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Cercasi “libraio scalzo” alle Maldive: come candidarsi al lavoro dei sogni

Lascio tutto e cambio vita. Una frase, questa, che tutti abbiamo pronunciato almeno una volta esprimendo il desiderio di lasciare la città, e il lavoro, per trasferirci dall’altra parte del globo, magari proprio su un’isola che per forme e colori ricordasse un paradiso terrestre. Un desiderio che, però, è sempre rimasto confinato al mondo dei sogni.

Ma se vi dicessimo che questo potrebbe trasformarsi in realtà? La prospettiva è più concreta che mai, quella di trasferirsi su uno splendido atollo delle Maldive per lavorare e vivere in una suite di lusso che ha un costo che supera i 30mila dollari a notte.

No, non si tratta di un sogno irrealizzabile, ma di una proposta lanciata da Soneva Fushi, un resort di lusso situato sull’atollo di Baa che è alla ricerca di un libraio in grado di gestire la Barefoot Bookseller, una libreria pop up all’interno della struttura, e i profili social a essa collegata. Se quindi amate leggere e i social network sono il vostro pane quotidiano, allora, questa è davvero la vostra occasione per cambiare vita.

Un libraio scalzo per le Maldive

Correva l’anno 2018 quando, il resort di lusso a cinque stelle Soneva Fushi, inaugurava una straordinaria libreria, la Barefoot Bookseller, con l’obiettivo di fornire agli ospiti consigli sulla scelta dei libri da leggere in vacanza e migliorare così la loro esperienza di viaggio. Consigli forniti proprio dal libraio scalzo, il cui ruolo è quello di essere una guida e un consigliere per i lettori del resort e dell’atollo.

Ed è proprio un libraio che il resort dell’atollo di Baa sta cercando adesso. Il candidato ideale deve essere un appassionato di libri, e deve avere maturato esperienza nelle vendite. Ma deve essere anche un appassionato di social network perché il suo compito sarà anche quello di gestire i profili social della libreria e aggiornarli raccontando le sue personali esperienze.

Attenzione, però, perché chi riuscirà a superare la candidatura dovrà gestire la libreria rigorosamente a piedi nudi. Sull’isola, infatti, non è consentito indossare scarpe, proprio per rafforzare il contatto con la natura selvaggia e incontaminata che risiede nel territorio.

Come candidarsi al lavoro dei sogni

La ricerca del libraio scalzo alle Maldive rappresenta davvero un’opportunità per cambiare vita. Il contratto di lavoro, con tanto di stipendio e alloggio in una suite all’interno del resort, durerà 12 mesi.

Al candidato scelto verrà chiesto di occuparsi della gestione quotidiana della libreria, della vendita e dei rapporti con i clienti. Il libraio scalzo dovrà inoltre gestire i canali social legati a Barefoot Bookseller e scrivere e pubblicare articoli sul blog della struttura ogni mese.

Per candidarsi è richiesta un’ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato ed è necessario avere alle spalle esperienza nella vendita diretta. L’amore per i libri e per la letteratura è, ovviamente, un requisito imprescindibile. A questo si aggiunge anche la passione per i social network e le tendenze sul web.

Il candidato scelto volerà alle Maldive a ottobre 2022 per iniziare il lavoro. Se volete essere voi quella persona, non vi resta che inviare la vostra candidatura entro e non oltre il 13 agosto. Per farlo dovrete inviare una mail in lingua inglese all’indirizzo barefoot@ultimatelibrary.co.uk, allegando curriculum, lettera di presentazione e una recensione di uno dei vostri libri preferiti. Buona fortuna!

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La piscina naturale più suggestiva del mondo si trova in Italia

L’estate porta con sé la voglia di esplorare, scoprire nuovi posti e ammirare tramonti incredibili, circondati dalla bellezza. Proprio questi sentimenti ispira la fantastica piscina naturale italiana, che tutto il mondo ci invidia. Stiamo parlando del Laghetto delle Ondine, un luogo magico che sorge ai piedi del vecchio Faro di Punta Spadillo, subito dopo Cala 5 Denti, sull’isola di Pantelleria.

Il Laghetto delle Ondine di Pantelleria

La natura regala gli scorci e i luoghi più belli in assoluto. La prova è questa piscina naturale di acqua salata, un laghetto incantevole formato da una piccola conca scavata dalla continua azione erosiva delle onde del mare. Circondata da insenature che le conferiscono un aspetto affascinante e selvaggio, si colloca tra scure rocce.

Il bagno all’interno del Laghetto delle Ondine è un’esperienza unica e molto emozionante. Si entra lentamente, in punta di piedi e gradualmente ci si immerge. Esistono solo pochi punti più profondi, che raggiungono appena i due metri. Il resto del fondale di questa piscina naturale ha diverse profondità. Il bello è che in alcuni punti ci si può sedere lasciando le gambe muoversi leggere nell’acqua fresca, ammirando il mare che si staglia all’orizzonte.

Un’emozione unica

Il Laghetto delle Ondine è il luogo perfetto per i momenti di relax. Una delle tradizioni tipiche di questa perla della natura, è quella di fare il bagno al suo interno quando soffia forte il vento di Maestrale. Data la vicinanza del laghetto al mare aperto, con il vento, la cresta delle onde entra al suo interno, ricoprendo di spruzzi freschi i bagnanti.

Questa piscina naturale è anche perfetta per ammirare un tramonto stupendo e insolito. Le luci e l’atmosfera giungono fino a Punta Spadillo, illuminando il Faro, ed il laghetto inizia a spegnere i suoi colori vivaci ed accessi, per lasciare spazio ad un alone di calma, riposo e quiete.

Per arrivare sino al Laghetto delle Ondine, si possono percorrere diverse strade, sia via mare, sia via terra. Attenzione perché il mare davanti al laghetto ha fondali molto profondi e correnti da moderate a forti, non lasciatevi ingannare.

L'isola di Pantelleria

Fonte: iStock

Il mare dell’isola di Pantelleria

L’isola di Pantelleria

L’isola di Pantelleria si trova tra la Sicilia e le coste della Tunisia, un gioiello incastonato nelle acque del Mar Mediterraneo. È un’isola meravigliosa con atmosfere suggestive ed arabeggianti.

Conosciuta anche come la Perla Nera del Mediterraneo per le colate laviche che caratterizzano il paesaggio, l’isola ha origine vulcanica. Anche se, al giorno d’oggi, i fenomeni vulcanici sono ridotti ad acque calde e soffioni di vapore. Per respirare la cultura locale dovete recarvi nei dammusi, le tipiche abitazioni dell’isola costruite in epoca araba nel rispetto dell’ambiente circostante. Esse, infatti, sono progettate non per imporsi sul territorio, ma per adattarsi e fondersi con esso, in modo sostenibile.

Non solo mare, spiaggia e laghetti. Qui, potrete avventurarvi alla scoperta dei siti archeologici e potrete ammirare la stupefacente acropoli romana.

La Sicilia non smette mai di incantare, stupire, affascinare. Il Laghetto delle Ondine è solo uno dei milioni di motivi per questa regione merita di essere visitata.

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C’è un posto speciale in Italia che ha ispirato La Sirenetta. E ora è in vendita

Un luogo silenzioso, circondato dalla natura, che si affaccia sul mare e che si trova in Italia: sì, le origini de La Sirenetta di Hans Christian Andersen sono da ricercarsi nel Belpaese e, precisamente, in quel di Sestri Levante. Proprio qui si trova, infatti, una prestigiosa tenuta comprensiva di parco, villa e vista privilegiata sul golfo ligure dove lo scrittore alloggiò per un breve periodo e che pare avergli suggerito l’iconica storia.

La notizia del momento, però, non riguarda l’esistenza della villa in sé e per sé, considerando che questo luogo era già noto ai più. No, la vera novità è che adesso la tenuta è in vendita: l’annuncio è apparso sul sito web Lionard Luxury Real Estate. E, obiettivamente, fa sognare.

Le caratteristiche della villa de La Sirenetta

Perché questa villa è così speciale e particolare? Perché offre uno scorcio incantevole della riviera ligure, certo, ma non solo. La dimora, una vera e propria magione, fu progettata dall’architetto Luigi Carlo Daneri, che si rifece alle opere e a linguaggio di Le Corbusier. È un esempio tipico di villa pieds dans l’eau, che, tradotto dal francese, significa “villa con i piedi in acqua” per la sua vicinanza al mare.

Sestri Levante: è in vendita la villa che ispirò la Sirenetta

Sì, perché la villa conta su un accesso riservato al mare, con tanto di spiaggia e molo privati. L’intera proprietà si snoda su quasi 25.000 metri quadri, di cui 1.100 occupati dalla dimora, che si eleva su tre livelli tutti dotate di ampie vetrate panoramiche e comprende nove camere da letto, sei bagni e un’enorme cucina dotate di ogni possibile comfort. Non solo: all’esterno si trovano anche una splendida piscina e un piccolo campo da calcio, oltre che enormi spazi verdi ricchi di vegetazione, dotati di sentieri naturali, che permettono di passeggiare e meditare.

Quanto costa la villa de La Sirenetta?

Se si è fortunati, dunque, si può diventare proprietari del luogo dove Hans Christian Andersen concepì l’idea de La Sirenetta. Chiaramente, ci vuole anche un cospicuo conto in banca: la trattativa per la vendita è riservata e considerando che questa splendida villa italiana è stata ufficialmente dichiara Monumento Nazionale di Architettura Moderna, non ci si può aspettare una richiesta inferiore a 20 milioni di euro.

Sestri Levante: qui nacque La Sirenetta e il luogo speciale che la ispirò è in vendita

Per altro, bisogna considerare che per anni la villa è appartenuta a un famoso editore italiano che oltre a usarla solo come residenza estiva, l’ha sempre trattata talmente tanto bene che ogni arredo, ogni decoro e ogni dettaglio sembrano nuovi e immacolati. Nel corso dei secoli, per altro, la tenuta ha ospitato grandi nomi della letteratura, del design e dell’architettura: ciò che si acquista, dunque, non è solo una splendida tenuta ma anche un vero e proprio pezzo di storia.

La villa di Sestri Levante e La Sirenetta

Ma tornando a La Sirenetta, perché si dice che questa prestigiosa villa abbia ispirato Andersen? È presto spiegato: la dimora sorge appunto a Sestri Levante, che ha uno dei centri storici più belli e particolari d’Italia: si articola, infatti, in una striscia di terra che divide il mare in due baie incantevoli, quella del Silenzio e quella delle Favole. Proprio il centro storico di levante, un istmo di terra così particolare, sarebbe nato, secondo la leggenda, per via di un amore proibito.

Quale amore? Quello fra la sirena Segesta, con occhi d’argento e capelli rosso fuoco, che Nettuno aveva eletto come sua figlia più bella, e il tritone Tigullio. A Segesta e alle altre sirene, Nettuno aveva dato il permesso di emergere e giacere sugli scogli per presidiare il luogo: con la loro bellezza, infatti, le sirene distraevano pirati e pescatori malintenzionati, li attraevano e poi Nettuno stesso li giustiziava, onde evitare che rovinassero quello scorcio così belli.

I tritoni, invece, avevano il ruolo di presidiare i fondali e non era stato dato loro il permesso di emergere: la loro bontà e la loro indulgenza era nota ai più, erano sempre un po’ ingenui e ciò non li rendeva adatti a svolgere il compito che invece le furbe sirene portavano a termine egregiamente. Tuttavia, un giorno, mentre Tigullio svolgeva il suo ruolo e si annoiava, fu colpito dal canto più bello che avesse mai sentito.

In Liguria c'è una villa che ha ispirato La Sirenetta: e ora è in vendita

Tigullio provò a rimanere indifferente, ma di fatto, ogni giorno, per tre giorni, quel canto ammaliante gli colpiva il cuore e gli rapiva l’anima. La terza sera, quando la Luna stava sorgendo, Tigullio nuotò e nuotò per emergere, disobbedendo a Nettuno: lì vide Segesta, con la pelle chiarissima baciata dalla luce lunare, i capelli rossi che brillavano e gli occhi talmente tanto accesi da farlo innamorare subito, perdutamente.

Per Segesta non fu diverso. I tritoni, generalmente, erano brutti, un po’ deformi. Tigullio, invece, era bellissimo con la sua pelle ocra, gli occhi azzurri come il mare, i capelli neri che gli incorniciavano il viso e il corpo proporzionato. Ma non solo: era anche la creatura più dolce e gentile che avesse mai visto. Nei primi giorni, però, i due non si toccavano. Si guardavano, parlavano e Tigullio ascoltava il canto di Segesta, avvicinandosi ogni giorno un poco di più, senza osare fare altro.

Un giorno, però, i due erano talmente vicini che Tigullio toccò la coda della bella Segesta. Questo tocco fece sì che Nettuno si accorgesse di ciò che stava accadendo: un tritone e la sua figlia più amata e bella si stavano avvicinando senza che fosse lui a decretare la loro unione. Furioso, il dio del mare scagliò su Tigullio una maledizione che lo pietrificò, senza però tenere conto che il tritone aveva la mano sulla coda della sirena, che venne pietrificata anch’essa.

Da allora, si dice che il centro di Sestri altro che non sia che il corpo di Tigullio aggrappato alla coda pietrificata di Segesta. E proprio questa storia così straziante portò Andersen a inventare La Sirenetta, sostituendo però il tritone con un essere umano.

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In vacanza alle Maldive (come Federica Panicucci)

È la meta più amata dai vip italiani. Se c’è un luogo dove potersi mettere al riparo dalle luci artificiali dei riflettori è là dove splende quella naturale del sole: le Maldive.

Finita la stagione di “Mattino cinque”, Federica Panicucci ha quindi deciso di prendere un volo insieme ai figli, Mattia e Sofia (lasciando a casa il compagno, Marco Bacini), e di fuggire via. Il suo luogo del cuore è l’atollo di Raa, a Nord di Malè, la Capitale della Maldive.

Per raggiungere lo splendido resort dove la presentatrice trascorre le vacanze, l’Emerald Maldive Resort, si è imbarcata su uno di quei piccoli idrovolanti che in pochi minuti collegano l’aeroporto internazionale agli atolli. Volano bassi e, guardare fuori dal finestrino, ammirando i piccoli cerchi verdi (sono le palme delle isole) circondati da una sottile striscia chiara (quella è la spiaggia) e da una azzurra (il mare dal fondale basso) che affiorano dall’acqua è una vera gioia per gli occhi. Se siete stati alle Maldive almeno una volta sapete che questa è la (meravigliosa) sensazione che si prova.

Com’è fatto il resort

Il resort scelto dalla Panicucci, che fa parte dei Leading Hotels of the World, è un cinque stelle ed è stato costruito su una piccola isola di 20 ettari, con una spiaggia tutt’intorno di un chilometro e mezzo (da percorrere più volte al giorno, avanti e indietro, per fare un po’ di movimento).

Costruito in armonia con l’ambiente maldiviano, utilizzando materiali come bambù, pietre naturali e foglie di Ylang Ylang, i cui fiori hanno un profumo intenso e buonissimo. Inoltre, è un resort “green”, che pone una grande attenzione all’efficienza energetica e alla conservazione dell’ambiente. Forse è proprio per questo è piaciuto a Federica (e non solo).

O forse sarà stata la beach villa dove soggiorna, decisamente una delle più lussuose delle Maldive. Molto moderna, con una piscina privata che dà direttamente sulla spiaggia bianca, dove fare ricche colazioni a base di frutta esotica e dove, quando ci si sveglia la mattina, basta mettersi a osservare l’acqua per vedere passare mante, squaletti pinna nera, magari qualche tartaruga e miriadi di pesci colorati.

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Fonte: Emerald Maldives Resort

La piscina vista mare di una beach villa

I vip nello stesso resort

Qualche mese fa all’Emerald c’era stata anche Miriam Leone, ex Miss Italia e ormai attrice in carriera. Forse aveva deciso di trascorrervi una luna di miele posticipata, con il marito Paolo Carullo, con il quale s’è sposata lo scorso settembre in Sicilia, sua terra natìa.

Non solo le story e nei post su Instagram ci avevano fatti sognare, per i colori del mare dalle mille tonalità di verde smeraldo, per il bianco della sabbia abbagliante, per il piacevole clima che avevano trovato a febbraio, quando ci sono stati, mentre in Italia faceva ancora freddo, ma anche per il lusso della vacanza alle Maldive.

Quanto costa una vacanza nel resort dei vip alle Maldive

In questo periodo trascorrere una vacanza in questo resort di lusso in una beach villa, come quella di Federica, costa circa mille euro al giorno, naturalmente è all inclusive. La villa di 187 metri quadri può ospitare fino a quattro persone, ha la piscina privata, il bagno di marmo, la doccia esterna, la cabina armadio e il patio.

Se Miriam Leone, invece, ha prenotato la luna di miele, ha sicuramente potuto approfittare di una tariffa promozionale “Honeymoon Special” che prevede uno sconto del 20% pagando circa 800 euro a notte per la camera. Insomma, volendo, c’è anche modo di risparmiare…

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Fonte: Emerald Maldives Resort

La camera della villa a due passi dalla piscina e dal mare
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In crociera sì, ma solo di lusso. Ecco come fare

Oggi le crociere sono accessibili a un vasto pubblico. Tante le offerte low cost che fanno le compagnie di navigazione per chi prenota in anticipo, in ritardo o nei periodi di bassa stagione. E a farne spese sono i passeggeri, costretti a fare le file ai buffet, a svegliarsi presto la mattina per prendere posto a bordo piscina o a prenotare, prima ancora di partire, le escursioni organizzate.

Insomma, la crociera può trasformarsi in una vacanza per le masse, rovinando così tutta la poesia e il relax che ci si aspetta da una vacanza.

Ma ci sono alcune dritte perché la crociera diventi l’esperienza più bella della vita, una vacanza all’insegna del lusso e dell’esclusività. I consigli vengono da Crocierissime. Stando a un suo studio, le vendite per l’estate 2022 sono già quasi ai livelli del 2019, l’anno precedente alla pandemia e si prevede che ci saranno sempre più clienti che non solo occuperanno le navi attuali, ma anche le oltre 75 in costruzione entro il 2026. Ecco quali sono.

Prenotare la nave da crociera più grande del mondo

Al momento, la nave da crociera più grande del mondo è la Wonder of the Seas di Royal Caribbean che è da poco stata varata e che sta navigando nel Mediterraneo. Lunga 362 metri e larga 66, può ospitare 6.988 passeggeri e un equipaggio di 2.300 persone. È alta come un edificio di 18 piani e ha 18 ponti. È più grande della più grande portaerei del mondo, la USS George H.W. Bush. La Wonder è un vero e proprio parco divertimenti pieno di attrazioni, decine di bar e ristoranti, spettacoli, piscine e spa, enormi cabine e molto altro, sufficienti per battere tutti i record.

Soggiornare nella più grande suite di lusso

Senza dubbio la suite più grande a bordo di una nave è la Regent Suite della Seven Seas Splendor di Seven Seas Cruises, situata al ponte 14, con una vista a 270 gradi sulla prua della nave. Misura oltre 278 metri quadrati e ha una terrazza di 120 metri quadrati con piscina privata, per un totale di 413 metri quadrati di eleganza sontuosa sul mare, compresa una spa personale con sauna, bagno turco e un’area benessere con trattamenti illimitati e una zona giorno a vetrata con solarium. Solo un dettaglio: il letto della camera da letto principale è il Vividus, fatto a mano, del valore di 177.000 euro. Ha a disposizione un maggiordomo esclusivo e, oltre ad avere la garanzia di una prenotazione ogni sera al ristorante di specialità che viene scelto, si può usufruire di un bar privato con bevande illimitate, tartine servite quotidianamente e caviale direttamente nella suite. Sebbene il prezzo per notte sia di circa 10.000 euro, questo gioiellino è già prenotato per quasi tutte le partenze di quest’anno e anche del prossimo.

Fare il giro del mondo in crociera

Si trascorrono 274 notti a bordo, toccando 157 destinazioni, 65 Paesi e 11 meraviglie del mondo in sette continenti e questo in un unico viaggio, il più lungo intorno al mondo a bordo di una nave da crociera. Si tratta della “Serenade of the Seas” della compagnia di navigazione Royal Caribbean, battezzata “Ultimate World Cruise”, il grande giro del mondo. La prossima partenza da Miami è prevista per il 10 dicembre 2023 e l’arrivo nello stesso porto, dopo nove mesi di navigazione, è in programma il 10 settembre 2024. I passeggeri privilegiati che effettueranno l’intera traversata andranno da Casablanca a Qaqortoq, in Groenlandia, e Shimizu, in Giappone, la porta del Monte Fuji. Scopriranno anche molte delle meraviglie del nostro Pianeta, da Machu Pichu al Taj Mahal, fino alla Grande Barriera Corallina in Australia, e attraccheranno sulle coste di ogni angolo del mondo. Per coloro che non hanno così tanto tempo a disposizione o che hanno un budget più limitato, il viaggio è diviso in quattro tranche che possono essere prenotate anche separatamente. Dato che quasi 100 giorni del totale vengono trascorsi in navigazione senza toccare i porti, bisogna essere pronti a godere al meglio delle strutture offerte da questa lussuosa nave, come il teatro, la spa, la palestra, il minigolf, la palestra d’arrampicata, il nightclub, la sala da gioco, il programma di giochi e le varie feste organizzate. I viaggiatori possono anche assistere a conferenze tenute da ospiti speciali e seguire corsi di preparazione di cupcake o sushi, di danza o di lingue, oltre a molte altre attività. Il prezzo della crociera completa varia da circa 53.000 euro a persona in cabina interna a circa 73.000 euro in una cabina con balcone, fino a circa 103.500 euro in una junior suite. Tutte le escursioni a terra sono comprese.

Provare la cucina più grande ed efficiente

La gastronomia è senza dubbio una delle grandi attrazioni di ogni nave da crociera. Soddisfare le esigenze di migliaia di passeggeri affamati è una delle sfide di tutte le navi e, con l’aumentare delle dimensioni della nave, aumentano anche gli ospiti. Una delle navi da crociera più grandi del mondo, la Oasis of the Seas di Royal Caribbean, che ha bisogno di ben 23 cucine per soddisfare i suoi oltre 6.000 passeggeri in ogni viaggio, servendo i 24 ristoranti. Ciò significa che a bordo c’è una brigata composta da 250 cuochi, più centinaia di camerieri e aiutanti, in grado di trasformare cento tonnellate di cibo in un quarto di milione di pasti, al ritmo di 28.000-30.000 pietanze al giorno. E tutto deve essere perfetto. Oltre a cuochi efficienti e altamente organizzati, sono necessari magazzini enormi. E i numeri di questa nave fanno venire i brividi. Nei suoi 21 magazzini di diverse dimensioni e temperature ogni settimana devono essere stoccate 3,5 tonnellate di riso, 5,5 tonnellate di farina, 31 tonnellate di verdure, 8 tonnellate di pollo e 15 tonnellate di olio. Ogni giorno sulla nave si consumano 450 kg di lattuga, per una semplice colazione si consumano due tonnellate di pancetta e ogni settimana si utilizzano 86.000 uova. Per la cena di gala, di solito l’ultimo giorno, sono necessari 900 kg di aragoste. Anche il consumo di alcolici rappresenta una quantità enorme. Ogni settimana vengono consumate 2.700 bottiglie di vino e Champagne, 20.000 bottiglie e lattine di birra e 15.000 bottiglie d’acqua.

Cenare nel miglior ristorante in mare

Sempre più chef stellati si uniscono alle cucine galleggianti delle navi da crociera – tra i tanti nomi, Jamie’s Oliver, Paco Roncero, Bruno Barbieri, Rudi Sodamin, Jonnie Boer, David Burke, Elizabeth Falkner, Thomas Keller e molti altri, e i piatti diventano sempre più sofisticati. Secondo un recente sondaggio, il miglior ristorante su una nave da crociera è il Pinnacle Grill, presente su tutte le navi Holland America e attualmente considerato il top in alto mare. Offre ai clienti un menu squisito, sempre presentato con ineguagliabile eleganza e raffinatezza su stoviglie di porcellana Bulgari, bicchieri in vetro firmati Riedel e tovaglie di lino Frette. E il prezzo è molto conveniente, non supera i 20 euro.

Divertirsi sullo scivolo dei record

Da anni, le compagnie di crociera si sforzano di offrire le migliori attrazioni a bordo per bambini e adulti, tanto che alcuni ponti sono diventati veri e propri parchi divertimento. Uno dei più accattivanti è sempre lo scivolo d’acqua, aperto o chiuso che sia, illuminato o meno, singolo o di coppia. Il più grande al mondo è attualmente il Blaster della Navigator of the Seas, con i suoi 243 metri. Cinque spruzzatori d’acqua spingono due persone attraverso tuffi e cadute e il tratto più lungo dello scivolo è sospeso sull’acqua. Il Riptide è l’unico scivolo acquatico su una nave con una curva trasparente sospesa sul mare.

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Atmosfere d’antan sul Lago di Como, oggi come un secolo fa

Ci venivano a svernare le famiglie dell’aristocrazia europea. Sceglievano gli hotel più beli e lussuosi affacciati sulle tranquille acque del Lago di Como e vi soggiornavano per lunghi mesi.

Molti di quegli alberghi esistono ancora, naturalmente riammodernati per quanto si potesse per adeguarsi ai comfort dei giorni, ma lasciando sempre intatto quel fascino di un tempo. Bellissimi hotel, con sale da ballo, saloni degli specchi, salottini, ristoranti, giardini lussureggianti dove passeggiare nelle calde giornate estive. Se si visitano – o si ha la possibilità di trascorrere una vacanza – ancora oggi poco o nulla è cambiato.

La loro posizione a bordo lago, da dove ammirare il profilo delle montagne e i piccoli borghi di pescatori resta quella pittoresca di sempre. Quella che ha fatto innamorare i turisti stranieri negli Anni ’20 e tuttora.

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Fonte: 123rf

Villa Olmo a Como, un meraviglioso esempio di neoclassico

Alcuni hanno comprato casa – sarebbe meglio dire “villa” – come George Clooney, Sir Richard Branson (numero uno della Virgin) o la famiglia Guggenheim. Altri s’accontentano di trascorrervi una vacanza, più o meno breve e non dicono mai di no a un film o a un evento ambientato sul Lago di Como.

L’ultima in ordine di apparizione è stata Lady Gaga, invitata a esibirsi in occasione di quello che è stato definitivo il matrimonio dell’anno, quello tra il magnate Alan Howard e la giovane americana Caroline Byron (25 anni di differenza), fan sfegatata di Miss Germanotta che l’ha voluta per intrattenere i suoi ospiti (arrivati a bordo di motoscafi Riva). Evento molto discusso, questo, perché per organizzare le nozze una delle ville storiche più famose di Como è stata off limits per un mese interno.

Villa Olmo a Como

Si tratta di Villa Olmo, che solitamente è aperta al pubblico, che invece non è stata accessibile a nessuno, tantomeno ai turisti venuti appositamente per visitarla (gratuitamente).

Meraviglioso esempio di neoclassico, Villa Olmo da secoli è in grado di catturare lo sguardo ammirato di tantissimi turisti – e cittadini – che visitano il palazzo o trascorrono del tempo suo parco. Ad arricchire il piacere della vista, lo stupendo panorama che si apre sul Lago di Como, tanto suggestivo da essere scelto per le riprese del film “Innamorato pazzo” con Adriano Celentano. Un’altra curiosità? La villa prende il nome da un meraviglioso olmo centenario che svettava nel giardino, che purtroppo oggi non esiste più.


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Venne commissionata alla fine del ‘700 dal marchese Innocenzo Odescalchi all’architetto Simone Cantoni, già noto per i grandi successi di Palazzo Serbelloni a Milano. La posizione sul Lago di Como e l’ampio giardino la rendeva l’ideale per una residenza estiva: stesso pensiero che ebbero i Raimondi – che presero Villa Olmo dagli Odescalchi – i quali, per goderne a pieno il potenziale fecero risistemare tutto il parco.

Dopo circa cent’anni, la proprietà passò al Duca Guido Visconti di Modrone, che intraprese alcuni lavori di rifacimento e abbellimento, fino ad arrivare al 1924, anno in cui venne acquisita dal Comune di Como. Da quel giorno Villa Olmo ha ospitato numerosi eventi, tra cui l’Esposizione Internazionale per il centenario della morte di Alessandro Volta, numerosi congressi, spettacoli, esposizioni artistiche. E ora anche matrimoni vip.

La storica Villa d’Este

Intanto, però, Lady Gaga, soggiornava in un’altra delle più belle ville storiche comasche, Villa d’Este, a Cernobbio. La cantante e attrice deve essere andata sul sicuro quando le hanno chiesto di esibirsi all’evento, dato che aveva già soggiornato in questo storico hotel quando è venuta a girare alcune scene del film “House of Gucci“, dove interpreta Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, patron del celebre brand di lusso fatto uccidere proprio dalla moglie.

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Fonte: 123rf

Villa d’Este, a Cernobbio, l’hotel delle star

Annoverato da sempre tra gli hotel più belli del mondo, Villa d’Este (sul Lario) è una vera istituzione. Secondo i gossip Lady Gaga avrebbe occupato una stanza tutta per sé e ben due adiacenti solo per il suo eccentrico guardaroba.

Per secoli è stata la dimora preferita dall’aristocrazia, dopo principesse, marchesi, sultani e zar ed è un lussuoso resort dal 1873, con un magnifico giardino e una splendida piscina galleggiante sulle acque del Lago di Como. Per i suoi “primi” 150 anni, tra l’altro, organizza eventi speciali e aperitivi con cocktail creati per l’occasione, come quello dedicato a Carolina di Brunswick, la Principessa del Galles e Regina di Inghilterra che fu proprietaria di Villa d’Este dal 1815 al 1820, apportando abbellimenti alla villa e ai giardini.

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Il palazzo vista mare che racconta il sogno siciliano

Se c’è un luogo che lascia a bocca aperta visitatori e passanti, sovrastando il mare con imponenza e maestosità, quello è Villa Igiea. Uno storico hotel di lusso Art Nouveau che si affaccia sulla costa, presso il porto dell’Acquasanta. Simbolo della grande bellezza di Palermo, il palazzo ha riaperto le porte la scorsa estate dopo il lungo restyling curato dal gruppo della famiglia Forte, guidato da Sir Rocco Forte e sua sorella Olga Polizzi.

Lo splendore di Villa Igiea

Immersa nel verde, Villa Igiea è un luogo iconico della Sicilia, raffinato, ricco di storia, arte e cultura. È stata costruita nel 1900, negli anni d’oro della Belle Époque, in un periodo di prosperità economica e il suo aspetto rispecchia a pieno quegli anni di benessere e agio.

Inizialmente doveva essere un sanatorio di lusso, grazie al clima benefico che deriva dal mare e all’eccezionale vista sul golfo di Palermo e sulla Conca d’Oro. La Villa infatti, prese il nome di Igiea, in onore della Dea greca della salute. Già in origine però non fu concepito come un ospedale, ma come un grande albergo. I riferimenti architettonici che ispirarono lo stile e la direzione dei lavori erano, niente meno che, il Grand Hotel de Romee  l’Excelsior del Lido di Venezia. Insomma, la Villa è nata per essere bella, sfarzosa, imponente e sofisticata.

Villa Igiea Palermo Sicilia

Fonte: Getty Images

Villa Igiea al tramonto

La storia della Villa

Il progetto inziale comunque non venne rispettato. Infatti, Villa Igiea divenne subito un vero hotel grazie all’importante famiglia Florio, che operò un restyling con l’aiuto dell’architetto Ernesto Basile, noto esponente dell’Art Nouveau. Nelle intenzioni del Basile, la facciata dell’edificio doveva essere ammirata dal mare, così progettò il giardino popolandolo con cento palme a basso fusto, così da non coprire la bellezza dell’hotel vista da lontano.

Gli ospiti dell’hotel

I famosi, e recenti, romanzi de La saga dei Florio danno solo un’idea del desiderio di dominio e grandezza che questa famiglia coltivava. Il sogno dei Florio non fu deluso però. L’hotel divenne il simbolo della ricchezza e dalla vita agiata palermitana, acquistando uno status importante tra nobili e intellettuali. L’hotel ospitò il Kaiser Guglielmo II, lo zar Nicola II, il re d’Inghilterra Giorgio V, e poi Costantino di Grecia, il re del Siam Paramandra Maha Chulalongkam, la regina di Romania.

Anche dopo la caduta dei Florio, Villa Igiea rimase un punto di riferimento, accogliendo i divi del cinema e del del jet set internazionale, nel dopoguerra. Qui passarono celebrità e nomi simboli del lusso: Onassis, e poi Grace Kelly e Ranieri di Monaco, Maria Callas.

Il ritorno del fasto della Villa Igiea

La villa però negli anni ha cambiato molti proprietari finendo per perdere piano piano un po’ del suo fascino dorato. Così negli scorsi anni si è deciso di ridare lustro al lussuoso palazzo, cercando di rilanciare l’hotel. La scorsa estate la Villa Igiea ha riaperto i battenti, superando le aspettative del pubblico. Tra un ristorante pregiato, una vista mozzafiato e camere raffinate, la Villa è tornata ad essere il simbolo dell’agio siciliano.

Se siete di passaggio a Palermo, non potete perdervi la Villa Igiea.

 

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Varata Explora I, la nave che cambia il concetto di lusso

Explora I sarà pronta a solcare le acque di tutto il mondo e a raggiungere mete ambite ed esclusive per la fine di maggio 2023. La magnifica nave, fiore all’occhiello di Explora Journeys – nuovo brand di lusso del Gruppo MSC, è la prima di quattro, per un investimento di oltre 2 miliardi di euro. Al timone ci sarà la livornese Serena Melani, l’unica comandante donna italiana di navi passeggeri, la quale accompagnerà anche l’ultima fase di costruzione, che durerà un anno.

Explora I, la nave dove il lusso è ‘all inclusive’

Varata la mattina del 30 maggio nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, Explora I punta ad offrire un’esperienza unica di viaggio di lusso, con crociere all’insegna della scoperta ideate per coloro che desiderano esplorare in modo diverso, dove destinazioni rinomate si alterneranno a porti meno battuti.

Al posto delle comuni cabine ci saranno 461 suite e residenze fronte oceano. Gli ospiti potranno godere di viste sorprendenti sul mare e sui porti grazie alle vetrate a tutta altezza e alle terrazze private. Le favolose suite partiranno da 35 metri quadrati, e sono tra le più spaziose del settore.

Quattordici ponti forniranno un ampio spazio pubblico interno, massimizzando la scelta e l’intimità degli ospiti. Gli ampi ponti esterni vanteranno più di 2.500 metri quadrati di vista sul mare, con 64 cabanas private su 3 piscine esterne. Ci sarà poi una quarta piscina, dotata di un tetto in vetro retraibile, che permetterà di nuotare e rilassarsi con qualsiasi condizione atmosferica,  mentre lungo la promenade esterna sono state posizionate numerose vasche idromassaggio interne ed esterne.

Un rapporto ospite-equipaggio da 1,25 a 1 assicurerà un servizio puntuale in ogni momento, pensato su misura per soddisfare le esigenze di ciascun passeggero, come nei 9 diversi ristoranti di bordo con orari flessibili e una impareggiabile varietà di scelta. Saranno, inoltre, disponibili diversi bar e aree lounge, interne ed esterne, nonché strutture per il fitness e aree benessere. Un lusso all inclusive, dove l’ospite, una volta a bordo, non dovrà sostenere alcun costo aggiuntivo.

Explora Journeys, inizia la nuova era del lusso

Ciascuna nave del marchio Explora Journeys è stata progettata in collaborazione con i più importanti designer di superyacht. Avranno tutte una stazza lorda di circa 64.000 tonnellate e saranno dotate delle più recenti tecnologie disponibili, anche sotto il profilo ambientale e della sostenibilità. Con sofisticati sistemi all’avanguardia consentiranno una riduzione delle emissioni di ossido di azoto del 90%. Saranno montati sistemi di gestione del rumore sottomarino per tutelare le specie marine e un’ampia serie di dotazioni permetterà di ottimizzare l’uso dei motori e ridurre ulteriormente le emissioni.

La seconda nave, Explora II, è già stata impostata il mese scorso nei cantieri di Castellammare di Stabia di Fincantieri e dovrebbe accogliere a bordo i primi ospiti nella primavera del 2024. A seguire, due ulteriori nuove navi, Explora III e IV, entreranno in flotta nel 2025 e nel 2026.

Altrettanto esclusivo il servizio “Su Appuntamento”, iniziativa grazie alla quale i consulenti di viaggio potranno fissare un appuntamento con un rappresentante della customer experience per discutere e richiedere una lista d’attesa su una suite specifica per uno o più degli otto viaggi inaugurali, durante il primo anno di Explora I, compreso il viaggio inaugurale. Le prenotazioni per la stagione del 2023 si sono aperte già lo scorso autunno, mentre per Explora II sono disponibili da questa primavera.

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Le piscine naturali e segrete incastonate tra le Dolomiti

Esiste un luogo incantato in Italia che sembra uscito da una fiaba. Un posto dove è possibile riscoprire tutta la bellezza della natura incontaminata e selvaggia che qui è assoluta protagonista.

Ci troviamo nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e più precisamente nella Valle del Mis. Un gioiello naturale, questo, che si snoda tra diversi sentieri che partono dall’omonimo lago e che attraversano scenari mozzafiato.

Ci sono le cascate maestose e impetuose, ci sono i boschi lussureggianti e le aree verdeggianti. E ci sono i Cadini del Brenton, piscine naturali e segrete dall’acqua color smeraldo nascosti tra la natura selvaggia delle Dolomiti.

I Cadini del Brenton

È un’esperienza unica, quella che si vive una volta entrati nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un’avventura che ci permette di entrare in contatto con la natura autentica e incontaminata, per rigenerare i sensi e incantare la vista, per vivere esperienze indelebili.

È qui, all’interno del parco, che pozze d’acqua dai colori intensi e brillanti si aprono improvvisamente davanti allo sguardo degli esploratori. Queste piscine segrete, che prendono il nome di Cadini del Brenton, si trovano nel territorio comunale di Sospirolo.

A crearli è stata la natura. I Cadini del Brenton, il cui nome deriva da catini, sono delle cavità naturali scavate dal Torrente Brenton che, con la sua forza erosiva, ha levigato le rocce fino a creare queste piscine disposte tra i ripiani rocciosi.

In tutto si contano più di dieci vasche naturali, anche se non tutte visitabili, che appaiono come pozze ricolme d’acqua dolce e che creano in questa zona del parco uno scenario fiabesco e magico.

Cadini del Brenton

Cadini del Brenton

Come raggiungere le piscine segrete delle Dolomiti

Dal Lago del Mis si snodano diversi sentieri che conducono alla scoperta delle meraviglie circostanti. Da una parte c’è l’itinerario delle cascate, che comprende le cascatelle del torrente del Brenton e la suggestiva Cascata della Soffia. Dall’altra, invece, troviamo i Cadini del Brenton, una delle attrazioni più belle e suggestive dell’intero territorio.

Per raggiungere e visitare le piscine segrete del parco bisogna percorrere un sentiero circolare che parte dal Ponte del Mis e che attraversa un piccolo e fitto bosco. Proprio al termine di questo ci si ritrova davanti alla meraviglia della natura: le vasche naturali si susseguono una dopo l’altra mettendo in mostra giochi di luce e di ombre che incantano lo sguardo.

Sono quindici, in tutto, i catini formati dal torrente Brenton, ma non tutti sono visibitabili. Alcuni, quelli posti più in alto, sono letteralmente circondati e immersi in una natura aspra e impervia. Gli altri dieci, invece, sono attraversabili grazie a  ponti in legno.

Attenzione però perché non è concesso fare il bagno in queste piscine naturali. Anche se davanti a tanta meraviglia il desiderio di tuffarsi può diventare impetuoso, il divieto imposto dall’Ente del Parco è un’azione necessaria per la conservazione dell’area dai rischi dovuti all’impatto umano.

La visita ai Cadini del Brenton è consentita nei mesi che vanno da marzo a novembre e il costo d’ingresso è di due euro a persona.

Cadini del Brenton

Cadini del Brenton

 

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Le piscine naturali nascoste tra le rocce

Le mille sfumature di azzurro da una parte e una lunga e frammentata distesa di sabbia fine e bianchissima dall’altra. Se è questo il paradiso che sognate di raggiungere e vivere almeno una volta nella vita vi diciamo noi dove andare.

La destinazione è un sogno che si avvera: ci troviamo tra le meraviglie di una delle più grandi e popolose isole dell’arcipelago Isole Vergini britanniche e più precisamente a Virgin Gorda. Una terra, questa, che non ha bisogno di presentazioni perché vince a mani basse l’appellativo di perla del mar dei Caraibi.

Eppure c’è qualcosa di ancora più straordinario, se è possibile, di quegli scenari infinitamente suggestivi che si aprono davanti ai nostri occhi quando giungiamo su quest’isola e restiamo a fissare le distese di acqua turchese che si perdono all’orizzonte. Si tratta di piscine naturali nascoste tra le rocce nel Parco Nazionale The Baths.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda

The Baths: il Parco Nazionale tra grotte e piscine

Il nome stesso è un invito alla scoperta: The Baths è il Parco Nazionale dell’isola Virgin Gorda, istituito nel 1990, che comprende quelle che sono probabilmente le piscine naturali più belle del mondo.

Le distese e infinite spiagge di sabbia fine che caratterizzano questo territorio, qui sono frammentate, interrotte dalla presenza di grandissimi monoliti di granito di origini vulcaniche che creano uno scenario unico al mondo. Ma la presenza di queste rocce non funge solo da cornice a uno dei paradisi terrestri più belli del mondo, ma crea delle grandi piscine naturali, protette e segrete, tutte da scoprire.

Entrando all’interno delle fessure create dall’incontro dei monoliti si ha come la sensazione di vivere un sogno. L’acqua azzurra e trasparente che penetra attraverso i massi crea delle piccole piscine naturali caratterizzate da incantevoli giochi di luci e di ombre grazie ai raggi del sole che attraversano le crepe a ogni ora del giorno.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda

Un paradiso terrestre da scoprire

Il Parco Nazionale The Baths non è solo una delle principali attrazioni turistiche di Virgin Gorda e di tutto l’arcipelago delle Isole Vergini Britanniche, ma anche un’esperienza unica e irrinunciabile per tutti i viaggiatori amanti del mare e della natura.

Le piscine naturali nascoste tra le rocce non sono le uniche meraviglie che accolgono gli esploratori. Lo scenario, visto nella sua totalità, è incredibile: grandi rocce tondeggianti sparse sulla spiaggia, la vegetazione lussureggiante e mare turchese che bagna la sabbia bianchissima.

Il Parco Nazionale The Baths è situato sulla punta sud occidentale dell’isola. Dall’ingresso del parco si snodano due sentieri che conducono alla suggestiva Devil’s Bay, una piccola baia a forma di ferro di cavallo dove potersi rilassare e fare snorkeling. Per giungere alla spiaggia è necessario munirsi di scarpe comode e spirito di avventura.

Il primo sentiero attraversa la fitta vegetazione che caratterizza l’isola, tra palme, cactus giganti e piante sempreverdi. L’altro, invece, è quello che si snoda tra la sabbia bianca, le grotte e le piscine. Entrambi vi porteranno nel cuore del parco dove potrete ammirare uno dei luoghi più belli del mondo che abitiamo.

The Baths, Virgin Gorda

The Baths, Virgin Gorda