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Le location del film “Il Gladiatore 2”, il sequel (senza Russell Crowe)

Non è più Roma al centro del sequel del film “Il Gladiatore 2”, diretto da Ridley Scott che esce nelle sale a fine 2024. E non c’è più Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio, generale dell’esercito romano divenuto schiavo e quindi gladiatore.

Nel cast troveremo, invece, Paul Mescal, nel ruolo di Lucius, figlio di Lucilla, l’attrice Connie Nielsen, e nipote dell’Imperatore Commodo, ruolo interpretato da Joaquin Phoenix nel primo capitolo del kolossal. E poi, il grande Denzel Washington, che vestirà i panni di un ex gladiatore ancora scosso dal proprio passato.

Dove è ambientato “Il Gladiatore 2”

Non c’è più la Roma di Massimo Decimo Meridio nel secondo capitolo del film di Ridley Scott. Le riprese si sono spostate in un’altra area del Mediterraneo: l’isola di Malta.

Benché non sia celebre per le testimonianze di epoca romana (del periodo dell’Impero sull’isola non resta che una Domus aristocratica in rovina situata tra Mdina e Rabat), Malta fu comunque un importante avamposto dopo la conquista dei romani che avvenne nel 218 a.C. da parte delle forze guidate dal console Tiberio Sempronio Longo.

Allora era Melita (l’odierna Mdina) la città più importane e non La Valletta e il suo splendore durò fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, anno che gli storici hanno individuato come il 476 d.C..

Eppure, Malta è sembrata la location perfetta dove girare il nuovo film ambientato trent’anni dopo la morte di Massimo nel Colosseo. Vede come protagonista Lucius, salvato proprio da Massimo Decimo Meridio alla fine del primo film.

In rete sono circolate diverse immagini che mostrano alcune location che vedremo sul grande schermo.

Molte scene mostrano il famoso Forte Ricasoli alla Valletta, un luogo che Scott conosce molto bene per averlo già usato come sfondo nel primo film “Il Gladiatore” del 2000 e nel più recente “Napoleon“, interpretato da Joaquin Phoenix. Ma i cinefili se ne ricorderanno per averlo visto in un altro kolossal, “Troy”, con Brad Pitt nel ruolo di Achille, usato per la città di Troia, mentre i più giovani lo identificano soprattutto con Approdo del Re nella serie “Il Trono di Spade”.

Altra location è il Bastione di San Michele, sempre alla Valletta, uno dei luoghi più panoramici della città con vista sul Grand Harbour. Gli imponenti bastioni che cingono la Capitale colpiscono fin da subito quando si visita La Valletta.

Ed è qui che sono state ricreate alcune scenografie che hanno lo scopo di riportare in vita l’antica Roma. Tra queste, anche un (mezzo) anfiteatro, con tanto di gradoni per gli spettatori e statue marmoree e alcuni edifici di epoca romana, domus, templi, archi, con colonne e capitelli e tutto ciò che “fa Roma”.

Prima di Malta le scene sono state girate in Marocco e nel deserto del Sahara.

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Fonte: 123rf

Il Bastione di San Michele a La Valletta, Malta
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“True Detective 4”, la “vera” Alaska dove hanno girato la serie Tv

La quarta stagione di “True Detective” creata, scritta e diretta da Issa López, vede nel cast per la prima volta protagonista sul piccolo schermo Jodie Foster, che è anche executive producer della serie. Insieme al premio Oscar, a formare la coppia di investigatrici al centro dell’indagine, anche la pugile e attrice americana Kali Reis.

Con un mix di thriller, horror e soprannaturale, “True Detective: Night Country” racconta una storia ricca di suspense che prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska.

Quelle atmosfere cupe e misteriose, in un ambiente ostile e gelido non sono però davvero l’ultima frontiera dell’Alaska. La serie Tv HBO, trasmessa in Italia su Sky e in streaming su NOW, infatti, è stata girata altrove, in un luogo che molto assomiglia alla fredda e inospitale terra dei ghiacci: l’Islanda.

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Liz Danvers (Jodie Foster) ed Evangeline Navarro (Kali Reis), le due detective che investigano nella quarta stagione di “True Detective”

La trama di “True Detective: Night Country”

Quando la lunga notte polare scende su Ennis, in Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Jodie Foster) ed Evangeline Navarro (Kali Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro lato oscuro e scavare tra le inquietanti verità che giacciono sepolte sotto i ghiacci perenni.

Quando le due detective ritroveranno i corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi, riporti in superficie gli orrori del passato.

L’Islanda come l’Alaska

In Alaska, la cittadina di Ennis non esiste. Si tratta di una località immaginaria al centro delle tragiche vicende intorno alle quali indagano le due detective. E la punta più estrema dell’Alaska, North Slope Borough, il punto più a Nord degli Stati Uniti d’America, quindi, con le sue distese ghiacciate, è stata ricreata in un Paese dove il ghiaccio d’inverno non manca di certo. L’Islanda, secondo la regista Issa López che ha visitato l’Alaska alla ricerca delle giuste ambientazioni, è sembrata la migliore location alternativa, dove trovare gli stessi ambienti, la stessa luce e la stessa atmosfera.

Ennis è una città mineraria a 150 miglia dal Circolo polare artico, dove per settimane intere non si vede sorgere il sole. Secondo l’Anchorage Daily News, sarebbe un mix di tre cittadine dell’Alaska: Kotzebue, Utqiagvik e Nome.

Sono tanti i paesaggi in Islanda che si prestano a essere associati allo Stato americano. Qui non mancano di certo i laghi ghiacciati. Il più famoso è Jökulsarlon, un lago glaciale che si incontra quando si percorre la famosa Ring Road, la strada ad anello più turistica d’Islanda. In questa laguna glaciale galleggiano pezzi di ghiaccio che vengono poi portati verso l’oceano. Le dimensioni degli iceberg sono variabili e provengono dal vicino e grande ghiacciaio Vatnajökull. Il lago apparve per la prima volta negli Anni ’30 e negli ultimi 40 anni la superficie è aumentata di oltre 10 chilometri quadrati a causa dello scioglimento dei ghiacci.

Ma c’è un altro lago glaciale a pochi chilometri da questo che è molto meno conosciuto e visitato dai turisti ed è il lago Fjallsarlon, anch’esso all’estremità meridionale del ghiacciaio Vatnajökull, solo che qui gli iceberg che fluttuano sono molti di più.

Devono essere stati luoghi ameni come questi ad aver ispirato la produzione della quarta stagione di “True Detective” convincendola che fosse questo il set più adatto.

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Fonte: IPA

Una scena di “True Detective: Night Country”
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L’Isola d’Elba protagonista di “I delitti del BarLume 11”

Chi pensa che l’Isola d’Elba sia un posto tranquillo, dove non accade nulla se non in piena estate, dovrà ricredersi, specie dopo aver visto la serie Tv “I delitti del BarLume”, giunta alla sua undicesima stagione.

La fortunatissima commedia a tinte gialle di Sky Original comprende tre nuovi episodi: “Il pozzo dei desideri”, “La girata” e “Sopra la panca” e vede, accanto ai protagonisti, Filippo Timi nei panni di Massimo Viviani, Lucia Mascino che è il Commissario Fusco, Alessandro Benvenuti (Emo), Atos Davini (Pilade), Massimo Paganelli (Aldo), Marcello Marziali (Gino) che interpretano i “vecchini”, Enrica Guidi (la Tizi), Corrado Guzzanti (Paolo Pasquali) e Stefano Fresi (Beppe Battaglia), anche alcune incredibili guest star: Orietta Berti, Marco Messeri, Francesco Motta e Sandro Veronesi.

Dove è stata girata la serie Tv “I delitti del BarLume”

Le vicende sono ambientate sempre a Pineta, l’immaginaria cittadina del litorale toscano tra Pisa e Livorno in cui si svolgono le storie nate dalla fantasia dello scrittore Marco Malvaldi.

Nella realtà, Pineta è la località di Marciana Marina, sull’Isola d’Elba e non sulla costa toscana. Questo Comune non soltanto è il più piccolo dell’Elba ma lo è addirittura di tutta Italia. E pensare che qui si possono ammirare alcuni degli scorci più suggestivi dell’isola. Deve essersene innamorato persino Napoleone Bonaparte che, nell’estate del 1814, vi soggiornò per qualche giorno.

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Fonte: @F. Di Benedetto

Una scena della serie Tv “I delitti del BarLume 11”

L’isola toscana, dove vive Massimo, barista alle prese con i delitti compiuti nella sua cittadina, è protagonista assoluta della serie televisiva. E l’intero paese di Marciana Marina, trasformato fuori stagione in un set cinematografico, ospita, in piazza della Vittoria, il famoso bar che dà il nome a tutta la fiction.

Qui, il barista e i suoi quattro “bimbi”, come chiama amorevolmente i quattro anziani che frequentano assiduamente il locale e che non hanno altro da fare se non impicciarsi di ciò che accade a Pineta, sono impegnati costantemente nella risoluzione di qualche nuovo caso.

Il paese si sviluppa sul lungomare, costeggiato da piante di tamerici secolari. I suoi pittoreschi quartieri hanno stretti vicoli di granito e piazzette che, d’estate, si trasformano in veri e propri salotti, su cui s’affacciano le case dai colori pastello che si vedono anche in Tv. Alle spalle, il Monte Capanne con il suo fitto bosco di pini, castagni e querce. Non stupisce, quindi, che sia tra le più note località dell’Isola d’Elba. E, dopo la fiction, ancora di più.

Anzi, poiché per molti turisti oramai, dopo undici stagioni della fiction, Marciana è diventata la “Pineta” de “I delitti del BarLume”, il Comune ha deciso di cambiare persino la cartellonistica stradale.

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Fonte: 123rf

Per i turisti, marciana Marina è ormai la Pineta di “I delitti del BarLume”

Lo scorcio più pittoresco di Marciana Marina è l’antico Borgo del cotone (il nome, che deriva dal latino “Cos, Cotis”, “scogliera”),  molto probabilmente il primo nucleo abitato di Marciana Marina, costruito intorno al porticciolo naturale.

Questo romantico borgo di pescatori un tempo comprendeva  abitazioni, magazzini per la pesca e cantine adibite alla conservazione del vino che un volta si produceva in grande quantità. Oggi, con le sue case arroccate sugli scogli a strapiombo sul mare, con le facciate variopinte ed erose dal salmastro e con le barche attraccate al porto, custodisce i segni del passato.

Non è solo Marciana Marina ad apparire nella fiction, però: negli anni, infatti, le riprese sono state effettuate anche in altre zone dell’isola, comprese le sue spiagge meravigliose, come Marina di Campo, Rio Marina, Monte Capanne e Portoferraio, il villaggio dalla pittoresca forma a mezzaluna che si sviluppa lungo il porto. Si tratta di una delle città più antiche dell’isola, dal fascino tutto Rinascimentale, luogo che incontrò anche Napoleone.

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Fonte: 123rf

La baia dove si trova Mariana Marina all’Elba

Isola d’Elba, un set naturale

Il rapporto che lega la macchina da presa all’Isola d’Elba non è recente. Tante, infatti, sono le storie e i personaggi che hanno preso vita nella sua grande varietà di paesaggi. A partire da “L’Avventuriero”, pellicola del 1966 che ha visto Rita Hayworth, Anthony Quinn e Rosanna Schiaffino girare a Portoferraio.

Proprio al generale francese, nel 2014, è stata dedicata una webserie dal titolo “Elba – L’Eredità di Napoleone”, che ha mostrato sul piccolo schermo i luoghi cardine di questo magnifico angolo di Mediterraneo.

L’esilio all’Elba di Napoleone viene raccontato in un altro film: “N” di Paolo Virzì. Tutto questo, senza dimenticare la storica pellicola drammatica “Mani sulla città”, diretta da Francesco Rosi, che racconta la storia di Villa Invernizzi a Lacona, una frazione di Capoliveri, proprietà dello storico produttore cinematografico Nello Santi.

Insomma, tante storie hanno ispirato l’isola e tante storie sono state raccontate nei suoi borghi più belli, nelle cittadine, sule spiagge, nelle ville e in mezzo alla sua natura meravigliosa, trasformandola in una vera e propria “Elbawood”.

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Fonte: 123rf

Il Borgo del cotone a Marciana Marina
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Le vere location dove è stata ambientata la serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati”

La serie Tv Amazon Prime “Ascolta i fiori dimenticati” (titolo originale “The Lost Flowers of Alice Hart”), tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice australiana Holly Ringland e che vede protagonista Sigourney Weaver, è stato ambientato in luoghi straordinari dell’Australia tanto che, appena uscita, pare che Google abbia ricevuto un boom incredibile di ricerche riguardanti un luogo che nella realtà neppure esiste.

La giovane co-protagonista della serie, Alice Heart, nipote di June (Sigourney), intrepretata dall’attrice Alycia Debnam-Carey, si ritrova per caso a lavorare come guida di un parco nel Northern Territory australiano, il famoso Red Center, il deserto rosso dove si trova anche il simbolo dell’intero continente, Uluru-Ayers Rock.

Il parco dove lavora Alice è il Mia Tukurta National Park, un luogo però inesistente nei pressi dell’altrettanto cittadina dal nome di fantasia Agnes Bluff; quindi, non cercatelo neanche perché non lo troverete sulle mappe. Tuttavia, la serie è stata davvero girata in questa zona dell’Australia e se l’avete vista e siete rimasti affascinati dalle location che avete scoperto, ecco dove sono veramente.

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Fonte: IPA

Il cast della serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati”

Canyon, laghi e rocce rosse

La serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati” è stata girata in diversi luoghi dell’Australia centrale, tra cui Alice Springs Desert Park, Simpsons Gap, Standley Chasm, la Ormiston Gorge e in due piccoli resort, Ooraminna e Undoolya Station. Sono tutti siti, naturalistici e no, nell’area di Alice Springs, la cittadina più popolata di tutto l’outback australiano, circondata dal deserto rosso, punto d’intersezione di tutte le strade che la collegano alla costa del Paese, da Nord a Sud, e attraversata da uno dei treni più suggestivi del pianeta che taglia in due l’Australia collegando Darwin, sulla costa Nord, con Adelaide, sulla costa Sud: The Ghan.

Lontanissima dalle altre città, le più vicine sono Darwin e Adelaide, che distano circa 1500 km. Ci troviamo nel centro geografico dell’Australia, insomma, in un territorio desertico e poco densamente abitato, terra di popoli aborigeni da almeno 50mila anni. Inutile dire che il fascino che sprigiona questa vasta zona selvaggia, primordiale, dai cieli incredibilmente tersi è unico e, se non avete ancora visto la serie Amazon, ve ne innamorerete. La natura è parte integrante della storia che non vogliamo spoilerarvi.

Il fascino di Alice Springs Desert Park

Il parco comprende una zona desertica, ma anche una molto verde. Qui ci sono letti di fiumi asciutti e fitti boschi pieni di vita. Sono tantissime le specie animali autoctone che ci vivono, dai canguri ai dingo ai rettili più strani, come il Diavolo spinoso, per esempio. Alice Springs Desert Park è ricco di sentieri da percorrere per andare alla sua scoperta. È la porta d’accesso ai MacDonnell Ranges, quelle montagne che svettano nel centro dell’Australia e attraversate solamente da una strada lunghissima.

Un tuffo a Simpsons Gap

Uno dei segreti più nascosti che vediamo nella serie è Simpsons Gap, un canyon nella omonima catena montuosa che, secondo la credenza aborigena, che chiamano Rungutjirpa, era popolato da giganti. Qui si trova una pozza d’acqua permanente dove gli abitanti della zona di Alice Springs, che dista solo 18 km, amano venire a rinfrescarsi nella stagione torrida. All’alba e al tramonto è facile incontrare i wallaby che vengono ad abbeverarsi e a nutrirsi di arbusti che crescono tra le rocce rosse. È qui che Alice e Dylan, che fa il ranger del parco, vanno a fare camping una notte.

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Fonte: 123rf

Simpsons Gap nel Northern Territory in Australia

Trekking nella gola di Standley Chasm

È una zona privata, appartenente alla popolazione aborigena degli Arrernte Standley Chasm, anche conosciuta come Angkerle Atwatye, che significa “Fenditura di acqua”, nella catena montuosa della MacDonnell Ranges. I corsi d’acqua, qui, hanno scavato la roccia per milioni di anni creando gole, caverne e altissime pareti rocciose di un rosso-arancio acceso, specie nelle ore di maggiore luce. Una sorgente fa sì che intorno alla gola si sia sviluppata la vita animale e vegetale.

Lucertole, wallaby e piante antichissime e rarissime popolano tutta l’area. Inutile dire che si tratta di una zona sacra agli aborigeni e, come di vede chiaramente nella serie, ai turisti è vietato l’accesso a certe zone e soprattutto la raccolta dei fiori. È qui che Alice e Dylan s’incontrano per la prima volta.

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Fonte: 123rf

La formazione geologica di Standley Chasm ad Alice Springs in Australia

La spiaggia segreta della Ormiston Gorge

Alice, Dylan e il gruppo dei ranger amano immergersi nelle acque del lago che si nasconde dentro la Ormiston Gorge, uno specchio d’acqua rigenerante per queste zone così torride su cui s’affaccia una bella spiaggia. Fa parte del West MacDonnell National Park e lo si raggiunge dopo aver attraversato alte pareti di roccia rossa. I più sportivi possono percorrere un sentiero che attraversa la gola per tre o quattro ore a seconda dell’allenamento. Ci vivono alcune specie rare autoctone come il Dunnart dalla coda lunga e il Central Rock Rat, topolini di roccia che esistono solo qui e che riportano il visitatore indietro fino alla preistoria.

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Fonte: 123rf

La spiaggia segreta della Ormiston Gorge, nel Northern Territory

Dove vive Alice Hart

Per girare le scene di vita della famiglia Hart, il regista australiano Glendyn Ivin ha scelto due piccoli resort a gestione familiare che rappresentano al meglio lo spirito dell’outback australiano: Ooraminna e Undoolya Station. La prima è dove vive Alice da bambina con la sua famiglia, mentre la seconda, che è stata la più antica fattoria australiana, è vivaio Thornfield, il luogo segreto dove vive e lavora la nonna June con la comunità di donne che è riuscita a salvare dalla violenza dei mariti.

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Fonte: IPA

La Undoolya Station dove è stato ambientato il vivaio Thornfield, casa di June Hart

Il cratere di Tnorala

Ma c’è un posto straordinario che, su tutti, ha attirato l’attenzione: un cratere talmente grande da essere visibile nella sua totalità solo dal satellite. Si tratta della riserva di conservazione di Tnorala, anche chiamata Gosses Bluff, che si trova a circa 175 chilometri da Alice Springs.

Per la popolazione aborigena, il cratere di Tnoralav ha un significato culturale ed è considerato un luogo sacro e, come per la maggior parte dei siti naturalistici australiani, è legato a una credenza del Dreamtime, quella di un gruppo di donne che, per ballare, avevano sistemato una neonata su una culla di legno che, rovesciatasi, avrebbe creato l’immensa voragine. In realtà, la formazione è stata causata da un’enorme cometa caduta 142 milioni di anni fa lasciando uno dei più grandi crateri d’impatto esistenti sulla Terra, con una circonferenza di cinque km. Così come se ne innamora Alice, tanto da decidere di fermarsi a vivere qui, se ne innamorerà chiunque lo veda.

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Fonte: 123rf

Il cratere Tnorala, uno dei più grandi al mondo, in Australia
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Dove è stata girata la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni”

A partire dal 27 dicembre del 2023 su Rai 2 va in onda una nuova serie Tv chiamata “Il giro del mondo in 80 giorni”. Un appuntamento atteso da molti telespettatori e che il secondo canale della Tv di Stato trasmetterà in quattro puntate, quindi due episodi a serata. Come preannuncia il titolo, si tratta di un telefilm basato sul celebre romanzo dello scrittore Jules Verne, pubblicato nel 1872, che racconta le avventure del gentiluomo inglese Phileas Fogg. Ma dove è stata girata la serie Tv che tutti desiderano vedere?

La trama della nuove serie Tv su Rai 2

Siamo a Londra nel 1872 e Phileas Fogg – interpretato dall’attore scozzese David Tennant – si trova seduto come il suo solito sul divano del Reform Club. Sta leggendo un articolo che racconta quanto il progresso tecnologico abbia cambiato il modo di viaggiare.

C’è poi la storia di una cartolina ricevuta da una donna amata e poi perduta, un messaggio sintetico che ha però l’incredibile potere di sconvolgerlo. Un piccolo dettaglio da non sottovalutare, perché sarà proprio questa cartolina ad indurlo a lanciare una scommessa piuttosto impossibile da vincere: circumnavigare il globo in soli 80 giorni.

Phileas si ritroverà ad abbandonare la sua caratteristica flemma e il divano dove ha passato i suoi ultimi vent’anni per fare appello a tutta la sua capacità di resistenza, adattamento e improvvisazione, contando sull’aiuto dell’astuto valletto francese Passepartout. Si unirà al viaggio che intraprenderà anche l’intrepida Abigail Fix, giornalista del Daily Telegraph e autrice dell’articolo che stava leggendo Fogg, nonché ideatrice dell’avventura che li vedrà uniti.

Oltre David Tennant, tra gli altri attori ci sono anche Ibrahim Koma e Leonie Benesch che sono stati diretti da Steve Barron, Brian Kelly e Charles Beeson.

Dove è stato girato

Come dice il nome stesso, la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni” è stata girata in diverse parti del pianeta. Del resto, si tratta di una serie in costume in cui i personaggi viaggiano per il globo. Tuttavia, il telefilm è stato registrato in parte durante la pandemia e, per questo motivo, dopo aver cominciato le riprese all’inizio del 2020, la produzione ha subito una lunga battuta d’arresto durata circa un anno.

Quando si è potuto finalmente ricominciare, il set si è spostato in Sudafrica e Romania, dove tra teatri di posa e luoghi appositamente ricercati si è girato per un periodo di 5 mesi: sono stati registrati quattro episodi nel continente africano e quattro in Romania.

Ciò vuol dire che la Parigi che vedrete sullo schermo tv, così come Londra, l’Italia e così via, sono tutti luoghi fittizi, perché nei fatti i set di questa nuova serie Tv sono stati principalmente la Romania e il Sudafrica.

Quel che è certo, però, è che “Il giro del mondo in 80 giorni” non è solo un viaggio romantico e straordinario: è un insieme di mirabolanti avventure che permetteranno ai protagonisti di scoprire l’importanza della fiducia, della tolleranza e persino una più ampia visione del mondo e dell’amore.

Non resta che seguire e scoprire questa nuova e interessante avventura in televisione.

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Il Cadore, set naturale di cinema e serie Tv

Con il profilo delle sue maestose montagne Patrimonio Unesco, i laghi di origine glaciale, i boschi di conifere, gli ampi pascoli puntellati di strade tortuose e di chalet di legno, il Cadore è il set naturale che ha ispirato registi e case cinematografiche ad ambientarvi film e serie Tv.

Da queste parti hanno girato il cinepanettone di Natale che vede protagonista Diego Abatantuono e la ex top model Carol Alt “Improvvisamente a Natale mi sposo”, ma è anche dove sono state ambientate le ultime stagioni della fiction RAI “Un passo dal cielo”. Scopriamo di quali luoghi si tratta.

Il set di “Improvvisamente a Natale mi sposo”

Siamo a San Vito di Cadore, in provincia di Belluno, dove le Dolomiti e il Lago di Mosigo – che per questo motivo da molti viene chiamato anche Lago di San Vito di Cadore – sono stati protagonisti fornendo una splendida cornice naturale che ha accolto la produzione del film “Improvvisamente a Natale mi sposo” diretto da Francesco Patierno nelle settimane di lavorazione del film uscito nelle sale italiane il 6 dicembre.

Il cast vede accanto ad Abatantuono, nei panni di nonno Lorenzo, e a Carol Alt nei panni di una promessa sposa dall’incerto passato Serena, anche Violante Placido nel ruolo della figlia Alberta, Michele Foresta (il Mago Forest) nei panni del direttore d’hotel Otto, Elio, il Sindaco Zandonai, e Nino Frassica nel ruolo di Don Michele, il prete ficcanaso.

Il film è il secondo capitolo della commedia natalizia “Improvvisamente Natale”, un film che ha debuttato con successo lo scorso dicembre su Amazon Prime Video. Anche per il sequel, le riprese hanno visto come set principale lo Chalet al Lago sul Lago di Mosigo.

Di primo impatto, sembra di trovarvi davanti a uno specchio d’acqua noto a tutti: il Lago di Braies. Sì, perché il Mosigo è davvero molto simile, soprattutto per quanto riguarda lo scenario naturalistico in cui è inserito. Le differenze sostanziali tra questi due magici laghi sono da riscontrare soprattutto nella loro grandezza e profondità.

Il Mosigo, infatti, potrebbe essere definito il “fratello minore” di Braies, in quanto più piccolo e meno profondo. In più, anche qui, insieme alla natura emozionante e alle acque cristalline, è stato costruito un suggestivo chalet che è anche ristorante, pizzeria e albergo.

Il Lago di Mosigo, però, è uno specchio d’acqua artificiale, che si fa spazio tra le cime sontuose delle Dolomiti. Visitarlo è un’emozione, anche grazie alle vette che si specchiano con eleganza nelle acque: c’è il profilo del Sorapiss, quello dell’Antelao e persino le linee della Croda Marcora. E lo chalet che si affaccia sul lago con la vista panoramica sulle Dolomiti lo rende un luogo particolarmente romantico, perfetto per celebrarvi un matrimonio (nella fiction ma anche nella realtà, per chi fosse interessato).

Il set di “Un passo dal cielo”

Lo Chalet al Lago è anche il nuovo commissariato della fiction televisiva “Un Passo dal cielo 6 – I guardiani” (l’ottava stagione uscirà nel 2025), che vede protagonista Daniele Liotti nei panni dell’ex comandante della Forestale, Francesco Neri, Enrico Ianniello nel ruolo del commissario Vincenzo Nappi, Gianmarco Pozzoli nelle vesti di Huber, Giusy Buscemi in quelle di Manuela Nappi, sorella del commissario, e Carlo Cecchi, nel ruolo di Christoph, un montanaro che vive con un’aquila che solo lui è riuscito ad addomesticare.

D’estate vengono organizzate escursioni alla scoperta dei luoghi della serie Tv. Attorno al lago, infatti, si sviluppano percorsi di nordic walking. Nella vicina località Mondeval è stato ritrovato lo scheletro di un cacciatore preistorico vissuto 7.000 anni fa, “l’uomo di Mondeval”, conservato oggi nel Museo di Selva di Cadore.

Da San Vito di Cadore, dopo una decina di chilometri, si arriva a Cortina e tra le escursioni è prevista quella alla Valle del Boite, che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo, attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti. È una valle bellissima con scorci davvero mozzafiato. Non stupisce quindi che sia stato giudicato perfetto per ambientarvi film e serie Tv.

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In questo paradiso terrestre puoi diventare il protagonista di un film

Esiste un luogo, dall’altra parte del mondo, che sembra non essere assoggettato alle leggi del tempo e dello spazio. Un posto che per forme, lineamenti e colori sembra un paradiso terrestre e, invece, è l’ennesimo capolavoro che porta la firma di Madre Natura. Questo luogo si chiama Mammoth Lakes ed è un sogno a occhi aperti.

Ci troviamo nella Contea di Mono, in California, nella città circondata dalle montagne della Sierra Nevada. In un territorio caratterizzato da vette maestose, boschi rigogliosi, laghi e ruscelli. Un vero e proprio eden naturalistico che attira ogni anno gli appassionati delle escursioni e degli sport invernali e non solo.

Lo scenario mozzafiato che caratterizza l’intero territorio, infatti, ha ispirato registri e sceneggiatori che hanno scelto di trasformare la bellezza di Madre Natura nel più suggestivo set cinematografico. Da Indiana Jones a Oblivion, passando per Rim of the World e Pugni, pupe e pepite: a Mammoth Lakes potete davvero diventare i protagonisti del vostro film preferito.

Come in un film: benvenuti a Mammoth Lakes

Si chiama cineturismo ed è molto più di una tendenza. Si tratta di una forma di turismo che spinge gli avventurieri a girare il globo e a farlo con uno scopo: quello di ripercorrere idealmente le orme di attori e personaggi televisivi in tutti quei luoghi che sono stati trasformati in set cinematografici, gli stessi che ci hanno ispirato e fatto sognare davanti al piccolo e al grande schermo.

Mammoth Lakes è uno di questi. La città della Contea di Mono in California, situata a poco più di 10 chilometri dal Monte Morrison, è stata spesso usata come cornice di pellicole di ogni genere, da quelle western alle science fiction, passando per i drammi e l’avventura.

I motivi per cui è stata scelta Mammoth Lakes sono facilmente intuibili: il paesaggio mozzafiato e naturale che si snoda tutto intorno è diventato la location perfetta di film iconici che hanno fatto la storia del cinema. Se avete in mente un viaggio in California, dunque, non perdetevi questi indirizzi.

Sulle tracce di Oblivion

In un futuro post-apocalittico la Terra viene devastata dalla presenza degli Scavengers, una misteriosa razza aliena, e il soldato americano Jack (interpretato da Tom Cruise) è l’ultimo uomo rimasto sulla terra. La pellicola del 2013, scritta e diretta da Joseph Kosinski, ha uno sfondo d’eccezione, quello che mostra alcuni luoghi simbolo del territorio californiano.

Il rifugio di Jack, immerso in un paradiso terrestre, è stato costruito sulla riva di June Lake, all’interno dell’interno dell’Inyo National Forest. Molte scene del film, inoltre, sono state girate proprio tra le strade di Mammoth Lakes.

Indiana Jones è arrivato a Mammoth Lakes

Facciamo un passo indietro nel tempo per ripercorrere le orme dell’esploratore più celebre del mondo del cinema. Correva l’anno 1984 quando nelle sale usciva Indiana Jones e il Tempio Maledetto, il film d’azione diretto da Steven Spielberg.

A conclusione della pellicola, gli appassionati ricorderanno il rocambolesco viaggio di Willie e Jones che atterranno su una vetta innevata: quella è l’area ski di Mammoth Mountain in California che ogni anno viene raggiunta da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni dove. Raggiungerla è semplicissimo, vi basterà percorrere la US-395 S e imboccare la strada verso Mammoth Scenic Loop.

Gli alieni sono atterrati qui

Il recente Rim of the World, distribuito su Netflix nel 2019, è stato girato tra i paesaggi mozzafiato del territorio. Il film d’avventura fantascientifico diretto da McG e sceneggiato da Zack Stentz, che vede gli alieni atterrare sulla terra e invaderla, ha avuto come cornice d’eccezione Twin Lakes.

Il campeggio dove si rifugiano i protagonisti del film è Tamarack Lodge e Resort, una struttura ricettiva molto apprezzata dagli amanti della natura perché incastonato tra montagne, cascate e natura lussureggiante.

Twin Lakes

Fonte: iStock

Le sponde di Twin Lakes hanno fatto da sfondo alla pellicola Rim of the World. Il campeggio dei protagonisti è un resort aperto al pubblico e incastonato nella natura

Un western nella natura

Un altro viaggio nel tempo, e a Mammoth Lake, ci conduce tra i luoghi di Pugni, Pupe e pepite, un film del 1960 diretto da Henry Hathaway. In questa pellicola ben visibile è l’Hot Creek, un ruscello situato all’interno della foresta nazionale di Inyo.

Questo meraviglioso punto panoramico è un hotspot imperdibile per tutti i viaggiatori che giungono fin qui. Il letto del torrente, infatti, è un sito geologico di grande interesse contraddistinto da eruzioni di geyser periodici e fumarole. La location dove è stato girato il film, inoltre, è accessibile al pubblico.

Lo Straniero senza nome a Mammoth Lake

Mammoth Lake ha fatto da sfondo anche a uno dei film più iconici della storia western. Stiamo parlando de Lo straniero senza nome di Clint Eastwood. La maggior parte delle scene della pellicola del 1973 sono state girate sulla sponda del lago Mono. Per l’occasione era stata costruita una vera e propria città, quella di Lago.

14 case, una chiesa e un hotel a due piani hanno creato, in questo paradiso naturalistico, un’autentica ambientazione Wild West. Purtroppo, però, dopo le riprese del film il set è stato demolito. Vale comunque la pena di passeggiare tra le sponde del lago per godere di visioni bellissime.

“Il Grinta” è stato qui

1880 Yell Country: desiderosa di vendetta dopo la morte del padre, Mattie Ross si dirige a Forth Smith e stringe un’alleanza con il maresciallo americano Reuben J. Cogburn, conosciuto come “il Grinta”. Questa è la trama di una pellicola eccezionale, un film del 2010 diretto da Joel ed Ethan Coen e interpretato da Jeff Bridges, Matt Damon, Hailee Steinfeld e Josh Brolin.

L’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Charles Portis ha scelto Hot Creek come set cinematografico di una sparatoria tra Ned Pepper e la sua gang. I motivi per raggiungere questo luogo sono tanti, non solo per ripercorrere le orme dei protagonisti del film, ma anche perché questo torrente si affaccia sulle cime innevate di Mount Morrison e Laurel Mountain e offre una vista davvero impagabile.

Hot Creek a Mammoth Lakes tramonto

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Hot Creek a Mammoth Lakes tramonto è stato il set cinematografico di “Il Grinta” e “Pugni, Pupe e pepite”
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“Unwanted”, la nave da crociera dove è stata ambientata la serie Tv

Chi ha seguito la serie Tv targata Sky “Unwanted: Ostaggi del mare“, tratta da libro di Fabrizio Gatti, giornalista noto per le sue inchieste da infiltrato sulle rotte dell’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa, intitolato “Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa”, e diretta da Oliver Hirschbiegel, si sarà sicuramente chiesto se la nave da crociera su cui è ambientata esista davvero.

La risposata è sì: la nave che è stata usata per la Orizzonte, la nave di “Unwanted”, almeno per le riprese esterne, esiste davvero. Invece, per le riprese degli interni, sono state ricreate cabine, corridoi, saloni e quant’altro all’interno di studi cinematografici. Solo la hall principale e i negozi sono quelli veri che si trovano a bordo.

La nave, con quel suo profilo bellissimo, modernissimo e inconfondibile, appartiene alla compagnia di navigazione Virgin Voyages, che fa rotta nel Mar dei Caraibi d’inverno e nel Mediterraneo d’estate, ed è la Valiant Lady.

Si tratta di una delle due navi di questa recentissima compagnia del gruppo Virgin di Richard Branson (l’altra è la Scarlet Lady), che ne ha in cantiere altre due, la Resilient Lady e la Brilliant Lady, tutte quante costruite dalla nostra Fincantieri di Sestri Ponente.

La nave Orizzonte di “Unwanted”

La nave protagonista assoluta della serie Tv, che nella fiction si chiama Orizzonte, è la Valiant Lady, varata nel 2022, e quindi nuovissima. Lunga 278 metri, ha una stazza di 110.000 tonnellate, circa il doppio del Titanic, ma meno della metà della Icon of the Seas, la nave da crociera più grande del mondo, e può ospitare 2.770 passeggeri (non 5mila come sostiene il comandante Arrigo Benedetti Valentini interpretato da Marco Bocci) e 1160 membri dell’equipaggio.

La Valiant Lady ha 17 ponti, di cui 13 a disposizione dei passeggeri per le cabine, le suite (sul ponte 15, dove sono presenti 78 lussuosissime suite RockStar da 200 metri quadri sviluppate anche su due livelli, dove alloggia Mary con i nonni), gli oltre venti ristoranti, alcuni con menu stellati, i numerosi bar, la spa, i negozi e tutte le altre zone entertainment. È la gemella della Scarlet Lady.

Le crociere della Valiant Lady

La Valiant Lady naviga d’estate nel Mar Mediterraneo. La nave salpa da Barcellona e fa scalo a Marsiglia, Cannes, Palma de Mallorca, Ibiza, Tolone, Marina di Carrara, Ajaccio in Corsica, La Spezia, Malaga, Funchal e Madeira. Una crociera a bordo della nave Virgin costa a partire da 1400 euro.

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Le location di “Napoleon”, dove Ridley Scott ha girato veramente il film

Il film di Ridley Scott celebra le gesta di uno dei personaggi più discussi al mondo, uno di quelli in grado di cambiare il corso della storia, in meglio o peggio a seconda del punto di vista. E il ruolo dell’Imperatore Napoleone, interpretato da un magistrale Joaquin Phoenix, premio Oscar per la sua interpretazione in “Joker”.

Il film “Napoleon” racconta l’ascesa e la sua caduta di Napoleone Bonaparte, passando per le vicende personali con la moglie Giuseppina, le battaglie politiche e militari, gestite con tattiche e strategie spesso visionarie ma anche vincenti.

Dov’è stato girato “Napoleon”

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il film “Napoleon” non è stato girato in Francia. Per girare le scene di Parigi, infatti, si è preferita un’altra location: l’Inghilterra. Per la cattedrale di Notre-Dame è stata scelta quella della cittadina di Lincoln, St. Mary’s Cathedral, la cui torre centrale è una delle più alte d’Europa.

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Fonte: IPA

Una scena di “Napoleon” con Joaquin Phoenix

Si tratta del perfetto prototipo di architettura gotica inglese, costruita nel Medioevo, su ordine dello stesso Guglielmo il Conquistatore.

Molte le dimore storiche che sono servite come set del film, sparse un po’ in tutte le contee. Nel Buckinghamshire è stata adoperata la Stowe House, una dimora del ‘600 ampliata nel corso dei secoli. Qui vi dimorò Luigi Filippo Alberto d’Orléans durante i suoi ultimi anni di vita dopo l’esilio.

Sempre nella stessa contea si trova un altro dei set del film: West Wycombe Park, una casa di campagna costruita a metà del ‘700, concepita come luogo di piacere per il libertino Sir Francis Dashwood.

Nell’Oxfordshire è stato scelto Blenheim Palace, una monumentale residenza di campagna inglese edificata nel XVIII secolo in stile barocco. All’origine era un regalo destinato a John Churchill, duca di Marlborough, da parte della nazione come ricompensa per le sue vittorie militari contro la Francia nel corso della guerra di successione spagnola. Il palazzo divenne presto il centro di intrighi politici. Il Palazzo rimase la residenza dei Churchill per tre secoli. Oggi è iscritto nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’Unesco.

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Fonte: 123rf

Blenheim Palace in Inghilterra

Nel West Sussex come location è stata scelta Petworth House che la moglie di re Enrico I d’Inghilterra donò al fratellastro, il Conte di Northumberland. Il nuovo proprietario fece subito rifare il grande giardino in stile elisabettiano.

Vi soggiornò anche il pittore romantico William Turner, il quale dipinse un quadro che aveva come soggetto proprio Petworth House. Ancora oggi, nella collezione d’arte della residenza sono comprese numerose opere di Turner oltre che opere di van Dyck e di Tiziano.

Nel Northamptonshire si trova un’altra dimora storica usata per le riprese di “Napoleon”, Boughton House, fatta costruire dal Duce di Montagu alla fine del 1600. La mansion è famosa per i suoi interni riccamente decorati, il mobilio e le tappezzerie ed è stata usata altre volte per riprese cinematografiche.

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La città che è un set cinematografico en plein air: i luoghi iconici

Ci sono posti nel profondo del nostro cuore in cui custodiamo desideri e speranze. Luoghi che ci fanno sognare a occhi aperti e che vorremmo visitare almeno una volta nella vita. Tra questi ce n’è uno che brilla con una luce tutta sua: gli Stati Uniti d’America. Terra di infinite promesse e di opportunità, dove ogni sogno può diventare realtà.

Se avete in programma un viaggio oltreoceano, non potete assolutamente perdervi la meravigliosa città di Seattle. Conosciuta anche come la “Emerald City” per i suoi paesaggi lussureggianti, è un gioiello assoluto del Pacific North West.

Questa metropoli rappresenta il cuore pulsante della regione, sia dal punto di vista economico, sia culturale. Dagli incantevoli parchi e sentieri boscosi, alle acque scintillanti, fino ai moderni grattacieli che decorano l’orizzonte, è anche un importante centro di innovazione, che ospita alcune tra le aziende tecnologiche più influenti al mondo.

Senza dubbio una città affascinante, celebre non solo per i suoi quartieri storici, ma anche per un motivo che forse non tutti conoscono. Qui, infatti, sono stati girati innumerevoli film e serie tv che hanno catturato l’immaginazione di milioni di spettatori. Chi non ricorda l’immagine romantica di Seattle in “Insonnia d’amore“, o il ritratto intenso e coinvolgente della vita cittadina in “Grey’s Anatomy”?

Molto più di una semplice metropoli. È un palcoscenico a cielo aperto, una vera e propria icona della cultura cinematografica e televisiva, una meta che attende solo di essere raggiunta.

Seattle: una città da film

Seattle Stato di Washington

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Seattle, Stato di Washington

Le strade di Seattle sono state lo scenario di appassionanti storie d’amore, avventure mozzafiato, drammi avvincenti e intrighi fantascientifici. Queste produzioni le hanno dato un volto familiare, che in questi anni ha conquistato tutti noi.

Grazie alle trame coinvolgenti e ai personaggi memorabili, gli spettatori hanno potuto immergersi nella città, rendendola quasi un personaggio a sé stante.

Ci sono alcuni luoghi chiave che sono stati utilizzati, ad esempio, per le riprese della popolare serie televisiva “Grey’s Anatomy“. Il cast e la troupe sono stati avvistati numerose volte mentre filmavano al Kerry Park, noto per offrire uno dei panorami più suggestivi della città.

Inoltre, non possiamo non ricordare “Attraverso i miei occhi“, un film commovente sul legame indissolubile tra un uomo e il suo cane, che ha brillantemente catturato l’atmosfera distintiva della città. Anche “Insonnia d’amore”, interpretato da Tom Hanks e Meg Ryan, esalta la bellezza della metropoli che ha fatto da sfondo a un’indimenticabile storia d’amore.

Seattle è indubbiamente fotogenica e l’elenco dei set cinematografici potrebbe continuare all’infinito. Film come “10 cose che odio di te” e “The Adam Project” hanno portato alla luce l’indiscutibile fascino di questa città, e non c’è da stupirsi che sia diventata una location così tanto popolare.

Cosa vedere a Seattle

Ci troviamo nella regione del Pacific Nordwest, esattamente nello Stato di Washington, a meno di 150 miglia dal confine con il Canada. Qui, le montagne imponenti, le foreste lussureggianti e i fiumi possenti creano un panorama davvero incantevole.

La città è celebre per il suo skyline iconico, che viene dominato dalla futuristica Space Needle, una torre di osservazione alta 184 metri che regala un panorama mozzafiato sulla città e sulle magnifiche montagne di Olympic e Cascade. Un’esperienza visiva che lascia letteralmente senza fiato.

Ma Seattle non è solo questo. Uno dei luoghi più caratteristici è il Pike Place Market, tra i mercati pubblici più antichi degli Stati Uniti. I vivaci colori dei fiori freschi, i profumi invitanti dei prodotti locali e l’irresistibile profumo del pesce appena pescato sono solo alcune delle esperienze che vale la pena vivere.

Infine, il viaggio non sarebbe completo senza una visita al Lake Union, avvolti dall’atmosfera idilliaca che solo la location di un film celebre come “Insonnia d’amore” può offrire. Potreste affittare una delle pittoresche houseboat per essere cullati dal dolce ondeggiare delle acque mentre il panorama cittadino si disegna all’orizzonte.

Oppure salire a bordo di uno dei battelli che solcano le acque, lasciandovi rapire dalla magnifica vista e dalla calma circostante. E per un tocco di magia in più, concedetevi una cena all’Athenian Seafood Restaurant and Bar. Seduti sullo sgabello con la targa “Tom Hanks si è seduto qui“, vi sembrerà di far parte di una scena del vostro film preferito, vivendo un momento irripetibile che rimarrà impresso nel vostro cuore per sempre.

Seattle Stato di Washington

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Space Needle, Seattle, Stato di Washington