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Una nuova esperienza adrenalinica sulla Torre Eiffel, il ponte sospeso Le Vertige

Parigi non smette mai di stupire i suoi visitatori, siamo d’accordo? Negli anni, la città dell’amore, dell’arte (e quanti più appellativi le si possono dare, più se ne mettano) affascina i viaggiatori di tutto il mondo sapendo rimanere fedele alla sua essenza, a se stessa, ma al tempo stesso innovandosi e questa volta lo fa con un’attrazione mozzafiato che trasforma la Torre Eiffel in un’esperienza ancora più emozionante.

Fino a domenica 9 marzo 2025, i turisti potranno attraversare Le Vertige, un ponte sospeso lungo 40 metri che collega i pilastri nord e sud del monumento, offrendo una prospettiva unica sulla “Dame de Fer” e sulla città sottostante. Ecco i dettagli su questa insolita ed “esotica” attrazione parigina e le info sui costi e gli orari per scoprirla.

Cos’è Le Vertige, la nuova attrazione della Torre Eiffel

Le Vertige – nuova attrazione della Torre Eiffel che a Parigi (e non solo!) è sulla bocca di tutti – non è un ponte tradizionale, ma una passerella realizzata con una rete di sicurezza blu, che garantisce massima protezione ai visitatori. Situato a 60 metri di altezza, permette di vivere un’esperienza simile ai ponti himalayani, con una vista mozzafiato e un’alta dose di adrenalina.

La struttura è stata progettata con 25.000 maglie annodate e rinforzata con cavi laterali per garantire una stabilità impeccabile. Grazie a questa tecnologia, The Vertigo (il nome inglese dell’attrazione) può sopportare un peso di oltre 30.000 kg/m², offrendo un’esperienza sicura e indimenticabile.

Il ponte sospeso è accessibile dal primo piano della Torre Eiffel e rappresenta un’attrazione adatta a tutta la famiglia. Possono attraversarlo tutti i visitatori con biglietto di ingresso alla Torre Eiffel, inclusi i bambini a partire dai 3 anni. I minori di 12 anni devono essere accompagnati da un adulto.

Tuttavia, per motivi di sicurezza, l’installazione non è accessibile alle persone con mobilità ridotta (sedie a rotelle, bastoni o stampelle) ed è sconsigliata a chi soffre di vertigini.

Info, costi e orari per la vostra visita al ponte sospeso

Le Vertige è un’attrazione temporanea visitabile fino al 9 marzo 2025. Per accedere alla passerella è necessario possedere un biglietto d’ingresso alla Torre Eiffel, ma la traversata del ponte è gratuita previa registrazione.

L’accesso a The Vertigo avviene tramite il primo piano della Torre Eiffel, presentandosi davanti al Padiglione Ferrié. Qui, scansionando un QR code, i visitatori possono prenotare una fascia oraria e ricevere il biglietto via e-mail.

Orari di apertura di Le Vertige:

  • Dal lunedì al venerdì: 10:30 – 18:30
  • Sabato e domenica: 10:00 – 20:00

Tariffe d’ingresso alla Torre Eiffel:

  • Biglietto ascensore fino al 2° piano: Adulti 23,10€, Giovani (12-24 anni) 11,60€, Bambini (4-11 anni) 5,90€
  • Biglietto ascensore fino alla cima: Adulti 36,10€, Giovani (12-24 anni) 18,10€, Bambini (4-11 anni) 9,10€
  • Biglietto scale + ascensore fino alla cima: Adulti 27,50€, Giovani (12-24 anni) 13,80€, Bambini (4-11 anni) 6,90€
  • Biglietto scale fino al 2° piano: Adulti 14,50€, Giovani (12-24 anni) 7,30€, Bambini (4-11 anni) 3,70€

I bambini sotto i 4 anni entrano gratuitamente.

Prenotazioni disponibili sul sito ufficiale della Torre Eiffel o presso le biglietterie in loco. Se avete già visitato la Torre Eiffel, Le Vertige è adesso un’ottima occasione per riscoprirla da un punto di vista completamente nuovo. Non perdete l’opportunità di vivere questa esperienza unica prima della sua chiusura, se vi trovate nella splendida capitale francese questo weekend!

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Tutti a bordo dell’Archeotram, per fare un viaggio nel passato di Roma

Quante meraviglie storiche e archeologiche può contare la Città Eterna? C’è chi sostiene che non basterebbe una vita per conoscere Roma, e probabilmente non c’è niente di più vero. Tuttavia, la nostra Capitale ha deciso di mettere a disposizione dei suoi visitatori un nuovo servizio che permette di fare un vero e proprio viaggio nel passato della città, alla scoperta di monumenti che tolgono il fiato: l’Archeotram.

Che cos’è e quando parte l’Archeotram

L’Archeotram, che si inserisce nel progetto della Passeggiata Archeologica Carme, non è propriamente una novità: se ne parla da ben 30 anni ma quest’anno, finalmente, sta per diventare realtà. Entro Pasqua 2025, infatti, è previsto il lancio di questo mezzo di trasporto, destinato sia ai turisti che ai romani, che consente, come dichiarato a La Repubblica dall’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, di salire a bordo della “linea che attraversa la Storia”.

Si tratta infatti di un vecchio tram Stanga, riqualificato e dipinto di un bel tipico rosso pompeiano, che farà un viaggio nel cuore antico di Roma. Durante il tragitto le persone a bordo potranno anche usufruire di guide multilingue e supporti audiovisivi. Una prima prova operativa è già stata effettuata il 18 febbraio di quest’anno, mettendo in evidenza proprio uno dei suoi aspetti più significativi: l’integrazione nel sistema di trasporto pubblico cittadino.

Ciò vuol dire che i passeggeri lo potranno utilizzare acquistando un normale biglietto Atac, poiché l’obiettivo dell’amministrazione è quello di promuovere la cultura e il turismo in modo inclusivo, senza costi aggiuntivi per chi ne usufruisce. Un’idea di mobilità sostenibile che quasi certamente avrà anche un impatto positivo sulla riduzione del traffico nel centro storico della città.

Percorso e fermate dell’Archeotram

L’introduzione di questo interessante mezzo di trasposto si inserisce nel quadro delle iniziative previste per il Giubileo del 2025, e prevede ben dieci fermate all’andata e dodici al ritorno per un totale di un’ora e un quarto di viaggio, attraverso alcuni dei più grandi e importanti siti di archeologia romana e opere più moderne della nostra Capitale.

Piazzale Ostiense

Si inizia da piazzale Ostiense, dove spicca nei cieli la bellissima Piramide Cestia. Quest’ultima è una tomba romana, alta 36,40 metri, dipinta di bianco e decorata da raffinati affreschi con figure di ninfe e Vittorie alate. In questo stesso luogo si fa spazio anche la suggestiva Porta San Paolo, celebre varco nelle Mura Aureliane costruito nel III secolo d.C..

Piramide Cestia

Fonte: iStock

Piramide Cestia e Porta San Paolo

Circo Massimo

Il Circo Massimo è la prima fermata dell’Archeotram ed anche uno dei posti più incredibili di Roma: è ancora oggi considerato il più grande stadio della storia e la struttura per spettacoli più estesa del mondo antico. In passato, da queste parti, si svolgevano alcune delle gare agonistiche più amate dagli antichi Romani, insieme ai giochi gladiatori.

Celio

Di nuovo a bordo dell’Archeotram per scendere poi alla fermata Celio, dove si sviluppa l’omonimo parco archeologico che è la culla di importanti testimonianze archeologiche, come i resti del tempio del Divo Claudio. A disposizione c’è anche il Museo della Forma Urbis, che custodisce alcuni frammenti della Forma Urbis Romae, la pianta marmorea della Roma antica incisa tra il 203 e il 211 d.C..

Colosseo

Prossima fermata: Colosseo. Un sito che non ha di certo bisogno di presentazioni ma che è così spettacolare che ammirarlo è sempre emozionante come la prima volta. Del resto, parliamo del più famoso e imponente monumento della Roma Antica e del più grande anfiteatro del nostro pianeta. Da qui, inoltre, ci vuole un attimo per raggiungere i preziosi Fori Imperiali.

Via Labicana

La Via Labicana sorge tra il Colosseo e la zona di Manzoni, e tale fermata può quindi essere un punto perfetto per scendere dal tram e partire per una bella passeggiata per esplorare alcuni dei numerosissimi tesori di Roma. A poca distanza, per esempio, sorge il Palazzo Merulana che offre un percorso espositivo su quattro piani con opere della scuola romana, del Novecento italiano e molto altro ancora.

San Giovanni

San Giovanni è un meraviglioso quartiere di Roma impreziosito da diversi edifici rinascimentali e una lunga serie di punti di interesse. Imperdibile (e spesso sottovalutata) è la Basilica di San Giovanni in Laterano che è la più antica e importante basilica d’occidente. Con degli interni unici nel loro genere, è anche la sede di una Porta Santa fondamentale per la cristianità.

Basilica di San Giovanni in Laterano, Roma

Fonte: iStock@Photo Beto

Gli incredibili interni della Basilica di San Giovanni in Laterano

Porta Maggiore

Poi ancora Porta Maggiore, anch’essa spesso considerata solo come meta di passaggio, che nei fatti è una delle porte nelle Mura Aureliane di Roma con un’incredibile unicità: si trova nel punto in cui convergevano otto degli undici acquedotti che in passato portavano l’acqua alla città. Ma non è finita qui, perché la verità è che tutta l’area nelle vicinanze è ricca di reperti antichi che grazie all’Archeotram saranno valorizzati.

Principe Eugenio/ Manzoni

Anche in questa fermata ci sono tantissime cose da fare e vedere come, per esempio:

  • Chiesa di Santa Bibiana: dalle origini antichissime, conserva la statua in marmo bianco della Santa che è anche la prima figura completamente vestita scolpita dal Bernini;
  • Palazzo del Freddo Giovanni Fassi: gelateria fondata nel 1880, quindi una delle più antiche di tutta Italia.

Piazza Vittorio Emanuele II

Piazza Vittorio Emanuele II si trova nel cuore del rione Esquilino, dove un tempo persone da tutta Italia erano solite venire per andare ai Mas (oggi trasformati e riqualificati in Accademia di Moda). Proprio qui si trovano i bellissimi giardini Nicola Calipari, con i resti di una fontana romana del III secolo d.C., la Porta Magica detta anche Porta Alchemica e molto altro ancora.

Napoleone III, Giolitti e Termini

Le ultime tre fermate dell’Archeotram sono Napoleone III, Giolitti e Termini, ideali per fare una sosta rigenerativa presso il Mercato Centrale, tempio del buon cibo italiano. Via Giolitti, invece, in poco tempo conduce al cospetto dell’affascinante Basilica di Santa Maria Maggiore mentre il capolinea, piazza dei Cinquecento, è ottimale anche per andare alla scoperta di Palazzo Massimo alle Terme, le Terme di Diocleziano e l’elegantissima piazza della Repubblica.

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Visitare Stoccarda: un viaggio tra la storia e i simboli del Baden-Württemberg

Hai mai sentito parlare di Stoccarda? Quella città tedesca si cita spesso per fare riferimento a due marche di automobili molto celebri e tante persone sono portate a credere che Stoccarda sia solo legata all’industria e non abbia un aspetto affascinante. Nulla di più errato: visitare Stoccarda è il miglior modo per rendersi conto di quanta bellezza questa città contenga. La domanda, quindi, sorge spontanea: quali sono le principali attrazioni e monumenti da non perdere a Stoccarda? Ecco qualche consiglio per il tuo prossimo viaggio in Germania.

Come raggiungere Stoccarda dall’Italia

Stoccarda si trova nel Land tedesco del Baden-Württemberg, zona che occupa il sud-ovest della Germania. Ci sono varie opzioni per raggiungere comodamente la città e tutta l’area circostante.

  • Stoccarda è perfetta da raggiungere in auto, soprattutto se il tuo viaggio on the road parte dal nord Italia. Dista, da Milano, circa 500 chilometri.
  • Quella parte della Germania può essere raggiunta anche in treno. e ferrovie tedesche offrono collegamenti da diverse città italiane, come Milano e Venezia, con cambi a Zurigo o Monaco di Baviera.
  • Per chi necessita di un volo, l’Aeroporto di Stoccarda è ben servito sia da compagnie di bandiera che da alcune low-cost. Molti viaggiatori raggiungono, invece, aeroporti non distanti come Francoforte o Monaco, per poi postarsi a Stoccarda con un’auto a noleggio o con il treno.

Stoccarda non è di certo piccola ma, nella sua parte centrale, si gira perfettamente a piedi. Sono disponibili, in ogni caso, moltissimi mezzi pubblici. In centro girano soprattutto bus elettrici e metropolitana.

Cosa vedere a Stoccarda: il Mercedes-Benz Museum

Fonte: iStock

Il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda

La storia dell’automobile a Stoccarda: il Mercedes-Benz Museum

Il motivo per cui molti decidono di visitare Stoccarda è il Mercedes-Benz Museum. In questa città, intatti, nel 1886, Karl Benz inventò la prima vettura a motore. La sede centrale dell’azienda è ancora a Stoccarda e, negli anni, è stato progettato e organizzato un museo molto interessante da scoprire, anche per chi non è propriamente amante dei motori.

Il Mercedes-Benz Museum è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, e ammette i visitatori fino alle 17. Il biglietto costa 16€ per un adulto e sono previsti anche dei pacchetti per famiglia e delle riduzioni. La cosa migliore è munirsi di biglietto online, per garantirti l’ingresso nel giorno nel giorno in cui vuoi tu. Considera almeno tre ore per la visita a questa attrazione di Stoccarda che ti racconterà l’evoluzione del mondo dell’automobile nei 160 anni di storia di questo marchio.

Un’altra perla automobilistica: il Porsche Museum

C’è un altro brand automobilistico iconico che ha visto la luce a Stoccarda e la cui presenza ha generato un qualcosa da vedere e da ammirare. Si tratta della Porsche che, ovviamente, ha un suo proprio museo. Quest’ultimo si trova nel quartiere di Zuffenhausen e, proprio come l’altro museo dedicato al mondo automobilistico, è bello sia dentro che fuori.

Anche in questo caso, conviene fare i biglietti online e in anticipo. Il costo è di 10€ e gli orari di visita sono gli stessi del Mercedes-Museum. Il giorno di chiusura è, quindi, il lunedì.

Il Museo Porsche non è solo un’esposizione di automobili, ma un viaggio attraverso la storia di questo marchio diventato un’icona nel mondo dei motori.

Visitare il Porsche Museum a Stoccarda

Fonte: iStock

L’ingresso del Porsche Museum di Stoccarda

La Schlossplatz: il cuore storico di Stoccarda

Dalla storia dell’automobile a quella, vera e propria, della città. Stoccarda è stata pesantemente toccata dalla Seconda Guerra Mondiale ma alcune cose sono rimaste al loro antico splendore e molto è stato debitamente ristrutturato e ricostruito.

Lo si vede bene quando ci si trova al cospetto di una delle cose da vedere a Stoccarda: la Schlossplatz, il cui contorno sono sia edifici storici che moderni. Al centro si erge la Jubiläumssäule, una colonna eretta nel 1841 in onore del venticinquesimo anniversario di regno del Re Guglielmo I del Württemberg. In passato, la Schlossplatz non era un luogo pubblico ma faceva parte dei giardini ducali e, a partire dal 1746, fu utilizzata come area per esercitazioni e parate militari. Solo a metà del XIX secolo fu trasformata in un parco aperto al pubblico, diventando un luogo di svago e ritrovo.

Neues Schloss: il barocco a Stoccarda

Il centro di Stoccarda è un luogo che si fa amare, anche fuori dal periodo dei Mercatini di Natale, capace di attirare tanta gente in città. Il Baden-Württemberg è un Land dove il Barocco è di casa. Lo mostra bene anche Stoccarda stessa, soprattutto in uno dei suoi monumenti storici principali: il Neues Schloss, ovvero il castello nuovo. Si tratta di un palazzo a dir poco imponente, commissionato nel 1746 per sostituire l’antica residenza reale del Württemberg. Questa dimora di 365 stanze è stata, infatti, il domicilio ufficiale dei reali di questo Land per tre generazioni.

Il numero delle stanze non è casuale: al momento della commissione, venne chiesto di costruire una stanza diversa per ogni giorno dell’anno. Oggi, il Neues Schloss ospita uffici governativi e, pertanto, le visite pubbliche sono limitate e possibili solo su prenotazione speciale.

Stoccarda: visitare i monumenti della Schlossplatz

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La Schlossplatz di Stoccarda

Altes Schloss: dove la storia è di casa

Se esiste un “Castello Nuovo”, ci sarà sicuramente anche un Castello Vecchio. L’Altes Schloss di Stoccarda si trova sulla Schillerplatz, altro luogo chiave del centro della città. Le sue origini ci portano indietro al X Secolo, quando fu costruito come fortezza con tanto di fossato, per proteggere l’allevamento di cavalli del re. Il nome Stoccarda, infatti, deriva da “Stuotgarten”, ovvero giardino delle giumente.

Questo castello risulta essere oggi una sorta di assemblaggio di più edifici di epoche diverse ma non perde di certo fascino. Anzi, è stato un luogo molto importante fino, come dicevamo, all’entrata in scena del Neues Schloss. Oggi, ospita il Landesmuseum Württemberg, che custodisce collezioni che raccontano la storia e la cultura della regione di Stoccarda.

L’architettura religiosa a Stoccarda: la Stiftskirche

Un altro monumento da non perdere a Stoccarda è la Stiftskirche, la chiesa più antica della città. Si trova non distante dall’Altes Schloss al quale – si pensa – fosse addirittura unita ai tempi della sua costruzione. Risale al X Secolo e gli elementi romanici sono ancora ben visibili, benché la chiesa sia – a oggi – principalmente gotica.

La chiesa è stata fortemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ma non ha perso né il suo fascino né il suo valore storico-artistico. Al suo interno c’è ancora la cripta reale, dove sono sepolti tutti i membri di quella che fu la famiglia reale del Württemberg.

Attualmente è un luogo di culto luterano ma si può visitare, al di fuori dei momenti in cui ci sono celebrazioni religiose.

Stoccarda per chi ama l’arte: le gallerie e il Kunstmuseum

Stoccarda è una città che offre molto a chi ama l’arte, anche quella contemporanea.In città è stato aperto, nel 2015, il Kunstmuseum Stuttgart, un luogo dove ci sono sia collezioni permanenti che esposizioni temporanee. Il museo è gratuito e, come tutte le attrazioni cittadine pubbliche, è chiuso il lunedì.

Questo luogo si distingue anche per l’architettura esterna: un cubo di vetro modernissimo che, durante il giorno, riflette l’ambiente circostante. Al contrario, di notte, mostra le pareti interne in pietra calcarea illuminate, dando vita a una sorta di scultura luminosa racchiusa dalle vetrate.

L’arte è proprio di casa a Stoccarda, dato che ci sono moltissime gallerie che propongono tutti i tipi d’arte: dal design, alla fotografia, alla scultura fino ad arrivare alle installazioni di ogni genere.

Architettura a Stoccarda: la Weissenhofsiedlung

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L’architettura modernista della Weissenhofsiedlung di Stoccarda

La mano di architetti famosi per il Patrimono UNESCO di Stoccarda

La Weissenhofsiedlung di Stoccarda è un’importante testimonianza dell’architettura moderna. Si tratta di un insieme di edifici costruiti nel 1927 per l’esposizione del Deutscher Werkbund. Sono stati progettati da 17 architetti di fama internazionale, tra cui troviamo Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius e Le Corbusier.

Nel luglio 2016, due edifici progettati da Le Corbusier all’interno della Weissenhofsiedlung sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Si tratta di due capolavori di architettura modernista che mostrano come design e funzionalità possano coesistere.

Quest’area è aperta ai visitatori, offrendo l’opportunità di esplorare gli interni restaurati secondo il design originale. Un luogo da non perdere, soprattutto se si è appassionati di design e si amano le cose belle.

Stoccarda per chi ama lo shopping: la Königstraße

Ogni città ha una via che diventa un vero e proprio punto di riferimento per lo shopping e Stoccarda non fa di certo eccezione. La Königstraße è il punto di riferimento per chi ama fare acquisti di ogni genere. Affacciati su questa lunga via ci sono negozio di ogni genere: dalle catene di abbigliamento più famose fino ad arrivare ai grandi marchi di alta moda.

Le origini della Königstraße risalgono al XV secolo, ma fu solo a inizio del XIX Secolo che acquisì il suo nome attuale. In quel dato momento storico, infatti, il re decise di trasferire le scuderie reali in questa zona, contribuendo allo sviluppo della via come centro nevralgico della città

Questa strada collega la stazione ferroviaria all’area della Schlossplatz ed è praticamente impossibile non imboccare la Königstraße, anche senza accorgersene. Lungo questa via troverai anche moltissimi luoghi dove mangiare e bere a Stoccarda.

Dove fare shopping a Stoccarda: la Königstraße

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La Königstraße di Stoccarda

Stoccarda per i viaggiatori golosi

Stoccarda è una città della Germania che offre molto, in quanto a gastronomia. Anche parlando di vino. Siamo portati, infatti, a pensare alla Germania solo come una grande terra di produzione birraria ma il vino impera spesso e volentieri in tanti Land diversi.

La città ha una lunga tradizione vinicola: Stoccarda vanta addirittura dei vigneti urbani offrono produzioni davvero molto apprezzate. Nel caso tu amassi tanto la birra, sappi che non resterai deluso: proprio qui si svolge, in ottobre, la Cannstatter Volksfest, ovvero la seconda festa dedicata alla birra più grande di tutta la Germania.

Cosa si mangia in un luogo così? A Stoccarda puoi assaggiare alcuni piatti tipici del sud-ovest della Germania, pietanze che non troverai in altre parti del paese. Una delle prime cose da ordinare sono, per esempio, i Maultaschen. Si tratta di pasta ripiena simile ai ravioli, solitamente ripieni di carne, spinaci e molte spezie.

Stoccarda, come molte altre città del Baden-Württemberg, è un luogo perfetto per assaggiare i Käsespätzle, ovvero gli Spätzle al formaggio. Spesso rappresentano un primo piatto ma può capitare di mangiarli come companatico, magari pronti ad accompagnare un buon Zwiebelrostbraten, ovvero del manzo arrosto con cipolle.

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Cosa vedere a Boston: attrazioni, monumenti e quartieri per un tuffo nella storia americana

Una città giovane, dinamica, dedita alle arti e al teatro, tra passato e presente: Boston, in Massachusetts, è in continua espansione e rappresenta un pezzo importante della storia americana. Nel New England, è tra le città più importanti, popolare non solo per gli americani (è una città universitaria), ma anche per i turisti che rimangono affascinati dal suo skyline e dall’architettura storica, che convive con le influenze moderne regalando scorci in cui fare un tuffo nel passato della storia americana. Ecco cosa vedere a Boston, dove si trova l’Old State House: qui, nel 1776, è stata letta la Dichiarazione d’Indipendenza.

The Freedom Trail

L’itinerario turistico di Boston non può che iniziare dal Freedom Trail: lungo il percorso pedonale, possiamo davvero scoprire la storia della città e rimanerne affascinati. In effetti, consigliamo di dedicare almeno una giornata a questo sentiero, poiché è lungo 4 km. Un passo dopo l’altro, si scoprono i quartieri di Downtown, Beacon Hill, North End, Charlestown. La Capitale del Massachusetts ci accoglie con fierezza: qui si respira la storia della Rivoluzione Americana, considerando che Boston è stata fondata dai coloni puritani fuggiti dall’Inghilterra.

Cosa vedere a Boston

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Uno scorcio di Boston: Acorn Street

Lungo il Freedom Trail, sono diverse le attrazioni, anche piuttosto antiche, che ci attendono: per esempio il Boston Common, tra i parchi più grandi della metropoli e che vince persino l’appellativo di parco più antico degli Stati Uniti. Camminando ancora, vicino al Boston Common c’è la possibilità di adocchiare, sulla cima della collina di Beacon Hill, la Massachusetts State House, immediatamente riconoscibile per via della sua imponenza e della grande cupola dorata. Per tutti gli amanti della storia americana, possiamo portare indietro le lancette del tempo con una visita all’Old South Meeting House, che si trova a Downtown: qui è stato organizzato il Boston Tea Party, l’atto di protesta dei coloni nordamericani contro il governo.

Trinity Church

Maestosa, vicina alla Boston Public Library (la biblioteca più antica degli Stati Uniti) e soprattutto “tra i dieci più importanti edifici in America”: stiamo parlando della Trinity Church, costruita tra il 1872 e il 1887, chiesa episcopale realizzata in stile neoromanico (Richardsonian Romanesque). Oggi l’edificio convive tra passato e presente e si riflette nei grattacieli moderni: l’architettura convive in modo mozzafiato.

Museum of Fine Arts

A Boston è impossibile annoiarsi, considerando che possiamo arricchire l’itinerario andando alla scoperta dei suoi quartieri (come Back Bay), o visitare i musei, tra cui l’Isabella Stewart Gardner Museum o il Museum of Fine Arts (MFA): è una sorta di paese dei balocchi per chi ama l’arte, considerando che ospita diverse collezioni, non solo di arte americana, ma anche europea, asiatica e africana. Sono presenti rimandi al Rinascimento Italiano, alla pittura olandese e francese e all’arte antica, con particolare focus sull’arte egizia.

Bunker Hill Monument

Attrazioni e monumenti di Boston

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Old State House di Boston

Premessa: sono diversi i monumenti che possiamo vedere qui, ma naturalmente alcuni rappresentano un pezzo importante della storia americana. Ci troviamo per l’esattezza a Charlestown, e il Bunker Hill Monument, che si può raggiungere dall’itinerario del Freedom Trail, è un antico obelisco alto 67 metri. Per costruirlo ci sono voluti ben 18 anni e il progetto è stato curato dall’architetto Solomon Willard. Icona del quartiere e della città di Boston, è possibile salire fino in cima all’obelisco per apprezzare il panorama della metropoli. Volendo possiamo raggiungerlo a piedi per vivere un’esperienza di turismo lento o in alternativa le linee di bus che si fermano nelle vicinanze sono 89 e 93.

Downtown Boston

Visitare la Capitale del Massachusetts significa perdersi nei suoi quartieri, come a Downtown, dove si trova il Boston Common, ma anche il Faneuil Hall Marketplace, il luogo ideale in cui fare shopping e portare a casa qualche souvenir. Per chi poi vuole provare la gastronomia di Boston (come il lobster roll o il roast beef sandwich, due piatti simbolo della cucina del luogo insieme alla pizza, proprio così), il punto di riferimento è il Quincy Market, in cui alla fine si può trovare gastronomia da tutto il mondo, anche giapponese e messicana. Il posto perfetto per ristorarsi tra un giro e l’altro, spendendo il giusto.

Little Italy di Boston, il North End

Sono diversi i quartieri caratteristici di Boston e di certo non possiamo non menzionare il North End, considerando che è conosciuto dai più come la Little Italy di Boston. Possiamo dunque tornare metaforicamente a casa visitando questo posto, la cui storia ci affascina: del resto siamo anche nel quartiere residenziale più antico della metropoli, dove con il tempo si sono trasferiti molti italiani e italo-americani. Tra le cose da vedere citiamo l’Old North Church, Paul Revere Mall (dove si trova la statua di Paul Revere, patriota americano), la casa di Paul Revere o magari la Skinny House, la casa più piccola di questa città immensa!

Boston Tea Party Ships & Museum

Tra le cose da vedere a Boston non possiamo non parlare del Boston Tea Party Ships & Museum, dove è possibile rivivere l’evento che ha dato vita all’America: proprio così, qui è prevista un’esperienza immersiva e multisensoriale con attori dal vivo, mostre interattive e repliche a grandezza naturale dei velieri del XVIII secolo. Un vero e proprio incontro con la storia in memoria del Boston Tea Party, con la possibilità di assistere alla rievocazione in 3D e naturalmente assaporare alcuni dei tè insieme a biscotti, torte o scones.

Boston Harbor Islands

Oltre alla Boston urbana, possiamo scoprire i dintorni ma soprattutto possiamo visitare le Boston Harbor Islands. Le isole della baia di Boston sono a dir poco mozzafiato e proprio qui si trova il faro più antico d’America: stiamo parlando di 34 isole, con due che sono in realtà delle penisole, e di certo ognuna ha la sua particolarità anche considerando che sono presenti delle attrazioni storiche o in generale possiamo ammirare il panorama naturalistico. Tra le isole da visitare c’è quella di Georges Island, dove si trova il Fort Warren. In alternativa è possibile prendere il traghetto per Spectacle Island, dove ci attendono una spiaggia, sentieri e il panorama dello skyline di Boston. In estate, è anche un luogo super movimentato dove assistere a concerti ed eventi.

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Gustave Eiffel: le opere dell’ingegnere realizzate prima e dopo la torre

Il suo nome è legato a uno dei simboli più amati e celebri di Parigi, ma in verità il suo ingegno ha dato vita a molto altro in Francia e nel resto del mondo. Stiamo parlando di Gustave Eiffel, ingegnere che ha dato vita alla famosa torre nella capitale francese e che nel corso della sua vita è stato la mente (o una delle menti) dietro a tantissime altre opere famose.

Ponti, viadotti, monumenti: ci sono tantissime strutture e meraviglie che portano la sua firma. Nato come Alexandre Gustave Bönickhausen, detto Eiffel, all’inizio della sua carriera è stato allievo di Charles Nepveu.

Tante le opere che ci ha lasciato: viaggio alla scoperta del patrimonio che porta la sua firma in giro per il mondo.

La prima opera di Eiffel

È con l’ingegneria ferroviaria che la carriera di Gustave Eiffel prende il via. Era giovanissimo, aveva 26 anni, quando gli è stato affidato il cantiere per la realizzazione del ponte Saint-Jean sulla Garonna, noto anche con il nome di Passerelle Eiffel.

È stato progettato da Stanislas de Laroche-Tolay con Paul Regnauld, mentre Gustave dirigeva il cantiere e ha contribuito con alcune idee importanti. Si snoda per circa 500 metri e dal 2009, dopo la dismissione, è classificato come monumento storico. Famoso è anche un incidente avvenuto durante la realizzazione del ponte, quando un operaio è caduto nella Garonna. A salvarlo è stato proprio Eiffel che si è tuffato in acqua.

La nascita della Maison G. Eiffel – Ateliers de constructions métalliques e la carriera

Se i primi anni della sua carriera sono eccezionali è poi con l’aiuto della famiglia che Eiffel riesce a dare vita alla Maison G. Eiffel – Ateliers de constructions métalliques, impresa che nasce nel 1867.

Viadotto Garabit di Gustave Eiffel

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Francia: il viadotto Garabit di Gustave Eiffel

Tante le sue opere, come il viadotto di Garabit, si tratta di un ponte ad arco in ferro che attraversa la valle del fiume Truyere e realizzato tra il 1880 e il 1884: ha un’altezza impressionate di 122 metri. Ha dato vita a diversi viadotti, ponti e opere in Francia e all’estero. Ad esempio il ponte Maria Pia sul Douro a Porto in Portogallo, mentre restando in Francia si può ammirare a Nizza l’Observatoire Côte d’Azur sul Mont-Gros dove vi è la più grande cupola mobile d’Europa che è stata progettata proprio da lui.

Ha lavorato in Vietnam, dove portano la sua firma ponti ferroviari e stradali, ma anche mercati, e in Cile dove  si può ammirare la cattedrale di San Marcos ad Arica.

Le due opere più celebri: la Statua della Libertà e la Torre Eiffel

Tanti, tantissimi progetti, ma due restano senza alcun dubbio i più celebri e iconici. Anche perché si trovano in altrettante città amate e ne sono diventati uno dei simboli.

Uno di questi è la meravigliosa Torre Eiffel che è stata realizzata in occasione dell’Esposizione universale che si è tenuta a Parigi nel 1889: questa opera, che è diventata emblema dello skyline parigino, è stata completata in tre anni (dal 1886 al 1889), avrebbe dovuto essere smantellata ma questo non è mai avvenuto. Un aspetto curioso riguarda questa imponente costruzione: infatti a pensarla erano stati due ingegneri di una ditta di Eiffel, ovvero Maurice Koechlin e Émile Nouguier. Successivamente lui, che aveva portato alcuni contributi, ha acquistato il brevetto. Il resto è storia.

Non tutti, poi, sanno che Gustave Eiffel ha progettato l’intelaiatura in ferro di uno degli emblemi di New York e degli Stati Uniti, ovvero della Statua della Libertà: la maestosa opera è stata realizzata dall’artista Auguste Bartholdi e si trova su Liberty Island all’ingresso del porto sul fiume Hudson a New York.

Simboli nel mondo, costruzioni pazzesche, che ha realizzato come una firma in tanti luoghi del mondo a imperitura memoria del suo ingegno.

Torre Eiffel

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Torre Eiffel, tra le cue più celebri opere
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La Ciclomare che collega il Colosseo a Ostia antica, per innamorarti di Roma in bici

Una rivoluzione importante riguarda Roma e la sua viabilità: la città punta tutto sul green e lo fa sviluppando un piano ciclabile sempre più completo. Il progetto approvato della Ciclomare darà modo di collegare il centro della città eterna partendo dal Colosseo per raggiungere il litorale di Ostia e gli scavi archeologici di Ostia Antica. Un progetto ambizioso che unisce il desiderio di pedalare e fare attività all’aperto alla riscoperta di alcuni monumenti simbolo del capoluogo laziale.

Ciclomare di Roma: il progetto che collega il Colosseo a Ostia Antica

La Ciclomare di Roma prevede un itinerario studiato per poter collegare il centro storico alla costa, garantendo sicurezza e un’esperienza piacevole per gli amanti delle due ruote. Il percorso partirà dal Colosseo, si avvicinerà al Circo Massimo attraversando viale Aventino fino a Porta San Paolo e Piramide Cestia. Da qui, il percorso proseguirà lungo via Ostiense e viale Marconi, due assi viari strategici per la mobilità cittadina.

Si procederà poi lungo la via Cristoforo Colombo, per attraversare la tenuta della presidenza del Consiglio a Castel Porziano e la riserva naturale del litorale per poi giungere a Ostia proseguendo fino agli scavi di Ostia Antica, sito archeologico piuttosto importante. Il progetto ha lo scopo di valorizzare la mobilità lenta, favorire il cicloturismo e riscoprire il territorio con una viabilità più attenta all’ambiente. L’iniziativa fa parte di un piano per poter incentivare soluzioni più green permettendo di spostarsi in bici dal centro storico al mare abbracciando la valorizzazione territoriale.

La realizzazione rappresenta una vera opportunità per Roma; oltre ad incentivare l’uso della bici contribuirà a promuovere un turismo più consapevole e sostenibile dando modo ai viaggiatori di esplorare le meraviglie storiche su due ruote.

Quando sarà pronta

La realizzazione della Ciclomare rientra nel piano di mobilità sostenibile portato avanti dalla regione Lazio; la giunta comunale ha stanziato recentemente 38 milioni di euro per il suo sviluppo con 18 milioni dedicati proprio a questa singola ciclabile.  Il finanziamento si colloca nell’ambito del programma “Un’Europa resiliente e più verde“, che punta a ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la qualità della vita urbana attraverso sistemi di trasporto sostenibili. Secondo quanto stabilito dal piano finanziario, i fondi saranno disponibili nel periodo compreso tra il 2025 e il 2027.

L’annuncio del finanziamento è stato accolto con grande entusiasmo dalle istituzioni; in prima linea Francesco Rocca presidente della regione Lazio che ha recentemente dichiarato ad ANSA: “La mobilità sostenibile e il potenziamento del cicloturismo erano alcuni degli impegni che ci eravamo assunti in campagna elettorale. Finalmente, in giunta abbiamo approvato una delibera che prevede lo stanziamento di 38 milioni di euro per interventi che riguardano l’intero territorio regionale. È un motivo di grande soddisfazione e orgoglio, inoltre, aver dedicato 18 milioni di euro alla realizzazione della pista ciclabile Ostia-Colosseo, riprogettata e rimodulata per arrivare non solo al mare, ma anche fino agli scavi di Ostia Antica”

Si prevede che i cantieri coinvolgeranno la città per diversi anni, prevedendo un completamento entro il 2028. Bisognerà attendere ancora qualche anno quindi ma sicuramente il progetto della Ciclomare di Roma è pronto a cambiare la mobilità della capitale.

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Cosa vedere ad Anversa, la città nel cuore delle Fiandre

Dal suo bellissimo castello, alle chiese spettacolari, fino a piazze e palazzi: Anversa è una città operosa, ma anche culla di architettura, cultura e di una storia antica, che si intreccia con le leggende.

Un luogo affascinante, nel cuore delle Fiandre, dove il passato si può apprezzare nei tanti monumenti iconici, che sono tappe imperdibili se si visita la città, ma anche un posto fiorente grazie al suo porto e al commercio di diamanti. E vibrante, perché qui moda e arte sono vivi più che mai.

Passeggiare per le sue strade significa fare un salto indietro nel tempo, mentre non si perde di vista il presente grazie a un’atmosfera che la rende una delle città europee più affascinanti da vedere, dalla sua centralissima piazza del mercato, fino alle opere pittore fiammingo Rubens. La meraviglia è di casa ad Anversa e ci sono tantissime cose da vedere e da fare, per un viaggio speciale e indimenticabile.

Dove si trova

Per raggiungere Anversa si deve arrivare nel Belgio settentrionale, nella regione delle Fiandre: lì sorge questa città che oltre a essere molto popolosa è anche la più importante della zona.

Il suo nome, a quanto pare, è legato a una leggenda del XV secolo che trova le sue radici nel passato più remoto. Si dice, infatti, che un soldato romano abbia ucciso il gigante Druon Antigoon, tagliandogli la mano e buttandola nel fiume Schelda.

Storie a parte, il passato di questa città è davvero interessante e attraversa tante epoche differenti, come testimoniano i tanti monumenti e le numerose bellezze che si possono scoprire girando per le sue strade.

Anversa si sviluppa lungo il fiume Schelda, è dotata di un importantissimo porto ed è lontana circa 90 chilometri dal Mare del Nord. Se questo non bastasse è anche molto vicina a Bruxelles, basti pensare che tra le due città vi sono solamente 42 chilometri, il che significa che la si può raggiungere in treno dalla capitale del Belgio in soli 40 minuti circa, non mancano altri collegamenti come quelli con il pullman. Ma è bene sapere che arrivare nella stazione cittadina è già di per sé una meraviglia, essendo un edificio molto interessante dal punto di vista architettonico.

È anche vicina al confine olandese (da cui dista solamente 20 chilometri), per cui può essere la tappa di un viaggio più grande e che prevede location diverse.

Vale la pena dedicare alla scoperta di Anversa più giorni, ma se il tempo è limitato è bene sapere che ne può bastare anche solo uno per vedere le sue meraviglie più interessanti.

Anversa piazza centrale

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Anversa, uno scorcio sulla piazza centrale

Cosa vedere

Sono davvero tantissime le cose che si possono vedere ad Anversa, perché ogni luogo di questa città regala grandi tesori da scoprire. Come spesso capita per le città dalla storia antica, basta girare per le sue strade per ammirarne le numerose meraviglie: di fatto è come un grande museo a cielo aperto tutto da esplorare.

Passato e moderno si intrecciano in questo luogo delle Fiandre in cui la cultura è viva e vibrante, ma è anche meta per tutti coloro che cercano il divertimento grazie ai tanti locali che rendono la sua vita notturna molto interessante.

Le tappe da segnare per ammirare i suoi tanti tesori sono numerose, a partire dalla stazione centrale che merita una visita anche se non si arriva con il treno: tutte le cose imperdibili da vedere ad Anversa.

Centraal Station: la stazione centrale

Imponente e meravigliosa la stazione centrale cittadina lascia senza fiato per la sua architettura favolosa che mescola materiali differenti. Si trova in Koningin Astridplein ed è stata realizzata sul finire del 1800: la pensilina della piattaforma ha la volta alta 43 metri, lunga 186 e larga 66, mentre l’edificio è stato terminato nel 1905. Il punto più elevato è una cupola a 75 metri.

L’apertura è datata agosto 1905 ed è una delle stazioni più affascinanti di tutto il mondo.

Anversa: la stazione

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Anversa, la spettacolare stazione

Lo zoo di Anversa

Si trova proprio nei pressi della magnifica stazione ed è un luogo davvero affascinante: stiamo parlando dello zoo di Anversa, noto per essere uno dei parchi zoologici più antichi d’Europa. Natura, animali e bellissimi edifici lo rendono una tappa immancabile per chi visita la città delle Fiandre. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 16.

Rubenshuis: alla scoperta di Rubens

Rubens è stato un celebre pittore fiammingo, che si è trasferito ad Anversa a partire dal 1589, ovvero da quando aveva 12 anni. Ed è proprio in questa città che si possono approfondire la sua arte e la sua vita. Al momento Rubenshuis, la sua casa, è chiusa per lavori di ristrutturazione, ma questo non impedisce di scoprire di più su di lui, ad esempio, grazie alla Rubens Experience, il giardino e la biblioteca.

I musei della città

In questa città ci sono tantissimi musei dedicati a forme d’arte ed epoche differenti. Ad esempio, non si può perdere il Museo Mayer van den Bergh che ospita capolavori di tanti artisti differenti grazie a una collezione molto varia a opera di Fritz Mayer van den Bergh: è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17.

Il Museo Reale di Belle Arti KMSKA è il luogo in cui ammirare l’arte, ma è anche un posto dove vengono portate avanti ricerche e ospita opere che spaziano dai maestri fiamminghi a quelli di fama internazionale come Tiziano, Chagall e Modigliani. È aperto tutti i giorni con orari differenti.

Tra i tanti musei è imperdibile anche il MAS Museum aan de Stroom, realizzato all’interno di uno straordinario edificio, è strutturato su più piani e qui si può approfondire la conoscenza della città e ammirarla dall’alto. Ospita anche mostre temporanee al terzo piano. È aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17.

Infine, il Plantin Moretus, museo patrimonio mondiale Unesco, antica tipografia e casa della famiglia di editori omonima, dove scoprire e ripercorrere 300 anni di storia della stampa, ma anche conoscere una bella collezione d’arte, i ritratti di Rubens e molto altro. L’apertura va dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17.

Cattedrale di Nostra Signora e non solo

Realizzata tra il 1352 e il 1521, la Cattedrale di Nostra Signora è uno dei simboli della città basti pensare che la sua torre alta 123 metri è tra le più elevate d’Europa. In perfetto stile gotico è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco. Meravigliosa e imponente con le sue sette navate, conserva alcuni capolavori di Rubens.

Tra gli edifici religiosi da non perdere anche la chiesa di San Carlo Borromeo, di tipo barocco e realizzata tra 1615 e il 1621, dove ammirare altre opere di Rubens.

Anversa MAS Museum aan de Stroom

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Anversa, l’edificio che ospita il MAS Museum aan de Stroom

Cosa fare

Le cose che si possono fare ad Anversa (anche da soli) sono tantissime, a partire da una bella passeggiata per la città alla scoperta di alcune tappe immancabili, fino allo shopping e al divertimento. Perché questo luogo è davvero vivace, all’avanguardia, oltre a custodire una cultura interessante e tesori di tante epoche diverse. Basta camminare per le sue strade perché lo sguardo riesca già da solo a cogliere tutte le sue meraviglie, ma ci sono alcune tappe e alcune cose che vale davvero la pena fare.

Passeggiare per la città: le tappe

Ci sono davvero tante tappe da non perdere quando si fa un giro per Anversa. Come la Grote Markt, la sua piazza principale dove si incontrano alcuni degli edifici più noti della città come il municipio, che è la perfetta rappresentazione dell’architettura rinascimentale nelle Fiandre. Sulla piazza si affacciano anche le case delle corporazioni. Uno scenario davvero unico, impreziosito al centro dalla fontana che ritrae Silvio Barbone, il soldato romano che aveva sconfitto il gigante.

Da visitare anche il Diamond Square Mile, cuore pulsante dell’industria cittadina legata a queste pietre preziose. Mentre lungo la strada Meir ci si può dedicare allo shopping e ammirare alcuni splendidi edifici. Tra le altre tappe imperdibili vi è il fashion district, dove si incontrano anche il MoMu, museo dedicato alla moda, e la famosa scuola Antwerp Royal Academy of Fine Arts.

Het Steen, scoprire il castello medievale

Realizzato tra il 1200 e il 1255, il castello medievale di Anversa è diventato ciò che possiamo vedere oggi nel corso del XVI secolo. Qui vi è anche il centro visitatori per questa ragione potrebbe essere l’ideale punto di partenza per chi programma una vacanza ad Anversa.

Si trova lungo la sponda destra del fiume ed è davvero affascinante, inoltre all’esterno dell’edificio si può vedere anche una statua di Lanfe Wapper un gigante che la leggenda narra si aggirasse per le vie della città.

Vita notturna ad Anversa

Quando si è in città non manca il divertimento, perché ci sono tantissimi locali in cui sperimentare anche molti dei piatti e delle bevande locali. A partire dalla birra, immancabile se si programma una vacanza in Belgio, senza dimenticare le cozze, il cioccolato e le patatine fritte. Ci sono pub, ma anche ristoranti e chioschi, tutti da provare per una pausa sfiziosa e per conoscere questo luogo anche dal punto di vista culinario. Accanto al cibo però non mancano serate da dedicare alla musica (per tutti i gusti) in uno dei tanti indirizzi a disposizione.

Tra le cose da fare, quindi, non deve assolutamente mancare il gustare le specialità locali e conoscere anche la parte più divertente della vita cittadina.

Anversa: Het Steen

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Anversa, il castello medievale Het Steen
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Cosa vedere a Francoforte, itinerario alla scoperta dei monumenti principali

Molti fanno l’errore di credere che Francoforte sia solo un centro finanziario ma in realtà si tratta di una città della Germania che sprigiona modernità tra edifici futuristici e grattacieli che danno carattere allo skyline del centro storico senza però dimenticare l’anima storica che la rappresenta. Tra i periodi migliori per visitarla ci sono primavera ed autunno e può bastare un breve weekend di 2-3 giorni per poterla esplorare scegliendo le attrattive migliori. Tra musei di livello, passeggiate lungo il Meno e delizie culinarie ecco cosa vedere a Francoforte, spaziando tra attrazioni e monumenti.

Römerberg Platz

Un tour che si rispetti tra le cose da fare a Francoforte non può che partire da Römerberg Platz. La pizza più fotografata della città lascia tutti a bocca aperta; a colpire è la sua struttura: qui troverai case a graticcio perfettamente restaurate, che ti faranno fare un tuffo nel passato. Un tempo sede di fiere e mercati medievali, oggi è un punto di incontro per turisti e locali. A conquistare il ruolo di protagonista assoluto al centro della piazza è la fontana della Giustizia, un’icona che testimonia l’importanza storica di questo luogo. Durante il periodo di dicembre si anima per i tradizionali mercatini di Natale.

Frankfurter Römer e Kaisersaal

Uno degli edifici più importanti di Francoforte da vedere? Il Römer; si tratta di un municipio del XV secolo che ha dominato la scena storica e culturale della città. Non possiamo negare quanto sia suggestiva la facciata gotica, tanto che è proprio uno degli scatti più condivisi sui social. Al suo interno si trova la Kaisersaal, ovvero la sala degli imperatori in cui sono esposti tutti i ritratti degli imperatori del Sacro Romano Impero e trasporta indietro nel tempo con un’atmosfera curata in ogni particolare grazie all’incredibile conservazione del luogo.

Römerberg

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Römerberg di Francoforte tra le cose da vedere

Casa di Goethe

Tra i motivi che spingono molti visitatori a prenotare un viaggio a Francoforte c’è il voler ripercorrere la vita di uno degli scrittori più amati degli ultimi secoli. Proprio qui in città si trova la casa di Goethe, oggi sede museale ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al suo interno si trovano arredi d’epoca, manoscritti e oggetti appartenuti alla famiglia. Visitarla permette di immergersi nell’infanzia e nella giovinezza del poeta, comprendendo meglio il contesto in cui ha sviluppato le sue opere più celebri. Dopo la visita, fermati nel museo accanto, dove troverai una collezione dedicata alla letteratura tedesca e all’influenza di Goethe sulla cultura europea.

Kaiserdom

Conosciuto come Kaiserdom, o duomo di San Bartolomeo è tra i simboli cult di Francoforte. La struttura della cattedrale gotica è tra i luoghi di incoronazione degli imperatori del Sacro Romano Impero e al suo interno è un vero e proprio capolavoro di arte sacra. Vetrate colorate e decori richiamano un’atmosfera solenne e per chi non soffre di vertigini è possibile salire in cima alla torre così da avere una suggestiva vista sul fiume Meno.

Chiesa di San Paolo

Gli amanti dell’architettura religiosa apprezzeranno una visita alla chiesa di San Paolo, oggi considerato anche un simbolo della democrazia tedesca. Basti pensare che proprio qui, nel 1848, si è svolta la prima assemblea nazionale della Germania per poter gettare le basi della costituzione moderna della nazione. Oggi non è più un luogo di culto, ma uno spazio dedicato a mostre ed eventi culturali.

Lo zoo di Francoforte

Chi visita Francoforte con bambini o famiglia apprezzerà uno stop allo zoo di Francoforte. Non meno importante dello zoo di Berlino, è stato fondato nel 1858 diventando uno dei più antichi d’Europa. Al suo interno vengono ospitati circa 4500 animali appartenenti a 500 specie diverse. Leoni, tigri, giraffe e animali esotici possono essere osservati in un luogo in cui vengono curati e accuditi rispettando le loro esigenze.

Cosa fare a Francoforte con i bambini

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Cosa fare a Francoforte con i bambini, visitare lo zoo

Main Tower

Chi desidera una vista suggestiva per ammirare Francoforte dall’alto potrebbe valutare una salita sulla main tower. Alta oltre 200 metri, vanta una piattaforma mozzafiato sul fiume e la città. Al tramonto consigliamo di salire fino al 53esimo piano dove si trova un ristorante elegante.

I musei di Francoforte

Considerata a tutti gli effetti la capitale finanziaria della Germania, Francoforte sta riscuotendo maggiore interesse turistico grazie ai grandi investimenti che vengono fatti dal punto di vista museale. La città ha una grande offerta tra i musei, ciascuno con il proprio tema trattato in modo approfondito e con opere di pregio esposte. Ecco i musei di Francoforte da visitare assolutamente.

Dam museo d’architettura

Se sei affascinato dall’urbanistica e dal design degli edifici, il DAM è una tappa imperdibile. Il museo si trova lungo il Museumsufer e si contraddistingue per regalare una panoramica sull’architettura tedesca e internazionale; le esposizioni variano da modelli storici di città medievali a visioni futuristiche dell’abitare moderno ma è soprattutto il fatto di ospitare anche esposizioni temporanee legate a topic quali la sostenibilità, la tecnologia e l’innovazione a renderlo ancora più interessante.

Museo Städel

Tra i musei d’arte da non perdere assolutamente in Germania c’è lo Städel. Al suo interno custodisce collezioni con oltre 700 anni di storia. Sono esposti qui capolavori di Rembrandt, Vermeer, Botticelli, Monet e Picasso. Accanto alla collezione permanente spesso vengono ospitate mostre temporanee, un omaggio all’arte a tutto tondo.

MMK Museum fur Moderne Kunst

Tra I musei d’arte contemporanea più amati in Europa c’è proprio l’MMK. Con un’architettura che colpisce al primo sguardo, ospita all’interno opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Joseph Beuys, insieme a una collezione in continua espansione di artisti emergenti. All’esterno lascia a bocca aperta: ha una struttura triangolare e futuristica che lo rende esso stesso un’opera d’arte.

Museo ebraico

Francoforte ha una lunga e complessa storia legata alla comunità ebraica, e questo museo racconta la loro esperienza attraverso i secoli. Dopo una recente ristrutturazione, coinvolge con un’esperienza che spazia tra documenti storici, oggetti di culto e installazioni multimediali. Qui potrai scoprire la vita di figure celebri come Anne Frank e Moses Mendelssohn, nonché esplorare la storia del ghetto di Francoforte e delle persecuzioni del XX secolo.

Museo di storia naturale

Perfetto per le famiglie e per gli amanti della natura, lo Senckenberg Naturmuseum è uno dei più grandi musei di storia naturale della Germania; tra le attrazioni principali vanta enormi scheletri di dinosauri, modelli realistici di animali preistorici e un’affascinante sezione dedicata alla biodiversità del nostro pianeta. L’edificio offre anche esperienze interattive che rendono la visita coinvolgente per grandi e piccoli.

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Cosa vedere a Nizza: itinerario nel centro storico tra spiagge, musei e monumenti

Stai pensando di prenotare una vacanza a Nizza? Splendida dalla primavera all’autunno ha tantissimo da offrire. Tra le località di mare più glamour d’Europa c’è la Costa Azzurra. Apprezzata da VIP e dal turismo luxury, spicca per un mare da sogno, una vivace vita notturna e un contesto storico e artistico che fa scoprire un’anima della Francia che va oltre la Provenza e Parigi. Cuore pulsante? Sicuramente Nizza, che viene infatti scelta per trascorrere le vacanze on the road alla scoperta del litorale e dei borghi più caratteristici. Scopriamo insieme cosa vedere a Nizza tra attrazioni e monumenti.

La promenade des Anglais

Simbolo principale di Nizza tra le cose da vedere è la promenade des Angleis. Si tratta di un viale di circa 7 chilometri che costeggia il mare; pedonale o percorribile in bicicletta regala una vista sul litorale da sogno costeggiando le vie interne del centro. Qui si trova anche uno degli hotel più esclusivi che con la sua cupola rosa viene spesso fotografato per aver ospitato VIP e personaggi famosi che lo scelgono per le proprie vacanze.

promenade des Anglais a Nizza

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La promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza

Vecchia Nizza

Accanto ad una nuova Nizza più glamour ed esclusivo c’è il centro storico più caratteristico che con un labirinto di viette rivela una vivace vita commerciale. Negozi, ristoranti, mercati: proprio qui si respira quella che è l’anima più autentica della città balneare più amata della Francia. Imperdibile è il Cours Saleya, il famoso mercato dei fiori e dei prodotti locali, che di sera si trasforma in un vivace centro della vita notturna. Tra le cose da non perdere qui c’è la cattedrale di Santa Reparata, un capolavoro barocco con una facciata riccamente decorata; anche l’interno con cappelle ornate e soffitto affrescato conquista al primo sguardo.

Collina del castello

Del castello di Nizza restano poco più che delle rovine ma proprio qui sulla collina sorge una delle viste panoramiche più belle: la baia des Anges di Nizza è da scoprire dall’alto passeggiando all’interno del parco in cui resti archeologici, cascate artificiali e tanto verde non mancano. Per non affaticarsi si può evitare la salita a piedi e avvantaggiarsi con l’ascensore panoramico.

Place Masséna

Si chiama place masséna ed è la piazza principale da vedere a Nizza: si distingue per un’architettura che ha contaminazioni sia francesi sia italiane. Edifici dai colori vivaci e statue luminose firmate dall’artista Jaume Plensa l’arrricchiscono ma è soprattutto la fontana del sole ad attirare scatti fotografici. Da qui si parte per lo shopping tra i negozi cittadini più apprezzati.

Notre Dame

Non solo Parigi ha una sua Notre Dame. Anche Nizza ne ha una; la cattedrale neogotica si ispira fortemente alla celebre basilica con due torri gemelle e vetrate colorate. L’interno è sobrio ed elegante proprio come nella costruzione originale della capitale francese recentemente riaperta dopo un lavoro di ristrutturazione in seguito ad un incendio.

Musei di Nizza

A Nizza ci sono più musei ma tra i più interessanti c’è quello dedicato a Matisse. Si trova all’interno di una villa del XVII secolo circondata da un delizioso giardino in cui passeggiare; al suo interno sono custoditi dipinti, disegni e sculture del celebre artista, che ha trascorso molti anni a Nizza. Un’alternativa è il MAMAC. Si tratta di un museo dedicato all’arte dal XX al XXI secolo dove sono esposte opere di Yves Klein e Andy Warhol. Ad attirare l’attenzione è già l’edificio stesso con un’architettura moderna che attira l’attenzione di turisti e fotografi amatoriali. Altrettanto interessante il museo dedicato a Marc Chagall che custodisce le 17 tele che l’autore ha realizzato per il suo importante lavoro iconografico sulla Bibbia.

Il porto

Tra i luoghi più belli in cui passeggiare a Nizza c’è il porto. Qui sono ormeggiati yacht e barche di lusso che convivono con modelli da pesca; la zona è molto vivace e ospita un numero altissimo di locali, bar e ristoranti dove poter gustare piatti della tradizione quali la bouillabaisse o la pissaladière. Da qui è anche possibile partire per escursioni in barca verso Monaco o la Corsica.

Le spiagge più belle di Nizza

Non possiamo negare che molti raggiungono Nizza proprio per le sue spiagge; le più belle si affacciano sulla baie des Anges e tra queste c’è la rinomata plage Beau Rivage: privata ed esclusiva, è apprezzata dalla clientela vip in cerca di privacy e servizi ricercati. Chi preferisce la spiaggia pubblica può godere di un mare effetto wow alla plage de Castel oppure la plage de Carras consigliata anche per famiglie con bambini per la componente sabbiosa e minore presenza di ciottoli.

La movida di Nizza

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La vivace vita notturna di Nizza

Lo specchio d’acqua attivo in estate

Come in molte città francesi (anche Bordeaux ne ha uno!) è stato installato uno specchio d’acqua con 128 getti d’acqua e 900 vaporizzatori che creano giochi di luce e riflessi incantevoli ideale per rinfrescare in estate e dar vita ad un’area gioco per bambini. Le numerose panchine e aree di sosta permettono di godersi il panorama da diverse prospettive, offrendo un momento di tranquillità in una delle città più vivaci della Costa Azzurra all’ombra di bambù giganti, felci tropicali e piante tipiche del Mediterraneo.

La cucina nizzarda da gustare

Tra le attrazioni di Nizza anche la sua cucina; un tripudio di sapori mediterranei, con piatti semplici ma ricchi di gusto. Una delle specialità è sicuramente la socca, una sorta di farinata di ceci francese cotta nel forno a legna. Altrettanto gustosa la salade niçoise, un’esplosione di gusta immancabile in estate con tonno, uova sode, acciughe, olive e verdure di stagione. Chi ama la cucina di mare potrà lasciarsi conquistare dalla zuppa di pesce tradizionale conosciuta come bouillabaisse, una versione decisamente più ricca del caciucco toscano. Il tutto, ovviamente, accompagnato da etichette di vino prestigiose.

Non c’è nulla di meglio che un weekend a Nizza per fare il pieno di vitamina D non solo in estate, esplorando musei e opere d’arte e concedendosi una buona cena vista mare in un locale tipico della Costa Azzurra. E per chi avesse qualche giorno in più si può esplorare la vicina Provenza, oppure le altre località cult della zona come Mentone.

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Cosa vedere a Cracovia: guida alla scoperta di musei e monumenti

Quando si consultano i siti di comparatori prezzo per i voli low cost, tra le città europee da raggiungere in poche ore di volo dall’Italia si trova spesso Cracovia. La città tra le più amate della Polonia conosciuta per il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ha tanto da raccontare a livello culturale, storico e artistico ma anche nightlife e esperienze culinarie attirano numerosi turisti. Non solo castelli e piazze medievali, se c’è un aggettivo con cui potremmo definirla è poliedrica: sono tanti i volti che mostra. Zaini in spalla (sì, basta un weekend per visitarla!) e partiamo alla scoperta di Cracovia: ecco cosa vedere, monumenti e attrazioni da non perdere.

Piazza Rynek Glówny e la città vecchia

Non possiamo non partire dal cuore della città vecchia se vogliamo esplorare Cracovia. La zona è dominata da piazza Rynek Główny con una pianta tipicamente medievale e riconosciuta come una delle piazze più grandi d’Europa. Risale al XIII secolo e lo spazio davvero ampio è poi circondato di locali, caffè e ristoranti che rivelano una vitalità quotidiana. Al centro a conquistare il ruolo di protagonista c’è l’antico mercato dei tessuti, il Sukiennice che oggi è in realtà il luogo adatto dove acquistare qualche oggetto d’artigianato come souvenir.

Spostandosi a piedi, ma di pochi passi, si inizia ad esplorare la città vecchia con il centro storico premiato come Patrimonio Unesco: in alcuni minuti si raggiunge la torre del municipio, unica parte superstite dell’antico palazzo e che offre una splendida vista sulla piazza. Il dedalo di vie conduce in alcuni angoli nascosti ma autentici, ad esempio si può visitare l’università Jagellonica tra le più antiche dell’UE. Altrettanto suggestiva la visita alla struttura medievale conosciuta con il nome di Barbacane: era di epoca medievale ma è ancora oggi perfettamente conservata.

Restando in piazza e nel cuore della città vecchia il campanile rivela la basilica gotica di Santa Maria con numerose influenze polacche. Ad attirare lo sguardo sono le due torri asimmetriche, inconfondibili e che rendono la costruzione riconoscibile da qualsiasi punto della città. Al suo interno c’è l’altare di Veit Stoss, un’opera d’arte lignea di dimensioni e bellezza impressionanti risalente al XV secolo e con affigurata la vita della Vergine Maria e la Passione di Cristo. Ogni ora per intrattenere i turisti e ricordare l’antico rituale, suona uno squillo di tromba dalla torre più alta.

basilica gotica di Santa Maria a Cracovia

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Le iconiche torri della basilica gotica di Santa Maria

Collegium Maius

Come accennato, visitando l’università Jagellonica in città vecchia si fa un viaggio indietro nel tempo. Qui consiglio di raggiungere il Collegium Maius, l’edificio più antico collegato e fondato nel XV secolo. Non è solo il complesso gotico ad attirare lo sguardo ma sapere che qui vi hanno soggiornato ospiti illustri tra cui Niccolò Copernico. Attraverso una visita guidata si potranno scoprire la stanza del rettore, l’aula delle lezioni storiche e la sala degli astronomi.

Castello del Wawel e cattedrale

Uno dei monumenti di Cracovia più amati è il castello del Wawel: si tratta di un simbolo di regalità che domina la collina arroccato in una posizione strategica direttamente sul fiume Vistola. Costruito con un mix di stili tra gotico, rinascimentale e barocco ha ospitato i monarchi e diversi personaggi illustri. Oggi è tra i più visitati e racchiude attrazioni quali le camere reali arredate con mobili di pregio e arazzi, il tesoro della corona dove vengono custoditi i gioielli e non lontana si raggiunge la cattedrale.

Si tratta di un luogo di culto e incoronazione per i sovrani polacchi. Al suo interno, si possono visitare tombe monumentali, splendide cappelle e la celebre campana di Sigismondo, il cui rintocco accompagna i momenti più solenni della nazione. Tappa imperdibile la cripta reale: basta scendere alcune scale per scoprire che proprio qui riposano alcune figure importanti della storia. Una chicca? I local la chiamano la grotta del drago ed è una caverna legata al mito di Smok Wawelski.

Castello del Wawel a Cracovia

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Castello del Wawel e cattedrale di Cracovia

Quartiere Kazimier e Stara Synagoga

Un quartiere simbolo di Cracovia è quello di Kazimierz: il luogo storico, racconta la comunità ebraica di un tempo e oggi è simbolo della rinascita culturale e storica diventando un eclettico centro artistico e gastronomico.

All’interno del quartiere Kazimier tra i monumenti più suggestivi della cultura ebraica c’è la Stara Synagoga. L’edificio datato XV secolo è tra le più antiche d’Europa e la più antica in assoluto della Polonia. A lasciare a bocca aperta ci pensa la struttura con un’architettura sobria ma solenne e oggi è sede del museo storico. Al suo interno si possono scoprire collezioni di oggetti liturgici, documenti e fotografie che raccontano la vita della comunità ebraica di Cracovia. Entrati ci si rende conto che i dettagli gotici prendono il sopravvento, un luogo di culto, di silenzio e riflessione. La visita dà modo di ricordare una pagina buia della storia come quella dell’olocausto che ha colpito molto duramente la comunità ebraica di Cracovia. Nei dintorni è anche possibile visitare il cimitero Remuh.

Museo Czartoryski

Tra le tappe imperdibili per chi visita Cracovia c’è il museo Czartoryski. Apprezzato da chi ama l’arte, è stato fondato nel XVIII secolo su richiesta della principessa Izabela Czartoryska. Al suo interno tantissimi i pezzi di pregio ma in modo particolare molti lo visitano per poter vedere Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci. Non si tratta però dell’unico tesoro: qui sono esposti anche diversi capolavori di Rembrandt.

Museo Czartoryski di Cracovia

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Museo Czartoryski a Cracovia

Nowa Huta

Viene spesso soprannominato il quartiere socialista; Noewa Huta è al di fuori dei classici itinerari turistici ma credo abbia molto da raccontare. È stato progettato negli anni ’50 come città operaia, seguendo il modello del regime comunista. Oggi è strano passeggiarci, sembra proprio di fare un tuffo nel passato.

Jordan Park

Una vera e propria oasi verde nel cuore della città: il Jordan Park non è un semplice giardino in cui rilassarsi ma il luogo fondato nel 1889 dal medico Henryk Jordan, pioniere della medicina sportiva che lo ha fortemente desiderato per promuovere benessere fisico e mentale invitando le persone a fare attività all’aperto. Sentieri per passeggiate, piste ciclabili e aree giochi lo rendono ancora attuale e molto frequentato dalla comunità locale.

Rynek Underground

Si tratta di un museo interattivo posizionato sotto la piazza di Rynek Główny. L’esposizione sotterranea si sviluppa sotto uno dei punti principali della città e qui alcuni resti archeologici rivelano il passato della città tra il XII e il XIV secolo. Passeggiando su alcune passerelle si potranno ammirare i numerosi reperti e fare un vero e proprio viaggio nel tempo, anche grazie alle simulazioni e alle innovazioni tecnologiche che rendono l’esperienza più immersiva.

Podgorze, il ghetto ebraico

Podgorze è il nome del ghetto ebraico di Cracovia. Qui si passeggia all’interno di una delle pagine nere della storia; durante la Seconda Guerra Mondiale i peggiori crimini e le angherie sono rimaste indelebili trasformando la località in un luogo simbolo dell’olocausto. Tra i luoghi cult piazza degli eroi del ghetto dove oggi si ergono 33 sedie in ferro, un memoriale toccante per omaggiare una storia di speranza e resilienza.

Quartiere ebraico di Cracovia

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Il quartiere Podgorze di Cracovia

Stained Glass Museum

Tra i musei da visitare assolutamente c’è quello dedicato all’arte del vetro colorato: esposizioni e dimostrazioni dal vivo fanno scoprire quello che è uno dei cardini dell’artigianato locale. Consigliato soprattutto ad appassionati di arte e design, durante l’anno ha in calendario diversi workshop.

Fabbrica di Schndler

Chi non ha mai visto il film Shindler’s List? Il capolavoro cinematografico ha come protagonista la fabbrica che oggi è stata trasformata in museo per raccontare il periodo di occupazione nazista della città. L’allestimento è curato nei minimi dettagli e fa in modo di vivere la quotidianità della località durante il conflitto. L’emozione è palpabile soprattutto nello scoprire le storie dei lavoratori salvati da Oskar Schindler, un imprenditore armato di coraggio che ha fatto la differenza salvando centinaia di persone dalla deportazione.

Mocac: il museo d’arte contemporanea

Se sei un amante dell’arte moderna tra le destinazioni top che non può mancare c’è il MOCAK. Si trova non lontano dal centro e dai punti già citati e qui sono ospitate opere di artisti internazionali tra collezioni permanenti ed esposizioni temporanee che toccano temi quali identità, società contemporanea e memoria. La struttura stessa è di enorme prestigio per il settore dell’architettura contemporanea e si integra al tempo stesso con il contesto storico del quartiere.

Visita ad Auschwitz e la miniera di Sale di Wieliczka

Nonostante non siano propriamente nella città di Cracovia ma poco distanti, fanno parte delle cose da vedere assolutamente per chi si ferma in città per più di un solo weekend. La prima tappa obbligata è quella di Aushwitz-Birkenau: un luogo difficile da visitare emotivamente ma necessario per ricordare attraverso il museo memoriale tutte le vittime dell’olocausto. Il complesso visitabile ha due aree principali. Il campo di lavoro accoglie ancora oggi con la scritta “arbeit macht frei” rivelando poi l’opera di sterminio che in realtà era.

Miniera di sale Cracovia

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cappella di santa Kinga nella miniera di sale

Altro must to see è la miniera del sale di Wieliczka: dista meno di 15 km dal centro della città e si sviluppa in sotterranea su nove livelli. I visitatori hanno modo, con l’aiuto di una guida, di esplorare circa 3 km di gallerie così da scoprire laghi sotterranei persino sculture realizzate dai minatori. Una delle attrazioni principali è la cappella di santa Kinga: una vera e propria cattedrale sotterranea realizzata con cristalli di sale.