Categorie
capitali europee Europa itinerari culturali luoghi romantici Notizie Roma San Valentino vacanze romantiche Viaggi

Roma romantica: le attività da fare con il partner

San Valentino si avvicina, e non c’è niente di meglio che festeggiarlo con la propria dolce metà, magari regalandosi un bel viaggio di coppia alla scoperta di una delle città più romantiche d’Italia: stiamo parlando di Roma, che sin dall’antichità ha fatto sfondo ad alcune delle storie d’amore più belle (e travagliate) di tutti i tempi. Cosa visitare in un weekend nella capitale? Vediamo alcune tappe super romantiche e imperdibili.

Roma, la città dell’amore

Dal Colosseo alla Cupola di San Pietro, la città di Roma è ricca di monumenti storici di grandissimo fascino, che con occhio innamorato sembrano ancora più belli. Per un weekend fuori porta da trascorrere con il partner, non c’è niente di meglio: la capitale è un luogo magico, scrigno di antiche testimonianze del passato e fedele custode di tante storie d’amore che ci hanno commosso. Ripercorrendo questi posti meravigliosi, non possiamo che provare un brivido e rivivere emozioni intense. Ma quali sono le tappe assolutamente imperdibili per un viaggio romantico a Roma?

Il quartiere di Trastevere è uno dei più autentici e pittoreschi della Città Eterna, dove si respira un’atmosfera bohémien incantevole. Le sue stradine acciottolate, le antiche chiese e le ville nobiliari fanno da sfondo ad una vera e propria cartolina che vi lascerà ricordi indelebili nella memoria (e nel cuore). Da qui, raggiungere il Belvedere del Gianicolo è un attimo: la sua vista mozzafiato su gran parte della città di Roma non potrà che conquistarvi. Se volete sorprendere il vostro partner, siete davvero sulla strada giusta.

Un altro luogo incantevole è Villa Borghese, grande parco romano situato nel cuore della capitale. Tra i suoi sentieri alberati potrete respirare profumi inebrianti e ammirare fiori coloratissimi, passeggiando mano nella mano al tramonto. E per rendere il momento ancora più romantico, non vi resta che noleggiare una barca a remi e prendere il largo tra le acque turchesi del lago su cui si affaccia l’antico Tempio di Esculapio.  È questa la location ideale per una dichiarazione d’amore che non dimenticherete più.

Le tappe più romantiche di Roma

Naturalmente, ci sono molti altri luoghi romantici nella capitale. Uno di essi è la Fontana di Trevi, tappa obbligata per chi arriva a Roma: pur essendo sempre affollata dai turisti, continua ad essere la meta perfetta per un selfie con la propria dolce metà, immaginando di ripercorrere le orme di Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nel celebre film La Dolce Vita. Proprio a due passi, inoltre, c’è una piccola fonte chiamata “fontanella degli innamorati”. Secondo la leggenda, se una coppia si abbevera dalle sue acque rimarrà insieme per sempre.

Tra le antiche testimonianze più suggestive di Roma c’è poi il Colombario di Pomponius Hylas: misterioso e un po’ tenebroso, rappresenta le gesta del leggendario Orfeo e vi si possono ammirare scene del suo amore per Euridice. Infine, non si può certo lasciare Roma prima di aver passeggiato tra i suoi mille ponti ricchi di fascino e storia. Per gli innamorati, c’è Ponte Sisto: costruito in pietra nel lontano 1475, collega Trastevere alla sponda opposta del fiume e offre un panorama meraviglioso sul Cupolone – soprattutto al tramonto. E non dimentichiamo Ponte Milvio, ormai celebre per i lucchetti che, come simbolo d’amore, invadono il suo parapetto.

Categorie
Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Ungheria Viaggi

Veszprém, la città dell’Ungheria Capitale della Cultura 2023

A Nord del Lago Balaton, Veszprém è una tra le più belle (e sottovalutate) città dell’Ungheria. E, ora, insieme alla regione di Bakony-Balaton, è stata nominata Capitale europea della Cultura per il 2023. “Veszprém ha tutto il potenziale per aggiungere un importante significato alla cultura europea”, si legge sul sito dedicato a Veszprém Capitale Europea della Cultura 2023.

La sua è una storia antichissima, che corre indietro nel tempo, fino al primo re del Paese, Stefano I d’Ungheria: fu qui, infatti, che questo re cristiano sconfisse il pagano Koppány.

Una città ricca di storia

A Veszprém la storia ha lasciato traccia in ogni angolo: Si possono ammirare le prime pietre del castello costruito in città, le stradine strette coi loro edifici medievali, la prima cattedrale d’Ungheria, l’antica torre del fuoco e – ogni estate – si può prendere parte a uno splendido festival musicale che è un imperdibile appuntamento culturale del Paese. Vicina al Lago Balaton, la città ha un’atmosfera vivace, è ricca di musei e di teatri disseminati per le ville in collina.

Lago Balaton

Fonte: iStock

Il Lago Balaton, il “mare magiaro” dell’Ungheria

Cosa visitare a Veszprém

Innanzitutto, la Masterpiece Gallery, dedicata all’arte contemporanea ungherese e con un forte accento ai movimenti costruttivisti e astratti. C’è poi la Tejfalussy House, con la collezione della Beata Gisella di Baviera, o il Dezső Laczkó Museum, con la sua eclettica collezione di reperti archeologici ed etnografici, e la testimonianza di eventi sportivi del passato.

Gli eventi del 2023

Al via oltre 200 eventi che caratterizzano la città e i dintorni, raggruppati per campi culturali: musica, teatro, arte, danza, vino e gastronomia. Perché, al di là della bellezza del centro in sé, questa zona dell’Ungheria merita d’essere scoperta. Soprattutto la zona intorno al lago, uno specchio d’acqua dolce che è una rinomata località turistica, con spiagge, colline vulcaniche, località di villagiatura e hotel grattacieloi lungo i suoi 197 chilometri di costa.

Nove i cluster del 2023, che coprono tematiche diverse ma nello stesso tempo affini; troviamo così Music/City, che sintetizza l’intenzione degli organizzatori di fare di Veszprém (già Città della Musica per l’Unesco nel 2019) la città con il maggior numero di musicisti e cantanti di tutta l’Ungheria, oppure Region, alive che punta i riflettori sulle aree meno conosciute della regione al fine di porre le basi di una autentica e riconosciuta comunione di interessi che porterà l’intera zona oltre il 2023, riconoscendole una valenza culturale unica, vibrante e di altissimo livello.

Veszprem-ungheria

Fonte: @VEB2023 ECoC

A Veszprém la storia ha lasciato traccia in ogni angolo

Un altro tema importante è quello di Fragile Balaton, per diffondere e salvaguardare la storia e l’importanza del lago più grande d’Europa con il suo ecosistema e quello della zona circostante, e ancora, sempre legato al paesaggio e all’ambiente, Reflection, per immergersi nell’identità, nell’essenza e nelle origini del Paese.

La tematica sociale è anch’essa molto presente: l’interconnessione tra persone e la cultura della convivenza è evidenziata anche con il cluster Bridges, che mira a costruire ponti tra la città e la regione, tra la novità e la tradizione.

Veszprém Ungheria notte

Fonte: @Kovács Bálint

Le luci di Veszprém Capitale della cultura europea

Veszprém – Balaton 2023 non dimentica però il divertimento e la scoperta. I tre cluster The busy world of Veszprém, Out-of-the-Ordinary e Celebration investono sulla creatività dei giovani, sul rinnovamento degli spazi come sedi per l’arte e la connessione tra uomo e natura e sulla creazione di eventi per attirare e creare connessioni locali e internazionali.

Infine, Beyond, per strutturare un programma culturale che va oltre questo particolare riconoscimento, in modo da creare una base sicura per l’intensa e innovativa comunità di Veszprém e della regione per continuare a crescere e svilupparsi.

Veszprém Ungheria

Fonte: @Máhl Kornél

La bellezza di Veszprém in Ungheria
Categorie
capitali europee Europa eventi itinerari culturali Londra mostre Notizie Regno Unito Viaggi

Molto più di una mostra: Londra apre le porte del paradiso

Organizzare un viaggio a Londra, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. La capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito, infatti, è una città fervente e dinamica che non smette mai di incantare con quel ricchissimo patrimonio artistico, storico e culturale che gli appartiene.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dal Big Ben, l’iconica torre dell’orologio, passando per l’abbazia di Westminster e l’imponente Palazzo del Parlamento, e proseguendo per il Tamigi e la ruota panoramica London Eye.

Tuttavia, adesso, c’è un motivo in più per raggiungere la cosmopolita città inglese, ed è dato dall’inaugurazione di un’esposizione davvero sorprendente. Molto più di una mostra, Heaven’s Gate è una vera e propria esperienza immersiva che apre le porte del paradiso.

Londra apre le porte al paradiso

Se avete in mente di organizzare un viaggio a Londra questo inverno, allora non potete non inserire nel vostro itinerario anche una visita all’Outernet. Situato nel West End di Londra, questo quartiere interattivo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di tecnologia. Non è solo un’area adibita al divertimento e all’intrattenimento, ma si tratta del più grande spazio espositivo digitale in Europa che ospita i più grandi schermi a LED del mondo.

Schermi di altezze maestose e tunnel esclusivamente di luci a LED diventano così gli strumenti per raccontare, comunicare e condividere l’arte attraverso l’utilizzo della tecnologia. Ed è quello che sta succedendo anche adesso, in occasione dell’inaugurazione dell’opera d’arte immersiva e tridimensionale creata proprio da un artista italiano.

Il suo nome è Heaven’s Gate, ed è l’esibizione che porta la firma di Marco Brambilla. Un capolavoro visivo, immersivo e tridimensionale che viene proiettato, per la prima volta in Europa, proprio negli spazi dell’Outernet di Londra. Molto più di un’esposizione digitale, ma una vera e propria esperienza sensoriale e totale che consente agli ospiti di entrare, idealmente, in un paradiso.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’arte visiva, immersiva e tridimensionale di Marco Brambilla

Heaven’s Gate, la mostra immersiva di Marco Brambilla

È un capolavoro monumentale, digitale e sensoriale, quello che sta illuminando l’inverno della capitale del Regno Unito e gli spazi dell’Outernet di Londra. Dal 22 gennaio, e fino al 26 febbraio, l’opera dell’artista Marco Brambilla spalancherà le porte del cielo per garantire un accesso a cittadini e viaggiatori che giungeranno nel West End.

Creata come un’esperienza di virtual reality, l’opera si snoda verso l’alto grazie alla presenza di schermi da 16 k che occupano quattro piani dell’edificio. Le proiezioni sono intense, nitide ed emozionali, e rappresentano le ambientazioni tipiche della fabbrica dei sogni di Hollywood. Le immagini sono sontuose e opulenti, ma si tratta di una versione satirica di quelle stesse ambientazioni, che sono così belle, cariche e sature che diventano impossibili da sostenere.

L’opera prende vita all’interno degli spazi attraverso un video collage che presenta psichedeliche e iper saturate che raccontano i momenti iconici della storia del cinema, che salgono verso l’alto e in più livelli, restituendo una sensazione di vertigine e smarrimento e che offre, al contempo, una visione suggestiva e seducente.

Heaven’s Gate, come abbiamo anticipato, è stata inaugurata negli spazi dell’Outernet di Londra e sarà visitabile fine al 26 febbraio.

Heaven's Gate

Fonte: Getty Images

Heaven’s Gate, l’esperienza immersiva all’Outernet di Londra
Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Bergamo eventi itinerari culturali Lombardia Notizie Viaggi

Cosa vedere a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023

Il 2023 è l’anno in cui bisogna assolutamente visitare Bergamo, nominata Capitale italiana della Cultura, insieme a Brescia. Con un patrimonio storico e artistico incredibile, monumenti e attrazioni di ogni tipo, “la Città dei Mille” è la destinazione perfetta dove trascorrere un weekend ricco di eventi speciali, che portano anche alla scoperta di luoghi inediti. Ecco cosa fare e vedere assolutamente.

Musica e arte: gli eventi da non perdere a Bergamo

Dopo avervi parlato degli eventi imperdibili a Brescia, eccoci a Bergamo, legata a doppio filo alla “Leonessa d’Italia” da una comune visione che è alla base del concept della Città Illuminata, dove la cultura diventa strumento inclusivo e di potenziamento per rilanciare e rigenerare le comunità. Nel secondo weekend di inaugurazione della Capitale, la musica sarà protagonista della tre giorni “La città in festa”, insieme ad una serie di splendide iniziative e all’avvio del programma “family friendly”, il primo nella storia delle Capitali italiane della Cultura dedicato in particolare alle famiglie e agli spettatori più giovani.

Il 28 e 29 gennaio, musica e arte si fondono nella rassegna “Unexpected Jazz”, concerti jazz “in luoghi che non ti aspetti”, che si terranno in location d’eccezione di Città Bassa, poco note o normalmente non destinate ad eventi musicali, tra cui Sala degli Specchi di Palazzo Frizzoni, ex Diurno in piazza Dante, Chiesa del Monastero Matris Domini di via Locatelli, Chiesa del Monastero di San Benedetto in via Sant’Alessandro. Città Alta è, invece, il palcoscenico di “ImprovvisAzioni – Azioni Improvvise. Teatro Sociale in musica”, il format che prevede l’apertura del teatro con ingresso gratuito per un intero pomeriggio. Per chi ama le sorprese, ci sono i concerti “Sofar Sounds”, movimento di concerti segreti nato a Londra nel 2009, che organizza per l’occasione un evento musicale in un luogo segreto, che verrà comunicato solo a chi iscriverà alla serata.

Tra musei e biblioteche

All’Accademia Carrara fervono i lavori di rinnovamento, in vista della grande riapertura del 28 gennaio, quando verrà inaugurata la mostra “Cecco del Caravaggio. L’Allievo Modello”, allestita fino al 4 giugno. L’aggiornamento del museo, in occasione di Bergamo Brescia Capitali della Cultura, ha tra gli obiettivi non solo conservazione, studio, ricerca, promozione e divulgazione, ma anche maggiore flessibilità e attrattività, grazie a nuove idee e a un importante investimento economico in un’ottica di sostenibilità e proiezione verso il futuro.

Da cogliere al volo anche l’occasione di una visita al Museo di Scienze Naturali e al Museo e Tesoro della Cattedrale, che continueranno la loro partecipazione alle giornate inaugurali mantenendo l’ingresso gratuito sia sabato 28 che domenica 29, comprese alcune visite guidate. Ai musei istituzionali si affiancano nuove mostre inaugurate per l’occasione, come il nuovo e affascinante spazio espositivo Cordani in via Moroni, dedicato al lavoro di Gianriccardo Piccoli, e la mostra “Fiberstorming” all’Ex Ateneo, che racconta il meglio dell’arte tessile, con una particolare attenzione a giovani artisti bergamaschi.

Particolarmente interessante anche la programmazione del Sistema Bibliotecario Urbano, che sabato 28 gennaio propone la giornata “Porte Aperte”, con tante attività dedicate a bambini e bambine in tutte le biblioteche dei quartieri. È, inoltre prevista un’apertura pomeridiana straordinaria della Biblioteca Galizzi di Loreto, molto amata dai più piccoli, mentre la Biblioteca Civica “Angelo Mai” guiderà il pubblico affezionato in un itinerario tra i tesori di Palazzo Nuovo.

Andare alla scoperta dei maestri artigiani bergamaschi

Tra le novità da non perdere a Bergamo c’è la possibilità di conoscere da vicino l’artigianato artistico bergamasco. Nelle giornate inaugurali della Capitale Italiana della Cultura si propone, infatti, una selezione delle botteghe artigiane della città,  dall’oreficeria alla ceramica, dalla liuteria al mosaico, dalla sartoria al restauro del metallo, fino all’ebanisteria. Il percorso di visita è libero e offre la possibilità di recarsi direttamente negli atelier per conoscere i maestri artigiani, ammirare i loro prodotti e scoprire tutti i segreti del loro lavoro. La piattaforma Wellmade, progetto digitale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, mette a disposizione un sito e una app per intercettare i migliori artigiani in Italia e creare itinerari personalizzati per visitare le botteghe più interessanti.

Divertirsi con le creazioni artistiche del Théâtre de la Toupine

Durante la tre giorni “La città in festa”, il programma dedicato alle giornate inaugurali della Capitale Italiana della Cultura, approderanno a Bergamo le creazioni artistiche del Théâtre de la Toupine. Vere e proprie sculture realizzate con oggetti bizzarri, legno recuperato dai fiumi e materiali eterogenei, collocate in Piazza Dante e in due parchi cittadini, che potranno essere utilizzate dai bambini come vere giostrine da parco e prendere vita grazie all’interazione del pubblico adulto. Magiche sculture ecologiche, giochi ambulanti, macchine teatrali e curiosità vaganti per il divertimento dei piccoli e degli adulti.

Il primo programma dedicato alle famiglie

Tante e inedite le iniziative dedicate alle famiglie. Nel weekend del 27 e 29 gennaio si accenderanno i riflettori su “Che spettacolo il 2023!”, il primo programma ‘family friendly’ di una Capitale Italiana della Cultura, un progetto nato dalla co-progettazione fra gli enti dei due territori che si occupano di teatro ragazzi e gli Assessorati alla Cultura di Bergamo e di Brescia, che propone un calendario ricchissimo e multiforme, in cui sono raccolte tutte le attività dedicate ai più piccoli, tra teatro, lettura, cinema, storia, scienza. Con uno sguardo alle nuove generazioni, la Capitale 2023 dedica un palinsesto che prevede una selezione di spettacoli ed eventi dedicati agli spettatori che inizieranno la loro vita culturale proprio con BGBS2023. Un’offerta che si distingue per l’appeal internazionale e darà vita al Passaporto culturale della Capitale, uno strumento che mira a raggiungere le nuove genreazioni con un supporto digitale e analogico.

Effetto Capitale Italiana della Cultura: boom di prenotazioni

Stando a quanto riporta Airbnb, cresce la ricerca di alloggi a Bergamo per il 2023, quasi duplicata rispetto allo scorso anno, con picchi nei primi giorni di gennaio e nel primo weekend di aprile. Per le due città designate per la prima volta insieme Capitali Italiane della Cultura, la parola d’ordine dei prossimi dodici mesi è la valorizzazione della storia e del patrimonio artistico per incentivare l’incremento del turismo culturale. Per quanto riguarda gli arrivi, a prevalere è il turismo domestico, mentre i dati raccontano come brasiliani e americani si posizionano al secondo e terzo posto nella top 5 dei viaggiatori che stanno valutando un soggiorno, seguiti a livello europeo da tedeschi e francesi.

Categorie
Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Portogallo valli Viaggi viaggiare

Valle del Douro, come fare un viaggio in un dipinto

Una terra dal fascino unico, in cui scoprire bellezze paesaggistiche che lasciano senza fiato ed eccellenze del territorio che inebriano i sensi. La Valle del Douro, in Portogallo, è davvero una località da ammirare in ogni sua più piccola sfaccettatura, soprattutto se si è amanti del vino e delle sue infinite sfumature di gusto e di profumo.

Un viaggio nella bellezza più autentica nella parte più settentrionale del Portogallo e che vi farà scoprire uno dei luoghi più belli e affascinanti di questo Paese, tra vigneti terrazzati che cadono a strapiombo sulle rive del fiume omonimo, colline e vedute suggestive che sanno sedurre come fossero state dipinte dalle abili mani di un pittore.

Valle del Douro, cosa vedere

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la Valle del Douro è davvero un concentrato di meraviglie da cui lasciarsi conquistare e che si caratterizza, oltre per i suoi colori unici, per il suo caratteristico paesaggio che muta costantemente via via che ci si avvicina al confine con la Spagna, regalando scenari magici a chi vi si reca e la possibilità di visitare mille posti diversi in uno.

Ma la Valle del Douro non è solo fascino e paesaggi da sogno, è anche una meta in cui scoprire la bellezza delle città portoghesi e la loro incredibile energia. Come quella che si può vivere visitando Porto, una località dalla bellezza indescrivibile, in cui si intrecciano architetture e atmosfere caratteristiche, quasi come fossero uscite da una libro di fiabe. E meta in cui godere di una delle eccellenze del luogo, il famoso vino liquoroso omonimo alla città e i vini del Douro, specialità di questa zona del Portogallo ed eccellenze amate nel mondo.

Qui, nel centro della città, potrete anche passeggiare tra le incantevoli viuzze che la attraversano e la animano o godere del paesaggio del lungofiume, fino a far visita all’antica Vila Nova de Gaia, in cui nelle numerose e particolari cantine è possibile degustare le tante e tutte buonissime varietà del vino di punta della città. Ma non solo.

In viaggio nelle Valle del Douro

Percorrendo la suggestiva Route 222, considerata una delle più belle strade al mondo proprio per i meravigliosi panorami che è in grado di regalare a chi la attraversa, è possibile partire da Porto e raggiungere altre due splendide località della Valle del Douro, Peso da Régua e Pinhão, con le sue incredibili cantine, costeggiando tutto il fiume Douro e lasciandosi trasportare dalle emozioni uniche che sa suscitare.

Una terra e zone d’eccellenza del Portogallo, tra natura, tradizioni, arte e importanti resti del passato, come quelli visitabili a Vila Nova de Foz Côa, un suggestivo paesino in cui sorge una scoperta archeologica unica, una grotta con tracce di arte rupestre risalente all’età preistorica. Resti e peculiarità che rendono la Valle del Douro una perla del Portogallo e una meta che vale la pena di visitare, organizzando un tour in macchina, per esplorarne ogni singolo sorcio in totale autonomia, o prendendo parte a una mini crociera sul fiume Douro, prendendosi il tempo necessario per osservare tutti i magnifici colori che si susseguono in questa località portoghese dal fascino suggestivo.

Un’occasione e una meta unica per vivere un viaggio che non potrete mai più dimenticare e fare il pieno di immagini da sogno ed esperienze eccezionali.

Categorie
Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Slovenia Viaggi

Città e Culture, la Slovenia è il paradiso perfetto per tutti

È un Paese non troppo esteso, a due passi dall’Italia e considerato il Cuore Verde d’Europa. Un piccolo scrigno di tesori millenari con diverse attrazioni culturali tutte da scoprire, ma anche il luogo perfetto in cui ognuno di noi può trovare qualcosa per se stesso. Questo e molto altro è la Slovenia, crocevia di nazioni e regioni la cui cultura apre le porte ai viaggiatori di tutto il mondo grazie alla creatività artistica, all’architettura, alla storia, alle tradizioni, al modo di vivere moderno, al poter essere veramente liberi di esplorare, indulgere e andare con il proprio istinto.

Slovenia: Paese con una ricca tradizione culturale

L’offerta culturale della Slovenia è davvero invidiabile. Impossibile non rimanere affascinati dalla cultura e dalla lingua. Vi basti pensare che nella Grotta di Divje Babe, nella zona occidentale del Paese, nel 1995 è stato rinvenuto un reperto di straordinaria importanza: il flauto di Neanderthal risalente, molto probabilmente, a più di 50.000 anni fa. Un ritrovamento che possiamo definire lo strumento musicale più antico del mondo, un qualcosa che ha dato vita a una delle arti più belle che esistano. Oggi questo prezioso reperto potete visitarlo nel Museo Nazionale della Slovenia, a Lubiana.

Non meno rilevante è stata la scoperta della ruota di legno con asse che vanta più di 5.000 anni di storia, la più antica del mondo, ritrovata a seguito dell’esplorazione della cultura palafitticola della palude della Capitale slovena. Oggi è in esposizione in una mostra permanente nel Museo Civico di Lubiana.

I primati non sono finiti qui perché la Slovenia sfoggia persino la vite più antica del pianeta con i suoi 5 secoli di età. Si trova a Maribor, un delizioso centro urbano ricco di tesori culturali e architettonici, che si rivela anche la meta perfetta per gli amanti del buon bere. La Vecchia Vite è ancora in grado di produrre frutti pregiati ed è sopravvissuta dalla fine del Medioevo fino a oggi nonostante le battaglie feroci nelle sue vicinanze.

Sapete, nonostante le minute dimensioni, quanti siti Patrimonio Unesco conta la Slovenia? Ben 9! Una tra questi è la più datata città mineraria del Paese, Idrija, dove prende vita la seconda miniera di mercurio più antica del mondo, operativa per oltre 500 anni.

Poi le Grotte di San Canziano, un regno di stalattiti e stalagmiti che hanno l’onore di ospitare il canyon sotterraneo più profondo d’Europa; la palude di Lubiana legata all’antica civiltà palafitticola; la foresta vergine di faggi di Krokar con il Monte Nevoso; infine le opere di Jože Plečnik a Lubiana, un architetto che concepì appositamente una città adattata ai bisogni fisici e spirituali.

Ma non è finita qui perché per scoprire la ricca cultura della Slovenia ci sono anche 150 castelli e le prove che questo territorio fu abitato già ai tempi della preistoria.

In Slovenia è come camminare nella storia

Seppur piccole su scala globale, le città slovene offrono tutto ciò che ci si aspetta dalla vita cittadina: musei, gallerie, teatri, mostre, chiese e castelli. Così come sono ricche di resti dell’antichità, di centri storici medievali, ma anche di feste ed eventi.

Per i più curiosi ci sono persino i mercati e i parchi, come incredibili spazi della cultura urbana innovativa. E poi visite guidate a tema, storie speciali in popolari escape room e programmi giocosi per scoprire i segreti nascosti delle varie città.

Da non lasciarsi scappare, per esempio, sono i castelli della Slovenia che sono sorti in diversi periodi del Medioevo, nel Rinascimento e nel periodo barocco, anche se le prime tracce della loro costruzione si trovano persino in tempi più datati. Centinaia di questi prendono vita tra i sinuosi paesaggi della campagna slovena, e molti di loro hanno avuto vicende imprevedibili. Vi basti pensare al Castello di Bled che possiamo tradurre come l’immagine del paradiso, un maniero che domina dall’alto della scogliera il romantico lago con l’isola. Oppure il Castello di Predjama, un incredibile edificio rupestre che mostra un equilibrio apparentemente precario e che domina l’irresistibile verde sottostante.

Poi ancora le gallerie e i musei dove sono conservati oggetti che testimoniano come già dall’antichità questo territorio fosse notevolmente integrato nel contesto internazionale. Imperdibile è il Museo Nazionale della Slovenia dove viene conservato il flauto di cui vi abbiamo parlato sopra, ma anche la situla di Vače, un nastrino d’oro del XII o XIII secolo a. C. ritrovato vicino Litija nella Slovenia Centrale, e molto altro ancora. La Galleria Nazionale, invece, è il posto perfetto per chi vuole conoscere le perle dell’arte slovena, a partire dal XII fino al XX secolo.

Avrete modo di camminare nella storia della Slovenia anche grazie alle sue attrazioni più iconiche come le Grotte di Postumia, tra le più visitate al mondo. Le potrete scoprire a bordo di un trenino sotterraneo che conduce alla prima ferrovia scavata nella terra di tutto il globo, insieme a stalattiti millenarie, grandi sale e tunnel nascosti.

Poi ancora Lipica, nel Carso, dove prende vita la più antica scuderia europea, un monumento storico e culturale che colpisce per le sue esperienze equestri e le particolarità della regione in cui si trova. Così come le saline di Pirano dove ancora oggi si produce il sale, ma anche l’eccezionale fior di sale. Inoltre, questa è anche la città più bella della costa slovena. Poi la Valle dell’Isonzo che è attraversata da uno dei fiumi alpini più suggestivi e meglio conservati d’Europa, l’altopiano Velika Planina che cela uno dei più grandi insediamenti malghivi del Vecchio Continente e Logarska dolina, una più belle valli glaciali alpine che esistano.

Infine, non può mancare una passeggiata nella storia attraverso la Slovenia di Plečnik a Lubiana con i famosi Tre Ponti che attraversano il fiume Ljubljanica, il mercato coperto, la Biblioteca nazionale e universitaria, Križanke e molto altro ancora. Capolavori che si possono ammirare anche in altre località del Paese.

Le città slovene che sorprendono con il patrimonio di diverse epoche storiche

La grandissima cultura di questo Paese sembra non finire mai anche grazie alle sue città storiche che conservano il patrimonio di diverse epoche passate.

Una di queste è Celje, una località dominata dal castello di Stari Grad che è il più grande maniero medievale della Slovenia. Poi Brežice, un luogo che oggi è anche famoso come città della poesia e del vino, dove svetta Ptuj, il maestoso castello che è stato eretto in quello che è il più antico centro urbano sloveno.

Bellissime anche Škofja Loka, una delle città medievali più autentiche di tutta Europa, e Kamnik che protegge gelosamente ben tre complessi di castelli. Uno di questi offre una vista pittoresca della storia, l’altro uno splendido panorama sulle vette circostanti e il terzo stimola l’immaginazione umana con la leggenda di Veronika.

L’enogastronomia, vera perla slovena

Per dire di essere stati davvero in un posto e conoscerlo come si deve è importante scoprire la sua enogastronomia. La Slovenia, nemmeno in questo, ha qualcosa da invidiare a tanti altri Paesi del mondo e in numeri non mentono: ben 24 regioni gastronomiche e 3 distretti vinicoli.

Ogni giorno, in sostanza, avrete l’opportunità di provare qualcosa di nuovo, ma sempre altamente genuino e naturale. Se la vostra meta sarà Lubiana, per esempio, potrete scoprire l’Open Kitchen, un mercato con una varietà di prelibatezze culinarie che vanno dalla cucina tradizionale slovena alla cucina mondiale.

Allo stesso tempo, i più curiosi potranno trovare pane per i loro denti grazie all’ospitalità della migliore chef donna del mondo, ma anche di altri colleghi che creano una cucina originale degna di titoli prestigiosi e riconoscimenti mondiali.

La natura della Slovenia

Città e culture che si intrecciano ma, come vi abbiamo detto sopra, la Slovenia è il Cuore Verde d’Europa, e quindi un Paese in cui la natura domina incontrastata e che offre diverse possibili esperienze.

Per esempio, da queste parti prendono vita una valanga di sentieri interessanti dal punto di vista tematico e tutti diversificati. Tragitti che portano alla scoperta delle valli alpine, di zone collinari e idilliache pianure.

Tra gli itinerari da percorrere assolutamente c’è il Sentiero circolare sul Triglav che gli sloveni credono fermamente sia da fare almeno una volta nella vita. Ma del resto è la vetta più alta del Paese che passa attraverso le malghe di Bohinj e pittoreschi laghi che entrano dritti nel cuore.

Ma sapete quel è il fatto più sorprendente? Seppur piccola, in Slovenia c’è qualsiasi cosa: mare, montagne, ripidi pendii e immense vallate, meraviglie di Madre Terra che ci mettono in stretto contatto con la natura.

Inoltre, è il Paese perfetto per chi ama viaggiare responsabilmente. Vi basti pensare che attualmente sono 60 le destinazioni che vantano un marchio sostenibile, Slovenia Green, di cui 4 di platino, 22 d’oro, 10 d’argento e 22 di bronzo.

La Slovenia è stata anche il Primo Paese al mondo a ottenere il titolo di Destinazione Verde, un posto in cui la natura incontaminata incoraggia ad agire in modo responsabile.

E poi le terme, in quanto in tutto il territorio sgorgano acque curative, fonte di salute e relax. I centri termali si trovano nel verde della Pianura Pannonica, del Carso, delle Alpi o del Mediterraneo.

Poi ancora dalle cime delle montagne o di una collina, a piedi o in bicicletta, con un paio di sci a tutte le età, a cavallo nei verdi boschi o su una riva o sui campi da golf, tutto parla di adrenalina. Qualunque sia la stagione, la Slovenia offre opportunità 365 giorni l’anno. Il merito è anche del suo paesaggio diversificato che dà vita a infinite occasioni per esperienze attive all’aria aperta.

Durante la stagione più fredda sciatori, snowboarder e altri appassionati di attività invernali possono godersi la neve, ma anche andare in bicicletta e camminare ovunque vogliano. La primavera, è la stagione ideale per escursionisti e appassionati di mountain bike, così come per gli arrampicatori che cercano sfide sui ripidi pendii rocciosi vicino alla costa.

Con l’arrivo dell’estate, è possibile trovare refrigerio nella freschezza delle montagne, mare, laghi e fiumi. Senza dimenticare i boschi verdi che offrono una piacevole ombra per una passeggiata. Infine l’autunno, dove si può scorrazzare in bici tra i vigneti o a piedi tra le migliaia di sfumature di colori del periodo.

In tutte le stagioni, infine, potrete scoprire il prezioso mondo sotterraneo, i pittoreschi borghi e le graziose città ricche di vitalità, gallerie, musei e speciali esperienze di vacanza.

In collaborazione con Ente del Turismo Sloveno

Categorie
feste itinerari culturali Notizie tradizioni Viaggi

Dalla festa dei folli al Carnevale Ambrosiano: storie, tradizioni e celebrazioni

Quando il calendario segna la fine di gennaio, ci ricorda non solo l’avvicinarsi della stagione delle grandi fioriture, ma anche l’arrivo di un periodo sorprendente, fatto di festeggiamenti folli, celebrazioni ironiche e irriverenti e tanto divertimento. Stiamo parlando del Carnevale, quel momento dell’anno dove tutto, o quasi, è concesso.

Una festa, questa antichissima e secolare, che affonda le sue origini in tempi lontani. Se è vero che oggi i festeggiamenti sono legati al mondo cattolico e al cristianesimo, è altrettanto vero che il folclore che appartiene al Carnevale è indissolubilmente legato ai lontani saturnali, le festività romane organizzate in onore del dio Saturno.

Sono molte le persone che durante questo periodo si mettono in viaggio, per perdersi e immergersi in tutte quelle atmosfere festose che, col tempo, sono diventate davvero iconiche. Ne sono un esempio il romantico ed elegante carnevale di Venezia, così come quello di Rio o di New Orleans. Ma c’è un altro evento tutto da scoprire, che differisce da quello romano che siamo soliti festeggiare, e che ci porta direttamente nella città di Milano. Stiamo parlando del Carnevale Ambrosiano.

C’era una volta la festa dei folli

Chi conosce bene Milano, o chi ci ha trascorso del tempo in città, avrà sicuramente celebrato almeno una volta nella vita il Carnevale Ambrosiano. Cambiano le date, ma anche le tradizioni che si celano dietro a questa festa e che differiscono da quello romano, che è in assoluto il più festeggiato.

I rito ambrosiano è perpetuato nelle chiese dell’arcidiocesi di Milano, e nelle diocesi dei territori vicini. La differenza più grande che emerge sta proprio nelle date che lo riguardano. L’ultimo giorno di Carnevale, infatti, non è il martedì grasso, ma il sabato.

Secondo gli storici, le origini del Carnevale Ambrosiano sono direttamente collegate alla figura di Sant’Ambrogio e alla sua richiesta di celebrare la Quaresima al suo ritorno dal pellegrinaggio. Secondo altri studiosi, invece, i riti vennero posticipati a causa di guerre e carestie che invasero la città proprio durante il periodo delle celebrazioni.

Sono diverse le fonti che parlano del Carnevale Ambrosiano già nel Medioevo. Conosciuto come festa dei folli, questo periodo inaugurava tutta una serie di feste irriverenti, ironiche e a tratti scandalose, che portavano in scena il capovolgimento dell’ordine societario. I poveri diventavano re, mentre i più ricchi e i personaggi altolocati era destinati a trasformarsi negli oggetti dello scherno.

Nonostante la celebrazione sia stata più volte censurata e bandita, a causa dei numerosi sbeffeggiamenti, la festa è sopravvissuta almeno fino al XVI secolo, per poi assumere le sembianze che conosciamo noi oggi.

Come e dove celebrare il Carnevale Ambrosiano

Oggi il Carnevale Ambrosiano segue molte delle tradizioni di quello romano che solitamente celebriamo. Carri allegorici, parate e feste si snodano nella città di Milano e nei territori di alcune diocesi limitrofe. Non mancano neanche i dolci caratteristici come le chiacchiere di Carnevale e i tortelli.

Come succede nel resto d’Italia e del mondo, infatti, parate e sfilate inondano il centro cittadino e i quartieri di Milano ospitando ogni anno un tema diverso. Solo che la data cambia: non si scende in strada il martedì grasso, ma il sabato successivo.

Se volete unirvi alle celebrazioni del Carnevale Ambrosiano quest’anno, la data da segnare in agenda è quella del 25 febbraio 2023. Non dimenticate di indossare la vostra maschera più bella!

Categorie
itinerari culturali Viaggi Wanderlust

Notti a testa in su, per ammirare il cielo stellato più bello del mondo

Poche cose al mondo sanno emozionare come fa il cielo quando il sole lascia spazio al crepuscolo e si trasforma nel palcoscenico dello spettacolo più straordinario di una vita intera.

Stelle luminose, fisse e cadenti, pianeti che danzano e si avvicinano gli uni agli altri, eclissi, sciami meteorici e la luminosa Luna: questo è il grande show che prende vita proprio sopra le nostre teste ogni notte. Uno spettacolo che da tempi immemori ispira e suggestiona artisti, poeti, musicisti e pittori, lo stesso che ci spinge a metterci in viaggio alla ricerca dei luoghi bui e privi di inquinamento luminoso.

E se è una notte indimenticabile a testa in su che volete trascorrere, allora quello verso l’Isola di Man è il viaggio destinato a sorprendervi. Perché è qui che si trova il cielo stellato più bello del mondo.

Notte all’Isola di Man: un’esperienza magica

Il nostro viaggio di oggi ci conduce verso una destinazione affascinante e suggestiva, un lembo di terra situato nel Mare d’Irlanda, tra l’Inghilterra e l’isola di smeraldo. Proprio qui, sull’Isola di Man, una natura selvaggia e incontaminata accoglie tutti i viaggiatori che sono alla ricerca di paesaggi idilliaci e primordiali.

Scogliere aspre e impervie, castelli medievali che si stagliano su paesaggi rurali che si perdono all’orizzonte, proprio lì dove le montagne incorniciano le visioni più belle di una vita intera. Se di giorno l’invito è quello di andare alla scoperta di tutti i tesori preziosi custoditi dall’isola, già designata come Biosfera dall’Unesco per la biodiversità che ospita e la bellezza naturale che la caratterizza, di notte il consiglio è quello di mettersi comodi e di ammirare lo show più straordinario di sempre che prende vita sopra le nostre teste.

Priva di inquinamento luminoso, infatti, l’isola si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo onirico, quello del cielo stellato. Pianeti, costellazioni ed eventi celesti illuminano di magia le notti sull’Isola di Man mettendo in scena la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo.

Il cielo stellato dell'Isola di Man

Fonte: IPA

Il cielo stellato dell’Isola di Man

Il luogo migliore dove osservare le stelle

Se siete appassionati di cieli notturni, e volete lasciarvi suggestionare dagli spettacoli messi in scena sopra le nostre teste, allora l’Isola di Man è il posto giusto da raggiungere. A confermarlo sono le fotografie scattate dagli astronomi sull’isola, le stesse che mostrano tutta la bellezza delle visioni che si palesano dopo il tramonto.

Che è questo il luogo migliore dove ammirare le stelle, soprattutto in inverno, non ci sono dubbi secondo l’astronomo Howard Parkin, co-fondatore e vicepresidente della Isle of Man Astronomical Society. Proprio lui ha scelto questo luogo, insieme ad altri astronomi, per studiare astri, pianeti e corpi celesti nelle migliori condizioni.

L’Isola di Man, infatti, vanta 26 siti Dark Sky Discovery, luoghi perfetti per ammirare le stelle, dove la limpidezza del cielo notturno non è intaccata dall’inquinamento luminoso che è quasi o totalmente assente. Queste condizioni permetto ai cittadini e ai viaggiatori di godere di visioni sublimi, sia a occhio nudo, che con l’ausilio di attrezzatura specifica come binocoli o telescopi.

Questi punti strategici di osservazione permettono inoltre di godere di una visione privilegiata della nostra meravigliosa Galassia: la Via Lattea. Questa può essere ammirata solo in condizioni di estremo buio, e ciò quando il nostro satellite naturale si trova nella fase del novilunio. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare il più grande spettacolo a testa in su.

Isola di Man, cielo stellato

Fonte: IPA

Isola di Man, cielo stellato
Categorie
itinerari culturali montagna Posti incredibili vacanza natura Viaggi

Come in un quadro: le montagne che sembrano dipinte da un artista

Sono tante le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, e sono le stesse che ogni giorno ci invitano ad andare alla scoperta del nostro pianeta, a muoverci in lungo e in largo per vivere avventure all’insegna della grande bellezza messa in scena da Madre Natura.

È proprio lei, infatti, a creare spettacoli di immensa meraviglia, capolavori visivi che lasciano senza fiato e che sono così straordinari da non sembrare reali.

I luoghi plasmati sapientemente dalla natura, da raggiungere ed esplorare, sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare, ma ne esiste uno che, più degli altri, ha catturato la nostra attenzione. Si tratta dei Monti Arcobaleno, così ribattezzati per quelle montagne colorate che sembrano dipinte da un artista.

Il più grande capolavoro visivo della natura si trova in Cina

Il nostro viaggio di oggi, quello che ci conduce alla scoperta di uno dei più grandi capolavori creati da Madre Natura, ci porta direttamente in Cina. Percorrendo le celebri tappe dell’antica Via della Seta, è possibile raggiungere Zhangye, in provincia di Gansu. È proprio qui, nella zona nord ovest della città, che ci si ritrova al cospetto del grandioso Parco geologico nazionale del Danxia cinese, un’area protetta che si snoda per oltre 500 chilometri e che ospita uno degli spettacoli più straordinari del mondo.

Qui, infatti, si innalzano verso il cielo dei massicci montuosi che non assomigliano a niente di tutto ciò che abbiamo visto nella vita fino a questo momento. Le montagne del parco, infatti, brillano sotto il sole mostrando il loro volto più bello, quello caratterizzato da colori cangianti, nitidi e vivaci che sembrano dipinti da un artista. Non si tratta però dell’opera dell’uomo, ma della natura che ha creato uno degli scenari più belli del nostro mondo.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye

Le montagne che sembrano dipinte da un artista

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye ha su di sé l’attenzione di persone di tutto il mondo. Non solo turisti, viaggiatori e appassionati della natura, ma anche studiosi e geologi da sempre affascinati dalla peculiarità di queste formazioni rocciose.

Queste montagne, ribattezzate Monti Arcobaleno per via dei colori brillanti che le caratterizzano, si sono create migliaia di anni fa a seguito dell’erosione dell’arenaria rossa. Sono stati il vento, la pioggia e gli altri agenti atmosferici a modellare le forme, mentre il deposito dei materiali ha contribuito a creare dei strati colorati che si sono sovrapposti nei secoli. Appare così, alla vista, uno scenario favolistico che illumina lo sguardo dei viaggiatori, e di chiunque raggiunga questo parco, con mille sfumature di rosso, di viola, di argento e di giallo.

Non sono solo i colori a incantare, ma anche le forme bizzarre che si possono ammirare raggiungendo la sezione del parco denominata BingGou Danxia, proprio lì dove i massicci montuosi assumono forme e lineamenti che rimandano all’immaginario onirico.

Visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye è una vera e propria esperienza sensoriale ed emozionale, da vivere in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Dall’alba al tramonto, infatti, i Monti Arcobaleno diventano il palcoscenico di uno spettacolo di luci e colori che segue il movimento del sole.

Come visitare il Parco geologico nazionale del Danxia cinese di Zhangye

Il Parco geologico nazionale del Danxia cinese si trova ad appena 30 minuti di auto dalla città di Zhangye. Per esplorarlo è necessario seguire dei sentieri predisposti intervallati da diverse piattaforme panoramiche che permettono di ammirare lo scenario da una posizione privilegiata. A disposizione dei visitatori, inoltre, ci sono delle navette che facilitano gli spostamenti da una parte all’altra del parco.

Monti Arcobaleno, Zhangye

Fonte: iStock

Monti Arcobaleno, Zhangye
Categorie
itinerari culturali mete storiche musei Notizie siti archeologici Viaggi viaggiare

Capodanno gratis al museo: i migliori da visitare in Italia

Mancano solo poche ore all’arrivo del nuovo anno ma già si fanno avanti le prime iniziative artistico-culturali a favore di una maggior fruizione dei tanti beni sparsi da nord a sud nel nostro Paese. Un Capodanno all’insegna della bellezza, quindi, e che apre il 2023 con la possibilità, per chiunque ne voglia approfittare, di visitare gratuitamente alcuni dei siti e musei più importanti e di valore in Italia, dalla Pinacoteca di Brera al Colosseo (nella foto), per un tour nella cultura su e giù per la nostra penisola in un viaggio di inizio anno nella grande bellezza dell’arte e della cultura italiana.

Un’iniziativa voluta e promossa dal Ministero della Cultura e che, sotto la guida di Gennaro Sangiuliano, offre la possibilità di accedere gratuitamente, ogni prima domenica del mese, ai poli museali e ai parchi archeologici statali italiani, partendo proprio da domenica 1° Gennaio 2023. Un inizio anno denso di meraviglie e di emozioni, quindi, in cui poter godere delle infinite bellezze dei luoghi della cultura in Italiana e delle tante testimonianze che, proprio qui, sono poste in mostra a favore di chi vorrà scoprirle più da vicino.

Visite gratuite alla bellezza, da Roma alla sempre splendida Venezia

Magari partendo dalla capitale, Roma, che lascerà aperte le porte di monumenti come il Colosseo e il Foro Romano, resti di un antico e glorioso passato, ma anche di musei come la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Galleria Borghese, il Vittoriano e Palazzo Venezia, fino anche alle famose Terme di Caracalla.

A Napoli, invece, città dalle mille e più meraviglie da scoprire, saranno fruibili gratuitamente Palazzo Reale, il Museo Archeologico Nazionale e il Museo di Capodimonte. Ma anche bellezze uniche e dal valore storico incommensurabile come i vicini Parchi Archeologici di Pompei ed Ercolano e il Parco dei Campi Flegrei a Pozzuoli. Senza spostarsi dalla Campania, poi, sarà visitabile gratuitamente anche una delle regge più belle al mondo, la famosa Reggia di Caserta e i suoi bellissimi giardini.

Firenze, città d’arte per eccellenza, apre il suo 2023 con le visite gratuite alle Gallerie degli Uffizi, un luogo visitato ogni anno da migliaia di viaggiatori che arrivano in città proprio per godere delle bellezze di questo luogo. Ma sarà anche possibile lasciarsi travolgere dalla bellezza dei Giardini di Boboli, del Museo Nazionale del Bargello, delle Cappelle Medicee e della Galleria dell’Accademia.

Per chi fosse nei paraggi, la sempre meravigliosa Venezia apre le porte al Museo d’Arte Orientale e al Museo Archeologico, mentre dal lato opposto del Nord Italia, a Torino, saranno visitabili i Musei Reali ma anche Palazzo Carignano e Villa della Regina.

A Bologna, capoluogo emiliano, sarà possibile accedere gratuitamente alla Pinacoteca Nazionale e al Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”. In più, senza spostarsi troppo, a Parma, saranno visitabili il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese, mentre a Ferrara sarà la Galleria Estense la vera protagonista dell’iniziativa e di questo primo giorno del 2023.

Le aperture di inizio anno in Lombardia

Milano, proprio nella giornata di Capodanno, rende omaggio a un’eccellenza dal valore unico, rendendo possibile la visita gratuita alla Pinacoteca di Brera e alle famose Gallerie d’Italia. Infine, senza uscire dalla Lombardia, sarà possibile godere della bellezza della Certosa di Pavia, del maestoso Palazzo Ducale di Mantova e delle suggestive Grotte di Catullo e Museo Archeologico di Sirmione, in provincia di Brescia.

Una carrellata di luoghi di interesse dall’enorme valore storico, artistico e culturale e un’occasione unica per iniziare il nuovo anno godendo a pieno della bellezza del nostro Paese e delle tracce del suo grande passato.