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Lampedusa, Isole Pelagie: vacanze a fine stagione

Lampedusa è un luogo che sa conquistare il cuore di chi lo visita. È la più grande delle Isole Pelagie, in Sicilia, situata tra la regione italiana e la costa tunisina. Un vero e proprio gioiello del Mar Mediterraneo che, soprattutto a fine stagione, è in grado di offrire ai suoi visitatori un’esperienza unica ed autentica. Ad esempio, i mesi di settembre ed ottobre sono i mesi ideali per scoprire le bellezze uniche che questo luogo ha da offrire, senza la folla di turisti estiva, godendo così di un clima ancora caldo e di una tranquillità che invita al relax.

Perché scegliere Lampedusa a fine stagione?

I mesi di settembre ed ottobre a Lampedusa rappresentano il periodo ideale per la visita dell’isola e, a differenza del resto d’Italia, possono essere considerati ancora mesi “estivi” per il territorio, con temperature che superano i 30 gradi. Tutto questo grazie alla sua particolare posizione geografica, che la espone a correnti euro-asiatiche e all’anticiclone delle Azzorre per la maggior parte dell’anno, in grado di mantenere un clima temperato.

Il mare rispecchia queste condizioni, con una temperatura calda ed accogliente, che invita costantemente ad lunghe e rilassanti nuotate in mare aperto. Le acque, inoltre, così limpide e trasparenti, permettono di godere appieno della bellezza dei suoi fondali, rendendo attività come lo snorkeling e le immersioni assolutamente imperdibili.

Molti viaggiatori, proprio per questo motivo, evitano di visitare le isole Pelagie nei periodi di maggior afflusso, evitando temperature torride e la presenza di numerosi turisti e godersi le bellissime spiagge di Lampedusa, fra le più belle di tutta Italia e non solo.

Il fascino del clima imprevedibile di Lampedusa

Settembre a Lampedusa non è solo sinonimo di relax, temperature perfette e mare calmo. Infatti, durante questo periodo dell’anno si verifica un fenomeno molto particolare ed altrettanto affascinante: “U Marrobbio”. Si tratta di una marea, che può sorprendere anche i visitatori più esperti, e che si manifesta con un improvviso abbassamento, o innalzamento, del livello del mare, spesso accompagnato dal ritrovamento di pesci ed alghe addirittura sulle strade che affiancano la costa.

Sebbene questo fenomeno venga attribuito ai movimenti della placca terrestre, gli abitanti di Lampedusa preferiscono raccontare e descrivere questo fenomeno come un evento quasi “magico” e “misterioso”, rendendo il tutto molto affascinante.

Nel mese di ottobre, invece, è possibile assistere ad un altro spettacolo naturale a dir poco unico alle isole Pelagie: i fulmini senza tuoni. Soprattutto durante le notti più calde, infatti, è possibile assistere a questi lampi di luce che illuminano il cielo senza produrre alcun tipo di suono. Anche in questo caso, la scienza spiega che questi effetti siano dovuti alle condizioni climatiche della zona, ma gli abitanti dell’isola di Lampedusa amano pensare a questi eventi come manifestazioni di forza misteriose, aggiungendo magia alle serate isolane.

Cosa fare a Lampedusa a fine stagione?

Lampedusa è un’isola affascinante, che invita i visitatori all’esplorazione dei suoi territori. Nei mesi autunnali, con le temperature miti e sempre meno turisti presenti, è il momento ideale per scoprire ogni angolo nascosto dell’isola. Una delle attività più apprezzate, soprattutto dagli amanti delle escursioni e delle attività all’aperto, è il trekking.

A Lampedusa sono presenti diversi percorsi che si snodano lungo la costa e che sono in grado di regalare panorami unici e mozzafiato. Si tratta di cammini che portano ad una delle spiagge più belle di Lampedusa, ovvero Spiaggia dei Conigli, considerata fra le più affascinanti di tutta Europa, grazie alla presenza di un mare turchese unico nel suo genere, in contrasto con la sabbia chiara e fine dell’isola.

Per glia amanti del mare, poi, attività come lo snorkeling e le immersioni sono un must, grazie alla ricca biodiversità marina che popola queste acque. Non è difficile, infatti, vedere tartarughe, delfini e diverse varietà di pesci colorati, soprattutto facendo delle escursioni guidate in barca, che danno, ai visitatori, la possibilità di scoprire splendide calette nascoste e grotte altrimenti inaccessibili.

Visitare Lampedusa a fine stagione significa scoprire un’isola che, pur essendo famosa per le sue estati calde e affollate, sa regalare esperienze uniche e paesaggi indimenticabili, per una vacanza all’insegna del relax e del riposo, lontani dal turismo di massa e dalle temperature troppo elevate.

Vista di una baia dell'isola di Lampedusa, isole Pelagie del Mediterraneo

Fonte: iStock

Baia dell’isola di Lampedusa, Sicilia
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Le 5 spiagge più belle di Lampedusa, capolavori della natura

Lampedusa è un vero paradiso in Terra che sorge al largo della costa siciliana e non molto prima di quella africana. Si tratta di un luogo eccezionale e che si rivela una meta ideale per coloro che sono alla ricerca del sole (anche piuttosto caldo), della possibilità di fare immersioni, di godere di natura selvaggia e di scoprire spiagge paradisiache. Terra di confine tra due continenti, al punto da possedere caratteristiche ambientali sia africane che europee, è un susseguirsi di spiagge e calette da sogno e per questo, noi di SiViaggia, abbiamo deciso di selezionare per voi le migliori 5 spiagge di tutta l’isola.

La Spiaggia dei Conigli, un capolavoro

Non si può parlare di Lampedusa e non menzionare la Spiaggia dei Conigli, una meraviglia reale anche perché si sviluppa in una delle zone più incontaminate dell’isola. Sorge, infatti, al cospetto di un omonimo isolotto che è anche la culla del gabbiano reale, e persino un’area naturale protetta in cui le tartarughe caretta caretta depongono le loro uova.

A numero chiuso e con prenotazione obbligatoria, offre una sabbia bianchissima e un mare purissimo, tanto che all’arrivo il visitatore crede di sognare a occhi aperti. A dispetto del nome, la Spiaggia dei Conigli non si chiama così perché ci sono tantissimi animali di questo tipo, ma a causa di una traduzione impropria di “Rabit Island”, il nome che gli diede l’ammiraglio William Smith, nel 1894. Sembrerebbe, infatti, che il signor Smith non volesse parlare di conigli, perché il nome “Rabit” potrebbe riferirsi al termine arabo rabit, che può essere spiegato con “legame” o “collegamento”, probabilmente in riferimento all’istmo che compare durante la bassa marea.

Cala Pulcino, una delle più belle

Non troppo distante dalla Spiaggia dei Conigli, sorge Cala Pulcino, da molti ritenuta la più bella di tutta l’isola. Dalla forma stretta e profonda, offre fondali piuttosto bassi e una sabbia (mista a ciottoli) di un bianco abbagliante, che a sua volta è lambita da un mare di uno splendido colore turchese.

Cala Pulcino, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutta la bellezza di Cala Pulcino

Per raggiungerla occorre fare una passeggiata nella pineta e nella macchia mediterranea, oppure si può scegliere una gita in barca. Qualsiasi sia la vostra decisione, una volta arrivati (oltre a innamorarsene) si possono visitare anche grotte ed anfratti che rendono il paesaggio ancor più emozionante.

Vai alla scoperta delle meraviglie di Lampedusa, spiagge comprese, con un’indimenticabile gita in barca

Cala Croce, mare dalle tonalità cangianti

L’affascinante Cala Croce sorge lungo la costa meridionale di Lampedusa e si distingue per essere piccola, attrezzata, dotata di tutti i comfort necessari ma assolutamente suggestiva: è incorniciata da un numero indefinito di arbusti e agavi spinose.

Nella realtà dei fatti, Cala Croce si compone di due insenature di sabbia bianca, una più grande e una più piccolina e riservata, che mettono a disposizione dei visitatori un arenile di morbida sabbia bianca (e una parte anche rocciosa), costantemente accarezzato da un mare dalle tonalità cangianti. Alcune informazioni in più: è ben protetta dai venti e questo le consente di offrire un mare quasi sempre calmo; a causa delle minute dimensioni e dei numerosi servizi che offre, è spesso molto affolata.

Cala Croce, Lampedusa

Fonte: Getty Images

Veduta della suggestiva Cala Croce

Cala Greca, che sembra un piccolo fiordo

Cala Greca è davvero unica nel suo genere: chi la vede per la prima volta può credere di essere arrivato su un fiordo roccioso per via della sua peculiare conformazione. Non a caso, è conosciuta anche come Cala Stretta. Si tratta di una minuta spiaggetta di sabbia bianca come la neve mista ad alghe e piccoli ciottoli, protetta da suggestive scogliere modellate, nel corso dei millenni, dal vento e dal mare.

L’acqua manco a dirlo, riesce a presentare tutte le sfumature del turchese, donando anche una trasparenza che ha dello straordinario. Situata sulla Costa Sud di Lampedusa, è facilmente raggiungibile a piedi.

Cala Greca, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutti gli incredibili colori di Cala Greca

Spiaggia di Mare Morto, acque calme e limpide

Il nome Mare Morto potrebbe far sembrare che questa spiaggia non prometta bene, ma nei fatti non è assolutamente così: si chiama in questa maniera perché si trova in un punto dell’isola molto riparata dal vento, offrendo costantemente acque molto calme e limpide.

Soprannominata anche Cala Calandra, ha un aspetto piuttosto selvaggio grazie alla presenza di scogli e rocce, che sembrano catapultare il visitatore in un paesaggio marziano, incredibilmente bagnato da un mare limpidissimo e turchese. Ottime soddisfazioni le possono avere anche gli amanti dello snorkeling, che possono scoprire i fondali colorati e ricchi di vita marina di Lampedusa.

Ma non è tutto, perché non essendo di facile accesso, la Spiaggia di Mare Morto è quasi sempre poco affollata, mettendo i suoi visitatori nella condizione di godere del suo splendido paesaggio, fatto di grotte e promontori, rocce ideali per i tuffi e uno scenografico e spettacolare arco naturale, in tutta tranquillità. Per trovarla occorre raggiungere la costa nord orientale di Lampedusa, ma siamo sicuri che varrà assolutamente la pena.

Spiaggia di Mare Morto, Lampedusa

Fonte: iStock

Spiaggia di Mare Morto, incanto di Lampedusa
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La Spiaggia dei Conigli di Lampedusa, una delle più belle al mondo

Lampedusa, una delle Isole Pelagie, è uno di quei posti che per la sua bellezza sembra quasi difficile credere che sia vero. E proprio qui, dove il mare assume mille incredibili sfumature e dove la natura è selvaggia e sorprendente, sorge quella che viene spesso definita la spiaggia più bella del mondo (dai viaggiatori e dagli esperti del settore). Parliamo della Spiaggia dei Conigli, un posto così eccezionale che pare che sia caduto in terra direttamente dal paradiso.

Dove si trova la Spiaggia dei Conigli

L’affascinante Spiaggia dei Conigli sorge al largo della costa meridionale della Sicilia e si trova all’interno di una bellissima area protetta che prende il nome di Riserva naturale orientata di Lampedusa.

Nei fatti si tratta di una magnifica spiaggia che deve il suo toponimo a un suggestivo isolotto che si staglia di fronte ad essa, e che a sua volta è un’importante stazione di sosta per uccelli migratori  e uno dei pochi siti accertati di ovodeposizione della tartaruga Caretta Caretta che ancora sopravvivono in Italia.

Cosa aspettarsi

Chiudete gli occhi e immaginate i colori dei Caraibi impreziositi dalle mille sfumature della macchia mediterranea. Lo avete fatto? Bene, allora vuol dire che avete perfettamente capito cosa aspettarsi dalla Spiaggia dei Conigli: uno dei lidi più belli su cui l’uomo abbia mai avuto la fortuna di aver posato i suoi occhi.

La spiaggia si trova seminascosta in un vallone da cui è possibili intravedere anche la villa di Domenico Modugno. Il famosissimo cantautore italiano, infatti, se ne innamorò così follemente da definire questa baia “la piscina di Dio”. Un soprannome certamente importante ma che al contempo descrive al meglio l’incanto di questo luogo siciliano.

Per raggiungerla occorre fare circa venti minuti buoni di cammino, ma una volta giunti a destinazione si verrà coccolati da una sabbia morbida e bianca come il latte, un mare favoloso e una natura raggiante.

Ma perché si chiama proprio Spiaggia dei Conigli?

Ve lo abbiamo accennato poco sopra: questa magnifica spiaggia di Lampedusa prende il nome dall’isolotto che svetta di fronte alle sue rive. O meglio, si tratta di una specie di isola perché, quando le maree sono basse, emerge un istmo sabbioso che la collega alla terraferma. Ma cosa c’entrano i conigli se, come abbiamo detto in precedenza, questo lembo di terra è un santuario per i volatili? Forse perché ci sono anche questi buffi animali?

Isola dei Conigli, Lampedusa

Fonte: iStock

Veduta dell’iIsola dei Conigli

Sì, da queste parti vive una colonia di conigli, ma la realtà dei fatti è che l’etimologia del nome è controversa: fu l’ammiraglio britannico William Smith, nel 1894, che la definì “Rabit Island”. Il problema è che questo toponimo fu impropriamente tradotto dall’inglese (rabbit, quindi coniglio), poiché sembrerebbe in realtà riferirsi alla parola araba rabit, che può essere spiegato con “legame” o “collegamento”, probabilmente in riferimento all’istmo che compare durante la bassa marea.

Cosa fare

La classica vita da spiaggia: per preservare il suo straordianario paesaggio, questo angolo di paradiso è praticamente priva di servizi o stabilimenti balneari. C’è un piccolo punto di ristoro lungo la strada per raggiungerla, ma niente di più. Per questo motivo, uno degli aspetti più importanti da valutare è quello di portarsi teli da mare, ombrelloni e cibo, ma assicurandosi di non lasciare resti o spazzatura quando è giunto il momento di andarsene.

In sostanza, si viene qui per godersi un posto che pare uscito da un sogno, tanto da essere considerato la spiaggia più bella del mondo, prendersi gli ultimi scampoli di sole italiano (al largo di Lampedusa ci sono le coste africane) e fare un bagno in acque limpide e dai fondali preziosi.

Come arrivare alla Spiaggia dei Conigli

Lampedusa non è un’isola grandissima, e per questo è facile muoversi. Per la Spiaggia dei Conigli, a disposizione dei viaggiatori ci sono gli autobus locali, in particolare quello che viene chiamato “Circolare Blu”, che partono ogni ora dalla Piazza Comm. Brignone. In alternativa, con auto o scooter basta attraversare la strada che arriva a Capo Ponente.

Qualsiasi sia la vostra scelta, ci sarà comunque da fare un tragitto a piedi di circa 20 minuti. Si tratta di un sentiero, perlopiù agevole, che passo dopo passo regala un paesaggio di quelli che lascia senza fiato: a circa metà tragitto, ecco comparire una terrazza naturale da cui scorgere i colori della Tabaccara, una caletta famosa per l’acqua cristallina, poi quella che fu la casa di Domenico Modugno e infine la scintillante Spiaggia dei Conigli.

Spiaggia più bella di Lampedusa

Fonte: Getty Images

L’arrivo alla Spiaggia di Lampedusa

Quanto costa la Spiaggia dei Conigli?

La Spiaggia dei Conigli è gratuita, ma ci sono delle importanti regole da rispettare e che vi invitiamo a leggere anche sui siti istituzionali, in quanto di anno in anno possono cambiare.

Quello che però possiamo dirvi con certezza è che da un po’ di tempo a questa parte vi si può accedere solo su prenotazione, poiché per la sua ridotta estensione e la presenza di aree a rischio idrogeologico può ospitare un numero limitato di persone.

In genere, durante il periodo estivo, ci sono due turni di accesso (mattina 8.30-13.30, pomeriggio 14.30-19.30), per un numero massimo di 550 persone per volta. In più:

  • È possibile prenotare per un solo turno al giorno;
  • Al termine di ogni turno i visitatori presenti in spiaggia devono andarsene;
  • È possibile prenotare solo per una volta alla settimana;
  • Ogni prenotazione può includere massimo 2 persone;
  • In aggiunta alla prenotazione on line sono disponibili ulteriori 150 posti per turno tramite lista di ingresso, recandosi direttamente all’accesso della Riserva;
  • L’accesso è sconsigliato a persone con difficoltà motorie e/o di equilibrio, problemi cardiaci o respiratori, asmatiche o a rischio allergie (per pollini re/o punture di insetto);
  • Non sono presenti servizi di salvataggio, assistenza medica, punti ristoro, servizi igienici e punti d’acqua;
  • Non si possono occupare le aree vietate;
  • Occorre mantenere la quiete per il rispetto della natura e degli altri visitatori;
  • Non è consentito l’uso di apparecchi fonoriproduttori (se non in cuffia), giocare a pallone o con le racchette o similari e fare schiamazzi;
  • È proibito utilizzare sedie, sdraio, lettini, tende da sole, gonfiabili e similari;
  • Non è permesso l’accesso ai cani perché possono arrecare danni alla fauna (sono esclusi i cani guida per i non vedenti);
  • Non è consentito fumare;
  • È vietata l’attività di pesca e l’introduzione di qualsiasi tipo di arma e di attrezzi per la cattura (fucili subacquei, retini, etc);
  • Non è consentito l’utilizzo di droni;
  • Non si può accedere in bicicletta.
Mare di Lampedusa

Fonte: 123RF

I colori del mare della Spiaggia dei Conigli