escondido: Playa Carrizalillo. Nascosta alla fine della baia omonima, offre sabbia bianca e soffice, una vegetazione lussureggiante e scogliere imponenti. Situata vicino al centro di Puerto Escondido, può essere raggiunta facilmente con un taxi e, una volta arrivati, scendendo i 160 scalini che vi porteranno direttamente in spiaggia, non adatti a chi ha problemi di mobilità.

Qui potete rilassarvi sia sul vostro asciugamano o sui lettini affittabili in loco, provare alcune specialità messicane nei locali presenti in spiaggia o provare a surfare: grazie alle sua acque relativamente tranquille, la spiaggia è considerata ideale per i principianti.

Playa Akumal, Tulum

Se il vostro sogno è nuotare con le tartarughe marine, Playa Akumal è la destinazione perfetta per voi. Situata a 30 minuti da Tulum, è abitata da tantissime tartarughe selvatiche e, seppur vederle non sia una garanzia assoluta, è molto raro arrivare in questa spiaggia e non avvistarne almeno una! Il nome stesso della spiaggia, Akumal, significa “luogo delle tartarughe” in lingua Maya.

Per godervi l’esperienza senza mettere a rischio le tartarughe, sono state selezionate zone specifiche per nuotare nella baia ed è stato imposto un limite al numero di persone che possono trovarsi in ogni zona contemporaneamente, in modo da non stressare troppo le tartarughe. Per fare l’esperienza è obbligatorio entrare con una guida certificata, mentre noi consigliamo di indossare una crema solare a base di ingredienti naturali che non inquina l’acqua e non rischia di compromettere la salute degli animali.

Playa Akumal Messico

Fonte: iStock

Playa Akumal vicino a Tulum

Clima del Messico a Natale

Quello natalizio è il periodo ideale per visitare il Messico, soprattutto considerando che la stagione perfetta, ossia quella secca che vi permetterà di godervi le spiagge che vi abbiamo raccontato, va da novembre ad aprile. In questi mesi quasi tutte le regioni del Paese offrono un clima mite, dalla Baja California allo Yucatan, ideale sia per rilassarsi e fare sport acquatici che per scoprire le città che, durante il Natale, festeggiano in grande stile. In generale, la temperatura media è di 25°C e piove molto poco.

Nel dettaglio, le destinazioni costiere come Cancun, Puerto Vallarta e Playa del Carmen nel mese di dicembre registrano temperature diurne comprese tra i 25°C e i 30°C, ideali per nuotare nelle calde acque del Mar dei Caraibi e dell’Oceano Pacifico. L’unico aspetto ‘negativo’ è che questo rappresenta anche il periodo di alta stagione turistica: i prezzi saranno più alti e le spiagge più popolari affollate.

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Vacanze di Natale, i migliori consigli per viaggiare senza stress

Siamo già a Natale, quanto è volato veloce quest’anno? Ammettiamolo, non solo questo quasi trascorso: ogni anno è sempre la stessa storia, il tempo vola e noi cerchiamo di godercelo più che possiamo. Come lo facciamo? Ovvio, viaggiando! Molti di noi non rinunciano ad avventurarsi verso nuove mete neanche durante le vacanze natalizie, anche se in questo periodo il rischio di viaggiare sotto stress è sempre dietro l’angolo. Per fortuna abbiamo raccolto qualche consiglio, che speriamo possa esservi utile per viaggiare senza stress e godervi gli ultimi giorni dell’anno al meglio, come buon auspicio per quello che sta arrivando (si spera ricco di viaggi!).

Scegliete con cura gli orari e le date per evitare il traffico

Se state raggiungendo la vostra meta in macchina, un aspetto fondamentale è scegliere con cura la data di partenza per evitare di restare bloccati nel traffico e perdere ore preziose che potreste spendere godendovi la vacanza. Se il lavoro lo permette, evitate le giornate più a rischio, ossia quelle a ridosso dei giorni ufficiali di festa, e non sottovalutate anche la scelta dell’orario. C’è chi consiglia di mettersi alla guida tra le 5 e le 6 del mattino e chi, invece, suggerisce la sera dopo le 21, ma non gli orari a tarda notte per evitare che il corpo ne risenta.

Inoltre, se avete deciso di trascorrere le vacanze in luoghi dove nevica o potrebbe nevicare, controllate sempre le previsioni per evitare di guidare in strade bloccate dal maltempo.

Fate una lista delle cose da portare e controllatela tre volte

In un mix di superstizione e buon senso, consigliamo di fare una lista delle cose da portare e di controllarla ben tre volte (il tre è considerato il numero perfetto e potrebbe essere il vostro fortunato per assicurarvi di avere tutto con voi). Siamo sicuri che non dimenticherete le cose importanti, come il passaporto o il portafoglio, ma non trascurate i piccoli oggetti come il caricabatterie e le schede di memoria per la vostra fotocamera.

Se viaggiate all’estero, per esempio, assicuratevi di avere il giusto adattatore di corrente e, se viaggiate con un bagaglio a mano e uno in stiva, ricordatevi di mettere in valigia alcuni extra essenziali nel primo in caso di ritardo del volo, aka snack (che in aeroporto costano parecchio), un buon libro e un cambio comodo.

Pianificate spostamenti e attività in anticipo

Viaggiare sotto il periodo delle feste significa avere a che fare con destinazioni affollate e possibili caos negli aeroporti. Per evitare di non riuscire a fare le attività che desiderate, consigliamo di prenotarle con largo anticipo, soprattutto per quanto riguarda i ristoranti se non avete affittato un appartamento dotato di cucina e prevedete pasti fai da te. Non dimenticate che musei e altre attrazioni potrebbero modificare gli orari di apertura e chiusura, vi suggeriamo di controllarli con cura durante la pianificazione del vostro itinerario, soprattutto se visitate una capitale europea.

Per quanto riguarda gli spostamenti in aeroporto, invece, per ridurre lo stress e cercare di evitare eventuali ritardi, consigliamo di scegliere i primi voli in partenza e di valutare con attenzione la durata delle coincidenze per affrontare con più tempo qualsiasi imprevisto. Siamo generalmente tutti ottimisti quando partiamo e pensiamo che nulla possa andare per il verso sbagliato: meglio immaginare almeno un ritardo e saltare di felicità quando non accade!

Viaggiate leggeri

Il potere del minimalismo è sottovalutato, ma il più delle volte non abbiamo bisogno della maggior parte delle cose che mettiamo nel bagaglio. Adattando un grande classico di Marie Kondo a tema viaggio: “La vacanza vera comincia dopo aver riordinato la valigia”. Viaggiare solo con il bagaglio a mano, infatti, potrebbe aiutarvi a ridurre il livello di stress in caso di ritardi perché avrete maggiore flessibilità per cambiare aereo e arrivare comunque con tutti i vostri effetti personali.

Se invece non potete fare a meno del bagaglio in stiva, potreste valutare di volare tranquilli acquistando un dispositivo di tracciamento: in questo modo saprete sempre dove si trova usando solo il vostro smartphone. Viaggiare leggeri riduce lo stress non solo in aeroporto, ma anche durante il viaggio: soprattutto se prevedete di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il vostro alloggio, avere con voi meno borse e valigie più piccole renderà il tutto più facile e rilassato.

Imparate alcune tecniche di rilassamento

Alcune persone sono più suscettibili allo stress rispetto ad altre: è a loro che molti esperti consigliano di imparare alcune tecniche di rilassamento per gestire i momenti di ansia e formulare pensieri positivi. Esistono molte tecniche che funzionano e che possono essere imparate facilmente anche tramite l’utilizzo di alcune semplici app da scaricare sul proprio telefono e avere sempre a portata di mano. Tra queste citiamo la meditazione guidata, l’evocare immagini positive e la mindfulness, tutte metodologie che attivano il sistema nervoso parasimpatico che aiuta a rilassarci.

Scegliete destinazioni meno affollate

Anche la destinazione in sé potrebbe essere causa di stress (queste, per esempio, sono le città più stressanti al mondo). Essendo quello di Natale il classico periodo di alta stagione, potrebbe essere utile scegliere una meta alternativa rispetto a quelle più famose, sempre più affollate soprattutto durante le festività. I sintomi dello stress da viaggio possono presentarsi sotto diverse forme, in particolare quando si è circondati da un mare di persone e non è semplice sentirsi a proprio agio e godersi la vacanza.

Accogliere gli imprevisti con il giusto spirito

Infine, il nostro ultimo consiglio è quello di accogliere gli imprevisti. Il viaggio perfetto non sempre esiste e, per evitare di stressarci inutilmente, l’ideale è quello di cercare di affrontare le situazioni con lo spirito giusto: l’importante, alla fine, e goderci le persone con cui ci troviamo in vacanza, anche se il contesto non è esattamente quello che immaginavamo.

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Annunciate le migliori capitali europee del Natale

Mentre fervono i preparativi per le celebrazioni natalizie del 2024, la Christmas Cities Network ha annunciato le capitali europee del Natale per il 2025, riconosciute grazie alle eccezionali tradizioni natalizie, l’impegno per lo spirito di comunità e le originali e indimenticabili esperienze messe in campo durante le Festività.

Ognuna delle prescelte, infatti, offre attrazioni uniche e ambientazioni magiche che la rendono una meta da visitare almeno una volta nella vita in questo periodo dell’anno.

Ed ecco, allora, Vilnius (Lituania), Celje (Slovenia) e Noja (Spagna) fregiarsi, rispettivamente, del titolo di Capitale, Città e Villaggio europei del Natale 2025.

Il processo di selezione: come è avvenuto

Il processo di selezione è, come accennato, supervisionato dalla Christmas Cities Network, un’organizzazione dedicata alla promozione dei valori culturali, sociali ed economici delle celebrazioni natalizie in tutta Europa. Supportata dal Parlamento europeo, la suggestiva iniziativa mira a mettere in luce quei Paesi e città che simboleggiano l’impegno della comunità, l’innovazione e la tutela del patrimonio legato alle Feste natalizie.

La giuria internazionale, presieduta dalla professoressa Danuta Hübner, stimata economista e politica, porta con sé una vasta competenza. Hübner ha ricoperto il ruolo di Commissario europeo per la politica regionale, Ministro degli affari esteri polacco e Membro del Parlamento europeo, così da rafforzare l’impegno della Rete nei confronti dei valori e dell’eccellenza culturale europea.

Vilnius: Capitale Europea del Natale

La storica e vivace capitale della Lituania è al centro dell’attenzione come Capitale Europea del Natale. Rinomata per il magnifico albero di Natale (famoso in tutto il mondo) che svetta su Piazza della Cattedrale, Vilnius unisce tradizione e innovazione, e dona un’esperienza di festa intrisa di storia e creatività.

La Città Vecchia, Patrimonio UNESCO, diventa un vero e proprio “paese delle meraviglie invernale”, con le stradine acciottolate illuminate dalle calde luci festive.

Ma non è tutto: fiori al’occhiello sono poi l’iconico albero di Natale, i tipici mercatini e gli eventi culturali come la Città del Natale e il pattinaggio sul ghiaccio. Ancora, Vilnius mette al centro la sostenibilità ambientale, con l’illuminazione a risparmio energetico e le decorazioni ecologiche.

Da sperimentare il treno di Natale, le visite guidate e i deliziosi piatti locali come i kugelis e il vin brulé.

Celje: Città Europea del Natale

Ogni dicembre, Celje si trasforma in una località da favola grazie al suo evento distintivo, Fairytale Celje, e offre momenti davvero irripetibili tra spettacoli, mercatini e iniziative sostenibili.

Da non perdere, infatti, sono The Fairytale Land con narrazioni, esposizioni artistiche e decorazioni a tema, e il mercatino Treasure Trove of Gifts con prodotti artigianali e musica dal vivo.

Non mancano attività a tema medievale al Castello e le installazioni luminose uniche nel proprio genere, che sanno unire la storia con il fascino delle Feste.

Noja: Villaggio di Natale europeo

Lungo la costa cantabrica spagnola, Noja incanta con l’atmosfera marinara e le sentite celebrazioni da parte della comunità: si trasforma in un Villaggio di Natale dove risplendono le tradizioni e i sapori del territorio.

La Casa del Natale propone laboratori e spettacoli per famiglie mentre i mercatini mettono in mostra artigianato e delizie gastronomiche come sobaos e quesadas.

Inoltre, è la destinazione perfetta per concedersi tranquille passeggiate nella natura tra le paludi di Santoña e le strade illuminate del villaggio che cristallizzano lo spirito del Natale in riva al mare.

Il “passaggio della torcia” a Brno

Vilnius, Celje e Noja riceveranno ufficialmente i riconoscimenti durante la cerimonia speciale a Brno, Repubblica Ceca, il 15 dicembre 2024, alle ore 17:00.

L’evento celebrerà l’impegno dell’Europa nel preservare le tradizioni delle Feste e promuovere i legami culturali, alla presenza di autorità locali, membri della giuria e precedenti vincitori.

Che preferiate la maestosa Vilnius, la magia delle fiabe di Celje o il calore costiero di Noja, le Capitali europee delle Feste per il 2025 promettono esperienze indimenticabili ricche di gioia, tradizione e senso di appartenenza.

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Gli Alberi di Natale più belli, capolavori della Feste

Quando il Natale si avvicina, le città di tutto il mondo si illuminano con splendidi alberi di Natale, vere opere d’arte che incantano grandi e piccini.

Dall’Italia alle capitali internazionali, sono coinvolgenti e indiscussi simboli di festa, tradizione e magia di un periodo dell’anno che non ha eguali.

Scopriamo, allora, gli alberi di Natale più belli in Italia e nel mondo, che meritano di essere ammirati almeno una volta nella vita.

Gli alberi di Natale più belli in Italia

L’albero di Gubbio 

 Gubbio Natale

Fonte: iStock

Alberi di Natale più belli

Sulle pendici del Monte Ingino, a due passi dalla pittoresca città medievale di Gubbio, si erge il più grande albero di Natale al mondo.

Non si tratta di un albero tradizionale, ma di un’enorme installazione luminosa fatta di oltre 700 luci multicolore. Alto più di 750 metri, è visibile a chilometri di distanza e rappresenta un mix perfetto di tradizione e innovazione.

L’albero di Piazza San Pietro, Roma

Ogni anno, un maestoso abete viene collocato nel cuore del Vaticano, accompagnato da un presepe artistico che celebra la Natività.

San Pietro, Natale

Fonte: Ansa

L’Albero di Natale a San Pietro

L’albero, simbolo di pace e speranza, è decorato con luci calde e decorazioni della tradizione, e diventa un’attrazione imperdibile per chi visita Roma durante il Natale.

L’albero che illumina Milano

natale Milano

Fonte: ANSA

Lo splendido Albero di Natale in Piazza Duomo

Anche Milano è più luminosa in attesa del Natale: ha segnato l’avvio ufficiale delle celebrazioni per le Festività l’accensione dell‘albero di Piazza Duomo, un abete Picea Abies Excelsa alto ben 27,5 metri arrivato, come di consueto, dalla Val Camonica (Brescia) e in particolare da Ponte di Legno.

Anche per il 2024, l’abete è arricchito dalle decorazioni “a cinque cerchi” per ricordare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026. In più, sono centinaia le sfere natalizie e le candide luci.

L’albero di Natale di Napoli

Nel cuore del centro storico di Napoli, a pochi passi dal Maschio Angioino, la città partenopea festeggia il Natale con un’installazione dal design moderno, posizionata in Piazza Municipio di fronte a Palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale.

Per il 2024, si tratta di un albero a spirale, costruito in metallo dorato e arricchito da centinaia di luci avvolgenti, che creano un’atmosfera suggestiva. Accanto all’albero, spicca una carrozza natalizia decorativa, accompagnata dall’opera d’arte Pulcinella firmata da Gaetano Pesce.

L’albero di Natale di Assisi

Il pittoresco borgo di Assisi celebra il periodo natalizio con un maestoso albero posizionato nella suggestiva piazza inferiore della Basilica di San Francesco, nota per i capolavori pittorici di Giotto che adornano le sue pareti.

Assisi, Natale

Fonte: Ansa

Il magico Albero di Natale di Assisi

L’abete, alto 15 metri e proveniente dall’Alto Adige, è impreziosito da 40.000 luci dorate che illuminano la piazza con un’atmosfera incantata. A rendere l’esperienza ancora più emozionante, la facciata della Basilica ospita uno spettacolo di luci ispirato al Cantico delle Creature, il famoso poema composto da San Francesco nel 1225, che nel 2025 celebrerà gli 800 anni dalla sua creazione.

L’albero di Natale di Venezia

Un albero illuminato che si riflette nelle acque della Laguna crea uno spettacolo mozzafiato. A Venezia, l’eleganza del Natale si fonde con il fascino unico della città sull’acqua.

Venezia, Natale

Fonte: IPA

Venezia a Natale è pura magia

L’abete naturale, per il 2024, è alto 15 metri e illuminato da innumerevoli luci bianche fredde e gialle calde nonché impreziosito da migliaia di palline natalizie dorate.

Gli alberi di Natale più belli nel mondo

L’albero del Rockefeller Center (New York)

Natale a New York

Fonte: iStock

Lo spettacolare albero di Natale a New York

Iconico e famoso in tutto il mondo, l’albero del Rockefeller Center a New York è un simbolo del Natale americano.

Ogni anno, milioni di persone si radunano per l’accensione ufficiale delle sue luci. La stella Swarovski sulla cima, le lucine scintillanti e l’atmosfera magica lo rendono a dir poco spettacolare.

L’albero galleggiante di Rio de Janeiro 

Natale a Rio de Janeiro

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Il suggestivo albero di Natale a Rio de Janeiro

Il suggestivo albero galleggiante di Rio de Janeiro è un’autentica meraviglia ingegneristica e artistica.

Collocato nella laguna Rodrigo de Freitas, brilla con milioni di luci LED e, anno dopo anno, dona spettacoli luminosi che attirano turisti da ogni parte del mondo.

L’albero di Natale di Vilnius 

Natale a Vilnius

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Bellissimo albero di Natale a Vilnius

In Piazza della Cattedrale, l’albero di Vilnius in Lituania è famoso per il suo design innovativo e per l’uso di materiali riciclati.

Tutti gli anni, il suo stile inconfondibile e le luci coreografiche lo rendono uno degli alberi più fotografati in Europa.

L’albero di Trafalgar Square (Londra)

Natale Trafalgar Square

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Albero di Natale a Trafalgar Square

L’albero di Trafalgar Square, uno dei cuori pulsanti di Londra, viene donato dalla Norvegia come simbolo di amicizia tra i due Paesi.

Sobrio ed elegante, in un tripudio di luci, è un classico che richiama la tradizione.

L’albero di Monaco di Baviera

Natale Monaco di Baviera

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Il luminoso albero di Natale di Monaco di Baviera

Al centro dei famosi mercatini di Natale, l’albero di Monaco di Baviera è un fulgido simbolo di tradizione tedesca.

Decorazioni fatte a mano e luci calde lo rendono un’attrazione imperdibile.