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Bibione, spiaggia gratis per il ponte del 1° maggio: l’iniziativa

Non manca ormai tanto all’arrivo dell’estate, e in molte località d’Italia il caldo si fa già sentire: perché non concedersi una bella giornata al mare? Per inaugurare la stagione – seppure con largo anticipo – Bibione ha deciso di promuovere un’iniziativa speciale. In occasione del ponte del 1° maggio, i turisti potranno usufruire di lettini e ombrelloni gratuiti in spiaggia, per un primo accenno di tintarella. Scopriamo qualcosa in più.

Lettini e ombrelloni gratis a Bibione

La spiaggia di Bibione è una vera bellezza: con i suoi oltre 8 km di sabbia dorata che si affacciano sul mar Adriatico, è un litorale tra i più famosi del nord Italia, situato a poca distanza da Venezia. Preso d’assalto dai turisti, sia locali che stranieri, è in estate una rinomata meta balneare che offre tantissimi servizi per soddisfare ogni esigenza. Basti pensare che si contano ben 18mila ombrelloni e 36.500 lettini, che sono appena stati sistemati in attesa dell’arrivo della stagione estiva del 2024. Insomma, un vero sogno per tutti coloro che amano il mare.

L’occasione perfetta per inaugurare la spiaggia è appena arrivata: il comune ha deciso di offrire l’accesso gratuito alla spiaggia, con lettini e ombrelloni a disposizione liberamente dei turisti, durante il ponte del 1° maggio. Si prevede dunque una gran folla che darà così inizio all’estate che ormai si sta avvicinando, concedendosi una prima giornata di sole in pieno relax e divertimento. Ma attenzione a fare il bagno: i più coraggiosi che si cimenteranno in acque ancora piuttosto fredde dovranno ricordare che il servizio di salvataggio (così come altri servizi) verrà attivato solamente a partire dall’11 maggio.

Bibione, la sua splendida spiaggia

Perché scegliere Bibione come meta per le vacanze estive? Apprezzata soprattutto da coloro che abitano nel nord-est d’Italia, per via della sua vicinanza, attira anche moltissimi turisti stranieri. In effetti, la spiaggia è proprio bella e dotata di ogni confort, per rispondere alle più diverse esigenze, come quelle delle famiglie con bambini piccoli. Nel corso degli ultimi anni, il litorale si è guadagnato molti riconoscimenti. È Bandiera Blu per la qualità delle sue acque, ma anche Bandiera Verde – scelta quindi dai pediatri – per l’accessibilità e la sicurezza per i più piccini.

Il tutto senza mai perdere di vista l’innovazione: la spiaggia, quest’anno, è stata preparata in tempi da record grazie anche all’utilizzo della speciale macchina battipalo guidata da un sistema GPS, che esegue il progetto di “allestimento” caricato sul software. Un aiuto indispensabile, visto che il litorale vanta ben 430mila metri quadri di sabbia. Ci si attende ora una stagione esemplare, che debutterà durante il ponte del 1° maggio e proseguirà poi con alcuni eventi di grande rilievo. Uno di questi è la Beach Volley Marathon, prevista per il 10 maggio, che attirerà sportivi e curiosi da tutta Italia.

Secondo gli operatori, Bibione sarà ancora una volta tra le mete più scelte per le vacanze. Famiglie numerose e gruppi di amici sono i target più probabili, alla ricerca di soluzioni che offrano grande libertà come appartamenti con terrazzo e villette con giardino. Le prenotazioni confermano il trend in crescita rispetto allo scorso anno: quelle in hotel sono già un 5% più alte di quanto accaduto nello stesso periodo del 2023. “Iniziare la stagione con questi dati è molto importante, il nostro posizionamento di mercato è sicuramente orientato agli spazi liberi e alla loro fruizione, un trend che cresce a doppia cifra” – ha dichiarato Andrea Anese, presidente del Consorzio Bibione Live.

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Cosa fare tra Punta Cana e Santo Domingo: sole, spiagge e relax

Avete presente la foto più iconica dei Caraibi, dove si vedono spiagge bianche affacciate su acque cristalline costeggiate da fitte palme? Ebbene, questa è la classica immagine della Repubblica Dominicana. È il luogo dei sogni, una terra che è sinonimo di riposo e di relax. Nella Repubblica Dominicana, tra Punta Cana, la località più orientale del Paese, e Santo Domingo, la Capitale, là dove l’Oceano Atlantico incontra il Mar dei Caraibi, città e villaggi si alternano a grandi resort che offrono tutte le comodità di una vacanza con la “V” maiuscola, direttamente sulla spiaggia. Senza dimenticare il verde dei parchi e delle riserve naturali.

Questa è una delle zone più frequentate dal turismo internazionale, tanto che, nel corso degli ultimi decenni, proprio a Punta Cana sono sorti decine di resort, ma anche condomini e proprietà con ville private. Sono tantissimi i divertimenti che questa località offre ai turisti, legati soprattutto alla vita di mare, ma è anche molto comoda per visitare la Capitale dominicana, ricca di storia e di cultura che merita sicuramente un’escursione in giornata.

Punta Cana: la meta mare dominicana no. 1

Punta Cana è una località turistica dominicana “costruita a tavolino”, a partire già dagli Anni Settanta, da un imprenditore locale di nome Frank R. Rainieri. Questo lungimirante personaggio, che ha convertito l’area in una sorta parco tematico, il cui tema scelto è l’Eden: spiagge paradisiache, mare cristallino, sole e intrattenimento per tutte le età e tutte le esigenze. Al primo resort fatto costruire da Rainieri allora se ne sono aggiunti decine di altri nel corso degli anni. Punta Cana, nella provincia di La Altagracia, è la destinazione ideale non soltanto per gli amanti della tintarella, ma anche per i golfisti, con i suoi numerosi campi da golf sparsi lungo tutto il litorale.

Questa località turistica accontenta anche gli appassionati di snorkeling grazie ai fondali ricchi di pesci colorati che si possono ammirare stando a pelo d’acqua. Inoltre, se siete interessati a itinerario storico-culturali potrete visitare l’antica città di Higuey che si torva ad un’ora di auto da Punta Cana. La maggior parte dei resort di questa località provvedono alle famiglie e hanno tutta una serie di parchi di intrattenimento in miniatura per bambini. Le spiagge di Punta Cana sono tutte bellissime, con la sabbia candida e le acque turchesi. Bavaro è forse la più nota di tutte in questa zona, ma anche una delle più conosciute di tutta la Repubblica Dominicana.

Santo Domingo: cosa vedere nella Capitale

Santo Domingo, la Capitale della Repubblica Dominicana, si può visitare anche in giornata se si parte da Punta Cana. La maggior parte dei resort organizza escursioni a pagamento con tanto di guida esperta che sono assolutamente consigliate per conoscere la storia e la cultura del Paese che si visita nel migliore dei modi. Il nome di Santo Domingo le fu dato dal fratello di Cristoforo Colombo, Bartolomeo, perché la città era stata creata il 5 agosto 1498, giorno dedicato a San Domenico.

Volendo, si possono dedicate anche un paio di giorni a questa splendida città coloniale che è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità. Vi lasceranno senza fiato gli scorci panoramici nelle stradine intorno a Plaza Mayor nel centro storico – anche chiamato Santo Domingo de Guzmán, tra la Cattedrale di Nostra Signora dell’Incarnazione, il palazzo del Viceré e il Cabildo, l’ex Assemblea municipale dei tempi del colonialismo spagnolo.

Boca Chica

Boca Chica è una piccola località che si trova a una trentina di chilometri da Santo Domingo e che, proprio per questo, è frequentatissima degli abitanti della Capitale. Anche qui si trovano resort all inclusive, spiagge di sabbia bianchissima e mare azzurro. La barriera corallina, a solo 500 metri al largo della costa, ha ricchi fondali tutti da esplorare. Inoltre, il centro della cittadina è molto accogliente: ci sono locali aperti tutto il giorno e anche la notte non mancano spazi dove ballare danze caraibiche, merengue in primis, guidati dai giovani dominicani.

La Romana

A 75 chilometri da Punta Cana e a poco più di cento chilometri dalla Capitale sorge la località turistica di La Romana, una cittadina di notevoli dimensioni (conta oltre 100mila abitanti) che si è sviluppata a inizio Novecento intorno all’industria dello zucchero. Vi suggeriamo una tappa in questa località della Repubblica Dominicana per scoprire l’originale villaggio Altos de Chavón, la ricostruzione di un borgo medievale progettato dall’architetto Roberto Copa negli Anni Settanta, sede di eventi e di manifestazioni, mostre e laboratori artistici. Anche nei dintorni di La Romana sorgono complessi turistico-alberghieri e resort in riva al mare.

Parque Nacional del Este

Dalla Capitale a Punta Cana s’incontra il Parque Nacional del Este o Parque Nacional Cotubanama, che occupa l’intera porzione peninsulare della costa Sud-orientale della Repubblica Dominicana. Nel parco si possono fare escursioni per ammirare flora e fauna endemiche. Informatevi sulla possibilità di fare una visita accompagnati da guide locali che sapranno informarvi sulla storia della colonizzazione dell’area e indicarvi i sentieri più belli verso le cuevas (grotte) dei dintorni. Del Parque Nacional del Este fanno parte anche l’isola di Saona con la sua barriera corallina: assolutamente da non perdere dunque le sue spiagge e la zona umida con le estese mangrovie.

Come raggiungere la Repubblica Dominicana

Per raggiungere le principali località turistiche della Repubblica Dominicana come Punta Cana, La Romana, San Felipe de Puerto Plata, Bayahibe e le altre famose mete mare dell’isola potete decidere di prenotare un volo con destinazione aeroporto di Santo Domingo oppure informarvi sui voli charter e di linea che atterrano negli aeroporti locali, costruiti nelle zone dei grandi resort, come quello di Punta Cana e di La Romana.

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Alcúdia, una delle città più belle delle Baleari

Se siete in procinto di programmare la vostra prima vacanza alle Baleari, Alcúdia ha tutte le carte in regola per entrarvi immediatamente nel cuore. Questa affascinante cittadina, situata nel nord-est di Maiorca, oltre a vantare una spiaggia che sembra senza fine e calette sognanti lambita da acque paradisiache, conquista i visitatori per il sorprendente patrimonio storico che custodisce e una vasta gamma di attività all’aria aperta.

Scoprendo Alcúdia, tra storia e attrazioni

Prima di sapere cosa vedere ad Alcúdia, è necessario conoscere un po’ le sue origini, così da godere ancora di più della visita. Abitata fin dall’età del bronzo, ma entrata realmente nella storia solo con l’arrivo dei Romani – i quali utilizzarono le spiagge della baia a scopo militare attorno al 123 a.C. – la più antica città murata delle Isole Baleari, conobbe il suo splendore nel Medioevo dopo essere stata conquistata dal re Giacomo I nel 1229.

Con l’arrivo di Giacomo II si iniziò a costruire la cinta muraria, completata nel 1360, che ancora oggi circonda e protegge la città e che, nel 1974, è stata dichiarata monumento storico e artistico insieme ai resti archeologici di Pollentia. Una visita ad Alcúdia offre l’opportunità di scoprire i segreti di tutto ciò che queste mura hanno conservato per le generazioni future. Oggi, questo luogo ameno è uno dei principali centri turistici di Maiorca, e i tesori che offre non si contano.

Tour della città di Alcúdia: cosa vedere

Le possenti mura che cingono il centro storico di Alcúdia e i casals, eleganti palazzi cinquecenteschi, sono la sua principale attrazione. Dell’antica città medievale si conservano ancora la Puerta de Mallorca o Puerta de San Sebastiano – che collegava la città con la strada reale per Palma di Maiorca – e la Puerta de Moll, nota anche come Puerta de Xara, la più vicina al porto.

Durante la passeggiata lungo le mura, si possono ammirare anche i resti di una cinta muraria rinascimentale, crollata alla fine del XIX secolo, di cui è rimasto intatto solo il bastione di Sant Ferran, oggi occupato dall’arena. Per una visione completa, si consiglia di percorrere il Camí de Ronda e di raggiungere le mura attraverso il Carrer de la Pau.

Tra i luoghi simbolo di Alcúdia c’è la Iglesia de Sant Jaume (chiesa di San Giacomo), in origine appoggiata all’interno delle mura, e totalmente ricostruita in stile neogotico nel 1870. Conserva l’immagine del Sant Crist del XV secolo, alla quale si attribuisce un episodio miracoloso del 1507. Accanto alla chiesa si trova il Museo Monografico di Pollentia, che ospita una collezione di molti degli oggetti rinvenuti nelle rovine della città romana.

Tra gli edifici più interessanti, spicca anche Casa di Can Torró, antica residenza del XVI secolo restaurata per ospitare dal 1990 l’omonima biblioteca. Dopo la visita si può passeggiare lungo alcune delle vie più belle del centro storico, come Carrer de Sant Jaume, Carrer de la Rectoria e Carrer de la Iglesia. Altre costruzioni da non perdere sono l’Oratorio di Santa Ana, la cappella barocca di Sant Crist, “La Sala”, municipio con torre dell’orologio e scala di accesso al portale centrale, costruito in stile neobarocco, il santuario della Mare de Déu de la Victória, a 7 chilometri dalla città.

La Iglesia de Sant Jaume, attrazione di Alcúdia

Fonte: iStock

La Iglesia de Sant Jaume, nel centro storico di Alcúdia

La città romana di Pollentia

Uscendo dalla cinta muraria attraverso la Puerta de Mallorca, si possono raggiungere a piedi le rovine dell’antica città di Pollentia (l’odierna Alcúdia), considerata il più importante sito archeologico di epoca romana dell’isola.

I resti ancora oggi visibili sono suddivisi in tre aree archeologiche visitabili:

  • La Portella, dove si conservano i resti di tre domus ad atrio, tra cui la meglio conservata è la “Casa dei due tesori”, con facciata porticata sulla strada. La “Casa della testa di bronzo” ha restituito, invece, una piccola testa in bronzo di una fanciulla, mentre presso la “Casa di nord-est” si conserva un tratto delle mura cittadine del III secolo.
  • Foro romano, dove si conservano i resti del Capitolium e di tabernae.
  • Teatro romano, del I secolo d.C., con i resti della cavea, scavata nella roccia, e della scena, a pianta rettangolare. In epoca tardo-antica venne utilizzato come necropoli.

Parco naturale di S’Albufera

Una delle escursioni più popolari, e per questo imperdibile, la offre il Parco Naturale di S’Albufera, una palude costiera mista, formata da lagune e canali naturali e artificiali. È la più grande area umida delle Isole Baleari ed è vero un paradiso per gli amanti del birdwatching. Qui, infatti, si può ammirare una vasta gamma di uccelli, tra cui il falco di palude, il tarabusino, il cavaliere d’Italia, l’airone rosso e il vascón.

Le spiagge di Alcúdia

Sebbene mezza giornata sia sufficiente per visitare i principali punti di interesse di Alcúdia, si consiglia di dedicare un’intera giornata al relax sulle spiagge più vicine, a cominciare da Platja de Muro. Oltre a vantare fantastiche acque cristalline e sabbia bianca, è anche la spiaggia più lunga di Maiorca, con quasi sei chilometri di lunghezza, e dispone di tutti i tipi di servizi che la rendono ideale per tutta la famiglia. Il litorale è famoso anche per i suoi bar e ristoranti, che servono deliziose paellas, fideuás e tutti i tipi di piatti a base di pesce fresco e frutti di mare.

Tra le altre spiagge da non perdere, spicca Sant Pere, situata nel centro residenziale di Mal Pas, l’unica spiaggia di sabbia su questo tratto di costa  insieme a quella di Sant Joan. Se preferite calette più tranquille, potete andare in auto o in moto fino al Cap de Formentor, da cui si può godere di un tramonto sublime.

Platja de Muro, tra le spiagge più belle di Maiorca

Fonte: iStock

Platja de Muro, un sogno di acque cristalline e spiaggia bianca

Le escursioni nei pressi di Alcúdia

Il comune di Alcúdia ha un territorio molto variegato, che spazia da zone di frutteti a zone umide e montagne, il tutto con il mare come sfondo. Tutte le escursioni possono essere effettuate in qualsiasi periodo dell’anno, ma l’ideale è farle in primavera, la stagione dell’anno in cui la natura è al suo meglio.

Un’escursione alla cala di Coll Baix,  sulla costa settentrionale dell’isola, a circa sette chilometri dal centro storico della città, vi permetterà di scoprire un’altra delle meraviglie naturali di questo luogo. Il percorso può avere due destinazioni diverse: la spiaggia di Coll Baix o la Talaia d’Alcúdia, entrambe raggiungibili solo a piedi. Si passa attraverso un paesaggio di campi terrazzati, fino a raggiungere la splendida Area Naturale.

Se siete dei camminatori incalliti, non perdetevi l’itinerario Le Barcarès, di bassa difficoltà che attraversa principalmente lungo la costa nord di Alcúdia, costeggiando la punta Manresa e snodandosi lungo una costa dolce e di grande bellezza. Altrettanto affascinante è l’interno dell’area di La Victòria, gran parte della quale è inclusa nella rete ‘Natura 2000’. Un eccellente esempio di bosco mediterraneo con meravigliose vedute panoramiche.

Pollentia, i resti dell'antica città romana ad Alcúdia

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Le rovine dell’antica città di Pollentia
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Spiagge per cani a Riccione

Le spiagge per i cani a Riccione rappresentano il connubio perfetto per scoprire la località romagnola in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Presenti in buon numero in tutta la cittadina, gli stabilimenti per i cani forniscono numerosi servizi ai pelosi senza dimenticare le esigenze dei loro proprietari in un contesto idilliaco di sabbia soffice e litorali ampi senza pericoli.

Oppure, è possibile fare il bagno con cani al seguito dalle ore 06.00 alle 7.30 del mattino e dalle 19.00 al tramonto nelle tre spiagge libere piazzale San Martino, piazzale Allende (in zona alba) e piazzale Roma.

Finalmente, non è più necessario “scegliere” tra un la vita da spiaggia e l’amicizia di uno dei compagni più fedeli.

La Spiaggia delle Donne, una delle più famose spiagge per cani a Riccione

Una delle spiagge per cani più famose di Riccione è quella presente nel lido delle Donne, zona 97 del lungomare. Questa è in grado di ospitare cani di piccola e media taglia, con spazi a loro dedicati nei quali potranno godersi un po’ d’ombra e acqua fresca.

La spiaggia delle Donne è probabilmente il luogo più celebre della città, dove gli amici a quattro zampe possono fare un po’ di siesta, ma di certo non è l’unico. L’accesso ai quadrupedi è consentito pure nella spiaggia 61 – Della Rosa, ubicata sul lungomare Repubblica. Per accedervi è necessario portare al guinzaglio il vostro cane e avere con sé un libretto sanitario aggiornato, che attesti le vaccinazioni effettuate sull’animale. Non lontano da questo lido, si trovano i Bagni Malibù, con ombrelloni, ciotole e vaporizzatori per assicurare il fresco gli animali.

I punti di riferimento per località dog-friendly del Mare Adriatico

Le zone del litorale che consentono l’accesso dei cani sono davvero numerose, rendendo Riccione uno dei punti di riferimento per le località dog-friendly del Mare Adriatico. Nella spiaggia Secondo 32 è possibile condurre il proprio cane in un’area attrezzata con docce, ombrelloni e fontanelle. Rispetto agli altri lidi, in questo, i cani possono muoversi liberamente senza guinzaglio o museruola. L’area è riservata e consente l’accesso principalmente ad animali di piccola e media taglia precedentemente vaccinati.

Chi ha un cane grande può invece andare ai Bagni Edo 33.
Questo stabilimento, attiguo al precedente, consente l’accesso pure a cani di taglia maggiore, fornendo box docce e materassini per i pelosi.

Chi vuole divertirsi un po’ mentre il proprio animale dorme, può dirigersi verso il Bagno Marcello & Anna, localizzato nella Zona 38. Qui, agli spazi personali per gli amici a quattro zampe, si affiancano le attività di svago per i padroni. Tutto finalizzato a rendere perfette le vacanze con gli animali. Perché allora non fare un po’ di palestra o giocare a calcio balilla mentre il proprio cane riposa tranquillo?

Ma siamo appena all’inizio. Riccione, infatti, come accennato è una località perfetta per vivere le vacanze balneari insieme ai propri amici a quattro zampe grazie a spiagge attrezzate e ben organizzate.

Tra queste, si sono aggiunte le spiagge Marano Beach 135 e 136 che hanno realizzato spazi dedicati ai proprietari di Fido grazie ai quali godersi l’ombra e il relax: l’area è fornita con ciotola d’acqua, appositi sacchetti igienici, brandina e ombrellone.
In più, lo stabilimento è dotato di vasche idromassaggio per il benessere degli animali di taglia medio-piccola: cromoterapia e idromassaggio consentiranno di trasformare il (spesso temuto) momento del bagno in un’occasione desiderata e attesa.

Ancora, molto accoglienti sono i Bagni Sawasdee 37, aperti dalle 6 alle 21, i Bagni Cicca 59 dove gli ombrelloni verdi vicino alla passerella sono dedicati a tutti coloro che non vogliono privarsi della compagnia dei loto pets, i Bagni Bice 48 in Lungomare Repubblica, il Bagno 53 Luciano e Renzo che riserva ombrelloni ai proprietari di uno o più cani, il Bagno Mulazzani 55 che mette a disposizione ombrelloni per cani di piccola taglia.

I Golden Beach 75 danno invece il benvenuto ai cagnolini di taglia contenuta con un’apposita Doggy Area con lettini e ombrelloni nonché sgambatoio con doccia, ciotola d’acqua fresca e un simpatico gadget.

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Railay, con le spiagge che sorgono tra maestose scogliere calcaree

La voglia di mare, di caldo e di acque cristalline è sempre fortissima in molti di noi. Non c’è da sorprendersi, perché il sole rimette al mondo e perché in luoghi con queste caratteristiche è facile trovare la pace dei sensi. Tra le mete più gettonate per chi è in cerca di quanto appena detto ch’è la Thailandia, che di tesori naturali ne nasconde davvero tantissimi, come la sua affascinante Railay Beach.

Railay Beach, informazioni utili

Iniziamo questo viaggio con una dovuta premessa: questo angolo della Thailandia è comunemente chiamato Railay Beach – o Rai Leh -, come a farci pensare che sia una spiaggia unica. Nei fatti non è propriamente così: è un gruppo di spiagge che si sviluppa su una piccola (ma affascinante) penisola che si chiama Railay, e che comprende Railay West, Railay East, Phra Nang Beach e Ton Sai.

Ci troviamo nel Sud della Thailandia, un vero e proprio paradiso tropicale dove svettano nei cieli immense falesie calcaree che racchiudono spiagge che sono un sogno a occhi aperti. Per la precisione, Railay sorge nella Provincia di Krabi, parte del distretto di Mueang Krabi.

Quando il visitatore arriva si innamora della bellezza della zona, così perfetta che pare quasi impossibile che sia stata la natura a fare tutto da sola. Poi ci sono i colori brillanti che si alterano a quelli candidi, che con la luce del sole vanno a creare dei contrasti che risultano poi difficili da dimenticare.

Railay, Thailandia

Fonte: iStock

Passeggiando lungo le spiagge della magnifica penisola di Railay

No, non si può raggiungere in auto perché la penisola di Railay è accessibile solo in barca a causa delle alte falesie che tagliano l’accesso continentale. Una volta arrivati però ci si può muovere anche a piedi, grazie a dei “vicoli” che attraversano la natura e che conducono nei vari lati di questa affascinante penisola baciata dal caldo Mare delle Andamane e incorniciata da giungla lussureggiante e da rocce imponenti. Per fortuna, ci sono diversi tour in partenza (che prevedono anche escursioni di un giorno intero) da varie località del Paese.

Le spiagge di Railay

Anche in questo caso dobbiamo fare una doverosa promessa: le spiagge di Railay sono, in alcuni momenti dell’anno, particolarmente incontaminate e lambite da acqua cristallina, tendente al verde, al punto che è possibile osservarne i fondali. Nonostante questo, non si possono escludere giornate con il mare torbido, a causa delle numerose barche che portano i turisti a scoprire questa zona thailandese e delle condizioni atmosferiche.

Railay West, a tutto relax

Se si arriva da Ao Nang si attracca con la barca a Railay West, una spiaggia che si presenta ampissima e con una sabbia particolarmente bianca e morbida. Non mancano maestose scogliere calcaree a rendere il paesaggio surreale, e diversi servizi in grado di allietare il soggiorno dei visitatori: ci sono hotel, bar e ristoranti.

In sostanza, se ci si vuole fermare qualche giorno da queste parti siete arrivati nella zona della penisola più ideale per farlo. Ciò non toglie che sia possibile rilassarsi, prendere il sole e fare bagni in un contesto paesaggistico di vero pregio.

Railay West, Thailandia

Fonte: iStock – Ph: David_Bokuchava

La bellissima spiaggia di Railay West

Railay Est, natura allo stato puro

Railay Est è quasi completamente diversa da Railay West: qui il relax è pressoché impossibile perché la natura è allo stato puro. Quest’area della penisola, infatti, si caratterizza per la presenza di una mangrovia fangosa fiancheggiata da uno stretto sentiero di cemento.

Non mancano gli hotel, bar, ristoranti e negozi, ma sicuramente l’assenza della sabbia non permette di vivere una classica giornata di tintarella. Tuttavia, la distanza da qui agli altri spot della baia con spiagge dove poter stendere il proprio asciugamano da mare è davvero minima.

Phra Nang Beach, spettacolo vero

Probabilmente Phra Nang Beach è lo spettacolo più bello per chi arriva a Railay ed è in cerca di mare: pur essendo una spiaggia dalle dimensioni contenute, offre una vista panoramica speciale perché un’immensa roccia calcarea si erge fiera in mezzo al suo limpido mare.

Da queste parti, inoltre, sorge anche la grotta di Phra Nang che è molto famosa perché contiene centinaia di manufatti fallici in legno che vengono portati qui dai pescatori, ma anche perché permette di nuotare all’ombra di straordinarie scogliere carsiche per poi rilassarsi su una mezzaluna di soffice sabbia bianca.

A differenza della altre zone di Railay, qui non ci sono negozi, bar o ristoranti esclusivi, ma solo un grande resort.

Phra Nang Beach, Thailandia

Fonte: iStock

Phra Nang Beach e la sua incredibile grotta al tramonto

Cos’altro fare a Railay

Sarebbe un peccato arrivare a Railay e fare esclusivamente dei bagni nel suo caldo mare, perché questa zona si presta perfettamente a fare tantissime diverse attività: arrampicate su roccia, kayak, immersioni, snorkeling, trekking nella giungla, rafting e molto altro ancora.

Merito delle sue impressionanti scogliere che attirano scalatori da tutto il mondo che vengono qui per scoprire l’altra particolare zona della penisola, Ton Sai, dallo stile più rustico e in cui gli avventurieri sfidano loro stessi sulle sue famose rocce carsiche.

Vi basti sapere che da queste parti ci sono oltre 150 sentieri ferrati, con numerosi strapiombi e pareti rocciose lisce.

Come arrivare e cosa sapere

Come accennato sopra, la favolosa penisola Railay è accessibile solo in barca. Da Krabi ci vogliono circa 90 minuti, mentre da Ao Nang solo 15. Tutti i punti di interesse in zona sono raggiungibili a piedi, ma si consiglia vivamente di venire da queste parti tra aprile a novembre perché, anche se le temperature rimangono alte e costanti durante tutto l’anno, le precipitazioni sono piuttosto comuni durante gli altri mesi.

In sostanza, Railay è una zona particolarmente amata e frequentata dai viaggiatori, al punto da rischiare di perdere un po’ di autenticità. Ma la verità è che basta attendere che i gruppi di turisti se ne vadano per scoprire una bellezza autentica, e in cui possono trovare pane per il loro denti sia i viaggiatori in cerca di relax, sia coloro che vogliono vivere un po’ di pura avventura.

Penisola di Railay

Fonte: iStock

Un magnifico angolo della penisola di Railay
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Sette Valli Sospese, è in Algarve il “miglior cammino d’Europa”

Alte falesie a picco sull’oceano alternate ad alcune delle spiagge più belle del mondo, in un paesaggio in cui la natura incontaminata fa da padrona. Uno di quei luoghi da cartolina che entrano nell’immaginario umano come paradisi terrestri.

Ci troviamo lungo la costa dell’Algarve, in Portogallo, in uno degli scenari più incredibili e spettacolari. Qui esiste un percorso che segue la cresta delle falesie, eletto (nel 2019) il cammino migliore d’Europa dall’organizzazione European Best Destinations: il Sentiero delle Sette Valli Sospese. Scopriamo le principali tappe di questo percorso immerso nella meraviglia della natura.

Il Sentiero delle Sette Valli Sospese

Scoprire le spiagge e i panorami dell’Algarve da una prospettiva diversa e unica, ovvero dall’alto delle imponenti falesie che si affacciano sull’Oceano Atlantico. Il Sentiero delle Sette Valli Sospese (Percurso dos Sete Vales Suspensos) permettere ai visitatori di scoprire tutta la bellezza della costa portoghese.

L’European Best Destinations, l’organizzazione  che mira a far conoscere la ricchezza, la diversità e la qualità delle destinazioni europee, lo ha nominato come il cammino migliore d’Europa. Un riconoscimento di grande autorevolezza per Algarve, che incanta con la sua natura selvaggia fatta da calette segrete che si sovrappongono ai lontani campi da golf presenti sul territorio.

Il percorso delle Sette Valli Sospese è uno spettacolo da attraversare a piedi: lungo sei chilometri, parte dalla Praia da Marinha, una delle spiagge più belle del Portogallo, e arriva a Praia do Vale de Centianes (ma nulla vieta di percorrerlo in senso contrario).

Le sette valli che fanno parte del percorso sono i canyon naturali che l’acqua e il vento hanno scavato nella roccia nel corso di millenni e che rendono questo paesaggio tanto particolare e suggestivo.

Il sentiero è abbastanza semplice e percorribile in circa 3 ore di camminata. Lungo il tragitto permette di addentrarsi in tunnel scavati nella roccia e ammirare archi naturali e faraglioni. Un sentiero delineato e facile da seguire, alla portata di tutti, per meravigliarsi davanti alle acque color smeraldo che lambiscono la costa. Vediamo alcune delle tappe più suggestive di questo meraviglioso percorso.

Il percorso: le tappe più suggestive

Zaino in spalla e si parte per un’esperienza suggestiva e memorabile. Si inizia dal punto più a est del Sentiero delle Sette Valli, per spostarsi verso ovest, ma è tranquillamente percorribile anche in senso opposto.

Dal parcheggio gratuito vicino alla splendida Praia da Marinha, il sentiero porta subito sulla scogliera che sovrasta tale spiaggia, caratterizzata da sabbia dorata, acqua color smeraldo e meravigliosi faraglioni. La spiaggia, considerata una delle più belle del Portogallo, è infatti contornata da imponenti falesie in arenaria che formano i due famosi archi che emergono dalle acque cristalline del mare.

La splendida Praia da Marinha, in Algarve, con i famosi archi di pietra nel mare

Fonte: iStock

Praia da Marinha, in Algarve

Si prosegue lungo il sentiero segnalato per arrivare in cima alla Praia da Mesquita, la continuazione quasi celata di Praia da Marinha e dalla quale sono ben visibili i due imponenti archi naturali, tra i più fotografati della zona.

Camminando lungo la scogliera rocciosa si incontrano spettacolari grotte che sembrano voragini nel terreno e dalle quali spicca l’azzurro del mare sottostante.

Dopo circa mezz’ora di camminata si arriva al punto che guarda dall’alto Praia da Corredoura, mentre il successivo stop lungo il Sentiero delle Sette Valli Sospese è la celebre grotta di Benagil: un’enorme apertura ovale nella falesia visibile dall’alto, come una grande finestra aperta verso la meraviglia. Il cammino passa sulla sommità della caverna, visibile in tutto il suo splendore dall’alto, ma non porta al suo interno. Per poter accedere alla grotta più famosa d’Europa è necessario muoversi dal mare, quindi a nuoto o in barca (molti si addentrano con il kayak).

La suggestiva grotta marina di Benagil, lungo la costa dell'Algarve

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La grotta marina di Benagil

Proseguendo oltre la celebre grotta, si raggiunge il paese di Benagil, in cui poter fare una sosta per mangiare o bere qualcosa al riparo dal sole. In seguito, il percorso riprende a salire lungo la scogliera fino ad arrivare a Praia do Carvalho. Qui è possibile scendere per godersi un po’ di sano relax sulla soffice sabbia dorata della spiaggia.

Si riparte per la mete successive del percorso: il suggestivo Cabo Carvoeiro, la splendida Praia do Vale Espinhaço e successivamente il Faro di Alfanzina, una struttura secolare alta 23 metri che domina una delle scogliere più alte di tutta la costa.

Lasciando alle spalle il faro, si prosegue lungo il sentiero panoramico con un ultimo tratto in salita per giungere all’ultima tappa del Percurso dos Sete Vales Suspensos: Praia do Vale Centianes, una tranquilla spiaggia dorata in cui riposarsi dopo la fatica, accarezzati dal sole e coccolati dalle onde che si infrangono sulle scogliere circostanti.

Informazioni utili

Il percorso delle Sette Valli Sospese è segnalato da simboli gialli e rossi sugli steccati lungo tutto il tragitto, un consiglio per non avventurarsi e rischiare di invadere l’ecosistema. È sconsigliato incamminarsi nelle ore più calde, soprattutto in estate, dato che ci sono pochi posti riparati dal sole.

Per questo è consigliato anche un abbigliamento adeguato: calzature da trekking, abiti traspiranti, occhiali da sole e cappellino, oltre a una buona quantità di acqua per mantenersi idratati e la crema solare per proteggersi da eventuali scottature.

Nonostante la camminata sia abbastanza semplice, con pochi dislivelli e protetto da staccionate, è bene porre comunque particolare attenzione durante il tragitto, poiché l’altezza delle falesie è considerevole e il terreno in certi punti può risultare sabbioso e quindi più scivoloso.

Per coloro che vogliono scendere verso le spiagge, è opportuno fare molta attenzione alle maree, che innalzano o abbassano velocemente l’acqua anche di 4 metri.

 

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Questa è la spiaggia più bianca del mondo: di notte si trasforma in uno spettacolo fluorescente

Tra le bellezze mozzafiato che arricchiscono il patrimonio naturalistico del nostro pianeta, ce ne sono alcune che meritano sicuramente una menzione speciale per il loro fascino unico e la capacità di trasportarci in ambientazioni quasi magiche ed eteree.

In particolare, esiste un luogo dove l’acqua porta in scena uno spettacolo surreale e, con l’aiuto di un fenomeno naturale, dà vita a una danza di colori fluorescenti nelle acque notturne dell’oceano. Sembrerebbe un sogno, ma invece è pura realtà.

Ci troviamo in Australia e più precisamente nella Jervis Bay, una baia oceanica lunga 16 chilometri situata a sud di Sydney, nel Nuovo Galles del Sud.
Qui le spiagge sono celebri in tutto il mondo per la loro sabbia bianchissima, tanto che una di queste, Hyams Beach, si è aggiudicata il record come arenile più bianco del pianeta. Ma l’incredibile bellezza di questa baia diventa ancor più seducente dopo il tramonto, quando la luce del giorno lascia spazio all’oscurità della notte. E mentre il sole riposa, nelle acque che si allungano sulle coste va in scena uno spettacolo notturno a dir poco incantevole.

Hyams Beach, la meraviglia della spiaggia che brilla di notte

Se di giorno la costa bianchissima di Hyams Beach ha una bellezza mozzafiato e viene raggiunta da moltissimi turisti e curiosi, è durante la notte che si trasforma in uno scenario unico e decisamente più affascinante. Al calar del sole, infatti, la baia si trasforma in un dipinto dai colori fluorescenti. Il buio lascia spazio all’azzurro e al verde brillante, tonalità che spiccano tra le acque che si fanno strada verso la riva, regalando un colpo d’occhio irresistibile. Sembrerebbe un miracolo, ma in realtà questo evento spettacolare ha una spiegazione scientifica ben precisa.

Si chiama bioluminescenza ed è un fenomeno naturale attraverso cui alcuni organismi viventi, in questo caso le masse di plancton presenti in acqua, emettono una luce particolare grazie alla reazione dell’energia chimica che si converte in energia luminosa. Nello specifico, durante la fioritura delle alghe del plancton, i movimenti delle onde o quelli provocati dal passaggio delle barche provocano in questi microorganismi delle vibrazioni che portano a una reazione chimica: iniziano così ad illuminarsi e a risplendere nella notte. Secondo questo meccanismo, nell’oscurità della Jervis Bay il plancton bioluminescente conferisce all’acqua certe sfumature di luce che trasformano il mare in una distesa scintillante che sembra riflettere il cielo stellato.

La spiaggia di Hyams, e le altre distese di sabbia che compongono la baia di Jervis, fanno parte della lista dei pochissimi luoghi in tutto il pianeta nei quali si può osservare il fenomeno della bioluminescenza. Nonostante si tratti di un evento naturale che tipicamente avviene solo in determinate condizioni climatiche, che riguardano la temperatura e il vento, qui è possibile ammirarlo in ogni periodo dell’anno e abbastanza frequentemente.

Spiaggia di Hyams

Fonte: lovleah / iStock

Hyams beach, la spiaggia più bianca del mondo nella baia di Jervis

L’incantevole patrimonio naturalistico della Jervis Bay

Oltre allo spettacolo di luci dato dalla bioluminescenza e al colore candido delle spiagge, la Jervis Bay ha numerose altre carte da giocarsi, regalando ulteriori esperienze da sogno. Nelle sue acque cristalline, infatti, si può anche pescare e fare kayak, oppure avvistare numerose specie di animali, come i pinguini minori blu (i più piccoli al mondo), i delfini, le foche e, con un pizzico di fortuna, anche le balene.

Ma non solo. A sud di questa baia paradisiaca si trova il Booderee National Park, un’area che comprende una grande varietà di spiagge, fauna selvatica e vegetazione nella quale addentrarsi per fare escursioni e avvistare i celebri canguri. Un luogo da inserire nella lista dei desideri e da visitare almeno una volta nella vita.

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La suggestiva passeggiata vista mare sul pontile più lungo del mondo

L’Inghilterra, celebre per i suoi panorami suggestivi e i suoi edifici storici, è nota per i suoi pittoreschi pontili che adornano i suoi litorali. Tra questi emblemi costieri, spicca il Southend Pier, insignito del titolo di Molo Ufficiale del 2023 nel Regno Unito, catturando l’interesse dei turisti provenienti da ogni angolo del globo.

Nella suggestiva località balneare di Southend-on-Sea, nel cuore dell’Essex, svetta imponente nel Mar del Nord, regalando ai visitatori un’esperienza senza pari. Con i suoi 2 chilometri di estensione, è il molo più lungo al mondo, una vera e propria icona del ricco patrimonio marittimo britannico.

Southend Pier: il molo iconico del Regno Unito

Southend Pier

Fonte: iStock

Southend Pier , Essex, Regno Unito

Ma cosa conferisce al Southend Pier quel carattere così unico da meritarsi il titolo di molo dell’anno? Questa struttura iconica ha mantenuto salda la propria posizione come attrazione turistica di spicco sin dalla sua fondazione, avvenuta quasi due secoli fa, nel 1830. Oggi, con orgoglio, detiene il titolo di molo da diporto più vasto al mondo, estendendosi per ben 1,3 miglia sulla vastità del Mar del Nord.

Immerso in un’atmosfera di festa con le sue pittoresche capanne sulla spiaggia dipinte con colori vivaci, offre un’ampia gamma di attività ricreative, tra cui coinvolgenti partite di minigolf. Questo luogo rappresenta un’oasi di svago e relax per visitatori di ogni età, aggiungendo un tocco di allegria alla costa.

Nel corso degli anni, il Southend Pier ha fronteggiato numerose sfide, dall’urto di violente tempeste a incendi devastanti e persino collisioni. Tuttavia, nonostante le avversità, questa struttura resiliente ha mantenuto intatto il proprio fascino e il suo magnetismo. Nonostante le minacce di chiusura abbiano fatto capolino più volte, ha resistito con fermezza, diventando un simbolo di determinazione e resistenza per l’intera comunità e non solo. E mentre i visitatori passeggiano lungo il molo, non possono fare a meno di meravigliarsi della sua ricca storia e dello spirito indomito che lo ha mantenuto in piedi per generazioni.

Southend Pier: Molo Ufficiale del 2023

Lo scorso anno, la prestigiosa National Pier Society ha annunciato Southend Pier come il vincitore del titolo di Molo Ufficiale del 2023. Tra una competizione agguerrita che ha visto sfidarsi ben 57 strutture, si è distinto per il suo fascino intramontabile e la sua capacità di attrarre un numero record di visitatori.

Con una strabiliante affluenza di 412.300 persone che hanno percorso le sue passerelle nel corso dell’anno, il pontile ha confermato il suo status non solo di struttura iconica, ma anche di autentico polo turistico nell’intero Regno Unito. La sua posizione invidiabile lungo la costa, combinata con un’ampia gamma di attività e attrazioni adatte a tutte le età, lo rende una meta ambita per gli amanti del mare e della cultura.

La vittoria del Southend Pier non è stata una sorpresa per coloro che conoscono la sua storia e il suo profondo impatto sulla comunità locale. Da quasi due secoli, questa imponente struttura ha affascinato e ispirato, resistendo con coraggio alle avversità, diventando un simbolo di forza e perseveranza per tutti coloro che lo attraversano.

Southend Pier

Fonte: iStock

Southend Pier , Essex, Regno Unito
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Bonita Springs, la città del “sole tutto l’anno” che nessuno conosce

È un luogo in cui è impossibile annoiarsi, dove si trova ogni tipologia di attività e, al tempo stesso, perfetta per chi vuole semplicemente rilassarsi su spiagge di sabbia bianca o tuffarsi nell’acqua cristallina per un bagno rigenerante.

Siamo a Bonita Springs, la città del “sole tutto l’anno”, dove godersi giornate pazzesche e, anche, il bel tempo. Pare infatti che qui il sole splenda per ben 300 giorni nell’arco dei dodici mesi. Questo la rende perfetta per tutti coloro che non amano i cieli grigi e la pioggia, ma sono alla ricerca di un luogo in cui vivere una vacanza al mare senza alcuna preoccupazione.

Si trova in Florida, nella contea di Lee ed è una meta tutta da scoprire per chi desidera pianificare una vacanza all’insegna del divertimento, in un luogo da favola.

Bonita Springs, 300 giorni di sole e tanta bellezza

Ci sono lunghe spiagge di sabbia bianca e sottile, che si tuffano nell’acqua del mare, c’è tanta vegetazione in cui immergersi per stare a contatto con la natura e ci sono moltissime cose da pianificare. Perché va bene trascorrere il proprio tempo crogiolandosi sotto i raggi del sole (che qui splendono 300 giorni l’anno), ma è bello anche scoprire il territorio e dedicarsi alle numerose attività che offre questa cittadina.

Siamo nel sud – ovest della Florida, nella contea di Lee. Il clima è tipo tropicale, il che significa che se – ad esempio – la si vista a gennaio, la media si attesta intorno ai 18 gradi circa.

Tra i luoghi da visitare, ad esempio, ci sono le spiagge, oppure il Bonita Beach Park, un vasto parco che si trova fronte mare e, ancora, il Lover’s Key State Park dove si possono pianificare escursioni lungo i percorsi naturalistici, sia a piedi sia in bicicletta, ma anche noleggiare kayak e canoe, oltre a immergersi nella bellezza della fauna e della flora. Ha subito dei danni a causa dell’uragano Ian del 2022, ma pare che ora sia stato riaperto, mentre i lavori proseguono. Da non perdere nemmeno la Bonita Springs Historical Society per approfondire la storia di questo luogo: organizzano anche tour di vario genere.

Parchi, campi da golf, locali, eventi, negozi: a Bonita Springs non manca nulla. Neppure il sole, se si pensa che qui splende praticamente tutto l’anno.

Quando andarci e cosa fare nella zona

Il clima è fantastico durante tutti i 12 mesi, ma forse il periodo migliore per raggiungere Bonita Springs è durante le mezze stagioni, anche perché ci sono meno turisti. Il calendario degli eventi è comunque ricco tutto l’anno. La cittadina si raggiunge facilmente e Miami dista poco più di due ore di automobile.

Nei dintorni, poi, ci sono altre location da visitare: infatti si trova a nord di Naples e a sud di Fort Myers, altre due tappe affascinanti e imperdibili della Florida. Naples è una città molto elegante abitata da ricchissimi pensionati, il cui nome è un omaggio alla città di Napoli. Fort Myers, dal canto suo, viene chiamata la città delle palme che abbelliscono molte delle strade della città. Entrambe sono ricche di luoghi da scoprire, di spiagge e di parchi.

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A 50 chilometri da Lisbona si trovano le spiagge più belle del mondo

Splendide spiagge con sabbia fine e candida, acque cristalline e calme con un paesaggio circostante ricco di vegetazione che si specchia nell’oceano, per poi addentrarsi in una meravigliosa zona collinare.

Esistono luoghi paradisiaci che hanno tutte queste caratteristiche e per raggiungerli non serve attraversare il mondo. Andiamo allora in Portogallo, tra paesaggi incredibili, città dai colori vivi e ricche tradizioni intrecciate con la modernità.

Poco distante dalla vita frenetica della città, a soli 50 chilometri da Lisbona, esiste un’oasi di pace e naturalezza che vanta, oltre ad una vegetazione rigogliosa e verdeggiante, anche alcune delle spiagge più belle del mondo. Stiamo parlando del Parco naturale di Arrábida, un luogo dove poter staccare la spina e prendersi una piacevole pausa durante un viaggio alla scoperta della capitale lusitana, non a caso chiamata anche la “città del mare”.

Le spiagge più belle del mondo

Nonostante ci si trovi sull’Oceano Atlantico, le acque cristalline del Parco di Arrábida, che sembra uscito da una cartolina, sono estremamente calme e riparate dalle correnti ventose grazie alle imponenti falesie che cadono a picco sul mare. Qui le mille sfumature dell’oceano lambiscono bellissimi arenili che meritano sicuramente una visita: un’ottima idea per viversi momenti di pausa dalla vita rumorosa della città, rigenerando corpo e mente.

Tra le più belle spiagge che compongono questo quadro naturale mozzafiato non lontano da Lisbona troviamo la baia di Portinho da Arrábida, dal fascino selvaggio e nella cui area è presente anche una piccola isoletta, Anicha, dove è possibile fare immersioni in acque limpidissime.

Lungo la costa, merita una sosta anche la celebre spiaggia Figueirinha, molto frequentata dai bagnanti e facilmente raggiungibile. Più nascosta, quasi a voler tenere per sé tutta la sua bellezza, è la favolosa Praia dos Coelhos, raggiungibile tramite un sentiero con una camminata di circa 15 minuti.

La spiaggia di Galapos e la sua gemella Galapinhos, inoltre, sono assolutamente da vedere: sabbie bianchissime e acque tranquille dal brillante colore turchese in cui immergersi e godersi autentici momenti di relax.

Portinho da Arrábida

Fonte: iStock

Portinho da Arrábida

Il Parco naturale di Arrábida

Fondato nel 1976, questo è un luogo speciale e dalla bellezza unica che si estende per circa 10.800 ettari la costa sud-ovest della penisola di Sétubal, partendo appunto da Sétubal fino ad arrivare a Sesimbra, e contemplando anche la catena montuosa della Serra da Arrábida.

A fare da padrona sulle splendide pendici che si tuffano nel mare, è una macchia mediterranea estremamente varia e pregiata. Tra piante di lavanda, timo, camomilla, olivi e altri arbusti, la ricca e profumata vegetazione contribuisce a creare uno scenario mozzafiato in cui immergersi.

In quest’area spiccano anche le splendide acque turchesi e limpide che lambiscono diverse spiagge dalla sabbia chiara e finissima. Questi paradisi marini sono la meta perfetta per una giornata di relax lontano dalla città, baciati dal sole e cullati dal suono dolce del mare e della vegetazione circostante.

Fare una passeggiata o un tour in bicicletta lungo i sentieri che si addentrano nella flora dai colori vividi per poi affacciarsi lungo la costa, è un’esperienza da provare. Chi intende farlo deve informarsi su quali percorsi è possibile intraprendere, perché in alcune zone del parco l’accesso è consentito solo se accompagnati da guide autorizzate.

Merita di essere vista anche la Serra do Risco, la falesia più alta del Parco di Arrábida che raggiunge un’altezza di 380 metri per poi tuffarsi a picco nel mare. La vista da quassù ripaga sicuramente lo sforzo per raggiungerla.

Spiaggia di Coelhos

Fonte: iStock

Spiaggia di Coelhos, nel Parco di Arrábida