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Il rifugio perfetto nel Mediterraneo è una piccola isola colorata

Le destinazioni di viaggio che scegliamo passano inevitabilmente per le esperienze che vogliamo vivere, sempre più autentiche e rilassanti che ci permettono di sfuggire al caos e al disordine dei giorni. Sappiamo quindi che, per soddisfare le nostre esigenze, è necessario andare alla ricerca di tutte quelle realtà poco battute dal turismo di massa.

In questo senso, le isole poco affollate ma straordinarie diventano le perfette mete di una vacanza volta a nutrire i sensi e a recuperare le energie. Ma non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere esperienze incredibili perché, nel cuore del Mediterraneo, esiste un’isola incontaminata e bellissima tutta da scoprire. Benvenuti a Linosa.

La vacanza perfetta nel cuore del Mediterraneo

Sorge proprio al centro del Mediterraneo la splendida isola di origine vulcanica che si trasforma, in ogni momento dell’anno, nel rifugio perfetto per chi vuole fuggire dal caos cittadino. Linosa, parte dell’arcipelago delle Pelagie, è situata a nord rispetto a Lampedusa ed è considerata, come le altre isole minori della Sicilia, una vera e propria oasi di pace.

Linosa

Linosa

Le sue origini sono antichissime dato che, la prima menzione di Linosa, risale alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Qui non esistono locali notturni e discoteche, non ci sono strade e vie affollate, né traffico con il quale fare i conti. Esistono però case colorate addossate l’una all’altra, botteghe e locali autentici dove poter assaporare la tradizione. Tutto scorre lento qui, assecondando esclusivamente i ritmi scanditi dalle onde.

Sono poco più di 400 gli abitanti dell’isola, molti dei quali si occupano proprio di preservare la meravigliosa e antica storia che il territorio conserva. Questo lembo di terra, sospeso tra cielo e mare, e che misura poco più di 5 km, è stato il rifugio dei Romani durante le Guerre Puniche, poi passato nelle mani degli arabi e dei normanni, fino a quelle degli aragonesi.

Negli anni ’60, grazie anche alla tecnologia, la piccola Linosa è tornata a splendere, complice quell’antica bellezza mai sfiorita. È tornata a essere un rifugio, questa volta di viaggiatori bisognosi di pace, relax e meraviglia.

Linosa

Linosa

Cosa fare a Linosa, tra case colorate e spiagge vulcaniche

Le case colorate di Linosa che si affacciano sulle strade dell’isola, creano un’atmosfera magica e suggestiva, quasi incantata. Sembra davvero di essere in un luogo non assoggettato dalle leggi del tempo e dello spazio.

Per scoprire l’isola non potete sbagliarvi: l’unica e grande strada isolana, che conduce direttamente al mare, fa immergere i visitatori in un’atmosfera fiabesca.

I colori brillanti della zona centrale lasciano il posto a tinte più scure, ma estremamente affascinanti, sono quelli delle spiagge nere, caratterizzate da sabbia vulcanica, che si alternano a rocce suggestive che si affacciano sul mare. Per godere ancora di più di questo lembo incontaminato il consiglio è quello di raggiungere la Cala Pozzolana di Ponente per avvistare le splendide tartarughe Caretta Caretta.

Dalla cima del Monte Vulcano, raggiungibile con un sentiero escursionistico, è possibile invece ammirare la piccola isola dall’alto, le sue meravigliose distese lussureggianti, tipiche della macchia mediterranea, e le affascinanti case colorate.

Monte Vulcano

Monte Vulcano

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Alla scoperta dell’isola di Gorgona, scrigno mediterraneo

Gorgona è la più piccola isola dell’arcipelago toscano e, insieme a Capraia, Pianosa, Elba, Giglio, Giannutri e Montecristo, costituisce il Parco nazionale arcipelago toscano. COme tutte le isole, anche questa si può visitare. Ma ci sono delle regole e delle limitazioni severissime.

Un po’ dovute alla tutela ambientale del luogo, essendo Gorgona famosa per essere ancora un’isola piuttosto selvaggia. Un po’ per tutelare i suoi abitanti che sono alquanto particolari…

Paradiso naturalistico

Lungo la sua costa, s’incontrano insenature suggestive e deliziose piccole baie, come Cala Scirocco, con la Grotta del bove marino, un tempo rifugio delle foche monache. Verso ponente, la costa si fa più aspra e cade a picco sul mare, mentre se ci si dirige verso levante digrada formando tre piccole cale: Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco. Una più bella dell’altra. Un paradiso naturale. Da salvaguardare.

La presenza umana

Sull’isola di Gorgona ci sono anche tracce della presenza dell’uomo, A partire dal piccolo porto attorno al quale s’è sviluppato l’abitato principale. Borgo di pescatori, oggi conta meno di dieci abitanti che vivono stabilmente nel paese

Benché l’isola sia ancora piuttosto incontaminata, vi si trovano anche due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia e la Torre Nuova. Più in alto c’è poi Villa Margherita, costruita sui resti romani.

Fu scelta nel V secolo come luogo ideale dai monaci eremiti che edificarono il Monastero di Santa Maria e di San Gorgonio dei quali oggi abbiamo solo alcuni resti. Della Chiesa di San Gorgonio, invece, si possono ammirare i restauri effettuati nel XVIII secolo e i vicini magazzini utilizzati dai monaci per il trattamento e la conservazione delle acciughe sotto sale, una risorsa primaria dell’isola fino al secolo scorso.

L’ultima isola-carcere

I veri abitanti dell’isola sono coloro che vivono rinchiusi nel carcere. Gorgona è, infatti, l’ultima isola-carcere attiva in Europa nonché la più piccola. La ricchezza naturalistica, unita al fascino di un luogo modello di recupero sociale (qui i carcerati coltivano le vigne e gli ulivi imparando così un mestiere), la rendono una tra le isole-carcere più amate dai visitatori.

Visitare l’isola di Gorgona

Il parco, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, programma nella bella stagione escursioni per far conoscere questo territorio protetto, seppure con alcune limitazioni dovute da una parte al regime carcerario e dall’altra alla tutela della biodiversità del luogo.

Dal 2 marzo sono aperte le prenotazioni online per visitare Gorgona. Le visite iniziano il 19 marzo partendo da Livorno. La visita consiste in un’escursione trekking con una guida lungo il percorso autorizzato. Le escursioni possono essere effettuate solo se si è dotati di scarpe da trekking con suola scolpita.

L’itinerario escursionistico è lungo 6 chilometri, con un dislivello di 250 metri, quindi piuttosto semplice, per una durata di circa tre ore.

Info utili

Per la conferma della prenotazione è necessario compilare, almeno una settimana prima, un modulo completo di tutti i dati anagrafici che verranno trasmessi alla Polizia Penitenziaria per i necessari controlli.

In base alle disposizioni dell’Amministrazione Penitenziaria, durante la visita è obbligatorio seguire tutte le indicazioni della guida, non è possibile muoversi individualmente, non è consentito l’uso di apparecchi fotografici né di telefoni cellulari. Chi visita l’isola non potrà non restare abbagliato dalle acque smeraldine che invogliano a tuffarsi. Invece è severamente vietato.

Il costo di partecipazione all’escursione a Gorgona è di 45 euro per gli adulti, 36 euro i ragazzi dai 5 ai 12 anni mentre è gratuito per bambini da 0 a 4 anni. Il costo è comprensivo di trasporto marittimo da Livorno a/r, ticket di accesso all’area protetta e servizio guida. Le info a questo link.

gorgona

L’isola di Gorgona nell’Arcipelago toscano ©R. Ridi