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Le vere location dove è stata ambientata la serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati”

La serie Tv Amazon Prime “Ascolta i fiori dimenticati” (titolo originale “The Lost Flowers of Alice Hart”), tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice australiana Holly Ringland e che vede protagonista Sigourney Weaver, è stato ambientato in luoghi straordinari dell’Australia tanto che, appena uscita, pare che Google abbia ricevuto un boom incredibile di ricerche riguardanti un luogo che nella realtà neppure esiste.

La giovane co-protagonista della serie, Alice Heart, nipote di June (Sigourney), intrepretata dall’attrice Alycia Debnam-Carey, si ritrova per caso a lavorare come guida di un parco nel Northern Territory australiano, il famoso Red Center, il deserto rosso dove si trova anche il simbolo dell’intero continente, Uluru-Ayers Rock.

Il parco dove lavora Alice è il Mia Tukurta National Park, un luogo però inesistente nei pressi dell’altrettanto cittadina dal nome di fantasia Agnes Bluff; quindi, non cercatelo neanche perché non lo troverete sulle mappe. Tuttavia, la serie è stata davvero girata in questa zona dell’Australia e se l’avete vista e siete rimasti affascinati dalle location che avete scoperto, ecco dove sono veramente.

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Fonte: IPA

Il cast della serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati”

Canyon, laghi e rocce rosse

La serie Tv “Ascolta i fiori dimenticati” è stata girata in diversi luoghi dell’Australia centrale, tra cui Alice Springs Desert Park, Simpsons Gap, Standley Chasm, la Ormiston Gorge e in due piccoli resort, Ooraminna e Undoolya Station. Sono tutti siti, naturalistici e no, nell’area di Alice Springs, la cittadina più popolata di tutto l’outback australiano, circondata dal deserto rosso, punto d’intersezione di tutte le strade che la collegano alla costa del Paese, da Nord a Sud, e attraversata da uno dei treni più suggestivi del pianeta che taglia in due l’Australia collegando Darwin, sulla costa Nord, con Adelaide, sulla costa Sud: The Ghan.

Lontanissima dalle altre città, le più vicine sono Darwin e Adelaide, che distano circa 1500 km. Ci troviamo nel centro geografico dell’Australia, insomma, in un territorio desertico e poco densamente abitato, terra di popoli aborigeni da almeno 50mila anni. Inutile dire che il fascino che sprigiona questa vasta zona selvaggia, primordiale, dai cieli incredibilmente tersi è unico e, se non avete ancora visto la serie Amazon, ve ne innamorerete. La natura è parte integrante della storia che non vogliamo spoilerarvi.

Il fascino di Alice Springs Desert Park

Il parco comprende una zona desertica, ma anche una molto verde. Qui ci sono letti di fiumi asciutti e fitti boschi pieni di vita. Sono tantissime le specie animali autoctone che ci vivono, dai canguri ai dingo ai rettili più strani, come il Diavolo spinoso, per esempio. Alice Springs Desert Park è ricco di sentieri da percorrere per andare alla sua scoperta. È la porta d’accesso ai MacDonnell Ranges, quelle montagne che svettano nel centro dell’Australia e attraversate solamente da una strada lunghissima.

Un tuffo a Simpsons Gap

Uno dei segreti più nascosti che vediamo nella serie è Simpsons Gap, un canyon nella omonima catena montuosa che, secondo la credenza aborigena, che chiamano Rungutjirpa, era popolato da giganti. Qui si trova una pozza d’acqua permanente dove gli abitanti della zona di Alice Springs, che dista solo 18 km, amano venire a rinfrescarsi nella stagione torrida. All’alba e al tramonto è facile incontrare i wallaby che vengono ad abbeverarsi e a nutrirsi di arbusti che crescono tra le rocce rosse. È qui che Alice e Dylan, che fa il ranger del parco, vanno a fare camping una notte.

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Fonte: 123rf

Simpsons Gap nel Northern Territory in Australia

Trekking nella gola di Standley Chasm

È una zona privata, appartenente alla popolazione aborigena degli Arrernte Standley Chasm, anche conosciuta come Angkerle Atwatye, che significa “Fenditura di acqua”, nella catena montuosa della MacDonnell Ranges. I corsi d’acqua, qui, hanno scavato la roccia per milioni di anni creando gole, caverne e altissime pareti rocciose di un rosso-arancio acceso, specie nelle ore di maggiore luce. Una sorgente fa sì che intorno alla gola si sia sviluppata la vita animale e vegetale.

Lucertole, wallaby e piante antichissime e rarissime popolano tutta l’area. Inutile dire che si tratta di una zona sacra agli aborigeni e, come di vede chiaramente nella serie, ai turisti è vietato l’accesso a certe zone e soprattutto la raccolta dei fiori. È qui che Alice e Dylan s’incontrano per la prima volta.

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Fonte: 123rf

La formazione geologica di Standley Chasm ad Alice Springs in Australia

La spiaggia segreta della Ormiston Gorge

Alice, Dylan e il gruppo dei ranger amano immergersi nelle acque del lago che si nasconde dentro la Ormiston Gorge, uno specchio d’acqua rigenerante per queste zone così torride su cui s’affaccia una bella spiaggia. Fa parte del West MacDonnell National Park e lo si raggiunge dopo aver attraversato alte pareti di roccia rossa. I più sportivi possono percorrere un sentiero che attraversa la gola per tre o quattro ore a seconda dell’allenamento. Ci vivono alcune specie rare autoctone come il Dunnart dalla coda lunga e il Central Rock Rat, topolini di roccia che esistono solo qui e che riportano il visitatore indietro fino alla preistoria.

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Fonte: 123rf

La spiaggia segreta della Ormiston Gorge, nel Northern Territory

Dove vive Alice Hart

Per girare le scene di vita della famiglia Hart, il regista australiano Glendyn Ivin ha scelto due piccoli resort a gestione familiare che rappresentano al meglio lo spirito dell’outback australiano: Ooraminna e Undoolya Station. La prima è dove vive Alice da bambina con la sua famiglia, mentre la seconda, che è stata la più antica fattoria australiana, è vivaio Thornfield, il luogo segreto dove vive e lavora la nonna June con la comunità di donne che è riuscita a salvare dalla violenza dei mariti.

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Fonte: IPA

La Undoolya Station dove è stato ambientato il vivaio Thornfield, casa di June Hart

Il cratere di Tnorala

Ma c’è un posto straordinario che, su tutti, ha attirato l’attenzione: un cratere talmente grande da essere visibile nella sua totalità solo dal satellite. Si tratta della riserva di conservazione di Tnorala, anche chiamata Gosses Bluff, che si trova a circa 175 chilometri da Alice Springs.

Per la popolazione aborigena, il cratere di Tnoralav ha un significato culturale ed è considerato un luogo sacro e, come per la maggior parte dei siti naturalistici australiani, è legato a una credenza del Dreamtime, quella di un gruppo di donne che, per ballare, avevano sistemato una neonata su una culla di legno che, rovesciatasi, avrebbe creato l’immensa voragine. In realtà, la formazione è stata causata da un’enorme cometa caduta 142 milioni di anni fa lasciando uno dei più grandi crateri d’impatto esistenti sulla Terra, con una circonferenza di cinque km. Così come se ne innamora Alice, tanto da decidere di fermarsi a vivere qui, se ne innamorerà chiunque lo veda.

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Fonte: 123rf

Il cratere Tnorala, uno dei più grandi al mondo, in Australia
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Dove è stata girata la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni”

A partire dal 27 dicembre del 2023 su Rai 2 va in onda una nuova serie Tv chiamata “Il giro del mondo in 80 giorni”. Un appuntamento atteso da molti telespettatori e che il secondo canale della Tv di Stato trasmetterà in quattro puntate, quindi due episodi a serata. Come preannuncia il titolo, si tratta di un telefilm basato sul celebre romanzo dello scrittore Jules Verne, pubblicato nel 1872, che racconta le avventure del gentiluomo inglese Phileas Fogg. Ma dove è stata girata la serie Tv che tutti desiderano vedere?

La trama della nuove serie Tv su Rai 2

Siamo a Londra nel 1872 e Phileas Fogg – interpretato dall’attore scozzese David Tennant – si trova seduto come il suo solito sul divano del Reform Club. Sta leggendo un articolo che racconta quanto il progresso tecnologico abbia cambiato il modo di viaggiare.

C’è poi la storia di una cartolina ricevuta da una donna amata e poi perduta, un messaggio sintetico che ha però l’incredibile potere di sconvolgerlo. Un piccolo dettaglio da non sottovalutare, perché sarà proprio questa cartolina ad indurlo a lanciare una scommessa piuttosto impossibile da vincere: circumnavigare il globo in soli 80 giorni.

Phileas si ritroverà ad abbandonare la sua caratteristica flemma e il divano dove ha passato i suoi ultimi vent’anni per fare appello a tutta la sua capacità di resistenza, adattamento e improvvisazione, contando sull’aiuto dell’astuto valletto francese Passepartout. Si unirà al viaggio che intraprenderà anche l’intrepida Abigail Fix, giornalista del Daily Telegraph e autrice dell’articolo che stava leggendo Fogg, nonché ideatrice dell’avventura che li vedrà uniti.

Oltre David Tennant, tra gli altri attori ci sono anche Ibrahim Koma e Leonie Benesch che sono stati diretti da Steve Barron, Brian Kelly e Charles Beeson.

Dove è stato girato

Come dice il nome stesso, la serie Tv “Il giro del mondo in 80 giorni” è stata girata in diverse parti del pianeta. Del resto, si tratta di una serie in costume in cui i personaggi viaggiano per il globo. Tuttavia, il telefilm è stato registrato in parte durante la pandemia e, per questo motivo, dopo aver cominciato le riprese all’inizio del 2020, la produzione ha subito una lunga battuta d’arresto durata circa un anno.

Quando si è potuto finalmente ricominciare, il set si è spostato in Sudafrica e Romania, dove tra teatri di posa e luoghi appositamente ricercati si è girato per un periodo di 5 mesi: sono stati registrati quattro episodi nel continente africano e quattro in Romania.

Ciò vuol dire che la Parigi che vedrete sullo schermo tv, così come Londra, l’Italia e così via, sono tutti luoghi fittizi, perché nei fatti i set di questa nuova serie Tv sono stati principalmente la Romania e il Sudafrica.

Quel che è certo, però, è che “Il giro del mondo in 80 giorni” non è solo un viaggio romantico e straordinario: è un insieme di mirabolanti avventure che permetteranno ai protagonisti di scoprire l’importanza della fiducia, della tolleranza e persino una più ampia visione del mondo e dell’amore.

Non resta che seguire e scoprire questa nuova e interessante avventura in televisione.

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Mete non convenzionali e set jetting: così viaggeremo nel 2024

Un altro anno è quasi finito e ci stiamo per affacciare sul 2024: come sempre accade, è tempo di fare qualche previsione su ciò che ci aspetta nella prossima stagione. Quali saranno i trend di viaggio che ci accompagneranno? A rivelarcelo è lo studio condotto da Expedia Group, grazie ai dati raccolti sulla propria piattaforma e al sondaggio che ha visto la collaborazione di ben 20 mila turisti in tutto il mondo. Scopriamo cosa è emerso di nuovo.

Le destinazioni ideali per il 2024

Iniziamo dalle destinazioni più scelte per il prossimo anno. Sulla scia del 2023, molti viaggiatori continueranno a visitare i luoghi già visti in film, serie tv e show di successo: cinema e televisione si rivelano essere dunque una forte spinta per il turismo, un fenomeno in crescita ormai da diversi anni. Il nostro Paese lo sa molto bene, tanto che nei mesi scorsi è nato persino il bollino “Viaggio in Italia”, un riconoscimento per tutti quei prodotti che hanno permesso di esportare le bellezze italiane in giro per il mondo attraverso la pellicola.

“I viaggiatori continuano a trarre ispirazione dagli show televisivi e dai film più popolari per la scelta delle mete, e il set jetting non mostra segni di arresto nel 2024″ – ha affermato Marco Sprizzi, direttore per l’Italia di Expedia Group. Il sondaggio condotto dall’azienda evidenzia ancora una volta questo trend: il 53% dei viaggiatori ha infatti dichiarato di aver prenotato (o quantomeno di aver già cercato online) una vacanza presso una particolare destinazione dopo averla vista in tv o al cinema. Naturalmente, il set jetting non è l’unico trend per il prossimo anno.

I nuovi trend di viaggio

Sta diventando sempre più sentito il fenomeno delle destination dupes, ma di cosa si tratta? Sono quelle mete alternative e meno affollate, la scelta ideale per chi non ama stare in mezzo alla gente e dover sgomitare per ammirare le bellezze locali. Negli ultimi tempi, l’overtourism è diventato un vero problema: ci sono destinazioni (un esempio su tutte è Venezia) che vengono letteralmente prese d’assalto dai turisti. Ciò si rivela drammatico su più fronti, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità – queste località soffrono moltissimo per una presenza così massiccia di visitatori.

Per fortuna, il sondaggio dimostra che si sta diffondendo sempre più una sensibilità inerente a questo problema. Molti viaggiatori scelgono dunque destinazioni alternative e meno convenzionali per le loro vacanze, spesso per motivi personali (il 45% ha ammesso di farlo per convenienza economica, dal momento che sono solitamente località dove i prezzi sono nettamente più bassi). Il 36% invece ama poter interagire maggiormente con la cultura locale e il 24%, infine, lo fa per supportare un turismo più sostenibile.

L’ultimo trend che è già emerso per il 2024 è quello del dry tripping: significa letteralmente viaggio a secco, dove per “a secco” si intende senza bere alcol. Negli ultimi anni, molte persone hanno deciso di adottare uno stile di vita più salutare e alcol-free, mentre altre rinunciano alle bevande almeno in vacanza per potersi godere meglio l’esperienza. Il 41% degli intervistati ha ammesso di voler prenotare un viaggio detox nei prossimi mesi. Ma quali sono le offerte più interessanti in questo settore? Le strutture si adeguano con un minibar che permetta una più vasta scelta di bibite analcoliche, mentre vanno per la maggiore esperienze come la preparazione di cocktail – analcolici, ovviamente.

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Il Cadore, set naturale di cinema e serie Tv

Con il profilo delle sue maestose montagne Patrimonio Unesco, i laghi di origine glaciale, i boschi di conifere, gli ampi pascoli puntellati di strade tortuose e di chalet di legno, il Cadore è il set naturale che ha ispirato registi e case cinematografiche ad ambientarvi film e serie Tv.

Da queste parti hanno girato il cinepanettone di Natale che vede protagonista Diego Abatantuono e la ex top model Carol Alt “Improvvisamente a Natale mi sposo”, ma è anche dove sono state ambientate le ultime stagioni della fiction RAI “Un passo dal cielo”. Scopriamo di quali luoghi si tratta.

Il set di “Improvvisamente a Natale mi sposo”

Siamo a San Vito di Cadore, in provincia di Belluno, dove le Dolomiti e il Lago di Mosigo – che per questo motivo da molti viene chiamato anche Lago di San Vito di Cadore – sono stati protagonisti fornendo una splendida cornice naturale che ha accolto la produzione del film “Improvvisamente a Natale mi sposo” diretto da Francesco Patierno nelle settimane di lavorazione del film uscito nelle sale italiane il 6 dicembre.

Il cast vede accanto ad Abatantuono, nei panni di nonno Lorenzo, e a Carol Alt nei panni di una promessa sposa dall’incerto passato Serena, anche Violante Placido nel ruolo della figlia Alberta, Michele Foresta (il Mago Forest) nei panni del direttore d’hotel Otto, Elio, il Sindaco Zandonai, e Nino Frassica nel ruolo di Don Michele, il prete ficcanaso.

Il film è il secondo capitolo della commedia natalizia “Improvvisamente Natale”, un film che ha debuttato con successo lo scorso dicembre su Amazon Prime Video. Anche per il sequel, le riprese hanno visto come set principale lo Chalet al Lago sul Lago di Mosigo.

Di primo impatto, sembra di trovarvi davanti a uno specchio d’acqua noto a tutti: il Lago di Braies. Sì, perché il Mosigo è davvero molto simile, soprattutto per quanto riguarda lo scenario naturalistico in cui è inserito. Le differenze sostanziali tra questi due magici laghi sono da riscontrare soprattutto nella loro grandezza e profondità.

Il Mosigo, infatti, potrebbe essere definito il “fratello minore” di Braies, in quanto più piccolo e meno profondo. In più, anche qui, insieme alla natura emozionante e alle acque cristalline, è stato costruito un suggestivo chalet che è anche ristorante, pizzeria e albergo.

Il Lago di Mosigo, però, è uno specchio d’acqua artificiale, che si fa spazio tra le cime sontuose delle Dolomiti. Visitarlo è un’emozione, anche grazie alle vette che si specchiano con eleganza nelle acque: c’è il profilo del Sorapiss, quello dell’Antelao e persino le linee della Croda Marcora. E lo chalet che si affaccia sul lago con la vista panoramica sulle Dolomiti lo rende un luogo particolarmente romantico, perfetto per celebrarvi un matrimonio (nella fiction ma anche nella realtà, per chi fosse interessato).

Il set di “Un passo dal cielo”

Lo Chalet al Lago è anche il nuovo commissariato della fiction televisiva “Un Passo dal cielo 6 – I guardiani” (l’ottava stagione uscirà nel 2025), che vede protagonista Daniele Liotti nei panni dell’ex comandante della Forestale, Francesco Neri, Enrico Ianniello nel ruolo del commissario Vincenzo Nappi, Gianmarco Pozzoli nelle vesti di Huber, Giusy Buscemi in quelle di Manuela Nappi, sorella del commissario, e Carlo Cecchi, nel ruolo di Christoph, un montanaro che vive con un’aquila che solo lui è riuscito ad addomesticare.

D’estate vengono organizzate escursioni alla scoperta dei luoghi della serie Tv. Attorno al lago, infatti, si sviluppano percorsi di nordic walking. Nella vicina località Mondeval è stato ritrovato lo scheletro di un cacciatore preistorico vissuto 7.000 anni fa, “l’uomo di Mondeval”, conservato oggi nel Museo di Selva di Cadore.

Da San Vito di Cadore, dopo una decina di chilometri, si arriva a Cortina e tra le escursioni è prevista quella alla Valle del Boite, che prende il nome dall’omonimo torrente che nasce ai piedi della Croda Rossa d’Ampezzo, attraversata dalla ciclabile delle Dolomiti. È una valle bellissima con scorci davvero mozzafiato. Non stupisce quindi che sia stato giudicato perfetto per ambientarvi film e serie Tv.

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“Unwanted”, la nave da crociera dove è stata ambientata la serie Tv

Chi ha seguito la serie Tv targata Sky “Unwanted: Ostaggi del mare“, tratta da libro di Fabrizio Gatti, giornalista noto per le sue inchieste da infiltrato sulle rotte dell’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa, intitolato “Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa”, e diretta da Oliver Hirschbiegel, si sarà sicuramente chiesto se la nave da crociera su cui è ambientata esista davvero.

La risposata è sì: la nave che è stata usata per la Orizzonte, la nave di “Unwanted”, almeno per le riprese esterne, esiste davvero. Invece, per le riprese degli interni, sono state ricreate cabine, corridoi, saloni e quant’altro all’interno di studi cinematografici. Solo la hall principale e i negozi sono quelli veri che si trovano a bordo.

La nave, con quel suo profilo bellissimo, modernissimo e inconfondibile, appartiene alla compagnia di navigazione Virgin Voyages, che fa rotta nel Mar dei Caraibi d’inverno e nel Mediterraneo d’estate, ed è la Valiant Lady.

Si tratta di una delle due navi di questa recentissima compagnia del gruppo Virgin di Richard Branson (l’altra è la Scarlet Lady), che ne ha in cantiere altre due, la Resilient Lady e la Brilliant Lady, tutte quante costruite dalla nostra Fincantieri di Sestri Ponente.

La nave Orizzonte di “Unwanted”

La nave protagonista assoluta della serie Tv, che nella fiction si chiama Orizzonte, è la Valiant Lady, varata nel 2022, e quindi nuovissima. Lunga 278 metri, ha una stazza di 110.000 tonnellate, circa il doppio del Titanic, ma meno della metà della Icon of the Seas, la nave da crociera più grande del mondo, e può ospitare 2.770 passeggeri (non 5mila come sostiene il comandante Arrigo Benedetti Valentini interpretato da Marco Bocci) e 1160 membri dell’equipaggio.

La Valiant Lady ha 17 ponti, di cui 13 a disposizione dei passeggeri per le cabine, le suite (sul ponte 15, dove sono presenti 78 lussuosissime suite RockStar da 200 metri quadri sviluppate anche su due livelli, dove alloggia Mary con i nonni), gli oltre venti ristoranti, alcuni con menu stellati, i numerosi bar, la spa, i negozi e tutte le altre zone entertainment. È la gemella della Scarlet Lady.

Le crociere della Valiant Lady

La Valiant Lady naviga d’estate nel Mar Mediterraneo. La nave salpa da Barcellona e fa scalo a Marsiglia, Cannes, Palma de Mallorca, Ibiza, Tolone, Marina di Carrara, Ajaccio in Corsica, La Spezia, Malaga, Funchal e Madeira. Una crociera a bordo della nave Virgin costa a partire da 1400 euro.

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Le location di “Napoleon”, dove Ridley Scott ha girato veramente il film

Il film di Ridley Scott celebra le gesta di uno dei personaggi più discussi al mondo, uno di quelli in grado di cambiare il corso della storia, in meglio o peggio a seconda del punto di vista. E il ruolo dell’Imperatore Napoleone, interpretato da un magistrale Joaquin Phoenix, premio Oscar per la sua interpretazione in “Joker”.

Il film “Napoleon” racconta l’ascesa e la sua caduta di Napoleone Bonaparte, passando per le vicende personali con la moglie Giuseppina, le battaglie politiche e militari, gestite con tattiche e strategie spesso visionarie ma anche vincenti.

Dov’è stato girato “Napoleon”

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il film “Napoleon” non è stato girato in Francia. Per girare le scene di Parigi, infatti, si è preferita un’altra location: l’Inghilterra. Per la cattedrale di Notre-Dame è stata scelta quella della cittadina di Lincoln, St. Mary’s Cathedral, la cui torre centrale è una delle più alte d’Europa.

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Fonte: IPA

Una scena di “Napoleon” con Joaquin Phoenix

Si tratta del perfetto prototipo di architettura gotica inglese, costruita nel Medioevo, su ordine dello stesso Guglielmo il Conquistatore.

Molte le dimore storiche che sono servite come set del film, sparse un po’ in tutte le contee. Nel Buckinghamshire è stata adoperata la Stowe House, una dimora del ‘600 ampliata nel corso dei secoli. Qui vi dimorò Luigi Filippo Alberto d’Orléans durante i suoi ultimi anni di vita dopo l’esilio.

Sempre nella stessa contea si trova un altro dei set del film: West Wycombe Park, una casa di campagna costruita a metà del ‘700, concepita come luogo di piacere per il libertino Sir Francis Dashwood.

Nell’Oxfordshire è stato scelto Blenheim Palace, una monumentale residenza di campagna inglese edificata nel XVIII secolo in stile barocco. All’origine era un regalo destinato a John Churchill, duca di Marlborough, da parte della nazione come ricompensa per le sue vittorie militari contro la Francia nel corso della guerra di successione spagnola. Il palazzo divenne presto il centro di intrighi politici. Il Palazzo rimase la residenza dei Churchill per tre secoli. Oggi è iscritto nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’Unesco.

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Fonte: 123rf

Blenheim Palace in Inghilterra

Nel West Sussex come location è stata scelta Petworth House che la moglie di re Enrico I d’Inghilterra donò al fratellastro, il Conte di Northumberland. Il nuovo proprietario fece subito rifare il grande giardino in stile elisabettiano.

Vi soggiornò anche il pittore romantico William Turner, il quale dipinse un quadro che aveva come soggetto proprio Petworth House. Ancora oggi, nella collezione d’arte della residenza sono comprese numerose opere di Turner oltre che opere di van Dyck e di Tiziano.

Nel Northamptonshire si trova un’altra dimora storica usata per le riprese di “Napoleon”, Boughton House, fatta costruire dal Duce di Montagu alla fine del 1600. La mansion è famosa per i suoi interni riccamente decorati, il mobilio e le tappezzerie ed è stata usata altre volte per riprese cinematografiche.

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Puoi vivere in un set cinematografico di Clint Eastwood

Si chiama cineturismo ed è molto più di un trend destinato a svanire col tempo. È un modo di viaggiare, di sognare e di emozionarsi che prevede di raggiungere tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo a pellicole e serie televisive. Città, quartieri, locali, ristoranti e poi, ancora, studi e set che si trasformano in destinazioni da inserire nelle nostre travel wish list per vivere esperienze straordinarie e indossare così i panni dei nostri protagonisti preferiti.

Eppure, c’è qualcosa di ancora più incredibile che gli appassionati del cinema possono fare, che non si limita a un viaggio o una vacanza e che, anzi, è destinato a cambiare per sempre la nostra vita. In Canada, infatti, è stato messo un vendita un ranch che in molti già conoscono, si tratta dell’intero set cinematografico del film Gli Spietati di Clint Eastwood. Chi vuole comprarlo?

Canada: vivere in un film di Clint Eastwood

Il sogno di cambiare vita e di trasferirsi altrove, in un piccolo borgo, per esempio, o in un paradiso terrestre, è qualcosa che ha fatto capolino nella mente di tutti, almeno una volta nella vita. E se vi dicessimo che adesso c’è la possibilità di vivere e di possedere un’intera città del selvaggio West?

Ci troviamo ad Alberta, in Canada, in uno dei territori più affascinanti e suggestivi del mondo che, a ogni stagione, cambia il suo volto trasformandosi nel palcoscenico degli spettacoli più grandiosi di Madre Natura. Proprio qui, tra laghi dalle mille sfumature di azzurro e montagne rocciose che incorniciano paesaggi da cartolina, esistono campi e praterie che si perdono all’infinito e che creano visioni da sogno.

Non è un caso che, proprio da queste visioni, Clint Eastwood si sia lasciato ispirare scegliendo questo territorio come set cinematografico di uno sei suoi film più iconici: Gli spietati. La pellicola pluripremiata, che ha visto le magistrali interpretazioni dello stesso regista e degli attori Gene Hackman e Morgan Freeman, esce ora dallo schermo e diventa realtà per chiunque voglia cambiare la sua vita. Il ranch e l’intero set del film sono stati messi in vendita. Al costo di 25 milioni di dollari si potrà quindi acquistare un’intera città del selvaggio West.

Gli interni del ranch che ha fatto da sfondo a “Gli Spietati” di Clint Eastwood

Fonte: Jam Press/Engel & Völkers / IPA

Gli interni del ranch che ha fatto da sfondo a “Gli Spietati” di Clint Eastwood

Il Ranch de “Gli Spietati” è in vendita

Conosciuto come The Ranch at Fisher Creek, questo pezzo di storia del cinema è ora in vendita e permetterà, a qualche fortunato nel mondo, di cambiare la propria vita e di trasformarla in un film. L’edificio, vi anticipiamo, è davvero maestoso. La proprietà si snoda su un terreno di oltre 3.000 metri quadri e comprende 33 camere da letto e 43 bagni.

Non mancano una sala giochi, dotata di biliardo e caminetto in pietra, aree di svago e di relax, un salone e una cucina, tutti presenti nel lodge principale. La proprietà, inoltre, ospita l’ufficio dello sceriffo, con due celle di prigione, delle stalle, una casa sul lago, una banca e una falegnameria. Ultimo, ma non per importanza, un saloon in stile vecchio west caratterizzato da una zona bar e una sala giochi. Il ranch è dotata anche di una chiesa con campanile.

Il set del film “Gli Spietati” di Clint Eastwood è in vendita

Fonte: Jam Press/Engel & Völkers / IPA

Il set del film “Gli Spietati” di Clint Eastwood è in vendita
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La città che è un set cinematografico en plein air: i luoghi iconici

Ci sono posti nel profondo del nostro cuore in cui custodiamo desideri e speranze. Luoghi che ci fanno sognare a occhi aperti e che vorremmo visitare almeno una volta nella vita. Tra questi ce n’è uno che brilla con una luce tutta sua: gli Stati Uniti d’America. Terra di infinite promesse e di opportunità, dove ogni sogno può diventare realtà.

Se avete in programma un viaggio oltreoceano, non potete assolutamente perdervi la meravigliosa città di Seattle. Conosciuta anche come la “Emerald City” per i suoi paesaggi lussureggianti, è un gioiello assoluto del Pacific North West.

Questa metropoli rappresenta il cuore pulsante della regione, sia dal punto di vista economico, sia culturale. Dagli incantevoli parchi e sentieri boscosi, alle acque scintillanti, fino ai moderni grattacieli che decorano l’orizzonte, è anche un importante centro di innovazione, che ospita alcune tra le aziende tecnologiche più influenti al mondo.

Senza dubbio una città affascinante, celebre non solo per i suoi quartieri storici, ma anche per un motivo che forse non tutti conoscono. Qui, infatti, sono stati girati innumerevoli film e serie tv che hanno catturato l’immaginazione di milioni di spettatori. Chi non ricorda l’immagine romantica di Seattle in “Insonnia d’amore“, o il ritratto intenso e coinvolgente della vita cittadina in “Grey’s Anatomy”?

Molto più di una semplice metropoli. È un palcoscenico a cielo aperto, una vera e propria icona della cultura cinematografica e televisiva, una meta che attende solo di essere raggiunta.

Seattle: una città da film

Seattle Stato di Washington

Fonte: iStock

Seattle, Stato di Washington

Le strade di Seattle sono state lo scenario di appassionanti storie d’amore, avventure mozzafiato, drammi avvincenti e intrighi fantascientifici. Queste produzioni le hanno dato un volto familiare, che in questi anni ha conquistato tutti noi.

Grazie alle trame coinvolgenti e ai personaggi memorabili, gli spettatori hanno potuto immergersi nella città, rendendola quasi un personaggio a sé stante.

Ci sono alcuni luoghi chiave che sono stati utilizzati, ad esempio, per le riprese della popolare serie televisiva “Grey’s Anatomy“. Il cast e la troupe sono stati avvistati numerose volte mentre filmavano al Kerry Park, noto per offrire uno dei panorami più suggestivi della città.

Inoltre, non possiamo non ricordare “Attraverso i miei occhi“, un film commovente sul legame indissolubile tra un uomo e il suo cane, che ha brillantemente catturato l’atmosfera distintiva della città. Anche “Insonnia d’amore”, interpretato da Tom Hanks e Meg Ryan, esalta la bellezza della metropoli che ha fatto da sfondo a un’indimenticabile storia d’amore.

Seattle è indubbiamente fotogenica e l’elenco dei set cinematografici potrebbe continuare all’infinito. Film come “10 cose che odio di te” e “The Adam Project” hanno portato alla luce l’indiscutibile fascino di questa città, e non c’è da stupirsi che sia diventata una location così tanto popolare.

Cosa vedere a Seattle

Ci troviamo nella regione del Pacific Nordwest, esattamente nello Stato di Washington, a meno di 150 miglia dal confine con il Canada. Qui, le montagne imponenti, le foreste lussureggianti e i fiumi possenti creano un panorama davvero incantevole.

La città è celebre per il suo skyline iconico, che viene dominato dalla futuristica Space Needle, una torre di osservazione alta 184 metri che regala un panorama mozzafiato sulla città e sulle magnifiche montagne di Olympic e Cascade. Un’esperienza visiva che lascia letteralmente senza fiato.

Ma Seattle non è solo questo. Uno dei luoghi più caratteristici è il Pike Place Market, tra i mercati pubblici più antichi degli Stati Uniti. I vivaci colori dei fiori freschi, i profumi invitanti dei prodotti locali e l’irresistibile profumo del pesce appena pescato sono solo alcune delle esperienze che vale la pena vivere.

Infine, il viaggio non sarebbe completo senza una visita al Lake Union, avvolti dall’atmosfera idilliaca che solo la location di un film celebre come “Insonnia d’amore” può offrire. Potreste affittare una delle pittoresche houseboat per essere cullati dal dolce ondeggiare delle acque mentre il panorama cittadino si disegna all’orizzonte.

Oppure salire a bordo di uno dei battelli che solcano le acque, lasciandovi rapire dalla magnifica vista e dalla calma circostante. E per un tocco di magia in più, concedetevi una cena all’Athenian Seafood Restaurant and Bar. Seduti sullo sgabello con la targa “Tom Hanks si è seduto qui“, vi sembrerà di far parte di una scena del vostro film preferito, vivendo un momento irripetibile che rimarrà impresso nel vostro cuore per sempre.

Seattle Stato di Washington

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Space Needle, Seattle, Stato di Washington
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“Un’estate fa”, le location dove è stata girata la serie tv

Mare cristallino e spiagge affollate fanno da sfondo a gran parte delle riprese di Un’estate fa, la nuova serie tv firmata da Davide Marengo e Marta Savina. La storia è un continuo viaggio tra passato e presente, mentre il protagonista (interpretato da Lino Guanciale in età adulta e da Filippo Scotti nella giovinezza) è alla ricerca di un ricordo perduto che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza. E se ai giorni d’oggi ci sono molte scene ambientate in città, con un tuffo indietro nel tempo ci ritroviamo alla scoperta di una costa bellissima, tra piccole calette e beach bar colmi di bagnanti. Ecco quali sono le location principali della fiction.

Le location in Puglia

Un’estate fa è una nuova produzione esclusiva Sky, distribuita in streaming su Now: nel cast ci sono nomi importanti, come Lino Guanciale e Claudia Pandolfi. Nel corso degli 8 episodi che caratterizzano la miniserie, sono tante le ambientazioni diverse che incontriamo. Dove sono state girate le riprese della fiction? A svelarlo sono Natalie Foffi e Camilla Solombrino, location manager e location manager assistant di Un’estate fa.

Essendo ambientata soprattutto durante la stagione calda, la serie tv ha come sfondo principale il mare: la scelta, tra le tante splendide località italiane, è ricaduta sulla Puglia, e più precisamente sulla costa ionica. L’estate del 1990, grande protagonista delle riprese, vede gli attori muoversi tra spiagge incantevoli. In particolare, la produzione ha optato per alcune calette molto suggestive tra Porto Selvaggio e Gallipoli.

Porto Selvaggio è un’ampia riserva naturale costiera situata sul territorio di Nardò, in provincia di Lecce, ed è caratterizzata da scogliere lambite da acque cristalline e lunghe lingue di sabbia dorata, dove a dominare è la natura incontaminata. Tra le spiagge più belle c’è quella di Torre Uluzzo, chiamata così per l’antica fortificazione da cui si gode di un panorama meraviglioso. Per raggiungerla occorre immergersi in una rigogliosa pineta e poi affrontare scogli scivolosi: ne vale però davvero la pena.

Gallipoli è invece una delle località turistiche più celebri ed esclusive del Salento, molto apprezzata dai giovani per le sue spiagge da sogno e per la movida. Il litorale è punteggiato di stabilimenti balneari, beach bar e ristorantini dove assaporare tante specialità tipiche, e la sera il divertimento continua. Non sorprende che proprio qui siano state girate le scene di un’estate spensierata di un gruppo di giovani ragazzi.

Le location nel Lazio

Le riprese si sono poi spostate nel Lazio, dove sono state girate le principali scene urbane e quelle ambientate in un campeggio. Per quanto riguarda la città, la scelta è andata sull’intramontabile e affascinante Roma: le sue viuzze e le splendide piazze hanno fatto da sfondo a numerosi ciak, riguardanti sia il passato che il presente. “Grande importanza è stata data alle ambientazioni dei giorni nostri sul territorio romano: location eleganti ma a tratti cupe per creare un clima misterioso e coinvolgente” – hanno rivelato Foffi e Solombrino.

La sfida più difficile, invece, è stata ricostruire il campeggio di Castel Fusano, un luogo abbandonato a seguito di un incendio che troviamo riportato anche nella finzione. “Qui abbiamo voluto rappresentare sia l’estate del 1990, quando i protagonisti erano adolescenti, sia l’oggi, attraverso le immagini di una natura rinnovata e di un incendio, realmente avvenuto accidentalmente nel campeggio, che ha cancellato ogni traccia del passato, o quasi”.

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Firenze su due ruote, a caccia dei luoghi di “Amici Miei”

Visitare Firenze attraverso i luoghi del film “Amici miei”, con un uno speciale itinerario che si snoda tra 20 location nel centro e nella periferia del capoluogo toscano, per ripercorrere in sella le più divertenti scene di uno dei film più conosciuti ed amati di tutta la storia della commedia italiana. Bici Miei è la novità di quest’anno, all’interno del calendario di Firenze Insolita 2023, l’evento che unisce cineturismo e cicloturismo. Un’occasione unica per tutti coloro che desiderano riscoprire i luoghi set del capolavoro di Mario Monicelli.

In bicicletta a Firenze, sulle tracce di “Amici miei”

Organizzata dall’Associazione Culturale Conte Mascetti, con il Comune di Firenze in collaborazione con FIAB Firenze Ciclabile, l’iniziativa – in programma per sabato 14 ottobre dalle ore 10.00, per una durata di circa 3 ore – vuole offrire ai fiorentini e ai turisti la possibilità di ripercorre tutti i luoghi di “Amici miei” nell’area metropolitana: dal Giardino dell’Orticoltura, dove il Mascetti ha un malore al termine del secondo atto, fino al Bar Necchi, dalla Villa del Sassaroli fino a raggiungere lo scantinato del Mascetti, guidandoli in un racconto fresco e divertente, ma soprattutto ecologico e salutare. Tutto questo in sella alla bicicletta, permettendo così di conoscere Firenze da una prospettiva diversa.

Quarantotto anni dopo l’uscita nelle sale del capolavoro partorito dalla fantasia di Pietro Germi, e reso immortale da Mario Monicelli e dalle interpretazioni di Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Gastone Moschin e Adolfo Celi – con l’aggiunta di Renzo Montagnani nel secondo e terzo capitolo – la leggenda continua tra le strade della città.

Non sono poche le commedie italiane che rendono omaggio alle due ruote. Tra i film girati in Toscana che celebrano il mondo della bicicletta, oltre alla leggendaria Coppa Cobram di Fantozzi, rievocata proprio a Firenze nel 2017 e 2018, c’è il cult senza tempo “Berlinguer ti  voglio bene”, di Giuseppe Bertolucci, con la scena del passaggio offerto da Bozzone a Mario Cioni. Altro film indimenticabile è “Ricomincio da tre”, in cui Massimo Troisi dice a Lello Arena di “farsi leggero” per essere portato sulla canna della bicicletta in San Niccolò. Non si dimentica nemmeno Leonardo Pieraccioni nel suo film campione di incassi “Il Ciclone”, in cui sembra quasi voler omaggiare la pellicola di Bertolucci di vent’anni prima, riscendendo in paese come Carlo Monni e Roberto Benigni.

Un set cinematografico a cielo aperto: il tour a piedi

Mercoledì 1° novembre si celebra ancora Firenze come set cinematografico a cielo aperto, questa volta visitando la città a piedi attraverso due percorsi di cineturismo. I partecipanti verranno accompagnati tra le vie e le piazze di Firenze, guidati in un racconto fresco e divertente che farà rivivere i film nei luoghi dove sono stati ambientati, con informazioni e curiosità del capoluogo toscano, che renderanno la passeggiata un’esperienza ancora più affascinante e indimenticabile.

Sono previsti due momenti: al mattino, con partenza alle ore 10.00, e al pomeriggio, con partenza alle ore 16.00, con un percorso dedicato all’insieme dei film ambientati in città. Dalle commedie toscane, come i film di Pieraccioni e Francesco Nuti, all’immancabile “Amici Miei”, alle produzioni hollywoodiane come “Inferno” e “Hannibal” fino a un classico fiorentino come “Le Ragazze di San Frediano”. Per entrambi i tour è previsto al termine un brindisi al Supercazzola Store per scoprire i vini firmati La Tognazza, azienda nata dal grande Ugo e portata avanti oggi dal figlio Gianmarco, nella nuova bottiglia e nelle nuove etichette illustrate da Pau dei Negrita, accompagnati dall’immancabile rinforzino del Mascetti e tante altre sorprese.