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Le location di La Piscina, film indimenticabile con Alain Delon

Era il 1969 e sugli schermi di tutto il mondo uscì un film che fece la storia del cinema francese (e non solo): “La Piscina” (titolo originale “La Piscine”). Diretto da Jacques Deray, tra i suoi interpreti annoverava Romy Schneider, Jane Birkin, Maurice Ronet e sopratutto Alain Delon, attore, regista e produttore cinematografico francese venuto a mancare domenica 18 agosto 2024 all’età di 88 anni. Scopriamo insieme dove è stato girato “La Piscina”, una di quelle pellicole che ha davvero rivoluzionato la cinematografia.

“La Piscina”, la trama

“La Piscina” è un lungometraggio che narra di Jean-Paul (Alain Delon) e Marianne (Romy Schneider), una coppia che decide di trascorre le vacanze estive nella villa di un loro amico. Proprio in questa struttura è custodita una bellissima piscina dove Marianne e Jean-Paul amano passare le giornate.

Lei scrive articoli, mentre lui è uno scrittore con un libro di poco successo ma che al momento lavora come pubblicitario per una ditta. Un giorno, proprio mentre sono in piscina, squilla il telefono e dall’altra parte a parlare c’è un loro amico che li avvisa che ha deciso di andare a trovarli, e con lui c’è la figlia diciottenne. Durante il soggiorno Jean-Paul si rende conto che tra Marianne e Harry (il famoso amico) c’è una strana vicinanza, tanto da iniziare a sospettare che i due siano stati amanti in passato. Ad accorgersene è anche Pénélope, figlia di Harry.

Si interrompe così la magica atmosfera creatasi precedentemente tra Jean-Paul e Marianne, bruscamente troncata dall’invidia, risentimento, rivalità e frustrazione, tutte emozioni che porteranno a un punto di non ritorno, anche attraverso un delitto commesso a mani nude.

Dove è stato girato

Il film “La Piscina” è ambientato in Costa Azzurra, e più precisamente sulle alture della bellissima Saint-Tropez. Poco si sa su questa preziosa villa prestata da amici dove Jean Paul e Marianne passano le loro ferie e in cui in seguito all’arrivo di un amico di infanzia di Jean Paul, accompagnato dalla figlia, accade l’impensabile. Ciò di cui si è certi, però, è che si trova all’Oumède.

L’Oumède è un quartiere di Ramatuelle, pittoresco villaggio medievale nel cuore della campagna del Var e arroccato ai piedi del massiccio delle Castellas, che a sua volta si affaccia sulla baia di Pampelonne. Con un centro storico dalla forma di una lumaca, è un susseguirsi di portici, passaggi, piazzette e graziose case fiorite che si specchiano su diverse botteghe artigiane.

Ramatuelle offre vigneti e lussuose ville e proprio per questo ha rappresentato lo scenario ideale per questo intramontabile film. E in particolare una delle sue tante ville con piscina, che il produttore ha deciso di portate sul grande schermo per legarla indissolubilmente a questa affascinante storia.

“La Piscina” è ancora oggi ricordato come un cult movie erotico-estatico, un film che fu in grado di riportare sul grande schermo due grandi divi ed ex amanti (i due protagonisti furono legati da una forte passione dal 1958 al 1964, tanto da divenire i fidanzati di Francia più famosi del mondo).

La Piscine, 1969

Fonte: Getty Images

Una foto dal set di “La Piscina”
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La costa del crimine, la location dove hanno ambientato la serie Tv Sky

La costa del crimine” è una nuova serie Tv in esclusiva su Sky (in onda su Sky Atlantic) e in streaming solo su NOW, creata da Nick Love (The Business,The Football Factory, Bulletproof) particolarmente interessante: si tratta di un’action drama anni ’80 che racconta la storia della famiglia Lord e che è stata girata in luoghi da sogno. Ma non è tutto, perché questa nuova serie Tv vanta anche una soundtrack (disponibile integralmente su Spotify) piena di titoli che hanno fatto la storia di quegli anni, da “A Town Called Malice”, titolo originale della serie, dei The Jam a Daddy Cool di Boney M, da “Just Can’t get Enough” dei Depeche Mode a “Back in Black” degli AC/DC.

“La costa del crimine”, la trama

Dal titolo che è tutto un programma, “La costa del crimine” si svolge agli inizi degli anni ‘80 e racconta la storia della famiglia Lord, gangster un tempo potenti a Londra che, dopo aver perso il loro potere a causa di un violento scontro tra bande, scelgono si trasferirsi in Spagna come luogo di riscatto.

Convinti di poter ricostruire la loro reputazione, i Lord iniziano a lavorare per raggiungere l’obiettivo e non guardando in faccia nessuno. Tuttavia, fanno l’errore di tralasciare un particolare di fondamentale importanza: a volte il nemico si nasconde dove meno te lo aspetti, forse proprio in famiglia.

La serie vede protagonisti Jack Rowan (Born to kill, Noughts + Crosses) nei panni di Gene, figlio minore della famiglia Lord, e Tahirah Amandla Sharif (The Haunting of Bly Manor), nel ruolo di Cindy Carter, la sua fidanzata poco raccomandabile. Nel cast anche Martha Plimpton (I Goonies), Dougray Scott (Mission Impossible 2, X Men), Lex Shrapnel (Hunted, Infiniti), Daniel Sharman (Fear the Walking Dead, I Medici – Masters of Florence) ed Eliza Butterworth (The Last Kingdom).

Dove è stata girata

Come anticipato, la famiglia Lord si trasferisce in Spagna ed è proprio in una precisa zona di questo affascinante Paese che è stata girata questa nuova serie Tv targata Sky: la Costa del Sol.

La Costa del Sol è un vero e proprio capolavoro dell’Andalusia: come racconta il suo nome, qui i raggi della  stella madre del sistema solare illuminano tutto per più di 300 giorni all’anno. Situata a sud della regione più meridionale della Spagna, offre spiagge che sembrano infinite, cale nascoste, paesini bianchi come il latte che si fanno spazio in mezzo alle montagne, siti archeologici dalla storia antichissima e molto altro ancora.

Il visitatore, da queste parti, può compiere un itinerario di ben di 180 chilometri lungo la costa grazie a cui scoprire Malaga, per esempio, che oltre al mare offre un’interessante varietà di musei come il Centro Pompidou, il Museo Carmen Thyssen e la Collezione del Museo Russo, e meravigliose spiagge in cui rilassarsi, tra cui Nerja, Torremolinos, Benalmádena, Fuengirola, Estepona e Marbella.

Non è di certo da meno l’entroterra che si mostra pieno di minuti paesini con casette bianche decorate con fiori. Ne sono degli esempi Frigiliana, con un affascinante centro storico, Antequera, piena di dolmen preistorici, e Ronda, che sfoggia un mitico ponte posizionato su una ripida scogliera.

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Abruzzo Luoghi da film Viaggi

I meravigliosi luoghi d’Abruzzo del romanzo L’età fragile

Ha vinto il Premio Strega 2024 il romanzo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio e presto sarà anche un film. Indigo Film e HT Film, infatti, ne hanno acquisito i diritti. Basato su una storia vera, accaduta negli Anni ’90 in Abruzzo, la scrittrice ripercorre una vicenda di cronaca nera con un tocco di licenza poetica ommettendo i veri nomi delle vittime e delle loro famiglie.

Il romanzo è nelle classifiche dei libri più venduti dell’anno e dei più scaricati su Audible e, tragedia a parte, ha suscitato in coloro che lo hanno letto, io per prima, una grande curiosità sui luoghi meravigliosi, nonostante tutto, in cui è stato ambientato.

La Di Pietrantonio, infatti, è stata molto brava a descrivere le montagne dell’Abruzzo in cui si è svolta la vicenda accaduta in un campeggio sperduto tra i monti ai piedi dell’iconico Dente del Lupo, che viene nominato più volte nel romanzo, un torrione roccioso eletto a simbolo di questo territorio ancora molto aspro e selvaggio in provincia dell’Aquila.

Dove è ambientato “L’età fragile”

Siamo nel Massiccio Montuoso del Gran Sasso, nei pressi della cima del Monte Camicia, in Abruzzo, appunto. Un luogo aspro, come viene descritto anche nel romanzo, che però regala scorci inattesi su profondi burroni e pareti rocciose dove solo i camosci, i cervi e i caprioli possono arrivare. Il Dente del Lupo che domina tutto il territorio in cui è ambientata la storia è uno sperone alto 2.420 metri che ha davvero la forma di un canino appuntito proprio come quello dei lupi appenninici che vivono tra queste foreste. Sono molti gli escursionisti che, specie d’estate, si avventurano tra questi monti seguendo i sentieri segnati. ma bisogna fare attenzione, perché questa montagna è considerata, per tanti motivi, “maledetta”.

Come raggiungere il Dente del Lupo

Per raggiungere il Dente del Lupo bisogna risalire il Monte Camicia, un’escursione piuttosto impegnativa che dura circa cinque ore e che ha un dislivello di circa mille metri, ma che merita assolutamente in quanto è sicuramente un’esperienza indimenticabile perché si tratta di una delle vette più alte e più suggestive della catena del Gran Sasso.

Una volta raggiunto il monte, ci si trova dinnanzi a un vero balcone su mare e sulla piana di Campo Imperatore, il vasto altopiano di origine glaciale situato tra i 1 500 e i 2100 metri di quota, conosciuto anche come il “Piccolo Tibet” d’Abruzzo. Tutt’intorno, si stagliano le cime più elevate dell’Appennino: il Corno Grande, la Scindarella e il Monte Portella. D’estate, la zona del Monte Camicia Tremoggia Monte Siella è ricoperta da una straordinaria fioritura di Stella alpina dell’Appennino che è uno spettacolo.

Dal Monte Camicia bisogna scendere poi verso la Forchetta di Penne passando attraverso distese verdi che conducono direttamente alla base del Dente. Ad attendere l’escursionista ci sono ancora 150 metri di salita per raggiungere la cima, attirato dal riflesso della pietra calcarea illuminata dal sole. C’è chi dice che man mano che si sale l’odore dello zolfo rievochi l’inferno dantesco. Ma non è tutto: la roccia qui è molto friabile, è come se la montagna cercasse di difendersi dall’invasione dell’uomo, solo la leggerezza e la delicatezza dei camosci sono consentite. Per questo motivo, il Dente del Lupo è da molti considerata una vetta maledetta, scenario di molti incidenti che la rendono la vetta più impegnativa degli Appennini.

La trama del libro ambientato ai piedi del Dente del Lupo

Se non lo avete ancora letto cercherò di non spoilerarvi, ma di incuriosirvi. Ai piedi del Dente del Lupo è accaduto un fatto di cronaca nera e uno dei primi femminicidi riconosciuti ufficialmente in Italia negli Anni Novanta. Nel romanzo i nomi sono stati cambiati però. La protagonista dell’Età fragile è Lucia che, da giovane, ha scampato l’omicidio di due sorelle, Tania e Virginia Vignati, ospiti del campeggio di famiglia da parte di bracciante albanese che viveva nei boschi.

L’unica sopravvissuta è l’amica di Lucia, Doralice, che stava facendo un’escursione tra i boschi con le due ragazze. L’esperienza traumatica delle due sopravvissute e l’influenza che essa ha poi avuto sulle loro vite sono al centro della trama del romanzo. Nel romanzo si parla di passato (e di una vicenda che molti hanno dimenticato), ma anche del futuro di questa bellissima zona abruzzese dove un imprenditore vorrebbe trasformare il vecchio camping, chiuso e abbandonato da decenni, in un resort sperduto dove fare turismo esperienziale. Quindi il tema è di grande attualità perché mette a confronto le esigenze turistiche moderne con la responsabilità di una comunità di preservare non soltanto la memoria ma anche un luogo e di tramandarle alle prossime generazioni.

Il fatto di cronaca nera: il Delitto del Morrone

È il 20 agosto del 1997 quando le sorelle Diana e Silvia Olivetti, insieme all’amica Tamara Gobbo, una ragazza del posto, intraprendono un’escursione alle pendici della Majella, nel cuore dell’Abruzzo appenninico, intenzionate a raggiungere la cima del Monte Morrone, che sovrasta la Valle Peligna e la città di Sulmona. Dopo circa due ore di cammino, le giovani raggiungono la località di Mandra Castrata, dove s’imbattono in un uomo in abiti trasandati, a cui Diana domanda indicazioni per raggiungere la vetta. L’uomo, però, un macedone di nome Halivebi Hasani, detto Alì, segue le tre giovani e, dopo avere puntato una pistola contro di loro, cerca di violentare Diana, ma nella colluttazione colpisce Silvia, che si finge morta, e Tamara. Silvia, unica sopravvissuta al massacro, riuscì a fuggire e a dare l’allarme.

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Luoghi da film Roma Viaggi

I migliori 10 film che sono stati girati a Roma

Roma, la nostra bellissima Capitale, è da sempre la protagonista di alcuni tra i film più belli del cinema, italiano e internazionale. Nel corso degli anni, infatti, sono stati in tanti i registi che hanno scelto (e che continuano a scegliere) la Città Eterna come set di alcune bellissime pellicole, che vanno dai capolavori del Neorealismo alla commedia all’italiana, fino a produzioni ben più recenti. Lungometraggi che ci hanno regalato, spesso, uno spaccato inedito della Capitale, e che ci hanno portato a scoprire incantevoli monumenti storici, piazze e vicoli che lasciano senza fiato. Noi di SiViaggia abbiamo deciso di selezionare per voi i 10 dei migliori film girati a Roma.

Scopri tutte le straordinarie attività da fare a Roma

I migliori film degli anni ’40, ’50 e ’60

È davvero complesso scegliere i migliori film girati a Roma tra gli anni ’40, ’50 e ’60, perché è proprio in questo lungo periodo che il cinema ha visto comparire sui suoi schermi dei capolavori davvero intramontabili. La Città Eterna, infatti, si rivela da sempre l’ambientazione ideale per ogni genere di pellicola.

“La Dolce Vita”

La Dolce Vita” è un film del 1960 diretto da Federico Fellini e con attori del calibro di Marcello Mastroianni, Anita Ekberg e Anouk Aimée. Impossibile dimenticare il famossissimo “Marcello come here!”, frase iconica di uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi.

Il film è ambientato in una Roma patinata e scintillante e che mostra delle location che sono una più bella dell’altra. Tra le riprese più straordinarie non possiamo non menzionare la celebre scena del bagno nella Fontana di Trevi, ancora oggi una delle più suggestive del cinema mondiale.

Sono tantissimi i luoghi di Roma che si possono scovare nel film, ma tra i più noti ci sono:

  • Piazza San Pietro;
  • Via Vittorio Veneto;
  • Piazza del Popolo;
  • Fontana di Trevi;
  • Terme di Caracalla;
  • Parco degli Acquedotti.

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“Roma Città Aperta”

Roma Città Aperta” risale al 1945 e vede alla regia Roberto Rossellini, che ha guidato incredibili attori come Anna Magnani e Aldo Fabrizi. È considerato un capolavoro del Neorealismo italiano, al punto che è stato nominato agli Oscar e premiato al Festival di Cannes.

È infatti ancor più incredibile pensare che il film fu girato non appena si concluse la Seconda Guerra Mondiale, con pellicole scadute e un set di fortuna. Tra i luoghi più iconici di Roma presenti nel film ci sono:

  • Galleria Sciarra;
  • Piazza di Spagna;
  • Ostiense.
Roma Città Aperta, il film

Fonte: Getty

Una scena di “Roma Città Aperta” con Anna Magnani 

“Ben-Hur”

Ben-Hur” è un film del 1959 diretto da William Wyler con protagonista Charlton Heston. È un vero e proprio Colossal a tema storico e drammatico, uno dei più grandi e premiati successi della storia del cinema. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1960, è considerato uno dei migliori film mai realizzati, tanto da venire premiato con il maggior numero di Oscar (11), un record che ha potuto vantare per ben 38 anni.

Molte delle scene del film sono state girate negli studi di Cinecittà, che ai tempi erano persino soprannominati la “Hollywood sul Tevere”, in modo particolare per il basso costo delle straordinarie maestranze della città. Altre location bellissime sono nei dintorni della Capitale.

I film più belli degli anni ’70, ’80  e ’90

Anche gli anni ’70, ’80 e ’90 hanno generato dei veri e propri capolavori cinematografici, sia italiani che internazionali. E molti di questi, come è possibile immaginare, mostrano come set di riprese proprio la nostra bellissima Roma.

“Un Sacco Bello”

Iniziamo questo viaggio da una delle commedie italiane più divertenti di sempre: “Un Sacco Bello“. Si tratta di un film del 1980 diretto da Carlo Verdone, che tra i suoi attori vede presente anche il mitico Mario Brega.

Film d’esordio alla regia di Carlo Verdone, regala una Roma semideserta e oppressa dal sole di ferragosto ma piena di scorci della città davvero speciali e unici nel loro genere. Tra le location che compaiono nel film ci sono:

  • Bocca della Verità;
  • Piramide Cestia/Porta San Paolo;
  • Trastevere;
  • Bioparco.

Salta la fila e visita il Bioparco di Roma

“Il Talento di Mr. Ripley”

Nel 1999 sugli schermi di tutto il mondo è uscito “Il Talento di Mr. Ripley“, film di Anthony Minghella che vede tra i suoi protagonisti Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman e Sergio Rubini.

Liberamente tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmitha, è spesso ricordato come uno dei film più eleganti di tutti i tempi. Tra i luoghi di Roma utilizzati per le riprese troviamo:

  • Piazza di Spagna;
  • Fontana delle Tartarughe;
  • Piazza Navona;
  • Palazzo Costaguti;
  • Foro Romano;
  • Ponte Sant’Angelo;
  • Musei Capitolini.

Fai un tour dei Musei Capitolini, tra i più antichi del mondo

“Caro Diario”

Caro Diario” è un film di Nanni Moretti del 1993 che tra i suoi personaggi vede anche Jennifer Beals, ma che curiosamente interpreta se stessa. Si tratta di un omaggio del regista alla sua Roma, che in sella a una Vespa 125 GTR del ’75 blu, ci permette di fare un giro nella città quasi completamente vuota di agosto, mettendoci di fronte a inquadrature straordinarie sulle bellezze paesaggistiche, architettoniche e monumentali della Capitale.

Tra i luoghi più belli della città che compaiono nel film ci sono:

  • Quartiere Prati;
  • Gianicolo;
  • Porta San Sebastiano;
  • Piazza del Popolo;
  • Ponte Flaminio;
  • Idroscalo (Ostia).

I film più belli girati a Roma negli anni 2000

Concludiamo questo viaggio nella Roma cinematografica scoprendo alcuni dei film più belli che sono stati girati in città in tempi molto recenti, quindi negli anni 2000. Anche durante l’attuale secolo, infatti, i registi che hanno scelto la Città Eterna come set cinematografico sono davvero tantissimi.

“La Grande Bellezza”

Premio Oscar e film che ci fa immergere in una Roma dalla bellezza estetica eccezionale è la “La Grande Bellezza“. Risalente al 2013, è stato diretto da Paolo Sorrentino e vede tra i suoi interpreti Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.

Premio Oscar al Miglior Film Straniero, è ricco di citazioni famose e ci dona scorci della Città Eterna che lasciano davvero senza fiato. Alcuni dei luoghi presenti nel film sono:

  • Fontanone dell’Acqua Paola;
  • Tempietto di San Pietro in Montorio;
  • Giardino degli Aranci;
  • Villa del Priorato dei Cavalieri di Malta;
  • Villa Medici;
  • Fontana di Trevi;
  • Palazzo Doria Pamphilj;
  • ETRU – Museo Nazionale Etrusco;
  • Parco degli Acquedotti.

Regalati un tour alla scoperta del Palazzo Doria Pamphilj con una delle collezioni d’arte più ricche di Roma

“Le Fate Ignoranti”

Ferzan Özpetek nel 2001 ha prodotto un film davvero bellissimo: “Le Fate Ignoranti“. Con attori italiani magistrali come Margherita Buy e Stefano Accorsi, è una pellicola da molti considerata un capolavoro. Una piccola curiosità: deve il suo nome a un noto affresco di Rene Magritte, uno dei maestri del Surrealismo.

Tra le location di Roma che possiamo ammirare nei suoi 105 minuti di lunghezza ci sono:

  • Musei Capitolini – Centrale Montemartini;
  • Gasometro;
  • Ostiense.

“Angeli e Demoni”

Angeli e Demoni” è un film del 2009 con la regia Ron Howard che annovera tra i suoi interpreti stelle cinematografiche mondiali come Tom Hanks, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård e Pierfrancesco Favino.

Angeli e Demoni, Tom Hanks

Fonte: Getty Images

Tom Hanks a Roma per “Angeli e Demoni”

Basato sull’omonimo romanzo best seller di Dan Brown, dà la possibilità di scoprire alcuni dei posti più incantevoli della nostra maestosa Capitale, tra cui:

  • Piazza Navona;
  • Fontana dei Quattro Fiumi;
  • Basilica di San Pietro;
  • Pantheon
  • Cappella Sistina;
  • Passetto di Borgo;
  • Castel Sant’Angelo.

Acquista un biglietto saltafila per scoprire meraviglie e misteri di Castel Sant’Angelo

“Mangia Prega Ama”

L’ultimo film girato (anche) a Roma scelto dalla nostra Redazione è “Mangia Prega Ama“, prodotto del 2010 da Ryan Murphy e basato sul libro autobiografico di Elizabeth Gilbert.

La protagonista del film è una splendida Julia Roberts, affiancata da Javier Bardem, James Franco, Billy Crudup e Richard Jenkins.

Tra le location di Roma che si possono ammirare nei suoi 133 minuti di lunghezza ci sono:

  • Piazza Navona;
  • Campo de’ Fiori;
  • Piazza di Spagna;
  • Villa Borghese.
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Dolomiti Luoghi da film montagna Viaggi

Un passo dal cielo, le più belle location della fiction Tv

Siamo ormai giunti alla settima stagione di una delle fiction televisive di maggior successo dopo il Commissario Montalbano, “Un passo dal cielo”. Merito del trionfo della serie Tv RAI sono, oltre che delle vicende intricate e ricche di colpi di scena, i luoghi meravigliosi di montagna dove si svolgono le scene. Tra laghi alpini dai colori abbaglianti alle cime dei monti spennellate di bianco, dai fitti boschi di conifere alle deliziose baite di legno, sembra di entrare in un libro di fiabe.

Come abbiamo imparato nel tempo, invece, questi luoghi esistono davvero, magari talvolta leggermente ritoccati – nelle prime serie le famose Tre Cime di Lavaredo facevano da sfondo al lago dove si trova la baita fronte lago del comandante di stazione del Corpo forestale – e da quando è iniziata la serie “Un passo dal cielo” sono diventati meta di turismo di massa.

Nel corso delle varie stagioni, oltre a essere cambiati i protagonisti (per le prime tre stagioni Pietro Thiene interpretato da Terence Hill e poi Francesco Neri, l’attore Daniele Liotti), sono variate anche le location (fino alla quinta stagione, San Candido, in Alto Adige e dalla sesta in poi si trasferisce a San Vito di Cadore, nel Veneto). Una più bella dell’altra, comunque, vere cartoline del nostro arco alpino. Ecco le più famose che si possono visitare.

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Fonte: ANSA

La guardia forestale Francesco Neri

Il Lago di Braies

Iconico e ormai nell’immaginario collettivo, il Lago di Braies, in Val Pusteria, è divenuto il simbolo di “Un passo dal cielo”. A Braies si trova l’hotel in riva al lago, ma anche la suggestiva palafitta sull’acqua in cui vivono i protagonisti della serie, fino alla stagione 6, nota con il sottotitolo “I Guardiani”. Questo specchio d’acqua color smeraldo – e non è merito di Photoshop – è senza dubbio il più famoso della Regione ed è davvero circondato da boschi di conifere, da ripidi dirupi e da verdi pascoli.

La palafitta di Pietro e Francesco

Lo chalet di legno dove vivono le due guardie forestali, prima Pietro Thiene e poi Francesco Neri, altro non è che la capanna che ospita la biglietteria dove si noleggiano le barche per fare il giro del Lago di Braies. D’estate, infatti, si possono prendere a noleggio le barchette di legno e trascorrere una giornata su questo bellissimo specchio d’acqua trasparente.

San Candido

Situato ai piedi del Baranci, il paese di San Candido vanta una storia antichissima. A occupare questa zona furono prima i romani, in seguito venne fondato un monastero, voluto dal duca Tassilone III di Baviera nel 769 per contrastare l’avanzata degli slavi, all’epoca considerati pagani. L’influenza ecclesiastica nella zona ha lasciato il segno tanto che oggi San Candido ospita ben tre chiese, la più piccola delle quali appartiene al convento dei francescani.

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Fonte: 123RF

Il paese di San Candido in Val Pusteria

Il Lago di Dobbiaco

Spesso dal Lago di Braies le immagini della fiction si spostano sul vicino Lago di Dobbiaco, un altro laghetto alpino altoatesino altrettanto pittoresco appena fuori dal Comune di Dobbiaco. Il lago si trova esattamente al confine tra due parchi naturali: il parco naturale Tre Cime e il Parco naturale Fanes – Sennes e Braies.

La Croda Rossa di Sesto

I prati verdi alla base della Croda Rossa di Sesto, nelle Dolomiti di Sesto, sempre in Val Pusteria, sono il luogo in cui Pietro/Francesco amano di più passeggiare e cavalcare. Così come lo spettacolare Prato Piazza, un altopiano in cima al passo alpino che mette in collegamento Braies e Carbonin, a un’altitudine di 1.993 metri. A Prato Piazza c’è una malga in cui si sono state girate anche numerose scene di “Un passo dal cielo”.

Le Dolomiti bellunesi

A partire dalla sesta stagione, cambia lo scenario e cambi la regione che dall’Alto Adige si trasferisce nel vicino Veneto, sempre tra le Dolomiti Patrimonio Unesco, comunque. L’area protetta del Parco delle Dolomiti, infatti, si estende a Nord di Cortina e arriva fino al confine col Trentino-Alto Adige. Nella nuova stagione della fiction, “I Guardiani”, troviamo il leggendario Lago di Misurina, il Lago Antorno, il Lago di San Vito e quello di Auronzo di Cadore. Tutto l’ambiente in cui è stata girata la fiction ha del fiabesco e si tratta di angoli delle Dolomiti bellunesi che si possono tranquillamente visitare.

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Fonte: iStock

Il lago di Misurina, la fiaba delle Dolomiti

La baita di Dafne

La baita dove vive Dafne Mair, interpretata da Aurora Ruffino, esiste davvero. Si tratta della Baita Pian de Loa, nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e si trova al termine di una pista da sci, la pista “Pian de Loa”, a 1360 metri di quota. Immersa in un paesaggio mozzafiato, si può raggiungere d’inverno con gli sci ma anche d’estate percorrendo un sentiero piuttosto impegnativo.

Le colline del Prosecco

Nella settima stagione di “Un passo dal cielo” c’è una grossa novità quanto a location. In alcune puntate della serie s’incontra un paesaggio dal contorno tutto nuovo, che non ha nulla a che vedere con le Dolomiti. Alcune scene sono state girate tra le dolci colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019. Un territorio, questo, che è caratterizzato da un fascino innegabile, oltre che da un enorme valore storico e culturale, attraversato da una strada, la Strada del Prosecco, appunto, che collega Conegliano a Valdobbiadene passando per vigneti, paesi e musei dedicati alla tradizione vitivinicola.

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lago Lago Di Como Luoghi da film Viaggi

Il Lago di Como, set di film famosi

Situato nel cuore delle Alpi italiane, il Lago di Como è una delle destinazioni più affascinanti e pittoresche non solo d’Italia, ma anche del mondo. Con le sue acque azzurre, le ville storiche ed i paesaggi mozzafiato, questo lago è diventato non solo una delle destinazioni preferite per le ferie di diverse celebrità ed aristocratici, ma anche un set ambito per numerose produzioni cinematografiche. In questo articolo, infatti, si parlerà di quali film, fra i più famosi, il Lago di Como sia stato utilizzato come sfondo, contribuendo alla creazione di scene memorabili ed indimenticabili che hanno affascinato gli spettatori di tutto il mondo.

Il Lago di Como, o Lario, è il terzo lago più grande d’Italia, noto anche per la sua forma unica a Y rovesciata e per i suoi borghi affascinanti affacciati sull’acqua, ognuno con una propria storia e un proprio fascino. La bellezza naturale del lago, unita alla sua ricchezza culturale e storica, rende questo luogo una location perfetta per il cinema. Non sorprende, quindi, che molti registi abbiano scelto di ambientare qui le loro storie, sfruttando l’ambientazione suggestiva per arricchire le loro pellicole.

Villa del Balbianello: una star del cinema

Uno dei luoghi più iconici del Lago di Como è la Villa del Balbianello, una struttura situata sulla punta di una penisola che si estende nel lago vicino alla cittadina di Lenno. Questa villa storica è stata utilizzata in diverse produzioni cinematografiche, ma una delle sue apparizioni sicuramente più famose di Villa del Balbianello è nel film “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”, film nel quale fu utilizzata come set per le romantiche scene tra Anakin Skywalker e Padmé Amidala. I giardini, verdi e curati, e le vedute panoramiche del lago hanno fornito l’ambientazione perfetta per queste scene della famosissima saga.

La Villa del Balbianello è apparsa anche in un altro film: “007 – Casino Royale”, film che fa parte della saga del famoso agente James Bond, del 2006, con Daniel Craig. Nella pellicola, la villa è il luogo dove Bond si riprende dopo una missione pericolosa. Le eleganti stanze della villa e i giardini curati, che caratterizzano questa elegante villa, hanno aggiunto un tocco di lusso e raffinatezza al film, rafforzando l’immagine di Bond come l’agente segreto più glamour del cinema.

Vista di Villa del Balbianello dall'alto

Fonte: iStock

Vista dall’alto di Villa del Balbianello, sulla penisola nel Lago di Como

Bellagio: il gioiello sul Lago di Como

Bellagio, situata sulla punta estrema del promontorio che separa i due rami del Lago di Como e spesso viene chiamata la perla del Lago di Como. È un’altra location molto utilizzata nel cinema. Infatti, negli anni è stata utilizzata nel film “Ocean’s Twelve”, seguito del fortunato “Ocean’s Eleven”, con George Clooney ed il resto del cast che si trovano proprio a Bellagio per alcune delle scene cruciali del film. Le strade pittoresche e caratteristiche, i caffè italiani all’aperto e le magnifiche vedute sul lago di Como, hanno contribuito a creare un’atmosfera sofisticata ed internazionale, perfetta per un film di rapine ad alto budget.

Villa Erba: storia e cinema

Villa Erba, un’elegante dimora storica situata a Cernobbio, ed ha una lunga storia di ospitalità per diverse celebrità ed artisti di tutto il mondo. Villa Erba è stata scelta come location per “Cimitero di Praga”, un film drammatico che tratta di temi di politica e cospirazione. La maestosità della villa e dei suoi giardini sontuosi ha fornito un set suggestivo e ricco di atmosfera, perfetto per le esigenze narrative di questo film.

La famosa Villa Erba di Cernobbio, sul Lago di Como

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Villa Erba a Cernobbio, borgo sul Lago di Como

Menaggio e Tremezzo: scenari da sogno

Menaggio e Tremezzo, sono due borghi che si affacciano sul Lago di Como, che sono stati utilizzati come location per il romantico film “A Month by the Lake”. Questa commedia sentimentale è ambientata negli anni ’30 e vede protagonisti Vanessa Redgrave e Edward Fox. Il film sfrutta la bellezza senza tempo del Lago di Como e dei suoi luoghi imperdibili per raccontare una storia d’amore delicata e nostalgica, con le affascinanti strade acciottolate ed i panorami del lago che fanno da sfondo perfetto alla pellicola.

Varenna: l’incanto del passato

Varenna, un altro affascinante villaggio, una perla sul Lago di Como, ed è stato il set per “The Other Man”, un thriller con i famosi attori Liam Neeson e Antonio Banderas. Le riprese a Varenna hanno sfruttato l’architettura storica del villaggio, i vicoli del centro storico e le sue scalinate che scendono verso il lago, creando così un’atmosfera di mistero e tensione, che si adatta perfettamente alla trama del film.

Como: il cuore del lago

Anche la città di Como, che dà il nome al lago, è stata scelta come location cinematografica. Nel film “Tutto può succedere – Something’s Gotta Give” con Jack Nicholson e Diane Keaton, alcune scene sono state girate proprio nella splendida cornice del centro storico della città di Como. Le piazze, le cattedrali imponenti ed i palazzi storici hanno contribuito a creare un set cinematografico unico, romantico ed autentico.

L’impatto del cinema sul turismo del Lago di Como

L’utilizzo del Lago di Como come set cinematografico ha avuto un impatto significativo sul turismo nell’intera regione del Lago di Como e non solo. Molti fan dei film, infatti, decidono di visitare il lago per vedere di persona i luoghi che hanno ammirato solamente sul grande schermo. Questo tipo di turismo ha portato ad un aumento delle visite e ha contribuito alla crescita economica della zona.

Il Lago di Como continuerà sicuramente a essere una location privilegiata per le produzioni cinematografiche grazie alla sua bellezza naturale ed al suo fascino senza tempo. Ogni angolo del lago ha la capacità di offrire un potenziale scenografico unico, capace di trasformare qualsiasi scena in un capolavoro per gli occhi. Dalle ville storiche ai pittoreschi villaggi, ogni elemento presente in questa zona, contribuisce a creare un’atmosfera che incanta tutti, registi e pubblico.

Come arrivare al Lago di Como

Raggiungere il Lago di Como è semplice grazie alla sua ottima posizione ed ai collegamenti efficienti che portano in questa meraviglia del nord Italia. Dall’aeroporto di Milano Malpensa, è possibile prendere un treno diretto per la città di Como, con un viaggio che dura circa un’ora. In alternativa, sempre da Milano, più precisamente dalla stazione di Milano Centrale, partono regolarmente treni, regionali e diretti, che raggiungono Como in circa 40 minuti. Se si preferisce viaggiare in auto, il lago è ben collegato attraverso l’autostrada, che permette di raggiungere rapidamente diverse località lungo le sue rive.

Il Lago di Como è molto più di una semplice destinazione turistica. Si tratta, infatti, di una vera e propria icona culturale e cinematografica, che ha lasciato un’impronta indimenticabile nel mondo del cinema. I film girati qui hanno contribuito a immortalare e condividere con il mondo intero la bellezza del lago, rendendolo ancora più famoso e desiderato.

Visitare il Lago di Como potrebbe essere l’occasione giusta per seguire le orme dei personaggi cinematografici più conosciuti nel mondo del cinema e lasciarsi affascinare dalla stessa bellezza che ha catturato l’immaginazione di registi e spettatori di tutto il mondo.

 

 

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Santa Margherita di Pula, la location di Temptation Island

La versione italiana del reality show Temptation Island, un programma televisivo lanciato in Italia nel 2005, è ambientata nel nostro paradiso dell’estate, un luogo che, nell’immaginario collettivo, corrisponde al posto più esotico che sia in Italia: la Sardegna. Da anni un resort ospita le sette coppie che prendono parte docu-reality e che hanno deciso di mettere alla prova il loro rapporto ed è diventato famosissimo.

Dove è ambientato Temptation Island

Ci troviamo nel Sud-Ovest della Sardegna, nella zona di Santa Margherita di Pula, una delle più selvagge dell’isola, dove la tutela dell’ambiente ha mantenuto la densità abitativa ben controllata per garantire alla macchia mediterranea di continuare a svilupparsi e rendere verde tutta la zona che si affaccia su un mare meraviglioso dalle sfumature che vanno dal verde al blu.

Il lungo litorale di Santa Margherita di Pula comprende una serie di cale di sabbia bianca e fine e sprazzi di graniti rosati. Cala Marina, Cala Bernardini, Cala d’Ostia, Cala Verde e altre spiagge minori. E poi ci sono le spiagge dei resort, che si affacciano sul mare limpido, come quella del resort dove è ambientato da anni Temptation Island e Temptation Island Vip, con le coppie di personaggi dello spettacolo.

Lo scenario del programma Tv che va in onda su Canale5 si trova in questa località da favola, con spiagge incredibili e dalla bellezza incontaminata. Ci troviamo in provincia di Cagliari e il mare in questo tratto di costa è di una bellezza senza paragoni, basti pensare alla vicina Chia, nel Comune di Domus de Maria, che ha ricevuto per anni apprezzamenti internazionali e a Teulada che si è aggiudicata per anni il premio come spiaggia più bella d’Italia per Tuerredda. Insomma, è in questa zona della Sardegna che si trovano alcune delle spiagge più belle d’Italia.

Il resort di Temptation Island

I protagonisti di Temptation Island soggiornano all’Is Morus Relais, a soli 40 chilometri da Cagliari. Questo resort quattro stelle non è uno dei più lussuosi della Sardegna, ma ha mantenuto un aspetto decisamente autentico che rappresenta al meglio la Sardegna, questa magnifica terra e le sue tradizioni. Is Morus è immerso nella vegetazione mediterranea e ha una cinquantina tra camere, suite e ville indipendenti. Le piscine interrate affacciate direttamente sul mare e il camminatoio in legno che richiama la pineta circostante rendono questo luogo davvero magico. Perfetto per coppie innamorate, insomma. All’interno ci sono anche un ristorante, due bar e una pasticceria.

Quanto costa una vacanza nel resort di Temptation Island

Come tutto il resto della Sardegna, questo resort non è ovviamente low cost, ma i prezzi per una vacanza estiva non sono neanche folli. La soluzione più costosa è quella all’interno di una delle ville che possono ospitare fino a sette persone e che costano fino a 1400 euro al giorno, l’equivalente di 200 euro a persona. Ci sono però ville più economiche a partire da 800 euro al giorno per quattro persone. Nel resort ci sono anche delle camere e delle suite. Queste ultime costano a partire da 160 euro a notte epr due persone, mentre le camere sono decisamente più economiche: la family per due adulti e due bambini costa 125 euro a notte.

La spiaggia di Santa Margherita di Pula

La spiaggia di Santa Margherita di Pula è di sabbia con granelli grigio-rosati, l’acqua è bassa e limpida, pertanto, questa zona è adatta alle vacanze in famiglia per il facile accesso al mare, ma anche agli appassionati di sport nautici come windsurf e vela perché soffia sempre una bella brezza. Il fondale è ideale per lo snorkeling, le immersioni e la pesca sportiva. In particolare, la spiaggia di Is Morus – dove si svolge Temptation Island – ha sabbia fine color crema con qualche ciottolo. Il fondale è abbastanza profondo e sabbioso. Le acque sono cristalline e rendono questa costa paragonabile alle spiagge tropicali.

Come arrivare a Santa Margherita di Pula

È facile raggiungere la spiaggia di Pula. Partendo da Cagliari, basta percorrere la Strada Statale 195 seguendo le indicazioni per il centro di Santa Margherita. Quindi prendere la via Flumendosa, la litoranea e seguire i cartelli per Is Morus.

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Fonte: @Mediaset

Le coppie di Temptation Island 2024

 

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I più bei parchi americani nel film Mai Stati Uniti

Se la trama può non essere di quelle super avvincenti che tengono lo spettatore incollato davanti allo schermo, “Mai Stati Uniti”, il film dei fratelli Vanzina del 2013 con Ambra Angiolini, Anna Foglietta e Vincenzo Salemme ha una cosa bella: le location dove è stato girato. Nei 90 minuti di film, in cui i cinque fratelli protagonisti della vicenda sono obbligati ad andare negli Stati Uniti per una questione di eredità, si spazia tra alcuni dei parchi più belli degli Stati Uniti d’America.

Le location di “Mai Stati Uniti” negli Stati Uniti

Le scene super divertenti del road movie sono state girate in alcuni Stati selvaggi e meravigliosi d’America, tra spazi sconfinati e luoghi iconici, grandi attrazioni turistiche tra cowboy a cavallo e orsi grizzly. Le località delle riprese sono state infatti Lake Powell, il Monte Rushmore, il South Dakota, lo Utah, l’Arizona, Aspen e Denver nel Colorado, il Nevada e l’inconfondibile Las Vegas. Tra cliché e situazioni molto rappresentative degli USA, i protagonisti devono affrontare tante divertenti situazioni per riuscire a intascare la loro parte di eredità, dalla classica rapina in banca all’incontro con una banda di rider.

Per girare le scene e trovare i luoghi più iconici, i fratelli Vanzina hanno girato gli Stati Uniti in lungo in largo. Come la farmacia dove Angela (Ambra) entra per acquistare un ansiolitico e sventa inconsapevolmente una rapina si trova nella cittadina di Custer nel South Dakota, dove si trova anche il lodge dove i cinque alloggiano appena arrivati dall’Italia. Benché la scena si svolga immediatamente dopo, l’incontro con i motociclisti avviene a Saint George nello Utah, a 1400 chilometri di distanza. Inconfondibile l’architettura del resort dove viene scambiata l’urna funeraria del padre, tipica dello Stato dell’Arizona. Qui, infatti, ci troviamo a Oak Creek nel deserto di Sedona e sempre qui si trova il locale dove i due fratelli Antonio (Salemme) e Nino (Ricky Memphis) guardano la partita Roma – Napoli.

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Fonte: 123RF

Lake Powell tra Arizona e Utah

Il lago di Okbay Canyon nel quale i cinque fratelli spargono le ceneri del padre secondo il suo ultimo desiderio è in realtà Lake Powell, un lago artificiale creato sul fiume Colorado situato al confine tra Arizona e Utah. Quando i cinque a bordo del van noleggiato attraversano la Monument Valley molti degli spettatori hanno un tuffo al cuore: chi non vorrebbe essere lì tra i nativi americani della riserva Navajo e Tex Willer?

Un classico è la puntatina a Las Vegas, tra i casinò e la “strip” su cui s’affacciano gli hotel più famosi. Quanti film sono stati girati in questa città? Se ne contano una trentina solo negli ultimi anni, dalla saga “Il padrino” a quella di “Ocean’s”.

Per la scena finale del film, quella ambientata lungo la strada dove Michele (Giovanni Vernia) imita Robert De Niro nel celebre film “Taxi driver” accanto a un busto di Ronald Reagan si torna nel South Dakota nella località di Rapid City, conosciuta come “la porta delle Black Hills” o “la città dei presidenti”, la porta d’accesso al celebre Monte Rushmore, la montagna su cui sono stati scolpiti i volti dei presidenti degli Stati Uniti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.

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Fonte: 123RF

L’iconico Monte Rushmore nel South Dakota
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Le pagine della nostra vita, dove è stato girato il film

Basato su un celebre romanzo di Nicholas Sparks, “Le pagine della nostra vita” (titolo originale “The Notebook”) uscito nel 2004 e diretto da Nick Cassavetes è da vent’anni uno dei film più romantici e drammatici che si siano visti. Narra le vicende amorose di due giovani, Noah Calhoun e Allison (Allie) Hamilton, interpretati da Ryan Gosling e da Rachel McAdams.

La trama del film

Come in molti altri kolossal, la storia è quella dell’amore i due giovani reso impossibile dalle famiglie, in questo caso di lei che vorrebbero impedire la relazione tra i due, e dagli eventi esterni, qui lo scoppio della Seconda guerra mondiale. E, come spesso accade nei film romantici, finisce che la loro storia d’amore si riveli più forte di tutto. Senza spoilerare troppo quei pochi che non lo hanno mai visto, dobbiamo ricordare che, come spesso avviene, complice del successo di una pellicola tante volte è anche l’ambientazione in cui si svolge la storia.

Le location di “Le pagine della nostra vita”

Questo kolossal è stato girato nel South Carolina, in una delle piantagioni appena fuori Charleston, la Boone Hall Plantation, che si trova su Seabrook Island, una delle numerose isole intorno alla città, la cui facciata, in stile georgiano, usata per le scene in estero, è inconfondibile. Si tratta molto probabilmente della prima piantagione sorta a Charleston e fatta costruire dall’inglese John Boone non appena venne a vivere in America. Oltre a far costruire questa splendida mansion, fece anche piantare delle querce lungo il viale di accesso che, oggi, sono uno spettacolo per gli occhi perché, nel corso dei secoli, i rami si sono talmente intrecciati tra loro da formare un fitto corridoio riparato che conduce fino alla villa.

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Fonte: 123RF

Il viale alberato della Boone Hall Plantation a Charleston

Gli americani sono bravissimi nello sfruttare al meglio i luoghi che hanno qualcosa da raccontare a chi li visita. Ecco allora che, oltre a organizzare tour completi e guidati sui luoghi di “The Notebook”, hanno saputo sfruttare al massimo le visite anche della piantagione, non soltanto come location del film, ma soprattutto come sito storico. Nella piantagione, infatti, si possono visitare gli ambienti lussuosi appartenuti alla famiglia Boone e lo splendido parco, ma anche le capanne degli schiavi che lavoravano.

Inoltre, durante la visita guidata viene spiegato il significato della cultura Gullah, quella della comunità che si è stanziata proprio sulla costa orientale degli Stati Uniti del Sud e che ha sempre mantenuto un forte legame con la madre patria in Africa. Questo legame ha tracce molto evidenti anche oggi nella cultura di questo popolo che, a distanza di 400 anni dall’arrivo del primo gruppo di schiavi sulle coste della Carolina del Sud, oggi i Gullah vengono definiti la più africana fra le comunità afroamericane degli Stati Uniti d’America. Visitare questa piantagione, quindi è importate per capire molto della storia degli Stati Uniti in generale.

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Fonte: Getty Images

Una scena del film “Le pagine della nostra vita”

Tornando alle location in cui è stato girato il film, per gli interni della casa estiva degli Hamilton è stato usato un altro edificio, la Williams Mansion, che si trova proprio in città a Charleston. Questo edificio in stile vittoriano fu fatto erigere da George W. Williams alla fine dell’800 con un  bel giardino intorno e un osservatorio sul tetto. Alla sua morte, la casa venne ereditata dal genero, Patrick Calhoun, e cambiò nome in Calhoun Mansion che decise di trasformarla in hotel a inizio Novecento. L’interno comprende trenta stanze principali più altre stanzette, ambienti molto vari, quindi, tra cui poter scegliere per girare le scene di un film.

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Fonte: Getty Images

La Williams Mansion di Charleston usata per gli interni del film

La città di Charleston è anche protagonista del film. Nella via più importante, King Street, si trova infatti il cinema American Theater dove Allie e Noah s’incontrano per il loro primo appuntamento e dove è stata girata la scena in cui danzano per strada. La scena del bacio è valsa a Rachel McAdams e a Ryan Gosling il premio per il “Best Kiss” agli MTV Movie Awards del 2005. Questa via su cui s’affacciano deliziose palazzine in stile art déco è una delle più fotografate dai turisti che visitano Charleston.

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Fonte: 123RF

La famosa King Street a Charleston

 

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Valldemossa, il borgo di Maiorca set del film Pane al limone con semi di papavero

Una storia di amicizia tutta al femminile, tra inconfessabili segreti di famiglia e il coraggio di realizzare i propri sogni. La trama del film spagnolo “Pane al limone con semi di papavero” è di quelle che lasciano il segno. Anna e Marina sono sorelle ma non si vedono da 14 anni, da quando, cioè, una lite familiare ha interrotto il loro rapporto. Anna è sempre rimasta a vivere sull’isola, mentre Marina, che era stata mandata a studiare all’estero quando aveva soli quattordici anni, ora lavora come ginecologa per un’organizzazione umanitaria che opera in Africa. Dopo tanto tempo, però, grande è la sorpresa e il piacere nel ritrovarsi davanti alla porta del mulino che una ignota donatrice ha lasciato loro. Non un qualsiasi mulino, ma il forno centrale del loro paese di origine, luogo di ritrovo dell’intera comunità. Sullo sfondo c’è l’isola di Maiorca, perla delle Baleari, è il delizioso borgo è Valldemossa.

Il borgo di “Pane al limone con semi di papavero”

Le due protagoniste si ritrovano nel loro paese natale, un borgo delizioso nell’immediato entroterra di Palma di Maiorca. Nella quiete della Sierra de Tramuntana, tra colline ricoperte da una fitta vegetazione, Valldemossa è una tappa obbligata di chiunque visiti l’isola, a pochi chilometri dalla Costa Nord di Maiorca. Si tratta di un villaggio rurale autentico che conta all’incirca duemila abitanti, dove perdersi tra vicoli e le case di pietra color ocra ornate di fiori. Il paese è piuttosto turistico e il centro storico è tutto un susseguirsi di caffetterie e negozi di souvenir. Tra i vicoli più nascosti, però, si cela la vera essenza di Valldemossa, con gli antichi lavatoi, le piccole botteghe di artisti e, nascosti tra le case, spettacolari cortili. L’origine del borgo sarebbe araba. Secondo la leggenda, fu un nobile saraceno di nome Mussa a fondarlo dandogli il nome di “Vall d’en Mussa”, divenuto poi Valldemossa. Lo dimostrerebbe l’incredibile numero di cortili nelle case come quelli dei riad nordafricani.

Cosa vedere a Valldemossa

Nonostante sia un piccolo paese, di cose da fare a Valldemosa ce ne sono tante. A partire dalla Certosa, un palazzo edificato nel 1309. Nel 1399, passò nelle mani dei monaci certosini e successivamente venne privatizzato a seguito della Desamortización di Mendizábal (esproprio dei beni ecclesiastici). È possibile visitarne il chiostro, una delle parti più antiche degli edifici attuali, l’antica farmacia dei certosini, il giardino e le stanze della Cella del Priore. All’interno del complesso è presente anche un’importante collezione di oggetti personali, manoscritti e partiture del musicista Frédéric Chopin e della scrittrice George Sand. Qui, infatti, Chopin compose i Preludi Op. 28 e la Sand scrisse “Un inverno a Maiorca”. Dal 1930, alla Certosa ad agosto si organizza il Festival Chopin di Valdemossa.

Bellissimo è anche il Palacio Rey Sancho, uno splendido palazzo del 1300 con un bellissimo cortile intero fatto erigere da Re Jaime II di Maiorca affinché il figlio ed erede al trono Sancho potesse trovare sollievo dall’asma che lo affliggeva. Un esoro davvero inaspettato in un paese così piccolo. E poi c’è il porto. Ebbene sì, benché il paese sorga su una collina, come molti paesi della Sierra de Tramuntana ha anche un accesso al mare. Il Port de Valldemossa dista pochi chilometri dal centro del borgo. Ci si arriva in auto, percorrendo circa 20 minuti di tornanti da brividi. Una volta arrivati sulla costa, si può andare al mare a Sa Marina di Valldemossa, circondato da montagne, barche e vecchie case di pescatori. Per chi non volesse scendere fino al mare, lo può comunque ammirare dal mirador panoramico di Miranda des Lladroners. Da quassù, si gode di una bella vista sulle colline della Sierra de Tramuntana, sulla zona bassa del pueblo e, nelle giornate limpide, fino alla città di Palma di Maiorca.

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Fonte: 1223RF

Il paese di Valldemossa a Maiorca