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Capodanno a Verona, gli eventi imperdibili in città

Verona, la città dell’amore per antonomasia, è senza dubbio una delle mete più belle e romantiche dove festeggiare il Capodanno. Avvolta nel suo affascinante connubio di storia millenaria, arte, e tradizione, Verona si trasforma durante le festività in un palcoscenico che combina eleganza, energia e una magia unica. Tra le sue piazze storiche, i vicoli suggestivi e le incantevoli colline veronesi, ogni angolo della città offre un’esperienza indimenticabile per chi sceglie di salutare l’anno che se ne va e accogliere quello nuovo.

Con la sua atmosfera incantata, Verona si rivela il luogo ideale per festeggiare Capodanno in un contesto raffinato ma allo stesso tempo vivace, capace di soddisfare ogni tipo di desiderio, dal più esclusivo al più spensierato. Che si tratti di un concerto all’aperto in piazza, di una cena stellata in uno dei ristoranti più prestigiosi o di una serata scatenata nelle discoteche più alla moda, Verona è pronta a regalare momenti di spensierato divertimento, ma anche di intensa emozione.

Se si è alla ricerca di un’esperienza emozionante, che mescoli il fascino di una città ricca di storia e cultura con eventi esclusivi e un’atmosfera festosa, Verona è dunque il posto perfetto. In questa guida, si troveranno tutte le informazioni necessarie per vivere un Capodanno a Verona indimenticabile, con un’accurata selezione di eventi, spunti sulla vita notturna e dettagli pratici per spostarsi nella notte magica di San Silvestro.

Cosa fare a Capodanno a Verona, tutti gli eventi

Verona è famosa non solo per il suo patrimonio storico e la sua aria romantica, ma anche per la sua vivacità e l’ospitalità. La città organizza ogni anno una serie di eventi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, dal concerto in piazza alle cene di gala, fino agli spettacoli teatrali e le attività per famiglie.

Il Capodanno a Verona propone una vasta gamma di eventi, dai grandi spettacoli in piazza alle esperienze più esclusive e intime. Il cuore dei festeggiamenti si svolge in Piazza Bra, dove si tiene l’evento gratuito “Tutti in Piazza a Capodanno”, organizzato dal Comune, con un palco allestito per concerti dal vivo e DJ set che iniziano alle 21:00 e proseguono fino a tarda notte. Il culmine della serata è lo show di fuochi d’artificio a mezzanotte, che illuminerà l’Arena e la piazza, creando un’atmosfera magica e suggestiva.

Piazza Bra, Verona

Fonte: iStock

Vista serale dell’Arena a Piazza Bra, a Verona

Un’altra iniziativa che sta riscuotendo un grande successo a Verona è il Capodanno nei Quartieri, un progetto voluto dall’amministrazione comunale per permettere agli over 65 di trascorrere il 31 dicembre in compagnia, a pochi passi da casa e a un prezzo accessibile. Giunto alla sua terza edizione, l’iniziativa coinvolge quest’anno ben 11 eventi distribuiti su tutto il territorio cittadino, con un totale di 856 posti disponibili. Grazie alla collaborazione di numerose associazioni di volontariato, parrocchie e Circoscrizioni, i partecipanti potranno scegliere tra cene complete, buffet, musica dal vivo, balli, giochi di società e proiezioni di film, il tutto con un contributo di soli 20 euro.

Tra le location più popolari, spiccano la Corte Molon (APS Equestre Horse Valley ASD), il Circolo Noi San Giuseppe all’Adige, la Parrocchia Santa Croce, e il Gruppo Alpini Golosine, che offriranno serate all’insegna della convivialità e dell’aggregazione. Questa formula permette di festeggiare in un ambiente familiare e accogliente, avvicinando la comunità locale e alimentando il senso di appartenenza. La partecipazione cresce ogni anno, con un numero crescente di posti a disposizione: nel 2022 erano 670, nel 2023 circa 700, e quest’anno si supera la soglia degli 850 posti.

Chi cerca un’esperienza più esclusiva può optare per il Cenone di Capodanno a Porta Palio (85€), organizzato dalla Pro Loco nei saloni della fortezza del XVI secolo, con un menu tipico veronese accompagnato da una visita guidata. Per chi desidera immergersi nella storia medievale, il Gran Capodanno Medievale al Castello di Bevilacqua (149€) offre una serata con musici, giullari, mangiafuoco e danze medievali, accompagnate da un sontuoso cenone.

Un’alternativa suggestiva è il Padiglione dei Sapori di Garda, che si trova sulle rive del Lago di Garda e offre un cenone (45€) con vista sul lago e fuochi d’artificio riflessi nelle acque, mentre gli ospiti potranno assistere anche agli spettacoli in Piazza Municipio.

Per chi cerca una location più elegante, Villa Cariola (139€) propone una cena raffinata e un brindisi di mezzanotte seguito da balli nella veranda della villa, immersa nelle colline del Lago di Garda. In alternativa, il PalaGhiaccio di Bosco Chiesanuova (10€) offre una festa low-cost con una pista di pattinaggio su ghiaccio, noleggio pattini incluso, musica dal vivo e un brindisi di mezzanotte con pandoro e panettone.

Gli appassionati di balletto possono assistere a “Il Lago dei Cigni” al Teatro Filarmonico (da 33€ a 70€), dove la magia della danza classica accompagnerà il pubblico nella notte di Capodanno. Per chi ama il tango, “Piazzolla Passion” al Teatro Nuovo (da 50€ a 70€) offre uno spettacolo avvolto da passione, seguito da un brindisi di mezzanotte nel foyer del teatro.

Infine, il Concerto di Capodanno al Teatro Ristori (28€-40€) il 1 gennaio con l’orchestra da camera “I Virtuosi Italiani” proporrà un repertorio classico con valzer e polke viennesi, accompagnato da un brindisi di festa per iniziare l’anno con eleganza.

Vita notturna e discoteche a Verona

La vita notturna a Verona è un mix perfetto di charm storico e modernità, che offre qualcosa per ogni gusto. Tra bar, club e discoteche, c’è una grande varietà di locali dove è possibile festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Se si è alla ricerca di un ambiente più rilassato, ci sono numerosi bar e cocktail lounge sparsi per il centro città. Locali come il Bar al Teatro e il Caffè Carducci offrono un’atmosfera accogliente, ideale per sorseggiare un cocktail o un bicchiere di vino locale. Questi luoghi sono perfetti per chi desidera passare la serata in compagnia degli amici, magari ascoltando un po’ di musica dal vivo, senza necessariamente partecipare a una festa più intensa.

Per chi desidera ballare tutta la notte, Verona offre anche una buona selezione di discoteche. Il Caffè Latino, ad esempio, è uno dei club più famosi della città, dove si può ballare al ritmo della musica latina e internazionale. Un’altra opzione è il The Loft, un locale di tendenza che attrae molti giovani e offre una programmazione musicale variegata, dalla musica commerciale ai sound elettronici. Questi locali sono perfetti per chi vuole scatenarsi e festeggiare Capodanno fino all’alba.

Per un’esperienza ancora più esclusiva, alcune location particolari offrono eventi di Capodanno unici. Tra queste spicca il Borgo Trento, un elegante complesso che organizza eventi di lusso con musica dal vivo, champagne e un’atmosfera raffinata. In alternativa, il Palazzo della Gran Guardia ospita eventi di gala in una cornice storica, con una vista straordinaria sulla città.

Molte delle discoteche veronesi, però, si trova a breve distanza dalla città ma sono proprio le più frequentate. Per il Capodanno 2025, a soli 30 minuti da Verona, Desenzano del Garda diventa una delle mete più ambite per chi cerca un inizio d’anno elegante e indimenticabile. Tra le location più ricercate della zona, il Sesto Senso di Desenzano si distingue come il luogo perfetto per festeggiare il Gran Veglione in una cornice esclusiva. Quest’anno, il club si trasforma in un angolo di Parigi, con il tema “Paris in Love” che renderà la serata ancora più magica e romantica. L’evento prevede un cenone elegante (210€) con pernottamento incluso, che combina gastronomia e spettacolo in un esclusivo dinner show. Tra piatti prelibati e performance dal vivo, ogni portata è un’esperienza sensoriale unica, immersi in un’atmosfera che ricorda i boulevard parigini e la Torre Eiffel. Il Sesto Senso si trasforma in una vera e propria cartolina parigina, con luci soffuse e decorazioni affascinanti, regalando agli ospiti un’esperienza di raffinatezza e fascino sul Lago di Garda.

Per un’esperienza di stile e divertimento, un’altra meta imperdibile è Anima Desenzano, una location iconica situata direttamente sul lungolago. Conosciuto per la sua atmosfera sofisticata e per la qualità della sua proposta culinaria, Anima rappresenta un punto di riferimento della movida desenzanese. Per il 31 dicembre 2024, il locale si trasforma in un palcoscenico che richiama il Moulin Rouge, con spettacoli e musica dal vivo per brindare al nuovo anno in grande stile. Le opzioni per la serata comprendono una cena al coperto (115€) con tovagliato bianco, o una cena all’esterno (95€), in una zona riscaldata con funghi e lampade. Dalle 23:30, l’ingresso libero permetterà di continuare la festa tra musica e spettacoli. La location fronte lago, l’atmosfera elegante e la cura dei dettagli garantiscono una serata di intrattenimento e glamour senza pari.

Infine, per chi cerca una serata esclusiva e intima, c’è il nuovo locale Capodanno Mood 2025, una location moderna e raffinata, che accoglierà solo 80 fortunati ospiti. L’atmosfera sarà resa ancora più speciale dalle spettacolari luci LED a cascata, che decorano le pareti creando un ambiente coinvolgente. Il cenone (115€) sarà seguito da una lunga notte di musica e balli grazie al DJ set che accompagnerà gli ospiti fino all’alba. Con l’ingresso libero dopo le 23:30, il locale offrirà un’esperienza unica in un’atmosfera esclusiva, dove ogni dettaglio è pensato per creare ricordi indimenticabili.

Come muoversi a Verona a Capodanno

Verona è una città relativamente compatta, il che la rende facilmente percorribile a piedi, soprattutto nelle zone centrali, dove si concentrano la maggior parte degli eventi e delle attività. Tuttavia, durante il Capodanno, è utile conoscere alcune informazioni pratiche sui mezzi di trasporto e sulle opzioni di spostamento disponibili per una serata senza stress.

Verona, veduta aerea

Fonte: iStock

Veduta dall’alto del centro di Verona

Mezzi pubblici

A Capodanno, il servizio dei mezzi pubblici a Verona potrebbe subire delle variazioni a causa delle festività. Tuttavia, generalmente i bus e i tram sono attivi fino a tardi, anche se con orari ridotti. La linea A e la linea B sono le più utilizzate per spostarsi tra le principali aree della città. È consigliabile consultare gli orari specifici per la notte di San Silvestro sul sito del Trasporti Pubblici Verona per verificare le eventuali modifiche agli orari.

Taxi e app di ride-sharing

Nel caso in cui i mezzi pubblici non siano sufficienti, i taxi sono un’alternativa molto comoda. A Verona, ci sono numerosi punti di fermata taxi, tra cui quelli situati vicino alla Stazione Porta Nuova e in Piazza Bra. Inoltre, applicazioni di ride-sharing come Uber e Free Now operano in città e possono essere utilizzate per prenotare un’auto in modo rapido ed efficiente. Poiché la domanda di taxi aumenta significativamente la notte di Capodanno, è consigliabile prenotare in anticipo per evitare attese troppo lunghe.

Trasporti interurbani e treni

Se si arriva a Verona da altre città o si prevede di tornare a casa tardi, è possibile sfruttare anche i treni che collegano Verona ad altre località italiane. La Stazione Porta Nuova è ben servita da treni locali e ad alta velocità. Tuttavia, è sempre meglio controllare gli orari specifici per il 31 dicembre, poiché alcuni treni potrebbero avere orari ridotti.

Spostamenti in bicicletta o a piedi

Infine, per chi decide di rimanere nel centro storico, il camminare è sempre un’ottima opzione. Verona è una città pedonale, con numerosi vicoli e piazze che si prestano a essere esplorati a piedi, soprattutto durante le festività. Le piste ciclabili sono un altro modo comodo e veloce per spostarsi senza il caos del traffico.

Il clima di Verona a Capodanno

A Capodanno, Verona si trova nel pieno dell’inverno, con temperature che generalmente si aggirano intorno ai 0-5°C. Durante la notte di San Silvestro, le temperature possono scendere ulteriormente, quindi è importante prepararsi a una serata fredda, soprattutto se si prevede di passare del tempo all’aperto, ad esempio in piazza o durante i fuochi d’artificio.

Il clima di Verona durante il periodo natalizio è infatti tipicamente umido e nebbioso, ma non dovrebbero esserci grosse precipitazioni. Tuttavia, non è raro che ci siano giornate di pioggia leggera. Si consiglia di indossare abbigliamento caldo e di portare con sé un impermeabile o un ombrello per affrontare eventuali improvvisi acquazzoni. Un cappotto, una sciarpa e guanti saranno essenziali per affrontare le temperature più rigide della sera.

In caso di maltempo, gli eventi all’aperto potrebbero subire modifiche, ma la città offre comunque tante alternative al chiuso: concerti al coperto, cene di gala nei ristoranti eleganti e serate in discoteca sono tutte valide opzioni per godersi il Capodanno a Verona, anche se il tempo non dovesse essere favorevole.

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Migliaia di sculture di panda danno il benvenuto ai turisti all’aeroporto di Hong Kong

Ammettiamolo, chi non ama i panda? Ad amarli in modo particolare, però, c’è Hong Kong dove durante il mese di dicembre sarà possibile vederne a migliaia sparsi per tutta la città. Non stiamo parlando di panda veri e propri, ma di sculture realizzate appositamente da AllRightsReserved, la mente creativa dietro il progetto diventata famosa in passato grazie alla realizzazione di altre sculture giganti iconiche come 100% Doraemon & Friends Tour Hong Kong e Double Ducks.

La cerimonia d’apertura dell’evento Panda Go! Fest Hk si è tenuta oggi all’aeroporto di Hong Kong, dove i turisti sono stati accolti in modo particolarmente speciale con i 2.500 esemplari sparsi per la pista. Il panda non è un animale scelto a caso. Molti di voi magari ricorderanno la notizia che ha fatto sciogliere i cuori di tutto il mondo relativa alla nascita dei due cuccioli di panda nati nel parco a tema locale Ocean Park. Questi due cuccioli, oltre a essere particolarmente teneri, ricoprono anche un ruolo centrale dal punto di vista simbolico e politico.

Le sculture, dopo l’inaugurazione all’aeroporto, verranno esibite in altre parti della città in date ben precise. Dove e quando vederle? Ve lo sveliamo di seguito!

Dove vedere le sculture dei panda giganti

Un totale di 2.500 sculture di panda sono apparse oggi all’aeroporto di Hong Kong e per tutto il mese di dicembre saranno esibite in altrettante location sparse per la città insieme ad altri personaggi speciali come Ying Ying (la madre dei cuccioli gemelli), Le Le (il padre), Keke e An An (i nuovi cuccioli ricevuti dalla Cina) e gli adorabili panda gemelli. Dietro l’evento Panda Go! Fest Hk si cela la creatività di AllRightsReserved che ha scelto il numero 2.500 per un motivo ben preciso: si tratta di un omaggio alla popolazione mondiale di panda giganti che quest’anno ha superato i 2.500 esemplari.

Le sculture, alle quali si potrà accedere gratuitamente, saranno esibite in diversi luoghi iconici della città a partire da Avenue of Stars il 7 e l’8 dicembre, un popolare quartiere dello shopping, il 14 e il 15 dicembre a Ngong Ping 360 a Lantau Island, il 21 e il 22 dicembre all’Ocean Park dove si trovano i cuccioli di panda reali insieme ai loro genitori e alla coppia di cuccioli arrivata quest’anno. Infine, l’ultima mostra è prevista il 25 e il 26 dicembre a Sun Yat Sen Memorial Park.

Fate attenzione ad alcune sculture in edizione speciale: in occasione dell’evento sono stati coinvolti anche artisti famosi come Pharrell Williams, Huang Bo, Du Juan e Kasing Lung ai quali è stato chiesto di contribuire alla creazione di modelli speciali che poi verranno venduti e i ricavi utilizzati per continuare la lotta alla conservazione del panda, animale in via di estinzione.

Panda Hong Kong aeroporto

Fonte: GettyImages

I panda all’aeroporto di Hong Kong

Perché il panda è un simbolo importante per Hong Kong

Il panda, nella sua tenerezza, rappresenta anche un mezzo importante, soprattutto dal punto di vista turistico. Sembrerebbe, infatti, che la presenza dei cuccioli gemelli e degli altri panda, seppur tenuti in cattività e dispendiosi economicamente, possa aiutare il Paese ad attirare più visitatori. L’obiettivo è quello di rivitalizzare l’economia puntando al turismo e a quella che viene considerata la mascotte non ufficiale della Cina. Inoltre, il panda è anche uno strumento da non sottovalutare dal punto di vista diplomatico proprio nei rapporti che Hong Kong ha con Pechino.

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San Gregorio Armeno, la Via dei presepi a Napoli che unisce arte e tradizione

Visitare la Via dei presepi a Napoli prescinde dal Natale o dalla visita ai presepi d’Italia. Proprio così: questa passeggiata è un tuffo nella storia e nella tradizione, in una cultura, quella partenopea, radicata ben oltre queste festività e il richiamo turistico. San Gregorio Armeno, con le sue botteghe artigianali, è un insieme di storie che attraversano i secoli. Qui, il presepe diventa un’arte viva, capace di mescolare sacro e profano, innovazione, artigianato e memoria. Ogni statuina, ogni dettaglio, riflette la personalità di una città che si reinventa e allinea con l’attualità ma senza mai dimenticare le sue radici. Questa strada non è solo una meta turistica, ma un simbolo dell’identità napoletana.

Storia della Via dei presepi

Lungo San Gregorio Armeno, la Via dei presepi a Napoli vanta una tradizione che risale all’epoca classica. Già in epoca romana, la strada ospitava botteghe che producevano statuette votive in terracotta, dedicate alle divinità.

Verso la fine del Settecento, questa produzione si è trasformata in una vera e propria arte, legata principalmente alle festività natalizie e al Presepe cristiano, raggiungendo il picco della sua popolarità durante il periodo barocco.

Nella via, nel corso del tempo, hanno aperto botteghe di artigiani e artisti che si sono specializzati sempre di più e hanno cominciato a creare statuine che combinano sacro e profano, aggiungendo personaggi quotidiani, famosi e attuali alla scena della Natività. Proprio questo carattere ironico e satirico, irriverente ma espressivo, è diventato un segno distintivo della tradizione napoletana. Un’arte molto sentita e che è stata capace di entrare nelle case delle persone: durante il XVIII secolo, le famiglie nobili gareggiavano per avere il presepe più elaborato, alimentando una fiorente economia artigianale che prosegue ancora oggi.

Dove si trova la Via dei presepi

La Via dei presepi, San Gregorio Armeno, si trova nel cuore del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio UNESCO nel 1995, nel quartiere di San Lorenzo. Questo caratteristico vicolo collega via dei Tribunali con Piazza San Gaetano e via San Biagio dei Librai (meglio conosciuta come Spaccanapoli).

San Gregorio Armeno si estende per circa 200 metri ed è sempre animata e colorata, non solo durante il periodo natalizio. Oltre alle botteghe artigianali, la via ospita il Monastero di San Gregorio Armeno, un complesso religioso di grande interesse artistico, che comprende un chiostro decorato, una fontana barocca e affreschi di artisti come Luca Giordano​.

natale napoli

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Verso la fine del Settecento, la produzione si è legata alle festività natalizie e al Presepe cristiano

Come raggiungere San Gregorio Armeno

La Via dei presepi fortunatamente è pedonale, e si raggiunge con i mezzi pubblici senza problemi, prendendo la linea 1 della metropolitana e scendendo alla fermata Museo (a 900 metri di distanza) oppure alla fermata Dante (800 metri); o alla fermata di Piazza Cavour della linea 2.

Per chi ha un po’ di tempo e voglia, dalla stazione di Napoli centrale in realtà si arriva a San Gregorio Armeno a piedi, con una piacevole passeggiata che attraversa Corso Umberto I, Via Duomo e prosegue per Via dei Tribunali o per Spaccanapoli, due strade molto particolari, da vedere.

Chi non può fare a meno dell’automobile può utilizzare i parcheggi o garage a pagamento del centro; anche se le strade strette e la folla nei periodi di punta rendono davvero scomoda la viabilità.

Date e orari della Via dei presepi

San Gregorio Armeno è visitabile tutto l’anno, ma il periodo clou è quello natalizio, da fine novembre a inizio gennaio, quando le botteghe espongono le creazioni più incredibili e originali. Nei giorni feriali, le botteghe sono generalmente aperte dalle 9.30 alle 19.30, mentre nei weekend e nei festivi gli orari possono prolungarsi, soprattutto durante il mese di dicembre. Inutile dire che per evitare le folle, è consigliabile visitare la via al mattino presto o nei giorni infrasettimanali.

Per approfittarne, tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle 13 è possibile visitare anche il chiostro del Monastero di San Gregorio Armeno (costo del biglietto: intero 4 euro; 3 euro per le scolaresche fino ai 18 anni; gratis i bambini fino a 5 anni e gli over 65).

Novità e peculiarità della Via dei presepi

Nonostante un carattere deciso e condiviso, ogni bottega tramanda la propria arte e linea stilistica di generazione in generazione, rendendo la strada un vero e proprio museo a cielo aperto, simbolo di cultura e tradizione unica nel suo genere.

Le botteghe di sempre

Tra le botteghe spiccano veri e propri punti di riferimento dell’artigianato partenopeo. La bottega Rosario e Gennaro Di Virgilio conserva una tradizione familiare secolare, con creazioni che spaziano dal classico al contemporaneo. I Fratelli Capuano, attivi dal 1840, sono famosi per i presepi monumentali e scenografie in materiali tradizionali; mentre Gambardella realizza opere originali come presepi all’interno di campane di vetro. La bottega Ferrigno è rinomata per l’uso di materiali pregiati come le sete di San Leucio, e L’Arte del Pastore coniuga innovazione e tradizione in manufatti unici. Infine, Sciuscià si distingue per le sue riproduzioni di scorci storici di Napoli e personaggi della tradizione.

la via dei presepi Napoli

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Accanto ai classici pastori, è possibile trovare statuine di figure politiche, celebrità e personaggi popolari, spesso con un tocco ironico che riflette l’umorismo napoletano.

Attualità e personalizzazione

Negli ultimi anni, gli artigiani di San Gregorio Armeno hanno continuato ad innovare, introducendo personaggi moderni nei presepi. Accanto ai classici pastori, è possibile trovare statuine di figure politiche, celebrità e personaggi popolari, spesso con un tocco ironico che riflette l’umorismo napoletano.

Alcune botteghe offrono anche la possibilità di personalizzare le statuine, per un regalo e souvenir incredibilmente originale! Per chi non può visitare Napoli di persona, quasi tutti i laboratori vendono i presepi completi online e sono disponibili a spedire.

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Presepe vivente di Ispica, tra i presepi più belli della Sicilia e d’Italia

In una delle città barocche più belle della Sicilia, tra le meraviglie storiche e naturali della provincia di Ragusa, il passato rivive in modo unico attraverso rappresentazioni natalizie dalla tradizione antica. A Ispica, infatti, ogni anno va in scena il famoso presepe vivente, considerato uno dei più suggestivi d’Italia. Arrivato alla sua XXVII edizione il presepe, chiamato “Una Luce tra le Stelle”, sarà un omaggio alla tradizione del cinema in Sicilia durante il quale le ambientazioni richiameranno le atmosfere del secondo Dopoguerra sull’isola.

Durante quest’esperienza farete un viaggio non solo nella pellicola d’autore, ma anche nei valori più profondi del Natale e nell’autentica cultura della Trinacria, con musiche emozionanti, narrazioni e canti tradizionali eseguiti da artisti esperti e appassionati. Quando vedere il presepe vivente di Ispica e cosa prevede il programma di quest’anno? In questo articolo vi forniamo tutte le informazioni utili per organizzare la vostra visita.

Storia del presepe vivente di Ispica

Tra i presepi viventi più suggestivi d’Italia c’è sicuramente quello di Ispica, la cui storia si intreccia con la volontà di raccontare una Sicilia del passato sia attraverso le classiche scene della Natività che mediante la rappresentazione degli antichi mestieri. Tra questi citiamo il bottaio (u vuttaru), il calzolaio (scarparu), il carrettiere, il sarto, il saponaro o il curdaru. Durante l’evento avrete la possibilità di vedere questi artigiani all’opera, impegnati a mostrare le tecniche della loro professione.

Un’altra particolarità del presepe vivente di Ispica è la location. Il percorso, infatti, parte dal centro storico e arriva all’area archeologica di Cava d’Ispica, dove la pietra e le grotte ricordano lo scenario dell’antica Betlemme. Le splendide grotte naturali dell’antica Spaccaforno sono state abitate per millenni e rappresentano un’eredità storica fondamentale racchiusa nell’attuale Parco Archeologico che custodisce eremi monastici, catacombe cristiane, ginnasi romani e necropoli preistoriche.

Date e orari del presepe vivente di Ispica

Il presepe vivente di Ispica torna anche quest’anno nelle date del 22, 25, 26 e 29 dicembre 2024 e il 1, 5 e 6 gennaio 2025. Organizzato dall’Associazione PromoEventi, il presepe andrà in scena dalle 16:00 alle 20:00 e, per accederci, sarà necessario acquistare un biglietto. Il prezzo per gli adulti è di 6 euro, mentre i bambini fino ai 6 anni e le persone con disabilità e l’accompagnatore entrano gratis.

Dove si trova e come raggiungere il presepe vivente di Ispica

Questo famoso presepe vivente è organizzato a Ispica, in provincia di Ragusa, una città famosa per le sue bellezze storiche, dalla Chiesa di San Bartolomeo e il Palazzo Bruno di Belmonte alle cave, tra le protagoniste più importanti dell’evento. Se volete arrivare in Sicilia con l’aereo, l’aeroporto più comodo è quello di Catania. Da qui, se noleggiate un’auto, potete prendere la A18 con direzione Siracusa/Gela e successivamente l’uscita Rosolini, per poi proseguire lungo la SS 115 con direzione Ispica.

Se una volta atterrati a Catania volete spostarvi con i mezzi pubblici potete utilizzare i bus della compagnia AST, in partenza dalla stazione centrale. Per gli orari, essendo giorni festivi, vi consigliamo di controllare sul sito ufficiale.

Programma presepe vivente di Ispica

Il programma del presepe vivente di Ispica, oltre al percorso lungo un chilometro e mezzo che vi permetterà di scoprire e ammirare i vecchi mestieri, comprende anche scene di teatro e performance musicali con canti tradizionali siciliani ambientati negli antichi antri rupestri. Infine, uno dei momenti da non perdere è sicuramente l’Anfiteatro della Natività, allestito proprio alla fine del percorso: qui troverete un grande teatro naturale dove personaggi quali Giuseppe e Maria duettano nell’antico dialetto siciliano.

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Quali sono i presepi sull’acqua in Italia da Nord a Sud

Il Natale in Italia è una festa molto sentita e in ogni regione ci si “sfida” a colpi di luci, luminarie, addobbi e alberi. Accanto a tutte queste tipologie di decorazioni però resiste un grande classico: il presepe che rappresenta la natività e in alcune località viene interpretato secondo l’ambiente, ad esempio adagiandolo sull’acqua. Ti piacerebbe vedere queste opere d’arte? Ecco quali sono i presepi sull’acqua più belli in Italia da visitare assolutamente.

Presepi sull’acqua nord Italia

I presepi sull’acqua nel Nord Italia sono una tradizione: basti pensare che sono tantissimi e distribuiti tra fiumi, laghi e lagune spaziando tra le varie regioni. Artigianali, realizzati coinvolgendo associazioni locali o artisti ed artigiani sono visitabili durante tutto il periodo delle feste fino all’Epifania dando modo di vedere scene di Natività persino sommerse e illuminate.

Crodo

Dal 7 dicembre al 6 gennaio per tutto il periodo Natalizio sarà possibile ammirare un evento unico che anima la cittadina di Crodo, nella zona a Nord di Domodossola. Non un solo presepe ma ben 72 che coinvolgono direttamente paesi e cittadini nella realizzazione di presepi sull’acqua artigianali.

Un evento record giunto alla decima edizione e che ogni anno attira un numero sempre maggiore di visitatori. Ruscelli, fontane e lavatoi faranno da cornice alla tradizionale natività animando le cittadine; per poter scoprire tutte le installazioni create sarà possibile scaricare la webapp dell’evento che fornisce tutti i posizionamenti.

Burano

A due passi da Venezia nella Laguna si trova il presepe acquatico di Burano che si trova proprio in prossimità della zona frontale dell’isola con la Serenissima che fa da sfondo. Per poterlo realizzare sono state utilizzate oltre sessanta sagome di compensate dipinte dall’artista Francesco Orazio che poi le ha piantate con dei paletti. A seconda della marea, per circa 2 ore al giorno, i piedi delle statue sono proprio a livello dell’acqua rendendo l’installazione ancora più suggestiva. Potrà essere ammirato fino all’Epifania.

Grado

Direttamente nel cuore della Laguna si trova uno dei presepi sull’acqua più suggestivi: è quello di Grado che durante il periodo non ospita un solo presepio ma ben 250 tra cui trionfa l’iconico sulla zattera di 6 metri firmato dai Portatori della Madonna di Barbana in prossimità del porto. Sarà inaugurato ufficialmente il 6 dicembre alle ore 16 e sarà visibile fino al 12 gennaio.

Barca con presepe a Grado

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Barca che trasporta i Tre Magi nel Presepe Galleggiante a Grado

Comacchio

Dal 7 dicembre al 6 gennaio è possibile ammirare il presepe sull’acqua di Comacchio. Il centro storico si veste a festa e lo fa creando le scene della natività non solo nelle chiese e sotto le arcate della cittadina ma persino sull’acqua. Dalla zona dei Trepponti agli altri ponti iconici come quello di Borgo, degli Sbirri o di San Pietro è possibile ammirare il progetto coordinato da ASCOM Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Ferrara. Bolaghe luminose e barche accompagnano gli addobbi, i presepi e le luci che fanno in modo di vivere al 100% questa esperienza.

Cesenatico

Restiamo in Emilia Romagna con il presepe sull’acqua di Cesenatico che va in scena dal 7 dicembre fino al giorno dell’Epifania così da poter ammirare lo splendido Porto Canale Leonardesco vestito a festa. La caratteristica più suggestiva dell’installazione è che la natività viene posizionata sopra le barche della sezione Galleggiante del Museo della Marineria utilizzando circa 50 statue a grandezza naturale tra cui quella di San Giacomo, patrono locale.

Cesenatico presepe sull'acqua

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Presepe sulle barche a Cesenatico

Cassone di Malcesine

Ad occuparsi della realizzazione del presepe sull’acqua a Cassone di Malcesine ci pensa l’associazione Amici del Presepio che si occupa dell’installazione di un presepe galleggiante proprio sull’Aril, il fiume più corto d’Italia. Tutto è artigianale e proprio il fatto che sia realizzato a mano rende l’installazione assolutamente imperdibile. Sarà disponibile almeno fino al giorno dell’Epifania. 

Peschiera del Garda

Da inizio dicembre fino al weekend dell’Epifania sul Lago di Garda c’è anche il presepe sull’acqua di Peschiera sul Garda. La realizzazione è a cura del Sub Club del paese che dà modo di ammirare un incantevole presepe sommerso e luminoso visibile dal ponte di San Giovanni che viene utilizzato dai curiosi come balcone panoramico.

Presepi sull’acqua centro Italia

Se nel nord sono numerosi non sono meno interessanti i presepi sull’acqua nel Centro Italia: spiritualità, fede e tradizione si fondono in queste bellissime composizioni artigianali alcune delle quali hanno persino abiti in stoffa per rendere l’installazione molto più suggestiva.

Gubbio

In Umbria, oltre ad avere uno degli alberi natalizi più belli d’Italia, si trova uno splendido presepe sull’acqua nel borgo di Gubbio. La magia della natività viene sviluppata arriva proprio dalla presenza delle statue a grandezza naturale e con vestiti in tessuto posizionate sulle sponde del fiume. Il Presepe resta visibile dall’8 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Rivodutri

Tra i presepi più belli sull’acqua c’è la scena della Natività di Rivodutri nella provincia di Rieti. Rientra tra i presepi più belli della regione Lazio ed è da ben 25 anni che questa installazione con statue alte circa un metro e mezzo vengono adagiate sul fondo della sorgente di Santa Susanna prima di essere illuminate a dovere.

Ad occuparsi della realizzazione e dell’installazione in uno dei borghi più belli d’Italia a Natale è la Pro Loco in collaborazione con il club dei sommozzatori locali di Rieti con l’obiettivo di portare luce alle famiglie che stanno vivendo difficoltà, ai malati e ai bambini. Fili oro sovrastano la Natività aggiungendo poi alcune luci tricolore per omaggio alla bandiera italiana, ricordando con orgoglio l’unione e il patriottismo.

Presepi sull’acqua sud Italia

La tradizione religiosa al Sud è forte e tra i tantissimi addobbi e i centri vestiti a festa non possono mancare i presepi sull’acqua da visitare assolutamente durante il periodo fino all’Epifania per chi si trova nelle zone.

Polignano a Mare

Non è proprio un presepe sull’acqua ma sommerso: a Polignano a Mare torna come ogni anno il presepe subacqueo allestito con il supporto del frate Raffaele Melacarne che, prima di diventare padre, è sempre stato un patito di immersioni. L’idea originale viene portata avanti da ormai 13 anni ed è un’attrazione da non perdere.

Santa Maria di Leuca

In prossimità delle grotte di Santa Maria di Leuca in Puglia è possibile vedere il primo presepe galleggiante d’Italia illuminato anche di notte. L’installazione è  visibile dal Belvedere di punta Ristola oppure attraverso un’escursione in barca; il modo migliore per visitarlo è proprio affidarsi a professionisti che conducono i turisti tramite collegamenti sicuri in prossimità dell’opera.

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I presepi più belli d’Italia: quali sono e quando vederli

L’Italia è la patria del Presepe, uno storico simbolo natalizio, in grado di unire fede, tradizione ed arte. Ogni regione italiana offre ai visitatori diverse interpretazioni di questa arte, uniche e suggestive, in rappresentazione della Natività. Queste creazioni sono spesso intrecciate alle tradizioni storiche e la cultura del territorio. Ecco una lista di quelli che possono essere considerati fra i migliori presepi d’Italia, con le loro caratteristiche principali, la storia che li contraddistingue e come visitarli.

Il presepe napoletano di San Gregorio Armeno

Napoli, si sa, è una città vibrante e vivace, con le sue vie che riescono a trasmettere energia pure a tutti i visitatori. Nel magnifico centro storico cittadino si trova una stretta via in grado di far vivere ai passanti un’atmosfera magica ed unica. Si tratta di via San Gregorio Armeno, conosciuta anche come la strada dei maestri presepisti, dove sono presenti numerose botteghe artigianali che offrono statuine uniche, che spaziando dai personaggi della Natività a rappresentazioni ironiche e moderne di personaggi pubblici, come attori e sportivi. Sono tutte statuine in terracotta, dipinte a mano e con vestiti con abiti in stoffa cuciti a mano.

Il presepe napoletano è famoso in tutto il mondo per la sue ricchezza di dettagli, tra scende di vita quotidiana ed ambientazioni realistiche, con un’attenzione maniacale verso i particolari, che trasformano queste opere in vere e proprie opere d’arte.

È possibile visitare le botteghe in via San Gregorio Armeno tutto l’anno, ma passeggiare qui durante il periodo natalizio è qualcosa di indimenticabile. Inoltre, durante questo periodo dell’anno, la viabilità risulta difficoltosa a causa del notevole afflusso di visitatori e proprio per questo motivo sono state istituite delle giornate a senso unico pedonale: da Venerdì 29 Novembre a Domenica 1 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Venerdì 6 a Domenica 8 Dicembre, 2024 dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Venerdì 13 a Domenica 15 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00, da Giovedì 19 a Lunedì 23 Dicembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 20:00 e Martedì 24 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 14:00.

L’antico presepe vivente di Greccio

Greccio si trova nel cuore della regione Lazio: un bellissimo borgo medievale immerso tra le colline verdi della Valle Reatina. Questo piccolo angolo italiano viene conosciuto anche come la “Betlemme Francescana”. Qui a Greccio, infatti, San Francesco d’Assisi diede vita al primo presepe vivente della storia, una tradizione che viene portata avanti nei secoli e che pian piano si è diffusa in tutto il mondo.

Questa antica tradizione viene portata tutt’oggi avanti dalla popolazione locale, con una spettacolare rievocazione storica, in grado di coinvolgere tutta la comunità. Oltre al presepe vivente è possibile visitare anche il Santuario di Greccio, incastonato nella roccia, luogo dove, secondo la leggenda, il Santo diede vita al primo presepe. È anche possibile visitare il Museo Internazionale del Presepio, a Greccio, dal 30 Novembre 2024 al 6 Gennaio 2025, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 18.30, al costo di 3€ per il biglietto intero e 2€ per il ridotto.

La rievocazione storica si terrà a nei giorni 7,8,14,15,21,22,26,27,28 e 29 Dicembre 2024 alle ore 17.20 e 18.20, il 24 Dicembre alle 23.00 (singolo spettacolo) ed i giorni 1,4,5 e 6 Gennaio 2025 alle ore 17.20 e 18.20.

Custonaci ed il presepe vivente nella grotta di Mangiapane

In Sicilia, nel piccolo borgo di Custonaci, in provincia di Trapani, si trova la grotta di Mangiapane. Si tratta di una grotta storica, che ogni anno, nel periodo dell’Avvento, diventa lo scenario perfetto per un presepe vivente unico, in grado di unire fede e tradizione storica locale. Infatti, per la quarantesima edizione, questa rievocazione storica prende vita, grazie anche ad oltre ottanta figuranti ed artigiani del luogo, in costume d’epoca, tra case rurali e stalle realizzate tra l’Ottocento ed il Novecento.

Questa rappresentazione storica della Natività è in grado di attrarre migliaia di turisti nella regione, tanto che, nel 2006, il Presepe vivente di Custonaci è stato riconosciuto come fra i Beni immateriali della Regione Sicilia. Inoltre, per gli appassionati di fotografia, in occasione di questo evento viene organizzato il concorso fotografico “Grotta d’Oro”, che premia, appunto, gli scatti migliori che hanno come oggetto questa magnifica rievocazione storica.

È possibile assistere a questa rappresentazione dal 24 al 29 Dicembre 2024 e dal 4 al 6 Gennaio 2025, previo acquisto di un biglietto d’ingresso al costo di 12€ per gli adulti e di 6€ per i bambini dai 4 ai 10 anni, e dalle 16.00 in poi, ogni mezz’ora, fino alle 20.00.

Grotta di Mangiapane dove si svolge il presepe di Custonaci, uno dei migliori presepi d'Italia

Fonte: iStock

Grotta Mangiapane, dove si svolge il Presepe vivente di Custonaci

Il presepe nei Sassi di Matera

I Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono da diversi anni utilizzati come ambientazione perfetta per un presepe vivente. Queste antiche grotte in tufo si trasformano in una scenografia unica ed indimenticabile, che rievoca la Betlemme di duemila anni fa, per un luogo scelto numerose volte dal grande cinema, consacrando la città come la “Gerusalemme del Sud Italia”.

Questo famoso presepe, dal titolo “Il presepe d’Italia: luce sul futuro” ha raggiunto la sua quattordicesima edizione e si snoda per un percorso di circa un chilometro e mezzo, attraverso queste suggestive grotte ed il Sasso Caveoso, con oltre 200 rievocatori storici di tutta Italia che danno vita ad uno spettacolo unico ed indimenticabile, con scene di vita quotidiana dell’antichità e con l’evento centrale della Natività.

È possibile assistere a questa fantastica rappresentazione storica nel mese di Dicembre 2024 nei giorni 7,8,14,15,21,22,28 e 29 ed il 4 e 5 Gennaio 2025 acquistando il biglietto intero al costo di 12€. Sono disponibili anche biglietti ridotti al prezzo di 5€, per i ragazzi dai 6 ai 10 anni, e gratuito per gli under 5.

A Matera, dove ogni anno accorrono migliaia di turisti da tutto il mondo, è possibile visitare anche numerose serie di mostre di presepi artistici all’interno di antiche chiese.

Gubbio ed il Presepe più grande del mondo

Incastonata tra le colline umbre si trova anche il bellissimo borgo di Gubbio, cittadina non solo famosa per il suoi gigantesco albero di Natale, ma anche per il suo straordinario Presepe diffuso, che trasforma il centro storico in un’enorme rappresentazione della Natività. Precisamente, nel quartiere di San Martino, fra le vie medievali del centro di Gubbio, si trova il Presepe più grande del mondo, a grandezza naturale. Questi personaggi, calati nelle scene di vita quotidiana dell’epoca, sembrano quasi vivere insieme agli abitanti del borgo e ogni anno attirano numerosi turisti. Come da tradizione, il Presepe viene inaugurato l’8 Dicembre e sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 6 Gennaio 2025.

Inoltre, a completare questa bellissima cornice natalizia, ci pensa anche l’Albero di Natale più grande al mondo: un’installazione luminosa che da ormai oltre quarant’anni illumina il vicino Monte Ingino grazie a numerosi volontari che colorano il paesaggio con illuminando oggetti di vario tipo.

Ognuno di questi presepi racconta una storia unica ed è in grado di intrecciare tradizioni locali, arte e fede. Tutti i visitatori potranno vivere emozioni uniche, scoprendo alcuni tra i migliori presepi d’Italia.

Statue a grandezza naturale del Presepe di Gubbio, fra i migliori presepi d'Italia

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Statue a grandezza naturale del Presepe diffuso di Gubbio
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Il murale di Maradona è una delle attrazioni turistiche più visitate in Italia

Nel dedalo delle strade dei Quartieri Spagnoli, in via Emanuele de Deo, sorge uno dei luoghi più emblematici di Napoli: il murale dedicato a Diego Armando Maradona. Realizzato nel 1990 dall’artista locale Mauro Filardi, l’iconica opera di street art rappresenta un omaggio al campione argentino e un simbolo di appartenenza, vittoria e riscatto per la città. Voluto da un capo ultras per celebrare il secondo scudetto vinto dal Napoli, segna l’inizio di un legame indissolubile tra la squadra e il suo numero 10.

Il boom di visitatori: una piazzetta che diventa un santuario

Dopo la morte di Maradona nel 2020, l’angolo di strada sottostante al murale si è trasformato in un vero e proprio luogo di pellegrinaggio. La piazzetta, ormai un santuario a cielo aperto, è ricoperta di cimeli, sciarpe, lettere e candele lasciate dai tifosi e dai visitatori di tutto il mondo. Secondo le stime delle agenzie di viaggio locali, nel 2023 il murale è stato visitato da sei milioni di persone, un dato impressionante che lo posiziona tra le attrazioni più popolari d’Italia, preceduto solo dal Colosseo e seguito dagli Scavi di Pompei.

Un’affluenza che ha avuto un impatto significativo sull’economia del quartiere. Tra il 2021 e il 2023, le attività commerciali nel raggio di un chilometro quadrato sono cresciute del 6,5%, come riportano i dati di Unioncamere/Infocamere. Botteghe artigiane, bar e negozi dedicati al merchandising di Maradona fioriscono attorno a un simile “magnete culturale”, a testimonianza del potere trasformativo dell’arte e dello sport.

Una storia di restauri e memorie

Il murale originale del 1990 è stato sottoposto a due restauri nel corso degli anni, uno nel 2016 e uno nel 2017. Quest’ultimo intervento ha riportato in vita i colori e i dettagli del volto di Maradona, così che l’opera rimanesse intatta nonostante l’inesorabile scorrere del tempo. Oggi, il murale rappresenta un punto di riferimento non soltanto per i tifosi, ma anche per gli appassionati di street art, che lo vedono come un emblema di dialogo tra cultura popolare e identità urbana.

Maradona e Napoli: un amore eterno

Diego Armando Maradona, oltre a essere un importante calciatore, è stato un mito vivente per la città di Napoli. Arrivato nel 1984, l’argentino portò il Napoli a vincere due scudetti (1987 e 1990), una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa UEFA. Ma il suo contributo andava oltre i numeri: incarnava il sogno di rivalsa di una città spesso poco compresa. Per i napoletani, Maradona era un eroe che sfidava il potere, il simbolo di una Napoli che finalmente si prendeva la sua rivincita.

Tra street art e spiritualità

Visitare il murale di Maradona oggi significa immergersi in un’esperienza che unisce il sacro al profano. È un’opera d’arte che si è evoluta in un luogo di culto, capace di attrarre turisti e tifosi a livello internazionale. Più che un semplice tributo a un campione, il murale è una testimonianza tangibile dell’impatto che un uomo può avere su una comunità, tanto da trasformare un quartiere in una meta di pellegrinaggio globale.

Napoli, con il vibrante quartiere e l’amore per Diego, continua a celebrare il suo “D10S” e a mantenere viva la leggenda di Maradona nei vicoli e nei cuori di chiunque si trovi a passare da queste parti.

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Ora puoi visitare, eccezionalmente, bunker antiaerei della Seconda Guerra Mondiale

Dal 30 novembre al 14 dicembre 2024 si può fare un viaggio nel tempo e visitare alcuni bunker antiaerei della Seconda Guerra Mondiale in provincia di Milano e di Brescia. L’iniziativa si chiama Progetto Bunker 1944 e propone ai visitatori delle visite guidate in alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per ricordare e valorizzare un periodo storico che ha segnato profondamente il nostro paese. Questi tour guidati promettono forti emozioni anche per rendere più consapevoli le persone che non hanno vissuto quel conflitto in prima persona, ma vogliono comprendere il significato della guerra e la mancata libertà. Una forma di turismo didattico ed emotivo che non tutti sentono di poter affrontare, ma sicuramente anche un modo per conoscere e arricchire il proprio bagaglio culturale per interpretare il presente e il futuro con una mente più consapevole.

Perché riaprono i bunker

“Riapriamo i bunker – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto Bunker 1944 e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda – perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura, l’ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle tenebre per riportare alla luce l’importanza della conoscenza e della cultura che sono una delle cure più potenti contro l’odio, la malignità e l’ignoranza“.

Il progetto Bunker 1944 prova a ricostruire un pezzo di storia e visitando i rifugi scelti la gente può consultare materiale dell’epoca, vedere fotografie e oggetti per rivivere l’esperienza drammatica dei bombardamenti. Tornare a quei giorni difficili per un’intera popolazione potrebbe essere un modo per sensibilizzare la società moderna e farla lavorare per sostenere fortemente la pace. Suggestioni sonore e visive possono influenzare i partecipanti a questa iniziativa resa possibile da T-essere con la collaborazione dell’associazione Museo della Melara, Bunker Dalmine, EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Parco Nord Milano, Città di Dalmine, Comune di Ponte san Pietro.

Bunker Ponte San Pietro

Fonte: Ufficio stampa

Bunker Ponte San Pietro

Quali bunker si possono visitare

I bunker che riapriranno al pubblico in questa occasione sono quelli costruiti vicino alle fabbriche all’inizio degli anni ’40 del secolo scorso per proteggere i lavoratori dai bombardamenti degli Alleati. In particolare i rifugi nei pressi dell’industria Breda di Milano, Breda Meccanica Bresciana e le acciaierie Dalmine sono i luoghi che i visitatori potranno esplorare e vivere. I bunker di Ponte San Pietro sono stati costruiti per il ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano, uno degli obiettivi militari sensibili durante la guerra nel 1944.

Bunker di Sesto San Giovanni – Milano

Nel Parco Nord di Milano ci sono i bunker Breda costruiti in cemento armato nel 1942. Sono rifugi antiaerei della V Sezione Aeronautica della Breda che rappresentano un patrimonio prezioso per far riflettere sul passato e sulla storia nazionale. Il visitatore può prendere parte a un percorso simbolico ed evocativo immergendosi in un’avventura coinvolgente dal punto di vista emotivo in cui si alternano ricordi, immagini di distruzione e dolore. Nel primo corridoio si può contemplare anche l’opera di arte collettiva della serie Bombe a uncinetto di Laura Morelli.

Bunker Dalmine – Bergamo

Il bunker Dalmine, nei pressi di Bergamo, più precisamente nel quartiere Garbagni, sarà aperto al pubblico per questa iniziativa. Nel 1939 questo territorio fu diviso in “settori di esodo” con trincee e ricoveri per le persone coinvolti in prima linea e la commissione per la difesa antiaerea progettò opere di protezione. Nel 1943 fu costruito questo rifugio vicino a una grande acciaieria che poteva contenere 500 persone e vi si accede con una doppia entrata costituita da pozzi con scale a chiocciola. Ci sono gallerie profonde 20 metri e pareti spesse 50 cm in calcestruzzo non armato rivestite internamente con mattoni forati e intonacati con malta di cemento per creare una intercapedine isolante per contrastare l’umidità e le infiltrazioni di acqua.

Bunker Ponte San Pietro – Bergamo

In provincia di Bergamo, presso il ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano si trova il bunker Ponte San Pietro che è stato un obiettivo di bombardamenti tra il 1944 e 1945. Il Comune nel 1942 ha costruito alcune strutture per proteggere la popolazione nella città e ai rifugi si poteva accedere da piazza della Libertà e via Moioli. Questo rifugio prevede due gallerie lunghe 60 metri con muri robusti antisoffio e sono presenti anche servizi igienici. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale questo fu usato per due anni come magazzino della Cooperativa Legler.

Bunker di Brescia

Il bunker ricovero Breda Meccanica Bresciana fu costruito negli anni ’40 per un piano di protezione antiaerea nazionale. Questi rifugi dovevano accogliere le maestranze in caso di bombardamenti, ma una parte di questi lunga 70 metri è stata restaurata nel 2o15 e messa in sicurezza. Fotografie e oggetti d’epoca contribuiscono a mantenere intatta la storia e l’atmosfera di quel luogo custode di un periodo storico drammatico e segnato dalla violenza e dalla paura.

Info utili

Per tutte le informazioni utili sul progetto Bunker 1944 si può visitare il sito ufficiale o mandare un’email a info@bunker1944.it Le visite sono previste dal 30 novembre, alcune con ingresso gratuito, altre a pagamento con un biglietto che va dagli 8 ai 10 euro a persona. Il bunker Breda a Sesto San Giovanni è aperto il 30 novembre e l’1 dicembre per una visita di un’ora e mezza al costo di 10 euro o 5 euro per persone fino ai 18 anni; il bunker Dalmine è aperto il 7 dicembre per una visita di un’ora circa al costo di 8 euro a persona o gratis fino ai 14 anni; il bunker di Ponte San Pietro è aperto al pubblico l’8 dicembre per un percorso di un’ora e il costo di 8 euro a persona o gratis fino ami 16 anni; il bunker di Brescia è infine aperto il 14 dicembre per la visita di un’ora con ingresso omaggio per tutti e inclusa nel biglietto la tappa al Museo Breda.

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Natale nei Beni del FAI, i luoghi da visitare

Dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 è in programma il Natale nei beni del FAI che prevede tante iniziative per tutta la famiglia per immergersi nell’atmosfera natalizia, visitando luoghi culturali e paesaggistici unici e suggestivi. Un’occasione speciale per ammirare i Beni del FAI in tutta Italia addobbati a festa e trascorrere del tempo libero di qualità, grazie a numerose attività e iniziative che coinvolgono grandi e piccoli.

Visite a castelli, parchi storici, abbazie, ville e palazzi signorili saranno possibili, oltre a degustazioni di specialità locali e spettacoli come concerti e manifestazioni tradizionali. Inoltre sarà possibile partecipare a interessanti laboratori creativi e passeggiare tra i mercatini artigianali e presepi artistici.

Il programma del Natale 2024 nei Beni del FAI

Il Natale 2024 nei Beni del FAI prevede un ricco di programma di oltre 40 eventi in 22 Beni FAI, dal Trentino alla Sicilia. In ogni regione sono previsti appuntamenti culturali e spettacoli, nonché degustazioni e mostre interessanti che possono interessare un pubblico di varie età e gusti. Di seguito ne abbiamo selezionati alcuni tra i più originali e intriganti.

Natale al Castello di Avio

A Sabbionaria d’Avio, in Trentino Alto Adige, c’è il Natale al Castello di Avio con un mercatino allestito all’interno delle mura medievali per quattro weekend consecutivi. Oltre 30 espositori dal Trentino meridionale, dall’Alto Veronese e dalla zona dei Colli Euganei, accoglieranno i visitatori con prodotti tipici come birre artigianali, sidro, salumi, formaggi, dolci, oggetti in legno e cera, gioielli e complementi di arredo. Inoltre sono previsti spettacoli, concerti corali e attività per i più piccoli oltre a visite guidate per apprezzare le bellezze artistiche e storiche del territorio.

La cerimonia del tè a Venezia

Il 6,14, 20 e 27 dicembre nel pomeriggio al negozio Olivetti in piazza San Marco a Venezia è prevista una visita guidata speciale per scoprire il legame tra l’architetto Carlo Scarpa che lo ha progettato e la cultura giapponese. Al termine del tour i visitatori potranno prendere parte a una tradizionale cerimonia del tè con il maestro Senyo Machida che racconterà storie e segreti del luogo affascinante e risponderà alle eventuali domande dei visitatori. Si possono ammirare nel negozio Olivetti molti riferimenti al Giappone come oggetti in legno e dettagli costruttivi propri della casa tradizionale del paese orientale.

Visite guidate alla Palazzina Appiani di Milano

L’8 dicembre alle 15 e il 15 dicembre alle 14.30 la Palazzina Appiani di Milano apre le porte al pubblico, permettendo di scoprire la sua storia immersi nel verde di Parco Sempione. Il Salone d’onore decorato con marmi, cristalli e un fregio dipinto dal pittore neoclassico Andrea Appiani, accoglierà i visitatori che potranno ascoltare storie e curiosità su Casa Macchi, gustando alcuni prodotti della tradizione lombarda. Questo luogo prezioso è stato affidato al FAI nel 2015 e a Natale prevede questo evento da non perdere.

Beni del Fai

Fonte: Ufficio stampa

Bene del FAI

La Notte dei Presepi a Villa del Balbianello

Il 30 novembre e il 7 dicembre, dalle 17 alle 20.30 è in programma l’evento Aspettando il Natale: La notte dei Presepi a Villa del Balbianello a Tramezzina, in provincia di Como. Questa dimora elegante del XVIII secolo da cui si possono ammirare scenari incantati del Lario, ospita un’esposizione di manufatti realizzati dall’Associazione Italiana Amici del Presepe, in mostra fino al 6 gennaio 2025.

Nelle due serate previste i visitatori potranno visitare la Loggia Durini, il Museo delle Spedizioni e la Stanza dell’Arte Primaria, oltre alla Loggia Segrè dove si potranno ammirare due scene della tradizione presepiale italiana: l’Adorazione dei Magi e la Gloria degli Angeli. In accompagnamento a queste iniziative ci sarà musica dal vivo natalizia e panettone con vin brulè da gustare.

Monastero di Torba

L’evento Storie intorno a noi a Giornate Olona, in provincia di Varese, è previsto il 30 novembre a partire dalle 14.30. Un interessante percorso per tutta la famiglia a cura di Archeologistics che si snoderà tra la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio e il Monastero di Torba. Quest’ultimo è un complesso monumentale longobardo immerso nella natura, circondato da una torre con interni affrescati imponente. I visitatori potranno scoprire il racconto degli affreschi della piccola chiesa e poi vedere il Monastero al suo interno con la possibilità di fare merenda al ristoro del Bene.

Il 1° dicembre si può partecipare al Laboratorio artistico per adulti a numero chiuso condotto da Maura Milani, per realizzare la ghirlanda natalizia tradizionale, mentre il 7 dicembre alle 14.30 c’è una visita guidata speciale tra Castelseprio e Torba della durata di due ore e mezza. Chi preferisce non camminare può invece seguire il Laboratorio di Ceramica alla stessa ora realizzando un progetto in argilla semplice. Infine l’8 dicembre c’è la possibilità di visitare il Monastero di Torba che custodisce oltre 1500 anni di storia con un percorso guidato e una degustazione di panettone artigianale alla fine.

Orto sul colle dell’Infinito

A Recanati, celebre paese natale di Giacomo Leopardi, l’8 dicembre alle 11 è previsto l’evento Natale all’Orto – Erborista per un giorno con un laboratorio per adulti con Antonio Greco sul colle dove il poeta ambientò la sua famosa poesia L’Infinito. I partecipanti potranno realizzare un liquore estemporaneo in circa un’ora e mezza per poi visitare il Bene del FAI dell’orto alla scoperta di piante officinali tra aneddoti storici e curiosità botaniche.

Alla fine del percorso attraverso il Monastero di Santo Stefano avrà luogo un laboratorio multisensoriale per preparare il liquore che si potrà poi portare a casa, e si conosceranno alcune soluzioni idroalcoliche di piante singole con le rispettive proprietà. Il 22 dicembre poi è previsto un laboratorio natalizio per bambini dai 6 ai 12 anni di tre ore per realizzare uno spettacolo teatrale di carta con Manuela Santini, illustratrice e attrice. E infine il 5 gennaio sempre all’orto sul colle dell’infinito alle 18 si potrà assistere a un concerto speciale che unirà brani gospel e canti della tradizione natalizia a cura del gruppo Spartiti di Versi.

Natale tra i sassi di Matera

Il 7 e 28 dicembre si parte da Casa Noha alle 11.30 per l’evento I Simboli del Natale tra i Sassi di Matera. Una suggestiva passeggiata tra i Sassi di questo luogo magico è come ammirare un presepe naturale per vivere il Natale da tradizione. Un racconto tra affreschi, architetture rupestri e presepi artistici rinascimentali regalerà un’esperienza emozionante.

Il 29 dicembre e il 2 gennaio invece si potrà partire dalla stazione FAI di Villalongo alle 10,30 per un percorso trekking dolce che permetterà di immergersi nel territorio del Parco della Murgia Materana tra musei a cielo aperto, antiche cave di calcarenite e architetture religiose scavate nella roccia. Si passa anche nel Parco Scultura la Palomba, la città moderna di Villalongo fino al presepe illuminato di Madonna delle Vergini da cui si potrà anche godere di un panorama sui Sassi di Matera.

Divertimento per grandi e piccoli

La musica sarà protagonista del Natale 2024 nei Beni del FAI con concerti con degustazione, brani gospel, canti natalizi, canti rituali previsti da Perugia a Recanati, dall’Abbazia di Santa Maria di Cerrate alle Saline Conti Vecchi ad Assemini. Le usanze del Natale poi si potranno vivere al Castello di Masino a Caravino, in provincia di Torino, al Castello della Manta a Manta, a Casa Carbone a Lavagna in provincia di Genova e a Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno.

Non mancheranno i presepi, da quello contadino nella Valle dei Templi di Agrigento alla Natività firmata da Maria Lai alle Saline Conti Vecchi, o il presepe napoletano a Villa della Porta Bozzolo e quello in cartapesta di fine XIX secolo all’Abbazia di Cerrate. Inoltre gli amanti dello shopping potranno passeggiare tra i numerosi mercatini di Natale in programma con libri, prodotti gastronomici con materie prime come marmellate di agrumi, olio extravergine, sale integrale e oggetti esclusivi artigianali che gli iscritti FAI potranno acquistare con il 10% di sconto. Il calendario completo del Natale 2024 nei Beni per il FAI è consultabile sul sito ufficiale http://www.aspettailnataleconilfai.it

 

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Sagre ed eventi del weekend del 30 novembre e 1 dicembre 2024

Dal 30 novembre all’1 dicembre avranno luogo varie sagre ed eventi in tutta Italia. In programma diversi appuntamenti da nord a sud che celebrano il vino e le specialità gastronomiche di varie regioni unendo l’intrattenimento e la cultura con la cucina e la tradizione. In questo articolo abbiamo selezionato alcune iniziative previste per questo weekend tra cui scegliere in base alle proprie passioni e gusti.

Sagra della Polenta – Proceno

Dal 23 novembre all’1 dicembre 2024 a Proceno, in provincia di Viterbo, si può gustare la polenta in occasione della 7° edizione della sagra dedicata a questo alimento molto amato in tutta Italia. Un evento che unisce cibo, sport e intrattenimento per un weekend di festa che prevede un programma molto ricco di attività e degustazioni. Vista la cornice culturalmente preziosa si può approfittare anche per visitare il palazzo Sforza che oggi è la dimora della regione Lazio con stanze affrescate e il museo della civiltà contadina che permette di saperne di più sulle tradizioni locali. Per il 30 novembre è prevista in particolare una cena a partire dalle 19.30 con musica rock dal vivo della band Scirockati. Il 1° dicembre invece alle 9 di mattina si può visitare il palazzo Sforza e godersi una passeggiata tra le suggestive valli tosco-laziali per poi pranzare alle 12.30 accompagnati dal folklore del gruppo La mezza Befana con canti e balli popolari.

Festa dell’Olio Montisolano

Dal 23 al 30 novembre 2024 a Monte Isola, Siviano, si svolge la Festa dell’olio montisolano che prevede un ricco programma con degli stand che si possono visitare dalle 14 in Piazza del Comune, mentre alle 16 di pomeriggio è prevista una tavola rotonda dal titolo “L’olio e il suo futuro” nella Sala Consiliare del Municipio. A seguire saranno premiati i primi tre classificati della sfida dell’olio e alcuni alunni della scuola primaria che parteciperanno alle varie attività in occasione della Giornata dell’Uliveto. Si può ovviamente degustare l’olio di oliva locale con menù a tema nei ristoranti della zona che aderiscono all’iniziativa.

Orte in Cantina  – Orte

Dal 24 novembre all’1 dicembre il vino diventa protagonista a Orte per l’evento Orte in Cantina 2024 che prevede un percorso enogastronomico per tappe organizzato dall’Associazione The Grove in collaborazione con la Pro Loco Orte e il Comune di Orte. Il territorio viene celebrato attraverso il gusto di vino e cibo per un connubio ideale che esplora la cultura locale.

Fin dalla prima edizione nel 2007, Orte in Cantina è un evento molto seguito della Tuscia che ogni anno richiama molti visitatori e appassionati offrendo un’esperienza socio-culturale, oltre che enogastronomica. Si attraversa il centro storico per poi visitare le suggestive cantine del borgo fino a raggiungere la piazza centrale, Piazza della Libertà, dove si possono mangiare caldarroste e sorseggiare vin brulè. Musica live accompagna l’evento in tutte le date, insieme a bancarelle con prodotti tipici e visite culturali a musei, chiese e palazzi di pregio.

Panettone

Fonte: iStock

Concorso del Panettone

Una Mole di Panettoni

A Torino l’Hotel Principi di Piemonte celebra il panettone con due giorni di festa, dal 29 novembre all’1 dicembre 2024. Alcuni dei migliori pasticceri italiani si ritrovano nella città piemontese per proporre ai visitatori alcuni gustosi panettoni fatti con lievito madre senza conservanti e additivi chimici. Il programma del concorso prevede tre premi: Miglior Panettone Tradizionale scuola milanese, Miglior Panettone Tradizionale scuola piemontese e Miglior panettone Creativo. Chi vuole partecipare potrà assaggiare le creazioni al prezzo di 32 euro al kg e prendere parte a interessanti masterclass sull’argomento.

Artigiano in Fiera

A Milano dal 30 novembre all’8 dicembre si svolge Artigiano in Fiera con un’edizione coinvolgente e ricca di attività e stand. Oltre 2800 espositori da 90 paesi per un viaggio internazionale tra piatti tipici, sapori e odori svariati. Anche 28 ristoranti e 19 luoghi del gusto partecipano insieme ai produttori artigianali per offrire ai visitatori delle vere e proprie esperienze gastronomiche a cui è difficile resistere. L’appuntamento è alla FieraMilano e l’ingresso è gratuito su registrazione.

Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo

Dal 29 novembre all’1 dicembre a Piazza del Duomo a L’Aquila c’è la terza edizione della Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, un evento che celebra il tartufo come patrimonio regionale. Oltre 50 aziende e 18 ristoranti sono presenti in loco per partecipare a questo evento con degustazioni, show cooking, masterclass e spettacoli dal vivo e momenti di approfondimento. L’ingresso è gratuito.

Spumanti dell’Etna

A Catania torna Spumanti dell’Etna, una rassegna dedicata alle bollicine del vulcano più alto d’Europa giunta alla sesta edizione. L’evento celebra le eccellenze tra i produttori di spumante del territorio con un programma ricco di degustazioni, talk show, visite a cantine della zona e cene preparate da chef stellati. Spumanti dell’Etna in Sicilia è organizzata dall’Associazione Spumanti dell’Etna con il sostegno dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura e della Fondazione Italiana Sommelier Bibenda e si conclude al MF Museum & Fashion di Marella Ferrera con show cooking e assaggi vari. Parte del ricavato sarà devoluto a sostegno dell’Associazione Meter, per la lotta contro la pedofilia e gli abusi sui minori.