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Alamo Square l’immagine da cartolina più popolare di San Francisco

Una fila di sette case colorate che si alternano lungo una delle vie più simboliche di San Francisco e, sullo sfondo, lo skyline della città, celebre per le sue numerose colline attraversate da tram storici, per la sua vivacità culturale e il suo eclettismo architettonico. Non solo Golden Gate Bridge, l’isola di Alcatraz e Chinatown. San Francisco ospita anche uno dei quartieri più popolari e affascinanti: Alamo Square.

È una zona bellissima, quella di Stainer Street: una strada a est del quartiere, popolata di queste case in stile vittoriano dai colori accesi che prendono il nome di “The Painted Ladies“. Chiamata anche “Postcard Row“, la strada è la grande protagonista indiscussa di tante cartoline e immagini della città.

Le origini di Alamo Square a San Francisco

Quelli che si susseguono lungo Strainer Street sono edifici unici nel loro genere, che hanno contribuito a rendere la città della California oltremodo affascinante. Lo stile architettonico vittoriano rivisitato in chiave pop, grazie all’utilizzo di colori vivaci, è una meraviglia per gli occhi.

Le più famose sono le 7 case variopinte addossate l’una all’altra su Stainer Street, alle cui spalle si apre una vista spettacolare su San Francisco e sui suoi monumenti più iconici. Ma di edifici colorati dallo stile vittoriano se ne trovano molti in tutto Alamo Square (e anche in molte altre zone della metropoli), il quartiere delimitato da Hayes Street a sud, da Steiner Street a est, da Fulton Street a nord e da Scott Street a ovest.

Ci troviamo nel distretto Western Addition: Alamo Square prende il nome dal solitario albero di cottonwood (il pioppo, che in spagnolo si dice “alamo”). Nel 1800, infatti, quest’area si chiamava Alamo Hill e ospitava un sentiero per i muli, che univa Mission Dolores al Presidio. Nel 1856, il sindaco James Van Ness decise di bonificare l’area creando un grande parco, dando così vita ad Alamo Square. Nel 1870 alcuni uomini facoltosi iniziarono a costruire edifici e dimore vittoriane attorno a questo parco, trasformandolo nel corso degli anni e fino al giorno d’oggi.

La bizzarra combinazione cromatica delle case, che tuttora si possono ammirare in questo quartiere, la si deve all’artista Butch Kardum, che nel 1963 cominciò a dipingere di colori vivaci la sua casa vittoriana. Inizialmente, non fu apprezzata proprio a causa di quelle tonalità blu e verdi troppo accese, ma poi, pian piano, numerose persone iniziarono a imitarlo tingendo le proprie case in modo simile. Un modo, questo, per trasformare le tristi case grigie che dominavano la città dopo la seconda guerra mondiale.

E fu così che sempre più abitazioni di San Francisco si trasformarono in autentiche opere d’arte a cielo aperto. Per quanto riguarda l’architettura, queste case sono contraddistinte da un’impostazione simile con la tipica facciata asimmetrica, l’ingresso da un lato e una finestra sul lato opposto, oltre a un patio con scale.

The Painted Ladies, Alamo Square - San Francisco

Fonte: iStock

Le case colorate di Alamo Square, a San Francisco

Come visitare Postcard Row, la strada dalle case colorate di San Francisco

Alamo Square, con le sue inconfondibili Painted Ladies, si trova in cima a una delle colline di San Francisco che ammirano dall’alto la città. Quando il cielo è sereno, da qui si possono ammirare il centro città e gli edifici più famosi: un panorama che si apre proprio dietro alla fila di sette case colorate più famose del quartiere.

Purtroppo, appartenendo a privati, queste dimore non possono essere visitate al loro interno, ma solo ammirate dalla strada. Ma anche così lo spettacolo è unico e vale la pena raggiungere questo luogo anche solo per guardarle dall’esterno e, ovviamente, per fotografarle.

Non è un caso che queste casette siano state riprese in diversi film che le hanno viste protagoniste, basti pensare all’”Uomo Bicentenario” o a “L’invasione degli Ultracorpi”, per non parlare di numerose serie tv.

Ovviamente il loro valore è molto elevato: in media si parla di 3 milioni e mezzo di dollari. D’altronde sono diventate il simbolo di questo quartiere e hanno contribuito con la loro originalità a rendere San Francisco una meta particolarmente accattivante e ambita. Vale la pena arrivare fin qui se non altro per poterle vedere dal vivo almeno una volta nella vita!

Attorno ad Alamo Square esistono anche altre vie che ospitano le iconiche case variopinte, come Grove street, Scott street, Mc Allister street, Haight-Ashbury a Lower Haight e Pacific Heights.

The Painted Ladies, Alamo Square - San Francisco

Fonte: iStock

The Painted Ladies, Alamo Square – San Francisco

Come raggiungere le Painted Ladies di Alamo Square

Se stai organizzando l’itinerario di viaggio a San Francisco, le Painted Ladies non possono mancare tra le mete da raggiungere. Per arrivare qui puoi scegliere tra diverse opzioni. Se passate per luoghi famosi come Japantown, Market Street o l’Asian Art Museum, arrivare ad Alamo Square è facile con una camminata che va dai 15 ai 25 minuti.

In auto, invece, è facilmente raggiungibile, anche se non sempre è semplice trovare parcheggio. Il momento migliore per trovare posto è la mattina presto. In alternativa, San Francisco è ben servita dai mezzi pubblici: ad Alamo Square Park arriva la metropolitana MUNI. Clicca qui per vedere linee e percorsi. I biglietti costano circa $ 3 per gli adulti, mentre bambini e anziani hanno i biglietti sono scontati o in alcuni casi gratuiti (consigliamo di consultare il sito ufficiale della società di trasporti (Sfmta.com).

The Painted Ladies, Postcard Row a San Francisco

Fonte: iStock

The Painted Ladies, Postcard Row a San Francisco
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Viaggi in treno: le tratte più emozionanti per il 2025

Con l’introduzione di nuove tratte ferroviarie, sia diurne che notturne, progetti di alta velocità e viaggi di lusso da regalarsi almeno una volta nella vita, il 2025 si preannuncia come un altro anno emozionante per chi ama viaggiare con un mezzo sostenibile come il treno.

I viaggi in treno che ci accompagneranno in questo nuovo anno, trasporteranno i passeggeri attraverso una varietà di siti culturali e paesaggi, dalla verde campagna al deserto. Qui vi raccontiamo le tratte più emozionanti per il 2025.

Parigi-Berlino in 8 ore

In Europa abbiamo tante capitali bellissime e due di queste sono appena state collegate da una prima tratta diretta ad alta velocità. Stiamo parlando di Parigi e Berlino, che potrete raggiungere grazie al servizio InterCity Express (ICE) introdotto dalla Deutsche Bahn tedesca il 16 dicembre. Sfruttando la nuova flotta di treni ICE3neo in grado di raggiungere i 322 km/h, la tratta diurna impiega circa otto ore in ciascuna direzione, facendo tappa anche a Strasburgo, Karlsruhe e Francoforte.

Il treno da Parigi partirà da Gare de L’Est alle 9:55 e arriverà a Berlino poco dopo le 18:00. Il treno da Berlino, invece, partirà da Berlin Hauptbahnhof alle 11:54 e arriverà poco prima delle 20:00.

Le tariffe partono da circa 60 euro e ogni treno ha una capacità di 444 passeggeri, di cui 111 possono godere del comfort aggiuntivo di sedili in pelle e rinfreschi in prima classe. La creazione di questo collegamento contribuisce a un obiettivo comune dei due Paesi: promuovere la mobilità a zero emissioni di carbonio.

Stazione treni Parigi

Fonte: iStock

Stazione dei treni Gare de L’Est a Parigi

Il nuovo treno cinese più veloce del mondo

Che la Cina sia un Paese dai grandi progetti ormai l’abbiamo capito, non stupisce quindi che, in meno di 15 anni, sia riuscita a costruire la più grande rete ferroviaria ad alta velocità del mondo, superando di gran lunga Giappone e Francia. I treni CR450 potrebbero dimezzare il tempo di percorrenza tra Pechino e Shanghai, da quattro a due ore e mezza. L’unico problema, a quanto pare, resta quello economico in quanto aumentare la velocità dei treni dall’attuale massimo di 300 km/h a 350 km/h comporta costi energetici molto elevati.

La Cina gestisce già diversi percorsi fino a 350 km/h e, se nel tempo riuscirà a dimostrare la convenienza di tratte ancora più veloci, possiede tutta la tecnologia necessaria per consolidare la sua posizione di leader mondiale nel settore ferroviario ad alta velocità.

Il treno di lusso La Dolce Vita

Salire sul treno Orient-Express La Dolce Vita potrebbe essere per molti un sogno che si realizza. È uno dei treni di lusso più belli al mondo che, nel 2025, porterà i suoi ospiti tra i paesaggi italiani più belli. Da quelli costieri di Venezia e Portofino ai collinari del Chianti, fino alla magia mediterranea della Sicilia, tra Palermo e Taormina.

I primi viaggi, previsti per aprile 2025, prevedono 12 cabine deluxe e 18 suite, tutte caratterizzate da elementi di design intricati come soffitti a pannelli di legno, tessuti geometrici e applique in ottone. Le serate saranno animate da aperitivi con cocktail e antipasti serviti nell’elegante Lounge Bar, mentre la cena avverrà nella carrozza ristorante dove viene servito un menù ricco di specialità italiane ideato da uno chef tre stelle Michelin.

Al mattino, la carrozza ristorante si dedicherà alla colazione, anche questa tipica italiana con tanti prodotti freschi e artigianali, perfetti per iniziare al meglio una giornata che verrà dedicata alle visite turistiche e alle escursioni. Il costo dei biglietti parte da 2000 euro a persona.

Dolce vita Orient Express

Fonte: Ufficio Stampa

L’area lounge del treno La Dolce Vita

Treno notturno Bruxelles-Venezia

La domanda relativa ai treni notturni è in costante crescita e, tra le rotte più emozionanti, c’è sicuramente la tratta Bruxelles-Venezia. La nuova linea notturna di European Sleeper fa diverse tappe offrendo ai viaggiatori la possibilità di organizzare al meglio il loro itinerario. Tra queste ci sono Anversa (Belgio), Rotterdam e Utrecht (Paesi Bassi), Monaco e Colonia (Germania), Innsbruck (Austria) e altre due gemme italiane: Verona e Bolzano.

Il viaggio, di 20 ore, vi permetterà di ammirare dal finestrino paesaggi mozzafiato come le Alpi austriache e offre diverse tipologie di sistemazione, che variano in base al budget a vostra disposizione: vagoni letto, cuccette e posti a sedere. A bordo è presente anche un ristorante e un lounge bar.

Per questa rotta stagionale sono previste due partenze settimanali a febbraio e marzo 2025.

Da Mobile a New Orleans con Amtrak

Dopo un’assenza di ben 20 anni dovuta alle conseguenze provocate sulle linee ferroviarie dall’uragano Katrina, quest’anno torna il treno che collega Mobile, in Alabama, e New Orleans, gestito dall’operatore Amtrak. Sono previsti due viaggi di andata e ritorno giornalieri che percorreranno una tratta di 225 chilometri lungo la Costa del Golfo, con fermate a Bay St. Louis, Gulfport, Biloxi e Pascagoula.

I treni permetteranno ai viaggiatori di raggiungere centri abitati in crescita e destinazioni turistiche in questa zona degli Stati Uniti d’America.

Il Britannic Explorer di Belmond

Basta nominare un treno Belmond per far luccicare gli occhi a un amante dei viaggi nei treni di lusso. A luglio 2025 debutterà un nuovo gioiellino chiamato Britannic Explorer che porterà i passeggeri alla scoperta della campagna inglese. Con partenza da Londra, il treno raggiungerà la Cornovaglia, il Galles e il Lake District. Alcune delle tappe e delle attività previste lungo i tre diversi itinerari includono una festa privata in un pub delle Cotswolds, una serata di gala in abito da sera al Le Manoir aux Quat’Saisons nell’Oxfordshire e una degustazione esclusiva di vini della Cornovaglia con vista sullo St Michael’s Mount.

All’interno del treno, invece, è presente una carrozza ristorante dallo stile elegante e sobrio, ispirata a un giardino inglese, una spa benessere e una carrozza lounge-osservazione combinata, dove gli ospiti potranno sorseggiare un cocktail ispirato alle antiche farmacie vittoriane e ammirare lo scorrere dei suggestivi paesaggi.

Il treno Grand Tour France

Se percorrere il Tour de France in bicicletta vi sembra troppo impegnativo, perché non fare lo stesso itinerario seduti comodamente in un treno di lusso? Il treno Grand Tour France attraversa alcuni dei luoghi più suggestivi della Francia in un itinerario di sei giorni a circuito con partenza da Parigi. I passeggeri esploreranno la regione dello Champagne e la Borgogna, per poi raggiungere il Lago di Annecy nelle Alpi e proseguire per Avignone e Arcachon. Infine, arriveranno ai castelli della Valle della Loira prima di tornare nella capitale.

Anche qui stiamo parlando di un treno particolarmente lussuoso, realizzato in stile Belle Époque e pronto a offrire un’esperienza esclusiva a un numero limitato di passeggeri: solo 42 per viaggio. L’intrattenimento a bordo, composto da spettacoli immersivi e cene gourmet, non stupisce considerando che il treno è stato creato dallo stesso team che ha lavorato dietro al parco a tema storico Puy du Fou nella regione della Vandea.

Il treno avrà solo 18 cabine deluxe, un Bar Car e un ristorante dove chef stellati Michelin serviranno delizie gastronomiche create con prodotti freschi e locali delle regioni visitate dal treno. I prezzi per il tour di sei giorni partono da circa 9000 euro a persona o 16.500 euro a persona per una suite, ciascuna con il proprio maggiordomo.

Lago Annecy Francia

Fonte: iStock

Lago di Annecy tra le tappe del viaggio in treno

Il treno Dream of the Desert dell’Arabia Saudita

Entro la fine del 2025 sarà finalmente possibile esplorare lo straordinario deserto dell’Arabia Saudita a bordo di un treno lussuoso: il Dream of the Desert. Qui sono presenti 41 cabine, che ospiteranno i passeggeri durante un viaggio lungo 1.300 chilometri e che attraversa l’interno del regno dalla capitale Riyadh fino ad Al Qurayyat, vicino al confine giordano.

Durante i viaggi di una o due notti, i viaggiatori potranno ammirare paesaggi surreali, cime scoscese e siti di interesse come la Riserva Naturale Reale Re Salman Bin Abdulaziz. I dettagli degli interni del treno non sono ancora stati resi noti, ma sappiamo che ci saranno vagoni ristorante e lounge di alto livello e che, una volta completato, il design delle carrozze rifletterà lo “stile e la tradizione sauditi”.

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Questo è il monumento più amato della Spagna (no, non è la Sagrada Familia)

Quando pensiamo ai monumenti iconici e più amati della Spagna, il nostro pensiero va immediatamente a luoghi incredibili come la Sagrada Familia a Barcellona o l’Alhambra a Granada. Eppure, secondo una ricerca svolta dall’agenzia di viaggio specializzata in crociere Iglu Cruises, che ha analizzato migliaia di recensioni lasciate dai turisti su monumenti architettonici in tutta la Spagna, non sono loro quelli più amati.

Il monumento più amato del Paese è risultato la Mezquita-Catedral di Córdoba, una moschea dalla straordinaria bellezza. Questa, infatti, vanta una percentuale impressionante di recensioni a cinque stelle, con l’86,3%, rendendola non solo il monumento più apprezzato in Spagna, ma anche in tutta Europa.

Si tratta di una delle più grandi opere di architettura islamica al mondo e conquista qualsiasi visitatore con gli interni decorati in modo estremamente particolare. Inoltre, rappresenta il simbolo di un periodo d’oro della Spagna quando musulmani, ebrei e cristiani arricchivano la loro città con un mix di culture diverse e vibranti. Scopriamo un po’ della sua storia e come visitarla!

La storia della Mezquita-Catedral di Córdoba

La storia della Mezquita-Catedral di Córdoba comincia nel 786 d.C. durante il dominio del primo emiro omayyade Abd ar-Rahman I: fu lui che decise di acquistare metà della chiesa visigotica di San Vicente per le preghiere del venerdì della comunità musulmana. Successivamente acquistò anche l’altra metà su cui erigere una nuova moschea.

Con la crescita della città durante l’emirato e il califfato, furono eseguiti numerosi ampliamenti tra il IX, X e XI secolo, che hanno quasi quintuplicato le dimensioni della moschea e le hanno dato la forma che possiede oggi, con una importante alterazione: proprio nel mezzo della moschea si trova una cattedrale cristiana, da qui il nome ‘Mezquita-Catedral’, moschea-cattedrale.

Questo avvenne nel 1236, dopo la reconquista da parte di Ferdinando III detto Il Santo. A partire da questo momento, infatti, i musulmani furono mandati via da Córdoba e nella moschea vennero costruite cappelle, altari e altri elementi cristiani.

Cosa vedere nella Mezquita-Catedral

La Mezquita-Catedral unisce gli stili omayyade, plateresco, rinascimentale e barocco e rappresenta l’unica moschea al mondo ad avere una cattedrale al suo interno. Qui comincerete la visita dall’incantevole Patio de los Naranjos, un cortile con alberi di arancio, palme, cipressi e fontane, un tempo luogo delle abluzioni rituali prima della preghiera nella moschea.

Per godere di panorami mozzafiato e di una prospettiva unica dall’alto sull’edificio principale, salite sulla torre campanaria alta 54 metri costruita originariamente da Abd ar-Rahman III tra il 951 e il 952 come minareto della Mezquita. Successivamente fu rivestita da un robusto guscio esterno e innalzata dai cristiani nel XVI e XVII secolo.

La Mezquita-Catedral fu un edificio rivoluzionario al tempo, basta guardare i suoi interni: se i classici edifici islamici si sviluppavano in verticale, la Mezquita, invece, fu concepita come uno spazio orizzontale e democratico. Qui gli uomini pregavano fianco a fianco sull’argamasa, un pavimento di calce e sabbia rossastra compattata.

Sopra di loro, un tetto piatto, decorato con motivi dorati e multicolori, era sostenuto da archi striati che suggerivano una foresta di palme da dattero. Gli archi poggiavano infine su 1293 colonne, di cui oggi ne rimangono 856.

Un altro dettaglio da ammirare, contraddistinto da un magico splendore, è il portale del Mihrab, un arco a forma di mezzaluna racchiuso da una cornice rettangolare, detta alfiz. Per la decorazione del portale, Al-Hakim chiese all’imperatore di Bisanzio, Nicéforo II Foca, di inviargli un mosaicista capace di imitare i superbi mosaici della Grande Moschea di Damasco, uno dei grandi edifici omayyadi siriani dell’VIII secolo. L’imperatore cristiano inviò al califfo musulmano non solo un mosaicista, ma anche un dono di 1600 kg di tessere d’oro mosaico.

Infine visitate la parte della cattedrale cristiana, frutto di un lavoro che durò quasi 250 anni, un elemento racchiuso nei tanti stili presenti, da quello rinascimentale al barocco. Tra le caratteristiche più tarde troviamo il ricco retablo (pala d’altare) del XVII secolo della Capilla Mayor, realizzato in diaspro e marmo rosso, e gli splendidi stalli del coro in mogano, scolpiti nel XVIII secolo da Pedro Duque Cornejo.

Mezquita Catedral Cordoba

Fonte: iStock

Vista dall’alto della Mezquita-Catedral di Córdoba

Come visitare la Mezquita-Catedral

La Mezquita-Catedral, il monumento più amato della Spagna, può essere visitata tutto l’anno acquistando un biglietto di 13 euro per gli adulti, 10 euro per gli over 65 e 7 euro per i bambini tra i 10 e i 14 anni (i minori di 10 anni entrano gratuitamente). I biglietti possono essere acquistati anche in loco, ma noi consigliamo di prenderli online per evitare file e avere la certezza di riuscire a entrare.

Il monumento è aperto dalle 10:00 alle 18:00, mentre la torre campanaria, per la quale è necessario acquistare un biglietto a parte del costo di 3 euro, ha orari ben precisi che consigliamo di controllare sul sito ufficiale. Per chi desidera un’esperienza particolare, può visitare la Mezquita-Catedral di sera acquistando un biglietto di 20 euro dove scoprirete la sua storia assistendo anche a uno spettacolo di luci e suoni della durata di un’ora.

Per arrivare alla Mezquita-Catedral vi basterà salire sul bus 3 e 12 con fermata a “Puerta del Puente”.

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Perth, la meta australiana più vicina all’Italia, cosa vedere in città e nei dintorni

Raggiungibile con un volo diretto dall’Italia ogni estate (il resto dell’anno con uno scalo a Singapore o in una città degli Emirati Arabi Uniti), Perth è la Capitale del Western Australia, un meraviglioso territorio che occupa un terzo dell’intero continente – ma che è per lo più disabitato, tant’è vero che, al di fuori dei centri urbani, la presenza dell’uomo è appena percettibile -, facendo di questo angolo di mondo un’oasi dalla biodiversità. Perth è anche la città australiana più “vicina” a noi, ma anche poco considerata dai turisti italiani che puntano sempre e solo su Sydney e Melbourne.

Invece, Perth è una bellissima città affacciata sul mare lungo la costa occidentale dell’Australia, moderna (grazie alla scoperta delle miniere alla fine dell’800), ma anche con molti edifici coloniali, i cosiddetti State Buildings, testimoni del passato della città, divenuti tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 edifici statali e riconvertiti ora in hotel, come il COMO The Treasury, ristoranti, come il Wildflower, con una cucina a base di ingredienti australiani che rappresenta le sei stagioni indigene, e luoghi turistici. Una città dove non si respira soltanto la contemporaneità, ma anche la storia e la tradizione della popolazione aborigena che abita questa terra da 50mila anni.

È la città che più di tutte incarna al meglio le molteplici sfaccettature del continente australiano: qui, infatti, i grattacieli ultramoderni si fondono alla perfezione con gli immensi spazi verdi e le lunghe e splendide spiagge dalla sabbia dorata che si trovano nei dintorni. Dalle modernissime vie dello shopping ai lussureggianti parchi cittadini, fino alle acque dell’oceano e una scena culturale multietnica e ricca di vitalità, Perth è una città dai mille volti, che offre tante attrazioni e luoghi dal fascino unico che vi lasceranno senza parole. Votata come una delle città più vivibili al mondo, Perth è l’unica città dell’Australia dove, in mezz’ora, si può esplorare una regione vitivinicola (quella della vicina Swan Valley e di Margaret River), visitare una delle più antiche zone di conservazione e osservare il Sole che tramonta nell’oceano.

Perth The Treasury

Fonte: @COMO

Uno degli edificio storici di Perth, COMO The Treasury, in mezzo ai grattacieli moderni

Cosa vedere a Perth

Perth gode di una posizione privilegiata, a metà strada tra l’Oceano Indiano e la vallata delle Darling Ranges, adagiata su una lingua di terra che si affaccia sul corso dello Swan River, il fiume cittadino che attraversa tutta la metropoli. Perché prediligere Perth alle altre più famose metropoli australiane? I motivi sono tanti.

Kings Park

Innanzitutto, il suo gigantesco Kings Park and Botanic Garden (Boorloo, nella lingua dei Noongar, i primi abitanti del Western Australia o più semplicemente WA), il polmone verde di Perth, è stato nominato come migliore attrazione d’Australia in occasione dei Tripadvisor Travellers’ Choice Awards, superando addirittura le più note attrazioni australiane come la Sydney Opera House e l’Harbour Bridge. Affacciato sulla baia, questo parco che si erge su Mount Eliza e che più grande di Central Park a New York regala una bellissima vista dello skyline di Perth, ma con le sue oltre 3.000 specie di piante autoctone del Western Australia rappresenta un ricco patrimonio culturale e naturale – da cui ancora oggi si estraggono alimenti e medicinali – e lo si può visitare in compagnia di una guida aborigena, in grado di trasmettere ai visitatori la storia e i valori della cultura vivente più antica al mondo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria-Santi

Kings Park and Botanic Garden a Perth

Central Buisness District

Il centro di Perth lo si scopre benissimo a piedi, tra vie pedonali e passaggi coperti detti “activated lane” che attraversano gli edifici. Il modo migliore per esplorare la città è addentrarsi tra i vicoli variopinti, dove le linee moderne e sofisticate dei grattacieli si alternando ai deliziosi quartieri in stile vittoriano. Il Central Buisness District (CBD) è il cuore economico e commerciale della città, dove si concentra la maggior parte delle attività, ed è il punto di partenza ideale per visitare Perth. Il centro si sviluppa intorno a due arterie principali, Murray Street Mall e Hay Street Mall, le principali vie dello shopping, con centri commerciali e grattacieli che si susseguono su entrambi i lati. Ci si imbatte, di tanto in tanto, in installazioni artistiche negli angoli più disparati e in murales che raccontano la storia della città sotto forma di street art.

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Fonte: IPA

Street art tra William Street e Murray Street Mall nel Central Business District di Perth

L’unico edificio gotico di tutta l’Australia è si trova qui ed è quello che ospita il municipio, mentre il palazzo più pittoresco è il London Court, un finto edificio Tudor che ospita un centro commerciale sulla cui facciata si trova un orologio da cui ogni 15 minuti escono quattro cavalieri meccanici. È un’attrazione che attira tutti i visitatori di Perth. London Court sfocia su St. George Terrace, dove si può ammirare la Town Hall, il municipio cittadino con la sua torre vertiginosa, e la maestosa St. George’s Cathedral, risalente al 1800. In questa zona si concentrano anche i principali edifici governativi, tra cui la zecca di stato all’interno di Perth Mint, dove si può assistere al procedimento della colata dell’oro e apprendere la storia dei primi cercatori d’oro che ha fatto di Perth la città ricca e moderna che è ancora oggi.

Swan River

Le acque dello Swan River scorrono tranquille, incorniciando il profilo dell’intera città. Si può fare una gita in barca al calar del sole per veder sfilare i grattacieli lungo le rive del fiume e ammirare le luci della città che si riflettono sull’acqua. Il quartiere principale è Elizabeth Quay, che si sviluppa sul lungofiume, tra luna park e locali alla moda che offrono musica dal vivo. Dall’Elizabeth Quay Bridge, inoltre, è possibile ammirare un incredibile panorama dello skyline di Perth. Una tappa imperdibile è la Swan Bell Tower, una torre ad anelli in vetro e rame che ospita 18 campane realizzate per festeggiare il bicentenario della fondazione dell’Australia nel 1888.

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Fonte: IPA

London Court nel cntro di Perth

Northbridge

Situato immediatamente a Nord del CBD, il quartiere di Northbridge è anche detto Perth Cultural Centre. Infatti, Perth vanta un vasto panorama culturale che vede fiorire l’arte in ogni sua forma. Nella zona settentrionale della città sono infatti concentrate tutte le principali gallerie d’arte e strutture culturali che la capitale del West Australia ha da offrire. Il Cultural Centre include musei come il Western Australian Museum Boola Bardip, aperto nel 1891 e completamente rifatto duecento anni dopo, racconta la storia e la geografia del continente australiano, della popolazione aborigena e ospita regolarmente mostre temporanee. Ci sono anche l’Art Gallery of Western Australia, il Perth Institute of Contemporary Arts (PICA), la State Library of Western Australia, ma anche moltissimi teatri come il Perth Central Theater e auditorium musicali come la Concert Hall.

East Perth

La zona Est di Perth è una delle più belle della città, ricca di spazi verdi e di luoghi da visitare. Claisebrook Cove è un suggestivo quartiere sviluppato lungo la riva opposta dello Swan River. Da vedere assolutamente sono il Victoria Park e Heirisson Island, un tranquillo isolotto immerso nel verde, dove si aggirano i canguri in libertà a un passo dalla città. A East Perth si trovano anche i Queens Garden con graziosi laghetti e la chiesa principale, St. Mary’s Cathedral.

Escursioni nei dintorni di Perth

Perth è la porta d’accesso al Western Australia. Senza andare troppo lontano dalla città, in mezz’ora, massimo un’ora, si possono fare tante escursioni e tante esperienze, culturali, ludiche e gastronomiche.

Fremantle

Ad appena quaranta minuti di strada dal centro di Perth, raggiungibile anche in mezz’ora di treno, si trova Fremantle, considerata di fatto la Old Town di Perth, una cittadina portuale dalla personalità decisamente hipster, con un importante passato coloniale che si riflette nell’architettura cittadina: passeggiando tra i viali di “Freo”, inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, si ha infatti la sensazione di tornare nell’Europa d’altri tempi, con palazzi e piazze dal gusto antico e raffinato. È in questo porto che arrivavano le navi dall’Europa piene di detenuti impiegati per la costruzione del nuovo grande Paese. Da non perdere, infatti, è l’antica colonia penale, anch’essa Patrimonio Unesco, il Fremantle Market, un grande mercato coperto che offre ogni genere di leccornia della tradizione australiana, come l’imperdibile fish and chips, e un vasto assortimento di artigianato locale. Essendo una città fluviale, anche la zona del porto e le numerose spiagge sono molto graziose e piene di locali e ristoranti. Accanto al Fremantle Harbour, bisogna per forza visitare il WA Maritime Museum che ospita Australia II, l’imbarcazione vincitrice dell’America’s Cup del 1983 che
si è svolta nelle acque di Newport, Rhode Island, strappando per la prima volta la vittoria agli americani.

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Fonte: IPA

Fremantle, la Old Town di Perth

Rottnest Island

Da non perdere è sicuramente una gita in traghetto a Rottnest Island, raggiungibile proprio da Fremantle, dove nel dicembre del 1696 approdarono tre navi della flotta comandata dall’olandese Willem de Vlamingh dando inizio alla colonizzazione dell’Australia, importando galeotti dall’Europa per la costruzione dei primi edifici che diedero origine a Perth. La Government House e la Perth Town Hall sono stati costruiti proprio grazie a loro. Rottnest Island è un’area protetta dalla natura incontaminata, dove ci si può spostare unicamente a piedi o in bicicletta in quanto le auto sono bandite. L’isola ospita anche una vasta colonia di quokka, piccoli e deliziosi marsupiali simili ai canguri che stanno diventando sempre più rari.

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Fonte: IPA

Rottnest Island al largo di Fremantle

Mandurah

A meno di un’ora da Perth, Mandurah è la più vasta località di mare del Western Australia con splendide spiagge e un estuario grande il doppio del porto di Sydney. In origine era chiamata Manjoogoordap, che significa “il luogo d’incontro del cuore” e quando si arriva si capisce subito perché è stata incoronata Top Tourism Town 2023 dell’Australia. Molto amata dai turisti per i canali navigabili e per la ricca popolazione di delfini, è il luogo ideale per avvistare questi simpaticissimi mammiferi che seguiranno la vostra barca al largo della costa, dove sono state posizionate delle originali installazioni artistiche all’aperto chiamate Giants of Mandurah realizzate dal celebre “attivista dell’arte del riciclo” danese Thomas Dambo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Escursione con i delfini a Mandurah

Le spiagge di Perth

Perth è soprannominata anche la città dall’estate perenne. Grazie alla sua posizione geografica, infatti, qui il sole splende per quasi nove ore al giorno tutto l’anno, e le temperature si mantengono sempre intorno ai 27-30°C. La città è circondata da moltissime spiagge, dove turisti e locals amano andare per tovare un po’ di relax in riva al mare: sabbia bianca e finissima e acque cristalline caratterizzano gran parte delle spiagge di questa zona dell’Australia. La più vicina e anche frequentata dalle famiglie è la City Beach che si trova a circa 15 minuti di auto. Qui le onde sono spesso molto alte e il vento soffia piuttosto forte.

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Fonte: IPA

Il pontile di North Beach a Perth

Mettams Pool è una delle spiagge più famose di Perth e si trova vicino al punto panoramico costiero della West Coast Highway. È l’ideale per fare snorkeling, non è un punto molto profondo, ma si possono ammirare pesci, stelle marine e polpi di ogni dimensione e colore. A Cottesloe Beach si possono cavalcare le onde insieme ai surfisti e fare snorkeling. Altre spiagge molto gettonate nei dintorni di Perth sono Trigg Beach, dove si pratica ogni sorta di sport acquatico, e North Beach, con le sue incredibili piscine naturali. Ma ce n’è una dove sembra di stare ai Caraibi: si tratta di Leighton Beach, una spiaggia di 1,5 km di un bianco accecante che colora le acque poco profonde di un azzurro chiarissimo.

Ma questo è solo un piccolo assaggio del Western Australia che, come abbiamo detto, occupa circa un terzo dell’Australia, quindi un territorio molto vasto e molto vario. Ma questo è un altro viaggio.

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Fonte: IPA

Cottesloe Beach alle porte di Perth
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Cosa fare a Torino per l’Epifania 2025, gli eventi più belli

L’Epifania del 2025 a Torino si preannuncia come un’opportunità straordinaria per vivere la città in un’atmosfera unica e suggestiva. Il 6 gennaio, infatti, Torino si trasformerà in un palcoscenico vivente, con una serie di eventi speciali, spettacoli teatrali, concerti e visite guidate che sapranno coinvolgere tutti, dai più piccoli agli adulti. La città, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e artistico, si presta perfettamente a celebrare questa festività in modo originale, combinando le tradizioni locali con esperienze innovative.

Passeggiate nel centro storico, concerti nei luoghi più emblematici, rievocazioni storiche e rappresentazioni teatrali animeranno i luoghi simbolo della città, come la Mole Antonelliana, Piazza Castello e il Parco del Valentino, creando un mix perfetto tra cultura, spettacolo e tradizione. Che si tratti di una visita al Museo Egizio, uno dei più prestigiosi del mondo, o di una passeggiata per i mercatini di Natale che chiudono la loro stagione, ogni angolo di Torino avrà qualcosa di speciale da offrire in questo giorno di festa.

Per chi desidera vivere un’esperienza a tutto tondo, l’Epifania torinese si presenta come un momento da non perdere, capace di coniugare la magia della tradizione con l’emozione della scoperta.

Le Passeggiate del Direttore al Museo Egizio

Un appuntamento esclusivo per gli appassionati di arte e cultura che vogliono scoprire qualcosa di interessante da fare durante la Befana è rappresentato dalle Passeggiate del Direttore al Museo Egizio di Torino, in programma il 6 gennaio 2025 dalle 20:00 alle 22:00. Per questa edizione, il direttore Christian Greco guiderà un piccolo gruppo di massimo 30 partecipanti in un percorso serale attraverso le straordinarie collezioni del museo, immergendo i visitatori nell’atmosfera speciale della giornata dell’Epifania. L’intento è quello di favorire un dialogo diretto tra il Direttore e i partecipanti, con 30 minuti finali dedicati a domande e approfondimenti.

Questa visita esclusiva offre un’esperienza più intima con le opere esposte, mettendo in risalto il valore della conoscenza e della preservazione del patrimonio culturale. La visita, della durata di 2 ore, è a pagamento (50 euro per i non membri) e richiede una prenotazione obbligatoria, vista la limitazione dei posti. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per scoprire uno dei musei più importanti d’Italia in una veste più raccolta e suggestiva, ideale per chi vuole vivere la cultura egizia in un’atmosfera unica.

Spettacoli teatrali e musical a Torino

Torino, la città che sa mescolare tradizione e innovazione, propone una serie di spettacoli imperdibili per il ponte dell’Epifania. Diversi teatri della città offrono performance di grande valore artistico, adatte a tutte le età e gusti. Ecco alcuni dei principali eventi teatrali a cui è possibile partecipare nei giorni dell’Epifania a Torino:

  • Teatro Grande Valdocco: “Giselle” (4 gennaio)
  • Teatro Regio: “Roberto Bolle and Friends” (4 e 5 gennaio)
  • Casa Gianduja: “Schiaccianoci e Re dei Topi” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Alfieri: “Mare Fuori – Il Musical” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Colosseo: “Oblivion – Tuttorial” (5 e 6 gennaio)

Questi spettacoli offrono una varietà di generi, dalla danza al musical, passando per il teatro comico, per un 6 gennaio all’insegna della cultura e dell’intrattenimento.

Museo Nazionale del Cinema e Mole Antonelliana

Per chi ama un po’ di cinema e panorami mozzafiato, il Museo Nazionale del Cinema, situato nella Mole Antonelliana, è una delle attrazioni più iconiche di Torino. La Mole, progettata nel 1863 dall’architetto Antonelli, è uno dei simboli della città e offre una vista spettacolare sulla capitale piemontese grazie al suo ascensore panoramico.

Il Museo del Cinema, uno dei più apprezzati in Italia, è perfetto per trascorrere una giornata di cultura immersiva, tra mostre temporanee e una vasta collezione di materiale cinematografico. Durante l’Epifania, la Mole sarà aperta per tutti coloro che desiderano scoprire la magia del cinema e godere della vista panoramica sulla città.

Esplorazioni culturali al Palazzo Madama e Pinacoteca Agnelli

Al Palazzo Madama, uno dei principali musei della città, è possibile immergersi nell’affascinante storia di Torino, passando dalle fondamenta romane al trionfo barocco. Il palazzo ospita una vasta collezione di opere d’arte e oggetti storici, ed è un luogo ideale per chi vuole scoprire la storia della città in un contesto elegante e suggestivo.

A pochi passi da Palazzo Madama, la Pinacoteca Agnelli ospita una selezione esclusiva di opere d’arte della collezione privata degli Agnelli, tra cui capolavori di artisti italiani e internazionali. La galleria, progettata dall’architetto Renzo Piano, è un altro punto di riferimento imperdibile per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea.

Gite fuori porta: Torino e i suoi dintorni

Se la città di Torino vi affascina ma volete scoprire anche i dintorni torinesi, il giorno della Befana è l’occasione perfetta per fare una gita fuori porta. Ecco alcune idee interessanti:

  • In bicicletta alla Venaria Reale: una gita in bicicletta alla Venaria Reale, uno dei complessi più belli della Regione, che offre splendidi giardini e l’architettura barocca. È un posto ideale per una passeggiata tra arte, natura e storia.
  • Itinerario delle Residenze Sabaude: patrimonio Unesco, questo percorso permette di visitare alcune delle residenze più affascinanti dei Savoia, tra cui il Palazzo Reale di Torino e la Reggia di Venaria.
  • Villa della Regina: un’altra gemma delle Residenze Sabaude, che offre un parco magnifico e una vista panoramica sulla città. È il luogo ideale per una passeggiata tranquilla immersi nella storia.
  • Trekking sulle gole degli Orridi di Uriezzo: se amate la natura e il trekking, le Gole degli Orridi di Uriezzo nel Verbano-Cusio-Ossola sono un’escursione emozionante e panoramica, perfetta per un’epifania all’insegna dell’avventura.

Adesso che avete preso visione di questi interessanti spunti per trascorrere l’Epifania 2025 a Torino, non vi resta che fare le valigie e partire alla volta dell’elegante città piemontese, lasciando spazio anche per scoprire i sapori autentici e inimitabili del suo patrimonio enogastronomico.

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2025 in Gran Bretagna: è l’anno della cultura e della natura

Il 2025 si preannuncia come un anno straordinario per la Gran Bretagna, che sarà un vero crocevia di celebrazioni culturali, aperture di nuovi spazi e occasioni per immergersi nella natura. Con eventi che spaziano dall’arte alla letteratura, dallo sport alla storia, quest’anno promette di catturare l’attenzione dei visitatori di ogni provenienza. Ecco una panoramica dei momenti più attesi e delle esperienze da non perdere.

Arte e cultura con Bradford al centro della scena

Al centro del palcoscenico culturale britannico c’è Bradford, proclamata Città della Cultura del Regno Unito 2025. Questa città vibrante ospiterà un programma di oltre 1.000 eventi che abbraccia il suo patrimonio multiculturale e industriale. Tra installazioni d’arte pubblica e progetti comunitari, il fiore all’occhiello sarà la riapertura del National Science and Media Museum, trasformato in un centro di eccellenza per il cinema, la fotografia e la radiodiffusione.

Nel sud dell’Inghilterra, gli amanti della letteratura celebreranno i 250 anni dalla nascita di Jane Austen con eventi dedicati nei luoghi più cari alla scrittrice, come Bath e l’Hampshire. A Londra, il V&A East al Queen Elizabeth Olympic Park, inaugura con la mostra “The Music Is Black: A British Story”; mentre dal 12 aprile al 16 novembre 2025, il V&A South Kensington ospiterà la mostra ‘Cartier’, dedicata alla leggendaria Maison Cartier. L’esposizione presenterà oltre 350 pezzi di gioielleria, tracciando la storia, l’artigianalità e l’evoluzione di Cartier in uno dei marchi di gioielleria più prestigiosi al mondo.

Inaugurerà invece il 5 luglio al Design Museum di Londra la mostra ‘Barbie®: The Exhibition’ che esplora l’evoluzione della bambola più famosa del mondo, evidenziando il suo impatto culturale, dalle origini nel 1959 alla sua influenza sulla moda, il design e la rappresentazione di genere in oltre sei decenni.

Tra storia e patrimonio rivive il fascino del passato

Il 2025 segna i 200 anni dalla nascita della ferrovia moderna, celebrati con il programma nazionale Railway 200. Tra gli eventi chiave, l’apertura della New Hall del Locomotion Museum di County Durham e la rinnovata Station Hall del National Railway Museum di York. Il passato ferroviario si unisce alle celebrazioni astronomiche con i 350 anni del Greenwich Royal Observatory, che inaugura il progetto “First Light”.

In Scozia, l’Inverness Castle Experience offre un’esperienza immersiva che intreccia la storia e il patrimonio culturale locale, mentre in Inghilterra riaprono il Jewry Wall Museum di Leicester, con il suo focus sul passato romano, e l’Hull Maritime Museum, arricchito da nuove mostre dedicate al mare.

Celebrazioni reali e tradizioni senza tempo

Anche l’anno regale si annuncia fitto di appuntamenti che segneranno il 20° anniversario di matrimonio del Re Carlo III e della Regina Camilla. Un’occasione perfetta per visitare la loro tenuta di Highgrove nei Cotswolds, celebre per i suoi giardini. Ma anche per assistere a eventi tradizionali di grande richiamo, come il Trooping the Colour, il Royal Edinburgh Military Tattoo e gli iconici Highland Games, un’esplosione di sport e folklore scozzese.

Una celebrazione della tradizione scozzese, della sportività e dello spirito comunitario, che si svolge in città e villaggi di tutta la Scozia dalla primavera all’inizio dell’autunno, con danze popolari, parate dei clan e competizioni iconiche come il lancio del caber, del martello e il tiro alla fune.

Chi ama il glamour potrà assistere al Royal Ascot e alle mostre regali, come “Royal Portraits: A Century of Photography” al Palace of Holyroodhouse, a Edimburgo, che presenta la monarchia britannica attraverso un secolo di ritratti fotografici che catturano momenti formali e della vita familiare.

Tiro alla fune

Fonte: iStock

Tiro alla fune agli Highland Games in Scozia

Giardini incantevoli e avventure all’aria aperta

La natura sarà protagonista nel 2025, con eventi che spaziano dai giardini botanici, considerati un vero tesoro nazionale, alle avventure sotto i cieli stellati. Il celebre Chelsea Flower Show a Londra, in programma dal 20 al 24 maggio, aprirà le porte di giardini innovativi e mostre floreali di fama mondiale. Per chi cerca gemme meno conosciute, l’Harrogate Spring Flower Show e i giardini regionali, come l’Eden Project in Cornovaglia, promettono esperienze altrettanto memorabili.

Dalle oasi verdi urbane ai cinque giardini principali della Royal Horticultural Society (RHS), c’è sempre un angolo di natura da scoprire. Tra le novità, il RHS Flower Show di Wentworth Woodhouse, in programma dal 16 al 20 luglio 2025, farà il suo debutto nel calendario della Royal Horticultural Society, presentando progetti di giardini all’avanguardia, spettacolari esposizioni floreali, conferenze tenute dai migliori esperti del settore e musica dal vivo, tutto sullo sfondo di una delle dimore storiche più maestose della Gran Bretagna.

Gli amanti dell’astronomia potranno partecipare al North York Moors and Yorkshire Dales Dark Skies Festival, che festeggia il suo decimo anniversario con attività di astrofotografia e osservazione delle stelle. Eventi simili, che offrono ulteriori opportunità di osservare i cieli notturni della Gran Bretagna, si svolgeranno anche durante la Welsh Dark Skies Week e il Cumbrian Dark Skies Festival.
E per chi preferisce le escursioni, in occasione del suo 60° anniversario, la Pennine Way invita a cimentarsi su un percorso di lunga distanza attraverso i suggestivi paesaggi dell’Inghilterra settentrionale.

Pennine Way

Fonte: iStock

Hill Walking lungo il Pennine Way, UK

I grandi eventi sportivi

Ad agosto, la Gran Bretagna ospiterà la Coppa del Mondo di rugby femminile, con partite in numerose città, tra cui Brighton, Bristol, Londra, Manchester, Northampton, Sunderland e York. Che si tratti di assistere a una partita in riva al mare a Brighton & Hove o di immergersi nella cultura di Bristol, in ogni località c’è poi molto da scoprire, al di là dello sport. Parallelamente, la stagione della Premier League offrirà emozioni calcistiche negli stadi più iconici del Paese, tra cui l’Old Trafford, Anfield e Stamford Bridge, con possibilità di partecipare a tour dei diversi complessi sportivi nei giorni senza partite.

Il calendario sportivo comprende anche il Royal Ascot, la Henley Royal Regatta e il Gran Premio di Formula 1, oltre agli emozionanti Highland Games e alla storica Boat Race.

Un’estate di festival e celebrazioni

Il 2025 si conferma un anno particolarmente favorevole per i festival musicali, tra cui il Reading and Leeds Festival, il Festival dell’Isola di Wight e il TRNSMT di Glasgow. Gli appassionati di musica potranno anche celebrare il ritorno degli Oasis sul palcoscenico, mentre eventi come il Green Man Festival offriranno esperienze eco-consapevoli. Sul fronte LGBTQIA+, il Portsmouth UK Pride e i celebri Brighton & Hove Pride e Manchester Pride illumineranno l’estate con colori e inclusività.

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I festival invernali più affascinanti d’Europa

L’estate europea è meravigliosa, ma anche l’inverno ha il suo fascino. Oltre ai classici mercatini, che di per sé contribuiscono a creare un’atmosfera magica nelle principali città e non solo, ci sono anche numerosi festival che raccontano le tradizioni uniche di ogni Paese. Molti di questi vedono protagoniste le figure mitologiche pre-cristiane, mentre altri sono estremamente artistici, con elementi naturali come il ghiaccio utilizzati per dar vita a opere uniche e suggestive.

Ma quali sono i festival invernali più affascinanti d’Europa? Qui abbiamo raccolto quelli più belli, così da aiutarvi a pianificare al meglio il vostro viaggio anche in base a questi eventi.

Festa della Befana, Italia

Partiamo dall’Italia, dove tra gli eventi invernali più belli ci sono sicuramente quelli legati alla figura della Befana. Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, che significa “apparizione” o “manifestazione” e si festeggia tra il 5 e il 6 gennaio per chiudere ufficialmente il periodo delle vacanze natalizie.

Nell’immaginario collettivo, la Befana è rappresentata da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo: viaggiando su una scopa porta doni a tutti i bambini calandosi dai camini e riempiendo le calze lasciate appese. Di eventi e festival nel nostro Paese ne vengono organizzati tanti, alcuni hanno anche un significato legato alle tradizioni contadine, come quelli dell’Emilia-Romagna.

Amsterdam Light Festival, Paesi Bassi

Durante i mesi invernali, l’Amsterdam Light Festival trasforma i canali della città in una tela artistica e luminosa. Durante l’evento, che quest’anno è stato organizzato dal 28 novembre 2024 e terminerà il 19 gennaio 2025, sono esposte oltre 20 meravigliose opere d’arte lungo un percorso che si snoda attraverso i canali. Il festival, per la sua tredicesima edizione, si è ispirato al mondo dei “Rituali”.

Potete partecipare passeggiando tra i canali della città, anche se il modo migliore per farne esperienza sono i canali stessi: per l’occasione, diverse crociere seguono l’itinerario speciale organizzato dal festival offrendo anche approfondimenti sulle opere d’arte attraverso commenti dal vivo o un’audioguida.

Festival invernale Amsterdam

Fonte: iStock

Opere installate per il Light Festival di Amsterdam

Krampus, Austria/Germania/Nord Italia

Il 6 dicembre, in Paesi come l’Austria, la Germania o il Nord Italia, si celebra la festa di San Nicola, un vescovo del III secolo diventato patrono dei bambini e ispiratore della leggenda di Babbo Natale. Nelle Alpi centro-europee, in particolare in Baviera, in tutto il territorio austriaco e in Alto Adige, il giorno di San Nicola coincide con la distribuzione dei doni ai bambini buoni, mentre a quelli cattivi ci pensano altri personaggi: i temibili Krampus.

Queste figure demoniache sono presentate come l’assistente di San Nicola: il 6 dicembre e in altre occasioni durante il mese, viene organizzata una sfilata dove i Krampus sfilano insieme al Santo spaventando i presenti e punendoli con una frusta realizzata con materiali naturali. In alcune città, come Berchtesgaden, sia San Nicola che i Krampus vanno di casa in casa per portare i doni ai bambini o punirli.

Dragon Carnival, Slovenia

Un festival invernale particolarmente suggestivo è quello organizzato in diverse zone della Slovenia. Questa tradizione, chiamata Dragon Carnival, risale al periodo del paganesimo seppur dopo il 1300, quando nell’Europa centrale si assistette alla fusione di tradizioni pagane e cristiane, le celebrazioni mascherate cominciarono a essere organizzate nei giorni precedenti il periodo di digiuno quaresimale.

Durante il Carnevale potrete ammirare carri con draghi giganti e sfilate con i costumi e le maschere tipiche slovene, le quali si contraddistinguono per i colori accesi e per i tratti distintivi che richiamano gli ambienti rurali del passato. Le figure carnevalesche più conosciute del paese sono il ‘kurent‘, originario della città di Ptuj, il ‘laufar‘ del villaggio di Cerkno e lo ‘škoromat‘ del villaggio di Hrušica.

Nell’area circostante Lubiana, invece, sono la ‘mačkara‘ e il ‘petelin‘ del villaggio di Dobrepolje. Nel 2025 il festival si terrà dal 6 al 16 febbraio.

Festival invernali Slovenia

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Le maschere tipiche del Carnevale sloveno

Mari Lwyd, Galles

Durante il periodo natalizio e di Capodanno, il Galles conquista i viaggiatori con una tradizione particolare: il Mari Lwyd. In questa occasione, gli abitanti di diverse città decorano il cranio di un cavallo con nastri e festoni, mentre gli occhi vengono sostituiti da due palline di Natale, il tutto fissato a un palo e a un lenzuolo e indossato come un costume.

L’uomo che indossa il costume, accompagnato da un gruppo di seguaci, cammina per il quartiere bussando alle porte e chiedendo, recitando dei versi, di essere ammesso e di ricevere cibo e bevande. L’evento più importante si svolge ogni gennaio nella città di Chepstow, al confine con l’Inghilterra, dove decine di questi strani cavalli scheletrici invadono le strade.

Ognuno di essi è accompagnato da una squadra di ballerini che si esibiscono in tutta la città prima di sfilare con le Mari Lwyds verso il museo cittadino, nei vari pub e al castello di Chepstow, dove bussano alla porta richiamando la tradizione.

Carnevale delle Isole Canarie

Inverno è sinonimo di Carnevale e uno degli spettacoli più suggestivi e vibranti d’Europa viene organizzato alle Isole Canarie. Con questo evento allegria, costumi e carri allegorici portano colore tra le strade attraverso sfilate spettacolari che si svolgono al ritmo travolgente di batucada e salsa. Si tratta di un Carnevale unico che vi farà vivere una vacanza speciale, ma soprattutto calda: le temperature miti delle Isole Canarie permettono di dimenticare per qualche giorno il freddo italiano nei mesi di febbraio e marzo. Ogni isola vive il Carnevale a modo suo e ognuno di essi ha le proprie tipicità, da Tenerife a Gran Canaria.

Carnevale Tenerife

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Il Carnevale invernale di Tenerife
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Perché il 2025 è l’anno perfetto per viaggiare in Asia

Dopo anni di restrizioni provocate dalla pandemia, l’Asia sta riaprendo le porte ai viaggiatori che desiderano immergersi tra i suoi tesori culturali e naturali. In Cina, per esempio, è possibile viaggiare per un massimo di 30 giorni senza richiedere un visto d’ingresso, mentre la Thailandia espande sempre più le sue possibilità guardando non solo ai turisti, ma anche ai nomadi digitali con visti studiati ad hoc.

Se l’Asia chiama, i viaggiatori rispondono: quest’ultimi, per un motivo o per un altro, sono sempre più interessati a esplorare questa parte di mondo e il 2025 sarà probabilmente l’anno in cui molti di loro realizzeranno questo sogno. Sono i dati emersi dall’analisi di Amadeus, società specializzata nella fornitura di software per il settore turistico e dei viaggi a livello globale.

Secondo i dati raccolti sul traffico, i viaggi in uscita da Chengdu in Cina sono aumentati del 66% raggiungendo i 35,2 milioni di passeggeri tra il 2016 e il 2023. Analogamente, il traffico in uscita da Guangzhou è aumentato del 20%. Nello stesso periodo, il traffico in uscita da Delhi in India, un altro Paese caratterizzato da una forte crescita nel settore turistico, è aumentato del 31% superando i 30 milioni di passeggeri.

Scopriamo insieme, nel dettaglio, perché il 2025 è l’anno perfetto per viaggiare in Asia.

Visti d’ingresso e valute convenienti

Per attirare i visitatori stranieri, la Cina ha esteso fino alla fine del 2025 l’ingresso senza visto per numerosi Paesi, tra cui l’Italia. Chiunque possieda un passaporto ordinario e valido potrà visitare la Cina per affari, turismo, visite a parenti e amici senza necessità di richiedere un visto d’ingresso, a condizione che il soggiorno non superi i 30 giorni.

Il prossimo anno, quindi, potrebbe essere il momento giusto per esplorare in modo più semplice e senza troppe burocrazie un Paese dai forti contrasti, dove i paesaggi straordinari, sia naturali che urbani, offrono infinite possibilità di creare itinerari unici ed entusiasmanti.

In più, secondo l’agenzia di rating creditizio statunitense Fitch Ratings, il turismo in Asia dovrebbe tornare ai livelli pre-Covid entro la prima metà del 2025 anche grazie all’indebolimento delle valute locali, un fattore che rende le destinazioni più accessibili ai visitatori stranieri.

Cina

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I paesaggi mozzafiato della regione di Guangxi

Sono in Asia le location di serie tv molto attese

Ad alimentare l’interesse nei confronti dell’Asia ci sono anche alcune delle serie tv più attese. Un dato che non stupisce considerando che tra le tendenze per i viaggi del 2025 c’è anche il set-jatting, ossia la tendenza a trascorrere le vacanze nei luoghi dove si sono svolte le riprese di un film o una serie.

La Thailandia, per esempio, sarà probabilmente la destinazione turistica più chiacchierata del 2025 perché il prossimo anno uscirà la terza stagione della popolare serie televisiva “The White Lotus”, ambientata tra Bangkok, Phuket e Ko Samui.

Inoltre, la messa in onda della seconda stagione della serie sudcoreana “Squid Game” dovrebbe ulteriormente accrescere l’interesse per i viaggi in Corea del Sud. Allo stesso tempo, la serie uscita nel 2024 “Shōgun” ha ispirato tour storici in Giappone (un trend destinato a crescere considerando che sono state commissionate la seconda e la terza stagione). A consolidare l’interesse per il Giappone contribuirà anche l’Expo 2025, che si svolgerà a Osaka.

Voli diretti dall’Italia

A rafforzare questo slancio verso l’Asia c’è anche l’aumento dei voli diretti, che consentono di raggiungere alcune delle mete più belle con comodità e convenienza. Iberia, per esempio, ha recentemente lanciato voli diretti tra Madrid e Tokyo, permettendo ai viaggiatori spagnoli di esplorare il Giappone in modo più semplice.

Dall’Italia, invece, sono stati introdotti nuovi voli già nei mesi scorsi. Dal 16 novembre, per esempio, sono cominciati i voli diretti da Roma Fiumicino per Bangkok con ITA Airways a bordo di un Airbus A330neo. Il volo è operativo cinque volte alla settimana il lunedì, il mercoledì, il giovedì, il sabato e la domenica alle 15:15 con arrivo a Bangkok alle ore 07:40 (ora locale), mentre il volo di rientro è il lunedì, il martedì, il giovedì, il venerdì e la domenica alle ore 12:15 (ora locale) con arrivo a Roma alle ore 19:15.

Anche da Milano ci saranno tante opportunità per volare senza scali verso l’Asia. All Nippon Airways, la più grande compagnia aerea giapponese, collega l’aeroporto di Malpensa a Tokyo Haneda con un volo diretto disponibile tre volte a settimana (martedì, giovedì e domenica). Cathay e la compagnia low-cost Hk Express, invece, collegano Malpensa con Hong Kong e con altre 19 destinazioni nella Cina continentale.

Hong Kong

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Il fascino della città di Hong Kong al crepuscolo

Nuove aperture per il turismo del lusso

Per chi ama il lusso, l’Asia è la destinazione perfetta. Sempre nuovi hotel aprono le loro porte ai viaggiatori che non pensano troppo al budget, ma ricercano strutture caratterizzate da un design innovativo, dall’utilizzo creativo di edifici storici, dalle posizioni mozzafiato o da un servizio eccezionale.

In particolare sono la Thailandia e l’India le mete in cui trovare gli hotel migliori, citati anche dalle principali riviste di settore. Se fate parte di questa categoria di viaggiatori, date un’occhiata alle nuove aperture per il 2025 perché saranno davvero pazzesche.

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Chemnitz Capitale della Cultura 2025: programma ed eventi

Dal 1985, l’Unione Europea designa alcune città come Capitali della Cultura, un titolo pensato per celebrare la ricca diversità culturale europea e promuovere l’unità e la cooperazione internazionale. Questa iniziativa incoraggia le città a presentare al grande pubblico il proprio patrimonio culturale attraverso un fitto programma di eventi organizzati durante tutto il 2025. Tra queste, insieme alle città gemelle di Nova Gorica e Gorizia, situate ai due lati del confine tra Slovenia e Italia, e Agrigento in Sicilia, c’è anche la città e la regione circostante di Chemnitz, in Germania.

Incastonata nel cuore della Sassonia Chemnitz, spesso soprannominata la “Manchester sassone” per il ruolo centrale occupato durante la Rivoluzione Industriale, sta vivendo un periodo di rinascita puntando a un futuro inclusivo e sostenibile. Drasticamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente plasmata dal dominio della Germania Est, ha attraversato negli anni numerosi cambiamenti.

Nel 2019 la regione mineraria dell’Erzgebirge/Krušnohorí è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e, quest’anno, con la nomina a Capitale della Cultura, vuole mostrarsi al mondo in una veste nuova invitando i viaggiatori a visitarla e scoprirla partecipando a un ricco calendario di eventi.

Inaugurazione ufficiale come Capitale della Cultura 2025

La prima data in programma, quella dedicata all’inaugurazione ufficiale di Chemnitz come Capitale della Cultura, è il 18 gennaio. Per l’occasione saranno allestiti tre palchi nella Piazza del Municipio, dove verranno presentati oltre 60 dei 160 progetti che si svolgeranno durante l’anno. Sin dal primo giorno, i partecipanti avranno l’occasione di immergersi nel patrimonio culturale della città partendo da un assaggio delle specialità gastronomiche tipiche.

Dalle ore 17:00, 120 volontari arriveranno con la storica locomotiva a vapore “Hegel” che attraverserà il centro città facendo diverse tappe, rievocando il passato industriale di Chemnitz. Lo spettacolo di apertura vero e proprio inizia alle 19:00 nella piazza intorno alla statua di Karl Marx, situata proprio nel centro città, dove si terrà uno spettacolo con musica, danza e narrazioni culturali. La giornata termina nei club di Chemnitz, anche questi parte integrante del panorama cittadino.

Chemnitz capitale della cultura

Fonte: iStock

Piazza del Municipio a Chemnitz

Gli eventi organizzati durante l’anno

Se state programmando un viaggio in Germania, fate un salto anche nella cittadina di Chemnitz perché il programma in serbo per quest’anno è davvero ricco di eventi. In un periodo in cui visitare destinazioni meno conosciute diventa sempre più importante per alleggerire le mete colpite dal turismo di massa, le Capitali della Cultura ricoprono un ruolo fondamentale. Non a caso, il motto scelto da Chemnitz e dai 38 comuni partner è proprio “C the Unseen”, ossia rendere visibili tesori nascosti e portare alla luce ciò che è poco conosciuto.

Ed è con questo spirito che la città non vede l’ora di accogliere nuovi viaggiatori per farsi conoscere attraverso un calendario ricco di proposte. Tra gli eventi più attesi c’è sicuramente il Festival KOSMOS per la democrazia, una celebrazione della diversità e del dialogo con concerti, letture e dibattiti previsto dal 13 al 15 giugno 2025.

Dal 9 al 13 settembre ci sarà la European Peace Ride, una gara ciclistica che unisce Germania, Polonia e Repubblica Ceca, e a giugno, con data ancora da definirsi, “Odissea in C”, una performance di danza del balletto di Chemnitz ispirata all’Ulisse di James Joyce. Dal 18 luglio al 17 agosto 2025 ci sarà Begehungen Art Festival, un festival d’arte contemporanea organizzato in una centrale elettrica dismessa.

Mostre ed eventi culturali

Sono tante anche le mostre organizzate, come “Tales of Transformation” al Museo Industriale di Chemnitz, una riflessione sullo sviluppo delle ex città industriali europee, visitabile dal 25 aprile al 16 novembre 2025. La mostra “Realtà europee”, invece, esplora il realismo degli anni ’20 e ’30 su una scala senza precedenti, mentre quella su Edvard Munch vi permetterà di ammirare le collezioni d’arte del pittore norvegese approfondendo il tema della paura.

Infine, tra gli eventi culturali organizzati spicca anche “Silberglanz und Kumpeltod”, una retrospettiva sulla storia mineraria della regione, in corso al museo di archeologia SMAC fino al 29 giugno 2025.

Percorsi artistici

Un altro progetto interessante realizzato in occasione di quest’anno all’insegna della cultura è “The Purple Path”: si tratta di un percorso artistico e scultoreo che mette in mostra opere di rinomati artisti internazionali, nazionali e sassoni. Il risultato è una mostra allestita negli spazi pubblici che racconta la storia delle persone, dell’artigianato e dell’industria del territorio.

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Le mostre più belle da vedere nel 2025

2025: nuovo anno, nuovi propositi, nuove mostre da vedere per soddisfare la nostra voglia di scoperta, arte e cultura. Sia in Italia che all’estero avremo tantissime opportunità per lasciarci travolgere dalla bellezza raccontata in forme diverse: moda, fotografia, pittura, scultura e cinema, per citarne alcune.

Qui abbiamo selezionato alcune delle mostre più belle da vedere nel 2025, così da aiutarvi a pianificare i vostri prossimi viaggi anche in base alle mostre che, mese dopo mese, arricchiranno in meglio il nostro bagaglio culturale.

Le mostre da non perdere in Italia

Partiamo dalle mostre in calendario in alcune città italiane, tra fotografia di moda e di viaggio, pitture sognanti e opere che uniscono arte e politica.

George Hoyningen-Huene: Glamour e Avanguardia, Milano

Dal 21 gennaio al 18 maggio 2025, Palazzo Reale a Milano ospiterà una prima assoluta in Italia: oltre 100 scatti iconici con stampe al platino immortalati da George Hoyningen-Huene. Fotografo per Vogue, Vanity Fair e Harper’s Bazaar, è il protagonista di una riscoperta globale grazie alle numerose mostre organizzate in diverse città europee.

Non tutti lo conoscono, ma dovrebbero: nato a San Pietroburgo nel 1900, fuggito a Londra insieme alla famiglia all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre, lavorò soprattutto tra Parigi, New York e Hollywood. Fin da subito si fece notare per il suo occhio attento, in particolare nel campo della moda. Iniziò a pubblicare i suoi scatti dal 1926 su Vogue, Vanity Fair e Harper’s Bazaar, ispirando i fotografi delle generazioni successive come Richard Avedon e Nick Knight.

Una figura interessante che entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, frequentando artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso e Jean Cocteau.

La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, Brescia

Andiamo a Brescia, dove Palazzo Martinengo ospiterà dal 25 gennaio al 15 giugno una mostra dedicata alla Belle Époque. Qui avrete l’opportunità di ammirare i capolavori che Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos e Mancini eseguirono durante gli anni trascorsi a Parigi. Fu nella capitale francese, infatti, che questi pittori italiani trovarono il successo immortalando le piazze parigine, i lunghissimi boulevard, gli interni delle case borghesi e gli affollati caffè.

Il percorso espositivo è suddiviso in nove sezioni e custodisce oltre 100 opere, provenienti soprattutto da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da altri musei come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova. Tra le opere esposte citiamo il “Ritratto di signora in bianco” di Giovanni Boldini, “Sulla panchina agli Champs Elysées” di Giuseppe De Nittis e “Al Café Nouvelle Athènes” di Federico Zandomeneghi.

Ai Weiwei. Who am I?, Bologna

Se non l’avete ancora fatto, avete tempo fino al 4 maggio 2025 per scoprire il mondo di Ai Weiwei, il più famoso artista contemporaneo cinese, ma soprattutto un intellettuale dissidente. Ai Weiwei, infatti, fu arrestato nel 2011 durante la stretta del governo comunista contro blogger, attivisti e scrittori accusati di cospirare per una supposta “primavera cinese”.

La mostra, allestita a Palazzo Fava a Bologna, mostra l’impegno e la ricerca costante della verità da parte dell’artista, una ricerca che l’ha portato a essere un perseguitato politico. Combinando una vasta gamma di media per esprimere idee complesse e provocatorie, la mostra ci aiuta a immergersi nel suo pensiero attraverso oltre 50 opere tra installazioni, sculture, video e fotografie.

Steve McCurry – Children, Fermo

Chi ama viaggiare sicuramente conosce il fotografo Steve McCurry: i suoi scatti sono tra i più iconici e famosi. Dal 20 dicembre 2024 al 4 maggio 2025, Palazzo dei Priori a Fermo espone oltre 50 fotografie del celebre fotografo americano le quali esplorano un percorso emozionante con focus sull’infanzia. Si tratta di una mostra importante perché è l’unica esposizione tematica interamente dedicata ai bambini, realizzata nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera.

Le immagini alternano guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia e provengono da ogni angolo del mondo, ritraendo i più piccoli in scene di vita quotidiana e offrendo un omaggio a questo periodo straordinario della vita. Lo stesso Steve McCurry ha dichiarato: “Ho avuto il grande privilegio di fotografare i bambini di tutto il mondo e ora che ho una figlia anch’io apprezzo ancora di più la loro energia, la loro curiosità, le loro potenzialità. Nonostante il contesto difficile in cui molti di loro nascono, i bimbi hanno la capacità di giocare, sorridere, ridere e condividere piccoli momenti di gioia. C’è sempre la speranza che un bambino possa crescere e cambiare il mondo.”

Mostre Italia 2025

Fonte: Ufficio Stampa/©Steve McCurry All rights reserved

Uno scatto dalla mostra Children di Steve McCurry

Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo, Roma

Fino al 23 marzo, il Museo di Roma ospita la mostra dedicata alle artiste che lavorarono nella Capitale a partire dal XVI secolo, con un percorso che giunge fino al 1800 e alle nuove modalità di progressivo accesso alla formazione che lentamente si impongono in accordo con il panorama europeo. Il progetto espositivo propone circa 130 opere, realizzate da cinquantasei diverse artiste, attive in città stabilmente o per periodi più o meno lunghi.

Tra queste citiamo la presenza delle famose Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, e delle meno note Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis, oltre che Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi e Marianna Candidi Dionigi.

Le mostre da non perdere in Europa

Se state programmando un viaggio in alcune di queste splendide città europee, segnatevi in agenda queste mostre perché daranno un valore aggiunto alla vostra esperienza.

From the Heart to the Hands: Dolce & Gabbana, Parigi

Al Grand Palais di Parigi, dal 10 gennaio al 31 marzo, ci sarà una mostra dedicata alla maison Dolce & Gabbana. Curata da Florence Müller, ex docente presso l’Istituto Francese della Moda di Parigi, l’esposizione presenterà oltre 200 creazioni dei designer Domenico Dolce e Stefano Gabbana, fondatori della casa di moda nel 1985. “Sviluppandosi attraverso una serie di dieci sale che coprono 1.200 metri quadrati, la mostra esplora l’approccio non convenzionale del marchio al mondo del lusso, abbracciando l’umorismo, l’irriverenza e la sovversione”, come dichiarato in un comunicato stampa.

La scenografia di ogni sezione trae ispirazione dalla storia dell’arte italiana, dall’opera, dall’arte dello stucco, dall’architettura, in particolare dal Palazzo Farnese di Roma, capolavoro del Rinascimento, dal design degli interni barocchi, e dal Tempio della Concordia ad Agrigento, costruito intorno al 430 a.C. in Sicilia.

Radical! Women Artists and Modernism 1910–1950, Vienna

Dal 18 giugno al 12 ottobre, al Palazzo Belvedere di Vienna, ci sarà una mostra davvero interessante. L’esposizione è dedicata a più di sessanta artiste provenienti da oltre venti paesi, aprendo nuove prospettive sulla diversità e sugli aspetti innovativi del Modernismo. Ad accomunare le artiste è la ricerca di nuovi linguaggi visivi e forme di rappresentazione pensate per catturare l’essenza del mondo moderno.

Le opere documentano una società in cambiamento e le reazioni delle artiste a questioni urgenti in un periodo caratterizzato da sconvolgimenti storici e cambiamenti tecnologici. Tra le donne protagoniste della mostra citiamo Gertrud Arndt, Bendetta, Romaine Brooks, Elizabeth Catlett, Claude Cahun, Sonia Delaunay, Inji Efflatoun, Alexandra Exter, Leonor Fini, Jacoba van Heemskerck van Beest e Hannah Höch.

Nigerian Modernism, Londra

Londra è una città che di mostre ne ha davvero tantissime e scegliere potrebbe essere una decisione complessa. Se state cercando un’esibizione diversa dalle altre, noi vi consigliamo quella organizzata al Tate Modern dall’8 ottobre 2025 all’11 maggio 2026. Sullo sfondo di una fervida ribellione culturale e artistica, il Modernismo Nigeriano esalta le conquiste degli artisti locali, sia prima che dopo l’indipendenza nazionale dal dominio coloniale britannico nel 1960.

Questo movimento artistico racconta la storia di reti creative che collegavano città come Zaria, Ibadan, Lagos ed Enugu, ma anche centri artistici internazionali come Londra, Monaco e Parigi. Attraverso gruppi pionieristici come la Zaria Art Society e l’Mbari Artists’ and Writers’ Club, questi artisti hanno sapientemente fuso tradizioni e tecniche nigeriane, africane ed europee, dando vita a opere vibranti e multidimensionali.

Wes Anderson: The Exhibition, Londra

Abbiamo detto che Londra ha sempre qualche mostra interessante: ecco perché non abbiamo resistito e ne abbiamo inserito un’altra, questa volta organizzata al Design Museum dal 21 novembre 2025 al 4 maggio 2026. Stiamo parlando della mostra dedicata all’eccentrico regista Wes Anderson che, per l’occasione, aprirà i suoi archivi personali.

Negli ultimi quasi 30 anni, il cineasta americano ha sviluppato uno stile visivo inconfondibile e assolutamente unico che fa impazzire anche i social nella creazione di contenuti ispirati alle sue pellicole. La mostra è realizzata in collaborazione con la Cinémathèque française e la casa di produzione di Anderson, American Empirical Pictures; lo stesso regista è personalmente coinvolto nella cura dell’esposizione.

Anselm Kiefer: Where Have All the Flowers Gone, Amsterdam

Dal 7 marzo al 9 giugno, Vincent van Gogh e Anselm Kiefer saranno protagonisti di una mostra a due sedi che aprirà ad Amsterdam. Anselm Kiefer: Where Have All the Flowers Gone sarà divisa tra il Museo Van Gogh e lo Stedelijk Museum con l’obiettivo di mettere in luce la decennale fascinazione di Kiefer per l’artista olandese e per offrire una nuova prospettiva sul suo più ampio sviluppo artistico.

Al Museo Van Gogh, le mostre includeranno disegni realizzati da Kiefer durante un viaggio tra Paesi Bassi, Belgio e Francia da adolescente, ripercorrendo le orme di Van Gogh, mentre lo Stedelijk esporrà per la prima volta tutte le opere di Kiefer presenti nella sua collezione. Queste includeranno film e tele famose come “Innenraum” (Interno), che raffigura la sala dei mosaici della cancelleria del Reich, ormai demolita, a Berlino, simbolo della dittatura nazista.