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I luoghi dove è stato ambientato il film “Filumena Marturano”

“Qui nacque e visse Filumena Marturano, resa celebre in tutto il mondo da Eduardo De Filippo”. È la targa apposta su un palazzo di Vico San Liborio a Napoli, poco distante da piazzetta Montesanto e dall’affollatissima via Toledo.

E un murale ritrae l’attrice Sophia Loren, che con la sua interpretazione nel film “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica ha reso celebre in tutto il mondo il personaggio di Filumena Marturano, protagonista di uno dei più straordinari testi del teatro di Eduardo De Filippo del 1946.

Filumena Marturano, interpretata nel ’64 dalla Loren e ora anche dall’attrice Vanessa Scalera (protagonista della fiction Tv “Imma Tataranni – Sostituto procuratore“), è veramente esistita e abitava proprio qui. Ed è proprio a Napoli che è stata ambientato anche il film di Francesco Amati trasmesso dalla RAI.

La trama di “Filumena Marturano”

Ambientato negli Anni ’50, racconta di una donna con un passato da prostituta che si accasa con un ricco pasticcere napoletano su cliente, don Mimì, interpretato da Massimiliano Gallo, noto per la fiction “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso“.

Per farsi sposare, Filumena si finge in punto di morte, ma l’uomo scopre l’inganno. Ed è solo l’inizio di una nuova rivelazione.

Le location di “Filumena Marturano”

Il film è stato girato nel centro storico del Capoluogo partenopeo. La casa della protagonista però non è quella vera in cui viveva Filumena, bensì è stata ricreata in piazza del Gesù, proprio in omaggio al film di De Sica, in quanto è considerato il luogo più simbolico del suo capolavoro cinematografico.

Si tratta, infatti, della piazza in cui Sophia Loren corre inseguita dalla sarta per raggiungere il futuro sposo. La piazza prende il nome dall’omonima chiesa e si trova lungo il Decumano inferiore

La scena del matrimonio tra Filumena e don Mimì è stata invece ambientata nella Chiesa dei Santi Severino e Sossio che si trova in via Bartolomeo Capasso, anch’essa presso il Decumano inferiore, una delle più belle di Napoli.

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Fonte: IPA

Una scena del film “Filumena Marturano” con Vanessa Scalera
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Viaggio magico nelle città dei film di Natale

È iniziato ufficialmente il countdown, quello che ci separa dalla notte più incantata dell’anno. E mentre contiamo i giorni che mancano a Natale, la magia è già stata accesa trasformando le strade, le piazze e i quartieri delle città di tutto il mondo in cartoline di immensa bellezza.

Le cose da fare e da vedere in questo periodo sono tantissime, a partire dagli iconici mercatini di Natale, passando per gli alberi sfavillanti e le decorazioni scintillanti che ci ricordano che il miracolo di Natale è già iniziato e ha avvolto con la sua bellezza le destinazioni di tutto il mondo.

E se non volete limitarvi solo a osservare i paesaggi incantati, ma volete diventare i protagonisti di un magico racconto di Natale, allora questi sono i luoghi da raggiungere, perché è proprio in queste città che sono stati girati i film di Natale più belli e celebri di sempre.

Un viaggio intorno al mondo a Natale

È un viaggio bellissimo, magico e straordinario quello che facciamo insieme a voi oggi, e che ci conduce proprio lì, in tutte quelle città che sono state scelte per diventare il set cinematografico dei più grandi classici di Natale. Alcune di queste destinazioni sono iconiche, e non hanno bisogno di presentazioni, perché così grande è la loro fama che sono da sempre considerate dei veri e proprio regni natalizi. Ce ne sono altre, invece, che sono inedite e inaspettate, ma non per questo meno incantate e, vi anticipiamo, si trovano anche in Italia. Preparate le valigie perché il viaggio più magico di sempre sta per iniziare.

Le città dei film di Natale

Il nostro viaggio ci conduce a Philadelphia, nella città che ha fatto da sfondo a uno dei film più celebri e iconici del Natale. La città più grande della Pennsylvania, infatti, è stata il set cinematografico di Una poltrona per due, un grande classico natalizio. La casa di Louis, uno dei protagonisti, si trova proprio nel centro storico cittadino, a Delancey Place.

Restiamo negli States, per raggiungere una delle città più incantate durante il periodo dell’Avvento, nonché la protagonista assoluta di tantissime pellicole. Stiamo parlando della magica New York, proprio lei che ha fatto da sfondo alle avventure dei protagonisti di Miracolo nella 34ª strada.

A Chicago, invece, è possibile rivivere tutte le disavventure natalizie del piccolo Kevin. La città più grande dell’Illinois, infatti, è stata il set cinematografico di Mamma ho perso l’areo, uno dei cult natalizi più amati di sempre, da grandi e bambini.

Ci spostiamo in Europa, invece, per passeggiare tra le strade abbigliate a festa che hanno fatto da scenografia alla pellicola più romantica di sempre: Il diario di Bridget Jones. Se volete indossare i panni della protagonista, allora, non vi resta che raggiungere Londra, e più nello specifico Bedale Street, nel quartiere di Borough Market dove Bridget Jones viveva nel suo appartamento.

Anche l’Italia, però, ha visto alcune delle sue città trasformarsi nelle ambientazioni perfette per i cult di Natale. Milano, bellissima come non mai durante il mese di dicembre, ha fatto da cornice alle avventure di Aldo, Giovanni e Giacomo ne La banda dei Babbi Natale. Mentre Sulmona ha ospitato i Parenti Serpenti del classico di Natale di Mario Monicelli.

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Il liceo di “Wednesday”, una delle serie Tv Netflix più viste di sempre

“Wednesday”, la serie Tv targata Netflix creata da Alfred Gough e Miles Millar e con il famigerato Tim Burton come produttore esecutivo, non ha fatto in tempo ad arrivare sulla piattaforma streaming che ha già battuto diversi record, come quello di essere una delle serie televisive più viste di sempre.

Complice la storia ispirata ai noti personaggi della famiglia Addams, è anche interpretata magistralmente da Jenna Ortega nei panni di Mercoledì e da Catherine Zeta Jones nel ruolo di Morticia, solo per citarne alcuni. Chi l’ha già vista, o chi la sta vedendo proprio ora, avrà notato che c’è un luogo che ricorre spesso: la Nevermore Academy, ovvero il liceo da incubo frequentato da Mercoledì Addams. La buona notizia è che questo luogo esiste veramente e che quindi può persino essere visitato.

Il castello di Cantacuzino, la Nevermore Accademy di “Wednesday”

Il luogo in questione è il castello di Cantacuzino e si trova in Romania e, più precisamente, a nella piccola città di Bușteni, una località di montagna situata a circa un centinaio di chilometri dalla Capitale, Bucarest.

Una fortezza fascinosa che si trova all’interno di una foresta tanto che, fino agli anni ’30, fu utilizzata come residenza di caccia del principe Gheorghe Grigore Cantacuzino. È costruita in stile neo-romeno ed è circondata da un parco che conduce verso una grotta artificiale, cascate e fontane zampillanti.

Al suo interno, nel Salone delle feste, è custodita gelosamente una collezione araldica unica in Romania, che fa scoprire i blasoni delle famiglie di boiardi imparentate con i Cantacuzino.

È stato realizzato in pietra e terracotta e si stende su 3148 metri quadri. Vanta porte in legno di quercia con motivi vegetali scolpiti, vetrate a colori, finte travi dipinte, balaustre in legno, pietra e ferro battuto, camini in pietra bianca con tanto di mosaici policromi e molto altro ancora.

Abituati a vederlo così “tenebroso” sulla serie Tv, vi farà sorridere scoprire che in realtà questo luogo è una delle destinazioni preferita dagli innamorati e i motivi sono molto semplici:

  • lo stile neo-rumeno lo fa sembrare uscire direttamente da una favola;
  • inizialmente era l’unica costruzione della zona circondata da sontuosi boschi;
  • a rendere il tutto ancor più romantico sono la presenza del vicino fiume e il vasto giardino del castello;
  • la possibilità di scattare foto in una grotta unica nel suo genere;
  • le particolari cascate e fontane.

Le altre location di “Wednesday”

Alcune riprese riguardanti la Nevermore Academy sono state effettuate presso la Casa Niculescu e Gradina Botanica Dimitrie Brândza (entrambe a Bucarest). La prima ambientazione è stata utilizzata per le scale e i corridoi della scuola, mentre la seconda è servita per le riprese dei giardini botanici che vengono spesso frequentati da Mercoledì, dai suoi compagni di scuola e da Christina Ricci (l’altra intramontabile Mercoledì), ossia l’insegnate di scienze botaniche.

La città di Jericho, a pochi passi dal liceo, è stata quasi interamente costruita per lo show all’interno dei Buftea Studios sempre in Romania.”Wednesday”, quindi, non è stata girata in America, ma in uno splendido Paese del nostro continente.

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Le location del film “Il grande giorno” con Aldo, Giovanni e Giacomo

L’indissolubile trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo torna al cinema con una nuova avventura. Il film intitolato “Il grande giorno” in uscita nelle sale il 22 dicembre non sarà il classico cinepanettone, ma sicuramente ci metterà di buon umore con le gag e le disavventure che i tre protagonisti dovranno affrontare.

Non vogliamo spoilerarvi, vi anticipiamo solamente che si cono di mezzo due amici, un matrimonio – il grande giorno, appunto, con festeggiamenti che durano tre giorni, un Cardinale a celebrare le nozze e pranzo a base di vini pregiati e chef stellati – e un guastafeste.

Possiamo però anticiparvi che buona parte del film è stata girata in un posto bellissimo, che tutto il mondo ci invidia: il lago di Como. Trattandosi di un matrimonio, infatti, è stato scelto uno dei palazzi storci più belli del lago in uno dei borghi più affascinanti: Villa Melzi, a Bellagio.

Villa Melzi d’Eril a Bellagio

Situata sul litorale occidentale del lago di Como, la villa è ancora abitata e, quindi, visitabile solo in alcune sue parti. Nei pressi di questo incantevole edificio è possibile visitare un piccolo museo che ospita numerosi reperti archeologici, dipinti e vasellami antichi. C’è comunque la possibilità di visitare l’incantevole giardino lussureggiate.

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Fonte: 123rf

La splendida Villa Melzi a Bellagio, sul lago di Como

L’immensa area verde di Villa Melzi ospita reperti di grande valore artistico e storico, come le statue egizie che ornano il giardino o le antichissime urne di origine etrusca. Il giardino ospita persino una gondola veneziana, giunta qui a Bellagio per volontà di Napoleone, e un’incantevole cappella neoclassica.

Tutto il parco è costellato di statue, busti e opere di epoche diverse, che si fondono con i giardini e le piante in un’atmosfera di puro incanto.

L’incanto di Bellagio

Villa Melzi è solo una delle tante chicche che ci sono a Bellagio e che rendono questo borgo un set a cielo aperto. Famoso qui è anche un altro splendido palazzo: Villa Serbelloni. Si tratta di una villa del 1600 edificata sulle rovine di un precedente castello andato distrutto. Oggi è un bellissimo hotel di lusso.

Per i turisti è accessibile la parte esterna, caratterizzata da incantevoli e curatissimi giardini, presso i quali è possibile ammirare piante di ogni genere passeggiando tranquillamente nel labirinto dei piccoli sentieri.

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Fonte: 123rf

Il lungolago di Bellagio

Bellagio è celebre per la sua posizione geografica davvero esclusiva: il borgo si trova sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dividono i due rami del lago di Como. Sormontato dalle Alpi, questo incantevole paese è uno dei più visitati del comasco.

Bellagio è adorato letteralmente dagli stranieri che sono convinti di trovarsi catapultati in una cartolina vivente. Loro adorano passeggiare tra i vicoli acciottolati che si inerpicano su per la collina, sedersi ai tavolini lungo il lago ad ammirare il paesaggio sorseggiando un buon bicchiere di vino o salire su uno dei tanti battelli che portano i turisti in tour sul lago.

Da Bellagio parte il Tour del Centro Lago, un’escursione di due ore che porta nelle località più belle del centro lago, tra cui Menaggio, Varenna, San Giovanni (frazione di Bellagio), Tremezzo e Lenno. Per chi desidera visitare il borgo a piedi può partecipare a una visita guidata alla scoperta del territorio lariano.

 

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La villa di “The Crown”, nido d’amore dei Windsor

Tornata alla ribalta grazie alla serie Tv “The Crown“, questa antica dimora è stata al centro di intrighi internazionali e di storie d’amore reali. Villa Windsor, a Parigi, ne ha viste di tutti i colori.

Fu la residenza dei Duchi di Windsor. E forse è proprio lì che si stavano dirigendo Lady Diana e Dodi la sera del tragico incidente che costò la vita alla principessa. Pare l’avessero visitata proprio quel fatidico giorno e forse avevano progettato di trasferirsi a vivere insieme, un po’ come anni prima avevano fatto i duchi di Windsor.

Villa Windsor a Parigi

Situato al 4 di route du Champ d’Entraînement,
nel XVI arrondissement, tra il Bois de Boulogne e il parco di Bagatelle, quasi nel Comune limitrofo di Neuilly-sur-Seine, questo hôtel particulier, chiamato inizialmente Chateau Le Bois, per la vicinanza, allora, con i boschi, fu costruito nel 1859 dall’architetto Gabriel Davioud per conto del famoso urbanista parigino Georges-Eugéne Haussmann, che oggi dà il nome a un viale parigino.

La storia dei suoi inquilini è molto lunga e anche molto curiosa. Ci visse per qualche anno la famiglia Renault, quella delle automobili, poi, negli Anni ’40, ci abitò anche Charles de Gaulle. Ma fu una celebre coppia a rendere famosa questa villa parigina.

Divenne il nido d’amore di Edoardo VIII, dopo aver abdicato al trono d’Inghilterra in favore del fratello, nel 1936, per amore dell’affascinante Wallis Simpson, l’americana pluri divorziata per cui rinunciò a tutto. Fu proprio in questa villa che la coppia, da allora duchi di Windsor, venne a vivere, accolta a braccia aperte dai parigini.

Wallis ingaggiò un noto studio di interior design dell’epoca, la Maison Jansen, per ridisegnare tutti gli interni. Acquistò mobili e arredi che, alla loro morte, vennero venduti tutti all’asta. Vennero battuti ben 40mila oggetti appartenuti alla coppia. Tra questi, pare ci fosse la scrivania sulla quale Edoardo firmò la rinuncia al trono nel 1936, una raccolta di almeno 10mila fotografie e una bambola donata dalla madre, la Queen Mary, al piccolo principe.

In questa villa è passato tutto il bel mondo dell’epoca, da Marlene Dietrich a Elizabeth Taylor da Aristotele Onassis, all’Aga Khan.

Visitare la villa oggi

Alla morte dei duchi, alla fine degli Anni ’80, la villa passò al Comune di Parigi che la diede in locazione per cinquant’anni al padre di Dodi, il signor Mohamed Al-Fayed, che ancora oggi la gestisce con l’impegno di apportare alla struttura le ristrutturazioni necessarie al suo mantenimento. Il contratto scade nel 2036.

Sfortunatamente, Villa Windsor non è aperta al pubblico, ma è possibile visitare il parco in cui si trova, il Bois de Boulogne.

 

 

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“The white Lotus 2”, la location italiana della serie Tv

I sette episodi del secondo e attesissimo capitolo della pluripremiata serie Tv “The White Lotus” riservano una grande sorpresa. Chi ha seguito la prima stagione – che ha vinto ben dieci Emmy Awards – sa che è stata ambientata in un paradisiaco resort delle Hawaii.

Questa volta, invece, sono le bellezze mozzafiato di una località tutta italiana ad aver convinto Mike White, che ha scritto e diretto la serie, ad ambientare i nuovi episodi, che vedono protagonista, tra gli altri, anche l’attrice italiana Sabrina Impacciatore.

La location italiana di “The White Lotus 2”

È la nostra Sicilia a fare da sfondo ai nuovi episodi della serie targata HBO, trasmessa in Italia da Sky Atlantic e in streaming da Nhow. La seconda stagione di “The White Lotus” è ambientata all’interno di uno dei resort più belli non soltanto della regione ma di tutta Italia.

Stiamo parlando del San Domenico Palace che si trova a Taormina ribattezzato per l’occasione dalla catena del “white lotus”, il loto bianco. La trama segue l’esperienza degli ospiti e dei dipendenti dell’hotel nell’arco di una settimana.

Si tratta di normali famiglie straniere, donne ricche e annoiate (come Tanya, che era anche nella prima stagione, l’attrice Jennifer Coolidge, già vista nella serie thriller “The Watcher“), produttori hollywoodiani, uomini d’affari e avventuriere, che hanno scelto l’Italia e in particolare Taormina per trascorrere una splendida vacanza in stile Dolce vita in un resort di lusso.

Un’avventura a metà fra il thriller e la commedia sociale che si dipana sotto gli occhi di Valentina (la Impacciatore), direttrice del White Lotus Sicilia, appassionata e dedita al proprio lavoro, che pretende – giustamente – la perfezione dallo staff.

 

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Le location spagnole di “House of the Dragon”

Se i Paesi nordici come Irlanda e Islanda erano stati i set prediletti dove ambientare “Il trono di spade”, per il prequel “House of the Dragon” si è puntato su luoghi soleggiati.

La Spagna è stato il Paese individuato dalla produzione dove girare la maggior parte delle scene. Cieli blu, giardini lussureggianti, villaggi mediterranei sono una costante nella serie che introduce le vicende dalla famiglia Targaryen che siede sul Trono di Spade.

I giardini di Lloret de Mar

La principessa Rhaenyra, figlia del re Viserys ed erede al trono, nel primo episodio, passeggia in uno splendido parco affacciato sul mare. Si tratta dei Giardini di Santa Clotilde che si trovano nella nota località di villeggiatura di Lloret de Mar, sulla Costa Brava, e di cui pochi conoscono l’esistenza. Eppure, furono realizzati nel 1927 da Raúl Roviralta, in collaborazione con Nicolás María Rubió i Tudurí, che seppe valorizzare la posizione privilegiata di questi terreni, sfruttando al meglio la forte pendenza della scogliera.

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Fonte: 123rf

I Giardini di Santa Clotilde a Lloret de Mar

Dalla spianata della casa parte una grande scalinata verde con sculture di sirene. Tutti i sentieri, i viali, le piazzole e le scale sono definiti da siepi tagliate che formano una splendida architettura verde.

Cáceres, nell’Estremadura

Già vista più volte in “Game of Thrones”, la località di Cáceres, nell’Estremadura, patrimonio mondiale dell’Unesco, è stata il set anche di “House of the Dragon”. La Plaza de Santa María e la Cuesta de Aldana sono facilmente riconoscibili nel primo episodio della serie. A ricordo di ciò, nella Plaza de San Jorge è stata eretta una grande statua dei draghi.

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Fonte: 123rf

Il centro di Cáceres, nell’Estremadura, in Spagna

Il castello di Granada

Non è facile da riconoscere, ma vi hanno girato alcune scene notturne con i draghi. Stiamo parlando del Castello di La Calahorra a Granada, risalente al XVI secolo e di proprietà privata.

Molto più frequente è, invece, la location dove è stata ambientata Roccia del Drago, il luogo di nascita di Casa Targaryen, Signori dei Draghi.

La penisola di Gaztelugatxe

Roccia del Drago si trova nei Paesi Baschi, in Spagna, ed è nella realtà la penisola di Gaztelugatxe, un piccolo lembo di terra collegato con la terraferma da un ponte di pietra nei pressi di Bermeo. Il nome è difficilissimo da pronunciare e deriva dal basco “gaztelu”, “castello”, e da “gaitz”,”terribile” ovvero “castello pericoloso”.

Anche nella realtà, sembra un luogo uscito direttamente da un romanzo d’avventura. Circondato dal Mar Cantabrico e dal monte Burgoa, si trova sulla costa di Biscaglia all’interno della Riserva della Biosfera di Urdaibai, lontano da qualunque centro urbano. la città più vicina è Bilbao, che dista circa 35 chilometri. Se vi capita di visitare la Capitale dei Paesi Baschi, una gita a Gaztelugatxe è d’obbligo.

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Fonte: 123rf

La vera isola di Roccia del Drago, nei Paesi Baschi, Spagna
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Le location della fiction Tv “Vincenzo Malinconico”

È quello che oggi definiremmo un antieroe il protagonista della fiction Tv RAI “Vincenzo Malinconico avvocato d’insuccesso”, un avvocato semi-disoccupato, marito semi-divorziato, ma soprattutto un filosofo.

Tratta dai romanzi dello scrittore napoletano Diego De Silva, la serie vede protagonista l’attore Massimiliano Gallo, nel ruolo dell’avvocato Malinconico (di nome e di fatto), e Denise Capezza nel ruolo della collega Alessandra Persiano, con un cameo di Michele Placido.

Il portafoglio clienti dell’avvocato ha un profilo decisamente low: difende più che altro amici e parenti, che si rivolgono a lui per contenziosi non particolarmente impegnativi come i sinistri stradali, le liti di condominio, le separazioni, il recupero crediti (non ingenti) e non sempre porta a casa delle vittorie

Le vicende legali e quelle personali hanno entrambe uno sfondo in comune: una bellissima città dove si svolgono le vicende e che è protagonista della fiction tanto quanto i personaggi, Salerno.

Salerno, protagonista della fiction

Salerno, con il suo centro storico da scoprire, e la Costiera Amalfitana, con i suoi orizzonti a picco sul mare, non sono solo l’ambientazione della fiction televisiva “Vincenzo Malinconico avvocato d’insuccesso”, ma dei veri e propri personaggi della serie.

È in Costiera, infatti, che Malinconico prova a vivere il suo sogno d’amore con la Persiano. Senza spoilerarvi troppo, la corsa
romantica sui tornanti con l’auto cabrio e i capelli al vento che sanno tanto di libertà e la fuga dalle scartoffie e dal grigiore del tribunale, riempiono lo schermo di bellezza.

Mentre il dedalo di vicoli e crocicchi del centro storico di Salerno, che si aprono su piazze ricche di storia, ben rappresentano le vite di perfetti sconosciuti sempre connesse e in relazione tra loro.

Cosa vedere a Salerno

Salerno è una grande e importante città delle Campania, Capoluogo dell’omonima provincia e secondo Comune per estensione, con una popolazione di oltre centomila abitanti. Collocata in un contesto paesaggistico mozzafiato, si trova sul litorale compreso tra la Costiera Amalfitana e il Cilento.

Tutto il centro storico è stato restaurato a partire dagli Anni Novanta ed è diventato il cuore della vita cittadina per via dei locali e delle bellissime botteghe artigianali.

Gli edifici storici della nobiltà normanna, come Palazzo Pinto e Palazzo Fruscione, per esempio, e le incantevoli chiese puntellano l’intricato reticolo di stradine del centro.

Il centro presenta una varietà di stili architettonici davvero sorprendente, a testimonianza del complesso e stratificato passato della città: vi stupiranno certamente gli incantevoli edifici in stile Liberty, di cui troviamo bellissimi esempi nell’area vicino al porto, come lo splendido Palazzo Barone, o tra gli edifici che puntellano il lungomare Trieste vi invitiamo ad ammirare la meravigliosa sequenza di palazzi che sorgono in questo lungo viale, tra i quali spicca il palazzo della Camera di Commercio.

Uno degli edifici più importanti di Salerno è però il Teatro municipale Giuseppe Verdi, realizzato alla fine del XIX secolo, ispirato al Teatro San Carlo di Napoli: è considerato uno dei più belli d’Italia.

Vi suggeriamo, infine, di visitare la Cattedrale di Salerno, il più importante edificio religioso della città, risalente all’XI secolo. Edificata sulle vestigia di un antico tempio pagano, la cattedrale fu risistemata e rielaborata moltissime volte nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto incantevole che ha oggi, con il suo splendido campanile arabo-normanno.

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La Palermo della fiction “I Leoni di Sicilia”

Palermo è il grande set a cielo aperto della serie Tv “I Leoni di Sicilia“ che andrà in onda su Disney+. La fiction, che racconta l’epopea della celebre famiglia Florio, è tratta dal best seller di Stefania Auci e vedrà come protagonisti Miriam Leone, Giulia Portalupi, e Michele Riondino, nel ruolo di Vincenzo Florio.

Come l’omonimo romanzo – e il seguito, “L’inverno dei Leoni” – racconta di una Sicilia bella e opulenta, ricca e orgogliosa, che ha affascinato milioni di lettori – e a breve anche di telespettatori – che desiderano andare alla scoperta di quei luoghi così affascinanti ed epici narrati.

L’Olivuzza, Villa Igiea, l’isola di Favignana, luoghi meravigliosi che più volte ritornano nel racconto dei Florio e che presto vedremo in Tv. Oltre a queste note location, ce ne sono altre che, dopo averle viste, vi verrà voglia di andare a visitare.

I palazzi di Palermo

Cuore delle vicende è Palermo. Molte strade della città sono state riportate indietro nel tempo, mentre è stato più semplice girare le scene nei sontuosi palazzi palermitani rimasti tali e quali. Uno di questi è Palazzo Comitini o Palazzo Gravina che si affaccia su via Maqueda, e che oggi ospita la sede del Sindaco. È un edificio del ‘700 le cui sale interne sono una meraviglia, con stucchi e soffitti affrescati, pavimento con un fastoso maiolicato settecentesco napoletano e i salottini alla cinese dove erano decine i piatti della ceramica Florio incassati nelle pareti di legno.

Un’altra location della fiction è Palazzo Valguarnera-Gangi, che si trova in piazza Croce dei Vespri, un quartiere ricco di maestose residenze nobiliari. Questo enorme palazzo di 8mila metri quadrati del ‘700 in stile Rococò ha visto davvero passare tra le sue sale la famiglia Florio, oltre a principi e teste coronate di tutte le Corti d’Europa, specie la maestosa sala da ballo, detta anche Salone Giallo per via delle sete che rivestono tutte le pareti e l’arredo, illuminata da grandi lampadari a candele di vetro di Murano (quello centrale ha ben 102 bracci), ispirata alle regge di Versailles e di Caserta. Dalla magnificenza di questo palazzo trasse ispirazione prima ancora Luchino Visconti per l’ambientazione del ballo nel film “Il Gattopardo”, considerato una pietra miliare della storia del cinema italiano.

Nel centro storico di Palermo un altro palazzo che ha fatto da set a “I Leoni di Sicilia“ è Palazzo Alliata di Villafranca, in piazza Bologni, che occupa un intero isolato. Questo edificio cinquecentesco ospitava una delle più importanti collezioni d’arte della città, fra cui è ancora visibile la celebre crocefissione di Van Dyck. Una lapide ricorda che davanti al palazzo sostò nel 1860 Giuseppe Garibaldi.

Molti riconosceranno, invece, un altro edificio palermitano, Palazzo dei Normanni o Palazzo Reale, che oggi ospita la sede dell’Assemblea regionale. È la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. È uno dei luoghi più visitati di tutta la Sicilia.

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Fonte: 123rf

Il cortile del Palazzo dei Normanni a Palermo

Al primo piano si trova la meravigliosa Cappella Palatina, una basilica in stile siculo-normanno, fatta consacrare nel 1140 da re Ruggero II di Sicilia, oggi patrimonio dell’Unesco. È quasi completamente rivestita di mosaici dorati.

Non solo palazzi storci, ma anche le chiese più belle di Palermo saranno protagoniste della fiction. Prima fra tutte, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che si trova nel quartiere più antico della città, quello della Kalsa. Risale anch’essa al 1500 ed è stata realizzata in stile tardo gotico. È stata un teatro, un lazzaretto nel ‘600, un magazzino per i cereali e grano e anche un ospedale.

Infine, nello stesso quartiere, c’è un altro bellissimo palazzo set della fiction: Palazzo Mirto. È stato per quattro secoli la dimora palermitana dei Filangeri, una famiglia di origine normanna e oggi è una casa-museo. È uno dei migliori esempi di residenza aristocratica palermitana.

Gli arredi interni arredi sono meravigliosi, con enormi lampadari in vetro di Murano, pannelli laccati con motivi dorati provenienti dalla Cina, orologi, porcellane e arazzi. Le stanze di rappresentanza si articolano intorno a una terrazza con un ninfeo e un trompe-l’œil che raffigura un giardino.

Le vie del centro storico

Molte strade di Palermo non sono così diverse oggi rispetto agli anni in cui vivevano i Florio, in particolare quelle del centro storico. Le scene della fiction sono state quindi girate intorno alla famosissima piazza Villena, meglio conosciuta come Quattro Canti, con i quattro palazzi che rappresentano le quattro stagioni e i quattro re, tra piazza Pretoria, piazza Bellini, via Maqueda, via Vittorio Emanuele (o Cassaro) e la Discesa dei Giudici.

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Le location insolite della fiction Tv “Sopravvissuti”

La fiction televisiva RAI “Sopravvissuti” racconta le vicende di un gruppo di sopravvissuti a una tragedia avvenuta in mare a bordo di un’imbarcazione chiamata Arianna. È ambientata a Genova e dintorni.

Grazie alla Genova Liguria Film Commission che ha dato una mano alla produzione a trovare location insolite, il pubblico ha la chance di scoprire attraverso il piccolo schermo alcuni luoghi davvero curiosi e poco noti del Capoluogo ligure.

Puntata dopo puntata emergono dettagli sempre più curiosi su questa splendida città ligure che sta vivendo una vera rinascita.

Le case panoramiche dei protagonisti

Gli splendidi palazzi, spesso con vista mozzafiato sulla città e sul mare, dove vivono i protagonisti sono uno più bello dell’altro. Luca (interpretato da Lino Guanciale) vive in una bella palazzina Liberty nella zona del Lido, la spiaggia dei genovesi, tra via Giordano Bruno e corso Italia, con una terrazza panoramica che regala una vista impagabile.

Una vista meravigliosa ce l’ha anche Anita (l’attrice Pia Lanciotti), madre di uno dei dispersi, Gabriele, che vive in un appartamento tutto vetrato all’ultimo piano di un palazzo nella zona della Cattedrale di San Lorenzo con vista sul porto.

Non solo Porto antico

Protagonista assoluto è il porto di Genova, dove è ambientata la partenza della barca Arianna e il ritorno del relitto. Questa insenatura naturale, che per secoli è stata teatro del più importante commercio del Mediterraneo, oggi è il cuore turistico e culturale del Capoluogo ligure.

Tuttavia, più ci si addentra nella vicenda più i flashback mostrano i dettagli degli ambienti intorno ai quali è incentrata la storia. Il cantiere navale dove è stata costruita l’Arianna e dove lavorano molti dei protagonisti di “Sopravvissuti” è stato ricreato nei silos dei Magazzini del Cotone, nel Porto antico di Genova, dove si svolge ogni anno il Salone nautico ma che ospita anche locali e cinema che molti spettatori avranno già riconosciuto.

Questi edifici furono costruiti nel 1800 come magazzini per il deposito del cotone con tanto di binari ferroviari per trasportare la merce arrivata via mare fuori città. Sono stati sistemati nel 1992 in occasione dell’Expo Colombiana per il 500° anniversario della scoperta dell’America.

Sempre in una parte del Porto antico è stato ambientato l’hangar dove i sopravvissuti incontrano i loro famigliari: si tratta del padiglione B Jean Nouvel della fiera di Genova che fa parte del nuovo Waterfront di Levante, il progetto pensato da Renzo Piano per riqualificare il lungomare genovese dal punto di vista architettonico e tecnologico.

Altre location inedite

La figlia di Luca, Maia, e uno dei sopravvissuti, Nino, frequentano la stessa scuola. L’edificio usato per il Liceo scientifico statale Carlo Cattaneo è in realtà l’Albergo dei Poveri, nel quartiere di Castelletto, sulle alture di Genova. L’edificio del 1600 è nato proprio per ospitare i poveri della città e non ha mai cambiato destinazione d’uso. Poco lontano si trova uno degli edifici più famosi di Genova che spesso viene inquadrato dalle telecamere durante le panoramiche sulla città.

Si tratta del Castello Bruzzo, una villa commissionata dall’ingegner Pietro Micheli (un tempo si chiamava appunto “villa Micheli”) all’architetto Gino Coppedè nel 1904 e che riprende il modello del Castello Mackenzie, sempre a Genova e Bene del FAI. Oggi è sede di eventi.