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Cosa vedere alle isole Tremiti, tra spiagge e natura

Un paradiso terrestre accarezzato dalle acque del Mediterraneo, disegnato da natura intatta, mare trasparente dai fondali incantevoli, raccolte insenature e tracce di un passato significativo: queste sono le parole migliori per raccontare le Isole Tremiti, l’unico arcipelago dell’Adriatico, al largo della costa del Gargano in provincia di Foggia.

È composto da 5 isole: San Nicola e San Domino, le uniche abitate, e poi Cretaccio, Capraia e Pianosa, all’interno della Riserva Marina Protetta, raggiungibili con collegamenti regolari da Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Termoli e Vasto, e perfette per emozionanti gite in barca, vacanze balneari, escursioni e trekking e anche per andare alla scoperta di notevoli testimonianze archeologiche.

Cosa vedere a San Nicola, museo a cielo aperto

Centro storico e amministrativo delle Tremiti, l’Isola di San Nicola è un autentico museo a cielo aperto, la meta perfetta per vedere con i propri occhi e conoscere da vicino la storia dell’arcipelago: infatti, ospitò insediamenti neolitici, ellenistici e medievali.

Simboli indiscussi sono l’Abbazia fortificata di Santa Maria a Mare, la più grande del Mediterraneo, e il Castello dei Badiali.

L’abbazia venne costruita attorno al 1045 dai monaci Benedettini, poi passò ai Cistercensi tra il 1237 e il 1313, ai Lateranensi dal 1413 fino alla fine del Cinquecento e fu soppressa da Ferdinando IV di Napoli nel 1783.

Oggi il complesso è visitabile e, al suo interno, custodisce tuttora capolavori assoluti come, ad esempio, la statua in legno di Santa Maria a Mare, scolpita interamente a mano, e alcuni pregevoli pavimenti a mosaico.

Il Castello, invece, con il Torrione Angioino e le maestose mura di cinta, protegge l’Abbazia e domina il mare e le altre isole, voluto da Carlo D’Angiò a scopo difensivo.

Da non perdere anche la zona del porticciolo, la Spiaggia di Marinella vegliata da un’alta e candida scogliera, e la Grotta di San Michele, stupenda con i colori delle acque azzurro-turchese: nelle vicinanze, catturano lo sguardo gli Scogli Segati, un enorme masso che si staccò dall’isola e si spaccò perfettamente in due, come fosse stato lavorato da mani esperte.

Alla scoperta di San Domino, spettacolo della natura

Si tratta dell’isola più grande dell’arcipelago, una vera perla dal punto di vista naturalistico, ricoperta dalla profumata macchia mediterranea e da una folta e rigogliosa distesa di pini d’Aleppo, oasi per il trekking.

Infatti, nel cuore della pineta, troviamo un villaggio rurale con case coloniali del 1935 da cui hanno inizio tre sentieri con cui scoprire l’isola in lungo e in largo: in particolare, la “Strada della Pineta” conduce sul punto più elevato (per un panorama ineguagliabile), passa per la Cappella del Romito e poi scende al faro.

San Domino è il top per chi ama la natura e il mare: oltre alla pineta e ai sentieri, come non nominare Cala delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola, le innumerevoli calette e grotte?

Un sogno sono Cala Matano (o Cala della Duchessa), raccolta cala con spazio sabbioso vegliata da imponenti e ripide pareti di roccia, Cala degli Inglesi, a uso esclusivo degli ospiti del villaggio TCI, Cala dei Benedettini, ben attrezzata, la Grotta delle Viole, contraddistinta dalla colorazione rosso-viola delle alghe calcaree alle pareti, la Grotta del Bue Marino, in onore della Foca Monaca, cavità rocciosa al cui interno si svela una piccola spiaggia sabbiosa tra il blu intenso delle acque, e la Spiaggia dei Pagliai, raggiungibile soltanto in barca.

Entusiasmanti tour in barca

Come accennato, le Isole Tremiti sono l’ideale per tour in barca grazie ai quali è possibile avventurarsi alla scoperta di insenature, cale e baie altrimenti inaccessibili e avvicinarsi a pochi metri dalle rive di Capraia, Cretaccio e Pianosa, incluse nella Riserva Marina Integrale con il divieto di approdo.

Molte escursioni guidate, ad esempio, sostano nei pressi di Capraia, dove è possibile fare il bagno nelle acque antistanti la Riserva e provare a scorgere la statua sommersa di Padre Pio; altre accompagnano a esplorare i fondali idilliaci di Pianosa, grazie a immersioni accompagnate da guide subacquee autorizzate.

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Spiaggia Liscia Ruja, una perla rosa che sorge tra il verde

La Costa Smeralda è uno dei territori più affascinanti della Sardegna, una meta scintillante e glamour dove trascorrere vacanze uniche all’insegna del relax, della movida e di incredibili panorami dal sapore caraibico.

Tra le sue spiagge imperdibili, nonché la più grande e attrezzata con i suoi 690 metri di litorale, spicca Liscia Rujia, dalla morbida sabbia bianchissima con riflessi dorati, accarezzata dal mare color turchese e stretta nell’abbraccio della profumata macchia mediterranea.

Liscia Rujia, un sogno balneare

Siamo al cospetto di un autentico paradiso balneare, un sogno assoluto per gli amanti del mare e della natura, un angolo di rara bellezza nel territorio di Arzachena, cittadina della Gallura a 25 chilometri da Olbia dove è nato il mito della Costa Smeralda.

Liscia Rujia, chiamata anche “Long Beach” è, come accennato, la più ampia di questa celebre zona e tra le più apprezzate a livello internazionale: infatti, qui la natura ha realizzato un capolavoro che dona il privilegio di godersi il sole in un contesto paesaggistico eccezionale.

A sinistra, ecco Cala Volpe, baia plasmata da boschetti di ginepri e siepi di mirto, a destra il profilo di Capo Figari, “museo naturale a cielo aperto” del litorale di Golfo Aranci e, di fronte, le isole di Mortorio e Soffi, due gioielli incastonati nel blu.

La soffice sabbia è finissima, cangiante con sfumature rossastre e dorate, le acque cristalline a dir poco e i fondali che digradano con dolcezza.

E poi, tutt’intorno, la lussureggiante macchia mediterranea con esemplari di cisto, corbezzolo e ginepri che rendono ancora più indimenticabile la permanenza in spiaggia.

Si tratta, quindi, di un felice connubio tra la natura selvaggia con tratti liberi e la modernità con stabilimenti balneari attrezzati che offrono il noleggio di ombrelloni e sdraio nonché kayak, canoe e gommoni.

Inoltre, non mancano hotel, ristoranti e locali tra i più prestigiosi della Sardegna.

Come raggiungere la Spiaggia di Liscia Rujia

Liscia Rujia può essere raggiunta con mezzi propri procedendo, da Porto Cervo, lungo la strada provinciale 94 in direzione sud.
Superato il bivio per Cala Volpe, si svolta a destra dopo un centinaio di metri: da qui, si segue la stradina fino alla spiaggia.

Da Olbia, invece, occorre proseguire lungo la statale 125 in direzione nord. Si imbocca la provinciale 37 per la Costa Smeralda e, dopo un po’ di chilometri, all’altezza di Porto Badisco si svolta a destra.
La strada continua sulla provinciale 94 fino all’incrocio con Cala Volpe: da qui, girare a destra e ancora a destra seguendo le indicazioni per Liscia Ruja.

In più, è possibile arrivare anche via mare, con piccole imbarcazioni private oppure a noleggio, servendosi dell’apposito corridoio di lancio presente sulla spiaggia.

In assenza del corridoio, occorre ormeggiare la barca a una certa distanza dalla costa.

Cosa vedere nei dintorni

Siamo in un territorio spettacolare in ogni angolo: oltre a rilassarsi sulla spiaggia, cogliete l’occasione per entusiasmanti gite nei dintorni.

Ad esempio, verso sud, si apre la spiaggia Rena Bianca in località Porto Badisco mentre, a nord, incantano la Spiaggia di La Celvia con fondale ideale per lo snorkeling, le Spiagge di Capriccioli, con insenature di candida sabbia tra scogliere di granito rosato, la Spiaggia del Principe, il Grande Pevero, oasi di dune e calette tra le rocce, e, ovviamente, Porto Cervo, la meta turistica vip per eccellenza.

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Cala Ghjlgolu, tra i posti più affascinanti della Gallura

Chiudete gli occhi e immaginatevi il posto più bello del mondo. Siamo abbastanza certi che in molti di voi avranno pensato a un mare cristallino, a rocce dalle forme particolari abilmente scolpite dalla natura, cielo azzurro, sole che splende e il verde smeraldo della vegetazione. La buona notizia è che un luogo simile esiste per davvero e si trova nel nostro Paese e, anzi, è un angolo assai speciale perché il suo nome, pur essendo al singolare e quindi sembrare quello di un’unica spiaggia, in realtà le indica diverse, e una più bella dell’altra: benvenuti a Cala Ghjlgolu.

Dove si trova Cala Ghjlgolu

Cala Ghjlgolu non è una spiaggia, ma un vero e proprio comprensorio di spiagge. È situata nella zona nord-orientale della Sardegna e più precisamente in quella favolosa area geografica che prende il nome di Gallura.

Chiamata anche Cala Girgolu, si distingue per essere una sorta di palcoscenico della natura che nel corso dei secoli ha scolpito in maniera magistrale il granito. La località esatta in cui sorge è denominata Vaccilleddi e prende vita alla base del promontorio di Monte Petrosu, nel territorio di Loiri Porto San Paolo in provincia di Sassari. In sostanza, ci vogliono circa 15 minuti di auto per raggiungerla partendo dal centro di Porto San Paolo, un’altra località sarda che vale la pena scoprire.

Cosa aspettarsi

Cala Ghjlgolu si presenta al viaggiatore come uno spettacolo emozionante. Chi si dirige da queste parti trova al suo cospetto un susseguirsi di sorprendenti calette che sono collegate tra loro grazie a dei sentieri immersi nel verde e nei profumi della macchia mediterranea. Altri, invece, si sviluppano tra le rocce che sembrano ricordare animali e altre curiose forme.

Cala Girgolu, Sardegna

Fonte: iStock

Una angolo di Cala Girgolu

Non sorprende perciò sapere che le spiagge di Cala Girgolu fanno parte, per molti, della lista delle spiagge più belle della Sardegna, anche perché seppur unite tra loro sono quasi completamente diverse l’una dall’altra. Si passa infatti da minuti lidi di sabbia, alcuni con arenile dorato e altri in cui sembra di camminare sulle nuvole, per poi giungere a piccole baie puntellate di sassolini levigati e incastonate in basse scogliere di roccia granitica, che assumono anche sfumature di rosa.

Un bagno di bellezza e di colori da qualsiasi angolazione le si guardi, mentre gli occhi spaziano sul maestoso panorama circostante sull’ Isola di Tavolara e sulle più che limpide acque dell’area marina protetta di Punta Coda Cavallo.

Le spiagge da non perdere

Come vi abbiamo accennato, Cala Ghjlgolu è un susseguirsi di spiagge paradisiache. Elencarle tutte non ci è possibile, ma quel che è certo è che ognuna di esse risplende di un mare dalle mille tonalità di turchese che lambisce scogliere di granito modellate in forme bizzarre e affascinanti.

Tra le varie presenti non possiamo non nominare la vera e propria Spiaggia di Cala Girgolu, la più grande. Si tratta di un arenile che mette a disposizione dei suoi ospiti tutti i servizi di cui si ha bisogno, tra cui un parcheggio, noleggio ombrelloni e lettini, chiosco e così via. Ideale per le famiglie con i bambini, è spesso molto affollata anche perché piuttosto facile da raggiungere. Alle sue spalle, ecco spuntare un altro curioso punto di interesse: uno stagno popolato da diversi uccelli acquatici.

Molto interessante è anche Spiaggia delle Vacche, da molti chiamata anche Cala Squadrone che, seppur piccina, è un’esplosione di mare turchese. Non è facile accedervi, ma una volta attraccati si scopre un minuto angolo di paradiso in cui si fa spazio il maestoso granito e un’area di macchia mediterranea praticamente incontaminata.

Cala Squadrone, Sardegna

Fonte: iStock

Cala Squadrone, detta anche Spiaggia delle Vacche

Chi ama le rocce deve invece dirigersi verso la spiaggia rocciosa dei Sassi Piatti, che si rivela lo spot ideale per chi è in cerca di tuffi e fondali per praticare snorkelling. Un po’ più difficile da raggiungere rispetto alla altre, nella maggior parte dei casi è la più tranquilla, un vero e proprio Eden per lasciarsi andare alla bellezza e al benessere.

La roccia e la Spiaggia della Tartaruga

L’abbiamo tenuta per ultima perché probabilmente è l’attrazione che più attira i visitatori a Cala Ghjlgolu: la Spiaggia della Tartaruga, con il suo omonimo scoglio. Si tratta di un minuscolo fazzoletto di sabbia bianca mista a sassolini levigati protetto da maestose rocce granitiche che, grazie ai raggi del sole, sono in grado di mostrare colori spettacolari.

Il mare, manco a dirlo, è di un azzurro chiaro limpidissimo quasi da sembrar volere accecare. Ma a rendere questo angolo di paradiso particolarmente noto è la presenza di questa roccia che ha le sembianze di una delicata tartaruga che, nel corso del tempo, ha ottenuto il titolo di scoglio più fotografato di tutta la Gallura – o probabilmente della Sardegna intera.

Frutto dell’erosione millenaria degli agenti atmosferici, è stata per ben due volte – e purtroppo – oggetto di attacchi vandalici da parte dei turisti: è una tartaruga senza testa, ma pur sempre uno spettacolo della natura che arriva dritto al cuore.

Cosa vedere nelle vicinanze

Cala Ghjlgolu è anche un ideale punto di partenza per andare a scoprire altri angoli incantati della Sardegna. A pochissima distanza, per esempio, c’è San Teodoro con La Cinta, un vero e proprio arco naturale di circa cinque chilometri puntellato di dune di sabbia bianca e sottile accarezzate da un mare azzurro e limpido. Un posto magico anche perché invaso dal profumo di ginepro, giglio marino ed elicriso.

Poi ancora Cala Brandinchi, da molti considerata la “perla più luminosa di San Teodoro”. Non è un caso che il suo secondo nome sia “la piccola Tahiti”: sfoggia una bellezza esotica, un vero e proprio paradiso terrestre.

Altrettanto splendida è s’Isuledda, un angolo di Gallura impreziosito da sabbia bianca e setosa. Le acque da cui è lambita riescono ad assumere sfumature che vanno dal turchese allo smeraldino, mentre si viene coccolati dagli inconfondibili profumi della macchia mediterranea.

Infine – ma come è possibile immaginare le meraviglie della Sardegna sono pressoché infinite -, la Spiaggia dell’Aldia Bianca che sfoggia un arenile di sabbia fine di colore chiaro e un mare che dall’azzurro passa al verde smeraldo.

Sassi Piatti, Sardegna

Fonte: Getty Images – Ph: REDA&CO

La spiaggia rocciosa dei Sassi Piatti
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La spiaggia iconica che ti farà vivere la Dolce Vita in vacanza

Sulla sua sabbia bianca hanno passeggiato alcune delle dive più amate di sempre e, se a questo ci si aggiunge che è davvero una location stupenda, allora possiamo capire come mai sia considerata la spiaggia più iconica. Incastrata tra cielo e mare, diventa il set perfetto per sentirsi un vip per qualche giorno, proprio come in un film. E perché non la Dolce Vita?

Lungo la celebre Costa Azzurra, a soli cinque chilometri da Saint-Tropez, si trova la spiaggia di Pampelonne, che si estende nel golfo nel comune di Ramatuelle.

La spiaggia di Pampelonne, iconica e che ti fa vivere la Dolce Vita

La Costa Azzurra è una delle mete predilette delle vacanze: ricca di servizi, scenografie da sogno, locali e con quell’allure francese che fa correre subito la mente a eleganza e classe.

Lungo questo tratto di riviera francese, in cui terra e mare si incontrano, ci sono tantissime località deliziose, ma tra le più amate si devono per forza citare Saint-Tropez e  la spiaggia di Pampelonne, che si trova a soli cinque chilometri di distanza.

Un luogo amato dalle star di tutto il mondo, che ha fatto da scenografia anche a film e scatti mitici. Basti pensare al poster ufficiale della 76esima edizione del Festival di Cannes dove si vede una giovanissima Catherine Deneuve sulla spiaggia di Pampelonne, durante le riprese di La Chamade di Alain Cavalier. Oppure a Brigitte Bardot che, anche qui, ha girato E Dio creò la donna, pellicola che non solo ha avuto il pregio di lanciare la carriera della diva ma anche di rendere questi luoghi iconici. Nel tempo sono stati tantissimi i vip che hanno affondato i piedi sulla sabbia di questa spiaggia bellissima, basti pensare che pare sia stata meta delle vacanze di Paris Hilton, Naomi Campbell e tanti altri.

Un luogo perfetto, dunque, dove vivere ancora oggi la Dolce Vita, in chiave francese.

La spiaggia di Pampelonne, un paradiso dal fascino intramontabile

Ci sono luoghi dal fascino intramontabile, grazie non solo alla loro stupefacente bellezza, ma anche al fatto che sono le mete privilegiate dai vip. Una di queste località è, senza dubbio, la spiaggia di Pampelonne, che si estende per circa sei chilometri, lungo i quali si trovano servizi adatti a tutte le esigenze, inseriti alla perfezione nell’ambiente.

Ovviamente non c’è nulla di più bello del paesaggio: un vero e proprio luogo da cartolina, in cui il gioco dei contrasti è vivace e suggestivo. La sabbia bianca, il mare azzurro e trasparente e, alle sue spalle, si estende rigogliosa la macchia mediterranea: una straordinaria immersione nei colori tipici e più belli della costa francese.

Vicinissima a Saint-Tropez la stupenda spiaggia di Pampelonne

Fonte: iStockPhoto

A pochi cholometri da Saint-Tropez si trova l’iconica spiaggia di Pampelonne

Ci sono tantissimi servizi, adatti a tutti per poter godere di ogni confort e vivere un’esperienza al cento per cento da sogno. Per chi ama, invece, un’esperienza più low cost, si trovano anche spiagge libere.

Ovviamente non mancano i locali cool, del resto la spiaggia di Pampelonne si trova su uno dei tratti di costa più celebri al mondo. Tra quelli che vale la pena visitare si possono citare, ad esempio, Le Club 55, nato proprio nel 1955, è un luogo esclusivo e storico, dotato anche di un negozio con oggetti e capi di abbigliamento che si possono trovare solo lì. Leggendaria anche Tahiti Beach, frequentata da clientela raffinata, la struttura dispone – tra le altre cose – di un ristorante gourmet e di un hotel con 20 camere.

La spiaggia di Pampelonne è suddivisa in cinque settori Moulins, Tamaris, Patch, Barraques e Bonne Terrasse, è dotata di parcheggi in cui è possibile lasciare l’automobile, per poi dirigersi sulla spiaggia, che è molto ampia e pulita.

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La spiaggia più bella del mondo ospita una “cattedrale” scolpita nella roccia

La sabbia sotto i piedi, un mare cristallino di fronte a noi. Il cielo azzurro e terso, una lieve brezza che accarezza la pelle. E poi, eccola: sembra una grotta, ma è qualcosa di più: è una “cattedrale” di roccia, una sorta di monumento che sembra quasi essere un inno alla potenza della natura, alle sue infinite capacità.

Sì, sembra quasi la descrizione di un sogno, eppure è realtà: questo è il panorama (e l’insieme di emozioni) che si provano quando ci si trova di fronte a Cathedral Cove, arco roccioso che si è formato – secoli or sono – in Nuova Zelanda.

Hahei Beach e il sentiero verso la Cattedrale

Il sogno a occhi aperti inizia ancor prima di raggiungere Cathedral Cove. Sì, perché anche se è vero che le spiagge della Nuova Zelanda sono tutte meravigliose,  è altrettanto vero che quella che porta alla cattedrale di roccia è una delle più belle in assoluto: si tratta di Hahei Beach, vicino a Coromandel (cittadina della regione di Waikato, nell’Isola del Nord). Haei Beach è nota per le sue acque limpide, per le immersioni che portano a suggestivi tête-à-tête con la fauna marina.

Cattedrale di Roccia in Nuova Zelanda - Cathedral Cove

Partendo dall’estremità nord di questa spiaggia incredibile, basta percorrere un sentiero per arrivare ai piedi della Cattedrale di Roccia. La passeggiata dura circa un’ora, ma non temete: il clima in questa zona è estremamente mite anche nelle giornate assolate, complice la brezza e la fitta vegetazione intorno alla spiaggia. In più, lungo tutto lo spettacolare cammino le autorità neozelandesi hanno posizionato panchine e piccole aree di sosta, dove fermarsi per ristorarsi anche all’ombra.

Una Cattedrale di roccia

Il sentiero conduce a una baia ampia e pulita, che sembra quasi essere dipinta. Qui svetta la Cattedrale: una gigantesca caverna a forma di arco che abbraccia e attraversa un promontorio di roccia bianca, creando un idilliaco incontro fra due insenature isolate. Lo spettacolo è impressionante, perché l’arco naturale è così imponente da conferire all’intera baia un’aria di grandezza e magnificenza. È proprio per questo che si è guadagnata il nome di “cattedrale”: l’idea che restituisce è a metà tra lo spirituale, il maestoso e il monumentale, proprio come accade di fronte a questi edifici sacri.

Cathedral Cove, la cattedrale di roccia in spiaggia in Nuova Zelanda

Attorno all’arco, la spiaggia si distende con sabbia dai colori chiarissimi. L’interno della cattedrale è fresco e ombroso, ma neanche all’esterno si sta male: la zona è ricca di ombrosi alberi di pohutukawa (conosciuti come alberi di Natale della Nuova Zelanda) che permettono di prendere aria e sotto i quali si può anche fare un picnic. Naturalmente, chi arriva qui non può certo esimersi dal fare una nuotata e dall’ammirare un’altra attrazione, il Te Hoho: si tratta di un grande scoglio, un pinnacolo di pietra pomice noto che svetta, eretto, dalle acque cristalline.

Relax, bellezza e sport

L’area attorno alla Cattedrale di Roccia è adatta a tutti, sia a chi vuole semplicemente rilassarsi che a chi vuole fare sport. Come già detto, esistono numerose aree per fermarsi e ristorarsi, ma i più sportivi possono anche cimentarsi snorkeling, fare immersioni e praticare altri tipi di sport acquatici. L’importante è rispettare le regole dell’area (per altro sorvegliata), non inquinare e non disturbare la quiete degli altri avventori.

Cathedral Cove, la cattedrale di roccia in spiaggia in Nuova Zelanda

Per chi non vuole fare la lunga passeggiata di un’ora di cui vi abbiamo parlato, per altro, c’è anche una buona notizia: durante i mesi estivi vengono organizzati dei cammini più brevi e semplici, che però passano attraverso aree strettamente protette e di conseguenza possono essere percorsi solo al fianco di una guida qualificata. In alternativa, esistono anche delle navette a pagamento, che accorciano un po’ i tempi e conducono a un accesso un po’ più commerciale sito a 30 minuti a piedi dall’arco.

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Cala Macarella, angolo di paradiso di Minorca

Paradisi balneari nel mondo ce ne sono davvero tanti e uno di questi è, senza alcun dubbio, Cala Macarella, una delle più favolose dell’isola di Minorca.

Siamo di fronte a un autentico spettacolo, 140 metri di spiaggia sabbiosa incastonata in una caletta a forma di conchiglia, accarezzata dalle acque più trasparenti del Mediterraneo.

Cala Macarella, uno spettacolo indimenticabile

Candida sabbia finissima, un tripudio di blu, alte scogliere: Cala Macarella è un incanto, nel cuore dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Minorca, sulla costa sud di Ciutadella.

Vera perla, è plasmata da una raccolta spiaggia selvaggia, mare incredibile dal fondale sabbioso che digrada con dolcezza, perfetto per chi ama cimentarsi in lunghe nuotate, e la fresca pineta sulle scogliere che si fa oasi di refrigerio e tranquillità.

Ideale per le famiglie con bambini e per chiunque desideri concedersi giornate balneari che non si dimenticano, è un must anche per la pratica dello snorkeling: tra le rocce, infatti, si celano piccole insenature, grotte e calette tutte da esplorare.

E poi, certo, è il luogo ideale per divertirsi in spiaggia, fare un picnic, rilassarsi al sole, tuffarsi tra le onde.

Sebbene non sia una spiaggia attrezzata, dispone comunque di servizio di salvataggio da giugno a settembre, bagni, docce e un piccolo chiringuito che offre panini, antipasti, piatti misti, menu per bambini e fast food con servizio self service.

Inoltre, il parcheggio a pagamento è a soli 300 metri mentre quello gratuito a un chilometro con 15 minuti di camminata per raggiungere l’arenile.

Cala Macarelleta, splendida “sorella minore”

Trovandosi a Cala Macarella, un altro consiglio è quello di dedicare del tempo alla scoperta della “sorella minore”, Cala Macarelleta, più raccolta ma meno affollata.

Per raggiungerla, occorre seguire a piedi il Camí de Cavalls verso Cala Turqueta, affascinante sentiero dal panorama mozzafiato che consente di scattare fotografie uniche di Macarella dall’alto.

In cinque minuti sarete arrivati.

Le opzioni per raggiungere Cala Macarella

Vediamo ora quali sono le possibilità per arrivare a Cala Macarella, lungo la costa sud-occidentale di Minorca, a 14 chilometri da Ciutadella.

In auto si può soltanto in bassa stagione, poiché da giugno a settembre non è consentito.

Da Ciutadella, si segue la Ronda Sur, si imbocca il Camí de Sant Joan de Missa e si seguono le indicazioni stradali per le spiagge meridionali.

Da Mahon, capitale amministrativa di Minorca, occorrerà un’ora di macchina.

Chi, invece, si sposta con i mezzi pubblici, potrà servirsi della linea di autobus 69, in partenza ogni venti minuti, che effettua il percorso Ciutadella – Macarella – Ciutadella.

Da Mahon, invece, la linea 51 arriva a Cala Galdana, da cui percorrere a piedi il tragitto per il Camí de Cavalls.

Infine, c’è anche l’opzione della linea 68 da Ciutadella fino a Cala Turqueta da dove si giunge alla spiaggia in un’ora di cammino ammirando uno spettacolo che non si vede tutti i giorni.

Cala Macarella può anche essere esplorata via mare, a bordo di barche oppure kayak, sia con imbarcazioni proprie sia con visite guidate.

Il momento migliore per scoprire una delle perle di Minorca

Come accennato, Cala Macarella è una delle spiagge più affascinanti e gettonate di Minorca per cui sarebbe opportuno arrivare la mattina presto, tra le 14 e le 15 oppure al tramonto.

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Questa “spiaggia rotta” offre una delle visioni più belle del mondo

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le acque cristalline si mescolano con un’atmosfera selvaggia e rigogliosa. Un territorio incontaminato, lontano dal turismo di massa, dove la natura regna sovrana. Benvenuto a Nusa Penida, un’isola indonesiana che ti farà innamorare al primo sguardo, perfetta per coloro che cercano di riconnettersi con la natura e vivere un’esperienza autentica e profondamente emotiva in una terra dal fascino primordiale

Situata a soli 20 chilometri dalla frenetica Bali, Nusa Penida è un’oasi di pace e bellezza, un rifugio per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e un luogo dove passare le vacanze all’insegna del vero relax. Le sue spiagge bianche e incontaminate, le scogliere mozzafiato e i fondali marini sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Alla scoperta della “spiaggia rotta” dell’Indonesia

La "spiaggia rotta", Indonesia

Fonte: iStock

La “spiaggia rotta” di Nusa Penida a Bali, Indonesia

Pasih Uug Beach, nota anche come Broken Beach o “spiaggia rotta”, deve il suo nome alla sua particolare conformazione geologica. Nel corso dei millenni, l’erosione causata dalle onde del mare e dai venti ha scavato un’enorme apertura a forma di arco nella roccia calcarea che caratterizza quest’area dell’isola di Nusa Penida.

Questo fenomeno ha portato alla creazione di un anfiteatro naturale che si affaccia sull’Oceano Indiano, dando l’illusione di una spiaggia “rotta” o separata dal resto dell’isola, fatta di sabbia bianca e acque cristalline al suo interno.

Un luogo dove lo sguardo si perde tra i colori e le forme di una natura sorprendente e incontaminata. Il suono delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia bianca e il profumo dell’oceano si fondono tra loro regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Oltre alla sua particolare struttura geologica, Broken Beach è un luogo di grande importanza ecologica. La sua posizione isolata e la relativa inaccessibilità hanno favorito lo sviluppo di un ecosistema fragile e ricco di biodiversità. La barriera corallina che circonda la spiaggia è l’habitat di numerose specie marine, tra cui pesci colorati e tartarughe.

È possibile raggiungere la “spiaggia rotta” prendendo un traghetto da Bali. Una volta lì, il suggerimento è quello di noleggiare uno scooter o un’automobile per esplorare l’isola in autonomia. In alternativa, sono disponibili diversi tour organizzati che includono una visita alla “spiaggia rotta” e ad altri luoghi di interesse sull’isola.

Le spiagge più belle di Nusa Penida

Oltre a Pasih Uug Beach, Nusa Penida vanta una varietà di altre spiagge paradisiache che meritano di essere esplorate. Una delle più emozionanti è senza dubbio Kelingking Beach. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, questa spiaggia è famosa per la sua imponente formazione rocciosa a forma di T-Rex che si estende verso l’Oceano Indiano. Il panorama offerto da questo capolavoro naturale è davvero unico e affascinante.

Per gli appassionati di snorkeling o diving, un must-see dell’isola è la spiaggia di Crystal Bay. Grazie alla sua posizione privilegiata e all’incredibile barriera corallina che la circonda, questa baia offre un’esperienza subacquea indimenticabile e piena di emozioni.

Circondata da palme e vegetazione rigogliosa, crea un ambiente tropicale idilliaco. Inoltre, le sue acque trasparenti e calde sono l’habitat ideale per un’infinità di specie marine, tra cui tartarughe, murene, pesci e il raro Mola, un gigante gentile che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Nusa Penida è anche la patria di altre spiagge straordinarie e suggestive, come Atuh Beach e Diamond Beach, entrambe caratterizzate da panorami da sogno e un’atmosfera di pace assoluta.

E infine c’è Suwehan Beach, meno conosciuta ma ugualmente incantevole, un angolo di paradiso nascosto che offre tranquillità e relax senza pari. La spiaggia è circondata da alte scogliere e acque cristalline, ideali per nuotare e rilassarsi.

Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, questa piccola isola indonesiana è il posto che fa per voi. Nusa Penida è un tesoro di bellezze naturali e paesaggi da sogno che attendono solo di essere scoperti.

Kelingking Beach a Nusa Penida, Indonesia

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Kelingking Beach, isola di Nusa Penida, Indonesia
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I viaggiatori confermano: questa è una delle spiagge più belle del mondo

Esistono luoghi che sono così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori assomigliano a tutti quegli scenari che popolano da sempre i nostri sogni, ma che sono reali e per questo ancora più straordinari. L’arcipelago hawaiano è uno di questi.

Le isole che lo compongono sono le più isolate del mondo, distano infatti 4.000 chilometri dalla costa americana, e sono completamente circondate dalle acque azzurre e cristalline dell’Oceano Pacifico. I motivi per raggiungerle, e per visitare questo eden terrestre, sono tantissimi e tutti sono destinati a lasciare senza fiato.

Questi lembi di terra di origine vulcanica, infatti, ospitano paesaggi selvaggi caratterizzati da scogliere, foreste tropicali, cascate e natura lussureggiante. Un discorso a parte meritano le spiagge, tra le quali spiccano quelle di sabbia bianca e dorata, rossa, nera e verde. Ed è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi oggi, di quella che è considerata una delle spiagge più belle del mondo e che ha capeggiato la lista dei Best of the Best Beaches di Tripadvisor. Pronti a partire?

Tra le meraviglie dell’Isola di Maui

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di un’isola straordinaria, di un paradiso terrestre che merita di essere raggiunto e visitato da tutti almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di Maui, l’isola dell’arcipelago hawaiano che ospita il Parco Nazionale Haleakala, proprio quello in cui si trovano alcune delle meraviglie naturalistiche più sensazionali del pianeta.

L’isola vanta oltre 30 miglia di spiagge, tra le quali sono annoverate le più belle del pianeta. Tappa imprescindibile degli amanti della natura è Kapalua, una distesa di sabbia dalle sfumature oro caratterizzata da una forma a mezza luna. Ma non è l’unica, sull’isola infatti troviamo anche Kaanapali Beach, quella che è considerata la spiaggia più bella degli Stati Uniti dai viaggiatori.

Un primato che non stupisce così tanto in realtà: basta guardare alcune delle fotografie che ritraggono questa distesa di sabbia per potersi immergere idealmente in quello che è uno scenario incantato.

Kaanapali Beach: la spiaggia più bella d’America

Meta prediletta degli amanti della natura e del mare, Kaanapali Beach è una delle spiagge più belle del mondo, sicuramente la più apprezzata tra i viaggiatori che esplorano gli Stati Uniti. Caratterizzata da una sabbia finissima e dorata, questa distesa delle meraviglie è bagnata da acque turchesi e cristalline che trasformano lo scenario in un vero e proprio paradiso terrestre.

Lungo la passeggiata che costeggia la spiaggia sono presenti hotel, negozi di lusso e ristoranti che consentono ai viaggiatori di trascorrere giornate con una vista mozzafiato. Non mancano, ovviamente, filari di palme ombreggianti che restituiscono la caratteristica atmosfera tropicale.

Immancabili, poi, sono gli sport acquatici. Kaanapali Beach è perfetta per tutti gli amanti delle immersioni, dello snorkeling e del surf che vogliono praticare queste attività in uno scenario da sogno con montagne lussureggianti che fanno da sfondo. La spiaggia è anche il perfetto punto di partenza per intraprendere dei trekking straordinari che permettono di ammirare alcuni dei luoghi più iconici e strabilianti dell’isola di Maui.

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Agios Georgios beach, per un’estate in Grecia da sogno

La Grecia è un sogno balneare e, per trascorrere l’estate qui, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: il mare è cristallino, le spiagge sono da cartolina e i panorami lasciano davvero senza fiato.

Tra tutte queste meraviglie, merita un approfondimento Agios Georgios beach, a una trentina di chilometri a sud ovest dalla città di Corfù.

Si tratta di una spettacolare baia nel paese di Agios Georgios, una delle zone più vivaci dell’isola, con ben 10 chilometri di spiagge attrezzate e spettacolari.

Agios Georgios, tra le spiagge più belle di Corfù

Se Corfù è un incanto, Agios Georgios beach non è assolutamente da meno e la sua bellezza si preannuncia già durante il viaggio per raggiungerla, lungo una strada che costeggia paesini tipici immersi in un paesaggio naturale lussureggiante tra frutteti, uliveti e mandorli.

Scendendo dalla collina di Pagi, ecco la baia che corre con il paese alle spalle, con tutti i servizi per i turisti tra cui strutture ricettive per il soggiorno.

Siamo nel pieno contatto con la natura, in un’oasi di tranquillità adatta a tutti, anche alle famiglie con bambini.

Le due sabbiose sono tutte da esplorare, mentre la morbida sabbia dorata invita a rilassarsi sotto il sole senza più pensieri.

E il mare? Qui è cristallino e trasparente a dir poco, con i fondali che digradano con dolcezza.

La spiaggia è inoltre dotata di ogni comfort: lettini, ombrelloni, docce, bar, il piccolo porticciolo per chi desidera noleggiare un barca e andare alla scoperta delle incantevoli baie nelle vicinanze, e stabilimenti attrezzati per praticare sport acquatici tra cui la moto d’acqua, il windsurf e le escursioni subacquee, con l’opportunità di seguire corsi appositi tenuti da istruttori esperti.

I fondali e le grotte pullulano di vegetazione e fauna marina, un must per lo snorkeling.

Paradiso per il relax e i giochi dei più piccoli durante il giorno, la sera si trasforma nel luogo ideale per i giovani e gli amanti della movida.

In più, nei pressi del litorale troviamo taverne dove assaporare le specialità della cucina greca tra cui ottimo pesce fresco, e non mancano negozi per andare a caccia di souvenir e regali, e market per la spesa quotidiana (lungo la strada principale che porta al paese).

Oltre a bagni di sole e tuffi nelle acque limpidissime, non perdetevi una piacevole passeggiata lungo il litorale per ammirare un panorama difficile da descrivere a parole, un’escursione in giornata alle isole Paxi e Antipaxi, e la scoperta della vicina spiaggia di Issos, ventilata e lunghissima, cui si arriva facilmente a piedi dal marciapiede su cui si affacciano bar e ristoranti alla moda: nei pressi di Isso beach, oasi di natura è poi la riserva del Lago di Korission.

Come raggiungere la spiaggia

Come accennato, l’arenile si trova ad appena 30 chilometri dalla città di Corfù, il che significa circa un’ora di auto dall’aeroporto e dalla capitale.

Inoltre, è ben collegata con le linee di autobus che offrono svariate corse fino a tarda sera, distanziate di un’ora una dall’altra.

La strada costiera che la delimita, dove è anche comodo parcheggiare l’automobile, dona una visione favolosa che lascia a bocca aperta: il felice contrasto del verde della fitta vegetazione con il blu del mare non si dimentica.

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Cosa vedere ad Arenzano, dalla spiaggia al centro cittadino

Arenzano è una splendida cittadina incastonata tra il mare e l’Appennino, ad appena una ventina di chilometri da Genova e altrettanti da Savona, a un passo dalla magnifica area naturale del Parco del Beigua, porta della Riviera Ligure di Levante.

Non è la classica “destinazione balneare”, è molto di più: vanta un centro storico unico nel suo genere, con le vie e le case che si arrampicano dal lungomare alla collina, un parco polmone verde che è un’autentica oasi di relax e di refrigerio durante l’estate, un Santuario polo di fede e pellegrinaggio, eleganti ville e palazzi tipici liguri, testimoni di un fulgido passato, e un esotico e variopinto simbolo, i pavoni in libertà, “cittadini” a tutti gli effetti.

Scopriamo le mete più interessanti e le attrazioni da non perdere ad Arenzano,  dall suggestivo centro storico fino alla spiaggia.

Il Parco e la Villa Negrotto Cambiaso

Villa Negrotto Cambiaso Arenzano

Fonte: iStock

Villa Negrotto Cambiaso

Il primo incontro con Arenzano, a breve distanza dalla stazione ferroviaria, è il Parco di Villa Negrotto Cambiaso, oasi verdeggiante dove incontrare i pavoni e ammirarli in tutta la loro bellezza: abituati all’incontro con le persone, sono ormai parte integrante della cittadina e rimangono tranquilli a farsi fotografare.

Il parco apre alla scoperta di Arenzano, punto privilegiato per fare piacevoli passeggiate tra prati, agrumeto e immensi alberi che assomigliano alle sequoie americane, sostare all’ombra, praticare sport all’aria aperta e assistere a mostre ed eventi che vengono organizzati durante l’anno.

Fulcro del parco è Villa Negrotto Cambiaso, oggi sede del Municipio, risalente al 1558 a opera del marchese Tobia Pallavicino. Nel 1880, la marchesa Luisa Pallavicino rinnovò la struttura dell’elegante dimora e, oltre a conferirle l’aspetto di una fortezza, decise di dare vita a un parco all’inglese con serra di vetro in stile liberty e svariate terrazze panoramiche che ricordano le mura di difesa medievali.

Non mancano due laghetti dove nuotano pesci, tartarughe, anatre e oche: insomma, un’autentica meraviglia.

Il centro storico del borgo marinaro

Il cuore di Arenzano è il suo centro storico, l’antico borgo marinaro, che si inerpica verso il Beigua e si contraddistingue per la peculiarità di essere, appunto, “in salita”.

Si estende da Via Bocca, area pedonale aggiunta negli anni Sessanta laddove sorgeva la vecchia ferrovia, fino al pittoresco pozzo di Piazza Colombo ed è un intricato labirinto di stradine lastricate, piazzette, caruggi liguri animati su cui si affacciano focaccerie, negozi di lusso, ristoranti, gelaterie e i caratteristici palazzi dalle facciate color pastello impreziositi da meridiane, edicole, stemmi nobiliari, mascheroni di terracotta, eco di Genova e di un passato fiorente.

Angoli che rimangono impressi sono, oltre a Piazza Colombo con il suo pozzo, Piazza Chiossone (o Nastrè), la zona degli antichi lavatoi, e Piazza XXV Aprile su cui svetta il Palazzo Sant’Antonio, antico oratorio del XIII secolo, oggi sede della Biblioteca.

Il lungomare e la spiaggia

Arenzano è anche lungomare e porticciolo turistico: appena usciti dal parco (o dal centro storico) ecco la veduta del mare e della spiaggia centrale, che lasciano già intravedere il capoluogo ligure.

È una piacevole camminata ombreggiata, suddivisa in

  • Lungomare Olanda, tratto di arenili dai ciottoli grigi, sassolini e sabbia con una porzione di spiaggia libera in prossimità del Circolo Velico che volta le spalle al Parco di Villa Figoli des Geneys, in vero stile genovese, che ispirò a Carducci la lirica “In una villa”.
    La villa e il suo parco plasmato da favolosi viali con magnolie, sempreverdi e palme sono il fulcro degli eventi estivi di Arenzano.
  • Lungomare Stati Uniti, ultimo tratto di spiaggia vicino al Porto, ad accesso libero con le barche che ondeggiano attorno alla banchina.

Di sicuro impatto anche il tratto di costa più selvaggio, al di sotto della Ciclabile e Passeggiata Pedonale del Lungomare De Andrè, dove si susseguono raccolte spiagge libere e calette che permettono di godere di un’atmosfera tranquilla e di vedute che rigenerano.

Il Santuario del Bambino Gesù di Praga

Santuario Gesù Bambino di Praga Arenzano

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Santuario Gesù Bambino di Praga

Altro simbolo di Arenzano, che rende la cittadina ligure meta di fede e pellegrinaggio, è il Santuario del Bambino Gesù di Praga, testimone di un forte sentimento devozionale al Bambino di Praga, uno dei luoghi religiosi più frequentati della regione, preceduto da un’ampia scalinata e piazzale da cui si può ammirare uno scorcio invidiabile che arriva fino al mare.

Il Santuario risale al 1904 ma la storia di devozione inizia nel 1628 quando i Carmelitani Scalzi di Arenzano ricevettero in dono dalla principessa Polissena Lobkowitz di Praga una piccola statua in cera di Gesù Bambino di Praga.

Oltre alla ricchezza dell’interno, la chiesa custodisce anche un meraviglioso Presepe in Ceramica perenne, aperto tutto l’anno, frutto di tre anni di lavoro di Eliseo Salino di Albisola, con oltre 300 statue che trovano posto nell’emozionante cornice di una grotta ricostruita con stalattiti e stalagmiti in gesso e juta con la rievocazione di significative scene bibliche: una voce narrante accompagna i visitatori nel percorso e il tipico paesaggio ligure con l’Appennino dona un tocca unico al tutto.

Alle spalle del Santuario, uno sguardo anche alla Torre dei Saraceni, edificata nel XVI secolo a protezione delle incursioni saracene dopo quella avvenuta nel 1559, capeggiata da Amoret Rais.

La Chiesa dei Santi Nazario e Celso

Chiesa di spicco in città è la Parrocchiale intitolata ai Santi Nazario e Celso, eretta sui resti di un antico monastero dedicato al monaco irlandese San Colombano e ricostruita dopo un grave crollo nel Settecento, un magnifico esempio di architettura barocca in Liguria.

Da vedere, al suo interno, l’affresco della cupola, capolavoro di Ernesto Massiglio che seppe replicare al meglio l’opera andata perduta nel ’44 di Francesco Semino.

Il Parco del Beigua

Appena fuori dal centro, gli amanti della natura troveranno ad attenderli la meravigliosa cornice naturalistica del Parco del Beigua, notevole area protetta dove l’ecosistema dei boschi appenninici si sviluppa in completa autonomia e sicurezza.

Sono numerosi i percorsi per trekking ed escursioni tra gli alberi secolari e la natura incontaminata di questo angolo di Liguria e non mancano i percorsi dedicati per un’avventura in mountain bike.

Tappa da non perdere sono poi i Centri visita dedicati all’educazione ambientale e all’ornitologia che permettono di conoscere nei dettagli la flora e la fauna del territorio, con una particolare attenzione alla didattica per i più piccoli.