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I luoghi di The Bikeriders:, le location protagoniste del film di Jeff Nichols

Finalmente anche in Italia si può vedere il film The Bikeriders di Jeff Nichols con protagonisti Jodie Comer, Austin Butler e Tom Hardy. Il titolo disponibile nel catalogo Sky e su Now racconta la nascita e la fine dei gruppi di motociclisti che hanno attraversato gli Stati Uniti e proprio per questo dà modo agli appassionati di viaggi di scoprire alcuni luoghi cult passando in modo particolare tra l’Ohio e il Kentucky. Vediamo insieme quali sono i luoghi più iconici e riconoscibili che vengono inquadrati e fanno da cornice alla trama.

I luoghi del film The Bikeriders: tra Ohio e Kentucky

Dopo una grande attesa causata da alcuni scioperi, il film di The Bikeriders arriva anche in Italia. Il thriller drammatico a tinte crime racconta la storia del club di motociclisti fuorilegge i “Vandals MC”, e lo fa creando un legame con lo spettatore che viene portato in un mondo fatto di ribellione, fratellanza e pericoli. A fare la differenza ci pensa la fotografia straordinaria che immortala alcune location suggestive. La maggior parte delle riprese si è svolta negli Stati dell’Ohio e del Kentucky, territori che hanno saputo fornire lo scenario perfetto per il racconto cinematografico.

L’omaggio è chiaro: ci si ispira ai Sixties negli Stati Uniti, ovvero gli anni d’oro del motociclismo negli States, e lo si fa nelle regioni tra l’Ohio e il Kentucky dove la cultura dei biker è stata particolarmente sentita. I modelli più iconici? Le Harley-Davidson e le Triumph, spesso modificate per migliorare velocità e stile. Club come gli Hells Angels e i Bandidos guadagnarono notorietà, mentre altri gruppi locali si riunivano per il puro piacere della guida e della fratellanza. Le strade tra Cincinnati e Louisville divennero itinerari classici per i biker, che si ritrovavano in diner e stazioni di servizio lungo il percorso. Il movimento è stato fortemente influenzato dalla cultura popolare e viceversa, tanto che nonostante gli atti criminali e violenti c’è un’allure favoleggiata attorno al biker come simbolo di indipendenza e con una morale tutta sua.

In Ohio, molte scene chiave sono state girate a Cincinnati, una città che grazie ai suoi paesaggi urbani e alla sua versatilità visiva ha rappresentato la cornice ideale per il film. Tra i luoghi utilizzati spiccano il Northside Yacht Club, il New Richmond Farm e la storica Freeman Avenue. Anche il Junker’s Tavern e varie zone della contea di Hamilton hanno fatto da sfondo ad alcune sequenze cruciali. La città di Middletown, con il suo fascino industriale, ha ospitato riprese presso il Becket Paper Plant su Dayton Street e nei pressi della Mill Street a Lockland.

Cincinnati in The Bikeriders

Fonte: iStock

Cincinnati fa da cornice alle riprese di The Bikeriders

Nel Kentucky, invece, la produzione ha scelto ambientazioni ricche di atmosfera, come il Mainstrasse Village e la cittadina di Ludlow, capaci di trasportare lo spettatore in un’epoca passata. Altri scorci suggestivi includono il Taylor Southgate Bridge e il Purple People Bridge, due iconici ponti di Newport, oltre al caratteristico ristorante Pepper Pod, che aggiunge un tocco di autenticità al film. Grazie alla combinazione di location urbane, suburbane e paesaggi naturali, The Bikeriders dà modo di avere una resa visiva accattivante, capace di immergere il pubblico in un racconto coinvolgente tra motori rombanti e spirito di ribellione.

I luoghi a Newport

Newport fa da fil rouge per tutte le riprese, si trova sulle rive del fiume Ohio e non distante da Cincinnati. La città è ricca di storia e negli anni ’60 era nota per locali, intrattenimento e una scena nightlife particolarmente vivace. Tra le location più riconoscibili il ponte Purple People pedonale che collega Newport a Cincinnati e deve il suo nome proprio alla tonalità dominante. C’è poi il Taylor-Southgate Bridge che unisce Newport a Cincinnati e si presta per creare riprese panoramiche uniche. Non meno importante il locale conosciuto come Junker’s Tavern nel quartiere Northside. La tavola calda conosciuta per l’atmosfera rustica e autentica ha aggiunto realismo al racconto.

Taylor-Southgate Bridge a Newport

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Taylor-Southgate Bridge a Newport in The Bikeriders

Le location a Cincinnati

Il film The Bikeriders di Jeff Nichols sceglie la Chicago anni ’60 come ambientazione principale e proprio per questo alcune scene destinate a diventare cult mostrano Cincinnati come set. La città dell’Ohio viene scelta per la sua architetturica storia che racconta il Midwest in un periodo particolarmente suggestivo, quello dell’autunno. Tra i luoghi più rappresentativi c’è l’edificio a Lockland e più precisamente all’angolo tra Dunn e Mill Street. Non si tratta di una ricostruzione per il film, è un palazzo storico costruito nel 1910. Altre location della cittadina sono il Purple People Bridge e il Taylor-Southgate Bridge a Newport, il Pepper Pod Restaurant, il Northside Yacht Club, la Freeman Avenue a Price Hill e il Junker’s Tavern a Northside.

location Cincinnati in The Bikeriders

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Vista panoramica su Cincinnati, una delle location di The Bikeriders

Cincinnati è considerata ad oggi una delle città più dinamiche del Midwest degli Stati Uniti con una storicità importante, basti pensare che nasce nel 1788. Nella pagina della storia si sono susseguite crescite importante specialmente dal punto di vista commerciale e industriale ma a fare la differenza è sicuramente l’architettura che mixa lo stile neogotico al vittoriano. Tra i quartieri più iconici l’ Over-the-Rhine dove si vedono numerosi edifici ottocenteschi alcuni dei quali compaiono proprio nella pellicola dedicata ai motociclisti.

I set a Cleves

Anche Cleves, a ovest di Cincinnati fa parte delle location del film The Bikeriders. È stata fondata nel XIX secolo e ancora oggi ha il suo fascino storico caratteristico. Qui gli scorci riconoscibili sono quelli del parco motoristico Edgewater Motor Sports Park conosciuto per le gare di drag racing e altri eventi a tema e il Village Inn, un locale storico con un’ambientazione provinciale che ricalca in modo autentico gli anni Sessanta.

Cleves fa parte degli Hamilton, una contea non distante di molti chilometri da Cincinnati; oggi è un ambiente tranquillo con una comunità molto unita ed è apprezzata per il parco Miami Whitewater Forest tra i più apprezzati per attività outdoor. Ma il vero motivo per cui viene fatto l’omaggio cinematografico è il legame con William Henry Harrison, il nono presidente degli Stati Uniti.

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Kentucky, dieci cose da fare nello Stato più autentico degli USA

Si dice spesso che viaggiare significa cogliere lo spirito di un luogo e del suo popolo. Mai frase è stata più azzeccata come nel caso del Kentucky, uno degli Stati del Sud degli USA. Sì, perché nel Kentucky proprio di spirito si parla, quello del Bourbon, che viene prodotto in questo Stato. E c’è un motivo che poi ha influenzato su tutta la sua storia. Ma il Kentucky è anche sinonimo di cavalli

Il Kentucky è soprannominato il “Paese del Bourbon”. Il motivo è che qui viene prodotto il 95% del Bourbon mondiale. Il motivo è dovuto alla conformazione del sottosuolo di questo particolare territorio: l’acqua filtrata dal calcare è talmente pura da dare un gusto speciale a questa bevanda alcolica così diversa dal whisky con cui molti lo confondono. Ma il Bourbon del Kentucky è anche frutto dei barili di legno di quercia in cui vene conservato, del mix di grani con cui viene prodotto e del particolare processo di distillazione impiegato.

Intorno alla produzione di Bourbon ruota tutto un mondo che è molto interessante da scoprire. La storia stessa del Kentucky è stata influenzata dal Bourbon. Negli anni del Proibizionismo in America, infatti, questo era uno degli Stati in cui era ancora possibile vendere alcool; pertanto, la sua economia è cresciuta e soprattutto sono sorti tantissimi speakeasy dove era possibile bere bevande alcoliche. Ci sono distillerie da visitare in tutto lo Stato, tanto che è nato un itinerario chiamato Bourbon Trail. Ma sono tante altre le cose che si possono scoprire in quello che è uno dei più autentici degli Stati Americani.

1. Percorrere il Kentucky Bourbon Trail

Nello Stato del Kentucky esistono talmente tante distillerie di Bourbon che la Kentucky Distillers’ Association ha deciso di mapparle e di creare, alla fine degli Anni ’90, un vero e proprio itinerario chiamato appunto Kentucky Bourbon Trail. All’inizio, le distillerie, quelle più storiche, erano soltanto una decina, ma nel corso degli anni se ne sono aggiunte molte altre tanto che oggi se ne contano una cinquantina. La KDA ne segnala 18 che sono facilmente raggiungibili attraverso questo trail a sua volta diviso in quattro gateway che ruotano intorno alle quattro principali città dello Stato: Louisville, Lexington, Bardstown e il Northern Kentucky Gateway. Anche chi non è appassionato di Bourbon dovrebbe fare almeno una degustazione in una delle distillerie perché è una vera esperienza. Alcune distillerie, come la Bardstown Bourbon Company o la Lux Row Distillers hanno eleganti salette riservate agli ospiti dove sembra di stare nel salotto di casa del proprietario. Qui insegnano non soltanto a comprendere le differenze tra un Bourbon e l’altro ma anche a creare cocktail personalizzati. Un’esperienza da fare anche in famiglia è la visita alla Evan Williams Bourbon nella centralissima e storica Whiskey Row di Louisville dove, in puro stile scenografico americano, viene mostrato il processo di fermentazione del Bourbon come fosse uno show. A Lexington si può visitare la prima distilleria afroamericana dai tempi della schiavitù, la Fresh Bourbon, che produce il Bourbon del Kentucky. Infine, per respirare il vero mood USA, merita una tappa la Barrel House Distilling di Lexington, una sorta di saloon con banco degustazione sul retro in mezzo alle botti di Bourbon e vodka. Un’esperienza autentica da fare assolutamente.

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Fonte: @Kentucky Department of Tourism

Una distilleria di Bourbon nel Kentucky

2. Una serata in uno speakeasy con musica Bluegrass

Ruota sempre intorno al Bourbon l’esperienza di trascorrere una sera in uno dei numerosi speakeasy che si trovano nelle città. Come anticipato, il Kentucky era uno degli Stati in cui, anche durante il periodo del Proibizionismo, si poteva fare uso di alcool; pertanto, negli Anni ’20 sono nati diversi locali dove poter consumare Bourbon (ma non solo), ballare e ascoltare musica Bluegrass, un genere puramente statunitense che coniuga la musica gospel africana con quella degli emigrati irlandesi e scozzesi. Spesso celati nel sottosuolo, dietro a pesanti tendoni di velluto si aprono, ancora oggi, splendidi locali rivestiti di boiserie, illuminati da grandi lampadari di cristallo, arredati con divanetti di velluto e con tanti salottini o addirittura stanze appartate dove incontrarsi per fare affari o garantirsi momenti di intimità. Uno dei più caratteristici è l’Hell or High Wate lungo la Whiskey Row a Louisville. Qui, oltre a trascorrere un piacevole serata ascoltando musica e sorseggiando un cocktail si respira la storia ed è come fare un balzo indietro nel tempo. Ma nel quartiere di NuLu ce ne sono tantissimi altri.

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Fonte: @Kentucky Department of Tourism

Uno dei numerosi speakeasy che si trovano nel Kentucky

3. Assistere alle corse dei cavalli

Il Kentucky è la terra dell’ippica e alcune gare equestri fanno parte della cultura di questo Stato del Sud e sono un evento importantissimo. Per scoprire il cuore e l‘anima del Kentucky è necessario quindi indossare gli stivali e immergersi nel mondo dei cavalli. Nell’ippodromo di Churchill Downs il primo sabato di maggio di ogni anno si corre il Kentucky Derby, ma durante tutta la bella stagione si tengono corse e si può scommettere sul cavallo vincente. Il Kentucky Derby fa parte del cosiddetto Triple Crown Trophy, tre gare importantissime – le altre due sono il Preakness Stakes che si corre a Baltimora, nel Maryland, e il Belmont Stakes di Elmont, New York – assegnato al cavallo che se le è aggiudicate tutte e tre. Prima di immergersi nelle gare, è bene scoprire la storia dell’ippica nel Kentucky visitando il Kentucky Derby Museum di Louisville. Anche quando non ci sono corsa a cui assistere, una sala del museo ricrea l’ambiente delle corse e si può seguire una gara come se si fosse seduti sugli spalti. Per provare le brezza di vedere il proprio cavallo vincere si può assistere alle corse nell’ippodromo di Keeneland, uno dei più affascinanti del mondo con i suoi edifici storici. Qui correvano anche alcuni cavalli appartenuti alla regina Elisabetta d’Inghilterra e sono molti i proprietari di cavalli – anche dall’Italia – che portano i propri purosangue a gareggiare su questa storica pista.

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Fonte: @Kentucky Department of Tourism

Le corse di cavalli del Kentucky Derby

4. Visitare la fabbrica delle mazze da baseball Slugger Museum

Negli Stati Uniti, il baseball è uno degli sport più seguiti e nel Kentucky c’è uno dei luoghi simbolo di questo sport, la Slugger Factory, la fabbrica (e museo) delle mazze da baseball più antica degli USA che ha sede a Louisville. Da più di 140 anni, i più grandi campioni del baseball hanno impugnato le mazze Slugger, facendosele forgiare su misura, con materiali, forme e dimensioni personalizzate. Visitare la fabbrica che le produce è senza dubbio una delle esperienze più interessanti che si possano fare qui per immergersi nella cultura sportiva americana. Nel museo sono esposti circa tremila modelli di mazze da baseball, alcun delle quali prendono il nome dai giocatori per cui sono state tagliate. La visita alla fabbrica mostra come si crea una mazza da baseball dal pezzo di legno informe fino al prodotto finale. Nessuno lascia la fabbrica senza la propria piccola mazza. I bambini ne andranno matti.

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Fonte: Getty Images

Lo Slugger Museum, il museo del baseball di Louisville

5. Salire a bordo della Belle

Sul fiume Ohio che attraversa Louisville è attraccato il battello a vapore più antico del mondo, Belle. L’iconica Belle of Louisville porta i turisti indietro nel tempo. Costruito nel 1914, è l’ultimo battello a vapore originale rimasto negli Stati Uniti d’America e anche quello che ha navigato per più tempo tanto da essere diventato un National Historic Landmark e uno dei simboli di Louisville. Quando venne costruito, navigava sul Mississippi attraverso il Tennessee; poi iniziò a fare la spola tra il Canada e il Golfo del Messico, finché non venne spostato a Louisville e qui rimase. La crociera, che viene organizzata per l’ora del pranzo, della cena o per un pic-nic, che si fanno a bordo, tocca alcuni dei punti più significativi della città. Durante la navigazione ci si immerge al cento per cento nel mood della cosiddetta Gilded Age, la Belle Époque vissuta a inizio Novecento negli Stati Uniti, allietati dall’immancabile musica Bluegrass. La visita alla sala motori è il momento più atteso dagli appassionati di imbarcazioni: i due motori da 450 cavalli ciascuno sono anche più vecchi del battello stesso.

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Fonte: @Kentucky Department of Tourism

Lo skyline di Louisville, nel Kentucky

6. Visitare il Muhammad Ali Center

Il Kentucky ha dato i natali a molti personaggi illustri, alcuni poco conosciuti in Occidente, ma uno su tutti è talmente famoso che il museo che gli è stato dedicato è decisamente una delle attrazioni più visitate d’America. Stiamo parlando di Muhammad Ali e del museo a lui intitolato che si trova a Louisville. Poche persone nell’arco della loro vita hanno raggiunto lo status di icona, ancora meno divengono faro e nutrimento spirituale di un popolo. È quanto è accaduto, invece, con Ali, che davvero ha segnato un’epoca perché non era solo un puglie ma un attivista dei diritti civili e un esempio per la comunità afroamericana. Il Muhammad Ali Center, oltre a essere un museo che mette in mostra i memorabilia del cinque volte campione mondiale di boxe e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 (inclusa la famosa bicicletta rossa che gli rubarono e che lo spinse a combattere per la prima volta nella vita), è anche un centro culturale costruito come tributo al grande pugile che è nato a Louisville del 1942 con il nome di Cassius Marcellus Clay Jr, che poi cambiò per convertirsi all’Islam. Ogni anno nel mese di giugno viene organizzato l’Ali Festival, una settimana di eventi per celebrare il “più grande di tutti i tempi” (Greatest of All Time) con partite di baseball, feste, concerti, gare sportive amatoriali, tour dei luoghi di Muhammad Ali e street food.

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Fonte: Getty Images

Il museo dedicato a Muhammad Ali a Louisville

7. Visitare il Museo della Corvette

A proposito di eccellenze, sapevate che il Kentucky è anche la casa della Corvette? A Bowling Green, vicino allo stabilimento di assemblaggio della General Motors, vengono prodotte, infatti, le automobili Chevrolet Corvette, le auto sportive americane per eccellenza, e si può visitare il National Corvette Museum aperto nel 1994. Per gli appassionati di motori è una tappa da non perdere. Il museo racconta la storia di quest’auto iconica, dall’evoluzione del design alla meccanica e ingegneristica e si può gareggiare – virtualmente – a bordo di un bolide, partecipare a workshop o perdersi tra gadget e, soprattutto, tantissimi modelli di Corvette. Chi vuole può anche provare la Delivery Experience, lo show che viene messo in piedi per tutti coloro che hanno ordinato un’auto e vengono a ritirarla.

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Fonte: @Kentucky Department of Tourism

Il museo della Corvette a Bowling Green

8. Inoltrarsi nel sistema di caverne più lungo del mondo a Mammoth Cave

Nel Kentucky non ci sono da visitare solo luoghi nati non più di 200 anni fa. Nel bel mezzo dello Stato c’è uno di parchi nazionali più importanti degli Stati Uniti, il Mammoth Cave National Park che comprende il più lungo sistema di grotte del mondo. Un posto unico, insomma, che merita assolutamente un viaggio. Il parco è diventato Patrimonio dell’umanità Unesco nel 1981 e riserva della biosfera nel 1990. Le Mammoth Cave si sono formate tra i giacimenti di calcare e di arenaria e comprende più di 591 chilometri di passaggi. Ogni anno nuove esplorazioni portano alla luce nuove grotte e gallerie. L’acqua che scorre lungo le gallerie di arenaria è quella che poi viene usata per produrre il famoso Kentucky Bourbon. Migliaia di anni di storia sono nascosti sottoterra. Nelle grotte sono stati trovati resti del periodo preistorico, ma anche la mummia di un nativo americano – queste caverne erano abitate dalle popolazioni locali – e fu o schiavo afroamericano, Stephen Bishop, il primo a disegnare una mappa dettagliata delle grotte nel 1850 dando il nome a molte delle attrazioni presenti. Sono tante le escursioni che vengono organizzate dalle guide esperte nelle caverne. La più scenografica è l’Echo River Tour, che permette ai visitatori di esplorare le grotte a bordo di una barca che naviga su un fiume sotterraneo. Il parco è anche un Dark Sky Park dove ammirare le stelle, si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo e si può anche soggiornare nel parco, dormendo nei lodge o facendo campeggio in uno dei camping autorizzati.

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Fonte: 123RF

l’interno delle Mammoth Cave, le caverne più lunghe del mondo

9. Fare kayak nella Red River Gorge

Sempre a proposito di siti naturalistici, un altro luogo meraviglioso del Kentucky è il sistema di canyon chiamato Red River Gorge, immerso nella Daniel Boone National Forest, che prende il nome dall’esploratore che l’ha scoperta nel XVIII secolo. Questo luogo meraviglioso alterna altissime pareti rocciose a incredibili cascate a ponti naturali. Si contano un centinaio di archi naturali ed è considerata una delle mete migliori al mondo per l’arrampicata. Anche in questo parco si può soggiornare. Merita sicuramente l’esperienza di dormire in una tree house o in una cabin sospesa sul canyon. I trekking qui sono tantissimi, anche quelli alla scoperta della geologia di questo antichissimo territorio, ma ci si può anche lanciare giù dalle zipline o esplorare le gole sottoterra a bordo di un kajak sui corsi d’acqua sotterranei.

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Fonte: 123RF

Il meraviglioso paesaggio delle Red River Gorge

10. Food tour tra i sapori del Kentucky

Il famoso pollo fritto è il primo piatto che si cerca quando si visita il Kentucky. In realtà sfatiamo un mito: non è il piatto più famoso di questo Stato. Certo, lo si trova in alcuni ristoranti, ma è completamente diverso da ciò che ci si aspetterebbe e soprattutto è poco fritto. Detto questo, anche negli Stati Uniti del Sud oggi è di moda mangiare cibo fresco, poco grasso e a km zero (che qui chiamano “farm to table”). Pur non discostandosi troppo dai sapori del Sud. In molte città, da Lexington a Louisville, vengono organizzati divertenti food tour che sono strettamente legati alla storia dei luoghi e della popolazione. Tra pomodori verdi fritti e cocktail a base di Bourbon.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Degustazione di Bourbon e food pairing