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The Walking Dead: The Ones Who Live, dove è stato girato

La popolarissima serie tv di zombie The Walking Dead, conclusasi nel 2022 dopo ben undici stagioni, torna con un sequel dedicato a Rick Grimes (interpretato da Andrew Lincoln) per raccontare una storia lasciata in sospeso. La serie, uscita negli Stati Uniti a febbraio, da oggi 30 dicembre arriva anche in Italia in esclusiva su Sky e in streaming su NOW per svelare cosa sia veramente accaduto al protagonista originale dopo la sua scomparsa nella nona stagione.

Cosa è successo a Rick Grimes, ex vice sceriffo di King County, in Georgia, ed ex leader di Alexandria? Grazie a questi 6 nuovi episodi possiamo finalmente scoprirlo, il tutto sullo sfondo di paesaggi naturali e città immerse in atmosfere cupe e minacciose ricreate in una zona specifica degli Stati Uniti d’America: il New Jersey e i suoi dintorni.

La trama del sequel

Il nuovo sequel The Walking Dead: The Ones Who Live racconta la storia di Rick e Michonne (interpretata da Danai Gurira) separati cinque anni prima dopo la presunta morte di Rick, dovuta all’esplosione di un ponte che aveva provocato lui stesso per riuscire a distruggere un gruppo di zombie. Michonne, però, convinta che Rick fosse sopravvissuto, decise di non darsi per vinta e di seguire le sue tracce, ritrovandolo infine in una periferia militarizzata di Philadelphia.

I due personaggi, in realtà, covavano lo stesso obiettivo: ritrovarsi. La serie, infatti, svela agli spettatori cosa è successo a Rick, rapito dalla Civic Republic Military (CRM) e intento, attraverso ostacoli e peripezie, a ritrovare Michonne e ricongiungersi con lei. Il sequel, quindi, si propone di esplorare le conseguenze dell’apocalisse zombie sviluppando la storia attorno a questi due iconici personaggi, i quali mettono alla prova il loro amore e la loro determinazione per sopravvivere in un mondo ormai irriconoscibile…ricreato in luoghi reali degli Stati Uniti d’America. Scopriamo insieme quali sono le location della serie!

The Walking Dead location sequel

Fonte: Ufficio Stampa

Danai Gurira (Michonne) e Andrew Lincoln (Rick)

Le location della serie The Walking Dead: The Ones Who Live

Sempre più persone creano il proprio itinerario di viaggio prendendo ispirazione dalle loro serie tv preferite, un trend in continua crescita. Se vi state domandando dove sia stato girato il nuovo sequel di The Walking Dead, sappiate che il New Jersey continua a essere una delle location predilette della serie, ritornando in The Walking Dead: The Ones Who Live, girato in diverse località come East Rutherford, Wayne, Bayonne, Holmdel e il Ringwood State Park.

Nel 2022, infatti, il New Jersey ha fatto da sfondo alle riprese di The Walking Dead: Dead City, lo spin-off, composto da sei episodi girato in diverse località delle contee di Bergen, Essex, Hudson, Monmouth, Morris, Passaic, Somerset, Union e Warren.

La produzione ha scelto questa zona degli Stati Uniti, in particolare l’area settentrionale e centrale, grazie alla ricca varietà di paesaggi offerti, ideali per ricreare le diverse situazioni richieste dalla sceneggiatura, in particolare per le scene d’azione, tra scenari naturali e urbani. I set sono stati costruiti presso la Meadowlands Arena a East Rutherford, un palazzetto un tempo utilizzato per eventi quali concerti o partite della NBA, oggi chiuso al pubblico.

La proprietà Dobco a Wayne ha rappresentato le Cascade Mountains, mentre ulteriori riprese si sono svolte a West Milford, all’Alpine Scout Camp, al Bayonne Marine Terminal, al Branch Brook Park a Newark, all’Hamilton Park a Jersey City, al Monmouth Mall a Eatontown, al Ringwood State Park e al River Barge Park and Marina a Carlstadt. Le riprese si sono svolte anche a Bayonne, East Newark, Lyndhurst, Passaic, Rahway e Springfield.

Zombie The Walking Dead

Fonte: Ufficio Stampa

Gli zombie nel sequel The Walking Dead: The Ones Who Live
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Torna al cinema Vacanze di Natale ’90: le location del film

Dal 28 dicembre 2024 al 1 gennaio 2025, un grande classico della commedia natalizia torna sul grande schermo in una veste rinnovata: Vacanze di Natale ’90 viene proiettato in 4K per far rivivere agli spettatori tutta la magia e l’ironia di questo celebre cinepanettone.

Diretto da Enrico Oldoini e uscito in origine il 21 dicembre 1990, il film è un must delle festività italiane, con un cast stellare che include Maria Grazia Cucinotta, Moira Orfei, Massimo Boldi, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Ezio Greggio, Andrea Roncato e Corinne Cléry.

Una pellicola che fa sorridere, emozionare e anche viaggiare: le sue location, infatti, sono davvero iconiche ed esclusive. Scopriamo insieme i luoghi simbolo dell’irresistibile storia corale targata Anni Novanta.

Il lussuoso hotel: il cuore pulsante del film

Al centro di Vacanze di Natale ’90 vi è il magnifico Badrutt’s Palace Hotel di Saint Moritz, una delle località più lussuose ed esclusive d’Europa. La presenza dell’hotel da sogno non è affatto nascosta, anzi: il suo nome compare spesso, e già dalle prime scene vediamo i protagonisti arrivarvi.

Il Badrutt’s Palace, con la sua inconfondibile “torre”, diventa un personaggio a tutti gli effetti, cornice ideale per le peripezie e gli intrighi di Bindo (Massimo Boldi) e Tony (Christian De Sica). I due, con le loro esilaranti strategie per liberarsi delle rispettive consorti, regalano risate a non finire, rendendo l’hotel il perfetto teatro per una commedia degli equivoci senza tempo.

Acncora, proprio nei pressi dell’hotel avviene una scena che resta memorabile: Arturo (Ezio Greggio), passeggiando per la strada, intravede Arabella (Maria Grazia Cucinotta) e decide che è tempo di cercarsi una donna ricca da sposare. Il fascino della location, con le sue atmosfere eleganti e chic, aggiunge un tocco unico al momento e unisce ironia e bellezza.

L’aeroporto di Samedan: comicità in alta quota

Un’altra location che strappa una risata è l’Engadin Airport, noto anche come Samedan Airport, tra le montagne di Saint Moritz. Qui, infatti, si svolge un’altra scena esilarante: Massimo Boldi, scivolando maldestramente, batte la testa e sviene. La scritta sullo sfondo rende il luogo facilmente riconoscibile, e l’aeroporto diventa il palcoscenico di una gag indimenticabile.

Villa Olgiata 3: il fascino romano

Dalla Svizzera a Roma: la villa dei nonni di Eliette è un’altra delle location chiave del film. Si tratta della cosiddetta Villa Olgiata 3 (ovvero la terza delle “super sfruttate” ville per il cinema italiano) nel lussuoso quartiere romano dell’Olgiata.

Durante una cena surreale, Diego Abatantuono riprende d’improvviso la parola, mentre il suo amico serve una minestra definita come “una pietra emiliana della sua cucina”. Gli interni luminosi e raffinati della villa disegnano un contrasto perfetto tra l’eleganza e il comico caos delle scene.

Il Lago di Saint Moritz: una corsa verso la voce

L’ippodromo dove Nick (Diego Abatantuono) assiste a una corsa di cavalli e miracolosamente ritrova la voce è, in realtà, il Lago di Saint Moritz, ghiacciato per l’occasione. Il suggestivo scenario naturale diventa ancora più spettacolare con la neve e il ghiaccio, e dona un tocco di magia a una scena già di per sé emozionante.

Un viaggio tra risate e scenari indimenticabili

Vacanze di Natale ’90 non è soltanto una commedia brillante, ma anche un viaggio tra location uniche che contribuiscono a renderlo un film unico nel suo genere. L’uscita in 4K è l’occasione ideale per riscoprire una pellicola che, a oltre trent’anni di distanza, riesce ancora a far sognare e divertire.

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Le location più iconiche del film Notting Hill

I fan di Notting Hill appena arrivano a Londra si mettono subito alla ricerca della famosa casa dal portone blu dove abita Hugh Grant nella commedia romantica del 1999. Situata al 280 di Westbourne Park Road, vicino alla stazione della metropolitana di Westbourne Park, questa casa si trova nel quartiere di Notting Hill, uno dei più suggestivi e creativi della capitale inglese.

Ma il film di Roger Michell che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo si svolge molto in esterni, tanto che Londra si può considerare una cornice bellissima e protagonista nella storia di William e Anna. Pertanto esploriamo insieme alcuni dei luoghi che hanno reso iconico questo film e fanno sognare i turisti che capitano in vacanza da quelle parti.

Notting Hill: la trama del film

William, interpretato da Hugh Grant, è un uomo comune, tranquillo e posato, che possiede una libreria a Londra. Una famosa attrice di nome Anna Scott, interpretata da Julia Roberts, un giorno entra nel negozio. Più tardi, e in modo un po’ fortuito, Will la incontra di nuovo e le rovescia addosso il suo succo d’arancia. Questo incontro casuale porta a un bacio, a una relazione romantica e a una domanda: l’amore è sufficiente a unire due persone provenienti da percorsi di vita completamente diversi?

Notting Hill film

Fonte: Ansa

Hugh Grant e Julia Roberts in Notting Hill

Dove è stato girato

Non è difficile intuire che Notting Hill sia stato girato a Londra, poiché alcune scene celebrano la città incorniciando alcuni angoli suggestivi e romantici in un’inquadratura. Tuttavia, di seguito, vi consigliamo alcuni luoghi da visitare se capitate a Londra e siete appassionati di questo film anni ’90 che non ci si stanca mai di guardare.

The Travel Book Company

Portobello Road merita una visita anche se non fosse un set del film Notting Hill, ma è una delle location più popolari delle riprese. Purtroppo, la libreria che ha ispirato la versione del film, nota come The Travel Book Company, ha chiuso nel 2011. Al suo posto, c’è un negozio di souvenir chiamato sfacciatamente The Travel Book Shop. La buona notizia è che nelle vicinanze c’è una libreria ispirata al film, così come una bella targa di Notting Hill che celebra la libreria nella vita reale.

L’appartamento di William Thacker

La casa con la porta blu di Notting Hill, ovvero l’appartamento di Will, è vicina alla libreria. Da Portobello Road si va al 280 di Westbourne Park Road. Questo sito ha una storia tutta sua: un tempo apparteneva allo sceneggiatore del film, ma poi è stato messo all’asta. I nuovi proprietari avevano una porta di un colore diverso, ma alla fine le hanno dato una nuova mano di vernice blu per accontentare i cinefili.

Rosmead Gardens

Rosmead Gardens, nel quartiere di Kensington, può essere un luogo in cui la vita imita l’arte, se decidi di visitarlo. A Notting Hill, William e Anna si intrufolano nei giardini privati ​​di Rosmead Gardens, restando incantati dall’incisione su una vecchia panchina che ricorda un grande amore. Questo luogo è una proprietà privata anche nella vita reale, riservata solo all’uso dei residenti. Quindi, se bevete un po’ troppo e provate a entrare nei giardini con il vostro partner, non è romantico, è un’intrusione, mi raccomando!

Kenwood House

La Kenwood House a Hampstead Heath è stata la location delle riprese di uno dei film di Anna a Notting Hill. A differenza di altre location eponime del film, la Kenwood House è lontana da Notting Hill. L’Overground ti porta a Hampstead Heath, dove puoi ammirare una splendida vista su Londra prima di tornare alla tenuta di Kenwood House.

L’hotel Ritz

L’hotel in cui alloggia Anna Scott e in cui si reca William per poi essere scambiato per un giornalista della rivista Cavalli e Segugi è il The Ritz che si trova su Arlington Street, a Londra. In una scena del film vediamo Grant attraversare la strade all’esterno e sullo sfondo si vede l’hotel, dall’altra parte della strada. Girando per le vie centrali dello shopping in città è facile ritrovarsi nei pressi di questa location.

Ristorante Portfolio

Il ristorante in cui Will confida i suoi problemi sentimentali agli amici è in Golborne Road, angolo Bevington Road, nel quartiere di Kensington a Londra. Fuori dalla vetrata nel film si vede il muro del negozio di fronte, oggi nero, ai tempi verde, oltre alla cabina telefonica.

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Squid Game 2, dove è stata girata la serie Tv Netflix

A meno che tu non abbia vissuto in una caverna negli ultimi cinque anni, avrai sicuramente sentito parlare di Squid Game, la serie tv coreana targata Netflix che ha incuriosito il pubblico di tutto il mondo con la prima stagione. Grazie alla premessa terrificante e un’estetica pop, è rapidamente diventata una delle serie più viste sulla famosa piattaforma di streaming.

Ha vinto anche premi prestigiosi ed è stata lodata per il suo fresco commento su una società moderna immersa in una spietata competitività, il tutto raccontato in contrasto con lo sfondo di nostalgici giochi da bambini. Dopo l’intenso finale della prima stagione, molti non vedono l’ora di scoprire cosa è successo a 456 e se il detective Hwang Jun-ho è sopravvissuto dopo essere caduto da un dirupo. Beh, l’attesa ormai è finita perché il 26 dicembre arriva la seconda stagione di Squid Game su Netflix.

Squid Game 2: di cosa parla

Tre anni dopo aver vinto lo Squid Game, il Giocatore 456 ha rinunciato ad andare negli Stati Uniti e torna con un nuovo obiettivo in mente. Gi-hun si tuffa ancora una volta nel misterioso gioco di sopravvivenza, iniziando un altro gioco di vita o di morte con nuovi partecipanti riuniti per vincere il premio di 45,6 miliardi di won.

Squid Game 2

Fonte: Ufficio stampa

Una scena di Squid Game 2

Dove è stata girata

Mentre aspettiamo l’uscita della seconda stagione di Squid Game, ecco alcuni luoghi dove è stata girata la prima stagione che in gran parte coincidono con i luoghi di questi nuovi episodi. Ovviamente in Corea del Sud.

Daejeon

Con una fotografia accattivante si pensa che Squid Game abbia utilizzato moltissima CGI per creare le sue location uniche. In realtà, le riprese sono state fatte su set reali nella città di Daejeon. Alcuni membri del cast hanno pubblicato alcuni momenti dietro le quinte e geolocalizzato Daejeon come location. Per raggiungere questa città da Seoul basta prendere il treno dalla stazione di Seul o dalla stazione di Yongsan fino alla stazione di Daejeon.

Il viaggio dovrebbe durare circa una o due ore. Spesso soprannominata la Silicon Valley dell’Asia, Daejeon è una delle principali città della Sud Corea e vanta un elevato volume di università e aziende di ricerca high-tech nella zona. È nota per essere un centro per le arti e la cultura e ha una fiorente scena di intrattenimento. In effetti è considerata come Seattle negli Stati Uniti o Brisbane in Australia.

Isola di Seongapdo

Dopo l’episodio pilota di Squid Game, viene rivelato che l’intera competizione si svolge su un’isola. I fan della serie hanno cercato di dedurre di quale isola si tratti. Alcuni dicono che in realtà sia l’isola di Jeju, ma alcuni curiosi hanno scoperto che si tratta di Seongapdo in Ongjin-gun, Incheon.

Grazie alle sue caratteristiche geografiche uniche, Seongapdo è uno spettacolo da vedere con la sua forma di mezzaluna. È un’isola semi-disabitata, si dice che ci siano solo quattro persone residenti nei dintorni. Tuttavia, ci sono molte isole al largo della costa di Incheon che accolgono i turisti. Come arrivare a Incheon da Seoul? Si può prendere il treno dalla stazione di Seul direttamente ai Terminal 1 e 2 dell’aeroporto internazionale di Incheon. Il viaggio dovrebbe durare solo circa 40 minuti.

Aeroporto Internazionale di Incheon

Nell’episodio finale di Squid Game, vediamo Gi-hun all’aeroporto con il biglietto del gioco in mano dopo averlo strappato in precedenza. Questo aeroporto è in realtà l’Aeroporto Internazionale di Incheon, il più grande aeroporto della Corea del Sud e il principale punto di accesso per tutti i turisti in arrivo e in partenza dal paese. Per spostarti in Corea del Sud dall’aeroporto, il modo più conveniente è prendere il treno espresso Incheon per Seul. Un’altra opzione è un trasferimento in limousine bus per portarti al centro di Seoul e viceversa.

L’isola di Jeju

In un episodio della prima stagione di Squid Game viene rivelato che il disertore nordcoreano Sae-byeok ha sempre sognato di visitare l’isola di Jeju.È descritta come “esotica” e non assomiglia molto alla Corea continentale. In realtà, l’isola di Jeju è spesso soprannominata le “Hawaii della Corea del Sud” e capiamo perché Sae-byeok spera di visitarla.Unesco organizza diversi tour, due percorsi in particolare tra cui scegliere. Il percorso orientale ti porta a Seongsan Sunrise Peak, alla grotta di Manjanggul e alla spiaggia di Woljeongri. Nel frattempo il percorso meridionale porta al monte Halla, alla scogliera di Jusangjeolli e alle cascate di Cheonjiyeon.

Daeharko

Dopo la tendenza del caffè dalgona (una caramella di zucchero coreana) che abbiamo visto nel 2020, il dalgona ha ricominciato a fare parlare di sé grazie al terzo episodio di Squid Game. Ai concorrenti è stato chiesto di rimuovere la forma stampata dalla caramella a nido d’ape. Il dalgona che hanno usato nella serie è stato realizzato da un venditore di Daehakro, uno dei quartieri più alla moda di Seoul che sta diventando sempre più popolare tra studenti e giovani.

Daehakro è anche soprannominato la Broadway della Corea, che offre tutti i tipi di arti culturali e performative come musical, opere teatrali e spettacoli non verbali durante tutto l’anno. Ha persino un festival annuale che celebra tutti i generi di arti performative coreane.

Università nazionale di Seoul

Sang-woo, il rivale più giovane e in definitiva il peggiore di Gi-hun, si era laureato alla Seoul National University, una delle principali università nazionali della Corea del Sud. È considerata l’università più prestigiosa del paese e ha campus a e Pyeongchang.

Squid Game 2 Netflix

Fonte: Ufficio stampa

Squid Game 2 su Netflix

Come visitare le location di Squid Game

Il modo più semplice per viaggiare in Corea del Sud e raggiungere la maggior parte di queste location delle riprese di Squid Game è in treno. Il Korail Pass è un biglietto di viaggio tutto in uno, pensato per i turisti e i visitatori internazionali per viaggiare in Corea del Sud e scoprire nuovi percorsi. Questo pass ti consente di cambiare linea ferroviaria da una città all’altra in qualsiasi momento e da più località.

Puoi viaggiare comodamente in Corea da Seul a Jeonju, Iksan, Busan e molte altre destinazioni senza dover fare la fila o pagare per ogni viaggio. Puoi anche scegliere di acquistare biglietti per che possono portarti a Busan, Daegu, provincia di Gangwon, Jeon-ju, Gyeongju e altro ancora.

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Le location di Cortina Express, dove è stata girata la commedia di Natale

Anche questo Natale la Regina delle Dolomiti torna protagonista al cinema. Con tutto il suo glamour circondato da una corona di cime innevate, è tra le location di Cortina Express, la nuova commedia natalizia diretta da Eros Puglielli, con Christian De Sica, Lillo Petrolo e Isabella Ferrari, nelle sale dal 23 dicembre. Il film promette di conquistare il pubblico con un mix di risate, emozioni e gli scenari sensazionali della conca ampezzana.

Le location selezionate per le scene della commedia natalizia celebrano le bellezze naturali e culturali di Cortina d’Ampezzo. Tra queste spiccano il Passo Falzarego e Col Gallina, oltre a luoghi iconici del centro cittadino come Corso Italia, l’Hotel Cortina, il Caffè Royal e boutique esclusive come Bredo. Non mancano ambientazioni più intime, come una raffinata abitazione privata in località Crignes. La varietà delle ambientazioni sottolinea il fascino versatile di Cortina, capace di passare dall’eleganza urbana al maestoso spettacolo della natura.

Con il supporto di Cortina IN e della Veneto Film Commission, la città si è trasformata in un set cinematografico perfetto. Le strade si animano con luci e colori, le piste da sci fanno da sfondo a scene dinamiche e la calda accoglienza locale aggiunge un tocco autentico alla narrazione.

La trama del film

Il film racconta una serie di vicende che si intrecciano durante il Natale, quando Cortina si riempie di personaggi unici e irresistibili. Tra questi spicca Lucio De Roberti, interpretato da Christian De Sica, un viveur che cerca di salvare il nipote da un matrimonio destinato al fallimento. Accanto a lui, Lillo Petrolo nei panni di Dino Doni, una vecchia stella musicale in cerca di redenzione e del rapporto perduto con la figlia. E poi Isabella Ferrari nel ruolo di Patrizia Giordano, una discografica vulcanica alle prese con una crisi professionale e personale.

Le storie dei protagonisti, apparentemente scollegate, si intrecciano in modo esilarante, creando una commedia corale che cattura vizi e virtù del mondo contemporaneo. L’ambientazione unica di Cortina d’Ampezzo aggiunge un pizzico di atmosfera in più a ogni scena, trasportando il pubblico in un Natale magico e allo stesso tempo profondamente umano.

Le location di Cortina Express

Incastonata nel cuore della conca d’Ampezzo, tra le Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, Cortina è una località che incanta in ogni stagione. In inverno, è meta prediletta per gli sport sulla neve, mentre in estate attira escursionisti e amanti della natura grazie ai suoi panorami spettacolari.

Il centro cittadino si sviluppa attorno a Corso Italia, costellato di boutique di lusso, ristoranti raffinati, caffè storici, e non a caso la via pedonale più celebre delle Dolomiti fa da sfondo ad alcune scene del film. Proprio al centro della strada svetta il Campanile di Cortina d’Ampezzo, che con i suoi 70 metri è visibile da tutta la vallata. Costruito a metà ‘800 in pietra Dolomia proveniente dalle cave del monte Faloria, è uno dei simboli della città. Di fronte sorge lo storico Hotel Cortina, dal 1870 uno degli indirizzi più eleganti della località, un’altra delle location della pellicola natalizia.

Tra i punti di interesse culturale spiccano la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi e il Museo all’Aperto della Grande Guerra. Quest’ultimo, che si estende dalla zona del Lagazuoi alle Cinque Torri, testimonia l’importanza storica del territorio durante il primo conflitto mondiale.

Tra le location più suggestive del film, il Passo Falzarego situato a pochi chilometri dal confine con il Trentino-Alto Adige, collega l’Agordino e la Val Badia a Cortina tramite la Grande Strada delle Dolomiti, uno dei percorsi panoramici più spettacolari al mondo. Da qui, una funivia conduce al Rifugio Lagazuoi, a 2.746 metri di altitudine, che offre viste magnifiche sulle cime circostanti.

Il passo non è solo una meta turistica, ma ospita anche il Museo all’Aperto della Grande Guerra e il complesso espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, che ne fanno una destinazione imperdibile per chiunque desideri immergersi nel ricco patrimonio storico e culturale locale.

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Yellowstone quinta stagione: le location della serie Tv sulla saga dei Dutton

Un ranch in Montana, un posto da proteggere e custodire. La famiglia Dutton, guidata dal premio Oscar Kevin Costner nei panni di John Dutton, proprietario di un luogo ormai minacciato da una modernità che incombe: un western contemporaneo che ha affascinato pubblico e critica.

La seconda parte dell’ultima stagione di Yellowstone è arrivata venerdì 20 dicembre in esclusiva su Sky (in onda su Sky Atlantic)  e in streaming solo su NOW.

La trama della quinta stagione

Creata da Taylor Sheridan, la serie targata Paramount ha seguito a lungo le vicende della famiglia Dutton nella lotta per difendere il loro ranch.

In questa seconda parte della quinta e ultima stagione, la serie riprende da un tragico evento che sconvolge tutta la famiglia. Beth (Kelly Reilly) e Kayce (Luke Grimes) cominciano a indagare, determinati a scoprire la verità, con l’aiuto di Rip Wheeler (Cole Hauser). Gli indizi sull’accaduto sembrano portare a Jamie che fa di tutto per difendere la propria posizione.
La guerra intestina fra lui e Beth,  porterà a determinare il futuro del ranch dei Dutton.

In questo capitolo finale della serie saranno Kelly Reilly, Wes Bentley, Luke Grimes nei panni rispettivamente di Beth, Jamie e Kayce Dutton a prendere in mano la situazione nel ranch, insieme a Rip Wheeler, rancher di fiducia della famiglia, interpretato da Cole Hauser.

Le nuove location di Yellowstone

Per realizzare le riprese della nuova stagione, la produzione si è spostata dallo Utah al Montana, la vera ambientazione delle vicende della famiglia Dutton.

Troviamo così Missoula, la seconda città più grande del Montana, dove Ryman Street e Ruby’s Café hanno fatto da sfondo a un’intensa scena di sparatoria.

Missoula, Montana

Fonte: iStock

La bellissima città di Missoula

Un momento chiave della serie, in cui Beth Dutton incontra Carter fuori da un ospedale, è stato girato al Missoula Community Medical Center, che è anche l’ospedale che ha curato John Dutton dopo che era stato colpito nel drammatico finale della terza stagione.
Sempre a Missoula, troviamo anche il County Courthouse e il vicino Garlington Building.

A mezz’ora a sud di Missoula, ecco il Glen’s Café, dove John Dutton ordina una bistecca da Salisbury, mentre a una mezz’ora a nord, il Gray Wolf Peak Casino all’estremità meridionale della Flathead Indian Reservation.

Passiamo poi ad Hamilton, (un’ora a sud di Missoula), dove è stata filmata una scena di inseguimento mortale in auto su Meridian Road e Bear Creek Road.
Inoltre, Hamilton ospita la residenza del governatore, situata nella Daly Mansion, imponente casa vittoriana, costruita alla fine dell’Ottocento, oggi museo e location per matrimoni aperta al pubblico tramite visite guidate.
Sempre qui, spicca anche l’edificio della Montana Livestock Association della serie, in pieno centro.

L’ufficio del governatore ha visto come cornice il vero Montana State Capitol a Helena, capitale dello Stato del Montana e capoluogo della contea di Lewis and Clark.

Infine, a 16 chilometri da Billings (la città più grande del Montana), si trova la fittizia Broken Rock Reservation, dimora di Thomas Rainwater. L’ambientazione è stata girata in un’autentica riserva indiana, la Crow Reservation, tra paesaggi mozzafiato e natura selvaggia.

Dove si trova il ranch, protagonista indiscusso

L’iconico Yellowstone Dutton Ranch, come appare nella serie, è stato girato presso il Chief Joseph Ranch, uno storico ranch dove una famiglia vive e lavora dal 2012, alle pendici della Bitterroot Valley, con il maestoso Trapper Peak sullo sfondo.

Per secoli, il territorio è stato la casa della tribù nativa americana Salish e, sul finire del 1800, lo attraversò lo stesso Chief Joseph. Nel 1917, William Ford e Howard Clark Hollister iniziarono a costruire il lodge, in origine noto come Ford-Hollister Lodge, e poi rinominato Chief Joseph Ranch nei primi anni del 1950.

Per gli appassionati, è possibile soggiornare in una delle due baite (da 4 a 8 persone ciascuna) in affitto della proprietà, a patto che non vi siano riprese, per almeno tre notti. In più, i proprietari organizzano tour guidati del ranch e dei set di Yellowstone.

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Diamanti, i luoghi del nuovo film di Ferzan Ozpetek

Il 19 dicembre Ferzan Özpetek torna al cinema con Diamanti, un film “affollato” che richiama sulla scena ben 18 attrici italiane. Dopo l’esperimento targato Netflix, Nuovo Olimpo, il regista turco che ormai vive da tanti anni in Italia, ha portato la sua nuova avventura al femminile sul grande schermo con Vision Distribution.

Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision, in collaborazione con Sky, Diamanti è interpretato da Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Geppi Cucciari, Nicole Grimaudo, Anna Ferzetti, Stefano Accorsi, Vinicio Marchioni, Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak, Vanessa Scalera e Mara Venier, per citarne alcuni.

Diamanti: la trama ufficiale del film

Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.

Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Il film si svolge su due filoni temporali, passando dagli anni 70 a oggi, per raccontare tante storie di vita, amori, sfide personali e dolori, omaggiando il mestiere del costumista.

Diamanti film

Fonte: Ufficio stampa

Una scena del film Diamanti

Dove è stato girato

L’amore di Ozpetek per Roma non è un segreto. In molti suoi film la capitale appare in tutta la sua bellezza, tra antichità e modernità. Il suo mistero è intrigante, i suoi vicoli caratteristici accolgono gli spettatori nell’animo inquieto e passionale dei protagonisti, e i palazzi custodiscono tante storie di diverse epoche. Diamanti è stato girato interamente a Roma e la città fa da sfondo a una storia intensa scritta da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e lo stesso Ozpetek.

Il quartiere di Testaccio è stato scelto per ambientare la storia, in quanto rappresenta perfettamente le dinamiche sociali e culturali delle protagoniste della pellicola. Ma in gran parte le riprese sono state realizzate anche in zona Aventino, in una palazzina storica in Piazza Cavalieri di Malta 1, davanti al famoso “buco della serratura” da cui di vede la Basilica di San Pietro in fondo a un giardino.

La sartoria che è il luogo fondamentale del film dove si muovono i protagonisti della storia, è stata ricostruita in tutte le stanze di questa palazzina, mentre le passeggiate all’esterno sono avvenute nei dintorni della stessa zona, vicino al Giardino degli Aranci dove c’è la scena madre tra Jasmine Trinca e Luisa Ranieri anche se il murales che si vede nel film non esiste veramente ed è stato rifatto digitalmente.

La sartoria Tirelli Trappetti ci ha accolto nei suoi archivi, il fotografico, il tessile e quello sterminato degli abiti, ma soprattutto ha accolto le attrici che hanno voluto conoscere e imparare direttamente dai gesti e dalle parole delle sarte che ogni giorno lavorano senza sosta e con infinita passione” ha raccontato il costumista del film Stefano Ciammitti, aggiungendo che per l’iconico abito rosso hanno potuto “documentare, prima di metterlo in scena, la lavorazione che ha richiesto più di 160 metri di tessuto, tutto doppiato di crinolina nera”.

 

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Le location dei film di Natale che puoi visitare per davvero

I film di Natale, non c’è dubbio, vantano alcune tra le location più magiche del mondo del cinema. Conosciamo probabilmente tutti i film classici, che vengono riproposti durante le Festività, ma ciò non ci impedisce di chiederci quali siano i luoghi che hanno fatto da sfondo alle scene memorabili.

Dalle location londinesi di Love Actually ad alcune uscite recenti (tra cui il ritorno di Lindsay Lohan al genere natalizio con Falling For Christmas), ecco dove sono stati girati i film di Natale preferiti e le location delle scene che si possono visitare per davvero.

Noelle (2019)

Iniziamo il nostro viaggio con un “film natalizio impertinente”, con la figlia di Babbo Natale (interpretata da Anna Kendrick) costretta a salvare il Natale di fronte all’inesperienza del fratello che dovrebbe prendere le redini del padre.

È un film che sfrutta le gelide condizioni climatiche canadesi durante tutto l’anno: le riprese si sono svolte a Vancouver, presso la Saint James Music Academy e il vivace quartiere commerciale di Gastown, nonché la stazione sciistica di Whistler.

La troupe si è poi spostata a sud, fino in Georgia, per girare un incidente con la slitta in un centro commerciale nella città di Woodstock, allestito per l’occasione con negozi a tema.

Falling For Christmas (2022)

Da quando ha raggiunto lo status di “icona natalizia” con l’ interpretazione di Jingle Bell Rock in Mean Girls, gli amanti delle commedie romantiche e dei film di Natale hanno atteso con (im)pazienza il suo ritorno al sottogenere. E sono stati ben ricompensati: non solo Lindsay Lohan è tornata sul piccolo schermo con Falling For Christmas nel 2022, ma ha anche fatto seguito con Our Little Secret, altra pellicola natalizia del 2024.

Falling For Christmas segue Sierra (Lohan) nei panni di una principessa viziata ed ereditiera di una stazione sciistica che perde la memoria dopo un incidente in montagna: la salva l’affascinante proprietario di un lodge e non è difficile immaginare il prosieguo della trama.

Il film vanta alcune ambientazioni spettacolari, tra cui il Goldener Hirsch Luxury Hotel a Deer Valley, parte dell’Auberge Resorts Collection, hotel dal design elegante e moderno e camere da letto con vista sulle montagne e bagni rivestiti in marmo.
La stazione sciistica, chiamata Summit Springs nel film, ha preso vita in alcune location dello Utah, tra cui Salt Lake City e Park City.

Il tuo Natale o il mio? (2022 e 2023)

Marylebone

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La stazione ferroviaria di Marylebone

Il film parla di una coppia innamorata e triste per aver trascorso il Natale separati. Ma, dopo un colpo di scena, entrambi finiscono per tentare di fare una sorpresa all’altro: rimasti bloccati nelle rispettive vite familiari, si rendono conto di non essere stati del tutto onesti riguardo alle loro situazioni personali.

Si tratta di un film divertente con molti sfondi riconoscibili, dalla città di Macclesfield nel Cheshire al pittoresco villaggio di Kemble, nella contea del Gloucestershire, fino alla stazione di Marylebone, in centro a Londra, edificata alla fine del XIX secolo con i classici mattoni rossi vittoriani.

The Holiday (2006)

La ragazza di Los Angeles con il cuore spezzato, Amanda (Cameron Diaz), fa uno scambio di casa per Natale con la gelosa del Surrey, Iris (Kate Winslet), anche lei con il cuore spezzato. Il risultato: nuove storie d’amore a tutto tondo sullo sfondo di case davvero belle.

Iris alloggia in una vasta villa in stile toscano a Brentwood, in realtà una casa in stile Mission Revival costruita nel 1928 a San Marino, e trascorre anche del tempo con il compositore Miles (Jack Black) nella sua casa in stile padiglione giapponese a Silver Lake. Amanda, nel frattempo, si presenta nel delizioso cottage di campagna inglese di Iris nel Surrey.

Le riprese si sono svolte nel pittoresco villaggio di Shere: fate tappa al pub White Horse e oltrepassate il ponte sul fiume Tillingbourne, ma non troverete la casa: è stata costruita in un campo solo per il film e abbattuta non appena le riprese esterne sono state completate. Potete, però, seguire Amanda nel romantico pranzo con il fratello di Iris, Graham (Jude Law), girato nei terreni della vicina Cornwell Manor.

Mamma, ho perso l’aereo (1990)

Non c’è niente che dica Natale come “Mamma, ho perso l’aereo”: la vera casa in cui il piccolo Kevin McCallister (Macaulay Culkin) rimane da solo si trova su Lincoln Avenue a Winnetka, un sobborgo a nord di Chicago.

Vicino a Green Bay Road ecco invece Station Park, dove Kevin fa visita a Babbo Natale e compra uno spazzolino da denti in farmacia (in realtà una panetteria vestita a festa per il film).

La chiesa che Culkin visita è la Trinity United Methodist Church a Wilmette, un altro sobborgo settentrionale, anche se gli interni sono stati girati a ovest a Oak Park, presso la Grace Episcopal Church.

Love Actually (2003)

Selfridges, Londra

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Grandi magazzini Selfridges a Londra

Love Actually si svolge durante il frenetico mese che precede il Natale, e intreccia molteplici personaggi e trame, tutti caratterizzati dal tema dell’amore.

In una scena, Rowan “Mr. Bean” Atkinson quasi sventa i modi da donnaiolo di Alan Rickman quando non riesce a incartare una collana abbastanza velocemente al bancone dei gioielli di Selfridges, il lussuoso grande magazzino di Londra.

Elf (2003)

Il film racconta la storia di Buddy, un bambino-uomo che viaggia dal Polo Nord a New York alla ricerca del padre biologico. Così, possiamo vedere sia New York che il Natale con lo sguardo di un aspirante elfo ottimista e dagli occhi spalancati.

Quando Buddy parte alla ricerca del più grande albero di Natale della città, atterra al 30 di Rockefeller Plaza e ammira il favoloso albero di Manhattan.

Last Christmas (2019)

Commedia romantica sdolcinata, è una vetrina da cartolina per la Londra del XXI secolo.

Kate (Emilia Clarke) lavora in un negozio di articoli natalizi nel mercato di Covent Garden e si imbatte nel cliente insistente Tom (Henry Golding) che parcheggia la bicicletta nella via dello shopping vittoriana della zona, Cecil Court.

Kate si esibisce nella chiesa colonnata di St Mary a Marylebone, travestita da rifugio per senzatetto, e la coppia si gode un incontro al Phoenix Garden, lo spazio costruito dalla comunità dietro il Phoenix Theatre, in Stacey Street.

Visitiamo anche Brick Lane, dove Tom ha il suo appartamento, e il Brixton Market, prima di dirigerci alla pista di pattinaggio di Alexandra Palace a Muswell Hill, nella parte nord della città.

Una poltrona per due (1983)

Con il Babbo Natale ubriaco di Dan Aykroyd e gli eccessivi auguri di “Buon anno” di un Eddie Murphy in costume africano, la rivisitazione della storia “Il principe e il povero” del 1983 è un vero e proprio cult tra gli appassionati di film natalizi.

Le principali location sono a Philadelphia, dalla villa del broker Louis Winthorpe III (Aykroyd) sulla Delancey Street di Uptown e la banca Duke and Duke (in realtà la Fidelity) sulla South Broad Street fino a Rittenhouse Square, dove il truffatore Billy Ray Valentine (Murphy) viene scoperto a mendicare.

La stazione ferroviaria Art Déco da cui la gang parte per New York è la Thirtieth Street Station.

Il miracolo nella 34ª strada (1947)

Herald Square, New York

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Il Macy’s a New York

Ogni anno durante la parata del Giorno del Ringraziamento di Macy, Babbo Natale e la sua squadra marciano da Central Park fino alla sede principale del grande magazzino di Herald Square. L’evento dà il via alla stagione delle feste a New York, così come alla trama di Miracle on 34th Street del 1947.

Non è un segreto che Macy’s, il negozio che ha presentato una cinica Susan Walker a Kris Kringle, esista nel mondo reale: migliaia di visitatori si fermano ogni anno per vedere le famose vetrine e incontrare Babbo Natale all’ottavo piano.

National Lampoon’s Christmas Vacation (1989)

La famiglia Griswold di Chicago non è estranea alle gioie e ai dolori che derivano dal “tempo di qualità” trascorso in famiglia, soprattutto durante le feste.

La commedia del 1989 affronta tutto ciò che potrebbe andare storto durante le vacanze di Natale, dai gatti inceneriti ai rapimenti sul posto di lavoro.

Oltre all’osservatorio di fama mondiale, a 300 metri sopra la Magnificent Mile della Windy City, il John Hancock Center è il luogo in cui Clark W Griswold ha trascorso le giornate a progettare additivi alimentari (come la vernice per cereali non nutriente/cera per slitte).

White Christmas (1954)

Dopo che il fittizio Columbia Inn è apparso per la prima volta in White Christmas del 1954, da allora le persone hanno cercato lo stesso ambiente rustico, da villaggio dove giocare a palle di neve. E mentre la città di Pine Tree esiste soltanto su pellicola, il Vermont vanta una serie di incantevoli città e hotel che Bing Crosby e Irving Berlin approverebbero senza difficoltà.

Il Vermont è un posto perfetto per trascorrere le vacanze, e non solo perché sono molte le probabilità di trascorrere un “Bianco Natale”. Tra i migliori hotel spiccano il Stowe Mountain Lodge e il Woodstock Inn & Resort.

La vita è meravigliosa (1946)

Il classico del 1946 di Frank Capra è così radicato nella cultura natalizia che è difficile immaginare di arrivare a dicembre senza guardarlo almeno una volta. La città di Bedford Falls è il cuore e l’anima del film, e trasuda fascino e nostalgia.

E, a quanto pare, potrebbe essere più accessibile di quanto si possa pensare… La vita è meravigliosa è stato girato in un teatro di posa della RKO a Los Angeles, ma gli abitanti di Seneca Falls, New York, giurano che il loro piccolo villaggio di 8 chilometri quadri è stato d’ispirazione per la vera Bedford Falls.

Così, a dicembre, organizzano svariate attività per dimostrarlo: i festeggiamenti di quest’anno includono proiezioni speciali di film, concorsi di luci natalizie e la partecipazione come ospiti degli attori che hanno interpretato Zuzu e Janie Bailey.

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Le location di Senna, la bella serie Tv sul pilota di Formula 1

Il 29 novembre 2024, Netflix ha lanciato una delle sue produzioni più attese: Senna, la miniserie brasiliana dedicata al leggendario pilota di Formula 1 Ayrton Senna.

In sei episodi, lo spettatore si ritroverà “catapultato” nella vita e nella carriera di uno dei protagonisti più carismatici del motorsport mondiale, dalla sua infanzia fino al tragico incidente durante il Gran Premio di Imola del 1994 che lo portò via troppo presto. La serie si distingue non soltanto per la cura nella narrazione, ma anche per le location suggestive in cui è stata girata, capaci di rendere omaggio al carisma di Senna.

Le location principali: tra Sud America ed Europa

Argentina: il cuore delle sequenze di gara

La provincia di Buenos Aires ha ospitato gran parte delle riprese legate alle competizioni automobilistiche. Il celebre circuito Oscar y Juan Gálvez è stato utilizzato per ricreare alcune delle gare più iconiche di Senna.

Anche Balcarce, città della stessa provincia, ha fornito un supporto essenziale: qui sono state infatti costruite molte delle auto impiegate durante le riprese, e il circuito Juan Manuel Fangio, insieme a una pista di kart adiacente, ha contribuito a dare vita alle sequenze più adrenaliniche.

Altre città argentine, come La Plata, Mar del Plata e la piccola San Cayetano, sono state trasformate in set, con il circuito di San Cayetano che ha fatto da sfondo a momenti chiave della serie.

Brasile: l’anima di Senna

San Paolo, Brasile

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Le location di Senna, la bella serie Tv sul pilota di Formula 1

Per il ritorno alle origini del pilota, il Brasile ha giocato un ruolo fondamentale. A San Paolo, città dal profondo legame con Senna, sono state sfruttate le tecnologie di uno studio di produzione virtuale. Qui, tramite avanzati effetti visivi e piattaforme mobili, è stato possibile ricreare gare emozionanti con un livello di dettaglio a dir poco impressionante.

Un’altra location brasiliana di rilievo è Angra dos Reis, nello stato di Rio de Janeiro. Oltre a essere un’importante meta turistica, con attrazioni come il Parco Nazionale di Ilha Grande e la Baia di Angra, ha aggiunto alla serie un tocco di autenticità grazie ai suoi paesaggi iconici.

Uruguay: il fascino del Víctor Borrat Fabini

Montevideo, Uruguay

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Veduta di Montevideo, Uruguay

Il circuito automobilistico Víctor Borrat Fabini, situato a Ciudad de la Costa, ha ospitato diverse riprese, regalando alla serie un’atmosfera senza eguali.

Per ricreare il celebre Gran Premio di Monaco del 1984, il team di produzione ha trasformato un vecchio aeroporto di Montevideo in un circuito temporaneo, a dimostrazione di una straordinaria capacità di adattamento scenografico.

Regno Unito e Repubblica d’Irlanda: un tocco europeo

La miniserie ha trovato spazio anche in Europa, dove alcune sequenze significative sono state girate tra il Regno Unito e l’Irlanda. Il lavoro congiunto tra registi, scenografi e tecnici ha permesso di utilizzare più location per rappresentare un unico circuito, grazie a un’attenta pianificazione e all’uso dei VFX.

Un viaggio nella vita del leggendario Ayrton Senna

La serie, realizzata con la collaborazione della famiglia del pilota, promette un racconto autentico ed emozionante.

Ripercorre gli inizi nei kart, il passaggio alla Formula Ford in Inghilterra e il debutto in Formula 1 con il team Toleman. La storia si snoda attraverso le memorabili vittorie con McLaren, le accese rivalità (in particolare quella con Alain Prost) e i successi che lo consacrarono come una vera leggenda.

Non mancano approfondimenti sulla figura complessa di Senna: il suo impegno per la sicurezza in pista, i valori umani che lo caratterizzavano e le sfide personali che affrontava lontano dal rombo dei motori.

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Civita di Bagnoregio, la Pietranera de “Il nome della rosa”

Un piccolo e antico villaggio arroccato su una collina, nel cuore della Valle dei Calanchi, ed un unico ponte che lo collega con il resto della civiltà. Ci troviamo nel meraviglioso borgo di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia laziale. Un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, che la fiction “Il nome della rosa” ha voluto celebrare scegliendolo come protagonista tra le suggestive location in cui è stata girata.

Sono solo 11 gli abitanti che vivono in questo luogo a metà tra mito e storia, tra magico e mistico, chiamato il “paese che muore”. È tra i borghi più belli d’Italia e merita di essere esplorato in ogni suo angolo, perché offre la sensazione di tornare ad epoche lontane e regala panorami unici che tolgono il fiato.

Civita di Bagnoregio diventa Pietranera ne “Il nome della rosa”

Ha un aspetto unico permeato da un’atmosfera quasi magica, Civita di Bagnoregio. La location perfetta per girare le scene suggestive della fiction “Il nome della rosa”, tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco.

Nelle immagini della serie tv (nella prima puntata) vediamo questo bellissimo borgo leggermente trasformato per esigenze televisive e letterarie: il suo nome diventa Pietranera e “sparisce” il suo inconfondibile ponte, l’unico passaggio pedonale in cemento dal quale poter accedere al centro abitato.

Nella fiction questo luogo è abitato dai seguaci di Fra Dolcino, considerato eretico. Verrà poi distrutto dalle truppe pontificie, l’inquisizione, per infliggere una punizione al frate.

Vista su Civita di Bagnoregio

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Vista su Civita di Bagnoregio

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

Sono tantissime le persone che ogni anno raggiungono questo borgo che sembra sospeso nel vuoto nel cuore della Valle dei Calanchi. Civita di Bagnoregio sorge tra le due valli chiamate Fossato del Rio Torbido e Fossato del Rio Chiaro, che un tempo ne erano le vie d’accesso, poiché portavano dalla valle del Tevere fino al Lago di Bolsena.

È il “paese che muore“, soprannome dato a causa dalla sua situazione decisamente precaria: il borgo è arroccato su una platea tufacea, i cui  banchi d’argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione. Il suo delicato equilibrio costringe questa località ad un destino inesorabile, una situazione che la rende unica nel suo genere.

Civita di Bagnoregio e il ponte che conduce verso il borgo

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Civita di Bagnoregio e il ponte che conduce verso il borgo

Attraversato l’unico ponte che collega il borgo con il resto della civiltà, si apre davanti agli occhi lo spettacolo del paesaggio circostante, fatto di valli e calanchi scavati da millenni di erosione dell’acqua. Si arriva quindi alla Porta Santa Maria, l’unico accesso al borgo. Da lì una varietà di viuzze si snoda tra gli edifici storici risalenti al medioevo e si riuniscono in piazza San Donato, il cuore del borgo su cui si affaccia la chiesa di San Donato, che custodisce un prezioso crocefisso ligneo risalente alla fine del XVI secolo.

Chiesa di San Donato a Civita di Bagnoregio

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Chiesa di San Donato a Civita di Bagnoregio

Tra le meraviglie da ammirare, camminando a passo lento tra le strette stradine del borgo, ci sono i palazzi nobiliari dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni, costruiti dalle importanti famiglie del viterbese nel corso del Rinascimento. In particolare, all’interno di Palazzo degli Alemanni si può visitare il Museo Geologico e delle Frane, un’esposizione che tocca una vasta gamma di discipline, dalla geologia alla sismologia fino all’archeologia, illustrando il rapporto tra Civita e il suo territorio, con una grande attenzione al tema del dissesto idrogeologico.

Da non perdere a Civita di Bagnoregio è anche il piccolo Museo Antica Civitas e la grotta di San Bonaventura, un’antica tomba a camera scavata a strapiombo sul muro di tufo, e che porta con sé una storia curiosa. Il suo nome deriva da Frate Bonaventura da Bagnoregio, vissuto tra il 1217 e il 1274 e che fu il biografo di San Francesco di Assisi. Si racconta che durante un suo soggiorno in questo borgo, San Francesco curò, salvando da morte certa, un ragazzo che si chiamava Giovanni di Fidanza. La madre del giovane promise al Santo che una volta cresciuto, il figlio sarebbe diventato un servitore di Dio, e così fu: Giovanni divenne Frate Bonaventura da Bagnoregio.

Tra gli altri punti di interesse, troviamo il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, i resti della casa natale di san Bonaventura.

Info utili per accedere a Civita di Bagnoregio

Come detto, Civita di Bagnoregio è raggiungibile soltanto attraversando il lungo e suggestivo ponte pedonale in cemento (costruito nel 1965), che dalla collina più vicina accompagna i visitatori fino alla porta d’accesso al centro storico. Per accedervi, è necessario acquistare un biglietto giornaliero (online o fisicamente all’infopoint presente prima del ponte) che ha un costo di 5 euro. Un contributo che permette all’amministrazione comunale di compiere i lavori di restauro e di stabilizzazione, mantenendo il patrimonio di immenso valore rappresentato d questo borgo annoverato tra i più belli d’Italia.

Il suggestivo ponte pedonale che conduce a Civita di Bagnoregio

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Il suggestivo ponte pedonale che conduce a Civita di Bagnoregio

Le altre location della serie tv “Il nome della rosa”

Non è solo Civita di Bagnoregio ad apparire tra le meravigliose location della fiction “Il nome della rosa”, creata e diretta da Giacomo Battiato per Rai Fiction e Tele München, nel 2019. Sono diverse le regioni italiane che hanno prestato alla produzione di questa miniserie i loro paesaggi e i monumenti più belli, e in particolare Abruzzo, Lazio e Umbria.

Ecco le location scelte in Abruzzo:

  • Castello di Roccascalegna: si erge su uno sperone di roccia che domina l’omonimo borgo e dal quale si ammira il vallone del Rio Secco e la vallata del Sangro. Nella serie tv rappresenta il quartier generale del Distaccamento del comando imperiale in Toscana;
  • Eremo di Santo Spirito: luogo incastonato nella roccia a Roccamorice (PE), nel cuore della Maiella;
  • Gole di San Martino: un vero e proprio canyon stretto e lungo 14 chilometri e con pareti a picco, immerso nel Parco della Maiella.
Castello di Roccascalegna Abruzzo

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Castello di Roccascalegna Abruzzo

In Umbria, le location scelte per “Il nome della rosa” sono:

  • Perugia: piazza IV Novembre diventa la location di diverse scene ambientate ai tempi dell’Inquisizione tra roghi di eretici, scene con gruppi di popolani, nobili, soldati e cortei di monaci;
  • Abbazia di Montelabate: di questo borgo in provincia di Pescara diamo in particolare la scalinata dell’Abbazia di Santa Maria Valdiponte;
  • Bevagna: un borgo pittoresco in cui si ammirano, attraverso le riprese, il mercato coperto e piazza Silvestri con la Chiesa di San Silvestro.
Bevagna

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Bevagna

In Lazio, invece, oltre a Civita di Bagnoregio le scene della serie tv hanno visto:

  • Parco Archeologico di Vulci: a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, sorge questa antica valle etrusca che custodisce i resti dell’antica città Vulci, le necropoli e i canyon scavati nelle rocce;
  • Monte Porzio Catone: ha prestato i suoi paesaggi per diverse riprese esterne, insieme a Manziana, la valle della Molara, San Silvestro, e il Vivaro;
  • Faggeta a Soriano nel Cimino: un’oasi naturale dal fascino veramente unico e magico, nominata Patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO;
  • Castello di Rocchettine: vediamo il castello medievale con le sue due torri gemelle, in provincia di Rieti, più precisamente a Torri in Sabina.
Parco Archeologico di Vulci

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Parco Archeologico di Vulci