Categorie
itinerari culturali Lisbona Notizie turismo enogastronomico Viaggi viaggiare

Vince ancora Lisbona, è la City Break Destination 2024

A Lisbona è impossibile annoiarsi: c’è cosi tanto di cui fare esperienza che pianificare il vostro itinerario non sarà per niente facile. Ed è proprio la sua ricca offerta in grado di mixare storia, arte, gastronomia e cultura che le ha valso un ulteriore premio (si, quest’anno ne ha vinti diversi e ve ne parliamo tra poco). Alla 25° edizione degli Star Awards, premio assegnato alla città nel corso di una cerimonia tenutasi a Londra e che ha visto in gara altre destinazioni come Barcellona, Budapest, Cracovia, New York, Praga e Roma, Lisbona ha portato a casa la vittoria nella categoria City Break Destination 2024.

È un riconoscimento che non stupisce e chi è stato nella capitale portoghese sa bene il perché. Lisbona è una destinazione molto amata dai viaggiatori per una fuga nel weekend perché permette di soddisfare la loro voglia di scoperta e curiosità con tante proposte turistiche di grande interesse. Dalle attrazioni storiche, come il meraviglioso Mosteiro dos Jerónimos o la Torre de Belém a quelle moderne come il MAAT (Museo di Arte, Architettura e Tecnologia).

Il premio come migliore City Break Destination

Lo scorso 24 ottobre 2024 si è tenuta la cerimonia annuale dedicata agli Star Awards organizzata da Travel Bulletin, marchio leader del settore turistico del Regno Unito che offre notizie, formazione, incentivi e concorsi alle agenzie di viaggio e ai professionisti del settore. Le categorie compredono migliori destinazioni, compagnie aeree, compagnie di crociera, hotel, agenzie di viaggio e tour operator. La categoria delle destinazioni, a sua volta, si suddivide in migliore destinazione avventura, LGBTQ+, vacanze in famiglia, di lusso e, quella che interessa a noi, migliore destinazione per una fuga in città.

Le mete sono state votate dagli agenti di viaggio e dai professionisti del settore turistico che hanno premiato Lisbona come migliore City Break Destination per il 2024. Perché proprio la capitale portoghese? La città si distingue per la sua offerta diversificata che combina cultura, gastronomia e natura, rappresentando per gli inglesi la città perfetta per una breve fuga. Inoltre, Lisbona si scopre facilmente sia a piedi che con i mezzi pubblici, a partire dall’iconico tram 28, il tram giallo più famoso della città.

Gli altri premi vinti da Lisbona

Questo non è il primo premio vinto dalla capitale del Portogallo. Quest’anno è stata premiata anche come Migliore destinazione culinaria d’Europa ai World Culinary Awards grazie alla sua gastronomia diversificata e di alta qualità. Dai ristoranti tipici e locali con cucina tradizionale a quelli più particolari, fino agli chef stellati e ai mercati, come quello di Time Out, dove poter provare tante specialità diverse in un contesto moderno e vivace.

Un altro premio vinto quest’anno, per la seconda volta consecutiva, è quello come Migliore destinazione Mice d’Europa ai World Mice Awards: in questo caso, Lisbona si è distinta per la sua posizione strategica, per le infrastrutture moderne e versatili e per la variegata offerta culturale tanto da essere considerata una delle principali destinazioni europee per l’organizzazione di eventi.

Se non avete ancora visitato Lisbona, il 2024 (e il 2025 che sta per arrivare) è il momento giusto per rimediare.

Categorie
crociere Fiume Idee di Viaggio itinerari culturali Viaggi

Le 5 imperdibili mete lungo il Danubio

Il Danubio attraversa nove Paesi e diverse Capitali dell’Europa centrale e orientale. Alcune di queste sono città splendide, ricche di storia e di fascino, anche legate al fiume che scorre loro in mezzo e che, spesso, sono collegate tra loro da navi da crociera o anche da traghetti che percorrono brevi tratti.

Lungo i suoi 2800 chilometri, il paesaggio cambia continuamente e alcune tappe meritano davvero una sosta. Ecco le città europee lungo il Danubio dove fermarsi in un itinerario ideale.

Ratisbona

Città fiabesca nel cuore della Baviera, Ratisbona sorge nell’alto corso del Danubio ed è patrimonio culturale dell’UNESCO. I suoi suggestivi edifici storici e religiosi testimoniano una storia millenaria, caratterizzata da periodi di intenso fermento culturale e commerciale. Da non perdere una passeggiata tra i vicoli del centro storico, ammirando opere architettoniche medievali come il ponte Steinerne.

Belgrado

Collocata tra il Danubio e la Sava, la Capitale serba è rinata a nuova vita dopo la fine della guerra del Kosovo. Oggi, Belgrado è una città moderna, effervescente, la cui movida attira giovani da tutto il mondo e si spegne solo con le prime luci dell’alba. La Fortezza è il monumento più antico della città, ma non bisogna tralasciare una visita a Skadarlija, il quartiere bohèmien di Belgrado.

Bratislava

Un’energia vibrante si sparge per le strade di Bratislava, adagiata sulla riva sinistra del Danubio. La Capitale della Slovacchia è attraversata da un fermento che la spinge a cambiare rapidamente e a trasformarsi sempre più in senso moderno. Staré Mesto (la città vecchia) e Bratislavský hrad (il castello) sono le perle della Capitale slovacca. La vicinanza con i confini austriaci e ungheresi la collocano in una posizione ideale. I traghetti collegano quotidianamente la città con Vienna raggiungibile in poco più di un’ora.

Vienna

Quando si pensa al Danubio si pensa subito a Vienna. La Capitale austriaca è considerata la patria della musica, ma non solo. Musei, giardini, palazzi, ristoranti raffinati e un’animata vita notturna fanno di Vienna il luogo ideale per viaggi culturali ricchi di stimoli. Teatri e palazzi antichi si armonizzano perfettamente con edifici post moderni. I caffè e i ristorantini tipici avvolgono i visitatori in un’atmosfera da sogno.

Budapest

Tagliata in due dal Danubio, Budapest ha il fascino di Vienna, ma con ancora più vitalità. La sera, le strade di Pest si riempiono di una moltitudine allegra, attirata dai numerosissimi locali e ristoranti, e dagli animati “ruin pubs”. Ai momenti dedicati alla cultura si alternano serate di divertimento e ore di relax in uno dei tanti stabilimenti termali, veri e propri centri nevralgici della tradizione ungherese.

Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Canada Idee di Viaggio itinerari culturali Nord America vacanza natura Viaggi viaggiare

Cosa vedere a Edmonton, città che sorprende per il suo connubio di cultura e natura

Nel cuore del Canada occidentale, Edmonton brilla come una destinazione vibrante e dinamica, inserita nella Best in Travel 2025 tra i luoghi da non perdere. Grazie a un mix senza eguali di paesaggi naturali, cultura e innovazione, sa unire avventura e relax e andare incontro a ogni preferenza di viaggio, in un contesto dove le tradizioni storiche si fondono con un’anima moderna e cosmopolita per un connubio che incanta.

Esplorare Edmonton significa immergersi in un paesaggio in continua evoluzione, in cui sconfinate aree verdi incontrano quartieri vivaci e centri culturali d’avanguardia. Dalla pace incontaminata dei parchi alla vivace scena artistica, la città dell’Alberta ha davvero tutto ciò che serve per una vacanza emozionante e coinvolgente.

Le attrazioni imperdibili di Edmonton

Qui ogni scorcio è un invito a scoprire qualcosa di unico: dai parchi storici agli edifici moderni, passando per musei e giardini botanici. Che siate amanti della storia, della natura o dell’arte, Edmonton saprà donarvi una scoperta emozionante a ogni tappa.

River Valley Parks: un’oasi verde nel cuore della città

River Valley Parks, Canada

Fonte: iStock

Scorcio del fiume North Saskatchewan a Edmonton

I River Valley Parks rappresentano il cuore verde di Edmonton e sono il rifugio ideale per chi cerca momenti di tranquillità a pieno contatto con la natura. Si tratta di un sistema di parchi che ne comprende oltre 20 interconnessi e dà vita al più grande complesso di parchi urbani del Nord America. Sentieri ombreggiati si snodano lungo il fiume North Saskatchewan, regalando scenari che cambiano colore a ogni stagione: dal verde estivo ai caldi toni dell’autunno, fino alla quieta bellezza del manto invernale.

Vero eden per praticare jogging, ciclismo o passeggiate panoramiche, è habitat d’eccellenza per moltissime specie animali, tra cui cervi e uccelli migratori. Inoltre, non mancano aree picnic e punti panoramici per ammirare lo skyline da una prospettiva inedita.

Durante l’inverno, i River Valley Parks si trasformano altresì nel paradiso degli sport della stagione, con piste per lo sci di fondo e sentieri per le racchette da neve.

Fort Edmonton Park: viaggio nella storia canadese

Il Fort Edmonton Park è molto più di un semplice parco a tema: è un museo a cielo aperto perfetto per conoscere la storia canadese, e in particolare quella di Edmonton, in modo autentico e interattivo. Infatti, sono stati ricostruiti edifici storici che risalgono a diverse epoche, dall’insediamento delle Prime Nazioni fino all’epoca della corsa all’oro e dell’espansione ferroviaria.

Nel corso della visita, ci si ritrova al cospetto di ambienti ricreati con estrema cura, quali antiche botteghe, abitazioni dei pionieri e anche un teatro dell’epoca vittoriana. In più, guide in costume offrono dimostrazioni di attività artigianali e raccontano storie e leggende di quei tempi. Per le famiglie, il parco è un’occasione per coinvolgere i più piccoli in attività educative divertenti, come corsi di ceramica o laboratori di cucina storica.

Art Gallery of Alberta: dove l’arte incontra l’innovazione

Se siete appassionati d’arte, segnate in lista l’Art Gallery of Alberta che, con il design sinuoso e moderno, è già di per sé una scultura imponente che invita a varcare la soglia. Al suo interno, le opere d’arte si alternano tra collezioni permanenti e mostre temporanee che spaziano dall’arte contemporanea a quella della tradizione.

Le sale espongono capolavori di artisti canadesi e internazionali, con una particolare attenzione agli artisti emergenti della scena locale. La galleria propone inoltre eventi e workshop e la possibilità di partecipare ad attività artistiche ed educative, con corsi di pittura, scultura e fotografia.

Visitare l’Art Gallery of Alberta è un viaggio nel mondo dell’estetica e della creatività, un’esperienza che arricchisce l’anima e stimola l’immaginazione.

Muttart Conservatory: una meraviglia botanica tra le piramidi di vetro

Una delle tappe più iconiche di Edmonton è il Muttart Conservatory, originale struttura composta da quattro piramidi di vetro che ospitano giardini botanici suddivisi in vari ambienti, dai climi tropicali a quelli aridi, tra specie vegetali rare e particolari. Ogni piramide è dedicata a un diverso habitat e permette, così, di viaggiare attraverso continenti e climi senza mai lasciare la città.

Infatti, il Muttart Conservatory è molto più di una semplice esposizione di piante (che cambia durante l’anno per seguire le stagioni): è un luogo dove l’architettura moderna si fonde con la natura in perfetto equilibrio. I visitatori possono usufruire di percorsi guidati, eventi stagionali e mostre temporanee, scoprendo di più sulle specie botaniche che abitano tali ambienti artificiali.

Royal Alberta Museum: tra cultura e natura

Royal Alberta Museum, Edmonton

Fonte: Ph @alarico – iStock

Il Royal Alberta Museum di Edmonton

Il Royal Alberta Museum è un autentico tesoro culturale, con esposizioni che raccontano la storia della regione e dei suoi abitanti, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Il museo è suddiviso in sezioni tematiche che indagano vari aspetti della storia naturale e della cultura canadese. Tra le collezioni vi sono scheletri di dinosauri, minerali rari, e una vasta gamma di oggetti etnografici legati alle Prime Nazioni, le popolazioni indigene del territorio.

Un’attrazione imperdibile è la sezione dedicata agli ecosistemi dell’Alberta, dove osservare dettagliate rappresentazioni di ambienti naturali e conoscere le diverse specie animali e vegetali che li abitano. Per i bambini, il museo offre spazi interattivi come la “Childrens’ Gallery”, per avvicinarsi alla scienza e alla natura tramite giochi e attività pratiche.

La visita al Royal Alberta Museum è un percorso che affascina e arricchisce, rendendo onore alla straordinaria varietà del Canada.

West Edmonton Mall: shopping e divertimento senza fine

Infine, il West Edmonton Mall è una meta che unisce shopping, divertimento e spettacolo: con oltre 800 negozi, è il centro commerciale più ampio del Nord America nonché uno dei più grandi al mondo. Ma non è solo per fare acquisti: al suo interno, ospita numerose attrazioni, anche a misura di famiglia.

Qualche esempio? Il Galaxyland, parco divertimenti coperto con giostre mozzafiato, e il World Waterpark, parco acquatico al coperto con onde artificiali e scivoli adrenalinici. Spiccano anche attrazioni particolari come un acquario con leoni marini e una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Edmonton tra arte, cultura e shopping

Oltre alle meraviglie naturalistiche, Edmonton si distingue come un vero e proprio centro culturale, dalla scena artistica dinamica che attrae visitatori da tutto il mondo. I quartieri più creativi pullulano di gallerie, boutique e locali e non mancano festival musicali e mercatini artigianali dove vivere esperienze che non si dimenticano.

Whyte Avenue: il quartiere bohémien

Whyte Avenue è il quartiere degli artisti, dei musicisti e di tutti coloro che amano uno stile di vita alternativo e creativo. Questa strada affascinante è fiancheggiata da edifici storici e negozi indipendenti, dove è possibile trovare articoli vintage, libri rari e opere d’arte.

La sera, Whyte Avenue si anima di una nuova energia, con locali di musica dal vivo e bar che accolgono persone di ogni età. Gli artisti di strada e i mercatini che spesso animano la avenue la rendono una delle tappe preferite sia dai residenti che dai turisti, ideale per immergersi in una vera atmosfera bohémienne.

Elk Island National Park: natura e fauna selvatica

Elk Island National Park, Alberta, Canada

Fonte: Ph @wwing – iStock

Ingresso dell’Elk Island National Park

A breve distanza da Edmonton, l’Elk Island National Park è un paradiso conosciuto per i vasti spazi verdi e una incomparabile biodiversità: si possono avvistare bisonti, cervi, alci e varie specie di uccelli migratori. Sentieri ben segnalati e aree attrezzate per il campeggio offrono agli amanti della natura la possibilità di godersi escursioni in totale libertà.

Ma non è tutto. Il parco si fa apprezzare anche per la straordinaria qualità del cielo notturno: grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso, è uno dei migliori luoghi in Canada per osservare le stelle e, con un po’ di fortuna, anche le aurore boreali. Trascorrere una notte in campeggio all’Elk Island National Park è un’esperienza difficile da descrivere a parole, che consente di riconnettersi con la natura in un ambiente di rara bellezza.

Edmonton Folk Music Festival: un evento culturale che unisce musica e comunità

Edmonton è nota anche per i festival artistici e culturali, e uno dei più amati e attesi è senza dubbio l’Edmonton Folk Music Festival: si tiene ogni estate a Gallagher Park e attira artisti e appassionati di musica folk da tutto il mondo. L’atmosfera è accogliente e coinvolgente, con artisti di fama internazionale e talenti locali che si esibiscono su più palchi per un’atmosfera unica e vibrante.

Oltre alla musica, l’Edmonton Folk Music Festival è un’occasione per entrare in contatto con la comunità locale, conoscere nuove persone e apprezzare la varietà della scena artistica canadese. Vi sono numerosi stand gastronomici, bancarelle di artigianato e aree dedicate alla scoperta della cultura folk in un ambiente familiare e accogliente.

Categorie
Gerusalemme itinerari culturali mete storiche Notizie siti archeologici Viaggi

La scoperta che potrebbe riscrivere la storia di Gerusalemme

La scoperta della cosiddetta “Tomba T1” nella Città di Davide potrebbe riscrivere la storia dell’antica Gerusalemme e rivelare finalmente il luogo di sepoltura di Re Davide.

L’affascinante ipotesi è stata avanzata sulla base di recenti studi che riconducono il sito alla necropoli reale della dinastia davidica, come narrato nei testi biblici.

L’antica e suggestiva Città di Davide

La Città di Davide, estesa su un’area di circa 12 acri, è il sito originario dell’antica Gerusalemme e ospita alcuni tra i più preziosi reperti archeologici del Regno di Giuda.

Secondo il Libro dei Re, Re Davide e i suoi successori furono sepolti proprio in questo luogo, accanto alla Fonte di Gihon, l’unica sorgente di acqua dolce della città.

I testi suggeriscono che la necropoli reale si trovasse nel punto meridionale della città, sopra il celebre “Tunnel di Ezechia,” un’infrastruttura idrica scavata per convogliare l’acqua alla Piscina di Siloe.

L’antico insediamento, risalente a oltre tremila anni fa, è stato il centro politico e spirituale del regno fondato da Re Davide. Scavi condotti nel corso dei decenni hanno rivelato una serie di strutture, gallerie e reperti che gettano nuova luce sull’organizzazione urbana e sulla vita quotidiana di un’epoca in cui Gerusalemme iniziava ad affermarsi come simbolo di unità e cultura per il popolo ebraico.

Uno degli elementi più affascinanti della Città di Davide è il Sistema Idrico di Siloam, un complesso ingegnoso di gallerie e canali costruito per convogliare l’acqua della già citata sorgente di Gihon: tale sistema, grazie all’imponente galleria sotterranea, era essenziale per garantire la sopravvivenza degli abitanti in tempi di guerra, permettendo loro di avere accesso a risorse idriche sicure anche durante gli assedi.

Il mistero della Tomba T1: è questo il luogo di sepoltura del Re?

La teoria che T1 possa essere la Tomba di Davide risale al 1887, quando l’esploratore francese Charles Clermont-Ganneau ipotizzò che una misteriosa curva nel tunnel fosse stata scavata per evitare le tombe reali. Tale ipotesi ha portato nel XX secolo a ulteriori scavi sponsorizzati dal Barone Edmond de Rothschild e guidati dall’archeologo Raymond Weill, che identificò diversi siti di sepoltura, inclusa T1.
 

La Tomba T1, situata nella roccia e lunga circa 16 metri, è caratterizzata da due livelli sovrapposti e una depressione rettangolare sul fondo, probabilmente destinata ad accogliere un corpo o un sarcofago. Nonostante la struttura sia stata alterata nel tempo, tracce di malta del periodo del Secondo Tempio suggeriscono che T1 sia stata usata in epoche successive, confermando che potrebbe aver avuto diverse destinazioni d’uso.

Alcuni studiosi contestano l’identificazione di T1 e T2 come tombe reali, ritenendole cisterne o basamenti di edifici della stessa epoca. Tuttavia, recenti studi mostrano analogie tra T1 e le tombe reali della tarda Età del Bronzo, come quelle di Ebla e Ugarit, semplici nella struttura ma ritenute nobili per il loro contenuto e posizione.

Se confermata, la teoria aprirebbe nuove prospettive sulla storia biblica e sulla gestione delle sepolture dei re d’Israele. La scelta di seppellire Re Davide all’interno delle mura di Gerusalemme potrebbe, infatti, aver rappresentato un simbolo di protezione contro le profanazioni e un forte segno di potere.
Categorie
Brasile Idee di Viaggio itinerari culturali Sud America vacanza natura Viaggi viaggiare

Cosa vedere a Curitiba, meravigliosa Capitale ecologica del Brasile

Nel Sud del Brasile, nello Stato del Paraná, si trova una città considerata un vero e proprio gioiello ecologico. Stiamo parlando di Curitiba, una meta ancora poco battuta dal turismo di massa, ma che vanta un’alta qualità della vita e paesaggi bellissimi dove i viaggiatori possono godersi il mare e la natura. La sua popolazione, composta da residenti non solo di origine brasiliana, ma anche italiana, polacca, ebraica e giapponese, si impegna per contribuire all’obiettivo comune perseguito dagli anni ’70: rendere Curitiba una città sostenibile.

Quello che troverete visitandola, infatti, sarà uno scenario composto da spazi verdi curati, giardini botanici, un centro storico perfettamente conservato e architetture che strizzano l’occhio alle innovazioni del futuro. Le cose da fare e da vedere sono diverse e soddisfano sia chi è interessato alla storia e alla cultura che a tutti coloro che preferiscono un turismo attivo tra surf ed escursioni nei parchi dell’entroterra, raggiungibili facilmente da Curitiba.

Il Jardim Botânico

Vi basterà visitare il Jardim Botânico per capire il perché Lonely Planet abbia scelto di inserire Curitiba nella lista dei Best in Travel 2025. Quest’oasi naturale situata nel cuore della città è uno dei suoi simboli, oltre che uno dei luoghi più visitati. Si tratta di un giardino botanico di 245.000 metri quadrati custode di un’ampia varietà di piante, dagli alberi e fiori alle piante acquatiche e ai cactus, con le bromeliacee come attrazione principale. Il luogo più emblematico del giardino è l’Estufa, una serra realizzata in metallo e vetro che contiene alcune delle piante tropicali più belle. Dietro la serra, invece, troverete uno spazio coperto con un caffè e una mostra di piante.

Gli edifici storici di Largo da Ordem

Curitiba è un mix di storia e modernità. Prima di scoprire le architetture innovative che le hanno valso la nomea di Capitale ecologica del Brasile, fate una passeggiata nel cuore coloniale della città. Uno dei luoghi più emblematici del centro storico è sicuramente Largo da Ordem: un insieme di strade pedonali che ospitano alcuni degli edifici più antichi della città, dalla barocca Igreja da Ordem Terceira de São Francisco das Chagas al centro culturale Curitiba Memorial.

Alla fine di Largo da Ordem troverete Praça Garibaldi, insieme ad altre antiche dimore, all’ufficio del turismo e alla Chiesa di Nossa Senhora do Rosario dos Homens Pretos. Da qui, due strade parallele salgono al Belvedere, un edificio modernista che corona il parco con le antiche rovine della chiesa di San Francisco. Se capitate in questa zona la domenica, non perdetevi il vivace mercato: la Feirinha do Largo da Ordem è il luogo perfetto per assaggiare la cucina tradizionale di Curitiba come il pão de queijo (pane al formaggio), il pastel de carne (torta di carne) e la chipa (pane di mais).

Memoriale Curitiba

Fonte: iStock

Il Memoriale di Curitiba nel centro della città

I musei, tra passato e presente

Una volta nel centro storico, prima di lasciarlo per scoprire le altre zone della città, entrate nel Museu Paranense a ingresso gratuito. Fondato nel 1876, rappresenta uno dei musei più antichi del Brasile e ospita una collezione di oltre 500.000 oggetti, che rappresentano la storia naturale e culturale dello stato del Paraná. Le collezioni sono distribuite in due edifici, quello più antico è il Palazzo São Francisco, che conserva arredi storici dei suoi primi abitanti.

Se invece amate le architetture moderniste, non perdetevi il Museu Oscar Niemeyer, progettato e intitolato al famoso architetto che progettò molti degli edifici civici di Brasília negli anni Cinquanta. La particolarità di questo museo, il cui parco circostante viene usato dagli abitanti per i loro momenti di svago e relax, è la torre a forma di occhio dipinto con figure danzanti in nero. Le sale interne ospitano collezioni di design create da artisti brasiliani e internazionali dal 1900 in poi.

Museo modernista Curitiba

Fonte: iStock

La particolare struttura del Museu Oscar Niemeyer

L’Opera House di Arame

Un altro luogo emblematico di Curitiba dal punto di vista architettonico è l’Opera House di Arame. La struttura si contraddistingue per la sua struttura tubolare con tetto trasparente, progettata dall’architetto Domingos Bongestabs e inaugurato nel 1992. Seppur situato fuori dal centro, nel Parque Das Pedreiras, è facilmente raggiungibile con il bus turistico e rappresenta il luogo ideale per trovare un po’ di pace e tranquillità dal trambusto cittadino.

Barigui Park e i suoi animali

Il parco più popolare tra gli abitanti di Curitiba è sicuramente Barigui Park: qui le persone vengono per camminare, andare in bicicletta, correre o fare escursioni intorno al lago con vista sui grattacieli, oltre che per vedere dei curiosi animali. Il parco, infatti, ospita una colonia di capibara, il più grande roditore del mondo. Vivono nelle zone più tranquille intorno al lago e su alcune isole del fiume Barigui. Potrete vederli nuotare, mangiare erba o sdraiati al sole a riposare. Seppur abituati alla presenza umana e quindi facili da avvicinare, restano pur sempre animali selvatici: non toccateli e non date loro da mangiare.

Viaggio sul Serra Verde Express

Da Curitiba vi consigliamo di immergervi nelle bellezze naturali dei suoi dintorni salendo sul treno Serra Verde Express, un mezzo dalle carrozze vintage in stile anni ’30. Si tratta di un’esperienza imperdibile perché i binari attraversano le montagne della Serra do Mar, tra Curitiba e il piccolo centro gastronomico di Morretes. Il viaggio è lungo 70 chilometri: sedetevi sui sedili in pelle (al finestrino, ovviamente) e lasciatevi semplicemente trasportare dal suono del treno e dai paesaggi che scorrono davanti a voi.

Categorie
crociere itinerari itinerari culturali Notizie vacanza natura Viaggi viaggiare

Crociere, navi e itinerari, le novità che ci attendono

Per chi ama la crociera il futuro riserva tantissime novità e grandi emozioni. Per il 2025 e 2026 le maggiori compagnie hanno annunciato rotte aggiuntive e nuove navi per sorprendere i propri clienti ed esplorare il mondo con una nuova prospettiva. Gli ospiti delle crociere previste dal prossimo anno possono prepararsi a godere della bellezza indubbia di alcuni posti lontani, immersi in una natura incontaminata o con un ricco patrimonio artistico e culturale.

Le offerte sono pensate per un pubblico ampio, di diverse età e passioni, da luoghi più freddi a mete più soleggiate e dalla temperatura mite, per un viaggio da ricordare, in coppia, con gli amici o in famiglia. Ma vediamo nel dettaglio quali sono queste novità.

MSC Crociere si spinge all’estremo Nord

MSC Crociere ha annunciato una novità inaspettata da molti: per la prima volta farà delle crociere in direzione Alaska. Il nuovo itinerario MSC Poesia prevede la partenza settimanale dal porto di Seattle, negli Stati Uniti, per raggiungere l’Alaska e il Canada in un tratta della durata di sette notti. L’11 maggio 2026 sarà il primo viaggio di questa nave diretta verso luoghi rigidi, dove i visitatori potranno gustarsi dei paesaggi naturali molto suggestivi, catturando la fauna selvatica e immergendosi in una natura selvaggia che ha molto da dire.

Fiordi, ghiacciai, montagne imponenti accoglieranno i croceristi che in questo itinerario potranno visitare Ketchikan, Icy Strait Hoonah, Tracy Arm, Juneau e Victoria. “Con l’introduzione delle crociere in Alaska stiamo ampliando ulteriormente la nostra offerta globale e dando ai nostri ospiti l’opportunità di apprezzare questa regione imperdibile” ha dichiarato Gianni Onorato, CEO di MSC Crociere.

Crociera Alsaka

Fonte: Getty Images

Crociera in Alaska

L’Eurovision con Royal Caribbean

Se siete appassionati di musica e dell’evento internazionale dell’Eurovision la Royal Carribbean ha avuto un’idea perfetta per voi. In occasione di questa manifestazione musicale molto amata, sono disponibili due crociere speciali per rivivere i momenti più importanti della storia dell’Eurovision Song Contest o godersi la finale a bordo dell’alluce of the Seas. Il viaggiatore può scegliere se salire su Allure o su Independence per visitare alcune mete europee molto richieste, mentre respira il clima dell’Eurovision a bordo e a terra, tra Napoli, Roma, Bruges, e altri luoghi magici del continente.

Si può partire l’11 Maggio 2025 da Barcellona, dal 15 Maggio da Civitavecchia o il 18 Giugno da Southampton. Le prime due crociere prevedono il gran finale dell’Eurovision a bordo, mentre quella che parte dall’Inghilterra propone uno sguardo al passato con l’Eurovision Throwback. La finale sarà in Svizzera, ma la Royal Carribbean ha immaginato tanti party in mare per un viaggio unico e da ricordare. Look eclettici, karaoke, artisti ospiti sul palco, cocktail a tema e tante altre idee per una festa continua e puro intrattenimento.

Le novità di Norwegian

Norwegian dà il benvenuto a due new entry nella flotta, le due nuove navi Aqua e Luna che prenderanno il largo rispettivamente nell’aprile 2025 e 2026. Progettate per offrire nuove esperienze ai croceristi che scelgono questa compagnia, questi due mezzi Prima Plus Class vogliono far divertire gli ospiti e regalargli momenti di relax e comfort, come ha sottolineato David J. Herrera, presidente della Norwegian Cruise Line. “Offriamo ai nostri ospiti più cose da fare, con una varietà di esperienze divertenti, emozionanti ed elevate per ogni tipo di viaggiatore. Le due navi sorelle introdurranno nella flotta un nuovo spazio, l’Aqua and Luna Game Zone, oltre ad altri con un nuovo design e al ritorno di molte delle nostre migliori esperienze, amate dai nostri ospiti e ispirate dai loro commenti”.

Ampi spazi come Bull’s Eye Bar con giochi interattivi, il Tee Time, un minigolf potenziato per giocare su un campo a 12 buche interattive su due ponti, e il Pickelball Court. Per chi vuole godersi relax e coltivare il proprio benessere sarà disponibile la Mandara Spa and Salon con sauna all’argilla, una piscina per la talassoterapia, suite termali e tanti altri servizi innovativi come la stanza del ghiaccio, una sauna al carbone, una piscina salina galleggiante e una stanza del sale. Inoltre il Pulse Fitness Center offrirà l’occasione di allenarsi e tenersi in forma a bordo.

La Norwegian Aqua seguirà da aprile 2025 degli itinerari caraibici di sette giorni, da Port Canaveral, Florida, con scali nelle isole tropicali di Puerto Plata, Repubblica Dominicana, Tortola, Isole Vergini Britanniche, St. Thomas, Isole Vergini Americane, e Great Stirrup Cay. E successivamente effettuerà viaggi di 5 o 7 giorni verso Bermuda partendo da New York da agosto 2025 fino a Ottobre 2025, e dopo fino ad aprile 2026 farà crociere con itinerari caraibici orientali da Miami.

Norwegian Luna invece salperà il 4 aprile 2026 da Miami per esplorare i Caraibi con due itinerari occidentali verso l’isola di Roatan in Honduras, Costa Maya e Cozumel in Messico, e Harvest Caye in Belize. Successivamente farà crociere di sette giorni verso i Caraibi orientali con destinazioni come Puetro Plata, Repubblica Domenicana, Isole Vergini Britanniche, Isole Vergini Americane, St. Thomas e Great Stirrup Cay.

Categorie
Africa Egitto itinerari culturali mete storiche Notizie siti archeologici Viaggi viaggiare

La tomba di Nefertari a Luxor (forse) riaprirà al pubblico

La tomba della Regina Nefertari a Luxor, in Egitto, è stata chiusa a marzo per alcuni lavori di restauro, ma di recente il Consiglio Supremo delle Autorità egiziane ha annunciato che è in programma una riapertura al pubblico nonostante la minaccia dell’umidità. Secondo quanto riferito dal sito Egypt Independent, il Ministero del Turismo e delle Antichità avrebbe intenzione di aprire nuove attrazioni per incoraggiare il turismo culturale, ma i visitatori potrebbero danneggiare indirettamente questo importante sito archeologico, causando traspirazioni deleterie per le pitture murarie preziose presenti.

La tomba è stata chiusa negli anni Cinquanta del XX secolo per dei danni gravi causate da infiltrazioni di acqua e dai cristalli di cloruro di sodio filtrati dal calcare poroso che hanno raggiunto i blocchi di pietra e l’intonaco. Il primo intervento è stato fatto poi negli anni ’80, ma il vero restauro è durato dal 1988 al 1992 per poi riaprire il sito al pubblico nel 1995. Ma nel 2003 si decide di chiuderla definitamente per la sua fragilità, e nel 2014 le autorità egiziane fecero una copia esatta della tomba nella Necropoli di Tebe spendendo circa 700.000 euro.

Perché riaprire la tomba di Nefertari

Mohamed Ismail Khaled, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, lo scorso 27 ottobre ha condotto un’ispezione alla tomba per verificare gli ultimi sviluppi del restauro e ha confermato che la tomba di Nefertari è in buono stato. Una commissione di esperti è stata coinvolta per misurare i livelli di umidità all’interno e valutare la possibilità di riaprirla secondo alcune precise condizioni.

Con le dovute accortezze non si correggerebbero rischi nel riaprire al pubblico questo luogo scoperto nel 1904 da una missione italiana guidata da Ernesto Schiaparelli. All’interno della tomba furono trovati alcuni resti del sarcofago in granito rosa e pezzi del corredo funerario tra cui amuleti, cofanetti di legno dipinti, un paio di sandali in fibra di palma intrecciata, frammenti di un bracciale d’oro e altro.

L’Istituto Paul Getty nel 1986, in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità, cominciò i lavori di restauro per poi aprirla al pubblico seguendo alcune regole. Nella tomba, infatti, sono presenti alcune pitture murarie prestigiose che l’hanno resa una delle più splendide della Valle delle Regine. Queste rappresentano la regina nel regno dei morti e il suo incontro con alcune divinità, con immagini di colori intensi e dettagli raffinati ammirati da turisti provenienti da tutto il mondo.

Tali pitture che coprono 520 metri quadrati sono belle da vedere, ma custodiscono anche una spiritualità affascinante che fa parte della storia e della cultura dell’antico Egitto che incanta molti appassionati. Il culmine rappresenta la trasformazione di Nefertari nella mummia di Osiride sorretta dalle dee Iside e Neith.

Regina Nefertari

Fonte: Getty Images

La Regina Nefertari, grande sposa reale

Chi era la Regina Nefertari

Nefertari Meritmut è stata una figura femminile molto importante dell’antico Egitto. Vissuta nel XIII secolo a.C. ha sposato il faraone Ramses II, uno dei più potenti della storia, e ha avuto una grande influenza sul popolo che viene paragonata a quella di Cleopatra e Nefertiti. Aveva un’ottima istruzione per l’epoca ed ebbe un ruolo diplomatico importante mantenendo la corrispondenza con altri sovrani del periodo storico.

Oltre alla tomba tra le più grandi e spettacolari della Valle delle Regine, Nefertari ha anche un complesso monumentale di Abu Simbel che Ramses ha fatto costruire in suo onore. Dal loro matrimonio nacquero due figlie femmine e quattro maschi, ma nessuno visse abbastanza da ereditare il trono. Nefertari morì a circa 40 anni, durante il 25° anno di regno di Ramses II.

Categorie
Agrigento ferrovie itinerari culturali Notizie Palermo Viaggi

Palermo, Agrigento e Porto Empedocle a bordo del treno turistico di Fs

Esattamente 150 anni fa, il 1° novembre 1874, veniva inaugurato un tratto ferroviario che avrebbe giocato un ruolo cruciale nello sviluppo economico e sociale della Sicilia: la linea Comitini-Girgenti (oggi Agrigento)-Porto Empedocle, parte della tratta Palermo-Roccapalumba-Porto Empedocle. Lunga complessivamente 144 chilometri, questa ferrovia nasceva con l’obiettivo di favorire il trasporto dei minerali di zolfo dall’entroterra siciliano fino al porto di Porto Empedocle, epicentro di un’industria mineraria allora fiorente.

Con il crollo del mercato dello zolfo e la chiusura delle miniere locali, la tratta perse gradualmente la sua funzione primaria, ma continuò a operare per decenni come un’importante via di trasporto merci. Tuttavia, negli anni ’90 del secolo scorso, con la chiusura della linea a scartamento ridotto per Sciacca e Castelvetrano, anche il traffico ferroviario della stazione di Porto Empedocle subì un drastico calo, segnando un lungo periodo di decadenza.

Negli anni 2000, la tratta è stata rilanciata grazie a un’intuizione strategica per il turismo locale con la creazione della fermata “Tempio di Vulcano”, situata all’interno del Parco Archeologico di Agrigento, che offre ai visitatori la possibilità di raggiungere il cuore della Valle dei Templi su un treno d’epoca. La Fondazione FS Italiane ha quindi investito nel recupero e nella valorizzazione di questa linea, inserendola nel progetto “Binari senza Tempo” e lanciando un’ampia opera di riqualificazione dell’ottocentesca stazione di Porto Empedocle per trasformarla in un parco ferroviario.

Le iniziative della Fondazione FS per il 150° anniversario

In occasione del 150° anniversario dell’attivazione del tronco Comitini-Agrigento-Porto Empedocle, la Fondazione FS Italiane organizzerà il 20 e 21 novembre una serie di eventi per festeggiare questo traguardo storico e per inaugurare il nuovo assetto dell’area ferroviaria di Porto Empedocle, riconvertita in un polo culturale e turistico, segnando un nuovo capitolo nella storia della Ferrovia dei Templi.

La celebrazione prevede per la prima volta il viaggio di un “Espresso” storico, operato da FS Treni Turistici Italiani, che collegherà Palermo a Porto Empedocle lungo l’intero tragitto originario. Questo convoglio turistico, parte dell’offerta di punta di FSTTI, simboleggia il rinnovato interesse per il turismo ferroviario in Sicilia, con l’obiettivo di promuovere un’esperienza che unisce il fascino della storia alla bellezza paesaggistica e archeologica della regione.

Il restauro dell’area ferroviaria di Porto Empedocle

Nel corso delle celebrazioni, la Fondazione FS presenterà il completamento dei restauri della stazione di Porto Empedocle, che includono la riqualificazione dell’ex Magazzino Merci, oggi trasformato in una sala conferenze multimediale e all’avanguardia, e il restauro del Fabbricato Viaggiatori della stazione di Porto Empedocle Succursale, capolinea della tratta. Questi spazi, accessibili al pubblico nei giorni delle celebrazioni, saranno teatro di eventi culturali, esibizioni e incontri.

Nel pomeriggio del 20 novembre e per tutta la giornata del 21, i treni storici della Fondazione FS effettueranno vari collegamenti tra le stazioni di Agrigento Centrale, Agrigento Bassa, Tempio di Vulcano, Porto Empedocle Centrale e Porto Empedocle Succursale, consentendo ai passeggeri di ammirare i suggestivi paesaggi della Valle dei Templi, viaggiando su carrozze d’epoca che evocano il fascino delle ferrovie d’altri tempi. L’area ferroviaria di Porto Empedocle sarà accessibile al pubblico grazie alla collaborazione dei tecnici della Fondazione FS e dell’Associazione Ferrovie Kaos. Saranno inoltre esposti modellini ferroviari in scala, foto d’epoca e cimeli storici, dando ai visitatori l’opportunità di immergersi nel passato ferroviario siciliano e scoprire come la ferrovia abbia influenzato lo sviluppo della regione.

Categorie
Asia Giappone Idee di Viaggio itinerari culturali Osaka turismo enogastronomico Viaggi viaggiare

Cosa vedere a Osaka, città giapponese altamente sorprendente

Una delle metropoli più esuberanti del Giappone, Osaka è una città con un’energia contagiosa, una frizzante vita notturna, una scena gastronomica senza pari e una storia millenaria alle spalle. La meta ideale per vivere un’esperienza di autentica scoperta nel paese del Sol Levante, tanto da essere stata inserita nella prestigiosa guida Best in Travel 2025 di Lonely Planet tra le 30 destinazioni che meritano di essere visitate l’anno prossimo. Un tempo cuore pulsante dell’economia e della cultura giapponese, conserva ancora oggi i segni del suo glorioso passato negli antichi templi e nei castelli incastonati tra grattacieli e quartieri futuristici che ospiteranno l’Expo 2025.

Osaka si prepara infatti a brillare ancora di più ospitando l’Esposizione Universale, che porterà ancora più energia e vivacità in questa città già nota per il suo spirito gioioso e la sua passione per la buona tavola. Quale occasione migliore per programmare una visita? Ecco allora una guida ai luoghi da non perdere per immergersi nel ritmo frenetico e farsi conquistare dalle innumerevoli attrazioni di questa straordinaria città nipponica.

Il Castello di Osaka, un simbolo storico e architettonico

Con la sua imponente struttura bianca, il Castello è una delle icone più riconoscibili di Osaka. Sebbene il maestoso complesso che vediamo oggi sia una ricostruzione del 1931, la sua storia risale al XVI secolo. Era il 1583 quando Toyotomi Hideyoshi, un ambizioso signore della guerra, ne iniziò la costruzione per farne il centro del Giappone unificato. Fu il castello più grande del suo tempo, ma la sua gloria fu di breve durata.

Dopo la morte di Hideyoshi, nel 1615, il maniero fu attaccato e distrutto dalle truppe Tokugawa, che in seguito ne avviarono la ricostruzione, ma non fu mai completata durante l’era feudale. Solo nel 1931, con un audace progetto di recupero del patrimonio culturale, la torre principale fu ricostruita con una struttura in ferro-cemento, che resistette miracolosamente ai devastanti bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale.

Oggi, il Castello di Osaka è molto più di una semplice attrazione turistica. La torre principale, dotata di un ascensore per facilitare l’accesso, ospita un affascinante museo sulla storia del complesso e di Toyotomi Hideyoshi. Tutt’intorno, oltre a mura di pietra, fossati e torrette che ricreano l’atmosfera medievale, si estende il Nishinomaru Garden, un vasto giardino all’inglese con centinaia di ciliegi. Uno dei luoghi più popolari di Osaka per ammirare l’hanami, la spettacolare fioritura che di solito avviene tra fine marzo e inizio aprile.

Dotonbori, cuore pulsante di Osaka

Uno dei quartieri più vibranti, Dotonbori, è il fulcro della vita notturna e della cultura popolare, e incarna appieno lo spirito della città. Si sviluppa lungo il canale omonimo, frequentato a tutte le ore del giorno e della notte, famoso per le scintillanti insegne luminose giganti, le bancarelle e i ristoranti che offrono specialità locali come il takoyaki (palline di polpo fritte) e l’okonomiyaki (una sorta di pizza salata giapponese), i negozi di souvenir e gli artisti di strada che contribuiscono a creare un’atmosfera festosa. Dotonbori è un luogo ideale per immergersi nella cultura di Osaka, assaggiare le prelibatezze locali e fare shopping, tra negozi tradizionali e moderni. Un’attrazione imperdibile è il famoso Glico Man, la gigantesca figura di un corridore che sovrasta il ponte Ebisubashi, diventato un simbolo di Osaka.

Sumiyoshi Taisha, un’immersione nella spiritualità shintoista

Lontano dal frenetico ritmo cittadino, il Sumiyoshi Taisha offre un’oasi di tranquillità meditativa in uno dei più antichi santuari shintoisti del Giappone. Questo antico santuario, dedicato ai Sumiyoshi Sanjin, divinità protettrici delle navi e del mare, è una meta popolare per i locali che cercano la benedizione degli dei per buona fortuna e viaggi sicuri.

Fondato nel 211, il Sumiyoshi Taisha è il principale di circa 2.300 santuari Sumiyoshi disseminati in tutto il Giappone. Riconoscibile per le sue sale principali in stile Sumiyoshi, con i caratteristici colori rosso e nero, e per l’elegante ponte vermiglio che si inarca su un incantevole stagno, è uno dei luoghi simbolo di Osaka. Passeggiando nei suoi giardini ci si può immergere nelle profonde tradizioni spirituali shintoiste e nelle pratiche devozionali che hanno plasmato questo luogo e il Giappone nel corso dei secoli.

Shitenno-ji, il primo tempio buddista del Giappone

In quanto tempio buddista più antico del Giappone, il Shitenno-ji è un vero e proprio punto di riferimento della storia e della cultura giapponese di Osaka, assolutamente da visitare. Fondato nel 593 dal Principe Shotoku e ricostruito nel corso dei secoli, ha svolto un ruolo fondamentale nell’introduzione del buddismo nel Paese.

All’interno del complesso si possono ammirare una splendida pagoda a cinque piani di colore rosso, nero e bianco, una sala principale con statue buddiste, oltre a un sereno giardino e uno stagno, perfetti per una tranquilla passeggiata. Durante tutto l’anno, nel tempio si svolgono vari eventi e rituali, tra cui il celebre Festival delle Stelle di Tanabata in estate.

Amerika-mura, il quartiere giovane di Osaka

Considerato l’equivalente del quartiere Harajuku di Tokyo, da oltre 40 anni Amerika-mura, letteralmente “Villaggio dell’America”, è il polo della cultura giovanile a Osaka. Tutto ruota attorno al Sankaku Koen Park, luogo di ritrovo popolare dove i giovani si riuniscono per sfoggiare i loro stili unici e scoprire le ultime tendenze negli oltre 2.000 negozi della zona, che vendono moda locale e importata, caffè, ristoranti, bar e club.

Negli anni ’60, l’area era chiamata Sumiyamachi, letteralmente “Città dei negozi di carbone”, ed era principalmente occupata da magazzini e cantieri del legname, fino all’apertura nel 1969 di Loop, un locale che iniziò rapidamente ad attirare giovani artisti, designer e creativi di vario genere. In poco tempo, altri magazzini furono convertiti in negozi di prodotti americani importati, vestiti vintage, jeans, e dischi, trasformando completamente il volto del quartiere.

Dotonbori, Osaka

Fonte: iStock

Le mille luci di Dotonbori, Osaka

Museo di Storia di Osaka, alle origini della città

Situato vicino al lussureggiante Parco del Castello di Osaka e al Parco del Sito del Palazzo di Naniwa, il Museo di Storia di Osaka è stato inaugurato nel 2001 in un moderno edificio progettato da César Pelli e Nihon Sekkei. Distribuita su quattro piani, l’esposizione racconta la storia millenaria della città di Osaka, dall’antichità all’età moderna, fino ai giorni nostri, attraverso una ricca collezione di oltre 100mila oggetti, ricostruzioni a grandezza naturale e in miniatura, video e numerosi documenti originali. La visita inizia dal piano più alto, dedicato all’epoca dell’antico Palazzo di Naniwa, situato nell’area ora occupata dal museo, e si scende verso il basso. Ogni piano è riservato a un diverso periodo della storia di Osaka, coprendo in totale 1.350 anni.

Universal Studios Japan, divertimento per tutte le età

Universal Studios Japan (USJ) è stato il primo parco a tema del celebre marchio americano a essere aperto in Asia. Inaugurato nel 2001 nell’area della baia di Osaka, è stato ampliato nel corso degli anni ed è oggi uno dei parchi di divertimento più visitati del Giappone. Attualmente comprende dieci aree tematiche: Hollywood, New York, San Francisco, Jurassic Park, Waterworld, Amity Village, Universal Wonderland, Minion Park, Il Mondo della Magia di Harry Potter e Super Nintendo World.

Le numerose attrazioni spaziano dalle giostre per bambini ai roller coaster e simulatori basati su film popolari come i Minions, Shrek e Jurassic Park, inoltre ogni giorno vengono organizzati vari spettacoli, tra cui una sfilata notturna con carri illuminati. Proprio fuori dai cancelli del parco si trova Universal Citywalk Osaka, un centro commerciale con numerosi hotel, ristoranti e negozi di merchandise di Universal Studios e di souvenir di Osaka.

Abeno Harukas, il grattacielo che domina la skyline

Con i suoi 300 metri e 62 piani, l’Abeno Harukas è stato, dal suo completamento nel 2014 fino al 2023, il grattacielo più alto del Giappone. L’edificio sorge sopra la stazione Kintetsu Osaka Abenobashi e al suo interno ospita un grande magazzino, un museo d’arte e un hotel. I piani dal 58° al 60° sono occupati dall’Osservatorio Harukas 300.

Circondato da pannelli di vetro a tutta altezza, il 60° piano è una piattaforma di osservazione che offre una vista spettacolare a 360 gradi su Osaka, mentre il 58° piano presenta un atrio con una terrazza in legno, caffetteria, negozio di souvenir e servizi igienici con vista panoramica. Al 16° piano si possono visitare le mostre temporanee del Museo d’arte urbana Abeno Harukas oppure rilassarsi tra le piane del giardino pensile.

I primi 14 piani dell’edificio sono occupati dall’Abeno Harukas Kintetsu Department Store il più vasto grande magazzino del Giappone. Articolato in due edifici, la torre e l’ala, collegati da passaggi interni, si estende su 100mila metri quadrati di spazio commerciale, ospita molti marchi internazionali, oltre a numerosi negozi rivolti a una clientela giovane.

Osaka Aquarium Kaiyukan

Uno degli acquari più grandi al mondo, l’Osaka Aquarium Kaiyukan, ospita 15 grandi vasche che ricreano diversi ambienti marini, dal Mar del Giappone alle coste dell’Antartide, dalla Baia di Monterey al Mar di Tasmania. Una delle principali attrazioni è la vasca dell’Oceano Pacifico, al cui interno si possono vedere gli enormi squali balena, la specie acquatica più grande esistente, insieme ad altre specie interessanti, come lo squalo martello e lo sgombro giapponese. Molto popolare è anche la vasca della Grande Barriera Corallina, habitat di pesci esotici, coralli e delfini bianchi del Pacifico, mentre gli appassionati di meduse possono ammirare la magica bellezza di una delle collezioni più rinomate al mondo di questi affascinanti organismi marini.

Categorie
eventi festival Idee di Viaggio itinerari culturali Oceania Papua Nuova Guinea Port Moresby vacanza natura Viaggi

Cosa vedere in Papua Nuova Guinea tra cultura, festival e natura

La Papua Nuova Guinea ha indubbiamente un fascino misterioso: siamo in Oceania, il Continente Nuovissimo, perché è stato scoperto dopo le Americhe. Tanti gli arcipelaghi minori, così come un territorio impossibile da non vedere almeno una volta nella vita: la Papua Nuova Guinea. Ma cosa fare in vacanza? Come strutturare l’itinerario di viaggio e cosa vedere? Da Port Moresby, la Capitale, fino a New Britain, ecco le attrazioni che non potrai mai dimenticare (e i festival da non perdere).

Port Moresby

Non è solo la Capitale, ma è la città più grande della Papua Nuova Guinea: si trova esattamente sulle rive del Golfo di Papua, e ha preso il nome dal Capitano John Moresby, il primo visitatore europeo che ha messo piede in Papua Nuova Guinea. Sicuramente la visita alla città non è noiosa, considerando che è possibile immergersi nella cultura del luogo. Tante le cose da vedere a Port Moresby, come il giardino botanico, il Parlamento Nazionale, il Papua New Guinea National Museum & Art Gallery, o ancora il Santuario Bomana War Cemetery.

Impossibile non fare un salto al Villaggio di Hanuabada: il tradizionale villaggio di palafitte è indubbiamente un’esperienza, un modo per immergersi nella cultura del luogo, per scoprire le tradizioni, per comprenderne lo stile di vita. Una di quelle esperienze autentiche da scoprire in vacanza, soprattutto negli ultimi anni, visto che si sente sempre più spesso parlare di overtourism.

Monte Wilhelm

Visitare le città della Papua Nuova Guinea è sicuramente essenziale per comprendere la sua storia, ma gli appassionati della natura non possono fare a meno di mettersi alla prova con il Monte Wilhelm, alto ben 4.509 metri. Questa è la montagna più alta della Papua Nuova Guinea e fa parte dei monti Bismarck. Negli anni è diventato una delle attrazioni naturalistiche più apprezzate del luogo, ma ovviamente è una di quelle attività che vanno fatte in sicurezza, con tutti gli accorgimenti del caso.

Sono due i percorsi diversi da poter intraprendere, come quello che parte dal villaggio di Keglsugl: in questo caso, puoi salire mediante la foresta pluviale, fino a poter ammirare anche i laghi gemelli. Difficilmente dimenticherai la bellezza di questi panorami. La vetta viene raggiunta all’alba, e lo scenario toglie il fiato, proprio per l’orario, ideale per vedere il sole sorgere e bagnare con i raggi la natura incontaminata. C’è anche un secondo itinerario, che, tuttavia, risulta molto più impegnativo – dura circa quattro giorni – e parte dal villaggio di Ambullua.

Madang

Torniamo in città, in una destinazione turistica abbastanza conosciuta da scoprire: Madang. Il consiglio che diamo è di prenotare un tour, in modo tale da non perdere nulla: puoi visitare le attrazioni naturali e culturali della città, programmare delle immersioni, mangiare le specialità del luogo presso i mercati locali, o persino fare un salto alla fattoria delle farfalle.

Madang, che si trova sulla costa settentrionale della Papua Nuova Guinea, è circondata a dir poco dalle isole: tante le attività di sostentamento del luogo, essendo un importante centro commerciale e anche un porto. Il Madang Town Market è uno dei punti di riferimento, considerando che è possibile provare gli ingredienti freschi locali. Per chi poi vuole movimentare le proprie serate, allora andare allo Yacht Club è un’ottima idea.

Goroka

Lo slogan turistico della Papua Nuova Guinea dovrebbe farci riflettere, perché la verità è che non tutti gli angoli di questo territorio sono conosciuti. Tutt’altro. “Mille viaggi diversi”, e noi turisti, che siamo abituati alle guide di viaggio e agli itinerari approfonditi, possiamo sentirci smarriti all’idea di visitare questa zona. Eppure, Goroka è una delle destinazioni da non perdere: si trova nella provincia di Eastern Highlands ed è collegata con un aeroporto alla Capitale, Port Moresby.

Sono numerose, tuttavia, le soluzioni di alloggio, sia per chi è alla ricerca di opzioni convenienti quanto del lusso estremo. Oltre ai ristoranti degli hotel, ci sono snack bar o fast food locali: non mancano specialità occidentali. Il motivo principale per cui le persone si recano a Goroka, tuttavia, è la possibilità di scoprire la cultura del posto, di vivere un po’ quell’esperienza autentica che abbiamo citato prima: il Festival delle Highlands, l’esibizione delle tribù a Goroka, è un appuntamento che chiama a sé molti turisti. Durante questo evento, tutte le tribù preparano un’esibizione che consiste in danze e canti, indossando gli abiti tradizionali.

Rabaul Mask Festival

Cosa fare in Papua Nuova Guinea? Che domande: fare un salto al Rabaul Mask Festival, alla scoperta della vecchia città di Rabaul, che è stata sepolta sotto la cenere vulcanica nel 1994. L’evento è unico: un festival che ti permette di conoscere davvero a 360° come vive la popolazione, i loro costumi. Le maschere che realizzano, e che naturalmente sono indossate durante le danze rituali, ci rimandano il ritratto di un territorio che è rimasto fedele a se stesso e che, nei secoli, ha forgiato la sua identità.

La cerimonia di apertura è Kinavai, e avviene all’alba, quando gli anziani e i giovani si riuniscono all’arrivo degli spiriti degli antenati, tra canti e tamburi kundu. In New Britain, è prevista invece la Baining Fire Dance dei Tolai: è qui che i giovani si mettono alla prova in una danza che comunica tutta la potenza espressiva e l’umanità del luogo, tra i fuochi ardenti.

Le isole Trobriand

Le isole Trobriand, che prendono il nome dal luogotenente di Entrecasteaux, Denis de Trobriand, ci restituiscono ancora una volta un ritratto intimo di questo angolo di paradiso terrestre. Per la prima volta, un europeo ha scoperto le isole nel 1793: nel corso del tempo, sono state a lungo un punto di sosta per le navi, ma la cultura di questo posto è molto diversa da come la conosciamo tradizionalmente. La società, infatti, è matriarcale: la discendenza e l’eredità avviene per linea materna. I bambini prendono i cognomi delle madri e sono le donne a essere il punto di riferimento sull’isola. Sono anche conosciute come le Isole dell’Amore, e sono composte da quattro isole principali, ovvero Kiriwina, che è la più grande, e Kaileuna, Vakuta e Kitava. A lungo, le isole sono state oggetto di studio da parte degli antropologi.