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Capodanno a Nizza: l’eleganza e la vivacità di una città indimenticabile

Affacciata sul mare con la sua passeggiata tanto celebre quanto meravigliosa, dotata di un centro storico ricco di locali, tra stradine che si intrecciano e tante attività, bella al primo sguardo, con i suoi palazzi che si affacciano sulle piazze, sulle grandi strade e sulle viuzze: è Nizza, città francese a poca distanza dal confine italiano, luogo di grande fascino e meta perfetta da raggiungere per celebrare il Capodanno 2025.

Un luogo in cui i sapori e le tradizioni francesi si intrecciano con quelle dalla vicinissima Italia, per dare vita a piatti gustosi e a una vivacità multiculturale che affascina. Nizza è una città dipartimento delle Alpi Marittime, molto accogliente ed esuberante, elegante e magnifica, che promette non solo di regalare un veglione all’insegna del divertimento, ma anche di fare iniziare l’anno nuovo nel migliore dei modi. Quinta città per grandezza in Francia (secondo i dati del 2019), si trova incastonata come un gioiello splendente tra mare e montagne e qui si possono trovare musei, ma anche sale da concerto, locali per tutti i gusti e lunghe spiagge.

Uno dei sui simboli è – senza dubbio – la zona a mare con la famosa Promenade des Anglais e le sue simboliche sedie blu su cui fermarsi per contemplare il mare, leggere o chiacchierare. Ma in realtà ogni angolo regala qualcosa da vedere e conoscere.

Dalle attività organizzate per la serata del 31 dicembre, ai locali da prendere in considerazione per chi ama la movida, fino alle informazioni utili per celebrare il Capodanno 2025 a Nizza: tutto quello che c’è da sapere per trascorrere l’ultima notte e il primo giorno dell’anno qui.

Cosa fare a Capodanno a Nizza, tutti gli eventi

Nizza accoglie i visitatori con la sua anima vivace, con un centro storico tutto da scoprire, in cui perdersi tra locali e negozi, in cui sperimentare le tante specialità del posto e ammirare scorci deliziosi. Ma anche con le sue tante anime che regalano una destinazione unica e tutta da scoprire. Perché questa è sì una grande città, ma è decisamente a misura d’uomo, con una favolosa Promenade che si snoda lungo la costa. Un simbolo di questa zona della Francia, proprio come lo è la Croisette di Cannes.

Ed è la destinazione favolosa da raggiungere per Capodanno 2025 perché comoda e bellissima: vicina all’Italia (il confine si trova a solo una trentina di chilometri), si raggiunge in pochissimo tempo. Anche per una “toccata e fuga”, ma vale la pena fermarsi più a lungo per poterla scoprire in tutte le sue sfaccettature.

Durante il periodo delle festività natalizie e per la fine dell’anno, la città è illuminata a festa e ci sono tantissimi eventi in programma per grandi e piccini. Ad esempio, presso il Villaggio di Natale che si trova nel Jardin Albert 1er e che è aperto fino al primo gennaio 2025. Qui, non solo si può fare una passeggiata alla scoperta dei prodotti di artigiani, commercianti e artisti, ma anche scoprire uno spazio per i più piccoli con i giochi, tante decorazioni luminose e la casa di Babbo Natale. Il 31 dicembre villaggio e ruota panoramica sono aperti fino alle 19 (a partire dalle 12), mentre il primo gennaio dalle 14 alle 21: l’occasione giusta per immergersi nello spirito delle feste, provare qualche specialità locale e, perché no, ammirare la città dall’alto.

Nizza un mercatino di Natale in Place Massena

Fonte: iStock

Nizza un precedente mercatino di Natale in Place Massena

In Place Masséna fino alle 19 il 31 dicembre suggestive illuminazioni a led che brillano a partire dal tramonto.

Un’altra tappa all’insegna del divertimento è quella al Luna Park che, in occasione dell’ultimo giorno dell’anno, resta accessibile fino alle 21, mentre gli altri giorni chiude più tardi: dalla domenica al giovedì fino alle 21, il venerdì a mezzanotte e il sabato all’una. Si trova al Palais des Expositions e vi sono attrazioni per grandi e piccini: 130 tra stand e giostre al coperto e all’aperto.

Per il resto del tempo vale la pena scoprire Nizza e vivere il suo bellissimo centro e la passeggiata, anche se non mancano locali e location che propongono serate all’insegna del divertimento: le possibilità sono tante, con programmazioni che possono accontentare ogni tipologia di pubblico.

Non si deve perdere l’occasione di provarele ricette tipiche di questa zona come la ratatouille, un piatto composto da verdure molto gustose, oppure la socca che somiglia moltissimo alla farinata ligure: si prepara con i ceci ed è davvero favolosa, così come la pissaladière una sorta di focaccia con cipolle, olive e crema salata di sardine e acciughe.

Il primo gennaio 2025 è all’insegna della musica

E se la notte ci si può divertire a girare, per il primo gennaio l’appuntamento più speciale di tutti è quello in programma con la musica. Bisogna segnare in agenda la data del 1 gennaio 2025 e l’orario delle 11. È quando, infatti, andrà in scena uno spettacolo gratuito di un’ora e un quarto all’interno dell’Opera di Nizza che si trova in rue Saint-François-de-Paule, vicino alla passeggiata a mare cittadina.

Il programma, che è stato studiato dal direttore Lionel Bringuier insieme all’ Orchestra Filarmonica di Nizza, è “un viaggio incantevole attraverso le terre musicali dell’Oriente”, come viene spiegato sul sito. Nel dettaglio si tratta di un percorso musicale che passa da La Notte sul Monte Calvo di Mussorgskij allo Schiaccianoci di Čajkovskij, senza dimenticare il Bel Danubio Blu di Strauss. Pur essendo uno spettacolo gratuito, è comunque soggetto a disponibilità, quindi, è necessario muoversi per tempo se si desidera assistere a questo concerto che si preannuncia indimenticabile.

Vita notturna e discoteche a Nizza

Una città vivace, viva, piena di possibilità: Nizza è una meta da sogno per tutti coloro che amano il divertimento, posta vicino al confine con l’Italia, offre tantissime possibilità di svago per tutti coloro che sono alla ricerca di movida e locali di qualità.

Tra le location da non perdere c’è senza ombra di dubbio l’High Club, la più grande discoteca della città ma anche la più celebre, che ha ospitato artisti di altissimo livello. Si trova sulla Promenade des Anglais e ha in programma di essere aperta anche per la notte di Capodanno, a partire dalle 23: per iniziare il 2025 in uno dei club più celebri della zona, all’insegna di ottima musica e divertimento.

Il Glam Club, invece, si trova Rue Eugene Emanuel ed è un locale LGBT friendly in cui si mescolano serate musicali, con spettacoli. Sul sito segnalano che il locale è aperto venerdì, sabato, domenica e prefestivi dalle 23,30 alle 4,30. Per gli amanti della musica house e techno l’indirizzo da segnare in agenda è quello del Kwartz club in Rue Bréa.

Per una serata in discoteca la sera di Capodanno è bene sapere che il Casino Barrière di Nizza programma due tipologie di offerte differenti. Una si tiene nel ristorante Golden e prevede cena con intrattenimento musicale e, successivamente, serata di danze. L’altro appuntamento si svolge presso Al Cabaret e prevede una cena spettacolo con champagne, spettacolo Glitter e poi serata in discoteca.

Invece c’è un evento che si chiama Riviera Bar Crawl e prevede un giro per il centro storico di Nizza con ingresso gratuito in quattro bar o club, con sconti e bevande offerte: per fare un’esperienza diversa dal solito e conoscere nuove persone. Questa iniziativa ha una durata di 5 ore.

I bar con musica a Nizza

Wayne’s Bar è un ristorante, un bar, ma anche un locale in cui ascoltare musica dal vivo, sul sito elencano alcuni generi come rock, dance e pop-rock. Si trova in Rue de la Préfecture. Da non perdere anche il Bull Dog Pompei, locale aperto dal martedì al sabato dalle 23 alle 5: si tratta di un bar discoteca che organizza tantissime serate come il martedì shotday, oppure il beer pong party. Si trova in Rue de l’Abbaye ed è un locale storico di Nizza, basti sapere che ha aperto i battenti nel 1984.

Un altro indirizzo da non perdere è quello del Boston Bar, questo locale si trova nel porto cittadino in place île de Beauté e qui si possono bere ottimi drink ma anche ascoltare musica immersi in una bellissima atmosfera. È aperto dal martedì alla domenica dalle 20 alle 2 e mezza del mattino.

Nizza Place Massena

Fonte: iStock

Nizza, una bellissima location della città: Place Massena

Come muoversi a Nizza a Capodanno

Fermo restando che la notte di Capodanno vale la pena muoversi a piedi per il centro della città, è bene sapere che Nizza è ben servita dal punto di vista della mobilità pubblica: c’è una fitta rete di autobus e linee di tram che attraversano la città. Alcune percorsi sono attivi anche di notte, ma fino a un certo orario. Per il Capodanno 2025 non sono state date ancora informazioni in merito al funzionamento del servizio di trasporto pubblico, importante è monitorare il sito ufficiale per conoscere orari e fermate.

Divertimento assicurato e un’attenzione all’ambiente grazie al noleggio di biciclette: un modo sempre divertente di conoscere ed esplorare le località che si visitano: disponibili dai 16 anni di età sono elettriche o a pedalata assisitita.

In alternativa si può utilizzare il taxi, il numero telefonico è +33(0)4 93 13 78 78, mentre se si vuole la possibilità di prenotare il giorno prima il numero da digitare è + 33 (0) 899 70 08 78.

Il clima di Nizza a Capodanno

Per chi teme il freddo Nizza è la destinazione ideale da raggiungere a Capodanno; infatti, il suo clima è davvero mite e piacevole, molto gradevole in ogni momento dell’anno. Ad esempio, riporta il sito della città, il sole splende su questa location tra Montecarlo e Cannes per ben 2694 ore all’anno.

A dicembre la temperatura media si attesta intorno ai 10 gradi, con punte che possono arrivare fino ai 14 gradi. Quando fa freddo ci sono circa 6 gradi. Insomma, il consiglio è di non avere nessun timore, ma di inserire in valigia vestiti pesanti con possibilità di ridurre i capi in caso di maggiore caldo. E poi di dedicarsi all’esplorazione della città e di ogni suo tesoro.

Nizza vista dall'alto

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Nizza vista dall’alto: da raggiungere a Capodanno 2025
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Scoperta in Belize, canali per la pesca utilizzati dai predecessori dei Maya

Una sorprendente scoperta archeologica ha fatto luce su una rete di canali di terra risalenti a 4.000 anni fa, trovata nella regione del Belize, che testimonia l’ingegno dei predecessori dei Maya. Grazie all’utilizzo di tecnologie moderne come i droni e le immagini di Google Earth, gli archeologi sono riusciti a rilevare una struttura che rivela un aspetto fondamentale della vita quotidiana di queste antiche popolazioni: la pesca.

I canali, utilizzati per la cattura di pesci d’acqua dolce, offrono uno spunto interessante non solo per comprendere le abitudini alimentari di quei popoli, ma anche per tracciare una continuità culturale che si estende fino ai Maya. Vediamo nel dettaglio quali nuovi legami fa emergere la scoperta tra la civiltà Maya e i popoli predecessori.

Una rete di canali antichi in Belize

La scoperta è avvenuta nella zona umida del Belize, all’interno del santuario naturale di Crooked Tree, dove gli archeologi hanno identificato una rete di canali di terra antichi, progettati per raccogliere e canalizzare l’acqua dolce. I canali, che si estendono per chilometri attraverso le zone umide, sono stati costruiti dai popoli semi-nomadi che abitavano la pianura costiera dello Yucatán circa 4.000 anni fa, un’epoca ben precedente all’ascesa della civiltà Maya.

L’importanza della scoperta risiede nel fatto che questi canali sono stati utilizzati per raccogliere e trattenere pesci, in particolare specie come il pesce gatto, grazie a una serie di vasche di contenimento. La rete idrica non solo serviva per la pesca, ma rappresentava anche una soluzione ingegnosa per diversificare la dieta e supportare una popolazione in crescita.

Le immagini aeree, ottenute tramite l’uso di droni e tecnologie avanzate, sono state determinanti per la localizzazione e lo studio di questi canali. Come sottolineato dalla coautrice dello studio, Eleanor Harrison-Buck, dell’Università del New Hampshire, le immagini aeree hanno permesso di identificare un “pattern distintivo” di canali a zig-zag che si estendevano attraverso la vegetazione, testimoniando un intervento umano sofisticato nel paesaggio naturale.

Scavi, Belize, Maya

Fonte: Eleanor Harrison-Buck et al.

Mappa che mostra i canali lineari, le vasche e i siti archeologici della scoperta

Questa rete di canali è significativa non solo per la sua funzione pratica, ma anche per il suo impatto sulla storia culturale dei Maya. Secondo gli studiosi, questi canali potrebbero aver avuto un ruolo fondamentale nel preparare il terreno per la nascita della civiltà Maya, che emerse nella stessa regione secoli dopo. Durante il periodo formativo, quando i Maya cominciarono a stabilirsi in villaggi agricoli e a sviluppare una cultura distintiva, la gestione delle risorse naturali, come l’acqua e la pesca, divenne cruciale. La scoperta dei canali, quindi, suggerisce una continuità culturale che si estende dal periodo pre-Maya fino alla costruzione delle piramidi e degli altri monumenti imponenti che caratterizzano la civiltà Maya.

L’archeologo Claire Ebert dell’Università di Pittsburgh, che non ha partecipato direttamente allo studio, ha dichiarato che la scoperta di modifiche su larga scala del paesaggio in un periodo così antico “mostra che le persone stavano già costruendo cose” e modificando l’ambiente per soddisfare i propri bisogni. Sebbene i Maya siano più noti per le loro imponenti piramidi, templi e per il loro sistema avanzato di scrittura, questa nuova ricerca offre uno spunto per riconsiderare le origini della civiltà Maya, suggerendo che la loro capacità di costruire grandi strutture potrebbe avere radici nelle tecniche e nelle pratiche quotidiane adottate dalle popolazioni precedenti.

In un contesto più pratico, i canali per la pesca hanno avuto un ruolo chiave nel sostenere una popolazione in crescita. La possibilità di accumulare risorse naturali come il pesce ha permesso ai gruppi semi-nomadi di sopravvivere e prosperare, ponendo le basi per la successiva espansione delle popolazioni e per la formazione di villaggi stabili. Gli archeologi suggeriscono che questi canali siano stati utilizzati per un periodo di circa 1.000 anni, rendendo questi antichi sistemi una parte essenziale della vita quotidiana nel periodo pre-Maya.

Inoltre, un altro importante aspetto della scoperta riguarda i sistemi di pesca utilizzati. Tra gli artefatti trovati nelle vicinanze dei canali, sono state identificate punte di lancia con bordi seghettati, che probabilmente venivano legate a bastoni per catturare i pesci. Questi strumenti suggeriscono che la pesca era un’attività non solo importante, ma anche altamente specializzata, che richiedeva tecniche e attrezzi adeguati.

Un capitolo in più nella storia dei Maya

Questa scoperta contribuisce a una comprensione più completa delle civiltà che hanno preceduto i Maya e ne getta nuova luce sulle pratiche quotidiane che hanno formato le basi della cultura Maya. Sebbene i canali per la pesca siano solo una parte di una più ampia narrazione sulla civiltà pre-Maya, offrono un importante legame con la successiva evoluzione culturale e sociale. Questa rete di canali, che segna un’incredibile capacità di ingegneria e di adattamento al territorio, ha permesso a queste antiche popolazioni di prosperare in un ambiente che altrimenti sarebbe stato difficile da sfruttare.

Il legame tra queste antiche pratiche e la grandiosa civiltà Maya ci invita a riflettere su quanto siano state fondamentali le innovazioni quotidiane per lo sviluppo di una delle culture più avanzate dell’antichità. In definitiva, questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione della storia precolombiana, ma ci ricorda anche che, a volte, i grandi progressi della storia hanno radici nei gesti più semplici e quotidiani.

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Pesche, il suggestivo “paese-presepe” nel cuore del Molise

Si arrampica su una roccia con i suoi edifici che lo fanno sembrare simile a un piccolo presepe: la meraviglia è di casa a Pesche, borgo di poco più di 1400 anime in Molise, in provincia di Isernia. Qui il passato si intreccia al presente, regalando casette piccole, vicoli stretti, scorci mozzafiato e un aspetto suggestivo e fiabesco.

Ci sono diverse cose da vedere ed eccellenze che rendono questo territorio estremamente interessante, un posto che – visto da lontano – ricorda davvero un presepe, di quelli che sembrano scalare quasi in verticale la parete rocciosa: le case chiare, una attaccata all’altra, e le strade che si intrecciano e regalano un’ambientazione speciale a chi decide di visitare questo borgo-presepe del Molise.

Tutto quello che c’è da sapere per visitare Pesche, perla preziosa immersa nella natura suggestiva del Molise.

Dove si trova Pesche

Siamo a poca distanza da Isernia, che dista da Pesche solamente una dozzina di chilometri, qui si trova questo borgo – presepe arroccato su un fianco del monte San Marco.

Siamo in Molise, terra affascinante e ricca di tesori, incastonata tra Abruzzo, Marche, Lazio, Campania e Puglia, è una regione di piccole dimensioni ma non per questo ci sono poche cose da vedere: tra monti e colline, ha anche lo sbocco sul mare.

Ma non è lì che si trova Pesche, che è lontana dall’Adriatico è si trova a un’altitudine di circa 730 metri sopra il livello del mare, il borgo è inserito nella Riserva naturale orientata al cui interno si possono programmare escursioni nel mezzo della natura, trekking indimenticabili grazie ai favolosi panorami, tra radure, boschi e sentieri.

Quando si scorge Pesche in lontananza non si può non rimanere colpiti dalla bellezza di questo borgo, dalle sue case che sembrano appoggiate e poste le une vicine alle altre, che si arrampicano sulla montagna, creando la sensazione di fare un passo indietro nel tempo. Si cammina qui, tra salite e discese, alla scoperta dei suoi tanti tesori e di un passato che sembra rivivere in ogni edificio e in ogni scorcio.

Un paese – presepe nel cuore dell’Italia, che vive ed è tutto da scoprire.

I presepi di Pesche

In un borgo che sembra ricordare nell’aspetto proprio quelli che vengono realizzati ogni anno per ricordare la Natività, non potevano mancare i presepi: quelli veri, che diventano tesoro da scorpire di grandi e bambini nei periodi delle feste. I presepi a Pesche ci sono e sono tutti meravigliosi e da conoscere.

Pesche, il borgo presepe

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Pesche, il borgo-presepe del Molise

Così ogni anno viene programmato un evento che si chiama I Presepi nel Presepe, manifestazione che viene organizzata da Comune, OdV I Presepi nel Presepe e Molitour.
La manifestazione viene riproposta da anni, basti pensare che nel 2024 è giunta alla sua XXI edizione e prevede anche la programmazione di due concorsi: quello nazionale dedicato ai presepi e quello nazionale dedicato alla poesia. Entrambi verranno allestiti nel borgo dal 14 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. E se nell’edizione 2023 hanno partecipato ben 120 natività ed altrettante opere, quest’anno sono previste due nuove categorie: il Presepe 4.0 e il Presepe dei pasticcieri.

E così questo stupefacente borgo, ogni anno diventa un vero e proprio presepe a cielo aperto, in cui lasciarsi coinvolgere dalla magia delle feste e di questo periodo dell’anno in un’atmosfera suggestiva e unica nel suo genere.

Cosa vedere a Pesche

La storia di Pesche è strettamente intrecciata a quella della vicina Isernia. Ed è qui sul monte San Marco che, dove già sorgeva un monastero benedettino, pare che si siano trasferite alcune persone intorno all’anno Mille. Da quel momento nasce questo luogo, che ha dovuto fare i conti con un terremoto molto forte nel 1456, mentre è negli anni Ottanta del Novecento che si è sviluppata una nuova parte di paese anche nella zona bassa.

Tra le cose da ammirare, quando si programma una visita qui, vi è la chiesa parrocchiale Madonna del Rosario che è databile intorno alla fine del 1500, con interventi successivi realizzati nel corso dei secoli, e il Santuario di Santa Maria del Bagno che si trova nella zona bassa, lì dove in epoca romana vi erano dei bagni dotati di due vasche grazie alla presenza di una sorgente di acqua sulfurea. Inoltre, sempre nel borgo di Pesche si trova la chiesa parrocchiale di San Michele, che può essere fatta risalire al 1700 e realizzata su resti precedenti.

Pesche cosa vedere nel borgo presepe

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Pesche, cosa vedere nel borgo-presepe in Molise

Non mancano i ruderi del castello, che pare avere origini nello stesso periodo in cui è nato questo borgo e che si trova nel punto più alto di Pesche. Oggi dell’antico maniero rimangono visibili pochissimi resti, ma non per questo meno affascinanti.

Ma non solo, perché qui vi è anche il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise. Insomma, un piccolo borgo affascinante del Molise, da cui si aprono scorci favolosi che permettono di ammirare la valle del fiume Volturno, e poi merita una visita il territorio circostante, con la Riserva Naturale da scoprire grazie a passeggiate immerse nel verde.

Pesche è un borgo – presepe di grande bellezza, un vero e proprio gioiello che ricorda come conformazione e aspetto una bellissima Natività abbracciata alla montagna.

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Capodanno 2025 a Milano, ecco tutti gli eventi

Il Capodanno a Milano è un’esperienza unica, una notte che trasforma la città in un palcoscenico di eventi esclusivi, spettacoli e feste che animano ogni angolo del capoluogo lombardo. Milano, capitale della moda, del design e della cultura, è conosciuta per il suo spirito cosmopolita e la sua capacità di mescolare tradizione e innovazione. È una delle città più europee d’Italia, una metropoli che non si ferma mai, sempre in movimento, che offre un’energia contagiosa e un’atmosfera vibrante, perfetta per chi cerca una celebrazione sofisticata o un’esperienza più frenetica. Durante il periodo di Capodanno, Milano diventa il centro del divertimento, dell’arte e della cultura, accogliendo sia i turisti provenienti da tutto il mondo sia i residenti con una proposta variegata che soddisfa ogni tipo di desiderio.

Le feste eleganti nei locali più esclusivi si alternano a serate più sfrenate nelle discoteche e nei club più noti della città. Non mancano le celebrazioni all’aperto, come i tradizionali concerti in Piazza Duomo, che ogni anno accolgono migliaia di persone sotto il cielo di Milano, ma anche le installazioni artistiche e le mostre che si aprono in tutta la città.

Milano è il cuore pulsante della cultura contemporanea e del design internazionale, dove la moda non è solo una passione, ma un vero e proprio stile di vita. Ogni angolo della città è intriso di creatività, dalle vetrine dei negozi di alta moda in Via Montenapoleone alle installazioni artistiche che decorano le piazze e i monumenti storici, creando un’atmosfera esclusiva e raffinata.

Milano è anche una città che non conosce pause: i locali, i bar, i ristoranti e le discoteche sono sempre pieni di vita, pronti a offrire una varietà di esperienze per chi cerca il lusso o chi è alla ricerca di un party più informale ma ugualmente entusiasta. La sua vocazione cosmopolita e la sua anima sempre in evoluzione la rendono una delle destinazioni più ambite per festeggiare il Capodanno. Non importa se si preferisce una serata in un elegante ristorante con vista sui grattacieli di Porta Nuova, un evento esclusivo in uno dei club più alla moda, o una passeggiata nelle vie illuminate dal suggestivo fascino natalizio, Milano ha sempre qualcosa da offrire.

Con la sua capacità di unire il glamour alla vivacità, la tradizione all’innovazione, Milano è la città ideale per un Capodanno indimenticabile, dove ogni persona può trovare il proprio modo di celebrare l’arrivo del nuovo anno. In questo articolo, vi illustreremo tutte le opportunità che la città offre per festeggiare il Capodanno, fornendo anche utili informazioni per godersi al meglio la serata e vivere appieno la magia di Milano, la città che non smette mai di sorprendere.

Cosa fare a Capodanno a Milano: tutti gli Eventi

Milano si distingue per la sua offerta diversificata di eventi di Capodanno, che spaziano dai concerti all’aperto agli esclusivi party nei club più glamour. Se si è alla ricerca di un’esperienza unica e si sta pensando a cosa fare a Capodanno, Milano ha dunque tutto ciò che serve per una notte indimenticabile.

Un classico del Capodanno milanese è il Concerto di Capodanno in Piazza del Duomo. Questa tradizione coinvolge migliaia di persone ogni anno, con un palco che ospita artisti italiani e internazionali. Il concerto è gratuito e aperto a tutti, ed è l’evento perfetto per chi ama la musica dal vivo. La serata si svolge sotto le lucine festose che decorano il Duomo, e l’atmosfera è quella di una grande festa collettiva, con il count down che culmina nella mezzanotte. L’ingresso è gratuito, ma per assicurarsi un buon posto, è consigliabile arrivare con largo anticipo. Non solo musica dal vivo, ma anche spettacoli e intrattenimento che accompagneranno la lunga notte, fino alle prime luci dell’alba.

Il Capodanno al Castello Sforzesco, oltre alle tradizionali celebrazioni di fine anno, si arricchisce quest’anno di eventi legati alle origini celtiche della città, con ricostruzioni storiche, danze, concerti internazionali e attività per grandi e piccini.

Quest’anno, l’Art Mall Milano vi invita a festeggiare il Capodanno 2025 in un’atmosfera unica e indimenticabile, nel cuore pulsante della città. La serata prenderà vita in un elegante loft nel centro della città, dove la musica coinvolgente, le sorprese esclusive e la compagnia di tanti altri festaioli renderanno questa notte speciale fino alle prime ore del mattino. Il party inizierà dopo cena, a partire dalle 22:00, con tante proposte per vivere al meglio la lunga notte di Capodanno. Sarà possibile scegliere il pacchetto che meglio si adatta ai propri gusti e desideri, con opzioni che includono drink, musica dal vivo e tante sorprese per un’esperienza davvero unica, con prezzi a partire da 20€ a persona.

Vita notturna e discoteche a Milano

La vita notturna di Milano è tra le più vivaci d’Europa, con una varietà di locali e club che offrono musica per tutti i gusti. Dalle discoteche glamour alle location underground, Milano è anche famosa per i suoi party tematici, che trasformano ogni notte in un’esperienza unica. Gli amanti della musica commerciale, house, techno, reggaeton e afrobeats troveranno sicuramente un posto dove scatenarsi fino alle prime luci dell’alba.

Milano, Navigli, feste

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I Navigli di Milano durante il periodo delle feste

Fabrique Milano: RADIO 105 in the City – IL CAPODANNO di Milano!

Per chi cerca un Capodanno all’insegna del divertimento senza sosta, il Fabrique Milano è il luogo ideale. L’evento, “RADIO 105 in the City: IL CAPODANNO di MILANO!”, è organizzato in collaborazione con Radio 105 e promette una serata indimenticabile. La festa inizierà alle 20:00 con un Dinner Show Buffet, che offrirà piatti prelibati e una selezione di drink, per poi proseguire con la musica e i DJ set più famosi. Tra i protagonisti ci saranno artisti di spicco come Paolo Noise del programma ZOO di 105, il gruppo Room9, e DJ Antonio Pivati, che faranno ballare la folla fino all’alba.

Prezzi:

  • Dinner Show Buffet + Serata: 50 € (incluso buffet, 3 soft drink e party dopocena)
  • Serata Dopocena: 30 € (ingresso dalle 22:30)

Just Cavalli Milano: “The Great Gatsby 2025”

Se si cerca un’esperienza esclusiva ed elegante, il Just Cavalli Milano rappresenta una delle opzioni più sofisticate per il Capodanno 2025. Situato in Via Luigi Camoens, il Just Cavalli offre una serata a tema “The Great Gatsby 2025”, che trasporterà gli ospiti negli anni ruggenti del jazz e dell’eleganza. La serata inizierà alle 19:30 con un Red Carpet & PhotoCall che farà sentire ogni ospite come una star. Alle 20:00 prenderà il via un galà dinner a base di piatti raffinati, accompagnato da musica dal vivo. Il dopo cena si trasformerà in una festa esclusiva, con DJ set che animeranno la notte fino alle prime ore del mattino.

Prezzi:

  • Gala Dinner + Serata: 300 € (incluso menù a scelta tra carne e pesce, cena e party dopocena)
  • Ingresso Dopocena: 80 € (include 1 drink, ingresso dalle ore 23:30)

Republic Milano: eleganza e musica dal vivo

Il Repvblic Milano è la scelta ideale per chi cerca un Capodanno ricco di emozioni e musica dal vivo. La serata al Republic Milano inizierà alle 20:30 con un Dinner Show caratterizzato da una performance dal vivo che intratterrà gli ospiti durante la cena. A partire dalle 23:30, il party dopocena decollerà con i migliori successi internazionali, passando dai generi house e commerciale. La serata promette un mix di intrattenimento e stile, per chi ama la musica e il divertimento senza compromessi.

Prezzi:

  • Dinner Show + Serata: 130 € (incluso cena con live performance e bottiglia di vino ogni 3 persone)
  • Ingresso Dopocena: 40 € (include 1 drink, ingresso dalle 23:30)

Tocqueville 13: divertimento e musica per tutti i gusti

Il Tocqueville 13 è una delle discoteche più famose di Milano, situata nel cuore della movida. Il Capodanno 2025 al Tocqueville promette una serata indimenticabile con un Dinner Show ricco di piatti prelibati, serviti su tavoli conviviali, per poi trasformarsi in una vera e propria festa con musica e balli. L’atmosfera sarà animata dai DJ set, che proporranno i migliori successi musicali, spaziando tra hip hop, reggaeton, afrobeats e altri generi scatenati. Il club ha una location elegante e offre anche un’area riservata per coloro che desiderano un’esperienza più esclusiva.

Prezzi:

  • Dinner Show + Serata: 150 € (include una bottiglia di vino ogni 3 persone e l’after party)
  • Cena a Buffet + Serata: 50 € (include 1 drink e after party)
  • Ingresso Dopocena: 50 € (include 1 drink)

Hollywood Milano: “Midnight in Paris”

Un altro grande nome della vita notturna milanese è il Hollywood Milano, che per il Capodanno 2025 propone una serata esclusiva a tema “Midnight in Paris”. La serata inizierà con un elegante aperitivo e proseguirà con un party che promette sorprese e momenti di grande intrattenimento. Situato in Corso Como 15, il club è famoso per la sua atmosfera glamour, che farà vivere una notte di puro divertimento e lusso.

Prezzi:

  • Aperitivo + Serata (fino al 25 dicembre): 40 € (incluso buffet, 1 drink e 1 flute)
  • Aperitivo + Serata (dal 26 dicembre): 50 € (incluso buffet, 1 drink e 1 flute)
  • Ingresso Dopocena (fino al 25 dicembre): 50 € (incluso 1 drink e 1 flute)
  • Ingresso Dopocena (dal 26 dicembre): 60 € (incluso 1 drink e 1 flute)

Magazzini Generali: Capodanno Moulin Rouge

I Magazzini Generali di Milano sono storici e sempre al passo con le nuove tendenze. Per il Capodanno 2025, propongono un evento tematico ispirato al Moulin Rouge, con una serata ricca di sorprese e un dinner show cantato che si terrà dalle 20:30 alle 23:00. A partire dalle 00:30, la festa si trasformerà in un grande clubbing party con musica e spettacoli, per celebrare l’arrivo del nuovo anno in grande stile.

Prezzi:

  • Cena a Buffet Cantata + Serata: 50 € (include 2 drink)
  • Cena a Buffet Cantata + Serata – VIP: 80 € (incluso 2 drink e 1 bottiglia di spumante per 5 persone)
  • Ingresso: 30 € (dalle 23:30, incluso 1 drink)

Il Giardino dei Visionari: La notte di Capodanno al Gate Milano

Il 31 dicembre, a partire dalle 23:00, il Giardino dei Visionari si trasforma in un tempio sonoro per celebrare l’arrivo del 2025. Una notte di musica e magia, guidata dai DJ Etna, Vice Luna e Restless, che animeranno la Main Room con un viaggio musicale senza sosta, mentre nella Room 2 si ballano i successi commerciali degli anni ’90 con Medna.

Il countdown per il nuovo anno sarà un momento di pura emozione, e nel frattempo gli ospiti potranno godere di attività esclusive come il make-up, letture dei tarocchi e la manifestazione di intenzioni per l’anno che verrà. Non mancheranno performance dal vivo che arricchiranno l’atmosfera. Un Capodanno immerso nella musica e nelle esperienze, per dare il benvenuto al 2025 con stile.

Prezzi a partire da 25,50 euro.

The Club Milano e il Gran Gala Golden Edition

Il Gran Galà Golden Edition al The Club Milano si preannuncia come uno degli eventi più esclusivi per festeggiare il Capodanno 2025. Conosciuto per il suo stile elegante e la clientela raffinata, il club milanese si trasforma per l’occasione in una location scintillante, ispirata a un tema dorato e passionale. La serata, che si svolgerà dalle 20:30 alle 05:30, promette un mix perfetto di musica, luci, scenografie e divertimento, con il DJ set di Ale Bucci che accompagnerà gli ospiti fino all’alba. Gli allestimenti includono un set fotografico ispirato ai red carpet americani, mentre le truccatrici presenti renderanno gli ospiti ancora più luminosi per festeggiare l’arrivo del 2025.

Per partecipare all’evento, sono disponibili diverse formule di ingresso, tutte con prevendita obbligatoria. Tra queste, la Prevendita Buffet (100€ a persona), che include il Royal Buffet, open wine, un drink e un flûte di spumante. C’è anche la possibilità di optare per il Prevendita VIP (100€ a persona), che offre in più un buffet dolci e due drink. Chi preferisce arrivare più tardi può scegliere la Prevendita Ingresso (70€ a persona), con accesso dalle 22:30 e un drink incluso. Per chi desidera un’esperienza ancora più esclusiva, sono disponibili i Tavoli Privè, con prezzi che vanno dai 1000€ per il tavolo in pista ai 2000€ per il tavolo Privè White (entrambi con 10 ingressi).

Il programma della serata prevede l’apertura del Royal Buffet alle 20:30, l’ingresso degli ospiti alle 22:30, e il grande Welcome 2025 a mezzanotte, seguito dalla Golden Edition e dal DJ set di Ale Bucci. La festa proseguirà fino alle 05:30, concludendosi dopo una notte di musica e divertimento. Un appuntamento da non perdere per chi cerca un Capodanno esclusivo e indimenticabile nel cuore di Milano.

Come nuoversi a Milano a Capodanno

Per godersi al meglio la serata di Capodanno, è fondamentale conoscere le modalità di trasporto in città. A Milano, il sistema dei mezzi pubblici è molto efficiente, ma potrebbe esserci un aumento della frequenza dei bus e tram durante la notte di Capodanno. La metropolitana sarà operativa fino a tarda notte, e alcune linee potrebbero anche rimanere attive fino alle prime luci dell’alba.

In alternativa, è possibile utilizzare i taxi o i servizi di ride-sharing come Uber e Lyft. Per chiamare un taxi, il numero da ricordare è il 02 40 69 69.

Milano, Galleria Vittorio Emanuele II

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La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano durante feste

Il clima di Milano a Capodanno

Il clima di Milano durante il periodo di Capodanno è generalmente freddo, con temperature che variano dai 3°C ai 7°C, ma possono scendere anche sotto i 0°C nelle ore più tarde della notte. Questo rende fondamentale vestirsi adeguatamente, soprattutto se si prevede di partecipare a eventi all’aperto, come il famoso concerto in Piazza Duomo, o passeggiare per le vie della città.

Un abbigliamento caldo e comodo è essenziale per godersi appieno le festività nella città meneghina senza farsi influenzare dal freddo pungente. Giacche pesanti, sciarpe, guanti e cappelli sono decisamente consigliati, e magari anche delle scarpe impermeabili per affrontare eventuali piogge.

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Benessere e relax nei centri termali delle Marche

Dalla bellezza del paesaggio, alla costa che si snoda lungo l’Adriatico regalando scorci indimenticabili, fino a una ricchezza fatta di cultura e storia che si legge nelle tante tappe di un territorio che vale la pena scoprire in tutta la sua interezza. Le Marche sono una terra straordinaria, in cui ogni angolo regala un ricordo da portare con sé, una terra in cui si intrecciano tradizioni, passato e cultura, ma anche un luogo da scegliere quando ci si vuole dedicare momenti preziosi di relax. Perché qui vi sono diverse celebri destinazioni per chi è alla ricerca di terme, di luoghi da sogno in cui rilassare il corpo e la mente, in cui riconnettersi con sé stessi e ritagliarsi uno spazio di benessere.

Una vacanza rigenerante, da fare da soli o in compagnia, magari sommando l’esperienza del benessere con la scoperta di questo territorio così variegato: tutte le terme delle Marche da raggiungere per un’immersone nella salute a tutto tondo.

Terme di Raffaello, la location da raggiungere vicino ad Urbino

Il nostro viaggio alla scoperta delle terme delle Marche, questa regione italiana affacciata sul mar Adriatico, inizia dalle Terme di Raffaello, che si trovano nei pressi di una cittadina fantastica: Urbino. Una perla preziosa, dalla grande valenza storica: basti pensare che il suo centro storico è patrimonio dell’umanità Unesco e al fatto che nel Rinascimento questo luogo è stato di fondamentale importanza.

Dal suo duomo affascinante, all’ex monastero di Santa Chiara, fino agli oratori e ai palazzi, questa città è ricca di tesori da scoprire, del resto ha dato i natali a Raffaello, nato a Urbino nel 1483. Oltre a tutto questo si trova a poca distanza un luogo in cui godere di totale relax e benessere: le acque delle Terme di Raffaello hanno proprietà curative, sono sulfureo-solfato-bicarbonato – alcalino – terrose si legge sul sito ufficiale, inoltre hanno una temperatura di 14 gradi. L’importanza di questo luogo, che appartiene al territorio comunale di Petriano, è stata testimoniata anche nel passato più remoto. All’interno della struttura si possono fare veri e propri percorsi di cura, tanto che sul sito viene specificato che la visita medica per l’ammissione è obbligatoria. Per le aperture e tutte le informazioni è bene contattare direttamente la struttura, che per la stagione 2024 ha chiuso il 23 novembre, ed è importante ricordare che è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.

È la meta perfetta per chi cerca un luogo le cui acque regalano tanti vantaggi differenti: dall’azione antinfiammatoria, alle difese immunitarie, senza contare i disturbi che possono essere curati qui.  La distanza che separa Urbino dalla cittadina di Petriano è davvero irrisoria: 14,5 chilometri che si percorrono in meno di 20 minuti.

Terme Santa Lucia di Tolentino, poco distanti da Macerata

Ci spostiamo vicino a Tolentino, nella provincia di Macerata, per scoprire un altro luogo di benessere e relax: sono le terme di Santa Lucia, nate negli anni Trenta sembra non solo un luogo di pregio architettonico in cui il tempo è rimasto cristallizzato alla sua fondazione, ma anche un posto all’avanguardia dove ci si può davvero rigenerare. Ad esempio, nel grande Salone delle Acque, che si trova al primo piano e dove si trovano anche i rubinetti per bere questa acqua preziosa. Le acque termali sono la Salsobromoiodica e la Sulfurea di Rofanello e la Bicarbonato-Calcica della sorgente Santa Lucia, che servono per curare diverse affezioni tanto che la struttura è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. Al suo interno ci si può prendere cura di sé, ma anche sottoporre a trattamenti come bagno termale, massaggio estetico termale e fango termale all’interno del centro estetico. I prezzi variano, ad esempio per il bagno il costo ammonta a 12,50 euro per una sola prestazione. Le cure, invece, sono diverse e passano dalla idropinica a quella inalatoria, ma anche balneoterapiche e altro.

Lo stabilimento termale nella stagione 2024 ha chiuso i battenti per lavori a metà novembre, invece che da dicembre ad aprile come di consueto. Restano attivi gli altri servizi, ad esempio il centro estetico è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 20 e il sabato dalle 8,30 alle 16,30. Le Terme Santa Lucia si possono raggiungere in autobus o in automobile, distano circa 30 minuti da Macerata.

Anche il contesto è meraviglioso: sono immerse nel verde, vicino a un bellissimo e antico bosco e a poca distanza da Macerata, dove ammirare numerosi edifici di pregio e storici: il luogo ideale in cui staccare la spina.

Terme di Frasassi, vicino alle omonime grotte

Note fino ai tempi dei romani, le acque sulfuree delle Terme di Frasassi sono un vero e proprio toccasana. Oggi l’offerta è declinata in cure termali, reparto estetico e massoterapico: il posto da raggiungere per fare bene al corpo e alla mente. Le piscine che si trovano all’interno del complesso (che ha anche un hotel) sono un vero e proprio concentrato di relax: l’acqua è sulfurea-sodica e la sua temperatura si attesta intorno ai 24 gradi. Vi è una piscina di grandi dimensioni con cascate per il massaggio cervicale, un percorso Kneipp caldo e freddo, una vasca idromassaggio e una piscina di dimensioni più ridotte. Non manca la possibilità di fare trattamenti estetici, come quelli per la cellulite, per la pelle, massaggi di vario tipo, oppure di sottoporsi a cure per varie patologie, con la possibilità di sfruttare la convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

La stagione termale chiude verso la fine di novembre, quindi è bene controllare il sito per conoscere le date di apertura. Per quanto riguarda le piscine gli orari risultano essere, in base alle informazioni presenti sul sito, dalle 10 alle 19: dai 16 anni compiuti il costo è di 18 euro, solo il pomeriggio (dalle 14,30 alle 19) 10 euro. Fino ai 3 anni i bambini entrano gratuitamente, poi con tariffa ridotta.

Queste terme si trovano a Genga, piccolo comune della provincia di Ancona (da cui dista circa 45 chilometri), dove sorgono anche le celebri grotte di Frasassi, da vedere, così come vale la pena visitare l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, in stile romanico, il Tempio del Valadier e l’eremo di Santa Maria Infra Saxa.

Terme di Sarnano, ai piedi dei monti Sibillini

C’è la Spa, ma anche il residence, senza dimenticare le cure termali, le consulenze mediche, la fisioterapia e la riabilitazione: sono le Terme di Sarnano in provincia di Macerata, in un piccolo comune ai piedi dei Monti Sibillini.

La pace è garantita, perché qui ci si può rilassare e prendersi cura di sé. Il percorso della Spa prevede la presenza di un bagno turco, in cui le acque termali riscaldate avvolgono gli ospiti, poi una doccia e si passa alla sauna, per non dimenticare l’idromassaggio con acqua termale all’interno di una vasca che può ospitare fino a otto persone. Si conclude il percorso nell’area relax e tisaneria. All’interno della struttura vi è anche, ad esempio, l’Idrolife: si tratta di una piscina termale con acqua bicarbonato-calcica a una temperatura che oscilla tra i 34 e i 36 gradi.

L’ingresso alla Spa standard (per due ore e mezza) ha un costo di 35 euro a persona. Mentre l’apertura della struttura è prevista dal lunedì al venerdì e dalle 15,30 alle 19, il fine settimana e i festivi solo su prenotazione. Vale la pena scoprire i dintorni, infatti il borgo di Sarnano è davvero affascinante complici anche le origini antiche, inoltre, nei pressi si trovano anche i resti dell’Eremo di Soffiano.

All’interno delle terme ci si può sottoporre a cure termali sfruttando le tre acque che sgorgano da sorgenti presenti nel territorio: acqua di San Giacomo, Acqua Tre Santi e Acqua Terro. Si trovano a circa 30 chilometri di distanza da Macerata.

Terme di Acquasanta, nella provincia di Ascoli Piceno

Siamo ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, è qui infatti che sorgono le omonime terme: si tratta di uno stabilimento dove vengono proposte cure termali e massofisioterapiche, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale che dispone di un hotel, piscina interna con acqua termale, centro benessere ed estetico. Al suo interno vi sono: sauna, bagno turco, docce a getto cromatico, una piccola piscina con idromassaggio, sala relax e tisaneria, solarium e piccola piscina esterna e zona per i trattamenti di bellezza.

L’apertura stagionale della struttura va dal 15 maggio al 12 novembre, secondo quanto riportato sul sito ufficiale, per prezzi e informazioni è necessario contattare la struttura, ma basti sapere che un fine settimana dedicato al benessere termale ha un costo di 226 euro a persona e comprende – tra le altre cose – accesso alla piscina termale, trattamento fango termale e idromassaggio in vasca singola con acqua sulfurea e massaggio. È valido per le notti di venerdì e sabato e nel costo ci sono pranzi, cene e colazioni.

Un luogo da sogno, tra i Monti della Laga e i Sibillini, Acquasanta Terme è un piccolo borgo in cui si possono ammirare preziose testimonianze del passato, basti sapere che sono stati ritrovati resti preistorici, mentre si possono far risalire ai romani le prime notizie sulle terme: dalle chiese alle case alle strutture celebri (come il Ponte d’Arli che pare poter essere datato intorno al Cinquecento), questo è un posto tutto da scoprire.  La distanza con Ascoli Piceno è di soli 21 chilometri circa.

Terme dell’Aspio a Camerano

Siamo nel Parco Regionale del Conero, a Camerano borgo in provincia di Ancona. Qui sorgono le Terme dell’Aspio, le cui acque, a quanto pare, arrivano da quattro fonti diverse: Forte, Nuovo, S. Maria e Regina Coeli. Qui ci si può sottoporre a cure, ma anche a trattamenti di bellezza, la struttura non ha un sito internet ma si trova in via delle Terme a Camerano a poco piiù di 11 chilometri di distanza da Ancona.

Le terme da raggiungere nelle Marche

Fonte: iStock

Le terme da raggiungere nelle Marche: quali scegliere
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Mugello: Scarperia e dintorni, tutta l’arte da scoprire nel paese dei coltelli

La chiamavano Castel San Barnaba, oggi è Scarperia, il borgo storicamente e culturalmente più importante del Mugello.

Questo fazzoletto di Toscana, una valle chiusa tra le colline che riempie il territorio tra Firenze e l’Appennino tosco-emiliano, è spesso nota per questioni automobilistiche di diverso genere: il circuito dove si corrono i gran premi di MotoGP e le code in autostrada nei pressi dell’uscita di Barberino del Mugello.

C’è molto di più: c’è il verde dei boschi che coprono le morbide colline, che fa del Mugello uno dei polmoni della regione e una delle aree naturali più incontaminate del territorio fiorentino; ci sono le tracce della storia, in particolare le vestigia del passato mediceo tra fortezze, castelli e pievi, con tutto il patrimonio artistico e architettonico che portano con loro; c’è l’artigianato, dalla ceramica ai coltelli.

Del Mugello Scarperia è una sorta di capoluogo storico, culturale e artistico. Oggi il centro più vivo e industrioso è certamente Borgo San Lorenzo, ma la piccola Scarperia difende ancora un primato di polo di attrazione turistica principale difficile da scardinare.

Fonte: Lorenzo Calamai

Il Palazzo dei Vicari di Scarperia, camminamento sui merli

Nata, appunto, con il nome di Castel San Barnaba nel medioevo, Scarperia fu fondata con l’obiettivo di essere un presidio difensivo della signoria fiorentina sulla via che collega il capoluogo toscano a Bologna, passando per il Passo del Giogo. All’inizio del Quattrocento alle funzioni prettamente militari dell’avamposto si unirono quelle amministrative e giudiziarie con l’investitura della figura del Vicario della Repubblica Fiorentina. Da quel momento in poi il paese attraversò tre secoli di espansione e fioritura, vista la già citata posizione su una via di passaggio da un territorio ad un altro.

Mentre l’orizzonte si popolava di chiese, torri e campanili, le botteghe di Scarperia si specializzavano nell’artigianato dei ferri taglienti, un’attività produttiva che si è mantenuta fino ai giorni nostri. Ancora oggi i coltelli di Scarperia sono noti per il loro pregio.

Dalla metà del Settecento in poi altre vie di passaggio verso l’Emilia causarono un declino delle attività commerciali di Scarperia e una progressiva perdita di centralità del paese, ma l’eredità di quei trecento anni di splendore rimane un patrimonio che oggi i visitatori possono tornare a scoprire passeggiando per le vie del centro storico e nei dintorni del paese.

Cosa vedere a Scarperia

Il Palazzo dei Vicari

Il centro storico di Scarperia è ben delimitato: vi si accede da sud, imboccando la stretta via Roma, dove sopra i tetti delle case, dei bar e delle abitazioni svetta già la torre del Palazzo dei Vicari, l’attrazione principale del paese.

Eretto all’incirca a metà del Trecento, fu inizialmente destinato a essere l’alloggio del capitano delle truppe militari, visto che Scarperia era in origine un presidio dei soldati della Repubblica fiorentina. Divenne in seguito sede del Podestà e nel 1415 il Palazzo del Vicario, cioè il detentore del potere locale per conto di Firenze.

Il Palazzo dei Vicari è una versione più piccola del Palazzo della Signoria di Firenze, con la verticalità estrema e le linee architettoniche della torre che ricordano da vicino quelle della Torre di Arnolfo. La facciata del palazzo è completamente ricoperta di stemmi araldici: il Vicario veniva scelto ogni sei mesi, e ogni nuovo governatore affiggeva l’insegna della propria famiglia nobile sulla facciata del palazzo o all’interno del cortile.

Fonte: iStock

Gli stemmi araldici dei Vicari sulla facciata del Palazzo

Il medesimo cortile è abbellito da alcuni affreschi a tema religioso, e sono diverse le opere d’arte presenti all’interno del palazzo. In particolare, si distingue il meccanismo dell’orologio della torre, realizzato nel 1445 da Filippo Brunelleschi. Si tratta dell’unica opera meccanica di orologeria conosciuta dell’architetto della cupola del Duomo di Firenze. Oggi è uno degli orologi pubblici più antichi della Toscana.

Un recente intervento di restauro e conservazione della merlatura delle mura del palazzo ha permesso l’apertura al pubblico dei camminamenti di ronda. Prenotando una visita guidata o in una delle tante occasioni di apertura straordinaria si possono quindi visitare i percorsi che permettono di recarsi sui merli del Palazzo dei Vicari.

Dal 1999, inoltre, il palazzo è sede del Museo dei Ferri Taglienti, istituzione con la quale Scarperia abbraccia la propria tradizione artigiana, raccontandone storia, peculiarità, tradizioni e vita sociale.

La Prepositura e l’Oratorio della Madonna di Piazza

In Piazza dei Vicari, di fronte al Palazzo, sorgono la Prepositura dei Santi Jacopo e Filippo e l’Oratorio della Madonna di Piazza.

La Prepositura, in precedenza parte di un convento agostiniano soppresso in età napoleonica, è una imponente chiesa dalla facciata austera. Malgrado l’aspetto antico, però, quasi tutta la struttura esterna è frutto di lavori che ne hanno modificato l’aspetto in maniera sostanziale e sono terminati alla fine dell’Ottocento.

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L’elegante profilo della Prepositura di Scarperia. Sul lato l’Oratorio della Madonna di Piazza

La parte notevole è rappresentata da alcune opere quattrocentesche contenute al suo interno, come il crocifisso ligneo attribuito al Sansovino, scultore di rilievo del Rinascimento italiano e non solo. Da notare anche il bassorilievo in marmo con La Madonna col Bambino di Benedetto da Maiano, che si dice abbia ispirato Michelangelo per alcuni dei suoi lavori.

Di altro artista minore del medesimo periodo è la Madonna col Bambino ritratta nella tavola di Jacopo del Casentino nell’Oratorio della Madonna di Piazza, un piccolo tempietto che sorge nell’edificio che si trova sul lato di Piazza dei Vicari. Qui, dal 1415 in poi, i Vicari della Repubblica fiorentina prendevano ufficialmente il loro servizio.

Altri punti d’interesse: le mura, il Torrino

Scarperia è punteggiato di altri punti d’interesse. Uno di questi è il caratteristico Oratorio della Madonna del Vivaio, un piccolo edificio religioso settecentesco dalla particolare pianta rotonda che svetta non lontano dal Palazzo dei Vicari, caratteristico del panorama cittadino.

Altrettanto caratteristico è il Torrino, un edificio quadrangolare che un tempo faceva parte delle mura di Scarperia e che oggi è stato restaurato e trasformato in villa privata, con un parco, un giardino all’italiana e decorazioni ceramiche in stile liberty. Lo si può visitare su prenotazione in alcuni periodi dell’anno.

La cinta muraria rettangolare del paese correva attorno a quello che oggi è facilmente identificabile come il centro storico, dove le vie sono strette e anguste. Delle antiche mura rimane solo qualche testimonianza, come la Porta di Sant’Agata, unica superstite delle quattro di un tempo.

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La luce del tramonto a Scarperia, sullo sfondo l’Oratorio della Madonna del Vivaio

Nei dintorni di Scarperia

Proprio la succitata Porta di Sant’Agata porta verso l’omonima frazione, cittadina caratteristica a poco più di 5 chilometri da Scarperia.

Anche Sant’Agata merita una visita: il piccolo borgo ha mantenuto una atmosfera caratteristica e rurale, eppure curata. Splendida l’antichissima pieve, il più eminente esempio dello stile romanico nell’intero Mugello.

L’autunno è una splendida stagione per visitare Sant’Agata: arrivando da Scarperia si ammira con estati il colpo d’occhio sulle morbide colline con i boschi tinti di giallo e di bruno, le montagna dell’Appennino che incombono alle spalle, in lontananza. Una passeggiata in paese, inoltre, non può esentarsi da una visita all’Ufo Club: due stanze dove un collezionista privato ha riposto tutta la sua eccezionale memorabilia dedicata alla musica rock dagli Anni Sessanta fino a oggi.

Per rimanere invece sull’arte di tempi assai più remoti, il Convento del Bosco ai Frati, a meno di 10 chilometri da Scarperia, è ospita un eccezionale crocifisso ligneo attribuito a Donatello. L’opera è il pezzo forte del piccolo museo d’arte sacra, scolpito nel legno di pero e rinforzato con il gesso, è un vero e proprio capolavoro. Non è, comunque, l’unica cosa da ammirare del complesso religioso, che può essere visitato il sabato, la domenica e nei giorni festivi.

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Villaggi di montagna in Europa: 10 da visitare assolutamente

L’inverno trasforma i paesaggi di montagna in scenari fiabeschi, ricoperti da un manto bianco che amplifica la loro bellezza. Se in primavera e in estate i villaggi di montagna europei sono un tripudio di colori, con l’arrivo della neve diventano ancora più magici e suggestivi.

Scopriamo insieme alcuni dei più affascinanti villaggi di montagna che l’Europa ha da offrire, ognuno con la sua storia, la sua cultura e la sua atmosfera unica.

Tignes, Francia

Tignes è uno dei villaggi più alti d’Europa, situato ai piedi della Grande Motte nelle Alpi francesi, a quasi 2.150 metri di quota. Questo affascinante borgo è una meta ideale per gli amanti degli sport invernali, grazie al suo grande comprensorio sciistico che attira turisti da tutto il mondo.

Ma anche chi non pratica sci potrà godere delle magnifiche viste panoramiche e delle tradizionali strutture montane, che fanno di Tignes una meta incantevole per festeggiare l’inverno. La sua posizione e il suo paesaggio, infatti, ne fanno una delle perle delle Alpi.

Ramsau bei Berchtesgaden, Germania

Incorniciato dalle Alpi bavaresi, il pittoresco villaggio di Ramsau bei Berchtesgaden è una vera gemma nascosta. Il paesaggio è dominato dalle vettette innevate e dall’omonimo parco nazionale, un angolo di natura incontaminata perfetto per gli amanti delle passeggiate.

Ramsau bei Berchtesgaden

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La chiesa di Ramsau bei Berchtesgaden nella neve

Il piccolo centro storico è caratterizzato da un incantevole campanile della chiesetta parrocchiale, e a pochi passi si può esplorare la foresta di Ramsau che nasconde il bellissimo lago di Hintersee. Qui la tranquillità e la bellezza naturale regnano sovrane, creando un’atmosfera magica che rapisce chiunque vi arrivi.

Lech, Austria

Situato a circa 1.500 metri di quota, Lech è uno dei villaggi più esclusivi e rinomati delle Alpi austriache. Famoso per il suo comprensorio sciistico internazionale, Lech ha ospitato anche competizioni come la Coppa del Mondo di sci alpino.

Ma oltre agli sport sulla neve, il villaggio offre anche un’ampia offerta culturale, come il Museo della Montagna Kästle, che racconta la storia degli sport invernali. Lech è il luogo perfetto per chi cerca una vacanza all’insegna dello sport, ma anche della tranquillità e della tradizione alpina.

Sestriere, Italia

Situato a oltre 2.000 metri di altitudine, Sestriere è il comune più alto d’Italia e una delle destinazioni più popolari per gli amanti degli sport invernali. Fa parte della Vialattea, uno dei più grandi comprensori sciistici delle Alpi.

Sestriere

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Il paese di Sestriere innevato

Tuttavia, Sestriere non è solo sci: il borgo custodisce anche bellezze artistiche come la Chiesa di Sant’Antonio Abate, con pregevoli opere d’arte, e la Cappella della Regina Pacis, dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale. La sua posizione strategica, unita alla ricca tradizione culturale, fa di Sestriere una meta perfetta per una vacanza invernale completa.

Vlkolinec, Slovacchia

Il piccolo villaggio di Vlkolinec, fondato nel XIV secolo, è una vera e propria meraviglia nascosta tra le montagne dei Carpazi settentrionali. Questo incantevole borgo slovacco è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per il suo centro storico folkloristico, rimasto intatto nel tempo.

Vlkolinec

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Vista del paese di Vlkolinec sotto la neve

Le case di legno, con il loro fascino rustico, e il campanile ligneo che svetta verso il cielo, rendono Vlkolinec un luogo davvero speciale. Passeggiando per le sue viuzze, si respira un’atmosfera unica che sembra appartenere a un’altra epoca.

Soglio, Svizzera

Nel cuore della Val Bregaglia, tra le montagne svizzere, si trova il piccolo ma affascinante villaggio di Soglio, noto per la sua bellezza e l’eleganza del suo centro storico.

Nel 2015 è stato eletto “il più bel borgo della Svizzera”, un riconoscimento che ben si sposa con il suo patrimonio architettonico, che include antichi essiccatoi risalenti al XVI secolo e la splendida Casa Gubert, un capolavoro rinascimentale. Soglio è un angolo di tranquillità e bellezza, dove il tempo sembra essersi fermato, perfetto per chi cerca un’atmosfera rilassante e storica.

Torla, Spagna

Nel cuore dei Pirenei spagnoli, il villaggio di Torla è una vera perla incastonata tra le montagne. Le sue case in pietra e le strade acciottolate creano un’atmosfera unica che sembra fuori dal tempo. Tra i monumenti più belli spiccano la Chiesa di San Salvatore, che risale al XIII secolo, e un antico castello cinquecentesco che ospita il Museo Etnologico locale.

Torla

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Lo splendido borgo montano di Torla

Torla è una base ideale per esplorare i paesaggi selvaggi dei Pirenei, ma anche un luogo dove scoprire la storia e la cultura della regione.

Pas de la Casa, Andorra

Il villaggio di Pas de la Casa si trova in Andorra, un piccolo paese incastonato tra la Spagna e la Francia, e deve il suo nome al vecchio passo montano che segna lo spartiacque dei Pirenei. Oggi Pas de la Casa è una destinazione molto popolare per gli sportivi, grazie alla vicinanza alle famose piste da sci.

Pas de la Casa

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Pas de la Casa coperto da un manto di neve

Le sue strade sono sempre animate, soprattutto in inverno, quando turisti provenienti da ogni parte del mondo affollano le sue viuzze. Nonostante la sua modernità, il villaggio conserva ancora il suo fascino tradizionale, che lo rende un posto davvero speciale.

Ushguli, Georgia

Situato ai confini estremi dell’Europa, tra le montagne del Caucaso, il villaggio di Ushguli in Georgia è uno dei più remoti e affascinanti dell’intero continente. Circondato da vette innevate, Ushguli è dominato dalle sue torri medievaliche rappresentano una testimonianza unica della storia e della cultura della regione.

Con una popolazione di circa 200 abitanti, il villaggio rimane isolato per metà dell’anno, durante l’inverno, a causa della neve. Ma è proprio questo isolamento che lo rende un luogo così speciale, lontano dal caos del mondo moderno.

Trysil, Norvegia

Nel cuore della Norvegia, vicino al confine con la Svezia, si trova il villaggio di Trysil, una destinazione ideale per gli appassionati di sport invernali. Conosciuto per i suoi impanti sciistici di fama internazionale, Trysil è anche un luogo perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza naturale.

Il fiume che attraversa il villaggio e le montagne innevate che lo circondano offrono uno scenario incantevole, ideale per chi vuole godersi la magia dell’inverno in uno dei paesaggi più spettacolari della Norvegia.

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Capodanno 2025 a Firenze, ecco tutti gli eventi

Firenze, città di arte, cultura e bellezza senza tempo, si trasforma ogni anno in una delle destinazioni più ambite per celebrare l’arrivo del nuovo anno. La notte di Capodanno a Firenze non è solo una festa, ma un’occasione unica per vivere la città in una dimensione speciale: con luci scintillanti, eventi culturali, concerti e spettacoli, tutto sembra prendere vita sotto il cielo invernale.

Questa straordinaria città, che da secoli incanta il mondo con i suoi monumenti e la sua storia, offre ogni anno un programma di eventi pensato per tutti i gusti e le esigenze. Se si è amanti della musica dal vivo, della cultura o delle feste scatenate, Firenze ha qualcosa da offrire. Dalle piazze storiche dove si svolgono concerti ed eventi gratuiti, ai locali esclusivi dove si possono vivere esperienze uniche, ogni angolo della città brilla di energia, accogliendo turisti e residenti in un’atmosfera magica.

La notte di Capodanno a Firenze è dunque l’occasione perfetta per immergersi nelle tradizioni e nella modernità di una delle città più belle del mondo, vivendo un’esperienza che rimarrà nel cuore di chiunque decida di celebrarla qui. Che si tratti di un concerto di musica gospel in piazza, di un cenone raffinato in uno dei ristoranti più esclusivi, o di un party scatenato in una delle discoteche storiche, l’atmosfera di Firenze a Capodanno è unica, coinvolgente e irripetibile.

Cosa fare a Capodanno a Firenze, tutti gli eventi

Il Comune di Firenze ha previsto anche quest’anno il tradizionale “Capodanno diffuso” nelle piazze, un evento che anima diversi punti della città con musica, performance artistiche e iniziative culturali. Ecco alcune idee per trascorrere la notte di Capodanno 2025 nel capoluogo toscano.

In piazza San Giovanni, si potrà assistere a un emozionante concerto di cori gospel, mentre in piazza Santissima Annunziata si esibiranno gruppi jazz, creando un’atmosfera vibrante e raffinata.

In piazza Santa Croce, l’orchestra dal vivo darà vita a una serata danzante, mentre in Oltrarno, nei quartieri di via Palazzuolo e via Maso Finiguerra, marching band itineranti coloreranno le strade fino al momento del countdown a mezzanotte, con una fermata speciale in piazza del Carmine.

Un altro punto di ritrovo sarà piazza della Signoria, dove un intrattenimento multidisciplinare animerà la serata con spettacoli dal vivo, perfetti per accogliere il nuovo anno in una delle piazze più suggestive del mondo.

Firenze, Natale

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Albero di Natale in Piazza della Repubblica a Firenze

Vita notturna e discoteche a Firenze

Se si è alla ricerca di una notte di Capodanno all’insegna del divertimento sfrenato, Firenze offre un’ampia selezione di discoteche e locali notturni dove trascorrere la serata in compagnia di amici o in una cornice esclusiva.

Uno degli eventi più attesi è il ritorno di “Extranight”, che torna per il secondo anno consecutivo al Teatro Cartiere Carrara. Una serata all’insegna del divertimento, con un gran cenone di Capodanno accompagnato da vini DOC illimitati. Dopo cena, la festa continua con il tema anni ’90, grazie alla collaborazione con il celebre format “Voglio Tornare Negli Anni ’90”.

Per chi preferisce un’esperienza più esclusiva, il Blue Velvet è il locale perfetto. Situato a pochi passi da Piazza della Signoria, dietro gli Uffizi, questo disco club offre un’atmosfera unica, con suoni ricercati e un mix di passione e ritmo che renderanno la notte di Capodanno indimenticabile.

Se l’eleganza è ciò che si cerca, il nuovo YAB è la scelta ideale. Situato nel cuore del centro storico di Firenze, a pochi passi dal Duomo, YAB offre una serata all’insegna del glamour e della musica di alta qualità, con un ambiente che fa della scenografia il suo punto di forza.

Il Babylon è il locale più grande di Firenze, con ben tre sale da ballo e una varietà musicale che spazia dal commerciale all’hip-hop, dal reggaeton alla tech house. Dopo un importante restyling, il Babylon torna a essere uno dei punti di riferimento della vita notturna fiorentina, con un evento di Capodanno che promette di far ballare tutta la città.

Per chi cerca un evento più raffinato, Palazzo Borghese, nel cuore di Firenze, apre le sue porte per una serata di Capodanno indimenticabile. Con musica dal vivo e dj set, la location neoclassica di Palazzo Borghese offre una vista mozzafiato sulla città, creando l’ambiente ideale per salutare il nuovo anno con eleganza.

Come muoversi a Firenze a Capodanno

Muoversi a Firenze durante la notte di Capodanno è facile, grazie a un’efficiente rete di mezzi pubblici e taxi, che permettono di spostarsi senza problemi.

Il servizio di trasporto pubblico a Firenze è attivo anche la notte di Capodanno, con diverse linee di autobus che circolano fino a tarda notte per coprire le principali aree della città. L’azienda di trasporto pubblico fiorentina (ATAF) offre un servizio di trasporto speciale, con corse prolungate per i festeggiamenti di Capodanno.

I taxi sono un’ottima alternativa per spostarsi in modo rapido e comodo, specialmente se si sta partecipando a una festa o a un evento in una zona centrale. I taxi a Firenze sono facilmente reperibili nelle stazioni principali o possono essere prenotati telefonicamente. Per info e prenotazioni, il numero di riferimento è 055 4242.

Firenze offre anche servizi di car sharing, con veicoli elettrici che possono essere prenotati facilmente tramite app. Questi veicoli sono ideali per spostarsi rapidamente e in modo ecologico, specialmente nelle zone a traffico limitato del centro storico.

Il clima di Firenze a Capodanno

A Firenze, durante il periodo di Capodanno, il clima è tipicamente invernale. Le temperature variano tra i 5°C e i 10°C, con possibilità di pioggia, soprattutto nelle ore serali. È consigliabile vestirsi a strati, con un cappotto caldo, magari un cappello e una sciarpa per affrontare le eventuali fredde brezze che possono presentarsi durante la notte. Nonostante il clima fresco, Firenze in inverno ha un fascino particolare: le luci natalizie, le strade decorate e le piazze animateconferiscono alla città un’atmosfera magica e accogliente. Se si prevede di trascorrere molto tempo all’aperto, come per assistere agli eventi nelle piazze, portare con sé una giacca impermeabile e comode scarpe da camminata è sempre una buona idea.

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Bibury, il villaggio più bello d’Inghilterra secondo gli artisti

Graziosi cottage immersi in un paesaggio verdeggiante danno vita ad un villaggio dall’aspetto fiabesco e dove il tempo sembra essersi fermato. A ovest di Londra, nella contea del Gloucestershire, sorge Bibury. Dalla capitale lo separano 130 km, e infinite epoche. Perché qui, il tempo sembra restare sospeso in un passato lontano. Situato lungo il corso del fiume Coln, in quell’aerea delle Costwolds Hill (una catena collinare nel cuore dell’Inghilterra) dichiarata nel 1966 “Area of Outstanding Natural Beauty”, Bilbury è stato definito “il più bel villaggio dell’Inghilterra”.

A definirlo tale è stato l’artista e scrittore britannico William Morris, fondatore del movimento Arts and Crafts e antesignano dei moderni designer. Pittore, poeta, editore e designer, di quel piccolo villaggio da poco più di 600 anime Morris era innamorato. E non è difficile crederlo, perché sembra uscito veramente da un quadro, o da una fiaba. Andiamo alla scoperta di Bibury, rappresentante dell’anima più autentica del Regno Unito.

Cosa vedere a Bibury, il villaggio tranquillo amato dai vip

Ad ammaliare con il suo fascino autentico è soprattutto l’Arligton Row, una delle vie più fotografate d’Inghilterra (e più condivise sui social). Qui, uno in fila all’altro, i vecchi cottage di pietra risalenti al XIV secolo si inerpicano su per la collina, andando a formare una perfetta fusione tra la natura e l’intervento umano. Costruiti inizialmente come ovili e, a partire dal XVII secolo, abitati dai tessitori della zona, oggi ospitano gli abitanti del villaggio, che hanno la fortuna di vivere in uno dei luoghi più pittoreschi del mondo. Altri cottage, invece, sono stati trasformati in hotel di enorme fascino.

Bibury, nella Costwolds Hill a 130 km a ovest di Londra, è diviso in due dal fiume Coln. Da un lato sorge il villaggio principale, dall’altro il villaggio di Arlington. Chi si spinge fino a qui può passeggiare anche nel mezzo di una natura straordinaria, dimenticando la frenesia di Londra e godendo della possibilità di essere in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, per rigenerarsi e ripartire.

Altri punti di interesse da non perdere in questo villaggio piccolo, ma immensamente bello, sono l’antico mulino Arlington Mill, risalente al XVII secolo e poco distante da Arligton Row, e la Church of St Mary (costruita in epoca sassone e poi rimaneggiata tra il XII e il XIII secolo). Tutto qui è intriso di poesia. E non è raro trovare artisti intenti a dipingere quell’incantata bellezza.

Non è un caso se, tra le abitazioni suggestivamente ricoperte di muschi e di licheni e i tetti spioventi color seppia, non è raro incontrare qualche vip: la bellezza delle sue case di campagna, unita alla privacy che il luogo garantisce, ha da tempo attirato l’attenzione di celebrity e membri dell’upper class.

Bibury, grazioso villaggio d'Inghilterra

Fonte: iStock

Bibury, Inghilterra

Come arrivare a Bibury

Il mezzo di trasporto più rapido per raggiungere Bibury da Londra è l’auto: in circa 2 ore di viaggio si giunge infatti a destinazione. L’alternativa è rappresentata dalle combinazioni di treni e bus, che però richiedono tempi di percorrenza maggiori e richiedono alcuni cambi.

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Cosa vedere nella piccola Prison Island di Zanzibar

A pochi chilometri dalle coste di Zanzibar, nel cuore dell’Oceano Indiano sorge una gemma unica: Prison Island. Conosciuta ufficialmente come Changuu, quest’isola è molto più di una semplice escursione turistica, è un luogo che unisce la storia alla natura, perfetto per chi desidera vivere una piccola avventura indimenticabile. Ma cosa rende Prison Island così speciale? Scopriamolo insieme.

Prison Island, dove si trova e perché si chiama così

Prison Island si trova a circa 5 km da Stone Town la capitale storica di Zanzibar, questo piccolo angolo di paradiso è raggiungibile  facilmente in barca in poco meno di 30 minuti, rendendola meta ideale per la fuga di un giorno. 

Il suo nome, ‘’Prison Island’’, racconta una storia che potrebbe sembrare oscura: nel XIX secolo il sultano di Zanzibar acquistò l’isola con l’intento di farne una prigione, tuttavia, la struttura completata nel 1893, non fu mai utilizzata per proteggere la comunità ma venne destinata a contenere gli schiavi definiti ribelli prima del loro trasferimento, e successivamente come stazione di quarantena durante le epidemie di malattie infettive. Un mix di storia e leggenda che da sempre avvolge l’isola in un’atmosfera che è difficile non trovare affascinante oltre che triste.

Prison Island, perché è chiamata anche Changuu

In swahili, Changuu significa ‘’isola delle tartarughe’’, nome che svela immediatamente uno dei tesori più celebri e amati di Prison Island: la colonia di tartarughe giganti delle Seychelles. Il nome arriva dal passato, si narra che nel 1919 il governo britannico ricevette in dono alcune di queste tartarughe, che trasferì sull’isola, da allora la colonia è cresciuta in modo esponenziale trasformando Prison Island in una sorta di santuario naturale e ad oggi si contano tartarughe di più di 100 anni!

Visitare la colonia è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, questi giganti gentili si muovono molto lentamente e apprezzano la presenza umana e particolarmente le coccole fatte sotto il collo, con un’aria di maestosa indifferenza si lasciano nutrire e accarezzare ma attenzione, fatelo nel rispetto delle regole di conservazione del luogo. 

Cosa fare a Prison Island?

Prison Island è una piccolissima isola che offre un mix di attività che accontentano ogni turista che decide di scoprirla, sia che si tratti di appassionati di storia che chi è in cerca del contatto con la natura. Una volta sbarcati sull’isola il primo passo è esplorare la storica struttura della prigione. Oggi le sue mura in pietra calcarea ricoperte di muschio, raccontano storie di un passato lontano.

Dopo la visita culturale è tempo di immergersi nelle acque cristalline che circondano Prison Island, perfette per lo snorkeling e in cui scoprire il mondo sottomarino, circondati da un ecosistema unico ricco e in continua evoluzione. 

Mangiare al ristorante ricavato all’interno della prigione 

Una delle esperienze più insolite da fare a Prison Island, è sicuramente pranzare all’interno della vecchia prigione. Sì, hai letto bene oggi l’edificio ospita un ristorante che unisce storia e gastronomia. Gustare un pasto qui, oggi, con la brezza marina e il suono delle onde in sottofondo è un’esperienza che non si dimentica facilmente.