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Le nuove location della fiction Tv “Màkari 2”

Dopo il grande successo della prima stagione, torna in Tv la fiction “Màkari”, tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri. Merito, anche, dei luoghi che fanno da sfondo alle indagini del giornalista Saverio Lamanna (interpretato dall’attore Claudio Gioè) che, tornato al paese d’origine nella provincia di Trapani, si ritrova, per puro caso, a vestire i panni di un detective. È uno spot della Sicilia, insomma, questa fiction.

Màkari, al centro di tutti gli episodi della prima e della seconda stagione, è in realtà il borgo di Macari, in Sicilia, un villaggio di pescatori nella punta estrema dell’isola e che dà il nome a un intero golfo. Un pugno di case arrampicate sul costone della montagna da cui si godono tramonti indimenticabili su Monte Cofano.

Le location della prima stagione

Nella prima stagione avevamo potuto ammirare Scopello con la sua famosa tonnara, San Vito lo Capo, una delle destinazioni più note di tutta la Sicilia, con la Riserva dello Zingaro, i “Caraibi siciliani”, e Castellammare del Golfo, ma anche la città di Ragusa, nell’episodio intitolato “La regola dello svantaggio”, famosa per essere la patria del Barocco siciliano e per essere stata, per anni protagonista, di un’altra fiction di enorme successo, “Il Commissario Montalbano“.

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Il paradiso intorno a Macari, in Sicilia

Le nuove location

Avevamo lasciato Saverio deciso a cullarsi nei sogni di gloria letteraria sotto il sole di Màkari, in attesa di ricongiungersi all’amata Suleima, volata a Milano per realizzare i propri sogni. Ma un grande progetto potrebbe ricondurla in Sicilia.

Nella seconda stagione, ci si sposta dal trapanese e dal ragusano, per andare a scoprire altre incredibili bellezze siciliane, quelle di Agrigento e dei suoi dintorni. Prima fra tutte, la Scala dei Turchi, uno dei luoghi italiani più amati dagli Instagrammer e, proprio per questo, in costante pericolo. Guardare e non toccare non fa male, però. La parete rocciosa di un bianco accecante, che deve il suo nome ai pirati saraceni che salivano la “scala” dal mare per raggiungere, e depredare, le coste del territorio, è uno dei luoghi naturali più incredibili del nostro Paese. Le falesie di Scala dei Turchi si trovano lungo la Costabianca, tra Realmonte e Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Formate da uno sperone di marna bianca a picco sul mare, degradano a strati proprio come fossero una scalinata naturale, formando dei calanchi. Il bianco latte della roccia contrasta in maniera incredibile con l’azzurro dell’acqua, creando forti contrasti cromatici.

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L’impressionante Scala dei Turchi, in Sicilia

Altra location agrigentina di “Màkari 2” è la Valle dei Templi, altra icona siciliana. Questo sito archeologico non soltanto è considerato tra i più belli d’Italia e del mondo, ma anche una delle più antiche e rare testimonianze della Magna Grecia, tanto da essere stato iscritto nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. La fiction, con tutto il rispetto per il luogo, si svolge tra i templi, quello di Era (o Giunone) Lacinia, con le sue 34 colonne, e quello della Concordia, il meglio conservato di tutti, visto che in totale sono dodici, a cui si aggiungono i tre santuari, le necropoli, le opere idrauliche, le fortificazioni, l’Agorà Inferiore e l’Agorà Superiore, l’Olympeion e il Bouleuterion. Un posto pazzesco.

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La Valle dei Templi, luogo unico al mondo

Set della seconda stagione di “Màkari” è anche un altro borgo oltre a Macari, appunto. Si tratta di Favara, un borgo inaspettato dove, tra le viuzze strette e le case di pietra, si possono ancora oggi scorgere le diverse contaminazioni culturali, tra cui quelle d’origine araba, che hanno contribuito a rendere Favara quella che è oggi. La cittadina, che si sviluppa attorno al castello di Chiaramontano, quasi scolpito su uno sperone di roccia, ha di recente dato vita a un progetto chiamato Farm Cultural Park, che ha permesso al borgo di rinascere sotto una nuova luce e di accantonare il degrado che stava per inglobarlo. Alcuni cortili sono stati trasformati in luoghi d’arte e oggi ospitano librerie, installazioni, murales ed esposizioni.

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Il borgo di Favara in provincia di Agrigento

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Le location del film “Travolti da un insolito destino”

Tra i film che hanno segnato la storia del cinema italiano merita un posto d’onore “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, una delle pellicole più amate di Lina Wertmüller, scomparsa lo scorso dicembre all’età di 93 anni. A fare da teatro naturale alle vicende dei due protagonisti sono alcuni dei luoghi più paradisiaci della Sardegna: ciò che non molti sanno è che, nonostante sembri che i naufraghi stiano su un’unica spiaggia, in realtà i lidi trasformati in set sono distanti tra di loro parecchi chilometri.

Travolti da un insolito destino: la trama

“Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” è un film del 1974 scritto e diretto da Lina Wertmüller, la quale ha reso celebri in tutto il mondo alcune delle location più belle d’Italia. Il film inizia a bordo di un lussuoso yacht, al largo della costa orientale della Sardegna, dove troviamo Raffaella Pavone Lanzetti (interpretata da Mariangela Melato), moglie di un facoltoso industriale milanese anticomunista, intenta a godersi una vacanza insieme ad alcuni amici, come lei ricchi e viziati. Durante il viaggio, non fa che ostentare la sua condizione sociale, umiliando i propri sottoposti, tra cui Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), un marinaio siciliano comunista che nutre sentimenti di insofferenza e disprezzo verso i ricchi turisti.

La situazione si ribalta quando una mattina Raffaella si sveglia tardi e pretende di essere portata da Gennarino sulla terraferma con un gommone per raggiungere i suoi amici. A causa di un guasto al motore, la piccola imbarcazione naufraga su un’isoletta deserta. Lì, i ruoli improvvisamente si invertono: il timoniere, che ha sempre servito per sopravvivere, prende il comando e inizia a sfogare le proprie frustrazioni su Raffaella, la quale, non potendo da sola provvedere alla propria sopravvivenza, si vede costretta a elemosinarne l’aiuto. Nasce così un’insolita e travolgente passione tra i due.

Location film "Travolti insolito destino"

Cala Fuili, un vero paradiso sardo

Le splendide location del film

A fare da sfondo a uno dei film più amati di Lina Wertmüller sono gli incredibili paesaggi della Sardegna. Le scene sono girate lungo la costa orientale sarda, nel Golfo di Orosei, in provincia di Nuoro.

La spiaggia su cui sbarcano i due naufraghi è Cala Fuili, nel territorio di Dorgali, poco distante dalle Grotte del Bue Marino, caratterizzata da sabbia bianca mista a sassi con scogli affioranti qua e là. La si raggiunge scendendo una scalinata scavata nella roccia, dopo aver attraversato un fitto bosco di arbusti di macchia mediterranea. Una camminata che vale la fatica per la bellezza del panorama che si apre allo sguardo, nel contrasto tra il verde della vegetazione e il blu del mare. Un luogo amato dagli appassionati di immersioni e snorkeling, ma anche di arrampicata e trekking. Da qui, infatti, parte il sentiero che conduce fino alla spiaggia di Cala Luna, con le sue sfumature di azzurro, a cavallo fra il comune di Dorgali e quello di Baunei, anch’essa set di un’altra buona parte delle riprese di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” .

La spiaggia della scena più celebre

La celebre scena in cui Mariangela Melato e Giancarlo Giannini si rotolano su una sabbia bianchissima è stata girata a Capo Comino, una distesa di sabbia bianchissima e finissima, alle cui spalle si innalzano enormi dune, tra le più grandi della costa orientale della Sardegna. Un vero e proprio paradiso terrestre, parte dell’omonima borgata turistica di Siniscola, che forma un unico litorale con s’Ena ‘e sa Chitta, ‘la spiaggia dei confetti’.

Infine, il porto che fa da sfondo all’elicottero che si alza in volo per l’ultima scena del film è ad Arbatax, in Ogliastra. Gli stessi luoghi furono scelti anche per il remake “Travolti dal destino “(Swept Away) di Guy Ritchie, con Madonna e Adriano Giannini.

Capo Comino

Le bellissime dune di Capo Comino

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“L’amica geniale 3”, le location della fiction Tv

La terza stagione della serie Tv RAI “L’amica geniale”, tratta dal romanzo “Storia di chi fugge e di chi resta” di Elena Ferrante, prosegue da dove si era interrotta in “Storia del nuovo cognome”. La fiction, così come il romanzo, segue la storie delle due protagoniste, Lila, interpretata dall’attrice Gaia Girace, e Lenù, Margherita Mazzucco.

La loro grande amicizia sarà capace di resistere anche ai loro diversi stili di vita, alle differenze sociali e a quelle economiche che si sono create negli anni.

Tutta “L’amica geniale 3” è ambientata negli Anni Settanta, con Lila che, dopo aver lasciato il marito e gli agi che le garantiva, lavorerà duramente in fabbrica per mantenere il figlioletto ed Elena, che vive a Firenze, alle prese con un romanzo di successo e le inaspettate vicende famigliari.

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Lenù su un autobus a Napoli. Una scena di “L’amica geniale 3”

La Napoli di Lila

Lila, soprannome di Raffaella Cerullo, non si è mai mossa da Napoli, se non per trascorrere le vacanze estive a Ischia. Nella sua città, ci sono il marito, Stefano Carracci, – da cui si separerà per andare a vivere con l’amico Enzo Scanno – ma soprattutto il figlioletto, Gennaro. Il suo stile di vita è molto duro: lavora come operaia in una fabbrica dove insaccano i salumi e lo fa per garantire un futuro di agi al figlio. Lila però è troppo intelligente per questo lavoro e, insieme al nuovo compagno di vita (ma non di letto), va a lavorare alla IBM, agli albori dell’informatica.

Tra le location più famose del Capoluogo partenopeo c’è piazza Dante, nel bellissimo centro storico, simbolo della città e luogo di scambio e chiacchiericcio continuo, con i suoi fantastici monumenti e l’imponente statua dedicata al Sommo Poeta.

Altre scene sono state girate nella vicina piazza del Gesù, dove per esigenze di copione sono stati sistemati alcuni elementi tipici dell’epoca come, per esempio, la fermata dell’autobus 140 per Posillipo, che è stata lì per tantissimi anni.

Napoli è la protagonista assoluta della fiction così come dei romanzi della Ferrante. Anche nella prima e nella seconda serie, così come dei romanzi “L’amica geniale” e “Storia del nuovo cognome“. Le due bambine, infatti, nel primo capitolo della saga vivevano nel Rione Luzzatti, un quartiere popolare nella zona Gianturco, alla periferia Est della città (un luogo che in realtà è stato sapientemente ricostruito a Caserta, nell’ex fabbrica della Saint-Gobain).

La Firenze di Lenù

Lenù, Elena Greco, si è trasferita a Firenze, dove ha sposato il professor Pietro Airota, dal quale ha avuto due figlie, Adele (Dede) ed Elsa. Insoddisfatta – a sua insaputa – del matrimonio, dopo aver rivisto l’amore d’infanzia, Nino Sarratore, lascia tutto, marito, casa e persino le figlie per tornare a vivere a Napoli con lui.

Di Firenze, a fare da sfondo alla fiction, si riconosce la celebre piazza della Signoria, la più centrale del Capoluogo toscano, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. È la piazza su cui s’affaccia Palazzo Vecchio, il più rappresentativo del Rinascimento fiorentino trecentesco, e dove si trova la famosa Loggia della Signoria (o dei Lanzi, in quanto vi si accamparono il Lanzichenecchi nel 1527), ma anche dove troneggia il David (una copia) di Michelangelo (l’originale è conservata all’interno della Galleria dell’Accademia).

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Piazza della Signoria a Firenze, set della fiction Tv

Oltre a piazza della Signoria, tra le location di “L’amica geniale 3” ci sono anche piazza Santa Croce, un’altra delle principali piazze fiorentine, dominata dalla Basilica di Santa Croce, la grande piazza Santissima Annunziata che, tra le piazze fiorentine, è quella che meglio esprime gli ideali della città rinascimentale. Al centro, è riconoscibile la statua equestre di Ferdinando I de’ Medici. Ma tra i set della fiction ci sono anche alcuni palazzi storici privati, tra cui un edificio che si trova tra via de’ Servi e piazza Santissima Annunziata.

Galeotta fu Milano

Elena rivede Nino dopo tanti anni in occasione della presentazione del suo romanzo in una libreria milanese. Le scene di questo episodio sono state girate nella Galleria Vittorio Emanuele, in pieno centro.

Simbolo del Capoluogo lombardo, la galleria, che unisce piazza Duomo a piazza della Scala, è un luogo senza tempo, perfetto come set della serie ambientata nell’Italia degli Anni ’70. Oggi, come allora, la galleria ospita eleganti boutique e raffinati bar e ristoranti che, proprio negli ultimi anni, hanno riacquisto quel fascino d’antan. Da sempre la Galleria Vittorio Emanuele è considerata il “salotto buono” e il ritrovo della borghesia milanese.

Galleria e zona Duomo sono i set scelti per alcune delle scene della serie Tv. La Cattedrale più famosa del mondo fa da sfondo alla storia, così come La Rinascente, uno dei grandi magazzini più famosi d’Italia nato nei primi anni del Novecento e che, negli Anni ’70, erano al top e di assoluta tendenza.

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Motorini degli Anni ’70 davanti alla Rinascente a Milanoa

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La location da sogno della serie Tv “Fantasy Island”

I più giovani non lo ricorderanno, ma chi fosse teenager negli Anni ’70 (ma anche ’80) ricorderà sicuramente la serie televisiva “Fantasilandia”, che raccontava di un’isola dove gli ospiti venivano accolti dalla coppia formata dal Signor Roarke e dal suo assistente nano Tattoo e dove i sogni di tutti coloro che mettevano piede sull’isola diventavano realtà.

Ebbene, a distanza di 50 anni, è arrivato il sequel, “Fantasy Island”. La nuova serie Tv americana è disponibile su Sky e NOW in streaming. Sulla stessa isola paradisiaca, ora, ad accogliere i ricchissimi ospiti è Elena Roarke, la nipote del protagonista di “Fantasilandia” (interpretata dall’attrice Roselyn Sánchez, protagonista di un’altra celebre serie Tv, “Senza traccia”), pronta a esaudire tutti i loro desideri. Anche quelli più strani.

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Taveuni, l’isola delle Fiji dove è stata girata la serie Tv “Fantasy Island”

I suoi fidati assistenti sono Ruby, un’ospite che ha deciso di accettare una seconda possibilità e di restare a vivere sull’isola, e Javier, pilota, meccanico e “tuttofare” del resort. E che resort.

Dove si trova la vera “Fantasy Island”

Se per girare “Fantasilandia” ai tempi erano state scelte le Hawaii, in particolare la costa Na Pali sull’isola di Kauai, nel sequel, l’isola misteriosa e paradisiaca accessibile solo a pochissimi fortunati è ubicata in un punto non ben precisato dell’Oceano Pacifico. Invece, abbiamo scoperto dove sono state girate le puntate. L’isola dove è stata ambientata la serie si chiama Taveuni e si trova niente meno che nella zona settentrionale dell’arcipelago delle Fiji. E non poteva che essere un paradiso in Terra, dove i sogni di chiunque vi si rechi diventano realtà. Anche i nostri, se ci potessimo andare.

Taveuni è chiamata anche “isola giardino”, in quanto il 60% della sua superficie è coperta da foresta pluviale. Molte delle scene della serie, infatti, sono state ambientate proprio nella foresta, che fa parte del Bouma National Heritage Park, una foresta protetta dove vivono diverse specie di uccelli autoctoni. Qui si trovano anche tantissime cascate, tra cui le più famose delle Fiji, le cascate Bouna.

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Cascate nel Bouma National Heritage Park a Taveuni, Fiji

Chi ha la fortuna di venire a Taveuni può godersi dei meravigliosi trekking, come quello che corre lungo la costa, Lavena Coastal Walk, o quelli che si immergono nell’entroterra, come il Veaux Peak e il Vidhwa Rainforest Hike.

Per chi viene fin qui per il suo mare – la maggior parte dei turisti, forse – può godere della splendida Rainbow Reef, una barriera corallina meravigliosa, che regala un coloratissimo ecosistema. Una delle esperienze più incredibili che si possono fare alle isole Fiji.

La mansion dove alloggiano gli ospiti che arrivano sull’isola in realtà non esiste, è stata costruita per esigenze di copione, e ricorda molto il Queen Anne Cottage che si trova all’interno dell’Arboretum and Botanic Garden a Los Angeles.

I più attenti cinefili forse riconosceranno qualche scorcio dell’isola, apparso parecchi anni fa in un altro film, di tutt’altro genere. Era il 1991 quando a Taveuni fu girato “Ritorno alla laguna blu”, con Milla Jovovich, il seguito del più celebre “Laguna blu“, che vide protagonista una giovanissima Brooke Shields e un muscolosissimo Christopher Atkins. Anche in questo caso, per rendere il set un luogo paradisiaco non dovettero fare nulla. Solo premere REC.

Alcune curiosità sull’isola

La montagna più importante di Taveuni è una dorsale vulcanica lunga 16 chilometri, un vulcano la cui ultima eruzione risale al 1550. Il punto più elevato, il monte Uluiqalau (1.241 metri) registra precipitazioni fino a 10mila mm. all’anno, facendo di Taveuni uno dei luoghi più piovosi del mondo.

Inoltre, Taveuni è famosa perché è attraversata dal meridiano dei 180° ovvero dalla linea internazionale del cambio di data.

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I protagonisti della serie Tv Anni ’70 “Fantasilandia”

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Le location del film “Corro da te” con Miriam Leone

Sbarcherà nei cinema il 10 febbraio “Corro da te“, la nuova commedia sentimentale di Riccardo Milani che vede protagonisti Miriam Leone e Pierfrancesco Favino e, nel cast, anche Michele Placido, Vanessa Scalera e Giulio Base.

Il film è un remake del francese “Tutti in piedi” scritto e diretto da Franck Dubosc: Gianni (Pierfrancesco Favino) è un quasi cinquantenne single incallito e seduttore seriale, a capo di un importante brand di scarpe da running che, per conquistare la giovane donna di turno, arriva a un certo punto a fingere di essere sulla sedia a rotelle.

Ma grazie all’incontro con Chiara (Miriam Leone), che di lavoro fa la musicista e nel tempo libero la tennista nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, Gianni arriverà a cambiare prospettiva su molte cose tra cui la vita, l’amore e la disabilità comprendendo che l’unico vero handicap è la mancanza di forza d’animo.

La pellicola è stata girata tra Roma e Venaria Reale: in quest’ultimo caso, Via Mensa è stata trasformata in una delle vie di Lourdes.

Venaria Reale, la meraviglia della Reggia

Alle porte di Torino, il comune di Venaria Reale ospita la grandiosa Reggia, una delle più affascinanti residenze sabaude, capolavoro di architettura e Patrimonio UNESCO dal 1997.

Venne progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte su volontà di Carlo Emanuele II che desiderava una residenza di caccia e costruita tra il 1658 e il 1659, fastosa e imponente, sulla scia della stupenda Reggia di Versailles.

La Reggia fa parte di un complesso monumentale di ben 80.000 metri quadri, 50 ettari di giardini reali e 3000 ettari recintati del Parco Naturale La Mandria e si presenta come una meraviglia barocca tutta da scoprire: vanta, infatti, alcune delle espressioni più alte di questo stile con la solennità della Galleria Grande, l’affascinante scenario della Sala di Diana, la Cappella di Sant’Uberto con il complesso delle Scuderie Juvarriane, opere di Filippo Juvarra nel Settecento, la magnifica Fontana del Cervo nella Corte d’Onore e decorazioni che lasciano senza fiato.

Oltre ad ammirare alcune delle espressioni più elevate del barocco universale, autentici capolavori di arte, paesaggio e architettura, qui si rimane incantati anche dai Giardini della Reggia, dialogo tra antico e moderno con la monumentale statua dell’Ercole Colosso in compagnia di opere di artisti contemporanei come Giovanni Anselmo e Giuseppe Penone.
Regalano inoltre una visione all’infinito che non ha pari tra i giardini italiani grazie all’ampiezza del panorama naturale incorniciato dai boschi del Parco e dalle Alpi e alla magnificenza delle prospettive.

La Reggia di Venaria è anche sede di interessanti mostre temporanee.

Roma, la Città Eterna

Altro autentico museo a cielo aperto è poi Roma, quella città sempre magica e coinvolgente ogni volta che la si visita, uno scrigno di arte, architettura, cultura e storia che sa incontrare le preferenze di ogni turista e incantare a ogni sguardo grazie alle innumerevoli tracce di un fulgido passato millenario.

Nel corso degli anni, la Capitale ha saputo rinnovarsi e accogliere le nascenti tendenze artistiche ospitando mostre d’arte contemporanee e musei tra cui è doveroso nominare il MAXXI, il museo nazionale delle Arti del XII secolo con due sezioni, una dedicata all’arte e l’altra all’architettura, progettato dall’architetto Zaha Hadid.

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La Reggia di Venaria