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I luoghi cult di Livorno sono le location di Tutto quello che ho, la nuova fiction con Vanessa Incontrada

Il 9 aprile parte su Canale 5 la nuova serie Tv intitolata Tutto quello che ho con protagonista Vanessa Incontrada. La città che fa da sfondo? È Livorno, una splendida località di mare sulla costa toscana che regala diversi scenari riconoscibili nella fiction che vede Marco Bonini accanto all’attrice protagonista.

Livorno protagonista della fiction Tutto quello che ho

Tra mistero, sentimenti e verità nascoste, Vanessa Incontrada (che interpreta Lavinia) torna a incantare il pubblico con una nuova serie Tv ambientata a Livorno, con Marco Bonini come co-protagonista, nei panni di Matteo. Le riprese, avvenute a tra maggio e giugno del 2024, hanno scelto Livorno come cartolina di sfondo. La nuova serie non si limita ad usare la città toscana come background, ma fa in modo che la si respiri e si viva attraverso le scene, accompagnando i protagonisti nel loro percorso.

Quartiere Venezia

Non poteva mancare il Quartiere Venezia, cuore pulsante della Livorno più autentica. Con i suoi canali navigabili, i ponticelli in pietra e i palazzi storici, questa zona unica ricorda subito la Serenissima, da cui prende il nome. Nato nel Seicento come zona commerciale e portuale, il quartiere è oggi uno dei luoghi più pittoreschi della città. Nella serie, il Quartiere Venezia diventa teatro di incontri segreti, indagini nascoste e rivelazioni inaspettate. Passeggiare tra le sue vie sarà come immergersi nel labirinto emotivo dei protagonisti, tra sospetti e intuizioni che si intrecciano come i vicoli stretti del quartiere.

Terrazza Mascagni

La prima immagine che a tutti viene in mente di Livorno è con lei protagonista: terrazza Mascagni. Uno dei belvedere più eleganti d’Italia, costruito negli anni ’20 e con il celebre pavimento a scacchiera bianco e nero, diventa il protagonista della serie Tv in diverse scene. Nella fiction è proprio il luogo delle memorie e delle riflessioni di Lavinia. Qui il vento porta con sé ricordi, dubbi e speranze. Con il sole che cala all’orizzonte e il rumore delle onde, ogni scena ambientata qui si carica di emozioni profonde, diventando un vero simbolo del viaggio interiore della protagonista.

Terrazza Mascagni, sul lungomare di Livorno

Fonte: iStock

Terrazza Mascagni a Livorno

Scoglio della Regina

Un altro luogo fondamentale della serie è lo scoglio della Regina, dove è stato ricostruito un commissariato di polizia, punto nevralgico delle indagini. Questo storico stabilimento balneare deve il suo nome alla regina Maria Luisa di Borbone-Spagna, che amava soggiornare qui per le proprietà benefiche del mare livornese. Oggi lo Scoglio della Regina è un importante centro di ricerca marina, ma per la serie si è trasformato in una stazione di polizia piena di tensioni e segreti. Ogni interrogatorio e ogni colpo di scena trova eco nei muri antichi di questa location, aggiungendo un’aura di solennità e mistero alla narrazione.

Mercato delle Vettovaglie

Tra le riprese spicca poi il vivace mercato delle Vettovaglie inaugurato nel 1894 e ad oggi tra i più importanti mercati coperti. In stile liberty, ospita 200 bancarelle e botteghe. Nella fiction, il mercato diventa crocevia di vite, sguardi e indizi. Tra le bancarelle di pesce fresco e verdure colorate, si incrociano storie secondarie che arricchiscono il racconto principale, regalando un quadro autentico della Livorno di oggi. È proprio in questi luoghi, tra voci concitate e profumi intensi, che Lavinia comincerà a cogliere i primi segnali che metteranno in discussione tutto ciò in cui credeva.

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Ireland Week, al via una settimana di eventi dedicati all’Irlanda

Dal 9 al 17 marzo 2025, Milano si tingerà di verde per la quarta edizione della Ireland Week, una manifestazione che, in occasione delle celebrazioni di San Patrizio, porta in città la cultura irlandese con un calendario ricco di eventi.

Nato come un format milanese, l’evento ha conquistato negli anni un respiro internazionale, arrivando anche in Francia, Spagna, Svizzera e Austria. Per il 2025, l’Ireland Week varcherà i confini della Lombardia con appuntamenti speciali a Genova e Livorno, a conferma del suo crescente successo.

Un programma sempre più ampio: novità e ospiti irlandesi

Il calendario della Ireland Week si arricchisce di nuovi eventi e ospiti d’eccezione, pur mantenendo la sua formula vincente: un viaggio attraverso la cultura irlandese che spazia dalla gastronomia alla musica, dal cinema alla letteratura.

La grande inaugurazione avverrà domenica 9 marzo a Cascina Cuccagna con Experience Ireland, un’intera giornata dedicata a laboratori creativi, degustazioni, presentazioni, danza e incontri letterari.

Per le strade di Milano, artisti e ballerini porteranno le atmosfere tipiche di Dublino, mentre il Palazzo del Cinema Anteo ospiterà l’Ireland Film Festival con cinque film che celebrano il legame tra l’Irlanda e il grande schermo. Anche la fotografia avrà il suo spazio con una mostra all’aperto in via Dante, intitolata “Viaggio in Irlanda: luoghi ed esperienze uniche”.

A Taste of Ireland Food Festival: un viaggio nei sapori dell’Isola di Smeraldo

Uno dei momenti più attesi della Ireland Week è il festival gastronomico A Taste of Ireland, organizzato da Bord Bia, l’ente governativo irlandese per la promozione del food & beverage.

Dal 9 al 17 marzo, ristoranti di Milano e di tutta Italia proporranno piatti realizzati con eccellenze irlandesi, come la carne di manzo Grass Fed, l’agnello, gli scampi, le ostriche e il salmone biologico.

Il festival consolida la collaborazione con JRE – Jeunes Restaurateurs Italia e lo Chefs’ Irish Beef Club, con il coinvolgimento di chef di alto livello nella creazione di piatti eccellenti che raccontano la tradizione gastronomica irlandese in chiave innovativa.

Sostenibilità al centro: cicloturismo e partecipazione a Fa’ la cosa giusta

Tra le novità del 2025, spicca la partecipazione dell’Irlanda alla fiera Fa’ la cosa giusta, che si terrà a Rho Fiera dal 14 al 16 marzo, con un focus dedicato alla sostenibilità ambientale.

I visitatori potranno sperimentare un’esperienza unica grazie alla collaborazione con Rossignoli, storico marchio di biciclette, che permetterà di pedalare virtualmente lungo la Wild Atlantic Way.

Il 13 marzo, inoltre, si terrà un incontro speciale dal titolo “Irlanda in bici”, dedicato al cicloturismo e alle opportunità di viaggio sostenibile sull’Isola di Smeraldo.

Ireland Film Festival: il cinema irlandese in primo piano

Milano ospiterà anche l’Ireland Film Festival presso l’Anteo Palazzo del Cinema, una rassegna che porterà sul grande schermo cinque film di rilievo.

Il programma si apre il 10 marzo con Brooklyn, seguito da Belfast l’11, Nothing Compares il 12, The Banshees of Inisherin il 13 e si conclude il 14 con l’inedito The Problem with People.

L’iniziativa si inserisce in un anno cinematografico importante per l’Irlanda, che ha fornito scenari spettacolari per importanti produzioni come la seconda stagione di Mercoledì e The Knight of the Seven Kingdoms, spin-off di Game of Thrones.

Musica e danza: il cuore pulsante della settimana irlandese

L’atmosfera festosa della Ireland Week si sentirà in tutta la città grazie a performance live di gruppi musicali e ballerini.

Oltre alle esibizioni itineranti per le strade di Milano, la musica sarà protagonista nei locali storici della città, come il Pogue Mahone’s Pub, il Mullighan’s e l’Old Fox Pub.

Il weekend di San Patrizio sarà particolarmente ricco, con i concerti all’Hard Rock Café della tribute band Lizberries, dedicata ai Cranberries, e il festival Spirit of Ireland allo Spirit de Milan.

Sport irlandesi: rugby e calcio gaelico

La Ireland Week coincide con la fase finale del prestigioso torneo Guinness Sei Nazioni, con il match Italia-Irlanda in programma il 15 marzo alle 15:15, che verrà trasmesso in diversi pub cittadini.

Per gli appassionati di sport dal vivo, il 9 marzo ci saranno anche match di calcio gaelico GAA, un’occasione irripetibile per scoprire questo tradizionale sport irlandese.

Ireland Week a Genova e Livorno: nuove frontiere per il festival

Il successo della manifestazione porta nel 2025 anche due eventi paralleli a Genova e Livorno.

Nel capoluogo ligure, dall’11 al 17 marzo, il Mercato Orientale ospiterà San Patrizio al MOG, un’iniziativa che unirà gastronomia, degustazioni e attività per bambini.

A Livorno, invece, il San Patrizio Livorno Festival prenderà il via il 17 marzo con un programma ambizioso che proseguirà fino al 23 marzo, offrendo incontri letterari, spettacoli musicali e focus sull’innovazione, con la partecipazione di grandi nomi come John Banville e Catherine Dunne.

Con una proposta sempre più ampia e diversificata, la Ireland Week 2025 si conferma un evento imperdibile, capace di coinvolgere un pubblico sempre più vasto e di portare una parte d’Irlanda nel cuore di Milano e non solo.

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Cosa vedere a Livorno: guida alle attrazioni da non perdere

Hai mai visitato Livorno?”: ecco una domanda a cui, probabilmente, molti italiani risponderebbero di no. La città toscana, infatti, è spesso fuori dai circuiti turistici più battuti, offuscata dalla fama di altre perle della regione come Firenze, Siena, Pisa e Lucca. Eppure, Livorno vanta un’identità forte e incantevole, ben diversa da quella delle sue celebri vicine.

Chi decide di esplorarla, infatti, non deve aspettarsi capolavori medievali o rinascimentali, bensì un’atmosfera autentica, dovuta alla sua giovane storia. Nata poco meno di 500 anni fa per volontà dei Medici, Livorno non custodisce tesori millenari, ma conserva un fascino legato al mare, alla sua anima portuale e ai colori vissuti del quartiere Venezia Nuova, con i canali e i palazzi segnati dalla salsedine.

Tra le attrazioni principali spiccano le antiche fortezze, la spettacolare Terrazza Mascagni, il vivace Mercato delle Vettovaglie e l’iconico monumento dei Quattro Mori. Luoghi che raccontano una città in cui l’acqua è protagonista e il vento del Tirreno soffia tra le strade cariche di storia.

Terrazza Mascagni

Se c’è un luogo che rappresenta Livorno più di ogni altro, è senza dubbio la Terrazza Mascagni. Spazio amatissimo dai livornesi e tappa obbligata per chi è in visita la città, regala un panorama spettacolare sul mare, che si estende fino alle isole dell’Arcipelago Toscano.

Più che una semplice passeggiata, è un ampio belvedere sospeso sull’acqua, caratterizzato da un’elegante pavimentazione a scacchiera bianca e nera, realizzata con oltre 30.000 piastrelle, e da una balaustra sinuosa composta da più di 4.000 colonnine. E la sua bellezza diviene irresistibile all’ora del tramonto, quando il cielo si tinge di sfumature calde e il mare si accende di riflessi dorati.

Tuttavia, nel punto in cui oggi si apre la vista sulla costa, un tempo sorgeva il Forte dei Cavalleggeri, smantellato nell’Ottocento per far posto a un’area di svago per i cittadini. Il belvedere, così come lo vediamo, fu completato nel 1925 e in seguito dedicato a Pietro Mascagni, celebre compositore livornese, autore della Cavalleria Rusticana.

Il Duomo e Piazza Grande

Il cuore religioso di Livorno è il Duomo di San Francesco, edificato tra il 1594 e il 1606 su progetto di Bernardo Buontalenti e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli e, purtroppo, quasi completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Dell’originaria costruzione rimane ben poco, ma la cattedrale è stata ricostruita con dovizia di particolari: la facciata a capanna, il portico ad arcate e l’interno a navata unica, arricchito da cappelle laterali, le donano un aspetto sobrio ed elegante.

Un motivo in più per visitarla è la presenza, nella Cappella del Santissimo Sacramento, del dipinto Cristo coronato di spine del Beato Angelico, un’opera straordinaria che da sola vale la sosta.

Accanto al Duomo si apre Piazza Grande, che un tempo faceva parte della fortezza medicea. Oggi è un punto di riferimento per orientarsi nel centro cittadino e un luogo di passaggio per chi scopre Livorno.

Venezia Nuova e la Fortezza Nuova

Quartiere Venezia Nuova a Livorno

Fonte: iStock

Il colorato Quartiere Venezia Nuova a Livorno

Uno dei quartieri più affascinanti è senza dubbio Venezia Nuova, così chiamato per la presenza di un sistema di canali navigabili simile a quello della Serenissima. Si tratta di una splendida zona, risalente al XVII secolo, che sprigiona ancora la sua atmosfera antica, con ponti, palazzi storici e magazzini portuali.

Passeggiare lungo i fossi medicei significa immergersi in un mondo plasmato da acqua, facciate scrostate dal vento e storie di marinai. Per apprezzare al meglio tale scorcio, l’ideale è partecipare a una gita in battello e godersi una prospettiva insolita.

Inoltre, su tutto si staglia la Fortezza Nuova, un tempo avamposto militare trasformato in parco pubblico e sede di eventi culturali. Salire sulle mura permette di ammirare un bellissimo panorama sui canali e sulla città.

La Fontana dei Quattro Mori

Un altro simbolo di Livorno è la Fontana dei Quattro Mori in Piazza Micheli, imponente scultura che rappresenta Ferdinando I de’ Medici in cima a un piedistallo, con ai suoi piedi quattro prigionieri incatenati, i cosiddetti “Mori”.

L’opera, iniziata nel 1595 da Giovanni Bandini e completata da Pietro Tacca, è diventata nel tempo una vera e propria icona. Esiste una curiosa leggenda legata alla statua: si dice che trovare il punto esatto da cui si vedono contemporaneamente i nasi di tutti e quattro i Mori porti fortuna!

La Fortezza Vecchia

Appena oltre la Fontana dei Quattro Mori si apre la suggestiva Darsena Vecchia, dove le barche dei pescatori riposano cullate dalle onde e le reti vengono riordinate con pazienza. Sul lato destro, la maestosa sagoma della Fortezza Vecchia si erge come una sentinella di pietra, testimone della lunga storia cittadina. Fu il primo baluardo voluto dai Medici attorno al 1530, quando presero il controllo di Livorno, ma già in epoche precedenti Pisani e Genovesi avevano eretto fortificazioni nello stesso luogo.

Il progetto, affidato ad Antonio da Sangallo il Vecchio, prese forma nel 1519 e si concluse nel 1534 sotto il governo di Alessandro de’ Medici. La struttura si compone di tre bastioni: l’Ampolletta, che guarda verso la città, la Canaviglia, protesa sul porto, e la Capitana, che si orienta a nord-est.

L’elemento più iconico è il Mastio di Matilde, una torre circolare alta 30 metri, erroneamente attribuita a Matilde di Canossa ma in realtà costruita dai Pisani nel XIII secolo per difendere il porto.

Piazza della Repubblica

Vero e proprio cuore pulsante, Piazza della Repubblica è un punto di riferimento perfetto per conoscere il centro storico. Definita dai livornesi “Il Voltone” per la sua imponente struttura sopraelevata, si colloca all’incrocio di tre importanti vie: Via Grande, Via Garibaldi e Via de Larderel.

Realizzata nell’Ottocento, ospita al suo interno il Cisternino, elegante edificio ottocentesco nato per garantire l’approvvigionamento idrico e che oggi ospita eventi culturali, rassegne e mostre.

A impreziosire ancora di più la piazza, ecco le statue dei granduchi Ferdinando III e Leopoldo II, che si fronteggiano ai lati opposti, simboli della dinastia che contribuì allo sviluppo di Livorno.

Chiesa di San Ferdinando

La Chiesa San Ferdinando a Livorno

Fonte: Ph @User10095428_393 – iStock

La Chiesa di San Ferdinando a Livorno

Tra i gioielli sacri di non si può non citare la Chiesa di San Ferdinando, chiamata “Crocetta” dai livornesi. Straordinario esempio di barocco toscano, venne progettato agli inizi del Settecento dall’architetto Giovan Battista Foggini e completato da Giovanni del Fantasia.

L’edificio, a croce latina, si distingue per la sua navata centrale riccamente decorata con stucchi e marmi pregiati, che rendono l’ambiente fastoso e solenne. Tra le opere più importanti al suo interno si trova La Visione di San Giovanni di Matha, conosciuta anche come Gli schiavi liberati, una maestosa scultura in marmo di Carrara realizzata da Giovanni Baratta, artista che collaborò con il celebre Borromini.

Museo di Storia Naturale del Mediterraneo

Nella splendida cornice di Villa Henderson, il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo è un punto di riferimento per chi ama la scienza e la natura. Le sue collezioni si sviluppano in varie sezioni dedicate all’evoluzione umana, al mondo marino e agli invertebrati.

Tra le attrazioni di maggior interesse vi sono gli scheletri di cetacei, le ricostruzioni di fondali marini e la fedele riproduzione dell’Uomo di Neanderthal. A completare il percorso espositivo, un orto botanico arricchito da una vasta gamma di piante tipiche dell’area mediterranea.

Mercato delle Vettovaglie

Tra la Fortezza Vecchia e la Fortezza Nuova, da non perdere è il Mercato delle Vettovaglie, uno dei mercati coperti più caratteristici del Belpaese. Inaugurato alla fine dell’Ottocento, il suo elegante edificio fu costruito per rilanciare l’economia cittadina dopo l’Unità d’Italia.

Frequentato ogni giorno dai livornesi per la spesa quotidiana, è un tripudio di colori e profumi: banchi ricolmi di frutta, verdura, carne, pesce e specialità locali. Oltre a essere un luogo di commercio, ha ispirato artisti come Amedeo Modigliani, che aveva il suo atelier al piano superiore, e famosi comici come Gino Bramieri e Walter Chiari.

Acquario di Livorno

Non sarà grande come quelli di Genova o Valencia, ma l’Acquario di Livorno, all’interno della meravigliosa Terrazza Mascagni, offre un viaggio indimenticabile alla scoperta dei segreti del mondo sommerso.

Il percorso si divide in tre sezioni: al piano terra, si esplorano gli habitat marini mediterranei, con una grande vasca che riproduce un’area archeologica greco-romana, popolata da pesci quali spigole e scorfani. Il primo piano ospita invece un rettilario, dove vivono anfibi, rettili e insetti, oltre a un formicaio con instancabili formiche tagliafoglia. Dalla terrazza panoramica si apre una vista eccezionale sul lungomare e sulle isole dell’Arcipelago.

Casa natale di Amedeo Modigliani

Passeggiando per via Roma si arriva al civico 38, dove si trova la casa natale di Amedeo Modigliani, un sorprendente tuffo nella quotidianità dell’illustre artista livornese.

L’edificio, un’elegante dimora borghese ottocentesca, conserva ancora gli arredi originali, dalle stanze da letto agli studioli, dove sono esposte pagelle scolastiche e lettere del giovane “Modi”.

Tra i cimeli più emozionanti spiccano i ritratti di famiglia e una fotografia dell’artista abbracciato al suo maestro Giovanni Fattori. La collezione include inoltre riproduzioni di alcune delle sue opere più note.

Lungomare dai Bagni Pancaldi Acquaviva fino ad Antignano

Lungomare di Livorno e Terrazza Mascagni

Fonte: iStock

Particolare del Lungomare di Livorno

Per chi ama le passeggiate vista mare, il tratto di lungomare che va dai Bagni Pancaldi Acquaviva fino ad Antignano è un percorso da mettere in lista. Lungo circa 4 chilometri, si snoda tra ville ottocentesche, eleganti palazzi in stile razionalista e l’Accademia Navale.

Ma non solo: numerose “baracchine” invitano a una sosta per gustare un caffè o un gelato, mentre la brezza marina accompagna la camminata fino al borgo di Antignano, laddove il panorama si apre su una delle coste più suggestive della Toscana.

Museo Civico Giovanni Fattori

Villa Mimbelli, sontuosa residenza ottocentesca immersa in un lussureggiante parco, ospita il Museo Civico Giovanni Fattori, scrigno d’arte e di storia, tappa fissa per gli appassionati di pittura e per chi desidera vedere con i propri occhi l’eleganza delle dimore signorili dell’epoca.

La collezione comprende dipinti che spaziano dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento, con particolare attenzione agli artisti livornesi e toscani.

Santuario della Madonna di Montenero

Poco fuori Livorno, arroccato su un colle panoramico, ecco infine il Santuario della Madonna delle Grazie, conosciuto come Santuario di Montenero, oasi di pace e bellezza comodamente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici.

Luogo di culto e di pellegrinaggio, è avvolto da leggende e devozione popolare. Dalla sua terrazza lo sguardo si perde sul porto e sul mare, che nei giorni più limpidi sembra fondersi con l’orizzonte.