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La spettacolare installazione nel deserto che si muove col vento

C’è qualcosa di magico che sta accadendo proprio adesso nel deserto di Abu Dhabi, un incantesimo plasmato dall’uomo e portato a compimento dalla natura, che cambia, si trasforma e muta, proprio come lo fa il vento. Il fautore di questa magia è Jim Denevan, un artista contemporaneo statunitense che celebra la bellezza effimera ed eterna della natura.

La sua nuova installazione, un’opera che vive e respira, si trova nel deserto di Abu Dhabi. È fatta solo di sabbia e si muove col vento ed è uno dei capolavori più grandi, maestosi e affascinanti che l’uomo abbia mai creato in collaborazione con Madre Natura.

La nuova installazione nel deserto di Abu Dhabi

Self Similar, questo il nome dell’ultima installazione di Jim Denevan, ha trasformato l’arido deserto in un museo a cielo aperto regalando a chiunque arrivi fin qui una visione davvero mozzafiato. Ci troviamo ad Abu Dhabi, e più precisamente sull’isola di Fahid, tra le dune di sabbia che si affacciano sul mare.

È qui che l’artista statunitense ha deciso di creare un’opera di land art straordinaria, forse la più grande mai creata dall’uomo. Un capolavoro in movimento che si trasforma, e che non resta mai uguale a prima, che ci ricorda tutta la grandiosità di Madre Natura.

Self Similar è caratterizzata da 19 cerchi concentrici che si espandono verso l’esterno e verso l’alto. Questi sono stati ricreati attraverso centinaia di piramidi, 448 per l’esattezza, che disposte accuratamente – e viste dall’alto – evocano la forma di un mandala effimero e bellissimo.

Ma si tratta anche di un’opera immersiva, dove il visitatore è chiamato a diventare parte integrante del processo artistico. Lo spazio tra le piramidi, infatti, è percorribile a piedi. La sensazione finale è quella di trovarsi all’interno di un labirinto di sabbia che trasporta in dimensioni oniriche.

Self Similar, come vi abbiamo anticipato, è un’opera vivente, che muta e si trasforma, proprio come gli esseri umani e la natura. A causa del vento e degli agenti atmosferici che si abbattono sull’isola di Fahid, infatti, le piramidi di sabbia si alzano e si abbassano, si spostano e si trasformano e raccontano la vulnerabilità e la forza della natura.

Self Similar, come visitare la maestosa opera di land art

Come abbiamo anticipato, Self Similar è situata sull’isola di Fahid, ad Abu Dhabi. L’opera fa parte del programma Public Art Abu Dhabi, una manifestazione inaugurale promossa dal Dipartimento di Cultura e Turismo e che prevede ben 35 opere site specific nella capitale degli Emirati Arabi Uniti.

Self Similar sarà visibile e visitabile fino al 30 gennaio del 2024. Oltre a passeggiare tra le piramidi, i visitatori possono scalare due dune che si sono trasformate in punti di osservazione che permettono di ammirare dall’alto l’intero paesaggio. Il cuore dell’opera, invece, consentirà alle persone di contemplare la simmetria geometrica e la connessione di questa con la natura.

Il consiglio? Restate tra le dune fino al tramonto. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, l’installazione si trasforma in uno scintillante spettacolo di luci grazie alla presenza di migliaia di lanterne solari.

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Val Rendena, un angolo d’italia selvaggio e misterioso

Nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta sorge una di quelle valli che pare dipinta dalle mani di un artista straordinario. Un magnifico angolo d’Italia immerso nella natura più autentica, puntellato di tipici borghetti e dove la vita scorre dall’insegna della lentezza e dell’ospitalità. Siamo in Val Rendena, vera e propria meraviglia del Trentino.

Cosa aspettarsi

La Val Rendena è un fazzoletto di terra emozionate incorniciato dalle Dolomiti di Brenta, patrimonio Unesco. Pare un mondo a parte anche grazie ai suoi 1.650 metri di altitudine in cui si sviluppano contesti di grande silenzio, dove la natura domina incontaminata, e in cui si fanno spazio borghi, località glamour ed eventi sportivi.

Fare un viaggio da queste parti significa scoprire un territorio che pare intriso di mistero, selvaggio, ma che allo stesso tempo è anche luminoso, pieno di acqua e pascoli, di boschi, di rocce e ghiacciai meravigliosi. Un microcosmo dove tutto riesce a conservarsi in maniera quasi ottima: i maestosi ghiacciai Adamello e Presanella, le  torri e pinnacoli del Gruppo di Brenta, le nude pareti granitiche e poi i prati, i boschi, i torrenti, i laghi e le cascate.

Madonna di Campiglio, Italia

Fonte: iStock – Ph: Stefano_Pellicciari

Veduta di Madonna di Campiglio, Val Rendena

I borghi della Val Rendena

La Val Rendena è composta di diversi piccoli borghi e località che sono una più speciale dell’altra. Una di queste è Pinzolo, dove senza ombra di dubbio merita una visita la chiesa cimiteriale di San Vigilio che conserva diversi prestigiosi affreschi all’interno ma anche una meraviglia all’esterno: “La Danza Macabra”, posto sulla facciata Sud. Si tratta di un vero e proprio capolavoro perché è lungo 21 metri e contiene 40 personaggi a dimensione umana.

Frequentata sia in estate che in inverno, è ideale per le famiglie ma anche per chi ama la neve: lo sci alpino è sicuramente uno dei motivi che spinge a scegliere Pinzolo per le settimane bianche grazie alle sue piste, soprattutto di media difficoltà.

Un altro borgo da non perdere è la famosissima Madonna di Campiglio, frazione di Pinzolo, che sa colpire per la sua eleganza. Situata a 1.550 metri di altitudine, è una delle migliori stazioni sciistiche italiane, ma anche meta perfetta per praticare moltissimi sport in tutte le stagioni e per ammirare la natura più vera. Volete un esempio? Il bellissimo Lago Nambino che regala dei panorami che arrivano dritti al cuore.

Da non perdere è anche Darè dove vi sembrerà di tornare indietro nel tempo: è pieno di e tipiche casette in pietra come la Casa Cues, che si distingue per essere un ottimo esempio di architettura medievale. Bellissima è anche la fontana di piazza Roma.

Poi ancora Villa Rendena, il cui centro storico è incorniciato da vecchie case con muri massicci con incastrati portali di granito, e Sant’Antonio di Mavignola, nota stazione di soggiorno estiva e pure invernale.

Molto suggestivo è anche Spiazzo che vanta una bellissima chiesa dedicata a Sant’Antonio che rappresenta un connubio di architettura romanica e gotica. Da queste parti da non perdere è il Museo della Guerra Bianca Adamellina in cui poter ammirare tutti gli oggetti rinvenuti sui sentieri percorsi dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale.

Voliamo ora a Strembo, un borgo antichissimo in cui scorre il fiume Sarca, nella cui ansa è sorto il parco fluviale che, insieme all’area ricreativa, forma un’ampia zona in cui potersi rilassare a dovere.

Infine – ma i borghi della Val Rendena non sono finiti qui – Bocenago che ancora oggi conserva al massimo la tipica architettura rurale dei suoi edifici  legata all’economia silvo-pastorale. Parliamo quindi di strutture con robusti basamenti in muratura di forma rettangolare, dove trovavano spazio il focolare e la stalla.

Con i portali in granito, vantano originali poggioli che a loro volta si affacciano su curiose stradine. Il centro del paese è indicato da un’originale fontana composta da due grandi massi, uno di granito a simboleggiare l’Adamello, e uno di dolomia a richiamare le Dolomiti di Brenta.

Pinzolo, Val Rendena

Fonte: iStock

Bellissima veduta di Pinzolo, Val Rendena

La natura della Val Rendena

La Val Rendena è il posto perfetto per vivere la natura d’alta quota. D’inverno è un tappeto di bianco, ma nelle altre stagioni a dominare è il verde lambito dal fiume Sarca che permette di avere una rete di oltre 400 km di sentieri in cui sorgono autentici gioielli naturali.

Tante gioie le possono vivere anche gli amanti della mountain bike, perché qui fa tappa la “Bike Transalp”, e coloro che adorano il golf grazie a due straordinari green: il Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio e il Golfclub Rendena a Bocenago.

Ma la verità è che in questo meraviglioso angolo d’Italia la montagna mostra la sua personalità nelle cime rocciose del Gruppo di Brenta, dell’Adamello, della Presanella e del Carè Alto. Un posto ottimale, quindi, per praticare sport come l’arrampicata, l’alpinismo e l’escursionismo.

Da Pinzolo, per esempio, si può arrivare al Doss del Sabion che è uno dei punti più panoramici della zona perché fa posare lo sguardo tra malghe ed emozionanti orizzonti. D’inverno, invece, da queste parti ci sono più di 150 km di piste adatte a tutti i livelli.

Poi ci sono le suggestive valli laterali, come la Val Genova, che si rivelano dei veri paradisi acquatici grazie alle loro attrazioni. Un esempio di tutto questo sono le cascate di Nardis, un fragoroso salto d’acqua che precipita per oltre 130 metri tra le montagne del Parco Naturale Adamello Brenta.

Altrettanto interessante è la piccola, ma non meno emozionante, cascata del Masanel che si fa spazio nel paese di Bocenago. Per raggiungerla occorre fare un’escursione semplice e rigenerante che può essere praticata anche dai bambini.

Infine, sappiate che la Val Rendena è da prendere in considerazione anche se si cerca una vacanza dedicata al benessere in quanto sono stati creati dei particolari percorsi che possono portare numerosi benefici. Parliamo di itinerari come la camminata a piedi nudi su cortecce, erba e ciottoli, natural Kneipp, silence room, Bagno di Foresta e natural walking.

Insomma, la Val Rendena è in grado di accontentare davvero tutti.

Val Rendena in inverno

Fonte: iStock

Veduta della Val Rendena in inverno
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La natura ha dipinto di bianco la città: è una fiaba invernale

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi tra dicembre e gennaio, quando le luci abbaglianti del Natale si spengono rivelando paesaggi silenziosi e mozzafiato. È la magia dell’inverno che prende vita, è la neve che avvolge le strade, i quartieri e le piazze di alcune destinazioni del mondo trasformandole in cartoline di immensa bellezza.

La natura, anche se in letargo, continua a dare spettacolo. Lo fa questa volta attraverso il freddo e il gelo, con la neve che invade e pervade borghi e Paesi che si mostrano abbigliati di candida intensità. Gli amanti della stagione fredda sanno bene che questo è il momento perfetto per organizzare viaggi inediti e straordinari, quelli che conducono alla scoperta di paesaggi solitari e silenziosi, ma estremamente suggestivi.

Tra questi c’è anche Jilin, capitale dell’omonima provincia cinese situata nella regione nord orientale del Paese. È qui, che sulla riva del fiume Songhua, cittadini e viaggiatori hanno potuto assistere a un incantesimo: la brina ha ricoperto completamente il viale alberato, mentre la neve ha avvolto le strade con il suo candido manto. Così l’intera città si è trasformata in una fiaba invernale.

Lo straordinario scenario invernale in Cina

È successo all’improvviso e ha lasciato senza fiato: gli abitanti della città di Jilin si sono risvegliati nel regno di Frozen. Non è la prima volta che la natura ci regala visioni così superlative, certo è che alla grande bellezza non ci si abitua mai.

Se volete farne incetta, allora, il consiglio è quello di organizzare un viaggio in Cina: tra praterie, deserti, montagne, laghi, fiume e migliaia di chilometri di costa, questo Paese incanta e stupisce in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni trasformandosi nel palcoscenico degli show più affascinanti di Madre Natura.

Uno di questi è in scena proprio ora a Jilin, nel nord est della Cina, e più precisamente sulle rive del fiume Songhua, uno dei più grandi e importanti corsi d’acqua del territorio che attraversa le province di Heilongjiang e Jilin. Durante l’inverno, quando le acque del grande fiume si ghiacciano, l’area si trasforma in una sorta di parco giochi invernale per persone di ogni età.

Anche se Jilin non è propriamente una destinazione battuta dal turismo di massa, vale davvero la pena organizzare un viaggio qui durante la stagione fredda. Basta guardare le foto per capire il motivo: sembra davvero di essere nel regno di Frozen.

Gli alberi di Jilin sono completamente ricoperti di ghiaccio e brina

Fonte: Getty Images

Gli alberi di Jilin sono completamente ricoperti di ghiaccio e brina

La neve ha colorato di bianco questa città: è magia

Cosa succede nella città di Jilin, quando l’inverno arriva, lo abbiamo già detto: la brina invade e pervade gli alberi che corrono lungo la riva del fiume mentre la neve, tutto intorno, tinge la città di bianco. Gli amanti degli scenari invernali dovrebbero davvero inserire questa destinazione nelle loro travel wish list. Anche se dall’altra parte del mondo, il paesaggio vale davvero il viaggio.

Jilin, situata nell’omonima provincia, offre molte attrazioni turistiche. Tra gli hotspot imperdibili segnaliamo il Monte Jingyuetan Scenic Area, il Parco Forestale di Songhua, il Museo della Scienza di Jilin e il Palazzo Pubblico della città. Per gli amanti del benessere, invece, imperdibili sono le sorgenti termali del territorio.

E se questo non dovesse bastarvi, allora, ci pensa la natura a trasformarsi nell’ennesima attrazione turistica, forse la più bella, quella che trasforma la città in una meravigliosa cartolina invernale.

La città cinese che sembra una cartolina d'inverno

Fonte: Getty Images

La città cinese che sembra una cartolina d’inverno
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Questa città è stata trasformata in una fiaba popolata da elfi

Esiste un posto, non poi così lontano dall’Italia, che ha appena subìto un incantesimo. Una cittadina pittoresca e tranquilla popolata da poco più di 8.000 anime che sorge sulle sponde del lago e che con gli anni è diventata un punto di riferimento per tutti gli amanti del benessere e delle esperienze a ritmo slow. Questo luogo si chiama Évian-les-Bains.

È qui, nel dipartimento dell’Alta Savoia, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, che durante il periodo dell’Avvento accade qualcosa di magico. Le strade, i quartieri e le piazze della cittadina, infatti, si trasformano in una fiaba popolata da elfi. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più bella da vivere e da condividere questo Natale.

Évian-les-Bains, la città che si trasforma in una fiaba

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, in Francia, e più precisamente a Évian-les-Bains. La cittadina, situata a circa un’ora di auto da Annecy, è conosciuta soprattutto per il centro termale sul lago Lemano, ma anche per i suoi casinò e gli hotel di lusso. Se il nome vi ricorda qualcosa, non vi sbagliate. La località francese, infatti, è conosciuta in tutta Europa anche per l’omonima acqua.

Organizzare un viaggio a Évian-les-Bains è davvero un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione. Lo è soprattutto per tutti quei viaggiatori che vogliono vivere esperienze slow facendo il pieno di bellezza e di benessere. Tuttavia, vi consigliamo di raggiungere la cittadina francese nel mese di dicembre perché è proprio in questo periodo che accade qualcosa di incredibile.

Nei giorni che precedono l’arrivo dell’inverno e del Natale, infatti, Évian-les-Bains sembra diventare vittima di un incantesimo. Gli abitanti della città raccolgono i legni che le acque del lago Lemano depositano sulla riva, poi comincia la magia: il centro storico della città si trasforma in un villaggio fatto di case di legno e sculture monumentali mentre le strade si popolano di elfi.

Si tratta del popolo dei Flottin, che secondo la leggenda ufficiale, si trasferisce nella cittadina francese per celebrare il momento più magico di sempre. Di loro si dice che soni molto ospitali, al punto tale che Babbo Natale si rifugia qui per qualche giorno.

Évian les Bains

Fonte: IPA

Évian les Bains, la città che a Natale si trasforma in una fiaba

Il villaggio favoloso

Il villaggio favoloso, questo il nome della manifestazione (in francese Le Fabuleux Village), è molto più di un evento. Si tratta di un’esperienza incredibile e unica al mondo che trasforma completamente una città in una fiaba natalizia tutta da vivere e condividere. A partire dal 16 dicembre, e fino al 7 gennaio, le strade di Évian-les-Bains si accendono di magia.

Le sculture di legno sono ovunque: nei pressi del porto, sulle barche, tra le strade e nelle piazze, insieme a loro anche i simboli del Natale come il maestoso albero e le proiezioni a tema sulle facciate degli edifici. E poi ci sono le storie che riecheggiano tra le strade, i laboratori per grandi e bambini, le prelibatezze gastronomiche territoriali e gli spettacoli teatrali a La Toupine. Ovviamente non mancano gli elfi, fautori dell’incantesimo, che dal tramonto all’alba camminano tra le strade per raccontare avventure e leggende che li riguardano.

Évian les Bains: gli elfi sono arrivati in città

Fonte: IPA

Évian les Bains: gli elfi sono arrivati in città
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Come per magia: dopo due anni il lago riappare

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi quando la natura sceglie di trasformare la terra nel palcoscenico del suo spettacolo più bello. Foreste incantate, cascate maestose, parchi delle meraviglie, montagne multicolor e laghi dalle nuance turchesi: questi sono solo alcuni dei suoi più straordinari capolavori.

Opere d’arte che spingono i viaggiatori a esplorare il globo in lungo e in largo per toccare con mano la grande bellezza della terra. Ma non c’è bisogno di volare così lontano per contemplarla perché anche il nostro Paese ospita tutta una serie di meraviglie che meritano di essere conosciute.

Tra queste anche uno specchio d’acqua incastonato nella natura del Trentino meridionale che, dopo essere scomparso per più di due anni, è riapparso come per magia davanti agli occhi delle persone rivelando uno spettacolo incredibile. Adesso il lago di Loppio è tornato, anche se temporaneamente, ed è più bello che mai.

La storia del lago che non vuole scomparire

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Trentino, nella regione dei paesaggi incontaminati e del laghi dai mille colori, gli stessi che ogni giorno vengono raggiunti da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

A un’altitudine di 224 metri sopra il livello del mare, tra Torbole e Manzano, troviamo il lago di Loppio che, in realtà, lago non lo è più. Dopo la costruzione della galleria Adige-Garda, infatti, lo specchio d’acqua ha perso la sua portata, anche se rimane comunque un’importante zona umida.

Si tratta, infatti, della più grande area palustre di tutta la provincia autonoma di Trento, nonché punto naturalistico di particolare interesse per tutti gli escursionisti. Il bacino prosciugato, infatti, è diventato terreno fertile di una rigogliosa vegetazione, nonché habitat di numerosi esemplari faunistici.

In questa zona, inoltre, è possibile praticare il birdwatching. Le sponde del bacino offrono diverse posizioni strategiche per ammirare la vita e la quotidianità degli uccelli.

Come abbiamo anticipato, però, di quello splendido lago alpino è rimasto solo un biotopo, e come tale è tutelato. Succede però, anche se raramente, che le abbondanti piogge riempiono il bacino, anche se solo per qualche giorno. Ed è quello che è successo proprio adesso: dopo due lunghi anni, infatti, il lago è tornato a splendere.

Dopo due anni il lago riappare: lo spettacolo della natura

Come per magia, il lago di Loppio è tornato a splendere inaspettatamente. In realtà non si tratta di un vero e proprio incantesimo, anche se ci piace immaginarlo come tale, ma la causa è da ritrovarsi nelle piogge abbondanti che lo scorso novembre si sono riversate sul territorio. Queste hanno riempito nuovamente la conca e hanno permesso al lago di emergere.

La notizia, ovviamente, ha fatto il giro del web entusiasmando tutti quelli che non vedevano le acque da tempo. L’ultima volta che il lago di Loppio era stato avvistato, infatti, risale all’estate del 2021. Dopo quel momento il lago è sparito, lasciando al suo posto una conca verdeggiante ma prosciugata.

Per tanto tempo si è creduto che il lago, ormai, fosse solo un lontano ricordo, e invece la natura ha fatto il suo corso e alla fine ha regalato uno spettacolo senza eguali facendo riapparire il lago. Se avete quindi in mente un viaggio in provincia di Trento non perdetevi questa visione a tempo determinato.

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Altro che Grinch, in questi Paesi i personaggi di Natale fanno paura

Il Grinch lo conosciamo tutti: sarà per il romanzo che ne racconta le vicende, o per i film, ma nell’immaginario collettivo la sua figura è legata al Natale ed è un po’ l’antitesi allo spirito di questo periodo dell’anno.

Ma ci sono Paesi che, nella tradizione del Natale non hanno solo momenti di bellezza e condivisione, o gentili signori che portano doni, ma che hanno personaggi che fanno davvero paura: da gatti giganti, a vecchie streghe, da spiriti maligni fino a demoni: i cattivi delle feste e le leggende.

I personaggi di Natale più spaventosi di tutti

Paese che vai, tradizione che trovi. Inevitabile, dunque, che nel folklore ci siano personaggi spaventosi e terrificanti, che hanno popolato fiabe e leggende (e probabilmente le notti insonni di molti bambini). Comprese quelle legate alle tradizioni delle feste e al Natale. Perché se è vero che in tanti luoghi del mondo questo è un momento di gioia e condivisione, è anche vero che le storie tramandate dal passato non raccontano solo questo, ma anche di mostri e demoni.

Come accade in Islanda, dove il Gatto di Yule (Jólakötturinn), animale di grandi dimensioni e molto feroce, secondo la leggenda si nasconde nella campagna pronto a sbranare le persone che non hanno ricevuto dei vestiti nuovi da indossare prima della notte del 24 dicembre. Ancora oggi, quindi, c’è chi porta avanti la tradizione di scambiarsi capi d’abbigliamento i giorni prima che arrivi il Natale.

Sempre in Islanda ci sino gli Yule Lads, 13 esseri che somigliano a orchi che – dal 12 al 24 dicembre – entrano a uno a uno nei paesi per fare degli scherzi. Ripartono (rigorosamente uno alla volta) tra Natale e l’Epifania.

Germania e Austria (ma non solo): i personaggi più paurosi

Tra Germania, Austria  – e altri paesi limitrofi – ci sono altri personaggi paurosi. Terrificante anche Frau Perchta, la cui figura è nota nella Germania meridionale e in Austria. La sua descrizione fisica è sempre diversa, ma ciò che compie resta uguale. Si racconta che giri per le montagne durante il periodo di Natale, per poi entrare nelle case la notte che precede l’Epifiania. A chi è stato buono lascia monete d’argento nelle scarpe, mentre i cattivi fanno una brutta fine.

La storia di Hans Trapp, invece, è nota nella zona dell’Alsazia Lorena. Si dice che si presenti come un anziano uomo coperto di pelli e che chieda ai bimbi di recitargli una poesia. Se ci riescono nessun problema, ma diversamente arrivano i guai: la leggenda racconta che li prende a frustate.

In Austria e Germania (ma anche in alcune aree del Friuli – Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige), poi, ci sono i Krampus protagonisti della notte precedente al giorno di San Nicola. L’aspetto è terrificante, si tratta di demoni che hanno corna e zanne, e si muovono per le strade cercando i bambini cattivi.

Impossibile dimenticare Belsnickel, un uomo che si presenta con una pelliccia (a volte anche con una maschera dotata di una lunga lingua) e dall’aspetto dismesso. Con lui ha un bastone che si dice venga utilizzato per picchiare i bambini cattivi, mentre per quelli buoni ha pronti dolciumi e varie golosità.

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Il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato

Sono tanti, diversi e bellissimi i luoghi da raggiungere adesso, e tutti sono destinati a incantare. Organizzare un viaggio durante il periodo dell’Avvento, infatti, permette di scoprire e riscoprire le città, le capitali, le metropoli e i villaggi che si addobbano a festa e che mostrano il loro aspetto più scintillante.

Tutto merito del miracolo di Natale che prende vita tra le strade, tra le piazze e i quartieri e anima di magia e meraviglia ogni angolo esplorato. Vienna, Budapest, Londra, Parigi e New York: le destinazioni da visitare, dicevamo, sono davvero tantissime. Alcune di queste, poi, sono così celebri per le loro storie, per le tradizioni e le decorazioni che ogni anno fanno il pieno di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Oltre a queste però, esistono dei luoghi davvero sorprendenti che vi permetteranno di vivere una favola dell’Avvento unica e uguale a nessun’altra. A Singapore, per esempio, il Natale tropicale è un trionfo di luci e magia che lascia senza fiato. Ecco perché dovresti preparare i bagagli e salire sul primo volo aereo per raggiungere la Malesia.

Bentornati a Singapore, dove il Natale è una fiaba “calda” da vivere

Il nostro viaggio di oggi ci conduce dall’altra parte del mondo e più precisamente nell’isola città-stato situata nel sud della Malesia. Visitare Singapore, lo sappiamo, è sempre un’ottima idea, lo è perché questa destinazione ospita meraviglie incredibili che non smettono di stupire. Il clima tropicale, le affascinanti aree verdi, i grattacieli e gli edifici futuristici che caratterizzano lo skyline: questi sono solo alcuni dei motivi che spingono gli avventurieri a raggiungere Singapore.

E poi c’è lui, il Garden by the Bay. Un avveniristico parco pubblico, che si snoda su una superficie di oltre 100 ettari nel cuore cittadino, e che è stato eletto da chi lo ha visitato come uno dei luoghi più suggestivi del mondo intero.

Raggiungere Singapore, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è davvero un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. Ma farlo adesso, nel mese di dicembre, vuol dire vivere un’avventura davvero unica. A partire dalla fine di novembre, infatti, l’isola si abbiglia a festa e nonostante le temperature vicine ai 30 gradi è comunque possibile vivere una delle più belle favole natalizie del mondo intero.

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Fonte: Ufficio Stampa

Le luci scintillanti che illuminano Singapore a Natale

Le luci di Natale più belle del mondo

Le luci che hanno acceso di magia Singapore sono tra le più belle del mondo: basta guardare le fotografie che ritraggono il territorio per averne la conferma. Tutto merito della 40esima edizione di Christmas on A Great Street, una manifestazione incantata che ha come obiettivo quello di permettere a cittadini e viaggiatori di vivere l’incanto di Natale, anche se tropicale.

Il tema scelto quest’anno è un invito a risvegliare il bambino che è in noi. Nuvole di zucchero filato che fluttuano nell’aria, alberi maestosi, campanelle, orsacchiotti, renne e bastoncini di zucchero: gli addobbi scelti trasportano in un paesaggio da fiaba che invita a sognare a occhi aperti.

Non manca, ovviamente, il villaggio di Natale, anzi 3. Gli indirizzi da segnare in agenda sono: Shaw House Urban Plaza, Plaza Singapura e Ngee Ann City Civic Plaza. Qui i visitatori potranno fare shopping tra i mercatini, assaggiare le prelibatezze territoriali e caratteristiche del periodo e divertirsi con giochi e attrazioni incredibile.

L’anima della festa sarà, come sempre, Orchard Road. La strada dello shopping più famosa di Singapore si illumina per tutto dicembre con decorazioni e installazioni scintillanti per ricordare ai viaggiatori che la magia del Natale è arrivata in città.

Singapore a Natale: la festa è magica

Fonte: Ufficio Stampa

Singapore a Natale: la festa è magica
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Come in una fiaba: questo castello può diventare la tua dimora

Castelli, manieri e fortezze, torri e magioni sono diventate con gli anni delle vere e proprie attrazioni turistiche. Del resto nessuno rimane immune al fascino delle storie e delle leggende che hanno a che fare con principi e regnanti, regine e cavalieri.

E questo è vero sopratutto quando quelle dimore, che sono diventate il simbolo dei fasti del passato, vengono trasformate in strutture ricettive che consentono di vivere un sogno: quello di indossare i panni di un re per un giorno. In fondo chi non ha mai sognato di trascorrere una notte regale?

In realtà, però, c’è la possibilità di fare molto di più e quindi di non limitarsi soltanto a trascorrere una breve vacanza in un luogo da fiaba perché a Clifton, in Texas, c’è un enorme castello dalle fattezze incantate che può diventare la tua prossima casa.

AAA Cercasi principe per un castello

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Clifton, un centro abitato da poco più di 3.000 persone situato nella contea di Bosque nello stato del Texas. Cittadina tranquilla e ricca di zone verdi, Clifton non è sicuramente una di quelle destinazioni inserite nei radar più turistici, eppure è proprio qui che gli avventurieri di tutto il mondo possono realizzare un sogno: quello di cambiare vita e di trasferirsi in un castello.

Sulle sponde del lago Whitney, un vero e proprio rifugio paradisiaco lontano dal caos e dal disordine delle città, sorge un castello fiabesco che si staglia nel cielo e che vanta un panorama d’eccezione: da una parte le acque placide del lago e dall’altra la natura lussureggiante.

Situato a 30 minuti da Waco, a un’ora da Fort Worth e a 2 ore da Austin, Parsons Castle – questo il suo nome – è ora alla ricerca di un principe e una principessa disposti a trasformare questo castello nella loro dimora.

Parsons Castle

Fonte: Jam Press/Become Legendary / IPA

Parsons Castle, gli interni del maestoso castello di Clifton

Parsons Castle: ecco come acquistare il castello

Le fotografie diffuse lasciano poco spazio all’immaginazione: Parsons Castle è davvero il castello delle fiabe. Rivisitato in chiave moderna, pur mantenendo tutti gli elementi della tradizione come il ponte levatoio, le torri e la sala da ballo, l’edificio è stato messo in vendita e ora in attesa dei prossimi regnanti che lo abiteranno.

Come anticipato, il castello è situato a Clifton, in Texas, e più precisamente nei pressi del lago Whitney. Arroccato su una scogliera, il castello si snoda su 5 piani, e offre una vista mozzafiato su tutto il panorama circostante. L’accesso avviene attraverso un ponte levatoio che permette di raggiungere il grande foyer. Il primo ambiente che si incontra è quello della sala da ballo che si estende per circa 3.000 metri quadrati. All’interno dell’edificio, poi, ci sono 10 opulente camere da letto per gli ospiti, 15 bagni e una suite nuziale.

Il terzo piano, raggiungibile in ascensore, ospita l’attico dei proprietari che comprende una cucina a vista, un soggiorno con sala da pranzo, la camera da letto e numerosi balconi che affacciano sul lago. Completano la proprietà una piccola pensione con tre alloggi, una piscina e una Spa.

Costruito nel 2018, il castello è stato utilizzato per eventi e matrimoni. Adesso, invece, è in vendita – gestita dalla Hacker Property Group -al prezzo di 5,5 milioni di dollari.

Parsons Castle

Fonte: Jam Press/Become Legendary / IPA

Parsons Castle
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Il borgo di Campertogno, tra natura e leggende

È il trionfo della montagna il borgo di Campertogno, una delle più antiche comunità della Valsesia, a 815 metri di altitudine e a 12 chilometri da Alagna, in provincia di Vercelli.

Adagiato ai lati del fiume Sesia, in uno scenario naturalistico di vera bellezza, è quel borgo alpino in cui si fondono in armonia la storia, la tradizione, l’arte e la leggenda.

Cosa vedere a Campertogno

Undici alpeggi e dieci frazioni (Carata, Tetti, Rusa, Otra, Villa, Piana, Piana Ponte, Quare e Pianella) disegnano il territorio di Campertogno che, grazie alla splendida cornice montana e al ricco patrimonio storico e architettonico, attrae e affascina il turista.

A vegliare sul paese è, infatti, il complesso della Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, tra gli edifici religiosi più significativi e antichi della Valsesia, costruita laddove sorgeva una precedente chiesa tardo gotica e ampliata nel Settecento su progetto di Filippo Juvarra: di stile gotico, conserva al suo interno pregevoli affreschi risalenti al XVIII e XIX secolo a opera di artisti quali i fratelli Avondo, Pier Celestino Gilardi e Carlo Borsetti.

Il vicino Oratorio di Santa Marta custodisce a sua volta alcune delle sculture in legno più suggestive del territorio, tra cui spicca il maestoso altare piramidale del Seicento, mentre al di sopra della chiesa trova posto il Museo di Arte Sacra dove ammirare ben 500 oggetti tra arredi, oreficerie, suppellettili, sculture e dipinti.

Altro fiore all’occhiello di Campertogno è poi, in pieno centro, il Teatro Polifunzionale, realizzato nel primo Novecento, che accoglie i dipinti delle allegorie della “Famiglia” e della “Patria” a opera del pittore locale Camillo Verno nel 1933.

Sul finire del paese, invece, merita attenzione Villa Gianoli, magnifica residenza storica ottocentesca che svetta su di uno sperone roccioso rivolto al sole di mezzogiorno, oggi lussuoso albergo a quattro stelle tra le baite del borgo.

Una piacevole passeggiata rivela infine le strette vie dell’abitato, caratterizzate dalle case in pietra con tetti in ardesia e balconate in legno, e l’antico ponte in pietra ad arco.

Ma i dintorni non sono da meno: innumerevoli gli oratori (tra cui citare, in frazione Tetti, l’Oratorio di San Marco con affreschi del Settecento di Orgiazzi “il Vecchio”, e, in località Avigi, l’Oratorio della Madonna delle Grazie con un prezioso altare ligneo), le cappelle e le chiese (come, ad esempio, la seicentesca Chiesa di San Carlo a strapiombo sul fiume), a testimonianza di un forte senso di devozione e dell’attitudine alla realizzazione di opere d’arte sacra.

Cosa fare nel grazioso borgo alpino

Oltre a scoprire le bellezze artistiche e architettoniche, a Campertogno sono molte le occasioni per vivere vacanze attive all’aria aperta e praticare svariate attività outdoor, primo su tutti il trekking lungo sentieri di sicuro interesse come il Sentiero dell’Arte che consente di raggiungere l’Alpe Cangello camminando in un ambiente stupendo in ogni stagione: oltre alla tipica flora alpina, si incontrano il cinquecentesco Santuario della Madonna del “Callone” (ovvero “grosso callo” con riferimento allo spuntone roccioso su cui sorge la chiesa) e quindici cappelle raffiguranti i quindici misteri della vita della Madonna dipinti dai fratelli Avondo.

Non mancano poi un tratto di pista ciclabile percorribile in mountain bike, un’area attrezzata con campo da tennis, e le discipline acquatiche più amate dagli sportivi che raggiungono Campertogno: rafting, hidrospeed, canoa e kayak.

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Il Natale a Disneyland Paris è tutta una magia

Perché trascorrere il Natale a casa, quando ci si può tuffare in un mondo magico? Stiamo parlando di quello di Disneyland Paris, uno dei parchi divertimenti più belli di tutti i tempi: tra attrazioni meravigliose, decine di alberi natalizi illuminati e tanti spettacoli divertenti per grandi e piccini, le sorprese sono pressoché infinite. Andiamo alla scoperta di tutte le novità dell’anno, per tornare un po’ bambini.

Il Magico Natale Disney: le novità

Se amate le atmosfere magiche del Natale e il mondo animato vi fa ancora sognare, allora non c’è luogo migliore per le vostre prossime vacanze. Il parco divertimenti tematico che si trova a pochi passi dalla capitale francese è un connubio di meraviglie che vi lascerà a bocca aperta: sino al 7 gennaio 2024, va in scena la stagione de Il Magico Natale Disney, una delle tradizioni più famose – e amate! – di Disneyland Paris. Per l’occasione, le vie sono vestite a festa con centinaia di decorazioni natalizie. A partire, ovviamente, dal celebre albero di Natale alto ben 24 metri, illuminato da luci colorate e impreziosito da oltre 1.000 addobbi di ogni foggia.

Sono naturalmente previsti tantissimi spettacoli, che intrattengono grandi e piccini con la loro magia. È il caso della Sfavillante Parata Natalizia di Topolino, un appuntamento assolutamente da non perdere: giorno e notte, cinque carri giganteschi allestiti a tema percorrono la Main Street assieme a tanti personaggi Disney e – ovviamente – a Babbo Natale, tra musiche festive e balli sfrenati. È un avvenimento che, ogni anno, conquista tutti i visitatori (e che richiede un impegno immenso, in grado di occupare centinaia di lavoratori).

La Sfavillante Parata Natalizia di Topolino

Fonte: Ufficio Stampa

La sfavillante parata natalizia di Topolino

Presso il Teatro Videopolis, invece, più volte al giorno è in programma lo spettacolo musicale Let’s Sing Christmas!, dove intonare le tradizionali canzoni di Natale in compagnia di Topolino, Minnie, Pippo, Paperino e Paperina. E a proposito di personaggi Disney: ci sono tantissime occasioni per scattare qualche splendida foto ricordo assieme a quelli più amati dai bambini, vestiti a tema per festeggiare il Natale. Potrete incontrare persino Asha, la protagonista del nuovo film musicale “Wish” in uscita il prossimo 21 dicembre, per un selfie memorabile in attesa di godersi questo capolavoro.

Naturalmente, non manca lo spazio dedicato alla gastronomia: si tratta dell’Hiver Gourmand, con i suoi deliziosi chalet in legno situati a La Place de Rémy e a Fantasyland. Qui si possono gustare tante prelibatezze dolci e salate, ovviamente a tema natalizio. Ce n’è davvero per soddisfare tutte le esigenze, anche per i palati più sopraffini. E poi non dimenticate di portare a casa qualche souvenir (o qualche regalo per i vostri amici!): La Boutique du Château, situata all’interno del Castello della Bella Addormentata, è il negozio ideale dove trovare oggetti di ogni tipo, in stile prettamente natalizio.

Il Capodanno magico a Disneyland Paris

Se amate il Natale di Disneyland Paris, allora non potete che restare estasiati dal suo Capodanno: è questo il luogo giusto per festeggiare l’arrivo del 2024, in compagnia di tantissimi personaggi dei vostri film animati preferiti. Il 31 dicembre, il Parco Disneyland e il Parco Walt Disney Studios celebreranno la fine dell’anno con spettacoli pirotecnici, musica a non finire e tantissimo divertimento. Per l’occasione, entrambi i parchi resteranno aperti fino all’una di notte: c’è davvero di che lasciarsi conquistare.

Capodanno

Fonte: Ufficio Stampa

Il Capodanno a Disneyland Paris