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Lago di Oeschinen: uscito da un libro di fiabe

Quando si pensa agli scenari da favola, in molte circostanze vengono alla mente laghi dai colori vividi immersi in paesaggi montani che sembrano dipinti da artisti di fama mondiale. Ecco, alle volte non c’è bisogno di usare l’immaginazione, perché scenari del genere esistono e sono molto più vicini di quanto si immagini: basta dirigersi verso il Lago di Oeschinen.

Dove si trova il Lago di Oeschinen

Il fiabesco Lago di Oeschinen si trova in Svizzera e, più precisamente, nel Canton Berna. Si tratta di un bacino d’acqua alpino situato a vicino alla piccola città di Kandersteg, e a più di 1,500 metri di altitudine.

Un lago d’alta quota, quindi, così tanto che nelle sue acque placide si specchino cime del calibro del Blümlisalp con i suoi 3.664 metri sul livello del mare.

Il lago si può raggiungere camminando, ma anche con una comoda cabinovia. Un piccolo luogo da sogno tra le montagne che in estate si trasforma persino in una specie di paradiso: le sue acque arrivano a una temperatura di 20 °C, perfette per un bagno rigenerante.

Il lago che è si estende nei pressi di un patrimonio Unesco

Sì, il titolo vi ha spoilerato una realtà dei fatti: il Lago di Oeschinen si trova all’ingresso di un’area che è patrimonio dell’umanità dell’Unesco, e persino un bacino in cui fare un giro in gondola. Qualunque sia la stagione in cui lo si visita, questo suggestivo lago svizzero è uno scrigno di sorprese: è impreziosito da una ricca flora alpina composta di orchidee, genziane e stelle alpine.

Nei suoi pressi pascolano greggi di ovini e di bestiame, mentre nelle zone adiacenti sono gli animali selvatici a muoversi sui pendii. Dalle acque di un blu acciecante, il Lago di Oeschinen è circondato da alte montagne e prati fioriti, quasi come un sogno che diventa realtà.

Come raggiungerlo

Esistono diversi modi per raggiungere il favoloso Lago di Oeschinen. C’è un sentiero dedicato alle famiglie, per esempio, che parte da Kandersteg, un villaggio dai panorami sorprendenti, e che arriva dritto a questo placido bacino d’acqua ma passando lungo il ruscello di Oeschi.

C’è po la variante un po’ più avventurosa che, seguendo il medesimo percorso della cabinovia, attraversa la splendida area Jungfrau-Aletsch, dichiarata Patrimonio mondiale dell’Unesco, regalando panorami emozionanti su tutto il lago, così come la possibilità di avvistare stambecchi, camosci e marmotte.

E poi c’è la variante meno faticosa, ma non per questo meno soddisfacente: con la cabinovia da Kandersteg, dove passeggini o sedie a rotelle non sono un problema. Una volta scesi, basta una passeggiata di circa mezz’ora che non presenta alcuna difficolta.

Infine, sappiate che con partenza dal Lago di Oeschinen ci sono innumerevoli escursioni che sono l’ideale per esplorare le montagne, la natura e il lago stesso. Percorsi adatti a grandi o piccini, lasciando a tutti la possibilità di scegliere cosa e come farla.

Tuttavia, è bene tenere a mente che i sentieri escursionistici nell’area dell’Oeschinensee sono aperti e accessibili, a patto che si indossino calzature adatte, soprattutto in riferimento alla stagione dell’anno in cui lo si visita.

Per il resto, godetevi a 360 gradi uno dei panorami e dei laghi più belli d’Europa.

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Valle delle Meraviglie, una Francia davvero sorprendente

Quando si dice “un nome, una garanzia“: non poteva essere altro che “meraviglioso” un territorio che porta il nome di “Valle delle Meraviglie“, un “museo a cielo aperto”, punteggiato da pietre colorate e levigate dai ghiacciai, da laghi di montagna e una foresta che incanta con il suo verde e i suoi profumi.

Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour, vanto delle Alpi Marittime e delle Alpi dell’Alta Provenza, tra l’Italia e, appunto, la Provenza, indiscussa oasi di biodiversità tra le più ricche di Francia.

Un magnifico paesaggio che incontra il mare e la montagna, terrazzamenti di ulivi, ruscelli e pittoreschi villaggi arroccati.

La Valle delle Meraviglie, un viaggio di 5000 anni

È un vero paradiso per gli escursionisti e i trekker, dove camminare sullo sfondo delle cime innevate, tra scoscese rocce, laghetti alpini e la foresta, e aguzzare la vista per scorgere gli animali di montagna (che qui sono davvero moltissimi!) tra cui i camosci che, in quanto “abitanti principali”, non sono mai troppo lontani.

Ma siamo appena all’inizio. Infatti, la valle è il regno delle incisioni rupestri e qui non si compie mai una “semplice escursione” bensì un viaggio a ritroso di ben 5000 anni laddove gli uomini dell’Età del Bronzo lasciarono la loro impronta imprimendo nella pietra segni che onorano le divinità del cielo e della montagna.

Nell’area protetta delle incisioni, l’escursionismo è consentito soltanto lungo i sentieri segnalati, dove scoprirne il significato grazie ai pannelli didattici; è possibile, però, anche effettuare una visita approfondita insieme alle guide abilitate e accreditate dal Parco Nazionale, che conducono i visitatori ad ammirare le incisioni più singolari raccontando, al contempo, le teorie più contrastanti riguardo il loro significato.

E poi entra in scena il Monte Bego con i suoi 2872 metri di altezza che, agli occhi dell’uomo preistorico, doveva apparire “sacro”, un mezzo di elevazione verso il Dio o gli Dei: ed è proprio lungo i suoi pendii che incisero la pietra per “sacralizzare” quei luoghi.
Oggi Monumento Nazionale, l’area archeologica del Monte Bego dona al visitatore l’emozionante esperienza di trovarsi di fronte alla toccante testimonianza di un culto ancestrale.

Natura e biodiversità, protagoniste assolute

Passeggiare lungo la Valle delle Meraviglie, trascorrere alcuni giorni nei rifugi, consente di ritrovarsi a tu per tu con il “fascino del meraviglioso” e di vivere momenti e giorni indimenticabili al cospetto della montagna, con i suoi ritmi, i suoi silenzi, i suoi paesaggi plasmati dall’aspra roccia e, subito dopo, dalla flora verdeggiante.

Altrettanto emozionante il possibile avvistamento di stambecchi, camosci, caprioli, lupi, marmotte e altri splendidi rappresentanti della fauna alpina.

Il Museo delle Meraviglie, la tappa da non perdere

Inaugurato a Tenda nel 1996, il “Museo delle Meraviglie” è un’altra tappa da mettere in lista per completare al meglio e arricchire la conoscenza di una delle valli più sorprendenti della Francia.

Non a caso, è il luogo ideale per approfondire la visita al sito archeologico e alle sue incisioni oppure per prepararsi al meglio all’escursione: lungo le sue sale, progettate con scenografie moderne, interattive e ludiche per andare incontro anche ai più piccoli, il museo ricostruisce con dovizia di particolari e realismo la vita dei primi abitanti della Valle e offre il suo prezioso contributo alla valorizzazione e alla tutela di un patrimonio archeologico unico nel suo genere.

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Valle del Chiese: cosa visitare in questo angolo di Trentino

Una vacanza rilassante trai monti del Trentino? La località ideale è la Valle del Chiese, una perla incastonata nella Valle delle Giudicarie, attraversata dal corso del Fiume Chiese, al confine con la Lombardia.

Tra laghi, tipici borghi alpini, immense foreste, antichi alpeggi, vette imponenti, ghiacciai, torrenti e sentieri da trekking, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: ecco le tappe da non perdere.

I borghi, 14 gemme da scoprire

Sono ben 14 i borghi che adornano la Valle del Chiese, piccoli scrigni di bellezza ognuno con le sue peculiarità.

E così conosciamo Bondo, ospitale e tranquillo, custode del Cimitero Monumentale Austro-Ungarico e del Museo della Civiltà Contadina, Lardaro, dove svettano ancora oggi le due magnifiche fortificazioni Forte Corno e Forte Larino, il vivace abitato di Roncone con lo splendido laghetto a pochi passi dal centro, Praso, cuore medievale dalle poche casette in pietra, Pieve di Bono con il Castel Romano da cui godere di un panorama incredibile e la Pieve di Santa Giustina.

Poi, ecco Bersone che ospita il Museo della Grande Guerra, Prezzo, eccellente punto di partenza per rigeneranti escursioni nella natura, l’antico Daone non lontano da fragorose cascate tra le rocce, Brione, uno dei più alti della Valle, Condino, scrigno d’arte con la Pieve di Santa Maria Assunta, Castel Condino, laddove la storia incontra la natura, Cimego, dove il tempo si è fermato al Medioevo, Bondone, nei pressi del Lago d’Idro con il magnifico Castel San Giovanni, e Storo, in cui la gastronomia tipica è sopraffina.

Il Sentiero Etnografico del Rio Caino

Terra di percorsi affascinanti ed eccezionale eden per gli escursionisti, i trekker e gli amanti della vita e degli sport all’aria aperta, la Valle del Chiese ha uno dei suoi fiori all’occhiello nel Sentiero Etnografico del Rio Caino di Cimego, un suggestivo museo a cielo aperto di circa quattro chilometri che consente di ripercorrere, in un paesaggio emozionante, la tradizione rurale, i mestieri ormai scomparsi e la storia delle genti che hanno abitato la Valle nei secoli.

Catturano lo sguardo gli antichi opifici, le rarità botaniche, gli scorci invidiabili sul Lago d’Idro e le montagne del bresciano, e le trincee, i camminamenti e i manufatti militari della Prima Guerra Mondiale.

Il Parco Naturale Adamello Brenta

Siamo in una cornice in cui la natura incontaminata è la vera protagonista e non può certo mancare una visita al Parco Naturale Adamello Brenta, tra le Dolomiti del Brenta e l’Adamello, il più grande di tutta la regione dove dedicarsi a spettacolari e facili passeggiate oppure a escursioni più impegnative.

Il paesaggio è variegato, indimenticabile, con la flora e la fauna che sono tra le più ricche di tutte le Alpi: non è difficile scorgere gli stambecchi, gli orsi bruni, e numerose specie di piante e fiori particolari.

Non mancano le Case del Parco per approfondire tematiche specifiche con percorsi dedicati alla natura e alla storia del territorio e delle sue genti.

Il Lago d’Idro

Incantevole specchio lacustre formato dalle acque limpide e trasparenti del Chiese, il Lago d’Idro è un’altra meta da non lasciarsi sfuggire, balneabile e dalla temperatura ottimale per rinfrescanti nuotate fino a settembre inoltrato.

Le sue sponde sono un must per i surfisti, i velisti e i canoisti ma anche per le famiglie grazie ai campeggi e alle spiagge adatte anche ai più piccoli.

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Lago del Laux, spettacolo Piemontese

Immergersi nella calma e nel fascino della natura partendo da Torino non è per nulla difficile: i dintorni, infatti, sono ricchi di borghi, vallate, montagne e laghi dove ritagliarsi del tempo felice lontano dalla frenesia e dalla routine quotidiana.

Una di queste meraviglie è il Lago del Laux, nell’Alta Val Chisone, nell’omonima frazione del comune di Usseaux, uno dei Borghi Più Belli d’Italia, a un’ora e mezza dal capoluogo: si tratta di un ameno paradiso terrestre inserito in un paesaggio che definire “mozzafiato” è ancora poco, un sogno a occhi aperti.

Splendido Lago del Laux, magico Piemonte

È un panorama unico, alpino, magico quello del piccolo borgo di Laux e del suo lago verde intenso, perfetto per gli amanti della montagna e per chiunque desideri trascorrere una giornata o un pomeriggio in un’atmosfera bucolica e romantica, lasciandosi alle spalle la confusione.

Un meraviglioso specchio d’acqua da ammirare sedendo sulle sue sponde, facendo un picnic, gustando i piatti tradizionali delle valli occitane presso l’hotel ristorante o partecipando alla facile camminata che arriva al centro di Fenestrelle lungo un sentiero ampio, ombreggiato e adatto a tutti, anche ai più piccoli.

Ed è qui che spicca il Forte di Fenestrelle, la “grande muraglia piemontese“, la struttura fortificata più estesa in Europa e seconda soltanto alla celeberrima Muraglia Cinese: costruito dal XVIII e del XIX secolo, si snoda per la vallata per ben 5 chilometri e si compone di tre Forti, tre Batterie e due Ridotti.
Davvero suggestivo durante la visita, emoziona anche scorto dalla vallata, in particolare alla sera quando viene illuminato e appare come un “castello fatato” che si inerpica sulla montagna.

Il Lago di Laux è un autentico luogo di serenità, pace e natura, un’oasi di blu e di verde dove respirare l’aria pura e riempirsi gli occhi dei magnifici panorami che la natura sa regalare.

Il raccolto borgo di Laux

Il lago, a 1381 metri di altezza, ospita sulle sue rive il raccolto e caratteristico borgo di Laux, un piccolo villaggio di montagna disegnato da casette, stradine, la piazzetta centrale, il torrente, e impreziosito da vivaci murales che raffigurano per lo più animali e scene di vita quotidiana e che adornano le pareti in pietra delle abitazioni.

Lo sguardo viene attratto altresì dal forno comune, dalla Chiesa con l’antica meridiana e dalla grande fontana quadrangolare.

Uno sguardo anche a Usseaux

Come già accennato, Laux  apparteniene al comune alpino di Usseaux, un luogo d’altri tempi che dista 900 metri dallo splendido lago e che vale davvero una sosta.

Anche qui, infatti, ritroviamo la rassicurante atmosfera montana e rurale, ritmi lenti e una vita assaporata senza fretta, e gli affascinanti murales (una quarantina) che rappresentano scene quotidiane, di natura, di animali oppure tratte dalle fiabe, in grado di incuriosire chi li osserva, e preziose decorazioni per i muri delle case.

Accogliente e tipico, dal forte senso comunitario, pure Usseaux ha un sapore antico che si rivela passeggiando tra le sue vie, al cospetto delle fontane lavatoi, del forno comunitario e della Parrocchiale di San Pietro in stile barocco.

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Era un rifugio antiaereo: ora è un lago incastonato in una caverna multicolor

Immaginate di entrare all’interno di una grotta. Fatto? Beh, probabilmente la vostra mente vi sta suggerendo immagini sicuramente belle ma altrettanto sicuramente piuttosto scure, con rocce nude e grigie a circondarvi, in un trionfo di asettica semplicità. Bene, adesso accantonate questa fantasia e provate a figurarvi, invece, una caverna ricca di colori, con un lago fresco e brillante al centro a riflettere ogni sfumatura e a renderla ancora più intensa: avrete un’idea di quella che è la Reed Flute Cave.

La Reed Flute Cave e la sua formazione

Questa particolarissima caverna si trova in Cina, precisamente nella città di Guilin. Per chi non lo sapesse, questa città è molto famosa per il suo paesaggio punteggiato da una serie di colline calcaree carsiche, ossia quel tipo di formazioni che si plasmano nel tempo grazie al modellamento superficiale e sotterraneo delle acque. A Guilin ci sono ben due laghi naturali e molto ampi che hanno contribuito a modificare l’ambiente circostante e a creare una topografia carsica variegata e interessante.

L'interno della Reed Flute Cave

Uno degli esempi più affascinanti è proprio la Reed Flute Cave, la cui formazione sembra risalire a circa 180 milioni di anni fa, come risultato dell’erosione idrica che ha consumato lo strato di roccia calcarea sulla superficie terrestre. Erodendo questi strati, l’acqua ha creato delle crepe e con il passare del tempo il suo filtraggio e il suo passaggio ha creato varie stalattiti e stalagmiti intrecciate e imponenti.

Il nome, il ruolo e la fama della caverna

Ma come mai questa grotta è diventata così speciale? È presto detto: durante la seconda guerra mondiale si è trasformata in uno dei luoghi più sicuri dove nascondersi durante i bombardamenti. Circondata dalla pace e dal silenzio, ha preso il nome dalle canne di bambù che con il vento si trasformavano (e si trasformano) in “flauti”, in grado di suonare in modo dolce e rasserenante. L’ingresso alla caverna era per altro perfettamente mimetizzato, di conseguenza la caverna è stata in grado di accogliere centinaia di persone senza pericoli in quei tempi funesti e disastrosi.

Laghetto della Reed Flute Cave

Visitandola sia per necessità che, una volta finita la guerra, semplicemente per ammirarne bellezza e complessità, diverse persone hanno cominciato inoltre ad attribuire alle diverse formazioni della grotta dei nomi particolari, che sono diventati leggendari: un’alta formazione rilucente per via delle brillanti tracce calcaree è stata ribattezzata Palazzo di Cristallo, mentre un’area più raccolta con stalattiti acuminate è stata ribattezzata Pagoda del Drago.

A un certo punto, c’è chi ha iniziato a sostenere che una delle delle stalattiti giganti della Pagoda del Drago fosse la lancia magica di un Re citato nel classico buddista cinese, Viaggio in Occidente: inutile dire che grazie a tutte queste suggestioni, la fama della Reed Flute Cave ha fatto il giro del mondo.

L’installazione luminosa

Dagli anni Sessanta in poi, all’interno della grotta è stato installato un sistema di illuminazione artificiale che difficilmente resta sempre uguale: se prima venivano usate luci e lampadine statiche di ogni colore dell’arcobaleno, oggi la caverna conta su una serie di luci led RGBW (che cambiano dunque colore) in grado di cambiare drasticamente l’atmosfera.

Le stalattiti e le formazioni della Reed Flute Cave

Se state pensando di visitarla, tenete presente che la caverna è lunga ben 240 metri ed è divisa, come abbiamo già accennato, in una serie di sezioni: per visitarla dunque servono almeno due ore. La buona notizia è che è aperta tutti i giorni, tutto l’anno, dalle 8.00 alle 17.30 e difficilmente è affollata, a meno che non la si visiti durante le festività nazionali. È facilmente raggiungibile dal centro di Guilin ed è adatta a tutti, compresi bambini e anziani, ma è consigliato indossare una felpa o un maglione per via del fresco e dell’umidità.

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Cosa vedere con una crociera sul Lago Maggiore

Una crociera sul Lago Maggiore è il modo migliore per godere delle bellezze di un territorio incantato, che si estende per più di 64 km di lunghezza, la maggiore tra i laghi nazionali. La vasta superficie del lago, più di 210 km quadrati, abbraccia per lo più il territorio italiano, ma si estende fino a toccare la Svizzera con cui condivide scenari unici.

Il lago racchiude numerose isole di varie dimensioni, oltre a un susseguirsi di borghi fiabeschi che riposano sulle sue sponde, per questo una navigazione sul Lago Maggiore alla scoperta di questi paesaggi naturali è un’esperienza che rimane impressa per sempre nella memoria di chi viaggia.

Se vuoi saperne di più sul tour perfetto del Lago Maggiore continua a leggere, non perderti le località più belle da visitare!

Mini crociera sul Lago Maggiore: le isole Borromee

Un giro in barca sul Lago Maggiore non può non iniziare dal meraviglioso Golfo delle Isole Borromee, un gioiello di isole sparse nell’entroterra del Lago. L’arcipelago comprende l’Isola Madre, l’Isola Bella, l’Isola dei Pescatori, l’Isolino di San Giovanni e lo scoglio della Malghera, e le acque di questo arcipelago bagnano i comuni di tre località tra le più belle da visitare: Stresa, Verbania e Baveno.

Per il giro delle Isole Borromee ti puoi imbarcare a Stresa, la splendida cittadina dalle rinomate meraviglie naturali ai piedi del Mottarone. Ti consiglio, se hai tempo, di fare una passeggiata tra i suoi splendidi giardini, e scoprire gli antichi palazzi storici che si specchiano nel lago.

In seguito, puoi raggiungere Piazza Marconi, un punto di riferimento turistico fondamentale del Lago, e prendere il traghetto per la mini crociera sul Lago Maggiore. Puoi prenotare un giro per l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori, pranzare in riva al lago e ammirare lo storico Palazzo Borromeo, un palazzo seicentesco appartenente all’importante famiglia omonima che domina l’isola con la sua architettura barocca e i floridi giardini.

Per una mini crociera dal sapore romantico puoi imbarcarti al tramonto, e goderti lo straordinario panorama naturale alle luci dell’imbrunire. Con questa gita in barca, prenotabile comodamente online, potrai ammirare l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori in un’atmosfera idilliaca. E’ l’ideale per le coppie o per piccoli gruppi, al tramonto il panorama è ancora più suggestivo.

Per un altro tour nell’arcipelago Borromeo se sei un amante delle gite hop-on hop-off ti consiglio di prenotarti una mini crociera con soste in autonomia sull’isola, dove avrai la possibilità di scendere dall’imbarcazione ed esplorare le isole autonomamente, perdendoti tra i palazzi terrazzati e i giardini rigogliosi dell’Isola Bella o dell’Isola Madre.

Questa mini crociera parte da Baveno, un altro tra i borghi più famosi del Lago Maggiore. Baveno è una piccola cittadina sulle rive piemontesi ricca di cultura e storia, assolutamente da visitare per ammirare le sue antiche strutture architettoniche. Oltre alla vista spettacolare sulle isole potrai visitare il Battistero, i Rioni Domo e Baitone, situati nel centro storico, e percorrere una delle passeggiate storico archeologiche a disposizione per i turisti.

Crociera con sosta all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Se vuoi provare l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore in una località unica al mondo non puoi perderti una visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, il famoso monastero sulla sponda lombarda a picco sull’acqua, situato a 18 metri sopra il livello del lago.

Ti troverai davanti a uno degli scenari più suggestivi del lago, e potrai visitare questa antichissima costruzione composta da edifici con terrazze sul mare, chiese antiche e rocche panoramiche. Puoi prenotare qui una gita organizzata per te all’Eremo di Santa Caterina con partenza da Stresa o Baveno. La gita durerà due ore, e comprende un tour sul Lago e una sosta per visitare a tuo ritmo questo sito monumentale arroccato sulle sponde.

Se vuoi vivere l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore ecco cosa vedere per una gita in barca ideale. Dalle Isole Borromee alle cittadine storiche il tour perfetto sul Lago Maggiore non può non includere queste località che tutto il mondo ci invidia. I tour a disposizione spaziano dalle tradizionali gite hop-on hop off, alle crociere al tramonto, ai pranzi in barca o in riva al lago con panorami indimenticabili all’orizzonte. La quiete e la bellezza di questi luoghi sono rari da trovare, e i borghi storici incastonati tra le sponde ne fanno un territorio dal fascino senza tempo.

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Campo di Brenzone, il borgo fantasma del Veneto

Lo scenario che dona il territorio del Lago di Garda è puro incanto: borghi gioiello affacciati sul blu, i giochi di luce sull’acqua e, tutt’intorno, il verde dei colli e dei monti.

E, a proposito di borghi affacciati sul lago, ce n’è uno che è un’autentica chicca nascosta, quella “meta che non ti aspetti”, dove non si trovano negozi e hotel ma il silenzio, la quiete e tutto il fascino di un luogo dove il tempo scorre lento, aggrappato a un passato sempre vivo e presente.

Raccolto e suggestivo, Campo di Brenzone, resiste e conquista seppur semi abbandonato e accessibile soltanto a piedi tramite i sentieri nel cuore della natura.

Campo di Brenzone, piccolo mondo antico

Se avete il desiderio di immergervi in una “dimensione altra” e assaporare l’atmosfera di un piccolo mondo antico, andate alla scoperta di Campo di Brenzone, borgo medievale a 200 metri di altezza, con vista mozzafiato sul lago, una delle numerose frazioni di Brenzone sul Garda.

Si tratta di un tesoro incantato, un borgo “fantasma” anche se vi sono alcuni abitanti che, però, oggi “si contano sulle dita di una mano“. Alcuni documenti ne testimoniano l’origine al 1203, una realtà agricola e ricca di tradizioni che, tuttavia, ha visto un massiccio spopolamento a partire dal secolo scorso: le difficili vie di accesso, la povertà e l’assenza di comfort hanno “cristallizzato” Campo di Brenzone portando i residenti a emigrare altrove.

Ma il borgo resiste, non è cambiato, le casette in pietra rimangono, seppur molte semi diroccate, a raccontare la vita che videro, sostenute da ponteggi, alcune con il tetto crollato e senza più gli infissi.

Nella zona alta, ecco la Chiesetta di San Pietro in Vincoli, edificata tra il XII e il XIII secolo, dove ammirare i pregevoli affreschi a opera di Giorgio Da Riva risalenti al 1358, forse data conclusiva di costruzione dell’edificio religioso.

Una passeggiata tra scale, cantine e cortili consente di vivere un’esperienza unica e di lasciarsi sorprendere da insolite meraviglie come, ad esempio, il “poggiolo di Romeo e Giulietta“, pittoresco terrazzino con due sedie e un tavolino che sembrano attendere una romantica coppia.

Ma non è ancora tutto.

Da dicembre alla metà di febbraio, Campo ospita oltre cento presepi, collocati tra gli ulivi, sugli antichi balconi, nelle vecchie cantine visitabili per l’occasione e nei cortili.

Il 9 e il 10 agosto, invece, va in scena “Notti Magiche a Campo”, per ascoltare una sera musica classica e l’altra leggera o etnica in una cornice di rara suggestione.

Come raggiungere il borgo fantasma del Garda

Sono vari i sentieri che conducono a Campo di Brenzone e che partono da Cassone, Castelletto di Brenzone, Magugnago e Marniga (quest’ultimo è quello che regala un’indimenticabile vista sul Garda).

L’itinerario più breve e diretto sale da Castelletto ed è piuttosto semplice e accessibile a tutti: in un’ora e un quarto di cammino sarete a destinazione.

Invece, chi ama le camminate e il trekking, può seguire un percorso ad anello con partenza lungo il sentiero 655 in direzione Biaza: una mulattiera tortuosa e lastricata porta, dopo 25 minuti, allo storico paesino di Biaza. Da qui, si imbocca il sentiero 31 e, in 5 minuti, si giunge a Fasor. Ancora mezz’oretta di sali e scendi ed ecco il tesoro di Campo.

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Isola di Trimelone, una vera bellezza nel Garda

La piccola e selvaggia isola di Trimelone appare come un’oasi di tranquillità adagiata sulle acque del Lago di Garda, di fronte ad Assenza di Brenzone. Eppure, andando indietro nel tempo scopriamo un passato notevolmente burrascoso, a dispetto delle modeste dimensioni di questo fazzoletto di terra lungo 260 metri e largo 60, tanto da essere diventata uno dei simboli della travagliata storia italiana del Novecento.

La travagliata storia dell’isola di Trimelone

Andando molto indietro nei secoli, scopriamo che venne fortificata più volte dagli abitanti del posto per difendersi dalle incursioni dei Barbari, fino all’assedio di Federico Barbarossa, che nel 1158 provocò la distruzione del castello presente sull’isola.

Negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale, l’isola del Lago di Garda fu utilizzata come avamposto bellico per la sua posizione tattica sul confine con l’Impero austro-ungarico. Fu armata di due cannoni, diventando un distaccamento militare per alpini, fanti e bersaglieri finché, nel 1930, un’azienda bresciana la trasformò in cantiere per la lavorazione dei residuati bellici.

Durante la Seconda Guerra Mondiale venne costruito qui un bunker, da cui Mussolini, a pochi giorni dalla sua fine, rilasciò l’ultima intervista. Al termine del conflitto, le forze armate tedesche utilizzarono la zona come ‘discarica di gurra’ prima della ritirata, riempiendo l’isola e le aree limitrofe con tonnellate di materiale bellico di ogni genere. Ciò portò alla terribile esplosione – probabilmente accidentale – avvenuta il 5 ottobre del 1954, che provoò la distruzione di circa metà dell’isola e un incendio che durò tre giorni. Rocce e strutture del peso di oltre 15 tonnellate vennero scagliate nelle acque del lago, depositando sul fondale nei pressi dell’isola una quantità incredibile di ordigni, casse di esplosivo e materiale bellico di ogni sorta.

A seguito delle recenti bonifiche, sono state portate alla luce decine di migliaia di residuati bellici dai fondali. Una parte dell’esplosivo recuperato, potrebbe inoltre essere collegato a quello utilizzato per le stragi nere che hanno insanguinato l’Italia tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80.

Nel 1960, il Comune di Brenzone acquistò l’isola del Trimelone dallo Stato per 800 mila lire, a patto di farla diventare oasi naturalistica. Ma poi il ritrovamento di decine di migliaia di ordigni bellici e materiale esplosivo ne costrinse l’interdizione.

L’isola di Trimelone oggi, una pacifica oasi ambientale

Oggi l’isola di Trimelone cerca di lasciarsi alle spalle il suo passato travagliato, presentandosi come una pacifica oasi ambientale, in cui nidificano indisturbati numerosi gabbiani e cormorani, in un contesto naturalistico dominato da pioppi, oleandri, seneci e sambuchi. La sua storia è ancora ben visibile su alcuni edifici militari ancora presenti, ossia la caserma, il fortino ed un piccolo porto ormai smantellato.

Attualmente vige ancora il divieto di sbarco, di attracco, di pesca e di avvicinamento. Tuttavia, stando alle dichiarazioni del sindaco Davide Benedetti, la bonifica è terminata e certificata e si sta aspettando il via libera ufficiale delle istituzioni per poter dare l’accesso al pubblico a questa perla storica e ambientale. In attesa che ciò accada, si può ammirare l’unicità e la bellezza selvaggia dell’isola veneta, teatro di tanta storia, a bordo di una barca, da cui si gode di uno spettacolo ricco di fascino.

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Il tour in barca perfetto per scoprire il Lago di Garda

Un giro in barca sul Lago di Garda è il modo perfetto per scoprire le meraviglie che offre il lago più bello e più grande d’Italia. Con i suoi 370 km quadrati di superficie abbraccia ben tre regioni italiane, e le sue acque blu bagnano le coste di tanti piccoli paesi incantati creando scenari unici.

Il lago è molto vasto e vedere tutto ciò che ha da offrire in un solo tour sarebbe impossibile, ma vediamo quali sono le tappe fondamentali per un tour perfetto del Lago di Garda in battello. Alcuni itinerari ti lasceranno a bocca aperta per la bellezza dei luoghi che ti si presenteranno davanti!

Tour della costa sud del Lago di Garda

La costa meridionale del lago offre un susseguirsi di borghi che si affacciano sulle sponde tutti da scoprire. Primo fra tutti il borgo di Sirmione, una bellissima località che si estende su una lunga penisola circondata dall’acqua.

Sirmione è raggiungibile da diverse località del lago, ma per un tour completo dell’isola puoi approfittare di una gita in barca organizzata di 25 minuti, con partenza dal porticciolo di fronte al castello: con i suoi paesaggi mozzafiato, i castelli, le grotte e le architetture fiabesche è lei la perla del Garda.

Ma non fermarti troppo a Sirmione, non puoi assolutamente perderti le altre splendide località che troverai risalendo la sponda est del lago, come Peschiera del Garda, Lazise e ancora Bardolino, tre tappe fondamentali del giro in barca sul Lago di Garda.

Peschiera del Garda è una cittadina di origine romana situata sullo sbocco del fiume Mincio. Il suo centro storico a forma di stella racchiude bellissime fortezze medievali che conducono alle famose “porte”: Porta Verona e Porta Brescia. Il centro storico è circondato da paesaggi naturali incantati con il lago sullo sfondo, e le spiagge di Peschiera sono tra le più attrezzate per una giornata all’insegna del divertimento.

Lazise è una delle località più famose del Lago di Garda per le mille attrazioni paesaggistiche e storiche che offre. Il suo centro storico medievale è un gioiello unico, insieme alle rinomate terme di Colà e al Parco divertimenti Gardaland. Anche il lungo lago è tra i più belli di tutto il Lago di Garda.

Non dimenticare una sosta a Bardolino, per una passeggiata tra i numerosi vigneti e perché no, per approfittare di una buona degustazione di vino. Se non vuoi perderti questa memorabile esperienza puoi prenotarla qui.

Per un altro tour del lago puoi arrivare a Desenzano del Garda, una cittadina incantevole dai tesori nascosti, considerata la capitale del Garda perché rappresenta un importante polo turistico del lago. Qui troverai l’anfiteatro morenico più importante d’Italia, e paesaggi naturali che ti sorprenderanno.

I numerosi locali sulla spiaggia ti garantiranno una serata piacevole sia per divertirti che per mangiare in compagnia. Da Desenzano puoi imbarcarti per un giro sul lago in battello e ammirare Sirmione dal punto di vista dell’acqua, e sorseggiare un aperitivo al tramonto ammirando il panorama. Puoi prenotare il giro in barca qui.

In alternativa puoi raggiungere San Felice del Benaco e da qui e partire per una piacevole gita in barca sulla parte occidentale del Lago, che ti porterà a visitare le isole più belle di questa sponda: l’Isola di San Biagio e l’Isola di Garda.

Se vuoi partecipare a un’escursione in barca sul Lago di Garda da San Felice puoi prenotare un tour in barca della durata di un’ora, e goderti le bellezze del luogo in completo relax.

Un tour sulla parte alta del Lago

Anche la parte alta del Lago vale la pena di essere visitata. Partendo dalla bellissima località Limone sul Garda puoi imbarcarti per un altro giro in battello e arrivare in 25 minuti a Malcesine.

Arriva fino al lungo lago potrai ammirare il paese e il castello sullo sfondo, uno scenario da fiaba. Da Malcesine puoi proseguire fino a Riva del Garda, spostandoti nella parte più alta del lago, e sullo sfondo potrai ammirare il Monte Brione, Stivo e le Dolomiti di Brenta.

Per un giro in barca sul Lago di Garda ci sono numerose opzioni e puoi scegliere tu le località che preferisci, approfittando dei numerosi battelli a disposizione nei diversi porti o partecipando alle gite organizzate nei luoghi più belli.

Le escursioni sul Lago di Garda sono disponibili tutto l’anno, ma il periodo migliore è da marzo a ottobre, soprattutto per le condizioni meteorologiche più favorevoli. Una destinazione tra le più belle d’Italia assolutamente da non perdere!

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lago Vacanze Con Bambini Viaggi

Lago di Serraia, perfetto per le famiglie con bambini

Passare le vacanze estive in Trentino è un momento magico per i bambini, un periodo di pura gioia e avventure senza fine. Qui, tra le maestose montagne e i laghi cristallini, i più piccoli possono immergersi in un mondo di emozioni straordinarie.

Le giornate si trasformano in avventure avvincenti, con escursioni attraverso sentieri incantati, pic-nic in riva al lago circondati dalla natura incontaminata e giochi divertenti all’aria aperta. Ogni istante diventa un’opportunità per scoprire nuove meraviglie, creare ricordi preziosi e coltivare la passione per la natura.

Oggi vogliamo portarti sull’Altopiano di Pinè, situato a circa 1000 metri di altitudine e a soli 30 minuti di distanza da Trento. Più precisamente sul Lago di Serraia, uno specchio d’acqua balneabile molto popolare che, con le sue numerose spiaggette e i pontili accessibili, crea un’atmosfera divertente e spensierata.

La destinazione ideale per trascorrere una giornata in famiglia, rilassarsi e godersi l’aria fresca della natura circostante.

Il Lago di Serraia: un’oasi di tranquillità nel cuore del Trentino

Lago Di Serraia Altopiano di Pinè

Fonte: iStock

Lago Di Serraia, Altopiano di Piné, Trentino

Il Lago di Serraia, situato a Baselga di Piné nella provincia di Trento, è una vera gemma nascosta del Trentino, che offre una varietà di attrazioni per i turisti di tutte le età.

Una delle caratteristiche più apprezzate di questo luogo è la piacevole passeggiata che lo circonda completamente. Camminando lungo questo sentiero si potrà godere di una vista panoramica mozzafiato sulle acque cristalline del lago e sulla meravigliosa flora e fauna che caratterizzano i boschi, i prati e i canneti circostanti. Non sarà difficile avvistare diverse specie di uccelli e animali selvatici lungo il percorso, un’ottima opportunità per insegnare ai bambini l’importanza di preservare l’ambiente e l’ecosistema del territorio.

Inoltre, è possibile noleggiare pedalò o canoe per esplorare il lago e i suoi dintorni. E mentre i più piccoli si divertiranno a giocare sulla spiaggia, costruire castelli e fare il bagno nelle acque limpide e rinfrescanti, i genitori potranno rilassarsi e godersi il paesaggio nel totale relax. L’Altopiano di Piné è provvisto anche di parchi giochi, strutture sportive e aree attrezzate con tavoli da picnic e barbecue.

Inoltre, il lago offre una vasta gamma di attività sportive per coloro che amano trascorrere il tempo all’aria aperta, come la pesca, il canottaggio, il kayak e il paddleboarding. Per coloro che cercano un’esperienza più avventurosa, invece, è anche possibile provare il wakeboard o lo sci nautico.

L’Altopiano di Pinè: un gioiello alpino immerso nella natura

Se stai pianificando di trascorrere una vacanza al meraviglioso Lago di Serraia, non puoi lasciarti sfuggire l’incredibile opportunità di esplorare l’Altopiano di Pinè.

Situato nel nord-est di Trento, è un vero gioiello della natura. Questo luogo incantevole è immerso tra la splendida Valle di Cembra e la suggestiva Valle dei Mocheni. Posto ad un’altitudine di oltre 900 metri, l’altopiano offre uno scenario mozzafiato. Le morbide colline che caratterizzano questa zona regalano un panorama straordinario, mentre i laghi suggestivi riflettono la bellezza circostante.

Oltre al suo fascino naturale, il territorio offre un ricco patrimonio storico che merita di essere scoperto. I caratteristici borghi conservano ancora intatte le loro radici antiche e sono luoghi davvero affascinanti da visitare.

Inoltre, la zona è rinomata per i suoi prodotti tipici montani, come i formaggi delle malghe, le gustose salsicce e i deliziosi dolci. Niente è paragonabile al piacere di assaporare queste specialità locali durante la vostra vacanza.

Per le prossime vacanze in Trentino, non dimenticare di includere questa destinazione nella lista dei posti da visitare. L’altopiano di Pinè è davvero un luogo magico, ideale per trascorrere momenti speciali in famiglia e rigenerarsi completamente nella natura incontaminata.

Lago di Serraia

Fonte: iStock

Panorama autunnale del Lago di Serraia, Altopiano di Piné, Trentino