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Lazio Blue Route, il futuro itinerario che porta a scoprire i Borghi Marinari della Regione

La Lazio Blue Route sta per diventare una realtà concreta. Il progetto, ideato e sviluppato dall’architetto Alberto Renzi su incarico dell’Associazione MAR, è stato recentemente presentato attraverso uno studio di fattibilità che getta le basi per la creazione del tratto “pilota”. Questo primo segmento coinvolgerà il litorale nord del Lazio, partendo da Montalto di Castro fino a giungere alla Capitale. Durante la presentazione, Renzi ha illustrato gli obiettivi del percorso e le sue caratteristiche uniche, evidenziando l’importanza dei cammini nella valorizzazione territoriale e culturale.

Un progetto di connessione tra Toscana e Via Francigena del Sud

La Lazio Blue Route si propone di entrare a far parte dell’Atlante dei Cammini del Lazio, diventando una dorsale tirrenica di collegamento tra la Toscana e la Via Francigena del Sud. Renzi ha accompagnato i presenti, tra cui esponenti istituzionali e pubblico accorso al workshop sul turismo sostenibile dedicato al progettista Valentino Giuliani, in un viaggio virtuale lungo un itinerario identitario che copre una distanza di circa 200 chilometri. Lungo questo tracciato, sono stati individuati 346 punti di interesse, tra cui siti storici, archeologici e culturali, distribuiti sia sulla terraferma, sia sul mare e lungo i fiumi.

Un nuovo itinerario tra storia e Blue Economy

Il progetto pilota non si limita a collegare borghi e città: include anche due siti riconosciuti dall’UNESCO, oltre a promuovere le cosiddette Blue Destination. Questo concetto integra un porto internazionale, cinque approdi turistici e oltre cinquanta punti di rilevanza storico-archeologica legati al mare, al suo patrimonio e alle tradizioni marinare. Durante l’evento, Grazia Maria Iadarola, dirigente dell’Area Blue Economy della Regione Lazio, ha presentato nuove iniziative per supportare comuni e imprese locali, in particolare nel contesto della Blue Economy e dell’accessibilità inclusiva.

Le prime dieci tappe: un viaggio nel cuore dei borghi marinari

Il tratto iniziale della Lazio Blue Route toccherà dieci tappe, coinvolgendo nove Comuni del Lazio, di cui otto Borghi Marinari di eccellenza. Il viaggio inizia a Montalto di Castro, al confine con la Toscana, e prosegue verso Tarquinia, celebre per il suo patrimonio archeologico etrusco. Da qui, l’itinerario si sviluppa attraverso un’esperienza di turismo lento che attraversa borghi e città costiere come Allumiere, Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, e Cerveteri, nota per la necropoli patrimonio dell’UNESCO. Il percorso continua lungo il litorale fino a Fiumicino e Fregene, per poi concludersi con un ingresso spettacolare a Roma, passeggiando lungo le rive del Tevere.

Il futuro del turismo laziale

La Lazio Blue Route promette di diventare una delle principali attrazioni del turismo sostenibile nel Lazio, offrendo un’esperienza autentica e immersiva nella storia e nella cultura costiera della regione. Con una forte attenzione alla sostenibilità, al rispetto per l’ambiente e alla valorizzazione delle risorse locali, l’itinerario mira a trasformarsi in un esempio virtuoso di come il turismo possa promuovere la conservazione del patrimonio naturale e culturale, generando allo stesso tempo opportunità economiche per i territori coinvolti.

Sostegno istituzionale e progetti collaborativi

Il Presidente del GAL Mare Lazio Pesca, Marco Maurelli, ha evidenziato l’importanza dei partenariati pubblici e privati nel rafforzare le operazioni di filiera legate al turismo costiero. “Ho già integrato nella strategia di sviluppo locale iniziative di promozione turistica che si allineano perfettamente con la Lazio Blue Route. Ho avuto l’opportunità di aderire a questo progetto, seguendo l’approccio adottato in occasione del Giubileo del Mare. Come GAL, intendo coordinare un’attività che coinvolga tutti i comuni costieri del Lazio, per rendere operativo e potenziare il sentiero identitario dei Borghi Marinari,” ha dichiarato.

Un ulteriore sostegno è stato espresso da Sabrina Busato, Presidente di FEISCT, che ha condiviso lo sviluppo dell’Italian Blue Route in tutto il territorio nazionale. Tale percorso promozionale, noto come BLUE TOUR, ha già toccato ben 21 città di mare durante l’estate del 2024, a riprova dell’importanza di unire le destinazioni costiere sotto un’unica iniziativa.

Massimo Castellano, Presidente dell’Associazione MAR, che ha organizzato il workshop, ha manifestato grande soddisfazione per il progresso della Lazio Blue Route. “Il Giubileo è un evento di grandissima rilevanza, ma rappresenta anche un momento di transizione. Progetti come la Lazio Blue Route devono essere pensati per il futuro, diventando opportunità strutturate per valorizzare i territori. Nei prossimi anni, è fondamentale sviluppare iniziative sistemiche centrate sul turismo sostenibile costiero”.

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Giornata delle Ville Venete 2024, le più belle e gli eventi da non perdere

Con l’apertura al pubblico di oltre 90 ville e la possibilità di partecipare a 160 esperienze, sabato 19 e domenica 20 ottobre torna la Giornata delle Ville Venete. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione quest’anno si distingue per la varietà di attività, suddivise come di consueto in cluster tematici come Heritage, Family, Green, Wine&Food, Dream e Well Being, con l’obiettivo di facilitare la scelta dei visitatori in base ai propri interessi, sottolineando la versatilità e la multidisciplinarità delle Ville Venete.

Un aspetto, questo, che non a caso è anche il tema del convegno “Ville Venete – Orizzonti Oltre i Confini 2024”, organizzato in occasione dell’evento a Villa Selvatico a Battaglia Terme (Padova), che esplora la villa non solo come testimonianza storica, ma anche come parte di un sistema economico circolare, promuovendo un equilibrio tra storia e sostenibilità.

Immersione nella Civiltà della Villa

La Giornata delle Ville Venete intende valorizzare la villa come “Casa Viva”, una realtà unica e inimitabile a livello internazionale, offrendo ai visitatori un’immersione nella “Civiltà di Villa”, trasformandoli da spettatori passivi a protagonisti attivi attraverso esperienze pratiche. Spalancando le porte ai visitatori, le ville racconteranno la propria storia, arte, cultura, architettura, artigianato e la natura che le circonda tramite visite guidate, passeggiate, concerti, laboratori, degustazioni e soggiorni, fornendo una visione completa della Villa Veneta del passato, del presente e del futuro. In questa edizione è stata introdotta una nuova sezione dedicata agli “itinerari suggeriti”, che permette a chi lo desidera di pianificare una giornata o un intero weekend in stile moderno “Grand Tour”.

Ecco allora una selezione delle esperienze più significative, divise per provincia, per trascorrere un fine settimana all’insegna della bellezzza e della scoperta di un patrimonio unico e prezioso.

Soggiorni e Visite in provincia di Belluno

In provincia di Belluno, a Villa di Modolo, una maestosa Villa Veneta situata nelle Dolomiti, sarà possibile soggiornare nei locali dell’antica latteria, recentemente ristrutturata e trasformata in agriturismo. Sarà inoltre offerta una visita guidata che illustrerà la storia e l’imprenditorialità della famiglia Miari Fulcis. A Villa Buzzati, i visitatori potranno esplorare il mondo misterioso di Dino Buzzati attraverso i suoi racconti, mentre a Villa degli Azzoni Avogadro ci sarà l’opportunità di partecipare a un “Bagno di Gong” con i Gong Planetari. A Villa Villalta sarà possibile visitare la dimora e conoscere la coltivazione dello zafferano grazie al gruppo “Zafferano Dolomiti” e prendere parte a un’opera interattiva di Land Art di Sara Casal.

Villa Abate Barbieri Verson

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

La magnifica Villa Abate Barbieri Verson

Esperienze Culturali in provincia di Padova

In provincia di Padova, al Castello di San Pelagio, una visita guidata racconterà la trasformazione del luogo da azienda agricola a realtà culturale, mentre i bambini potranno partecipare a una caccia al tesoro botanico nel giardino storico. A Villa Rosa, i proprietari accoglieranno i visitatori nel maestoso parco e tra gli interni storici. Al Parco Frassanelle si vivrà l’esperienza della transumanza, mentre al Giardino Monumentale di Valsanzibio verranno svelati i significati simbolici del giardino.

Villa Selvatico ospiterà la degustazione “Ottobre Rosso” con i vini dei Colli Euganei. A Villa Roberti, si potrà partecipare a sessioni di yoga e a laboratori per bambini. Infine, a Villa Molin, una visita speciale si concluderà con l’assaggio di vini.
Sarà possibile visitare Villa Giusti dell’Armistizio, luogo storico in cui fu firmato l’armistizio che segnò la fine della Prima guerra mondiale.
Tra le proposte di Villa dei Vescovi, è da menzionare la visita al Brolo con degustazione: un percorso esclusivo attraverso il parco agricolo della villa, con particolare attenzione alle sue vigne.

Degna di nota anche la visita al parco di Villa Cittadella Vigodarzere Valmarana, organizzata in collaborazione con Veneto Segreto, partner per le esperienze Green della Giornata delle Ville Venete. Un’altra esperienza interessante è quella che permette di esplorare gli appartamenti privati del Castello del Catajo, abitati nell’Ottocento dagli Arciduchi Asburgo Este, e recentemente riaperti al pubblico.

A Villa Pesavento, le famiglie potranno partecipare a un itinerario che parte dalla villa e dal suo giardino per concludersi nella fattoria, offrendo così l’opportunità di comprendere la connessione tra questi due mondi, un legame che ha resistito nel tempo. I bambini potranno concludere l’esperienza partecipando a un laboratorio creativo, durante il quale avranno l’opportunità di lavorare la lana proveniente dalle pecore allevate nella dimora. Oltre alle ville nominate, ci saranno anche Villa Abate Barbieri Verson, Villa Giovannelli Colonna, Casa dalla Francesca e Villa Beatrice d’Este.

Immersione nella Natura in provincia di Rovigo

In provincia di Rovigo, al Castello Estense, ci si potrà immergere nella natura attraverso meditazioni, bagni di suoni e passeggiate tra alberi secolari. A Villa Ca’ Zen, sarà possibile partecipare a un’escursione naturalistica in barca nel Delta del Po. A Villa Morosini, si potranno esplorare le opere di Andy Warhol e la collezione Zerbinati. Villa Castelpiano offrirà un percorso tra storia e bonifica del Polesine. Sono previste esperienze anche a Villa dei Marchesi Villa.

Arte e Cultura in villa in provincia di Treviso

Ci spostiamo nel Trevigiano, dove Villa di Maser anche quest’anno ripropone la Colazione in Villa, un’esperienza unica in cui sarà possibile gustare la colazione sotto gli affreschi della Sala a Crociera. Tra le proposte più interessanti c’è anche “Crea il tuo erbario”, un’attività pensata per i bambini che li coinvolgerà nella creazione di un piccolo erbario da portare a casa, imparando a riconoscere le varie specie vegetali presenti nel particolare contesto naturale della Villa.

A Villa Sandi, un’esclusiva visita guidata accompagnerà i visitatori alla scoperta della dimora e dei suoi vini pregiati, con un percorso che parte dall’antica barricaia settecentesca e arriva fino al maestoso edificio in stile palladiano.

Villa Lattes offre l’esperienza “Poesia e storia in Villa Lattes”, che inizia con una visita guidata alla scoperta delle origini storiche della Villa e dei suoi proprietari, seguita da un laboratorio creativo in cui i partecipanti diventeranno protagonisti, componendo versi con diverse tecniche poetiche.
A Villa Tiepolo Passi sarà possibile trascorrere un fine settimana nella storica Foresteria della Villa, immergendosi nelle sue architetture e nelle essenze secolari. A Villa Chiminelli, invece, i visitatori potranno vivere un’esperienza musicale unica, guidati dal suono di particolari chitarre multi-manico suonate dal maestro compositore Guidetti.

Villa Giustiniani Tonon vi accoglierà per una serata polisensoriale che inizia con una visita guidata, condotta dal Maestro Guerrino Lovato, agli affreschi della villa, seguita da una degustazione delle birre artigianali San Gabriel. Per chi desidera soggiornare, CastelBrando offre un’esperienza di pernottamento, mentre a Villa Morosini Lucheschi sarà possibile vivere uno shooting fotografico memorabile, con la villa e i colori autunnali a fare da scenografia.

Il Castello di San Salvatore, eccezionalmente visitabile in autonomia, offre ai turisti un percorso narrato dalla voce della sua proprietaria, la Principessa Isabella Collalto de Croy, che li accompagnerà attraverso una audioguida disponibile direttamente sul proprio smartphone.
Infine, Villa Rechsteiner celebra il disegnatore e pittore italiano Alberto Martini, precursore del surrealismo e originario di Oderzo, con le “degustazioni itineranti”. In collaborazione con Oderzo Cultura, verrà abbinato il vino della tenuta a un’opera di Martini ispirata alle celebri “Storie Straordinarie” di Edgar Allan Poe, in un percorso guidato tra i luoghi più affascinanti della tenuta.

Altre esperienze sono proposte da Villa Correr Pisani, Villa Grimani Morosini Gatterburg, Villa Morosini Lucheschi, Castello Papadopoli Giol, Castello di Roncade e Palazzo Zambaldi

Wellbeing in Villa in provincia di Venezia

Il nostro viaggio ci conduce quindi a Venezia, dove le esperienze di benessere hanno avuto grande successo. Solo in questa provincia possiamo trovare ben tre esperienze di yoga: presso Villa Foscarini Rossi , Villa Widman – che offrirà anche l’”Erbario Lagunare”, un percorso di visita che condurrà i partecipanti alla scoperta delle piante tipiche della laguna – e Villa Venier Contarini, che propone una serie di attività dedicate al benessere psicofisico.

Palazzo Cappello offrirà un’esperienza pensata interamente per i bambini, con una visita e un laboratorio speciale, mentre il patrimonio storico torna protagonista a Villa Correr Agazzi, con la possibilità di esplorare documenti antichi conservati nel suo archivio. Anche Villa Farsetti e la Barchessa di Villa Heinzelmann offriranno esperienze immersive, con quest’ultima che unirà l’arte contemporanea all’atmosfera storica del parco e degli edifici.

Esperienze Esclusive in provincia di Verona

A Verona, tra le esperienze proposte dalle Ville Nichesola Conforti, si potrà partecipare alla presentazione del libro Centootto ville della Valpolicella e dialogare direttamente con l’autore. Inoltre, sotto la guida di artisti, sarà possibile dipingere nelle sale affrescate, utilizzando attrezzature professionali e esplorando nuove tecniche in un ambiente creativo e rilassante.

Palazzo Montanari e Villa Amistà – Byblos Art Hotel offrono soggiorni unici e di lusso, con esperienze Heritage e Wine&Food confezionate per l’occasione. Palazzo Montanari propone l’”Art&Wine Experience” e la “Visita con Calice di Valpolicella”, mentre Villa Amistà invita i suoi ospiti a partecipare all’”Art Tour” seguito da una cena degustazione presso il ristorante Amistà.

Infine, tra le proposte più particolari, si segnala la visita guidata con i proprietari a Villa Sagramoso Sacchetti già D’Arco e la degustazione di tartufo nero presso Villa Cariola. Anche quest’anno, non mancheranno le esperienze a Villa Buri Tessari, detta “La cappuccina”, e a Villa Rizzardi e Giardino di Pojega.

Castello Papadopoli Giol, Treviso

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

Castello Papadopoli Giol, in provincia di Treviso

Degustazioni e Concerti in provincia di Vicenza

In provincia di Vicenza, numerose esperienze a tema Wine&Food offriranno ai visitatori l’opportunità di partecipare a degustazioni esclusive, oppure di godere di veri e propri pranzi o cene in villa. A Villa Valmarana ai Nani, ad esempio, sarà possibile prendere parte all’esperienza “Cena con i Tiepolo”, mentre Villa Fracanzan Piovene proporrà una “Visita guidata con degustazione”, accompagnata anche da un laboratorio artistico-botanico dedicato ai più piccoli. A Villa Pojana, tra le varie attività, spiccano la Ludoteca con giochi in legno, la “Caccia ai misteri di Villa Pojana” e l’Esposizione di cantine vinicole e aziende agricole locali, con la possibilità di cenare grazie agli stand di Street Food presenti all’interno della villa.

A Villa Priuli Crisanti si potrà assistere al concerto del celebre pianista Ramin Barhami, noto a livello internazionale per le sue interpretazioni del repertorio di Bach. Villa Mafferi Costalunga offrirà invece una serata immersa nella natura e nella mitologia dell’antica Grecia, con una passeggiata seguita da una degustazione di vini e prodotti locali.

A “La Gualda”, trasformata per l’occasione in palcoscenico, i visitatori potranno assistere alle prove dello spettacolo Le angherie cinquecentesche e partecipare a una visita guidata esclusiva muovendosi tra gli attori. Villa Ghellini offrirà invece un’esperienza di danza e musica rinascimentale e barocca, in cui gli ospiti potranno apprezzare ogni movimento e fraseggio delle performance, seguite da una visita agli spazi della villa e da degustazioni di prodotti locali tipici della zona di Villaverla.

A Villa Angarano Bianchi Michiel si terrà una Visita e Concerto Barocco, mentre al Castello di Thiene i visitatori potranno immergersi in un percorso museale innovativo, arricchito da realtà aumentata, intelligenza artificiale, sound design e performance recitative. Infine, i parchi, i giardini e la natura rigogliosa di Villa Fogazzaro Colbacchini, del Castello Grimani-Sorlini e del Monastero di San Marco saranno i protagonisti di un affascinante Trail Culturale.

Molte altre sono le esperienze anche a Villa Gioiagrande, Villa Valle, Villa Zileri, Villa Caldogno, Villa La Rotonda, Villa Montanari Valeri, Villa Ca’ Erizzo, Villa Barbaran Grassi, Villa Stecchini e Villa Fabris.

Ville e benessere in Friuli Venezia Giulia

Concludiamo con il Friuli-Venezia Giulia. A Villa del Torre, i proprietari accompagneranno gli ospiti in una visita guidata ricca di fascino e tradizione, con un’attenzione particolare all’antica cucina e ai vini della tenuta, prodotti con uve biologiche certificate. L’esperienza proseguirà con una passeggiata nel parco secolare, dove si potranno ammirare piante di diverse specie. Sarà inoltre possibile visitare il Monastero di Aquileia, scoprendo le origini della tenuta e l’elegante dimora dei Baroni Ritter de Záhony. Su richiesta, sarà possibile degustare tre vini presso il wine bar “Giardini Ritter de Záhony”.

A Villa Manin, visite guidate speciali porteranno i visitatori alla scoperta dei luoghi solitamente chiusi al pubblico. Tra antiche leggende e racconti autentici, si scopriranno curiosità legate alla storia di questa villa veneta, che fu dimora dell’ultimo Doge della Repubblica di Venezia e quartier generale di Napoleone Bonaparte.
Il Borgo dei Conti della Torre offrirà un’esperienza magica e indimenticabile, perfetta per famiglie, amici o coppie. Dopo la visita all’imponente villa seicentesca, gli ospiti potranno esplorare una rara e suggestiva casa di Babbo Natale, concludendo il tour con un buon calice di vino!

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Giornata nazionale del trekking urbano 2024: gli itinerari per scoprire l’Italia a piedi

Il 31 ottobre non è solo Halloween, ma un giorno importante per promuovere il turismo sostenibile: la 21° Giornata Nazionale del Trekking urbano. Organizzata dal Comune di Siena in collaborazione con l’Associazione Nazionale Guide Turistiche, coinvolge tantissimi comuni italiani da Nord a Sud per invitare le persone a vivere ed esplorare le città a piedi, senza fretta.

In una società che va sempre più veloce ed è vittima di un ritmo di vita frenetico, questo appuntamento celebra il piacere della lentezza, riconoscendo il valore del patrimonio naturale, artistico e culturale del nostro paese.

XXI Giornata Nazionale del Trekking Urbano 2024, info utili e novità

Natura ad arte: memoria, artificio, paesaggio è il sottotitolo della manifestazione di quest’anno, che vuole esplorare il legame tra il paesaggio urbano, la memoria storica e l’ingegno umano. Un turismo lento e sostenibile può incoraggiare un futuro migliore per l’ambiente e gli esseri umani. Prendersi il giusto tempo per apprezzare le bellezze della natura e percorrere km tra ricchezze architettoniche, siti storici e paesaggi affascinanti, fa bene alla salute mentale e fisica.

Il trekking urbano permette di sentirsi immersi in un’atmosfera autentica e apprezzare i monumenti, i segreti e gli angoli meno noti di un posto. Ideata dal Comune di Siena nel 2001, la Giornata Nazionale del Trekking Urbano prevede percorsi di trekking in 91 comuni italiani tra cui Padova, Bologna, Tempio Pausania, Poggibonsi, Comacchio, San Giovanni in Fiore, Tarquinia e tanti altri. Passeggiate lungo i fiumi si alterneranno a sentieri verdi, attraversando parchi, vie d’acqua, giardini, vicoli storici e architetture medievali. Chiese, palazzi antichi, monumenti si troveranno sul cammino per arricchire l’esperienza. Ogni percorso, inoltre, prevede dei momenti di riflessione sulla sostenibilità e il legame tra uomo e natura.

Tarquinia

Fonte: Ufficio stampa

Trekking a Tarquinia

Tra le novità dell’edizione 2024 c’è l’Urban Trek Summit in programma il 30 Ottobre a Siena, un convegno sui temi del turismo green che mira a diventare un appuntamento fisso fino per stilare la Carta dei Valori del Trekking Urbano 2025. Nella settimana prima del 31 ottobre ci sono in programma varie iniziative come la Camminata tra gli Olivi il 27 ottobre e la passeggiata patrimoniale il 28 ottobre.

Gli itinerari più suggestivi di Trekking Urbano 2024

Sono oltre sessanta gli itinerari possibili per praticare trekking urbano in occasione di questo evento speciale. Ancona, con i segreti del Parco del Cardeto, Castellina in Chianti, Mantova, Biella, Tarquinia, Narni, Pavia, Trento, Lucca, Aosta, per citarne alcuni. In ogni regione tante idee per godersi la natura e le bellezze dei luoghi tra storia e arte. Per scoprire tutti gli altri itinerari si può andare sul sito di trekking urbano.

Trekking urbano a Ercolano

Ercolano, in Campania, è un luogo molto amato da turisti italiani e stranieri. Il percorso di trekking proposto parte dal cuore del Mercato degli stracci di Resina, presso il Palazzo Capracotta, e la passeggiata poi continua da via Pugliano per Corso Resina e Via Mare, fino alla Piazza Carlo di Borbone dove si possono ammirare i resti della città antica distrutta nel 79 d.C. dopo l’eruzione del Vesuvio. Proseguendo per Corso Resina fino alle ville del Miglio d’Oro ci si può fermare in Piazza Colonna per ammirare Le Danzatrici del I secolo a.C. per poi passare tra le Ville Vesuviane fino a Villa Campolieto e il terrazzo panoramico che lascia senza parole. Questo itinerario dura circa due ore e mezza per 2,2 km, con partenza da via Pugliano alle 11 di mattina.

Trekking urbano a Lucca

Le Mura di Lucca hanno un fascino incredibile tutto l’anno. Passeggiare sopra e sotto di esse, fino a raggiungere l’Orto Botanico, porta ad esplorare luoghi preziosi. Il viale alberato delle Mura rinascimentali gira intorno alla città e regala scorci suggestivi, ma anche chiese, palazzi storici, monumenti da ammirare. E in autunno i colori e i profumi dei dintorni donano un tocco in più. Per chi vuole avventurarsi nei sotterranei dei baluardi tra galleria e passaggi segreti, il tragitto si fa ancora più interessante. Per circa due ore si possono percorrere 4 km partendo dall’infopoint Mura di Lucca, al Castello di Porta San Donato Nuova, alle ore 11 o alle 15.00. Per informazioni potete visitare il sito Turismo.lucca.it

Trekking urbano a Volterra

Mura e porte etrusche, necropoli, teatro e terme romane, sono alcune delle meraviglie che troverete lungo il percorso di trekking urbano a Volterra. Le Balze di Volterra sono da vedere, come la Badia Camaldolese con un affaccio sull’Alta Val d’Era e la Val di Cecina che offre panorami unici tra mare e montagna. Con due ore e mezza di cammino lungo 6,5 km con difficoltà media, questo itinerario parte dalle Fonti di Docciola, alle 10 o alle 14, con visita guidata per vivere un racconto della città e del territorio tra storia e natura.

Trekking urbano a Monselice

A Monselice puoi provare un percorso suggestivo che si sviluppa tra piazza Mazzini, il castello Cini, il Santuario giubilare delle Sette Chiese fino al punto più alto a Villa Duodo. Il parco Buzzaccarini offre un’ampia varietà di fauna e flora e gli amanti della bicicletta possono avventurarsi sulla pista E2 passando per villa Pisani, raggiungendo il nuovo pontile accanto al Campo della Fiera. Questo itinerario dura circa due ore per 5 km, con 50 metri di dislivello e partenza da Palazzo della Loggetta.

Trekking urbano a Cecina

In circa tre ore si può percorrere un itinerario di trekking urbano a Cecina che parte da Vallescaia e prosegue per via Sanzio e Via Da Boninsegna, attraversando il sottopassaggio sulla ferrovia. Dopo un ponticello sul fosso ci si può dirigere verso la Fattoria Paduletto, poi nei pressi di una casa cantoniera. Da qui, un sentiero porta diretti al mare o verso una casa abbandonata per chi ama il mistero. Camminando si finisce all’interno della Pineta dei Tomboli fino alle Tamerici.

Cos’è il trekking urbano e chi può praticarlo

Nato come movimento e associazione a Siena nel 2003, oggi il trekking urbano è un’attività fisica per tutti che coniuga sport e salute con la cultura personale. Una forma di turismo lento che prevede percorsi a piedi tra arte, paesaggi, botteghe artigiane, mercatini, ristoranti tipici e altro. Non occorre un allenamento specifico per affrontare un percorso, ma ognuno può regolarsi in base al proprio stato di salute, l’età e le condizioni fisiche per pianificare l’itinerario ideale. Basta indossare scarpe comode e lasciarsi andare esplorando i vari lati di una città, prendendosi il proprio tempo e tornando a casa con un bagaglio emotivo e intellettivo importante. Una passeggiata tra le vie e le piazze di centri storici e aree periferiche si può fare in ogni momento e l’Italia ha molti posti bellissimi per farlo.

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Cosa vedere ad Augusta: città rinascimentale in Germania

La città tedesca di Augusta è un affascinante gioiello rinascimentale che si trova nel cuore della Baviera, la regione nota per i suoi paesaggi mozzafiato e per le sue città pittoresche, oltre che per la sua ricca storia. Augsburg, questo il nome in tedesco della città, è una delle più antiche della Germania Rinascimentale: un centro culturale vivace e moderno, che offre una straordinaria combinazione di arte, architettura e storia. Ma quali sono i luoghi turistici più interessanti di Augusta?

Partiamo inizialmente dalla sua storia. La città di Augusta venne fondata nel lontano 15. a.C. dall’imperatore romano Augusto, da cui la città prende il nome. Inizialmente venne destinata ad essere un avamposto militare con lo scopo di proteggere i confini dell’Impero Romano, ma dalla sua fondazione, non smise mai di crescere.

Infatti, col passare dei secoli, Augusta è diventata prima uno dei centri più prosperi ed importanti in Europa durante il Medioevo, poi anche del Rinascimento. La sua crescita e lo sviluppo architettonico cittadino finì nel lontano 1555, con la firma di quello che fu un evento dalla rilevanza storica unica per il continente europeo: la famosa Pace di Augusta, che sancì la fine delle guerre religiose tra cattolici e protestanti.

Cosa vedere ad Augusta: ecco le principali attrazioni

La piazza principale e cuore rinascimentale di Augusta

Qualsiasi visita nella città di Augusta non può che iniziare da qui, dalla Rathausplatz, la piazza del municipio. In questo luogo è possibile osservare il maestoso Rathaus, proprio il municipio cittadino, che venne costruito in epoca rinascimentale e che conserva, ancora oggi, i suoi interni finemente decorati, come testimonianza tangibile della ricchezza e dell’importanza che Augusta ebbe durante questa epoca. Nei pressi del municipio sorge anche la Torre Perlach, un monumento storico dal quale è possibile godere di una vista spettacolare sulla città una volta raggiunta la cima: un’esperienza imperdibile, soprattutto quando nelle giornate limpide si possono scorgere il lontananza le Alpi.

Vista di palazzi del centro storico di Augusta, nella regione della Baviera, tipica esperienza della Germania RInascimentale

Fonte: iStock

Palazzi del centro storico di Augusta, Germania

La Fontana di Augusto e Maximilian Strasse

Al centro della piazza del municipio si trova la Fontana di Augusto, che, come si evince dal nome, è un omaggio all’imperatore romano Augusto che durante il suo dominio fondò la città, simbolo del legame con le sue origini romane. Camminando per il centro ci si imbatte per la splendida Maximilian Strasse, una delle strade più frequentate ed eleganti della città. Passeggiando lungo questa via sono presenti numerosi edifici storici e palazzi nobiliari, tra cui anche Palazzo Schaezler, dove in passato soggiornò la regina Maria Antonietta ed i cui interni sfarzosi ed in stile rococò sono ancora perfettamente conservati e visitabili dai turisti.

Lo storico Fuggerei

Questo è uno dei luoghi più affascinanti ed unici di Augusta. Si tratta del Fuggerei, il più antico complesso di edilizia popolare del mondo, che venne fondato nel lontano 1521 dalla famiglia Fugger, dalla quale la costruzione prende il nome, ovvero una delle dinastie più ricche della Germania Rinascimentale, nonché banchieri più potenti dell’epoca. Visitare questo quartiere permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

È bene sapere che, per ovvi motivi, essendo ancora questi appartamenti abitati, non è possibile visitare tutte le strutture. Solo un appartamento, in tutto il complesso, è stato trasformato in un museo. Questo appartamento, il n.13 del Mittlere Grasse, è completamente ammobiliato e le sue camere possono essere visitate dai turisti. Tutto l’interno risale ai tempi della sua fondazione e le stanze, cioè una cucina, una camera da letto ed un bagno, mostrano la lunga storia del complesso del Fuggerei e della famiglia fondatrice.

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta, con strutture tipiche al tramonto, primo complesso popolare d'Europa

Fonte: iStock

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta

La Basilica di Sankt Ulrich und Afra ed il Lutherstiege

A pochi passi dal centro storico di Augusta è possibile visitare uno degli edifici religiosi più importanti della città: la Basilica di Sankt Ulrich und Afra, che venne costruita sul luogo esatto dove venne uccisa la santa martire Afra nel 304. Questa struttura è famosa per le sue guglie imponenti, ma anche per i suoi magnifici altari scolpiti a mano. All’interno della Basilica

Essendo Augusta un centro religioso molto importante, non può mancare alla visita di questa bellissima città della Baviera, il Lutherstiege. Si tratta di un museo che racconta la storia di Martin Lutero e della sua importante battaglia alla Chiesa cattolica. È una struttura piccola, ma allo stesso tempo conserva un numero importante di reperti dell’epoca come documenti originali, libri e oggetti legati alla Riforma Protestante, offrendo così ai visitatori una veduta importante su quello che fu uno dei periodi più turbolenti della storia europea.

La casa di Mozart

È una tappa imperdibile per gli amanti della musica. Si tratta della casa natale di Leopold Mozart, padre del celebre e famoso compositore Wolfgang Amadeus Mozart. Sebbene quest’ultimo non sia nato ad Augusta, la città rivendica un ruolo importante nella storia della sua famiglia. Qui è possibile assistere a mostre che portano in viaggio nella vita di Leopold e nell’infanzia di suo figlio. Proprio grazie alla presenza di questi personaggi storici nella storia della città, ad Augusta si celebra ogni anno il Mozart Festival, un evento che celebra la musica del grande compositore e che prevede diversi concerti ed eventi in tutta la città bavarese.

Augusta contemporanea

Se da una parte questa città tedesca vanta una ricca e gloriosa storia, dall’altro lato si presenta come una città moderna e dinamica. Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto, Augusta ha visto una rinascita culturale, grazie alla nascita di nuove gallerie d’arte, spazi espositivi ed un ricco calendario con eventi e mostre d’arte contemporanea e classica, che attirano visitatori dal resto della Germania e d’Europa.

Uno di questi centri è la Kunsthalle Augsburg, uno dei centri d’arte moderna che espone opere d’arte di artisti tedeschi emergenti. Degno di nota è anche il Textil und Industriemusem, che esplora l’importanza dell’industria tessile della città di Augusta, che racconta ai visitatori come questo sia stato uno dei principali centri di produzione tessile in Europa, dal Medioevo all’epoca moderna.

Visitare la città di Augusta è, per i suoi visitatori, la giusta possibilità di immergersi e scoprire una pagina europea ricca di storia, oltre che una città affascinante e dalla bellezza unica dei suoi monumenti più importanti e delle sue opere d’arte. Augusta dovrebbe rientrare, senza ombra di dubbio, in un itinerario alla scoperta della regione della Baviera e delle sue città più famose ed apprezzate come Monaco di Baviera.

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Praga ha appena vietato i bar aperti fino a tarda notte

Praga è una meta turistica sempre molto di moda tra i viaggiatori europei e non solo. L’architettura rococò e gotica rende unica e affascinante la città vecchia che incanta per il suo patrimonio artistico e culturale, ma anche per la sua tradizione gastronomica. E ovviamente la birra ceca, un prodotto gustoso e di qualità che però attira a Praga anche giovani che spesso esagerano bevendone troppa.

Praga infatti è da tempo una calamita per addii al celibato e al nubilato, soprattutto perché una pinta dell’ottima birra locale può costare meno di 3 euro. Ma dopo che in primavera è stato annunciato che si stava valutando il divieto di costumi ridicoli e il mese scorso è stata proposta una bozza di legge per limitare il numero di affitti per vacanze di breve durata nelle aree storiche della città, è chiaro che Praga si sta stancando della propria reputazione.

Restrizioni e divieti a Praga

Per i vari episodi accaduti, il governo ha deciso di prendere dei provvedimenti in merito e di recente è stato annunciato che tutti i tour guidati della birra organizzati dalle agenzie di viaggio non saranno più consentiti in città tra le 22:00 e le 6:00. Il vicesindaco Jiri Pospisil ha affermato che Praga vuole mirare a “un turista più colto e più ricco… non uno che viene per un breve periodo solo per ubriacarsi” come ha rivelato al The Guardian.

Praga città

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La città di Praga

Sebbene restrizioni turistiche come queste possano danneggiare le attività commerciali locali, il capo dell’Associazione ceca di hotel e ristoranti Vaclav Starek accoglie volentieri la decisione, affermando: “I viaggi in centro alla ricerca di birra sono stati un problema per la gente del posto e anche per altri turisti. Non penso che ciò danneggerà le nostre vendite. A nessuno sarà vietato andare in un pub, ma questi giri dei pub organizzati ogni sera… non sono qualcosa di cui abbiamo bisogno“.

Cosa fare a Praga

Dopotutto Praga ha molto da offrire al di fuori dei chiassosi giri dei pub, sia di giorno e di notte. Si può visitare il suggestivo Castello che troneggia sulla città con la Cattedrale di San Vito e il Vicolo D’Oro dove gli alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita. Per passeggiare e vivere l’atmosfera retrò di Praga con edifici colorati e antichi basta andare a Malà Strana, ovvero “Parte Piccola” che è una parte della città distrutta da un incendio nel 1541 che poi gli artisti e architetti italiani hanno ricostruito dandogli un aspetto barocco e rinascimentale.

Anche la città vecchia ha il suo fascino, spesso palcoscenico di eventi importanti nella storia come l’incoronazione dei sovrani o l’esecuzione di condannati. L’attrazione da non perdere è l’orologio astronomico del Municipio che ogni ora anima le statuette di personaggi religiosi e civili che si inseguono. Il Ponte Carlo con 16 arcate in pietra che unisce Mala strana con la città vecchia è il crocevia di tutti gli itinerari per Praga. Se siete in cerca di emozioni forti potete visitare il ghetto ebraico a pochi passi dalla Piazza della città vecchia, dove il popolo ebraico ha vissuto dal ‘900 al 1708. Poi il Klementium che ospita la Biblioteca nazionale è da vedere, come la Casa danzante, un edificio  originale dedicato alla coppia di ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire.

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Le mete dei viaggi di settembre e ottobre: dal Mediterraneo alla Cina

Le temperature sono ancora miti, la folla delle ferie estive si è diradata, le giornate non sono ancora troppo brevi: è l’autunno il periodo perfetto per programmare una vacanza e, in particolare, i mesi di settembre e ottobre sono l’ideale per raggiungere alcune località vicine (ma anche lontane) all’Italia.

Da destinazioni attraverso le varie regioni del Bel Paese, fino a vacanze da programmare in qualche Paese vicino, ma senza dimenticare le vacanze dall’altra parte del mondo, per conoscere e approfondire culture diverse e profondamente affascinanti.

È sempre il momento giusto per fare le valigie e programmare un viaggio, ma ci sono dei periodi dell’anno che sono particolarmente indicati per godersi appieno l’esperienza: settembre e ottobre sono l’ideale, ad esempio, per visitare località di mare del sud Italia oppure per raggiungere capitali, città d’arte e luoghi in cui si tengono appuntamenti speciali.

Le dieci mete di viaggio per una vacanza nei mesi di settembre e ottobre.

Italia, dove andare in vacanza nei mesi di settembre e ottobre

L’Italia è fantastica in autunno: ci sono le destinazioni perfette per chi ama il foliage e la palette di colori di questo periodo dell’anno, oppure le località in cui andare alla ricerca di castagne, mete che sono adatta a tutti coloro che apprezzano i prodotti di stagione. Oltre a questo, si può programmare una vacanza in una città d’arte, oppure godersi le spiagge e le località di mare senza la ressa estiva: dalla Costiera Amalfitana alle spiagge del Sud Italia, si può organizzare una vacanza lungo la costa del Bel Paese e colmare gli occhi di bellezza.

Vacanze settembre e ottobre: Italia il foliage nel Chianti

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Il foliage nel Chianti per una vacanza in autunno

Grecia: l’isola di Creta

Creta durante l’autunno è una meta fantastica da raggiungere: ci sono meno vacanzieri, le temperature sono gradevoli e le cose da fare tantissime. Questa isola della Grecia, infatti, non solo è bellissima dal punto di vista paesaggistico, con la sua natura e le sue spiagge da sogno, ma è anche ricca di storia che si riflette nei resti che sono giunti fino a noi come il Palazzo di Cnosso, che risale all’età del bronzo e alla civiltà minoica, oppure il Monastero di Arkadi di cui non è nota la datazione, anche se si pensa possa essere fatto risalire al XII secolo.

Creta in autunno: Palazzo di Cnosso

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A settembre e ottobre la meta è Creta tra natura e storia

Le isole Canarie

Meta adatta a una vacanza 365 giorni l’anno, con il loro mare favoloso, le isole Canarie sono un sogno anche a settembre e ottobre: non solo per le spiagge ma anche per la natura che regala location spettacolari. Temperature gradevolissime (si attestano intorno ai 26 gradi) e tante attività da fare sia fuori dall’acqua che in mare, le Canarie in autunno vanno raggiunte subito per una vacanza indimenticabile.

Viaggio tra settembre e ottobre: isole Canarie

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Per una vacanza tra settembre e ottobre: isole Canarie

Turchia, Antalya

Con un mare caldo e temperature molto gradevoli, la Turchia è una destinazione adatta a una vacanza nel periodo di settembre e ottobre. Nello specifico si può volare ad Antalya, città che si affaccia sul golfo di Adalia e che si trova alle pendici dei monti del Tauro occidentale. Mare, monti, foreste e resti che sono giunti a noi dal passato, rendono questo luogo affascinante e da raggiungere per tante ragioni diverse.

Antalya in Turchia per un viaggio tra settembre e ottobre

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Vacanza tra settembre e ottobre: Antalya in Turchia

Oktoberfest a Monaco di Baviera

Tra settembre e ottobre si deve sperimentare almeno una volta nella vita l’Oktoberfest: festival che si tiene a Monaco di Baviera in Germania. Si tratta di un appuntamento molto tradizionale (basti sapere – ad esempio – che nel 2025 arriva alla 190esima edizione) in cui provare piatti tipici, bevande, ma anche immergersi nell’atmosfera e nel folklore di questi luoghi. Si tiene in genere dal 20 settembre al 5 ottobre.

Tra settembre e ottobre raggiungi l'Oktoberfest Monaco di Baviera

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Oktoberfest a Monaco di Baviera, tra settembre e ottobre

Algarve, in Portogallo

Affacciata sull’Oceano Atlantico, nel sud del Portogallo, la regione Algarve è una di quelle mete di viaggio che vanno bene tutto l’anno, ma la peculiarità dell’autunno è che in questo periodo è un luogo meno affollato di turisti rispetto all’estate, pur mantenendo temperature fantastiche che si attestano tra i 14 (la minima) e i 23 gradi. Il mare è sempre abbastanza freddo e si tratta di una delle località amate da chi pratica surf, ma in autunno il mare è adatto solo ai più esperti. Si possono fare escursioni nella natura o alla scoperta delle cittadine della zona, ma anche delle sue splendide spiagge. Una fra tutte? Praia da Marinha.

Alvor Algarve, in Portogallo: vacanza da settembre a ottobre

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Alvor nella regione Algarve in Portogallo: vacanza tra settembre e ottobre

Marocco, Marrakech

Il caldo non è più soffocante, anzi le temperature a ottobre sono molto piacevoli (intorno ai 25 gradi) e questo è il periodo migliore per raggiungere il Marocco, nello specifico Marrakech. Qui si possono fare moltissime cose come scoprire la Medina e poi, ancora, immergersi nelle bellezze e nella cultura di questo luogo, tra giardini, monumenti e suq.

Marrakech, per una vacanza tra settembre e ottobre in Marocco

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Marrakech, meta di una vacanza tra settembre e ottobre in Marocco

New York

La Grande Mela in autunno è una destinazione favolosa: New York affascina e incanta in ogni momento dell’anno ma, tra settembre e ottobre, quando le temperature sono ancora piacevoli, si può esplorare questa immensa città e scoprirne le sue tante anime: da Central Park alla Statua della Libertà, dal Ponte di Brooklyn ai tanti musei, non basta una settimana per carpirne l’anima vivace e multiculturale, ma senza dubbio si può conoscere meglio Manhattan e i suoi tanti quartieri.

New York, meta di una vacanza tra settembre e ottobre

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Vacanza tra settembre e ottobre a New York

Pechino, Cina

Voliamo dall’altra parte del mondo, in Asia, per raggiungere Pechino in Cina: settembre e ottobre sono mesi adatti per visitarla perché le temperature sono molto piacevoli e le precipitazioni scarse. A questo aggiungiamo che si tratta di un luogo ricco di cose da vedere e da esplorare: dalla Città proibita, dove hanno vissuto le dinastie di imperatori per circa 500 anni, al Tempio del Paradiso, il più grande della città, senza dimenticare luoghi come piazza Tienanmen, simbolica dal punto di vista storico e politico.

Viaggio a Pechino in Cina nei mesi di settembre e ottobre

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Città Proibita, a Pechino in Cina per una vacanze d’autunno

Indonesia

La stagione secca in Indonesia va dal mese di maggio a quello di ottobre; quindi, il nostro autunno è l’ideale per raggiungere questo grande stato arcipelago che si trova nel sud – est asiatico. È uno stato molto esteso per cui le temperature possono variare da zona a zona, ma generalmente si attestano tra i 22 e 32 gradi, così come il mare è favoloso tutto l’anno. Ci sono tantissime cose da programmare se si vuole fare una vacanza qui, da stabilire anche in base alla zona che si raggiunge. Se si va a Sumatra, ad esempio, si può apprezzare il parco nazionale di Gunung Leuser, a Bali si può godere delle bellissime spiagge e vale la pena raggiungere Giava per respirare la cultura di questi luoghi.

Bali, da raggiungere tra settembre e ottobre

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Viaggio in Indonesia a Bali tra settembre e ottobre
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Borghi itinerari culturali mete storiche Modigliana Viaggi

Viaggio a Modigliana, borgo d’arte e cultura

Modigliana, incastonata tra le colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, rappresenta oggi uno dei principali centri della Valle del Tramazzo. Dominata dal rudere della rocca dei conti Guidi, conosciuta come “la Roccaccia”, la cittadina si affaccia sul fiume Marzeno ed è uno dei borghi più belli e rilevanti del territorio.

Modigliana è un centro agricolo e industriale, famoso per la produzione di laminati in legno e ceramiche. Il suo centro storico conserva antichi edifici e palazzi monumentali, il che la rende un borgo ricco di arte e cultura, dove sono nati personaggi illustri come il patriota Don Giovanni Verità, il pittore Silvestro Lega e il soprano Maria Pia Tassinari.

Scopriamo insieme cosa vedere nel borgo di Modigliana e perché vale la pena trascorrere qui un weekend o una gita fuori porta.

La storia di Modigliana

Le origini di Modigliana risalgono al Neolitico, quando il borgo era ancora abitato da popolazioni agricole e pastorali. La città subì conflitti tra Romani e Celti, con i Romani che prevalsero ma lasciando un’eredità culturale che perdura ancora oggi. Dalla X secolo, Modigliana divenne dominio della dinastia dei Guidi, i cui membri sono citati nella Divina Commedia. Con la caduta dei Guidi, il comune conobbe un periodo di prosperità fino a subire devastazioni a causa di alluvioni e terremoti. Durante la seconda guerra mondiale, la cittadina dell’Emilia-Romagna si distinse come terra di partigiani, e successivamente visse un forte sviluppo industriale e agricolo.

Cosa vedere nel borgo di Modigliana

Il borgo di Modigliana è caratterizzato da un paesaggio verde e da corsi d’acqua, con un centro storico costellato da edifici antichi, piazze e palazzi. La Rocca dei conti Guidi, risalente al XII/XIII secolo, domina il borgo con i suoi ben conservati torrioni. Attraversando il torrione della Tribuna, si accede al centro storico, ricco di antiche costruzioni. Il Duomo, consacrato da Papa Giulio II nel 1506, conserva opere d’arte di notevole valore. Interessante è anche il Santuario della Madonna del Cantone, costruito nel XV secolo, dedicato alla Madonna delle Grazie. 

Modigliana, ponte, borgo

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Passeggiando nei dintorni del borgo di Modigliana

Piazza Pretorio, con i suoi edifici storici, è un altro punto d’interesse, così come il Museo don Giovanni Verità, che celebra la figura del patriota. Il convento dei Cappuccini e il Ponte san Donato, risalente al XVIII secolo, aggiungono ulteriore fascino a Modigliana.

I sapori e le feste del borgo di Modigliana

La gastronomia locale a Modigliana è un mix di tradizioni romagnole e toscane, con piatti tipici come cappelletti, tortelli e carni alla griglia, accompagnati da vini pregiati come il Sangiovese. 

Ristoranti e agriturismi offrono piatti basati su ingredienti genuini, prodotti a km zero: tra questi, ad esempio, troviamo sulle tavole del borgo l’olio delle colline e le antiche farine. Il tipico mandorlato al cioccolato, invece, è il dolce più tradizionale a Modigliana.

Il piccolo e delizioso borgo di Modigliana offre ai visitatori la possibilità di partecipare anche a numerosi eventi durante l’anno, come la “Festa del Sangiovese” e la manifestazione “Tableau Vivants”, che celebra la cultura locale. Durante le sagre di ottobre e novembre si valorizzano la cucina tipica e i prodotti locali, come nel “Giorno del kiwi”, dato che questo frutto è molto coltivato nel borgo . Durante le festività natalizie, la tradizione di “E Zoc ed Nadel” anima la piazza Matteotti con assaggi enogastronomici. Per gli amanti della natura, invece, la “foresta didattica” offre sentieri attrezzati per escursioni, mentre la zona circostante il borgo è ideale per appassionati di trekking e mountain bike.

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Le città italiane con più attività gratis da fare

Le bellezze italiane sono infinite e sapete cosa? Molte possono essere visitate anche gratis! Contrariamente alla credenza popolare che reputa l’atto del viaggiare necessariamente come costoso, il nostro bel Paese ci dimostra che non è così, soprattutto considerando quanto sia ricco di tante attività culturali e gratuite che non vi costeranno nulla. Anche la piattaforma di prenotazione case e appartamenti Holidu la pensa allo stesso modo, tanto da realizzare una classifica delle città italiane con il maggior numero di attrazioni, eventi e tour gratuiti.

Per crearla ha tenuto conto del numero di tour ed eventi gratuiti offerti dalle diverse città in Italia. Le regioni che si sono distinte sono state l’Emilia-Romagna e la Lombardia: avete voglia di esplorare le strade di un centro storico insieme a una guida? Andate a Parma o a Reggio Emilia, dove i tour gratuiti sono diversi e tutti molto interessanti. Volete ammirare opere d’arte splendide senza spendere un euro? Allora è a Roma che dovete andare, con le sue 944 attrazioni gratuite e 33 musei a entrata libera.

L’Italia ha la città con attività gratis da fare perfetta per ogni tipologia di viaggiatore. Date un’occhiata alla classifica e preparatevi a organizzare il vostro prossimo weekend risparmiando.

Le città italiane con più tour gratuiti

Le città italiane sono uno scrigno di arte e cultura, dove il vecchio e il nuovo, il passato e il presente, si incontrano con uno sguardo rivolto al futuro. Possono essere scoperte in totale autonomia o, ancora meglio, insieme a una guida che racconti storie e curiosità sulle strade che state attraversando. E non dovete necessariamente pagare per questo perché in Italia abbiamo diverse città con tanti tour gratuiti.

Parma, prima in classifica

La prima in classifica è Parma con i suoi 85 tour gratuiti, come quello dedicato al centro storico. Insieme a una guida locale potrete andare alla scoperta di luoghi importanti come Piazza del Duomo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della città e luogo di culto per i cittadini. L’ingresso alla Cattedrale è libero, mentre per visitare le aree del Battistero e del Museo Diocesano è necessario un biglietto. Il tour vi permetterà di ammirare anche le facciate di alcuni edifici come Palazzo Vescovile, risalente all’XI secolo, o Palazzo della Pilotta costruito per i duchi Farnese.

Verona, seconda con tour a piedi

Al secondo posto c’è Verona con 81 tour: anche qui è possibile avventurarsi tra le strade del centro imparandolo a conoscere a costo zero, da Piazza delle Erbe alla Casa di Giulietta. La maggior parte dei tour fanno parte della categoria Free Walking Tour, pensati sia per i turisti stranieri che per i cittadini italiani che desiderano scoprire la città con una guida locale. Tra le tappe sempre presenti ci saranno Piazza dei Signori, le Arche Scaligere, dove venivano sepolti i Signori Della Scala, o l’esterno del Duomo di Verona.

Reggio Emilia terza con i tour del centro

La città veneta è seguita da Reggio Emilia con 80 tour gratuiti, molti dei quali fanno parte dei Free Walking Tour. Questi vengono organizzati ogni domenica e, durante le due ore della visita, andrete alla scoperta delle aree più belle della città scoprendone storia, curiosità e segreti. I tour faranno tappa, per esempio, a Parco del Popolo, al Duomo, al Palazzo del Capitano del Popolo, e alla Basilica della Giara. La prenotazione è obbligatoria e sarete accompagnati da guide esperte e preparate.

Casa Giulietta Verona

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Il balcone di Giulietta a Verona

Città con il maggior numero di eventi gratuiti

Holidu, per la creazione della classifica dedicata alle città italiane con più attività gratis da fare, ha tenuto in considerazione anche il numero degli eventi a entrata libera. Oltre a Verona e Parma, già presenti nella classifica dedicata ai tour gratuiti, a occupare il terzo posto è Brescia, con ben 1780 eventi a entrata libera.

Verona, prima classificata

Verona occupa il primo posto della classifica con 1799 eventi gratuiti come la Festa di San Zeno. Si tratta di una festa organizzata a maggio in onore del Santo Patrono della città, dove sport, musica e buon cibo portano vita e divertimento tra le strade del quartiere. Le iniziative gratuite, in generale, sono tante e variano di stagione in stagione. Vengono organizzati anche trekking guidati nei dintorni con partenza da Verona, festival dell’artigianato e mostre a ingresso gratuito, come quella ospitata attualmente a Palazzo Pellegrini e dedicata al tema dell’acqua e dell’emergenza idrica.

Parma, seconda con tanti eventi gratis

Parma torna anche in questa categoria come seconda grazie ai suoi 1755 eventi. Anche qui le iniziative organizzate sono tante, come il Mercato Europeo, dedicato allo street food, alla tradizione italiana e quella delle cucine più conosciute e apprezzate del mondo. Durante l’anno vengono organizzati anche altri eventi di natura culturale.

Brescia, terza classificata

Al terzo posto Brescia con 1780 eventi, tra i quali la fiera dei Santi Faustino e Giovita. Organizzata ogni febbraio, rappresenta una festa molto sentita dai bresciani che, tra le tante iniziative, permette anche di riscoprire le bellezze del centro storico. In programma sono previsti sempre tanti eventi come inaugurazioni di mostre, concerti, convegni, letture sceniche, lectio magistralis, visite guidate, attività per bambini e percorsi in centro storico sulle tracce dei santi.

Brescia centro storico

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Centro storico di Brescia visto dall’alto

Le città con più attrazioni gratuite e musei

Non mancano le menzioni dedicate alle attrazioni gratuite e ai musei, una parte fondamentale nell’itinerario di ogni viaggiatore alla scoperta delle più belle città italiane.

Roma, prima con tante attrazioni storiche

Al primo posto troviamo Roma, con 944 attrazioni dall’importante valore storico e culturale, tra cui il Pantheon, gratuito la prima domenica del mese, e 33 musei altrettanto gratuiti. Tutto l’anno potrete accedere liberamente, per esempio, all’Accademia Nazionale di San Luca, alla Basilica di San Pietro, al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, allo Studio del Pittore Francesco Trombadori o alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen.

Milano, seconda per le attrazioni e terza per i musei

Roma è seguita da Milano, con 646 attrazioni compresa la splendida Galleria Vittorio Emanuele II e 17 musei. Per esempio, potete visitare sempre gratuitamente il Palazzo Morando, il Museo del Risorgimento, la Casa Museo Boschi Di Stefano, lo Studio Museo Francesco Messina e la collezione permanente del MUDEC – Museo delle Culture. Potrete camminare anche tra i parchi cittadini, alcuni considerati vere e proprie attrazioni turistiche, come il BAM, o ammirare il Cimitero Monumentale.

Firenze, terza con diverse bellezze gratuite

Firenze, invece, occupa la terza posizione con 355 attrazioni, come la storica Piazza della Signoria o la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Una delle star più fotografate della città, considerata attrazione turistica a tutti gli effetti, è anche Ponte Vecchio. Tra i musei gratuiti la prima domenica del mese, invece, citiamo la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.

Questa la top 10 della classifica stilata da Holidu:

  • Milano
  • Roma
  • Parma
  • Verona
  • Reggio Emilia
  • Brescia
  • Venezia
  • Bologna
  • Firenze
  • Genova
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Perché l’autunno è il periodo giusto per una vacanza a Sharm El-Sheikh

Se si sognano temperature miti, mare fantastico e scorci indimenticabili, allora la meta da raggiungere in autunno è Sharm El-Sheikh: infatti qui si può prolungare la sensazione d’estate e vivere una vacanza da sogno, non troppo distante dall’Italia.

Nella località di mare egiziana si trovano tantissimi servizi, per una vacanza piena di comodità grazie ai tanti resort presenti. Ma non solo, perché la natura è magnifica e si tratta anche di una zona ricca di storia, in cui respirare la cultura e il passato: insomma un mix vincente e un luogo in cui colmare lo sguardo di colori e bellezza, in cui assaggiare piatti tipici, ma anche scappare se si cercano temperature calde e se si sogna di fare il bagno anche durante l’autunno. Poi, aspetto non da poco, nonostante l’estate di Sharm sia notoriamente molto calda, è anche possibile che durante i mesi più freddi ci siano meno turusti e questo permette di apprezzare di più di questa bellezza.

Sharm El-Sheikh, il periodo migliore per andarci

C’è chi ama l’autunno, i suoi tanti tesori gustosi o i suoi colori che sono la perfetta paletta di stagione, ma c’è anche chi sogna l’estate se non tutto l’anno, almeno quando vuole programmare una vacanza. Senza dover raggiungere posti lontani, c’è un luogo a circa quattro ore di volo dall’Italia in cui godere di un clima prettamente estivo, anche quando da noi si devono indossare i primi cappotti.

Stiamo parlando di Sharm El-Sheikh in Egitto, la meta da raggiungere in autunno perché qui le temperature oscillano tra una massima di 30 gradi e una minima di 23, quindi sono davvero perfette per godere ancora di un clima caldo e per prendere il sole. Ma anche per fare il bagno, perché l’acqua del Mar Rosso è gradevole e in questi mesi potrebbe essere tra i 27 e i 25 gradi, scendendo intorno ai 24 a dicembre. Temperature che permettono ancora di immergersi senza problemi in quella tavolozza di sfumature di blu.

Sharm el-sheikh destinazione da raggiungere in autunno

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Sharm el-sheikh è la destinazione perfetta d’autunno

Un’altra caratterista che riguarda il clima di Sharm El-Sheikh, e ciò che ci si deve aspettare, è il khamsin: si tratta di un vento molto caldo con tanto di tempeste di sabbia che si può intercettare nel periodo primaverile e, in particolare, tra marzo e maggio.

Insomma, il clima è subtropicale desertico, le piogge praticamente assenti e – tra tutti i periodi dell’anno – l’autunno e la primavera sono le stagioni ideali per raggiungere questo luogo che è perfetto per godersi una vacanza estiva anche quando in Italia le temperature sono decisamente più basse. E così Sharm El-Sheikh diventa una di quelle mete da raggiungere se si cerca un mare caldo tutto l’anno (o quasi).

Cosa fare a Sharm El-Sheikh in autunno

Sharm El-Sheikh è una località di mare che si affaccia sul Mar Rosso, nella penisola del Sinai ed è la destinazione di viaggio ideale per tutti coloro che amano praticare immersioni e fare snorkeling. Sotto la superficie dell’acqua, infatti, si cela un tesoro di inestimabile bellezza: qui si trova la barriera corallina, una tra le più vaste e variegate di tutto il mondo. La lunghezza supera i 100 chilometri e ci si può imbattere in una diversità straordinaria, tantissimi animali e colori che levano il fiato: inoltre non si deve essere esperti per poter godere di tanta bellezza con i propri occhi, dal momento che è facilmente visibile.

Sharm el-sheikh quando andare

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Sharm el-sheikh quando andare: i periodi migliori

In questa località egiziana, poi, ci sono moltissime cose da vedere e luoghi da esplorare per riuscirne a catturare le tante anime. Vale la pena visitare la zona più moderna, ovvero Naama Bay, anche per il suo mare favoloso, tanto quanto è straordinaria e vale la pena una visita la spiaggia di Ras Um Sid. Merita una visita anche l’Old Market, dove fare acquisti e respirare un’atmosfera autentica anche grazie alla presenza di una Moschea affascinante.

Un’escursione da fare, invece, è quella per raggiungere il parco nazionale di Ras Mohammed che si estende su circa 480mila chilometri quadrati: si tratta di un ecosistema marino in cui ammirare tantissime specie animali e vegetali. E poi tappa immancabile è il deserto, dove programmare escursioni di diverso tipo.

Le attività che si possono fare a Sharm El-Sheikh in autunno sno tante e varigate, per una vacanza al mare ma anche alla scoperta di una cultura affascinante come quella egiziana.

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Il restauro del Ninfeo, capolavoro rinascimentale a Villa Giulia

Il Ninfeo, capolavoro rinascimentale di Bartolomeo Ammannati custodito da tempo nella bellissima cornice di Villa Giulia a Roma, avrà una nuova vita. Sphere Italia e il Museo Nazionale Etrusco hanno annunciato, infatti, il restauro dell’opera in nome della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. La Direzione generale Musei vuole mantenere una manutenzione programmata dei beni culturali del nostro Paese come investimento per il futuro e questo restauro per i prossimi quattro anni è un passo in questa direzione.

“Grazie a un virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato e al mecenatismo favorito dall’Art bonus, Villa Giulia amplia la sua offerta al pubblico e realizza uno degli obiettivi del nostro Ministero, e in particolare della Direzione generale Musei, quello della manutenzione programmata del nostro patrimonio” ha dichiarato  Massimo Osanna, Direttore generale Musei. E ha aggiunto: “Un intervento che speriamo contribuisca a favorire altri casi di collaborazione, nella consapevolezza che il patrimonio culturale è un bene comune, da conservare e valorizzare a vantaggio dell’intera comunità”.

Chi vuole potrà visitare il Ninfeo dopo quasi dieci anni in cui non era possibile scendere lungo le rampe di accesso e passeggiare vicino alle fontane monumentali della costruzione. Anche i disabili potranno raggiungere il magico luogo grazie a un impianto servoscala ad hoc e ammirare da vicino le sculture e tutti i preziosi dettagli dell’opera rinascimentale. L’importanza di non trascurare i tanti beni culturali e artistici del nostro paese dovrebbe essere sempre al primo posto quando si pensa a stanziare fondi pubblici. Gli agenti climatici e l’usura del tempo minacciano nel corso degli anni opere prestigiose e fondamentali per la memoria, pertanto restauri e manutenzione sono due parole che hanno un peso definitivo.

Cariatidi Ninfeo Villa Giulia

Fonte: Ufficio stampa

Le cariatidi del Ninfeo di Villa Giulia

Il Ninfeo di Villa Giulia: un’opera da preservare

Il Ninfeo originariamente era un luogo sacro alle ninfe per la civiltà romana e quella greca, ma poi divenne un luogo di relax dove trascorrere alcuni momenti leggeri tra giochi d’acqua e natura. La fontana progettata da Ammannati che sognava un teatro di acqua su tre livelli, ornato di stucchi e tante statue, è il cuore dei suggestivi e raffinati giardini di Villa Giulia, a Roma. Le otto cariatidi erette a emiciclo che sorreggono la balconata in marmo travertino e il mosaico per Tritone rendono preziosa e unica questa opera oggetto di un restauro conservativo finanziato attraverso l’Art Bonus di Sphere Italia.

Un lavoro accurato e professionale riporterà il Ninfeo all’antico splendore per poi poter essere ancora più ammirato dai visitatori italiani e internazionali. Non solo, perchè sarebbe possibile anche riattivare le fontane con le statue dell’Arno e del Tevere al secondo livello, come ha dichiarato Luana Toniolo, Direttrice del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. “Il progetto parte dallo studio delle tubature antiche e del rapporto con l’acquedotto dell’Acqua Vergine e permetterà di ristabilire il flusso d’acqua che arricchirà il Ninfeo di preziosi giochi d’acqua. Il contributo fondamentale per la manutenzione programmata ci permetterà inoltre di prenderci cura del fragile equilibrio conservativo del Ninfeo, sospeso tra acqua e terra.” ha precisato.

Il Ninfeo si presenta affiancato da due grandi nicchie simmetriche con due fontane che rappresentano i fiumi Tevere e Arno. Il primo ha una lupa e il secondo un leone. Queste statue rispettano la tradizione, adagiate su un fianco e poste all’interno di nicchie decorate a stucco con alcuni elementi vegetali. Un ventaglio di marmi policromi caratterizza questa opera, passando dai toni del giallo antico al verde e pavonazzetto, venati di bianco per uno stile raffinato molto apprezzato nel ‘500. Due vasche di marmo accoglievano un tempo l’acqua dalle anfore su cui poggiano queste figure, e oggi grazie a questo restauro si vuole ripristinare l’impianto idrico.

Progetto Ninfeo Villa Giulia

Fonte: Ufficio stampa

Progetto del Ninfeo di Villa Giulia

Il patrimonio di Villa Giulia

Costruita da papa Giulio III a cui deve il nome, tra il 1550 e il 1555 in una zona di Roma nota come la “Vigna Vecchia”, Villa Giulia è una costruzione rinascimentale che funzionava come residenza estiva e si trova lungo l’attuale viale delle Belle Arti. Vari artisti hanno preso parte ai lavori: Taddeo Zuccari, Pietro Venale, Prospero Fontana si occuparono della parte pittorica, mentre Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e Jacopo Barozzi da Vignola pensarono all’impianto architettonico. Il tutto con la supervisione di Michelangelo, come confermano fonti ufficiali.

Dopo la morte di papa Giulio III, il nuovo papa Paolo IV Carafa confiscò tutte le proprietà del predecessore e la villa fu divisa e una parte dei giardini andò alla Camera Apostolica. L’uso della costruzione principale invece fu riservata ai Borromeo, nipoti del papa Pio IV Medici di Marignano. Rimase proprietà della Curia romana per diverso tempo per poi passare allo Stato italiano nel 1870 con la presa di Roma. Così divenne la sede del Museo nazionale etrusco fino a oggi, un museo statale dedicato alla civiltà etrusca famoso in tutto il mondo.

Come in gran parte delle ville rinascimentali della capitale, anche a Villa Giulia l’acqua era protagonista e fu costruita una derivazione sotterranea dell’Acquedotto Vergine, lo stesso della Fontana di Trevi. Nel 1769 la costruzione fu restaurata da papa Clemente XIV e fu messa a servizio dell’esercito, mentre nel 1870 diventò proprietà del Regno d’Italia, avviandosi verso il destino museale. Il restauro del Ninfeo permetterà di stupire nuovamente i visitatori con uno spettacolo di acqua sorgiva e le meraviglie di marmo bianco che appartengono alla storia antica di Roma con i suoi segreti, gloria e dolore.