Categorie
Africa deserti Marocco Ponte del 25 Aprile primavera Vacanze Con Bambini Vacanze per famiglie Viaggi Viaggi Relax

Fughe di primavera con i bambini: 10 idee per organizzare un viaggio durante i ponti primaverili

La primavera porta vita e molta voglia di uscire di casa e partire. Con i bambini poi è il momento ideale dell’anno per viaggiare: non fa più freddo ma neanche ancora troppo caldo; le destinazioni non sono affollate; i prezzi sono ancora accessibili (cosa non da poco se si viaggia in tanti) e con pochi giorni di assenza e ferie ci si riesce a ritagliare un bel periodo di vacanza. Insomma, approfittare dei ponti di primavera, tra Pasqua, 25 aprile e 1 maggio è un must per i viaggiatori in famiglia. Ecco 10 idee per una fuga primaverile coi bambini, cercando di non andare eccessivamente lontano senza rinunciare alla sensazione di  vacanza e scoperta.

Marocco, il Nord o il deserto

Il Marocco è una meta piuttosto facile dall’Italia, anche per chi viaggia con bambini. I servizi sono all’altezza di quelli europei, e i principali aeroporti internazionali (Tangeri, Marrakech o Casablanca) si raggiungono in poche ore dalle principali città italiane con voli diretti, di compagnia di bandiera o  low cost. A seconda dei giorni a disposizione si può costruire un itinerario in Marocco baby friendly, fattibile e non stressante anche per i piccoli viaggiatori. Il Nord è ancora poco turistico: dopo un paio di giorni a Tangeri, ci si può affacciare sul  punto di unione tra Mediterraneo e Atlantico; o ancora visitare la città blu di Chefchaouen; Asilah con i suoi murales artistici e la città bianca di Tétouan. Per chi preferisce andare sul classico, Marrakech con escursione nel deserto è una garanzia se si viaggia con i bambini, notte nel deserto e escursione su dromedario inclusi.

marocco bambini

Fonte: AS

Il Marocco è un’ottima destinazione per una vacanza con bambini

Valencia, la citta baby friendly

Valencia è una delle città più a portata di famiglie d’Europa. I grandi Giardini del Turia sono la prima tappa, con la Città delle Arti e delle Scienze, simbolo indiscusso della città, che ospita l’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, che offre un’esperienza immersiva sul mondo marino, con 45.000 esemplari appartenenti ad oltre 500 specie marine, e il Museo delle Scienze, con curiosità scentifiche, esposizioni e attività pratiche. Lungo il lungo parco si incontrano diverse aree gioco: imperdibile il Gulliver, l’area gioco di scivoli e corde ispirata alla celebre storia di Gulliver’s Travels, dove arrampicarsi come piccoli lillipuziani. Il centro di Valencia si visita in una giornata e sono organizzati diversi tour a misura di bambini. Da non perdere, una tappa nelle grandi spiagge Las Arenas e Malvarosa con i giochi direttamente sulla sabbia e, per chi ama il genere, il Bioparc che ospita oltre 150 specie diverse e più di 4.000 animali. Con più tempo a disposizione, il Parco Naturale dell’Albufera è un grande lago d’acqua dolce, circondato da paludi e canneti. Qui si può partecipare a giri su barche tradizionali con pranzo a base di paella. Cosa non perdere? Una merenda a base di churros e horchata!

valencia family friendly

Fonte: AS

La Città delle Arti e delle Scienze, uno dei complessi architettonici e culturali più affascinanti e innovativi d’Europa

Parigi e Disneyland

Un weekend lungo a Parigi con tappa a Disneyland è perfetto per un ponte primaverile con i bambini. Il primo giorno si può dedicare al parco, che si trova a soli  30 km dal centro, arrivando presto per godersi le attrazioni principali come il Castello della Bella Addormentata, It’s a Small World e Pirates of the Caribbean. La parata e lo spettacolo serale chiudono la giornata in magia. Il secondo e il terzo giorno sono da dedicare alla città, a cominciare dalla iconica Torre Eiffel, magari con un picnic nei giardini sottostanti, e dal Sacro Cuore. Una crociera sulla Senna è un’opzione per vedere i monumenti senza troppa fatica. Tra i musei più amati dai bambini a Parigi spiccano il Muséum National d’Histoire Naturelle, con la spettacolare parata di animali nella Grande Galerie de l’Évolution; il Musée en Herbe, pensato per avvicinare i più piccoli all’arte attraverso il gioco; il Centre Pompidou, dove la Galerie des Enfants propone attività creative coinvolgenti; e la Cité des Sciences et de l’Industrie, che offre un modo interattivo e stimolante per esplorare il mondo della scienza e della tecnologia.

In Slovenia, tra natura e relax

Raggiungibile anche in automobile, per una partenza last minute, la Slovenia vanta diverse proposte per tutta la famiglia. Tra le tante, Bohinj è certamente una destinazione a misura di  bambini. Qui, immerso nel Parco Nazionale del Triglav, il Zlatorog Fairy Trail conduce i bambini in un percorso fiabesco tra boschi e leggende locali; mentre il Museo dell’Arte Casearia Alpina racconta la tradizione del formaggio di montagna con esposizioni interattive. Per chi ama l’avventura, il lago di Bohinj è il luogo ideale per provare il kayak e il canottaggio, oppure cimentarsi nell’arrampicata, con pareti adatte anche ai principianti. Per una pausa di puro relax e divertimento, le Terme Čatež, sono il più grande parco termale per famiglie dell’Europa centrale, e propongono attrazioni irresistibili come l’Isola dei Pirati e lo Gnomo di Čatež, oltre a un’ampia scelta di piscine, scivoli e giochi d’acqua adatti a tutte le età.

Un’opzione conveniente per visitare la regione è la Julian Alps Card, che offre numerosi vantaggi per le famiglie: per ogni card acquistata da un adulto, un minore di 14 anni ne riceve una gratuitamente (per i bambini sotto i 6 anni è sempre gratis).

Azzorre, nel cuore dell’Atlantico

Se si cerca una destinazione europea, con tutte le garanzie igienico sanitarie del caso, a poca distanza dall’Italia ma completamente diversa come paesaggi, le Azzorre sono la destinazione giusta. Le isole più comode sono certamente São Miguel, la principale, e Terceira, raggiungibili con volo diretto da Milano. L’ideale sarebbe dedicare almeno 5 giorni a ognuna, e con più tempo a disposizione si possono raggiungere altre isole con voli interni o traghetti. Le isole sono diverse tra loro ma tutte molto attive. Qui è possibile avvistare balene e nuotare con i delfini in escursioni guidate adatte anche ai più piccoli. Le spiagge di sabbia nera e le piscine naturali nella roccia lavica garantiscono un bagno sicuro anche in pieno oceano, mentre le fonti termali di São Miguel sono un’esperienza rilassante tutto l’anno, anche per i bambini. Gli amanti della natura possono esplorare sentieri panoramici e crateri vulcanici con trekking adatti a ogni età. Per una pausa golosa, le fattorie di formaggi permettono di conoscere da vicino le mucche al pascolo e assaggiare prodotti tipici.

azzorre coi bambini

Fonte: Visit Azores

Delfini che fanno il bagno nelle acque delle Azzorre

Lanzarote, l’isola nera

Nelle isole Canarie, Lanzarote è un’isola perfetta per i bambini, con paesaggi vulcanici unici. Pur essendo Spagna, le Canarie si trovano molto a Sud, all’altezza del Sahara Occidentale, e questo garantisce un clima piacevole e primaverile tutto l’anno. L’isola si raggiunge con voli diretti anche low cost da diverse città italiane ed è relativamente piccola, per cui noleggiando un’auto si può visitare anche in pochi giorni. Da non perdere con i bambini: il Parco Nazionale di Timanfaya permette di vedere da vicino i vulcani e assistere a esperimenti e dimostrazioni con il calore della terra (il giro in bus all’interno del parco è una buona proposta). Il Giardino dei Cactus ospita oltre 1.200 specie di piante grasse; mentre il  Jameos del Agua è un complesso unico di grotte e tunnel vulcanici assolutamente da visitare. Per il bagno, le piscine naturali di Punta Mujeres e Los Cocoteros che si riempiono di acqua oceanica durante l’alta marea, garantiscono quando la marea si abbassa acque calme e sicure. Per chi preferisce la sabbia, le spiagge di Arrieta e Playa Blanca sono ideali per i più piccoli. Il lago verde di El Golfo è uno spettacolo naturale e di colori e, infine, un’escursione a La Graciosa è un must per vivere un’avventura in una natura incontaminata.

lanzarote

Fonte: 123RF

Lanzarote, meta ideale tutto l’anno

Egitto, in crociera

L’Egitto è una meta affascinante anche per le famiglie, e relativamente vicina e accessibile anche economicamente per i diversi pacchetti proposti tutto l’anno. Una crociera sul Nilo è il modo ideale per scoprirlo senza stress, a bordo di grandi navi super accessoriate per un viaggio tra storia e avventura, e per esplorare da vicino i templi millenari evitando lunghi trasferimenti via terra. Dai vari porti, le escursioni sono pensate per tutte le età, e includono la visita alle maestose piramidi di Giza e ai templi di Luxor e Karnak. Il fascino dell’Aswan High Dam e la navigazione sulle tradizionali feluche sono particolarmente suggestive. A bordo durante il viaggio non mancano spazi e momenti per il relax, l’animazione e il divertimento in piscina. Per rendere il viaggio ancora più speciale, si può concludere con qualche giorno di mare sul Mar Rosso, tra spiagge di sabbia fine e fondali ricchi di pesci colorati, perfetti anche per i piccoli amanti dello snorkeling.

Alsazia, come in una favola

E che dire di qualche giorno nel nord-est della Francia? In Alsazia (ci si arriva in auto o volando su Strasburgo), a Colmar, le case a graticcio colorate e i canali della “Piccola Venezia” sembrano usciti da una favola; il Musée du Jouet invece entusiasma i più piccoli con una collezione di giocattoli d’epoca e trenini in miniatura. Da non perdere, Eguisheim è un pittoresco borgo alsaziano, con le stradine acciottolate, case colorate e mulini, che offrono ai bambini un’esperienza affascinante e divertente.

Da segnare anche: il Parco delle Cicogne di Hunawihr, dove i bambini possono scoprire l’animale simbolo dell’Alsazia; e il Castello di Haut-Koenigsbourg, con le sue torri e i passaggi segreti, perfetto per sentirsi piccoli reali. Per un’esperienza più avventurosa, il Parco del Piccolo Principe, ispirato al celebre racconto, ospita giostre, labirinti e mongolfiere che volano sulla campagna alsaziana. Ai più golosi, consigliamo le pasticcerie locali che propongono bretzel e kougelhopf, dolci che conquistano grandi e piccini.

Eguisheim, Alsazia

Fonte: iStock

Il villaggio di Eguisheim in Alsazia

Comacchio, al delta del Po

Se si preferisce optare per qualcosa di meno impegnativo, Comacchio e il Delta del Po sono una meta perfetta per una gita primaverile con i bambini, tra natura, avventura e sport. Qui si può esplorare la laguna a bordo di piccole imbarcazioni, osservando da vicino fenicotteri rosa e aironi che popolano il Parco del Delta. Il Museo del Delta Antico racconta con un linguaggio semplice e coinvolgente la storia della zona, tra antichi relitti e tesori sommersi. Per i più piccoli, il Parco del Capanno di Garibaldi propone passeggiate facili tra boschi e canali; per i più sportivi le Valli di Comacchio sono perfette da esplorare in bicicletta, con percorsi e ciclabili be segnalati, pianeggianti e immersi nella natura. Dopo una giornata all’aria aperta, una pausa sulle spiagge di Lido di Spina o Porto Garibaldi è la meritata conclusione, per rilassarsi e giocare sulla sabbia già tiepida sotto il sole primaverile.

Valli di Comacchio

Fonte: iStock

Le Valli di Comacchio

Puglia, in Valle d’Itria

Per un mix perfetto di cultura e natura, la Valle d’Itria in Puglia rappresenta una meta ideale, specialmente in primavera, quando il clima è mite e piacevole, lontano dal caldo afoso e dalla folla tipica della stagione estiva. Questa zona è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, dominati dai trulli di Alberobello, simbolo dell’architettura tradizionale pugliese, che offrono uno scenario fiabesco per con i bambini. La Valle d’Itria è anche una zona ricca di borghi incantevoli che sembrano usciti da una cartolina, come Locorotondo, con le sue stradine strette e case imbiancate a calce, e Cisternino, noto per il suo centro storico intatto e le piazzette d’altri tempi. Fuori dai centri storici, s possono percorrere sentieri che si snodano tra gli uliveti secolari, da abbinare magari alla visita di qualche masseria o frantoio alla scoperta dei segreti della produzione dell’olio. E proprio la gastronomia è un altro punto di forza: le gastronomie e le trattorie locali offrono piatti tipici della cucina pugliese, con menù ricchi di sapori che piacciono tanto ai grandi quanto ai più piccoli.

Categorie
Africa itinerari Marocco Vacanze Con Bambini Vacanze per famiglie Viaggi

Marocco con i bambini: tre itinerari per tutta la famiglia

Il Marocco è una destinazione relativamente comoda e facile per un viaggio in famiglia. Vicino e facilmente raggiungibile anche con volo diretto dall’Italia, il Marocco può essere un’ottima meta anche per chi non ha troppo tempo o un budget limitato a disposizione; o per chi vuole tentare per la prima volta un’avventura con i bambini in un Paese extra europeo. Ecco tre itinerari di massima per scoprire il Marocco con i bambini.

Itinerario 1: Il Nord del Marocco 

Il Nord del Marocco è ancora sottovalutato tra i turisti italiani, che preferiscono volare a Marrakech per visitare il Sud; eppure può essere un’ottima prima esperienza alla scoperta del Paese.

Tangeri, tra Africa e Europa

Il viaggio inizia a Tangeri, aeroporto di arrivo e città portuale che unisce influenze europee e marocchine. Recentemente riqualificata in diverse sue zone, Tangeri è una città che si visita facilmente e senza particolari stress. La prima cosa da fare è perdersi tra i vicoli stretti della Medina e dei suoi mercati, per poi camminare lungo le mura che si aprono in punti panoramici sul mare. La passeggiata lungo l’immensa spiaggia e la Marina sono appena state rifatte e sono uno sfogo perfetto per una pausa con i bambini dopo le visite. A differenza di quanto si possa immaginare, Tangeri è anche molto verde e i suoi parchi sono particolarmente vissuti, specialmente al tramonto.

Cap Spartel e Spiaggia di Achakar

A breve distanza da Tangeri, Cap Spartel segna il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Il faro è visitabile e circondato da un bellissimo giardino a strapiombo sul mare. Per chi ha tempo, la vicina spiaggia di Achakar (si trova proprio tra le grotte di Ercole e Capo Spartel) è ideale per una giornata di relax al mare e per un pranzo di pesce. Sempre sulla costa atlantica, a poca distanza dal faro, la Grotta di Ercole è una grotta oggi piuttosto turistica: si tratta di un vecchio granaio berbero dove, secondo la leggenda, si riposò Ercole dopo le sue dodici fatiche.

cap spartel, cartello

Fonte: AS

A Cap Spartel Mediterraneo e Atlantico si incontrano

Chefchaouen, da non perdere

Tappa imperdibile per chi visita il Nord è Chefchaouen, la celebre “città blu” situata tra le montagne del Rif. Le sue strade pittoresche e ultra fotografate, con le case dipinte in diverse tonalità di blu, sono particolarmente suggestive. L’unico consiglio è quello di perdersi tra le vie della Medina, che si apre nella grande piazza centrale. I bambini si divertiranno a scoprire gli angoli nascosti della città e le botteghe di artigianato locale. Per le famiglie amanti della natura, i dintorni offrono sentieri escursionistici adatti anche ai più piccoli.

Chefchaouen, cosa vedere

Fonte: AS

Scorcio della Medina blu di Chefchaouen

Tétouan, la città bianca del Nord

Situata ai piedi delle montagne del Rif, Tétouan è la città bianca del Nord, meno turistica ma altrettanto affascinante, con una delle medine più autentiche e ben conservate del Marocco, patrimonio dell’UNESCO. Qui, le famiglie possono passeggiare senza l’affollamento di altre città e visitare il Museo Archeologico per scoprire la storia della regione.

Asilah, un museo diffuso all’aria aperta

Sulla costa atlantica, Asilah è una cittadina tranquilla e perfetta per le famiglie. La Medina, tra le mura antiche, è un gioiellino di case e strade dipinte e artistiche, un vero e proprio museo diffuso all’aria aperta, a cui annualmente vengono aggiunti opere d’arte e dipinti. Il centro è quasi completamente pedonale e per questo molto comode in famiglia. Sotto la cittadina, la grande spiaggia consente di correre e rilassarsi senza stress. In estate, il Festival delle Arti di Asilah trasforma la città in una galleria d’arte a cielo aperto, dove si incontrano artisti di fama internazionale per creare nuovi murales e opere d’arte.

marocco bambini

Fonte: AS

La grande spiaggia di Asilah

Consigli pratici

L’itinerario si può costruire in base al tempo a disposizione. Per una fuga di un weekend si può visitare Tangeri e Cap Spartel, organizzando l’escursione con un taxi o un mini bus collettivo. Per le altre tappe meglio avere 5-7 giorni a disposizione e noleggiare una macchina può essere una buona opzione per gli spostamenti. Da Tangeri si può arrivare ad Asilah in treno; mentre Chefchaouen non è collegata con mezzi pubblici.

Per il pernottamento, meglio optare per riad o guesthouse a conduzione familiare, più accoglienti per i bambini.

Itinerario 2: Marrakech e il deserto, con tappa a Essaouira

L’itinerario più classico per un viaggio in Marocco prevede l’esperienza nel deserto, partendo da Marrakech.

Si parte da Marrakech

La città di Marrakech è un’esperienza sensoriale unica, a tratti travolgente. La piazza Jemaa el-Fnaa si anima dall’alba al tramonto con artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti che non possono che lasciare a bocca aperta i più piccoli. Da non perdere, i Giardini Majorelle con piante esotiche e colori vivaci; e l’iconico Palazzo Bahia.

Escursione nel deserto

Da Marrakech è facile organizzare un’escursione nel deserto di Merzouga o Zagora. Si possono vivere l’esperienza di un’escursione in cammello tra le dune, rotolarsi nella sabbia, assistere a tramonti mozzafiato e addirittura trascorrere la notte in campi tendati sotto un cielo stellato. Se organizzato senza cedere alle esperienze più pacchianamente turistiche, cercando guide locali, può essere un momento davvero indimenticabile e unico per tutta la famiglia. Cosa chiedere e cosa evitare? Per evitare i pacchetti troppo turistici, potrebbe essere utile chiedere se si tratta effettivamente di tende beduine, e non campeggi o glamping creati ad hoc per i turisti. Altra informazione determinante è sapere esattamente in che punto del deserto si arriva: alcuni tour prevedono la sosta proprio alle porte del deserto, insieme a centinaia di altri turisti: va tutto bene, ma meglio esserne consapevoli.

deserto marocco con bambini

Fonte: AS

Escursione in cammello tra le dune del deserto

Essaouira, sulla costa

Con un po’ di tempo a disposizione, si può prevedere una tappa nella città costiera di Essaouira. La sua medina, patrimonio dell’UNESCO, è più tranquilla rispetto a quella di Marrakech, e per questo forse meno stressante per le famiglie. Le spiagge ampie consentono di giocare e rilassarsi praticamente tutto l’anno; il porto con le barchette colorate è d’obbligo per una passeggiata.

Consigli pratici

Le escursioni nel deserto possono avere diversa durata, con un minimo di due giorni per vivere l’esperienza della notte in tenda. In linea di massima, una settimana o più potrebbe essere il giusto tempo per questo itinerario. A Marrakech e Essaouira, meglio scegliere riad con cortili interni dove i bambini possono giocare in tranquillità.

Per raggiungere il deserto, l’opzione migliore è quella di un tour organizzato con guide esperte, che garantiscono sicurezza e comfort, anche per la scelta del campo tendato. Le strade possono essere tortuose, quindi è consigliabile viaggiare durante le ore diurne. Must have: protezioni solari, cappelli e abbigliamento leggero ma coprente per proteggere i bambini dal sole intenso del deserto; abbigliamento più pesante per l’importante escursione termica notturna. Specialmente con il caldo, è importante bere molta acqua per rimanere idrati.

Itinerario 3: le città imperiali del Marocco

Un viaggio attraverso le città imperiali del Marocco è un’immersione nella storia, nell’architettura e nelle tradizioni del Paese. Questo itinerario, forse il più impegnativo per i bambini, tocca quattro delle città più affascinanti: Fez, Meknes, Rabat e Marrakech.

Fez e le concerie

Fez è la città medievale per eccellenza, famosa per la sua medina, una delle più grandi e meglio conservate del mondo arabo. Passeggiare per i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, tra artigiani al lavoro, botteghe e moschee storiche. Con i bambini, può essere utile affidarsi a una guida per non perdersi nel labirinto di strade. Da non perdere: la storica Università di Al Quaraouiyine, la Medersa Bou Inania e le celebri concerie di Chouara (meglio portare un fazzoletto per l’odore intenso non troppo gradevole!).

Fez si trova nel nord-est del Marocco ed è servita dall’Aeroporto Internazionale di Fez-Saïss. Dalla stazione ferroviaria, si possono raggiungere le altre città imperiali con treni comodi e frequenti.

Meknes e le rovine romane

Meno caotica di Fez e Rabat, Meknes concede un’atmosfera più rilassata. La città vanta monumenti storici straordinari e si trova a poca distanza dalle rovine romane di Volubilis, una tappa perfetta per i bambini più grandicelli, che possono esplorare e apprezzare antichi siti archeologici. Per la visita, l’itinerario deve toccare la maestosa Porta Bab Mansour, la piazza El Hedim e il Mausoleo di Moulay Ismail.

Meknes si trova a circa 60 km da Fez ed è facilmente raggiungibile in treno (circa 40 minuti di viaggio) o in taxi, se non si ha un’auto a noleggio.

Rabat, la capitale

La capitale del Marocco è elegante, abbastanza tranquilla e offre un ottimo mix tra storia e modernità. Rispetto ad altre città, è più organizzata, cosmopolita, e ha diversi spazi verdi dove fare una pausa con i bambini. La visita a Rabat deve includere la Kasbah des Oudaias, con i suoi vicoli bianchi e blu e una bellissima vista sull’oceano; la Torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V. Per i bambini, il Giardino Andaluso è un luogo perfetto per una pausa all’ombra.

Rabat si trova sulla costa atlantica e ha un aeroporto internazionale. I treni la collegano facilmente a Meknes (circa 2 ore) e a Marrakech.

E infine Marrakech

Se non ci si è mai stati, anche questo itinerario deve fare tappa a Marrakech, una delle città più iconiche del Marocco, vivace e affascinante. Può essere caotica per i bambini più piccoli, quindi è bene prevedere qualche sosta e pausa lontano dal delirio continuo della sua piazza Jemaa el-Fna (l clou è nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto la rende ancora più magica). Qualche idea? Il Musée de Marrakech, uno dei migliori esempi di casa tradizionale marocchina, ospita un museo dedicato alla storia e cultura del Marocco, situato nel centro della città. Da non perdere, soprattutto per le famiglie, sono i giardini Majorelle, progettati da Jacques Majorelle e acquistati da Yves Saint Laurent. Questi giardini botanici, ricchi di specie vegetali e tartarughe, includono anche il museo berbero, che esplora le tradizioni delle tribù del deserto. Interessante per gli amanti della musica è anche il Museo della Musica, che ospita concerti di vari generi tradizionali marocchini.

Marrakech si trova nel sud del Marocco ed è raggiungibile in treno da Rabat in circa 4 ore.

giardini-majorelle-marrakech

Fonte: 123rf

I giardini Majorelle di Marrakech

Consigli pratici

L’itinerario base (Fes, Meknes e Rabat) richiede circa 5-6 giorni; se si aggiunge Marrakech, meglio prevedere almeno 8-10 giorni. Il treno è il mezzo pubblico più comodo per muoversi tra le città, anche con bambini. Le stazioni sono ben organizzate e i treni sono spaziosi e affidabili. In alternativa si può partecipare a tour organizzati o contattare un driver con cui concordare l’itinerario. Noleggiare un’automobile può agevolare gli spostamenti, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, ma guidare potrebbe non essere facilissimo! Per alloggiare nelle città imperiali, i riad sono una scelta perfetta per un’esperienza autentica: meglio optare per strutture con patio interno, ideali per i momenti di svago con i più piccoli. Il periodo migliore per visitare le città imperiali è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e piacevole.

marocco con bambini

Fonte: AS

Il Marocco è una destinazione di viaggio ideale per le famiglie con bambini

Altre info utili

Il Marocco ha fatto un grandissimo salto in avanti rispetto a qualche anno fa e anche in ambito turistico e ricettivo ormai il Paese dispone davvero di qualsiasi servizio, garantendo standard in linea con quelli europei. In generale, è importante comunque prendere alcune precauzioni di base. Innanzitutto, è consigliato evitare l’acqua del rubinetto e optare sempre per acqua in bottiglia per prevenire disturbi intestinali. Per quanto riguarda la cucina, i piatti tipici come il couscous, il tajine e le zuppe sono assolutamente adatti a tutte le età: si può chiedere di evitare i piatti troppo speziati per i più piccoli, se non sono abituati.

Arrivare il Marocco ormai è comodissimo e sono disponibili voli diretti dalle principali città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera, per Marrakech, Tangeri e Casablanca. Come periodo, autunno e primavera sono l’ideale per evitare il caldo. Meglio non viaggiare durante il Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno, durante il quale molte attività sono chiuse e sospese e che può influenzare gli orari dei pasti e il ritmo della città, oltre che del viaggio.

Per l’ingresso in Marocco, i turisti italiani non necessitano di visto, ma è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato consultare il medico per una valutazione in base alla durata e alla tipologia del soggiorno.

Categorie
Africa Egitto Isole Canarie linee aeree Marocco Notizie Viaggi

Le nuove rotte easyJet per l’inverno: tra mete al caldo e vacanze di Natale da sogno

Sappiamo che prima viene l’estate e che non vedete l’ora di nuotare nelle acque delle nostre bellissime spiagge italiane, ma non è mai troppo presto per cominciare a pensare (e pianificare) i viaggi per il prossimo inverno. Chi ama agire in anticipo, sarà felice di scoprire le nuove rotte easyJet che, durante la stagione invernale 2025-2026, ci porteranno verso mete splendide tra i luoghi più belli d’Europa e non solo.

La compagnia aerea britannica ha messo già in vendita i biglietti che, dal 15 dicembre 2025 al 22 marzo 2026, vi faranno raggiungere diverse destinazioni, dalle mete più calde per fuggire dal freddo dell’inverno, come le Isole Canarie, il Marocco o l’Egitto, alle città più suggestive dove cercare le esperienze invernali più autentiche.

Le mete per un inverno al caldo

C’è chi, a estate finita, vorrebbe solo prolungarla all’infinito. Per questa tipologia di viaggiatore, easyJet propone mete al caldo come le Isole Canarie, con voli per Lanzarote, Fuerteventura e Tenerife da Milano Malpensa e per Gran Canaria sia da Milano Malpensa che da Napoli. Grazie al clima temperato tutto l’anno, le Isole Canarie offrono il rifugio ideale per godersi rilassanti giornate al mare, fare escursioni nelle aree naturali e selvagge, come il Parco Nazionale di Garajonay di La Gomera o il bosco di Tilos di La Palma, o praticare sport acquatici senza congelarsi una volta usciti dall’acqua!

Per un inverno all’insegna del relax tra spiagge dorate e barriera corallina è possibile raggiungere anche il Mar Rosso a Sharm El-Sheikh, Hurgada o Marsa Alam sia da Napoli che da Milano Malpensa. Qui c’è il sole tutto il giorno, tutti i giorni, tutto l’anno!

Gli amanti della cultura e della storia potranno partire da Milano Malpensa per scoprire il fascino di Rabat e di Marrakech, quest’ultima raggiungibile anche da Napoli. Il Marocco è una meta invernale particolarmente interessante perché, grazie ai suoi paesaggi e climi variegati, vi permette di godere del caldo del deserto come delle temperature basse di Ifrane, dov’è possibile sciare sul Massiccio del Medio Atlante.

Natale tra i mercatini più belli d’Europa

Se al caldo preferite circondarvi delle atmosfere natalizie tipiche europee, easyJet vi porterà tra i mercatini più belli d’Europa. Da Milano Linate sono disponibili voli diretti a Copenaghen, dovete potrete immergervi nella magia dei Giardini di Tivoli, dal 1843 il parco divertimenti più famoso del Paese che, in questo periodo, indossa i suoi abiti natalizi migliori.

Altre mete natalizie imperdibili sono Oslo, dove potrete esplorare i mercatini di Spikersuppa, ricchi di bancarelle, stand gastronomici, una pista di pattinaggio su ghiaccio e una ruota panoramica, e Vienna, l’elegante capitale austriaca che vi permetterà di passeggiare tra le affascinanti bancarelle di Rathausplatz, alla ricerca di regali artigianali e specialità culinarie tipiche locali.

Da Roma Fiumicino, invece, potrete raggiungere Bruxelles, dove ammirare la spettacolare Grand Place illuminata, Monaco di Baviera, per visitare il suggestivo Christkindlmarkt di Marienplatz, uno dei mercatini più antichi della Germania, o lasciarsi incantare dal Singing Christmas Tree di Zurigo, un palco a forma di albero di Natale sul quale si esibiscono cori natalizi, tutti elementi che regalano un’atmosfera fiabesca e ricordi unici.

Categorie
Africa deserti Idee di Viaggio Marocco montagna piste da sci vacanza natura Viaggi

Cosa vedere e cosa fare sull’Atlante Marocchino, tra piste da sci e deserto

L’Atlante Marocchino è una delle catene montuose più affascinanti del Nord Africa, che si estende per oltre 2.500 chilometri, attraversando il cuore del Marocco e regalando una varietà di paesaggi straordinari.

Questo massiccio montuoso, che separa la costa mediterranea dal deserto del Sahara, offre ai visitatori un’incredibile gamma di esperienze, dalle piste da sci invernali alle oasi sperdute, dai villaggi berberi tradizionali alle vette innevate che contrastano con le dune sabbiose.

La diversità delle attività e dei panorami lo rende una destinazione unica, in grado di soddisfare i desideri degli amanti della natura, dell’avventura e della cultura.

Le stazioni sciistiche dell’Atlante Marocchino

Anche se il Marocco è più noto per il suo clima caldo e il deserto, le montagne dell’Atlante offrono una sorpresa inaspettata: le stazioni sciistiche. La località più famosa è Oukaïmeden, situata a circa 80 chilometri da Marrakech. Con una pista che arriva a 3.200 metri di altitudine, Oukaïmeden è il luogo ideale per gli appassionati di sport invernali che desiderano sciare sotto il sole africano.

Nonostante non si tratti di una stazione sciistica di fama internazionale come le Alpi o le Rocky Mountains, Oukaïmeden offre un’esperienza unica, con una vista spettacolare sulle valli e sulle vette circostanti. Durante l’inverno, i visitatori possono praticare sci, snowboard e slittino, mentre d’estate la zona è ideale per trekking ed escursioni.

Oukaïmeden

Fonte: iStock

Le piste da sci di Oukaïmeden

Escursioni e trekking tra le vette dell’Atlante

Un percorso imperdibile in questo territorio senz’altro è il trekking fino alla vetta del Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 metri), che attira alpinisti da tutto il mondo. Il Toubkal è un’impresa anche per escursionisti meno esperti, grazie ai sentieri ben segnati che conducono fino alla cima, dove si apre un panorama spettacolare sulla catena montuosa e sulle vallate sottostanti.

Per chi preferisce escursioni meno impegnative, la Valle di Ourika, a soli 30 chilometri da Marrakech, è una destinazione popolare. Qui, i visitatori possono camminare tra i giardini terrazzati, i piccoli villaggi berberi e le cascate di Setti Fatma, immergendosi nella cultura locale e nel paesaggio verdeggiante.

L’Atlante Marocchino non è solo una meta per gli escursionisti e gli amanti dello sci. La catena montuosa è un luogo ideale per chi cerca attività all’aria aperta. Il mountain biking è molto popolare, grazie ai sentieri che attraversano paesaggi mozzafiato, dalle foreste di pini alle valli aride. Il canyoning e l’arrampicata sportiva sono altre attività da praticare sulle pareti rocciose dell’Atlante. Inoltre, i fiumi che scorrono attraverso la regione offrono opportunità per il rafting e il kayak, rendendo le montagne dell’Atlante un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’avventura.

Un altro esempio straordinario di escursione imperdibile è Skoura, un’affascinante oasi situata ai piedi dell’Alto Atlante. Skoura è celebre per il suo paesaggio di palme e kasbahs, con valli verdi e piccoli villaggi tradizionali che si estendono tra le palme. È un posto perfetto per chi cerca un’esperienza più tranquilla e panoramica, lontano dalle strade affollate.

Un’altra meraviglia da non perdere nell’Atlante sono la Cascate di Ouzoud, situate a circa 150 km a nord di Marrakech. Le cascate sono tra le più alte e spettacolari del Marocco, con una serie di salti d’acqua che si tuffano in un laghetto cristallino circondato da vegetazione lussureggiante.

Cascate di Ouzoud

Fonte: iStock

Le bellissime Cascate di Ouzoud

Le Gole di Todra e del Dades

Le Gole di Todra, situate a pochi chilometri dal villaggio di Tinghir, sono famose per le loro alte pareti rocciose che si ergono a picco, creando uno stretto e suggestivo canyon. La strada che percorre la gola è incastonata tra queste imponenti pareti, alte fino a 300 metri, e offre uno scenario drammatico, particolarmente apprezzato dai fotografi e dagli amanti dell’escursionismo. La gola è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arrampicata, grazie alle sue pareti verticali che attirano alpinisti di tutto il mondo.

Non lontano, la Gola del Dades è un altro punto imperdibile, famosa per i suoi panorami mozzafiato e le curiose formazioni rocciose. La gola del Dades, che si estende per oltre 25 km, è celebre per le sue formazioni rocciose chiamate “torri di roccia”, che ricordano scenari alieni. I visitatori possono percorrere la strada che attraversa la gola, ammirando il contrasto tra le pareti rosse delle montagne e i verdi giardini di palme da dattero. È una zona ideale per il trekking, le escursioni a piedi e la fotografia paesaggistica.

Tizi n’Tichka, il passo delle montagne

Il Tizi n’Tichka è uno dei passi di montagna più alti e panoramici del Marocco, che collega Marrakech e Ouarzazate, attraversando l’Alto Atlante. Situato a un’altitudine di oltre 2.260 metri, questo passo offre panorami spettacolari e una vista mozzafiato sulle vette dell’Atlante. Il Tizi n’Tichka è famoso per le sue numerose curve e i tornanti che rendono il viaggio una vera e propria avventura.

Lungo il percorso, i viaggiatori possono ammirare la diversità dei paesaggi, passando da verdi vallate a terre aride e rocciose, e visitare alcuni dei villaggi berberi che punteggiano la regione. È un luogo ideale per chi desidera esplorare l’architettura tradizionale delle kasbah berbere e scoprire i segreti della vita rurale in montagna. Il passo è anche la porta d’ingresso a luoghi iconici come la Kasbah Ait Benhaddou e le valli del Draa.

Villaggi Berberi, tradizioni e cultura del Marocco

Un altro aspetto affascinante delle montagne dell’Atlante è la possibilità di visitare i villaggi berberi. Questi villaggi, spesso situati in luoghi remoti, conservano ancora intatte tradizioni millenarie e un’atmosfera rurale che sembra fuori dal tempo. In questi villaggi, i visitatori possono scoprire l’artigianato locale, come la tessitura di tappeti, la produzione di olio d’argan e la lavorazione del rame. Le escursioni guidate permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, mentre gli ospiti possono pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il tagine e il cous cous.

Imlil è un pittoresco villaggio berbero situato a circa 1.800 metri di altitudine, ai piedi della montagna più alta del Marocco, il Toubkal (4.167 metri). Questo villaggio è diventato una delle destinazioni preferite per gli escursionisti che desiderano scalare il Toubkal o semplicemente esplorare le meraviglie naturali dell’Alto Atlante. Imlil è il punto di partenza per numerosi itinerari di trekking che attraversano valli, gole e villaggi tradizionali berberi.

La sua posizione incantevole, circondata da colline verdi, terrazze agricole e villaggi di pietra che si arrampicano sulle montagne, offre uno spettacolo mozzafiato, particolarmente suggestivo durante il tramonto. Imlil è anche famosa per le sue case tradizionali costruite in pietra e argilla, che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.

Il deserto del Sahara, tra dune e oasi

L’Atlante Marocchino è un’area incredibilmente ricca di paesaggi ed esperienze, ma non è mai troppo lontano dal deserto del Sahara, che gioca un ruolo fondamentale nell’incanto di questa regione. Un viaggio nell’Atlante sarebbe incompleto senza una visita alle sue vicine dune dorate, simbolo per eccellenza del deserto. Le dune di Merzouga, situate ai confini orientali dell’Atlante, sono tra le più iconiche e rappresentano un punto di partenza ideale per vivere l’emozione di un’escursione in camello tra le imponenti ondulazioni di sabbia. Qui, i visitatori possono godere di un’esperienza autentica passando la notte in accampamenti beduini sotto un cielo stellato, circondati dalla pace assoluta e dalla bellezza del deserto.

Oltre a Merzouga, ci sono altre oasi e punti di accesso al deserto che offrono esperienze altrettanto affascinanti. Zagora e Mhamid sono due destinazioni imperdibili per chi desidera un’avventura nel Sahara. Queste località sono ottime per chi cerca di esplorare le distese sabbiose attraverso il campeggio o il trekking tra le dune, vivendo un’esperienza in cui il deserto rivela tutto il suo fascino selvaggio e incontaminato. Ogni tramonto e ogni alba sulle dune di sabbia regalano emozioni uniche, mentre il silenzio e la vastità del paesaggio desertico creano un’atmosfera magica, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.

Categorie
Africa Idee di Viaggio Marocco Marrakech trekking vacanze avventura Viaggi

Jbel Toubkal, la vetta più alta del Marocco: trekking indimenticabile

La “vetta da cui si vede tutto”: Jbel Toubkal è la vetta più alta del Marocco, esattamente 4.167 metri. Ed è uno spettacolo: per chi vuole scoprire la catena montuosa dell’Atlante, è prevista l’attività di trekking, un’esperienza che cambia profondamente la vita. Si trova a 63 km da Marrakech, precisamente nel Parco Nazionale di Toubkal.

Jbel Toubkal, informazioni utili prima del trekking

Jebel Toubkal, la vetta più alta

Fonte: 123RF

Jebel Toubkal, la vetta più alta della salita invernale

La prima ascensione alla vetta Jbel Toubkal è avvenuta esattamente il 12 giugno del 1923: i primi europei ad averla scalata sono stati Vincent Berger, il Marchese di Segonzac e Hubert Dolbeau. Prima della scoperta di Jbel Toubkal, la vetta più alta della montagna dell’Alto Atlante era Jbel Ayachi (3.757 m).

Scalare la cima più alta del Marocco è di certo un’esperienza: prima di arrivare alla catena montuosa dell’Alto Atlante, si visitano villaggi berberi, vallate scoscese, ma anche laghi di modeste dimensioni: tutto in una cornice bucolica, dove rimanere affascinati dalle cime immense.

Siamo in Marocco, del resto, territorio conosciuto per le spiagge, il deserto, le città imperiali: questo trekking è un arricchimento, ma bisogna comunque essere preparati. In ogni caso, il trasporto degli zaini e dell’attrezzatura avviene a dorso di mulo. L’esperienza consiste proprio in questo: nella possibilità di vivere una spedizione proprio come nel passato, con muli e portatori. Grazie alla presenza dei rifugi, il sentiero risulta molto più facile da intraprendere.

Jbel Toubkal, come scalare la vetta più alta del Marocco

C’è una buona notizia: non è così difficile. O almeno: rispetto ad altri trekking, non presenta in alcun modo delle difficoltà tecniche. Da Imlil, che si raggiunge da Asni, la via di salita è piuttosto apprezzata dai turisti e dagli amanti della natura: sulla strada si incontra il Rifugio Toubkal. A Imlil sono inoltre presenti diversi ostelli dove fermarsi a dormire: è un villaggio montano molto caratteristico. Per quanto riguarda il rifugio di Toubkal, nel 2002 è stato ampliato e anche modernizzato. Naturalmente si possono ordinare i piatti tipici del luogo, come cous cous e tajine, oltre che l’immancabile tè alla menta. C’è anche il rifugio Les Mouflons, che è decisamente più moderno rispetto a quello di Toubkal (ma è di stampo più occidentale).

Il percorso di trekking solitamente dura 2 giorni: è organizzato con i vari tour e visite guidate, e la sensazione è di scoprire una cultura profondamente diversa dalla nostra lungo la via, perché il ritmo della vita segue quello della natura, proprio come avveniva un tempo. Ci sono anche dei tour che allungano i tempi e che danno la possibilità di immergersi nella cultura del posto, con un salto a Marrakech. Come anticipato, non è difficile: la salita viene definita di “media” difficoltà, ma non sono presenti ostacoli o difficoltà di stampo alpinistico.

Impegnativa ma decisamente gratificante, è tra le attività migliori da fare vicino Marrakech: nelle giornate limpide, è impossibile non fermarsi a osservare il panorama, che si estende fino al deserto del Sahara. Una ricompensa per chi ha raggiunto la vetta all’alba, il momento migliore della giornata: cime innevate, villaggi remoti e autentici e vallate attendono i turisti curiosi di mettersi alla prova con un trekking indimenticabile.

Categorie
Africa Consigli Marocco Marrakech Viaggi viaggiare

El Bahia: cosa sapere sulla perla del Marocco

Hai deciso di visitare il Marocco, una terra affascinante e misteriosa che si è aggiudicata la nomea di Porta dell’Africae starai sicuramente lavorando all’itinerario dei tuoi sogni. Se il tuo viaggio prevede un passaggio per la spettacolare Marrakech, allora una sosta al Palazzo El Bahia è d’obbligo: una delle opere architettoniche più suggestive e impattanti della città. In questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni che ti servono per pianificare al meglio questa visita, dalla storia del palazzo agli orari di accesso, per permetterti di godere appieno di un’esperienza che, al tuo ritorno, racconterai a tutte le persone che ti chiederanno cosa ti è piaciuto di più Marrakech, la più importante delle quattro città imperiali del Marocco. Preparati a prendere appunti e… partiamo!

La storia del Palazzo El Bahia

Situato nel cuore della Medina di Marrakech, il Palazzo El Bahia, è una testimonianza tangibile e magnificamente conservata dell’epoca imperiale del Marocco. Costruito tra il 1866 e il 1867, il palazzo vede le sue origini nella volontà di dare vita a un luogo lussuoso capace di riflettere i fasti e le ricchezze della corte reale marocchina. Non è un caso, infatti, che il suo nome “El Bahia” significhi proprio “la splendida”. Dietro l’ordine di costruzione di questa meravigliosa residenza reale c’è Si Moussa, il Gran Visir del Sultano alawita Hassan I, nonché una delle figure politiche più potenti dell’epoca. Il Gran Visir desiderava un palazzo che potesse riflettere la grandezza della sua persona e così commissionò El Bahia. Alla sua morte, il figlio Bou Ahmed ,erede della proprietà del padre, decise di ampliare la struttura e renderlo il palazzo più sontuoso del Marocco.

Saranno proprio gli interventi del figlio a far entrare nel palazzo l’opulente ricchezza architettonica che, ancora oggi, lascia tutti i visitatori a bocca aperta. Ogni singolo dettaglio nasconde al suo interno la fusione di più stili; come quello arabo, andaluso e moresco. Per dare vita a questa gemma vennero chiamati a corte i migliori artigiani del Marocco. Dai pavimenti in mosaico alle decorazioni intagliate in legno di cedro, tutti gli elementi riflettono il grande gusto del Bou Ahmed. Oltre alla sua bellezza disarmante e al ruolo di residenza reale, il palazzo fu anche un importante centro politico e sociale della città.

Ma – come la storia ci insegna – ogni cigno ha il suo canto e anche il palazzo El Bahia arrivò alla sua fase di declino, esattamente in concomitanza della morte di colui che se ne prese cura per tanto tempo. Nel 1900, infatti, il palazzo venne saccheggiato portando alla perdita di molte delle ricchezze che si celavano al suo interno. Nel 1912, durante il dominio francese, il palazzo tornò alla ribalta, facendo da dimora alle autorità franche le quali, affascinate dalla sua bellezza, ne mantennero l’originalità strutturale.

Viaggio nelle meraviglie architettoniche di El Bahia

Intagli a mano a Palazzo El Bahia a Marrakech

Fonte: iStock

Le splendide decorazioni in legno del Palazzo El Bahia a Marrakech

Il palazzo, perfettamente conservato, si estende per una superficie di otto ettari ed è veramente un dedalo di cortili, giardini, corridoi e stanze. Queste ultime sono esattamente 150, tutte diverse tra loro, e finemente decorate con materiali di pregio quali marmo, legno di cedro e faggio, stucchi di zellige e preziosi mosaici. Il fascino strutturale del palazzo deriva dalla sua suddivisione in spazi che, a prima vista, sembrano seguire un ordine sparso alternato da giardini lussureggianti punteggiati da alberi di agrumi, banani e gelsomini. All’interno del palazzo sono presenti anche le scuderie, una moschea e un ḥammām. Le stanze, che hanno ospitato le quattro mogli e le ventiquattro concubine di Bou Ahmed, sono una più bella dell’altra con alti soffitti decorati a mano.

Visitare El Bahia: tutte le info utili

Per godere delle bellezze del Palazzo El Bahia a Marrakech, nel cuore del Marocco, ti possono essere utili una serie di informazioni pratiche perfette per organizzare la tua visita. Le abbiamo raccolte in uno schema pronto da studiare qui di seguito.

  • Consigli di visita: per godere appieno dell’esperienza consigliamo di dedicare circa un’ora e mezza all’esplorazione del palazzo e, per un’esperienza ancora più completa, ti consigliamo di prendere parte a un tour guidato. Esistono molti operatori turistici locali che li organizzano ma il consiglio è sempre quello di prenotarti con largo anticipo.
  • Orari del Palazzo: El Bahia è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17.00 ma ti suggeriamo di fare la tua visita nelle prime ore del mattino, quando c’è meno affollamento turistico e puoi godere della pace e della tranquillità che il palazzo – e soprattutto i suoi giardini – hanno da offrire.
  • Costo dei biglietti: per accedere al palazzo è necessario acquistare un biglietto dal costo di 70 MAD, equivalenti a circa 6,40 euro.
  • Consigli pratici: indossa scarpe comode e munisciti di macchina fotografica, gli scorci che potrai immortalare sono molti e di incredibile bellezza.
  • Consigli di comportamento: stai visitando un luogo molto importante per la cultura marocchina ed estremamente suggestivo. Sii quindi rispettoso e adotta delle norme di comportamento adeguate per non rovinare la visita a chi, come te, ha deciso di lasciarsi incantare dalle meraviglie di questo posto unico.
  • Come raggiungere Palazzo El Bahia:
    Il palazzo si trova nel cuore della Medina di Marrakech e può essere raggiunto facilmente e in modi diversi. Puoi optare per una passeggiata di circa 15 minuti dalla famosissima Piazza Jemaa el-Fna, un ottimo modo per raggiungere il palazzo scoprendo le stradine caratteristiche, incontrando qualche vivace souk e assaporando l’atmosfera distintiva di Marrakech. Oppure puoi scegliere di raggiungere El Bahia con un taxi o, perché no, salendo a bordo di una calèche, tradizionale e pittoresca carrozza trainata da cavalli che parte da piazza Piazza Jemaa el-Fna. Ultimo modo per raggiungere il palazzo è prendendo parte a un tour guidato che sosta nei punti d’interesse della Medina; questa modalità ti permette di conoscere a fondo la storia e gli aneddoti più interessanti di ciò che andrai a vedere.

Ora hai tutte le informazioni che ti servono per varcare la soglia di Palazzo El Bahia e lasciarti incantare dalle meraviglie al suo interno. E ricorda: visitare questo palazzo non significa solo immergersi nelle sue preziose meraviglie architettoniche, ma vuol dire anche immergersi nella cultura marocchina e toccare con mano la testimonianza dell’epoca imperiale.

Categorie
Africa deserti Idee di Viaggio Marocco Viaggi viaggiare

Cosa fare a Merzouga, viaggio nell’oasi più famosa del Marocco

Ci sono viaggi che sono in grado di cambiarti la vita. Uno di questi è quello che si può fare in Marocco, Paese che rappresenta una sorta di ponte tra Africa ed Europa, ma anche un’esperienza di pura emozione: città cosmopolite si fondono a villaggi rimasti fermi nel tempo, che a loro volta sono incastonati su imponenti vette o affacciati sulla potenza dell’oceano. E poi c’è il deserto, quello fatto di dune che lascia senza fiato e che pare infinito.

Ed è proprio nel Sud del Paese, e più precisamente al confine con l’Algeria, che prende vita una località turistica priva di monumenti o edifici storici di rilievo, ma comunque molto visitata. Il motivo è piuttosto semplice: Merzouga è la porta di ingresso dell’Erg Chebbi, deserto dalle dune gigantesche e punto di partenza ideale per fare tour a piedi, in cammello o in fuoristrada verso le sue imponenti dune (qui si trovano diverse agenzie per organizzare gli itinerari). Scopriamo insieme cosa fare e vedere a Merzouga.

Le grandi dune di Merzouga

Merzouga è una vera e propria oasi nel cuore del Marocco, una meta obbligatoria per tutti coloro che desiderano conoscere alcune delle più antiche tradizioni di questo Paese ma anche per chi ha voglia di ammirare un panorama che lascia senza fiato. La località non offre vere e proprie attrazioni turistiche, ma il suo deserto (che vanta dune altissime che riescono a raggiungere persino i 150 metri di altezza) da solo vale il viaggio.

Raggiungere questa località permette quindi di addentrarsi in quelle che sono le dune più alte del Marocco, che sorgono nella pianura nera della hammada che, grazie ad esse, assume tonalità rosa-dorate che riescono ad emozionare. La cosa più curiosa è che anche chi ci è già stato vivrà la sensazione di trovarsi in un posto nuovo: le dune si muovono continuamente, creando un ambiente sempre diverso in quanto fenomeno in continua evoluzione.

Il Lago Dayet Srji

È quasi impossibile credere che sia vero, ma in realtà il deserto di Merzouga nasconde tra le sue dune un gioiello più unico che raro: il Lago di Dayet Srji. Si tratta di lago (un tempo) salato dove vanno ancora oggi ad abbeverarsi i fenicotteri. Sì, avete capito bene: in questa zona del deserto è possibile ammirare persino i fenicotteri, che raggiungono questo laghetto per bere e rinfrescarsi.

Lago di Dayet Srji, Merzouga

Fonte: iStock

Il bellissimo Lago di Dayet Srji

Conosciuto anche come Lago di Merzouga, offre un tramonto spettacolare per via della combinazione dei colori che si crea. Quando è pieno, inoltre, si rivela anche la meta perfetta per coloro che vogliono osservare (con il dovutissimo rispetto) la vita di tutti i giorni degli abitanti perché qui, le persone provenienti dai numerosi villaggi circostanti, vengono a prendere l’acqua per utilizzarla per lo sviluppo agricolo.

Se siete appassionati di birdwatching, quindi, il periodo migliore per scoprirlo va da novembre a maggio circa, per avere l’opportunità di osservare sterpazzole del deserto, gruccioni di Persia e garruli fulvi e talvolta anche fenicotteri e altri uccelli.

Villaggio di Khamlia

A circa 7 chilometri di distanza da Merzouga, ma praticamente accanto alle dune, sorge il villaggio di Khamlia, luogo in cui vive un gruppo etnico chiamato Gnawa.

Si tratta di un’escursione altamente consigliata (che si può fare anche in autonomia) perché permette di ascoltare alcune delle più belle musiche tradizionali del Paese.

Vi basti pensare che nel corso dei secoli le sonorità della musica Gnawa hanno spesso avuto una funzione ipnotica, sia per i musicisti che per i partecipanti all’ascolto.

Tutte le attività da fare a Merzouga

Come accennato, Merzouga in sé non offre molti punti di interesse. Tuttavia, è il punto di partenza migliore per visitare l’infinita bellezza del suo deserto e scoprire la vita dei Berberi, gli abitanti autoctoni del Nordafrica. Sì, perché soggiornando in una delle tantissime strutture disponibili nel deserto si ha la possibilità di partecipare a una cena conviviale cucinata da loro sotto le stelle, ascoltare (e ballare) le loro indimenticabili melodie, e saperne di più sulla loro vita. Ma questo, chiaramente, non è di certo l’unica attività possibile.

Trekking in cammello, in fuoristrada o in quad

Iniziamo con lo svelarvi sin da subito una piccola verità: nell’immaginario comune l’Erg Chebbi si può girare in sella a un cammello durante il tramonto. Se è vero che i tour iniziano poco prima del calar del sole proprio per osservare l’incredibile caleidoscopio di colori che si genera in questo momento della giornata, è altrettanto vero che in questa zona del Paese non ci sono cammelli.

Erg Chebbi in cammello

Fonte: iStock

Tour in dromedario dell’Erg Chebbi

Il tour delle dune, infatti, viene svolto in sella a un dromedario, che si distingue dal cammello perché più piccolo e con una sola gobba.

Per chi preferisce diverse tipologie di escursione, a disposizione ci sono anche tour in fuoristrada o in quad, sicuramente meno “tipiche” ma più confortevoli.

Sandboarding tra le dune

Un’altra delle attività che si può fare a Merzouga è la sandboarding tra le dune. La buona notizia è che, pur sembrando pericolosa, nei fatti non lo è assolutamente in quanto le dune di sabbia dell’Erg Chebbi sono molto morbide.

Facendo sandboarding, quindi, si può vivere a 360 gradi l’emozione di scivolare giù da una duna a tutta velocità, mentre si è eretti su una tavola. Per chi non riesce, è possibile anche sedersi su di essa.

Osservare le stelle di Merzouga

Sì, nei campi (spesso gli alloggi nel bel mezzo del deserto vengono chiamati così) c’è la luce e, in alcuni di essi, persino internet. Ma allontanandosi un pochino (mi raccomando, portate con voi una piccola torcia), ecco che alzando le sguardo all’insù si può ammirare un cielo completamente stellato, di quelli che è impossibile scorgere in città.

Deserto Marcco di notte

Fonte: iStock

Il cielo stellato dell’Erg Chebbi

Neanche nelle notti più buie o nei luoghi più impervi che conosciate, infatti, il cielo stellato che si può osservare è simile a quello di Merzouga. Un’esperienza eccezionale e che siamo certi vi lascerà a bocca aperta.

L’alba nel deserto

Infine, dopo aver passato parte della notte ad osservare le stelle e aver digerito gli squisiti piatti della tradizione locale a suon di musica, non c’è niente di meglio da fare che svegliarsi prestissimo per ammirare l’alba nel deserto, che offre colori differenti rispetto al tramonto. Sarà una di quelle attività che vi renderanno felicissimi di aver scelto Merzouga come vostra meta di viaggio.

Categorie
Africa Gibilterra Idee di Viaggio mare Marocco Mediterraneo Viaggi

Cap Spartel e l’incontro (in Marocco) tra Mediterraneo e Atlantico

A pochi chilometri dal centro di Tangeri, nel Marocco a noi più vicino, si trova il promontorio di Cap Spartel, il punto panoramico per osservare la linea di incontro tra Oceano Atlantico e Mar Mediterraneo sullo stretto di Gibilterra. È un luogo estremamente suggestivo, pieno zeppo di energia, in cui la forza dell’oceano si incontra e scontra con i colori più delicati del Mediterraneo.

Dove si trova Cap Spartel

Cap Spartel si trova a Nord-Ovest di Tangeri, nella parte settentrionale del Paese. Il promontorio è alto circa 300 metri dal livello del mare e circondato da vegetazione lussureggiante (qui piove per diversi mesi l’anno!). Il faro e i vari punti panoramici sullo stretto di Gibilterra sono  tappa obbligata per chi visita Tangeri o si sposta per un viaggio nel Nord del Marocco, anche per prendere una pausa dal caos delle Medine e per respirare una piacevole arie e brezza di mare; anzi di due mari!

Cap Spartel però non è solo un punto d’incontro tra due mari, ma anche un luogo ricco di storia. Durante i secoli, il promontorio ha servito come punto di riferimento cruciale per i navigatori. I Fenici, i Romani e, più tardi, i pirati del Mediterraneo hanno solcato queste acque di confine, lasciando tracce delle loro culture.

Il panorama dal faro di Cap Spartel

A Cap Spartel si trova un faro che ospita un piccolo museo al suo interno, e su cui salire per un panorama mozzafiato. Dalla terrazza, nelle giornate serene di cielo limpido, è possibile vedere la costa spagnola; mentre il verde della vegetazione contrasta con il blu profondo del mare e la linea di unione e scontro delle correnti tra Mar Mediterraneo e Oceano Atlantico è percettibile a occhio nudo. Per entrare al faro, costruito nel 1861 per volontà di Mohammed III, è necessario acquistare un biglietto, che include la visita al museo, l’accesso alla terrazza e la visita ai giardini.

Cap Spartel, il panorama

Fonte: AS

Il faro di Cap Spartel

La grotta di Ercole, tra storia e leggenda

Poco distante dal faro di Cap Spartel, lungo la costa oceanica, la Grotta di Ercole richiama i turisti per la sua leggenda. Si dice che proprio in questa grotta a ridosso del mare Ercole venisse a riposarsi dalle sue imprese e dodici fatiche. Altre voci invece sostengono che qui visse il ciclope Polifemo. I più realistici sostengono invece che questa grotta di calcare di 200 anni fosse un piccolo granaio di Berberi e un frantoio per la lavorazione della farina e la produzione dell’olio di oliva.

Cap Spartel, cosa vedere

Fonte: AS

Dentro il faro di Cap Spartel

Dalla grande piazza esterna si ha accesso alla grotta, illuminata da una “porta naturale” sul mare. Provate a guardare bene: la porta sul mare ha proprio la forma del continente africano rovesciato a testa in giù! La grotta è stata aperta al pubblico nel 1950 ed è facilmente accessibile, anche per i bambini.

I dintorni di Cap Spartel, lungo la costa

Grotta d'Ercole, la porta

Fonte: AS

La porta verso il mare della Grotta d’Ercole ha la forma del continente africano rovesciato

Lungo la strada che da Tangeri porta a Cap Spartel, e raggiunta la costa, si trovano diversi altri punti panoramici oltre al faro, perfetti per una foto. Iconico è quello con il cartello a due frecce che indica verso sinistra l’Oceano Atlantico e verso destra il Mar Mediterraneo. Da qui partono diversi itinerari e sentieri per il trekking, in bici, addirittura in dromedario lungo le grandi spiagge della costa atlantica. Non sarà difficile trovare la soluzione più adatta alle esigenze e all’età di ciascuno.

La natura intorno a Cap Spartel

L’ambiente naturale di Cap Spartel è sorprendente, anche perché qui piove diversi mesi l’anno. Boschi di pini, eucalipti e querce fanno da cornice a questa porta sul mare, che ricorda un po’ la nostra Macchia mediterranea, con una varietà di piante aromatiche come il rosmarino, il timo e il mirto, che riempiono l’aria di profumi familiari. Gli amanti del birdwatching possono osservare diverse specie di uccelli migratori che fanno tappa in questa zona durante i loro spostamenti tra Europa e Africa, tra cui falchi, cicogne, aironi e rondini. Proprio per questa ricchezza, l’ecosistema della zona di Cap Spartel è al centro di alcuni progetti di riforestazione, di conservazione e protezione delle specie locali. Se riuscite, infilate nello zainetto un binocolo e provate a curiosare intorno a voi.

Info pratiche

Cap Spartel dista 15 chilometri circa da Tangeri, superata la zona collinare più turistica. Se non ci si muove con mezzi propri, conviene partecipare ad una gita organizzata dai vari hotel o tour operator. Diversamente si può contrattare con un taxi per la doppia tappa, faro e grotte, con rientro in città; o prendere un bus collettivo per risparmiare un pochino.

costa atlantica Marocco

Fonte: AS

La costa atlantica di Cap Spartel

Solitamente a Cap Spartel si viene in gita giornaliera da Tangeri, ma chi volesse godere di questa atmosfera wild e naturalistica per più tempo o fare qui tappa per proseguire il viaggio verso Sud può trovare diverse strutture ricettive lungo la costa atlantica, andando verso la bellissima Asilah. Per mangiare, al faro si trova un bar ristorante; mentre nella piazza di ingresso alla grotta ci sono negozi di souvenir e snack. Non mancano lungo la costa bar e ristoranti.

Un consiglio sull’abbigliamento: è bene portare sempre qualcosa da mettere sulle spalle o un giacchetto, sia per la brezza marina che per entrare in grotta. Scarpe comode per camminare; ma facili da togliere per affondare i piedi nella sabbia!

cap spartel, la grotta

Fonte: AS

La grotta di Ercole era in realtà un frantoio berbero

Curiosità

Per diverso tempo, e qualche marocchino con vanto ancora lo ripete, Cap Spartel è erroneamente stato considerato il punto più settentrionale del continente africano. Non è così: il punto più a Nord si trova in Tunisia e dal 2014 è stato individuato a Cap Angela, nei pressi della cittadina portuale di Biserta, sul Mar Mediterraneo.

Categorie
Africa Idee di Viaggio Marocco vacanza natura Viaggi viaggiare

Cosa vedere a Beni Mellal, nel cuore del Marocco

Nel cuore del Marocco, tra le montagne dell’Atlante e la fertile e verde pianura di Tadla. È qui che si trova Beni Mellal, una perla del Paese marocchino, destinazione che spesso viene trascurata dalla maggior parte dei turisti che decidono di visitare il Marocco. Questo è il luogo ideale dove poter vivere avventure ed esperienze indimenticabili, immerso nella natura e con paesaggi straordinari. Ecco cosa visitare a Beni Mellal, nella sua affascinante città ed i suoi dintorni.

Le attrazioni principali di Beni Mellal

La città marocchina di Beni Mellal venne fondata nel diciassettesimo secolo ed utilizzata come avamposto militare, ma col passare del tempo è riuscita a sviluppare un mix culturale unico, con influenze non solo arabe, ma anche berbere e francesi. La città, probabilmente anche per la sua lontananza dagli itinerari turistici di massa e dalle città principali, come, ad esempio, Chefchaouen o Marrakech ha un’atmosfera molto piacevole e rilassata, dove è possibile trovare edifici e case antiche a stretto contatto con le moderne infrastrutture cittadine.

Kasbah Bel-Kush, l’antica fortezza marocchina

Visitare il centro storico di Beni Mellal consente ai visitatori di immergersi nella cultura e nella storia locale di questa città dell’entroterra marocchino. Sono molti gli edifici che potranno catapultare i turisti in un viaggio nel tempo. Uno di questi è la fortezza Kasbah Bel-Kush, che venne costruita nel diciassettesimo secolo dal sultano Ismail e che rappresenta un perfetto esempio di architettura militare marocchina. Si tratta di un edificio imponente, che consente di avere una vista speciale ed unica sulla città e sui paesaggi naturali che circondano Beni Mellal, una costruzione che in epoca medievale serviva come protezione dagli invasori della regione.

A Beni Mellal è presente anche un’altra piccola cittadella, la Kasbah Ras al Ain, poco più giovane della precedente, ed il giardino di Ain Asserdoun, due costruzioni ancora perfettamente conservate. Una visita in questi luoghi al tramonto permette di immergersi in una romantica e spettacolare atmosfera da Mille e una Notte. Inoltre, all’interno della Kasbah Ras al Ain, vi è una sorgente d’acqua che sgorga naturalmente dalle profondità della roccia e le ricerche storiche più accreditate ipotizzano che l’intero centro abitato di Beni Mellal sia nato proprio a partire dal primo insediamento fortificato attorno a questa preziosissima acqua potabile.

Il mercato di Beni Mellal

Per immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali di ogni Paese, un consiglio sempre valido è quello di visitare i mercati locali, dove è possibile osservare i cittadini locali nelle loro attività quotidiane ed avere una visione generale su di queste. Quindi, visitare il souk di Beni Mellal, ovvero il suo mercato tradizionale, dà la possibilità di immergersi in suoni e sapori locali, dove è possibile trovare di tutto, dai tessuti ai prodotti artigianali, dalle spezie alle prelibatezze locali.

Qui sarà anche possibile assaggiare le prelibatezze locali, come i corni di gazzella o i chebakia, dolci della tradizione marocchina, oltre che acquistare souvenirs e prodotti artigianali locali, come la famosa ceramica marocchina, finemente decorata e colorata.

Tipica ceramica marocchina venduta nei mercati tradizionali del Marocco

Fonte: iStock

Tipica ceramica colorata marocchina, venduta nel mercato tradizionale di Beni Mellal

Le scuole di musica e danza tradizionale

Una delle attrazioni culturali più interessanti di Beni Mellal sono le sue scuole di musica e di danza, che attingono da una tradizione secolare fatta di compositori, musicisti e danzatori tradizionali resi celebri in tutto il Marocco, dalle leggende dei berberi e dei beduini. Il lato più rilevante di questa tradizione musicale è che permette di comprendere come la cultura della regione di Tadla-Azlial sia una grande stratificazione di storie differenti, con contaminazioni da parte della popolazione beduina e mediterranea, una ricchezza e varietà che lascia meravigliati gli spettatori che assistono a concerti e spettacoli nella città di Beni Mellal.

Cosa vedere nei dintorni di Beni Mellal?

Uno degli aspetti più affascinanti e che caratterizzano Beni Mellal è sicuramente la sua posizione, fra montagne e pianura, che offre agli occhi dei visitatori uno spettacolo unico e, soprattutto, una grande varietà di paesaggi naturali tutti da scoprire, caratterizzati da una ricca vegetazione.

Le coltivazioni di agrumi

Non sono una vera propria attrazione turistica di Beni Mellal, bensì il cuore economico dell’intera regione marocchina, ma osservare le immense coltivazioni di arance ed ulivi che circondano la città è uno spettacolo imperdibile. Senza addentrarsi troppo nelle proprietà dei coltivatori, è possibile passeggiare lungo le strade che, partendo dal centro di Beni Mellal, costeggiando queste grandi coltivazioni di ulivi ed i coloratissimi aranceti, che in primavera inondano tutta la pianura circostante di un meraviglioso profumo di agrumi.

Le cascate di Ouzoud

Per chi volesse fare una breve escursione dalle mura cittadine ed è alla ricerca di un’oasi naturale, è possibile visitare le cascate di Ouzoud, che si trovano a circa 150 chilometri dalla città.

Queste cascate offrono uno spettacolo unico, grazie anche alla loro altezza, circa 110 metri, e alla cui base è possibile anche passare giornate all’insegna del relax e del divertimento facendo un bagno rinfrescante. Il percorso per raggiungere le cascate di Ouzoud è immerso nella vegetazione, dove è anche possibile incontrare le scimmie berbere, che spesso si avvicinano anche ai visitatori.

Attorno a queste cascate si è sviluppata anche una rigogliosa oasi, dove è anche possibile campeggiare e fermarsi qualche giorno, prima di continuare l’esplorazione dell’entroterra marocchino. Per gli amanti delle escursioni a piedi una località da non perdere sono le gole del fiume El Abid, un canyon scavato dallo scorrere dell’acqua a fino a formare una spettacolare formazione geologica profonda decine di metri.

Vista delle cascate di Ouzoud nei pressi di Beni Mellal in Marocco, con una ricca vegetazione e persone che fanno il bagno

Fonte: iStock

Le cascate di Ouzoud, nella regione di Beni Mellal

Lago Bin el Ouidane

Infine, a breve distanza dal centro di Beni Mellal, sorge il lago Bin el Ouidane. Si tratta di un vasto bacino artificiale, molto frequentato dagli abitanti locali, circondato da montagne e foreste e situato nei pressi dell’omonimo e piccolo centro abitato di Ben el Ouidane. È il luogo ideale per praticare sport acquatici come il kayak ed il windsurf, ad esempio, ma è anche un luogo famoso per la pesca delle carpe in tutto il Marocco.

Sul lago affacciano bellissimi hotel e resort, ma anche campeggi e strutture attrezzate per passare una giornata a contatto con la natura, godendo di una vista unica e spettacolare su questo bellissimo lago blu.

Beni Mellal è una destinazione affascinante, ancora poco considerata dal punto di vista turistico, ma che è in grado di regalare esperienze e ricordi unici della vita e della cultura di questa regione dell’entroterra del Marocco, circondata da paesaggi naturali tutti da esplorare.

Categorie
Africa Idee di Viaggio Marocco Viaggi

Cosa vedere a Meknes, città incantata nel cuore del Marocco

Situata alle pendici dei monti del Medio Atlante, la città di Meknes, nel cuore del Marocco, è circondata da colline verdi, territori sui quali vengono coltivate numerose qualità di frutta e dove è possibile trovare numerosi uliveti. La città e i suoi dintorni sono infatti note come una delle più importanti aree verdi della nazione.

Il nome della città di Meknes deriva da un’antica tribù berbera di nome Miknasa e con i suoi oltre seicentomila abitanti è uno dei principali centri economici, politici e culturali del Paese africano ed è una delle quattro città storiche imperiali del Marocco, essendo stata anche capitale.

Essendo più piccola e meno nota rispetto alle altre città imperiali, è rimasta un po’ fuori dai grandi flussi turistici e proprio per questo Meknes è una meta tranquilla e rilassata, ma allo stesso tempo culturalmente stimolante e con un paesaggio affascinante, che sicuramente non deluderà i visitatori. Ecco, quindi, cosa vedere in questa incantevole città marocchina, luoghi utili a scoprire la sua storia e quella del Paese intero.

La Medina, per un viaggio nel tempo nel centro di Meknes

Come già detto, Meknes è una delle principali città del Marocco, caratterizzata e circondata da un territorio verdeggiante e da un importante patrimonio storico-culturale per il Paese.

Fra questi, la medina di Meknes, ossia il quartiere più antico e storico della città, che nel 1996 è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. La parte antica della città nacque come cittadella fortificata nell’undicesimo secolo e nel corso degli anni fu circondata da alte mura protettive, assumendo il suo aspetto attuale, frutto di una incredibile mescolanza di stili architettonico-artistici, tra i quali  quello iberico-moresco e lo stile unico ed inconfondibile dell’architettura islamica presente in tutto il Maghreb.

Antica Medina in Marocco

Fonte: 123RF

Medina, antico centro storico di Meknes

Place el-Hedim, il cuore pulsante della città

Il cuore pulsante della medina di Meknes è senza dubbio Place el-Hedim, una grande piazza centrale, dalla quale partire alla scoperta di questa incantevole città. La piazza è il punto di ritrovo per locali e turisti, un luogo vibrante dove si può respirare la vera essenza di Meknes. Qui è possibile trovare venditori ambulanti con spezie tipiche, prodotti artigianali e cibi tradizionali, oltre che numerosi caffè.

Il Mausoleo di Moulay Ismail, in onore del sultano

A due passi dalla piazza el-Hedim si trova il Mausoleo di Moulay Ismail, che domina la piazza d’armi di Meknes, presso la quale il celebre e potente sultano Ismail organizzava le sue adunate militari. Il mausoleo è caratterizzato da un tipico color ocra e si tratta di un edificio imponente, visibile solo dall’esterno per i non musulmani, ma che certamente non potrà non catturare l’attenzione di tutti i visitatori di Meknes. Viene considerato un luogo sacro molto importante nel cuore del Marocco, che, oltre a essere un capolavoro architettonico, rappresenta un pezzo importante della storia marocchina, poiché il sultano Ismail è considerato uno dei più grandi sultani della dinastia alawita regnante nel Marocco.

Bab el-Mansour: la porta imperiale

Adiacente alla piazza principale della medina, svetta fra tutti gli edifici la magnifica Bab el-Mansour, una incredibile porta d’accesso edificata nel diciassettisimo secolo dal celebre sultano Moulay Ismail, al quale è dedicato anche il Mausoleo, che decise di installare a Meknes la capitale del proprio regno. Bab el-Mansour è la più maestosa delle porte imperiali del Marocco, oltre ad essere senza dubbio quella meglio conservata negli anni, considerando anche il fatto che sia stata completata nel lontano 1732. La porta presenta bellissime iscrizioni e incantevoli colonne di marmo, provenienti da un importantissimo sito archeologico situato a una decina di chilometri dalla città magrebina, ossia l’area dell’antica città di Volubilis.

Volubilis e le antiche case dei mosaici

Il sito archeologico di Volubilis, che dista pochi chilometri da Meknes,  è uno tra i siti meglio conservati di tutto il Marocco. Una meta sicuramente da visitare per tutti coloro amanti di arte e storia, tra le cui rovine è possibile riconoscere i resti di un impianto termale, di un antico foro e un arco di trionfo. L’area è inoltre costellata di resti di mosaici che raffigurano numerose scene tratte dalla mitologia greco-romana, di caccia e di vita quotidiana. Proprio per questo motivo le case di questo sito sono molto famose, fra tutte la Casa di Orfeo, al cui interno è possibile osservare il mosaico raffigurante l’antico artista greco, e la Casa del Tridente, che presenta scene dettagliate della vita quotidiana dei pescatori.

Antiche rovine di Volubilis in Marocco

Fonte: 123RF

Rovine romane della città di Volubilis, in Marocco, patrimonio UNESCO

Le Mura di Meknes una protezione imponente

Tornando a Meknes, un altro elemento caratteristico di questa città nel cuore del Marocco sono le sue imponenti mura fortificate. Queste mura, che si estendono per circa quaranta chilometri, furono costruite sotto il regno del sultano Ismail per proteggere la città ed il suo palazzo. Le mura sono presentano numerose porte, ognuna delle quali ha una sua particolare bellezza. Oltre a Bab el-Mansour, anche le altre porte, come Bab Berdaine e Bab el-Khemis, accompagnano i visitatori in un viaggio attraverso la storia, la cultura e l’architettura di Meknes.

Un’esperienza di relax e benessere negli Hammam marocchini

Un viaggio a Meknes ed in Marocco non sarebbe completo senza una visita quasi obbligata ad uno degli hammam tradizionali della città. Questi bagni pubblici sono in grado di offrire un’esperienza unica di relax e benessere, permettendo ai visitatori di immergersi nelle tradizioni locali marocchine. Gli hammam sono un vero e proprio luogo di incontro e socializzazione, dove si può avere la possibilità di sperimentare i rituali di pulizia e purificazione che fanno parte della cultura magrebina da molti secoli. Tra i più noti nella città di Meknes c’è sicuramente l’Hammam Zerhouni, situato nel cuore della medina storica.

Meknes è una città che incanta per la sua storia, la sua architettura e il suo ambiente naturale. Una città che non ha nulla da invidiare alle altre città più visitate dai turisti, come Chefchaouen, ad esempio, o Se state cercando una destinazione che combina cultura, relax e avventura, Meknes è il luogo ideale per voi. Con le sue strade tranquille, i suoi monumenti storici e la sua accogliente ospitalità, questa città imperiale del Marocco vi offrirà un’esperienza di viaggio indimenticabile. Non esitate a immergervi nel fascino di Meknes, un gioiello nascosto nel cuore del Marocco, dove ogni angolo racconta una storia e ogni incontro arricchisce il vostro viaggio.