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Lombardia tra fiori e piante: i 5 migliori giardini botanici da non perdere

Per riconnetterci con la natura non è sempre necessario andare lontano, a volte basta semplicemente salire in macchina, sul bus o in sella alla propria bicicletta e raggiungere il giardino botanico più vicino. In Lombardia ne esistono diversi che, soprattutto con l’arrivo della primavera, sbocciano trasformandosi in vivaci tappeti multicolore.

Se state cercando un rifugio lontano dalla folla, un angolo di tranquillità dove godervi le bellezze dei fiori e delle piante, ecco la nostra lista dei migliori giardini botanici della Lombardia, da Milano a Brescia, fino a Bergamo e oltre.

Orto botanico di Brera, Milano

Uno dei giardini più belli della Lombardia si trova proprio nel cuore di Milano, nello storico quartiere di Brera. In origine centro di meditazione e coltivazione dei Gesuiti, diventa nel Settecento un orto botanico dedicato alla formazione scientifica, dove poter studiare le specie medicinali coltivate al suo interno.

Oggi è un museo universitario in cui si tutela la biodiversità, suddiviso in tre settori: le collezioni di specie medicinali, alimentari, tintorie e di altri usi si trovano nei primi due settori, mentre il terzo ospita l’arboreto, le cui star sono i due esemplari di Ginkgo Biloba con due secoli e mezzo di vita.

L’orto botanico si trova in Via Brera ed è consigliato raggiungerlo con i mezzi pubblici: MM3 (Montenapoleone), MM2 (Lanza), MM1 (Cairoli) tram e bus 1, 2, 4, 12, 14, 61, 94. Dall’1 aprile al 31 ottobre è aperto dalle 10:00 alle 18:00, mentre dal 1 novembre al 31 marzo è aperto dalle 9:30 alle 16:30. L’ingresso è libero e gratuito.

Orto botanico Brera Milano

Fonte: iStock

Scorcio dell’orto botanico di Brera

Orto botanico Lorenzo Rota, Bergamo

È un piccolo eden cittadino l’orto botanico Lorenzo Rota a Bergamo, nato nel 1972. Seppur di dimensioni ridotte (2400 metri quadri), custodisce al suo interno un’incredibile varietà di specie vegetali, offrendo allo stesso tempo un meraviglioso panorama sulla città e sulle Prealpi Orobie.

Al suo interno ci sono due sezioni: Città Alta, dov’è possibile osservare soprattutto la flora autoctona e alcune piante derivanti da altre parti del mondo, tra cui succulente e carnivore, e Astino dov’è possibile fare un viaggio nel mondo delle piante alimentari e comprendere come possiamo vivere in modo sostenibile.

L’ingresso all’orto è gratuito, ma la sezione Città Alta è aperta solo dal 1 marzo al 30 novembre; gli orari di apertura variano ogni mese e consigliamo di consultarli sul sito ufficiale. La sezione Astino, invece, è aperta dal 1 aprile al 31 ottobre.

Giardino Botanico Alpino Rezia, Campello

Nato nel 1979 in seguito a un intervento di riqualificazione, il Giardino Botanico Alpino Rezia si trova Campello, a nord di Bormio, a un’altitudine di 1500 metri sul livello del mare. Gestito dal Parco dello Stelvio, è organizzato su una superficie di quasi 15.000 metri quadrati e ospita più di 2500 specie vegetali, suddivise in quattro macro aree di appartenenza: la flora del Parco Naturale dello Stelvio, gli esemplari alpini delle zone europee ed extraeuropee, le specie artiche e antartiche.

L’obiettivo principale del giardino è quello di conservare e preservare le specie vegetali dei territori alpini, spesso minacciate a causa delle azioni distruttive dell’uomo. L’accesso è gratuito, ma lo spazio è aperto solo a maggio, dalle 9:00 alle 17:00 tutti i giorni, a giugno, luglio e agosto dalle 9:00 alle 18:00 tutti i giorni, settembre e ottobre dalle 9:00 alle 17:00 dal lunedì al venerdì e fino alle 18:00 nei weekend.

Giardino Botanico Fondazione Heller, Gardone Riviera

A Gardone Riviera, in provincia di Brescia, c’è un giardino botanico speciale che unisce natura e arte. Stiamo parlando del progetto della Fondazione André Heller, creato nel 1903 dal dentista naturalista A. Hruska (dentista dell’ultimo Zar e di illustri personaggi come Sigmund Freud o i Papi Pio XII e Giovanni XXIII), successivamente acquistato nel 1989 dall’artista viennese Andrè Heller.

L’obiettivo di questo giardino è quello di coniugare la natura con l’arte: all’interno dei suoi 10.000 metri quadrati, infatti, le specie botaniche provenienti da ogni parte del mondo convivono con opere d’arte firmate da Keith Haring, Auguste Rodin, Joan Mirò e dello stesso Heller. Le 3.000 specie botaniche provenienti dalle Alpi all’Himalaya al Mato Grosso alla Nuova Zelanda, dal Giappone all’Australia, dal Canada all’Africa

Il biglietto d’ingresso costa 12 euro e il giardino è aperto da marzo a ottobre, tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Orto botanico di Pavia

Infine, vi consigliamo l’orto botanico più antico della Lombardia. Quello di Pavia, infatti, venne fondato nel 1773 per volere di Maria Teresa d’Austria e nacque come istituzione all’avanguardia dedicata allo studio dei molteplici aspetti del mondo vegetale.

Qui potrete ammirare diverse serre, da quelle che custodiscono le piante tropicali alle serre scopoloniane, le quali racchiudono una collezione di cactacee, piante succulente e cicadaceae. All’interno dell’orto botanico è presente anche una collezione di piante officinali e tossiche come lo stramonio (Datura stramonium) o l’edera velenosa (Toxicodendron radicans).

Grande protagonista dell’orto è il famoso platano che Scopoli piantò in onore della morte di Linneo nel 1778, oltre che il Roseto che, con le sue 300 fra rose botaniche, antiche e moderne, colora in primavera la facciata meridionale.

Orto botanico Pavia

Fonte: IPA Agency

L’orto botanico di Pavia
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Terme di Boario, un’oasi di benessere nella Valle Camonica

Ogni tanto, tutti noi abbiamo bisogno di una fuga per rilassarci e in Italia le possibilità sono davvero tantissime. In Lombardia, per esempio, tra i tanti centri termali disponibili ci sono anche le Terme di Boario, considerate una vera e propria oasi di benessere immersa nella Valle Camonica. Immerse per davvero perché sono situate in un parco di 130.000 quadrati, tra rarità botaniche e un’atmosfera rilassata.

Nate come centro di cura e ritrovo mondano alla fine del Settecento, attrassero numerosi personaggi illustri a partire da Alessandro Manzoni, talmente impressionato dal potere delle sue acque da ordinarne ben cento bottiglie per trattare un’affezione epatica. A colpire i visitatori non sono solo i benefici offerti dalle sue acque, ma anche l’estetica stessa dell’edificio: nel 1913 è stata costruita la cupola Liberty, con balconate sostenute da colonne a capitelli ionici, divenuta ben presto simbolo dell’intera struttura.

Oggi, le Terme di Boario offrono un’esperienza benessere moderna, garantita anche e soprattutto dalle sue quattro acque, le quali hanno ricevuto il “Premio Europeo Qualità Acque Minerali”.

Come arrivare alle Terme di Boario

Le Terme di Boario, considerate tra i centri termali più belli della Lombardia, sono situate a pochi minuti dal lago d’Iseo, nella città di Darfo Boario Terme. Seppur circondate da un parco accogliente e silenzioso, le terme possono essere raggiunte facilmente con la propria auto percorrendo la SS42 in direzione del Tonale, con la linea ferroviaria Brescia-Edolo (stazione Boario Terme) con partenza dalla città o dall’alta valle e con l’autobus di linea proveniente da Bergamo o da Milano.

I giorni di apertura e gli orari delle Terme di Boario

Il centro termale è aperto tutti i giorni tranne il martedì e il mercoledì con i seguenti orari:

  • lunedì: alle 14:30 o alle 18:00;
  • giovedì: alle 14:30 o alle 18:00;
  • venerdì: alle 12:30, alle 16:00 o alle 19:30;
  • sabato, ponti e festività: alle 10:00, alle 13:30 o alle 17:00;
  • domenica: alle 10:00m alle 13:30 o alle 17:00.

Le Terme di Boario sono aperte anche durante le festività quali Pasqua, Capodanno o la Befana. Consigliamo di visionare le date e gli orari aggiornati sul sito ufficiale.

Prezzi delle Terme di Boario

Le Terme di Boario offrono pacchetti diversi per accedere ai suoi servizi benessere. L’ingresso SPA nei giorni feriali costa 30 euro e dura 3 ore, mentre nei giorni festivi costa 40 euro e dura sempre 3 ore. Se invece desiderate trascorrere l’intera giornata, il costo è di 55 euro ed è incluso un pasto light.

Il giovedì viene proposto il servizio ‘Hair SPA’, dove potrete sia rilassarvi che richiedere una piega per i capelli al costo di 45 euro. La prenotazione è obbligatoria e il servizio viene offerto dalle 14:30 alle 17:30. Sono disponibili anche gli abbonamenti con 5 ingressi e i pacchetti speciali dedicati alle coppie.

I trattamenti e servizi offerti alle Terme di Boario

Tra le terme più belle da visitare in Italia, quelle di Boario vantano una storia di oltre 150 anni e sono state da poco restaurate per offrire ai suoi visitatori un’offerta completa. Le sue acque sono considerate vere fonti di benessere, le cui preziose qualità risiedono naturalmente nelle alpi che circondano la Valle Camonica.

Sono un riferimento per la cura dell’organismo: le acque termali provengono da quattro sorgenti naturali, Igea, Fausta, Boario e Silia. Queste acque sono classificate come solfato-bicarbonato-calciche e sono rinomate per le loro proprietà depurative e curative. Queste vengono utilizzate principalmente per trattamenti di balneoterapia e cure inalatorie, mentre le proprietà detox delle acque aiutano a stimolare il fegato e i reni, favorendo la depurazione dell’organismo.

È presente anche un percorso SPA che comprende due piscine con acqua termale dalle proprietà benefiche e salutari, una piscina esterna con idromassaggio e vista sul parco termale, sauna finlandese, bagno turco, bagno mediterraneo, docce emozionali, percorso Kneipp, cascata di ghiaccio, area relax e la stanza del sale, dove l’aria satura di iodio dona sollievo alle vie respiratorie.

All’interno della struttura è possibile richiedere anche diversi tipi di massaggi, come quello rilassante, aromaterapico, estetico, alle sfere di sale dell’Himalaya o con le pietre. Sul sito ufficiale è presente il listino prezzi con i costi di ogni massaggio.

Il centro propone anche trattamenti estetici per il corpo e il viso, alcuni eseguiti anche con strumenti all’avanguardia quali il biosolarium, la pressoterapia o la radiofrequenza. Infine, le Terme di Boario propongono anche una linea cosmetica creata dalle sue acque.

Informazioni utili sulle Terme di Boario

Per usufruire dei servizi offerti dalle Terme di Boario è necessario conoscere alcune informazioni. Si può accedere alla SPA muniti di costume, accappatoio, ciabatte e cuffia (con l’acquisto di un pacchetto si riceverà un kit di benvenuto con accappatoio, ciabattine e cuffia). Soprattutto durante le festività, si consiglia di prenotare per assicurarsi l’ingresso alla data e agli orari che preferite.

Le terme sono collegate anche all’Hotel Rizzi Aquacharme, dov’è presente anche una SPA interna, trattamenti estetici e massaggi che vengono effettuati all’interno della struttura, permettendovi di prolungare l’esperienza di benessere termale.

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Al via le Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali

L’iniziativa che celebra la storia e l’architettura medievale della media pianura lombarda torna nel 2025 con un’edizione ancora più ricca di eventi e novità. A partire da domenica 2 marzo, si rinnova l’appuntamento con le giornate di apertura congiunta di 25 castelli, borghi e dimore storiche distribuiti tra quattro province della regione Lombardia. Organizzata dall’Associazione Pianura da Scoprire con il supporto di A35 Brebemi, questa manifestazione è ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di arte, storia e cultura locale.

Grazie a un calendario articolato su più mesi, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nel passato, scoprendo luoghi che un tempo furono teatro di scontri tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Oggi, questi borghi e castelli rappresentano un inestimabile patrimonio architettonico, testimone di secoli di storia.

Ecco il programma degli eventi principali e le date di questa edizione 2025, che porta con sé anche alcune sorprese e novità.

Calendario e novità dell’edizione 2025

Le aperture dei castelli e delle dimore medievali nei più caratteristici borghi lombardi sono previste ogni prima domenica del mese da marzo a giugno e da settembre a novembre, con eventi speciali in giorni festivi, tra cui Pasquetta (21 aprile), 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno e 1° novembre. Tra le date più attese, inoltre, spicca quella super estiva del 5 luglio, quando castelli e borghi saranno visitabili in un’atmosfera suggestiva, illuminati da torce e candele.

Un’importante novità dell’edizione 2025 è anche l’ingresso nella rete del Convento dell’Incoronata a Martinengo (BG), splendido complesso fondato dal celebre condottiero Bartolomeo Colleoni, di cui quest’anno si celebrano i 550 anni dalla scomparsa. Inoltre, grazie alla collaborazione con il circuito Ville Aperte in Brianza, sarà possibile accedere a dimore storiche solitamente chiuse al pubblico in due momenti dell’anno: fine aprile e metà settembre.

La manifestazione continua a evolversi, ampliando quest’anno la sua offerta per attrarre un pubblico sempre più vasto, dagli appassionati di storia ai semplici curiosi in cerca di un’esperienza culturale autentica.

Tra storia, eventi e sapori del territorio

Le giornate di apertura congiunta dei castelli, dei borghi e delle dimore medievali non offriranno solo l’opportunità di esplorare antichi manieri e borghi, ma anche di partecipare a una serie di eventi paralleli che animeranno il territorio lombardo. Il programma prevede rievocazioni storiche, mostre d’arte, mercatini di prodotti tipici, concerti e visite guidate tematiche, per un’esperienza culturale immersiva.

Per facilitare la visita, inoltre, sul sito ufficiale di Pianura da Scoprire saranno disponibili informazioni aggiornate su orari, costi e modalità di prenotazione, oltre a una sezione dedicata ai consigli enogastronomici, con suggerimenti sui migliori ristoranti e trattorie della zona. Infine, sarà anche possibile acquistare il “passaporto dei castelli”, un libretto da collezione con immagini e descrizioni dei luoghi visitabili, in cui apporre un timbro a ogni tappa del proprio itinerario.

L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia, con il supporto di A35 Brebemi Aleatica come main sponsor e il contributo di S.A.C.B.O. per la promozione dell’evento. Un’occasione unica per riscoprire il fascino senza tempo dei castelli e borghi della Lombardia, attraverso un viaggio che unisce storia, cultura e tradizioni locali.

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Tutti i misteri dell’incredibile Castello di Pandino, in Lombardia

Se pensiamo a un castello infestato ci vengono in mente tuoni scoppiettanti sopra torri oscure, ululati in lontananza e cancelli di ferro appuntiti. Oltre una prigione sotterranea, che assolutamente non può mancare. Eppure, a vederli, questi castelli non fanno sempre così paura, anzi, sono veri e propri gioielli architettonici affrescati dove è un piacere camminare tra i corridoi e scoprire i loro ambienti…ma non di notte.

Se all’apparenza sembrano fortezze normali e tranquille, tra le loro stanze potrebbe succedere qualcosa di sovrannaturale. In Italia, uno dei castelli più famosi per i suoi misteri e le leggende è il Castello di Pandino, uno dei manieri viscontei meglio conservati della Lombardia, costruito per volere di Bernabò Visconti e di Regina della Scala a partire dal 1355 circa.

Da qualche anno, il castello è soggetto molto amato da chi si occupa di fenomeni paranormali che, armati di telecamere e rilevatori a infrarossi, si avventurano al suo interno per verificare la presenza di spiriti e fantasmi. È anche un monumento da visitare per chi è appassionato di storia e castelli: qui vi raccontiamo cosa vedere e tante curiosità.

Dove si trova il Castello di Pandino

Il Castello Visconteo di Pandino è una roccaforte risalente al XIV secolo, situata nel comune di Pandino, in provincia di Cremona, nella regione Lombardia. Più precisamente, il castello si trova in Via Castello, nel centro abitato della città, quindi facilmente raggiungibile anche a piedi.

Cosa vedere nel castello

Il Castello di Pandino fu costruito per volontà dei signori di Milano che scelsero questa località soprattutto in relazione alla passione per la caccia di Bernabò Visconti. Il villaggio, infatti, era circondato da boschi, quindi ideale per dedicarsi alle sue battute di caccia. Tuttavia risultò molto utile anche per un altro motivo perché Bernabò, terrorizzato dalla peste che in quegli anni incombeva su Milano, ritrovò in Pandino il luogo perfetto dove sfuggire dai rischi di contagio dei grandi centri abitati dell’epoca.

Il castello è oggi considerato uno degli esempi più importanti dell’architettura fortificata viscontea trecentesca, oltre che una delle residenze meglio conservate di tutta la Lombardia. L’edificio, infatti, presenta ancora in gran parte le strutture architettoniche originarie e le decorazioni pittoriche del XIV secolo.

All’interno del castello si trovano gli uffici comunali, una biblioteca e la mensa della scuola casearia, mentre il piano di sopra, dove ci sono la Sala del Drago, la Sala dei Tarocchi e la Sala della Caccia, è usato per visite didattiche e per laboratori tematici. Quando passeggiate all’interno dei suoi ambienti, non dimenticate di ammirare gli affreschi, realizzati per decorare ogni singolo spazio della fortezza, comprese le stalle.

Castello Pandino

Fonte: iStock

Esterni del Castello di Pandino

I misteri del Castello di Pandino

Sono diversi i misteri che avvolgono il Castello di Pandino, tra questi si parla di figure che si aggirerebbero fra le torri del maniero. Alcuni abitanti, invece, avrebbero udito anche il suono di flauti provenire, durante la notte, dalle mura dell’antico edificio. Uno dei fantasmi più famosi, a detta di chi si occupa di paranormale, è quello di Ardita, una figura slanciata ed elegante che è stata “catturata” dalle strumentazioni nell’atto di salire le scale.

Secondo i racconti, Ardita visse nel castello quando il maniero, negli anni della Prima Guerra Mondiale, veniva impiegato come una specie di condominio, in cui vivevano diverse famiglie. Solo negli anni ‘50 venne rilevato dal Comune e trasformato nel municipio. Chi si è occupato delle indagini paranormali, ha eseguito anche una sessione di ricerca con domande e risposte registrate, installando il campo base nell’area che un tempo era l’appartamento dove viveva l’Ardita.

Nulla è certo, ma gli esperti di paranormale continuano a interessarsi a questo castello: ogni anno, infatti, diversi gruppi arrivano in questa città della provincia di Cremona per portare avanti i loro studi. Verità o meno, come ogni castello che si rispetti non potevano certo mancare i fantasmi o altre leggende, come quella che vede protagonista la battaglia con un drago.

Questa leggenda, infatti, è legata allo stemma e a un dipinto che celebra Bernabò Visconti, e che rappresenta la vipera viscontea che divora un uomo. Si narra che verso l’anno 1100 d.C. ci fosse un lago abitato da una creatura mostruosa, il drago Tarantasio. Il drago, che si nutriva principalmente di bambini e ragazze, venne ucciso e indovinate da chi? Tra i possibili eroi si cita il capostipite dei Visconti, da qui la scelta dello stemma.

Come visitare il castello: info, orari e biglietti

Il Castello di Pandino è aperto solo nei weekend:

  • sabato: su prenotazione;
  • domenica e festivi: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00.

Per accedere ai suoi interni è necessario pagare un biglietto: 7,50 euro intero, 5 euro ridotto, gratis per i bambini sotto i 6 anni e per persone con disabilità.

Può essere visitato sia in autonomia che in compagnia di una guida. Le visite guidate, della durata di un’ora e un quarto, vengono fatte nei seguenti orari:

  • sabato: dalle 14:00 alle 17:00 su prenotazione;
  • domenica: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00.
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Carnevale Ambrosiano, la festa più lunga d’Italia che anima Milano (e non solo)

Coriandoli, maschere, stelle filanti e carri allegorici riempiono di colori e allegria ogni angolo del nostro Belpaese durante la festa più scherzosa dell’anno. Ma c’è una particolarità che non tutti conoscono: esiste un altro tipo di Carnevale, in Italia, che dura più della classica festività. Si chiama Carnevale Ambrosiano ed è la modalità in cui viene festeggiato a Milano, ma non solo. Anche in altre splendide località lombarde si può assistere a diversi eventi di Carnevale quando nel resto d’Italia è già concluso: tra queste troviamo Monza, Lecco, Varese e parte delle province di Como e di Bergamo.

Le date dei festeggiamenti e le tradizioni legate a questi due appuntamenti sono diverse e affondano le proprie radici in un passato lontano, Ma come viene festeggiata questa festa a Milano e negli altri luoghi interessati? Ecco tutto quello che dovresti sapere sul Carnevale Ambrosiano, dalle date di inizio e fine agli eventi imperdibili del 2025.

Storia del Carnevale Ambrosiano

La differenza tra il Carnevale Ambrosiano e quello tradizionale è basata principalmente sul calendario che viene seguito. Si tratta infatti del calendario liturgico specifico del rito ambrosiano, che è diverso da quello romano. Questo porta quindi a festeggiare il Carnevale Ambrosiano in date e con tradizioni differenti.

Un racconto tradizionale sul Vescovo Ambrogio, (Sant’Ambrogio è il patrono di Milano) ne spiegherebbe le origini: intorno al III secolo d.C. sarebbe stato lui a chiedere di posticipare la fine dei festeggiamenti per poter essere presente al ritorno da un pellegrinaggio, in modo da riuscire a celebrare i primi riti della Quaresima. Si narra quindi che la popolazione lo avrebbe aspettato prolungando il Carnevale fino al suo arrivo, che sarebbe avvenuto in ritardo di quattro giorni.

Carnevale Ambrosiano a Milano anima piazza del Duomo

Fonte: iStock

A Milano il Carnevale Ambrosiano anima piazza del Duomo

In realtà, sembra che il rito ambrosiano non abbia nulla a che vedere con Sant’Ambrogio. Si tratterebbe piuttosto di una liturgia di tipo latino che venne introdotta tra il V e l’VIII secolo e che venne sostituita successivamente dalla liturgia romana in gran parte d’Italia, in modo tale che la Quaresima durasse esattamente quaranta giorni. Durante questo periodo, infatti, la Pasqua venne spostata alla domenica della Resurrezione di Gesù Cristo e venne stabilito che nel periodo di digiuno e astinenza (che imitava i quaranta giorni passati da Gesù nel deserto) non si dovessero contare le domeniche. Così facendo, però, per mantenere i quaranta giorni di penitenza, si anticipò l’inizio della Quaresima in quello che tutt’oggi viene chiamato Mercoledì delle Ceneri.

Nel rito romano, quindi, il Carnevale termina il Martedì Grasso, il giorno precedente il Mercoledì delle Ceneri, mentre nel rito ambrosiano la Quaresima inizia la domenica successiva al Mercoledì delle Ceneri: in questo modo i festeggiamenti proseguono per alcuni giorni in più, quattro per la precisione, fino a quello che viene definito Sabato Grasso.

In altre parole, il culmine delle celebrazioni del Carnevale tradizionale, con sfilate di carri allegorici e di maschere, è il Martedì Grasso, mentre nel Carnevale Ambrosiano è concentrato nel Sabato Grasso.

Date del Carnevale Ambrosiano 2025

Anche nel 2025 Milano e le altre località tradizionalmente coinvolte festeggiano il Carnevale Ambrosiano (o “Carnevale Vecchio”) e rappresentano un’ottima meta da raggiungere per continuare a festeggiare quando il resto d’Italia ha già riporto gli abiti da festa.

Quando è il Carnevale Ambrosiano? Ufficialmente, come quello tradizionale, inizia il 16 febbraio 2025 e dura fino a sabato 8 marzo 2025 (mentre il normale Carnevale terminerà prima, martedì 4 marzo).

Carnevale Ambrosiano 2025 a Milano

Il capoluogo lombardo è la patria del Carnevale Ambrosiano e anche quest’anno torna a divertire migliaia di persone. Quando è carnevale a Milano? Anche qui, dal 16 febbraio all’8 marzo 2025. Per l’occasione piazza del Duomo diventa un palcoscenico per spettacoli e sfilate in maschera, mentre da Corso Venezia al Castello Sforzesco l’ambiente si anima storicamente con carri allegorici e tanta musica. La festa passa anche per i principali parchi della città, dove vengono organizzati ogni anno eventi speciali per i bambini. Non mancano, come sempre, gli stand in cui assaporare dolci tipici della tradizione carnevalesca. Il momento clou del Carnevale di Milano? È sicuramente il corteo mascherato a tema che attraversa il centro storico il giorno del Sabato Grasso.

Tanti sono anche gli eventi e le attrazioni collaterali, come il Luna Park Meneghino, che torna anche nel 2025, dall’8 febbraio al 16 marzo: si tratta di uno parco divertimenti che rientra tra i più antichi d’Italia, con ben 62 attrazioni adatte a tutta la famiglia, dai bambini agli adulti. Si trova nell’area che parte da via Gadio e arriva all’Arena Civica e comprende anche esperienze gastronomiche con street food e golosità.

Carnevale Ambrosiano a Milano: dura di più rispetto a quello tradizionale

Fonte: iStock

Carnevale Ambrosiano a Milano

Carnevale Ambrosiano 2025 a Lecco

Unico nel suo genere è il Carnevale di Lecco, che si contraddistingue da ogni altro evento carnevalesco per la presenza di Re Resegone e Regina Grigna, che aprono e chiudono i festeggiamenti come da tradizione: sono i regnanti a cui vengono consegnate le chiavi della città da parte del sindaco per la settimana di Carnevale, che inizia il 2 marzo e culmina con la grande sfilata dei carri e la festa del Sabato Grasso, l’8 marzo 2025.

I due regnanti, che rappresentano simbolicamente le due principali cime di Lecco, la Grigna e il Resegone, vengono nominati ogni anno tra i cittadini e sono accompagnati dal Gran Ciambellano. I tre si vestono in pompa magna, vengono accompagnati in una carrozza e portano musica, allegria a un sorriso in diverse realtà locali, come le associazioni che accolgono disabili e anziani e le scuole.

Viene chiamato Carnevalone proprio per la sua lunga durata fino al Sabato Grasso (secondo il rito ambrosiano) e promette divertimento per tutte le fasce d’età. Il sabato pomeriggio prende vita la grande sfilata in maschera per le vie della città, con carri allegorici e maschere di ogni tipo. La festa continua anche al calar del sole, in piazza XX Settembre e in piazza Garibaldi: qui vengono premiati carri e gruppi e ognuno può assaporare le deliziose “chiacchiere” e ballare a ritmo di musica.

Carnevale Ambrosiano 2025 a Varese

Anche Varese si prepara ad indossare i suoi abiti più colorati e festosi per il Carnevale 2025: dal 22 febbraio al 9 marzo va in scena la festa carnevalesca diffusa “Carnevale in Tour 2025“, che spazia dai laghi alle valli del Varesotto in sette appuntamenti imperdibili.

Le associazioni e le Pro Loco organizzatrici dei comuni coinvolti hanno il compito di assegnare un premio a costumi, opere e coreografie di carri allegorici e gruppi mascherati che animano i borghi in questi giorni in cui ogni scherzo vale. Ecco le date del tour: si parte il 22 febbraio a Besozzo e si passa il 23 febbraio a Gavirate, poi l’1 marzo a Cuveglio e Cuvio e il 2 marzo ad Ispra. Il 4 marzo è il turno di Ponte Tresa e l’8 marzo di Laveno Mombello, fino alla tappa finale del 9 marzo a Sangiano, dove sfilano i carri a partire dalle 14:30. Non mancano eventi collaterali e ricchi stand gastronomici in cui deliziare il palato con prodotti della tradizione locale.

Carnevale Ambrosiano 2025 a Cantù, in provincia di Como

Anche la provincia di Como torna ad allietare migliaia di persone con uno dei carnevali più rinomati della Lombardia: il Carnevale di Cantù.

Famoso per i suoi grandi e spettacolari carri allegorici, anche questo Carnevale, giunto alla sua 99esima edizione, segue il calendario gregoriano: dal 16 febbraio all’8 marzo, colorate e vivaci sfilate e diverse attività organizzate per i più piccoli, animano i presenti fino al gran finale del Sabato Grasso.

Le sfilate dei carri allegorici del Carnevale di Cantù 2025 si tengono nelle seguenti date: domenica 16 e 23 febbraio, domenica 2 e 8 marzo. Ma il divertimento non finisce qui: musica, majorettes, balli boliviani, bande e giochi gonfiabili per i più piccoli, animano il centro di Cantù, così come i punti di ristoro che offrono le tradizionali frittelle. È stato organizzato anche il concorso fotografico per bambini fino ai 10 anni, “Truciolino e Truciolo”, al quale partecipano le maschere più belle e nel quale a scattare le foto sono i genitori e gli insegnanti.

I giorni delle sfilate sono con ingresso a pagamento: è infatti previsto un ticket di 8 euro da acquistare dal martedì precedente all’inizio del Carnevale sul portale liveticket.it. Per evitare disagi a chi giunge a Cantù per il Carnevale 2025, sono previste due navette gratuite che partono dal centro commerciale Bennet Cantù 2000 (e su richiesta anche dalla stazione FS di Cantù-Cermenate) e dalla Pasticceria Radice, in via Milano.

Carnevale di Cantù, in provincia di Como, che segue il calendario ambrosiano

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Carnevale di Cantù, in provincia di Como

Carnevale Ambrosiano 2025 in provincia di Bergamo

Anche alcune località della provincia di Bergamo conservano il calendario del rito ambrosiano. In Valle Taleggio, a Vedeseta e Taleggio, e nei sette borghi del ramo occidentale dell’alta Valle Brembana, ovvero Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Santa Brigida e Valtorta, si festeggia il Carnevale Ambrosiano anziché quello Romano.

Uno dei più particolari è il Carnevale di Valtorta, immerso in un rigoglioso paesaggio montano e caratterizzato da personaggi semplici e grotteschi che rappresentano le caricature dei mestieri tipici del territorio. Qui tutto rimanda a un mondo lontano dalla tecnologia e dalla modernità: le maschere sono costruite con il legno e i costumi ricavati da vecchi abiti modificati dagli artigiani locali.

Sabato 8 marzo 2025 è l’appuntamento ufficiale con il Carnevale di Valtorta: dalle 13:30 parte la colorata sfilata che parte dal centro e si avvia verso le contrade del borgo, con un gran finale previsto nel centro storico. E come vuole la tradizione, alla sfilata non mancano i “furchetì“, insoliti personaggi vestiti di rosso chiamati così perché imbracciano una specie di forca.

Maschere tradizionali al Carnevale di Valtorta, in provincia di Bergamo

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Maschere tradizionali in legno del Carnevale di Valtorta, in provincia di Bergamo
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Laghi di montagna in Lombardia, questi sono i gioielli da conoscere ed esplorare

A poca distanza dalle grandi città si trovano alcune delle destinazioni perfette per una gita fuori porta nel mezzo della natura: ci troviamo in Lombardia dove, se si abbandonano i centri abitati, si possono raggiungere in pochissimo tempo mete davvero favolose. Sono i laghi di montagna, a cui arrivare grazie a una bella camminata, oppure con la bicicletta per chi vuole sperimentare un altro mezzo con cui spostarsi. Mentre, chi ha voglia di completo e totale relax, può arrivarci con l’automobile e poi, una volta lì, dedicarsi a camminate o all’esplorazione dei dintorni.

Sono specchi d’acqua incastonati in location che levano il fiato per la loro bellezza e raggiungerli fa parte del divertimento, perché ci si immerge nel cuore della natura, tra boschi, prati e montagne, andando a scoprire una vocazione diversa della Lombardia: regione ricca di grandi e bellissimi centri abitati, che cela anche perle naturalistiche da conoscere.

I laghi di montagna da vedere in Lombardia, da raggiungere in auto, oppure a piedi e in mountain bike, per una fuga dalla quotidianità nel mezzo della bellezza selvaggia che regalano le vette e i loro paesaggi.

I laghi di montagna in Lombardia raggiungibili in auto

La Lombardia è una regione con tante anime: c’è quella più operosa delle grandi città, luoghi di grande bellezza, avanguardia ma anche storia e cultura, e c’è quella della natura che sorprende per la sua varietà. Perché qui si passa dalla pianura alla montagna, si incontrano laghi e panorami bellissimi, scorci mozzafiato da inserire nelle tappe di una possibile gita fuori porta da fare in giornata, oppure da apprezzare più a lungo con una vera e propria vacanza.

Sono diversi, ad esempio, i laghi in montagna che si possono raggiungere in automobile per poi godere della meraviglia di questi specchi d’acqua incastonati in paesaggi da cartolina, ma anche di giornate alla scoperta del territorio grazie a passeggiate, gite e – se la stagione lo consente – anche bagni o momenti preziosi di relax crogiolandosi sotto il sole.

Lago di Pusiano

Il lago di Pusiano viene chiamato anche in altri mod,i come di Casletto o Eupili, e si trova in Brianza, tra Como e Lecco. Non è in un’area posta particolarmente in alto, basti pensare che si trova a circa 257 metri sul livello del mare, ma questo specchio d’acqua è davvero bello e di piccole dimensioni, sviluppandosi su una superficie di quasi 5 chilometri quadrati. Una meta fantastica da raggiungere per la bellezza del paesaggio e del lago stesso, in cui è presente un isolotto privato (l’Isola dei Cipressi), ma anche meta perfetta per chi ama il canottaggio e la pesca (in modalità no kill) o vuole fare una passeggiata sul lungolago. Vale la pena anche programmare un giro con la Motonave Enigma, alimentata a energia solare, che permette di visitarlo e ammirarlo da un diverso punto di vista. Senza alcun dubbio il periodo migliore per raggiungerlo è durante la stagione più calda, perché è balneabile. Dista solamente una ventina di chilometri da Milano e si arriva fin qui comodamente in auto.

Lago di Ghirla

È un piccolo lago di origine glaciale e si trova a 442 metri di altitudine: si tratta del Lago di Ghirla, in provincia di Varese nel comune di Valganna. Un luogo davvero speciale, incastonato nella natura, è la meta ideale per coloro che sono alla ricerca di una giornata tranquilla e immersi in un’atmosfera ricca di pace e bellezza. Si trova a poca distanza da Varese e si raggiunge tranquillamente in auto. Le sue acque sono abbastanza fredde per cui, nonostante sia balneabile, i freddolosi devono stare attenti, ma vale comunque la pena raggiungerlo anche perché si trova immerso in un paesaggio boschivo e ricco di vegetazione. Per chi ama lo sport è interessante sia in inverno sia in estate: nel periodo più freddo, se le temperature lo consentono si può pattinare, mentre in estate si può praticare nuoto o kayak. Su una delle due sponde è presente un camping.

Lago di Ghirla: lago di montagna in Lombardia

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Lago di Ghirla, specchio d’acqua di montagna in Lombardia

Lago di Endine

È la destinazione ideale per chi, oltre alla natura, cerca borghi dalla storia antica e la possibilità di dedicarsi a diverse attività sportive. Si tratta del lago di Endine che si trova in provincia di Brescia, un vero e proprio paradiso per chi vuole godersi una bella passeggiata: il percorso lungo le sue sponde ha una lunghezza di circa 16 chilometri, vi sono diversi luoghi in cui fermarsi ed è adatto davvero a tutti, famiglie comprese. Qui in estate si possono praticare diversi sport come vela e sup, oppure si può fare un giro con una canoa, ma è anche la destinazione ideale anche per chi ama i panorami invernali: il lago ghiacciato merita di essere ammirato. Si trova a 340 metri di altezza nella Val Cavallina e si raggiunge facilmente in automobile. Inoltre il suo perimetro si può percorrere interamente.

Lago di Endine in montagna in Lombardia

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Lago di Endine, destinazione in montagna in Lombardia

Lago di Livigno

Si arriva in auto anche al lago di Livigno o lago del Gallo, bacino di origine artificiale (è stato ampliato dalla diga del Punt dal Gall) posto a 1805 metri di altitudine sopra il livello del mare. Si trova in montagna, provincia di Sondrio e una piccola parte della sua superficie si trova in Svizzera. E se d’inverno regala una cartolina di viaggio meravigliosa, con la sua superficie circondata da montagne ricoperte di neve, è d’estate che diventa la meta perfetta per chi vuole praticare attività sportive come kayak, stand up paddle oppure gite in pedalò e, ancora, una passeggiata lungo il sentiero che lo costeggia. Vi è anche una Floating island per attraccare e fermarsi a riposare sotto il sole.

Lago di Livigno in montagna in Lombardia

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Lago di Livigno, specchio d’acqua in montagna in Lombardia

Bacino Alpe di Gera

Ci troviamo a circa 2021 metri di altitudine e siamo nei pressi del Lago di Gera che si raggiunge senza problemi con l’automobile arrivando fino al Rifugio Zoia, struttura che sino al termine di aprile 2025 è aperta dal venerdì alla domenica. Si tratta di un bacino di origine artificiale realizzato con l’omonima diga da cui si gode di una vista che spazia sul ghiacciaio di Fellaria e Pizzo Varuna. Si può trascorrere la giornata in questo luogo, assaporando la bellezza della natura, oppure si può partire alla volta di percorso alla scoperta di altre tappe, come lungo il sentiero che permette di raggiungere il rifugio Bignami.

Un luogo che si trova nel cuore della Valmalenco e in estate si raggiunge da Sondrio in solo un’ora di automobile circa. In inverno spesso la strada è innevata quindi, oltre agli pneumatici da neve, è consigliabile avere con sé le catene.

Laghi di Cancano

Un’unica destinazione da raggiungere per ammirare due laghi che si trovano a circa 1950 metri di altezza: si tratta dei Laghi di Cancano bacini di origine artificiale che si possono ammirare nel territorio del comune di Valdidentro, piccolo borgo sparso a circa 15 minuti di auto da Bormio. Per raggiungerli si deve percorrere una strada che si snoda in verticale lungo 21 tornanti, nota anche come “piccolo Stelvio” che porta all’inizio della Valle di Fraele. Qui si trovano i due laghi, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, dove la natura regala scenari pazzeschi e una grande varietà di flora e fauna. Presenti anche le due dighe, imponenti opere di ingegneristica. Qui si può sostare per ammirare la bellezza di ciò che si ha intorno, oppure fare delle gite a piedi o in biciletta, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. La destinazione perfetta in estate quando si possono fare belle passeggiate anche adatte a tutta la famiglia.

Laghi di montagna in Lombardia raggiungibili a piedi o in mountain bike

Ci sono altri laghi in Lombardia che, invece, si possono raggiungere facendo un’escursione a piedi (e in alcuni casi anche in mountain bike), per chi desidera fare il pieno di bellezza e una gita fuori porta totalmente a contatto con la natura e nel mezzo di montagne bellissime.

Diverse destinazioni non troppo lontane dai grandi centri abitati, per una giornata di relax staccando dalla quotidianità andando alla scoperta delle tante bellezze che regala questa regione nel nord dell’Italia.

Lago di Motta

Il Lago di Motta è noto anche con il nome di Lago Azzurro, grazie ai celebri versi di Giosuè Carducci, e per ammirarlo in tutto il suo fascino si devono raggiungere i 1853 metri di altitudine in località Alpe Motta Alta nel comune di Madesimo (in provincia di Sondrio). Ad alimentarlo è una sorgente sotterranea quindi lo si può trovare pieno solamente in primavera (ma a volte è capitato che, anche durante la bella stagione, fosse vuoto).

Raggiungerlo è abbastanza semplice: o si percorre un sentiero partendo dall’Alpe di Motta, oppure da Madesimo, in alternativa si può scegliere di arrivare con la funicolare da Campodolcino. Il periodo adatto è la primavera quando il lago è visibile con l’acqua e quando ci si può immergere nella sua natura straordinaria.

Lago Azzurro in Lombardia

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Lago Azzurro, specchio d’acqua di montagna in Lombardia

Lago della Vacca

Saliamo a 2358 di altitudine per arrivare al Lago della Vacca, specchio d’acqua posto nel comune di Breno nell’Alta valle del Caffaro in provincia di Brescia. Le acque che lo vanno a comporre derivano dalle precipitazioni e dallo scioglimento della neve, inoltre è dotato di una diga e viene utilizzato per produrre energia elettrica. Si può raggiungere a piedi oppure in mountain bike, una delle passeggiate permette di percorrere una distanza di otto chilometri partendo dal rifugio Bazena a cui si arriva in automobile.

Lago del Gleno

Nella provincia di Bergamo vi è un lago che cela nel suo passato anche una tragedia grandissima: si tratta del lago di Gleno. Dopo essere stato realizzato in maniera artificiale, nel 1923 gli argini della sua diga sono crollati andando a far perire ben 356 persone. Oggi la natura in quel luogo è magnifica rendendolo un vero e proprio gioiello della zona, un posto che vale la pena raggiungere per conoscere la sua storia e per ammirare il paesaggio, soprattutto in estate per lasciarsi ammaliare dai panorami circostanti.

Partendo da Pianezza si possono raggiungere i ruderi della diga abbastanza facilmente sia a piedi sia in bicicletta, ma viene segnalato che la seconda opzione potrebbe richiedere di portarla a mano per qualche tratto. Inoltre è importante sapere che durante l’inverno questo percorso è sconsigliato.

Il Bidet della contessa

Un nome davvero particolare per un luogo che è una pietra preziosa incastonate tra le montagne della Val di Mello, in provincia di Sondrio. Si tratta del Bidet della contessa, a cui arrivano le acque dei vicini ruscelli che si vanno a gettare nel bacino con delle favolose cascate: un luogo magico composto da massi e vegetazione e da un’acqua fredda e trasparente.

È a poco più di mille metri di altitudine ed è davvero uno spettacolo per gli occhi, che si raggiunge con una bella passeggiata partendo da San Martino. E la camminata, non troppo faticosa, sarà ripagata da un luogo di incomparabile bellezza, all’interno della Riserva Naturale Val di Mello. È importante sapere che  l’accesso alla strada via Val di Mello è possibile solo a un massimo di 40 veicoli al giorno e che il pass ha un costo di 12 euro. A quanto pare, non ci dovrebbero essere problemi nel percorrere il sentiero in biciletta.

Bidet della Contessa lago di montagna in Lombardia

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Il Bidet della Contessa è un lago di montagna in Lombardia

Il lago Gelt

A 2562 metri di altitudine, in provincia di Bergamo, c’è uno specchio d’acqua difficile da raggiungere ma di una bellezza davvero disarmante: è il Lago Gelt, che durante i mesi più freddi è ghiacciato e ha la forma inequivocabile e incredibile di un cuore (e non è l’unico lago ad avere questo perimetro così singolare). Una destinazione super romantica ma anche bellissima seppur impegnativa, basti sapere che il percorso si snoda per ben 28 chilometri e che si raggiunge partendo dal piccolo comune di Valbondione. Da vedere d’estate in tutta la sua romantica bellezza.

Lago Palù

In Valmalenco, a quota 1925 metri sorge il lago Palù, che si trova in provincia di Sondrio. Circondato da suggestive pinete, si estende con la sua forma allungata con a fare da sfondo le vette delle montagne. Arrivarci in estate non è particolarmente complicato: da località Barchi si impiegano circa 45 minuti, mentre con gli impianti di risalita da Chiesa in Valmalenco, una volta raggiunta Alpe Palù, con una camminata di pochi minuti. E il risultato lascerà senza fiato.

Questi sono alcuni dei laghi di montagna in Lombardia, perle da conoscere e visitare per una gita fuori porta, immersi nella natura: alcuni da raggiungere in automobile, altri a piedi con passeggiate o trekking o in biciletta.

Lago Palù: si trova in montagna in Lombardia

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Lago Palù: specchio d’acqua in montagna in Lombardia
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Dove andare in montagna in Lombardia

La Lombardia, terra di contrasti tra l’effervescente vita urbana di una metropoli come Milano, sempre in continuo movimento e in evoluzione, e la tranquillità delle sue vette montuose, è una regione che offre paesaggi straordinari e una moltitudine di attività da vivere sia d’inverno che d’estate.

Le montagne lombarde sono un autentico paradiso per gli appassionati di sport, natura e cultura, un angolo d’Italia che, con le sue infinite possibilità, soddisfa ogni desiderio, a prescindere dalla stagione. Scoprire dove andare in montagna in Lombardia significa immergersi in un mondo di bellezza naturale, tradizione e, soprattutto, esperienze che sanno regalare emozioni in ogni periodo dell’anno.

Ecco alcuni dei luoghi imperdibili da visitare per chi vuole conoscere dove andare in montagna in Lombardia, con le loro meraviglie da scoprire sia sotto il manto bianco della neve che sotto il caldo sole estivo.

Valchiavenna, rifugio tra storia e natura

La Valchiavenna, che si estende nella parte nord-occidentale della Lombardia, è una delle valli più suggestive della regione. Questo angolo incantato è perfetto per chi cerca una montagna ricca di storia e tradizione. In inverno, la Valchiavenna è famosa per le sue stazioni sciistiche, tra cui Madesimo, una delle località più apprezzate dagli sciatori esperti e dai principianti. Le piste sono ampie e ben preparate, con numerose opportunità anche per chi vuole praticare lo snowboard o il freestyle. Le suggestive vette innevate creano scenari mozzafiato, ideali per chi ama sciare immerso in un contesto naturale unico.

Ma la Valchiavenna non è solo una meta invernale. Durante l’estate, la valle si trasforma in un paradiso per gli amanti delle escursioni e delle passeggiate. Le montagne circostanti offrono numerosi sentieri che, con difficoltà variabili, permettono di esplorare luoghi come l’Alpe Motta o il Lago di San Giacomo. La bellezza della natura incontaminata si fonde con il fascino dei piccoli borghi, dove la tradizione locale è ancora ben viva. Non manca la possibilità di scoprire i numerosi antichi mulini e le chiese storiche che punteggiano la valle, testimoni di un passato ricco e affascinante.

Valchiavenna

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I paesaggi della Valchiavenna

Valtellina, la regina di sport e relax

Famosa in tutto il mondo per i suoi vini pregiati e per l’eccellenza enogastronomica (pizzoccheri con casera filante, sciatt e bresaola vi dicono qualcosa?), la Valtellina è anche una meta ideale per chi ama la montagna. Durante l’inverno, le sue piste da sci, come quelle di Livigno e Bormio, sono tra le più rinomate d’Italia. Livigno è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci, grazie alla vastità del comprensorio e alla qualità delle sue strutture. A Bormio, invece, oltre alla pratica degli sport invernali, si possono apprezzare le terme naturali, un’oasi di benessere dove rilassarsi dopo una giornata di sci.

In estate, la Valtellina offre un paesaggio completamente diverso ma altrettanto affascinante. I monti si trasformano in un’immensa palestra naturale per gli appassionati di trekking, mountain bike e arrampicata. Sentieri come quelli che portano al Passo dello Stelvio o alla Val di Rezzalo sono imperdibili per chi cerca di immergersi completamente nella natura.

Val Brembana, cuore delle Prealpi Lombarde

La Val Brembana, situata nell’area sud-occidentale della Lombardia, è una destinazione ideale per chi cerca una montagna un po’ più tranquilla e meno turistica, ma ugualmente affascinante. In inverno, le stazioni sciistiche di Foppolo e Carona offrono una varietà di piste adatte a tutti i livelli, ma con un’atmosfera decisamente più rilassata rispetto alle grandi località di montagna. Il contesto naturale, incorniciato da pini e abeti, rende ogni discesa un’esperienza unica, con panorami che spaziano dalle cime innevate ai piccoli paesini in basso.

Durante l’estate, la valle si trasforma in un’oasi di pace, perfetta per il trekking e per esplorazioni in bicicletta. La bellezza selvaggia del Parco delle Orobie è un invito a immergersi in un mondo di cascate, laghi alpini e boschi secolari. Luoghi come l’Alpe Arera e il Lago del Diavolo sono perfetti per escursioni giornaliere che permettono di scoprire panorami mozzafiato, da vivere con la calma e la tranquillità che solo una valle meno conosciuta può regalare.

Val Brembana

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I laghi e i monti della Val Brembana

Laghi e montagne dell’Alto Lario

Infine, l’Alto Lario, che si affaccia sul Lago di Como, è una zona che unisce la bellezza delle montagne con quella dei laghi. Durante l’inverno, le vette che circondano il lago offrono opportunità di sci nelle stazioni di Colico e Pian di Spagna, ma la vera magia di questa zona si rivela nei suoi laghi alpini, come il Lago di Mezzola e il Lago di Como. Le passeggiate nei boschi o lungo i sentieri che costeggiano il lago offrono un’esperienza unica di contatto con la natura. Ma non solo: i dintorni del Lago di Como sono perfetti per chi voglia fare una gita nei pittoreschi borghi che lo costeggiano, fermandosi anche a dgustare un risotto o una frittura di pesce di lago, freschissimo e succulento.

D’estate, il territorio è perfetto per le escursioni in montagna o per praticare sport acquatici come il kayak e la vela. In alternativa, ci si può rilassare sulla riva del lago, godendo della frescura dell’acqua e dei panorami spettacolari, dove le montagne si riflettono dolcemente nel blu del lago. È una meta ideale per chi cerca il contrasto tra il fascino delle vette e la serenità delle acque lacustri.

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Le mete meno affollate dove sciare alle porte Milano

Gli appassionati di sci non vedono l’ora di rimettere gli scarponi ai piedi e di lanciarsi giù lungo le piste innevate. Attenzione, però, a non affollare tutti quanti gli stessi posti. Ecco perché abbiamo pensato di ricordarvi che in Italia ci sono stazioni sciistiche meno note e quindi anche meno affollate dove potere andare a saziare la vostra sete di sci. A pochi chilometri da Milano sono tantissime le località da raggiungere per una sciata anche in giornata. Ecco quali sono le più consigliate.

Le mete sciistiche della Lombardia

Le Alpi lombarde non hanno nulla da invidiare a quelle delle altre regioni del Nord Italia. Ora, poi, che si stanno preparando alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, ci sono già delle grandi novità. Inoltre, per chi non scia ma vuole comunque trascorrere una vacanza in montagna, qui si trovano piccoli borghi, tante possibilità di fare attività extra sci e persino di scaldarsi nelle piscine di acque termali. Ecco dove andare a sciare in Lombardia d’inverno.

Inverno in Valtellina

È decisamente la zona più famosa della Lombardia dove andare a sciare. Bormio (dove si terrà il superG e la discesa libera maschile) e Livigno prima di tutto, ma anche Aprica, Santa Caterina Valfurva e Madesimo sono le mete invernali più rinomate della Valtellina. E poi ci sono quelle meno note, come Valmalenco, Cima Piazzi e Teglio che costituiscono comunque il Comprensorio Aprica e Corteno che comprende 50 chilometri di piste. A Bormio si può siare sulla mitica Stelvio, una delle piste da sci più iconiche e impegnative del mondo, famosa per il suo tracciato tecnico, le pendenze mozzafiato e la capacità di mettere alla prova anche i campioni più esperti. È stata inaugurata nel 1982 ed è diventata fin da subito famosa per aver ospitato due edizioni dei Campionati mondiali di sci alpino (1985 e 2005), due finali di Coppa del Mondo (1995 e 2008) e, dal 1993, è teatro della discesa libera maschile di Coppa del Mondo. Con una lunghezza di 3.442 metri e un dislivello di 1.023 metri, rappresenta una sfida unica che affascina e intimorisce al tempo stesso.

Sciare nelle Valli bergamasche

Qui si scia sulle Alpi Orobie, le stesse dell’Aprica, per intenderci, in quanto questa zona sciistica si trova appena sotto la Valtellina. Comprende più di 200 km di piste e, tra le località migliori dove trovare belle piste ma anche altre attività e divertimento, c’è il comprensorio sciistico Foppolo-Carona in Val Brembana, 22 km di piste e sette impianti di risalita che arrivano fino ai 2.130 metri di quota. Ci sono anche i Piani di Bobbio, 35 km di piste e otto impianti che portano a quasi 2mila metri e una moderna cabinovia che parte dal delizioso paese di Barzio per raggiungere altrettante piste di sci alpino, sci nordico, snowboard, fondo, telemark e anche bob e slittino. Ai Piani di Bobbio c’è la pista pià famosa, la Pista Cedrino, classificata come una pista nera, di circa un chilometro, quindi un tracciato dedicato agli sciatori più esperti. È una pista sicuramente molto tecnica e caratterizzata da una forte pendenza, aspetti che la rendono sicuramente una sfida interessante per gli amanti dello sci. Si trova sul versante Valtorta, che è meno affollato rispetto alle altre aree del comprensorio.

Le stazioni sciistiche di Como e Lecco

Siamo soliti associare questa zona lombarda al lago e alle attività legate al lungolago. Invece, le provincie di Como e di Lecco comprendono anche delle località di montagna dove è possibile andare a sciare, anche in giornata. Prendete la Valsassina, per esempio, e le montagne del Lago di Como, molto comode per chi arriva da Milano – da cui partono i “bus della neve” – o dalle città del Nord. Qui ci sono stazioni sciistiche come Bobbio, Artavaggio, Piani d’Erna, Pian delle Betulle, anche detto Ultimo Paradiso, un luogo isolato e tranquillo, dove la natura è sempre stata rispettata e conservata, con il suo laghetto alpino, la caratteristica chiesetta degli Alpini e le piccole casette armonicamente integrate nel paesaggio, e la località di Valtorta, sul versante bergamasco. Il comprensorio di Bobbio & Valtorta comprende 35 km di piste per lo sci alpino ed è particolarmente adatto alle famiglie, la maggior parte delle piste sono infatti adatte anche agli sciatori principianti. Quest’inverno peraltro c’è una nuova area per i bob.

Le piste della montagna bresciana

Anche Brescia e provincia sono famose più per altre attrattive che non per lo sci, tanto da essere il secondo polo turistico della Lombardia grazie ai laghi Garda, Iseo e Idro, all’offerta culturale, a tre siti Unesco e anche all’enogastronomia, con l’area del Franciacorta. Eppure, la montagna bresciana, con le sue tre valli, Camonica, Sabbia e Trompia, ha anche un aspetto invernale non da poco, specie per le famiglie, con sette comprensori sciistici che partono dai mille metri fino ad arrivare ai 3.000 del ghiacciaio Presena. Ci sono località come Ponte di Legno – la più famosa, forse – nel comprensorio Pontedilegno-Tonale o come Gaver e Bagolino o ancora Maniva mentre in Val Palot, i bambini dai 6 ai 10 anni possono sciare per tre giorni con skipass e maestro gratis.

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Dove andare ai Piani di Bobbio se non scia

I Piani di Bobbio sono una delle destinazioni più apprezzate della Lombardia per gli amanti della montagna, un luogo che affascina ogni anno migliaia di visitatori per la sua posizione strategica e la varietà di attività che offre. Situata nel cuore della Valle di Valsassina, ai piedi delle Grigne, questa località è famosa per il comprensorio sciistico e per le sue piste da sci, ma è altrettanto nota per la vasta gamma di esperienze che si possono vivere anche senza sciare.

In effetti, non è necessario indossare gli sci per godere della bellezza di questi luoghi. Se siete alla ricerca di un’opportunità per immergervi nella natura incontaminata, i Piani di Bobbio offrono molteplici alternative pensate proprio per chi preferisce trascorrere il tempo in modo più tranquillo. Dalle passeggiate sulla neve alle escursioni con le ciaspole, passando per momenti di relax nei rifugi tipici della zona, questa località è ideale anche per famiglie, escursionisti, e per chiunque voglia semplicemente respirare aria fresca, lontano dal trambusto quotidiano.

Ciaspolate nei boschi innevati

Una delle attività più affascinanti da fare ai Piani di Bobbio senza sciare è ciaspolare. La montagna innevata diventa il teatro perfetto per escursioni con le ciaspole, una pratica che permette di immergersi nella bellezza dei boschi senza lo stress degli sci. Il percorso più famoso parte da Baiedo, una frazione di Pasturo, e conduce alla chiesetta di San Calimero. Questa escursione è adatta a tutti, con un itinerario di difficoltà media che si snoda tra i boschi di faggi e conifere.

In alternativa, per chi cerca un’esperienza più completa, è possibile intraprendere percorsi che conducono ai rifugi, come il rifugio Riva o il rifugio Sassi Castelli. Entrambi i rifugi sono facilmente raggiungibili dai Piani di Bobbio e offrono escursioni con le ciaspole anche per principianti. Gli itinerari sono ben segnalati e permettono di esplorare le montagne in tutta sicurezza, mentre si può godere di panorami mozzafiato.

Se non si è mai provato a camminare con le ciaspole, ai Piani di Bobbio è inoltre possibile noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria. Gli itinerari più facili sono perfetti per chi è alle prime armi o per chi vuole portare i bambini a vivere la neve. Un percorso molto apprezzato è quello che conduce all’ex Albergo Pequeno, un hotel dismesso degli anni ’60. Si tratta di un tragitto pianeggiante, con solo 130 metri di dislivello, che offre la possibilità di fare un’esperienza piacevole e rilassante sulla neve, senza troppa fatica.

Escursioni notturne

Per chi desidera vivere un’esperienza unica e affascinante, un’escursione notturna con le ciaspole è un’opzione imperdibile. Una delle più suggestive è quella in Val Biandino, che porta al rifugio Madonna della neve di Introbio. L’itinerario si sviluppa su un anello di 3 km con un dislivello di 140 metri, ideale per chi cerca tranquillità e bellezza in un paesaggio incontaminato.

Le escursioni notturne sono particolarmente spettacolari nelle serate di luna piena o sotto un cielo stellato, quando il paesaggio innevato assume un’atmosfera magica. Questa attività, che non richiede esperienze precedenti, è un’opportunità per godere della montagna da una prospettiva diversa.

Rilassarsi nei rifugi montani

Anche senza sciare, i rifugi sono una tappa obbligata per chi visita i Piani di Bobbio. Oltre a essere luoghi perfetti per una pausa durante una ciaspolata, i rifugi offrono un’accoglienza calorosa, pranzi e cene tipiche della montagna. Polenta, formaggi locali e piatti rustici sono solo alcune delle prelibatezze che si possono assaporare.

Polenta, formaggi

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Un gustoso piatto di polenta al formaggio

Il rifugio Sassi Castelli, ad esempio, è raggiungibile facilmente dai Piani di Bobbio, sia a piedi che con la funivia da Moggio. Qui è possibile fare una pausa e godere della tranquillità del paesaggio montano, gustando piatti tipici preparati con ingredienti freschi e locali.

Birdwatching e natura

I Piani di Bobbio, grazie alla loro posizione privilegiata, sono un punto di osservazione ideale per gli amanti della natura e del birdwatching. Durante le escursioni, è possibile ammirare la fauna locale e, con un po’ di fortuna, avvistare alcune specie di uccelli tipiche della zona. La biodiversità della montagna rende ogni passeggiata un’opportunità unica per entrare in contatto con la natura e osservare la vita che popola questi luoghi anche durante l’inverno.

Centri benessere e strutture termali

Se dopo una giornata di cammino sulla neve desideri un po’ di relax, i dintorni dei Piani di Bobbio offrono diversi centri benessere dove è possibile concedersi un trattamento rigenerante. Le strutture termali locali sono perfette per combattere il freddo invernale e rigenerarsi con massaggi, saune e bagni caldi. Un’ottima opzione per chi cerca un po’ di riposo e benessere in mezzo alla natura.

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Le piste da sci di Bormio

Nel cuore della Valtellina si trova una delle località sciistiche più amate e rinomate di tutta Italia, e non solo: Bormio. Si tratta di un vero e proprio gioiello alpino, nel bellissimo Parco Nazionale dello Stelvio, un luogo dal fascino unico e dove godere di un mix tra panorami mozzafiato e piste da sci indimenticabili ed ideali per gli sciatori di qualsiasi livello, dai più esperti ed amanti del brivido ai più principianti.

Il comprensorio sciistico di Bormio

Il comprensorio sciistico di Bormio, chiamato anche Bormio Ski, è un’area che vanta più di 50 chilometri di piste e servita da diversi e moderni impianti di risalita. La varietà di questo territorio e delle sue piste consente a tutti di vivere un’esperienza sportiva davvero entusiasmante. I diversi percorsi, infatti, possono essere percorsi da principianti ed esperti, i quali possono anche godere di panorami unici sulla valle, passando dagli oltre tremila metri del monte Cima Bianca ai 1224 metri della cittadina di Bormio.

Le piste da sci di Bormio: Bormio 2000 e 3000

Bormio 2000 Bormio 3000 rappresentano il cuore del comprensorio sciistico di Bormio. Entrambe queste aree rappresentano un punto cruciale per l’attività sciistica della zona in quanto da qui tutti gli sportivi, sciatori e snowboarder, ma anche appassionati di montagna, possono partire alla discesa di diverse piste oppure godere di servizi e paesaggi panoramici indimenticabili.
Nello specifico, Bormio 2000 è l’area sciistica del comprensorio situata a 2000 metri d’altezza e dalla quale partono alcune delle piste più frequentate e ricercate di Bormio. L’area, invece, denominata Bormio 3000 si trova ad oltre tremila metri di altitudine ed è anche la vetta più alta del comprensorio Bormio Ski. Da qui partono le piste più spettacolari della zona e che, tecnicamente, sono adatte a tutti quegli sciatori più esperti ed amanti dell’adrenalina. Insomma, percorsi unici e decisamente unici.
Panorama di una pista di sci a Bormio, in Lombardia, con montagne innevate sullo sfondo

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Panorama dall’alto di una pista da sci a Bormio

Come arrivare alle piste da sci di Bormio

Raggiungere questo fantastico comprensorio sciistico è molto semplice, ed è possibile farlo utilizzando sia automobili proprie che mezzi pubblici. In auto, ad esempio, è possibile arrivare in circa 3 ore dalle principali città della Lombardia, come Milano o Brescia, percorrendo le principali strade statali della regione. Data la sua posizione, è possibile raggiungere facilmente le piste da sci di Bormio anche dalla Svizzera, attraversando il Passo del Bernina o il Passo dello Stelvio (solo nel periodo di apertura estivo). Una volta arrivati a destinazione è possibile raggiungere direttamente il parcheggio di Bormio 2000 oppure arrivare al parcheggio Funivie, dal quale usufruire degli impianti di risalita dal Paese.

Per chi, invece, preferisce raggiungere le piste da Bormio con i mezzi pubblici è possibile utilizzare il treno, arrivando alla stazione ferroviaria di Tirano, distante circa 30 chilometri da Bormio e poi continuare con il servizio autobus, oppure direttamente in bus tramite il servizio diretto Milano-Bormio o Brescia-Bormio.

Orari e prezzi del comprensorio sciistico di Bormio

La Pista Stelvio apre generalmente da fine Novembre ad inizio Aprile, a seconda delle condizioni meteorologiche della zona. Gli orari d’apertura rispettati dall’impianto vanno dalle 8:30 del mattino alle 16:30 del pomeriggio. Anche in questo caso però, a seconda del meteo, questi possono cambiare. Di conseguenza si consiglia, prima di spostarsi, di controllare sul sito web dedicato o telefonicamente.

Il prezzo d’acquisto per lo Skipass giornaliero varia a seconda della giornata. Infatti, il prezzo per gli adulti durante la settimana è di 35,00€, mentre nel weekend è di 59,00€. Allo stesso tempo, si riduce di pochi euro per i Senior 56,00€ nei giorni festivi, per gli Junior (fino a 16 anni di età) 36,00€ e per i bambini 24,00€.

Ecco una lista di alcune delle più belle e frequentate piste da sci di Bormio, con tutte le informazioni utili per passare le prossime giornate sulla neve.

Pista Stelvio

Questa pista è una delle più famose al mondo, conosciuta per la sua spettacolare discesa che ospita, fra l’altro, la Coppa del Mondo di sci alpino. Percorrere questa discesa vuol dire vivere ed affrontare una sfida tecnica indimenticabile, che ogni anno è in grado di attrarre professionisti, appassionati e molti curiosi.

La lunghezza di questa pista supera i tre chilometri di lunghezza ed ha tratti di notevole pendenza. Proprio per questo la Pista Stelvio viene riconosciuta come pista nera.

Attività extra su Pista Stelvio

Come già anticipato, questa pista è molto conosciuta per ospitare le gare della Coppa del Mondo, permettendo di vivere un’esperienza unica a tutti gli appassionati sportivi. Oltre a questo, su questa pista è possibile praticare anche sci notturno, grazie alla presenza di un percorso illuminato perfettamente. Sono anche presenti percorsi panoramici in mezzo alla natura e perfetti per lunghe ciaspolate.

Pista Stelvio a Bormio al tramonto, con la città di Bormio in primo piano e panorama sullo sfondo

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Pista Stelvio a Bormio, famosa per la Coppa del Mondo di sci

Pista Betulle

Questa pista è riconosciuta come pista rossa, dedicata sia agli sciatori più esperti e coraggiosi che agli sportivi di livello intermedio. È caratterizzata da un dislivello che raggiunge anche i cinquecento metri di dislivello, con ampie curve che regalano a tutti i discesisti una vista panoramica unica sul territorio circostante.

Pista Betulle inizia a Bormio 2000 e si snoda attraverso affascinanti e suggestivi boschi, per un’esperienza decisamente immersiva nella natura delle montagne di Bormio.

Attività extra su Pista Betulle

Pur essendo una pista dedicata principalmente allo sci alpino, Pista Betulle offre la possibilità ai diversi sportivi di poter praticare altre discipline come lo snowboard, grazie alla larghezza del tracciato, o ciaspolate, lungo i sentieri adiacenti alla pista e che consentono anche, agli amanti della fotografia, di catturare scatti unici e mozzafiato del panorama circostante.

Pista Bosco Basso

Pista Bosco Basso è una delle piste più accessibili di tutto il comprensorio, adatta agli sciatori di qualsiasi livello, anche per principianti e sciatori alle prime armi. Questo percorso permette ai visitatori di vivere una giornata immersi nella natura, tra boschi e panorami innevati senza eguali.

Anche questa pista inizia a Bormio 2000 e gode di un manto nevoso molto apprezzato dagli sportivi, grazie anche alla manutenzione e alla presenza di innevamento artificiale, garantendo così un’attività piacevole nelle giornate di afflusso più elevato.

Attività extra su Pista Bosco Basso

Questa pista non è dedicata solo agli amanti dello sci, bensì offre una serie di attività sulla neve per tutti gli amanti della montagna e degli sport invernali. Infatti, il paesaggio naturale in cui si trova questa pista è unico e già questo “vale il prezzo del biglietto”. Ci sono diversi sentieri, che permettono di immergersi nella natura, rilassandosi con lunghe ciaspolate, oppure diversi rifugi, dove rilassarsi e riposarsi tra una discesa e l’altra, gustando i sapori locali.

Impianti di risalita del comprensorio sciistico di Bormio in Lombardia

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Impianti di risalita sulle piste da sci di Bormio

Pista Zeda

Si tratta di una delle piste più affascinanti ed impegnative del comprensorio sciistico di Bormio. La lunghezza di Pista Zeda supera i tre chilometri di lunghezza e, partendo da Bormio 2000, scendo fino ad un’altitudine di 1400 metri, per un percorso sciistico che alterna tratti più rapidi e veloci a sezioni considerate più moderate. Un’alternarsi che trasforma la discesa su questa pista molto apprezzata e dinamica.

Attività extra su Pista Zeda

Pista Zeda, grazie alle sue caratteristiche, attira molti amanti dello sci e della neve, ma non solo. Infatti qui è possibile godere di condizioni di neve ottimali, anche perché esposta al sole. Inoltre, oltre allo sci alpino, è possibile affrontare il percorso in snowboard e, tra una discesa e l’altra, gustare un buon piatto di pizzoccheri o di polenta, ideali per rigenerarsi all’interno dei rifugi. Per chi non ama sciare, ma vuole godersi l’ambiente, si consiglia vivamente di non farsi sfuggire questa località sulle montagne di Bormio.

Pista Pian dei Larici

Questa è, probabilmente, l’ultima pista di Bormio dedicata ad un pubblico di sciatori di livello intermedio, che desiderano passare una giornata sulla neve non troppo impegnativa, ma sicuramente soddisfacente dal punto di vista sportivo. Questa pista scende lungo un paesaggio davvero affascinante, che regalano agli sciatori un’atmosfera molto suggestiva.

Attività extra su Pista Pian dei Larici

La ciaspolata è una delle esperienze più praticate a Pian dei Larici e, proprio per questo, non è difficile trovare amanti e praticanti di questa disciplina intenti a vivere una giornata immersi nella neve e nella natura. Anche gli amanti dello snowboard apprezzano questa discesa, grazie alla presenza di curve ampie, ideali per questo sport invernale sempre più praticato.

Pista Bimbi al Sole

Come già accennato in precedenza, Bormio è una località ideale per grandi e bambini che vogliono passare una giornata sulla neve ed in compagnia. Le famiglie, infatti, possono trovare in questo comprensorio alcune piste perfette per bambini o piccoli sciatori alle prime armi. Fra queste proprio Pista Bimbi al Sole. Qui i più piccolo possono esercitarsi sugli sci senza affrontare difficoltà eccessive, su un percorso breve ed una pendenza molto dolce, in un ambiente rilassante e protetto.

Attività extra su Pista Bimbi del Sole

I genitori che accompagnano i bimbi a vivere questa esperienza sulla neve, possono approfittare della vicinanza a scuole di sci specializzate, dove prendere lezioni private o partecipare a corsi di gruppo, con l’obiettivo di imparare e migliorare le proprie abilità e magari un giorno divertirsi sulle piste più impegnative. Inoltre, i bambini possono partecipare anche a diverse attività ludiche nei rifugi vicini, come giochi sulla neve o piccole escursioni: l’occasione unica per passare una giornata sulla neve assolutamente memorabile.

Bambini che si allenano a sciare alla scuola di sci presente alle piste da sci di Bormio in Lombardia

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Scuola di sci per bambini sulle piste di Bormio

Le piste di Bormio, grazie alla cornice naturale in cui sono inserite, possono essere considerate fra le migliori stazioni sciistiche della Lombardia, per una vacanza sulla neve assolutamente imperdibile e a portata di tutti.