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Matera e il suo Presepe Vivente: magia delle feste, luce e bellezza tra i Sassi

Uno dei luoghi comuni che, più spesso, si sentono quando si parla di Matera, capoluogo della Basilicata, è che quella città sembra proprio un presepe a grandezza naturale. Non passa anno che i riflettori non puntino le proprie luci su Matera e la sua bellezza: molti film hanno scelto proprio i Sassi come scenografia. E come dare loro torto?

Quando si ammira il panorama sui celebri Sassi, per esempio, l’immagine di un presepe è quanto più vicino ci possa essere. Quella città che l’intero mondo invidia all’Italia è un luogo magico tutto l’anno. Lo diventa ancora di più nel periodo festivo, fino ai primi giorni di gennaio, perché – per davvero – si trasforma in quel presepe che molti immaginano guardandola. Il Presepe Vivente di Matera è un evento imperdibile e un’ottima ragione per fare un viaggio di un paio di giorni in Basilicata.

Quando si svolge: giorno e orari

L’edizione di quest’anno del Presepe Vivente di Matera è la quattordicesima e si terrà dal 7 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025. L’evento sarà fruibile solo in date precise comprese in questo periodo. Ecco quando potervi assistere:

  • Dicembre: 7,8, 14, 15, 21, 22, 28 e 29
  • Gennaio: 4 e 5 gennaio

Gli orari del Presepe Vivente di Matera 2024 non sono specificati con esattezza, poiché l’evento è strutturato a fasce orarie che possono variare in base alle prenotazioni. Tuttavia, l’accesso è generalmente previsto nel pomeriggio e nella serata, per sfruttare proprio il buio naturale che fa da contrasto naturale alle luci dell’evento.

È consigliabile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo rispetto all’orario prenotato per gestire il flusso di visitatori.

Il presepe vivente tra i Sassi di Matera

Fonte: iStock

La scenografia naturale del Presepe Vivente di Matera

Biglietti e prenotazioni

La prima informazione da sapere per organizzare un viaggio per vedere il Presepe Vivente di Matera è che è obbligatorio prenotare. La cosa migliore, dati i giorni limitati di presenza dell’evento in città, è organizzarsi con un buon anticipo e, sicuramente, non improvvisare. Si prenota attraverso il sito ufficiale dell’evento.

I biglietti costano 12€ per gli adulti e 5 € per i bambini tra 6 e 10 anni, mentre i minori di 6 anni entrano gratuitamente. L’ingresso è gratuito per i residenti di Matera e per le persone con disabilità, che potranno visitare il Presepe Vivente con un accompagnatore.

L’accessibilità del Presepe Vivente di Matera

Considerata la struttura fisica dei Sassi di Matera, è stato fatto il possibile per rendere accessibile l’area del Presepe Vivente, in modo che tutti possano godere della bellezza di questo evento, siano esse persone disabili, famiglie che girano con passeggini o viaggiatori autonomi ma con ridotta mobilità.

Una fascia oraria speciale, dalle 14:30 alle 15:30, è dedicata alle persone con disabilità per garantire un’esperienza accessibile e confortevole per tutti. È stato creato, infatti, un vero e proprio percorso inclusivo, adatto a ogni tipo di disabilità, fisica o psichica. La visita inclusiva dura circa un’ora.

Ci sono due informazioni fondamentali per chi intende effettuare il percorso inclusivo: non ci sono bagni adatti ai disabili lungo l’itinerario e non ci sono punti di ristoro. Eventuali altre informazioni a riguardo sono sempre reperibili sul sito ufficiale del Presepe Vivente.

La storia del Presepe Vivente di Matera

La città di Matera ha iniziato a valorizzare il proprio patrimonio culturale negli Anni ’80, quando è cominciata la promozione turistica dei Sassi. Proprio in quel periodo, complice il successo di alcuni eventi estivi, si pensò di iniziare a creare qualcosa che desse concretezza al tanto diffuso luogo comune de “Matera sembra un presepe“. Il primo presepe vivente tra i Sassi di Matera venne realizzato da dei volontari locali che riscontrarono subito un ottimo successo.

Anno dopo anno, l’evento è cresciuto e ha attirato in città sempre più visitatori, facendo emergere l’esigenza di creare qualcosa di studiato, strutturato, che potesse essere quasi al pari di una rappresentazione teatrale vera e propria. Furono, così, introdotte le tematiche diverse, scelte di anno in anno e utilizzate come leitmotiv per costruire tutta l’esperienza portata in scena tra i Sassi.

Informazioni per il Presepe Vivente di Matera

Fonte: iStock

Matera con le luci di Natale

Il tema del 2024

Il Presepe Vivente di Matera si ispira, ogni anno, a un tema diverso. Quello scelto per il 2024 è “Il Presepe d’Italia: Luce sul Futuro”. Come dice il nome stesso della tematica, l’evento di quest’anno utilizza la luce per creare un’esperienza capace di farsi ricordare. Saranno utilizzati giochi di luci, proiezioni 3D e videomapping per arricchire l’esperienza visiva.

Il Natale è un periodo in cui si celebra, in molti modi diversi, il ritorno della luce e il Presepe di Matera fa proprio centro con il tema di quest’anno che vuole proprio portare nel mondo una scintilla di speranza e serenità, elementi chiave per tracciare la strada che ci porta a immaginare un futuro migliore.

Il Presepe Vivente si conferma sempre una delle tradizioni natalizie più  importanti d’Italia. Al di là dell’atmosfera che riesce a creare, esso è molto più di evento natalizio per la città e tutti i suoi abitanti: è un’occasione per celebrare la propria identità culturale e la forte devozione religiosa.

Il percorso di visita

L’esperienza del Presepe Vivente di Matera si snoda in circa un chilometro e mezzo di strada, attraverso alcuni degli angoli più incantevoli e degni di nota della città. Matera si trasforma nella Palestina di 2000 anni fa, facendo rivivere momenti quotidiani come la rappresentazione di vecchi mestieri fino ad arrivare a un istante eccezionale come quello della Natività.

Da tradizione, le rappresentazioni che si incontrano lungo il percorso sono divise in tre grandi aree:

  • La vita contadina, immancabile in ogni presepe (anche in quello delle nostre case)
  • Episodi tratti dal Vangelo, per sottolineare la solennità dell’evento
  • La Natività vera e propria: pur trattandosi di una scena tratta dal Vangelo, data la sua importanza, la Natività costituisce un momento a sé della visita al Presepe Vivente di Matera.

Uno dei luoghi che fa da scenografia al Presepe Vivente di Matera è il Sasso Caveoso, una delle due aree più celebri e più ammirate dei Sassi di Matera che, va ricordato, sono Patrimonio UNESCO dal 1993. Il percorso prevede che si cammini tra Sasso Caveoso e Sasso Barisano, lungo un percorso appositamente segnalato e illuminato.

Per dare vita al Presepio Vivente di Matera si sono resi disponibili ben oltre duecento persone tra figuranti, attori di teatro, tecnici, appassionati e professionisti di rievocazione storica che arrivano in Basilicata da tutta Italia proprio per interpretare in modo unico e speciale il tema scelto e dare vita così a una rappresentazione significativa e pronta a lasciare il segno negli occhi e nell’anima dei visitatori.

Consigli utili per visitare il Presepe Vivente di Matera

Visitare i Sassi di Matera, anche al di fuori del periodo festivo, è sempre un’ottima idea ma richiede un po’ di preparazione di base. In primis, scegli le scarpe giuste: la struttura dei Sassi è particolare e lo sono le strade da fare per esplorare quella bellezza unica al mondo. Scegli delle scarpe robuste e con una buona suola, a maggior ragione vista la stagione invernale, durante la quale potresti trovare il fondo stradale un po’ umido.

Ci sono molti luoghi dove mangiare qualcosa di tipico e delizioso a Matera: informati in anticipo, in modo da trovare posto per aggiungere anche un pizzico di gastronomia lucana alla tua visita al presepe vivente.

Se arrivi con la tua auto, informati bene su dove poter parcheggiare e se la sosta è a pagamento o no. Una dei regali più belli che puoi farti è trascorrere almeno una notte a Matera, magari proprio in uno dei molti luoghi dove dormire tra i Sassi. Così potrai godere della bellezza del Presepe Vivente e sentirti, allo stesso tempo, parte integrante di quella magica atmosfera.

Ricordati, inoltre, che la tua visita al Presepe Vivente coincide anche con molti altri eventi natalizi organizzati in città. Uno fra tutti è il Villaggio di Babbo Natale, con tanto di mercatini festivi pronti ad accoglierti.

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Castelul de Lut, il castello delle fate nel cuore della Romania

Esiste un luogo, di incredibile bellezza, situato dove nessuno si aspetta, nel cuore di un territorio già intriso di fascino, mistero e antiche leggende. Si tratta di un castello moderno, ma estremamente affascinante, che si staglia su una distesa verdeggiante e che richiama per forme, colori e lineamenti un’ambientazione da fiaba. Che poi, questo edificio, incantato lo è davvero, perché è qui che dimorano le fate.

Ci troviamo in Transilvania, e più precisamente a Porumbacu de Sus, nella terra di Dracula e dei vampiri, in quel posto del mondo dove la magia sembra oltrepassare i confini della realtà. È proprio qui, a circa 35 chilometri da Sibiu, che i viaggiatori possono scoprire un luogo che ha dell’incredibile. Il suo nome è Castelul de Lut, ed è lo straordinario castello affacciato sulla Valle delle Fate.

Castelul de Lut Valea Zanelora: come raggiungere il castello delle fiabe

Il suo nome ufficiale è Castelul de Lut Valea Zanelora, che tradotto in italiano significa “Castello di Argilla della Valle delle Fate”. Siamo nei pressi dei Fagaras, parte dell’immensa catena montuosa dei Carpazi, non lontano dalla tortuosa strada Transiberiana.

Proprio qui, nell’affascinante terra della Romania Centrale, famosa per le cittadine medievali, per i paesaggi montuosi e per i castelli, tra i tanti anche quello legato alla leggenda di Dracula, esiste un luogo incantato dalle fattezze straordinarie. Bello da guardare, affascinante da scoprire, questo castello che sembra uscito da un libro delle fiabe deve la sua esistenza a un sogno realizzato.

Castelul de Lut è, infatti, nato da un’idea dei coniugi Razvan e Gabriela Vasile che hanno scelto di trasferirsi in questo luogo incontaminato, e circondato dalla natura, per lasciarsi alle spalle tutta la frenesia di Bucarest. Nel 2014 hanno posto sul terreno il primo mattone della loro dimora e, grazie al supporto dell’architetto Ileana Mavrodin, hanno costruito il loro castello.

Non una fortezza qualunque, ma un edificio ecosostenibile realizzato esclusivamente con materiali naturali come paglia e argilla. Come raggiungerlo? Solamente in macchina, seguendo le indicazioni per Porumbacu de Sus e poi i cartelli in legno che conducono alla struttura.

Castelul de Lut: come visitarlo

Il castello fatato di Razvan e Gabriela Vasile oggi è aperto gli ospiti per permettere a chiunque di lasciarsi suggestionare dall’edificio e dai suoi dintorni. La struttura, infatti, sembra uscita da un libro di fiabe e consente a chiunque, grandi e bambini, di vivere al confine tra la realtà e il sogno.

È visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 17.30 al costo di 20 lei (circa 4 euro) ed è possibile, al suo interno, anche pranzare o cenare. In futuro, il sogno dei coniugi Razvan e Gabriela Vasile potrebbe diventare ancora più straordinario e il Castelul de Lut essere trasformato in un hotel.Castelul de Lut

E le fate? Loro , si dice, dimorano in tutta la valle circostante, a cui hanno dato il nome, che è già una destinazione iconica per gli amanti della natura che giungono in Transilvania.

Leggenda vuole che un tempo qui convivessero uomini e fate pacificamente fino all’arrivo di un drago che, intento a impossessarsi di questo luogo bellissimo, distrusse ogni cosa. Le fate andarono via con la promessa di ritornare un giorno. E quel giorno arrivò quando la valle ricominciò a rifiorire e fu riscoperta dai coniugi Vasile che hanno creato il castello per omaggiarle.

Oggi la Valle delle Fate è un luogo da scoprire e da riscoprire, sia per la vista stupenda sulle montagne circostanti e il panorama che si può ammirare dalle torrette, sia per il design che per la completa integrazione con il paesaggio. Ed è anche una location perfetta per un matrimonio fiabesco o per un evento per i bambini (a cui è dedicata un’intera area).

Un luogo da favola, che sa di leggenda. E che lascia a bocca aperta.

Castelul de Lut

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Oceania 2, le location che hanno ispirato il film Disney

Il sequel di Oceania, in uscita il 27 novembre 2024, si preannuncia come un viaggio emozionante attraverso le isole del Pacifico, ma anche una riscoperta delle tradizioni e delle leggende che hanno segnato la cultura polinesiana.

Il regista Jason Hand e il team creativo hanno visitato luoghi iconici come Tahiti, Moorea e Huahine, che hanno ispirato la storia e l’ambientazione del film. Queste isole non solo hanno fornito la cornice perfetta per la trama, ma sono anche custodi di antiche storie che parlano di eroi, dei e dei legami profondi con il mare.

Vediamo quali sono, nella realtà, le location che sul grande schermo sono protagoniste del film d’animazione Oceania 2.

Le location polinesiane in Oceania

Tahiti: il cuore culturale e spirituale della Polinesia

Tahiti, l’isola più grande della Polinesia Francese, ha un ruolo fondamentale nella realizzazione di Oceania 2. Con i suoi paesaggi mozzafiato, le montagne verdi e le acque cristalline, Tahiti rappresenta non solo il paradiso naturale, ma anche un vero e proprio punto di riferimento per la cultura polinesiana.

La capitale, Papeete, è il centro della vita culturale dell’isola, dove la storia orale, la musica tradizionale e le leggende si intrecciano con la vita quotidiana. Matahi Tutavae, curatore del rinnovato museo Te Fare Iamanaha, racconta di come i polinesiani tramandano le loro storie, dalla mitologia degli dèi a quelle dei navigatori, diventando custodi di un patrimonio che la colonizzazione francese e l’influenza cristiana avevano minacciato di cancellare.

In Oceania 2, la protagonista Vaiana, ora leader del suo popolo, si confronta con temi di crescita e di identità, in un contesto che si rifà a queste tradizioni millenarie.

Moorea e Huahine: isole di storia e di tradizioni

Oltre a Tahiti, altre isole della Polinesia hanno giocato un ruolo importante nell’ispirare il film. Moorea, situata a breve distanza dalla capitale Tahiti, è famosa per la sua bellezza naturale, caratterizzata da montagne verdeggianti, lagune turchesi e baie incantevoli. Qui, i creatori del film hanno potuto esplorare da vicino le tradizioni legate alla navigazione e alla costruzione delle piroge, le tradizionali canoe polinesiane, che rappresentano un simbolo di connessione con l’oceano. Steven, un esperto pirogatore di Moorea, ha spiegato l’importanza di questi mezzi di trasporto non solo come strumenti di viaggio, ma come veri e propri emblemi culturali che raccontano storie di esplorazione e avventura.

Moorea

Fonte: iStock

Una delle splendide spiagge di Moorea, in Polinesia

Anche l’isola di Huahine ha avuto un’influenza significativa sulla realizzazione del film, soprattutto per quanto riguarda i marae, i luoghi sacri della cultura polinesiana. A Taputapuatea, un marae situato a Raiatea, le tradizioni e le leggende sono ancora vive, e il legame con il passato è essenziale per comprendere il futuro. Infatti, come sottolinea Naiki Lutz, esperta culturale polinesiana, solo guardando al nostro passato e alle nostre radici possiamo costruire un futuro più solido, un messaggio che si riflette anche nel tema centrale di Oceania 2, dove Vaiana guida il suo popolo verso un futuro di speranza, ma sempre radicato nelle tradizioni.

In questi luoghi, la Polinesia non è solo un insieme di isole isolate, ma un mondo interconnesso, dove l’oceano non è visto come un semplice corpo d’acqua, ma come un’entità viva, fatta di correnti che portano con sé nomi e storie. Il film, come ha dichiarato il regista, vuole esplorare la connessione tra le isole e raccontare come, in tempi passati, i navigatori si incontrassero in luoghi come l’immaginaria isola di Motufetu per scambiare esperienze e conoscenze.

Un racconto visivo e culturale

Se il primo Oceania aveva già stupito il pubblico con la sua straordinaria rappresentazione dell’acqua e delle sue tempeste, Oceania 2 promette di portare la tecnologia animata a un nuovo livello, con sequenze spettacolari che vedono la protagonista affrontare una tempesta epica. Le isole del Pacifico, con la loro storia e il loro spirito, sono lo sfondo perfetto per questa avventura che non solo celebra la cultura polinesiana, ma invita anche a riflettere sull’importanza di conoscere e rispettare il nostro passato per orientare il futuro.

Il ritorno alle isole che hanno ispirato la storia di Oceania è un omaggio alla bellezza e alla profondità culturale della Polinesia, un modo per trasmettere alle nuove generazioni il valore di una tradizione che, seppur minacciata nel corso dei secoli, continua a vivere e ad arricchire la vita dei suoi abitanti. Con il sequel, Disney non solo intrattiene, ma educa e celebra una cultura che ha molto da offrire al mondo.

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Natale 2024 nei parchi divertimento in Italia, tutti gli addobbi e gli eventi

Immaginate di passeggiare tra luci scintillanti, alberi decorati, attrazioni da fiaba e un’atmosfera che sa di magia. Il Natale 2024 nei parchi divertimento d’Italia promette di essere un’esperienza davvero speciale, capace di far battere il cuore a grandi e piccini.

Ogni angolo è un piccolo mondo incantato, pronto a sorprendere con eventi straordinari, spettacoli indimenticabili e decorazioni che trasformano il parco in un sogno a occhi aperti. Siete pronti a immergervi nel calore delle Festività e a vivere un’avventura ricca di emozioni?

Veneto: l’incanto del Natale arriva a Gardaland Resort

Gardaland Magic Winter 2024

Fonte: Ufficio Stampa Studio Nazari

Natale 2024 a Gardaland

Gardaland Resort è pronto a trasformarsi in un luogo di pura magia natalizia con l’attesissimo Gardaland Magic Winter. Dal 7 dicembre, in anticipo rispetto alla festività dell’Immacolata, e fino al 6 gennaio, quando l’Epifania chiuderà le celebrazioni, il Parco di Castelnuovo del Garda (Verona) accoglierà grandi e piccoli ospiti con una spettacolare atmosfera di festa.

Durante questo periodo, Gardaland si vestirà con luci scintillanti e addobbi a tema che renderanno ogni angolo del Parco un vero e proprio “paese delle meraviglie” natalizio, pronto a incantare i visitatori con la sua magia senza tempo.

Lungo i viali del Parco, tutti gli spettacoli seguiranno una nuova programmazione e saranno ispirati alla magia del Natale, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per tutta la famiglia.

Eventi di Natale a Gardaland

Oltre alle attrazioni, da quelle fantasy, adventure e adrenaliniche che da sempre caratterizzano Gardaland, gli ospiti potranno assistere a spettacoli a tema al cinema 4D e al Gardaland Theatre, godere del divertimento anche lungo i viali del Parco, animati da performance itineranti con personaggi natalizi e festose sorprese, e gustare deliziose prelibatezze di stagione, dolci e salate, per un’esperienza davvero completa.

E per chi volesse salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo in un’atmosfera esotica e avventurosa, è possibile festeggiare Capodanno con il Veglione di Gardaland Resort: edizione Jungle Dreams! Una serata memorabile da vivere al Wonder Restaurant (per chi alloggia al Gardaland Hotel) o al Tutankhamon Restaurant (per chi alloggia al Gardaland Adventure Hotel) tra un delizioso menù di prelibatezze e un intrattenimento senza pari per adulti e bambini.

Attrazioni e novità per Natale

Imperdibile la visita nella Casa di Babbo Natale, una caratteristica baita di montagna con il tetto ricoperto di neve, avvolta da un delizioso profumo di biscotti appena sfornati. All’ingresso dei divertentissimi elfi dai vestiti colorati e dalle inconfondibili orecchie a punta guideranno i bambini nella scrittura delle loro letterine, che potranno poi consegnare personalmente a Babbo Natale. Il caro vecchio Babbo Natale aspetterà gli ospiti nella sua accogliente stanza, riscaldata dal fuoco del camino, pronto a ricevere i loro desideri e a regalare un momento indimenticabile.

Nel cuore pulsante del Parco divertimenti, in piazza Jumanji, gli ospiti potranno anche “danzare” sui pattini grazie alla presenza di una scenografica pista di pattinaggio accompagnati dalla musica live di un’orchestra e ricevere, a fine giornata, gli auguri di buone Feste da Prezzemolo in persona!

Decorazioni e addobbi natalizi a Gardaland

Gardaland Magic Winter è una tradizione imperdibile per chiunque desideri vivere appieno la magia del Natale. Un evento capace di scaldare i cuori e regalare emozioni indimenticabili, trasportando i Visitatori in un mondo fatato dove il divertimento si sposa perfettamente con lo spirito delle feste.

Anche Gardaland SEA LIFE Aquarium si accende di magia natalizia invitando grandi e piccoli a “tuffarsi” tra le meraviglie acquatiche, tra curiosità e incontri ravvicinati con affascinanti creature marine in un percorso divertente ed educativo.

Lombardia: Leolandia si accende di magia

Natale Incantato a Leolandia

Fonte: m&cs – Ufficio Stampa Leolandia

Natale Incantato 2024 a Leolandia

Un imponente albero di Natale alto 30 metri, addobbi colorati, luci scintillanti, neve e tanti angoli suggestivi per vivere lo spirito delle feste e condividerlo con gli affetti più cari: a Capriate San Gervasio (Bergamo), Leolandia, il parco a tema più amato dai bambini, è già vestito di magia per il Natale Incantato, che proseguirà tutti i weekend e durante le vacanze scolastiche, fino al 6 gennaio.

L’ingresso a tema con grandi pacchi regalo infiocchettati introduce i visitatori in un nuovo mondo: un regno natalizio brillante e originale abitato da principi, principesse, elfi, folletti e da una squadra di simpatici pinguini, pronti a mettersi alla prova con canti natalizi e altre tradizioni tipiche del periodo. Presente anche Babbo Natale, vera e propria guest star di Leolandia, che accoglie i bambini nella sua baita per leggere le loro letterine con i desideri e scattare una foto ricordo.

Eventi di Natale a Leolandia

Lo spirito del Natale permea il ricco palinsesto di spettacoli dal vivo, con diversi appuntamenti che animano la giornata regalando emozioni uniche. Imperdibile il musical in stile Broadway Merry Christmas! La Notte di Natale, dedicato alla vibrante atmosfera della sera della vigilia, che torna in scena dopo il grande successo dello scorso anno; tra le novità, da segnalare Canzoni sotto l’Albero, un coinvolgente e allegro appuntamento per cantare, dal vivo, le più belle canzoni di Natale rivisitate in chiave pop. A fine giornata, le vie del parco si animano di fate, stelle natalizie e altri fantastici personaggi nella Parata del Natale, a cui segue la cerimonia di accensione del grande albero, sotto una meravigliosa nevicata che promette un ricordo bellissimo!

Attrazioni e novità per Natale

Tra le novità più suggestive di questa stagione, la nuova pista di pattinaggio su ghiaccio, ancora più grande rispetto al passato, allestita nel cuore del borgo medievale di Draghi e Leggende: mano nella mano, grandi e piccini possono divertirsi in lunghe scivolate al cospetto del drago Argo, sempre all’erta per difendere il fantastico mondo di Leolandia. E per chi ai pattini preferisce le 4 ruote, niente di meglio di un giro a bordo delle e-car di Scuola Guida Futuro, la nuova attrazione di Leolandia dedicata alla mobilità sostenibile, recentemente premiata per il suo carattere innovativo e le finalità formative ai Parksmania Awards, kermesse annuale dedicata alle iniziative più significative nel panorama italiano ed europeo dei parchi divertimento.

Natale è la festa dei più piccoli e a Leolandia l’incantesimo si accende di meraviglia con i personaggi dei cartoni animati più amati, che prendono vita per regalare momenti indimenticabili, tra meet&greet e spettacoli: Masha e Orso nella loro Foresta, Bing e Flop, Bluey e la sorellina Bingo, i Superpigiamini nell’area a tema PJ Masks City, Ladybug e Chat Noir della serie Miraculous e il Trenino Thomas.

Se l’aria frizzante dell’inverno mette appetito, a poca distanza dalla pista di pattinaggio si possono assaggiare le specialità dello street food natalizio: churros al cioccolato, zucchero filato, una speciale cioccolata calda rossa al gusto di pandoro e, per i più grandi, ottimo vin brulè. Spazio anche allo shopping nella Bottega dell’Agrifoglio tra decorazioni per l’albero e idee regalo, mentre per chi desidera trasformarsi in elfo, renna o fata c’è un truccabimbi speciale che aggiunge un tocco di magia natalizia al volto di ogni bambino.

Decorazioni e addobbi natalizi a Leolandia

Anche le altre attrazioni, rivisitate in chiave natalizia, amplificano l’atmosfera festiva: la Giostra Cavalli, con il suo fascino nostalgico, invita anche i più grandi a rivivere l’incanto dell’infanzia, mentre la Ruota dei Pionieri, illuminata a festa, consente di condividere la vista del suggestivo panorama del parco dall’alto, a bordo dei suoi vagoncini a forma di diligenza.

Emilia Romagna: Natale a Grand Tour Italia

Da giovedì 21 novembre fino al 6 gennaio 2025, Grand Tour Italia, a Bologna, il Parco dedicato alle tradizioni regionali italiane si trasforma in un villaggio natalizio ricco di esperienze per tutti. Tra una pista di pattinaggio su ghiaccio al chiuso, il Villaggio dei giochi, installazioni e mercatini con proposte artigianali e gastronomiche regionali, Grand Tour Italia invita i visitatori a immergersi nella magia delle feste in uno scenario tutto italiano.

Eventi di Natale a Grand Tour Italia

Ogni weekend, il Villaggio dei Giochi proporrà attività tematiche sempre diverse per intrattenere i più giovani. Ci saranno aree dedicate ai Mattoncini Lego, ad Harry Potter, aree supereroi, principesse, elfi, fate e aiutanti di Babbo Natale, giocattoli vintage dagli anni 60 in poi con massimo interesse al periodo anni ’80 e ’90, ovvero il periodo d’oro dei giocattoli, tra i quali: Masters, Transformers, Tartarughe Ninja, Barbie e molti altri; oltre 100 giochi da tavolo, mondo Comics a 360 gradi con espositori selezionati anche stranieri con le migliori idee regalo, festival del videogioco e così via…

E il 31 dicembre ci sarà la grande Festa di Capodanno, con cenoni regionali, proposte di street food da tutta Italia e 6 piste da ballo.

Attrazioni e novità per Natale

I mercatini di Grand Tour Italia offrono un’esperienza festiva immersiva, dove gli amanti dello shopping potranno scegliere regali originali sostenendo l’artigianato italiano. Ma non solo. I visitatori potranno pattinare sulla pista di ghiaccio di Grand Tour Italia, gustando una cioccolata calda o del vin brulé tra una pausa e l’altra.

Decorazioni e addobbi natalizi a Grand Tour Italia

Grandi e piccini potranno passeggiare tra le attrazioni di un villaggio natalizio incantato, popolato da Babbo Natale e i suoi aiutanti, luci scintillanti, installazioni artistiche e spettacoli pensati per tutta la famiglia. Il Villaggio di Natale si estende per tutto il parco, creando un’atmosfera fiabesca.

Lazio: il Natale delle Meraviglie a Cinecittà World

Il Natale delle Meraviglie prende vita: Cinecittà World, il celebre parco divertimenti dedicato al cinema a Roma, si veste di festa e si trasforma in un incantevole Villaggio di Natale, dove la magia delle feste risplende in ogni angolo.

Eventi di Natale a Cinecittà World

Il Christmas Show apre la giornata alle 11 con uno spettacolo di benvenuto che dà il via alla magia natalizia. La Parata di Natale regala momenti magici: Babbo Natale sfila insieme ai suoi fidati Elfi e ai personaggi più amati dai bambini, trasportando grandi e piccini in un’atmosfera da fiaba.

Il 25 dicembre, per celebrare l’apertura ufficiale del Giubileo, il parco ospiterà la Santa Messa di Natale seguita da un tradizionale Pranzo natalizio.

Christmas On Ice incanta il pubblico con uno spettacolo sul ghiaccio unico nel suo genere. Tra piroette e coreografie mozzafiato, artisti di fama nazionale e olimpionica regalano un’ora di pura emozione sulle note dei classici di Natale. In scena tutti i giorni dal 25 dicembre al 6 gennaio, alle 15 e alle 18, nel nuovo Palastudio.

E per chi ama festeggiare in grande, il Capodanno di Cinecittà World è un appuntamento imperdibile. Il 31 dicembre il parco si trasforma per accogliere il Capodanno più grande d’Italia: cene e cenoni a tema, attrazioni aperte fino a tarda notte, discoteche, concerti e spettacoli dal vivo che culminano con uno spettacolo mozzafiato di fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte.

Attrazioni e novità per Natale

L’Oriental World – Il Festival delle Lanterne Cinesi conduce gli ospiti in un mondo incantato ispirato alle tradizioni e alle leggende orientali. Un intero chilometro di percorso illuminato con oltre 220 installazioni luminose, alcune alte fino a 8 metri, crea un ponte tra la Cina e l’atmosfera natalizia.

Gocce di Cinema, il maestoso maxischermo d’acqua delle Fontane Danzanti, proietta le scene più iconiche dei film natalizi su una cascata d’acqua alta 4 metri, creando un effetto visivo straordinario.

L’adrenalina non manca con I-Fly, la montagna russa virtuale che unisce emozione e tecnologia: Babbo Natale vi accompagna in un viaggio mozzafiato, senza mai staccarsi da terra.

Infine, dal 8 dicembre, il suggestivo Presepe del Cinema sarà visitabile presso il Tempio di Erode, un omaggio inedito alla magia della natività interpretata attraverso il mondo del cinema.

Decorazioni e addobbi natalizi a Cinecittà World

Gli ospiti saranno accolti dalla magia dei Mercatini di Natale, un tripudio di sapori e profumi dove gustare i dolci tradizionali del periodo più goloso dell’anno. Passeggiando lungo la scintillante Christmas Street, tra addobbi, luci e ghirlande, ci si ritrova catapultati nel set cinematografico della New York anni ’20, un’esperienza unica che mescola storia e atmosfera natalizia.

Non può mancare l’incontro con il protagonista delle feste: Babbo Natale! I più piccoli potranno visitare la sua accogliente casa, lasciarsi incantare dai dettagli magici e, con l’aiuto dei simpatici elfi, spedire la letterina dei desideri direttamente al Polo Nord.

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La grande mostra su Cleopatra ai Musei Reali di Torino

Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto, continua a esercitare un fascino senza tempo. La sua figura complessa e magnetica ha attraversato secoli, ispirando scrittori, artisti e registi. Da William Shakespeare a Théophile Gautier, fino a Elizabeth Taylor e Monica Bellucci, Cleopatra è diventata simbolo di potere, bellezza e mistero. In occasione dei 300 anni del Museo di Antichità (1724-2024), i Musei Reali di Torino dedicano a questo straordinario personaggio la mostra dossier “Cleopatra. La donna, la regina, il mito”, ospitata dal 23 novembre al 23 marzo 2025 nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda.

Curata da Annamaria Bava ed Elisa Panero, l’esposizione offre un viaggio coinvolgente che ripercorre oltre duemila anni di storia e mito. Lungo il percorso, Cleopatra viene raccontata come figura storica e come icona leggendaria, attraverso opere d’arte, manufatti archeologici, documenti cinematografici e molto altro.

“Sono esposte una quarantina di opere, in parte conservate nei nostri depositi dei Musei Reali e di Palazzo Madama a Torino, ma anche provenienti da varie collezioni pubbliche e private, – spiega la curatrice Elisa Panero, – tra cui i Musei Capitolini, la Centrale Montemartini, le Gallerie Nazionali di Palazzo Barberini e Galleria Corsini di Roma, la Soprintendenza del Molise, la Pinacoteca di Brera di Milano, che delineano un viaggio a tutti gli effetti nella storia.

Ma al tempo stesso si tratta di un viaggio nel mito, quello creato da Cleopatra stessa, quando era ancora in vita, e quello generato dopo la sua morte, proprio in ragione della sua scelta di morte con il serpente, per non essere condotta come schiava a Roma, che ne ha fatto un vero e proprio simbolo.”

Cinque aree tematiche per scoprire Cleopatra

L’esposizione, articolata in cinque sezioni tematiche che svelano diversi aspetti della vita, del regno e del mito di Cleopatra, si apre con un quadro storico che inquadra Cleopatra VII (51-30 a.C.), ultima sovrana della dinastia tolemaica. L’Egitto ellenizzato del suo tempo, crocevia di civiltà e innovazioni, vive sotto il regno di Cleopatra un’epoca di sviluppo economico e culturale, consolidando la propria posizione di rilievo nel Mediterraneo.

Tra i capolavori esposti spicca la Testa di fanciulla c.d. di Cleopatra, una scultura in marmo bianco risalente al I secolo a.C., appartenente alle collezioni del Museo di Antichità. I suoi tratti raffinati e la particolare acconciatura rimandano direttamente all’iconografia della celebre regina. Accanto ad essa, sculture e reperti archeologici dialogano con dipinti, incisioni, documenti cinematografici e opere grafiche che hanno immortalato Cleopatra nel corso dei secoli.

Mostra Cleopatra ai Musei Reali Torino

Fonte: MG Casella

Mostra Cleopatra ai Musei Reali Torino

Il fascino della regina che sfidò Roma

Una sezione particolarmente suggestiva è “Cleopatra: la regina che sfidò Roma”, che esplora il ruolo politico e diplomatico della sovrana e i suoi legami con figure storiche di spicco come Giulio Cesare, Marco Antonio e Ottaviano Augusto. Tra i pezzi esposti, la Testa di Giulio Cesare da Tusculum dei Musei Reali, considerata uno dei ritratti più realistici del dittatore romano, e sculture di Marco Antonio e Ottaviano, in prestito da altre prestigiose istituzioni.

Questa sezione racconta non solo il lato politico, ma anche l’aspetto umano e visionario della regina. Cleopatra emerge non solo come una donna di potere, ma anche come un’abile stratega capace di promuovere riforme, tra cui una significativa revisione del sistema monetario che contribuì alla prosperità dell’Egitto.

L’origine del mito di Cleopatra

La mostra analizza come il mito di Cleopatra abbia iniziato a prendere forma già durante la sua vita, intrecciandosi con l’immagine della dea Iside, un accostamento che ne amplificò l’aura divina e la rese oggetto di culto. Questo legame divino si riflette nelle opere rinascimentali e barocche, che ritraggono la regina come una figura tragica e seducente.

Nel Rinascimento, la sua immagine iniziò a prendere piede nell’arte occidentale, come dimostra una raffinata incisione di Marcantonio Raimondi, nata dalla collaborazione con Raffaello. Mentre tra Seicento e Settecento Cleopatra viene spesso raffigurata nel momento della sua morte con il serpente, simbolo di sacrificio e potere.

Come testimoniano i dipinti di Giovanni Giacomo Sementi (1625-1626) della Galleria Sabauda o di Giovanni Lanfranco (1630) delle Gallerie Nazionali di Roma. Particolarmente intrigante è il dipinto di Elisabetta Sirani, che raffigura Cleopatra mentre dissolve un prezioso orecchino in una coppa di aceto, un gesto emblematico della sua opulenza e astuzia politica, che esalta la sua capacità di sorprendere e affascinare.

Dall’esoterismo a icona pop

Nell’Ottocento, Cleopatra divenne musa per composizioni di gusto orientaleggiante, come il dipinto dall’atmosfera misteriosa di Anatolio Scifoni (1869), che ritrae l’incontro tra la regina e una maga e accompagna verso il termine del percorso espositivo. Che si conclude con un omaggio alla Cleopatra pop, esplorando la sua fortuna nel cinema, nella musica e nella cultura di massa con dischi, fumetti, giochi da tavolo.

Da locandine cinematografiche a spezzoni di film, si ripercorre l’evoluzione dell’immagine della regina, dall’epoca del muto alla celebre interpretazione di Elizabeth Taylor nel colossal di Joseph Mankiewicz (1963) fino alla versione ironica di Monica Bellucci in Asterix & Obelix – Missione Cleopatra (2002), passando per pellicole comiche italiane come Due notti con Cleopatra (1954) con Sofia Loren e Alberto Sordi, e il divertente Totò e Cleopatra (1963). Film che testimoniano come la regina d’Egitto continui tuttora a influenzare l’immaginario collettivo.

La mostra è un’occasione per immergersi nella storia e nella leggenda di una delle figure più enigmatiche e influenti di tutti i tempi. Un evento che attraverso un dialogo tra archeologia, arte e cultura pop, induce a riflettere sul fascino eterno esercitato dal suo mito nel corso dei secoli, che dopo duemila anni continua a far parlare di sè.

Info utili

“Cleopatra. La donna, la regina, il mito” è visitabile nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda di Torino (ingresso da piazzetta Reale 1) fino al 23 marzo 2025, orario 9-19.

Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali, intero € 15, ridotto € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni), gratuito per minori di 18 anni.
La mostra sarà accompagnata da un ciclo di incontri, da dicembre 2024 a marzo 2025, per approfondire le tematiche legate alle opere in esposizione e conoscere meglio la donna e il mito che hanno fatto la storia.

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Le location dove è stata girata la fiction Tv Libera

Sono durate più di tre mesi le riprese della fiction Tv Libera, diretta da Gianluca Mazzella, in onda da martedì 19 novembre 2024 su RAI 1. La protagonista, interpretata dall’attrice Lunetta Savino, veste i panni di una giudice integerrima che, per risolvere una dolorosa vicenda familiare, si unisce a un criminale da strapazzo e compiere un’indagine segreta e rocambolesca.

La vita di Libera Orlando è segnata da un tragico evento: la perdita della figlia Bianca, avvenuta in circostanze misteriose quindici anni prima. Quando individua l’uomo che ritiene responsabile di quella scomparsa, Libera decide di intraprendere un’indagine indipendente ai limiti della legalità

Da Rai Fiction, con il contributo di Friuli-Venezia Giulia Film Commission-PromoTurismoFVG, Libera è ambientata principalmente a Trieste, una delle mete più trendy dell’anno prossimo, ma non solo. Nell’arco narrativo composto da otto episodi, il Capoluogo friulano viene mostrato in tutta la sua bellezza.

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Fonte: Ufficio stampa

Lunetta Savino, protagonista della fiction RAI “Libera”

Trieste al centro delle vicende di Libera

La città di Trieste, bellissima e piena di misteri, fa da sfondo alle vicende della giudice Libera, considerata, nel suo ambiente, una professionista integerrima. La protagonista della storia che si unisce a un criminale per compiere un’indagine segreta, porta avanti una doppia vita per non insospettire colleghi, parenti e l’adorata nipote. La storia, infatti, è interpretata da un cast d’eccezione che coinvolge anche Matteo Martari che interpreta il pregiudicato Pietro e Gioele Dix, che veste i panni di Ettore Rizzo, un ironico e affascinante magistrato.

Una delle location principali è il Tribunale di Trieste, è qui che sono incentrate tutte le scene clou della fiction. Questo è un edificio meraviglioso, molto affascinante, con un’architettura molto cine genica. Oltre al tribunale, ci sono molti altri luoghi bellissimi, dalla vicina via del Coroneo a piazza Unità e le Rive di Trieste, edificate tra il XVIII e il XIX secolo con i maestosi palazzi che vi si affacciano, fino a palazzo Carciotti. Immancabile nelle inquadrature è il lungomare di Barcola, un classico per i runner triestini. Questa striscia di asfalto completamente pianeggiante corre tra il mare e la strada per 4 chilometri, dal Giardino Skabar fino al bellissimo Castello di Miramare.

Piazza Unità d'Italia Trieste

Fonte: iStock

Scorcio di piazza Unità d’Italia a Trieste

Tra le zone meno note della città c’è Rozzol Melara, un quartiere modernissimo di Trieste progettato da gruppo di professionisti triestini selezionato dall’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri. Nell’intento progettuale l’idea era quella di creare una sorta di villaggio indipendente fornito di tutti i bisogni primari (negozi, scuole, ecc.). Le chiavi dei primi appartamenti furono consegnate tra il 1979 e il 1981 soprattutto a coppie giovani.

Un altro quartiere poco noto di Trieste dove sono state girate delle scene sull’altopiano del Carso è l’Opicina, a pochissimi chilometri dalla frontiera con la Slovenia. Un tempo era raggiungibile da un tram che ora è in disuso, ma merita una tappa in quanto è uno dei punti che garantiscono la migliore vista panoramica di Trieste, il cosiddetto obelisco, eretto nel 1839 in onore dell’imperatore Francesco I.

Le altre location di Libera

Tra le altre location, la fiction spazia tra Muggia, Monfalcone, Portopiccolo Sistiana e Duino. La cittadina marinara di Muggia è il Comune più a Sud del Friuli-Venezia Giulia ed è, assieme a San Dorligo della Valle, l’unico dell’Istria a essere rimasto italiano. Muggia è nota per la sua storia antica e per le sue tradizioni culturali. La città è ricca di chiese e palazzi storici.

Sulla strada che collega Trieste con Monfalcone, sul ciglio della panoramica riviera a falesie, c’è Duino, dove sono state girate alcune scene. Il suo sviluppo e la sua storia sono legati indissolubilmente a quelli dei suoi due castelli, il castello vecchio e il castello nuovo. Dimora privata dei Principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis), il Castello di Duino ospitò reali e poeti e oggi è aperto al pubblico e si può visitare da marzo a fine ottobre, nei fine settimana e nei giorni festivi durante il resto dell’anno.

Uno di luoghi più famosi della costa triestina è Portopiccolo, una località resort che ha una storia molto particolare e che è anche detta la “Portofino della costa adriatica”. Si trova incastonato tra pareti rocciose, che arrivano anche cento metri d’altezza, ed è un piccolo abitato sviluppatosi a ridosso delle falesie seguendo, a mo’ di anfiteatro, il loro profilo naturale. Un villaggio dall’architettura sostenibile, i cui colori degli abitati si confondono con l’ambiente naturale e che abbraccia il porticciolo antistante come a proteggerlo dalle intemperie e dalla furia del mare e dalla bora invernale. In questa piccola enclave hanno girato alcune scene di Libera.

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Fonte: @SiViaggia

Il borgo di Portopiccolo

Infine, la produzione si è spinta fino a Monfalcone, famosa per i cantieri navali e per il suo porto. Questa città, però, non è solo un polo industriale. La città, pochi lo sanno, rivela anche inediti volti storici, come la Rocca, di origini medievali, simbolo della città. Al suo interno c’è il Museo paleontologico, con reperti che illustrano la storia geologica a partire da 500 milioni di anni fa. Se guardando la fition in Tv vi siete incuriositi, questo è sicuramnete un luogo da visitare.

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Natale a New York, la magia delle feste nella Grande Mela

New York a Natale è molto più di una semplice città decorata per le festività: è un luogo che si trasforma in un vero e proprio set cinematografico, capace di evocare emozioni profonde e ricordi indelebili. Non è un caso che la Grande Mela sia stata protagonista di alcuni dei film natalizi più iconici, da Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York a Elf. Passeggiare per Manhattan durante le festività è come vivere una favola, con ogni strada e ogni vetrina che raccontano una storia di luci, colori e magia.

Dall’imponente albero di Natale del Rockefeller Center, che brilla con migliaia di luci, alle affascinanti decorazioni di quartieri come Dyker Heights a Brooklyn, ogni angolo della città sembra progettato per stupire. E poi ci sono le piste di pattinaggio, le vetrine dei grandi magazzini che diventano vere opere d’arte, gli spettacoli scintillanti come il Christmas Spectacular al Radio City Music Hall.

A rendere tutto ancora più speciale è l’atmosfera che si respira: un mix di frenesia e magia, con persone che affollano i negozi alla ricerca del regalo perfetto, bambini incantati davanti alle luci natalizie e coppie che passeggiano mano nella mano sotto il cielo stellato di Central Park.

In questo articolo scopriremo insieme tutto ciò che rende il Natale a New York un’esperienza indimenticabile: dalle migliori attività da fare, ai luoghi simbolici che non possono mancare in un itinerario natalizio, fino ai consigli pratici per affrontare il clima invernale e spostarsi senza stress in una città che, in questo periodo, sembra battere al ritmo del Natale. La Grande Mela vi aspetta per un viaggio tra sogno e realtà, pronto a regalarvi ricordi che dureranno per sempre.

Cosa fare a New York a Natale

Durante il periodo natalizio, New York offre una quantità infinita di esperienze che spaziano dalle tradizioni più classiche a quelle più originali. Scopriamo alcune delle attività imperdibili per chi desidera vivere a pieno l’atmosfera natalizia della città.

Pattinare sul ghiaccio a Rockefeller Center

Una delle esperienze più iconiche è pattinare nella celebre pista di ghiaccio del Rockefeller Center, situata ai piedi dell’imponente albero di Natale. Con la sua maestosa altezza e le migliaia di luci colorate, l’albero è una vera e propria istituzione natalizia.

Albero Natale, Rockfeller Center

Fonte: iStock

Il Rockfeller Center e il suo albero di Natale a New York

La pista è aperta già dallo scorso 12 ottobre ed è consigliabile prenotare i biglietti in anticipo per evitare code e si può benissimo farlo online. L’atmosfera è magica, soprattutto la sera, quando le luci dell’albero e dei grattacieli circostanti creano uno scenario fiabesco.

Orari: aperta tutti i giorni, inclusi Vigilia e Natale, dalle 9.00 a mezzanotte.
Costo: da 21 a 114 dollari a persona, noleggio pattini incluso, a seconda dei pacchetti.

Visitare il Winter Village di Bryant Park

Bryant Park si trasforma in un villaggio natalizio incantevole, con una grande pista di pattinaggio gratuita (basta portare i propri pattini) e oltre 170 chalet che vendono artigianato, decorazioni natalizie e cibo.

Apertura: dal 28 ottobre al 7 gennaio.
Orari speciali: la Vigilia e il giorno di Natale gli orari potrebbero essere ridotti. Dal lunedì al mercoledì dalle ore 7.00 alle 22.00 e dal giovedì alla domenica dalle 7.00 a mezzanotte. Tra una sessione di shopping e l’altra, è possibile gustare un caldo bicchiere di sidro di mele o una cioccolata calda.

Spettacolo “The Rockettes” al Radio City Music Hall

Un’altra tradizione imperdibile è il Christmas Spectacular, lo show natalizio delle Rockettes al Radio City Music Hall. Questo spettacolo, che combina danza, musica e effetti speciali, affascina spettatori di ogni età con numeri impeccabili e una coreografia mozzafiato.

Date: da metà novembre fino a inizio gennaio.
Costo biglietti: a partire da 50 dollari.

Ammirare le luci di Dyker Heights

Il quartiere di Dyker Heights a Brooklyn è famoso per le sue incredibili decorazioni natalizie. Ogni anno, le case vengono illuminate con luci spettacolari, statue giganti e musiche festose, attirando migliaia di visitatori.

Consiglio: visitate la zona di sera, preferibilmente tra le 17:00 e le 21:00, per godervi lo spettacolo luminoso al massimo.

Shopping natalizio

Fare shopping a New York durante il Natale è un’esperienza unica, soprattutto grazie alle vetrine spettacolari dei grandi magazzini. Tra le più celebri:

  • Macy’s Herald Square: la sua esposizione natalizia attira turisti da tutto il mondo.
  • Saks Fifth Avenue: celebre per lo spettacolo di luci sincronizzate sulla facciata.
  • Bergdorf Goodman: le sue vetrine artistiche sono un vero capolavoro.

Assistere alla messa di mezzanotte a St. Patrick’s Cathedral

Per chi cerca un momento di raccoglimento spirituale, la messa di mezzanotte alla Cattedrale di San Patrizio è un’esperienza emozionante. La chiesa, decorata con eleganza per le festività, offre un luogo di pace e riflessione nel cuore di Manhattan.

Natale a New York, i luoghi più simbolici

Oltre alle attività da fare durante un soggiorno a New York nel periodo del Natale, naturalmente la Grande Mela ospita tanti luoghi iconici che assumono un fascino ancora più speciale durante le feste.

Rockefeller Center

Il Rockefeller Center è il cuore pulsante del Natale a New York. L’imponente albero, alto oltre 20 metri, è decorato con oltre cinquantamila luci LED e una stella scintillante in cima. Ogni anno, l’accensione dell’albero è un evento attesissimo, accompagnato da spettacoli e canti natalizi. Per il 2024, l’accensione è attesa il 4 dicembre.

Times Square

Anche se non è un luogo prettamente natalizio, Times Square durante le festività è ancora più vivace. Le luci e i maxischermi che caratterizzano questa piazza si uniscono alla gioia generale della città, creando un’atmosfera unica. Sicuramente è uno degli spot più conosciuti di New York, sia tramite il cinema, che tramite i social media (non si può passare di qui senza scattare una foto ricordo!)

Central Park

Central Park in inverno, spesso ricoperto da un leggero strato di neve, è una meta imperdibile per chi ama l’atmosfera romantica. È possibile passeggiare tra i sentieri, fare un giro in carrozza o pattinare sul ghiaccio presso la Wollman Rink, una delle piste più scenografiche della città.

Central Park, New York, Natale

Fonte: iStock

La magia del Central Park innevato

La Wollman Rink è accessibile tutti i giorni dalla fine di ottobre fino ai primi di aprile. Nei giorni di lunedì e martedì, la pista apre al pubblico a metà mattinata e chiude nel primo pomeriggio (alle 14.30), mentre da mercoledì a domenica è possibile pattinare fino a tarda sera (fino a circa le 22.00). I biglietti, invece, hanno un prezzo che parte dai 21 euro.

Empire State Building

L’Empire State Building, decorato con luci rosse e verdi per celebrare il Natale, si erge maestoso come uno dei simboli più riconoscibili di New York durante le festività. Le sue illuminazioni festose sono visibili da ogni angolo della città, rendendolo un punto di riferimento imperdibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera natalizia.

Salire fino all’osservatorio, situato all’86° piano, permette di ammirare un panorama mozzafiato: la città si dispiega sotto i vostri occhi con le sue luci scintillanti, le strade animate e le decorazioni natalizie che trasformano ogni quartiere in un vero spettacolo visivo. Di sera, l’esperienza diventa ancora più magica, con il cielo stellato che si fonde con lo scintillio della metropoli illuminata per le feste. L’accesso all’edificio ha un prezzo che parte da 45 dollari.

Empire State Building, New York

Fonte: iStock

L’Empire State Building illuminato di rosso e di verde per Natale

Il clima di New York a Natale

Dicembre a New York è un mese freddo e, spesso, caratterizzato da neve, ma è proprio questo clima rigido che contribuisce a creare la magica atmosfera natalizia che rende unica la città. Le temperature medie oscillano generalmente tra i -3°C di minima e i 5°C di massima, il che rende essenziale vestirsi in modo adeguato per affrontare le giornate all’aperto. Cappotti pesanti, sciarpe, guanti e cappelli sono indispensabili, così come vestirsi a strati per poter gestire i cambi di temperatura tra ambienti interni ed esterni.

La neve, anche se non sempre garantita, è abbastanza comune in questo periodo e aggiunge un tocco fiabesco a una città già incantevole. Camminare tra le strade innevate, con le luci natalizie che si riflettono sul manto bianco, è un’esperienza che sembra uscita da un film. Tuttavia, è importante indossare scarpe comode e impermeabili, per evitare di scivolare sul ghiaccio o di bagnarsi i piedi.

Un altro aspetto da considerare è il vento, che può essere particolarmente pungente e intensificare la sensazione di freddo, soprattutto nei pressi dei grattacieli, dove si creano correnti forti. Per questo, accessori come una giacca antivento o una sciarpa avvolgente possono fare la differenza nel garantire comfort durante le passeggiate in città.

Come muoversi a New York a Natale

Muoversi a New York durante il periodo natalizio richiede una certa pianificazione, poiché la città, già normalmente frenetica, diventa ancora più affollata con l’arrivo delle festività. Le strade sono spesso congestionate dal traffico, e i mezzi pubblici, pur essendo efficienti, possono essere particolarmente affollati. Tuttavia, con qualche accorgimento, spostarsi nella Grande Mela può diventare un’esperienza pratica e, a tratti, persino piacevole.

La metropolitana è senza dubbio il mezzo più rapido ed economico per esplorare la città, permettendo di evitare il traffico delle strade. Con una MetroCard settimanale, al costo di circa 33 dollari, si possono effettuare viaggi illimitati, rendendola la soluzione ideale per chi intende visitare molti luoghi durante il soggiorno. Gli spostamenti in taxi giallo, invece, sono comodi ma meno pratici nel periodo natalizio: trovare un taxi libero nelle zone più turistiche può essere una sfida. In alternativa, i servizi di ride-sharing come Uber e Lyft offrono maggiore flessibilità, anche se i prezzi possono aumentare durante le ore di punta.

Per chi preferisce immergersi completamente nell’atmosfera festiva, camminare rimane una delle opzioni migliori. Molte delle principali attrazioni natalizie, come il Rockefeller Center e Bryant Park, sono concentrate a Manhattan, rendendo facile spostarsi a piedi da una destinazione all’altra. Passeggiando, è possibile godere dei dettagli delle decorazioni natalizie e osservare da vicino le vetrine artisticamente allestite dei grandi magazzini.

Un’opzione particolarmente apprezzata dai turisti è rappresentata dai bus panoramici, che durante le festività offrono itinerari tematici dedicati alle luci di Natale e alle principali attrazioni della città. Questo tipo di trasporto è perfetto per chi desidera un’esperienza comoda, ma anche suggestiva, con la possibilità di scattare splendide fotografie senza dover camminare troppo.

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Questo museo di Londra si trasforma per Natale, T-Rex compreso. La magia ha inizio

La magia del Natale ha inizio ed è pronta a coinvolgerci tutti con le sue atmosfere incredibili, fatte di luci, colori e calore. Del resto, le festività sono un momento dell’anno davvero speciale e in tanti preparano le valigie con l’obiettivo di raggiungere i luoghi in cui questo fascino diviene ancora più evidente e coinvolgente.

Succede, ad esempio, a Londra dove è il Museo di Storia Naturale a incantare i visitatori con attrazioni capaci di far sognare e divertire i più piccoli, ma anche di far carpire un po’ di quell’atmosfera sognante e intrisa di desideri anche i più grandi.

E succede, così, che anche il più spaventoso dei dinosauri riesce a mettere meno soggezione con un simpatico maglione natalizio e un cappello a tema. Le iniziative in programma per le feste in questa location unica e da inserire nelle tappe di un viaggio a Londra.

Museo di Storia Naturale, il Natale arriva anche qui

Una delle attrazioni di Londra che vale la pena visitare è il Museo di Storia Naturale, che permette ai suoi visitatori di esplorare le sue collezioni che spaziano dalla botanica alla paleontologia, per arrivare fino alla zoologia.

Un luogo del sapere e della scienza, in cui scoprire tantissime cose, ma anche in cui lascarsi affascinare. Ad esempio dall’enorme T-Rex animato che viene ospitato al suo interno e che è uno dei protagonisti del Natale di questo celebre museo londinese. Ogni anno, infatti, viene vestito a tema diventato un’attrazione imperdibile anche per tutti coloro che amano l’atmosfera delle feste.

T-Rex del Museo di Storia Naturale di Londra pronto al Natale

Fonte: IPA

Il T-Rex del Museo di Storia Naturale di Londra in versione natalizia

Il maglione scelto per l’edizione 2024 è nei colori verde e rosso e può essere acquistato per farsi una foto insieme al temibile T-Rex (con tanto di sfondo composto da albero di Natale, regali e ghirlande). Oltre a questo, sulla paurosa testa, è stato posto un simpatico cappellino. Il feroce dinosauro in questa versione riesce decisamente a fare meno paura.

Per chi ha in programma una vacanza a Londra è bene sapere che resterà visibile per i mesi di novembre e dicembre. Ma questa non è l’unica iniziativa dedicata ai sognatori che ha in programma il Museo di Storia Naturale.

Babbo Natale è in arrivo e la sua casa sarà il Museo di Storia Naturale

Non solo il T-Rex vestito a festa, ma anche Babbo Natale è atteso al Museo di Storia Naturale di Londra. E non sarà presente solo per accogliere grandi e piccini, ma racconterà una sua storia.

La facciata del Museo di Storia Naturale a Londra

Fonte: iStock

La suggestiva facciata del Museo di Storia Naturale a Londra

Infatti, dal primo al 15 dicembre sono previsti diversi appuntamenti di Storytime con Babbo Natale: nell’arco della giornata sono previste sei sessioni nei seguenti orari: 10.15, 11.30, 12.45, 14.00, 15.15 e 16.30. Nel costo del biglietto, che ammonta a 17 sterline a bambino, sono conteggiati anche due adulti. Oltre alla favola La notte prima di Natale, i piccoli visitatori riceveranno un regalo e potranno fare una foto con Santa Claus in persona. Un ricordo indelebile da inserire tra le più belle ed emozionanti cartoline di una vacanza nella capitale del Regno Unito.

Addio alla pista di pattinaggio su ghiaccio

Qui il Natale sta già arrivando, infatti entro la fine di novembre molte strade della città saranno già illuminate a festa dalle luci che rendono l’atmosfera ancora più spettacolare. Quella che non tornerà più è la iconica pista per il pattinaggio sul ghiaccio che si trovava nell’area esterna del Museo di Storia Naturale, un luogo bellissimo con un fantastico albero di Natale e la suggestiva facciata dell’edificio a fare da sfondo.

La pista per il pattinaggio che veniva allestita fuori dal Museo di Storia Naturale a Londra

Fonte: iStock

La pista per il pattinaggio che si trovava fuori dal Museo di Storia Naturale a Londra

La sua ultima stagione è stata quella del 2021 – 2022 quando, a gennaio, ha chiuso i battenti dopo 16 anni, per lasciare spazio a un progetto molto importante, che ha visto trasformare i cinque acri di spazio in un centro per la fauna selvatica urbana. Questo, però, non deve scoraggiare perché in città ci sono altre piste da pattinaggio su cui divertirsi immersi in un’atmosfera indimenticabile.

Raggiungere il Museo di Storia Naturale è semplicissimo: si trova a South Kensington, vicina all’omonima stazione della metropolitana, ma si arriva anche con l’autobus.

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Alla scoperta della Torino esoterica

Torino non è una città come le altre. Tra le sue tante particolarità c’è qnche quella legata all’esoterismo. Ci sono moltissimi luogi della città dal significato misterioso, che in pochi conoscono. Torino, infatti, soprannominata “la città magica”, perché ad essa sono legate miti e leggende di culti esoterici. Negli Anni ’70, il Papa la definì anche “città diabolica” perché è qui che s’incrociano i due triangoli della magia nera e della magica bianca. La città è nota per essere una delle punte del triangolo di magia nera, insieme alle città di Londra e San Francisco, ma anche una delle puntedel triangolo della magia bianca, con Praga e Lione.

Ma non è tutto. Sorta nel punto in cui il fiume Po (che rappresenterebbe il Sole) e la Dora (che indicherebbe, invece, la Luna) confluiscono, sarebbe dotata di “porte” nei punti cardinali. Infine, il 45° parallelo, la linea immaginaria che marca l’equidistanza dal Polo Nord e dall’Equatore, passa proprio per il centro di Torino e questo fatto accumulerebbe una grande quantità di magia positiva.

A Torino l’esoterismo è presente anche in diversi monumenti sparsi per la città, chiese e persino nella famosa Mole Antonelliana e a Palazzo Reale. Ci sono dei punti rappresentativi della magia bianca (quella buona), ma altri della magia nera (maligna). Infatti, pare che per anni le messe nere che venivano celebrate siano state un grosso problema per l’amministrazione cittadina, che ha dovuto chiudere il Mausoleo della Bela Rosin, oggi ristrutturato e divenuto una in biblioteca. In realtà, sparsi per la città ci sono simboli magici, mascheroni, draghi, meduse, serpenti e quant’altro che si sporgono dai meravigliosi edifici del centro storico. Non c’è angolo di Torino che non sia in qualche modo legato alla magia, bianca o nera che sia: Ecco i luoghi più suggestivi da non perdere.

Torino, città da sempre esoterica

Ci sono diverse storie all’origine della Torino esoterica. Pare che il Capoluogo piemontese sia sempre stato avvolto in un’aura magica. Alcuni riportano il mito di Fetonte, risalente ai tempi degli antichi egizi: figlio di Iside, la dea della magia, fondò Torino intorno al 1529 a.c. e alla città venne dato questo nome perché Cecrope, re di Atene, iniziò a immolare tori a Giove, dopo che questo si era unito a Io, che in seguito alla sua morte venne chiamata Iside. A sostenere questa tesi, la coincidenza che la città sorge dove confluiscono quattro fiumi, e l’acqua, per tutte le religioni, specialmente per quella egizia e greca, è simbolo di purificazione.

Seguendo, invece, una seconda versione, forse più veritiera, Torino venne fondata dai romani nel 28 a.C. per volere di Augusto, con il nome di Augusta Taurinorum, a presidio di confine dell’Impero. All’epoca, la città era divisa in due: nella zona occidentale, dove sorge il Sole, quindi a rappresentanza del lato più benigno del territorio, e nella zona occidentale, dove invece io Sole tramonta e sorgono le tenebre: è qui che venivano sepolti e crocifissi i condannati. Ecco perché ancora oggi chi crede a queste leggende divide la città in due zone, una nota per il bene e l’altra per il male che sprigiona.

La Mole Antonelliana

Tra i monumenti più famosi di Torino c’è sicuramente la Mole Antonelliana. Vero simbolo della città, è l’opera più conosciuta dell’architetto Alessandro Antonelli. Oltre ai significati più conosciuti, la Mole è uno dei simboli esoterici di magia bianca del Capoluogo piemontese. Secondo gli esperti di esoterismo, la Mole sarebbe un’enorme antenna che irradia l’energia positiva presa dal sottosuolo di tipo maschile (quella femminile è invece collegata alla Gran Madre) in grado di fare da equilibratore.

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Fonte: 123RF

La Mole Antonelliana

Una leggenda che riguarda la Mole vuole che custodisca il Sacro Graal, in quanto la statua della Fede davanti alla Gran Madre avrebbe lo sguardo rivolto proprio verso l’edificio. Inoltre, la Mole rappresenta uno dei tanti simboli massonici italici. Infatti, Antonelli, l’architetto che ne iniziò la costruzione nel 1863, era un massone.

Infine, Friedrich Nietzsche vide nella Mole l’immagine di Zarathustra. In una sua lettera scritta quando era a Torino, infatti, il filosofo riporta di averla “Battezzata Ecce Homo” e di averla “circondata nello spirito con un immenso spazio“. Secondo il suo biografo, Anacleto Verrecchia, Nietzsche amava pranzare nei dintorni della Mole per goderne dei benefici influssi.

La Gran Madre

La Gran Madre è una delle chiese più belle di Torino ed è considerata come un forte punto di magia bianca. Si dice che qui sia nascosto il Sacro Graal. A sostegno di questa teoria contribuiscono le due statue poste davanti alla chiesa: una di queste rappresenta la religione, l’altra invece incarna la fede, in quanto regge una coppa (che simboleggia, appunto, il Santo Graal). Si dice che lo sguardo della prima indichi il percorso da seguire per trovarlo (forse alla Mole Antonelliana, ma potrebbero anche essere il Palazzo di Città o Moncalieri, nel Medioevo frequentata dai Templari).

Infine, c’è da considerare il nome inusuale per un luogo di culto cristiano, in quanto evoca una pagana Grande Madre, intesa come madre di tutti i viventi, alla base di tutti i culti misterici dell’antichità.

Piazza Solferino e la sua fontana

La fontana Angelica di piazza Solferino è in bronzo e racchiude in sé la cultura massonica. Tra le quattro statue, le due maschili rappresentano l’autunno e l’inverno ed entrambe versano l’acqua dagli otri, simbolo di conoscenza. Metaforicamente parlando, rappresenterebbero il primo step che gli iniziati massonici devono compiere per completare il percorso massonico. Pare che rappresentino anche i due sostenitori delle colonne di Ercole, oltre le quali gli antichi credevano vi fosse l’infinito. Le figure femminili, invece, rappresentano la primavera e l’estate, l’amore sacro e l’amore profano.

La fontana, opera del 1929, doveva essere collocata davanti al duomo cittadino, ma incontrò l’opposizione della chiesa, a causa proprio delle simbologie non gradite. Era forse noto che la fontana era stata voluta da due massoni, Paolo Baiotti, ministro di Casa Savoia e Giovanni Riva?

Piazza Statuto

Piazza Statuto è un luogo considerato negativo, in quanto coincide con il vertice del triangolo di magia nera di cui la città farebbe parte con San Francisco e Londra. Pare, inoltre, che gli antichi romani avessero collocato in questa zona della città la necropoli e la vallis occisorum ovvero il patibolo dove venivano giustiziati i criminali. Ad aggiungere caratteristiche negative a questo luogo ci pensa poi lo snodo centrale delle fognature posto al centro della piazza che, nell’antichità, venivano chiamate “cloache” ossia “bocche dell’inferno”.

Il monumento più famoso di questa piazza, la fontana del Traforo del Frejus, pare sia suscettibile di un’interpretazione diversa dalla versione tradizionale, che vuole che questo monumento sia un omaggio ai minatori caduti duranti i lavori del traforo: per gli illuminati il Genio Alato rappresentato in cima è la personificazione di Lucifero, che guida le forze dell’oscurità, guardando con aria di sfida le forze benigne, ossia l’oriente, simbolo di luce e nascita. Inoltre, in precedenza sulla sua testa era collocata una stella a cinque punte che poi fu rimossa: forse un terzo occhio? Infine, nella piazza si trova anche l’obelisco geodetico, che sta a indicare il passaggio del 45° parallelo che, per gli esperti di magia, indica il centro delle potenze maligne della città.

Fontana del Traforo del Frejus 

Fonte: 123RF

Fontana del Traforo del Frejus

Il portone del diavolo

Il portone del diavolo a Torino del Palazzo Trucchi di Levaldigi al civico 40 di via XX Settembre presenta un batacchio centrale che raffigura il demone con due serpenti mentre scruta chiunque bussi alla porta. Per questo è meglio conosciuto come il “portone del Diavolo”, un luogo che sarebbe carico di energia negativa e attorno al quale si narrano tante leggende. Quella più inquietante è sicuramente la storia dell’origine del portone: molti, infatti, raccontano che questo portone sia comparso improvvisamente in una notte, alimentando così leggende come quella che fosse opera del diavolo. Ad avvalorare l’ipotesi, anche misteriosi omicidi e sparizioni. Una su tutte, la storia del Maggiore Melchiorre Du Perril scomparso al suo interno nel 1817 e ritrovato vent’anni dopo, murato tra due pareti.

Il portone del diavolo a Torino

Fonte: 123RF

Il portone del diavolo a Torino

Via Lascaris e gli “occhi del diavolo”

In via Lascaris, una via secondaria nei pressi di Piazza Castello, c’era, in passato, una Loggia Massonica. Alla base del palazzo, oggi sede di una banca, si trovano delle strane fessure a forma di occhi, detti “infernotti”, che dovevano essere dei punti di sfiato e/o di illuminazione per i locali nel sottosuolo. Negli anni, a causa della loro strana forma, si è diffusa la credenza che si trattasse degli “occhi del diavolo”.

TORINO-OCCHI-DIVAOLO

Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Le fessure dette “occhi del diavolo” a Torino

Piazza Castello

Nei sotterranei di Piazza Castello, probabilmente tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, la leggenda dice che si trovino le Grotte Alchemiche: si tratta di luoghi in cui i grandi Alchimisti hanno il potere di trasformare anima e corpo in qualcosa di superiore, unendolo all’Essenza del Tutto. Durante gli scavi per la costruzione della ferrovia, infatti, è emersa un’antica necropoli ritrovata nel sottosuolo.

In queste stanze segrete sarebbe possibile operare sul tempo, sulla materia e sulle coincidenze, influenzando il futuro, il presente e il passato del mondo. Sulla superficie della piazza, invece, si trova la cupola del Guarini, che racchiude il talismano più “bianco” e potente della Cristianità: la Sindone.

Oltre a questo monumento, si trova nella piazza anche l’obelisco geodetico, detto anche “Guglia Beccaria”, sulla cui sommità sorge un astrolabio che, secondo gli esperti di magia, indicherebbe il cuore delle potenze maligne della città. Vicino alla piazza invece, in Via Lessona, si trova la Domus Marozzo dove si dice alloggiò Nostradamus venuto a Torino per curare la sterilità di Margherita di Valois, moglie di Emanuele Filiberto. Proprio qui, il mago incise su una lapide la scritta “Nostradamus ha alloggiato qui, dove c’è il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi disprezza avrà la rovina intera”.

Palazzo Reale

La cancellata di Palazzo Reale segnerebbe il confine tra la città bianca e quella nera: il cancello del palazzo Reale, con le due stature dei Dioscuri, Castore e Polluce. La cancellata fu eseguita nel 1840 da Pelagio Palagi (1775-1860) e collocata per delimitare la piazzetta reale da piazza Castello. Ad ornamento furono posti dei candelabri sulla sommità dei pilastri, e dei pannelli con il simbolo mitologico della Medusa nella parte centrale. È qui che si trova l’immaginaria linea di demarcazione tra la Torino sacra e quella diabolica, tra la zona Est da quella Ovest, tra la parte della luce a quella delle tenebre.

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I Mercatini di Natale di Trento: info e consigli utili

Questo è il periodo più atteso dell’anno, quando le città si trasformano con luci e colori ed è possibile vivere la magia del Natale. Tra i mercatini di Natale più famosi d’Italia ci sono sicuramente quelli di Trento. Tra la cornice magica delle montagne che fa da sfondo a questa bellissima città del Nord Italia, qui si può vivere la vera essenza di questa festa, probabilmente fra le più autentiche. Si tratta di mercatini natalizi da non perdere assolutamente, accompagnati da numerosi eventi, adatti a grandi e bambini.

I mercatini di Natale di Trento, pura magia

L’Avvento è davvero qualcosa di unico e strepitoso in questa magica città, dove i visitatori, passeggiando tra vie e piazze del centro storico, possono osservare i bellissimi addobbi. L’appuntamento più atteso dai cittadini e non solo, amanti del Natale, sono sicuramente i mercatini di Trento, che si tengono in due zone distinte della città.

Si tratta di Piazza Fiera Piazza Cesare Battisti, nel centro storico. Si contano circa 70 casette in legno in Piazza Fiera, incastonate fra le mura merlate della città e del suggestivo Palazzo Vescovile, e circa 20 casette in Piazza Battisti, davanti al Castello del Buonconsiglio. Sono presenti, come ormai da tradizione, sia stand gastronomici che stand di prodotti artigianali del territorio, presso i quali i visitatori possono assaporare sapori e specialità culinarie tipiche, oltre che bere ottimi vini locali. Passeggiando fra questi stand, quindi, sarà possibile acquistare decorazioni natalizie, presepi, candele oppure originali idee regalo in legno, vetro o ceramica.

Molto apprezzato è l’angolo gourmet “Sapori del Mercatino”, in cui si potrà partecipare alla degustazione di prodotti trentini ed altoatesini, come il Tortel de patate o i Cevap della Valle dei Mocheni.

Stand gastronomico al mercatino di Natale di Trento

Fonte: GettyImages

Stand gastronomici ai mercatini di Natale di Trento

Quando si svolgeranno?

Ma quando sarà possibile vivere questa esperienza natalizia a Trento? I mercatini saranno aperti da Venerdì 22 Novembre 2024 a Lunedì 6 Gennaio 2025, giorno dell’Epifania. La soluzione ideale per chi, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui le giornate sono molto corte, decide di passare un weekend alternativo, avvolti da un’atmosfera gioiosa e vivace come quella dei mercatini di Trento.

Mercatini di Trento, info utili

I mercatini di Natale di Trento si tengono, dunque, in due location da sogno, Piazza Fiera e a Piazza Mostra, che si trovano entrambe nel centro storico della città di Trento. Passeggiare fra le casette in legno di questo mercatino è qualcosa di unico, un’esperienza da non perdere, ma bisogna fare molta attenzione agli orari di apertura e ad eventuali chiusure ed aperture straordinarie.

Gli orari di apertura al pubblico, sia del polo gastronomico che dell’artigianato, sono i seguenti:

  • il mercatino è aperto tutti i giornidalle 10.00 alle 20.00;
  • il venerdì, sabato e domenica solo gli stand gastronomici saranno aperti dalle 10.00 alle 21.00. Le restanti casette, che non somministrano cibo e bevande, rispetteranno gli orari normali, dalle 10.00 alle 20.00.

Come già anticipato, ci saranno anche dei giorni di apertura e chiusura straordinaria:

  • Martedì 24 ed Martedì 31 dicembre 2024 tutto il mercatino sarà aperto dalle 10.00 alle 18.00;
  • il 25 Dicembre, il giorno di Natale, tutto il Mercatino resterà chiuso;
  • Sabato 7 dicembre 2024 solo gli stand gastronomici, di entrambe le piazze, saranno aperti con orario straordinario dalle ore 10.00 alle ore 22.00. Mentre, gli stand d’artigianato ed i commercianti, saranno aperti dalle 10.00 alle 20.00;
  • Domenica 5 gennaio 2025, ultimo giorno prima della chiusura dei mercatini natalizi, solo gli stand gastronomici avranno un orario d’apertura dalle 10.00 alle 21.00, mentre gli stand di artigiani e commercianti dalle 10.00 alle 20.00.

Tutti gli altri eventi natalizi

Trento è, senza ombra di dubbio, la città del Natale. Durante il periodo dell’Avvento la città si trasforma in un magico mondo per grandi e bambini. Qui, infatti, è possibile visitare il Villaggio incantato di Babbo Natale, in piazza Dante. Un polo dove le famiglie potranno passare delle giornate all’insegna del divertimento e del relax. Un villaggio che fa sognare i più piccoli, con le sue casette addobbate, i laboratori creativi, ma anche la pista degli slittini, il magico trenino di Natale e lo zucchero filato. Insomma, il posto giusto per essere coccolati in attesa del Natale. Il Villaggio incantato di Babbo Natale sarà aperto dal 22 Novembre 2024 al 6 Gennaio 2025, dal Lunedì al Venerdì dalle 15.00 alle 19.00, il Sabato e la Domenica, ma anche il 23, 24, 26 e 27 Dicembre ed il 2 e 3 Gennaio, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

Ci sarà anche la possibilità di salire a bordo del Trenino dei Castelli, dove, accompagnati da guide esperte, i visitatori potranno partire alla scoperta della storia e dell’arte locale, ma anche dei profumi del Natale della Val di Non, della Val di Sole e del capoluogo. È un’esperienza sicuramente da non perdere, partendo alla scoperta di alcuni dei castelli più belli del Trentino, ma anche di borghi più belli d’Italia, come Ossana, con i suoi 1600 presepi artigianali allestiti in tutto il paese. Si passa poi dal bellissimo Castello di San Michele e Castel Valer, per poi finire tra i gusti ed i sapori del mercato di Natale di Trento, senza dimenticare un buon vin brulè.

Queste sono solo alcune delle tappe del Trenino dei Castelli, in partenza dalla stazione Trento-Malè di Trento, ogni sabato a partire dal 30 Novembre, al costo di 89,00€, prezzo intero, 79€, per i minori di 16 anni, e gratuito per i bambini fino a 4 anni.

Inoltre, in città durante questo periodo saranno presenti diversi spettacoli teatrali e culturali, tra mostre ed opere d’arte presenti in vari punti delle città e la possibilità di visitare i diversi siti storici di Trento, come il Castello del Buonconsiglio.

Piazza della Fiera a Trento, dove si svolge il Mercato di Natale

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Piazza della Fiera, luogo che ospita il Mercatino di Natale di Trento

Come raggiungere Trento

La città di Trento è raggiungibile in auto attraverso l’autostrada A22 Brennero-Modena. Per chi decide di raggiungere la città in macchina, si consiglia di fare molta attenzione alla presenza di una zona a traffico limitato nel centro storico cittadino, accessibile solamente ai mezzi autorizzati. Nei pressi del centro di Trento sono disponibili diversi parcheggi a pagamento, dai quali sarà facile raggiungere i mercatini di Natale.

Per chi invece preferisce spostarsi in treno, la stazione ferroviaria di Trento (servita comodamente da treni regionali, intercity e ad alta velocità) si trova in Piazza Dante, a meno di 5 minuti a piedi dal centro storico. Nelle vicinanze è possibile trovare la stazione dei taxi, la fermata degli autobus e delle corriere e un ottimo servizio di bikesharing.

La città di Trento non è servita da un proprio aeroporto. Il più vicino è l’Aeroporto di Verona-Villafranca Valerio Catullo, che dista circa 95 km. Da qui, si può raggiungere Trento in auto, percorrendo l’autostrada A4 e l’autostrada A22 (serve circa un’ora), oppure in treno dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, che è collegata allo scalo aeroportuale da un comodo servizio di bus navetta. In alternativa, gli altri scali più vicini sono quello di Treviso Antonio Canova, quello di Bergamo Orio Al Serio e quello di Venezia Marco Polo, tutti ben collegati a Trento sia dalla rete autostradale che da quella ferroviaria.

Insomma, non c’è davvero motivo per lasciarsi sfuggire l’occasione di andare alla scoperta di Trento e dei luoghi magici da cui è circondata.