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Porto San Giorgio, la cittadina sul mare delle Marche che è un sogno

Lungo la costa adriatica, ci sono tante splendide località di mare dove trascorrere le vacanze: una assolutamente da scoprire è Porto San Giorgio, piccola cittadina marchigiana, che in estate accoglie numerosi turisti sulle sue bellissime spiagge. Ma non si tratta solamente di una meta a vocazione balneare, visto che il suo centro storico è un vero gioiellino tutto da esplorare. Vediamo insieme quali sono le sue meraviglie.

Cosa vedere a Porto San Giorgio

La storia di Porto San Giorgio affonda le sue radici in un lontano passato: nell’antichità era considerato semplicemente lo sbocco sul mare della città di Fermo, e impiegò molto tempo per ottenere la sua autonomia. Nacque come villaggio marinaro, e secondo la leggenda il suo nome sarebbe un omaggio a San Giorgio: tanti secoli fa, alcuni pescatori si imbatterono in una pericolosissima tempesta al largo delle coste dell’Adriatico, e riuscirono a salvarsi solamente grazie all’intercessione del santo, apparso loro come un miracolo.

Oggi non è certo la pesca a dare da mangiare agli abitanti di Porto San Giorgio, bensì il turismo e l’industria manifatturiera. Tuttavia, la cittadina vanta ancora un porto molto suggestivo, tra i principali della regione: è stato inaugurato attorno alla metà degli anni ’80, e può accogliere quasi 800 imbarcazioni. Se lungo la fascia costiera si alternano quartieri residenziali e strutture turistiche, alle sue spalle – dove iniziano le colline – si può ammirare il centro storico del paese. Uno dei monumenti più belli è Rocca Tiepolo, eretta nel ‘200 dal veneziano Lorenzo Tiepolo.

Di forma quadrangolare, la rocca è stata recentemente ristrutturata e viene utilizzata per ospitare numerose manifestazioni culturali. Accanto ad essa, si può visitare la Chiesa di San Giorgio: costruita nel 1830, non è mai stata interamente completata. Davanti alla sua facciata doveva infatti ergersi un portico con colonne doriche, con vista sulla splendida Fontana della Democrazia. Quest’ultima, commissionata ad Alfonso Bernardini, è formata da una vasca in travertino sormontata da una figura femminile che tiene in mano un melograno e delle spighe di grano.

Porto San Giorgio, le spiagge più belle

Con circa 6 km di litorale, Porto San Giorgio è una delle mete balneari più apprezzate delle Marche. Le sue spiagge sabbiose sono il fiore all’occhiello della città: collegate da un bel lungomare su cui si affacciano hotel, negozietti e ristoranti, sono un vero e proprio richiamo turistico. Ci sono tratti di spiaggia libera e altri occupati da stabilimenti attrezzati, così da andare incontro a tutte le esigenze. Non a caso, l’intero tratto costiero, da nord a sud, è pluripremiato con il prestigioso riconoscimento della FEE, la Bandiera Blu.

E non solo: sin dal 2010, le spiagge di Porto San Giorgio hanno ottenuto la Bandiera Verde, assegnata dai pediatri italiani alle migliori località a misura di bimbi. Oltre all’arenile sabbioso, ci sono infatti fondali che digradano dolcemente e scogli frangiflutti che mitigano le correnti dell’Adriatico, offrendo un mare perfetto per le vacanze di famiglia, dove i più piccini possono giocare in tutta tranquillità (ma sempre sotto l’occhio attento di mamma e papà). Da non perdere, in estate, la Festa del Mare che si tiene il 14 agosto sulla spiaggia: pesce fritto e accompagnamento musicale intrattengono sino a notte inoltrata, quando uno spettacolo pirotecnico illumina il cielo stellato.

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Caro spiagge: quali sono le più care d’Italia quest’estate

Si preannuncia un’estate piuttosto onerosa per i vacanzieri che vorranno godersi sole e mare sulle spiagge italiane, in particolar modo nei lidi più esclusivi, oramai accessibili solo ai più ricchi, con postazioni che superano i 1.000 euro al giorno. È quanto emerge da una ricerca del Codacons sui costi di lettini, ombrelloni, sdraio, gazebi e servizi vari sui litorali. Ecco quali sono le spiagge più care d’Italia.

Quanto costa andare in uno stabilimento medio quest’anno

L’estate di quest’anno è la più cara di tutti i tempi. Stando a quanto spiega il Codacons, questa estate molti stabilimenti balneari hanno apportato modifiche ai propri listini applicando rincari delle tariffe al pubblico per numerosi beni e servizi. Quelle giornaliere per ombrelloni, lettini e sdraio registrano incrementi medi del +10%/+15% in tutta Italia con punte del +25% rispetto allo scorso anno. I gestori stessi hanno parlato di aumenti “inevitabili”, generati dai maggiori costi a loro carico.

Facendo qualche esempio, volendo affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si andrebbero a spendere questa estate tra i 30 e i 35 euro al giorno. Le tariffe sono estremamente diversificate sul territorio: si va dai 40 euro in media di Viareggio o Riccione, agli 80 euro di Gallipoli, passando per i 60 euro di alcune località della Sardegna, ma si arriva facilmente a 120 euro al giorno nelle strutture di livello più alto.

Anche consumare cibi e bevande presso i lidi costerà più caro, con rincari medi tra il +5% e il +10% sul 2022, dai menu dei ristoranti in spiaggia a bevande e gelati. Quindi, considerata la spesa per l’affitto di 1 ombrellone e 2 lettini, consumazioni presso i lidi, parcheggio e carburante, una famiglia con due bambini spenderà quest’anno mediamente tra i 100 e i 110 euro per una giornata al mare, con un aggravio medio del +13,4% sul 2022.

Caro-spiaggia: quale lido si aggiudica il record questa estate

Se quella che abbiamo appena visto è la situazione per gli stabilimenti di medio livello, il quadro cambia completamente per chi vuole usufruire di strutture esclusive situate nelle più prestigiose località di mare italiane. In base alla ricerca condotta dal Codacons, il record del caro-spiaggia spetta quest’anno al Salento, tra le mete estive più gettonate, dove per un gazebo si può arrivare a spendere ad agosto 1.010 euro al giorno se si sceglie l’opzione “rimborsabile”, che consente di cancellare la prenotazione entro 30 giorni dalla data prescelta. Scopriamo, quindi, la top ten delle spiagge più costose dell’estate 2023, in base ai prezzi di noleggio giornaliero ad agosto.

La classifica delle spiagge più costose

  1. “Le Cinque Vele Beach Club” di Marina di Pescoluse (Lecce): gazebo con tavolino, 4 lettini, teli da mare e aperitivo, 1.010 euro rimborsabile, 960 euro non rimborsabile.
  2. “Twiga” di Forte dei Marmi: tenda araba con sofa, 2 letti king size, 2 lettini standard, 1 sedia regista e 1 tavolino, 600 euro.
  3. Hotel Excelsior Lido di Venezia: capanna con lettino, materasso, cuscino, 2 sedie a sdraio con cuscini, 1 tavolo, 4 sedie pieghevoli, 3 teli da spiaggia, 515 euro.
  4. Augustus Hotel di Forte dei Marmi: tenda deluxe con 1 letto queen size, 2 lettini, sdraio e casseforti, 500 euro; Nikki Beach Costa Smeralda: Iconic Beach bed con 1 bottiglia a scelta tra magnum di vino rosé oppure Champagne 75 cl, 500 euro.
  5. Hotel Romazzino Costa Smeralda: 1 sdraio e ombrellone, 200 euro a persona.
  6. Eco del mare di Lerici: cabina deluxe con ombrellone, 2 lettini e 2 teli mare, 352 euro.
  7. Lido Pettolecchia di Savelletri: gazebo fino a 4 persone, 300 euro.
  8. Des Bains di Venezia: gazebo con 4 sedie, tavolo, 1 lettino con materassino, 2 sdraio, 230 euro.
  9. Phi Beach di Baja Sardinia: lettino, telo, drink, frutta, acqua e pranzo, 180 euro a persona.
  10. “Capri Beach Club Da Luigi”: ingresso con lettino o sedia a sdraio 100 euro a persona (inclusa consumazione al ristorante). Ombrellone +15 euro, cabina +20 euro, telo +10 euro.
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La spiaggia più bella del mondo è una distesa di nuvole bagnata dal mare

Le meraviglie che si snodano nel mondo, le stesse che ci invitano a esplorarlo in lungo e in largo, ci confermano che i paradisi terrestri esistono, e sono mozzafiato. Lembi di terra dall’incredibile bellezza, spiagge di sabbia bianca e finissima, acque turchesi e cristalline che riflettono i colori del cielo si palesano davanti agli occhi degli avventurieri come un sogno proibito, ma che invece è reale e per questo ancora più straordinario.

Sono diverse le destinazioni di questo genere che popolano le travel wish list dei viaggiatori, quelle che si configurano come viaggi destinati a cambiare la propria vita. Si tratta di luoghi che per forme, colori e lineamenti, sembrano usciti dall’immaginario onirico perché è così tanta la loro bellezza da farli sembrare surreali.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. In un paradiso terrestre che si presenta davanti allo sguardo dei viaggiatori come una distesa di nuvole bagnata dal mare. Si tratta della Whitehaven Beach in Australia e noi non abbiamo dubbi: è questa la spiaggia più bella del mondo. Pronti a partire?

La spiaggia più bella del mondo è un sogno a occhi aperti

Per conoscere uno dei luoghi più belli del pianeta, dobbiamo recarci dall’altra parte del mondo. Un viaggio lungo, è vero, ma che ci consente di ammirare una delle visioni più sbalorditive del pianeta. La nostra avventura comincia nel Queensland, in Australia, e più precisamente sull’isola di Whitsunday.

Sull’isola più grande del gruppo omonimo, raggiungibile in barca, in idrovolante o in elicottero, si trova una delle spiagge più belle del mondo. Si tratta della Whitehaven Beach, il quale nome non è altro che un preludio alla visione mozzafiato alla quale si ha accesso una volta giunti qui.

La spiaggia è caratterizzata da migliaia di granelli di sabbia bianchi che si illuminano al sole e che compongono una distesa paradisiaca che si snoda per ben 7 chilometri. Tutto intorno una foresta lussureggiante protegge questo scrigno delle meraviglie mentre le acque turchesi e cristalline, caratterizzate da infinite sfumature d’azzurro, si perdono all’orizzonte, delineando così lo scenario di uno degli ultimi paradisi sulla terra.

Una distesa di nuvole bagnata dall’oceano

Raccontare Whitehaven Beach con l’ausilio delle sole parole sembra una missione impossibile. Questa spiaggia, infatti, è così bella che non si può descrivere, ma solo vivere. Si tratta di una tappa imperdibile per tutti coloro che hanno intenzione di visitare l’Australia e che vogliono toccare con mano la grande bellezza di Madre Natura.

Per raggiungere il punto più panoramico di questo lembo di terra, premiato più volte per la sua bellezza e per la qualità delle sue acque, è necessario attraversare la foresta tropicale e tutte le meraviglie in queste conservate. Una volta raggiunte le alture è possibile ammirare un panorama che lascia senza fiato: distese di nuvole bianche circondate da infinite sfumature d’azzurro.

La peculiarità di questa spiaggia paradisiaca è data dalla sua sabbia, caratterizzata da un bianco brillante e scintillante, composta per il 98% da silice pura. Secondo gli esperti la spiaggia è stata creata proprio dai sedimenti delle rocce locali, che contengono silice, trasportate qui dalle correnti marine nel corso di milioni di anni.

Una volta arrivati fin qui, non vi resta che mettervi comodi e ammirare il panorama circostante in tutta la sua bellezza. E se volete vivere un’esperienza davvero indimenticabile, allora, non perdete l’occasione di pernottare all’interno di uno dei camping del territorio per dormire sotto un manto stellato e risvegliarvi con la vista sulla spiaggia più bella del mondo.

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Cala del Gesso, la spiaggia da sogno dell’Argentario

Il litorale toscano è custode di perle bellissime, tra spiagge e calette da favola dove concedersi una giornata di serenità sotto i raggi del sole. Al di là della rinomata Versilia, che ospita località molto amate dai vip, c’è una natura selvaggia che vi aspetta: si tratta delle coste frastagliate dell’Argentario, una splendida montagna a picco sul mare incastonata nel verde rigoglioso della Maremma Grossetana. È qui che sorge una minuscola insenatura protetta dalle rocce, una delle spiagge più belle di tutta la Toscana. Andiamo alla scoperta di Cala del Gesso.

Cala del Gesso, un’oasi paradisiaca

Se siete alla ricerca di un lungo litorale sabbioso dove arrivare comodamente in macchina, per godervi ore di relax in completa solitudine, allora questa non è la spiaggia che fa per voi. Ma se, al contrario, amate i luoghi incontaminati e non temete l’idea di fare una bella escursione prima di rilassarvi sugli scogli, allora Cala del Gesso vi riserverà grandissime sorprese. Si tratta infatti di una piccola insenatura incastonata tra le ripide scogliere del monte Argentario, proteso sulle acque turchesi del mar Tirreno. Ben protetta dai venti, è il luogo ideale per chi pratica snorkeling e vuole andare alla scoperta dell’affascinante mondo sottomarino che si dipana al largo delle coste della Toscana.

Ma non solo: le sue rocce offrono il punto d’appoggio perfetto per prendere un po’ di sole, mentre la sottile lingua di sabbia mista a ciottoli è la scelta migliore per chi non vuole rinunciare alla comodità anche al mare. Il panorama, poi, è da sogno. Alle spalle della spiaggia, un’imponente scogliera rocciosa fa ombra alle acque cristalline. A nord, invece, si erge imponente Torre Cala del Gesso, un’antica torre di avvistamento spagnola risalente al XV secolo – una delle tante che campeggiano su tutto il monte Argentario. Mentre davanti ai vostri occhi si dipana spettacolare la vista dell’isola del Giglio e del ben più piccolo isolotto roccioso dell’Argentarola.

Naturalmente, Cala del Gesso è una spiaggia ad accesso libero e non attrezzata: se avete intenzione di trascorrervi tutta la giornata – cosa assolutamente consigliata, visto che il tramonto qui offre uno spettacolo mozzafiato – dovrete portare con voi tutto l’occorrente per le tante ore al sole. Infatti il luogo è particolarmente isolato, e non è facile raggiungere qualche punto di ristoro. Importante dunque avere dietro una buona scorta d’acqua e qualcosa da mangiare, ma anche un paio di comode scarpe da scoglio per non rischiare di farvi male durante la vostra passeggiata sino alla spiaggia.

Come raggiungere Cala del Gesso

Cala del Gesso è infatti incastonata in una posizione non proprio facilissima da raggiungere. Situata nel territorio di Porto Santo Stefano, dovrete superare il centro abitato e poi proseguire lungo la costa sino a Cala Moresca, un’altra località meravigliosa che merita assolutamente una visita. Nei dintorni c’è un comodo parcheggio a pagamento – meglio usufruirne, visto che lasciare l’auto lungo la strada vi mette a rischio di spiacevoli sorprese al vostro ritorno. A questo punto non vi resta che affrontare una lunga camminata sino alla spiaggia.

Seguendo dapprima Via dei Pionieri e addentrandovi poi in una stradina privata in discesa, vi troverete ben presto davanti una scalinata immersa nella natura, che vi condurrà attraverso le rocce fino all’arenile di Cala del Gesso. Ovviamente c’è un’altra soluzione per chi vuole godere del panorama di questa spiaggetta senza fare fatica: basta arrivare via mare, affittando una barca da Porto Ercole – o sfruttando il servizio taxi nella stagione estiva. In questo modo avrete la possibilità di ammirare la bellezza della costa dell’Argentario, avvicinandovi pian piano alla caletta.

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La spiaggia di Torre Guaceto, tra le più amate della Puglia

Una delle regioni più amate del nostro Paese per le vacanze estive è la Puglia. Situata nel “tacco” dello Stivale, è conosciuta in tutto il mondo per i borghi dal caratteristico intonaco bianco, per la campagna dal sapore antico, ma soprattutto per le sue paradisiache spiagge. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di portarvi a scoprire uno degli arenili più apprezzati della regione: la Spiaggia di Torre Guaceto.

Come si arriva alla Spiaggia di Torre Guaceto?

La meravigliosa spiaggia di Torre Guaceto si trova a Carovigno, in provincia di Brindisi, e più precisamente in Contrada Pennagrossa, all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto.

Arrivare è piuttosto semplice: basta percorrere la SS 379. Da questa strada si hanno poi due opzioni, ovvero uscire a Serranova e seguire le indicazioni stradali per Punta Penna Grossa, oppure scegliere la deviazione per Apani. In entrambi i casi, si raggiunge un grande parcheggio a pagamento da cui si può usufruisce del servizio navetta o del noleggio di biciclette. All’interno della riserva, come è possibile immaginare, non si possono utilizzare mezzi propri.

Caratteristiche

La Spiaggia di Torre Guaceto inevitabilmente vi farà innamorare: dalla forma stretta e lunga, è una morbida distesa di sabbia bianca e dorata. Sono presenti anche delle dune di sabbia che la separano dal resto del litorale. Il mare, turchese e cristallino, è una sorta di sogno a occhi aperti, mentre i suoi fondali sono un turbinio di flora e fauna colorata. A colpire il visitatore sono anche delle scogliere, alcune a pelo d’acqua, che creano un interessante contrasto per via del loro colore scuro.

Il mare di Torre Guaceto

Fonte: iStock

I colori della Riserva di Torre Guaceto

In questa bellissima striscia di sabbia è possibile di usufruire di ombrelloni e lettini, così come fare lunghe passeggiate e/o andare in bici. La Spiaggia di Torre Guaceto è anche attrezzata per le persone con disabilità in quanto è presente una pedana solarium che facilità gli spostamenti in carrozzina.

C’è da fare però un po’ di attenzione: data l’importanza naturalistica della zona, alcuni tratti non sono accessibili. Ne è un esempio la Spiaggia delle Conchiglie, così chiamata perché vi dimorano tantissime piccole conchiglie, in cui vige il divieto di balneazione. Questo particolare arenile si trova in quella che, all’interno della Riserva, viene chiamata zona A e dove è possibile fare escursioni subacquee soltanto dopo aver ricevuto un’autorizzazione.

Le spiagge accessibili al pubblico sono quelle della zona B, ovvero la parte che comprende il litorale della Spiaggia di Punta Penna Grossa, e la zona C nei pressi della Spiaggia di Apani.

Infine, sappiate che questa spiaggia è così chiamata per un preciso motivo: la torre aragonese che qui svetta e che veniva utilizzata per avvistare l’arrivo delle navi saracene nel XVI secolo.

Cos’altro visitare nella Riserva

La meravigliosa Riserva Naturale di Torre Guaceto è stata dichiarata Area Naturale Marina nel 1991 e si estende per circa 8 chilometri. Visitarla vuol dire ritrovarsi nel tipico, ma assolutamente affascinante, paesaggio della macchia mediterranea.

Tale riserva, inoltre, è suddivisa in due parti: quella marina in cui si fanno spazio ben 5 isolotti, e quella terrestre dove a dominare è senza ombra di dubbio una lussureggiante vegetazione.

Nella parte marina ci sono le tre zone, A B e C, di cui vi abbiamo parlato sopra. La prima, dove è possibile esclusivamente fare snorkeling, regala fondali ricchi di posidonia, alghe, pesci e crostacei. La seconda è invece balneabile e navigabile e si possono persino praticare corsi di vela e di immersione subacquea. La terza è destinata alla pesca ecosostenibile dei soli pescatori professionisti.

La zona della Riserva terrestre è invece l’habitat di tre ambienti naturali diversi. C’è la macchia mediterranea accanto alla quale prende vita una parte paludosa che si affaccia sull’area costiera in cui svettano dune alte fino a 10 metri. Qui si può fare un po’ di trekking attraversando percorsi stabiliti che conducono alla torre, passeggiare in bicicletta e persino fare un tour con il Trenino del Mare. Al contempo si può anche percorre la zona umida fino per giungere alla torre e alla sorgente del Gawsit.

Torre aragonese in Piglia

Fonte: iStock

La bellissima torre aragonese

Visitare Carovigno

Se si passa da queste parti vale la pena fare un salto anche a Carovigno: il bel borgo dai profili completamente bianchi dista solo 5 chilometri dal mare. Il suggestivo centro cittadino sorge su una piana impreziosita da mandorli, frutteti e uliveti ed è ricco di interessanti monumenti, oltre a essere spesso animato da imperdibili eventi.

Il paese sembra sospeso tra passato e presente ed è caratterizzato da un insieme di stradine e piazze che gli donano un fascino altamente autentico. Tantissime sono le architetture religiose che incantano il viaggiatore, ma a lasciare senza parole è la Chiesa Madre del XIV secolo, intitolata a Maria Assunta.

Nel punto più alto del borgo si erge invece un maestoso castello composto di tre torrioni che possiedono una forma strutturale diversa. Chiamato Castello Dentice di Frasso, prende il nome dagli ultimi nobili che vi soggiornarono. Il forte possiede anche dei sotterranei in cui ci sono le “segrete”. Al suo interno, tra le altre cose, è possibile visitare il museo delle tradizioni popolari, così come le sue bellissime stanze tra cui le sale da pranzo, la biblioteca, l’ampio salone e il caminetto.

Accanto al maniero si trova la Chiesa di Sant’Anna che aveva la funzione di cappella per i feudatari del castello.

Leggermente più distante, e per essere precisi su un rilievo collinare a 100 metri di altezza, svetta il Santuario Madonna del Belvedere che regala pace e tranquillità. Da qui la vista è davvero eccezionale: spazia su una distesa di olivi secolari e arriva fino al mare limpido che lambisce la Puglia.

Al suo interno ci sono invece due cavità (cripta superiore e cripta inferiore), messe in relazione tra loro e con la navata del tempio dalla “scala santa” composta da 47 gradini. Altrettanto interessanti sono gli affreschi dove viene ritratta principalmente la Madonna del Belvedere.

Insomma, vale assolutamente la pena concedersi una giornata di relax presso la Spiaggia di Torre Guaceto per poi scoprire la vibrante natura della Riserva in cui si trova e terminare il viaggio tra la storia antica del bellissimo borgo di Carovigno.

Cosa vedere a Carovigno

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Il borgo di Carovigno
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Matala Beach, la spiaggia monumentale della Grecia

Ogni anno in cui arriva l’estate alcuni dei viaggiatori di tutto il mondo cominciano a sognare una destinazione specifica per le loro vacanze: la Grecia. Del resto parliamo di un Paese che in molti suoi angoli è un sogno a occhi aperti, e per questo è spesso preso d’assalto dai turisti. Consapevoli di questo, abbiamo deciso di raccontarvi di una sua spiaggia monumentale, una sorta di paradiso in terra che vale la pena scoprire: Matala Beach.

Dove si trova Matala Beach

Matala è un grazioso villaggio greco situato sull’Isola di Creta e lambito dalle splendide acque del Mar Libico. Facente parte della provincia di Heraklion, oltre a possedere una spiaggia meravigliosa è anche una sorta di rifugio di quella che un tempo era la cultura Hippy e che, a dirla tutta, fa parte anche dei giorni nostri.

Il motivo di tutto ciò è molto semplice: Matala Beach incanta per via delle sue grotte scavate nella roccia, le stesse che negli anni ’60 e ’70 erano la dimora estiva di molti Hippy. Cavità in cui, tra le altre cose, soggiornavano persino delle celebrità, come per esempio Joni Mitchell, la cui canzone “Carey” è ispirata alla spiaggia. Poi ancora Bob Dylan, Cat Stevens, Joan Baez, Janis Joplin e molti altri ancora.

Tuttavia, ben prima delle star di fama mondiale, queste incantevoli grotte furono anche la dimora di civiltà della preistoria, mentre in epoca romana e cristiana vennero utilizzare come tombe.

Ma l’importanza di questa distesa di sabbia non è di certo finita qui: Matala Beach è persino una spiaggia leggendaria in quanto, secondo la mitologia, fu proprio da queste parti che Zeus, sotto le sembianze di toro, approdò con Europa prima di portarla a Gortina e renderla madre di Minosse, colui che sarebbe diventato il futuro re.

Spiaggia di Matala, Grecia

Fonte: iStock

Matala Beach vista da una grotta

Come arrivare a questa spiaggia

Matala Beach prende vita a circa 70 chilometri di distanza da Heraklion ai margini della pianura di Messarà (“tra le montagne”). Essendo però una località estremamente importante per la sua innegabile bellezza e per la tanta storia che ha da raccontare, raggiungerla è davvero semplice: ci si può arrivare sia con l’automobile che con i mezzi pubblici.

Nei pressi della spiaggia ci sono anche diversi parcheggi, alcuni sono a pagamento mentre altri gratuiti.

Informazioni utili

Inutile girarci intorno: Matala Beach è una sorta di capolavoro caratterizzato da sabbia mista a ciottoli e lambita da un mare a dir poco cristallino che degrada dolcemente. Ma a rendere la zona ancora più bella sono le grotte da cui è abbracciata, le scogliere di pietra, i tamerici e la vegetazione che crea anche dei piacevoli spazi d’ombra in cui rifugiarsi nel momento del bisogno.

La Spiaggia di Matala si rivela una scelta eccezionale anche per chi ama i tuffi perché verso la costa nord della baia è presente una grande roccia da cui gettarsi in acqua in libertà. Tanto divertimento è garantito anche per chi è solito praticare sport acquatici: i vari stabilimenti presenti in tutta la sua lunghezza mettono a disposizione pedalò, moto d’acqua, e molto altro ancora. I suoi fondali, visto l’incanto della zona, sono perfetti anche per praticare lo snorkeling.

Volgendo lo sguardo al largo è inoltre facile notare la presenza di due isolotti chiamati Paximadia, angoli paradisiaci e in cui si fanno spazio piccole spiagge piene di ciottoli dove, secondo la leggenda, nacquero Apollo e Artemide. Infine da non perdere assolutamente è il magico momento del tramonto che qui dà spettacolo.

Matala al tramonto

Fonte: iStock

Il tramonto di Matala Beach

Le grotte di Matala Beach

È praticamente impossibile andare a Matala Beach e non visitare le sue maestose grotte. La verità però è che nessuno sa con sicurezza a quando risalgono realmente. Quel che è certo è che al loro interno ancora sopravvivono cuscini scolpiti in pietra, letti e finestre intagliate.

Sono a pagamento e si visitano grazie a un piacevole sentiero scavato nella roccia. Arrivando sempre più in alto si può invece godere di un panorama davvero appagante. Alcune di esse si possono raggiungere esclusivamente in barca, mezzo che permette di visitare anche resti archeologici di mura e palazzi, le rovine di una fortezza, di un faro e molto altro ancora.

Cosa visitare nel villaggio

Molto affascinante, oltre alla spiaggia, è anche il villaggio di Matala. Scegliere di fare una vacanza da queste parti è come catapultarsi in un posto che sembra rimasto fermo del tempo e dove uno dei sentimenti prevalenti è una sorta di nostalgia ricca di colori. In questo villaggio si respira ancora un senso di pace, anche se durante il mese di giugno tutto si infuoca perché prende vita il Matala Beach Festival: appuntamento in cui le vie del villaggio si colorano e la musica risuona in ogni angolo.

Dopo lo stop dovuto dalla pandemia, in questo 2023 il festival ripartirà insieme a una vasta gamma di attività coinvolgenti ed emozionanti. I giorni della kermesse saranno il 23, 24 e 25 giugno, mentre una settimana prima ci sarà il famoso Matala Street Painting.

Villaggio di Matala

Fonte: iStock

Il colorato villaggio di Matala

Le altre spiagge di Matala

Oltre a questa spiaggia monumentale in grado di evocare un passato pregno di storia, il villaggio di Matala offre anche altri lidi che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire.

Una di queste è Red Beach, in greco Kokkini Ammos, una delle più belle spiagge di tutta l’Isola di Creta. Per raggiungerla è necessaria una camminata, per alcuni tratti in salita, che conduce in un magnifico arenile dalla sabbia rossa e finissima in cui spuntano dei caratteristici massi. Perfetta anche per i naturisti, è attrezzata e assolutamente speciale.

Po ancora la spiaggia di Kommos che si distingue per una così grande estensione che in molti potrebbero pensare che sia infinita. Ideale per le famiglie con i bambini, è un’ottima meta anche per i più giovani, per le coppie e per coloro che vogliono dedicarsi al nudismo. Ma questa spiaggia è sede di un incredibile evento a cui è impossibile resistere: sono presenti aree recintate dove le mitiche tartarughe caretta caretta depongono le loro uova.

Matala Beach è quindi una spiaggia monumentale dell’isola di Creta, forse una delle più belle in assoluto. Un posto in cui l’atmosfera è davvero unica e in grado di evocare ricordi del passato che sembrano rivivere tra incantevoli grotte e peculiari viette.

Grotte Hippy a Matala

Fonte: iStock

Alcune delle grotte di Matala
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Spiaggia di Berchida, tra le più belle del Mediterraneo

Terra di spiagge bellissime, la Sardegna è una delle mete preferite dai turisti quando si tratta di mare: ce n’è davvero per tutti i gusti, dai lunghi arenili sabbiosi alle piccole calette nascoste, raggiungibili solo dopo un lungo tragitto nella vegetazione. E le sue acque cristalline sono uno spettacolo per gli amanti dello snorkeling, perché invitano a dare un’occhiata all’incredibile mondo sottomarino. In tutto questo, c’è però un angolo di paradiso che è davvero speciale: si tratta della spiaggia di Berchida, scopriamola insieme.

La spiaggia di Berchida, una vera perla

La costa orientale della Sardegna è una meraviglia ancora in gran parte incontaminata. Ben più a sud della vivace Costa Smeralda, ci sono tante piccole spiagge dove la natura regna incontrastata, luoghi bellissimi per chi cerca un po’ di relax sotto il sole. La spiaggia di Berchida è uno di essi: situata in provincia di Nuoro, è immersa in una cornice davvero suggestiva. Stiamo parlando di un lungo letto di sabbia candida, che si estende per circa 5 km di pura bellezza. Alle sue spalle, dune ricoperte di vegetazione e ginepri secolari, che offrono un po’ di ombra ai bagnanti ormai surriscaldati da una giornata trascorsa all’aperto.

È qui, al confine con un’altra incantevole spiaggia, che sfocia il rio Berchida: nel tuffarsi tra le acque cristalline del Tirreno, forma un piccolo stagno che funge da habitat per diverse specie animali, soprattutto volatili. Un’altra splendida sorpresa è il fondale sabbioso che digrada dolcemente, permettendo così anche ai più piccini di divertirsi a riva in tutta sicurezza (ma sempre sotto l’occhio vigile di mamma e papà!). Tanto che la spiaggia è stata insignita della Bandiera Verde, il riconoscimento assegnato dai pediatri ai litorali perfetti per i bambini.

In un’oasi dove la natura selvaggia la fa ancora da padrona, c’è spazio anche per chi ama gli arenili attrezzati: sebbene la spiaggia di Berchida sia interamente ad accesso libero, nei suoi 5 km di lunghezza si possono trovare lettini e ombrelloni messi a disposizione da due piccoli stabilimenti balneari, oltre a chioschi per fare uno spuntino, servizi igienici, docce e luoghi dove noleggiare canoe o pedalò, per vivere un’avventura in mare aperto. Senza contare che un comodo parcheggio permette di arrivare a due passi dalla sabbia, una vera fortuna per chi non ama particolarmente camminare sotto il sole.

Cosa vedere nei dintorni

La spiaggia di Berchida, anche in estate, non è mai troppo affollata: essendo così grande, lascia ampio spazio a tutti i suoi bagnanti. Ma se il mare vi sta stretto e volete andare ad esplorare i dintorni, allora potrete scoprire di avere davvero l’imbarazzo della scelta. Una lunga camminata verso nord vi conduce verso le dune di Capo Comino, dove svetta un vecchio faro che incrocia il profilo della piccola Isola Rossa, a poca distanza dalla riva. È invece in direzione opposta che potrete ammirare l’Oasi di Biderosa, molto più di una spiaggia: è una vera e propria foresta costiera, paradiso per chi ama fare bird watching o semplicemente ammirare gli splendidi fenicotteri rosa.

Lasciando invece la costa e addentrandovi un po’ oltre la vegetazione mediterranea, ecco spuntare ben due siti archeologici, i suggestivi nuraghi di Conca Umosa e di Paule e’Luca. Altrettanto affascinante è il vicino Villaggio di Rempellos, anch’esso risalente all’epoca nuragica. Passeggiare tra le rocce ricoperte di vegetazione che caratterizzano questi luoghi è un po’ come fare un viaggio indietro nel tempo. Ed è assolutamente incantevole, un’esperienza estiva tutta da vivere per custodirne ricordi memorabili.

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Spiaggia della Lecciona, che preserva ancora il suo stato naturale

Che l’Italia conservi ancora delle spiagge autentiche e meravigliose è cosa risaputa. Ma oggi vogliamo portarvi a scoprire una distesa di sabbia davvero particolare, tanto che preserva anche adesso il suo stato naturale senza modificazioni antropiche. Si chiama Spiaggia di Lecciona e si trova tra Torre del Lago e Viareggio, in Toscana.

Spiaggia della Lecciona

La Spiaggia della Lecciona si sviluppa in un angolo incantato della provincia di Lucca. Vanta una lunghezza di ben sette chilometri e si distingue per i suoi profili selvaggi ma anche per l’imponenza delle Alpi Apuane che si stagliano sullo sfondo. Una bellezza altamente autentica, quindi, ma che è obbligatorio preservare, anche se purtroppo spesso non succede.

Questa distesa di sabbia si fa spazio all’interno dell’Ente-Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, un’area protetta di ben 23mila ettari a terra a cui si aggiunge l’area marina protetta delle Secche delle Meloria, che occupa altri 9mila ettari.

Per questo motivo la si può scoprire solo utilizzando le passerelle ufficiali, camminamenti che servono per minimizzare l’impatto antropico nell’arenile.

Dal punto di vista ambientale, quello della Lecciona è uno dei pochi tratti di costa sabbiosa della Toscana rimasti allo stato naturale. Ciò vuol dire che conserva ancora intatte dune ricoperte di vegetazione che ne consente il consolidamento, opponendosi così all’erosione. Da queste parti, infatti, non c’è stata antropizzazione, vale a dire che non sono stati fatti particolari interventi di trasformazione dell’ambiente naturale da parte dell’uomo.

Ma non solo: tra il 2007 e il 2008 sono state ripristinate le zone umide e paludose tra le dune e la pineta.

Una spiaggia naturista

La bellissima Spiaggia della Lecciona negli ultimi decenni è sempre stata meta dei naturisti. Non a caso lo scorso anno è diventata spiaggia naturista ufficialmente riconosciuta dal Comune di Viareggio.

Tutto ciò è stato possibile grazie ad ANITA (Associazione Naturista Italiana) che dal 22 aprile 2022, con la Delibera n. 130 del Comune di Viareggio, nel tratto delimitato dai pali 13 e 15 ha fatto sì che sia possibile praticare il naturismo autorizzato senza rischiare alcuna sanzione amministrativa.

Un lavoro iniziato nel 2020 e che ha portato a raggiungere questo obiettivo solo due anni dopo.

Come raggiungerla

Come vi abbiamo accennato in precedenza, oltre a rispettare l’ambiente il più possibile, per raggiungere la Spiaggia della Lecciona è necessario seguire precisi percorsi segnalati.

L’obiettivo è preservare questo importantissimo e bellissimo tesoro del nostro Paese. Quello della Lecciona è infatti un parco di grande interesse naturalistico e ambientale. L’itinerario per raggiungerla si sviluppa lungo la fascia costiera ed è puntellato di passerelle in legno che si snodano tra ambienti dunali sabbiosi e zone umide retrodunali.

L’accesso si raggiunge da Via dei Tigli, tra Viareggio e Torre del Lago, all’altezza dell’ingresso di Villa Borbone. Un percorso adatto a tutti in quanto è facilmente accessibile anche con passeggini e carrozzelle, mentre nei tratti che passano tra stagni e zone paludose i camminamenti in legno sono ben protetti.

Un piccolo angolo di paradiso ancora intatto del nostro Paese e che certamente vale la pena scoprire. Ma bisogna ricordarsi – sempre, ma forse qui più che mai – che deve essere fatto nell’assoluto rispetto dell’ambiente circostante.

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Questo tratto di costa dimenticato e sconosciuto ospita la spiaggia più bella del mondo

Le spiagge della Florida sono rinomate in tutto il mondo per la loro bellezza mozzafiato, le sabbie bianche e le acque cristalline che si estendono lungo la penisola dello stato.

Ma una delle sue gemme nascoste si trova sulla “Costa dimenticata”: è il St. George Island State Park. Si tratta di un tratto di litorale selvaggio e incontaminato che si estende dal Panhandle della Florida fino al Golfo del Messico. Una destinazione incantevole che vi farà innamorare delle sue spiagge immacolate, dei suoi paesaggi mozzafiato e della sua natura incontaminata.

Una meraviglia naturale, recentemente nominata su Travel + Leisure dall’esperto costiero statunitense Stephen P. Leatherman, come “una delle sabbie più belle e bianche del mondo”.

In questo luogo magico troverete una pace e una serenità che vi avvolgeranno come un abbraccio caldo e accogliente, mentre ascoltare il suono delle onde che si infrangono sulla riva vi farà immergere completamente nell’atmosfera incantevole di questa regione inesplorata.

St. George Island State Park, un angolo di paradiso

Il parco, situato nel cuore di questo paradiso terrestre, è un incanto di 2.023 acri che vi lascerà davvero senza parole. Le sue nove miglia di sabbia bianca sono tra le più belle del pianeta, grazie alla loro bellezza naturale e alle acque cristalline del Golfo del Messico.

Se siete amanti della natura, il parco offre una miriade di attività all’aria aperta che vi faranno sentire vivi e connessi al mondo che vi circonda. Potrete esplorare le dune di sabbia e le paludi salmastre attraverso sentieri naturalistici, mentre ammirate la fauna selvatica e fate birdwatching durante il tramonto.

Inoltre, potrete passeggiare tra una serie di passerelle sopraelevate che vi permetteranno di scoprire la ricca biodiversità che popola questo ambiente unico. Naturalmente non dimenticate di portare con voi una macchina fotografica per immortalare i momenti più belli della vostra escursione.

Per i più sportivi, le acque azzurre del parco offrono numerose opportunità per praticare sport acquatici come canoa, kayak, paddleboarding e pesca. Invece, se siete appassionati di snorkeling o immersioni, non perdete l’occasione di esplorare gli incredibili fondali marini che circondano il St. George Island State Park.

Persino raggiungere questa destinazione è già un’avventura in sé. Infatti, un ponte panoramico di quattro miglia vi condurrà attraverso paesaggi mozzafiato e vi offrirà una vista spettacolare sul Golfo del Messico. Ogni chilometro percorso vi avvicinerà sempre più a questa meravigliosa oasi di pace e tranquillità.

Alla scoperta della natura selvaggia della Florida

Il paesaggio selvaggio della Florida offre un’esperienza unica e autentica ai viaggiatori che cercano l’avventura e un profondo contatto con la natura.

Tra le destinazioni più affascinanti e meno battute dal turismo di massa, vi suggeriamo l’Everglades National Park, uno dei luoghi più iconici della Florida selvaggia. Questo vasto ecosistema subtropicale, patrimonio mondiale dell’Unesco, ospita una straordinaria varietà di flora e fauna e numerosi sentieri per immergervi in questo ambiente unico e affascinante.

L’Ocala National Forest, invece, con oltre 600 laghi, fiumi e sorgenti, è la foresta più grande dello stato e offre un’ampia gamma di attività all’aria aperta.

E infine, un must-see da non perdere sono le Florida Keys, un arcipelago di isole tropicali che si estende dal sud della Florida fino al Golfo del Messico. Le Keys offrono un’esperienza unica ai viaggiatori, con la possibilità di esplorare la fauna selvatica, i parchi nazionali e gli ambienti marini incontaminati. Tra le mete imperdibili vi suggeriamo il John Pennekamp Coral Reef State Park, il Dry Tortugas National Park e il National Key Deer Refuge.

Un viaggio nella natura selvaggia della Florida è un’esperienza che tocca l’anima e risveglia la voglia di avventura che si nasconde dentro ognuno di noi. Senza dubbio vivrete una vacanza indimenticabile che vi farà innamorare perdutamente degli angoli più nascosti e affascinanti di questo paradiso terrestre.

Florida Keys

Fonte: iStock

Lungomare di Florida Keys a Marathon, Florida
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Sotto il sole della Senna: anche Parigi ha la sua spiaggia

Organizzare un viaggio a Parigi, che sia il primo o l’ennesimo, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale della Francia è un concentrato di storie, culture e usanze che da secoli affascinano il mondo intero, perché le strade, i quartieri, le piazze e le rive della città trasudano arte, moda, tradizioni gastronomiche e romanticismo da ogni parte. E perché è proprio nella Ville Lumière che sono conservati alcuni dei monumenti più iconici di tutto il pianeta.

Parigi è bella sempre. Lo è in autunno, quando gli alberi che costeggiano gli ampi boulevard si appropriano dei suggestivi colori della palette autunnale e lo è in primavera quando, improvvise esplosioni di fiori, incorniciano la  Tour Eiffel e corrono lungo le rive della Senna. Lo è anche in inverno, grazie alla presenza delle neve che trasforma il paesaggio urbano in una cartolina dalle infinite suggestioni.

Raramente, invece, scegliamo di raggiungere la capitale francese in estate, preferendo a questa paradisi terrestri o località di mare che ci consentono di trascorrere le giornate sotto l’ombrellone. Non tutti sanno, però, che anche la Ville Lumière può regalarci un’esperienza simile, anche se inedita, permettendoci di prendere il sole sulla Senna. Perché sì: anche Parigi ha la sua spiaggia, curiosi di scoprirla?

Trascorrere l’estate a Parigi tra spiagge e musei

Di giorno ci si rilassa sotto il sole, immergendo i piedi in una sabbia soffice e dorata, di sera, invece, si passeggia tra le vie del centro, ricche di storia e di fascino, sostando nelle caffetterie alla moda e deliziando il palato all’interno dei ristoranti di lusso: è questa la vacanza ideale.

Un’avventura a ritmo slow che soddisfa tutte le esigenze di quei viaggiatori che vogliono godersi il meritato relax, meglio ancora se sotto l’ombrellone, senza però rinunciare alle bellezze che appartengono allle città d’arte. E a Parigi, tutto questo, è possibile.

Dal 2002, infatti, la capitale francese ha messo a punto un progetto, perpetuato fino a oggi, che prende il nome Paris Plage e che prevede l’installazione di una vera e propria spiaggia che corre per 3,5 chilometri lungo la riva destra della Senna.

La distesa di sabbia viene inaugurata tra luglio e agosto e resta accessibile per 4 o 5 settimane, un periodo di tempo durante il quale, lungo la Senna, vengono organizzate attività ludiche e sportive dedicate ai cittadini che hanno deciso di trascorrere l’estate in città e a tutti i viaggiatori desiderosi di conoscere Parigi.

Sotto il sole della Senna

La Paris Plage, che si snoda tra il Quai du Louvre e il ponte d’Arcole, rende inaspettatamente la Ville Lumière una destinazione perfetta anche in estate. Come abbiamo anticipato, infatti, durante i mesi di luglio e agosto è possibile trascorrere le giornate su spiagge attrezzate con vista sulla Senna.

Alla sabbia si alternano prati erbosi incorniciati da palme che conferiscono un sapore esotico. Inoltre, su tutto il litorale, ci sono sedie a sdraio, ombrelloni e chioschetti di cibo e bibite fresche per permettere alle persone di immergersi totalmente in un’atmosfera vacanziera.

La spiaggia, che è aperta dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, si trasforma poi nel palcoscenico di eventi coinvolgenti che intrattengono l’estate parigina a suon di concerti, spettacoli, cultura e sport.