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Shopping, lusso e design: la capitale della moda è italiana, ed è bellissima

Fascino, bellezza e design: la moda è quell’arte per cui l’Italia è celebre in tutto il mondo detenendo primati di lusso e qualità. Negozi e boutique appartenenti a grandi marchi, showroom d’arte, design, fotografia, hotel e ristoranti dall’aspetto elegante che si affacciano per le strade delle nostre meravigliose città. E tra i magnifici luoghi della moda e del design italiano spicca il capoluogo della Lombardia, la città della Madonnina: Milano.

Milan l’è un gran Milan“, recita il celebre detto popolare. Ed effettivamente, quando si parla di lusso e tendenze, Milano fa da apripista. Sede della Milano Fashion Week e del Fuorisalone, tra gli eventi più influenti, la città meneghina offre numerosi luoghi della moda da visitare e assaporare con una lenta camminata, da soli o in compagnia, alla scoperta del suo lato più creativo ed esclusivo.

Sono quattro le aree che fanno di Milano la capitale della moda: il Quadrilatero della Moda, il quartiere di Brera, Via Tortona e Corso Como. Il filo comune sono il lusso, la moda, il design e le arti, ma ognuno di questi quartieri ha la propria peculiarità che lo rende unico e inimitabile.

Il Quadrilatero della Moda

Cuore pulsante della Milano Fashion Week, il Quadrilatero della Moda è il quartiere celebre in tutto il mondo per lo shopping di lusso, il design e gli eventi ad essi collegati. Sono quattro le strade della città meneghina che ne delimitano l’area (per questo viene definito Quadrilatero): Via Monte Napoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia.

Qui, tra eleganti strade, come Via Bagutta, Via Gesù e Via Santo Spirito, spiccano tutte le migliori firme d’alta qualità: boutique e gioiellerie, showroom di abbigliamento, design e arredamento. Non si tratta di semplici negozi, ma di luoghi che sembrano gallerie d’arte, con eventi, fotografi e celebrità all’ordine del giorno.

Ma il Quadrilatero della Moda non è solo lusso sfrenato e budget da ricchi: ci troviamo, infatti, nel pieno centro storico di Milano e qui la storia della città si respira in ogni angolo. Tra palazzi storici e scorci che richiamano il passato, merita una sosta il Museo Bagatti Valsecchi, una casa-museo con una ricca collezione d’arte tra le più importanti d’Europa. Per approfondire la storia del costume e della moda, invece, potete recarvi nel magnifico Palazzo Morando.

Un’altra chicca da scoprire è la nuova “Piazza del Quadrilatero“, il palazzo del ‘500 che era la sede del Seminario Arcivescovile, restaurato completamente e aperto al pubblico dopo 500 anni di uso privato. L’edificio ospita un hotel di lusso e, sotto le colonne storiche, puoi recarti in vari negozi di alta moda e di artigianato, bere un drink respirando tutta la magia dell’arte unita al design oppure partecipare ad eventi esclusivi.

Brera, il design district tra arte antica e moderna

In questo quartiere situato nel cuore di Milano si respira l’arte in ogni vicolo e palazzo. L’Accademia di Belle Arti, insieme alla Pinacoteca di Brera (importantissima galleria nazionale d’arte antica e moderna) sono i luoghi più celebri di Via Brera, l’arteria principale di quest’area urbana. Lungo la camminata in Brera, meritano sicuramente una visita anche la Biblioteca nazionale braidense e la Galleria d’arte moderna.

Lo stile bohémienne, i laboratori e negozietti artistici, le gallerie d’arte e i negozi di lusso che si affacciano su vicoli di Brera rendono la passeggiata un’esperienza unica e decisamente affascinante. Ci troviamo nel centro della città, una metropoli, ma ci sembra di essere nelle suggestive strade di Montmartre, sconnessi dalla frenesia del mondo contemporaneo.

Proprio qui, durante le attesissime settimane della Moda e del Design, nel Brera Design District (tra via Brera, via Pontaccio, via Solferino e via Fiori Chiari) vengono organizzati numerosi eventi che attraggono moltissimi appassionati e curiosi. Ma non si tratta solo di moda e luxury, perché è soltanto in queste occasioni che Brera mostra al pubblico la parte migliore di se: i cortili interni dei più bei palazzi meneghini aprono le porte ai visitatori che rimangono estasiati dalla bellezza senza tempo di questi edifici storici.

Pinacoteca di Brera

Fonte: iStock

Cortile interno della Pinacoteca di Brera

Corso Vittorio Emanuele II, con la sua celebre Galleria

Tutti ne hanno sentito parlare e moltissimi ci sono stati. Ormai uno dei simboli della città di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II è considerata il Salotto di Milano, lungo l’omonimo corso che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala. Uno dei primi esempi di centro commerciale in tutto il mondo, la Galleria è costellata di boutique di lusso dei più celebri marchi d’alta moda, oltre che ristoranti stellati. Non si può non riconoscere la bellezza di questa struttura neorinascimentale con il suo suggestivo tetto in vetro e ferro.

Via Tortona, sede del Mudec

Una volta dominata da fabbriche e case in cui vivevano gli operai, oggi il quartiere di Tortona è un luogo vivo e creativo in cui moda, design, cultura e arti si fondono in un’atmosfera unica e suggestiva. Qui si respira un clima più internazionale e creativo, con atelier fotografici, di moda e design in ogni angolo. Una tappa obbligata è il Mudec (il Museo delle Culture di Milano) che è stato sede di importanti mostre d’arte, come quelle dedicate a Frida Kalho e Bansky, per fare degli esempi.
Una delle chicche della zona di Tortona è sicuramente la sede principale di Armani, in Via Bergognone. Costruita nell’ex fabbrica di produzione Nestlé ospita il Silos Armani, l’archivio storico del brand. Oltre ad un magnifico esempio di recupero industriale, questo edificio è una tappa obbligatoria per ammirare la storia di uno dei brandi di alta moda più blasonati in tutto il mondo.

Corso Como, tra arte e moda

Lungo 280 metri, Corso Como unisce Piazza XXV Aprile con la stazione di Porta Garibaldi. Una passeggiata in questa via pedonale è d’obbligo, sia per i palazzi storici e le boutique di moda presenti, sia per il fantastico concept store 10 Corso Como di Carla Sozzani. Nato nel 1990 è diventato negli anni il cuore della moda e del design di questa celebre via di Milano. Degna di nota è anche la Galleria Carla Sozzani, una libreria che racchiude arte, design, moda, cultura, fotografia, food e tanto altro. Corso Como è anche una delle zone principali della vita notturna milanese e dal 2012 ospita il famoso evento Fuori Salone.

Un'area dell'hub 10 Corso Como

Fonte: iStock

Un’area del palazzo storico in cui si trova “10 Corso Como”
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La canzone “Romagna mia” è stata scritta nel parco di questo hotel

Era il 1954 quando Aurelio Casadei, detto Secondo, compose una delle canzoni più celebri del panorama musicale italiano: “Romagna mia”. Lo fece nel giardino di un albergo che compie anch’esso 70 anni e che si trova a Gatteo Mare, nel cuore della Romagna.

Questo brano, rappresentativo del ballo liscio – entrato di diritto a far parte della tradizione, della cultura popolare e del costume italiano e oggi candidato a Patrimonio dell’Unesco – è diventato il simbolo e l’inno della Romagna. E oggi c’è la fila per poter soggiornare là dove tutto è nato e che ricorda questo importantissimo momento storico per l’Italia.

Dove è nata “Romagna mia”

La struttura si chiama Villa Mia e appartiene alla famiglia Ricci, romagnola doc, proprietaria ormai di diversi hotel lungo la Riviera Romagnola. Oggi la villetta color rosa confetto è un apart-hotel nel centro dell’isola pedonale di Gatteo Mare-Villamarina a 200 metri dalla spiaggia.

Il nome della villetta è dedicato proprio alla canzone “Romagna mia” e gli ospiti possono rilassarsi in quel giardino che fa parte della proprietà e che ispirò il re del liscio. Sulla facciata della casa è riportato il testo della canzone.

Curiosità su “Romagna mia”

Il titolo originale del brano, in realtà, era “Casetta mia” e Secondo – anche se poi sarà suo nipote Raoul Casadei a farne il fiore occhiello della sua orchestra – l’aveva già scritto, dedicandolo alla propria casa di Gatteo a Mare, ma non l’aveva mai proposto. Poi gli fu consigliato di cambiargli il titolo e di dedicarlo alla sua Romagna. Il successo fu immediato e non soltanto in Italia, ma anche all’estero, proprio grazie ai turisti stranieri che già in quegli anni frequentavano la Riviera Romagnola e le sue balere.

La stessa famiglia di Secondo Casadei ha gestito per lunghissimo tempo la “Ca’ del Liscio“, la mega balera, considerata il tempio della musica romagnola, che si trova a Ravenna, accogliendo i più grandi artisti internazionali e mondiali oltre naturalmente alle orchestre più popolari, con un’enorme affluenza di pubblico che arrivava da tutta Italia.

La Romagna e il liscio

Per chi è appassionato di liscio e di musica nazionalpopolare, da non perdere è una visita alla sede della casa discografica dei Casadei, la Casadei Sonora e all’abitazione di Secondo Casadei a Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena, che nel 2017 sono entrate a far parte delle oltre cento Case della Memoria in Italia, insieme a quella Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli, Enrico Caruso, Luciano Pavarotti, Leonardo Da Vinci, Dante Alighieri e moltissimi altri personaggi della storia della cultura del nostro Paese.

Si tratta di un singolare piccolo viaggio nella “Romagna in musica”, in cui si possono apprendere la storia e le curiosità di questa tradizione musicale e si possono visionare manoscritti e spartiti originali, strumenti, foto d’epoca e i numerosi riconoscimenti di una carriera lunga 50 anni.

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In quest’isola italiana sta per nascere una piscina naturale

Nasce un nuovo tipo di turismo esperienziale, strettamente legato al mare: la prossima estate verrà infatti realizzata una piscina naturale tra l’isola Gallinara e la costa di Albenga, lungo la Riviera Ligure di Ponente, con l’obiettivo di sfruttare questo spazio per attività outdoor e per archeologia subacquea. L’iniziativa rientra all’interno del più ampio progetto Liguria Tourism, volto a rivalorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale di questa regione. Scopriamo qualcosa in più.

La piscina naturale attorno all’isola Gallinara

Grazie al finanziamento ottenuto dalla Commissione Europea, il nuovo progetto Liguria Tourism potrà dare il via al suo primo passo verso la valorizzazione di un’area finora decisamente poco sfruttata a livello turistico. L’idea è quella di realizzare una piscina naturale nel tratto di mare chiuso dalla costa albenganese e dall’isola Gallinara, offrendo così ai bagnanti l’opportunità di praticare sport d’acqua, ma anche di scoprire più da vicino l’incredibile patrimonio paesaggistico, culturale e archeologico della zona.

“Oggi prende il via il progetto di valorizzazione dell’isola Gallinara e della costa del ponente savonese antistante, che è un sito straordinario, sia dal punto di vista culturale che naturale e non solo della Liguria, ma dell’intero bacino del Mediterraneo. Il nostro obiettivo è sviluppare il potenziale di quest’isola, condividendo con tutti gli stakeholder pubblici e privati nuove forme di turismo esperienziale e sostenibile legate al mare, nel pieno rispetto della natura, risorsa unica che costituisce uno dei fattori di attrattività più rilevanti per l’intera Liguria” – ha affermato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

La prima fase del progetto prevede la realizzazione di alcuni studi, da parte degli esperti dell’Università di Genova, per approfondire la conoscenza dell’area e delle sue potenzialità da sfruttare, in armonia con l’obiettivo di preservarne il valore naturalistico. Solo in un secondo momento verranno effettuati dei test e poi sistemate le boe che circonderanno la nuova piscina naturale attorno all’isola, un’area che verrà dedicata alle attività sportive e all’archeologia subacquea. Perché, e non molti lo sanno, questi fondali sono davvero di una ricchezza incredibile.

L’isola Gallinara, una perla ligure

L’isola Gallinara si trova ad appena 1,5 km dalla costa della Riviera di Ponente, di fronte al comune di Albenga. Su di essa insiste la Riserva Naturale Regionale dell’isola Gallinara, per via della sua importanza faunistica, inoltre è quasi interamente di proprietà privata – ad eccezione di Villa Diana, recentemente acquistata dallo Stato italiano. Questo significa non solamente che l’area è totalmente inedificabile, ma anche inaccessibile al pubblico e abitata solamente da un guardiano. Un vero peccato non poter ammirare più da vicino questo gioiello.

Presto, grazie alla nuova piscina naturale, sarà almeno possibile avvicinarsi all’isola Gallinara e, soprattutto, andare alla scoperta – in tutta sicurezza – di ciò che si trova sui fondali circostanti. In antichità, infatti, l’isola era approdo di numerose imbarcazioni: alcuni relitti si trovano ancora inabissati a poca profondità, e tra di essi c’è anche quello più grande del Mediterraneo, studiato da vicino nel 1950. All’interno e nei pressi di questi relitti, è possibile avvistare numerosi reperti di epoca romana, soprattutto anfore: erano infatti trasportate dalle navi sfortunatamente naufragate.

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Maldive, non solo mare: dove e quali sono le sue foreste

Siamo soliti pensare alle Maldive come a splendidi atolli microscopici che affiorano appena dall’acqua, circondati interamente da mare, dove è proprio questo l’elemento predominante, con i suoi fondali corallini e la sua incredibile vita marina.

La vegetazione delle isole, benché rigogliosa e tropicale – detto che, forse non lo sapevate, ma le palme non sono piante autoctone bensì importate – non la si può definire propriamente fitta. O almeno, questo è ciò che abbiamo sempre pensato.

Le foreste delle Maldive

Non tutti sanno, invece, che alle Maldive ci sono anche delle foreste che, nella lingua maldiviana, il Dhivehi, si chiamano “valuthere” ovvero “nelle terre selvagge”. Queste terre, oltre a ospitare tantissime specie animali (66 specie conosciute di anfibi, uccelli, mammiferi e rettili, lo 0,6% delle quali endemiche e che quindi non si trovano al di fuori delle Maldive) sono l’habitat di ben 583 specie di piante.

Le isole delle Maldive sono incredibilmente piccole. Eppure, quando si è circondati da alte palme e intricate mangrovie, immersi nel profumo legnoso del sandalo rosso e di meravigliosi fiori colorati, sembrano tutt’altro che piccole. Da non sottovalutare anche la bellezza del contrasto tra le acque cristalline e il verde della foresta che ne fanno un vero e proprio Eden.

Alle foreste maldiviane da sempre, poi, sono legate delle leggende che, durante un viaggio in questo paradiso sarebbe bello scoprire.

Premesso che ogni isola ha sempre un bel po’ di vegetazione e sentieri sterrati che la attraversano e dove passeggiare, per trovare le “valuthere” più autentiche il consiglio è di andare su una delle tante isole disabitate delle Maldive. Delle 1.192 isole coralline che formano l’arcipelago, solo 200 sono abitate, quindi c’è davvero molta scelta.

Per raggiungerle, basta chiedere alla reception del resort o della guesthouse dove si soggiorna di farsi accompagnare su una di quelle più vicine e, volendo, si può chiedere di venire a riprendervi il giorno successivo. Le isole disabitate delle Maldive sono quanto di meglio ci sia per sperimentare la completa solitudine e per godere della loro natura incontaminata.

Un parco naturale inaspettato

Nell’atollo Addu, il più a Sud della catena di atolli delle Maldive, si estende un vero e proprio parco naturale. In tutto, l’atollo comprende cinque isole abitate che hanno caratteristiche distinte molto diverse dal resto del Paese. L’atollo Addu ospita la seconda zona umida più estesa delle Maldive.

L’Addu Nature Park comprende la bellissima zona umida di Eydhigali Kilhi e l’area protetta di Koattey, sull’isola di Hithadhoo. Il parco di mangrovie ha pontili che si tuffano nei laghi e diversi itinerari ciclabili che attraversano la lussureggiante vegetazione.

È possibile fare un tour naturalistico guidato nel parco e osservare la fauna e la flora uniche di questo ricco habitat ed esplorare in canoa l’area della baia nota come Bedhi, famosa per le sue bellissime mangrovie rosse, i cuccioli di razza e di squalo. Una delle esperienze più inaspettate che si possano fare alle Maldive.

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Il paradiso sperduto nell’Oceano Indiano è la nuova meta top

Dimenticate tutte le mete che credevate fossero il top del top. Ce n’è una che le supera tutte e che sta per diventare il nuovo place to be. Stiamo parlando di un’isola, sperduta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, lontana dalla folla e dal turismo di massa, non facile da raggiungere – bisogna fare tre scali – ma proprio per tutti questi motivi è il vero paradiso che abbiamo tanto sognato.

L’isola è Rodrigues, al largo di Mauritius di cui fa parte e da cui dista un’ora e mezza di volo, quindi non proprio vicinissima. Sono pochissimi i turisti che ci vanno, ma il suo meraviglioso isolamento non durerà a lungo, visto che stanno aprendo nuovi resort lusso. Il segreto è andarci subito, prima che venga presa d’assalto da coppie in luna di miele, da ricchi e magnati e poi anche dalle famiglie con bambini.

Il turismo a Rodrigues non è ancora l’attività principale. Chi sceglie di trascorrere una vacanza su questa piccola isola si renderà conto che la popolazione vive di pesca, agricoltura e di artigianato. Qui l’atmosfera è quella che si respirava a Mauritius, Seychelles e persino alle Maldive fino a cinquant’anni fa, prima del boom turistico.

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Fonte: 123rf

Il mare di Rodrigues

Perché fare una vacanza a Rodrigues

Questa gemma che emerge nel bel mezzo dell’oceano è davvero piccola: 18 chilometri per 8 ed è circondata da una laguna cristallina dalle mille sfumature di blu che fa sognare. La costa, piuttosto frastagliata, regala baie e anse minuscole dove sembra di stare in paradiso. Sulla punta Est, tre sono favolose: Anse Bouteille, Pointe Coton Beach e soprattutto Trou d’Argent, considerata una delle più belle di tutto l’arcipelago delle Mascarene. Si dice che su questa piccola spiaggia sia sepolto un tesoro dei pirati. Circondata da scogliere, è raggiungibile solo a piedi, dopo un trekking di 45 minuti lungo il sentiero che parte da Pointe Coton.

Ma di spiagge borotalco, all’ombra della fitta vegetazione tropicale ce ne sono tutt’intorno all’isola e anche oltre. Sì, perché al largo di Rodrigues ci sono diversi isolotti raggiungibili in barca che meritano un’escursione in giornata. La più famosa è l’Île aux Crabes, l’isola dei granchi, nella costa Sud-Est in mezzo alla laguna, ma c’è anche l’Île Frégate, Île aux Cocos, Île aux Sables e, a Nord, l’Ile aux Fous, l’isola dei pazzi. E poi tante piccole terre emerse, alcune senza neppure un nome.

Per cercare un po’ di “vita”, bisogna andare a Port Mathurin, sulla costa settentrionale, con il suo coloratissimo e affollatissimo mercato, è il centro amministrativo e commerciale principale di Rodrigues, una sorta di Capitale insomma.

Natura incontaminata

Per gli amanti dei reef è un vero paradiso sommerso. La sua barriera corallina è incontaminata. Inoltre, c’è un ecosistema unico, con delle specie di coralli, di pesci e di crostacei che esistono solo qui. Anche sulla terraferma esistono delle specie autoctone, come il fody di Rodrigues, la cannaiola di Rodrigues e la volpe volante di Rodrigues. e poi c’è una pianta che si pensava fosse estinta e che, invece, hanno scoperto che su quest’isola cresce ancora: la chiamano “café marron”, nome scientifico “Ramosmania rodriguesi” che ha un meraviglioso fiore bianco. Secondo la popolazione locale avrebbe il potere di curare le malattie veneree e i postumi di una sbornia un po’ come il caffè, da cui prende il nome.

Per ammirare la natura primordiale che esiste ancora sull’isola da non perdere è la riserva naturale François Leguat, dal nome dell’esploratore e naturalista francese del Seicento che venne qui per la prima volta ed ebbe la fortuna di scoprire alcune specie ormai scomparse, come il Dodo. Era scomparsa anche la testuggine gigante, ma nella riserva è stato avviato un progetto di ripopolamento per riuscire a ricreare lo stesso habitat dell’Eden descritto nei giornali di bordo dei primi esploratori. Il progetto ha già dato risultati molto soddisfacenti, tanto che oggi ospita centinaia di testuggini.

All’interno della François Leguat Reserve ci sono anche delle grotte che si possono esplorare, accompagnati da guide specializzate che raccontano la storia dell’isola anche dal punto di vista geologico.

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Fonte: 123rf

La natura di Rodrigues

Soggiornare a Rodrigues

Nella zona costiera più bella dell’isola sorge anche uno dei resort più lussuosi di Rodrigues, il Constance Tekoma Rodrigues – Lodge che è stato completamente rinnovato di recente in stile creolo. Ci sono solo 32 camere con vista mare, ciascuna con terrazza privata e vasca o doccia all’aperto. All’interno c’è un ristorante panoramico, un bar e, per chi non si accontenta del mare, anche una piscina. Non serve altro in un paradiso come questo, se non, magari, un trattamento spa privato ed esclusivo. E c’è anche questo.

Sulla costa Sud gli alloggi sono un po’ di più, ma sono soprattutto lodge. Appena rinnovato è, invece, il C Rodrigues – Mourouk che ha 65 camere e due ville ed è perfetto per chi ama gli sport acquatici, tanto da offrire un kite club e, per le famiglie con un beach club.

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Fonte: @jba

Il resort di Lusso Constance Tekoma a Rodrigues

Come arrivare a Rodrigues

Come anticipato, per raggiungere l’isola sperduta di Rodrigues, in mezzo all’Oceano Indiano, partendo dall’Italia è necessario fare tre scali. L’isola, che ha un piccolo aeroporto, quello di Plaine Corail, è collegata all’aeroporto internazionale Sir Seewoosagur Ramgoolam di Mauritius da un volo che dura un’ora e mezza ed è l’unico modo per arrivarci.

Per raggiungere Mauritius si può fare scalo a Dubai. La tratta è più breve ma si atterra nell’Emirato di notte e si attende qualche ora prima del volo per Mauritius. Poi ci sono anche collegamenti da Parigi con orari più “umani”, ma il volo dura un paio d’ore in più.

Quando andare a Rodrigues

Detto che il clima qui è sempre estivo, come in tutti i Paesi tropicali ci sono dei mesi più o meno consigliati per andare a Rodrigues. Tra ottobre e dicembre il clima è ottimale, con belle giornate serene e acque limpide e mare molto calmo con temperature sopra i 28°C. Il periodo è consigliato anche per la possibilità di avvistare le balene. A gennaio e febbraio le condizioni sono simili, ma c’è il rischio che arrivino dei cicloni. Da marzo a settembre, invece, soffiano venti più forti e la temperatura dell’acqua potrebbe scendere fino a 23°C, tra dicembre e aprile, inoltre, il clima è molto più piovoso.

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Fonte: @jba

La spiaggia del C Rodrigues Mourouk
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New York avrà la sua piscina: galleggerà tra i grattacieli

New York, la città che non dorme mai, sta per arricchirsi di un nuovo, straordinario punto di riferimento che promette di emozionare residenti e turisti. Il suo cuore pulsante, l’East River, accoglierà una meraviglia architettonica: una piscina pubblica galleggiante da cui ammirare lo skyline mozzafiato della città.

Si chiama + Pool questa piattaforma innovativa a forma di croce. Non solo un capolavoro architettonico, ma anche un esempio di ingegneria avanzata. Infatti, le sue pareti sono dotate di filtri speciali, progettati per consentire un flusso continuo dell’acqua del fiume attraverso la struttura. Ma c’è di più: mentre l’acqua fluisce, questi rimuovono detriti e microbi, garantendo un ambiente balneabile pulito e sicuro. + Pool rappresenta quindi una fusione perfetta tra design innovativo e funzionalità, offrendo un’esperienza di nuoto unica con vista sullo splendido panorama di Manhattan, tutto in totale sicurezza e rispetto per l’ambiente.

E la cosa più emozionante? Non dovremo aspettare molto per vederla. + Pool verrà installata già quest’estate, con l’obiettivo di aprire le porte al pubblico il prossimo anno, pronta a regalarci momenti di puro relax in un paesaggio senza eguali.

Una piscina da sogno nel cuore di Manhattan

Piscina galleggiante New York

Fonte: +Pool

+Pool, New York

New York è un luogo come nessun altro. Tuttavia, a dispetto della sua grandezza e bellezza, la città manca di uno spazio dove i suoi abitanti possano immergersi in acque naturali, pulite e sicure. Questa iniziativa audace e visionaria promette di portare un’oasi di serenità acquatica nel cuore pulsante della metropoli, offrendo ai newyorkesi un luogo unico dove nuotare e rinfrescarsi, pur rimanendo immersi nell’energia dinamica che caratterizza questa città.

Il progetto + POOL ha cercato un’area nel fiume per installare una piscina fluttuante unica nel suo genere, progettata per filtrare l’acqua in modo completamente naturale, senza l’uso di prodotti chimici o cloro. È un passo audace e innovativo, che promette di rivoluzionare non solo la Grande Mela, ma anche il nostro rapporto con l’ambiente fluviale urbano.

Un complesso versatile, composto da quattro diverse zone progettate per soddisfare ogni esigenza. La Kid’s pool, pensata per i più piccoli, la Sports pool per i più sportivi, la Lap pool per gli amanti degli allenamenti mirati e la Lounge pool, l’ideale per rilassarsi e godersi il sole in totale tranquillità. Ogni area può essere utilizzata in modo indipendente, offrendo ai nuotatori la libertà di scegliere l’ambiente più adatto alle loro esigenze. Per chi ama la competizione, è anche disponibile una sezione con le dimensioni standard delle piscine olimpiche.

+ POOL, la piscina eco-sostenibile che cambia il volto di New York

Secondo il progetto, questa piscina non sarà solo un luogo di svago e divertimento, ma assumerà un ruolo cruciale anche nella salvaguardia dell’ambiente. Infatti, avrà un duplice obiettivo: da un lato, offrire ai cittadini un luogo unico dove rilassarsi e divertirsi, dall’altro, contribuire attivamente alla pulizia dell’East River.

Grazie a un sistema all’avanguardia, sarà in grado di filtrare e purificare fino a 2,3 milioni di litri di acqua del fiume ogni giorno, trasformandolo in una risorsa vitale per la comunità. Inoltre, l’associazione ha in programma una serie di eventi gratuiti per sensibilizzare i newyorkesi sull’importanza dell’accesso all’acqua pulita e sulla necessità di proteggere le nostre risorse idriche.

Occasioni preziose per imparare e comprendere meglio come ognuno di noi può fare la propria parte, instillando un senso di responsabilità collettiva per comprendere che l’acqua non è solo una risorsa vitale, ma anche un tesoro da proteggere e conservare per le generazioni future.

Piscina galleggiante NY

Fonte: +Pool

+Pool, NY
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Viaggi di lusso nel 2024: ecco cosa cercano i turisti

Il segmento del turismo luxury è in crescita, e le tendenze sono positive anche per il 2024: sempre più italiani decidono di concedersi un’esperienza memorabile, pur a costo di stringere la cinghia e ridurre il budget sulle spese accessorie. Ma quali sono i viaggi più ambiti dai turisti, in fatto di lusso? Scopriamo quali sono i trend per il nuovo anno, in base a quanto è già emerso dalle prenotazioni registrate dai principali network del settore.

Viaggi da soli e in compagnia

Una delle prime tendenze per questo 2024 riguarda i viaggi in solitaria: l’obiettivo è quello di disconnettersi dal resto del mondo, avendo così l’opportunità di trascorrere del tempo di qualità con se stessi, senza pensieri come il lavoro o le preoccupazioni quotidiane. Un servizio che sta andando per la maggiore consiste nell’essere letteralmente “traghettati” dal tour operator verso una destinazione sconosciuta, prevalentemente in mezzo alla natura. È l’occasione ideale per un digital detox, visto che siamo sempre più interconnessi ed è difficile liberarsi anche solo dello smartphone, persino in vacanza.

Se una vacanza da soli vi sembra un po’ “estrema”, appare comunque evidente che un trend in crescita è quello del viaggio in piccoli gruppi, con pochi amici o familiari. Partire diventa dunque un modo per condividere esperienze speciali che diventeranno ricordi bellissimi, proprio perché vissuti con persone di grande importanza. Qualche esempio? Molte persone scelgono viaggi di gruppo privati, spesso optando tra avventure a tema che ricalchino le proprie passioni – ad esempio proiezioni cinematografiche o partecipazione a gare sportive in posizione privilegiata.

Tra avventura, benessere e crociere

Viaggi in famiglia, dunque, ma quali esperienze vivere? Sempre più turisti si tuffano all’avventura, per una vacanza indimenticabile. Spesso, a fare da traino sono i figli: se in età scolastica, un trend particolarmente diffuso è quello di optare per una meta che negli ultimi mesi è stata parte di attività di studio (come può essere l’Egitto per i ragazzini che hanno da poco affrontato l’epoca egizia in storia). Ma anche in età adulta, i giovani fungono da ago della bilancia nell’organizzazione di viaggi-avventura: le loro passioni, come ad esempio qualche attività sportiva, possono diventare l’esperienza di tutta la famiglia.

Quando si parla di lusso, poi, il pensiero vola subito ad una vacanza rilassante: oggi, in effetti, riuscire a rigenerarsi è davvero qualcosa di importante. Dunque, vanno per la maggiore le esperienze legate al wellness, con viaggi “lenti” presso destinazioni che offrano opportunità per dedicarsi a se stessi – e magari anche tempo per l’auto-miglioramento. E per quanto riguarda le crociere? La vera esperienza luxury consiste nel noleggiare uno yacht privato, così di vivere un’avventura più intima, in compagnia di poche persone. E le rotte più popolari sono l’Alaska e l’Antartide, oltre alle crociere fluviali sul Danubio, sul Mekong e sul Nilo.

Per chi vuole fare anche esperienze a terra, ci sono compagnie che offrono servizi davvero molto ricchi: si passa dalla navigazione su yacht a pernottamento in mete fantastiche come il Costa Rica e le isole Galapagos. Infine, un ultimo trend riguarda i viaggi nella memoria: per molte persone, significa semplicemente rievocare splendidi ricordi tornando nei luoghi di villeggiatura dove avevano già trascorso le proprie vacanze, magari con qualcuno di amato, o – se vivono lontane da casa – optare per la propria terra natia.

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Vacanze in Puglia tra esperienze indimenticabili e lussuose ville

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Esplorare la Puglia con Isula Travel significa immergersi in un luxury trip, confortevole, espressione autentica della bellezza. Tutto comincia con la scelta della tua villa. Potrai optare tra ville fronte mare con viste mozzafiato o oasi moderne immerse nella campagna pugliese, dotate di piscine a sfioro e giardini rigogliosi. Ogni villa è un capolavoro architettonico progettato con cura per garantire un soggiorno unico, ricco di momenti preziosi destinati a durare per sempre.

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In questa caverna esiste l’alloggio più esclusivo del mondo. E puoi dormirci

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se questi sono differenti gli uni dagli altri sono tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere e condividere esperienze uniche, quelle che passano anche per gli alloggi.

Hotel a tema, case immerse nella natura, lodge di lusso e sistemazioni da mille e una notte: le strutture ricettive non sono più solo i luoghi del riposo e del ristoro, ma sono diventati parte integrante e caratterizzante delle nostre esperienze di viaggio.

Ed è proprio di un luogo così che vogliamo parlarvi oggi. Di una caverna delle meraviglie che ospita uno degli alloggi più esclusivi del mondo, un lodge confortevole e lussuoso nel quale potrete dormire durante un viaggio in Arkansas. Benvenuti nel Beckham Creek Cave Lodge.

Questo ex rifugio antiaereo ora è un lodge di lusso

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nelle terre sconfinate e remote dell’Arkansas. È qui che tra aspre montagne, parchi lussureggianti e aree naturali selvagge, esiste quella che può essere considerata una delle esperienze più incredibili di una vita intera. Certo si tratta di un lungo viaggio, ma siamo certi che i chilometri percorsi valgono la fatica.

Percorrendo gli insidiosi sentieri delle Montagne Ozark nell’Arkansas nord occidentale, e giungendo nei pressi della città di Jasper, è possibile raggiungere una caverna che anche se a prima vista assomiglia a tutte le altre, in realtà nasconde un incredibile segreto. Proprio qui, anni fa, fu costruito un rifugio antiaereo che oggi è stato trasformato in un alloggio esclusivo e unico al mondo.

Stiamo parlando del Beckham Creek Cave Lodge che, come gli stessi gestori ammettono, è diverso da qualsiasi altro posto sulla terra. Il motivo? Gli interni della caverna, labirintici e intricati, ospitano una lussuosa e confortevole casa pronta a ospitare 8 viaggiatori.

Puoi dormire in un alloggio di lusso situato in una caverna

Fonte: Jam Press/beckhamcave.com / IPA

Puoi dormire in un alloggio di lusso situato in una caverna

Dormire in una caverna remota: l’esperienza incredibile

Protetto alla stregua di un tesoro prezioso, il Beckham Creek Cave Lodge è situato su una scogliera che domina l’intera valle in un territorio privato a pochi chilometri da Jasper, città e capoluogo della contea di Newton nello Stato dell’Arkansas. Una casa nella grotta che può ospitare fino a 8 persone e che si dichiara “un alloggio unico al mondo”. E in effetti, a guardare le fotografie, non facciamo fatica a crederlo.

Perfetto per fughe romantiche, per ritiri o per riunioni tra amici o familiari, questo alloggio offre tutto ciò che si può desiderare da una vacanza: posizione strategica, viste mozzafiato, silenzio e tranquillità, comfort e lusso da hotel a 5 stelle. L’appartamento, infatti, ospita 4 camere da letto e 4 bagni, una suite privata per una luna di miele indimenticabile, una cucina dotata di ogni comfort e una zona living. Non mancano una cascata naturale e un piccolo laghetto situato appena al di fuori della caverna.

Oltre a rilassarsi all’interno dei suggestivi ambienti, è possibile andare alla scoperta della natura circostante. Partendo dalla caverna, infatti, gli ospiti possono esplorare le grotte, visitare le cascate e attraversare le zone selvagge fermandosi a contemplare la natura nelle aree ristoro. Beckham Creek Cave Lodge è dotato, inoltre, di un eliporto per chi sogna un’entrata scenica.

Ma quanto costa realizzare questo sogno al Beckham Creek Cave Lodge? La tariffa, si legge dal sito, è di 2200 dollari a notte, tasse escluse, per avere l’appartamento tutto per sé. È richiesta, inoltre, una prenotazione minima di 2 notti.

Dormire in una caverna remota: un'esperienza da sogno

Fonte: Jam Press/beckhamcave.com / IPA

Dormire in una caverna remota: un’esperienza da sogno
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Il luogo più surreale del mondo è una piscina di “Champagne”

Esiste un luogo, dall’altra parte del mondo, che è così bello da non sembrare vero. Un posto che per forme, lineamenti e colori sembra uscito da una favola contemporanea, da un sogno bizzarro o da una tela di un pittore. E invece questo luogo è reale e porta la firma di Madre Natura.

Per ammirarlo, e fare il pieno di bellezza, dobbiamo volare in Nuova Zelanda, al cospetto delle isole circondate dall’Oceano Pacifico e nate dall’azione dei vulcani e delle glaciazioni. Proprio qui, nella terra del fuoco e del ghiaccio che è stata palcoscenico di uno dei più grandi capolavori della storia del cinema fantasy, esiste un’area geotermica dalla bellezza rara. Un unicum nel mondo che vi lascerà senza fiato.

Stiamo parlando del Wai-o-Tapu Thermal Wonderland, un’area geotermica attiva situata a sud del centro vulcanico di Okataina, a circa 27 chilometri da Rotorua, che ospita il segreto meglio custodito di Madre Natura: una piscina colorata, caratterizzata da infinite bollicine che ricorda una gigantesca vasca di Champagne. È questa la vostra prossima destinazione di viaggio.

Il segreto di Madre Natura custodito in Nuova Zelanda

È un viaggio da fare almeno una volta nella vita, quello che conduce nelle terre selvagge della Nuova Zelanda. Con i vulcani, i geyser, i ghiacciai e i fiordi, le lande sterminate e i laghi cristallini la natura fa da padrone in quello che sembra un territorio indomabile per l’uomo.

La Terra di Mezzo del Signore degli Anelli è un concentrato di meraviglie che lasciano senza fiato e che meritano di essere scoperte una ad una. Tra queste impossibile non menzionare l’area geotermica del Wai-o-Tapu Thermal Wonderland, un parco delle meraviglie creato e gestito da Madre Natura che ogni giorno diventa il palcoscenico dei suoi spettacoli più belli.

All’interno dell’area, infatti, è possibile avvicinarsi ai capolavori naturali colorati e unici che sono stati scolpiti per migliaia di anni dall’attività geotermica. Tra questi c’è anche la cosiddetta Piscina di Champagne, un luogo surreale che conquista lo sguardo e il cuore fino a lasciare senza fiato.

Questa grande vasca naturale, infatti, produce migliaia di bollicine ogni secondo, regalando la sensazione di trovarsi davanti a una piscina spumeggiante fatta di Champagne. Attenzione però, perché quello che sembra vino spumante francese non può essere toccato.

La piscina di Champagne: un sogno a occhi aperti

Sognare a occhi aperti, ma non toccare: la piscina di Champagne di Wai-o-Tapu Thermal Wonderland è, con tutta probabilità, una delle visioni più surreali del mondo intero. Ma guai ad avvicinarci. Quella situata nell’area geotermica, per quanto suggestiva, è una piscina di origine vulcanica riempita di fluido geotermico fatto di acqua e gas.

La temperatura della champagne pool, nella sua parte più profonda, raggiunge i 260 gradi, mentre in superficie se ne misurano circa 70. Le sue origini sono antichissime e risalgono a circa 1.000 anni fa, un tempo lunghissimo durante il quale la natura ha potuto scolpire il suo più grande capolavoro.

Grazie ai minerali presenti nell’acqua e alle temperature altissime, la piscina naturale di Wai-o-Tapu Thermal Wonderland si presenta carica di contrasti cromatici incredibili. Una sorta di arcobaleno di fuoco che incanta e stupisce a ogni sguardo.

Le altissime temperature, così come la presenza dei gas come anidride carbonica, azoto, idrogeno e ossigeno, spiegano la produzione delle infinite bollicine che si scorgono sulla superficie e che hanno fatto guadagnare al lago l’appellativo di piscina di champagne. Nessun incantesimo, dunque, ma solo l’infinita bellezza e potenza di Madre Natura.

Per ammirare la coppa di champagne più grande del mondo, e l’intera area Wai-o-Tapu Thermal Wonderland, sapete già dove andare. L’area è aperta sette giorni su sette dalle 8.30 alle 16.30.