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Inverno al sole del Mediterraneo, la crociera novità di MSC Sinfonia

Con una serie di crociere nel Mediterraneo che beneficiano di un clima mite e soleggiato anche in autunno inoltrato, MSC Crociere propone di prolungare la stagione delle vacanze fino in prossimità delle festività natalizie e oltre. Grande novità per quest’inverno è il nuovo itinerario di MSC Sinfonia, che per la prima volta navigherà per tutta la stagione invernale verso il Mediterraneo Orientale, toccando Grecia e Turchia, con partenza da Bari.

L’itinerario di 7 notti si preannuncia decisamente affascinante, con tappe al Pireo (Atene), nelle isole greche di Corfù e Mykonos, oltre a Izmir e Istanbul, in Turchia. L’ideale per chi desidera unire relax e scoperta culturale, approfittando di temperature gradevoli, perfette per esplorare le ricchezze storiche, artistiche e gastronomiche di ogni destinazione, ma senza il caldo opprimente e le folle di turisti dei mesi estivi. Le mete del viaggio, infatti, offrono non solo magnifici paesaggi, ma anche un patrimonio culturale millenario da scoprire con calma e tradizioni enogastronomiche di altissima qualità tutte da gustare.

Alla scoperta dei tesori della Turchia

Fra i vari scali in programma, Izmir, affacciata sulla costa della Turchia, spicca con una media di 295 ore di sole a ottobre e temperature che raggiungono i 25 gradi. Immersa tra colline verdeggianti con una splendida vista sul mare Egeo, è un mix perfetto di natura e cultura. È infatti famosa per il suo legame con l’antica Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, e offre un tuffo nella storia con straordinari monumenti come il Teatro e la Biblioteca di Celso. Izmir è anche celebre per la sua cucina locale a base di pesce fresco, con specialità tipiche come il balık ekmek, un gustoso panino con pesce fritto, e il kumpir, una patata cotta al forno farcita con ingredienti vari.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Istanbul è una delle tappe di punta della crociera con le sue meraviglie architettoniche, tra cui la maestosa Hagia Sophia e la stupenda Moschea Blu. Durante lo scalo ci si può immergere nel caleidoscopico Gran Bazar, uno dei mercati coperti più grandi del mondo, dove acquistare spezie, artigianato locale, e lasciarsi tentare dalla stuzzicante gastronomia locale, che spazia dai piatti più semplici, come i meze e il kebab, ai dolci più elaborati, come il baklava.

Il fascino intramontabile dell’antica Grecia

Con giornate autunnali piacevolmente soleggiate, Atene offre ai viaggiatori l’opportunità di visitare i suoi celebri siti storici, come l’Acropoli, il Tempio di Zeus e l’Agorà, con il clima ideale per apprezzare a fondo questi monumenti che raccontano storie della grandiosa civiltà che ha influenzato profondamente il pensiero e l’arte occidentale. Da non perdere una passeggiata tra i quartieri di Plaka e Monastiraki dove immergersi nell’atmosfera vibrante della città moderna, tra mercati, boutique e ristoranti che servono piatti tipici come la moussaka e il souvlaki.

Le isole greche di Corfù e Mykonos, con il loro fascino naturale, sono il perfetto coronamento dell’itinerario. Corfù conquista i visitatori con colline verdeggianti, spiagge dalle acque cristalline e l’architettura in stile veneziano che riflette il suo passato sotto il dominio della Serenissima. Mentre Mykonos, la più vivace delle Isole Cicladi, fuori stagione appare in tutta la sua abbagliante bellezza, ulteriore conferma che questa crociera invernale a bordo di MSC Sinfonia è un’occasione unica per esplorare il Mediterraneo in un periodo dell’anno più tranquillo, godendo di ogni destinazione a un ritmo rilassato e autentico.

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Dove andare in vacanza per il Ponte dell’Immacolata del 2024

Il Ponte dell’Immacolata 2024 quest’anno abbraccia il weekend che va dal venerdì 6 alla domenica 8 dicembre ed è l’occasione perfetta per staccare dalla routine e godersi una breve vacanza, sia in Italia che in Europa.

Con le festività del Natale che si avvicinano, molte destinazioni si vestono a festa, offrendo ai viaggiatori eventi, mercatini di Natale e atmosfere magiche che rendono questo periodo dell’anno ancora più speciale. Se siete alla ricerca di idee su dove andare per il Ponte dell’Immacolata, questo articolo vi propone una guida completa per scegliere la vostra meta ideale, dalle città d’arte ai borghi medievali, dalle terme alle destinazioni last minute, senza dimenticare le numerose idee di viaggio con bambini.

Dove andare per il Ponte dell’Immacolata in Italia

L’Italia, con la sua varietà di paesaggi e ricchezze culturali, è una delle mete migliori per un weekend prolungato come quello del Ponte dell’Immacolata. Dai borghi caratteristici alle grandi città d’arte, le possibilità di scelta sono praticamente infinite.

Città d’arte in Italia 

Firenze

Una delle destinazioni più affascinanti per il Ponte dell’Immacolata è Firenze. La città toscana offre numerosi eventi legati alle festività natalizie, come il tradizionale accendersi dell’albero di Natale in Piazza del Duomo. I mercatini di Natale, che animano la città con le loro bancarelle ricche di prodotti artigianali e prelibatezze culinarie, sono un appuntamento imperdibile. Inoltre, visitare Firenze a dicembre significa scoprire i suoi musei e monumenti con un’atmosfera diversa, meno affollata, ma pur sempre incantevole.

Roma

La Città Eterna è sempre una scelta ideale per una breve fuga. Durante il Ponte dell’Immacolata, Roma si trasforma in un magico scenario natalizio. Gli eventi più attesi includono l’accensione dell’albero di Natale in Piazza San Pietro e il presepe che ogni anno attira migliaia di visitatori. Passeggiando per Via Condotti o Piazza Navona, potrete godervi le luci natalizie e i mercatini. Non mancano poi le tradizionali celebrazioni religiose, come la benedizione del Papa l’8 dicembre.

Venezia

Se desiderate un’esperienza più tranquilla ma altrettanto suggestiva, Venezia durante il Ponte dell’Immacolata è un gioiello da scoprire. Lontana dal caos estivo, la città lagunare offre uno scenario unico con i suoi canali e ponti avvolti dalla nebbia, creando un’atmosfera misteriosa e romantica. Piazza San Marco illuminata e i mercatini di Natale sparsi per la città sono la cornice perfetta per una vacanza invernale anche nel weekend.

Borghi pittoreschi in Italia

San Gimignano

Immerso nella campagna toscana, San Gimignano è il borgo perfetto per chi cerca un’atmosfera medievale e suggestiva. Durante il Ponte dell’Immacolata, il borgo si anima con eventi culturali e mercatini che celebrano le tradizioni toscane. Le sue torri storiche e le piazze illuminate regalano uno scenario da fiaba, ideale per una passeggiata romantica o un soggiorno tranquillo lontano dal caos cittadino.

Matera

La città dei Sassi è un’altra meta imperdibile per chi desidera vivere un Ponte dell’Immacolata in un borgo unico al mondo. I vicoli scavati nella roccia, le case-grotta e le chiese rupestri di Matera offrono uno spettacolo suggestivo. A dicembre, la città si prepara a festeggiare il Natale con luci e decorazioni che aggiungono fascino a un luogo già di per sé straordinario.

Alberobello

Se ami le atmosfere particolari, Alberobello in Puglia è una meta da non perdere. I suoi trulli, le caratteristiche costruzioni coniche, diventano ancora più affascinanti durante il periodo natalizio. Il borgo offre anche numerosi eventi tradizionali, mercatini e, spesso, anche spettacoli di luci che rendono l’esperienza ancora più magica.

Alberobello, Natale

Fonte: iStock

I trulli di Alberobello illuminati

Dove andare per il Ponte dell’Immacolata in Europa

Se state pensando di sfruttare il Ponte dell’Immacolata per fare un viaggio in Europa, le opzioni sono altrettanto interessanti. Molte città europee si illuminano con spettacolari mercatini di Natale e offrono numerose attività per grandi e piccini.

La Ville Lumière, Parigi

Parigi è sempre una buona idea, ma durante il periodo natalizio la città si trasforma in un vero e proprio paese delle meraviglie. Gli Champs-Élysées si illuminano con migliaia di luci, le vetrine dei grandi magazzini sono decorate a festa e i mercatini di Natale offrono delizie culinarie, come i tradizionali macarons, e prodotti artigianali perfetti per i vostri regali. Una passeggiata sotto la Tour Eiffel illuminata, seguita da una crociera sulla Senna, è un’esperienza indimenticabile da vivere per il Ponte dell’Immacolata.

La regale Vienna

La capitale austriaca è la regina dei mercatini di Natale e offre un’atmosfera fiabesca durante il mese di dicembre. Il Wiener Christkindlmarkt, davanti al Municipio, è uno dei mercatini più famosi al mondo e a dicembre tutta la città si riempie di bancarelle che vendono artigianato locale e dolci tipici come il Lebkuchen. Non mancano spettacoli di musica classica e concerti che rendono il soggiorno a Vienna ancora più speciale.

La romantica Praga

Praga è un’altra meta europea ideale per la vacanza del Ponte dell’Immacolata. La città ceca, con i suoi tetti innevati e i suoi mercatini natalizi, sembra uscita da un libro di fiabe. Piazza della Città Vecchia e Piazza San Venceslao sono i luoghi centrali dove si svolgono i mercatini e offrono una vasta gamma di prodotti artigianali, decorazioni natalizie e specialità gastronomiche locali. Una passeggiata lungo il Ponte Carlo, con vista sul Castello di Praga, è un’esperienza magica, soprattutto al calar del sole.

Colmar, nella fiabesca Alsazia

Colmar, incantevole cittadina nel cuore dell’Alsazia, è una meta perfetta per il ponte dell’Immacolata. Durante questo periodo, il centro storico si trasforma in un villaggio fiabesco grazie ai celebri mercatini di Natale, con le sue case a graticcio illuminate e le stradine acciottolate decorate a festa. Da non perdere la “Petite Venise”, pittoresco quartiere attraversato da canali e il Museo Unterlinden, che ospita capolavori come il Retablo di Issenheim.

Colmar, Natale

Fonte: iStock

La magia di Colmar a Natale

Ponte dell’Immacolata, idee di viaggio last minute

Se non avete ancora deciso dove andare per il Ponte dell’Immacolata 2024, ci sono numerose opzioni last minute che potrebbero fare al caso vostro. Grazie alle tantissime offerte di voli low cost e pacchetti viaggio, organizzare una fuga all’ultimo minuto non è poi così difficile come si possa credere.

Copenaghen, la capitale danese

Copenaghen è perfetta per un viaggio last minute durante il Ponte dell’Immacolata. La capitale danese si riempie di luci natalizie e il famoso parco di divertimenti Tivoli si trasforma in un villaggio di Natale. I suoi mercatini, i locali accoglienti e l’atmosfera hygge rendono Copenaghen una delle mete più piacevoli da visitare a dicembre.

Bruges, architettura medievale in Belgio

Se siete alla ricerca di una destinazione meno affollata ma altrettanto affascinante, Bruges, nel cuore del Belgio, è la scelta giusta. Questo gioiello medievale, con i suoi canali e le stradine acciottolate, diventa ancora più pittoresco durante il periodo natalizio. I mercatini di Natale e la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza del Mercato creano un’atmosfera da sogno, perfetta per una breve fuga invernale.

Ponte dell’Immacolata alle terme

Un’altra opzione rilassante per il Ponte dell’Immacolata è quella di trascorrere qualche giorno alle terme. In Italia ci sono numerosi centri termali che offrono trattamenti benessere, piscine riscaldate e paesaggi incantevoli, perfetti per rigenerarsi, ma anche fuori dal nostro Paese non mancano le opzioni.

Le Terme di Saturnia in Toscana

Le Terme di Saturnia, con le loro acque solfuree naturali che sgorgano a una temperatura costante di 37°C, sono una delle mete termali più famose d’Italia. Situate nella Maremma toscana, sono una location suggestiva per chi cerca relax e tranquillità durante il Ponte dell’Immacolata.

Abano Terme, Veneto

Abano Terme è una delle località termali più antiche e rinomate d’Europa. Con le sue acque curative e un’offerta di spa e trattamenti benessere di alta qualità, è la destinazione perfetta per chi vuole prendersi una pausa rigenerante durante il weekend dell’Immacolata.

Bucarest, Romania

Le terme di Bucarest, note come Therme București, rappresentano una delle più grandi e moderne oasi di benessere d’Europa. Situate a pochi chilometri dal centro della città, queste terme propongono un’esperienza unica di relax e rigenerazione. Con acque termali provenienti da una falda profonda 3.100 metri, il complesso include piscine riscaldate, saune a tema, aree di relax e numerosi trattamenti spa.

Ponte dell’Immacolata con bambini

Viaggiare con bambini può essere un’esperienza indimenticabile, soprattutto durante il periodo natalizio, quando le città si illuminano di luci e i più piccoli della famiglia vivono grandi emozioni. Molte destinazioni offrono attività e attrazioni pensate appositamente per i più piccoli, rendendo il viaggio piacevole per tutta la famiglia.

Gardaland Magic Winter, Veneto

Per un’esperienza a tema natalizio che farà impazzire i bambini, Gardaland Magic Winter è una scelta perfetta. Durante il Ponte dell’Immacolata, il famoso parco divertimenti si trasforma in un villaggio natalizio con spettacoli, attrazioni a tema e l’incontro con Babbo Natale.

Bolzano, Alto Adige

Bolzano è una delle destinazioni più adatte per una vacanza con i bambini. I mercatini di Natale sono ricchi di bancarelle con dolci e giocattoli, e il Villaggio di Babbo Natale nel centro della città è un’attrazione imperdibile per i più piccoli.

Disneyland Paris, Francia

Per un’esperienza magica in famiglia durante il Ponte dell’Immacolata, Disneyland Paris è la meta ideale. Il parco si trasforma in un regno incantato durante le festività natalizie, con spettacoli, parate e decorazioni che lasciano senza fiato. I bambini potranno incontrare i loro personaggi preferiti in un’atmosfera a dir poco da sogno.

Mercatini di Natale per il Ponte dell’Immacolata

Bolzano

Il Mercatino di Natale di Bolzano è uno dei più famosi d’Italia. Situato in Piazza Walther, propone ai visitatori una vasta gamma di prodotti artigianali e gastronomici tipici dell’Alto Adige, come il vin brulé e gli Strudel. Bolzano è una meta perfetta per vivere l’atmosfera natalizia in un contesto alpino, con eventi e concerti che accompagnano le festività.

Merano

A pochi chilometri da Bolzano, il Mercatino di Merano è altrettanto suggestivo. Le bancarelle lungo il fiume Passirio offrono prodotti artigianali, dolci tipici e prelibatezze locali. Le famiglie potranno divertirsi nella pista di pattinaggio sul ghiaccio o fare un giro sulla giostra tradizionale.

Napoli

Napoli è famosa per la tradizione del presepe e una passeggiata lungo la via San Gregorio Armeno durante il Ponte dell’Immacolata è un’esperienza imperdibile. Oltre alle botteghe che vendono statuette del presepe artigianali, la città ospita anche mercatini di Natale con prodotti tipici e decorazioni.

Bressanone e Vipiteno

Bressanone e Vipiteno, due gioielli dell’Alto Adige, offrono un’esperienza natalizia indimenticabile durante il periodo dei mercatini di Natale. A Bressanone, il Duomo illuminato e la storica Piazza del Duomo fanno da cornice a bancarelle ricche di artigianato locale, dolci tipici e decorazioni natalizie. Non mancano le attrazioni culturali, come il famoso Light Musical Show nel Palazzo Vescovile. Vipiteno, con la sua Torre delle Dodici che domina la piazza, offre un’atmosfera altrettanto suggestiva, con stand che espongono prodotti artigianali e gastronomici della tradizione sudtirolese. Entrambe le città sono perfette per immergersi nella magia del Natale tra luci, sapori e antiche tradizioni alpine.

Vipiteno, Natale

Fonte: iStock

I mercatini di Natale a Vipiteno

Mercatini di Natale in Europa

Norimberga, Germania

Il Christkindlesmarkt di Norimberga è uno dei mercatini di Natale più antichi e iconici d’Europa. Le bancarelle di legno decorate a festa riempiono la piazza centrale della città, offrendo prodotti artigianali, decorazioni natalizie e il famoso Lebkuchen (pan di zenzero). L’atmosfera è resa ancora più speciale dagli spettacoli e dalle tradizioni locali.

Strasburgo, Francia

Strasburgo si autoproclama la “Capitale del Natale”, e il suo mercatino è uno dei più famosi in Europa. La città si veste a festa, con luci natalizie che decorano ogni angolo e una grande varietà di prodotti in vendita. L’albero di Natale in Place Kléber è uno degli elementi più fotografati del mercatino.

Budapest, Ungheria

Il mercatino di Natale di Budapest, che si svolge in Piazza Vörösmarty, è uno dei più suggestivi dell’Europa dell’Est. Le bancarelle offrono prodotti artigianali locali e cibi tipici come il kürtőskalács (dolce a spirale) e il vin brulé speziato. Anche la pista di pattinaggio allestita nel Parco Városliget è una delle principali attrazioni invernali della città.

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Davos: la città più alta d’Europa

Davos è comunemente associata al World Economic Forum, la prestigiosa conferenza organizzata in città dal 1971. Ma non è solo questo: la località della Svizzera non richiama solo personalità politiche ed economiche mondiali, ma rappresenta anche una delle più esclusive stazioni sciistiche d’Europa, amata da personaggi famosi e dalla famiglia reale inglese, inclusi il Principe William e Kate Middleton. Come biasimarli? Con i suoi 1560 metri d’altezza è considerata anche la città più alta d’Europa, garantendo a chi la visita panorami mozzafiato indimenticabili.

Chi visita Davos sa che troverà la perfetta combinazione di lusso, avventura ed esperienze culturali. In inverno si può godere delle piste da sci (non è un caso se viene definita la “metropoli dello sport invernale”) mentre durante le altre stagioni resta una destinazione di riferimento per le escursioni all’aria aperta grazie ai bellissimi sentieri di trekking e alle pittoresche linee ferroviarie che si snodano attraverso le montagne.

Davos: il centro più grande delle Alpi

Essere la città più alta d’Europa garantisce determinati vantaggi. Questa amata località della Svizzera, contraddistinta da una particolare atmosfera internazionale, è considerata il centro più grande delle Alpi e offre tutto il necessario ai visitatori che desiderano solo il meglio da un viaggio alle massime altitudini. Basti pensare ai suoi impianti di risalita, come il Jakobshorn (2590 metri), il Parsenn con il Weissfluhjoch (2844 metri), il Rinerhorn (2490 metri) e il Schatzalp/Strela, che vi permetteranno di raggiungere tre comprensori per escursioni i quali offrono complessivamente 700 chilometri di percorsi segnalati.

Si tratta di un luogo dedicato ai veri sportivi che non rinunciano a godersi meravigliose viste dall’alto, da vivere soprattutto facendo attività quali parapendio e deltaplano. In più, trovandosi a un’altitudine così elevata, garantisce paesaggi unici da ammirare con il mezzo più bello e sostenibile: il treno. Da Davos, infatti, potrete salire sui treni d’incanto come il Glacier o il Bernina-Express. Dimenticate il traffico e lo stress, siete in un tipico villaggio di montagna e qui i ritmi sono tipicamente “slow”, ideali per rallentare in ogni stagione.

Essendo posizionato così in alto, quindi, il territorio di Davos è caratterizzato da vallate profonde, pendii ripidi e laghi cristallini. Inoltre, le correnti fredde che influenzano notevolmente il clima hanno contribuito a creare un ambiente unico e suggestivo che ha plasmato la storia e l’economia di questa splendida località alpina.

Altitudine e innovazione

L’aria pulita, il clima secco e il paesaggio montano incontaminato tipico di una città situata così in alto come Davos furono considerati gli ingredienti perfetti per lo svilupparsi di un fiorente turismo invernale. Oggi, infatti, mixando i suoi punti di forza (altitudine e innovazione) è considerata una delle mete preferite da chi ama sciare in luoghi unici ed esclusivi.

Tra i 1124 e i 2844 metri di altitudine, avete a vostra disposizione ben 58 impianti di risalita, 300 chilometri di piste da sci, 100 chilometri di piste di sci nordico, oltre 150 chilometri di sentieri per racchette da neve e passeggiate invernali, due piste di ghiaccio artificiali con hockey su ghiaccio, pattinaggio su ghiaccio e campi da curling. Per non parlare delle 8 piste per slittino, ideali soprattutto per chi viaggia con bambini.

L’altitudine, in passato considerata una sfida per gli abitanti di Davos, è oggi diventata il loro punto di forza. Grazie ai paesaggi unici e al clima salutare, insieme alla capacità di saper sfruttare le proprie risorse in modo innovativo ed efficace, ha permesso alla città di trasformarsi in una delle mete più famose e affascinanti delle Alpi.

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Il Times celebra Parma come meta ideale per l’autunno

La città di Parma ha conquistato il Times, lo storico quotidiano britannico rimasto ammaliato non solo dall’ottimo cibo (come si fa a non amare il famoso parmigiano o il prosciutto?), ma anche per la sua atmosfera colta e rilassata, per l’elegante centro storico e per l’interessante passato che ne ha plasmato storia e identità. La città, infatti, fu fondata dai Romani e prima dell’unificazione d’Italia fu prima di proprietà dei francesi, poi degli spagnoli e degli austriaci e nel XIX secolo fu governata da Maria Luigia, la seconda moglie di Napoleone.

Ma soprattutto, quello che la giornalista Julia Brookes ha apprezzato di più della città di Parma è il suo essere compatta, facilmente visitabile a piedi o in bicicletta, ma soprattutto non è invasa dal classico turismo di massa che invece interessa sempre più le città vicine, in primis Bologna. Ai suoi lettori, l’articolo consiglia un itinerario di 48 ore da trascorrere in città durante il periodo autunnale, con tanti suggerimenti su cose da vedere e, soprattutto, su cosa e dove mangiare.

L’itinerario per una perfetta fuga autunnale

L’articolo consiglia di affidarsi a una guida locale per scoprire i segreti storici della città di Parma. Dal Duomo romanico riccamente decorato (la cupola è affrescata con il capolavoro dell’Assunzione della Vergine di Correggio) e il vicino battistero, realizzato in marmo rosa di Verona e ricoperto di dorati affreschi bizantini, al Palazzo della Pilotta, un magnifico complesso costruito per i duchi Farnese nel XVI e XVII secolo e che oggi ospita diversi musei.

Tra questi, imperdibile è il vasto Teatro Farnese, il primo teatro moderno dell’Occidente. Quasi del tutto distrutto dalle bombe del 1944, venne ricostruito in epoca moderna restituendoci una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento. Le altre tappe consigliate sono Palazzo Ducale e il Teatro Regio, quest’ultimo costruito nel 1829 in stile neoclassico e considerato uno dei teatri più importanti d’Italia.

I souvenir gastronomici

Non stupisce che una giornalista straniera si innamori del cibo italiano, soprattutto quello delizioso prodotto a Parma. Ecco perché ai suoi lettori suggerisce di acquistare un souvenir diverso, dal profumo inebriante e dal gusto indimenticabile. Ovviamente si tratta del parmigiano, da comprare rigorosamente nei negozi di gastronomia locali, e del prosciutto.

Per restare in tema di cibo, oltre a consigliare diversi indirizzi dove mangiare i piatti tipici locali e della zona, consiglia anche di partecipare a un’esperienza: quella che racconta il processo di produzione del Parmigiano Reggiano. All’interno dell’articolo vengono citati dei caseifici situati fuori città, dove fare un tour delle diverse fasi di preparazione, compreso di degustazione.

D’altronde, l’Emilia Romagna è la Food Valley d’Italia per eccellenza, un territorio ricco di prelibatezze gastronomiche amate in tutto il mondo. Parma e le sue colline, dove si produce il famoso Prosciutto di Parma DOP, è una tappa irrinunciabile in questa regione per chiunque ami il buon cibo. Noi di SiViaggia, in aggiunta ai consigli della rivista britannica, vi consigliamo di allungare la vostra visita e di scoprire anche i dintorni, come l’antico borgo di Felino o alcuni percorsi di trekking come il Percorso del Gallo e il Percorso La Costa.

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A Zanzibar, tra le spiagge più belle dell’isola africana

Zanzibar, gioiello dell’Oceano Indiano, è un vero e proprio sogno tropicale che attira viaggiatori da ogni parte del mondo. E i motivi sono ben chiari: le favolose spiagge, le acque cristalline che si tingono di infinite sfumature di blu e la natura rigogliosa. Ogni passo sulla candida sabbia trasporta in un’idilliaca dimensione dove relax, avventura e cultura si fondono in perfetta armonia. Scopriamo insieme alcune delle spiagge più affascinanti di Zanzibar, pronte a catturare il cuore di chiunque le visiti.

Bwejuu: la quiete di un angolo incontaminato

A sud-est ecco Bwejuu, che è molto più di una semplice spiaggia: possiamo definirla un rifugio per l’anima. Lontana dai circuiti turistici più battuti, è perfetta per chi desidera allontanarsi dalla frenesia della vita di tutti i giorni e sperimentare un contatto autentico e profondo con la natura ancora intatta.

Le acque poco profonde sono ideali per rilassanti passeggiate durante la bassa marea, quando il mare si ritira e rivela piccole piscine naturali tra la soffice sabbia abbagliante e le rocce.

Inoltre, la magnifica barriera corallina è facilmente raggiungibile e regala uno spettacolo di rara bellezza per gli amanti dello snorkeling. A Bwejuu, i ritmi rallentano e il silenzio regna sovrano, interrotto soltanto dal dolce sussurro del vento tra le palme e dal suono delicato delle onde turchesi.

Prison Island: storia e natura in un angolo di paradiso

Diventata luogo di quarantena per gli schiavi malati durante il periodo coloniale, Prison Island, a pochi chilometri dalla costa di Stone Town, porta con sé una storia intensa, che si intreccia con l’indiscusso fascino che oggi la caratterizza.

Oltre alle splendide spiagge, è famosa per il santuario delle tartarughe giganti di Aldabra (alcune hanno più di 100 anni) che vivono in libertà.

È un luogo in cui il tempo sembra fermarsi, dove si può passeggiare tra le tartarughe, fare snorkeling tra pesci colorati e ammirare i resti dell’antica prigione che raccontano storie del passato.

Dongwe: eleganza e pace sulla costa orientale

Dongwe, Zanzibar

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Spiaggia Dongwe, Zanzibar

Lungo la costa orientale di Zanzibar, Dongwe è sinonimo di esclusività e tranquillità: meno conosciuta rispetto ad altre spiagge, è il top per concedersi una vacanza di lusso nella pace più assoluta.

Gli hotel e i resort che si affacciano sulla spiaggia sono rinomati per la loro eleganza e il servizio impeccabile. Le acque calme sono ottime per rilassarsi, ma per i più avventurosi, Dongwe offre anche l’opportunità di esplorare la vicina barriera corallina con immersioni e gite in barca.

La lunga distesa di sabbia bianca invita a rigeneranti passeggiate al tramonto, quando il sole scende dolcemente sull’orizzonte, dando vita a scenari da sogno.

Nungwi: una delle mete più amate

Nungwi, nell’estremo nord, è senza dubbio una delle mete più popolari e vivaci di Zanzibar, soprattutto per chi ama un mix di relax e divertimento. Non manca proprio nulla: acque cristalline, un’ampia distesa di sabbia bianca su cui rilassarsi e una vibrante vita notturna che si anima al calare del sole.

È anche possibile praticare numerose attività, dalle escursioni in barca al tramonto alle immersioni in profondità, passando per il kite surfing e lo snorkeling tra coralli colorati.

Nungwi è altresì famosa per la costruzione dei dhow, le tradizionali barche di legno, realizzate a mano sulla spiaggia: una sosta tra i cantieri navali offre uno sguardo inedito sulla cultura locale.

Mnemba: l’isola privata da sogno

Mnemba

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Spiaggia Mnemba, Zanzibar

Mnemba è il sogno che diventa realtà per chi cerca l’ultima frontiera del lusso e della privacy.

Piccola isola privata delimitata da una riserva marina protetta, è la scelta migliore chi sogna vacanze all’insegna della natura e delle immersioni. Le sue acque sono talmente limpide da consentire di scorgere la ricca vita sottomarina già dalla superficie e le immersioni sono tra le migliori al mondo, con la possibilità di nuotare tra delfini, tartarughe e una miriade di pesci tropicali.

Gli ospiti dei pochi esclusivi resort di Mnemba possono godere di un servizio personalizzato e di un’esperienza intima, lontano da ogni pensiero.

Chumbe: un paradiso ecologico

Infine, Chumbe Island rappresenta un esempio encomiabile di turismo sostenibile e tutela dell’ambiente.

Infatti, si tratta di una riserva marina protetta, creata per preservare una delle barriere coralline più intatte del pianeta. I visitatori possono soggiornare in eco-bungalows del tutto autosufficienti, immersi nella natura e realizzati con materiali eco-compatibili.

Chumbe è un paradiso per gli amanti del mare, con acque limpide che donano indimenticabili opportunità per fare snorkeling o immersioni tra coralli dai colori vividi e una variegata fauna marina. Ma è anche una meta dove si impara a rispettare l’ambiente, grazie ai molti programmi di educazione ambientale rivolti ai turisti.

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A Roma ha riaperto la Loggia dei Vini di Villa Borghese

Il 19 ottobre ha riaperto al pubblico la Loggia dei Vini all’interno di Villa Borghese a Roma, grazie al progetto d’arte LAVINIA. Un primo intervento di restauro è stato fatto per preservare e valorizzare questa opera di architettura elegante e preziosa, costruita tra il 1609 e il 1618 per volere del cardinale Scipione Borghese. Questa struttura veniva usata soprattutto nella stagione estiva per riunioni e feste conviviali e oggi è accessibile a tutti gratuitamente in seguito al progetto d’arte contemporanea curato da Salvatore Lacagnina e realizzato da Ghella.

Promosso da Roma Capitale, dall’Assessorato della Cultura, dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con la collaborazione di Zetema Progetto Cultura, il restauro della Loggia dei Vini è solo all’inizio. Chiuso al pubblico da tanto tempo, questo complesso architettonico comprende anche la Grotta sottostante che era destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese con un passaggio sotterraneo.

Il restauro della Loggia dei Vini a Roma

Nel corso del 900 sono stati fatti alcuni interventi di manutenzione, ma solo ora la Loggia torna a rivivere dopo il primo di tre lotti di restauro che hanno interessato soprattutto la volta interna, le cornici in stucco e l’affresco centrale raffigurante Il Convito degli Dei, realizzato da Archita Ricci. I pilastri nel tempo sono stati danneggiati da alcune infiltrazioni di acqua, come anche le scale per accedere alla Loggia.

Dopo il Giardino delle Erme, inauguriamo un altro prestigioso spazio a Villa Borghese che torna a essere aperta al pubblico dopo un intervento di restauro realizzato grazie a una donazione di Ghella e con la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina” ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. E ha aggiunto “questo è un importante tassello della riqualificazione del nostro patrimonio storico e artistico, in cui l’arte contemporanea si affianca al restauro di uno spazio pubblico. Con questa riapertura portiamo avanti due delle principali missioni culturali che Roma Capitale ha perseguito con questa amministrazione: la valorizzazione dei luoghi e la promozione culturale”.

Restauro Loggia dei Vini

Fonte: Ufficio stampa/Daniele Molajoli/Ghella

Il primo restauro della Loggia dei Vini a Villa Borghese

Il prestigioso spazio di Villa Borghese riapre al pubblico

Crediamo nel valore della cultura e ci impegniamo da sempre ad esportarla nel mondo. È un grande onore poter donare un restauro dentro Villa Borghese, uno dei più bei parchi del mondo. Credo che il nostro ruolo nella società non si debba limitare a costruire infrastrutture, ma debba farsi promotore di un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile e orientato al benessere collettivo. LAVINIA rappresenta la volontà di dare libertà espressiva ad artisti in dialogo col monumento de la Loggia dei Vini” ha affermato Enrico Ghella, Presidente e Amministratore Delegato.

Questo primo restauro è stato fatto da R.O.M.A. Consorzio e seguiranno altri due interventi che si focalizzeranno sugli intonaci dei pilastri interni e della parte esterna della Loggia, fino al ripristino dell’emiciclo e della pavimentazione in cotto. La Loggia dei Vini, tuttavia, non tornerà solo a incantare nuovamente i romani e i turisti per la sua estetica e il suo valore artistico e storico, ma ospiterà anche opere, letture, performance, laboratori e attività didattiche varie per coinvolgere un pubblico eterogeneo.

Cos’è il progetto LAVINIA

LAVINIA è un programma d’arte contemporanea che è stato pensato per far dialogare lo spazio della Loggia con le varie fasi del restauro, cercando di inserire l’arte nella vita quotidiana di chi frequenta Villa Borghese per una semplice passeggiata, per fare sport o per ammirare le bellezze dell’architettura che questo luogo romano contiene da sempre. Apre quindi la strada alla potenza dello storytelling in una cornice culturale e artistica di grande spessore trasformando la Loggia dei Vini che era un luogo di ricevimenti in uno spazio moderno e allo stesso tempo antico di creatività conviviale.

Il nome del progetto nasce come un omaggio a Lavinia Fontana, una delle prime artiste riconosciute nella storia dell’arte che si trova nella collezione Borghese dai primi anni del 600. Fino al 26 gennaio 2025 LAVINIA prevede l’esposizione di numerose opere site specific dei seguenti artisti: Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton e Ross Birrell & David Harding.

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Le 10 città sull’acqua, destinazioni affascinanti in tutto il mondo

Tra le città costruite sull’acqua, Venezia è senz’altro un orgoglio tutto italiano, ma la Serenissima non è certo l’unico centro urbano al mondo ad esercitare da sempre un fascino irresistibile, proprio per il fatto di unire l’architettura con la natura in un equilibrio spettacolare.

Canali, fiumi e lagune diventano vere e proprie arterie di queste città, protagoniste assolute in grado di  modellare lo sviluppo del centro stesso e l’atmosfera che lo permea. Attraversare queste meravigliose quanto suggestive (e misteriose) città sull’acqua permette di avere la possibilità, per un viaggiatore, di vedere scorci unici, dove i riflessi sull’acqua raccontano storie di antiche civiltà, modernità e cultura.

Non fermatevi a Venezia. Fate come dei veri Marco Polo e scoprite quali sono le più belle città sull’acqua del mondo.

Venezia, regina tra le città d’acqua

Venezia è senza dubbio la città sull’acqua più famosa del mondo e con la sua bellezza giochiamo “in casa”. Fondata nel V secolo d.C., la città lagunare sorge tuttora su un insieme di isole nella laguna veneta e ogni anno attira milioni di turisti, tanto da essere stata di recente sotto i riflettori per l’esperimento relativo al pagamento di un ticket di ingresso a causa del fenomeno dell’overtourism. I suoi canali, su tutti il celebre Canal Grande, sono attraversati da gondole e vaporetti e offrono una prospettiva unica dei palazzi rinascimentali e gotici che dominano il centro di Venezia. Ma la Serenissima è anche la culla del Carnevale, una delle feste più iconiche al mondo, dove maschere di finissima e pregiata fattura riempiono la città di mistero e bellezza.

Amburgo, il gigante del Nord

Adagiata con la sua eleganza sulle rive del fiume Elba, Amburgo è la città portuale più importante della Germania e la seconda più grande dell’Unione Europea. Nonostante sia una metropoli di impronta industriale, Amburgo è anche una città che ammalia grazie ai suoi scorci pittoreschi resi tali dai numerosi canali, laghi e ponti (pensate che ne conta persino più di Venezia e Amsterdam messi insieme!). Uno dei luoghi più curiosi da visitare se si è di passaggio ad Amburgo è il Miniatur Wunderland, il più grande plastico ferroviario del mondo. Oltre a questo, l’Elbphilharmonie, una sala concerti ultramoderna affacciata sul porto, è diventata ormai un simbolo iconico della città, da fotografare subito.

Amburgo, canali

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Le barche lungo i canali di Amburgo

Alappuzha, la Venezia d’Oriente

Ci spostiamo molto più lontano, prendendo l’aereo verso l’India: qui, Alappuzha, anche conosciuta come Alleppy, è attraversata da un intricato sistema di canali, lagune e laghi che la rendono un centro vivo di attività legate all’acqua. I turisti possono navigare tra le houseboats, tipiche case galleggianti, e visitare villaggi di pescatori nascosti tra le palme. Ogni anno si svolge la famosa gara delle Snake Boat, in cui barche lunghe e affusolate vengono spinte da decine di rematori, in una vera e propria festa, oltre che competizione.

Amsterdam, la Venezia del Nord Europa

Se pensate che Amsterdam sia solo coffe shop e vita notturna, significa probabilmente che non ci siete ancora stati e non avete ancora avuto il piacere di scoprire quanto questa città olandese e i suoi dintorni abbiano da offrire ai turisti. Infatti, Amsterdam è una città incredibilmente bella dal punto di vista architettonico e urbano, piena di verde e caratterizzata da un ritmo di vita rilassato, con i suoi cittadini che usano principalmente le biciclette come mezzo di trasporto, una ricca offerta culturale e ottimo street food. Amsterdam è soprannominata la “Venezia del Nord” per il suo vasto sistema di canali, che attraversano la città creando un paesaggio pittoresco. Fondata nel XVII secolo, la città ha più di 100 chilometri di canali, 90 isole e oltre 1.200 ponti. Una delle attività più popolari tra i turisti è fare un giro in barca lungo i canali, che offre viste uniche sui caratteristici edifici del Secolo d’Oro. Oltre a questo, Amsterdam è una città vibrante, con musei famosi come il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum e la Casa di Anna Frank.

Birmingham, la città dai mille canali

Pochi sanno che Birmingham, nel cuore dell’Inghilterra, ha più chilometri di canali di Venezia. Questi canali furono costruiti durante la Rivoluzione Industriale per facilitare il trasporto delle merci e oggi sono una caratteristica affascinante della città. I turisti possono fare escursioni in barca lungo il Gas Street Basin, una zona vivace e restaurata piena di ristoranti, caffè e pub, oppure esplorare il Jewellery Quarter, il famoso quartiere dei gioiellieri.

Birmingham, canali

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I canali di Birmingham alla sera

Fort Lauderdale, Venice of America

Situata in Florida, Fort Lauderdale è spesso chiamata la Venezia d’America grazie al suo sistema di baie e canali che si estendono per oltre 250 chilometri. Qui si possono fare giri in gondola o in barca, ammirando le lussuose ville che si affacciano sui canali. La città è anche famosa per le sue spiagge e la Las Olas Boulevard, una strada ricca di boutique, gallerie d’arte e ristoranti raffinati, perfetta per passeggiare.

Fort Lauderdale, Florida

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I canali della città americana di Fort Lauderdale

San Pietroburgo, la Venezia russa

San Pietroburgo, la seconda città della Russia, è attraversata dal maestoso fiume Neva e da una rete di canali che le conferiscono un’atmosfera elegante e regale. Tra le cose da fare, un giro in barca lungo i canali è imperdibile, soprattutto in estate quando le temperature sono più miti. Durante le Notti Bianche, in giugno, la città si illumina con eventi culturali e festival. Da non perdere anche una visita all’imponente Museo dell’Hermitage, una delle più grandi collezioni d’arte al mondo.

Stoccolma, la regina del Baltico

Stoccolma si estende su quattordici isole lì dove il lago Mälaren incontra il Mar Baltico. La capitale svedese è una perfetta combinazione di natura e modernità, dove l’acqua è parte integrante del paesaggio urbano. Gli amanti della natura possono fare escursioni in kayak tra le isole, mentre gli appassionati di cultura possono visitare il Palazzo Reale, il Museo Vasa e il centro storico, Gamla Stan, con le sue pittoresche stradine medievali.

Suzhou, la Venezia d’Oriente

Suzhou, conosciuta come la Venezia d’Oriente, è celebre per i suoi antichi canali, ponti di pietra e giardini classici cinesi. Situata nella provincia di Jiangsu, è una delle città più pittoresche della Cina, con il Giardino dell’Umile Amministratore e il Giardino del Maestro delle Reti, entrambi Patrimonio dell’Unesco. I canali di Suzhou sono attraversati da tradizionali barche cinesi, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e rilassante.

Suzhou, canali

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I corsi d’acqua nella città cinese di Suzhou

Xochimilco, città d’acqua del Nuovo Mondo

Situata nei pressi di Città del Messico, Xochimilco è famosa per i suoi coloratissimi canali e le trajineras, tipiche imbarcazioni tradizionali decorate con fiori e motivi vivaci. Qui, i turisti possono noleggiare una barca e navigare tra i canali accompagnati da musicisti mariachi e gustando piatti della cucina messicana direttamente a bordo. Questo sito, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è anche un’affascinante finestra sulla cultura e le tradizioni azteche.

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Toscana, i luoghi degli Etruschi spiegati ai bambini

La Toscana non è solo fatta di città d’arte, di musei, delle colline del Chianti, della selvaggia Maremma o delle spiagge della Versilia. Questa splendida regione italiana è anche la terra degli Etruschi. Con un patrimonio archeologico ancora poco conosciuto e poco sfruttato, la Toscana ci racconta una delle culture più misteriose e affascinanti attraverso acropoli affacciate sul mare, necropoli e musei ricchi di ritrovamenti storici che le organizzazioni turistiche regionali vogliono far conoscere sia ai visitatori adulti che ai bambini.

Per stimolare la fantasia dei più piccoli e per permettere alle loro famiglie di organizzare al meglio un itinerario, infatti, Toscana Promozione Turistica ha messo a disposizione un avvincente audiolibro intitolato “Il Vaso della Concordia”, di Lorenza Cingoli e Marina Forti. Scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale, i capitoli sono stati scritti per i ragazzi tra i 5 e i 12 anni per raccontare una bellissima avventura etrusca in italiano, inglese e tedesco. Vediamo insieme chi erano gli Etruschi e quali tappe fare in Toscana per scoprirli.

Chi erano gli Etruschi

Tra i popoli più antichi che hanno abitato l’Italia ci sono gli Etruschi. Dalle origini misteriose, vissero in gran parte del paese tra il IX e il I secolo a.C.: inizialmente, l’Etruria comprendeva l’area tra i fiumi Arno in Toscana e Tevere nel Lazio, espandendosi successivamente verso il Nord, nel Veneto meridionale, e a Sud, in Campania. Sul territorio toscano, quello che interessa a noi per creare l’itinerario da vivere con i vostri bambini, le città di origini etrusche sono, per esempio, Arezzo e Perugia.

A quei tempi rappresentavano città-stato indipendenti e alcune appartenevano alla cosiddetta “dodecapoli”: una forte alleanza economica, religiosa e militare tra 12 città dell’impero etrusco. Amanti dell’arte, soprattutto nella lavorazione della terracotta e dei metalli, lasciarono splendide opere artistiche, insieme a città e borghi che ancora oggi conservano le impronte del loro passaggio.

Itinerario alla scoperta del popolo etrusco

I luoghi degli Etruschi da scoprire con i bambini sono diversi: dalle città, dove troverete musei ricchi di reperti, ai parchi archeologici sulla costa, dove all’interno dell’itinerario potete inserire anche altre entusiasmanti attività per intrattenere i più piccoli. Scopriamo insieme quali sono le tappe, così da aiutarvi a organizzare al meglio il vostro viaggio.

Le città etrusche in Toscana

Una delle principali città etrusche in Toscana è Chiusi, in provincia di Siena. Qui potete visitare il Museo Nazionale Etrusco, dov’è stata esposta una ricca selezione di reperti ordinati secondo un criterio cronologico e topografico provenienti principalmente dalle raccolte di collezionisti chiusini e, in parte, da scavi archeologici. Alle porte della città, invece, si trova la necropoli di Poggio Renzo con la famosa Tomba della Scimmia, scoperta da Alessandro François nel marzo del 1846 e che prende il nome dalla raffigurazione di una scimmia dipinta nel fregio che orna la camera centrale della tomba. Sfortunatamente la necropoli è chiusa, quindi se fate tappa a Chiusi potrete visitare solo il museo.

Anche Cortona fu città etrusca, tra le più importanti e potenti soprattutto grazie alla sua posizione collinare. Per immergervi nel suo passato potete visitare il Museo dell’Accademia Etrusca MAEC, ricco di reperti etruschi rinvenuti tra la Valtiberina e la Valdichiana, provenienti dalle tombe gentilizie del Sodo e di Camucia. Tra i più belli citiamo lo straordinario lampadario etrusco e la collezione dei bronzetti. Ad Arezzo, invece, fu rinvenuta la celebre Chimera, oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, mentre in città merita una visita il museo “Gaio Cilnio Mecenate” con i gioielli etruschi provenienti dalla necropoli di Poggio del Sole.

A Fiesole, l’area archeologica e il museo civico documentano la storia antichissima della città, mentre il Museo Etrusco Guarnacci di Volterra conserva una delle più importanti collezioni di reperti etruschi, l’Urna degli Sposi, il coperchio di un’urna cineraria in terracotta, e l’Ombra della Sera, una statuetta in bronzo risalente al III secolo a.C. Sempre a Volterra potete fare tappa al Parco Archeologico Enrico Fiumi, ossia l’acropoli etrusco-romana con i resti dell’antica Velathri.

Cortona Toscana etrusca

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Cortona, dove si trova il Museo dell’Accademia Etrusca MAEC

I parchi archeologici etruschi

L’itinerario perfetto per scoprire il popolo etrusco in Toscana mixa città e parchi archeologici. A chi viaggia con bambini è consigliato visitare la Costa degli Etruschi, il tratto che va da Livorno a Piombino e che custodisce l’unica città etrusca affacciata sul mare. Stiamo parlando del Parco archeologico di Baratti e Populonia, un luogo ricco di fascino non solo per i reperti, ma anche per il paesaggio naturale in cui è immerso. Qui potete visitare l’acropoli, dove i cartelli con le informazioni hanno racconti dedicati anche ai più piccoli e dove potrete ammirare templi, ville e mosaici, e le necropoli.

Se volete far felici i vostri bambini, portateli al Parco Archeominerario di San Silvestro e salite sul trenino per scoprire le antiche miniere, le quali mostrano il legame indissolubile tra il passato etrusco e un presente più vicino a noi.

Scendendo nella Maremma, invece, da visitare c’è Vetulonia, con i resti delle mura, le tombe e i reperti custoditi nel Museo Civico Archeologico, e le suggestive Vie Cave scavate nel tufo a Pitigliano. A Sovana, invece, troverete un grande sito etrusco che custodisce la famosa Tomba Ildebranda, anche questa scavata nel tufo e con un porticato a sei colonne. Imperdibile per chi viaggia in famiglia è il Museo Archeologico di Chianciano Terme, dove sono esposti oggetti appartenenti alla vita quotidiana della civiltà etrusca, narrata con semplicità per essere compresa facilmente anche dai più piccoli.

Parco Archeologico Populonia

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Rovine etrusche al Parco Archeologico di Populonia
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L’Italia dei record: visita ai luoghi più straordinari

Sapevate che in Italia abbiamo luoghi da record? Dalle vette alpine ai borghi più antichi, dall’Università ai teatri piccolissimi, l’Italia vanta luoghi unici con numeri eccezionali, anche a livello internazionale. Partiamo insieme per un viaggio atipico, alla ricerca dei luoghi più esclusivi dello stivale, con primati e numeri da capogiro.

Sestriere, il Comune più alto d’Italia

Sestriere, in Piemonte, è il comune italiano situato alla maggiore altitudine, con i suoi 2035 metri sul livello del mare. La sua casa comunale è l’unica in Italia a superare quota 2000. Fondato nel 1934, deve la sua nascita all’iniziativa di Giovanni Agnelli, fondatore della FIAT, che trasformò questa località in una delle stazioni sciistiche più moderne e rinomate. Con temperature che scendono sotto lo zero anche in primavera, Sestriere è il punto d’incontro perfetto tra sport invernali e tradizione montana, immerso in un paesaggio innevato quasi tutto l’anno.

L’altalena più alta d’Europa

Nel Parco delle Madonie, in Sicilia, si trova l’altalena più alta d’Europa. A oltre 1000 metri di altitudine, questa struttura unica si affaccia su una vallata che scende per più di 300 metri, offrendo una vista mozzafiato sulle isole Eolie e Ustica. Con i suoi 16 metri di altezza, è un’attrazione per i più coraggiosi, che possono scegliere tra diversi tipi di “volo”: dal volo di Heidi, pensato per i bambini, al più audace volo del Diavolo, riservato a chi cerca un’esperienza adrenalinica.

Il Museo più alto d’Europa: il Museo della Grande Guerra

A 2950 metri di altitudine, il Museo della Grande Guerra a Rocca Pietore (Belluno) è il museo più alto d’Europa. Situato tra le cime delle Dolomiti, raccoglie testimonianze e cimeli del conflitto tra Italia e Austria durante la Prima Guerra Mondiale. Le sue esposizioni raccontano le difficoltà della guerra in alta quota, mentre all’esterno si possono visitare le trincee e le grotte usate dalle truppe italiane e austriache, inclusa la spettacolare “Città di Ghiaccio”, un complesso di tunnel scavati sotto il ghiacciaio: 12  chilometri di tunnel intervallati da caverne adibite a dormitori, cucine, infermerie, sale radio, cappella, mense, scavati dagli austriaci sotto il ghiacciaio per evitare i colpi di artiglieria italiani. Fuori dal museo sono state riattivate e rese visitabili le postazioni in grotta italiane ed austriache della Punta Serauta e della Forcella VU.

Teatri piccolissimi

I teatri più piccoli d’Italia sono autentici gioielli, ciascuno con una storia unica e un fascino particolare. Il Teatro Arrigoni, a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, è un piccolo teatro all’italiana, costruito tra il Settecento e l’Ottocento. Dopo una completa ristrutturazione, questo edificio storico è tornato a splendere e oggi ospita il consiglio comunale, il tribunale e la cancelleria cittadina. Intitolato al compositore sanvitese Giangiacomo Arrigoni, il teatro si distingue per la sua architettura elegante.

Spostandoci in Lombardia, nel comune di Barlassina, troviamo il Teatro Antonio Belloni, che con i suoi 98 posti è considerato il teatro d’opera più piccolo d’Italia. Nonostante le dimensioni, è un luogo di grande valore, frutto dell’amore dell’imprenditore Marco Belloni per il padre Antonio. Il teatro è arredato con mobili e opere di artisti italiani e offre stagioni liriche apprezzate per la loro qualità.

In Liguria, a Pieve di Teco, si trova il Teatro Salvini, un edificio settecentesco dalla caratteristica sala a ferro di cavallo, che può accogliere meno di 100 spettatori. Dopo decenni di inattività e un lungo restauro, il teatro è stato riportato al suo splendore originale e oggi ospita stagioni teatrali di notevole interesse, con un’acustica eccellente e decorazioni raffinate.

Infine, il Teatro della Concordia a Monte Castello di Vibio, in Umbria, è un capolavoro in miniatura del teatro all’italiana, con soli 99 posti. Inaugurato nel 1808 durante l’occupazione napoleonica, il teatro richiama nel suo nome i valori della Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fratellanza. Nonostante sia rimasto chiuso per trent’anni a causa di problemi strutturali, è stato restaurato e riaperto nel 1981, tornando a ospitare stagioni teatrali che esaltano la sua bellezza e la sua storia.

Orto botanico di Palermo

L’Orto Botanico di Palermo è una tappa imprescindibile per chi visita la città. Con oltre 12.000 specie vegetali, è uno dei giardini botanici più grandi d’Europa e un’importante istituzione accademica, sede del dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo. Fondato oltre duecento anni fa, ha contribuito alla diffusione di numerose specie, in particolare tropicali e subtropicali, nel Mediterraneo e in Europa.

Situato accanto a Villa Giulia, con ingresso in via Lincoln 2, a pochi passi dalla Kalsa, l’Orto Botanico ospita strutture come l’Erbario, che custodisce circa 400.000 piante essiccate provenienti dal Mediterraneo, alcune collezionate sin dal 1700. Il simbolo del giardino è il maestoso Ficus magnolioide, piantato nel 1845 e originario delle isole australiane Norfolk. Dal 1993, l’Orto Botanico ha creato una banca del germoplasma per preservare il patrimonio genetico della flora mediterranea.

Orto Botanico di Palermo, Sicilia

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Un meraviglioso angolo dell’Orto Botanico di Palermo

Il Forte di Fenestrelle

Situato nella valle del Chisone, è la più grande fortificazione d’Europa e la seconda costruzione in muratura più estesa al mondo dopo la Grande Muraglia cinese. Questa imponente opera si estende per circa cinque chilometri e copre un dislivello di quasi 700 metri, rendendola un vero colosso di pietra. Progettato dall’ingegnere Ignazio Bertola nel XVIII secolo, il forte aveva il compito di proteggere il confine tra Italia e Francia, anche se non venne mai coinvolto in battaglie.

L’architettura originale del forte è ancora intatta, e Fenestrelle rimane l’unica struttura di questo tipo tra i forti piemontesi del Settecento. Più che una singola fortificazione, è un vasto sistema di difesa, composto da tre forti principali (San Carlo, Tre Denti e Sant’Elmo), ridotte, cannoniere, polveriere e caserme. Tutti questi edifici sono collegati da una monumentale scala coperta di 4.000 gradini, scavata in una galleria artificiale lunga quasi due chilometri, che rende il complesso ancora più affascinante.

La parte più rappresentativa del forte è il Forte San Carlo, che ospita edifici simbolici come il palazzo del governatore, il padiglione degli ufficiali e la chiesa. Da qui parte anche la scala coperta, collegando le varie sezioni del complesso, tra cui i tre quartieri militari, la polveriera di Sant’Ignazio, la porta reale e vari depositi, laboratori e corpi di guardia. Oltre alle sue dimensioni straordinarie – con una lunghezza di 3 km, una superficie di 1.300.000 metri quadrati, e la presenza di 3 forti, 7 ridotte e 28 risalti – il forte è famoso per le sue scale: 4.000 gradini della scala coperta e 2.500 della scala reale. Si trovano inoltre 14 ponti di collegamento, 5 ponti levatoi interni e 183 fari utilizzati per l’illuminazione.

Dal 1999, il Forte di Fenestrelle è diventato il monumento simbolo della Provincia di Torino e si trova all’interno del Parco Naturale Regionale Orsiera-Rocciavrè, rendendolo una meta di grande interesse storico e naturalistico.

Forte di Fenestrelle, Piemonte

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Veduta del Forte di Fenestrelle, la Grande Muraglia piemontese

L’antica Università di Bologna

L’Università di Bologna, fondata nel 1088, detiene il primato di essere la più antica università del mondo occidentale. Questa storica istituzione ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo dell’istruzione e della ricerca in Europa, segnando l’inizio di un nuovo approccio all’apprendimento che ha influenzato le università future. Conosciuta per la sua tradizione accademica e per l’innovazione, l’ateneo bolognese continua a essere un punto di riferimento per studenti e studiosi provenienti da ogni angolo del pianeta.

Borgo Parrini: il borgo più piccolo d’Italia

In Sicilia, tra le colline e il mare, si trova Borgo Parrini, il borgo più piccolo d’Italia, con una popolazione di appena 20 abitanti. Fondato nel XIX secolo, questo piccolo centro, situato nella frazione di Partinico in provincia di Palermo, è noto non solo per le sue dimensioni, ma anche per le sue casette colorate, dal blu intenso al giallo sole, dal verde brillante al rosso acceso, che ricordano un piccolo angolo di Gaudí in Sicilia. Borgo Parrini è un museo a cielo aperto, dove si respira un’atmosfera autentica e i residenti accolgono i visitatori con calore e ospitalità, condividendo storie e leggende che si intrecciano con la storia del borgo.

L’albero più antico d’Europa

L’albero più antico d’Europa si trova in Calabria, ed è un pino loricato chiamato Italus. Questo straordinario esemplare, datato scientificamente, ha circa 1.230 anni ed è considerato l’essere vivente più longevo del continente. Italus vive nel Parco Nazionale del Pollino, a 1.900 metri di altitudine, sul versante meridionale di Serra della Ciavole, su un pendio roccioso e scosceso che lo protegge da incendi e fulmini.

La scoperta dell’albero risale al 2017, grazie a una ricerca condotta dal Parco Nazionale del Pollino in collaborazione con l’Università della Tuscia. La datazione di Italus ha rappresentato una sfida per gli studiosi, che hanno utilizzato un metodo combinato di dendrocronologia e analisi al carbonio 14 per determinarne con precisione l’età.

Attualmente, biologi e ricercatori lavorano per garantire la conservazione di Italus, affinché possa continuare a sopravvivere nel suo ambiente protetto e raccontare la sua lunga storia millenaria.

L’Arena di Verona, l’anfiteatro romano meglio conservato

L’Arena di Verona è l’anfiteatro romano meglio conservato al mondo e rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’architettura romana. Costruita all’inizio del I secolo d.C. durante l’epoca giulio-claudia, è il terzo anfiteatro più grande tra quelli giunti fino a noi, ed è ancora oggi utilizzata per ospitare concerti ed eventi, mantenendo viva la sua funzione originaria di luogo di spettacolo.

Nonostante abbia affrontato molte sfide nel corso dei secoli, inclusi i danni provocati dal terremoto del 1183, l’Arena ha preservato gran parte della sua struttura originaria, continuando a dominare il centro di Verona con la sua imponente presenza. In epoca romana, veniva utilizzata per spettacoli come i combattimenti tra gladiatori e la caccia ad animali esotici, offrendo intrattenimento alla popolazione.

Con l’avvento del Cristianesimo e il cambiamento dei costumi, l’Arena perse la sua funzione originaria e, nel corso del tempo, fu addirittura utilizzata come cava di pietra. Le pietre estratte vennero impiegate per costruire la seconda cinta muraria di Verona nel VI secolo, dimostrando come i materiali dell’anfiteatro abbiano contribuito a plasmare altre importanti opere architettoniche della città.

Montagne da Record

Anche le vette italiane vantano alcuni primati. Il Monte Bianco, con i suoi 4.810 metri, è la vetta più alta d’Europa e si trova al confine tra Italia e Francia. Questa imponente montagna è una meta ambita per escursionisti e scalatori, grazie ai suoi spettacolari panorami alpini e alla varietà di attività all’aperto che offre. Non lontano, la Galleria del Sempione rappresenta un’opera ingegneristica straordinaria: con i suoi 19,8 km, è uno dei tunnel ferroviari più lunghi del mondo e collega l’Italia alla Svizzera, fungendo da importante via di comunicazione.

Sotto il massiccio del Gran Sasso, si trova il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, il più grande laboratorio sotterraneo al mondo dedicato alla fisica delle particelle. La sua posizione isolata consente di condurre esperimenti delicati, lontano da interferenze esterne. Infine, la Marmolada, la montagna più alta delle Dolomiti, ospita un ghiacciaio perenne e offre uno scenario straordinario per sciatori e amanti delle escursioni, oltre a rappresentare un’importante testimonianza delle trasformazioni climatiche in atto.

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Lazio Blue Route, il futuro itinerario che porta a scoprire i Borghi Marinari della Regione

La Lazio Blue Route sta per diventare una realtà concreta. Il progetto, ideato e sviluppato dall’architetto Alberto Renzi su incarico dell’Associazione MAR, è stato recentemente presentato attraverso uno studio di fattibilità che getta le basi per la creazione del tratto “pilota”. Questo primo segmento coinvolgerà il litorale nord del Lazio, partendo da Montalto di Castro fino a giungere alla Capitale. Durante la presentazione, Renzi ha illustrato gli obiettivi del percorso e le sue caratteristiche uniche, evidenziando l’importanza dei cammini nella valorizzazione territoriale e culturale.

Un progetto di connessione tra Toscana e Via Francigena del Sud

La Lazio Blue Route si propone di entrare a far parte dell’Atlante dei Cammini del Lazio, diventando una dorsale tirrenica di collegamento tra la Toscana e la Via Francigena del Sud. Renzi ha accompagnato i presenti, tra cui esponenti istituzionali e pubblico accorso al workshop sul turismo sostenibile dedicato al progettista Valentino Giuliani, in un viaggio virtuale lungo un itinerario identitario che copre una distanza di circa 200 chilometri. Lungo questo tracciato, sono stati individuati 346 punti di interesse, tra cui siti storici, archeologici e culturali, distribuiti sia sulla terraferma, sia sul mare e lungo i fiumi.

Un nuovo itinerario tra storia e Blue Economy

Il progetto pilota non si limita a collegare borghi e città: include anche due siti riconosciuti dall’UNESCO, oltre a promuovere le cosiddette Blue Destination. Questo concetto integra un porto internazionale, cinque approdi turistici e oltre cinquanta punti di rilevanza storico-archeologica legati al mare, al suo patrimonio e alle tradizioni marinare. Durante l’evento, Grazia Maria Iadarola, dirigente dell’Area Blue Economy della Regione Lazio, ha presentato nuove iniziative per supportare comuni e imprese locali, in particolare nel contesto della Blue Economy e dell’accessibilità inclusiva.

Le prime dieci tappe: un viaggio nel cuore dei borghi marinari

Il tratto iniziale della Lazio Blue Route toccherà dieci tappe, coinvolgendo nove Comuni del Lazio, di cui otto Borghi Marinari di eccellenza. Il viaggio inizia a Montalto di Castro, al confine con la Toscana, e prosegue verso Tarquinia, celebre per il suo patrimonio archeologico etrusco. Da qui, l’itinerario si sviluppa attraverso un’esperienza di turismo lento che attraversa borghi e città costiere come Allumiere, Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, e Cerveteri, nota per la necropoli patrimonio dell’UNESCO. Il percorso continua lungo il litorale fino a Fiumicino e Fregene, per poi concludersi con un ingresso spettacolare a Roma, passeggiando lungo le rive del Tevere.

Il futuro del turismo laziale

La Lazio Blue Route promette di diventare una delle principali attrazioni del turismo sostenibile nel Lazio, offrendo un’esperienza autentica e immersiva nella storia e nella cultura costiera della regione. Con una forte attenzione alla sostenibilità, al rispetto per l’ambiente e alla valorizzazione delle risorse locali, l’itinerario mira a trasformarsi in un esempio virtuoso di come il turismo possa promuovere la conservazione del patrimonio naturale e culturale, generando allo stesso tempo opportunità economiche per i territori coinvolti.

Sostegno istituzionale e progetti collaborativi

Il Presidente del GAL Mare Lazio Pesca, Marco Maurelli, ha evidenziato l’importanza dei partenariati pubblici e privati nel rafforzare le operazioni di filiera legate al turismo costiero. “Ho già integrato nella strategia di sviluppo locale iniziative di promozione turistica che si allineano perfettamente con la Lazio Blue Route. Ho avuto l’opportunità di aderire a questo progetto, seguendo l’approccio adottato in occasione del Giubileo del Mare. Come GAL, intendo coordinare un’attività che coinvolga tutti i comuni costieri del Lazio, per rendere operativo e potenziare il sentiero identitario dei Borghi Marinari,” ha dichiarato.

Un ulteriore sostegno è stato espresso da Sabrina Busato, Presidente di FEISCT, che ha condiviso lo sviluppo dell’Italian Blue Route in tutto il territorio nazionale. Tale percorso promozionale, noto come BLUE TOUR, ha già toccato ben 21 città di mare durante l’estate del 2024, a riprova dell’importanza di unire le destinazioni costiere sotto un’unica iniziativa.

Massimo Castellano, Presidente dell’Associazione MAR, che ha organizzato il workshop, ha manifestato grande soddisfazione per il progresso della Lazio Blue Route. “Il Giubileo è un evento di grandissima rilevanza, ma rappresenta anche un momento di transizione. Progetti come la Lazio Blue Route devono essere pensati per il futuro, diventando opportunità strutturate per valorizzare i territori. Nei prossimi anni, è fondamentale sviluppare iniziative sistemiche centrate sul turismo sostenibile costiero”.