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House of the Dragon 2: le spettacolari location della serie Tv

Debutta finalmente l’attesissima seconda stagione di “House of the Dragon”, la serie Tv americana basata su uno dei celebri romanzi di George R.R. Martin, come prequel dell’altrettanto famosa “Game of Thrones” – che ha tenuto incollati milioni di telespettatori per decine di episodi entusiasmanti. Anche stavolta, il serial ha come sfondo per le sue riprese alcuni dei luoghi più suggestivi di Regno Unito, Spagna e Portogallo. Scopriamo insieme quali sono le location più spettacolari.

“House of the Dragon 2”, tutti i dettagli

Attesa ormai da due anni, “House of the Dragon 2” torna sui nostri schermi lunedì 17 giugno 2024, in prima visione su Sky Atlantic – anche se i più curiosi avranno sicuramente sbirciato in anteprima la puntata in inglese trasmessa la sera prima su HBO, l’emittente americana che ha prodotto la serie Tv di grande successo. La seconda stagione si basa, come abbiamo già visto negli episodi passati, sul romanzo “Fuoco e sangue” di George R.R. Martin, autore della saga delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” che ha dato origine alla serie Tv “Game of Thrones” (“Il Trono di Spade” nell’adattamento italiano).

“House of the Dragon 2” è il prequel, la cui trama è ambientata 190 anni prima degli eventi poi narrati nel “Il Trono di Spade”: gli spettatori hanno così potuto soddisfare gran parte delle loro curiosità, scoprendo ad esempio come ha avuto inizio il declino della Casa Targaryen e molti altri dettagli che spiegano ciò che poi è avvenuto nella serie Tv già andata in onda. Anche questa seconda stagione vanta un cast d’eccezione, ma ciò che più attira l’attenzione del pubblico (oltre alle avvincenti vicissitudini dei protagonisti) è l’ambientazione spettacolare in cui si svolge l’azione.

Le location di “House of the Dragon 2”

Non solo Winterfell, la celebre fortezza della famiglia Stark: sono molti i posti iconici della serie Tv. Diverse sono le location scelte per le riprese di “House of the Dragon 2”, che in gran parte ricalcano quelle della prima stagione – con una new entry importante e un “abbandono” inatteso, quello della preziosa città fortificata di Ait-Ben-Haddou in Marocco. Molte delle scene sono state girate ancora una volta in Cornovaglia, e in particolar modo presso l’isola di St. Michael’s Mount (dove si trova il castello che fa da sfondo alle vicende della Casata Velaryon) e le splendide spiagge di Holywell Beach e Kynance Cove.

La principale location di questa seconda stagione è però la new entry, il Galles: la regia ha scelto il parco nazionale di Snowdonia, ricco di panorami suggestivi. In particolare, spiccano alcuni luoghi di grande bellezza, soprattutto nelle contee di Gwynedd (come Trefor Quarry e la Ogwen Valley) e di Anglesey (come Beaumaris e Llanddwyn Beach). Rimanendo in Gran Bretagna, alcune riprese sono state girate nel Peak District, lungo la catena montuosa dei Pennini, nella regione del Derbyshire. Dobbiamo poi volare un po’ più lontano per scoprire gli altri posti che hanno fatto da sfondo a “House of the Dragon 2”.

Il set si è spostato, ancora una volta, in Spagna: in particolare è la città di Caceres ad aver accolto le riprese, quelle riguardanti Approdo del Re. Mentre le città di Trujillo e Lloret de Mar, viste già nella prima stagione, tornano a sorprenderci di nuovo. Molto affascinante è anche la cornice dei giardini botanici di Santa Clotilde, dove sono stati ambientati i giardini reali della Fortezza Rossa. Infine, in Portogallo spicca il castello medievale di Monsanto, che offre un panorama a dir poco mozzafiato. Per quanto riguarda invece le riprese in interno, la location è quella dei Warner Bros Leavesden Studios.

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A Saint Tropez sui luoghi di Brigitte Bardot

Era un villaggio di pescatori come ce ne sono tanti nel Sud della Francia, ma poi arrivò Brigitte Bardot e St Tropez divenne il centro del mondo. Una miniserie su canale 5, “Bardot”, racconta un decennio di vita dell’attrice dall’inizio della sua travolgente carriera. Già meta di parigini in cerca di sole e temperature tropicali e di un ambiente décontracté, fu dopo l’uscita nel 1956 del film “Et Dieu créa la femme” che il regista Roger Vadim volle girare a St Tropez e che incoronò Brigitte una star che questo piccolo borgo di case color pastello spiccò il volo e divenne la meta più glam dell’estate per il jet set internazionale, che ancora oggi chi ama farci una puntatina almeno una volta all’anno. I vip soggiornano su uno yacht di lusso attraccato al porto o in uno degli hotel 5 stelle della cittadina e si fanno spesso fotografare su una delle spiagge più in voga di Pampelonne, il lungo litorale sabbioso alle spalle di St Trop.

All’epoca della Dolce Vita, BB, che se ne innamorò e decise di venirci a vivere su consiglio della madre che le suggerì di acquistare una casa, ricordandole le lunghe estati d’infanzia trascorse in un villaggio lì vicino, fece diventare St Tropez “the place to be” e ancora oggi la sua presenza è molto influente. Basti pesare che è stato grazie all’attrice francese se St Tropez è diventata la prima città vegana della Francia. Accogliendo proprio una richiesta della star, animalista convinta le cui lotte per la difesa degli animali sono passate alla storia, la maggior parte dei ristoranti di Saint-Tropez, dagli stellati ai baracchini sulla spiaggia, oggi propone un piatto o addirittura un intero menu vegano.

I luoghi di Brigitte Bardot a St Tropez

A St Tropez, sono molti i luoghi che ricordano BB visto che è dagli Anni ’60 che ci vive e che la si vede arrivare a bordo della sua Citroën Méhari. A partire dalla scultura che commemora la più celebre tropézienne come cittadina onoraria (la Bardot è nata a Parigi) nella centralissima place Blanqui. Altro luogo dove è facile ancora oggi incontrarla è la centralissima Place de Lices dove due volte alla settimana si tiene un meraviglioso mercato provenzale (se volete visitarlo ad agosto e no soggiornate a St Tropez lasciate l’auto a Sainte-Maxime e prendete il traghetto che attraversa il golfo perché è impossibile arrivarci lungo la strada costiera).

Dove si trova la casa di Brigitte Bardot St Tropez

Chi cerca la celebre villa di BB, dove Gunther Sachs, ricchissimo playboy e gentiluomo d’altri tempi, fece lanciare una tonnellata di rose rosse dall’elicottero non la troverà tra i vicoli del borgo. Poche settimane dopo, i due si sposavano a Las Vegas. Restarono sposati tre anni che furono molto intensi. Come disse Gunther in un’intervista: “Un anno vissuto con Brigitte Bardot vale almeno quanto dieci con un’altra”.

Come tutti i mas provençal, l’architettura tipica di questa zona della Francia, si nasconde fuori città dietro le colline che incorniciano la cittadina immerso nella macchia mediterranea. Dal 1958, dietro i muri coperti di glicine, in fondo alla baia des Canoubiers, rivolta verso il mare di Saint-Tropez, c’è la villa La Madrague, che in francese significa “tonnare”, dove vive Brigitte Bardot. Non è una villa qualunque, è la sua casa-rifugio da cui l’attrice non se n’è mai andata, immersa tra erbe selvatiche, lavanda e pini marittimi. La casa riveste un ruolo fondamentale nella vita dell’attrice, come testimoniato dalla canzone della Bardot stessa intitolata proprio “La Madrague”, che è un’ode alla vita tranquilla, lontana dai riflettori e dalla celebrità.

Qui, BB vive con il marito Bernard d’Omale sposato nel 1992, insieme alla numerosa banda di animali composta da gatti, cani e persino capre. La proprietà è talmente grande da comprendere anche un affaccio sul mare con tanto di spiaggia privata e pontile di legno per l’attracco di barche. Se non ce l’ha lei…

Il Club 55, la spiaggia di Brigitte Bardot

La cittadina di Saint Tropez ha una minuscola spiaggia di fianco al porticciolo turistico, ma le vere spiagge si trovano alle spalle del borgo e sono raggiungibili in auto, bus o bicicletta. Sono le spiagge di Pampelonne, nel Comune di Ramatuelle, la lunga distesa di sabbia su cui s’affacciano i beach club più rinomati, alcuni dei quali di moda da decenni. Come il celebre Club 55, frequentato proprio da Brigitte Bardot prima ancora che fosse l’attuale Club 55. Sì perché proprio qui, l’etnologo Bernard de Colmont si trasferì a vivere con tutta la famiglia e importò l’usanza della tavola “del viaggiatore”, aperta a chi capitava. Guarda caso, proprio mentre Roger Vadim girava il film con BB la occupò per giorni con gli attori e tutta la troupe pensando fosse un ristorante. Era nato così il famoso Club 55 (55 è l’anno della sua fondazione).

Anche se la Bardot si è ritirata ormai da anni dalla vita mondana, la sua presenza continua a contribuire al fascino di questa città come simbolo della Costa Azzurra e del glamour bohémien di questa località di villeggiatura.

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Fonte: Getty Images

Brigitte Bardot sulla spiaggia di Pampelonne
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Bridgerton, in Inghilterra spopolano i tour a tema

Dopo tre stagioni – gli ultimi quattro episodi della terza vanno in onda su Netflix a partire dal 13 giugno – di location dove è stata ambientata la serie Tv “Bridgerton” e il prequel “Queen Charlotte” se ne contano ormai tantissime. E le visite agli edifici vittoriani, ai parchi e ai giardini nelle città dove sono state girate le scene tra Londra e Bath, nella Contea del Somerset, soprattutto, ma anche nella campagna inglese sono sempre più frequenti.

Molte delle location sono aperte a tutti e, come parchi, giardini o facciate di palazzi e negozi, anche gratuite, mentre alcune sono accessibili solo su prenotazione e con visite guidate. Esplorare uno degli edifici storici d’Inghilterra che è stato anche set di “Bridgerton” (e magari anche di qualche altra costume drama o film) con l’aiuto di una guida è sicuramente un valore aggiunto per scoprire i dietro le quinte e gli aneddoti più curiosi.

I tour sui luoghi di “Bridgerton”

Sono sempre più numerosi i tour organizzati tra le location dove sono state ambientate le tre stagioni di “Bridgerton“.

Tour di un giorno sui luoghi di “Bridgerton”

Alcuni hanno una durata di un giorno intero perché toccano sia i luoghi londinesi delle riprese sia quelli della cittadina di Bath, dove si trova la maggior parte dei set, come Featherington House, la residenza di Lady Danbury, o l’iconico edificio a forma di mezza luna, The Royal Crescent, dove vive Penelope Featherington alias Lady Whistledown con la mamma e le sorelle, tipico esempio di architettura Georgiana, ma anche nella campagna del Wiltshire, dove si trova Wilton House con i suoi magnifici giardini che nella serie è la dimora del Duca di Hastings. Ci si immerge totalmente nel periodo Regency e si riconoscono molte delle scene dove è stata girata la serie. Il tour viene organizzato per piccoli gruppi e gli spostamenti sono a bordo di minivan per poi muoversi a piedi in città.

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Fonte: Netflix

Penelope alla finestra in una scena di “Bridgerton”

Tour breve a Bath sui luoghi di “Bridgerton”

Ci sono anche tour molto più brevi, come quello che dura solo un’ora e mezza e che si svolge nel centro storico di Bath che, come abbiamo detto, è la cittadina dove è stata principalmente ambientata la serie Netflix. Dal negozio di stoffe della modista Madame Delacroix (che in realtà è un bistrot e si chiama Pickled Greens) alla dimora di Lady Danbury (nella realtà è l’Holburne Museum, il museo d’arte cittadino), una delle donne più influenti dell’alta società londinese e consigliera della regina in persona, si passeggia tra le strette strade acciottolate scoprendo passo dopo passo i set più celebri. Fin dai tempi di Jane Austen, che ha vissuto a Bath e dove oggi si può visitare la sua deliziosa casa-museo, questa cittadina del Sud dell’Inghilterra è sempre stata sinonimo di romanticismo e di costume drama (dai suoi romanzi “Emma”, “Orgoglio e Pregiudizio”, Persuasione” ecc. sono stati tratti diversi film) e passeggiare per le strade rimaste intatte come un tempo è una vera delizia.

Tour breve a Londra sui luoghi di “Bridgerton”

Diverse sono anche le location londinesi nelle tre stagioni della serie Tv “Bridgerton” ed esistono tour tematici anche nella Capitale. Spesso la visita guidata viene fatta a bordo di un calesse, per immergersi totalmente nel periodo storico. Tra le tappe, è compresa Syon House a Brentford, West London, i cui interni risalenti al XVIII secolo sono stati usati come set per lo studio del padre di Simon Basset, Duca di Hastings e marito di Daphne, e per una cena della regina Charlotte. Qui hanno ambientato anche altri film e serie Tv come “La pazzia di Re Giorgio” del 1994 con Helen Mirren, “Emma” del ’96, con Gwyneth Paltrow, “Gosford Park” nel 2001 con Kristin Scott Thomas e le serie televisive “Belgravia” e “Harlots” (quest’ultima mai arrivata in Italia).

A Londra si fa tappa anche a Painshill Park, un bellissimo parco di Cobham progettato nel XVIII secolo da Charles Hamilton come quadro vivente con corsi d’acqua, rocce e splendidi prati all’inglese tanto da essere considerato uno dei migliori esempi paesaggistici britannici. Anche alcune scene della terza e ultima stagione di “Bridgerton”, in particolare il terzo episodio intitolato “Forze della natura”, sono state girate in questo giardino da dove spicca il volo un’”avveniristica” mongolfiera.

Painshill Park
Painshill Park a Cobham

Immancabile a Londra è la visita di Greenwich, il quartiere storico dove si trova la Ranger’s House ovvero la residenza della famiglia Bridgerton. Questo edificio maestoso in realtà ospita una collezione d’arte che merita una visita. La zona dei Dockyards a Chatham è dove Lady Featherington porta la nipote Marina per mostrarle i quartieri malfamati della città ed è sempre qui che Simon e l’amico Will Mondrich si esercitano con la boxe.

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Fonte: Netflix

Una scena di “Bridgerton 3” girata a Pinshill Park
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Le location della terza stagione della fiction Tv Sissi

Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, meglio nota come Sissi, è forse una delle imperatrici più amate di sempre. Non a caso, cinema e mondo televisivo hanno sempre creato interessanti prodotti su di lei: il primo film muto risale al 1920 e da lì si sono susseguite tantissime produzioni, come la terza stagione della serie Tv “Sissi”, disponibile su Canale 5 e Mediaset Infinity, che racconta la sua vita alla corte di Vienna e che è stata girata in location straordinarie e che ora scopriremo insieme.

La trama della terza stagione di “Sissi”

La terza stagione di “Sissi” attraversa un periodo storico davvero turbolento, perché in quella che un giorno sarà l’Europa sta accadendo di tutto. In Francia, per esempio, viene proclamata la Repubblica e per questo Napoleone III è in fuga. Franz (Jannik Schümann), intimorito dal fatto che le rivolte possano diffondersi anche a Vienna, contro la volontà di Sissi (Dominique Devenport), decide che il principe ereditario Rodolfo d’Austria-Ungheria, nove anni, inizi l’addestramento militare. Sissi però è totalmente preoccupata da questa scelta, quindi decide di fuggire portando con sé Rodolfo (Arian Wegener)

Nel frattempo, nel regno si lavora alla realizzazione dell’Esposizione Mondiale del 1873, ma gli operai del Prater chiedono un aumento del salario e un pasto caldo. Dopo un grave incidente, il movimento operaio passa all’azione e attacca i trasporti militari per impadronirsi delle armi. Bismarck, invece, minaccia di allearsi con la Russia e di formare un’alleanza contro l’Austria-Ungheria. Franz, per mediare con lo Zar, chiede aiuto all’arciduchessa Sophie.

A seguito di una serie di peripezie, Franz ritrova Sissi e, dopo un appassionato incontro, scompare portandosi via Rudolf. L’Imperatrice decide di andare a Parigi, dove si abbandona all’assenzio e agli amanti, mentre lui fa esattamente lo stesso ma a Vienna.

Il resto di queste incredibili avventure le facciamo scoprire direttamente a voi guardando le nuove puntate della terza stagione di “Sissi”.

Dove è stata girata

Le riprese della terza stagione di “Sissi” sono state effettuate tra i mesi di aprile e agosto 2023 e in location davvero splendide. Per la prima volta dall’inizio di questa avventura targata Beta Film, infatti, vedremo sugli schermi un Paese europeo affascinante e non troppo distante dal nostro: la Croazia. Con tracce evidenti di un passato romano e veneziano, la Croazia offre centinaia di chilometri di coste e un migliaio di isole che sono una più suggestiva dell’altra. Ma non è tutto, perché questo territorio è costellato anche di città meravigliose come Dubrovnik, Spalato e Zara e da una natura raggiante in cui vivere esperienze indimenticabili.

Altre scene sono invece state girate a Riga, pittoresca Capitale della Lettonia, che colpisce il visitatore per essere una città antica ma dal cuore molto giovane. Con oltre 800 edifici in stile Art Nouveau, offre un centro storico ricco di meraviglie, al punto da essere stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.

Infine Vilnius, colorata Capitale della Lituania, che si distingue per essere una città vivace e sempre più lanciata verso una dimensione più contemporanea ed europea. Straordinario è il suo centro storico, interamente pedonalizzato e dal 1994 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità tutelati dall’Unesco.

Una piccola ottima notizia per gli amanti di questa serie Tv: le riprese della quarta stagione di “Sissi” sono già in atto, e a quanto pare verranno effettuate a Riga, Vilnius e dintorni, Croazia e Slovenia.

Sissi 3, Canale 5

Fonte: Mediaset

Una bellissima scena di “Sissi 3”
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“Emily in Paris 4”, dove è stata girata la nuova stagione della serie Netflix

Dal 15 agosto torna una delle serie televisive più amate, “Emily in Paris”. La quarta stagione andrà in onda su Netflix il 15 agosto quando sarà trasmessa la parte 1 episodi 1-5, mentre per la parte 2 (episodi 6-10) bisognerà attendere fino al 12 di settembre.

Trama di “Emily in Paris 4”

Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily Cooper (l’attrice Lily Collins, figlia di Phil Collins), la giovane americana che si è trasferita a Parigi per un’opportunità di lavoro inaspettata, si trova a dover combattere coi propri sentimenti nei confronti di due ragazzi. Uno dei due, Gabriel, però, aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. Nell’agenzia dove lavora, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del proprio matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy, la prima persona con cui Emily ha fatto amicizia a Parigi, e gli altri si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato.

I luoghi di Emily a Parigi

Nella serie Tv Netflix sono tantissimi gli scorci di Parigi con i quali la protagonista Emily fa sognare i suoi follower. E il merito del successo televisivo viene molto probabilmente anche dalla bellezza dei luoghi. del resto, Parigi è dietro l’angolo ed è una città dove capita spesso di andare per un motivo o per un altro, pertanto molti dei luoghi visti in questi anni in Tv sono divenuti mete turistiche di grande successo. Anche quelli più impensabili. A Parigi, tra lavoro, nuove amicizie e grandi amori, Emily scopre, infatti, una città meravigliosa e diventa famosa nel mondo della moda grazie al suo profilo Instagram. E con i suoi post anche i luoghi parigini.

L’appartamento dove vive Emily si trova a place de l’Estrapade, nel V arrondissement, sulla rive gauche, nel Quartiere latino e in questa zona si trova anche il ristorante di Gabriel, il suo vicino di casa. Dalla finestra la giovane mostra il panorama della città, con i suoi tetti e le chambre de bonne che ormai sono iconici di Parigi. “Mi sento Nicole Kidman in Moulin Rouge” è la prima frase che ha pronunciato Emily quando ha aperto per la prima volta la finestra del suo appartamento parigino.

Se l’agenzia in cui lavora Emily non esiste nella realtà, esiste comunque il palazzo che la ospita e che si trova in place de Valois, a due passi dalla Comédie-Française e dal Louvre.

Tutte le mattine, Emily va a fare jogging in uno dei parchi più famosi di Parigi: Jardin du Luxembourg, il meraviglioso giardino pubblico, tra i più grandi di Parigi, inaugurato a inizio Seicento da Maria de’ Medici. Un altro giardino che ha un ruolo fondamentale nella serie è il giardino del Palais Royal, dove Emily si rifugia in pausa pranzo e dove incontra Mindy.

Le location inedite di “Emily in Paris”

“Emily in Paris” fa anche scoprire alcuni scorci poco turistici della Capitale francese. Uno di questi è il Canal Saint-Martin, dove Emily passeggia una sera in compagnia di Thomas, Gabriel e Camille. Si tratta di un canale artificiale che collega il bacino della Villette e la Senna attraversando il X e XI arrondissement. Dal 1993, è iscritto nella lista dei monumenti storici e, dopo la riqualificazione dei primi anni 2000, è diventato un luogo d’incontro dove passeggiare, andare in bicicletta o dove sedersi ai tavoli di caffè e ristoranti.

Poco conosciuta alla maggior parte dei turisti che visitano Parigi, ma di enorme importanza storica, è la Maison Rose. Negli anni, è stata la casa di tantissimi personaggi, da Picasso a Modigliani, da Edith Piaf a Charles Aznavour, da Jacques Brel ad Albert Camus. La Maison Rose è stata costruita nel 1850 in quello che allora era il villaggio di Montmartre, tra case di campagne e mulini. Il colore rosa è dovuto a Laure Gargallo, modella di Picasso e amica di tanti pittori e artisti. E così, questo piccolo edificio rosa è diventato fonte di ispirazione per pittori e artisti e su Instagram è tra i soggetti più postati.

Dalla Maison Rose parte rue de l’Abreuvoir, una delle strade più belle di Parigi, che a metà dell’Ottocento conduceva all’antico abbeveratoio di Montmartre. Oggi, alla fine della via si trova place Dalida dedicata alla grande cantante di origine italiana e naturalizzata francese. Rue de l’Abreuvoir è anche soprannominata la “ruelle qui va au bout”, la strada che porta alla fine. Chi ha visto la serie capirà anche il legame tra questa via ed Emily.

Emily visita uno dei musei più insoliti di Parigi. Si tratta del Musée des Arts Forains interamente dedicato alle giostre, al carnevale e alle fiere della Belle Epoque, dove i visitatori possono tornare bambini e respirare l’atmosfera di festa del XIX secolo. Il museo, aperto dal 1996, è unico nel suo genere e i visitatori possono salire sulle giostre e giocare con i pezzi della collezione.

Emily va anche a visitare un altro museo davvero originale, l’Atelier des Lumières, il primo centro di arte digitale di Parigi, un enorme spazio ricavato dalla riqualificazione di una fabbrica. Qui si può camminare tra i girasoli di Van Gogh, sentirsi uno dei commensali del dipinto “Le déjeuner des canotiers” di Pierre-Auguste Renoir, ammirare le ninfee di Claude Monet, confondersi con gli spettatori del “Bal du Moulin de la Galette” di Renoir.

Infine, un altro museo insolito da visitare a Parigi è la Monnaie de Paris, la zecca nazionale. Questo edificio è protagonista di un intero episodio della serie “Emily in Paris”: è qui che si svolge la sfilata di Pierre Cadeau durante la Fashion Week di Parigi. Esiste sin dal 1775, ma solo nel 2017 ha aperto le porte ai visitatori. Ma pochi, ancora oggi, ne conoscono l’esistenza.

Emily e le vacanze romane in “Emily in Paris 4”

Nella quarta stagione, Emily parte per le vacanze e viene nientemeno che in Italia. Si Instagram si sono viste immagini dell’attrice davanti al Colosseo. Inoltre, la stessa Collins aveva scritto “Mentre il cuore di Emily resterà per sempre fedele a Parigi, la vita la porterà un’inaspettata svolta nella prossima stagione. Non sorprendetevi di trovarla in una vacanza romana”. delle reali location di Roma che vedremo nella quarta stagione non si sa ancora nulla, ma girano voci su un flirt di Emily nella Capitale. Da quanto apparso sui social, l’amore italiano della giovane americana dovrebbe essere interpretato dall’attore Eugenio Franceschini, già visto in “Màkari“, “I Medici” e in molte altre serie Tv e film.

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Le location dove è stata ambientata la serie Tv “Belgravia – The Next Chapter”

In esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW è disponibile “Belgravia – The Next Chapter“, una serie TV che racconta di un mondo pieno di balli sfarzosi, di abiti eleganti, palazzi maestosi, ma anche di rigide regole imposte dall’alta società. Ecco le magnifiche location in cui è stata girata.

Trama e info utili

“Belgravia – The Next Chapter” riprende la narrazione degli avvenimenti del lussuoso district londinese trent’anni dopo le vicende dello show originale, Belgravia, tratto dall’omonimo romanzo di Sir Julian Fellowes, creatore anche di “Downton Abbey” e “The Gilded Age”.

La serie, con protagonisti Ben Wainwright e Harriet Slater, racconta dell’affascinante terzo Lord Trenchard, Frederick (Ben Wainwright), che incontra l’ammaliante Clara Dunn (Harriet Slater), appena arrivata a Londra con grandi progetti. L’amore tra loro due scatta quasi subito, un sentimento autentico che però nasconde alcuni segreti: il Lord porta con sé ricordi e rancori risalenti alla sua infanzia, dovuti ad anni di abbandono emotivo e di risentimento da parte del padre, che ha favorito il figlio minore, James (Toby Regbo).

Frederick trova conforto nel lavoro mentre Clara inizia a farsi strada nella società, ma il passato e questioni misteriose e irrisolte sembrano voler tornare a galla e dare adito a uno scandalo che potrebbe separarli.

La serie, in otto puntate, è creata e scritta da Helen Edmundson, e prodotta da Carnival Films. Helen Edmundson e Julian Fellowes sono i produttori esecutivi insieme a Gareth Neame, Nigel Marchant e Joanna Strevens. I registi sono John Alexander, Paul Wilmshurst e Marisol Adle.

Le location più belle

Le riprese di “Belgravia – The Next Chapter”  sono iniziate a febbraio del 2023 e tra le meravigliose location spicca, senza ombra di dubbio, Londra. La Capitale del Regno Unito è da sempre una meta imperdibile per i viaggiatori di tutto il mondo, che vengono qui per conoscerne la storia, cultura, spazi verdi e molto altro ancora.

Tante le cose da ammirare in questa città, come i mercati vintage di Portobello Road o Camden, ma anche alcuni dei musei e delle gallerie più importanti del mondo, per poi rilassarsi in uno dei parchi reali della città o nei “polmoni verdi” di Hampstead Health o Greenwich.

Tra le location di questa nuova serie Tv targata Sky ci sono anche le Home Counties, ovvero le contee inglesi che circondano, senza necessariamente essere direttamente confinanti, la Grande Londra. Le contee generalmente incluse in tale definizione sono il Berkshire, il Buckinghamshire, l’Essex, l’Hertfordshire, il Surrey e il Sussex. Esistono anche altre contee, benché più distanti da Londra, come il Bedfordshire, il Cambridgeshire, l’Hampshire e l’Oxfordshire.

Infine, un’altra magnifica città del Regno Unito: Edimburgo, che si fa spazio in tutta la sua bellezza sulla costa orientale della Scozia. Una località che riesce a far innamorare praticamente tutti, grazie alla sua anima romantica e dark che si percepisce tra i suoi vicoli e monumenti storici di incredibile bellezza e valore storico.

Nonostante il suo magnifico aspetto medievale, la capitale scozzese è una città lungimirante e che allo stesso tempo sfoggia anche un lato cupo, dato dalle atmosfere gotiche che si possono coprire visitando i cunicoli seicenteschi  sotterranei e i tanti altri luoghi legati a storie di fantasmi, misteri e leggende.

"Belgravia - The Next Chapter"

Fonte: Ufficio Stampa Sky

Una scena di “Belgravia – The Next Chapter”
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Dove è stata girata “L’arte della gioia” di Valeria Golino

Dopo il debutto in anteprima mondiale alla 77ª edizione del Festival di Cannes, è sbarcato al cinema “L’arte della gioia”, la serie tv tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, diretta da Valeria Golino. Prenderà vita quindi sul grande e piccolo schermo la storia drammatica e avventurosa di una giovane donna, vitale e ‘scomoda’, nata in una casa povera della Sicilia del 1900. Ed è proprio questa regione con le sue città e luoghi simbolo a fare da sfondo alle vicende della protagonista, tenendola per mano nella sua ricerca della felicità. Scopriamo tutte le location.

“L’arte della gioia”, la serie tv di Valeria Golino

La trama ruota attorno alla vita di Modesta, nata in una casa povera, la quale è fin da giovanissima consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina viene mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, seducendo uomini e donne, riesce a diventare un’aristocratica. Animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e libertà, Modesta è una donna in grado di scombinare ogni regola del gioco pur di conquistare il suo diritto al piacere e alla gioia, sfidando la cultura patriarcale e oppressiva in cui vive.

Come il romanzo, la serie esplora la crescita e l’evoluzione della protagonista, dall’infanzia all’età matura, attraversando fondamentali anni di storia della Sicilia dell’inizio del Novecento. In attesa di poterla vedere sul piccolo schermo, la serie tv sarà al cinema in due parti (la prima nelle sale dal 30 maggio, la seconda dal 13 giugno).

Il progetto, tratto e adattato dallo scandaloso romanzo postumo di Goliarda Sapienza, è prodotto da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film. Nel cast de “L’arte della gioia”, Tecla Insolia nei panni della giovanissima Modesta, Jasmine Trinca nel ruolo della madre superiora del convento, Alma Noce in quello di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti, guidata dalla principessa Gaia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, Guido Caprino è Carmine, l’uomo che gestisce le terre della villa, Giovanni Bagnasco  interpreta Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede della dinasti Brandiforti, mentre Giuseppe Spata è l’autista Rocco.

Le location de “L’arte della gioia”

Le riprese della serie tv “L’arte della gioia” hanno toccato alcuni luoghi simbolo di Catania. Tra questi, piazza Duomo, su cui convergono via Etnea, via Vittorio Emanuele e via Garibaldi, i tre assi viari del centro storico. Qui si affacciano alcuni dei monumenti più importanti della città, come il Palazzo degli Elefanti, in cui ha sede il Municipio, la fontana dell’Amenano, Palazzo dei Chierici, collegato al Duomo da un passaggio che corre sulla Porta Uzeda, la splendida Cattedrale di Sant’Agata. Al centro svetta la celebre fontana dell’Elefante, costruita dall’architetto Gian Battista Vaccarini nel Settecento.

Altri siti di grande impatto evocativo dove sono state ambientate le scene catanesi, sono piazza Asmundo, via San Benedetto, via dei Crociferi e la vicina via Alessi, con la sua iconica scalinata, queste ultime due trasformate in un grande mercato all’aperto. Il basolato nero della via delle chiese barocche è stato reso ancor più nero dalla terra lavica sparsa sul selciato dagli addetti alla produzione. Protagoniste delle riprese a Catania anche piazza Dante e il cortile del Palazzo Sangiuliano, situato di fronte al Palazzo Centrale dell’Università.

Catania non è stata l’unica città siciliana a fare da sfondo alle scene de “L’arte della gioia”. Il set si è spostato infatti anche a Cefalù, in via Vittorio Emanuele, nei pressi del Lavatoio Medievale; a Bagheria, presso Villa Valguarnera, Villa Trabia, Villa Spedalotto e Villa Palagonia; a Corleone, in un ex convento. Alcune scene sono state inoltre girate vicino a Roma: a Villa Parisi a Frascati e al Castello Orsini-Odescalchi, noto anche come Castello di Bracciano, dove è stato ricreato l’interno del convento.

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“Com’è umano lui”, le location del tv movie su Paolo Villaggio

Un viaggio a ritroso nel tempo, sino ad approdare nell’Italia degli anni ’50: è questo lo sfondo storico-culturale di “Com’è umano lui”, il tv movie dedicato all’iconica figura di Paolo Villaggio, uno degli attori più importanti del cinema italiano. Con la partecipazione di un cast eccezionale, il biopic ripercorre i primi anni della sua carriera, ricordando alcuni dei personaggi più amati ed entrati a far parte dell’immaginario comune. Scopriamo quali sono le location in cui sono state girate le riprese.

“Com’è umano lui”: il biopic su Paolo Villaggio

Il 30 maggio 2024 va in onda su Rai1 il biopic dedicato a Paolo Villaggio, intitolato “Com’è umano lui”. Una storia appassionante che ripercorre i primi anni della carriera del famoso attore, dal suo modesto lavoro da impiegato all’approdo davanti alle telecamere. Siamo nella Genova degli anni ’50, dove Villaggio frequentava i suoi più cari amici, un giovane Fabrizio de André e il professore Piero Repetto. Ed è proprio qui che Paolo ha mosso i suoi primi passi, con piccole partecipazioni in radio e al teatro, fin quando non è stato notato e si è trovato catapultato lungo la strada del successo.

Il tv movie, diretto da Luca Manfredi, vede la partecipazione di Enzo Paci che interpreta Paolo Villaggio e di altri grandi nomi del cinema italiano, come Augusto Zucchi ed Emanuela Grimalda. “Finalmente siamo riusciti a far realizzare un progetto sul grande attore genovese, Paolo Villaggio. Si tratta di uno degli attori italiani più famosi al mondo e siamo veramente lieti del fatto che sia stato interpretato dal talentuoso attore ligure Enzo Paci che tanto sta restituendo al suo territorio in termini di professionalità e di fama” – ha affermato Cristina Bolla, Presidente Genova Liguria Film Commission.

Le location di “Com’è umano lui”

Gran parte del tv movie su Paolo Villaggio è stato girato in varie location della Liguria, per immortalare i posti in cui il grande attore ha vissuto e ha mosso i suoi primi passi per diventare l’iconica figura che oggi tutti conosciamo. Molte riprese hanno come sfondo la città di Genova, con la sua splendida Lanterna che da sempre illumina il porto, diventandone il simbolo più famoso. In particolare, alcune scene si svolgono nel bellissimo quartiere di Boccadasse, una borgata marinara dalle casette coloratissime, che si affacciano sul mare da una piccola scogliera rocciosa.

Il set è poi stato spostato nel quartiere di Nervi, che si trova all’estrema periferia orientale della città. Oltre al suo porto turistico e alla scogliera su cui si affaccia una lunga passeggiata, qui sorgono numerose ville storiche e diversi musei interessanti, che offrono ai visitatori una scelta notevole per immergersi nel panorama culturale di Genova. È invece alle porte della città che si trova Casella, un piccolo borgo situato lungo la riva destra del fiume Scrivia. Un’altra location è poi Arenzano, graziosa cittadina della Riviera Ligure di Ponente, dove le riprese hanno immortalato anche il Lungomare Fabrizio de Andrè.

Anche il borgo di Santa Margherita, affacciato sulle acque cristalline del Golfo del Tigullio, ha fatto da sfondo ad alcune scene del biopic su Paolo Villaggio. La città di Rapallo ha accolto la troupe per girare altre riprese del tv movie: è qui che, qualche anno fa, si è spento Piero – l’amatissimo fratello gemello di Paolo. Infine, il borgo di Sori è il luogo in cui riposano le ceneri del grande attore, accanto ai suoi genitori Ettore e Maria. Persino la città di Roma compare nel film: Villaggio vi ha trascorso molto tempo, e alcuni dei suoi più famosi capolavori hanno proprio la capitale come location.

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“Bridgerton”, i giardini più belli della serie visti nella serie Tv

Sono trascorsi quattro anni da quando la serie Netflix “Bridgerton” ha esordito con la prima stagione e, oggi, è nuovamente alla ribalta: basata sui romanzi Julia Quinn, ha raccolto consensi in tutto il mondo grazie alla visione moderna dell’Inghilterra durante il periodo della Reggenza (dal 1811 al 1820) e alle sempre appassionanti storie d’amore.

E per concedersi una vacanza “in stile Bridgerton, cosa c’è di meglio che andare alla scoperta di alcune tra le location più belle, ovvero giardini da favola che fanno sognare? Ve li raccontiamo.

Osterley Park and House

A breve distanza in metropolitana dal centro di Londra, Osterley è un mondo a parte, una delle ultime tenute di campagna sopravvissute nella capitale, abbracciata da giardini, parchi e terreni agricoli: passeggiando lungo il viale alberato, si ha l’impressione di trovarsi in campagna, e non nella città di Hounslow.

Descritto da Horace Walpole come “il palazzo dei palazzi“, Osterley fu edificato alla fine del XVIII secolo dall’architetto Robert Adam per la famiglia Child allo scopo di intrattenere e impressionare i loro amici e clienti. Oggi, si presenta proprio come sarebbe stata nel 1780.

Incanta una camminata tra i colorati giardini formali, rinnovati grazie a un impegnativo progetto durato sei anni, la natura selvaggia, i bordi erbacei, le rose e le aiuole ornamentali, e l’originale casa estiva di Robert Adam adorna di alberi di limoni e arbusti profumati.

Dopo un una pausa relax sulle sedie a sdraio sul prato, da intraprendere una passeggiata nel bosco e scoprire la rimessa per barche e l’antico prato, che pullula di fiori di campo e farfalle.

Syon House

Nel cuore del quartiere londinese di Hounslow, Syon House, costruita nel XVI secolo, residenza per più di 400 anni dei duchi di Northumberland, vanta oltre 80 ettari di lussureggiante parco nonché un favoloso giardino d’inverno, cornice del primo ballo della seconda stagione della serie.

Sulle sponde del Tamigi, l’immenso parco ospita ben 200 specie di alberi rari e di sicuro interesse è l’ampia serra del giardino, l’ottocentesco Great Conservatory, la prima di tali dimensioni a essere progettata in vetro e ferro: la delicata ed elegante struttura fu disegnata da Cherles Fowler con schemi neoclassici basati su modelli palladiani.

Il Walled Garden di Luton Hoo Estate

La tenuta appartiene alla stessa famiglia dal 1903, quando fu acquistata dai Wernher, e conserva il tipico aspetto di casa di campagna inglese: oggi, vivace e accogliente, dispone di azienda agricola, parco eolico, proprietà residenziali, unità commerciali, un’esclusiva fattoria vittoriana, e un fantastico Giardino d’inverno all’interno del giardino recintato, racchiuso tra alte mura.

Painshill Park

Compaiono nella serie “Bridgerton” anche i curati e magnifici giardini di Painshill Park della contea di Surrey, ideati nel XVIII secolo da Charles Hamilton come “dipinto vivente“, che invitano a passeggiare intorno a un’opera d’arte e scoprire panorami mozzafiato.

Painshill è considerato uno degli esempi più importanti e raffinati del movimento paesaggistico inglese, uno stile di progettazione del paesaggio che è stato descritto dallo storico dell’architettura Nikolaus Pevsner come “il più grande contributo della Gran Bretagna alle arti visive”.

Un paesaggio romantico e ricco di sorprese regala una fantastica giornata per tutta la famiglia, tra patrimonio culturale, bellezza, avventura e divertimento all’aria aperta.

Stowe Gardens

A sud di Buckingham incantano gli Stowe Gardens, la cui bellezza attrae i visitatori da oltre 300 anni.

Panorami perfetti, sentieri tortuosi, passeggiate in riva al lago e templi creano un paesaggio senza tempo, che riflette il mutare delle stagioni. Colmi di significati nascosti, edifici, statue e monumenti, i giardini furono creati per essere un paradiso terrestre e ancora oggi esercitano il loro fascino.

Le dimensioni e lo spazio sono perfetti per chi ama la vita all’aria aperta e rilassanti passeggiate in un luogo che è davvero senza tempo.

Wrest Park

Nel Bedfordshire, sontuosa dimora costruita durante negli anni Trenta del XIX secolo, la cui architettura trae ispirazione da un castello francese risalente al XVIII secolo, Wrest Park vanta un parco custode di tesori nascosti, quali un tempio cinese, la Bowling Green House del XVIII secolo, una fontana in marmo e un padiglione barocco dagli interni unici.

Prior Park

Appena fuori Bath (Patrimonio UNESCO), la grande villa palladiana di Prior Park è uno dei punti di riferimento della città. Adagiata sui verdi pendii a sud, la casa si staglia al di sopra di pittoreschi giardini tuttora costellati da interessanti elementi storici.

I terreni, che includono passerelle nei boschi, laghi, un famoso ponte palladiano e viste eccellenti su Bath, sono aperti al pubblico e curati dal National Trust.

Grimsthorpe Castle, Park and Gardens

A Bourne, nel Lincolshire, nella terza stagione della serie fa da residenza del nuovo arrivato Lord Hawkins il Grimsthorpe Castle, edificato nel XVI secolo da Sir John Vanbrugh, architetto di Castle Howard e Blenheim Castle.

Lo sfarzoso castello è avvolto nell’abbraccio di boschi secolari, un lago e deliziosi giardini dall’atmosfera tranquilla e rilassata e dalla lunga storia alle spalle.

Accanto al Castello, spiccano intricati parterre delimitati da siepi di bosso e uno scenografico bordo erbaceo incornicia la vista sul lago.

Castle Howard

Nello Yorshire, l’ampia tenuta del Duca di Hastings, ovvero il Castello di Clyvedon, è nella realtà il Castello Howard, incantevole residenza non molto distante da York, nord Inghilterra.

Risalente alla fine del XVII secolo, il Castello si caratterizza per grandi giardini e parco, un’oasi di pace e tranquillità dove dedicarsi a rigeneranti passeggiate nei boschi, al cospetto di templi, laghi e fontane.

Il paesaggio monumentale offre panorami che lasciano senza parole ad ogni angolo, abbracciando la campagna delle Howardian Hills, zona di straordinaria bellezza naturalistica.

La primavera porta in dono bellissimi rododendri e campanelle blu nell’ornamentale Ray Wood, l’estate vede invece esplosioni di colori e profumi nel giardino recintato del XVIII secolo e nuova vita sui laghi.

I giardini di Castle Howard sono dog-friendly ma i cani vanno tenuti al guinzaglio per proteggere la fauna selvatica.

Squerryes Court

Nel Kent, subito fuori da Westerham, spicca l’imponente casa padronale Squerryes Court, del XVII secolo, custode di un verdeggiante parco, vigneti e giardini: è lo sfondo ideale per una festa in giardino della terza stagione.

Qui, un giardino era già presente durante il Medioevo; poi, nel 1700 il conte di Jersey progettò il giardino in stile formale anglo-olandese. Nel 1731, la famiglia Warde acquistò la proprietà e risistemò il giardino secondo lo stile naturale alla moda nella metà del XVII secolo.

Oggi, le belle viste, il lago e le piantagioni lo rendono un giardino per tutte le stagioni.

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Le location della fiction tv “Marconi”

Debutta in tv una nuova miniserie in due puntate dedicata a quello che è forse uno dei più geniali inventori italiani: si intitola “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo”, ed è l’avventurosa storia di colui che ha ideato il radiotelegrafo, consentendo lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per la comunicazione senza fili. Guglielmo Marconi è stato un personaggio storico di grandissimo rilievo, e nella fiction possiamo ripercorrere i luoghi in cui il suo genio si è rivelato. Scopriamo quali sono le location dove sono state girate le riprese.

“Marconi”: tutto sulla fiction

In onda lunedì 20 e martedì 21 maggio 2024 su Rai1, la miniserie in due puntate intitolata “Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo” arriva giusto in tempo per celebrare il 150 anniversario dalla nascita del grande inventore italiano, le cui scoperte gli valsero la vittoria del Premio Nobel per la Fisica. La sceneggiatura, scritta da Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, vuole dare nuovo lustro alle storiche vicende di Guglielmo Marconi, sino ad arrivare alle sue grandi intuizioni che gli permisero di scoprire la radio e le comunicazioni wireless, grazie ad un pensiero innovativo e moderno che l’ha sempre contraddistinto.

Il cast è d’eccezione: troviamo Stefano Accorsi nei panni di Guglielmo Marconi, in una performance straordinaria sotto la regia di Lucio Pellegrini. Accanto al grande attore italiano, spiccano volti noti come Ludovica Martino, Niccolò Senni e Matteo Sintucci. C’è anche Fortunato Cerlino, che interpreta Benito Mussolini in un’Italia appartenente ad un periodo storico che è ben lontano da quello che oggi possiamo anche solo immaginare. E ora non ci resta che scoprire quali sono le location più belle, spesso tratte dalla vita reale di Marconi, dove sono state girate le riprese della fiction.

Le location di “Marconi”

Per rendere ancora più autentica la ricostruzione storica della vita e del genio di Guglielmo Marconi, la produzione ha deciso di utilizzare il più possibile i luoghi reali in cui l’inventore ha vissuto e lavorato, girando le riprese tra l’Emilia Romagna e il Lazio. Troviamo così Villa Griffone, la splendida residenza di famiglia situata a Sasso Marconi (in prov. di Bologna), e più precisamente sulla Collina dei Celestini. È qui che Guglielmo ha trascorso la sua infanzia e gran parte della sua vita: le mura di questa storica dimora hanno visto le sue prime sperimentazioni e, nel 1895, la prima trasmissione senza fili che avrebbe rivoluzionato il mondo.

Un’altra location speciale è Palazzo Venezia, una delle più suggestive architetture di Roma: è stata la sede del quartier generale di Benito Mussolini a partire dal 1929, nonché delle riunioni del Gran consiglio del fascismo. In occasione della lavorazione per la miniserie tv, sono state aperte le porte della meravigliosa Sala del Mappamondo, che rimane altrimenti chiusa – ad eccezione di qualche raro evento speciale. Sempre legata alla figura di Mussolini è Villa Torlonia, anch’essa nella capitale: è stata la residenza del dittatore, oggi sede di un museo e di un rigoglioso parco pubblico.

Villa Mondragone, sempre nel cuore di Roma, è invece la location in cui Guglielmo Marconi ha compiuto alcuni dei suoi più importanti esperimenti, nel tentativo di perfezionare la sua comunicazione senza fili. Infine, alcune scene sono state realizzate presso il Museo Storico della Comunicazione, che ospita numerosi cimeli riguardanti la storia della posta italiana – tra cui molti dedicati a Marconi. È stata invece ricostruita in studio l’ambientazione del Panfilo Elettra, la casa-laboratorio dell’inventore che ormai non esiste più.