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In questa antica oasi nel deserto esiste un lago a forma di mezza Luna

Esistono luoghi nel mondo che sono così straordinariamente belli da non sembrare reali. Visioni magiche e suggestive che si palesano all’improvviso quasi come se fossero un miraggio, e invece sono vere e per questo ancora più incredibili.

Molti di questi scenari, che sono gli stessi che invitano ad attraversare il mondo intero, portano la firma indelebile di Madre Natura. È proprio lei che, con sapiente abilità, crea quelli che sono i paesaggi più straordinari del pianeta. Molto più di attrazioni turistiche, questi luoghi si trasformano in vere e proprie esperienze immersive e sensoriali che lasciano senza fiato.

Ed è quello che succede a tutti i viaggiatori che osano spingersi fino al Crescent Moon Lake. Un lago naturale a forma di mezza Luna situato nel cuore di un’oasi nel deserto che è un vero e proprio sogno a occhi aperti.

Il lago nell’oasi di Yueyaquan

È un viaggio unico, quello di oggi, che ci porta alla scoperta di una delle meraviglie naturali più incredibili del nostro pianeta. Una visione suggestiva, magica e romantica che è destinata a lasciare senza fiato e a incorniciare i ricordi indelebili del viaggio di una vita.

Ci troviamo nel deserto del Gobi, una vasta regione dell’Asia orientale che si snoda tra la Mongolia e la Cina, e più precisamente nella parte cinese, nella provincia del Gansu, un tempo meta di passaggio dell’antica Via della Seta.

È qui che sorge un’oasi immersa nel deserto e incorniciata da alte dune sabbiose che sembrano colline dorate. Si tratta del Crescent Lake, una sorgente naturale di acqua dolce che alimenta la natura circostante che a sua volta crea un piccolo paradiso naturalistico che sopravvivere da oltre 2000 anni in una zona desertica.

La visione di questa oasi è straordinaria, non solo perché il verde della natura rigogliosa fa da contrasto all’oro del deserto che brilla tutto intorno, ma anche e soprattutto perché a campeggiare al centro del paesaggio c’è un lago che ha la forma di una mezza Luna. Ed è spettacolare.

Il lago nel deserto a forma di mezza Luna

Fonte: Getty Images

Il lago nel deserto a forma di mezza Luna

Crescent Lake: il lago che è uno spicchio di Luna

Chiunque osi spingersi fino al deserto del Gobi sarà ripagato dalla visione di un miraggio. In questa vasta area il cui nome tradotto vuol dire “luogo senza acqua”, il Crescent Moon Lake è un vero e proprio miracolo della natura. Non solo perché nutre l’oasi, ma anche perché crea uno degli scenari naturali più straordinari dell’intero pianeta.

Il nome originale del lago, che assume la caratteristica forma di uno spicchio di luna, è Yueyaquan, anche se è stato ribattezzato dai viaggiatori di tutto il mondo come Crescent Moon Lake, proprio in onore delle sembianze che lo accomunano alla Luna crescente.

Bellissimo di giorno, magico di notte, il lago è sospeso in un’atmosfera da favola, accentuata ancora di più dai giochi di luce creati rispettivamente dal Sole e dalla Luna. A completare quella che è un’immagine idilliaca ci pensa un’alta pagoda in legno che sovrasta l’oasi e che restituisce uno scenario da cartolina.

Sono tanti gli avventurieri che giungono fin qui per immergersi in questo gioiello della natura. Attraversano il deserto e le grandi montagne di sabbia per ammirare quello che è, con tutta probabilità, uno degli spettacoli più belli messi in scena da Madre Natura.

Il consiglio è quello di restare qui anche di notte. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, il lago a forma di Luna viene illuminato tutto intorno da una serie di luci artificiali, mentre la bianca e candida Luna si riflette dentro le sue acque. Èd è allora che comincia la magia.

Crescent Moon Lake

Fonte: Getty Images

La notte al Crescent Moon Lake
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Una capanna sul lago: l’alloggio nella foresta che sembra una fiaba

Esistono diversi tipi di viaggiatore. Ci sono quelli che dopo una giornata trascorsa a esplorare le meraviglie della destinazione scelta non vedono l’ora di ritirarsi nei loro alloggi, strutture ricettive che per forme, architetture e servizi assomigliano più a rifugi all’interno dei quali rilassarsi e rigenerarsi. E poi ci sono quelli che, invece, scelgono sistemazioni particolari, bizzarre o stravaganti con un unico obbiettivo, quello di vivere avventure infinite h24.

Dall’altra parte, invece, ci sono gli alloggi, quelli che nascono e si evolvono per soddisfare le esigenze dei viaggiatori, quelli che si trasformano a volte in attrazioni turistiche e altre volte in esperienze caratterizzanti e straordinarie.

E sia che stiate cercando un rifugio all’insegna del relax, sia che siate mossi dal desiderio di vivere avventure mozzafiato a ogni ora del giorno e della notte, abbiamo la struttura giusta per voi. Si tratta di una capanna sul lago, immersa in una foresta della Lituania, che sembra uscita da una fiaba. L’esperienza più magica da vivere ha inizio.

Un piccolo paradiso nella foresta

Il nostro viaggio di oggi ci conduce direttamente in Lituania, nella la nazione più meridionale tra i Paesi baltici. Non siamo nella splendida capitale Vilnius, e nemmeno sui sentieri più battuti dal turismo di massa, ma ci troviamo a Rietavas, una piccola città di appena 3000 anime sul fiume Jūra dove il nucleo urbano è circondato da aree verdeggianti e lussureggianti.

È qui che si trova una foresta incantata che si estende per circa 12 ettari. Un tempo abbandonata, l’area boschiva è stata riscoperta nel 2006 e grazie a un intervento di recupero non invasivo è stata trasformata in un piccolo paradiso terrestre, un buen ritiro lontano dal caos cittadino all’interno del quale meditare, rilassarsi e rigenerarsi.

Contemporaneamente ai lavori di pulizia e di riorganizzazione degli spazi, sono stati realizzati anche dei rifugi nella foresta, pensati proprio come alloggi per viaggiatori e avventurieri che vogliono vivere esperienze incredibile all’insegna della bellezza che appartiene alla natura.

Così è nata Miško Rojus, una struttura ricettiva unica al mondo immersa in quella che è stata ribattezzata la Foresta Paradiso, e che oggi ospita tre alloggi al di fuori dell’ordinario dove vivere un’avventura a stretto contatto con la natura.

Come in una fiaba: la casa sul lago

È un’esperienza che non finisce mai, neanche quando il sole tramonta, quella che si vive nella cittadina di Rietavas. Dopo una giornata trascorsa a esplorare le meraviglie dei dintorni, infatti, sistemazioni uniche attendono i viaggiatori in cerca di riposo e ristoro, per emozionarli e incantarli.

Perché è questa la missione di Miško Rojus che è molto più di un hotel, ma è un vero e proprio paradiso naturalistico all’interno del quale perdersi e immergersi. La struttura, che si snoda lungo la foresta alle porte di Rietavas, ospita un’area di meditazione e un’installazione sonora nei pressi del fiume per amplificare l’esperienza sensoriale.

Gli alloggi, invece, sono tre, e tutti sono armoniosamente inseriti nel contesto circostante, sia per le forme che per la scelta dei materiale. La casa più caratteristica è sicuramente quella sul lago, che prende il nome di Valle della Vita, non solo per la sua struttura in legno sapientemente intagliata, ma anche perché ospita una vasca idromassaggio sul tetto dalla quale è possibile ammirare scorci favolistici e incantati con vista diretta sugli esemplari di flora e fauna che vivono nella foresta.

Tutte e tre le strutture sono prive di energia elettrica. Una scelta, questa, che si traduce come un invito ai viaggiatori di vivere un’esperienza autentica e primordiale dove a scandire le ore e i minuti che passano sono solo le leggi della natura.

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La ciclabile Garda by Bike arriva (finalmente) in Trentino

A sbalzo sul Lago di Garda, con una vista mozzafiato su uno degli scorci più pittoreschi d’Italia, la pista ciclabile Garda by Bike, inaugurata nel 2018, sta per essere ultimata, almeno nel suo tratto trentino.

Sì, perché la ciclopedonale – si può percorrere anche a piedi oltre che in bicicletta -, considerata la più bella d’Europa, dovrebbe, secondo il progetto, correre tutt’intorno al lago attraversando tre regioni: Lombardia, Trentino e Veneto.

La ciclabile Garda by Bike

La pista, che parte da Limone sul Garda, per ora arriva solo fino a Capo Reamol, nel bresciano, al confine con il Trentino-Alto Adige, poco più di 2 chilometri – ma bellissimi – con un’estensione prevista fino a 12.

Per costruire il primo tratto della Garda by Bike, che in parte è a strapiombo sull’acqua, c’è voluta un’impresa di acrobati che ha fatto uso di imbracature, cavi e persino di elicotteri per agganciare la sottile passerella di legno e acciaio alle pareti rocciose della montagna a 50 metri d’altezza, con un impatto anche visivo della struttura sull’ambiente minimo.

I lavori di estensione della pista stanno finalmente per partire e saranno conclusi entro il 2025, quando la ciclabile toccherà anche i primi Comuni trentini.

Dalla Lombardia al Trentino

Per realizzare la ciclabile sarà necessario intervenire a livello paesaggistico, ma senza danneggiare lo skyline che è unico al mondo. Ci saranno due nuove gallerie lungo la Strada Gardesana e sarà ripristinato il vecchio ponte ora in disuso che attraversa la valle del torrente Ponale.

L’anello delle tre regioni

Questo è solo un primo passo, se si pensa che dal 2018 poco è stato fatto su questa strada che sarebbe dovuta essere, in poco tempo, la più bella e panoramica d’Italia. L’obiettivo resta comunque il completamento dell’anello delle tre regioni, per un totale di 166 km, ma per questo bisognerà aspettare ancora qualche anno.

Speriamo non troppi, vista la forte attenzione che oggi si sta dando alla mobilità sostenibile e al successo che questo modo di spostarsi, ma anche di viaggiare, sta avendo.

Una volta ultimata, la Garda by Bike sarà a sua volta collegata con altre ciclabili già esistenti. Prima fra tutte la Ciclovia del Sole, un itinerario di oltre 2.000 km che unisce il Brennero con Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, e che attraversa ben undici Regioni.

E poi la Ciclovia del Vento, la dorsale cicloturistica del Po, in una rete di percorsi che abbracceranno lo specchio d’acqua unendo le sponde del lago e, nei prossimi anni, offrirà una rete di lunga percorrenza su scala nazionale di oltre mille chilometri.

Se quest’opera ingegneristica è diventata già un’attrazione turistica di primo piano per l’Alto Garda, nei prossimi anni siamo certi che trasformerà tutta la zona in un vero e proprio paradiso per gli amanti del cicloturismo di tutta Europa, che già in gran numero visitano il lago ogni anno, anche fuori stagione.

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Il lago più bello del mondo è incastonato in una distesa di rocce rosse

Esistono luoghi che sono così belli da sembrare un sogno che si spalanca all’improvviso davanti agli occhi dei visitatori. E questo accade soprattutto quando ci mettiamo in viaggio per scoprire ed esplorare le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo.

A volte è la natura a creare gli spettacoli più straordinari che esistono, altre volte, invece, quelle attrazioni che ci spingono a volare in lungo e in largo per il globo portano la firma dell’uomo. Ed è proprio quando l’uomo si inserisce delicatamente in un paesaggio naturale, rispettando l’ambiente circostante, che nascono quelli che sono capolavori visivi destinati a incantare.

Ed è quello che possiamo ammirare quando giungiamo all’interno della Monument Valley, un altopiano sterminato che si snoda nel confine tra Utah e Arizona, proprio lì dove esiste uno dei laghi più belli del mondo incastonato tra una distesa di rocce rosse che si infiammano al tramonto.

Una cartolina dalla Monument Valley

Svettano verso il cielo e caratterizzano l’intero pianoro, sono le guglie rocciose simbolo del West in tutto il mondo, considerate le preziose testimoni dell’attività erosiva nei secoli.

Ci troviamo all’interno della Monument Valley, una cartolina sensazionale che è diventata il simbolo degli Stai Uniti occidentali. Situata al confine tra Utah e Arizona, a circa 70 km dal centro abitato più vicino, Kayenta, questa vasta area ospita quello che secondo noi è uno dei laghi più belli del mondo intero.

Un paesaggio naturale, reso ancora più bello dall’intervento dell’uomo, che dà vita a una delle visioni più magiche e straordinarie che appartengono all’intero pianeta. Protagonista assoluto di questa cartolina dalla Monument Valley è il lago Powell, un bacino caratterizzato da acque turchesi e cristalline perfettamente incastonato in una distesa di rocce rosse fiammanti che creano uno spettacolo mozzafiato.

Lago Powell

Fonte: iStock

Lago Powell

Powell: il lago più spettacolare del mondo

Il lago Powell, questo il suo nome, è situato all’interno della Monument Valley, nell’area protetta del Glen Canyon National Recreation. Proprio qui, in questo paesaggio fiammante e sterminato, è stata realizzata una diga nel 1956 per permettere all’acqua del fiume Colorado di arrivare.

Così, anno dopo anno, il lago Powell si è riempito e ha creato uno spettacolo che oggi incanta gli occhi e riscalda il cuore di tutti i viaggiatori che osano spingersi fin qui.

Il lago, come abbiamo anticipato, è un bacino artificiale, ma essendo incastonato in uno scenario naturale dal grande valore paesaggistico e naturalistico, regala quella che è la cartolina di viaggio più bella mai esistita.

Con un’estensione di quasi 300 chilometri e una profondità di 170 metri, il lago è diventato il protagonista assoluto di questo luogo incantato, nonché una delle attrazioni turistiche più amate dai vacanzieri americani e dai viaggiatori di tutto il mondo.

Le cose da fare, qui, sono tantissime e tutte permettono di osservare gli scorci fatati che aprono una finestra spettacolare su tutta l’area del Glen Canyon National Recreation dove si alternano spettacolari e maestose rocce bianche e rosse.

La zona più frequentata dai turisti è sicuramente la Wahweap Bay, la sponda a sud del lago, insieme al porto Wahweap Marina che è il punto di partenza per numerose attività sportive, nonché il luogo da dove partono le crociere panoramiche che attraversano il bacino e che permettono di ammirare il contrasto tra l’azzurro delle acque e quella sconfinata distesa di rocce rosse.

Lago Powell

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Lago Powell
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Il lago italiano che ha rubato i colori all’arcobaleno

Esiste un posto di incantevole bellezza, nel nostro Paese, incastonato tra i fitti boschi di abeti che si snodano alle pendici delle Dolomiti. Si tratta di un lago che incanta lo sguardo e riscalda il cuore perché ha rubato i colori all’arcobaleno.

È lo stesso specchio d’acqua che custodisce una leggenda tanto antica quanto affascinante, che oggi esattamente come ieri rende questo lago uno dei luoghi più magici del nostro stivale da vedere almeno una volta nella vita.

Il suo nome è Lago di Carezza, ed è uno scrigno prezioso che si estende ai piedi del massiccio del Latemar, lì dove i colori della natura che lo circondano si riflettono nell’acqua cristallina creando un gioco di luci e riflessi che lascia senza fiato.

Il Lago di Carezza

Esistono dei luoghi che sono così belli da non sembrare reali. Panorami plasmati dalle mani sapienti di Madre Natura che custodiscono la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo. Il Lago di Carezza è uno di questi.

Situato nell’alta Val d’Ega, a un’altezza di 1534 metri, questo specchio d’acqua si snoda tra i fitti boschi che puntellano le pendici del Latemar. Il lago fa parte del comune di Nova Levante e si trova a circa 20 chilometri da Bolzano.

Esplorarlo è una vera e propria esperienza sensoriale, che travolge e sconvolge, che incanta e meraviglia. Non solo per lo scenario che lo circonda, che è un vero e proprio patrimonio naturalistico, ma anche per quei colori che brillano sotto la luce del sole e ricreano un paesaggio da fiaba, proprio lì dove è custodita tutta la magia delle Dolomiti.

Privo di immissari visibili, e alimentato dalle sorgenti sotterranee, questo specchio d’acqua viene chiamato nella lingua ladina Lec de Ergobando, che vuol dire lago arcobaleno, perché in effetti i suoi colori ricordano proprio le suggestive tinte che appaiono in cielo quando si verifica questo fenomeno atmosferico.

Il lago arcobaleno che nasconde una leggenda

Il Lago di Carezza è raggiungibile percorrendo un sentiero di circa 30 minuti che conduce proprio lì, sulle sponde di uno degli specchi d’acqua più belli d’Italia.

Magico in autunno, suggestivo in primavera, straordinario in estate e in inverno: visitare il lago è sempre un’ottima idea, in qualsiasi periodo dell’anno. Proprio con l’alternarsi delle stagioni, infatti, i suoi colori si modificano, diventano più intensi o delicati, e regalano ogni volta un paesaggio inedito e straordinario.

Non è un caso che sia stato ribattezzato Lec de Ergobando, perché i colori che tingono le sue acque sembrano proprio essere stati rubati a un arcobaleno. Tutto merito delle montagne circostanti che si riflettono nelle acque cristalline e che brillano sotto il sole, dando vita a un effetto ottico che ricorda l’arcobaleno.

I colori prismatici che hanno reso questo lago famoso in tutto il mondo, sono spiegati anche da una leggenda antica e suggestiva che viene tramandata da generazioni. Secondo la credenza popolare, infatti, un tempo il Lago di Carezza era abitato dalla bellissima ninfa Ondina che con il suo canto melodioso accompagnava il tragitto dei numerosi viandanti che giungevano fin qui. Si narra che un giorno, la sua voce, arrivò fino all’orecchio del mago Masarè che si innamorò perdutamente di lui.

Come dono d’amore, e con l’aiuto della strega Lanwerda, il mago costruì un arcobaleno scintillante dal Catinaccio al Latemar fingendosi un gioielliere per attirare l’attenzione della ninfa. Ma quando Ondina lo vide corse a nascondersi tra le acque e da quelle non uscì più. Disperato e addolorato dal rifiuto, Masarè distrusse l’arcobaleno e gettò i suoi frammenti nel lago.

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Come in una fiaba: il castello galleggiante sospeso tra cielo e acqua

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci perché custodisce luoghi straordinari che sono così belli da non sembrare veri. Alcuni portano la firma indelebile di Madre Natura, altri sono creati dall’uomo, ma ciò che li accomuna è che sono reali e per questo ancora più incredibili.

Posti che per forme, dimensioni e lineamenti ricordano tutti quegli scenari che abbiamo visto solo tra le pagine dei libri della buonanotte, come quel castello solitario arroccato su un piccolo isolotto immerso in un lago in Lituania. Un edificio straordinario che sembra uscito da una fiaba e che oggi vogliamo scoprire insieme a voi.

Un castello da fiaba in Lituania

Ci troviamo in Lituania, in uno dei Paesi più sorprendenti del nostro continente, lì dove la storia e la cultura delle antiche città convive con un paesaggio naturale di immensa bellezza che lascia senza fiato.

Organizzare un viaggio qui è sempre un’ottima idea, soprattutto perché ci permette di scoprire un territorio sorprendente. Non solo per una visita alla splendida capitale, celebre per la città vecchia di origine medievale e l’architettura gotica e barocca, ma anche per un’esplorazione ai suoi territori circostanti che, vi anticipiamo, sono straordinari.

Bellissima, per esempio, è la cittadina di Trakai, situata a meno di 30 chilometri da Vilnius, e situata nell’omonima contea. È qui che si trova un castello incredibile, un edificio delle meraviglie che si spalanca davanti agli occhi dei viaggiatori.

Si tratta del castello di Trakai eretto sulle acque del lago Galve, lì dove ancora oggi galleggia e si rispecchia creando un’atmosfera surreale e bellissima.

Il castello di Trakai

Considerato uno dei castelli più belli d’Europa, quello di Trakai è situato in una posizione strategica che rende la sua vista ancora più affascinante. L’edificio, infatti, campeggia nel bel mezzo del Parco Nazionale della Lituania, un’area naturale che si estende per oltre 8000 metri e che è stata istituita nel 1992.

La caratteristica di questo parco sta proprio nella sua estensione e nel fatto che si snoda tra laghi, colline di origine glaciale e natura lussureggiante. Proprio qui sono conservati e valorizzati alcuni dei monumenti storici di tutto il Paese. Tra i più celebri c’è lui, il castello di Trakai che sorge su un’isolotto immerso nel lago e circondato da altri lembi di terra dove sorgono foreste e boschi.

Le tegole rosse dei tetti, incorniciate da alti torrioni e da una cinta muraria, si affacciano direttamente sulle acque placide e turchesi del lago creando un’atmosfera incantata che non conosce eguali.

Il castello di Trakai è l’unica fortezza di tutta l’Europa orientale costruita sulle acque. Le sue origini affondano nel 1300 quando, per volere del granduca Gediminas, venne creata qui la sua dimora. Fu suo figlio, poi, a voler fortificare l’edificio e a trasformarlo in quel castello che ancora oggi incanta e stupisce.

Con gli anni la struttura è stata ampliata, modificata e fortificata fino ad arrivare all’aspetto che oggi vediamo e che è stato preservato grazie a lavori di restauro conclusi  dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il castello, che è diventata una delle mete turistiche più amate di tutta la Lituania, è collegato alla terra ferma da un ponte che conduce direttamente all’interno della fortezza. L’edificio, che ospita diversi eventi e manifestazioni artistiche e musicali, può essere visitato da marzo a fine settembre.

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Uno dei laghi più belli d’Italia cambia completamente volto

Limpido, bellissimo e soprattutto meta sempre più popolare per la sua bellezza e per il caratteristico colore delle sue acque, il Lago di Tenno è ormai una destinazione fissa per tutti coloro che scelgono di vivere un periodo di vacanza nel Garda Trentino. Una meraviglia italiana che, però, ha deciso di cambiare completamente volto

Il Lago di Tenno cambia volto

Per proseguire in un percorso di valorizzazione del sito, ormai prossimo a diventare Riserva Locale, all’insegna della qualità e della sostenibilità, l’Amministrazione comunale di Tenno in sinergia con Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. e con il supporto operativo dell’Agenzia Territoriale dell’Area del Garda – primo intervento in assoluto per un’ATA -, ha annunciato la prossima realizzazione di un piano di gestione dei flussi e di implementazione dei servizi, finalizzato a rafforzare il posizionamento del Lago di Tenno e prevenire fenomeni di sovraffollamento.

Un nuovo progetto il cui obiettivo è tutelare l’aspetto ambientale del sito, la sua unicità e la sua ricchezza, il cui riconoscimento sta proprio nell’iscrizione come Riserva Locale all’interno del Piano Regolatore Generale del Comune di Tenno dell’area comprendente il Lago di Tenno, le sue spiagge e la zona del Rio Secco.

In cosa consiste il progetto

Per prevenire le derive di un turismo troppo intensivo, con impatti sulla fruibilità, sulla qualità dei servizi e sull’ambiente, attorno alla riserva sarà inoltre descritta una fascia esterna, funzionale a gestire gli accessi al lago, ad informare i visitatori in merito alla presenza di un sito tutelato e a sensibilizzarli così a mantenere un comportamento consono, nel rispetto dell’ecosistema. La visione del progetto si sposa con quella portata avanti da APT Garda Dolomiti, finalizzata in primo luogo alla gestione – più che alla promozione – di siti già interessati da notevoli flussi turistici, e improntata ad una sempre maggiore qualità dell’offerta.

Gli interventi che entreranno a far parte del piano saranno frutto di un processo data-driven, partendo dai dati emersi dall’analisi dei dati turistici e dei flussi, raccolti già a partire dall’estate 2022.

A fianco di APT Garda Dolomiti e del Comune di Tenno, è significativo l’intervento dell’Agenzia Territoriale dell’Area del Garda, il cui ambito territoriale corrisponde a quello dell’Azienda per il Turismo. La collaborazione con l’ATA, realtà introdotta dalla legge provinciale 8/2020, dà il via ad un progetto di valorizzazione del tutto nuovo nel territorio Trentino.

Il progetto è proiettato alla creazione di un vero e proprio hotspot turistico, con soluzioni innovative in termini di gerarchie di flussi, organizzazione di servizi e collegamenti: un intervento che renderà il Lago di Tenno ancora più distintivo, strategico e comunicabile all’interno dell’offerta già molto ricca e diversificata del Garda Trentino. Il processo punta inoltre ad ottimizzare la fruizione e la valorizzazione anche delle bellezze attigue al Lago, a cominciare dal Borgo di Canale di Tenno, riconosciuto fra i borghi più belli d’Italia.

Come dichiarato dal Sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi, : “Questo progetto ha messo le sue radici circa due anni fa, quando abbiamo avviato il processo che a breve renderà il Lago di Tenno riserva locale. Adesso vogliamo estendere la prospettiva oltre l’area del lago, in una visione complessiva del territorio, collaborando con APT Garda Dolomiti e l’Agenzia Territoriale del Garda per un approccio condiviso di gestione del sito. Gli interventi saranno a beneficio non solo della riserva locale, ma anche delle bellezze circostanti, a cominciare dal Borgo di Canale di Tenno. Indispensabile in questa fase è inoltre il coinvolgimento delle realtà economiche, dei residenti e di tutte le realtà tennesi che invito a partecipare ai tavoli di confronto, e a scrivere con noi questa nuova fase.”

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Lago di Garda, cinque luoghi imperdibili tra Veneto e Lombardia

Il Lago di Garda piace perché sembra di essere al mare. Il clima mite che lo caratterizza fa sì che palme, ulivi, limoni e vigneti abbelliscano le coste e le colline che lo circondano trasformandolo in un paesaggio quasi marino.

I borghi colorati che s’affacciano sul lago sono tante piccole Portofino. I giardini fioriti e i prati perfettamente rasati, le spiagge attrezzate e gli sport acquatici non hanno nulla da invidiare alla Riviera Romagnola.

In più, il Garda è un concentrato di bellezze, ci sono borghi, ci sono siti archeologici, ci sono splendidi parchi e un’ottima gastronomia. E quanto a ospitalità un’infinità di alloggi, dagli hotel a cinque stelle ai glamping che spopolano sempre più (tra i pià consigliati, il Desenzano Lake Village che fa parte dei Club del Sole).


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Ecco perché, in qualunque stagione dell’anno, una vacanza, breve o lunga che sia, sul Lago di Garda merita assolutamente. Solo al confine tra Veneto e Lombardia ci sono cinque luoghi imperdibili che vale la pena vedere.

Bardolino, il borgo del vino

In provincia di Verona, Bardolino è un delizioso borgo dalle case color pastello affacciato sul Lago di Garda. Questa località sorge ai piedi delle colline moreniche ricoperte di uliveti e vigneti ed è patria del famoso omonimo vino rosso.

Il delizioso porticciolo di Bardolino

Il bellissimo centro storico è un gioiello dove passeggiare senza fretta, tra vicoletti e ristoranti, per poi spostarsi sul meraviglioso lungolago e sul porticciolo sempre pieno di barchette colorate.

Bardolino non è solamente bei paesaggi, buon vino e divertimento, ma è caratterizzato anche da un grande patrimonio storico e artistico. Camminando per le vie del paese si può scorgere ciò che resta delle mura medievali, documentate almeno dal XII secolo.

Secondo alcune fonti, le prime strutture difensive risalirebbero al IX secolo, quando re Berengario permise la costruzione di fortilizi a difesa dei paesi del Lago di Garda.

Il centro storico è fatto di tante vie strette, perpendicolari al litorale; le cui abitazioni, costruite una dietro l’altra, ci portano indietro nel tempo, quando Bardolino era un villaggio di pescatori. Oggi, queste viuzze, con le case dai balconi fioriti, offrono scorci affascinanti, mentre, tra negozietti e tavolini dei caffè, si respira sempre aria di vacanza.

Giardini di Sigurtà

A Valeggio sul Mincio, sempre in provincia di Verona, si trova uno dei più bei parchi d’Italia, votato proprio qualche anno fa dal sito ilparcopiubello.it tra mille altri giardini per la fioritura più bella.

La storia di questo parco è molto antica. Era il 1407 quando, durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò l’intera proprietà che, al tempo, aveva una funzione puramente agricola. C’era però all’interno un piccolo e geometrico giardino, adiacente alla casa principale, dedicato all’ozio dei nobili. È da qui che risalgono le antiche origini del Parco Giardino Sigurtà. Il 1941 segnò l’inizio della proprietà da parte della famiglia Sigurtà: l’industriale farmaceutico Giuseppe Carlo Sigurtà acquistò il terreno e iniziò la grandiosa opera di riqualificazione del parco scoprendo di avere anche diritto di prelevare acqua dal fiume Mincio.

parco sigurta

Fonte: Wikipedia/Giulia Balestrieri

Il Parco giardino di Sigurtà

Oggi, il Parco giardino di Sigurtà è talmente bello e ricco di sorprese che un giorno non basta per visitarlo. Dalle passeggiate panoramiche al labirinto, dai giardini delle rose a quelli delle piante officinali, dai laghetti alla valle dei daini, dal castelletto alla grotta votiva c’è di tutto.

Sirmione, terra tra due laghi

Meriterebbe un capitolo a sé, Sirmione, quella penisola che si getta nelle acque del Lago di Garda e che segna il confine tra le due regioni, Veneto e Lombardia, e tra le province di Verona e Brescia.

Soprannominata la “perla del Garda“, è un vero gioiello e lo sanno bene i turisti stranieri che affollano i vicoli, i ristoranti, le gelaterie e l’unica porta d’accesso al centro storico, quella del Castello Scaligero, una rocca costruita intorno alla metà del XIII secolo, uno dei rari esempi di fortificazione lacustre nonché di uno dei castelli meglio conservati d’Italia.

Anche se il nome può far pensare a delle cavità sotterranee, le Grotte di Catullo, sulla punta della penisola di Sirmione, sono in realtà una domus romana costruita tra la fine del I secolo a.C e il I secolo d.C. Non si può visitare Sirmione senza vedere questo immenso complesso archeologico, considerato il più rilevante esempio di villa romana presente nell’Italia settentrionale.

Prima degli scavi, le rovine della villa erano coperte da una folta vegetazione e apparivano all’occhio del visitatore come delle caverne, e proprio da qui deriva il nome delle “grotte”. Anche se non ci sono dati certi in proposito, secondo la tradizione questa villa era di proprietà del poeta romano Gaio Valerio Catullo.

Desenzano del Garda

Desenzano è la città più vivace del Lago di Garda, dinamica e perfetta per chi desidera vivere una vacanza all’insegna del relax, della cultura e del divertimento. Questa cittadina sulla sponda lombarda del lago offre davvero moltissimo da fare, dalle rilassanti passeggiate sul lungolago e sul grande porto turistico allo shopping per le vie del centro fino alla frizzante vita notturna.

Passeggiata con vista lago di Garda

Fonte: iStock

La pittoresca Desenzano del Garda

Non dimentichiamo, poi, le spiagge dove prendere il sole con la bella stagione, con vista mozzafiato sulla sponda opposta e i molti luoghi d’interesse come il Castello medievale e il Museo archeologico. Edificato nel X secolo, il castello domina la città dalla cima della collina e si gode di uno dei più bei panorami sul Lago di Garda.

Lo spazio entro le mura del castello era occupato da un piccolo borgo con le sue strade, la piazza, la torre campanaria e la chiesa dedicata a S. Ambrogio. Per secoli fu abitato da cittadini pronti ad accogliere, in caso di pericolo, coloro che abitavano fuori le mura.

Merita una visita anche il Museo archeologico, visto che questa zona era abitata sin dall’età del Bronzo, tanto che sono stati rinvenuti reperti provenienti da insediamenti palafitticoli, conservati nei millenni nelle torbiere o sommersi nel lago. Questi insediamenti, nel 2011, sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

Peschiera sul Garda

Canali e ponti, belle chiese e palazzi storici, fortificazioni e piccoli moli dove sostano le barche, questo borgo lacustre, unico nel suo genere, è affacciato sulla sponda più a Sud del Lago di Garda, in un’area riparata dai venti sulle rive del Benaco e del fiume Mincio.

Questa cittadina veneta si gira a piedi. La Fortezza di Peschiera del Garda, o Rocca, è un piccolo gioiello d’architettura, racchiuso in un’imponente cinta muraria a forma pentagonale, risalente al Cinquecento, con bellissimi bastioni e imponenti porte d’accesso.

peschiera del garda

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Il lungolago di Peschiera sul Garda

Tutt’intorno, il fiume Mincio, emissario del Garda, il cui percorso naturale è stato modificato proprio dalla costruzione della fortificazione, con la definizione di tre rami di uscita dal lago che si riuniscono poi a Sud del centro abitato.

Una delle zone più suggestive della cittadina è proprio quella del ponte pedonale, che attraversa il canale esterno della fortezza. È poi molto interessante la Porta Brescia, ingresso occidentale della fortezza antica. Proprio sopra questa porta, un antico camminamento di ronda unisce i bastioni Tognon e Feltrin: non perdetevelo, perché percorrerlo vi permetterà di ammirare dall’alto tutta la fortezza, scoprendo scorci che diversamente non riuscireste ad apprezzare.

Una volta dentro la Rocca, tenendo la sinistra lungo la cinta muraria, si arriva al Bastione Tognon e alla piazza Betteloni, proprio sul porticciolo da cui partono i battelli per le gite sul lago e per raggiungere gli altri borghi.

Ed è proprio il battello il mezzo di trasporto migliore per visitare tutti questi luoghi, specie nelle belle giornate soleggiate, in coppia o in famiglia, scoprendo quella zona d’Italia che gli stranieri tanto c’invidiano.

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Anche l’Italia ha il suo lago a forma di cuore: è bellissimo

Esistono paesaggi che sono così belli da non sembrare reali. Luoghi che per forme, colori e lineamenti assomigliano a tutte quelle immagini che fino a questo momento hanno popolato il nostro immaginario favolistico. Capolavori visivi che sembrano dipinti dal più abile degli artisti, e che invece portano la firma di Madre Natura.

È sempre lei, la natura, a mettere in scena gli spettacoli più belli del mondo intero, gli stessi che si trasformano nelle destinazioni dei viaggi più belli di una vita. Ma questa volta non abbiamo bisogno di percorrere migliaia di chilometri per esplorare queste meraviglie, perché il nostro Paese ne ospita una che vi lascerà senza fiato.

Si tratta di uno specchio d’acqua che ha preso in prestito i colori del cielo, e che visto dall’alto restituisce la romantica e suggestiva forma di un cuore. Benvenuti nel Lago di Scanno.

Il Lago di Scanno

Ci troviamo tra le meravigliose terre dell’Abruzzo, proprio qui dove la natura regna incontrastata. È tra i comuni di Villalago e di Scanno, che si estende uno specchio d’acqua di incredibile bellezza, un ennesimo lascito di Madre Natura che dobbiamo proteggere e preservare.

Il Lago di Scanno è il protagonista di uno dei paesaggi più affascinanti e suggestivi del BelPaese. Tutto merito dei suoi colori e di quella cornice naturale che cambia sembianze con l’alternarsi delle stagioni. Ma quello che davvero incanta, di questo lago, è la sua vista dall’alto. Perché è da qui che si può ammirare un lago a forma di cuore estremamente romantico e magico.

Il lago italiano a forma di cuore

Incastonato tra i boschi dei Monti Marsicani, nell’alta valle del fiume Sagittario, il lago si estende su una superficie di quasi un chilometro assumendo una forma decisamente inedita e straordinaria, quella di un cuore.

Quello di Scanno è considerato il lago naturale più grande di tutta la regione, ma sono gli spettacoli di cui si rende protagonista ad attirare ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le sue acque balneabili e limpide, che hanno guadagnato più volte la Bandiera Blu, sono caratterizzate da sfumature turchesi e azzurre che fanno da contrasto ai fitti boschi della Montagna Grande che lo circondano, e che si colorano di nuance intense, e sempre diverse, durante le stagioni.

Le origini del lago sono secolari. Il bacino, infatti, è stato creato a seguito di una frana sul Monte Rava, che sovrasta il lago, e che ha sbarrato il corso del fiume tasso, suo immissario insieme al torrente Giordano, circa 3000 anni fa.

Raggiungerlo è d’obbligo per tutte le persone che organizzano un viaggio in Abruzzo. Il Lago di Scanno è situato in provincia dell’Aquila, e dista appena dieci minuti di auto dal borgo di Scanno dal quale prende il nome. Se da vicino appare bellissimo, dall’alto restituisce un panorama magico e incantato.

Uno dei luoghi più strategici per ammirare il lago a forma di cuore è il belvedere di Frattura Nuova. Un altro punto panoramico è il colle dove sorge l’eremo di Sant’Egidio. Per raggiungerlo è possibile percorrere un cammino suggestivo, puntellato di scorci straordinari, che prende il nome di Sentiero del Cuore, e che parte proprio dalle rive del lago. La vista, da qui, è mozzafiato.

Il Lago di Scanno promette emozioni in ogni periodo dell’anno, tuttavia è in autunno che lo spettacolo del foliage rende tutto ancora più magico. In estate, invece, questo luogo diventa un’oasi di refrigero e di relax da raggiungere, per potersi rigenerare all’interno della acque limpide e trasparenti del lago.

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Il lago di Telese e le sue rinomate terme, in Campania

Se avete voglia di trascorre una piacevole giornata all’insegna del benessere, una delle destinazioni italiani da prendere in considerazione è il lago di Telese, in Campania. Un luogo che vanta un’aria placida, ma che allo stesso tempo cela una storia di tremende sofferenze.

Lago di Telese: cosa sapere

Il lago di Telese si trova nel territorio comunale di Telese Terme, ai confini con quello di Solopaca, nella valle del fiume Calore in provincia di Benevento. Una zona, questa, ricca di acqua e caratterizzata da fenomeni carsici tendenzialmente lentissimi, ma che nel corso del tempo hanno dato vita a degli enormi cambiamenti del paesaggio.

Oggi il Lago di Telese è di forma circolare, con una superficie che misura circa 49.000 metri quadri e una profondità che va tra i 20 e i 30 metri. A livello generale si pensa che abbia origine vulcanica ma, in realtà, si è formato in seguito a un terremoto avvenuto nel 1349.

La tragica storia del Lago di Telese

Più o meno dove sorge il lago di Telese, circa 2000 anni fa prendeva vita un’antica città chiamata Telesia popolata dai Sanniti. Una località che prosperò per più o meno 1000 anni, fino al colossale terremoto del 1349 che distrusse praticamente tutto.

La città, infatti, venne completamente rasa al suolo, mentre il territorio su cui sorgeva sprofondò di circa 30 metri. Situazione che, molto probabilmente, fece nascere questo lago.

Ma non è finita qui! Si crearono anche diverse fratture che portarono alla nascita di paludi e di un forte inquinamento, tra cui anidride carbonica e anidride solforosa che causarono la malaria, che costrinsero coloro che erano sopravvissuti a scappare da questa città. Un evento che ebbe un grande risuono anche nei paesi limitrofi, poiché da un momento all’altro si ritrovarono migliaia di profughi alla porta.

A seguito di questo drammatico evento, la zona di Telese rimase abbandonata fino ai tempi di Ferdinando II (1810-1859), il quale fece rinascere questa particolare valle. La Telese che conosciamo oggi, invece, è una città decisamente moderna che fu inaugurata solo nel 1934.

Cosa fare al lago di Telese

Negli ormai lontani anni Settanta e Ottanta, il lago di Telese costituiva una rinomata meta turistica. Vi basti pensare che in quell’epoca era presente persino una piccola piscina con tanto di spiaggetta per i bagnanti e un trampolino. Oggi è impreziosito da imponenti alberi che ne aumentano il fascino, ma è anche il punto di partenza (o di arrivo) per passeggiate interessanti nel bel mezzo di una natura generosissima.

È un luogo in cui regna sovrana la pace, anche se spesso è pieno di persone. La sua posizione strategica, infatti, fa sì che venga raggiunto con facilità dalla quasi totalità delle città della valle. Non a caso si trasforma anche in luogo d’incontro in cui rilassarsi tra bar, ristoranti, piscina e albergo.

Da queste parti i più fortunati potranno anche avvistare diverse specie animali come i volatili, oltre che respirare aria fresca e pulita e dedicarsi alla pesca sportiva.

Telese Terme, a tutto benessere

Ma come dice il titolo di questo pezzo, il lago di Telese si trova in una zona anche termale. Fu lo stesso Ferdinando II a fondarle nel 1859, rendendo Telese Terme la meta perfetta per chi vuole trascorrere un weekend immerso in bellissimi paesaggi naturali.

Ma perché ci sono le terme da queste parti? Perché il paese sorge ai piedi del Monte Pugliano, la cui falda acquifera porta acqua sulfurea che alimenta famose terme di Telese, un’importante fonte di turismo.

L’impianto termale è situato nella centralissima Piazza Minieri, e si distingue per essere all’avanguardia e in una cornice storica e naturalistica d’eccezione. Vi basti pensare che ci prende vita un suggestivo parco con alberi secolari, tra i più grandi d’Italia.

Non resta che organizzare un fine settimana al lago di Telese, per poi scoprire le sue terme immerse nella natura.