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Levanzo, perla nascosta della Sicilia

Nell’incantevole arcipelago delle Egadi, al largo della costa occidentale della Sicilia, si trova Levanzo, che rappresenta una gemma nascosta del Mar Mediterraneo. Quest’isola ha una superficie di circa sei chilometri quadrati, e ciò la rende l’isola più piccola dell’arcipelago delle Egadi, ma ciò che le manca in dimensioni, lo compensa con un fascino naturale ed incontaminato ed una tranquillità rara.

Come arrivare a Levanzo, nell’arcipelago delle Egadi

Il punto di partenza più comune per raggiungere l’isola di Levanzo è Trapani, bellissima città situata sulla costa occidentale dell’isola della Sicilia. Una volta arrivati a Trapani, il porto della città è facilmente raggiungibile e rappresenta il punto d’accesso principale per l’arcipelago delle Egadi e le sue meravigliose isole.

Da Trapani, sono disponibili diversi collegamenti marittimi giornalieri per l’isola di Levanzo, gestiti principalmente dalle compagnie Siremar o Liberty Lines. I traghetti dal porto di Trapani impiegano circa 50 minuti per coprire la distanza tra la città e Levanzo, mentre gli aliscafi, più veloci dei normali traghetti, impiegano circa 25 minuti. Per raggiungere l’isola di Levanzo è consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, soprattutto nei mesi estivi, per evitare lunghe attese.

Vista dal mare del villaggio di Levanzo

Fonte: iStock

Vista del villaggio di Levanzo, isole Egadi

Cosa fare sull’isola di Levanzo?

Esplorare le spiagge incontaminate

Levanzo, in Sicilia, è un’isola rinomata per le sue acque cristalline e le spiagge incontaminate, che fungono da rifugio perfetto per chi è alla ricerca continua di relax e bellezze naturali. Tra le spiagge più affascinanti, è possibile ammirare:

  • Cala Dogana: la spiaggia di ciottoli situata vicino al porto, perfetta per un tuffo rapido appena arrivati sull’isola. Le sue acque turchesi e la vista unica sul villaggio di Levanzo, rendono Cala Dogana una delle prime tappe obbligatorie a Levanzo;
  • Cala Minnola: a breve distanza dal centro abitato, questa spiaggia è famosa per i suoi ricchi fondali marini, ideali per lo snorkeling, unici ed indimenticabili. Il mare qui è particolarmente limpido ed offre una visibilità straordinaria;
  • Cala Tramontana: situata nella parte settentrionale dell’isola di Levanzo, Cala Tramontana è una baia tranquilla e appartata, perfetta per chi cerca pace e tranquillità, lontano dalla presenza di altri turisti. Le sue scogliere e grotte marine offrono un ambiente suggestivo per nuotate e  fare immersioni durante la visita dell’isola.

Sentieri e trekking per scoprire il cuore di Levanzo

Per gli amanti della natura e del trekking, Levanzo è in grado di offrire numerosi sentieri panoramici, che permettono di esplorare l’isola a piedi. Uno dei percorsi più popolari è quello che conduce alla Grotta del Genovese, un sito archeologico di grande rilevanza storica, scoperto nel 1949 e con graffiti risalenti all’era del paleolitico superiore. Ci sono due sentieri principali, consigliati per la scoperta di Levanzo e delle sue meraviglie naturali:

  • Sentiero della Grotta del Genovese: questo percorso, che parte dal villaggio di Levanzo, si snoda attraverso la macchia mediterranea dell’isola fino a raggiungere la famosa Grotta del Genovese. Le visite guidate offrono un approfondimento sulla storia antica dell’isola, rendendo la visita ancora più affascinante.
  • Sentiero di Capo Grosso: questo itinerario conduce al punto più alto dell’isola di Levanzo, Capo Grosso, dove si trova il faro. Il panorama che si può ammirare da qui è davvero indimenticabile, con la possibilità di osservare l’isola principale della regione Sicilia e alle altre isole Egadi. Il sentiero è relativamente facile, ma offre un’immersione totale nella bellezza selvaggia di Levanzo.

Le acque cristalline dell’arcipelago delle Egadi

Le isole Egadi rappresentano, con le sue principali isole di Favignana, Marettimo e Levanzo, la destinazione ideale per chi è alla ricerca  di un mare cristallino. Ecco perché le acque che circondano Levanzo sono perfette per molte attività acquatiche, dal nuoto allo snorkeling, fino alle immersioni subacquee. I fondali marini dell’isola di Levanzo sono ricchi di biodiversità e offrono opportunità fondamentali per lo snorkeling e le immersioni. Cala Minnola, in particolare, è famosa per il suo sito archeologico subacqueo, dove si possono vedere i resti di un antico relitto romano.

È anche possibile esplorare la costa di Levanzo in kayak o in canoa per un’esperienza indimenticabile. È possibile noleggiare l’attrezzatura direttamente sull’isola e avventurarsi alla scoperta di baie nascoste e grotte marine.

Cultura e tradizioni siciliane

Levanzo, nonostante le sue piccole dimensioni, vanta una ricca eredità culturale e storica. Il villaggio principale, Levanzo, con le sue case bianche e le sue stradine strette, è in grado di catapultare i visitatori nella vita quotidiana dell’isola. Partecipare alle festività locali, ad esempio, è un ottimo modo per immergersi nella cultura della piccola isola come quella dedicata al patrono San Giuseppe, il 19 marzo, che si celebra con processioni, fuochi d’artificio e cene a base di pesce fresco appena pescato dagli abitanti dell’isola.

Per immergersi a pieno nella cultura siciliana di Levanzo, una buona occasione è quella di provare i piatti a base di pesce tipici della regione, come il cous cous di pesce e la pasta con i ricci di mare.

Le stagioni migliori per visitare l’isola di Levanzo sono sicuramente la primavera e l’autunno, grazie alla presenza di un clima mite che caratterizza questo piccolo angolo tra le isole Egadi, dove tutto è ancora intatto. Inoltre, per visitare l’isola è consigliato un abbigliamento estivo e soprattutto comodo, per poter scoprire l’isola comodamente, attraverso i suoi sentieri e le sue piccole strade.

Borgo delle Isole Egadi

Fonte: iStock

Vista di un borgo tipico delle isole Egadi

Dove alloggiare sull’isola di Levanzo

Nonostante la sua piccola dimensione, Levanzo offre diverse opzioni di alloggio, adatte tutte le tasche. È possibile scegliere tra hotel, bed and breakfast e appartamenti in affitto.

Gli hotel sull’isola di Levanzo sono di piccole dimensioni ed offrono un servizio personalizzato con un’atmosfera familiare. Ci sono numerosi Bed & Breakfast, che rappresentano un’ottima scelta per chi decide di alloggiare in un luogo accogliente ed informale. Oltre a questi, affittare un appartamento può essere la soluzione ideale per famiglie o gruppi di amici che desiderano avere maggiore autonomia, con diverse opzioni disponibili con una vista spettacolare sul mare.

Levanzo è un’isola letteralmente incantata, per la sua bellezza naturale, la tranquillità e la ricca storia che la caratterizza. È la soluzione perfetta per una fuga dal caos quotidiano, per vivere un’esperienza autentica e rigenerante, adatta per gli appassionati di mare, storia e per chi è in cerca di relax.

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La Blue Grotto a Malta: quando andare e cosa vedere

Malta, un arcipelago incantevole nel cuore del Mediterraneo, una destinazione imperdibile per gli amanti del mare, della natura, della storia e delle avventure. L’isola di Malta è considerata una delle meraviglie naturali che il Mediterraneo ha da offrire e in questa piccola isola spicca senza ombra di dubbio la Grotta Azzurra, meglio conosciuta come Blue Grotto.

Si tratta di uno straordinario sistema di grotte marine, famoso per le sue acque cristalline e i giochi di luce che creano un’atmosfera magica e indimenticabile per i visitatori

Blue Grotto, la grotta azzurra di Malta

La Blue Grotto si trova sulla costa meridionale dell’isola di Malta, vicino al villaggio di Zurrieq. Questa meraviglia della natura è composta da una serie di grotte e caverne, ognuna con la sua particolarità, ma è la grotta principale quella che ruba la scena. Qui, infatti, la luce del sole filtra attraverso l’acqua turchese, che con i riflessi brillanti illumina le pareti rocciose, creando un effetto di luminosità azzurra che lascia davvero senza fiato.

Quando andare alla Blue Grotto

Per vivere al meglio l’esperienza alla Blue Grotto, è importante scegliere il momento giusto per visitarla, in quanto la sua posizione e l’effetto che la luce del sole ha sull’acqua e sulle pareti della grotta ha un ruolo fondamentale in questo spettacolo.

Periodo dell’anno migliore

I periodi migliore dell’anno per visitare la Blue Grotto a Malta sono sicuramente la stagione primaverile o quella estiva, per godere del sole alto e delle giornate più lunghe. Da Maggio a Settembre ci sono le condizioni per fare delle escursioni in barca, per godere del mare calmo e delle temperature piacevoli. Grazie al clima mite dell’isola, è possibile visitare la Blue Grotto anche nel mese di Ottobre, per un’esperienza più rilassante rispetto l’alta stagione e godere dello spettacolo con un numero di turisti minore.

Qual è il momento migliore della giornata?

Per vivere ed apprezzare al massimo i riflessi azzurri nell’acqua dell’isola di Malta e la luce del sole migliore, è consigliabile visitare la Blue Grotto tra le 9 e le 11 del mattino. In queste ore, infatti, la luce del sole riesce a penetrare nella grotta e si riflette sull’acqua trasparente, creando un effetto unico e da non perdere.

Blue Grotto, ecco cosa vedere

La Blue Grotto è un complesso di diverse caverne, ognuna con caratteristiche uniche. Ecco cosa non perdere durante la visita alla Blue Grotto di Malta

Grotta cristallina delle Blue Grotto

Fonte: iStock

Grotta cristallina che fa parte delle Blue Grotto

La grotta principale: la Blue Grotto

La grotta principale è la Blue Grotto, da cui il complesso prende il nome. È la più grande e spettacolare grotta di Malta. Qui, l’acqua trasparente e i riflessi del sole creano dei riflessi unici sulle pareti della grotta, con colori che vanno dal turchese al blu intenso. Questo spettacolo naturale viene reso ancora più affascinante da stalattiti e stalagmiti, che decorano la grotta.

Le grotte secondarie

Accanto alla grotta principale, ci sono altre sei grotte secondare, che meritano una visita:

  1. Il Karraba Reef: è un luogo ideale per chi ama lo snorkeling e le immersioni subacquee, grazie anche alla ricchezza della vita marina di questa zona e ai coralli che popolano il fondale;
  2. Honeymoon Cave: è considerata la più romantica fra le grotte di Malta, perfetta per una breve pausa e per scattare foto memorabili, per non dimenticare nulla di questa escursione;
  3. Cat’s Cave: è una grotta caratterizzata dalla presenza di una colonia di gatti selvatici che la abitano e che la rendono un’attrazione da non perdere per tutti gli amanti di animali, che decidono di visitare Malta;
  4. Reflection Cave: conosciuta per i suoi spettacolari riflessi sulla superficie dell’acqua, questa grotta è un vero must per i fotografi, che qui potranno scattare foto e ricordi memorabili;
  5. Coral Cave: in questa grotta è possibile ammirare formazioni di corallo, visibili anche senza effettuare immersioni profonde;
  6. Fungus Cave: questa è forse la grotta più particolare delle Blue Grotto. Qui, infatti, si possono trovare diverse specie di funghi marini, che crescono lungo le pareti rocciose.

Come arrivare alla Blue Grotto

Raggiungere la Blue Grotto è semplice, grazie anche alla buona rete di trasporti pubblici e privati presenti sull’isola di Malta.

In auto

Se si preferisce sfruttare la comodità di un’auto, allora è possibile noleggiare una macchina direttamente all’aeroporto internazionale di Malta o in una delle tante agenzie di autonoleggio presenti sull’isola. Da La Valletta, la capitale di Malta bisogna seguire le indicazioni per Zurrieq, il villaggio vicino alla Blue Grotto. Il viaggio in auto dura circa 30 minuti e c’è un ampio parcheggio vicino al punto di partenza delle escursioni in barca.

In autobus

Questo è sicuramente il mezzo più conveniente per raggiungere la Blue Grotto. Per chi preferisce i mezzi pubblici è possibile usufruire delle diverse linee che collegano la capitale e le altre città principali con il villaggo di Zurrieq. Le corse sono molto frequenti ed i biglietti molto economici.

In barca

Per rendere il viaggio a Malta ancora più unico ed indimenticabile, si può optare per un taxi boat, una barca che funge da vero e proprio taxi d’acqua, o tramite una delle tanti escursioni organizzate che partono dalle diverse città sull’isola. Sono presenti molti tuor operators che offrono pacchetti che includono il trasporto da e per la Blue Grotto, spesso anche combinati anche con diverse attrazioni di Malta.

Barche attraccate al molo di Blue Grotto

Fonte: iStock

Taxi Boat e barche per escursione utilizzare per la visita della Blue Grotto

Escursioni e attività alla Blue Grotto di Malta

Un luogo unico come la Blue Grotto offre un’esperienza unica ai visitatori dell’isola, grazie alle sue bellezze naturali, ma anche per le attività che è possibile svolgere per rendere l’esperienza più completa.

Tour in barca alla Blue Grotto

Questa è l’opzione più comune e suggestiva per esplorare la Blue Grotto. I tour in barca partono regolarmente dal porto di Zurrieq e durano circa 25/30 minuti. Le barche, di piccole dimensioni, sono i mezzi ideali per entrare nelle grotte e vivere al meglio le meraviglie naturali di questo angolo di Malta.

Snorkeling e immersioni

Le acque di Malta sono tra le più cristalline e ricche di vita marina del Mediterraneo ed il mare che circonda queste grotte è l’ambiente perfetto per gli amanti di snorkeling ed immersioni subacquee. In queste zone è possibile osservare una grande varietà di pesci e parte della barriera corallina.
Sull’isola sono presenti diversi centri tramite cui organizzare questa attività.

Trekking ed escursioni

Per gli amanti del trekking, è possibile combinare la visita alla Blue Grotto con sentieri panoramici che è possibile percorrere per godere di un panorama unico che dalla grotta va fino alla scogliera.

La Blue Grotto a Malta è una destinazione imperdibile per chiunque visiti l’isola e che rientra sicuramente fra le destinazioni da non perdere, insieme alle spiagge più belle di Malta. Si tratta di un’esperienza unica e indimenticabile da vivere nel Mediterraneo.

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Salpano le nuove crociere di lusso nel Mar Mediterraneo

Una crociera può diventare un’esperienza intima e di vero lusso, soprattutto a bordo delle navi di Explora Journeys: il brand, collegato al Gruppo MSC Crociere, offre vacanze a cinque stelle e tantissime avventure da vivere nei luoghi più belli del mondo. La stagione estiva 2024 viene inaugurata con alcuni nuovi viaggi nel Mediterraneo, dove immergersi in colori incredibili e atmosfere memorabili. Scopriamo quali sono le tappe più suggestive e le esperienze da non perdere.

Explora Journeys, una crociera di lusso

Saranno due le navi da crociera che si alterneranno nel Mediterraneo durante la stagione estiva, per condurre i loro passeggeri alla scoperta di panorami mozzafiato. Explora I ed Explora II, con le loro suite da sogno, gli attici e le residenze fronte mare, sono incentrate unicamente sul lusso. A bordo si trovano ristoranti e locali dove fare esperienze culinarie di ogni tipo, diverse piscine, spazi dedicati al benessere e all’intrattenimento. Explora I salperà nel Mediterraneo da giugno fino alle prime settimane di dicembre, mentre Explora II verrà inaugurata l’11 agosto con un viaggio da Barcellona a Civitavecchia, per poi proseguire i suoi itinerari nel Mediterraneo fino a novembre e infine salpare verso i Caraibi.

Le tappe nel Mediterraneo

Quali sono le migliori avventure da vivere nel Mediterraneo con i viaggi di Explora Journeys? Iniziamo da Rovigno, in Croazia: la splendida città istriana offrirà ai passeggeri la possibilità di conoscere le antiche tradizioni legate alla raccolta del tartufo, con un’esperienza di caccia da compiere assieme ad una famiglia del luogo (e ai loro cani addestrati) in un bosco privato. Ci sarà anche la possibilità di esplorare la città medievale di Montona e ammirare il panorama sulla valle del fiume Quieto.

Spostiamoci ora a Mykonos, in Grecia: celebre isola dedicata alla movida, stavolta mostrerà agli ospiti un lato decisamente meno conosciuto. Sarà possibile esplorare un vigneto biologico a conduzione familiare e assistere alla lavorazione del vino biodinamico. Naturalmente, si potranno effettuare degustazioni abbinate ad assaggi delle prelibatezze locali, il tutto in una cornice spettacolare che rimarrà per sempre nel cuore dei turisti.

È invece a Casablanca, in Marocco, che i passeggeri scenderanno per una visita alla Moschea Hassan II, la più grande di tutta l’Africa. Ci sarà quindi la possibilità di godersi un’esperienza di hammam tradizionale, con l’uso dell’argilla proveniente dalle montagne dell’Atlante. Dopo questo momento di relax, sarà il turno di un sontuoso pranzo con piatti tipici marocchini, che si terrà in un palazzo storico nel cuore della Medina della città.

Tappa poi a Malaga, meravigliosa città spagnola: qui i turisti visiteranno le gemme nascoste di Granada, affondando nella cultura del barrio dell’Albaicin e poi esplorando il Sacromonte, famoso quartiere tradizionale della comunità gitana. Oltre alla storia, sarà così possibile assaporare cibi e bevande locali passeggiando tra le strette viuzze della città, approfittando dell’accoglienza calorosa dei suoi abitanti.

E in Italia? Scendendo a Livorno, sarà possibile fare una bella pedalata sino alla città di Lucca, ammirando le sue mura medievali e i monumenti più importanti. Sarà proprio sulla cima delle mura che gli ospiti verranno invitati ad un picnic a base di prelibatezze locali. Mentre a Brindisi si farà tappa per esplorare i famosi trulli di Alberobello, oggi preziosamente protetti dall’UNESCO. Dopo aver mangiato all’interno di una di queste particolari costruzioni, ci si dirigerà verso Ostuni per visitare la splendida città bianca.

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Ripartono straordinarie crociere per i mari d’Europa

Saranno 101 gli itinerari in crociera di Norwegian Cruise Line (Ncl) in Europa per la stagione 2024, con 38 viaggi di andata e ritorno e 63 partenze a open jaw che fanno scalo in 140 porti tra Nord Europa, Mediterraneo, isole greche e costa atlantica. Ecco gli itinerari che i viaggiatori avranno la possibilità di scegliere per questa estate.

Le offerte di questa estate di Norwegian Cruise Line

La stagione crocieristica della compagnia di navigazione americana Norwegian Cruise Line ha preso il via nei giorni scorsi con l’arrivo della Norwegian Epic al suo porto di partenza a Civitavecchia, per un viaggio di 10 giorni tra le isole greche e l’Italia. La compagnia ha previsto 13 porti di imbarco per nove diverse navi, comprese le più recenti di Prima Class, a bordo delle quali viene offerto intrattenimento di qualità, ristorazione di livello mondiale e una vasta gamma di attività adatte a tutta la famiglia. C’è, inoltre, la possibilità di personalizzare l’esperienza di vacanza in base alle proprie preferenze, senza orari fissi, grazie alle proposte Freestyle Cruising e Free at Sea, con una serie di vantaggi.

Gli ospiti delle navi di Norwegian Cruise Line hanno a disposizione una media di 10 ore in porto, in questo modo possono esplorare autonomamente o scegliere tra un’ampia gamma di escursioni a terra pensate per fornire un’esperienza approfondita di ciascuna destinazione, con collezioni come Beyond Blueprints, per scoprire i segreti del design e le storie dei monumenti più iconici d’Europa, Gourmet Tours, ideato per gli amanti del buon cibo, Go Local, una selezione di itinerari che invitano a riscoprire usi e costumi nelle varie destinazioni.

I passeggeri che aspirano a spendere sempre più tempo in Europa e a immergersi più a fondo nella sua ricca storia possono approfittare, inoltre, del programma Cruisetours di NCL, un’opzione pre e post crociera che include voli di andata e ritorno, soggiorni in hotel, trasporti ed escursioni. Attualmente sono disponibili in dieci destinazioni europee, tra cui Istanbul, Parigi, Barcellona, Reykjavik, Roma e Venezia. Infine, per chi vuole prenotare in anticipo la prossima vacanza estiva, sono già in vendita le crociere in Europa per tutto il 2025.

A bordo delle navi Ncl

Tra maggio e novembre salperà nel Mediterraneo la nuovissima Norwegian Viva, con una selezione di viaggi open jaw di 9, 10 e 11 giorni. Gli itinerari prevedono un diverso porto di imbarco e sbarco in destinazioni particolarmente ambite dai viaggiatori italiani, come Atene, Lisbona, Venezia (Trieste) e Roma (Civitavecchia).

La Norwegian Escape offre, invece, crociere di andata e ritorno da 8 a 10 giorni nel Mediterraneo occidentale con scalo ogni giorno in un porto, nonché crociere open jaw da 7 a 11 giorni con tappe in Italia, Grecia e Francia con un solo giorno in mare.

Per chi desidera esplorare le isole greche e la Turchia, la Norwegian Getaway sarà invece ad Atene dal 25 giugno, per itinerari di andata e ritorno da sette a dieci giorni, in ognuno dei quali la nave ormeggerà in un nuovo porto, consentendo agli ospiti di esplorare destinazioni da non perdere come Istanbul ed Efeso in Turchia, Heraklion (capitale dell’isola di Creta) Santorini e Mykonos, in Grecia. Con partenze selezionate, che includono pernottamenti a Istanbul, i viaggiatori avranno a disposizione più di 24 ore per visitare monumenti come la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi e il Gran Bazar.

Tra gli itinerari delle crociere Ncl in Europa ci sono, infine, quelli open jaw della Norwegian Star, attrezzata per la navigazione polare, con un ventaglio di crociere da 12 a 14 giorni, verso Islanda, Groenlandia e Canada in partenza a luglio e agosto. Tra gli scali, New York City e Reykjavik, Qaqortoq, in Groenlandia, St. John’s e Halifax in Canada.

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Le più antiche canoe mai trovate nell’area mediterranea: la scoperta in Italia

Nel Lazio, a non molta distanza dalla città di Roma, tanti secoli fa sorgeva un antico villaggio neolitico che è ormai scomparso sotto le acque del lago di Bracciano. È qui che, recentemente, gli archeologi hanno scoperto alcune canoe risalenti a più di 7.000 anni fa: non solamente sono le più antiche rinvenute nell’area mediterranea, ma ci offrono uno spaccato più preciso sulle abitudini di vita della popolazione che vi abitava.

La scoperta nel villaggio de La Marmotta

Il villaggio neolitico de La Marmotta è considerato il più antico insediamento di sponda dell’Europa occidentale: si trova nei pressi di Anguillara Sabazia, oggi al largo delle sponde del lago di Bracciano. È una delle più preziose testimonianze dell’epoca neolitica, risalente ad un periodo compreso tra il 5.750 e il 5.260 a.C., in particolare sull’economia della popolazione locale. Sappiamo infatti che gli antichi abitanti del villaggio erano abili raccoglitori, come dimostravano le 52 falci di legno per i cereali ritrovate nel 2022 presso il sito.

Ma avevano messo a punto anche numerose tecniche per la caccia e la pesca, oltre che per la coltivazione e l’allevamento. Inoltre avevano organizzato un basilare commercio navale che indica il modo in cui l’assetto sociale ed economico di questi primi gruppi umani si è evoluto nel corso del tempo. A riprova di questo sviluppo inedito, gli archeologi hanno recentemente scoperto 5 canoe di legno rinvenute sul fondo del lago di Bracciano, dove un tempo sorgeva l’insediamento. Durante alcune operazioni di scavo, come riporta lo studio pubblicato su PLOS One, sono stati ritrovati i resti delle imbarcazioni.

Secondo le prime analisi, sarebbero state costruite tra il 5.700 e il 5.100 a.C., utilizzando materiali come l’ontano, la quercia, il pioppo e il faggio europeo. Proprio la capacità dei costruttori di impiegare più tipi di legno ha sorpreso gli archeologi: in passato era ben più frequente utilizzare un solo albero per realizzare le imbarcazioni. Ma non è finita qui, perché sono diversi i dettagli che fanno sospettare un notevole sviluppo delle tecniche di costruzione. Ad esempio, il fatto che le canoe fossero state rinforzate per aumentare la durata dei loro scafi.

Le canoe ritrovate nel lago di Bracciano

Gli esperti hanno analizzato le canoe ritrovate al largo delle sponde del lago di Bracciano. Una di queste, più piccola, veniva probabilmente utilizzata per la pesca. Due avevano invece dimensioni maggiori, quasi 11 metri di lunghezza per 1,2 metri di larghezza, ed è probabile che venissero impiegate per il commercio. Il villaggio de La Marmotta, infatti, sorgeva nel punto in cui il fiume Arrone nasce dalle acque del lago: il suo viaggio dura circa 38 km, quindi si getta nel mar Tirreno, nei pressi di Fiumicino. Il facile accesso alla costa avrebbe dunque permesso lo sviluppo di una fiorente economia.

Oltre alle canoe, gli archeologi hanno rinvenuto numerosi manufatti preziosi: strumenti di selce e di ossidiana, vasi di ceramica, figurine e ornamenti. Questi cimeli vanno ad aggiungersi alle falci di legno trovate un paio di anni fa, rivelandoci qualcosa in più sulle abitudini di vita della popolazione: “Offrono ulteriori approfondimenti sulla vita quotidiana, sulle capacità tecnologiche degli abitanti. Nessun altro sito nel Mediterraneo presenta una tale quantità di strumenti di raccolta” – ha affermato Niccolò Mazzucco, ricercatore senior presso l’Università di Pisa e autore principale dello studio.

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Viaggio a Tarifa: la meta europea dove l’inverno non esiste

Laddove il Mediterraneo si unisce all’Oceano Atlantico, sorge una delle località più affascinanti dell’Andalusia, la “città del vento” a soli 14 chilometri da Tangeri, il “punto più a sud” d’Europa dove l’estate è regina.

Si tratta di Tarifa, l’emozionante città a cavallo tra il continente europeo e quello africano da vedere almeno una volta nella vita. I motivi? 10 chilometri di candide spiagge, le condizioni ottimali per il windsurf e il kitesurf, un ricco centro storico, ottimi tapas bar e ristoranti, moderni mulini a vento e tanto, tanto sole.

Il cuore storico di Tarifa: le tappe da non perdere

Iniziamo il viaggio alla scoperta di Tarifa con una passeggiata nel suo cuore storico, la “città vecchia” cui si accede attraversando Puerta Jerez, l’unica porta superstite in Avenida Andalucia: qui, tra le tipiche case bianche andaluse, i patios fioriti e i balconi in ferro, lo sguardo si posa dapprima sulla Iglesia de San Mateo, piccola chiesa in stile gotico del XV secolo, la tranquilla Plaza de Santa Maria su cui svettano il Palazzo del Comune in stile andaluso, l’omonima chiesa che è la più antica della città e la fontana a forma di stella a otto punte, e poi sull’attrazione principale, il magnifico Castillo de Guzman, voluto nel 960 dal califfo di Cordoba Abd ar-Rahman III.

Visitabile tutti i giorni, dona una vista impagabile sul mare e sulla vicina costa dell’Africa dalla parte superiore delle mura.

Va poi sottolineato che il centro cittadino è unito all’Isla de las Palomas da una passerella che consente di camminare esattamente nel punto di congiunzione tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, un’esperienza davvero emozionante: qui due installazioni circolari segnalano la divisione e contribuiscono a rendere il tratto ancora più suggestivo, al pari del Castello di Santa Catalina, edificato nel 1929.

Il fascino dei dintorni

Anche i dintorni di Tarifa non deludono: a otto chilometri, ad esempio, fa bella mostra di sé il Mirador de Estrecho, il miglior punto di osservazione dove, durante le giornate più limpide, sembra quasi di “toccare l’Africa”.

E poi che dire del sito archeologico di Baelo Claudia, a 22 chilometri a nord-ovest, raggiungibile in auto in una ventina di minuti? Vista mare, conserva i resti di un’antica città romana risalente con ogni probabilità al II secolo a.C., dove sono tuttora ben riconoscibili il teatro, il foro, i templi, il mercato e la basilica.
Inoltre, rimane l’edificio dove veniva prodotto il Garum, salsa di pesce impiegata dai Romani per condire le pietanze, ed è presente un museo presso cui ottenere esaustive informazioni sugli scavi.

Le spiagge, paradiso di Tarifa

Un racconto di Tarifa non potrebbe mai essere completo senza soffermarsi sulle bianche spiagge di sabbia finissima, paradiso di vacanze balneari in un’estate che non conosce fine.

Le più frequentate poiché proprio in città sono Playa Chica e Playa de los Lances: la prima è una raccolta spiaggia di 400 metri a due passi da Isla de Palomas, la più attrezzata di tutte, mentre la seconda, raggiungibile a piedi dal centro, è la più grande della zona.

Ma non sono certo le uniche.

Allontanandosi un po’, si apre Playa Rio Jara dove, durante l’alta marea, si crea una pozza d’acqua di 50 centimetri perfetta per i più piccoli, mentre a 5 chilometri ecco Playa dos Mares, dove praticare gli sport acquatici tutto l’anno.

Ancora, a 6 chilometri dona momenti indimenticabili Playa Arte Vida, ideale per il kitesurf, il surf e il windsurf e non da meno è Playa de Valdevaqueros, plasmata da vari chilometri di dune sabbiose.

Infine, la spiaggia più bella dell’Andalusia: è Playa Bolonia, 4 chilometri di spiaggia dorata e incontaminata vegliata dalle rovine romane del sito archeologico di Baelo Claudia, un eden terrestre su cui spicca, a nord, la duna di sabbia più grande d’Europa.

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La città inserita nel più grande porto naturale del Mediterraneo

Ci sono alcune città che hanno il dono di sorgere incastonate in paesaggi eccezionali. È il caso della località di cui vi stiamo per parlare che è inserita nel più grande porto naturale del Mediterraneo (oltre che uno dei più sicuri). Grazie ai suoi ben 5 chilometri di lunghezza, è una vera e propria meraviglia ammirata e guardata con stupore sin dall’antichità.

Mahón, Capitale dell’isola di Minorca

Il posto in questione prende il nome di Mahón ed è la bellissima Capitale dell‘isola di Minorca, in Spagna. Chiamata Maó in catalano, è un vero e proprio fiordo naturale, così unico e speciale da essere persino uno dei più grandi di tutta Europa.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che nel corso dei secoli è stata persino la porta di accesso di numerose civiltà. Si tratta di un posto davvero particolare non solo per questa sua caratteristica naturale, ma anche perché è in grado di conservare l’atmosfera tipica dei piccoli centri insieme alla vivacità e al gusto tipici delle realtà più cosmopolite.

Una città in cui antico e moderno si fondono in maniera sublime e dove le anime sono principalmente due: tranquilla di giorno e festaiola di notte, grazie ad un’infinità di bar e ristoranti che la animano.

Ma Mahón è ancor di più di tutto quello che vi abbiamo appena raccontato, perché è anche un concentrato di edifici di pregio, architetture preziose e tante occasioni per dedicarsi alla shopping.

Mahón e il suo porto

Fonte: iStock

Mahón con le luci della sera

Cosa vedere

La prima cosa che occorre fare a Mahón è senza ombra di dubbio concedersi una passeggiata nel suo affascinante (e grandioso) porto naturale. A disposizione dei visitatori c’è anche una peculiare barca – con fondo in vetro – che permette di fare un’escursione di un’ora attorno al porto stesso

Poi ci sono le meraviglie create dall’uomo, come la Esglèsia de Santa Maria che risale al XVIII secolo. Qui da osservare assolutamente c’è un sontuoso organo, che è uno dei più maestosi d’Europa.

Decisamente affascinante è anche la Esglèsia de Sant Francesc che si presenta con un’ampia facciata dominata da un un arco a tutto sesto, 3 rosoni e una statua di San Francesco. Parliamo perciò di un antico monastero francescano che conserva anche un bellissimo chiostro, che oggi è la sede del Museu de Menorca e la casa di reperti risalenti all’età del ferro, anfore romane, piastrelle islamiche, ceramiche spagnole e inglesi e dipinti del Novecento, insieme a numerose sculture moderne.

Pont de Sant Roc era un tempo parte delle mura medievali cittadine che oramai non ci sono quasi più. Si tratta perciò di un antico portale che è l’unico rimasto a Mahón.

Molto bella è anche l’Església del Carmen, risalente al XVIII secolo, con il suo chiostro adiacente, il Claustre del Carme, che ospita il mercato principale della città. Un maestoso edificio che sfoggia una grande cupola rivestita da mattoni rossi e 3 magnifiche cappelle con preziose decorazioni.

Església del Carmen di Mahon

Fonte: iStock – Ph: Artem Bolshakov

Le bellissima Església del Carmen

Vale la pena fare un salto anche a S’Altra Banda, ovvero l’altro lato del porto dove risiede una raffinata casa padronale in terracotta, ufficialmente chiamata Finca Sant Antoni. Da qui è molto semplice raggiungere la Fortaleza de la Mola, uno dei migliori esempi dell’architettura militare della fine del XIX secolo.

Poi ancora l’Illa del Llatzaret che oggi è la culla di alcune rovine di un antico ospedale militare e l’Illa Piana, che come la “sorella maggiore” in passato ha svolto la funzione di lazzaretto.

Le spiagge di Mahón

Un viaggio a Mahón consente anche di rilassarsi nella sua bellissima spiaggia cittadina ed in incantevoli cale nelle sue vicinanze. Da non perdere è certamente Sa Mesquida, una cala con sabbia bianchissima, dove svetta una rocca che sembra avere la forma di un tozzo di pane, denominata Torre de sa Mesquita.

Poi ci sono Cala Rata e Cala Ratolì, angoli in cui si innalzano pittoresche case di villeggiatura, e Cala Figuera, dove l’acqua è limpida come quella di una piscina.

Nelle vicinanze da non perdere è Cala Mesquida, che si distingue per essere una distesa di sabbia bianca incorniciata da una rocca alta 68 metri, Es Pa Gros. Dietro quest’ultima c’è una seconda caletta, meno frequentata a causa delle sue ridotte dimensioni, che prende il nome di Sa Raconada Vella.

Straordinaria è anche Es Grau che grazie al suo fondale che rimane basso è perfetta anche per le famiglie con i bambini. Qui sorge persino un piccolo porto dal quale si può navigare alla volta dell’isola d’en Colom, dove potersi rilassare su due paradisiache spiaggette.

Infine Presili e Tortuga, due magnifiche spiagge che si trovano all’interno dell’area protetta del Parc Natural de S’Albufera. Dietro la Tortuga, vi sono delle dune e una piccola zona umida. In più, da qui si può arrivare anche all’altrettanto suggestiva Cala di Morella Nou.

Es Grau, Minorca

Fonte: iStock

veduta della splendida Es Grau

Cosa vedere nei dintorni

La prima cosa da vedere nei dintorni di Mahón è Es Castell, un sobborgo delle città in cui si estende Plaça de s’Esplanada, particolarmente grande e con un’atmosfera accogliente. Qui sorgono anche degli enormi cannoni che indicano l’ingresso del Museu Militar, sede di un’interessante collezione a tema militare. Da visitare è anche Cales Fonts, un grazioso porto fiancheggiato da ristoranti.

Qui vicino, inoltre, prende vita Sol d’Este che si distingue per essere il punto più orientale di Minorca: da queste parti il sole sorge per primo al mattino. Poi ancora la rovine del Castell de Sant Felip, che è possibile esplorare tramite una visita guidata, e il Fort de Marlborough, forte britannico settecentesco con una torre Martello e delle gallerie sotterranee.

Ma non è finita qui, perché in queste zone vale la pena andare a scoprire anche il piccolo borgo di Sant Climent, soprattutto se si viene da queste parti durante il terzo fine settimana di agosto: si celebra una delle festa più importanti di Minorca, piena di cavalieri che passano tra la folla per dare dimostrazione delle loro abilità.

Infine – ma in realtà le opzioni non si limitano a quelle che vi abbiamo suggerito – Talatí de Dalt, uno degli insediamenti preistorici più importanti dell’isola in cui poter osservare tanti antichi monumenti tra cui un talayot, a pianta ellittica e profilo troncoconico, il recinto della taula, un settore di abitazioni e molto altro ancora.

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Al mare con Babbo Natale: la bizzarra usanza francese che ci piace

Man mano che la neve cade silenziosamente e le luci natalizie illuminano le strade, ogni angolo del mondo si prepara ad accogliere il Natale con gioia e meraviglia, celebrando una miriade di tradizioni uniche e affascinanti.

Tra le tante, ce n’è una che suscita particolare attesa e curiosità: il bagno di Natale a Nizza, in Francia. Un centinaio di audaci si danno appuntamento sulla spiaggia, pronti a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per questa usanza bizzarra. Accompagnati da Père Noël (l’equivalente francese di Babbo Natale), questi coraggiosi nuotatori sfidano il freddo in nome della tradizione e del divertimento.

Un’indimenticabile nuotata natalizia con Babbo Natale a Nizza

bagno di natale nizza

Fonte: IPA

Bagno di Natale a Nizza

La tradizione che scalda il cuore è tornata, un appuntamento tanto atteso quanto amato. Come ogni anno, pochi giorni prima delle vacanze di fine anno, si è rinnovato l’emozionante rituale del bagno popolare di Natale sulla Promenade des Anglais a Nizza, nelle Alpi Marittime.

Un evento imperdibile, che ha coinvolto e affascinato tutti i presenti. Un’occasione unica per immergersi nello spirito del Natale e creare ricordi unici e originali. L’evento, organizzato dalla Fédération Sportive et Gymnastique du Travail 06 (FSGT) in collaborazione con la città di Nizza, ha radunato una folla impavida, pronta a immergersi nelle acque fresche del Mediterraneo per festeggiare l’arrivo del Natale.

L’incontro, avvenuto sulla spiaggia di Ruhl, è diventato una leggenda, un momento di festa e di unione che risveglia lo spirito natalizio in modo unico e indimenticabile. Più di una tradizione: è un tributo alla vita, all’amore e alla gioia di stare insieme.

La tradizione invernale che celebra lo spirito natalizio

Il bagno di Natale a Nizza è un evento che va ben oltre un semplice tuffo nel mare. Si tratta di un’intera giornata di festeggiamenti, un vero e proprio carnevale invernale che cattura l’essenza dello spirito natalizio in un modo del tutto unico.

La giornata si apre con la sfilata dei pointus, piccole imbarcazioni colorate tipicamente provenzali. Queste barchette, dipinte con vivaci sfumature, danzano sull’acqua in un balletto pittoresco, creando un quadro vivace che sembra uscito da un dipinto. Il rumore delle onde che si infrangono contro le barche si mescola alle risate e agli applausi della folla, dando il via alla festa in un tripudio di colori e suoni.

Segue la parata dei kayak del Sea Club. I membri del club, con le loro imbarcazioni eleganti e agili, solcano le onde con grazia e destrezza. Mentre remano lungo la costa, offrono uno spettacolo affascinante che aggiunge un tocco di avventura alla festa. La vista dei kayak che si muovono sinuosamente tra le onde è un’immagine indimenticabile, un simbolo della forza e del coraggio che caratterizzano questa celebrazione.

Imperdibile lo spettacolo delle cheerleader cattura l’attenzione dei partecipanti e degli spettatori. Le ragazze, con i loro costumi colorati e le pompon scintillanti, eseguono routine acrobatiche che mescolano danza e gymnastics. Sotto il cielo azzurro di Nizza, illuminano la scena con la loro energia contagiosa e le loro performance mozzafiato.

E infine, un momento emozionante, pieno di tensione e adrenalina, è la gara di nuoto di 250 metri. I nuotatori, vestiti con costumi da bagno colorati, si tuffano nel mare e iniziano a nuotare con determinazione.

L’evento è aperto a tutti, e la registrazione può essere effettuata sul posto. Non importa se sei un nuotatore esperto o un principiante, il bagno di Natale è un’esperienza unica che ti permette di celebrare il Natale in un modo del tutto speciale.

Promenade des Anglais

Fonte: iStock

Promenade des Anglais, Nizza
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Pan di Zucchero, uno degli scogli più suggestivi d’Italia

La natura è in grado di creare dei piccoli capolavori che l’uomo, nonostante anni di evoluzione, non sarebbe mai capace di replicare. Il nostro Paese è ovunque testimone di questa maestria, ma tra tutte le meraviglie della natura ce n’è una che conserva persino un curioso primato: è il faraglione più alto del Mediterraneo.

Parliamo di Pan di Zucchero, un suggestivo scoglio che sorge a pochi chilometri di distanza dall’insenatura di Masua, frazione di Iglesias, nella zona sud-occidentale della Sardegna.

Pan di Zucchero: info utili

Fino al XVIII secolo questo isolotto di roccia in mezzo al mare sardo si chiamava Concali su Terràinu. Tuttavia, a causa della sua quasi somiglianza con il Pão de Açúcar – un maestoso colle alto 396 metri sul livello del mare che svetta a Rio de Janeiro – è da molti anni conosciuto come lo Scoglio di Pan di Zucchero.

Ad essere del tutto onesti, è anche il colore della sua roccia calcarea che ricorda questo dolce ingrediente: ha sfumature bianche, candide, ed è così particolare che durante il momento del tramonto i raggi del sole lo illuminano cono tonalità che vanno dal giallo all’arancione.

Il Pan di Zucchero non è da sempre lì, in mezzo al prezioso e limpido mare sardo. La sua posizione – così come la sua forma – è il frutto della potente azione dell’erosione marina che ne ha determinato l’isolamento dalla terraferma. Dall’aspetto massiccio e arrotondato, sfoggia ben 133 metri di altezza e una superficie di 0,03 km².

Pan di Zucchero, Sardegna

Fonte: iStock – Ph: makasana

Lo Scoglio Pan di Zucchero visto dall’alto

E poi le piogge, che nel corso dei secoli hanno portato alla creazione sulle pareti di questa imponente roccia di due grotte simili a gallerie: due grandi e solenni archi si aprono al livello del mare, porte accessibili in barca e che regalano un’esperienza emozionante.

Straordinario è anche il panorama da cui è incorniciato, con falesie che si stagliano a oltre 100 metri di altezza, gli scogli di S’Agusteri e il Morto (ad esso collegati) e una serie di calette che fanno innamorare.

Come raggiungerlo

Nonostante possieda un nome angelico, raggiungere il Pan di Zucchero non è un impresa sempre facile poiché i fondali nei suoi dintorni sono spesso caratterizzati da forti correnti, anche se apparentemente calmi.

Ma se le condizioni atmosferiche lo permettono, occorre semplicemente salire a bordo di una barca o un gommone dalla splendida insenatura di Masua.

Oltre all’emozione di trovarsi al cospetto di questo gigantesco scoglio e di passare con un’imbarcazione nelle sue “viscere” grazie alle sue suggestive aperture, il Pan di Zucchero offre la possibilità di fare climbing, ma esclusivamente con attrezzatura e supporto di guide specializzate. Una volta in cima il panorama è emozionante, e in più la sua vetta è anche lo spot ideale per raggiungere con lo sguardo i tre “fratelli minori”, due detti s’Agusteri e uno il Morto.

Le grotte sono lunghe rispettivamente 20 e 25 metri e sono l’ habitat di uccelli marini, mentre di fronte a questo grazioso isolotto si affaccia lo sbocco a mare del tunnel minerario di Porto Flavia.

Il tunnel minerario di Porto Flavia

Porto Flavia è una complessa opera umana che sembra stare in equilibrio tra montagna e mare. Si tratta infatti di un vero e proprio capolavoro di ingegneria, progettato da Cesare Vecelli, poiché prima di esso i minerali erano caricati a mano sulle navi a vela e trasportati al porto di Carloforte, da dove poi partivano verso il resto del continente.

Porto Flavia, Sardegna

Fonte: iStock – Ph: Marc_Osborne

Porto Flavia, la miniera in bilico tra montagna e mare

Parliamo perciò di un’incredibile miniera con un tunnel lungo circa 600 metri che offre una vista emozionante sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero (e non solo).

Realizzata tra il 1922 e il 1924, comprende anche un villaggio minerario che si fa spazio sul pendio di Punta Cortis e in cui sorge pure un museo delle Macchine da Miniera. E poi l’affascinante spiaggetta di Porto Flavia, dalla sabbia morbida e l’acqua trasparente, persino incorniciata da una fresca e rigenerante pineta.

Le spiagge da non perdere in zona

La zona in cui sorge lo Scoglio di Pan di Zucchero è davvero meravigliosa e culla di spiagge e calette che sono un invito al benessere e al relax. Imperdibile, per esempio, è la stessa Spiaggia di Masua che è accarezzata da un mare cristallino, oltre a donare un panorama più che speciale.

Un po’ più a Nord davvero speciale è Cala Domestica, una baia eccezionale protetta da alte falesie e controllata da una torre spagnola. Fino al 1940, da queste parti si imbarcavano minerali estratti dalle miniere, e per questo è ancora oggi la culla di rovine di magazzini, depositi e gallerie scavate dai minatori.

Dalla conformazione che ricorda un fiordo, offre sabbia bianca che si mescola a granelli ambrati e dorati, mentre alle sue spalle dei piccoli arbusti di macchia mediterranea si fanno spazio su graziose dune.

Poi ancora la Spiaggia di Buggerru che è una distesa di sabbia morbida dai riflessi chiari bagnata da un mare dalle splendide tonalità azzurre. Dal fondale basso e sabbioso, è a due passi dal centro abitato di questo ex villaggio minerario.

Andando verso Sud, invece, da non perdere sono le spiagge del Golfo del Leone di Gonnesa che mette a disposizione oltre 3 km di lidi incontaminati. Tra queste merita una menzione la Plag’e Mesu – che tradotto significa “spiaggia di mezzo” – che è una grande lingua di sabbia bianca bagnata dal tipico mare cristallino della Sardegna. Essendo esposta dal maestrale, è particolarmente amata dai surfisti che qua trovano numerose onde da dominare.

Infine Funtanamare – Funtan’e Mari in campidanese – che è il tratto più lungo della zona e che conserva un aspetto selvaggio. Con sabbia fine dalle mille sfumature dorate e rosate, fa da letto a un’acqua marina che assume tinte che vanno dal verde smeraldo all’azzurro.

Affollatissima d’estate, in realtà è meta molto ambita anche durante i mesi invernali perché qui si può venire ad ammirare tutta la forza del mare. Inoltre, regala un’atmosfera dai profili magici al tramonto, quando i raggi del sole baciano le linee dello Scoglio di Pan di Zucchero e dei promontori di Masua che si innalzano a strapiombo sul mare.

Funtanamare, Sardegna

Fonte: iStock

La bella Spiaggia di Funtanamare
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Cala Vadella, un villaggio e una spiaggia da sogno

Perla delle isole Baleari e località da sogno molto amata dai più giovani, Ibiza è una delle mete turistiche preferite sul mar Mediterraneo, per le sue spiagge favolose e per una movida che è divenuta famosa a livello internazionale. Ma non tutti sanno che ci sono tanti villaggi perfetti anche per le famiglie, dove ci si può rilassare e divertire con i bimbi, senza rinunciare a panorami incantevoli come quelli che solo Ibiza sa regalare. Andiamo alla scoperta di Cala Vadella.

Cala Vadella, un villaggio meraviglioso

Ibiza è da sempre conosciuta, tra le isole Baleari, per una vita notturna movimentata e le acque cristalline, dove fare un tuffo rinfrescante prima di tornare a sonnecchiare sotto il sole, per prepararsi ad una nuova serata da trascorrere tra i locali. Ma c’è un volto meno conosciuto, eppure non certo meno suggestivo, dell’isola spagnola: è quello caratterizzato da tanti piccoli villaggi turistici dove la vita è più tranquilla, e il mare ugualmente da sogno. Una di queste località da scoprire è Cala Vadella, situata sul versante occidentale dell’isola.

Il paesino è incastonato all’interno di una baia ben protetta dai venti, ed è costellato di hotel, ristoranti e bar: insomma, tutto quello di cui c’è bisogno per godersi appieno la propria vacanza estiva. A due passi c’è poi il villaggio di San José, da tanti considerato la meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza autentica. Si trova ai piedi della montagna più alta dell’isola, e offre tantissime avventure all’aria aperta perfette per grandi e piccini. Senza contare che il suo centro storico è un coacervo di viuzze assolutamente da visitare, per respirare la vera atmosfera di Ibiza.

La splendida spiaggia di Cala Vadella

Ma torniamo a Cala Vadella, per scoprire la sua attrazione principale: una spiaggia semplicemente incantevole. Basta una breve passeggiata e per arrivarci, quindi è la destinazione balneare ideale per chi vuole soggiornare in uno dei tanti hotel o appartamenti che sorgono tra le piccole colline su cui sorge il paese. Questa graziosa mezzaluna di sabbia dorata si apre su un’insenatura tondeggiante che accoglie acque così cristalline da lasciar vedere il fondale per molti metri. È totalmente riparata dalle correnti, quindi è proprio il luogo perfetto per chi cerca il massimo relax.

Non è un caso che Cala Vadella venga considerata una delle migliori località di Ibiza per le famiglie. La sabbia fine e il mare sempre calmo e poco profondo ne fanno la spiaggia ideale per i più piccini. Senza contare che ci sono tantissimi servizi: dagli stabilimenti attrezzati ai bagni, passando per una vasta selezione di ristoranti e beach bar dove rifocillarsi senza dover tornare in paese. Quando poi il sole inizia a scendere, lo spettacolo è meraviglioso. Qui il tramonto è forse uno dei più belli mai visti, e la baia si anima con un po’ di musica e tanti cocktail.

Cala Vadella è molto apprezzata anche dai proprietari di yacht, proprio perché si trova all’interno di un’insenatura protetta dai venti. Non è quindi difficile trovare imbarcazioni ancorate all’ingresso della baia, dove le correnti diventano improvvisamente più tranquille. Ma cosa fare in questo luogo magico, oltre a prendere il sole e tuffarsi in acque splendide? L’attività migliore è sicuramente un giro in barca, alla scoperta dei dintorni (tra cui l’isola disabitata di Es Vedrà): il panorama dal mare è davvero suggestivo, impossibile non innamorarsene.