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Al mare con Babbo Natale: la bizzarra usanza francese che ci piace

Man mano che la neve cade silenziosamente e le luci natalizie illuminano le strade, ogni angolo del mondo si prepara ad accogliere il Natale con gioia e meraviglia, celebrando una miriade di tradizioni uniche e affascinanti.

Tra le tante, ce n’è una che suscita particolare attesa e curiosità: il bagno di Natale a Nizza, in Francia. Un centinaio di audaci si danno appuntamento sulla spiaggia, pronti a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per questa usanza bizzarra. Accompagnati da Père Noël (l’equivalente francese di Babbo Natale), questi coraggiosi nuotatori sfidano il freddo in nome della tradizione e del divertimento.

Un’indimenticabile nuotata natalizia con Babbo Natale a Nizza

bagno di natale nizza

Fonte: IPA

Bagno di Natale a Nizza

La tradizione che scalda il cuore è tornata, un appuntamento tanto atteso quanto amato. Come ogni anno, pochi giorni prima delle vacanze di fine anno, si è rinnovato l’emozionante rituale del bagno popolare di Natale sulla Promenade des Anglais a Nizza, nelle Alpi Marittime.

Un evento imperdibile, che ha coinvolto e affascinato tutti i presenti. Un’occasione unica per immergersi nello spirito del Natale e creare ricordi unici e originali. L’evento, organizzato dalla Fédération Sportive et Gymnastique du Travail 06 (FSGT) in collaborazione con la città di Nizza, ha radunato una folla impavida, pronta a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per festeggiare l’arrivo del Natale.

L’incontro, avvenuto sulla spiaggia di Ruhl, è diventato una leggenda, un momento di festa e di unione che risveglia lo spirito natalizio in modo unico e indimenticabile. Più di una tradizione: è un tributo alla vita, all’amore e alla gioia di stare insieme.

La tradizione invernale che celebra lo spirito natalizio

Il bagno di Natale a Nizza è un evento che va ben oltre un semplice tuffo nel mare. Si tratta di un’intera giornata di festeggiamenti, un vero e proprio carnevale invernale che cattura l’essenza dello spirito natalizio in un modo del tutto unico.

La giornata si apre con la sfilata dei pointus, piccole imbarcazioni colorate tipicamente provenzali. Queste barchette, dipinte con vivaci sfumature, danzano sull’acqua in un balletto pittoresco, creando un quadro vivace che sembra uscito da un dipinto. Il rumore delle onde che si infrangono contro le barche si mescola alle risate e agli applausi della folla, dando il via alla festa in un tripudio di colori e suoni.

Segue la parata dei kayak del Sea Club. I membri del club, con le loro imbarcazioni eleganti e agili, solcano le onde con grazia e destrezza. Mentre remano lungo la costa, offrono uno spettacolo affascinante che aggiunge un tocco di avventura alla festa. La vista dei kayak che si muovono sinuosamente tra le onde è un’immagine indimenticabile, un simbolo della forza e del coraggio che caratterizzano questa celebrazione.

Imperdibile lo spettacolo delle cheerleader cattura l’attenzione dei partecipanti e degli spettatori. Le ragazze, con i loro costumi colorati e le pompon scintillanti, eseguono routine acrobatiche che mescolano danza e gymnastics. Sotto il cielo azzurro di Nizza, illuminano la scena con la loro energia contagiosa e le loro performance mozzafiato.

E infine, un momento emozionante, pieno di tensione e adrenalina, è la gara di nuoto di 250 metri. I nuotatori, vestiti con costumi da bagno colorati, si tuffano nel mare e iniziano a nuotare con determinazione.

L’evento è aperto a tutti, e la registrazione può essere effettuata sul posto. Non importa se sei un nuotatore esperto o un principiante, il bagno di Natale è un’esperienza unica che ti permette di celebrare il Natale in un modo del tutto speciale.

Promenade des Anglais

Fonte: iStock

Promenade des Anglais, Nizza
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Pan di Zucchero, uno degli scogli più suggestivi d’Italia

La natura è in grado di creare dei piccoli capolavori che l’uomo, nonostante anni di evoluzione, non sarebbe mai capace di replicare. Il nostro Paese è ovunque testimone di questa maestria, ma tra tutte le meraviglie della natura ce n’è una che conserva persino un curioso primato: è il faraglione più alto del Mediterraneo.

Parliamo di Pan di Zucchero, un suggestivo scoglio che sorge a pochi chilometri di distanza dall’insenatura di Masua, frazione di Iglesias, nella zona sud-occidentale della Sardegna.

Pan di Zucchero: info utili

Fino al XVIII secolo questo isolotto di roccia in mezzo al mare sardo si chiamava Concali su Terràinu. Tuttavia, a causa della sua quasi somiglianza con il Pão de Açúcar – un maestoso colle alto 396 metri sul livello del mare che svetta a Rio de Janeiro – è da molti anni conosciuto come lo Scoglio di Pan di Zucchero.

Ad essere del tutto onesti, è anche il colore della sua roccia calcarea che ricorda questo dolce ingrediente: ha sfumature bianche, candide, ed è così particolare che durante il momento del tramonto i raggi del sole lo illuminano cono tonalità che vanno dal giallo all’arancione.

Il Pan di Zucchero non è da sempre lì, in mezzo al prezioso e limpido mare sardo. La sua posizione – così come la sua forma – è il frutto della potente azione dell’erosione marina che ne ha determinato l’isolamento dalla terraferma. Dall’aspetto massiccio e arrotondato, sfoggia ben 133 metri di altezza e una superficie di 0,03 km².

Pan di Zucchero, Sardegna

Fonte: iStock – Ph: makasana

Lo Scoglio Pan di Zucchero visto dall’alto

E poi le piogge, che nel corso dei secoli hanno portato alla creazione sulle pareti di questa imponente roccia di due grotte simili a gallerie: due grandi e solenni archi si aprono al livello del mare, porte accessibili in barca e che regalano un’esperienza emozionante.

Straordinario è anche il panorama da cui è incorniciato, con falesie che si stagliano a oltre 100 metri di altezza, gli scogli di S’Agusteri e il Morto (ad esso collegati) e una serie di calette che fanno innamorare.

Come raggiungerlo

Nonostante possieda un nome angelico, raggiungere il Pan di Zucchero non è un impresa sempre facile poiché i fondali nei suoi dintorni sono spesso caratterizzati da forti correnti, anche se apparentemente calmi.

Ma se le condizioni atmosferiche lo permettono, occorre semplicemente salire a bordo di una barca o un gommone dalla splendida insenatura di Masua.

Oltre all’emozione di trovarsi al cospetto di questo gigantesco scoglio e di passare con un’imbarcazione nelle sue “viscere” grazie alle sue suggestive aperture, il Pan di Zucchero offre la possibilità di fare climbing, ma esclusivamente con attrezzatura e supporto di guide specializzate. Una volta in cima il panorama è emozionante, e in più la sua vetta è anche lo spot ideale per raggiungere con lo sguardo i tre “fratelli minori”, due detti s’Agusteri e uno il Morto.

Le grotte sono lunghe rispettivamente 20 e 25 metri e sono l’ habitat di uccelli marini, mentre di fronte a questo grazioso isolotto si affaccia lo sbocco a mare del tunnel minerario di Porto Flavia.

Il tunnel minerario di Porto Flavia

Porto Flavia è una complessa opera umana che sembra stare in equilibrio tra montagna e mare. Si tratta infatti di un vero e proprio capolavoro di ingegneria, progettato da Cesare Vecelli, poiché prima di esso i minerali erano caricati a mano sulle navi a vela e trasportati al porto di Carloforte, da dove poi partivano verso il resto del continente.

Porto Flavia, Sardegna

Fonte: iStock – Ph: Marc_Osborne

Porto Flavia, la miniera in bilico tra montagna e mare

Parliamo perciò di un’incredibile miniera con un tunnel lungo circa 600 metri che offre una vista emozionante sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero (e non solo).

Realizzata tra il 1922 e il 1924, comprende anche un villaggio minerario che si fa spazio sul pendio di Punta Cortis e in cui sorge pure un museo delle Macchine da Miniera. E poi l’affascinante spiaggetta di Porto Flavia, dalla sabbia morbida e l’acqua trasparente, persino incorniciata da una fresca e rigenerante pineta.

Le spiagge da non perdere in zona

La zona in cui sorge lo Scoglio di Pan di Zucchero è davvero meravigliosa e culla di spiagge e calette che sono un invito al benessere e al relax. Imperdibile, per esempio, è la stessa Spiaggia di Masua che è accarezzata da un mare cristallino, oltre a donare un panorama più che speciale.

Un po’ più a Nord davvero speciale è Cala Domestica, una baia eccezionale protetta da alte falesie e controllata da una torre spagnola. Fino al 1940, da queste parti si imbarcavano minerali estratti dalle miniere, e per questo è ancora oggi la culla di rovine di magazzini, depositi e gallerie scavate dai minatori.

Dalla conformazione che ricorda un fiordo, offre sabbia bianca che si mescola a granelli ambrati e dorati, mentre alle sue spalle dei piccoli arbusti di macchia mediterranea si fanno spazio su graziose dune.

Poi ancora la Spiaggia di Buggerru che è una distesa di sabbia morbida dai riflessi chiari bagnata da un mare dalle splendide tonalità azzurre. Dal fondale basso e sabbioso, è a due passi dal centro abitato di questo ex villaggio minerario.

Andando verso Sud, invece, da non perdere sono le spiagge del Golfo del Leone di Gonnesa che mette a disposizione oltre 3 km di lidi incontaminati. Tra queste merita una menzione la Plag’e Mesu – che tradotto significa “spiaggia di mezzo” – che è una grande lingua di sabbia bianca bagnata dal tipico mare cristallino della Sardegna. Essendo esposta dal maestrale, è particolarmente amata dai surfisti che qua trovano numerose onde da dominare.

Infine Funtanamare – Funtan’e Mari in campidanese – che è il tratto più lungo della zona e che conserva un aspetto selvaggio. Con sabbia fine dalle mille sfumature dorate e rosate, fa da letto a un’acqua marina che assume tinte che vanno dal verde smeraldo all’azzurro.

Affollatissima d’estate, in realtà è meta molto ambita anche durante i mesi invernali perché qui si può venire ad ammirare tutta la forza del mare. Inoltre, regala un’atmosfera dai profili magici al tramonto, quando i raggi del sole baciano le linee dello Scoglio di Pan di Zucchero e dei promontori di Masua che si innalzano a strapiombo sul mare.

Funtanamare, Sardegna

Fonte: iStock

La bella Spiaggia di Funtanamare
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Cala Vadella, un villaggio e una spiaggia da sogno

Perla delle isole Baleari e località da sogno molto amata dai più giovani, Ibiza è una delle mete turistiche preferite sul mar Mediterraneo, per le sue spiagge favolose e per una movida che è divenuta famosa a livello internazionale. Ma non tutti sanno che ci sono tanti villaggi perfetti anche per le famiglie, dove ci si può rilassare e divertire con i bimbi, senza rinunciare a panorami incantevoli come quelli che solo Ibiza sa regalare. Andiamo alla scoperta di Cala Vadella.

Cala Vadella, un villaggio meraviglioso

Ibiza è da sempre conosciuta, tra le isole Baleari, per una vita notturna movimentata e le acque cristalline, dove fare un tuffo rinfrescante prima di tornare a sonnecchiare sotto il sole, per prepararsi ad una nuova serata da trascorrere tra i locali. Ma c’è un volto meno conosciuto, eppure non certo meno suggestivo, dell’isola spagnola: è quello caratterizzato da tanti piccoli villaggi turistici dove la vita è più tranquilla, e il mare ugualmente da sogno. Una di queste località da scoprire è Cala Vadella, situata sul versante occidentale dell’isola.

Il paesino è incastonato all’interno di una baia ben protetta dai venti, ed è costellato di hotel, ristoranti e bar: insomma, tutto quello di cui c’è bisogno per godersi appieno la propria vacanza estiva. A due passi c’è poi il villaggio di San José, da tanti considerato la meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza autentica. Si trova ai piedi della montagna più alta dell’isola, e offre tantissime avventure all’aria aperta perfette per grandi e piccini. Senza contare che il suo centro storico è un coacervo di viuzze assolutamente da visitare, per respirare la vera atmosfera di Ibiza.

La splendida spiaggia di Cala Vadella

Ma torniamo a Cala Vadella, per scoprire la sua attrazione principale: una spiaggia semplicemente incantevole. Basta una breve passeggiata e per arrivarci, quindi è la destinazione balneare ideale per chi vuole soggiornare in uno dei tanti hotel o appartamenti che sorgono tra le piccole colline su cui sorge il paese. Questa graziosa mezzaluna di sabbia dorata si apre su un’insenatura tondeggiante che accoglie acque così cristalline da lasciar vedere il fondale per molti metri. È totalmente riparata dalle correnti, quindi è proprio il luogo perfetto per chi cerca il massimo relax.

Non è un caso che Cala Vadella venga considerata una delle migliori località di Ibiza per le famiglie. La sabbia fine e il mare sempre calmo e poco profondo ne fanno la spiaggia ideale per i più piccini. Senza contare che ci sono tantissimi servizi: dagli stabilimenti attrezzati ai bagni, passando per una vasta selezione di ristoranti e beach bar dove rifocillarsi senza dover tornare in paese. Quando poi il sole inizia a scendere, lo spettacolo è meraviglioso. Qui il tramonto è forse uno dei più belli mai visti, e la baia si anima con un po’ di musica e tanti cocktail.

Cala Vadella è molto apprezzata anche dai proprietari di yacht, proprio perché si trova all’interno di un’insenatura protetta dai venti. Non è quindi difficile trovare imbarcazioni ancorate all’ingresso della baia, dove le correnti diventano improvvisamente più tranquille. Ma cosa fare in questo luogo magico, oltre a prendere il sole e tuffarsi in acque splendide? L’attività migliore è sicuramente un giro in barca, alla scoperta dei dintorni (tra cui l’isola disabitata di Es Vedrà): il panorama dal mare è davvero suggestivo, impossibile non innamorarsene.

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Spiagge griffate: le più lussuose del Mediterraneo

Sapevate che in alcuni spettacolari zone del Mediterraneo esistono le spiagge griffate? Si tratta di luoghi esclusivi, dalla bellezza sorprendente, dai dettagli ricercati e dai servizi più che soddisfacenti. Angoli di lusso, quello vero, quello autentico e che tutti abbiamo sognato almeno una volta nella vita. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato alcuni dei più incredibili, posti all’insegna dell’alta moda e della raffinatezza.

Le spiagge griffate in Italia

La prima spiaggia griffata di cui vi vogliamo parlare si trova nel nostro Paese e più precisamente nell’incantevole cornice di Taormina, meravigliosa località in provincia di Messina. Proprio da queste parti prende vita il San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel che ha instaurato una collaborazione con Dolce&Gabbana, una delle case di moda italiane più famose in assoluto.

A disposizione dei fortunati ospiti c’è un fantastico allestimento a bordo piscina decorato con il motivo “Blu Mediterraneo” di Dolce&Gabbana e ispirato alle maioliche, un vero e propio omaggio al patrimonio artigianale del nostro Paese.

Ombrelloni, asciugamani, cuscini, guanciali, capanne, vassoi, sottobicchieri e altri oggetti decorativi sono tutti firmati dalla casa di moda nostrana. Un piccolo paradiso di bellezza e classe.

San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel

Fonte: Peter Vitale

La spiaggia griffata del San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel

Voliamo poi a Portofino, straordianario e colorato borgo di pescatori che sorge sulla panoramica Riviera Ligure a sud-est di Genova. Un luogo che per la sua indiscutibile classe attira da sempre turisti facoltosi che qui trovano il loro angolo di paradiso. Ed è proprio qui Belmond ha istaurato una collaborazione speciale con Dior presso i leggendari giardini dello Splendido, A Belmond Hotel, Portofino e i Bagni Fiore, una delle spiagge più esclusive della zona.

Dall’1 giugno al 30 settembre, oltre alla Spa, a disposizione degli ospiti c’è una vera e propria zona che fa sognare a occhi aperti: Bagni Fiore, la spiaggia più bella ed esclusiva della Baia di Paraggi, ovvero un eccezionale beach club che sorge nel cuore del Parco Naturale di Portofino e dell’Area Marina Protetta.

Ad impreziosire ulteriormente il territorio, quest’anno c’è anche una cabina spa pop-up Dior per il massimo relax non solo del corpo, ma anche della mente: tutti gli arredi, tra cui gli ombrelloni, i lettini e i cuscini sono personalizzati dal marchio di alta moda francese con la vivace stampa toile de Jouy verde.

Bagni Fiore by Dior

Fonte: Kristen Pelou

La spiaggia griffata Bagni Fiore by Dior

Poi ancora il Beverly Hills Hotel al Riccio a Capri a picco sul mare e firmato Dior; Forte dei Marmi con il suo beach club Alpemare dove il tema è Luis Vuitton e a cui la maison ha dedicato una delle sue borse best seller, la Neverfull, in edizione limitata; la monumentale Costiera Amalfitana con il Club House by the Sea impreziosito dell’inequivocabile Rosso Valentino.

Le spiagge griffate all’estero

Senza ombra di dubbio l’Italia è una delle mete più desiderate quando si parla di lusso e di alta moda. Del resto la nostra classe ed eleganza è fieramente riconosciuta in tutto il mondo. Ciò non toglie che il Mediterraneo offra anche tante altre località particolarmente raffinate e amate dai viaggiatori più abbienti.

Vi basti pensare alla rinomata Saint Tropez dove i beach club griffati sono tantissimi e soprattutto uno più bello dell’altro. Assolutamente degno di nota, per esempio, è Loro Piana – La Réserve à la Plage beach club che è uno dei luoghi più eccezionali dalla Costa Azzurra di Saint Tropez.

Da queste parti i colori e i pattern iconici di Loro Piana, come il motivo multirighe Suitcase Stripe, sono il leitmotiv in spiaggia, sugli ombrelloni, sui teli mare, nel bar-ristorante e molto altro ancora. Un vero e proprio microcosmo di eleganza sulla Riviera Francese, ma dal tocco tipicamente italiano.

Loro Piana - La Réserve à la Plage beach club

Fonte: Loro Piana

La spiaggia griffata di Loro Piana – La Réserve à la Plage beach club

Poi ancora Indie Beach che ha invece istituito una collaborazione con Simon Porte Jacquemus, idolo del fashion contemporaneo, che ha colorato di giallo l’intero beach club, in pieno spirito con lo stile decorativo della Costa Azzurra. Tavole da surf e canoe sono firmate Jacquemus e l’atmosfera è di quelle più speciali possibili.

Il Loulou Ramatuelle Beach Club è invece la casa estiva di Gucci i cui colori e pattern sono riconoscibili su ombrelloni, lettini e asciugamani. Dolce&Gabbana è la musa di DG Resort di Saint Tropez, mentre Fendi rende sempre più spettacolare il centro ed il lungomare di Marbella al Puente Romano Resort sulla Costa del Sol, in Andalusia. Anche qui gli ombrelloni sono griffati, ma in questo caso con il logo con le F.

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Marina di Ventimiglia, la nuova destinazione turistica a 5 stelle

Affacciata sul Mediterraneo, al confine con la Francia, arricchita da un mosaico di tesori storici, archeologici, enogastronomico e culturali, Ventimiglia si rinnova e brilla di nuova luce sul litorale ligure.

Da piccolo Comune di frontiera, questa cittadina della Riviera di Ponente sta per trasformarsi in una delle mete turistiche emergenti più interessanti dove trascorrere le prossime vacanze estive.

Da sempre contesa tra Italia e Francia, è soprannominata la Porta fiorita d’Italia e si respira aria d’oltreconfine, per via dei forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra e il Principato di Monaco.

La “nuova” Ventimiglia

Non a caso, la società SBM, che già gestisce il vicino porto di Monaco, ha investito nella realizzazione del nuovo porto turistico di Ventimiglia, Cala del Forte, uno dei più avanzati, meglio equipaggiati e sicuri porti del Mar Mediterraneo.

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Fonte: Ufficio stampa

Borgo del Forte visto dal centro storico di Ventimiglia

Come se non bastasse, ora è la volta di un altro gruppo di imprenditori che ha adocchiato il valore di Ventimiglia non solo per il porto ma per tutto quanto gli sta intorno. Grazie all’interesse del fondo BDF, gestito da Namira Sgr, Marina di Ventimiglia si appresta diventare una destinazione turistica e residenziale “a 5 stelle”, grazie a un’offerta di intrattenimento, ristorazione e residenziale di altissimo profilo.

Come cambia Ventimiglia

Il fulcro del progetto è Borgo del Forte, sviluppato da Marina Development Corporation (MDC). La società nata nel 2020 fornisce servizi di consulenza e gestione immobiliare, prevede la costruzione di un hotel 5 stelle, 60 residenze e un ristorante, La Rocca, su tre piani e con terrazza panoramica da 650 metri quadri, che è già in fase di costruzione.

I piani di Borgo del Forte vedono una imponente presenza residenziale totalmente integrata nel territorio, a metà costa tra il centro storico di Ventimiglia e il sottostante porto di Cala del Forte, con zero inquinamento visivo e all’insegna dello sviluppo sostenibile, secondo i requisiti nZEB (nearly Zero energy Buildings).

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Fonte: @SiViaggia

La nuova Marina di Ventimiglia-

Il concetto di Borgo del Forte insieme ad altre opere circostanti, eventi e noti marchi della ristorazione, è la creazione di una destinazione turistica al pari di Porto Cervo, per fare un esempio, dove è tutto quello che accade intorno al Porto a fare del luogo una destinazione famosa nel mondo.

Ventimiglia Alta

Ventimiglia Alta, la parte vecchia della città sovrastante Cala del Forte, ha già goduto dell’apertura dell’Antica Gelateria d’Autore e del Venti, un ristorante a pochi passi dall’antica chiesa di San Michele. Oltre alla posizione invidiabile e a una terrazza panoramica punteggiata di ulivi, il Venti è la più recente impresa di due eccellenze enogastronomiche locali, Diego Pani e Paolo Roi.

Come ben esemplificato dal Venti, la rigenerazione urbana di Ventimiglia nasce e cresce all’insegna dell’italianità, valore espressamente sottolineato dagli investitori come connotazione di alto pregio per qualsiasi cosa accade alla Marina di Ventimiglia. Non a caso il prossimo passo sarà l’apertura del Dry Ventimiglia, un altro famoso marchio tutto italiano.

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Fonte: Ufficio stampa

Il ristorante panoramico della “nuova” Ventimiglia

L’attenzione degli investitori non si limita solo alla Marina vera e propria ma si estende con la realizzazione del Borgo del Forte Campus, progetto che nasce dalla rigenerazione di un’area di 30.000 metri quadri, alle spalle di una grande area naturalistica, che ospiterà un importante complesso polifunzionale, istruttivo e sportivo. Accanto alla piscina al coperto aperta tutto l’anno, palestra, club house, attività outdoor/indoor e campi da tennis, ci sarà una grande scuola internazionale, un centro congressi, una sala conferenze, aree espositive e uffici, il tutto affacciato sulla spettacolare natura ligure.

Un’estate di eventi

L’anima progettuale di rivitalizzazione economica appare evidente nel voler considerare tutti gli aspetti che elevino Marina di Ventimiglia a una nuova destinazione 5 stelle. Infatti, se l’italianità, l’enogastronomia tipica e l’ospitalità sono garanzie fondamentali, gli eventi e lo spettacolo non sono da meno. Nel 2022, MDC aveva organizzato la mostra fotografica “Cibo” di Steve McCurry e quest’anno si appresta a triplicare gli eventi sul waterfront di Ventimiglia, nella settimana dall’1 all’8 luglio, con grandi nomi dello spettacolo.

Per la kermesse Eventi sotto le Stelle, sarà allestito un palco di 10 metri di altezza e una platea attrezzata con 900 posti a sedere. Il primo ospite è Mario Biondi, in scena il 1° luglio con brani famosi e inediti; il 7 luglio sarà la volta di Fiorella Mannoia, vera icona della musica italiana, con il suo spettacolo “Luce”; infine, l’8 luglio salirà sul palco Antonio Ornano, uno dei comici Zelig più seguiti, con il suo recital/ stand-up comedy “Anthology”.

La rigenerazione urbana, in particolare attorno a un porto turistico, gioca un ruolo cruciale per stimolare il turismo, che riesce a preservare e a esaltare la cultura e le bellezze locali. Tutte le iniziative di MDC, come La Rocca, Eventi Sotto le Stelle, il Venti, il Campus e il Borgo del Forte, sono volte a innalzare la qualità della destinazione e a proporre Marina di Ventimiglia come un’eccellenza in grado di offrire esperienze indimenticabili.

Come asserisce Giuseppe Noto, Ceo di MDC: “Il fascino di Ventimiglia stupisce sempre più turisti da tutto il mondo affermandosi come astro nascente del firmamento ligure”.

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Fonte: @SiViaggia

Super yacht attraccati alla nuova Marina di Ventimiglia
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Cosa vedere alle isole Tremiti, tra spiagge e natura

Un paradiso terrestre accarezzato dalle acque del Mediterraneo, disegnato da natura intatta, mare trasparente dai fondali incantevoli, raccolte insenature e tracce di un passato significativo: queste sono le parole migliori per raccontare le Isole Tremiti, l’unico arcipelago dell’Adriatico, al largo della costa del Gargano in provincia di Foggia.

È composto da 5 isole: San Nicola e San Domino, le uniche abitate, e poi Cretaccio, Capraia e Pianosa, all’interno della Riserva Marina Protetta, raggiungibili con collegamenti regolari da Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Termoli e Vasto, e perfette per emozionanti gite in barca, vacanze balneari, escursioni e trekking e anche per andare alla scoperta di notevoli testimonianze archeologiche.

Cosa vedere a San Nicola, museo a cielo aperto

Centro storico e amministrativo delle Tremiti, l’Isola di San Nicola è un autentico museo a cielo aperto, la meta perfetta per vedere con i propri occhi e conoscere da vicino la storia dell’arcipelago: infatti, ospitò insediamenti neolitici, ellenistici e medievali.

Simboli indiscussi sono l’Abbazia fortificata di Santa Maria a Mare, la più grande del Mediterraneo, e il Castello dei Badiali.

L’abbazia venne costruita attorno al 1045 dai monaci Benedettini, poi passò ai Cistercensi tra il 1237 e il 1313, ai Lateranensi dal 1413 fino alla fine del Cinquecento e fu soppressa da Ferdinando IV di Napoli nel 1783.

Oggi il complesso è visitabile e, al suo interno, custodisce tuttora capolavori assoluti come, ad esempio, la statua in legno di Santa Maria a Mare, scolpita interamente a mano, e alcuni pregevoli pavimenti a mosaico.

Il Castello, invece, con il Torrione Angioino e le maestose mura di cinta, protegge l’Abbazia e domina il mare e le altre isole, voluto da Carlo D’Angiò a scopo difensivo.

Da non perdere anche la zona del porticciolo, la Spiaggia di Marinella vegliata da un’alta e candida scogliera, e la Grotta di San Michele, stupenda con i colori delle acque azzurro-turchese: nelle vicinanze, catturano lo sguardo gli Scogli Segati, un enorme masso che si staccò dall’isola e si spaccò perfettamente in due, come fosse stato lavorato da mani esperte.

Alla scoperta di San Domino, spettacolo della natura

Si tratta dell’isola più grande dell’arcipelago, una vera perla dal punto di vista naturalistico, ricoperta dalla profumata macchia mediterranea e da una folta e rigogliosa distesa di pini d’Aleppo, oasi per il trekking.

Infatti, nel cuore della pineta, troviamo un villaggio rurale con case coloniali del 1935 da cui hanno inizio tre sentieri con cui scoprire l’isola in lungo e in largo: in particolare, la “Strada della Pineta” conduce sul punto più elevato (per un panorama ineguagliabile), passa per la Cappella del Romito e poi scende al faro.

San Domino è il top per chi ama la natura e il mare: oltre alla pineta e ai sentieri, come non nominare Cala delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola, le innumerevoli calette e grotte?

Un sogno sono Cala Matano (o Cala della Duchessa), raccolta cala con spazio sabbioso vegliata da imponenti e ripide pareti di roccia, Cala degli Inglesi, a uso esclusivo degli ospiti del villaggio TCI, Cala dei Benedettini, ben attrezzata, la Grotta delle Viole, contraddistinta dalla colorazione rosso-viola delle alghe calcaree alle pareti, la Grotta del Bue Marino, in onore della Foca Monaca, cavità rocciosa al cui interno si svela una piccola spiaggia sabbiosa tra il blu intenso delle acque, e la Spiaggia dei Pagliai, raggiungibile soltanto in barca.

Entusiasmanti tour in barca

Come accennato, le Isole Tremiti sono l’ideale per tour in barca grazie ai quali è possibile avventurarsi alla scoperta di insenature, cale e baie altrimenti inaccessibili e avvicinarsi a pochi metri dalle rive di Capraia, Cretaccio e Pianosa, incluse nella Riserva Marina Integrale con il divieto di approdo.

Molte escursioni guidate, ad esempio, sostano nei pressi di Capraia, dove è possibile fare il bagno nelle acque antistanti la Riserva e provare a scorgere la statua sommersa di Padre Pio; altre accompagnano a esplorare i fondali idilliaci di Pianosa, grazie a immersioni accompagnate da guide subacquee autorizzate.

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Cala Macarella, angolo di paradiso di Minorca

Paradisi balneari nel mondo ce ne sono davvero tanti e uno di questi è, senza alcun dubbio, Cala Macarella, una delle più favolose dell’isola di Minorca.

Siamo di fronte a un autentico spettacolo, 140 metri di spiaggia sabbiosa incastonata in una caletta a forma di conchiglia, accarezzata dalle acque più trasparenti del Mediterraneo.

Cala Macarella, uno spettacolo indimenticabile

Candida sabbia finissima, un tripudio di blu, alte scogliere: Cala Macarella è un incanto, nel cuore dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Minorca, sulla costa sud di Ciutadella.

Vera perla, è plasmata da una raccolta spiaggia selvaggia, mare incredibile dal fondale sabbioso che digrada con dolcezza, perfetto per chi ama cimentarsi in lunghe nuotate, e la fresca pineta sulle scogliere che si fa oasi di refrigerio e tranquillità.

Ideale per le famiglie con bambini e per chiunque desideri concedersi giornate balneari che non si dimenticano, è un must anche per la pratica dello snorkeling: tra le rocce, infatti, si celano piccole insenature, grotte e calette tutte da esplorare.

E poi, certo, è il luogo ideale per divertirsi in spiaggia, fare un picnic, rilassarsi al sole, tuffarsi tra le onde.

Sebbene non sia una spiaggia attrezzata, dispone comunque di servizio di salvataggio da giugno a settembre, bagni, docce e un piccolo chiringuito che offre panini, antipasti, piatti misti, menu per bambini e fast food con servizio self service.

Inoltre, il parcheggio a pagamento è a soli 300 metri mentre quello gratuito a un chilometro con 15 minuti di camminata per raggiungere l’arenile.

Cala Macarelleta, splendida “sorella minore”

Trovandosi a Cala Macarella, un altro consiglio è quello di dedicare del tempo alla scoperta della “sorella minore”, Cala Macarelleta, più raccolta ma meno affollata.

Per raggiungerla, occorre seguire a piedi il Camí de Cavalls verso Cala Turqueta, affascinante sentiero dal panorama mozzafiato che consente di scattare fotografie uniche di Macarella dall’alto.

In cinque minuti sarete arrivati.

Le opzioni per raggiungere Cala Macarella

Vediamo ora quali sono le possibilità per arrivare a Cala Macarella, lungo la costa sud-occidentale di Minorca, a 14 chilometri da Ciutadella.

In auto si può soltanto in bassa stagione, poiché da giugno a settembre non è consentito.

Da Ciutadella, si segue la Ronda Sur, si imbocca il Camí de Sant Joan de Missa e si seguono le indicazioni stradali per le spiagge meridionali.

Da Mahon, capitale amministrativa di Minorca, occorrerà un’ora di macchina.

Chi, invece, si sposta con i mezzi pubblici, potrà servirsi della linea di autobus 69, in partenza ogni venti minuti, che effettua il percorso Ciutadella – Macarella – Ciutadella.

Da Mahon, invece, la linea 51 arriva a Cala Galdana, da cui percorrere a piedi il tragitto per il Camí de Cavalls.

Infine, c’è anche l’opzione della linea 68 da Ciutadella fino a Cala Turqueta da dove si giunge alla spiaggia in un’ora di cammino ammirando uno spettacolo che non si vede tutti i giorni.

Cala Macarella può anche essere esplorata via mare, a bordo di barche oppure kayak, sia con imbarcazioni proprie sia con visite guidate.

Il momento migliore per scoprire una delle perle di Minorca

Come accennato, Cala Macarella è una delle spiagge più affascinanti e gettonate di Minorca per cui sarebbe opportuno arrivare la mattina presto, tra le 14 e le 15 oppure al tramonto.

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Spiaggia di Berchida, tra le più belle del Mediterraneo

Terra di spiagge bellissime, la Sardegna è una delle mete preferite dai turisti quando si tratta di mare: ce n’è davvero per tutti i gusti, dai lunghi arenili sabbiosi alle piccole calette nascoste, raggiungibili solo dopo un lungo tragitto nella vegetazione. E le sue acque cristalline sono uno spettacolo per gli amanti dello snorkeling, perché invitano a dare un’occhiata all’incredibile mondo sottomarino. In tutto questo, c’è però un angolo di paradiso che è davvero speciale: si tratta della spiaggia di Berchida, scopriamola insieme.

La spiaggia di Berchida, una vera perla

La costa orientale della Sardegna è una meraviglia ancora in gran parte incontaminata. Ben più a sud della vivace Costa Smeralda, ci sono tante piccole spiagge dove la natura regna incontrastata, luoghi bellissimi per chi cerca un po’ di relax sotto il sole. La spiaggia di Berchida è uno di essi: situata in provincia di Nuoro, è immersa in una cornice davvero suggestiva. Stiamo parlando di un lungo letto di sabbia candida, che si estende per circa 5 km di pura bellezza. Alle sue spalle, dune ricoperte di vegetazione e ginepri secolari, che offrono un po’ di ombra ai bagnanti ormai surriscaldati da una giornata trascorsa all’aperto.

È qui, al confine con un’altra incantevole spiaggia, che sfocia il rio Berchida: nel tuffarsi tra le acque cristalline del Tirreno, forma un piccolo stagno che funge da habitat per diverse specie animali, soprattutto volatili. Un’altra splendida sorpresa è il fondale sabbioso che digrada dolcemente, permettendo così anche ai più piccini di divertirsi a riva in tutta sicurezza (ma sempre sotto l’occhio vigile di mamma e papà!). Tanto che la spiaggia è stata insignita della Bandiera Verde, il riconoscimento assegnato dai pediatri ai litorali perfetti per i bambini.

In un’oasi dove la natura selvaggia la fa ancora da padrona, c’è spazio anche per chi ama gli arenili attrezzati: sebbene la spiaggia di Berchida sia interamente ad accesso libero, nei suoi 5 km di lunghezza si possono trovare lettini e ombrelloni messi a disposizione da due piccoli stabilimenti balneari, oltre a chioschi per fare uno spuntino, servizi igienici, docce e luoghi dove noleggiare canoe o pedalò, per vivere un’avventura in mare aperto. Senza contare che un comodo parcheggio permette di arrivare a due passi dalla sabbia, una vera fortuna per chi non ama particolarmente camminare sotto il sole.

Cosa vedere nei dintorni

La spiaggia di Berchida, anche in estate, non è mai troppo affollata: essendo così grande, lascia ampio spazio a tutti i suoi bagnanti. Ma se il mare vi sta stretto e volete andare ad esplorare i dintorni, allora potrete scoprire di avere davvero l’imbarazzo della scelta. Una lunga camminata verso nord vi conduce verso le dune di Capo Comino, dove svetta un vecchio faro che incrocia il profilo della piccola Isola Rossa, a poca distanza dalla riva. È invece in direzione opposta che potrete ammirare l’Oasi di Biderosa, molto più di una spiaggia: è una vera e propria foresta costiera, paradiso per chi ama fare bird watching o semplicemente ammirare gli splendidi fenicotteri rosa.

Lasciando invece la costa e addentrandovi un po’ oltre la vegetazione mediterranea, ecco spuntare ben due siti archeologici, i suggestivi nuraghi di Conca Umosa e di Paule e’Luca. Altrettanto affascinante è il vicino Villaggio di Rempellos, anch’esso risalente all’epoca nuragica. Passeggiare tra le rocce ricoperte di vegetazione che caratterizzano questi luoghi è un po’ come fare un viaggio indietro nel tempo. Ed è assolutamente incantevole, un’esperienza estiva tutta da vivere per custodirne ricordi memorabili.

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Cerchi la “Grecia” più autentica e caratteristica? È qui

Se desiderate una vacanza rilassante e lontana dal caos delle spiagge affollate, Volimes è la meta perfetta per voi. Incastonato tra le colline dell’isola di Zante, in Grecia, questo pittoresco villaggio vi conquisterà dal primo istante e vi farà innamorare della cultura e delle tradizioni greche.

Immaginate di passeggiare per i vicoli stretti e tortuosi, ammirando le case in pietra e respirando l’aria fresca e profumata del Mediterraneo. Lasciatevi stupire dalle chiese storiche, dai tesori artistici nascosti di questa nazione affascinante con una storia millenaria, paesaggi mozzafiato e un’ospitalità senza pari.

Un viaggio a Volimes è un invito a scoprire un angolo di paradiso greco, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove potrete creare ricordi indimenticabili.

La storia e il fascino di Volimes

Spiaggia di Navagio, Zante

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Spiaggia di Navagio, Isola di Zante, Grecia

Volimes è un villaggio tradizionale situato nella parte nord-occidentale dell’isola di Zante. Fondato nel XIV secolo, conserva ancora oggi molte delle sue caratteristiche originali, come le case in pietra con tetti di paglia e i vicoli stretti e tortuosi. Il villaggio è circondato da una natura rigogliosa e offre viste spettacolari sulla costa e sulle montagne circostanti.

Uno degli aspetti più affascinanti di Volimes è la sua storia. Le chiese del villaggio, alcune delle quali risalgono al XVI secolo, sono testimonianze di un passato ricco di arte e cultura. Tra queste, la Chiesa di Agios Andreas e la Chiesa di Agia Paraskevi meritano una visita per ammirare gli affreschi e le icone sacre conservate al loro interno.

Inoltre, Volimes è noto per le sue tradizioni artigianali, in particolare per la produzione di tessuti e ceramiche. Passeggiando per il villaggio, si possono trovare botteghe dove gli artigiani lavorano a mano, offrendo ai visitatori l’opportunità di acquistare souvenir autentici e sostenere l’economia locale.

La posizione di Volimes offre ai suoi visitatori l’opportunità di esplorare alcune delle bellezze naturali più spettacolari dell’isola di Zante. Infatti, a breve distanza dal villaggio si trova la famosa Spiaggia di Navagio, conosciuta anche come la Spiaggia del Naufragio, una delle spiagge più fotografate al mondo. Circondata da imponenti scogliere calcaree e accessibile solo via mare, questa spiaggia appartata ospita i resti di una nave naufragata negli anni ’80, che contribuiscono al suo fascino unico. Per raggiungere la spiaggia è possibile prenotare una gita in barca da Volimes o dai porti vicini.

Situate lungo la costa nord-occidentale dell’isola, ci sono invece le Grotte Azzurre, un’altra attrazione imperdibile. Queste grotte marine, accessibili solo in barca, offrono un’esperienza magica ai visitatori grazie alle loro acque cristalline e alla luce che si riflette sulle pareti calcaree, creando sfumature di blu intenso. Inoltre, sono un ottimo punto di partenza per praticare snorkeling e scoprire la ricca fauna marina della zona.

L’isola di Zante, un tesoro nel cuore del Mediterraneo

Certamente Volimes non è l’unico motivo per cui l’isola di Zante merita di essere visitata. Questa, infatti, è un’isola ricca di storia e cultura, con numerosi siti archeologici, chiese e musei da esplorare.

Il capoluogo dell’isola, Zante Città, è un luogo affascinante dove passeggiare tra le strade lastricate e ammirare gli edifici di epoca veneziana. Tra i siti di interesse storico spiccano il Castello di Bochali, situato su una collina che domina la città, e il Museo Bizantino, che ospita una vasta collezione di icone e reperti risalenti all’epoca bizantina e post-bizantina.

Oltre alle spiagge, tra le più belle e rinomate del mondo, Zante offre una serie di meraviglie naturali che vale la pena scoprire come il Parco Nazionale Marino con i suoi numerosi sentieri tra le colline e le spiagge dell’isola, permettendo di scoprire panorami mozzafiato e una flora e fauna uniche.

Un viaggio a Zante non sarebbe completo senza assaggiare la deliziosa cucina locale e sperimentare l’ospitalità greca. L’isola offre una varietà di taverne tradizionali e ristoranti dove è possibile gustare piatti tipici (come la moussaka, il souvlaki) e i dolci a base di miele e noci. Inoltre, molti ristoranti utilizzano ingredienti freschi e locali, garantendo un’esperienza culinaria autentica e prelibata.

In conclusione, un viaggio nel cuore dell’isola di Zante offre ai visitatori un’esperienza unica e affascinante, lontana dalle rotte turistiche più battute. La combinazione di storia, tradizioni, meraviglie naturali e ospitalità rende questo territorio un tesoro nascosto tutto da scoprire.

Preparate al più presto i bagagli e prenotate il vostro prossimo viaggio per vivere un’avventura indimenticabile che rimarrà impressa nei vostri ricordi per sempre.

Zante Città in Grecia

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Zante Città, Grecia
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Peñíscola, la città dove le acque del Mediterraneo “sbuffano”

Di splendidi borghi affacciati sul mare ce ne sono tantissimi in tutto il mondo, ma uno è davvero particolare: Peñíscola, cittadina spagnola della Comunità Valenciana, ha mantenuto intatto il suo fascino medievale. Tra le strette viuzze del centro storico, incastonata tra gli edifici, c’è un’apertura che si insinua nelle profondità sotterranee del villaggio, raggiungendo il mare. In particolari condizioni, da qui emerge uno “sbuffo” che inquieta e affascina chi lo ascolta per la prima volta. Scopriamo qualcosa in più su questa magia della natura.

Il Bufador di Peñíscola, capolavoro della natura

Siamo a Peñíscola, uno dei più bei villaggi della Spagna: affacciato sul mar Mediterraneo, offre spiagge meravigliose e attira ogni anno tantissimi turisti – soprattutto in estate. È qui che si trova un’attrazione naturale che ha qualcosa di soprannaturale, e che ha inevitabilmente dato vita a tante leggende misteriose. Si tratta del Bufador di Peñíscola, un varco tra le rocce collegato ad una serie di cunicoli sotterranei che giungono sino al mare. Forse ciò che più rende speciale quella che altrimenti sarebbe una comunissima grotta è il fatto che si trovi nel cuore del centro storico del borgo.

Il Bufador di Peñíscola

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Il Bufador di Peñíscola

L’apertura è incastonata tra alcuni antichi edifici, e ci si può imbattere tranquillamente in essa passeggiando tra le viuzze del paese, arroccato su un promontorio roccioso. C’è poi ancora qualcosa di sensazionale nel Bufador: come lascia intendere il nome, è uno sfiatatoio da cui il Mediterraneo “sbuffa”. Quando le condizioni climatiche lo permettono – ovvero quando il mare si agita ed è in tempesta -, dal varco tra le rocce fuoriesce un suono inquietante che si diffonde nell’aria, per tutto il borgo. Se le acque sono particolarmente agitate, al rumore si aggiunge anche un getto di spruzzi che si innalza dall’apertura, ad intervalli regolari che seguono il moto delle onde.

È un fenomeno naturale davvero suggestivo, attorno al quale si raccontano storie misteriose. Lo sfiatatoio viene anche chiamato il Bufador del Papa Luna, che è il vero nome di Papa Benedetto XIII, l’ultimo dei Pontefici di Avignone: questi scelse Peñíscola come luogo in cui stabilirsi dopo la sua nomina a Papa, trasferendosi presso il castello del paese nel 1415. Il Pontefice riteneva che fosse lo “sbuffo” che fuoriesce ancora oggi dal varco roccioso a scoraggiare i nemici dall’assaltare la città. Si tratta ovviamente solo di una leggenda, ma in effetti mai nessun aggressore si avvicinò a Peñíscola.

Cosa vedere a Peñíscola

Dopo aver dato una sbirciata al Bufador – e con un po’ di fortuna anche ascoltato il suo suono inquietante -, possiamo andare alla scoperta delle altre bellezze di Peñíscola. La prima è senza dubbio il Castello dei Templari, chiamato anche Castello di Papa Luna, situato nel punto più alto della città. Costruito a cavallo tra il ‘200 e il ‘300 dai templari, su ciò che restava di un’antica cittadella araba, è oggi uno dei meglio conservati d’Europa. Papa Benedetto XIII vi si stabilì un secolo dopo, come abbiamo visto, e la sua impronta è evidente nei dettagli.

Forse vi sembrerà di averlo già visto: il castello è stato usato come location de Il Trono di Spade, e in particolare per i paesaggi del regno di Dorne. Molto affascinante è poi anche l’eremo della Vergine della Ermitana, che custodisce l’immagine sacra della patrona della città. Mentre a poca distanza dalla città, per chi ama la natura, c’è il Parco della Sierra de Irta, una riserva meravigliosa che ospita alcune belle architetture come l’eremo di Sant’Antonio e la Torre Badum. Qui si trovano le ultime coste vergini del Mediterrano.