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La strada dei limoni a Mentone, un itinerario tra colori e profumi

Mentone è la città dei limoni. Qui c’è una varietà unica che si trova solo nella cittadina del Sud della Francia. I limoni di Mentone hanno una denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) e hanno una forma allungata, hanno un profumo e un sapore aromatico e inoltre sono famosi perché non sono solo gialli, ma cambiano colore a seconda della stagione passando dal giallo chiaro a una tonalità molto più scura quando è pronto per essere raccolto.

A Mentone, tutto gira intorno ai suoi iconici frutti dorati. Il Carnevale qui è la Fête du citron, la festa del limone, dove i carri che sfilano per la città sono decorati con limoni e altri agrumi e i centralissimi giardini Biovès vengono allestiti con sculture di agrumi che vanno dal giallo all’arancio.

Nella città dei limoni, quindi, non poteva mancare un itinerario tematico: la Route du citron, la strada dei limoni, che tocca i luoghi più rappresentativi della città color pastello legati al suo prodotto più tipico, tra angoli che profumano di agrumi, artigiani e produttori locali.

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Fonte: 123rf

Fête du citron, il Carnevale di Mentone

La Route du citron

La strada dei limoni attraversa il centro storico di Mentone, una delle più pittoresche cittadine della Costa Azzurra molto amata dagli italiani, e tocca i luoghi più importanti legati alla storia e alla tradizione di questo agrume così iconico per la città. L’itinerario può essere esplorato a proprio piacimento, a piedi, specie nella prima parte, in bicicletta, in autobus o anche in auto per chi desidera proseguire nelle tappe appena fuori dal centro storico.

Il tour – più che altro gastronomica – parte dall’Ufficio del Turismo che si trova in avenue Boyer che costeggia i giardini Biovès. Le prime sei tappe si fanno a piedi o al massimo in bicicletta perché sono tutte vicine e si addentrano nella zona pedonale.

Le tappe del tour a piedi

La prima tappa è in un pastificio italiano, Pasta Piemonte, che ha inventato i ravioli al limone.

La seconda tappa è anch’essa all’insegna del gusto ed è presso uno dei più antichi produttori di confetture di mentone: Maison Herbin, che produce naturalmente marmellate al limone di Mentone, ma anche al mandarino, alle cipolle e persino al Nero d’Avola.

La terza tappa è anch’essa gastronomica ed è presso la Maison Gannac di proprietà di una famiglia locale di agrumicultori con una proprietà sulle alture della città, nel quartiere di Menton Garavan, che si può andare a visitare su prenotazione. Qui, oltre alle confetture, si trova frutta candita, chips al limone, olio di oliva, aceto, ma anche birre e alcoolici aromatizzati al limone.

La quarta tappa è lungo la rue pietonne, la strada pedonale parallela al lungomare di Mentone, Au pays du citron, dove i proprietari, nel loro negozio-laboratorio, trasformano il limone di Mentone in creazioni golose a partire da ricette ancestrali tenute segrete.

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Fonte: 123rf

La strada pedonale nel centro storico di Mentone

La quarta tappa è nel vicino Menton côté citron, dove trovare liquori, aperitivi, marmellate, olio d’oliva, aceto agli agrumi e limoni e molti altri prodotti.

La quinta tappa è presso un produttore di olio sin dalla fine dell’Ottocento, l’Huilerie Saint-Michel. Tra i suoi clienti c’è il ristorante Mirazur dello chef Mauro Colagreco tre stelle Michelin.

La sesta tappa è in uno dei luoghi più famosi di mentone, il Marché des Halles, il mercato coperto cittadino  che si trova tra il porto dei pescatori e la città barocca, ai piedi del campanile detto ‘Campanin’. Un luogo sempre animato e coloratissimo, centro di aggregazione sociale e della gastronomia di Mentone, da visitare per scoprire l’anima della città costiera. Aperto tutti i giorni fino all’ora di pranzo, si spazia tra una quarantina di produttori.

Le tappe sulle alture di Mentone

La Route du citron prosegue sulle alture intorno a Mentone. Per raggiungere le tappe successive – che sono assolutamente facoltative – bisogna o prendere un autobus o l’auto. Una tappa obbligata è dal produttore di ceramiche Les Faïences Mentonnaises dove si trovano piatti, brocche e quant’altro con decori tipici provenzali e gli immancabili limoni di Mentone.

Con una splendida vista mare, la tappa successiva è a La ferme des citrons, una tenuta di tre ettari sulla collina coltivata a limoni e altri agrumi e delimitata da ulivi secolari e da una foresta di avocado giganti. Si tratta di uno dei più grandi produttori dei limoni di Mentone IGP.

Andando in direzione del paese di Sospel, s’incontra una brasserie – o brassarìa, in nizzardo – specializzata in prodotti a base di limoni, La Mentounasc, una tappa imperdibile.

Infine, tornando verso il lungomare, tappa irrinunciabile al Giardino degli agrumi di Palazzo Carnolès, un altro quartiere di Mentone raggiungibile con una fermata di treno.

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Fonte: 123rf

Le alture di Mentone
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Ripartono le crociere in Lapponia: gli itinerari

La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ritorna alla programmazione pre-pandemica rispolverando tre gettonati itinerari “tra mare e terra” che percorrono sia il nord della Finlandia che la costa della Norvegia e includono un viaggio per gli appassionati di astronomia.

Si possono definire tranquillamente “viaggi della vita”, esperienze incredibili al cospetto di paesaggi che tolgono il fiato e che svelano appieno tutto il fascino e la magia del “Grande Nord”.

A caccia dell’Aurora Boreale

Il primo tour da sogno si chiama “Segui l’aurora boreale: Land and Sea Tour” e, in quindici giorni, propone un trekking via terra della Finlandia a nord di Helsinki e un viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen, con un percorso via terra da Bergen a Oslo, o viceversa.

Con partenze multiple tra novembre e marzo, gli ospiti possono godersi la Lapponia finlandese nell’incanto delle foreste innevate, sperimentare entusiasmanti safari con husky e renne, approfondire la storia del popolo Sámi, attraversare il circolo polare artico e conoscere da vicino il tradizionale patrimonio di pesca e caccia, con ottime possibilità di assistere al fenomeno sempre emozionante dell’aurora boreale.

La crociera inizia a Kirkenes e punta al di sopra della Norvegia in direzione sud, immergendosi nei maestosi fiordi e prevedendo soste nei tradizionali villaggi di pescatori.
Gli ospiti possono anche godersi musica, escursioni in motoslitta, visitare musei storici e partecipare a tour delle città di Helsinki, Bergen e Oslo.

Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour

Il secondo itinerario porta il nome di “Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour“, ha una durata di quindici giorni ed è programmato per i mesi di giugno e luglio.

Inizia con un viaggio in traghetto da Stoccolma a Helsinki, poi si dirige via terra verso le regioni settentrionali della Finlandia prima di salpare con il viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen: nell’Artico, questo è il periodo del cosiddetto “sole di mezzanotte” con l’astro che non tramonta mai sotto l’orizzonte e offre quasi 24 ore di luce estiva.

Dopo una notte allo Snowhotel, il viaggio per mare riprende il percorso a Kirkenes, dirigendosi verso decine di fiordi norvegesi: gli ospiti rimarranno estasiati dai panorami unici e dalle tipiche comunità di pescatori, visiteranno i pittoreschi arcipelaghi e ammireranno le cime delle montagne e il ghiacciaio più grande d’Europa.

Inoltre, potranno anche partecipare a tour delle città di Stoccolma, Helsinki e Bergen, a gite in slitta con husky e renne, conoscere meglio la cultura Sámi e attraversare il Circolo Polare Artico.

Follow the Stars: Astronomy Voyage

La terza proposta, “Follow the Stars: Astronomy Voyage”, è dedicata in particolare agli amanti dell’astronomia, con partenza e ritorno a Bergen dopo una navigazione della splendida costa norvegese.

Si tratta di un “viaggio astronomico” di 12 giorni, con partenze a gennaio e febbraio, che offre preziose informazioni sul cielo artico notturno: gli astronomi Ian Ridpath, John Mason, Sadie Jones e Tom Kerss terranno coinvolgenti  lezioni e tour guidati dal ponte della nave così che gli ospiti possano scoprire l’aurora boreale, le stelle, i pianeti, le meteore e i miti e le leggende legati alle costellazioni.

L’itinerario prevede anche una visita esclusiva al Planetario dell’aurora boreale a Tromsø.

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Un ponte verde collegherà due laghi italiani

Un nuovo percorso, in fase di realizzazione, collegherà due laghi del Nord Italia: il Lago di Como e il Lago di Ceresio, il versante italiano del Lago di Lugano. Il “Ponte verde tra i due laghi” sarà un nuovo itinerario percorribile facilmente in bicicletta e che collegherà i Comuni di Argegno, sul Lago di Como, e quello di Claino con Osteno sul Ceresio.

Questo nuovo e meraviglioso percorso, immerso nella natura, porterà alla scoperta della storia di una valle ancora poco nota ai turisti, ma in forte crescita: la Valle d’Intelvi, con tappe nei musei, nelle chiese e nei numerosi reperti storici che s’incontrano lungo la strada.

Il “Ponte verde tra i due laghi”

L’ambizioso progetto turistico è stato messo a punto dai Comuni del Centro della Valle d’Intelvi e di Alta Valle Intelvi, con il contributo della Regione Lombardia, al fine di promuovere e di fare scoprire la valle a un vasto pubblico di cicloturisti e di e-biker.

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Fonte: 123rf

Il paese di Argegno sul Lago di Como

Un invito, insomma, a scoprire alcuni paesaggi mozzafiato e le tradizioni secolari offerti dalla Valle d’Intelvi e dal Lago Ceresio, rendendo possibile, agli appassionati della bicicletta, l’esplorazione del territorio in modo unico e coinvolgente. Lungo tutto il percorso saranno disponibili punti di ricarica per le e-bike.

Un itinerario tra storia e laghi lombardi

Tanti sono i punti di interesse che si potranno incontrare lungo il nuovo “Ponte verde tra i due laghi”. A partire dal borgo di Erbonne, un microscopico borgo alpino a cavallo tra Italia e Svizzera che è una perla rara e dove il tempo sembra essersi fermato.

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Il piccolo borgo di Erbonne in Val d’Intelvi

Questo piccolissimo villaggio isolato, a quasi mille metri di quota, sul versante italiano del Monte Generoso, raggiungibile da una strada tortuosa che, d’inverno, con la neve spesso viene chiusa (quando è innevato sembra un vero presepe), conta solamente una decina di abitanti, un po’ italiani e un po’ svizzeri. Il suo isolamento lo caratterizza da sempre.

La sua storia è antichissima. Il villaggio di Erbonne, infatti, ha origine preromana e risale a ben 3mila anni fa, precedendo di 300 anni persino la fondazione di Roma.

Un altro borgo attraversato dall’itinerario è Sighignola, soprannominata “il balcone d’Italia”, da cui poter ammirare tutto l’arco alpino con il Monte Rosa e il Cervino e i laghi, di Ceresio e di Lugano e, nelle giornate limpide, persino il Lago Maggiore. Sorge sul confine italo-svizzero, tra il Comune italiano di Alta Valle Intelvi e quelli svizzeri di Arogno e Lugano.

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Il paese di Ceresio, affacciato sull’omonimo lago (anche chiamato Lago di Lugano)

Una delle attrazioni da non perdere lungo il tragitto è il Santuario San Pancrazio del 1186, che si trova in località Ramponio, lungo un percorso che, un tempo, collegava Scaria, Verna e Osteno, dove nell’antichità viveva la comunità medievale Vestobbia.

Dell’edificio originale oggi restano solo il campanile e l’abside romanica trasformata in una cappella intorno al XVI-XVI secolo.

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Sulle orme dei Re Magi: le tappe del loro viaggio biblico

Da oltre duemila anni, i Re Magi giungono alla grotta di Betlemme, in Palestina, dove è nato Gesù per depositare oro, argento e mirra davanti alla mangiatoia. Puntualmente, ogni anno, il 6 gennaio si celebra l’Epifania, la festa che commemora la visita dei tre Magi, Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, al bambino nella culla.

Tuttavia, dei Re Magi poco si sa: chi erano, da dove venivano e il viaggio che hanno fatto per giungere da chissà dove fino a qui. Alcuni studiosi sono risaliti alla loro storia e ne hanno ricostruito il percorso, un itinerario che è possibile ripercorrere anche ai giorni nostri.

Secondo la tradizione, alcuni (tre ma anche 12, le ipotesi sono tante) nobili uomini provenienti da lontano giunsero nella Giudea ebraica dominata dai Romani, per rendere omaggio al “figlio della luce”, guidati da una stella rivelatrice.

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Fonte: @prof. Marcello Fidanzio, Facoltà Teologica di Lugano, Università della Svizzera Italiana

Cielo stellato nel deserto della Giudea, vicino a Qumran

Lo studioso della Bibbia, Brent Landau, ritiene di aver trovato almeno una risposta a queste antiche domande. Uno dei testi da lui tradotti è la cosiddetta “Rivelazione dei Magi”, un racconto apocrifo della tradizionale storia di Natale che si presume sia stata scritta dagli stessi Magi.

La storia dei Magi appare solo una volta, nel Vangelo di Matteo (2,1-12), dove sono descritti come misteriosi visitatori che giungono a Gerusalemme in cerca del bambino di cui hanno osservato la stella “al suo sorgere”. Non si dice, invece, che i Magi erano tre né che erano Re (forse erano degli astronomi) né tanto meno si fanno i loro nomi.

Il viaggio dei Re Magi: l’itinerario

Pellegrini per eccellenza, simbolo dell’incontro tra Oriente ed Occidente, i Re Magi sono stati tra i primi a percorrere una via di pellegrinaggio, religioso ma anche semplicemente turistico.

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Fonte: 123rf

La Chiesa della Natività a Betlemme

I Re Magi arrivavano molto probabilmente da una località non ben definita della Persia, oggi Iran, e, secondo alcuni studiosi, per giungere fino a Gerusalemme a dorso di dromedario, il viaggio sarebbe durato 13 giorni (c’è chi parla anche di nove mesi), motivo per cui si sente spesso dire che arrivavano dal “lontano Oriente”.

Oggi, in linea retta, Google Maps ci dice che ci vogliono tre settimane a piedi, mentre in auto poco più di un giorno, ma ai tempi dei Magi non c’erano strade asfaltate né gallerie che attraversavano montagne né ponti sui fiumi.

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Fonte: 123rf

Il sito archeologico di Pasargade, Patrimonio Unesco dell’Iran

L’itinerario verso Occidente parte quindi dall’Iran, presumibilmente dalla Capitale Teheran, e attraversa l’Iraq, la Siria e la Giordania per concludersi in Israele. Circa 2.000 chilometri attraverso catene montuose, deserti, città e diversi interessantissimi siti archeologici.

Le tappe più significative sono: l’antica città persiana di Pasargade, la città di Ciro il Grande, Patrimonio Unesco; Bagdad, culla della civiltà, immortalata per il suo fascino e splendore nei racconti di “Le Mille e una Notte”; Persepoli, in Iran, le cui rovine sono oggi uno dei siti archeologici più importanti del Paese, e il vicino sito di Naksh’e Rostam dove, su una parete rocciosa, sono state scavate le tombe dei Re Dario I, Serse I, Artaserse I, Dario II e dario III, sconfitto da Alessandro Magno nella celebre battaglia avvenuta tra 40.000 fanti macedoni e 400.000 persiani tra il fiume Tigri e i monti Zagros, nell’Iraq Nord-orientale; Damasco, una delle più antiche città del mondo, fondata, secondo gli storici, nel terzo millennio prima della nascita di Cristo e il cui centro storico è Patrimonio dell’Umanità, e, infine, prima di arrivare a Gerusalemme, Amman, la Capitale giordana sorta su sette colli come Roma, una città che conta ben 5.000 anni di storia.

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Fonte: 123rf

Le tombe dei Re persiani nel sito archeologico di Naksh’e Rostam in Iran

Arrivati a Gerusalemme, i Re Magi chiesero ai Giudei il luogo della nascita di Gesù poiché, secondo la profezia, “essi conoscevano il tempo ma non il luogo”. Dopo l’incontro con Re Erode il Grande, che finse di voler adorare il bambino appena nato, ma che, in realtà, progettava di eliminarlo, i tre seguirono ancora la stella che li condusse alla grotta di Betlemme, circa due ore a piedi da Gerusalemme, dove trovarono Gesù insieme a Giuseppe e Maria.

Lì, si inginocchiarono e lo adorarono, presentandogli i loro doni. Poi, senza fare rapporto a Erode il Grande, chiuso nel Palazzo d’inverno, in Giudea, ripartirono verso casa, prendendo, però, una strada diversa.

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Fonte: @Noam Chen – IMOT

Modello della Gerusalemme erodiana conservato nel Museo d’Israele di Gerusalemme

I Magi, da Gerusalemme a Milano e Colonia

Il viaggio dei tre Re Magi non si sarebbe interrotto con il ritorno al loro Paese d’origine “per un’altra strada”, come scrive Matteo. Sarebbe, invece, proseguito anche dopo la loro morte, avvenuta, secondo una leggenda, a Gerusalemme, dove sarebbero tornati per testimoniare la fede.

Le loro spoglie sarebbero poi state ritrovate da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, trasportate a Costantinopoli, l’attuale Istanbul, nella chiesa di S. Sofia e, in seguito, donate a Eustorgio, vescovo di Milano dal 343 al 355 circa, che le fece traslare nella sua città. In loro onore, il vescovo fece erigere una basilica (Sant’Eustorgio, appunto) dove fece deporre le loro reliquie nella Cappella dei Magi nella Basilica milanese di Sant’Eustorgio, aperta tutto l’anno, ma particolarmente significativo è visitarla il giorno dell’Epifania.

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Fonte: 123rf

La Basilica di Sant’Eustorgio a Milano

Vi rimasero fino al 1164, quando Federico Barbarossa, dopo aver sconfitto i milanesi, se le portò a Colonia, in Germania, nella cui cattedrale, dietro l’altare maggiore, sono tuttora custodite, lasciando a Sant’Eustorgio solo il sarcofago con cui le spoglie dei Magi sarebbero state traslate.

Durante la Seconda guerra mondiale, però, il reliquiario fu danneggiato e venne restaurato nel 1973. Fu proprio in quell’anno che l’arcivescovo di Colonia restituì un frammento dei Magi alla chiesa di Sant’Eustorgio di Milano.

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Fonte: 123rf

Colonia e la sua Cattedrale dove sono custodite le reliquie dei Re Magi
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Sognando l’America: i parchi che devi visitare nel 2024

Spazi aperti e natura incontaminata: gli Stati Uniti sono anche questo, con i loro suggestivi parchi da visitare per poterne apprezzare la vegetazione, gli animali e risalire all’anima più vera di questi luoghi. Se si sogna un viaggio in America vale la pena inserire tra le proprie tappe almeno uno di questi tantissimi luoghi che punteggiano la mappa della parte nord del continente.

Google Maps a dicembre ha reso note le tendenze di ricerca, stilando una lista dei dieci parchi più cercati: tra questi ci sono i più celebri e noti, ma anche alcuni luoghi meno famosi ma ugualmente meravigliosi, da inserire tra la location di un viaggio alla scoperta di un’America più selvaggia, fatta di natura e storia, di scenografie mozzafiato e bellezza che resta impressa per sempre negli occhi e nel cuore.

La lista dei dieci parchi più cercati su Google Maps dalla decima posizione alla prima, da visitare nel 2024 se si programma un viaggio alla scoperta degli Stati Uniti.

Rocky Mountain National Park, Colorado

Alla decima posizione dei parchi più cercati c’è il Rocky Mountain National Park in Colorado, uno dei più alti di tutti gli Stati Uniti. Al suo interno si possono ammirare montagne, ma anche valli e ogni luogo ha le sue caratteristiche: foreste sub alpine, spazi ricchi di fiori e punti da cui ammirare il suggestivo panorama. Da non sottovalutare il fatto che vicino si trovano delle bellissime foreste nazionali che si possono visitare. La città più grande vicina al parco è Denver.

Bryce Canyon National Park, Utah

Lasciarsi sorprendere dallo spettacolo che ha creato la natura non è difficile nel Bryce Canyon National Park, che si trova nel sud dello Utah. Qui, a dominare l’ambiente sono le rocce rossastre che si chiamano hoodoos e sono colonne irregolari e regalano allo sguardo un’ambientazione indimenticabile. Vale la pena visitare questo luogo in ogni stagione, sapendo però che ci sono periodi dell’anno (come l’estate) in cui c’è una maggiore affluenza. Tante le escursioni che si possono fare per esplorare questo parco. Per raggiungerlo c’è un po’ di strada da fare e gli aeroporti più vicini si trovano a Las Vegas e Salt Lake City.

Acadia National Park, Maine

Un piccolo gioiello da scoprire, ricco di scenari suggestivi e unici: è il Acadia National Park che si trova nel Maine. Tantissime le cose da vedere e da esplorare, ma tra le più affascinanti non si può non citare il fiordo del Somes Sound. E poi i panorami, le coste e gli animali. La Cadillac Summit Road, una strada celebre, ha l’accesso su prenotazione da maggio a ottobre. Si trova vicino a due aeroporti: Bangor e quello della contea di Hancock

Sequoia National Park, California

Alberi altissimi e le montagne della Sierra Nevada: in California si può visitare il Sequoia National Park. Tra le tappe obbligate, se si programma una visita a questo luogo, la Foresta Gigante dove si trova l’albero del Generale Sherman, il più grande di tutti con le sue dimensioni davvero notevoli. Basti pensare che ha un’altezza di quasi 84 metri. Da qui si può raggiungere il Fresno Yosemite International che si trova a un paio di ore di distanza in auto. Vicino si trova anche il Kings Canyon.

Joshua Tree National Park, California

Restiamo in California con il Joshua Tree National Park che si trova a sud dello stato, un luogo particolarissimo con i suoi alberi dalle forme contorte, ma anche per i suoi scenari che lasciano senza fiato e l’incontro di due differenti ecosistemi desertici. Gli aeroporti più vicini sono a Palm Springs e a Los Angeles.

Glacier National Park, Montana

Ci spostiamo in Montana, vicino al confine con il Canada, dove si trova il parco che è alla quinta posizione tra i più cercati su Google Maps. Si tratta del Glacier National Park dove ci si può immergere nella natura tra laghi, fiumi e ghiacciai ma anche scoprire di più su questa terra. L’estate è il periodo con maggiore afflusso di turisti. L’aeroporto più vicino è il Glacier Park International Airport.

Grand Canyon National Park, Arizona

È senza dubbio tra i parchi più celebri e visitati, stiamo parlando del Grand Canyon National Park che si trova in Arizona e che attrae le persone per le sue scenografie uniche. Il Grand Canyon è lungo 445 chilometri ed è attraversato dal fiume Colorado, un luogo in cui si possono ammirare con i propri occhi le diverse stratificazioni di roccia appartenenti a epoche completamente diverse della storia del mondo. Vi sono due aeroporti vicini: uno interazionale a circa 4 ore di auto (il Phoenix Sky Harbor International) e uno che dista un’ora e mezza (il Flagstaff Pulliam Airport).

Zion National Park, Utah

Nel sud dello Utah si trova il Zion National Park, un parco che è facilmente raggiungibile da grandi città come Las Vegas e Salt Lake City e che ha un suo canyon molto suggestivo. Si tratta di una gola che si estende per una lunghezza di 24 chilometri lungo cui scorre il Virgin River. Da visitare in tutte le stagioni, ma l’autunno e la primavera sono le più consigliate.

Yosemite National Park, California

Tra i più celebri parchi americani vi è anche il Yosemite National Park che si trova in California e all’interno del quale si possono ammirare foreste, laghi, fiumi, cascate e molto altro. È un luogo molto selvaggio, ricco di animali da scoprire, e di storia. Si trova a una manciata di ore da San Francisco e qualcuna di più da Los Angeles, è il luogo perfetto da visitare – quindi – se si programma una vacanza che comprenda una delle due (o entrambe) le città.

Yellowstone National Park, Wyoming, Idaho e Montana

Al primo posto dei più cercati su Google Maps c’è il Yellowstone National Park che si estende tra Wyoming, Idaho e Montana. È il primo degli Stati Uniti e al suo interno si possono ammirare una varietà di luoghi diversi e che lasciano senza fiato. Basti pensare ai colori e allo spettacolo che offrono i gayser al suo interno. Da non dimenticare anche la vicinanza con altri luoghi da visitare come il Ashton-Tetonia Trail State Park.

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Itinerari dell’architettura a Milano, i più belli

Sono passati ben 100 dall’istituzione dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, ed è per celebrare questo grande traguardo che il 2023 è stato dedicato alla scoperta degli edifici più iconici di Milano. In occasione della manifestazione chiamata “100 anni di architettura”, nascono tre nuovi itinerari che ci portano nei meandri della splendida città lombarda, alla scoperta dei suoi angoli più belli e dei palazzi che ne hanno segnato la storia.

L’itinerario degli anni ’30

Siamo nel pieno del fascismo, in un periodo storico dove l’edilizia è caratterizzata principalmente dalla costruzione di edifici pubblici: gli anni ’30 sono però, a Milano, incentrati soprattutto sulla riqualificazione del centro urbano. Questo primo itinerario vede dunque protagonisti alcune delle architetture ad oggi più suggestive della città. La prima tappa è la storica Università Cattolica del Sacro Cuore, uno dei più importanti istituti privati italiani: la sua sede venne istituita presso l’antico monastero cistercense dell’Abbazia di Sant’Ambrogio, per l’occasione ristrutturata da Giovanni Muzio.

Si passa poi a Piazza Affari e al suo affascinante Palazzo della Borsa (conosciuto anche come Palazzo Mezzanotte, dall’architetto che lo progettò all’inizio degli anni ’30). Fu sin dall’epoca simbolo dell’economia e della finanza non solo milanesi, ma anche italiane. L’itinerario prosegue con una tappa al Palazzo di Giustizia, l’imponente edificio costruito dall’architetto Marcello Piacentini. Infine, due altre opere di Giovanni Muzio: sono la Torre Turati, maestoso grattacielo affacciato su Piazza della Repubblica, e l’Auditorium Angelicum.

L’itinerario degli anni ’40

Il secondo itinerario ci porta alla scoperta dell’architettura degli anni ’40: ha inizio con le rovine di Via Sant’Agnese e con Casa Caccia Dominioni, situata in Piazza Sant’Ambrogio. Passando per Via Lanzone e per Corso Italia, si arriva poi a Piazza Velasca, uno dei luoghi di riqualificazione post-guerra (non vi era ancora la celebre Torre Velasca a svettare verso il cielo). Il percorso prosegue con Ca’ Granda, un tempo sede dell’Ospedale Maggiore di Milano e oggi dell’Università Statale: il palazzo venne restaurato negli anni ’40 da Liliana Grassi.

Un’altra tappa è quella che ci conduce in Corso Europa, dove Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti realizzarono numerosi complessi di edifici che vennero adibiti ad uffici. Fu invece Luigi Moretti a dare vita alla Casa Albergo di Via Corridoni, un enorme complesso abitativo voluto a seguito del secondo dopoguerra per ripopolare la città. Infine, si apre ai nostri occhi l’imponente Torre Monforte situata in Via Mascagni: venne costruita all’inizio degli anni ’50 su progetto dell’architetto Alessandro Pasquali.

L’itinerario degli anni ’50

Ora non ci resta che scoprire l’ultimo itinerario, che ci trascina negli splendidi anni ’50 per ammirare le architetture di Luigi Mattioni e Luigi Vietti. Si inizia da Torre Breda e dalla vicina Torre Turati, due grandi complessi abitati, per poi giungere davanti al caseggiato residenziale e commerciale di Piazza Stati Uniti d’America. È il turno di Palazzo Omsa e della Sede Liquigas, caratterizzati dalle linee pulite e squadrate. Il percorso prosegue con il Centro San Babila e il complesso della Racchetta, quindi ci si dirige verso il complesso per uffici e negozi di Via San Pietro all’Orto.

Un altro affascinante complesso, questa volta ad uso misto residenziale e commerciale, è quello di Via Pattari. Da questo, l’itinerario si snoda verso il Centro Diaz e l’edificio che ospita la Banca Popolare di Novara, per poi condurci verso altri due complessi residenziali e commerciali: sono quelli di Piazza San Simpliciano e quello di Piazza Paolo VI. Infine, non resta che ammirare il profilo imponente del Grattacielo Piaggio Marsano, in Corso Sempione.

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In crociera nell’estate 2024: i nuovi itinerari

È sempre tempo di pensare alla prossima estate e alle tanto attese vacanze da programmare: e, per chi ama il fascino intramontabile di una crociera, MSC Crociere ha appena aggiornato gli itinerari per il 2024.

In particolare, spicca un programma completamente rinnovato per MSC Musica nel Mediterraneo occidentale e un itinerario ripensato per MSC Opera alle isole greche.

MSC Musica: 7 notti alla scoperta delle mete più gettonate del Mediterraneo occidentale

Dal 13 maggio al 28 ottobre 2024, MSC Musica fa sognare in grande con una crociera di 7 notti verso alcune delle località più apprezzate del Mediterraneo occidentale, tra cui Genova, Cannes, Barcellona, Ibiza e Cagliari.

L’itinerario parte da Civitavecchia da cui gli ospiti possono fare tappa alla vicina Roma per godersi una giornata all’insegna delle bellezze della Città Eterna, con luoghi iconici come la Fontana di Trevi, il Colosseo, Piazza Navona, il Vaticano nonché mercati rionali, ristoranti tipici e gourmet e musei dal valore inestimabile.

Lo scalo successivo è a Genova, l’affascinante capoluogo ligure che vanta un centro storico Patrimonio UNESCO impreziosito dai “Palazzi dei Rolli”, magnifiche chiese, il famosissimo Acquario con il waterfront e vedute inimitabili sul porto antico.
Una tranquilla passeggiata in Via Garibaldi, uno sguardo all’imponente architettura del Duomo e una golosa sosta nei ristoranti e locali caratteristici completano una giornata unica.

Ecco poi l’opportunità di vivere un pomeriggio glamour in Costa Azzurra, a Cannes, celebre per il suo Festival del Cinema: è una città davvero magnetica che offre spiagge incontaminate, panorami mozzafiato, l’elegante Boulevard de la Croisette con negozi di lusso, ristoranti d’eccellenza, e le Suquet, il centro storico ricco di bellezza.

Il viaggio prosegue a Barcellona, perla della Catalogna, dove vivere esperienze che non si dimenticano: autentiche meraviglie architettoniche, tra cui l’iconica Sagrada Família di Gaudí, spiagge favolose, musei a non finire (tra cui va citato il Museo Picasso), il medievale Barric Gòtic e il rinomato viale delle Ramblas la rendono indimenticabile.

E che dire poi di Ibiza, che sa incantare i visitatori da tutto il mondo grazie alla vivace vita notturna, ai siti archeologici, a meravigliose spiagge e panorami incredibili? Una passeggiata per le vie lastricate del centro storico, un po’ di relax a Cala D’Hort e attività e intrattenimento per gli ospiti di ogni età.

Infine, ideale meta vacanziera è Cagliari, amata per il suo mare turchese, la storia millenaria, i tesori architettonici come il Castello medievale, il Duomo del XIII secolo e il Bastione di San Remy, e la deliziosa cucina sarda.

MSC Opera e l’incanto delle isole greche

Dal 12 maggio al 5 ottobre 2024, MSC Opera regala l’incanto delle isole greche partendo da Bari, antica città portuale che offre un piacevole mix di antico e moderno, e navigando con un nuovo itinerario con tappa al Pireo e la possibilità di visitare Atene, Santorini, Katakolon, Corfù e Cefalonia.

Il Pireo, sede del porto più grande della Grecia, è l’ideale per una fuga ad Atene, la capitale tra le città più antiche del mondo, ricca di monumenti di sicuro fascino tra cui svetta il Partenone, uno dei simboli del Paese.

E poi, rotta verso Santorini, acclamata per le candide spiagge, le bianche casette, le chiese dai tetti blu e le viste impagabili sul Mar Egeo, Katakolon, affascinante cittadina affacciata sul Mar Ionio e punto di accesso al rinomato sito di Olimpia, Patrimonio UNESCO, e le bellezze naturalistiche di Corfù, tra spiagge magnifiche, montagne, lussureggiante vegetazione e una capitale dal centro storico UNESCO.

Infine, non può fare a meno di incantare anche Cefalonia, un paradiso grazie alle insenature sabbiose, le grotte, le spiagge, i pittoreschi villaggi e le acque cristalline.

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Cammini itinerari Notizie Viaggi

I migliori Cammini da fare d’inverno in Italia

Il nostro Paese è ricco di itinerari che fanno la felicità dei viandanti, per la bellezza indescrivibile dei paesaggi e della storia in cui ci si imbatte, immergendosi a passo lento in scenari sorprendenti. Se il vostro desiderio è di pianificare un lungo weekend, un ponte o una pausa di quattro/cinque giorni immersi nella natura che ha tanto da offrire anche nei mesi autunnali e invernali, questi splendidi Cammini vi aspettano con tutte le loro meraviglie.

I Cammini del Nord Italia da fare questo autunno e inverno

Le guide di Terre di mezzo Editore propongono una selezione di Cammini del Nord Italia, perfetta per questo periodo dell’anno, con informazioni dettagliate sul percorso – cartine, altimetrie, dislivelli, ospitalità, servizi, descrizione del tracciato – e con suggerimenti per pianificarlo al meglio, oltre a una serie di spunti preziosi per personalizzare il proprio viaggio a seconda del tempo che si ha a disposizione, spesso proponendo itinerari tematici.

Ecco gli itinerari ideali per i camminatori che desiderano concedersi una pausa, in attesa di periodi di vacanza più duraturi, andando alla scoperta di territori che sanno regalare inaspettate suggestioni a ogni scorcio anche nella stagione fredda.

Il Grande Giro del Garda

Questo favoloso trekking si snoda attraverso l’intero perimetro del Lago di Garda, a cavallo tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto-Adige. Particolarmente adatto agli appassionati di storia e archeologia, grazie ai siti e ai musei presenti, è l’itinerario che, in quattro giorni, conduce attraverso la sponda sud-occidentale del lago, in cammino da Gardone Riviera a Peschiera del Garda. La vacanza perfetta in ogni stagione, inverno compreso.

Il Sentiero del Viandante

Il Sentiero del Viandante è un itinerario di 49 chilometri che collega Lecco a Colico e si sviluppa interamente nel bacino del Lago di Como. È percorribile da tutti in cinque tappe, mentre per i camminatori più allenati sono adatti anche tre giorni. In inverno è inoltre praticabile il Sentiero di Leonardo: 78 chilometri da Milano a Lecco, a piedi sul territorio attraversato dall’Adda e legato alla figura del geniale ingegnere Da Vinci. Un facile percorso, in gran parte pianeggiante o in leggera discesa, su fondo prevalentemente asfaltato, adatto a chiunque, sia a piedi sia in bicicletta, anche con bambini.

Il Cammino di San Colombano

Un’occasione per ripercorrere i passi del Santo, che dalle Alpi giunse nella Milano Longobarda e da lì, verso Bobbio, all’estremità settentrionale degli Appennini. Un cammino spirituale di 330 chilometri, dalla Svizzera all’incantevole borgo medievale in Emilia-Romagna. Per familiarizzare con questo tracciato si suggeriscono tre giorni attraverso le colline piacentine. Dalla pieve di Verdeto a Bobbio, lungo continui saliscendi, i colori del bosco in autunno regalano la vista di panorami meravigliosi.

CamminaForeste in Lombardia

Non solo città, fabbriche e campi: la Lombardia è ricca di boschi e luoghi da scoprire in un trekking mozzafiato tra montagne, pascoli e valli inondate di luce o nascoste come tesori. Nove itinerari a piedi, adatti a ogni tipo di camminatore, dal più esperto alle famiglie con bambini, che uniscono le venti foreste regionali collegando le sponde dei grandi laghi. Un itinerario adatto da percorrere anche in inverno, è quello che dall’Isola Boschina conduce al Lago di Garda: quattro tappe alla scoperta della Foresta della Carpaneta e della riserva naturale Bosco Fontana.

La Strada delle Abbazie

130 chilometri a piedi alle porte di Milano, per scoprire la sua campagna ed immergersi nel silenzio dei campi. Tre giorni di cammino, da Rozzano al capoluogo lombardo, seguendo tre corsi d’acqua – il Naviglio Pavese, il Naviglio di Bereguardo e il Naviglio Grande – fino all’abbazia di Morimondo. Inoltre, percorrendo le prime due tappe dell’itinerario, è possibile ammirare quattro fra i più bei gioielli dell’architettura sacra della zona: le abbazie di San Lorenzo in Monlué, Chiaravalle, Viboldone, e la basilica di Santa Maria in Calvenzano.

I Cammini di Oropa

Quattro percorsi verso il Santuario dedicato alla Madonna Nera. Una pausa dalle grandi città per beneficiare dell’immensità della spiritualità e della straordinaria natura alpina. Da Milano a Torino si può raggiungere in treno Santhià o Ivrea e mettersi in cammino verso Oropa. In quattro o cinque giorni si può vivere un’esperienza straordinaria nell’ambiente della Serra Morenica e del lago di Viverone, immergendosi nella spiritualità di Valperga con il Sacro Monte di Belmonte, il monastero di Bose e il santuario di Graglia, fino a raggiungere il più importante tempio mariano delle Alpi.

Il Cammino Balteo

Tra il corso lineare della Dora Baltea e i vigneti eroici strappati alla montagna, c’è un territorio ricco di storia e piccoli borghi, costruiti pietra su pietra da generazioni. Questo itinerario ad anello di 350 chilometri porta alla scoperta della Valle d’Aosta, da vivere ognuno al proprio passo. I camminatori possono esplorare questa regione anche in inverno, dedicandosi a passeggiate semplici, tra i vigneti di nebbiolo, che invitano a concludere le giornate con il buon cibo e il buon bere. Si cammina tra Pont-Saint-Martin e Donnas, si raggiunge poi Aosta in treno e La Salle in bus. Si prosegue quindi a piedi, alla scoperta del Blanc de Morgex et de La Salle fino a Morgex, e poi un altro viaggio in bus verso Aymavilles, per camminare fino ad Aosta in vista dei vigneti delle Crêtes.

La Via Francigena

Dalle Alpi a Roma a piedi, lungo il percorso degli antichi pellegrini sulle orme dell’arcivescovo Sigerico. La Via Francigena è un’avventura imperdibile anche in inverno. Per gli amanti dell’arte, si suggerisce il facile cammino lungo il tratto padano tra Pavia e Fidenza. Quattro giorni alla scoperta di alcuni tra i più importanti monumenti di arte medievale del Nord Italia, fra cui San Michele a Pavia, il duomo di Piacenza, l’abbazia di Chiaravalle della Colomba e il duomo di Fidenza.

Il Sentiero dei Ducati

Sulle tracce di Matilde di Canossa e dei Malaspina lungo i confini dei ducati che si contesero le terre di Emilia, Liguria e Toscana. 200 chilometri a piedi, da Reggio Emilia a Sarzana, dalla grande pianura al mare attraverso l’Appennino. Una proposta per un assaggio di questo itinerario, ed evitare gli ambienti montani durante l’inverno, è quella di percorrerlo a ritroso: da Sarzana quattro giorni di cammino fino a Casola in Lunigiana o Regnano Castello.

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Abu Dhabi Asia Idee di Viaggio itinerari Viaggi

Abu Dhabi effetto wow: un fascino che conquista tutti

È un fascino che conquista tutti quello di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, una meta ideale per vivere una vacanza al caldo eccezionale dimenticando i rigori dell’inverno.

Dai panorami mozzafiato disegnati dalle dune del deserto, parchi, montagne e spiagge, ai magnifici palazzi fino alle fortezze costiere passando per un ampia gamma di esperienze uniche nel loro genere, non manca proprio nulla per vivere giornate divertenti, emozionanti e avventurose.

Infatti, qualsiasi itinerario si scelga di seguire, ad Abu Dhabi “l’effetto wow” è assicurato.

Il Jebel Hafit Desert Park

A soli 90 minuti in auto dalla capitale, imperdibile è il Jebel Hafit Desert Park, dalla ricca storia e dai paesaggi incredibili, la lussureggiante “città giardino” di nove chilometri alla base della scoscesa montagna Jebel Hafit, la vetta più alta di Abu Dhabi da cui si gode di una vista a dir poco spettacolare, in particolare al tramonto.

Durante la visita, adatta anche a famiglie con bambini, è possibile esplorarne tutta la meraviglia a piedi, in mountain bike, a cavallo oppure sul dorso dei cammelli, e scoprire gli affascinanti resti archeologici che ne raccontano la storia a partire dagli 8000 anni fa del Neolitico e dalle tombe di Jebel Hafit di 5.000 anni scavate nel 1959 su richiesta di Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti.

Il Louvre Abu Dhabi

Tra i simboli dell’Emirato, il Louvre Abu Dhabi è il primo museo universale della regione ed è già di per sé un’opera d’arte: lo svettante tetto a cupola si ispira alle tradizionali foglie di palma ricoperte di paglia ed è costituito da 7.850 stelle singole ripetute in varie dimensioni e angolazioni, che formano un effetto “pioggia di luce” quando i raggi del sole lo illuminano.

Esplora i legami tra le civiltà del mondo durante i secoli e rivela storie di connessioni culturali: le sue gallerie ospitano opere di importanza storica e culturale di livello internazionale e non manca anche una sezione dedicata ai più piccoli.

L’esclusivo Liwa Nights

Il Liwa Nights, esclusivo rifugio glamping nel deserto, offre l’occasione irripetibile di sperimentare la vera cultura beduina soggiornando in uno scenario mozzafiato che ha fatto da sfondo a moltissimi film tra cui Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Presso la magica Oasi di Liwa è anche possibile provare il quad, fare un safari o cavalcare un cammello sulle dune, prima di trascorrere la serata a osservare le stelle sotto un limpido cielo invernale.

L’iconico Emirates Palace Mandarin Oriental

L’iconico Emirates Palace Mandarin Oriental è impreziosito da decorazioni con foglia d’oro e marmo e vanta quasi 1.000 lampadari in cristallo Swarovski.

La Emirates Palace Spa è pensata per prendersi cura di se stessi e riacquistare un senso di equilibrio e serenità: dalle tradizionali sale hammam dotate di vasche idromassaggio, alle sale vapore fino a una caleidoscopica grotta riscaldata in marmo e ghiaccio, offre esperienze luxury esclusive completate dalla pluripremiata “esperienza dell’oro“, che include un massaggio su tutto il corpo e un trattamento viso all’oro 24 carati.

Qasr Al Hosn, il monumento vivente

Impossibile non conoscere da vicino lo storico forte Qasr Al Hosn, “monumento vivente” della nazione che racconta appieno la storia di Abu Dhabi.

Situato nel cuore della città, incorpora la struttura più antica dell’isola, una torre di guardia in corallo e pietra marina edificata alla fine del XVIII secolo, e custodisce anche la Casa degli Artigiani, che celebra il patrimonio emiratino e la sua secolare tradizione artigiana.

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed e il Qasr Al Watan

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed è una delle più grandi meraviglie architettoniche della capitale, con le opere d’arte a mosaico in marmo, le piscine e le colonne incastonate di ametista e diaspro mentre il Qasr Al Watan è il palazzo presidenziale che invita a scoprire la ricca eredità di conoscenza e tradizione che ha plasmato il cammino degli Emirati, un’icona dello skyline cittadino.

Il SeaWorld Abu Dhabi

Infine, il SeaWorld Abu Dhabi è un parco a tema marino di nuova generazione che svela la profonda connessione tra la vita sulla terra e gli oceani.

Offre esperienze coinvolgenti per tutta la famiglia grazie a otto sezioni tematiche, con incontri ravvicinati con gli animali, emozionanti giostre, intrattenimento, nonché ristorazione e shopping senza pari.

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Yas Island, esplora l’isola del divertimento da casa con un tour virtuale

Magici paesaggi desertici e oasi di pace in lontananza si alternano a grattacieli e a eleganti quartieri dedicati all’intrattenimento: questa è Abu Dhabi e, siamo certi, non ha bisogno di presentazioni. La capitale degli Emirati Arabi Uniti, infatti, è un concentrato di meraviglie che incanta e sorprende a ogni passo e che consente ai viaggiatori di immergersi in uno scenario urbano mozzafiato che guarda al futuro senza mai dimenticare il passato.

Organizzare un viaggio ad Abu Dhabi è sempre un’ottima idea. Lo skyline scintillante, i grattacieli ultra moderni, le cupole di marmo e la Grande Moschea di Sheikh Zayed, il luogo di culto più importante dell’intero Paese: questi sono solo alcuni degli hot spot più significativi della capitale degli Emirati Arabi Uniti che meritano di essere visti almeno una volta nella vita.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere l’emirato, e questo porta il nome di Yas Island. Stiamo parlando di una straordinaria isola artificiale che è stata trasformata nella capitale del divertimento e dell’intrattenimento. Questa, infatti, ospita la pista di Formula 1 più costosa del mondo, un parco a tema della Warner Bros, un parco acquatico e un parco dedicato alla Scuderia Ferrari (il Ferrari World). E ora, potrete accedere a tutto questo, e da qualsiasi parte del mondo, grazie a un tour virtuale e immersivo che vi catapulterà nell’isola delle meraviglie.

Benvenuti a Yas Island

Parchi a tema, piste lussuose e intrattenimento per ogni età: questa è Yas Island, ed è l’isola che lascia il segno. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono destinate al divertimento. Oltre ai parchi divertimento e a tema già menzionati, l’isola ospita la Etihad Arena, una strepitosa area dedicata a concerti, spettacoli e manifestazioni di vario genere.

Le cose da fare sull’isola sono tantissime e, questo è chiaro, nessuna vi annoierà. Se l’idea di visitare Yas Island con la famiglia o con gli amici vi ha già conquistato, vi farà piacere sapere che adesso è possibile sbarcare virtualmente su questo lembo di terra e avere un accesso privilegiato alle attrazioni più importanti dell’intero emirato.

Grazie alla collaborazione tra il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi (DCT Abu Dhabi), Aldar, Miral, twofour54 ed Ethara, i viaggiatori di tutto il mondo potranno esplorare virtualmente uno dei più importanti centri di intrattenimento e di svago nel mondo. E magari farlo proprio in occasione dell’Abu Dhabi Grand Prix che si terrà tra il 24 e il 26 novembre. Non vi resta che scegliere il vostro avatar e prepararvi al viaggio.

Un viaggio virtuale e immersivo

Vi basterà un device e una connessione a internet per iniziare un viaggio straordinario alla scoperta dell’isola del divertimento. Tutto quello che dovete fare è collegarvi al sito dell’esperienza (Yas Island Roblox) e mettervi comodi.

L’avatar scelto inizierà l’avventura esplorando i luoghi più celebri dell’isola. Tra questi troviamo il regno oceanico del SeaWorld, il circuito di Formula 1 Yas Marina, l’Etihad Park e Aldar Square. Sarà inoltre possibile spostarsi ad Abu Dhabi per visitare alcune attrazioni turistiche iconiche come il Louvre o Mamsha Saadiyat, la passeggiata sul lungo mare.

Non è tutto perché oltre a passeggiare, a interagire con gli altri e a visitare i punti di interesse e di intrattenimento, i viaggiatori potranno vivere virtualmente le esperienze che l’isola offre. Un giro a bordo di un auto da corsa, per esempio, o uno spettacolo all’interno di un parco a tema. Sarà possibile, inoltre, anche cimentarsi nella costruzione di case sull’isola.

La vostra avventura a Yas Island comincia adesso. Buon viaggio!

Il tour virtuale di Yas Island

Fonte: Ufficio Stampa

Il tour virtuale di Yas Island