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Le splendide location di “House of the Dragons” della Cornovaglia

Se i luoghi dove è stata girata la serie Tv “Game of Thrones” erano spettacolari, non sono da meno quelli dove è stato ambientato il prequel “House of the Dragons”.

Basato sul romanzo fantasy di George R. R. Martin “Fuoco e sangue” (“Fire & Blood”) e uscito in contemporanea mondiale il 22 agosto, “House of the Dragons” comprende dieci episodi e racconta la storia di Casa Targaryen, molto prima delle vicende narrate nel “Trono di spade” (il primo episodio ha registrato il record di spettatori nella storia della HBO).

La maggior parte delle riprese è stata fatta nel Regno Unito e in particolare in una delle zone più incantevoli dell’isola. Se non ci siete ancora stati, è tempo di andarci, per scoprire i set della serie e i paesaggi più spettacolari che abbiate mai visto.

Cornovaglia, set naturale di “House of the Dragons”

La Cornovaglia è la più occidentale tra le contee inglesi e si trova su una penisola che forma la punta più meridionale dell’Inghilterra. Famosa per i suoi paesaggi naturali, ma anche per i castelli e le città storiche rappresenta il set naturale ideale dove ambientare una serie storico-fantasy come “House of the Dragons”.

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Fonte: 123rf

St. Michael’s Mount in Cornovaglia

Tre in particolare le location riconoscibili – se vedete le foto – nella serie.

St. Michael’s Mount, Casa Velaryon

Una di queste è St. Michael’s Mount, un antico convento del XII secolo trasformato in fortezza, oggi gestito dalla famiglia St. Aubyn che lo ha preso in locazione dal National Trust per 999 anni in purché ne gestisca le visite turistiche. Questo incredibile luogo si trova nella baia di Mount’s, sulla costa di Marazion, ed è una piccola isola tidale ad appena 500 metri dalla costa che, come la celebre Mont-Saint Michel in Francia, viene separata dalla costa con l’alta marea. Fa parte di quella misteriosa linea immaginaria che unisce sette monasteri e che parte dall’Irlanda fino ad arrivare in Israele.

St. Michael’s Mount sembra essere stato costruito apposta per la saga di “Game of Thrones“. Nella serie è Driftmark, a Blackwater Bay, ovvero Casa Velaryon.

Kynance Cove, l’accampamento dei Velaryon

A Est di St. Michael’s Mount c’è un’altra delle location di “House of the Dragons”, una baia meravigliosa chiamata Kynance Cove. Nella serie è su questa spiaggia che i Velaryon allestiscono un campo. La baia ha la sabbia bianchissima, in contrasto con la roccia rosso scuro e verde che la incornicia e forma uno scorcio mozzafiato, scelta da molti inglesi come meta dove trascorrere una giornata rilassante.

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Fonte: 123rf

Kynance Cove, nella Penisola di Lizard, in Cornovaglia

La BBC ha descritto questo luogo nella Penisola di Lizard come “uno dei più begli angoli di costa del Sud Ovest”. Infatti, questo tratto di costa presenta delle formazioni a serpentino, la cui variante locale prende il nome di “lizardite”. Le rocce di serpentino verde e rosso, lise dal mare nel corso di migliaia di anni, sono caratteristiche di tutta questa bellissima penisola.

Holywell Bay Beach, luogo d’ncontro tra Daemon e Rhaenyra

Un’altra spiaggia, completamente diversa però, è il terzo dei set della serie, Holywell Bay Beach. Nel prequel, si vedono Daemon e Rhaenyra Targaryen insieme in questo luogo.

I cinefili riconosceranno questa location per essere apparsa in altre pellicole, tra cui uno dei film su James Bond, “La morte può attendere”, in cui 007 veniva interpretato da Pierce Brosnan.

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Fonte: 123rf

Holywell Bay Beach in Cornovaglia
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“House of the Dragon”, la più bella location della serie Tv

Il tanto atteso prequel della serie Tv di grande successo “Game of Thrones”, basato sul romanzo fantasy di George R. R. Martin “Fuoco e sangue”, debutta il 22 agosto in tutto il mondo, in contemporanea con la messa in onda sulla HBO negli Stati Uniti (in Italia viene trasmessa in versione originale, in italiano dal 29 agosto).

“House of the Dragon” comprende dieci episodi e racconta la storia di Casa Targaryen, quella di Daenerys, “Madre dei Draghi”, “Nata dalla Tempesta”, molto prima delle vicende narrate nel “Trono di spade”.

Anche se la maggior parte delle riprese è stata fatta nel Regno Unito, sono tante le ambientazioni e le location in altri Paesi dove sono state girate le scene – tra cui la Cornovaglia – che resteranno impresse per sempre nella mente dei fan. E una di queste è spettacolare e chiunque può visitarla.

Il Castello di Monsanto, set di “House of the Dragon”

Si tratta del Castello di Monsanto, a Idanha-a-Nova, nel distretto di Castelo Branco, in Portogallo. A vederlo, sembra proprio di stare a Westeros. Le rovine di questa rocca medievale, che fa parte di un bellissimo borgo-fortezza su un’altura a 600 metri, regalano una vista impagabile del villaggio fatto di strade acciottolate, giardini lussureggianti e fontane zampillanti.

L’imponente castello, molto probabilmente di origine romana, ma di forte impronta medievale, è di difficile accesso, ma di notevole impatto visivo.

Il castello con le sue mura furono donati ai Cavalieri templari da Alfonso I, meglio conosciuto come Alfonso Henriques, detto il Conquistatore, conte del Portogallo dal 1128 al 1139 e poi primo re del Paese. E furono proprio i templari a dare al castello la forma attuale.

Dell’imponente fortezza medievale rimane solo la Torre de Lucena e do Pião, di forma quadrangolare, luogo di vedetta nel Medioevo.

Le rovine del castello sono molto suggestive, ma per un turista che le visita oggi sono secondarie rispetto al borgo di Monsanto.

Monsanto, il villaggio costruito tra le pietre

Questo borgo non è particolarmente turistico, ma è sicuramente di grande interesse e fascino. E ci aspettiamo che avrà un boom di visitatori dopo l’uscita di “House of the Dragon”. Pare che le sue origini siano di molto precedenti all’arrivo dei Cavalieri templari.

Il villaggio di Monsanto in Portogallo

Le sue origini, in effetti, sono molto antiche e vengono fatte risalire al paleolitico, ma sono state rinvenute anche tracce di successive presenze romane e di dominazioni musulmane.

Si narra che la popolazione abbia resistito sette anni all’assedio romano nel II secolo a.C., avvenimento che diede origine alla Festa das Cruzes, celebrata tutti gli anni il 3 maggio.

Un borgo interessante, Monsanto, misterioso e decisamente fuori dal comune. Secondo alcuni anche sacro. Si venne a sviluppare su uno dei versanti della collina: in alcuni casi si è approfittato di massi di granito per costruire le pareti delle case, in altri un unico blocco di pietra ne è diventato il tetto.

Tra gli edifici del centro spiccano la Torre de Lucano, sovrastata da un gallo d’argento, trofeo attribuito a Monsanto in un concorso del 1938, quando fu considerato il villaggio “più portoghese”.

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Le splendide location del film “Sposa in rosso”

È una commedia all’italiana, quella dei sentimenti, tra realtà e finzione, che sfocia con la promessa di una grande storia d’amore quella narrata nel film “Sposa in rosso”, nella sale cinematografiche dal 4 agosto, che vede protagonisti Sarah Felberbaum – volto noto di tante serie Tv tra cui “I Medici“, “Non mi lasciare” e di tanti altri film, ed Eduardo Noriega, famoso per aver recitato in” Apri gli occhi” con Penélope Cruz.

Lei, Roberta, incinta, sviene tra le braccia di Leòn e quando la famiglia fa visita alla ragazza in ospedale dopo la nascita del bimbo, lei spaccia l’uomo per il padre. E da qui è tutto un qui pro quo.

Le location del film

Il bello di questo film sono le location dove è ambientato. I due, infatti, s’incontrano a Malta, dove Roberta fa la guida turistica e lui, giornalista spagnolo precario sfrattato di casa, è andato in cerca di fortuna. Se l’isola di Malta non è al centro della storia, lo è invece un altro luogo. Meraviglioso.

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La location pugliese del film “Sposa in rosso”

Di origine pugliese, Roberta decide di organizzare un finto matrimonio con Leòn nella sua terra d’origine, se non altro per intascare i soldi delle “buste” che in Puglia gli invitati regalano sempre agli sposi. Ecco allora che la scena si sposta in un’altra splendida location tutta nostra.

Tra i luoghi riconoscibili dove è stato girato il film c’è Martina Franca, dove la Porta di San Nicola, anche chiamato Arco di San Francesco, è stata decorata con una catena e una madonnina con le rose. Lo spettacolare borgo della Valle d’Itria è famoso per i trulli, le tipiche abitazioni di pietra quali è possibile alloggiare.

La città è nota per la sua architettura barocca e per il festival musicale della Valle d’Itria. Il centro storico parte da piazza XX Settembre, sulla quale s’affaccia la Villa Comunale, un tempo giardino del convento delle Grazie. Al lato della villa sorge la Chiesa di S. Antonio del ‘400: con la facciata neoclassica realizzata nel 1835, conserva al suo interno due sculture di Stefano da Putignano.

Attraversando l’arco, si giunge nel centro storico vero e proprio di Martina Franca, nel quale svetta il Palazzo Ducale, che oggi ospita il Municipio, costruito nel XVII secolo dove prima c’era un castello, le cui sale sono ricche di splendidi affreschi. Prendendo corso Vittorio Emanuele, si staglia davanti agli occhi un’altra bella facciata barocca: si tratta della Basilica di S. Martino, costruita a metà del ‘700, davanti alla bella piazza Plebiscito. Ma la strada più caratteristica di Martina Franca è sicuramente via Cavour, con i suoi numerosi palazzi barocchi.

Altra location pugliese dove è stato girato “Sposa in rosso” è Fasano con la sua selva e la costa, dove il mare è tra i più belli d’Italia. Proprio qui, infatti, tra il Salento e le terre di Bari, al centro di un triangolo equidistante tra le città di Bari, Brindisi e Taranto, ci sono lidi attrezzati e servizi per i turisti. È anche la zona più chic della Puglia, molto amata dai vip. Ogni estate da queste parti bazzicano volti noti come Madonna, i Beckham, ultimamente Angelina Jolie (che pare stia girando anche lei un film).

E infine set del film con la Felberbaum e Noriega è Acquaviva delle Fonti. Proprio nell’ospedale Miulli sono state girate le scene del parto. Qui ci troviamo sull’altopiano delle Murge, una zona bellissima del nostro Paese caratterizzata da un maestoso altopiano collinare dove svettano formazioni di roccia calcarea.

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Fonte: 123rf

Panorama di Fasano, tra ulivi e macchia mediterranea
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Quarta stagione di “Stranger Things”: dove è stata girata

Ormai ci siamo, la quarta stagione di “Stranger Things”, serie amatissima e fenomeno di Netflix che ha tenuto incollati allo schermo milioni di telespettatori, sta arrivando alla sua conclusione. E con lei anche le a dir poco misteriose, surreali e inquietanti avventure dei giovani protagonisti.

Una serie e una quarta stagione che ha saputo conquistare un pubblico enorme sia per la trama, sempre fitta di particolari, tensione e suspance, che per il legame di amicizia tra i vari personaggi. Ma anche per le location, suggestive, sinistre, spesso cupe che hanno reso ancora più interessante e densa la narrazione con scorci e viste davvero uniche e dall’alto tasso emozionale. Ma dove si trovano davvero questi luoghi e, soprattutto, esistono veramente?

Partiamo col dire che le riprese della quarta stagione di “Stranger Things” sono partite tra il 2020 e il 2021, anni difficili per tutti e che hanno creato non pochi intoppi alla realizzazione della serie. Tuttavia, sono stati prontamente risolti dalla produzione che ha saputo creare degli escamotage davvero eccellenti.

Nella serie tv, per esempio, molte scene di questa nuova stagione sono ambientate in Russia, ma è realmente così? No, nella realtà la produzione si è spostata in Lituania e più precisamente a Vilnius. Uno dei luoghi che compare di più di questa città è l’ex prigione secolare di Lukiškes, oggi dismessa.

La stessa cosa è stata fatta nelle stagioni precedenti per la città di Hawkins, punto focale della serie e luogo nato dalla mente dei produttori e creatori di “Stranger Things”. Hawkins, che dovrebbe essere nel bel mezzo dell’Indiana, è in realtà parte degli Screen Gems Studios e di alcuni scorci intorno alla città di Jackson, in Georgia, un paese di soli circa 5000 abitanti. E di Atlanta, sempre in Georgia, dove l’Elementary and High School di Stockbridge ha prestato le mura alla Hawkins Middle School mentre il campus dell’Università Emory è riconoscibile nella suggestiva location del Laboratorio Nazionale di Hawkins.

Ma non solo. Avete presente la cava abbandonata che appare nella serie e in cui molto spesso si ritrovano i nostri amati protagonisti? Bene, questo luogo esiste davvero e nella realtà lo si può visitare andando alla cava di Bellwood, anch’essa ad Atlanta.

Sempre in seguito alle scelte obbligate imposte dalla pandemia e dall’impossibilità di girare all’aperto, molte delle scene della quarta stagione di “Stranger Things” sono state realizzate in alcuni set creati ad hoc all’interno degli Albuquerque Studios in New Mexico.

Insomma una serie creata facendo un bel collage di location o presunte tali ma che, forse anche per questo, ha saputo trasmettere emozioni e immagini di grande effetto e impatto emotivo, contribuendo in modo magistrale alla riuscita e al successo di questa serie così amata, in ogni suo singolo episodio e particolare e di cui non vediamo l’ora di scoprire la fine, con la già attesissima e annunciata da Netflix quinta serie.

Non ci resta che aspettare, quindi, provando a immaginare cos’altro potrebbe succedere ai nostri amati giovani protagonisti e in quali altre location verremo accompagnati per gustarci la fine di questa serie ormai cult degli ultimi anni.

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La location del film “Ticket to Paradise” è un vero paradiso

Paradiso, non c’è altro termine per definire il luogo dove è stato girato il film “Ticket to Paradise”, al cinema a ottobre, con George Clooney e Julia Roberts, che sono tornati a lavorare insieme dopo vent’anni dai tempi di “Ocean’s Eleven”. Un’isola fatta di spiagge da favola e foreste tropicali, templi antichi e distese di risaie, resort da mille e una notte e locali super cool.

Stiamo parlando di Bali, l’isola più famosa dell’Indonesia. La coppia di star di Hollywood è la protagonista della commedia romantica e anche un po’ dissacrante, ambientata in questo territorio paradisiaco e interpreta il ruolo di due genitori divorziati alle prese con il matrimonio della figlia Lily.

La giovane, durante una vacanza a Bali, trova il vero amore e decide di sposarlo. I genitori tenteranno in ogni modo di impedire le nozze. Una trama non troppo originale, ma al centro della quale c’è quest’isola che fa davvero sognare.

Un viaggio a Bali

Fonte: iStock

I templi di bali

Bali l’Isola degli Dèi

Un vero e proprio paradiso terrestre, amato dai turisti di tutto il mondo: il fascino di Bali non può non conquistare chiunque vi metta piede. Ecco perché è stata scelta dalla Universal Pictures per ambientarvi il film “Ticket to Paradise”. Non per niente è conosciuta come Isola degli Dei. Situata a Sud dell’Equatore, è il luogo perfetto per la vacanza ideale, con mare, sole e spazio per il relax e per il divertimento, con una temperatura media di 30º C tutto l’anno. Nonostante il boom turistico degli ultimi anni, Bali è riuscita a mantenere comunque la sua autenticità.

Dai laghi dai colori accesi, incastonati tra la roccia delle montagne e i vulcani, agli ampi terrazzamenti coltivati a riso, con fitte macchie di vegetazione che nascondono villaggi e templi.

Bali è tutto questo, ma anche di più: non è solo la natura ad attrarre, ma anche la cultura e le tradizioni popolari che si respirano tra le sue alte montagne e le spiagge bianche. È affascinante ammirare le fitte foreste tropicali e le montagne del Nord, che arrivano fino a 3000 metri.

Bhuana Sari

Fonte: iStock

La Bhuana Sari Waterfall a Bali

Cosa fare a Bali

Sono numerosi i siti che si possono visitare sull’Isola di Bali. Tra paesaggi naturali mozzafiato e templi pieni di spiritualità, ecco i luoghi da non perdere durante un viaggio a Bali.

I templi di Bali

Una delle attrazioni principali dell’isola sono i numerosi templi buddhisti e indù sparsi per tutto il territorio. Le strutture sono così tante che non riuscirete a visitarle tutte, ma ce ne sono due davvero imperdibili. Il Tempio Tanah Lot è uno dei più caratteristici di Bali, anche perché si trova in mezzo al mare, su un’isola di roccia della costa orientale, nell’area di Tabanan. Ciò che la rende unica, la rende anche inaccessibile: non è infatti possibile visitare fisicamente il tempio ma la sola vista vale il viaggio.

Il Tempio Uluwatu, situato nella penisola di Bukit e arroccato su una scogliera, a strapiombo sul mare merita davvero una visita. Immerso nel paesaggio naturale e scavato nella roccia corallina, il tempio si trova a un’altezza di 75 metri sul mare di Giava. Lo scopo di questa struttura è proteggere l’isola degli spiriti maligni e fu anche dimora del pellegrino Danghyang Dwijendra, che qui trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Il momento migliore per visitare questo tempio è la sera, all’ora del tramonto, per godersi una vista mozzafiato dell’oceano.

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Fonte: iStock

Meraviglie di Ubud, a Bali

I parchi e le risaie di Bali

L’isola di Bali è piena di luoghi naturali meravigliosi, di parchi, giardini terrazzati e risaie da visitare. La Foresta delle Scimmie è uno di questi luoghi: situata a Ubud, si estende su una superficie di 12,4 ettari, con 186 specie di alberi e piante presenti. In questo luogo abitano circa 750 macachi e i turisti possono osservarle a distanza ravvicinata: attenzione però, pare che siano delle abili ladruncole! L’obiettivo di questa foresta, che è una riserva naturale, è di creare un’atmosfera di pace e armonia.

Il Parco delle farfalle è uno dei luoghi più magici di Bali. Questo splendido luogo si trova nella zona di Tabanan e qui si possono ammirare centinaia di esemplari di farfalle e insetti tipici della zona. All’interno del parco sono allestite anche alcune mostre in cui sono esposti esemplari essiccati di farfalle.

Le Risaie di Tegallalang offrono infine uno splendido panorama, di campi terrazzati verdissimi realizzate sulle colline. Queste risaie sono tra le più spettacolari di Bali, perché sono costruite su ripide colline. Il modo migliore per ammirarle è fare una passeggiata sui sentieri che dalla valle portano alla cima passando in mezzo alle risaie. Presso il Café Dewi sono anche disponibili guide molto preparate che potranno accompagnarvi e spiegarvi i metodi di irrigazioni e le fasi di coltivazione del riso.

Ubud Bali

Fonte: Thinkstock

Le risaie di Bali

Ci sono comunque diversi modi per conoscere l’Isola di Bali tra cui un tour che in un’intera giornata ti porta a scoprire tutti i luoghi più pittoreschi ed emblematici dell’Isola: visiterai un tempio, una cascata, un palazzo sull’acqua, una risaia e concluderai il tuo viaggio provando la famosa altalena nella giungla. Puoi prenotare direttamente da qui questo tour.

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Le nuove location della fiction “Un passo dal cielo 7”

Dopo la sesta stagione della fortunatissima fiction televisiva “Un passo dal cielo” sta per arrivare anche la settima. Merito del successo, oltre alla trama avvincente e al cast (per le prime tre stagioni Terence Hill, per le ultime tre Daniele Liotti, e dalla prossima Marco Rossetti, noto per un’altra serie Tv “Doc – Nelle tue mani”), va anche ai luoghi dove è stata girata.

Le prime location in Alto Adige

Oltre ai protagonisti, nel corso degli anni anche le location sono un po’ cambiate. Inizialmente “Un passo dal cielo” era stato ambientato in Val Pusteria, Alto Adige, nella zona tra San Candido e l’ormai celeberrimo Lago di Braies (che da allora ha attirato milioni di visitatori tanto da aver dovuto prendere provvedimenti per gestire il traffico di visitatori, specie d’estate).

S’affaccia proprio sulle verdi acque di questo lago la baita dove abitava il protagonista, un piccolo edificio di lego che in realtà ospita la biglietteria delle barchette che si possono noleggiare per fare un breve tour del lago.

Nuovo set nel Cadore

Nel corso delle stagioni, la produzione si è spostata sempre più oltre il confine altoatesino scendendo nel Cadore, quindi nel Veneto. Ed è ancora qui che ritroviamo i protagonisti e che si svolgono le vicende del comandante del Corpo forestale. Su un altro bellissimo laghetto che si trova in questa zona, quello di Mosigo (noto anche come Lago di San Vito come l’omonima località vicina), ha sede la stazione di polizia.

Questo pittoresco specchio lacustre, poco fuori San Vito di Cadore, è molto frequentato da chi ama passeggiare e rilassarsi tra i monti e i boschi dolomitici.

Qui il set è stato creato soprattutto nella Valle del Boite, una valle che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo. Questa valle è attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti ed è bellissima, con scorci mozzafiato.


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Le location della settima stagione

Oltre ad altri luoghi del bellunese già visti in “Un passo dal cielo 6 – I guardiani”, nella nuova stagione ce ne saranno di nuovi. In particolare, nella Val Belluna e nella zona di Feltre.

La Val Belluna è un’ampia vallata nella provincia di Belluno, naturalmente, compresa tra le Prealpi bellunesi da una parte e le Dolomiti meridionali dall’altra e attraversata dal Fiume Piave.

Il Feltrino, invece, che comprende una parte della Val Belluna, è molto famoso per il suo valore naturalistico e le numerose zone protette e perché al suo interno si trova il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

 

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Dove è stato girato “Top Gun: Maverick”, il sequel con Tom Cuise

Non c’è dubbio che “Top Gun”, il film degli Anni ’80, abbia un posto speciale nei nostri cuori. Ma il sequel, “Top Gun: Maverick”, che vede ancora protagonista Tom Cruise (che ne è anche produttore) quanto e emozioni e a colonna sonora (“Hold in My hand” di Lady Gaga) non è da meno.

La storia del giovane e ribelle pilota di caccia della US Air Force, Maverick, si è evoluta e ora collauda aerei top secret.

E, se la maggior parte delle scene più spettacolari del film è stata girata all’interno dei cockpit dei jet, i paesaggi mozzafiato che si possono ammirare da migliaia di metri di quota sono gli altri veri protagonisti del film.

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Tom Cuise alla presentazione di “Top Gun: Maverick” al Festival di Cannes @Getty Images

Le scene sono state ambientate tra una base aerea e l’altra all’interno degli Stati Uniti che, come è facile immaginare, spesso sono posizionate nel bel mezzo del nulla, avendo bisogno di molto spazio aereo per le manovre e per i decolli e gli atterraggi.

Le location di “Top Gun: Maverick”

La Naval Air Station Fallon (o NAS Fallon), nel Nevada occidentale, è la principale location ad aver fatto da set al film, così com’era stato per il primo “Top Gun“. È la più importante struttura di addestramento dell’aviazione della Marina Militare degli Stati Uniti e, dal 1996, è stata sede della Naval Fighter Weapons School o scuola di combattimento per piloti, meglio conosciuta come “Topgun”. Qui gli aerei impiegati per l’addestramento sono degli F-16 e degli F/A-18 che volano a velocità 2 Mach. Con la pista più lunga di tutti gli aeroporti militari degli USA (4 chilometri), è stata la location perfetta dove girare le scene di velocità e gli atterraggi da brividi. E il deserto del Nevada dall’alto, quello che arriva fino alle porte di Las Vegas, è uno spettacolo.

Un’altra pista che torna anche nel sequel è quella della base della Marina degli Stati Uniti Naval Air Station a Lemoore, in California, oggi la più moderna di tutte le basi americane. Infatti, sono stati soprattutto gli interni di questo luogo a essere ripresi nel film. La location californiana è stata anche usata per girare le scene dei combattimenti aerei con lanci di missili Tomahawk con i veri piloti della US Navy che guidavano i nuovi caccia F-35 Strike Fighter in grado di volare a 1.962 km orari.

Sicuramente tra le location scenograficamente più sbalorditive c’è Lake Tahoe, tra le montagne della Sierra Nevada, tra gli Stati della California e del Nevada. È lo specchio d’acqua alpino più grande del Nord America ed è una meraviglia della natura. Ha fatto da sfondo a innumerevoli pellicole hollywoodiane proprio per il panorama pazzesco che offre. In “Top Gun: Maverick”, il lago Tahoe è al centro dell’inseguimento da paura tra le foreste sterminate e il lago dalle acque blu intenso. Alcune scene girate d’inverno mostrano Tom Cruise e gli altri protagonisti del film, tra cui ancora una volta Val Kilmer, nel ruolo di “Iceman”, ed Ed Harris che volano sopra il paesaggio innevato che è altrettanto suggestivo.

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Lake Tahoe, lo specchio d’acqua alpino più grande del Nord America

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Le nuove location della serie Tv “Diavoli 2”

La prima miniserie Tv Sky “Diavoli” era stata ambientata soprattutto a Londra e un po’ anche in Italia. La seconda stagione di “Diavoli”, invece, vede il nostro Pase sempre più protagonista della scena.

Ispirato al best seller “I diavoli” di Guido Maria Brera, che è anche fra i produttori creativi della nuova stagione, il thriller è ambientato nel mondo della finanza dove Dominic Morgan (Patrick Dempsey) e Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) operano. Gli otto nuovi episodi sono stati girati tra Londra, quindi, e Roma.

La trama di “Diavoli 2”

Senza spoilerare, siamo tra il 2016 e il 2020, con la Brexit alle porte e Donald Trump che deve essere eletto presidente degli Stati Uniti d’America. Sono i primi anni in cui si nomina il 5G e i Bitcoin, anni di accordi con la Cina ma anche quelli dell’inizio della terribile pandemia che ha colpito tutto il mondo.

Le location romane

Girata durante il lockdown, Roma si è dimostrata essere un set perfetto. Secondo lo scenografo Luca Merlini “Roma è stata per noi come una grande Cinecittà, offrendo luoghi generalmente inaccessibili completamente vuoti e totalmente a nostra disposizione”.

Alcune scene sono state girate nel famoso Nuovo Centro Congressi “La Nuvola“, progettato dall’architetto e designer italiano Massimiliano Fuksas che si trova nel quartiere dell’EUR. I suoi 55mila metri quadrati ospitano mostre ed eventi. L’edificio ha vinto il premio come Best Building Site dal Royal Institute of British Architects.

Qui si trovano gli uffici della New York-London Investment Bank dove lavora Massimo. La “Nuvola” è la caratteristica dell’edificio e contiene un auditorium con i relativi servizi (foyer, bar, guardaroba, bagni, camerini, sale traduzioni e deposito). È collegata alla “teca” ovvero all’edificio poligonale di vetro, acciaio e pietra che la contiene attraverso delle passerelle sospese e tramite lo “scafo”, la struttura portante principale. Dell’edificio fa parte anche la “Lama”, cioè l’hotel che ospita 449 stanze.

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Il Nuovo Centro Congressi “La Nuvola” di Massimiliano Fuksas all’EUR di Roma

I produttori di “Diavoli 2” hanno avuto anche il “privilegio”, così hanno dichiarato loro stessi, di girare in luoghi altamente esclusivi, come l’Head Quarter di Fendi nel Palazzo della Civiltà Italiana, meglio conosciuto come Colosseo quadrato, quell’edificio monumentale e iconico che è il simbolo dell’EUR.

Fatto di cemento armato e rivestito di travertino bianco, fu inaugurato nel 1940, ma i lavori si interruppero nel ’43 a causa della guerra per poi essere ultimati nel dopoguerra. Le sue quattro facciate identiche hanno 54 archi ciascuna. Dal 2013, e fino al 2028, è stato concesso al gruppo di alta moda Fendi.

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Il Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come Colosseo quadrato all’EUR di Roma

Proprio per la sua particolare architettura e il richiamo alle forme monumentali dell’antica Roma, il Palazzo è stato spesso usato per ambientarvi film, serie Tv e spot pubblicitari.

Tra gli edifici romani più famosi dove sono state girate alcune scene del thriller finanziario c’è anche quello che ospita la Corte di Cassazione, che i romani chiamano “il Palazzaccio”. Non tanto perché ci si va per essere giudicati e neppure perché è un brutto edificio, quanto perché questo palazzo è nato sotto una cattiva stella e non si è mai riscattato. Fin dalla sua costruzione ha avuto problemi, soprattutto legati a sospetti di corruzione. Che, per un tribunale, è il colmo.

Fu una delle più grandi opere della Roma Capitale del Regno d’Italia, e doveva avere un grande valore simbolico, tanto che la prima pietra fu posata alla presenza del re Umberto nel giorno del suo compleanno, il 14 marzo, e della regina Margherita. Ma il palazzo fu costruito nel posto sbagliato ovvero nel nuovissimo quartiere Prati, sul lato sinistro del Tevere, che allora stava appena sorgendo.

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Il “Palazzaccio di Roma” che ospita la Corte di Cassazione

Peccato che il terreno fosse alluvionale e quindi reggesse poco il peso dell’edificio, così durante la costruzione si ebbero grossi problemi di stabilità (il terzo piano non fu mai aggiunto). Si ebbero problemi fino agli Anni ’70, quando ci rimisero le mani. La gogna pubblica nel frattempo aveva portato l’architetto, Guglielmo Calderini, al suicidio.

Tanti sono anche gli splendidi scorci romani, alcuni che assomigliano alla City di Londra (e nella serie sembra proprio così) e perfino alla campagna inglese, con scene girate in esterno nei dintorni della Capitale.

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Le suggestive location della serie Tv “La scogliera dei misteri”

Se la serie Tv “La scogliera dei misteri” appassiona, è sicuramente merito dell’avvincente trama che racconta la storia di Lola Bremond che scopre, a un quarto di secolo di distanza di tempo, la verità su un atroce omicidio e sua madre.

La serie franco-belga, il cui titolo originale è “Jugée coupable”, passa da Bordeaux, dove vive la ragazza, alla spettacolare costa della Bretagna, dove Lola viene chiamata per un colloquio di lavoro. Ed è proprio la location uno degli altri motivi del successo della serie Tv.

Le location di “La scogliera dei misteri”

La scogliera da cui prende il titolo italiano la serie Tv si trova nel golfo di Morbihan, in pieno Oceano Atlantico, la cui città di riferimento è Vannes che, in bretone, significa “città bianca”. È una splendida città medievale, con case a graticcio e mura erette nel XIII secolo, una delle mete forse meno note della regione. E il golfo è una bellissima baia naturale e pittoresca che ripara isole e imbarcazioni che caratterizzano i porticcioli di tutti i villaggi costieri di questa zona al Nord della Francia.

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Le case a graticcio di Vannes, in Bretagna

Sempre affacciata sul mare è la cittadina di La Trinité-sur-Mer, dove sono state ambientate alcune scene, specie quelle nella gendarmeria che, in realtà, è la sede del Municipio. È famosa per il porto e per le sue spiagge, raggiungibili lungo un delizioso sentiero detto Sentier des douaniers, una passeggiata di otto chilometri circa che porta fino alla Pointe de Kerbihan e alle spiagge della baia del Quiberon. Di fronte alla spiaggia di Kervillen ci sono delle saline, rinnovate proprio di recente dopo 50 anni di abbandono.

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La costa bretone di Morbihan

Il Quiberon è una penisola fatta di spiagge di sabbia fine ma anche di natura selvaggia. Qui siamo nella Bretagna più iconica, quella che vediamo sulle cartoline, fatta di irte scogliere frastagliate, gli rocce scavate dalle acque dell’oceano a mo’ di grotte e di onde che roboanti s’infrangono sulle rocce scure. Per i francesi – ma non solo – è uno dei luoghi più belli dove praticare surf in Bretagna. Chi è meno spericolato, può invece percorrere il sentiero della Grande Randonnée che fa il giro della penisola offrendo un meraviglioso spettacolo.

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La città fortificata di Hennebont in Bretagna

Sembrano tutti uguali ma non è così. Un’altra cittadina dove sono state girate alcune scene di “La scogliera dei misteri” è Hennebont, a una cinquantina di chilometri a Nord di Vannes, una città che ha saputo conservare la sua stupenda eredità medievale. Vi si accede attraverso quelle che erano le porte fortificate – restaurate dopo la Seconda guerra mondiale – che sorreggono altrettante torri, dalla cui cima si gode della migliore vista della città, oltre che dal cammino di ronda e lungo la parte restaurata delle mura.

Così come case a graticcio, strade lastricate e ponti di pietra ha il centro storico medievale di Aurey Saint-Goustan, due città che ne formano una. Qui sbarcò Benjamin Franklin nel 1776 per incontrare re Luigi XVI. Nelle vicinanze c’è la città-santuario Sainte-Anne d’Auray, il primo sito di pellegrinaggio cattolico in Bretagna.

Naturalmente non potevano non girare alcune scene nel sito più famoso di questa zona della Bretagna: Carnac. Gli allineamenti di Carnac sono tra i complessi megalitici più estesi al mondo. Comprendono circa 3.000 monoliti, eretti 6.000 anni fa, disseminati nella campagna bretone. Il sito comprende anche il più grande menhir preistorico attualmente conosciuto, lungo 20 metri e del peso di 300 tonnellate.

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Gli allineamenti di Carnac, tra i complessi megalitici più estesi al mondo

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Le location del film “La figlia oscura”

Tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, “La figlia oscura”, scritto e diretto dall’attrice americana Maggie Gyllenhaal, è stato già giudicato uno dei migliori film dell’anno. Racconta la storia di Leda (l’attrice Olivia Colman) che, durante una vacanza al mare da sola, rimane particolarmente affascinata da una giovane madre (l’attrice Dakota Johnson) e dalla figlioletta che osserva sulla spiaggia. Il loro atteggiamento la costringe ad affrontare le scelte non convenzionali che ha compiuto quando era una giovane madre.

La spiaggia di “La figlia oscura”

Protagonista di tutta la vicenda è la location meravigliosa dove è stato girato il film. Siamo in Grecia, sull’isola di Spetses, che fa parte delle isole del Golfo di Saronico. È un’isola molto folkloristica, tanto che è possibile visitarla utilizzando delle carrozze trainate da cavalli.

Vasta è la scelta di spiagge e non è stato difficile trovare quella perfetta dove ambientare le scene del film. Quelle nella parte Nord, come la spiaggia di Kaiki, sono caratterizzate da ciottoli, mentre la costa meridionale è sabbiosa e si trovano spiagge come la bella Paraskevi.

Una delle spiagge più frequentate è quella di Agia Paraskevi, con la sua bellissima costa di sabbia finissima e una fresca pineta. Chi, invece, cerca il divertimento, intorno al capoluogo vi sono diverse spiagge come Lazareto, Zogheria e Vrelos, dove vengono organizzati eventi e attività acquatiche, specie le immersioni.

Cosa vedere a Spetses

Girovagando per l’isola si può ammirare l’architettura delle tipiche casette bianche e degli splendidi edifici in stile veneziano. Sull’isola è possibile visitare anche numerose chiese e monasteri tradizionali. Nel capoluogo si trova la cattedrale ortodossa di Agios Nikolaos, con il suo campanile in marmo, la pavimentazione a mosaico e, all’interno, le immagini iconografiche di San Nicola.

Oltre alla cattedrale vi sono anche altre chiese minori degne di nota, come la Chiesa di Agia Marina, la Chiesa Bizantina di Agia Triada o la Chiesa di Panagia Armata. Oltre ai siti religiosi vi sono diversi musei, come il Museo di Spetses, in cui sono conservati molti reperti storici dell’isola, o il Museo Bouboulina, dedicato all’eroina locale Laskarina Bouboulina.

Come arrivare a Spetses

L’isola di Spetses non è dotata di aeroporto, quindi l’unico modo per raggiungerla è via mare. Vi sono numerosi collegamenti dal porto di Atene fino all’isola. Con il catamarano il viaggio dura circa 2 o 3 ore, mentre i traghetti tradizionali impiegano il doppio del tempo. Una volta raggiunta l’isola, per le sue dimensioni ridotte, non è necessario dotarsi di grandi mezzi di trasporto, è possibile approfittare o del servizio di autobus oppure noleggiare uno scooter per visitare liberamente questo piccolo gioiello della Grecia.

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L’isola e la spiaggia di Spetses in Grecia