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La mappa dei luoghi delle canzoni di Taylor Swift

È iniziato il conto alla rovescia per il doppio concerto di Taylor Swift, che sabato 13 e domenica 14 luglio trasformerà Milano nella capitale della musica. Quasi 130 mila ‘Swifties’ provenienti da tutto il mondo potranno ammirare la popstar più amata dalle giovani generazioni che approderà allo stadio San Siro con il suo ‘The Eras Tour’.

C’è chi già notti prima si è accampato davanti ai cancelli per assicurarsi un posto sotto il palco, sfidando il caldo e il temporale di venerdì, mentre all’Hard Rock Cafè in Cordusio i fan si sono scambiati i braccialetti dell’amicizia. Per ingannare l’attesa, che ne dite di un bel viaggio tra i luoghi che hanno ispirato i testi di alcune delle più famose canzoni della celeberrima superstar? Scopriamoli.

Dall’Europa a New York: i luoghi che hanno ispirato Taylor Swift

La piattaforma Civitatis, specializzata in tour guidati, ha creato una mappa dei luoghi che hanno ispirato i testi più famosi della carriera musicale di Taylor Swift. Partiamo da Londra, che fa da sfondo al brano “London Boy”, dove la superstar esalta il fascino della capitale britannica e le persone incontrate tra le sue strade, in primis l’attore Joe Alwyn con cui Swift ha avuto una relazione.

Da Nord a Sud, da Est a Ovest, la città viene menzionata almeno 17 volte dalla popstar, secondo TimeOut. Dai pascoli lussureggianti di Hampstead Heath ai pub di Brixton, dal mercato di Camden a Bond Street, da Soho al West End. Nel suo recente album “The Tortured Poets Department”, due canzoni sono dedicate alla città: la ballata nostalgica “So long, London”, dove canta la fine della sua relazione, e “The Black Dog”, un brano dedicato a un pub di Spring Gardens, a Vauxhall, in cui parla anche di un cuore spezzato.

Sulle tracce dei brani di Taylor Swift ci spostiamo in Irlanda, tra le sue terre del cuore, basti pensare che i suoi antenati hanno vissuto proprio a Dublino. L’amore di Taylor Swift per le vacanze nell’Isola di Smeraldo e la sua passione per il caratteristico maglione irlandese Aran sono più volte saliti agli onori della cronaca. I suoi testi contengono rimandi ai luoghi che ha visitato, in particolare Wicklow, noto come il Giardino d’Irlanda, la cui incredibile bellezza naturale ha ispirato il brano “Sweet Nothing”.

Nell’album “Midnights”, Swift dedica una ballata romantica a Parigi, descrivendone i vicoli, le passeggiate, gli alberi e i paesaggi. Un’altra meta francese che ha ispirato la popstar è St. Tropez, una delle destinazioni più gettonate della Costa Azzurra, che ritroviamo nel brano “The Man”.

Non può mancare New York, protagonista di “Welcome to NY”, una città che riflette l’energia vitale della cantante. “Cornelia Street”, protagonista di un’altra sua celebre canzone, è il luogo in cui la cantante ha vissuto fino al 2017, mentre il brano “False God” è dedicato al West Village, uno dei quartieri più alla moda di Manhattan famoso per i suoi ristoranti trendy e le boutique di stilisti.

Il messaggio di Taylor Swift ai fan

Nelle scorse ore, Taylor Swift ha mandato in estasi i suoi fan con un messaggio postato su Instagram. “Questo tour – ha scritto la popstar – ha portato con sé tante prime volte… per esempio, non ero mai stata in Svizzera e questo posto è incredibilmente bello e ho apprezzato molto di potermi esibire davanti a due folle meravigliose a Zurigo. È abbastanza strano pensare che siano rimaste solo 7 città in questa parte europea del tour. La prossima è una città dove aspetto da tanto tempo di suonare: Milano!!!”.

Intanto, l’evento musicale ha cambiato il volto turistico di Milano. Secondo Confcommercio, lo spettacolo della durata di tre ore e un quarto, cui si aggiunge il pre e il post, porterà a un indotto al capoluogo lombardo di quasi 180 milioni. Stando ai dati di Booking.com, in vista delle date milanesi, le ricerche di soggiorni nel capoluogo lombardo sono aumentate del 15%, dimostrando anche quanto la febbre da Taylor Swift non abbia confini.

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I migliori festival musicali dell’estate 2024 in Umbria

L’iconico Umbria Jazz e il frizzante Riverock Festival accendono l’estate 2024 nel cuore verde d’Italia, che si prepara a una stagione ricca di musica dal vivo. Tra i numerosi festival che animeranno la regione, questi due appuntamenti imperdibili si distinguono per la loro tradizione e la qualità del programma. Umbria Jazz, dal 12 al 21 luglio a Perugia, non ha certo bisogno di presentazioni e rappresenta un’occasione unica per immergersi nelle magiche atmosfere jazz che da sempre caratterizzano questo festival, con concerti di grandi nomi internazionali e giovani promesse del panorama jazzistico.

Riverock Festival, invece, celebra la sua tredicesima edizione dal 25 al 28 luglio ad Assisi. Ai piedi della suggestiva Rocca Maggiore, il festival propone un mix esplosivo di rock, indie, pop ed elettronica, con la partecipazione di artisti affermati e talenti emergenti. Un’esperienza imperdibile per gli amanti della musica a 360 gradi, che potranno godersi concerti di alto livello in una cornice paesaggistica altamente suggestiva.

​Umbria Jazz a Perugia

Quest’anno sui 12 palchi del festival perugino sono attese ben 87 band, per un totale di 580 artisti, 238 eventi, circa 330 ore di musica. Si inizia a mezzogiorno con la sfilata della marching band e si conclude a notte fonda nell’intima atmosfera del jazz club. Ogni location del Festival è caratterizzata da una precisa identità musicale. L’Arena Santa Giuliana, lo spazio più capiente, ospita i grandi eventi, sia di musica pop/rock che jazz. Tra gli headliner spiccano il grande Lenny Kravitz, la leggendaria band Toto e il genio della black music Nile Rodgers con i suoi Chic. Attesissimo anche il concerto  di Vinicio Capossela, dedicato al grande amico e promoter perugino Sergio Piazzoli nel decimo anniversario della sua scomparsa.

Per gli amanti della musica pop, l’Arena ospita Raye, cantautrice inglese vincitrice di ben sei BRIT Awards, l’islandese Laufey, fresca vincitrice di un Grammy, la talentuosa Fatoumata Diawara, la star americana del jazz Veronica Swift, la voce calda e soul di Lizz Wright, spesso paragonata a “un bourbon invecchiato in botti di legno”.

Il Teatro Morlacchi, fulcro della vita culturale cittadina, accoglie concerti di jazz più tradizionale. Gli amanti del jazz “puro” avranno l’occasione di assistere alle performance di grandi maestri del genere, a partire da Charles Lloyd, il grande guru del jazz contemporaneo, che si esibirà con il suo quartetto, e la star del pianoforte Jason Moran. Da non perdere anche i concerti dei tre più grandi trombettisti italiani: Enrico Rava con i The Fearless Five, Paolo Fresu con il Devil Quartet e Fabrizio Bosso con il progetto “About Ten”, con Paolo Silvestri. Completano il cartellone i pianisti Alessandro Lanzoni con special guest Francesco Cafiso, Dado Moroni in trio con Eddie Gomez e Joe La Barbera per un omaggio a Bill Evans, e Danilo Rea in piano solo.

La Galleria Nazionale dell’Umbria è la preziosa cornice per un jazz sofisticato e quasi “da camera”, votato alla ricerca. I palchi all’aperto in Piazza IV Novembre, Giardini Carducci e Terrazza del Mercato Coperto offrono generi più popolari, rivolti a un pubblico che apprezza la buona musica soul, blues e swing. Mentre il Secret Bistrot propone jazz per gli amanti delle jam session, un rito distintivo di questo genere in ogni epoca.

Per le migliaia di turisti che giungono a Perugia per Umbria Jazz, il festival rappresenta anche l’occasione per scoprire uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Tra un concerto e l’altro, è possibile immergersi nelle Vie Regali, nei vicoli, nelle piazze, nelle chiese, nei musei e nei monumenti che raccontano la storia del capoluogo umbro, dall’epoca etrusca al Rinascimento e oltre. È proprio questo incontro tra la musica contemporanea e i luoghi storici che rende Umbria Jazz un’esperienza davvero unica.

Info utili

Come arrivare a Perugia

In auto:

Autostrada A 1 del Sole

Da Nord, uscita Valdichiana

Da Sud Uscita di Orte si prosegue sulla E 45 in direzione Perugia

In treno:

Treno per Perugia dalla stazione di Terontola (linea Firenze-Roma) o dalla stazione di Foligno (linea Roma-Ancona)

Biglietti Umbria Jazz:

Sul sito di Umbria Jazz e su Ticketone

Riverock Festival

Un fitto programma attende alla Rocca Maggiore di Assisi il pubblico del Riverock Festival, con concerti di grandi artisti italiani e internazionali, ma anche incontri, laboratori e attività dedicate al benessere e alla crescita personale.

Si comincia giovedì 25 luglio con un trittico di grandi band italiane: i Marlene Kuntz, con il loro tour “Estate Catartica 2024”, I Hate My Village e A Toys Orchestra, che presentano il loro nuovo album “Midnight Again”.

Venerdì 26 luglio, invece, è la volta di Margherita Vicario, reduce dal successo del suo ultimo album “Gloria!”, e dei Selton, per una serata all’insegna del pop italiano di qualità. Un ingresso libero su prenotazione permetterà di godersi la musica dal vivo in un’atmosfera unica.

Sabato 27 luglio il palco del Riverock ospita Cosmo e Crookers, mentre domenica 28 luglio è la volta di Gio Evan, con il suo “Evanland, il III° Festival Internazionale del mondo interiore. Una giornata interamente dedicata al benessere e alla crescita personale, con un intenso programma di workshop, incontri, laboratori, spettacoli, letture, pratiche, giochi e approfondimenti culturali. Senza dimenticare un’ampia area ludica dedicata ai bambini e ai ragazzi, con giochi inclusivi e privi di qualsiasi forma elettronica.

Il Riverock Festival è un evento da non perdere per tutti coloro che amano immergersi in un’atmosfera magica e suggestiva, circondati dalla bellezza della natura e dalla forza della musica.

Info utili

Come arrivare ad Assisi

In treno:

Linea Firenze-Terontola-Perugia-Foligno – Stazione di Assisi/S. Maria degli Angeli, collegata con servizio di Bus

Servizio navetta gratuito in collaborazione con il Comune di Assisi e Busitalia per la Rocca

In auto:

Autostrada A 1 del Sole

– Uscita Valdichiana fino a Perugia, proseguimento per Cesena (E45) fino all’uscita per Assisi.

Autostrada A 14 Adriatica

– Uscita Civitanova Marche proseguimento per Foligno – Perugia fino all’uscita per Assisi.

Autostrada A 1 del Sole

– Uscita di Orte si prosegue sulla E 45 in direzione Perugia – Cesena fino all’uscita per Assisi.

Biglietti Riverock Festival:

Su TicketItalia e TicketOne

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Milano musica Notizie Viaggi viaggiare

A Milano è boom di turismo, anche grazie a Taylor Swift

Può un evento musicale di portata internazionale cambiare completamente il volto turistico di una città? Assolutamente sì: sta succedendo nella nostra Milano, dove Taylor Swift, una delle artiste di maggior successo nella storia della musica pop contemporanea, terrà due imperdibili concerti a San Siro, il 13 e il 14 luglio di quest’anno. Ecco cosa sta accadendo nella Capitale mondiale della moda e del design.

Oltre +250% le prenotazioni a Milano durante il tour

Sì, avete letto bene: si registra oltre un +250% per le prenotazioni a Milano in vista del tour di Taylor Swift, poiché nella città della Madonnina è previsto l’arrivo di numerosi fan da tutto il mondo. Ad aumentare vertiginosamente sono senza dubbio i viaggiatori italiani che arrivano per assistere ai concerti della regina del Pop internazionale, ma a mettersi in viaggio sono anche gli stranieri, soprattutto gli statunitensi.

Ad affermare quanto appena detto sono gli ultimi dati di Airbnb: le prenotazioni effettuate nel 2023 e nei primi mesi del 2024 per venire a Milano durante il Tour 2024 di Taylor Swift sono cresciute di oltre il 250% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Considerando anche i fan provenienti dall’estero, più di 1 prenotazione su 4 a livello globale arriva dagli Stati Uniti, con un aumento di quasi il 600% dei turisti statunitensi rispetto allo stesso periodo a luglio dello scorso anno.

Più di due terzi delle notti prenotate dagli americani durante le date del tour di Taylor in Europa sono di donne. Inoltre, quasi un terzo delle notti durante il tour nelle destinazioni europee sono state prenotate da americani. La musica di Taylor Swift, infine, affascina le generazioni in modo trasversale, anche se sono soprattutto i Millennial (47%) a prenotare in Europa durante le date dei suoi concerti, mentre solo il 14% della Gen Z americana sembra spinta a viaggiare oltreoceano per assistere dal vivo alle esibizioni della cantante.

Gli Swifties arrivano da ogni parte del mondo

Si fanno chiamare Swifties e sono i fan più caldi di Taylor Switf, al punto da seguirla quasi ovunque. Stando ai dati di Booking.com, in città ne arriveranno tantissimi, tutti pronti a vivere un’esperienza indimenticabile. Secondo l’agenzia di viaggi online olandese per la prenotazione di alloggi, infatti, le ricerche di soggiorni a Milano sono aumentate del 15%. Sebbene questo possa non sembrare molto, è invece notevole considerando la popolarità della città (seppur cresciuta notevolmente negli ultimi anni) come destinazione di viaggio.

Ma non è tutto, perché Booking ha messo a disposizione anche i dettagli sull’aumento delle ricerche dai vari Paesi, che dimostrerebbero quanto sia globale e senza confini la febbre da Taylor Swift:

  • Italia: +66%;
  • Croazia: +89%;
  • Grecia: +33%;
  • Spagna: +30%;
  • USA: +12%.

Raddoppiano anche le prenotazioni dei treni

C’è anche un ulteriore studio che dimostra l’incredibile corsa dei turisti a Milano per assistere al concerto di Taylor Swift: secondo un’analisi condotta da Trainline, app per l’acquisto di biglietti di treni e pullman, le tratte che collegano Milano con Napoli e Roma, hanno registrato un aumento quasi doppio di prenotazioni (del 117% e del 92%) durante la settimana del concerto, rispetto alla settimana precedente. Un’altra rotta con un incremento più che significativo è la Milano-Firenze, che ha visto crescere il numero di passeggeri del 69%.

Infine, ci sono anche le elaborazioni dell’ufficio studi di Confcommercio Milano: dal 12 al 14 luglio l’occupazione alberghiera segna un +4% e gli affitti brevi +11%.

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Emilia Romagna eventi feste musica Notizie Viaggi

Notte Rosa: la Romagna si tinge per la festa dell’estate. Gli eventi

Giunta alla sua 19esima edizione, la Notte Rosa torna a dipingere di questo colore che sa di leggerezza, freschezza e anche un po’ di estate l’Emilia Romagna e le sue piazze (ma non solo!). Il weekend tra il 5 e il 7 luglio è infatti ricco di appuntamenti che hanno in comune due elementi principali: la musica e il ballo.

Con la Notte Rosa, ancora una volta, la regione si trasforma nel dancefloor più grande d’Italia, per coinvolgere quanti più cittadini e viaggiatori possibili in un’atmosfera di festa che celebra alla grande l’avvio della stagione estiva. 

Dalle piazze alle discoteche, tutti in pista

Come anche negli scorsi, il flashmob collettivo sarà quello che darà il via al weekend in grande stile, anche se già nella giornata di venerdì il programma è ricco di sorprese e appuntamenti: il 6 luglio alle ore 18.00, però, il “Weekend Dance” sarà il flashmob promosso nelle piazze (per essere pronti e sapere già tutti passi è possibile visionare online il video tutorial con la coreografia pensata appositamente per l’occasione).

Durante il weekend della Notte Rosa in Emilia Romagna sono previsti tantissimi concerti che condurranno sul palco alcuni tra gli artisti più in vista della scena musicale odierna in Italia, tra cui: Blanco, Gaia, Shablo, Epoque, Morgan, Dargen D’Amico, Calcutta, Rosa Chemical, Mirko Casadei, Big Band, i Santa Balera con Moreno il Biondo, Jo Squillo, Cristiano Malgioglio, Annalisa, RAF, dj Molella, Boomdabash, Filippo Graziani con Eugenio Finardi, Shade, Ludovico Einaudi e molti altri ancora. 

Nonostante tutta la danza sia l’essenza stessa di questo weekend di festeggiamenti, al centro di tutti gli stili ci sarà il Liscio, un ballo candidato dalla stessa regione a divenire Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco e che quest’anno non può che essere celebrato insieme alla ricorrenza dei 70 anni dall’uscita di Romagna Mia di Casadei.

Le piazze, gli stabilimenti balneari e le discoteche, al chiuso o all’aperto, di tutta la regione saranno però coinvolti in un programma veramente vasto che lascia spazio a tutti i gusti e a tutte le preferenze: 110 km di costa balleranno fino a vedere le prime luci dell’alba, festeggiando l’estate con il sottofondo che più le appartiene, la musica e la gioia.

Il programma, interamente consultabile sul sito ufficiale http://www.lanotterosa.it, è molto corposo. Rosa Chemical farà cantare e ballare tutta Comacchio la sera di venerdì 5 luglio, mentre a Forlì saranno protagonisti i Boomdabash. Attesissimo Blanco a Rimini.

Oltre ai concerti, tantissimi saranno i dance party con i dj set, una particolarità della costa romagnola, che si animerà con le sue discoteche più famose e storiche come il Cocoricò.

Non solo musica…

Ma la Notte Rosa e il weekend di ballo dell’Emilia Romagna non passa inosservato nemmeno a coloro che hanno anche voglia di rilassarsi o di vivere esperienze a contatto con la splendida natura della regione. Parallelamente al classico programma del weekend musicale, infatti, la Notte Rosa offre iniziative come bike tour per le vie di Ferrara, aperitivi al tramonto in eco-shuttle ad Argenta, attività fisica sul lungomare di Torre Pedrera e Viserbella.

Anche i parchi divertimento della regione saranno animati da eventi a tema, come l’Acquario di Cattolica e Mirabilandia.

E per finire, i fuochi d’artificio: i giochi pirotecnici terranno tutti i partecipanti con il naso all’insù e gli occhi puntati verso il cielo a mezzanotte di venerdì 5 luglio nelle città di Comacchio, Milano Marittima, Cesenatico, San Mauro Mare, Gatteo Mare, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.

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11 città oltreoceano da visitare d’estate

L’estate è la stagione perfetta per scoprire nuove destinazioni e immergersi in culture nuove e così diverse. Se si è alla ricerca di una nuova avventura, magari oltreoceano, questo articolo potrebbe contenere la soluzione giusta per organizzare una nuova vacanza. Ecco undici città affascinanti che offrono esperienze uniche per ogni tipo di viaggiatore, per adulti e bambini.

Austin, Texas: la città della musica dal vivo

Conosciuta come la capitale mondiale della musica dal vivo, Austin è una città vibrante e creativa degli Stati Uniti, che ha molto da offrire, più della sua celebre scena musicale. Durante l’estate, Austin è un mix esplosivo di numerosi festival, concerti e attività all’aperto. Qui, Barton Springs Pool, una piscina naturale situata nel cuore della città, è il luogo ideale per rinfrescarsi durante le giornate più calde e per giornate all’insegna del relax, dopo aver visitato la capitale del Texas ed i suoi dintorni. Da non perdere il famoso festival musicale Austin City Limits e il South by Southwest (SXSW), che attira artisti da tutto il mondo. E per gli amanti del cibo, Austin è un paradiso di barbecue texano e cucina gourmet.

Tra storia e cultura a Birmingham, negli Stati Uniti

Birmingham è una città ricca di storia e cultura, spesso trascurata dalla maggior parte dei turisti internazionali. In estate, questa grande città offre una vasta gamma di attività all’aperto. Da visitare assolutamente il Birmingham Botanical Gardens, un’oasi verde con giardini tematici e sentieri sereni nel cuore dell’Alabama. Gli appassionati di storia, poi, possono esplorare il Birmingham Civil Rights Institute, che offre una panoramica molto approfondita del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Inoltre, Vulcan Park and Museum offre una vista panoramica della città, ideale per un pomeriggio di esplorazione e per gli amanti della fotografia alla ricerca dello scatto perfetto.

L’Avana, l’ affascinante capitale di Cuba

L’Avana è una città unica, che incanta con il suo fascino antico e la sua vibrante vita notturna. Durante l’estate, L’Avana brilla di eventi culturali, feste e musica dal vivo, dal caratteristico animo cubano. Passeggiare lungo il Malecón, il famoso lungomare dove locali e turisti si riuniscono per godersi la brezza marina e i tramonti mozzafiato, è un’esperienza unica e da vivere almeno una volta nella vita.

Sono presenti anche numerosi punti di interesse storico come, ad esempio, il centro storico de L’Avana Vieja, un sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, con le sue strade acciottolate e l’architettura coloniale. E per un’esperienza autentica, da non perdere le vibranti esibizioni di musica dal vivo in uno dei tanti locali di salsa della città.

La capitale del Messico: Città del Messico

Città del Messico è una delle metropoli più grandi e dinamiche del mondo, un simbolo del continente americano. In estate, la città è un’esplosione di colori e cultura. Il Zócalo, la piazza principale, è un ottimo punto di partenza per esplorare non solo le meraviglie della città, come la Cattedrale Metropolitana e il Palazzo Nazionale, ma vivere esperienze uniche che il Messico ha da offrire.

Gli amanti dell’arte possono visitare il Museo Frida Kahlo e il Museo Soumaya, che ospita una grande collezione d’arte internazionale. Per un’esperienza all’aperto, invece, è consigliata la visita del Chapultepec, uno dei parchi cittadini più grandi al mondo, dove troverai laghi, musei e uno zoo.

Jacksonville, nella soleggiata Florida

Jacksonville è la destinazione ideale per chi ama il mare e le attività all’aperto. Si trova nello stato della Florida, famoso per il suo clima e per altre città importanti come St.Petersburg. Grazie alle sue spiagge infinite, ai suoi parchi naturali ed una vivace scena artistica, è una città che può offrire qualcosa per tutti. Qui è famosa la Jacksonville Beach, dove poter fare surf, prendere il sole o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia, oppure il Big Talbot Island State Park, famoso per le sue spiagge ed i suoi sentieri panoramici. Inoltre, il Riverside Arts Market è un’ottima occasione per scoprire prodotti di artigianato locale, cibo e musica dal vivo.

Montreal e Toronto, in Canada

Montreal è una città che combina perfettamente l’eleganza europea con la modernità nordamericana. Durante l’estate, la città di Montreal si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto con diversi festival, concerti ed eventi culturali. Il Festival Internazionale di Jazz di Montreal è uno dei più grandi al mondo e attira musicisti e spettatori da ogni angolo del pianeta. In città, non bisogna perdere l’opportunità di visitare il Mont Royal, un grande parco che offre viste panoramiche sulla città.

Un’altra grande città canadese che merita una visita, oltre le sue meraviglie naturali è, senza ombra di dubbio, Toronto, una città cosmopolita e dinamica, perfetta per una vacanza estiva. Il Distillery District, con le sue strade acciottolate e gli edifici storici, è un luogo affascinante per passeggiare e scoprire gallerie d’arte, negozi e ristoranti per tutti i gusti. Una delle attrazioni principali della città è la CN Tower per una vista mozzafiato sulla città e sul Lago Ontario. Per un’esperienza culturale unica si può esplorare il Royal Ontario Museum e l’Art Gallery of Ontario. E per gli appassionati di sport, da non perdere assolutamente una partita di baseball dei Toronto Blue Jays nello stadio cittadino.

San Juan in Portorico

San Juan è una città ricca di storia del Portorico, con cultura e piena di bellezze naturali. L’estate è la stagione giusta per visitare questa città, è il momento perfetto per godersi le sue spiagge bianche e le acque cristalline. Visitare il centro storico di San Juan, con le sue fortificazioni coloniali come El Morro e San Cristóbal, e perdersi nelle stradine piene di colori e vita della città è sicuramente un’esperienza da fare per vivere a pieno l’anima di questa città. Le spiagge di Isla Verde e Condado sono perfette per chi cerca relax e divertimento. E per chi ama la cucina ed è alla ricerca di nuovi sapori, si consiglia di assaggiare la cucina portoricana in uno dei tanti ristoranti locali.

Vista di San Juan in Portorico

Fonte: 123RF

Vista della città di San Juan in Portorico

Santo Domingo e la Repubblica Dominicana

Santo Domingo è una città vibrante con una storia affascinante e una cultura ricca. Durante l’estate, la città è piena di diversi eventi, musica e feste. Visita la Zona Colonial, il cuore storico della città, con le sue strade acciottolate e gli edifici coloniali. Il Faro a Colón, un monumento dedicato a Cristoforo Colombo, offre una vista panoramica della città. Le spiagge di Boca Chica e Juan Dolio sono perfette per chi cerca sole e mare. E per un assaggio della cucina locale, c’è il famoso piatto “La Bandera Dominicana”.

Pittsburgh: la città dei fiumi

Pittsburgh è una città sorprendentemente affascinante, dalla ricca offerta culturale e dai paesaggi mozzafiato. Durante l’estate, è possibile godere di diverse attività all’aperto, lungo i tre fiumi che attraversano la città. Il Phipps Conservatory and Botanical Gardens è un’oasi di bellezza con giardini tematici e mostre floreali. Gli amanti dell’arte, inoltre, possono visitare il Carnegie Museum of Art e il The Andy Warhol Museum. Per una serata di relax e divertimento, una passeggiata attraverso il quartiere di Lawrenceville farà scoprire boutique, caffè e ristoranti unici in questa incantevole città americana.

Oakland in California

Nello stato della California si trova Oakland, una città vivace, spesso sottovalutata ed oscurata dalla vicina San Francisco. Tuttavia, questa grande città ha molto da offrire, soprattutto in estate. Il Lake Merritt è un luogo ideale per gli amanti della natura, per una passeggiata, una gita in barca o un picnic. Visitare il Chabot Space and Science Center può rappresentare un’esperienza educativa ed interattiva. Inoltre, la scena  culinaria di Oakland è ricca e variegata, con ristoranti che offrono cucina e ricette da tutto il mondo. E per un po’ di cultura, si può visitare il Fox Theater, un gioiello architettonico che ospita concerti e spettacoli non solo durante l’estate, ma anche tutto l’anno.

Per gli amanti della cultura, ma anche delle attività all’aperto, della musica o della storia, queste undici città oltreoceano offrono qualcosa di unico per ogni visitatore. L’estate è il momento perfetto per esplorare nuove destinazioni e creare ricordi indimenticabili. Quindi, perché non sfruttare questa stagione per scoprire destinazioni uniche nel mondo?

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Sere FAI d’Estate: tutti gli eventi al calar del sole da giugno a settembre

La notte si accende di magia, con l’appuntamento più atteso dell’anno: tornano le Sere FAI d’Estate, con tantissimi eventi che si terranno da Nord a Sud, una volta calato il sole. Per l’occasione, i Beni appartenenti al Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) rimarranno aperti eccezionalmente più a lungo. Inoltre sarà possibile partecipare ad aperitivi e picnic, concerti e spettacoli, incontri culturali, trekking e passeggiate guidate, naturalmente dopo il tramonto. Da fine giugno a inizio settembre 2024, il calendario è davvero ricco di date da segnare in agenda. Ecco gli eventi più suggestivi.

Sere FAI d’Estate, gli appuntamenti al Nord

Sono oltre 300 gli eventi che si terranno in tutto il Paese, a partire dalla fine di giugno e sino all’inizio di settembre. Nel Nord Italia, uno degli appuntamenti più attesi è l’apertura serale eccezionale del Memoriale Brion, un imponente monumento funebre situato nel comune di Altivole (prov. di Treviso). Al suo interno sono ospitate le spoglie dei coniugi Giuseppe e Onorina Brion, oltre a quelle dell’architetto Carlo Scarpa e di sua moglie. Le visite guidate al tramonto sono previste per il 23 giugno, il 7 e il 21 luglio.

Palazzo Moroni, nel cuore della Città Alta di Bergamo, ospiterà invece la rassegna Pellicole d’autore en plein air, dal 6 luglio al 24 agosto: nei giardini della villa verranno proiettati 6 film d’eccellenza. Su una collina a due passi da Varese, il parco di Villa Panza sarà lo scenario dei concerti di Ars Sonora, in calendario dal 30 giugno al 21 luglio. Contemporaneamente, si potrà ammirare la collezione d’arte americana che è ospitata all’interno delle sue sale.

Sere FAI d’Estate, gli appuntamenti al Centro

Ad Assisi (prov. di Perugia), ai piedi della Basilica di San Francesco, c’è un rigoglioso bosco millenario che si animerà, il 29 giugno al calar del sole, con le avventure di Agatha Christie e di altre coraggiose autrici, in un appuntamento dedicato alla lettura all’aria aperta. È invece il borgo toscano di San Gimignano (prov. di Siena) ad accogliere i visitatori con un tour guidato di Casa Campatelli e della sua affascinante torre, con degustazione omaggio di un calice di Vernaccia. Le date da segnare in calendario? Il 6 e il 20 luglio, il 10 e il 24 agosto, il 14 e il 28 settembre.

A Recanati (prov. di Macerata), a pochi passi dalla casa in cui nacque Giacomo Leopardi, sorge l’orto dell’antico Monastero di Santo Stefano: è qui che il poeta compose L’Infinito. L’Orto sul Colle dell’Infinito organizzerà degli aperitivi letterari sotto alle stelle, un vero e proprio viaggio culturale, dal 27 giugno al 9 agosto. Inoltre, come in tanti altri Beni appartenenti al FAI, l’11 e il 25 luglio e il 14 e il 28 agosto si terrà l’appuntamento Astronomi per una notte: un’osservazione del cielo stellato alla scoperta delle sue meraviglie.

Sere FAI d’Estate, gli appuntamenti al Sud

Un appuntamento speciale è quello che si svolgerà il 27 luglio presso l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, a Lecce: si tratta della Notte bianca dei bambini, con tantissimi giochi in legno per il divertimento dei più piccini e una visita guidata dedicata a tutta la famiglia, alla scoperta della storia millenaria di questo luogo di culto. È infine nella splendida cornice della Baia di Ieranto, e più precisamente presso il promontorio di Punta Campanella (prov. di Napoli) che si terrà un breve trekking con osservazione astronomica guidata alla scoperta del cielo stellato. Sono previste diverse date per tutta la stagione estiva.

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A Napoli, sui luoghi amati da Pino Daniele

Napule è mille culure” cantava Pino Daniele, artista partenopeo legato indissolubilmente alla sua splendida Napoli. Un capolavoro intramontabile che descrive con delicatezza e amore tutta la bellezza di questa città campana affacciata sull’incantevole golfo sorvegliato dal Vesuvio. E non c’è modo migliore di celebrare il ricordo di Pino Daniele che conoscerne la sua storia. A Napoli, tra i rioni e le viuzze che si snodano tra le case e i palazzi antichi, è possibile prendere parte a un tour dedicato all’artista partenopeo, alla scoperta del lato musicale e artistico di una delle città più belle del mondo.

Eventi a Napoli per ricordare Pino Daniele

Dopo la sua morte, avvenuta nel 2015, ogni anno il 4 gennaio si ricorda Pino Daniele. Sono svariati gli eventi che vengono organizzati nella sua città per celebrare lui e la sua arte, a partire dal famoso Caffè Gambrinus, in pieno centro e proprio accanto a Piazza del Plebiscito: in questo locale, fra i primi dieci a fa parte dell’Associazione Locali storici d’Italia, gli artisti si esibiscono con alcune cover live dell’artista.

Il tour di Napoli sulle note di Pino Daniele

Seguire le testimonianze e la storia artistica e personale di Pino Daniele a Napoli è un viaggio emozionante e curioso. Ogni anno la Delegazione FAI di Napoli organizza un vero e proprio tour cittadino, “Napule è… i luoghi del cuore di Pino Daniele”: un’occasione per ripercorrere in parte la sua storia, tra i vicoli e i palazzi che lo hanno ispirato. Napoli si lascia scoprire così a passo lento, percorrendo a piedi il dedalo di vicoli contorti che compongono il centro storico della città. Sul sito ufficiale FAI è possibile consultare le future date del tour con i relativi prezzi dei biglietti.

Vicolo dedicato a Pino Daniele

Fonte: ANSA

Vicolo dedicato a Pino Daniele, Napoli

I luoghi del cuore di Pino Daniele a Napoli

Napule è ‘na cammenata / inte viche miezo all’ato” e proprio con una passeggiata “tra i vicoli in mezzo agli altri”, si ripercorre la storia del compianto cantautore partenopeo.

Pino Daniele è nato e cresciuto nel ventre di Napoli, spostandosi dal Porto a piazza Santa Maria La Nova, con le sue scale che furono il suo primo palcoscenico sul quale si esibiva davanti agli amici. Si è formato per le strade del centro storico, tra Spaccanapoli, i Decumani, piazza del Gesù e via dei Tribunali. È qui che si raccontano vari e curiosi aneddoti durante il tour guidato.

Spaccanapoli, quartiere in cui ha vissuto Pino Daniele

Fonte: 123RF

Quartiere Spaccanapoli

Percorrendo il cuore di Napoli si raggiunge anche la sua modesta casa natale, luogo in cui è cresciuto insieme alle sue “zie”, che si racconta gli regalarono la sua prima chitarra.

Si passa per l’istituto Diaz, scuola che ha frequentato, che nell’anno della sua prematura scomparsa lo ha voluto ricordare e continua a farlo da allora. Proprio qui, sulle scale della scuola Pino Daniele suonò la sua prima chitarra, muovendo i primi passi verso un sogno musicale che pochi anni dopo sarebbe diventato realtà.

Il tour prosegue verso il Conservatorio, fino a raggiungere via Donnalbina, nel quartiere San Giuseppe e a due passi da piazza Santa Maria la Nova, nei pressi della quale (in Largo Ecce Homo) si trova il vicoletto intitolato all’artista: qui spicca una sua raffigurazione murale in compagnia della sua amata chitarra, un’opera che sembra voglia ispirare le nuove generazioni.

Murales dedicato a Pino Daniele, nel cuore di Napoli

Fonte: ANSA

Vicolo dedicato a Pino Daniele, Napoli

Nel corso del tour viene raccontata la storia del cantante, la sua musica e gli aneddoti di una vita trascorsa tra i monumenti, le strade e le piazze che hanno ispirato l’arte intramontabile del “mascalzone latino”. Ne è un esempio la canzone “Fortunato“, dedicata a un personaggio della Napoli di alcuni decenni fa, quando Pino Daniele era un ragazzo: parlava di Fortunato Bisaccia, noto “tarallaro” che girava per i vicoli della città. Ma anche nelle composizioni “Jesce Juorno” e “na tazzulella ‘e cafè” emergono i tratti distintivi, tra musica, tradizioni e aromi, di un legame eterno con la Città del Sole.

Cosa c’è di meglio, infine, che concludere il viaggio alla scoperta della Napoli musicale di Pino Daniele con un gustoso aperitivo, assaporando alcune delle bontà tradizionali partenopee? Se cullati dalle note dell’immortale maestro, allora, ancor meglio.

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Varsavia, itinerario di 7 tappe sulle tracce di Chopin

Varsavia, la capitale della Polonia, è una città che unisce storia, cultura e musica. Tra le sue strade risuona ancora la melodia di Fryderyk Chopin, uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Scoprire e visitare Varsavia proprio sulle tracce di questo illustre personaggio può essere una buona chiave di lettura e conoscenza della città! Ecco un itinerario per scoprire i luoghi che hanno segnato la vita di Chopin e immergersi nell’atmosfera della sua musica. Pronti per un viaggio emozionante di 7 tappe tra concerti, musei e passeggiate romantiche?

1. Museo Fryderyk Chopin

Il punto di partenza ideale per il nostro itinerario è il Museo Fryderyk Chopin, situato nel Castello Ostrogski. Questo museo è interamente dedicato alla vita e alle opere del compositore. Qui è possibile ammirare una collezione, la più grande al mondo, di manoscritti, lettere, strumenti musicali e oggetti personali di Chopin. Le mostre interattive permettono di ascoltare la sua musica e di approfondire la sua storia in un modo unico e coinvolgente.

2. Chiesa di Santa Croce

Rientrando a Varsavia, non può mancare una visita alla Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin. Dopo la sua morte, il cuore del compositore fu riportato in Polonia e murato in uno dei pilastri della chiesa, per sua volontà. Una targa commemorativa segna il luogo esatto, rendendo questo luogo sacro una vera e propria meta di pellegrinaggio per gli appassionati di Chopin.

3. Łazienki Park

Il Parco Łazienki è uno dei più grandi e belli parchi di Varsavia, e al suo interno si trova il monumento a Chopin. Di domenica, in primavera e estate, qui si tengono concerti gratuiti di pianoforte all’aperto. Musicisti di fama internazionale si esibiscono accanto alla statua del compositore, creando un’atmosfera magica e rilassante. Un consiglio? Portate una coperta e qualche snack, e godetevi un picnic musicale in questo splendido parco.

4. Università di Varsavia

L’Università di Varsavia è un altro luogo significativo nella vita di Chopin. Qui il giovane Fryderyk studiò musica, e ancora oggi l’università ospita eventi e concerti dedicati al compositore. Una passeggiata nel campus ti permetterà di immaginare com’era la vita di Chopin durante i suoi anni universitari.

5. Museo Nazionale di Varsavia

Per completare l’itinerario cittadino, vale la pena una visita al Museo Nazionale di Varsavia. Sebbene non sia interamente dedicato a Chopin, questo museo ospita una vasta collezione di opere d’arte polacca, molte delle quali risalgono all’epoca del compositore. È un ottimo modo per contestualizzare la vita e l’opera di Chopin all’interno della storia e della cultura polacca.

6. Le Panchine di Chopin

Varsavia non celebra Chopin solo attraverso musei e concerti, ma anche con un’iniziativa unica: le “Panchine di Chopin”. Queste panchine speciali, dislocate in vari punti della città, sono dotate di QR code. Scansionando il codice con il proprio smartphone, si può ascoltare una delle composizioni di Chopin e ottenere informazioni sulla sua vita e sulla sua musica. Le panchine sono posizionate in luoghi significativi legati al compositore, come il Parco Łazienki, la Chiesa di Santa Croce e l’Università di Varsavia. Questo percorso musicale all’aperto permette ai visitatori di immergersi nell’atmosfera di Chopin in modo innovativo e interattivo, rendendo la scoperta della città ancora più affascinante.

7. La casa natale di Chopin a Żelazowa Wola

Nei dintorni di Varsavia, a circa 60 km dalla capitale, si trova il villaggio di Żelazowa Wola, luogo di nascita di Chopin. La casa dove è nato è stata trasformata in un museo immerso in un pittoresco parco. Passeggiando tra i sentieri del parco, si possono ascoltare le composizioni di Chopin che risuonano dagli altoparlanti nascosti tra gli alberi. La visita a Żelazowa Wola è un’esperienza che combina natura e musica, regalando momenti di pura serenità.

Varsavia & Chopin

Varsavia ha un legame profondo e indissolubile con Fryderyk Chopin, che trascorse gran parte della sua giovinezza in questa città. Nato nel villaggio di Żelazowa Wola nel 1810, Chopin si trasferì a Varsavia all’età di sette mesi e vi rimase fino al 1830, quando lasciò la Polonia per Parigi. Durante questi anni formativi, studiò musica e iniziò a comporre, esibendosi per la prima volta in pubblico proprio a Varsavia. La città fu il palcoscenico della sua crescita artistica e personale, influenzando profondamente la sua musica. Per questo, ancora oggi, Varsavia celebra il suo legame con Chopin attraverso musei, monumenti e concerti che onorano la memoria del compositore.

Info pratiche

Come arrivare a Varsavia

Arrivare a Varsavia è semplice grazie all’aeroporto internazionale Chopin, che offre collegamenti diretti con numerose città europee e internazionali. Dall’aeroporto, il centro città è facilmente raggiungibile con taxi, autobus e treni.

Quando andare a Varsavia

Il periodo migliore per visitare Varsavia sulle tracce di Chopin è tra la primavera e l’autunno. Da maggio a settembre, i concerti gratuiti nel Parco Łazienki sono un’esperienza imperdibile. L’estate offre un clima piacevole per passeggiare nei parchi e visitare i luoghi all’aperto, mentre l’autunno regala colori spettacolari e un’atmosfera romantica. Anche in inverno, però, la città ha il suo fascino, con mercatini di Natale e concerti al chiuso che riscaldano l’anima.

Piatti e prodotti tipici

Durante il viaggio a Varsavia ci sarà senz’altro l’occasione di assaporare i piatti tipici della cucina polacca. Tra questi, i pierogi, ravioli ripieni di carne, formaggio, patate o funghi, sono un must. Il bigosh è uno stufato di carne e crauti, e il żurek è una zuppa a base di farina di segale con salsiccia e uova. Per i dolci, consigliamo di provare il sernik, una cheesecake polacca, e i pączki, soffici ciambelle ripiene di marmellata. Per gli adulti, sono da assaggiare la żubrówka, una vodka aromatizzata con erba del bisonte, e le birre locali come la Żywiec. E se si cerca un ricordo culinario da portare a casa, il miele polacco è noto per la sua qualità e varietà di sapori.

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Attraverso la grande bellezza d’Italia in compagnia dei Pooh

“La prima volta che siamo venuti a Venezia era il 1976 e abbiamo realizzato uno shooting fotografico proprio in Piazza San Marco per festeggiare i primi 10 anni della nostra carriera”, ricordano con un po’ di nostalgia i POOH. “Siamo rimasti incantati dalla bellezza e dall’unicità di questo capolavoro a cielo aperto che è Venezia. Non avremmo mai pensato allora che 50 anni dopo ci saremmo ritrovati a suonare in questo luogo magico, abbiamo avuto la fortuna di esibirci in tutto il mondo nei nostri 60 anni di carriera ma crediamo che l’emozione di suonare a San Marco per la prima volta sarà davvero incredibile”.

Un legame – quello con la Grande Bellezza d’Italia – che i Pooh hanno deciso di celebrare con un tour che toccherà tutti i luoghi più iconici del nostro Paese: da Pompei alle Terme di Caracalla, passando per Piazza San Marco e molti altri. Una serie di concerti imperdibili, che i Pooh raccontano in esclusiva a SiViaggia, per rivivere ancora una volta la storia della band attraverso i loro più grandi successi, da “Amici per sempre” a “Tanta voglia di lei”, da “Parsifal” (capolavoro della band uscito nel 2023 in una speciale versione per il 50° anniversario) a “Dammi solo un minuto”, solo per citarne alcuni.

In oltre 50 anni di carriera i POOH hanno superato i 100 milioni di dischi venduti, hanno ottenuto un elenco spropositato di premi e riconoscimenti e si sono dimostrati dei veri “pionieri” per le rivoluzioni introdotte nei loro live, i temi trattati nei brani e l’uso della tecnologia moderna.

Un viaggio nella grande bellezza d’Italia, da Pompei alle Terme di Caracalla, passando per Piazza San Marco e molti altri luoghi iconici del nostro Paese: siete emozionati di intraprendere questo “cammino” unico?
Roby: L’emozione è davvero enorme perché nella maggior parte di queste piazze non ci siamo mai esibiti. Abbiamo accettato anche in virtù di questo, con il piacere e l’emozione di toccare dei posti nuovi e diversi, che sono i luoghi più belli d’Italia e anche del mondo. Piazza San Marco, le Terme di Caracalla, Pompei, sono tutti luoghi unici al mondo e gli artisti come noi hanno sempre bisogno di nuovi stimoli, che è sempre stata la benzina del nostro motore. Non vediamo l’ora di salire su questi palchi, la nostra Grande Bellezza: sarà un’emozione per noi ma ancor di più per il pubblico perché vedrà nello stesso momento i Pooh e anche tutto il resto.

Un tour che questa volta tocca soltanto location d’eccezione, che si uniscono alla vostra musica lungo ormai sessant’anni della nostra Italia: come le avete scelte e in che modo possono valorizzare la vostra arte?
Dodi: Fanno parte della proposta iniziale che ci è stata fatta dal nostro manager, il quale per convincerci a tornare sul palcoscenico dopo lo scorso anno, ha pensato bene di mettere un’altra ciliegina sulla nostra torta. “Ci sono da fare ancora delle cose bellissime”, ha detto. E alla nostra domanda su quali fossero queste cose bellissime, ci ha risposto con questi concerti nei luoghi più belli del nostro Paese. Da quel momento, abbiamo cominciato anche noi a gasarci a quest’idea e a pensare ad un repertorio particolare per questo tour che andasse oltre al tour di “Amici per sempre”, abbiamo voluto infatti aggiungere altri quattro brani che non facevano parte dell’ultima scaletta. Sono sicuro che proprio in virtù delle location che andremo ad attraversare sarà un tour memorabile, come lo sono stati i primi in cui abbiamo deciso di fare gli stadi e i teatri, ovvero spazi diversi dalle balere dove suonavamo fin da ragazzini.

Qual è secondo voi il legame più profondo tra la musica e il viaggio?
Riccardo: Se sei un musicista, sei sempre in viaggio. A volte ti svegli in hotel e ti chiedi: “Dove sono?”. E questo lo dici sia quando sei in una città italiana che nel resto del mondo. Ma a volte lo dici anche a casa tua, svegliandoti, prima ti aprire gli occhi. Ci sono giorni che la mia bambina si chiede se papà ha dormito in casa o se è ancora in tournée. Questo vuol dire essere musicisti in viaggio e i Pooh sono sempre stati dei musicisti in viaggio. In prospettiva, pensavamo che una volta arrivati i capelli bianchi saremmo stati di più a casa e invece ci siamo resi conto che la nostra grande passione è proprio questa: viaggiare e suonare dal vivo.

Qual è stato il viaggio più incredibile della vostra vita come Pooh?
Red: Ci sono stati due viaggi davvero emozionanti e belli, che coincidono con la registrazione degli album “Tropico del nord” e “Aloha”. Il primo lo abbiamo registrato negli AIR Studio di Montserrat, che erano gli studi di George Martin, produttore dei Beatles e nello studio a fianco c’era Sting che stava lavorando al suo primo album da solista. Quello è stato un bellissimo viaggio di lavoro durante il quale abbiamo scoperto e imparato tante cose, ci siamo confrontati con operatori e tecnici che hanno lavorato con McCartney, Sting e artisti di questo calibro. Durante quei giorni lo stesso George Martin ci faceva dormire a casa sua, dove c’erano queste due donne nere che si arrabbiavano se non mangiavamo 36 uova ogni mattina. “Aloha” invece lo abbiamo registrato alle Hawaii, eravamo in riva all’Oceano, siamo stati lì due mesi nello studio di George Benson. Anche in questo caso, una esperienza memorabile. Sono stati entrambi viaggi in cui abbiamo scoperto aspetti nuovi della vita e allo stesso tempo ci siamo confrontati con tecniche innovative nel nostro lavoro, lavorando a contatto con gente che non era qui in Italia.

 

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Coachella Festival: tutto quello che c’è da sapere

Un tripudio di colori, stili eccentrici e musiche da tutto il mondo si uniscono in una party esclusivo che non smette di fare tendenza. È il Coachella Festival, l’evento annuale che ospita gli artisti più in voga del panorama musicale mondiale.

Se state progettando un viaggio negli Stati Uniti ad aprile, allora potreste pensare di raggiungere la California del sud: qui, all’Empire Polo Fields di Indio, prende vita una delle rassegne musicali più celebri al mondo, non a caso soprannominata “la Woodstock degli anni 2000″. Un evento imperdibile, che ogni anno attira migliaia di persone provenienti da tutto il globo.

Il Coachella Valley Music and Arts Festival si tiene ogni anno a Indio, all’interno della Coachella Valley. Ecco alcune dritte per godervi al meglio questo appuntamento, diventato un cult per gli amanti della musica e non solo.

Coachella Festival: il successo dalle origini

Con un nome che deriva dal simbolo di Città del Messico, ovvero il serpente, il Coachella Festival prende vita ogni anno negli ultimi week end di aprile, sulla spianata desertica dell’Empire Polo Club di Indio, in California. Proprio l’ampiezza di questa location ha permesso l’organizzazione e lo sviluppo di grandi eventi musicali che si rivelano ogni anno un grande successo: basti pensare che nella prima edizione, nell’ottobre del 1999, sono stati venduti circa 40 mila biglietti, mentre nell’aprile del 2017 si è passati a ben 250 mila ingressi.

La quantità di artisti che si sono esibiti sui palchi del Coachella Valley Music and Arts Festival è enorme e i generi spaziano dal pop all’alternative rock, fino alla musica elettronica. Ma non parliamo soltanto di un festival musicale: il Coachella è divenuto nel tempo un vero e proprio evento culturale e artistico, che detta nuovi stili e tendenze nel campo della moda e del lifestyle, tanto che è nato lo “stile Coachella”, cavalcato da numerosi vip e influencer che vi si recano per promuovere outflit, accessori e acconciature: look eccentrici con colori accentuati, abiti lunghi e svolazzanti, stili hippie con stampe etniche e fiori, stivaletti da cowboy e sandali, gioielli appariscenti e capelli con treccine, onde, brillantini e molto altro.

Come arrivare al Coachella Festival

Per raggiungere la Coachella Valley californiana, che ospita il Festival, partendo dall’Italia è necessario prendere un areo diretto a Los Angeles (LAX), San Diego (SAN) oppure Palm Springs (PSP), con United Airlines, Air Canada, Alaska Airlines o American Airlines. Da questi aeroporti si hanno tre opzioni per raggiungere Indio: tramite un volo interno, con bus navetta o con un’auto. 

Da Los Angeles (2 ore di distanza), San Diego (2,5 ore) e Palm Springs (la più vicina al festival, a 30 minuti) sono disponibili i Valley Shuttle Service, per arrivare via terra. Spesso questo servizio è scelto da coloro che acquistano un pacchetto per l’evento comprensivo di volo e hotel.

Un’alternativa comoda è il noleggio di un’auto oppure la condivisione di un passaggio tramite le note app di carpooling. Una scelta, questa, che potrebbe farvi risparmiare anche parecchi soldi sul trasporto dandovi allo stesso tempo l’opportunità di socializzare con persone del posto.

Nei week end in cui si svolge il festival in genere le strade sono molto trafficate. Per questo si consiglia di anticipare il viaggio a Indio o a Palm Springs (le cittadine più vicine) a inizio settimana, in modo da non rimanere imbottigliati nelle strade affollate. In questo modo riuscirete anche a combattere il jet lag adeguandovi al nuovo fuso orario e potrete caricarvi per il grande evento musicale e artistico. Per raggiungere la location del Coachella da Indio, poi, si dovrà prendere una navetta per un breve tragitto.

Dove dormire per assistere al Coachella

Dal 2003 il Coachella Festival mette a disposizione anche un campeggio per coloro che vogliono vivere l’avventura fino in fondo: vengono infatti installate strutture per camping con tende e stazioni per camper e caravan.

In alternativa, potrete recarvi a Palm Springs (anche se è più cara), ad Indio oppure nella vicina Lake Colorado. Qui si può dormire in un camping con tende ispirate a quelle indiane, oppure nelle Safari Tents. Nei dintorni non mancano poi gli hotel e i resort. Qui troverete una vasta scelta, ma alcuni sono davvero particolari, come The Chateau at Lake ed Embassy Suites a La Quinta.

Se noleggiate un’auto, potete pensare di cercare un hotel più economico in cittadine poco più lontane come Agua Caliente, Beaumont o Cabazon, per poi recarvi al festival con il mezzo affittato.

Dove mangiare

Se il Coachella è un festival dove le tendenze musicali, artistiche e stilistiche danno il meglio di sé, non sono di meno anche le tendenze culinarie. Sono centinaia i food truck disseminati nel parco, sicuramente una caratteristica del festival, mentre gli amanti del gourmet possono mangiare in uno dei pop-up restaurant presenti, ossia veri e propri ristoranti stellati che propongono piatti ricercati e alternativi.

Non mancano i cocktail speciali e la vasta selezione di birre artigianali, oltre ai dissetanti bicchieri di fresh lemonade. Un’offerta gastronomica diversificata e che accontenta tutte le tendenze del mondo food: dai patti healthy, alle poke bowl, fino alle scelte senza glutine e vegane. Un’esplosione di sapori e colori in uno degli eventi musicali più trendy del mondo.