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Isole segrete del Mediterraneo, per fare vacanze lontane dalla folla

Il Mar Mediterraneo, situato tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale, è puntellato di bellissime isole, alcune molto famose tra i viaggiatori e altre che, per fortuna, sono ancora “segrete”: in totale sono più di 10.000. Certo, non tutte sono abitate e facili da raggiungere, ma la buona notizia è che molte di queste consentono ancora di fare vacanze lontane dalla folla, immersi in un contesto naturale e storico che non ha nulla da invidiare a destinazioni ben più frequentate dai visitatori di tutto il mondo. Per questo motivo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le più belle isole del Mar Mediterraneo ancora poco note ai turisti.

Agistri, Grecia

La prima bellissima isola non troppo conosciuta del Mediterraneo di cui vi vogliamo parlare è Agistri (o Angistri), parte dell’arcipelago Saronico, in Grecia. Va fatta però una doverosa premessa: pur non essendo presa d’assalto come altre mete del Paese, durante i fine settimana estivi sembra riempirsi di turismo, soprattutto locale, poiché la sua superficie è di soli 13 chilometri quadrati e perché si trova a poca distanza da Atene. Nonostante abbia dimensioni contenute, rappresenta tutto quello che si può desiderare quando si arriva in questo magnifico Stato del nostro continente: è piena di casette bianche, ristoranti che servono pesce appena pescato, chiese dalle cupole blu-azzurro e spiagge incantevoli.

Sull’isola è possibile anche soggiornare, soprattutto a Limenaria dove a disposizione ci sono alcuni appartamenti, e presso Skala a Megalochori, situati sulla costa Nord, due villaggi in cui si può trovare anche un po’ di intrattenimento serale (che quando si è in vacanza non fa mai male).

Gökçeada, Turchia

Gökçeada, chiamata anche Imbro o Imbros, è un’isola della Turchia che offre panorami bucolici, pittoreschi villaggi e spiagge di sabbia magnifiche. Più frequentata d’estate che in altri mesi dell’anno, regala una costa lunga 45 chilometri e la possibilità di fare tantissime attività mentre si è completamente circondati dalla natura.

Gökçeada, Turchia

Fonte: iStock

I bellissimi colori di Gökçeada, in Turchia

Tante le cose da vedere, ma tra le più importanti segnaliamo:

  • Kaleköy: antico villaggio che sorge su una collina che digrada sul mare;
  • Kefalos Beach: dove si pratica il windsurf e dal paesaggio davvero particolare perché caratterizzato da una duna che separa il mare da un lago salato molto basso e fangoso.

Iž, Croazia

Il suo nome si compone di due sole lettere, , eppure questa isola della Croazia ha davvero molto da regalare a tutti i suoi visitatori. Parte del pittoresco arcipelago zaratino, è conosciuta da noi italiani anche come isola di Eso e affonda le sue radici nell’epoca preistorica. Si tratta del posto ideale per chi è alla ricerca di una vacanza autentica, al ritmo della tranquillità, ma anche per gli appassionati delle immersioni grazie ai tanti isolotti e scogli che si sviluppano nei suoi dintorni.

L’isola è anche uno spot ottimale per le persone che desiderano godere dei piaceri marini, per via delle presenza di cale e spiagge bagnate da un mare che invita a fare quanti più bagni possibili.

Isole Kerkennah, Tunisia

Altre isole del Mediterraneo da prendere in considerazione per le proprie vacanze, e spesso messe in secondo piano rispetto ad altre ben più famose, sono le Kerkennah, in Tunisia. Le isole principali sono sei, tra cui Gharbi e Chergui, dove potersi rilassare in bellissime spiagge tranquille, conoscere le curiose tradizioni locali e approfondire una ricca storia millenaria.

Fare un viaggio qui è come dedicarsi a una fuga dalla modernità, vivendo una quotidianità scandita dalla pesca e dall’agricoltura. Non mancano feste tradizionali alle quali vale la pena assistere.

Tabarca, Spagna

Meno nota di tante altre isole del Paese ma certamente ricca di cose da fare e vedere è Tabarca, in Spagna, piccolo paradiso terrestre al largo di Alicante. Abitata in inverno da circa una decina di persone, si anima molto in estate grazie ai turisti che la raggiungono per scoprire spiagge e calette bagnate da un mare azzurrissimo e il suo particolare passato piratesco. Tuttavia, spesso si tratta di viaggiatori toccata e fuga.

Tabarca, Spagna

Fonte: iStock

Veduta della particolare Isola di Tabarca

Quando si viene da queste parti vale certamente la pena fare una passeggiata fino al faro che si innalza fiero sulla punta dell’isola, per poi dirigersi al cospetto della chiesa barocca di San Pietro e Paolo e del Museo Cittadino. Calato il tramonto, tutto diventa ancora più magico perché sull’isola stessa rimangono a soggiornare poche persone, che si godono gli ottimi ristoranti con un’indimenticabile vista sul Mar Mediterraneo.

Île du Levant, Francia

Voliamo ora in Francia e più precisamente all’Île du Levant, talvolta anche chiamata Le Levant, che si fa spazio al largo della Costa Azzurra. Parte dell’arcipelago delle Isole di Hyères, è il regno della calma e della serenità al punto da essere la prima zona naturista d’Europa.

A disposizione, inoltre, ci sono numerosi sentieri che aiutano a scoprire flora e fauna, ma anche un’acqua limpida e azzurrissima alla quale è impossibile resistere. Ma non è finita qui: a Le Levant sembra di tornare indietro nel tempo perché sull’isola non ci sono auto e nemmeno lampioni.

Marettimo, Italia

Anche l’Italia conserva isole meno note di altre e che possono essere considerate un segreto ottimamente custodito. Ne è un esempio la splendida Marettimo, la più occidentale delle Egadi, in Sicilia, che incanta tutti per il fatto di essere particolarmente selvaggia e incontaminata. L’impatto dell’uomo, infatti, è quasi al minimo e per questo sfoggia un patrimonio vegetativo e faunistico molto prezioso.

Tra le altre cose, è ricca di sentieri che consentono di poterla esplorare quasi da cima a fondo e di grotte, sia emerse che sommerse, che sono una più bella dell’altra. Impossibile non nominare, per esempio, la Grotta del Tuono o del Presepe, celebre per le sue stalattiti e stalagmiti. Non mancano deliziose baie e calette raggiungibili in barca e spiagge da sogno su cui rilassarsi.

Leros, Grecia

Torniamo di nuovo in Grecia ma questa volta per andare alla volta di Leros, isola del Dodecaneso. Pur essendo dotata di un aeroporto, è meno presa d’assalto di altre isole del Paese, ma nonostante questo sa farsi molto amare per le sue tante valli fertili, colline verdi, scogliere che si specchiano su un mare cristallino, profonde baie, spiagge incontaminate e villaggi pittoreschi.

Da vedere assolutamente:

  • Castello medievale di Pandel: con una splendida vista che rimane impressa nel cuore;
  • Agia Marina: villaggio puntellato di graziose casette tradizionali;
  • Spiaggia di Kokkina: con un mare da cartolina e quasi sempre priva di turisti.

Curzola, Croazia

Curzola, in Croazia, è l’isola in cui sembrerebbe essere venuto al mondo Marco Polo (non vi sono però prove certe), ma anche un vero e proprio tesoro ben conservato del Mediterraneo. Piena di spiagge, baie, insenature e calette che permettono di rilassarsi al massimo e godere di un mare splendido, è anche un angolo del Paese ricco di storia e folklore. Vi basti pensare che da secoli qui si tramanda una curiosa danza delle spade.

Curzola, Croazia

Fonte: iStock

Affascinante veduta aerea di Curzola

Ottima è anche l’enogastronomia, perché in zona si producono interessanti vini bianchi da assaporare mentre si gusta del pesce locale (assolutamente fresco). Tra le tappe da fare per forza mentre si è in vacanza da queste parti segnaliamo:

  • Korcula Città: piena di storia e con un impressionante sistema difensivo che si regge ancora in piedi nonostante il passare del tempo;
  • Baia di Pupnataska Luka: tra le più belle dell’isola e con un mare straordinario, è circondata da una foltissima pineta;
  • Baia di Bačva: non facilissima da raggiungere ma dove poter fare dei bagni davvero indimenticabili.

Embiez, Francia

Infine Embiez, in Francia, l’isola più grande dell’omonimo arcipelago, che è praticamente incontaminata: qui dimora il 90% delle specie naturali del Mediterraneo. Offre anche calette segrete, scogliere, pinete, fiori, viti e regala panorami davvero emozionanti da scoprire a piedi o in bicicletta (soprattutto al tramonto).

Tra le spiagge più suggestive ci sono:

  • Spiaggia dei Tedeschi: tra le più accessibili e accarezzata da acque trasparenti che si rivelano ideali anche per le famiglie con i bambini;
  • Spiaggia di Rix: nascosta tra due scogliere, è particolarmente amata dai canoisti perché complessa da raggiungere a piedi;
  • Spiaggia di Salins: con acque poco profonde ma di un impressionante colore turchese.
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Cosa fare a Elafonissos, l’isola-quasi isola del golfo di Laconia

Ogni isola della Grecia sa regalare emozioni strepitose. Una in particolare, situata nel sud del Peloponneso, grazie alla sua unicità, resta davvero impressa nei ricordi dei suoi visitatori.

È l’isola-quasi isola di Elafonissos: la definiamo così perché, nell’antichità, era una penisola collegata alla terraferma. Il sisma del 365 d.C. fece diventare Elafonissos un’isola a tutti gli effetti, dove la bellezza dell’ambiente marino unito alle caratteristiche tipiche della natura greca formano un connubio perfetto per chi è alla ricerca di tranquillità e paesaggi paradisiaci.

Dove si trova l’isola di Elafonissos

L’isola di Elafonissos, chiamata anche l’isola dei Cervi in riferimento all’etimologia del suo nome (viene da elafi, cervo, e nisi, isola), è una piccola isola della Grecia situata nel Mar Egeo, nella parte più meridionale del Peloponneso. Le sue coste sono lunghe appena 25 chilometri e la superficie non raggiunge i 20 chilometri quadrati.

Elafonissos conta circa 750 abitanti prevalentemente insediati nella parte a nord dove si trovano il centro abitato e il porto. Sulla “Onu Gnaton” (Mascella d’Asino) – nome antico della penisola quando ancora era unita da una lingua di terra alla costa prospicente – è sempre stata riscontrata la presenza dell’uomo che edificò un tempio dedicato alla dea Atena. Per raggiungere l’isola potete prendere i traghetti in partenza dal porto di Neapoli.

Cosa vedere sull’isola di Elafonissos

Spiagge bellissime, città sommerse e grotte suggestive: sono diverse le cose da vedere sull’isola di Elafonissos per un viaggio dal mix perfetto fra relax e scoperta.

La spiaggia più bella dell’isola

Se sono i contrasti cromatici che state cercando, la spiaggia da vedere è quella di Simos, considerata come la spiaggia più bella dell’isola. Situata a sud est nella baia di Frago, vanta un sottile tratto di sabbia che divide due “porzioni” di mare: da un lato Megalos (Grande) Simos – o Sarakiniko – un tratto di sabbia fine lungo 1 km, e dall’altro Mikros (Piccolo) Simos. Tutt’intorno si estendono dune di sabbia che si innalzano fino a 10 metri e, a fare da cornice alle tonalità blu dell’acqua e il beige della sabbia, il verde offerto dalla foresta di cedri. A seconda della posizione del sole, inoltre, avrete anche un’altra tonalità: il rosa delle conchiglie frantumate che colorano la sabbia bianca.

Spiaggia Simos Elafonissos

Fonte: iStock

La paradisiaca spiaggia di Simos

La città sommersa di Pavlopetri

Non solo spiagge di sabbia candida, la Grecia vanta anche infinite bellezze storiche…e non solo in superficie. Se nel porto di Pireo stanno lavorando per aprire un Museo delle Antichità Sommerse, nell’isola di Elafonissos di sommerso potrete vedere una città. Non una qualunque, ma la città sott’acqua più antica del mondo: Pavlopetri.

La scoperta risale al 1967, quando il geologo Nicholas Flemming notò alcune formazioni sommerse insolite al largo della costa. Successivamente, nel 1968, un altro team di archeologi proveniente dall’Università di Nottingham studiò il sito e identificò la città sommersa come la mitica Pavlopetri, oggi Patrimonio UNESCO. Come visitarla? Potete prenotare una visita guidata presso le agenzie locali, così da scoprire il sito senza rischiare di danneggiarlo.

I centri abitati di Elafonissos

Quando avrete bisogno di fare una pausa dalle spiagge o dai vostri momenti di scoperta, potete dedicarvi alla città di Elafonissos, il cui centro abitato è visitabile tranquillamente a piedi. Qui è dove attraccano i traghetti provenienti da Pounta e dove troverete qualche albergo e case vacanza, taverne e bar.

La piccola cittadina presenta la classica architettura di un’isola greca, contraddistinta da case bianche, tetti di tegole rosse e sentieri stretti. Secondo alcune scoperte archeologiche, la città fu abitata fin dai tempi della preistoria, per poi diventare la casa dei coloni provenienti dal Mani.

Qui potrete visitare anche la chiesa di Agios Spiridon, il santo patrono dell’isola, situata su una roccia di fronte al lungomare e collegata al villaggio da un ponte. La chiesa, costruita nel 1858 e ristrutturata nel 1862, è fatta di pietra di Malta e al suo interno custodisce diverse icone.

Imbarcandovi dal porto o via terra, potete raggiungere anche la parte occidentale e la spiaggia Nissia di Panagia che ospita Kato Nissi, il secondo centro abitato di Elafonissos, immerso nella tranquillità. Attraverso una stradina di sabbia si può arrivare alla chiesa di Panagia simbolo della zona: fu costruita nel 1825 sui resti di un’antica chiesa bizantina. Al suo interno sono custoditi affreschi e icone che rivelano il suo trascorso storico.

Chiesa Isola Elafonissos

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La chiesa di Agios Spiridon

Grotte di Kastania

A 20 chilometri da Elafonissos si trova una delle grotte più famose in Europa: le grotte di Kastania. Una volta dentro verrete travolti dalla bellezza delle architetture create da stalattiti e stalagmiti contraddistinte da sfumature intense di colori che plasmano forme straordinarie. Se lasciate andare l’immaginazione, vedrete tante figure umane e animali.

Ed è proprio grazie a degli animali, secondo la leggenda, che furono scoperte le grotte di Kastania: si dice, infatti, che fu un contadino all’inizio del 1900 che, vedendo alcune api entrare nella fessura del terreno nella zona in cui pascolavano le sue pecore, ipotizzò che ci potesse essere acqua sotterranea, aprì la fessura e si ritrovò in una grotta magnifica.

Cosa fare sull’isola di Elafonissos

Cosa fare sull’isola di Elafonissos se non rilassarsi su una delle sue spiagge e provare le tante specialità tipiche in una taverna tipica?

Relax sulle spiagge più belle dell’isola

Oltre alla spiaggia più famosa di Elafonissos, sull’isola ci sono anche altre spiagge ideali per rilassarsi, anche perché meno affollate rispetto all’amatissima Simos. A sudovest del centro abitato di Elafonissos ci sono Kontagoni, ideale per un tuffo al volo a inizio o fine giornata, e Kalogeras.

Sul lato opposto dell’isola c’è la piccola spiaggia di Panaghia, dove l’acqua è trasparente e dove è presente sia una parte attrezzata che una libera. Questa è anche facile da raggiungere con la propria auto perché è presente un comodo parcheggio. Sul lato orientale, sulla strada per Simos, si trova la spiaggia di Lefky, con sabbia bianca e rocce e con un mare dai fondali color smeraldo. Qui non ci sono strutture o luoghi dove ripararsi dall’ombra naturale, quindi consigliamo di portare con voi un ombrellone e di non arrivare troppo tardi perché, di piccole dimensioni, può risultare particolarmente affollata durante l’alta stagione.

Infine, molto suggestivo è anche il litorale della baia di Saracenico che si estende sul lato meridionale dell’isola di Elafonissos. Un tempo la baia è stata un buon approdo del Mediterraneo, mentre le sue coste e le caverne fecero da nascondigli perfetti durante le numerose battaglie navali e nelle incursioni di pirati.

Scoprire l’isola in barca o moto

Ci sono due modi per scoprire l’isola: via mare e via terra. Dal porto di Elafonissos potete noleggiare una barca o un gommone per ammirare i paesaggi dal punto di vista del mare, godendovi un bel tramonto o raggiungendo luoghi non accessibili a piedi o con l’auto.

In alternativa, se volete sentire la brezza del vento sul viso e un piacevole senso di libertà, potete noleggiare una moto. Elafonissos, infatti, grazie alle sue dimensioni contenute, si presta perfettamente a essere esplorata con uno scooter, raggiungendo in autonomia gli angoli più nascosti dell’isola.

Porto di Elafonissos

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Il porto di Elafonissos

Provare le specialità tipiche greche

Siamo a Elafonissos, un’isola dove i pescherecci sono sempre in movimento. Ciò significa che, quando vi sedete al tavolo di una taverna tipica, la prima cosa che dovrete provare è il pesce fresco. Potete assaporarlo preparato in tanti modi diversi, alla griglia, con una pasta o nella classica zuppa greca chiamata kakkavia. Al pesce potete alternare le specialità di carne, come i famosi souvlaki, gli spiedini di carne marinati.

Fare snorkeling e sport acquatici

L’isola di Elafonissos, con le sue acque cristalline e un ecosistema marino diversificato, è la meta perfetta anche per gli amanti dello snorkeling. I più avventurosi, invece, possono praticare sport acquatici come windsurf, kitesurf e SUP. Grazie alle condizioni di vento favorevoli e alle acque calme, l’isola è il luogo ideale per provare queste attività anche se non siete esperti. Sulle spiagge principali troverete diverse attività dove noleggiare le attrezzature o prendere lezioni da istruttori qualificati.

Visitare la laguna di Stroggyli

Se amate la natura e volete provare ad avvistare la fauna locale, dirigetevi nella parte orientale dell’isola dove troverete la laguna di Stroggyli. Si tratta di un’area protetta dalla rete Natura 2000 dell’Unione Europea perché rappresenta un habitat prezioso per numerose specie di uccelli, ben 132. Questo è dipeso dalla sua posizione lungo le rotte migratorie che collegano l’Africa, Creta, Anticitera, Citera e il Peloponneso. A trovare rifugio sull’isola sono fenicotteri, anatre selvatiche o falchi di palude.

Fare una gita di un giorno a Monemvasia

Infine, se avete voglia di arricchire il vostro itinerario con una fuga storica in un luogo unico, potete salire su un’auto o prenotare un tour verso Monemvasia, distante un’ora e venti minuti. Monemvasia significa “unica entrata” e, difatti, l’unica via di accesso al suo castello è costituita da una strada rialzata. Chiamata anche la “Gibilterra dell’est”, la città è stata scavata nella roccia e offre la possibilità di fare un viaggio nel tempo tra i suoi vicoli, le antiche mura e le chiese. Qui ritroverete anche un po’ del nostro Paese perché la città alta ospita le splendide magioni in cui viveva l’aristocrazia veneziana.

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Sanremo 2025, viaggio fra le isole delle canzoni dei The Kolors

Anche quest’anno, come lo scorso 2024, al Festival di Sanremo tra i cantanti “big” in gara (per il terzo anno, per l’esattezza) ritroviamo i The Kolors, una band italiana nata a Napoli nel 2009 (il cui front leader è il giovane cantante in arte Stash), che ha già scritto e performato grandi successi, come le hit dal sapore estivo “Italodisco” o “Un ragazzo e una ragazza”.

La band sembra essere amante dei viaggi, dell’avventura e delle good vibes, l’atmosfera estiva frizzante e leggera che si ritrova, indubbiamente, sulle belle isole mediterranee e non solo: non è solo una sensazione, perché i The Kolors hanno più volte citato apertamente delle isole nei testi delle loro canzoni, persino quest’anno in “Tu con chi fai l’amore”, il brano attualmente in gara a Sanremo. Scopriamo insieme quali sono le isole – e gli altri luoghi – citati dai The Kolors in alcune delle loro canzoni più famose.

Mykonos e Portorico, le isole di “Tu con chi fai l’amore”

Già nel 2018/2019, nella canzone “Come le onde”, Mykonos veniva citata dai The Kolors: “Con te non vado a Mykonos/Lontano dall’oceano ma sono pacifico“. Quest’anno, invece, la bella e soleggiata isola greca, famosa per le sue spiagge di sabbia dorata e il suo mare cristallino, ma soprattutto per la sua vivace vita notturna e per l’offerta di intrattenimento che offre ai viaggiatori più giovani, è protagonista di un’altra barra all’interno del brano in gara al Festival di Sanremo 2025, quando il cantante Stash dice “Mi piaci un minimo/Mi aspetti a Mykonos/In ogni rendezvous/Bugie si dicono“. Che ne pensate, la Grecia è una delle mete preferite della band? Terra di muse, sicuramente la Grecia e le sue isole mediterranee, una più bella dell’altra, sono d’ispirazione agli autori dei testi delle canzoni dei The Kolors.

Mulini a vento, Mykonos

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I famosi mulini a vento di Mykonos

Ma nell’ultimissima canzone in gara in questi giorni a Sanremo 2025, “Tu con chi fai l’amore”, c’è spazio anche per celebrare la bellezza e il calore di un’altra isola, stavolta facendo le valigie verso terre più lontane: stiamo parlando di Portorico, che è protagonista della parte del brano in cui Stash canta “Da Roma A Portorico/Mi sento come l’ultima bottiglia che ho nel frigo/Che non ricordo mai mai mai mai“.

Viejo San Juan, Portorico

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La zona di Viejo San Juan a Portorico

Ma cosa hanno in comune i due luoghi citati nel brano in concorso al Festival di Sanremo 2025, oltre al fatto di essere due isole? Sicuramente, sia Mykonos che Portorico rappresentano luoghi esotici, di fuga, di libertà e di avventura. Mykonos, con la sua fama di isola greca della movida, è associata a un paradiso di vacanze, alle feste estive e a un’atmosfera rilassata, ma anche cosmopolita. Porto Rico, invece, richiama più alla mente un’immagine di esotismo caraibico, con le sue spiagge idilliache, la cultura vibrante e una sensazione di evasione da una realtà più ordinaria.

Questi luoghi possono simboleggiare la ricerca di un posto dove ritrovare se stessi, sfuggire dalle preoccupazioni quotidiane, o vivere un’esperienza emozionante, lontano da tutto, anche dalle delusioni di coppia e d’amore.

Ibiza, un’altra isola “cara” ai The Kolors

Tormentone assoluto del 2023/2024, “Italodisco” ci ha fatto ballare nelle notti d’estate in riva al mare, in coda nel traffico alle sei di sera, sotto la doccia… Insomma, abbiamo davvero ascoltato questo brano dei The Kolors per una stagione intera, tanto che non abbiamo dubbi che tutti si siano accorti che la ispanica isola di Ibiza viene citata nel testo (“Questa non è Ibiza…” vi dice qualcosa?).

Cala d'Hort, Ibiza

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La splendida baia di Cala d’Hort a Ibiza

Anche in questo caso, l’isola di Ibiza nella canzone dei The Kolors vuole evocare l’atmosfera festaiola e il richiamo della vita notturna. L’isola di Ibiza è da sempre sinonimo di musica elettronica, discoteche e feste senza fine. Nel contesto della canzone, il riferimento a Ibiza si inserisce perfettamente nel mood di “Italodisco”, che celebra la spensieratezza, il ritmo e l’energia tipici delle discoteche degli anni ’80 e ’90, un periodo che ha avuto una forte connessione con le culture musicali di tutto il mondo, inclusa quella elettronica che Ibiza ha contribuito a diffondere.

Gli altri luoghi nel mondo citati dai testi dei The Kolors

Non solo Sanremo 2025: sembra evidente, infatti, che i The Kolors, con la loro musica che mescola pop e influenze internazionali, si ispirino molto al mondo dei viaggi e non si risparmino nel citare diversi luoghi e città nei loro testi, evocando nell’immaginario dell’ascoltatore delle immagini ancora più vivide, in relazione a ciò che stanno cantando.

Ad esempio, non solo isole: in altre canzoni, infatti, i The Kolors hanno citato anche diverse città e luoghi nel mondo, evocando atmosfere cosmopolite e suggestioni di viaggio. Questo è infatti il caso di “Los Angeles” (2019), canzone in cui i The Kolors menzionano la città californiana insieme a Milano, creando un parallelo tra due metropoli simbolo di stili di vita diversi, ma altrettanto affascinanti.

Nella canzone “Leoni al sole” (2020), invece, si fa riferimento al famoso stadio di Wimbledon, richiamando l’immagine di una nota località sportiva. “Mal di gola” (2021) include persino la savana, suggerendo all’ascoltatore l’idea di un paesaggio naturale selvaggio e lontano, dove fuggire per ritrovare la propria essenza vitale e riconnettersi al proprio Io. Infine, anche in passato nel testo della canzone “What Happened Last Night” (2017), vengono menzionate l’Italia e Parigi, due luoghi legati all’arte e alla cultura, in un contesto che richiama il fascino europeo. Ogni riferimento geografico aggiunge quindi un ulteriore strato di significato alle canzoni della band italiana The Kolors, trasportando l’ascoltatore in un viaggio emotivo attraverso alcune delle location più famose e amate dai viaggiatori di tutto il mondo.

Infine, la Città Eterna – la nostra Roma – è appunto citata anche nel testo dell’ultima canzone “Tu con chi fai l’amore”, suggerendo sia la base di partenza verso il viaggio a Portorico.

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Le 5 isole del Mar Mediterraneo senza folla da visitare questa estate

Rovine antiche, città leggendarie e tante spiagge baciate dal sole: questo è il fascino del Mar Mediterraneo, insieme al cibo delizioso e all’accoglienza delle persone. Chiunque, in estate, sogna di poter regalarsi una vacanza immerso nelle sue atmosfere. Sfortunatamente, proprio per questo motivo, le sue isole diventano ogni anno sempre più affollate trasformando l’immaginario che abbiamo desiderato durante i lunghi inverni in un piccolo incubo, tra palloni in spiaggia e selfie-stick.

Per fortuna, qualche isola meno affollata esiste ancora, bisogna solo sapere dove puntare il dito sulla mappa. Se non hai una mappa non preoccuparti, ti consigliamo noi le 5 isole del Mar Mediterraneo senza folla da visitare questa estate!

Isola di San Pietro, Sardegna

La Sardegna è sicuramente una delle mete estive più ambite. La maggior parte delle persone, però, conosce soprattutto i luoghi più famosi come la Costa Smeralda, la zona di Alghero o di Pula. Eppure, c’è un’isola nell’isola che ancora pochi conoscono approfonditamente: stiamo parlando di San Pietro, considerata il paradiso per chi ama fare immersioni, snorkeling e pesca sportiva.

L’isola di San Pietro è situata nell’arcipelago del Sulcis e si estende per 51 chilometri quadrati di fitta macchia mediterranea e di aspre scogliere che custodiscono calette nascoste, protette dal vento. L’unico centro abitato, qui, è Carloforte, così chiamato in onore di re Carlo Emanuele III detto ‘Il forte’. Sull’isola di San Pietro potete prenotare un tour in barca o su velieri d’epoca, avventurarvi con un 4X4 o godervi semplicemente le sue spiagge più belle come la Caletta, Punta Nera o Cala Fico.

Sifnos, Grecia

In Grecia ci sono isole perfette anche in inverno, soprattutto per chi preferisce viaggiare in bassa stagione. Chi invece non può o semplicemente vuole godersi le temperature dei mesi estivi, ma allo stesso tempo vuole evitare la folla, può optare per Sifnos. Una volta arrivati in traghetto a Kamáres godetevi la sua atmosfera tranquilla sedendovi in uno dei piccoli bar situati sul lungomare o immergendo subito i vostri piedi nella sabbia.

I giorni successivi potete affittare un motorino e andare alla scoperta dell’isola: la zona nord è quella più selvaggia, mentre quella a sud è la più visitata perché sono presenti diverse cose da vedere, compreso il capoluogo Apollonía. Impossibile parlare di Sifnos senza nominare le sue spiagge: le più belle sono Fasólou, selvaggia e raggiungibile percorrendo un breve sentiero a piedi, e quella presente nella località balneare di Vathý.

Sifnos Grecia

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Il villaggio di Kamares sull’isola di Sifnos al tramonto

Gozo, Malta

Un’alternativa più tranquilla alla sorella maggiore Malta, l’isola mediterranea di Gozo è una meta speciale ricca di antiche rovine, spiagge sabbiose e vivaci ristoranti. Situata a soli 20 minuti di traghetto dalla trafficata costa di Malta, garantisce un’atmosfera fatta di ritmi lenti dove godersi i panorami con calma, soprattutto considerando le sue dimensioni ridotte, circa 14 chilometri di lunghezza. L’isola, infatti, può essere attraversata in auto in circa 20 minuti!

A Gozo lasciatevi conquistare dalle sue scogliere spettacolari, dagli antichi templi e dai villaggi affascinanti intrisi di storia. Nel corso dei secoli, Gozo è stata plasmata da diverse civiltà, tra cui Fenici, Romani e Cavalieri di San Giovanni, ognuna delle quali ha lasciato il proprio segno sul paesaggio e sul patrimonio. Tra le cose da fare non dimenticate la tappa ai templi preistorici di Ġgantija e alla cittadella fortificata di Victoria.

Cabrera, Spagna

Della Spagna tutti conoscono la mondana Ibiza e la cosmopolita Maiorca, per non parlare di Gran Canaria. Eppure sono molte le isole ancora poco note che, all’ombra delle sorelle più famose, passano del tutto inosservate durante la programmazione dei vari itinerari turistici. Una di queste è sicuramente Cabrera, un angolo di paradiso brullo e disabitato, situato nove chilometri a sud di Maiorca.

A parte un castello fatiscente del XIV secolo e un faro lontano (a quattro ore di cammino dal porto), l’impronta umana qui è praticamente inesistente. Ecco perché consigliamo di portare un binocolo e di tenere gli occhi aperti per avvistare la fauna dell’isola, come la berta delle Baleari e la lucertola di Lilford.

Porquerolles, Francia

L‘isola di Porquerolles è quel lembo di terra situato al largo della punta più meridionale della Costa Azzurra. Accoglie i visitatori con ampie spiagge bianche e scogliere calcaree che incorniciano un santuario di querce e pini brulicante di cicale, erbe selvatiche, eucalipti tentacolari e qualche albero di fico. Questa è la più grande delle tre isole di Hyères nel Parco Nazionale di Port-Cros e attrae i visitatori con il suo paesaggio tipicamente provenzale incontaminato.

Il fascino dell’isola risiede anche nel fatto che le auto sono bandite a favore di una beatitudine bucolica e di una scoperta più sostenibile, a piedi o in bici. Se la visitate nel mese di luglio, non perdetevi il Porquerolles Jazz Festival, mentre se siete interessati al suo passato storico consigliamo di fare tappa al Forte di Santa Agatha, il più antico di tutta l’isola.

Porquellores

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Atmosfera tipica provenzale a Porquellores
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6 isole a forma di cuore nel mondo che celebrano l’amore

Avventurose, adrenaliniche, rilassanti e inaspettate: queste sono solo alcune delle esperienze che viviamo quando giriamo il globo in lungo e in largo in compagnia degli amici, della famiglia o solo di noi stessi. Ma quando è la nostra dolce metà ad accompagnarci, allora ecco che il viaggio diventa più romantico, complice anche la destinazione s’intende, soprattutto se questa parla il linguaggio dell’amore.

Al di là del fatto che, infatti, esistono mete che sono conosciute in tutto il mondo per essere patria degli innamorati, come Verona, Venezia e Parigi, ci sono alcune destinazioni davvero sorprenderti – e a volte sconosciute – trasformate nel simbolo dell’amore da Madre Natura in persona. Stiamo parlando delle isole a forma di cuore.

Alcune sono famose, per non dire iconiche, altre sono sconosciute e inaccessibili, ma si possono ammirare dall’alto. E, altre, ancora, sembrano uscite da una fiaba, complice il mare cristallino che le circonda e le bagna. Ma dove si trovano questi capolavori naturali e come si possono raggiungere? Scopriamolo insieme.

Galešnjak, l’Isola dell’Amore in Croazia

Il nostro viaggio di oggi comincia a poche ore di aereo dall’Italia con un’isola che negli anni è diventata proprio il simbolo dell’amore e degli innamorati. Ci troviamo in Croazia, e più precisamente a Galešnjak (in italiano Galesno), un piccolo isolotto dell’arcipelago zaratino con una peculiarità unica che lo contraddistingue: i suoi lineamenti formano un cuore.

L’isola, situata nel Mar Adriatico, canale di Pašman, appare in tutta la sua bellezza a chi la guarda dall’alto. Nonostante infatti le prime notizie di questo lembo di terra risalgano a secoli fa, a quando il cartografo di Napoleone Charles-François Beautemps-Beaupré ne prese nota, fu nel 2009 che divenne conosciuta in tutto il mondo. Un’imprenditore notò la sua forma perfetta visionando Google Earth e lo acquistò, trasformando di fatto l’isola in una proprietà privata. La natura, poi, ha fatto il resto preservando questo gioiello unico nei secoli.

L’isola è completamente disabitata, ma negli anni si è trasformata in una vera e propria attrazione turistica che attira innamorati e curiosi provenienti da tutto il mondo. Visitarla, infatti, è possibile grazie a escursioni private con partenza da Zara o dal villaggio di Turanj che conducono direttamente tra la natura selvaggia dell’isolotto e tra le sue acque cristalline. In alternativa è possibile ammirare Galešnjak prenotando un’escursione in elicottero: la vista è sublime.

Galešnjak, isola in Croazia

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Galešnjak, l’isola a forma di cuore in Croazia

Heart Reef, l’atollo corallino a forma di cuore in Australia

Ci spostiamo dall’altra parte del mondo per scoprire uno dei più incredibili capolavori di Madre natura, un gioiello incantato e straordinario, ma altrettanto fragile e per questo da proteggere. Stiamo parlando dell’Heart Reef, un piccolo atollo corallino che ha la caratteristica forma di cuore.

Una perla al largo delle isole Whitsunday che non ha bisogno di presentazioni poiché, grazie alle tante fotografie diffuse sul web e sui social, la sua fama precede il nome. Il piccolo isolotto di corallo, infatti, è da molti considerato il luogo più romantico della Terra perché, anche se visto dal mare può sembrare un semplice affioramento, dall’alto mostra tutta la sua meraviglia.

Fu proprio grazie a un aviatore, che sorvolava la zona, che Heart Reef fu scoperto nel 1947. Oggi questo luogo iconico della Grande Barriera Corallina continua a essere ammirato dall’alto. Non si possono fare immersioni, né raggiungere la zona via mare, ma è possibile fare escursioni in elicottero o in idrovolante. I voli partono da Hamilton Island, Daydream Island e dalla città costiera di Airlie Beach.

Heart Reef, Grande Barriera Corallina, Australia

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Heart Reef, l’atollo corallino a forma di cuore in Australia

Il cuore di mangrovie che batte in Nuova Caledonia

L’azzurro da una parte, il verde acceso e brillante della natura incontaminata dall’altra: questo è il paradiso terrestre, e parla la lingua dell’amore. Ci troviamo nel nord-ovest della Nuova Caledonia, al cospetto di un insediamento di mangrovie, circondato dalle acque di una laguna, conosciuto da tutti come il Cuore di Voh.

Un capolavoro della natura impressionante che ha lasciato tutti senza fiato e che è stato reso famoso dal fotografo Yann Arthus-Bertrand che ha scelto questo sito per la copertina del suo libro “La Terra vista dal cielo”. E in effetti è dall’altro che questo isolotto vegetale a forma di cuore mostra il suo profilo igliore.

Meta prediletta dei fotografi, ma anche degli innamorati e di tutti gli amanti della natura, il Cuore di Voh è il centro pulsante di un patrimonio naturale ricchissimo che appartiene all’intero territorio. Non si tratta prettamente di un’isola, eppure questo insediamento è una destinazione perfetta per una fuga romantica.

Il sito naturale è aperto e accessibile alle persone ogni giorno dell’anno, per raggiungerlo però è necessario noleggiare una 4×4. È possibile, inoltre, raggiungere Heart of Voh prendendo parte ai numerosi tour privati che partono da Koné. Il modo migliore per esplorare l’area, però, è quello di sorvolarla in elicottero. In alternativa è possibile raggiungere il vicino promontorio con un’escursione, situato a un’altezza di 700 metri sul livello del mare, per godere di una vista unica.

Cuore di Voh, Nuova Calendonia

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Il Cuore di Voh formato da Mangrovie in Nuova Caledonia

Tupai, l’atollo selvaggio e romantico della Polinesia Francese

Tupai entra di diritto nella lista dei luoghi più romantici del mondo e il motivo è presto detto. Questa piccola isola, situata a circa 20 chilometri da Bora Bora, se vista dall’alto restituisce perfettamente la forma di un cuore.

Tutto, su questo lembo di terra, parla d’amore. Lo fanno le spiagge di sabbia bianca e la laguna, che la rendono anche meta perfetta degli amanti della natura, lo fa la sua forma riconoscibile che si staglia nell’oceano e anche la leggenda legata al territorio. Secondo questa, infatti, l’isola è strettamente legata a Pere, la dea polinesiana del fuoco e dell’amore.

Tupai è una meta imprescindibile per chi giunge a Bora Bora e vuole visitare i suoi dintorni paradisiaci, soprattutto per i viaggiatori in coppia che vogliono ricevere la benedizione della dea dell’amore. Sull’isola è possibile fare snorkeling e avvistare i numerosi pesci tropicali, passeggiare sulle spiagge bianche e godersi il relax con vista natura e oceano.

L’atollo è disabitato, ma può essere visitato con un permesso speciale o prendendo parte a una visita guidata ed esclusiva. È raggiungibile in elicottero, in idrovolante e anche in barca.

L'isola di Tupai nella Polinesia Francese

L’isola a forma di cuore immersa nel lago Qiandao, Cina

C’è un’altra isola a forma di cuore sconosciuta ai più che con la sua fitta vegetazione, che cambia in ogni stagione, conquista e incanta. Ci troviamo a un centinaio di chilometri da Hangzhou, in Cina, nel capoluogo della provincia di Zhejiang che riserva sorprese inaspettate a tutti i viaggiatori che giungono fin qui. Spostandosi nei dintorni della città, infatti, è possibile andare alla scoperta di laghi, paesaggi, giardini e templi che da sempre ispirano artisti e incantano persone provenienti da ogni parte del globo.

Ed è in uno di questi laghi che vogliamo portarvi, e più precisamente quello di Qiandao, che regala in ogni stagione una visione romantica e suggestiva: quella di una piccola isola lussureggiante che ha la forma di un cuore.

Si tratta di un minuscolo lembo di terra dove la vegetazione cresce indisturbata, e che regala nei diversi periodi dell’anno visioni che lasciano senza fiato grazie all’alternarsi di fioriture che cambiano i colori dell’isola.

Il lago, di origine artificiale, ospita un panorama mozzafiato che si estende su una superficie di oltre 500 metri quadrati e che ospita più di 1.00 isole di diverse dimensioni. Tra queste anche il piccolo lembo di terra a forma di cuore. Il periodo migliore per visitare l’Island Lake Scenic è quello che va da marzo a novembre, per apprezzare i colori e la magia della vegetazione che cambia e che si manifesta in tutta la sua bellezza.

Un'isola a forma di cuore nel lago Qiandao

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Tra le tante isole che galleggiano sul lago lago Qiandao ce n’è una a forma di cuore

Un cuore italiano nelle acque del Salento

Anche l’Italia ha il suo cuore pulsante, e questo batte proprio nelle acque più amate del BelPaese. Ci troviamo nel Salento, e più precisamente a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, dove su una delle spiagge più belle della zona domina la Torre Chianca. È qui che, alcuni anni fa, il cineoperatore Roberto Leone ha scoperto una piccola isola a forma di cuore durante alcune riprese.

Sorvolando l’isola l’immagine è apparsa nitida come non mai: un lembo di terra dai lineamenti romantici situato a pochissima distanza dalla spiaggia di Torre Chianca. La notizia ha fatto subito il giro del web, e dell’Italia intera, trasformando quella piccola isola nella destinazione più romantica del BelPaese.

L’isola, lasciata al suo stato più selvaggio e primordiale, è raggiungibile facilmente perché situata proprio di fronte alla costa salentina. Sono moltissime le persone che in barca, in gommone o nuotando, partendo dai lidi vicini, la raggiungono per scambiarsi promesse d’amore.

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Le 10 isole più belle del Mediterraneo dove andare questo inverno

L’inverno è un momento magico per le isole del Mediterraneo, che lontano dal trambusto estivo si svelano in tutta la loro autentica bellezza. Con atmosfere più intime, temperature miti e paesaggi spettacolari, queste destinazioni offrono la possibilità di vivere esperienze coinvolgenti, tra escursioni, relax e scoperte culturali. Le spiagge non sono affollate, i tramonti assumono tonalità ancora più suggestive e i villaggi si mostrano nella loro veste più sincera.

Le isole diventano rifugi tranquilli dove assaporare la vita locale, scoprire tradizioni secolari e immergersi in panorami da sogno. Dalle coste dorate della Sardegna alle calette nascoste di Gozo, dai tramonti di Santorini ai sentieri della Corsica, abbiamo selezionato per voi le isole più affascinanti, perfette per una vacanza fuori stagione. Ecco le 10 destinazioni più belle del Mediterraneo scelte da SiViaggia, per un’immersione nella bellezza, nella storia e nella tranquillità di mete straordinarie.

Lipari, il cuore pulsante delle Eolie

Tra le isole italiane, Lipari spicca per il suo fascino unico. La più grande delle Isole Eolie è dominata da un castello antico, affiancato dalla cattedrale e da un museo archeologico che custodisce reperti di epoche diverse, come utensili in ossidiana e maschere teatrali di origine greca. Le vie del centro storico, con i loro negozietti e ristoranti, invitano a passeggiate tranquille e a gustare specialità locali come il pane cunzato e le granite di limone.
Dal Belvedere Quattrocchi si gode di una vista spettacolare su Vulcano e sui faraglioni Pietra Lunga e Pietra Menalda, mentre le spiagge di Papesca e Porticello incantano con un mare dalle stupefacenti tonalità turchesi.

Gozo, un rifugio di tranquillità

A pochi minuti da Malta, Gozo accoglie i visitatori con un’atmosfera rilassata e magnifici paesaggi. Tra le alte scogliere di Sannat, le baie silenziose come Wied il-Għasri e i villaggi immersi nella natura, l’isola è un paradiso di quiete. Da non perdere le antiche saline di Qbajjar e le farmhouse, tipiche case in pietra trasformate in eleganti alloggi immersi nella macchia mediterranea, perfetti per rilassanti soggiorni. La capitale Victoria, con la sua cittadella fortificata, offre un tuffo nella storia e una vista panoramica sull’intera isola, mentre la cucina gozitana, ricca di sapori genuini, rende il soggiorno ancora più memorabile.

Hvar, la regina della Dalmazia

Conosciuta come la “Regina delle isole dalmate”, Hvar offre un mix perfetto di bellezza naturale e vivacità culturale. Il centro storico è un gioiello di architettura gotica e veneziana, mentre i vigneti e i campi di lavanda all’interno dell’isola raccontano una storia millenaria. Per chi cerca un’atmosfera più tranquilla, Stari Grad e la pianura circostante, patrimonio UNESCO, sono luoghi imperdibili. Le spiagge di ciottoli, bagnate da acque trasparenti, sono l’ideale per chi cerca relax, mentre le colline dei dintorni invitano a lunghe passeggiate tra uliveti e terrazze panoramiche. Le serate, invece, si animano nei bar e nei ristoranti del porto.

l'isola di Hvar, Croazia

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Panorama dell’isola di Hvar, Croazia

La Maddalena, un sogno sardo

L’arcipelago della Maddalena è un vero paradiso per gli amanti del mare. Raggiungibile in traghetto da Palau, l’isola principale accoglie i visitatori con una cittadina storica piena di fascino e la possibilità di esplorare calette nascoste con un gommone. Le acque cristalline e i fondali ricchi di vita marina sono perfetti per immersioni e snorkeling. Le spiagge come Cala Coticcio, soprannominata “Tahiti” per la sua bellezza esotica, sono veri angoli di paradiso. L’isola è anche ideale per il trekking, grazie ai sentieri che attraversano la sua natura incontaminata, offrendo scorci spettacolari sul mare e sulle isole vicine.

Santorini, immersione nel mito

Con i suoi tramonti mozzafiato e il paesaggio vulcanico unico, Santorini è una delle mete più romantiche del Mediterraneo. Le scogliere a picco sulla caldera, i villaggi bianchi con porte blu e i vini locali sono solo alcune delle meraviglie da scoprire e gustare. Gli scavi archeologici di Akrotiri aggiungono un tocco di mistero a quest’isola leggendaria. Oltre ai famosi panorami, l’isola della Grecia offre anche spiagge particolari, come quella di sabbia nera a Perissa o la spiaggia rossa di Akrotiri. La cucina locale, con specialità come i pomodorini dolci e il formaggio di capra, completa un’esperienza indimenticabile.

Sicilia, un continente in miniatura

La Sicilia, la più grande isola del Mediterraneo, è un continente in miniatura dove natura, storia e cultura si intrecciano in un racconto senza tempo. Qui, rovine, mosaici e templi testimoniano secoli di civiltà, mentre spiagge incontaminate e acque cristalline offrono rifugio a chi cerca sole e relax anche fuori stagione.

L’isola accoglie vivaci città e antichi borghi, luoghi dove tradizioni millenarie convivono con una cultura unica e una cucina capace di sorprendere anche i palati più esigenti. Il barocco di Noto, le saline di Trapani e i templi di Agrigento sono solo alcune delle meraviglie da non perdere. E poi c’è sua maestà l’Etna, uno dei vulcani più attivi d’Europa, che domina il paesaggio con la sua imponente presenza.

Lo si può ammirare in tutto il suo splendore da Taormina, l’incantevole cittadina arroccata sul Monte Tauro, magari mentre si passeggia tra boutique artigianali e si scelgono souvenir tipici siciliani. La cucina siciliana, con i suoi sapori autentici, completa l’esperienza: cannoli, arancini e pasta alla norma sono solo alcune delle delizie da provare.

Isola Bella, Sicilia

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Isola Bella in Sicilia con l’Etna sullo sfondo

Rodi, tra storia e relax

Rodi è un museo a cielo aperto. La città medievale, patrimonio UNESCO, e l’Acropoli di Lindos sono testimonianze di un passato glorioso. Le spiagge dorate e il mare cristallino invitano al relax, mentre la tranquillità dell’isola la rende perfetta per una vacanza rigenerante. I villaggi dell’interno, come Archangelos, offrono un assaggio della Rodi più autentica, con tradizioni che si tramandano da generazioni, mentre i numerosi sentieri escursionistici, che attraversano colline e foreste, regalano viste spettacolari sul mare.

Corfù, un paradiso verde

Tra le più verdeggianti delle isole greche, Corfù è famosa per la varietà delle sue spiagge, dalle sabbie dorate ai ciottoli colorati. Paleokastritsa, legata al mito di Ulisse, e Ipsos, nota per la vita notturna, sono solo alcune delle sue gemme. Il centro storico, con le sue stradine strette e gli edifici in stile veneziano, è un luogo affascinante da esplorare. La cucina locale, influenzata dalla tradizione italiana, offre piatti unici come la pastitsada e il sofrito, che conquistano i palati più esigenti.

l'isola di Corfù, Grecia

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Vista panoramica di Kerkyra, Corfù, Grecia

Minorca, la natura in primo piano

Riserva della Biosfera UNESCO, Minorca è la meta ideale per il turismo attivo. Il Cami de Cavalls, un antico sentiero circolare di 185 km, permette di esplorare l’isola a piedi, in bici o a cavallo. I monumenti megalitici raccontano invece la storia millenaria di quest’isola unica. Le spiagge di sabbia bianca, incastonate tra scogliere, sono perfette per rilassarsi, mentre le calette nascoste invitano all’esplorazione. La capitale Mahón, con il suo porto naturale, offre un’atmosfera vivace e la possibilità di assaporare la cucina locale, famosa per la maionese e i formaggi artigianali.

Corsica, tra mare e montagna

La Corsica, che combina spiagge vivaci e un entroterra selvaggio, è un’isola che soddisfa ogni desiderio di avventura. Le gole della Restonica e il sentiero GR20 sono perfetti per gli amanti del trekking, mentre le città costiere offrono relax e panorami mozzafiato. Il Cap Corse, con i suoi villaggi pittoreschi e le spiagge deserte, è ideale per chi cerca pace e autenticità. Mentre la cucina corsa, con salumi, formaggi e vini locali, completa un viaggio che unisce natura e tradizione.

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Gli americani elogiano Pantelleria: isola dai paesaggi spettacolari

C’è qualcosa di magico in Pantelleria, l’isola vulcanica nel Mediterraneo alla quale il magazine americano Travel and Leisure ha recentemente dedicato un ampio reportage, elogiandone il fascino irresistibile che cattura il cuore di chiunque la visiti. Situata tra la Sicilia e la Tunisia, Pantelleria è più vicina all’Africa che all’Europa, un aspetto che si riflette nel suo paesaggio unico e nelle sue tradizioni.

Durante l’estate, l’isola si anima con l’arrivo di turisti in cerca di sole, mare cristallino e bagni nelle sue sorgenti termali naturali. Il territorio è caratterizzato dalla macchia mediterranea e punteggiato dai tipici dammusi, case in pietra con cupole bianche risalenti all’epoca della dominazione araba. Mentre tutt’intorno vigneti, campi coltivati e ulivi producono vini pregiati, capperi apprezzati in tutto il mondo e olio d’oliva di alta qualità.

Pantelleria ha attratto negli anni personaggi famosi come Giorgio Armani, che qui possiede una villa dove trascorre regolarmente le sue estati. Tuttavia, non aspettatevi l’atmosfera glamour di Capri o della Costa Smeralda, ma piuttosto una destinazione per chi cerca di sfuggire allo stress quotidiano e di immergersi nella natura incontaminata.

“Pantelleria è più di una semplice destinazione: è un’esperienza dove la bellezza primitiva della natura si fonde con le tradizioni millenarie dell’isola”, spiega Travel and Leisure, che basandosi sui consigli degli isolani ha tracciato una guida alle esperienze da non perdere durante una visita.

Le migliori esperienze da vivere a Pantelleria

Ammirare l’Arco dell’Elefante

Tra le cose da fare assolutamente c’è l’escursione all’iconico Arco dell’Elefante, una meraviglia geologica che incarna lo spirito dell’isola. Questa formazione rocciosa naturale, che ricorda la proboscide di un elefante immersa nel Mediterraneo, è il luogo perfetto per nuotare, fare snorkeling e scattare foto da ogni angolazione.

La costa di Pantelleria

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L’Arco dell’Elefante a Pantelleria

Godersi un trattamento termale naturale al Lago di Venere

Il Lago di Venere, un bacino vulcanico ricco di minerali, è un must per chiunque visiti l’isola. Spalmatevi il corpo con il fango morbido e curativo del lago, lasciatelo asciugare al sole e poi sciacquatevi nelle sorgenti termali per ottenere il miglior trattamento spa naturale che si possa desiderare, che lascerà la vostra pelle liscia come seta.

Degustare vini locali in cantina

Prenotate una degustazione nelle numerose cantine dell’isola, sparse soprattutto tra le contrade di Bukkuram, Mueggen e Khamma, dove potrete assaporare il profumato zibibbo secco e il dolce passito, simboli dell’enologia locale.

Assaporare un bacio pantesco

Un viaggio a Pantelleria non è completo senza gustare un bacio pantesco, riferisce Travel and Leisure. Si tratta di una delicata pasta fritta, che con il suo ripieno dolce e cremoso rappresenta una celebrazione della tradizione culinaria dell’isola.

Visitare il Giardino Pantesco

Situato sul terreno della cantina Donnafugata, che nel 2008 l’ha donato al Fondo Ambiente Italiano, il Giardino Pantesco è una meraviglia agricola locale, espressione delle tecniche agrarie innovative dell’isola. Realizzato in pietra lavica murata a secco, questo giardino circolare protegge gli agrumi dai venti forti e dal clima arido, trattenendo l’umidità nel terreno.

Le contrade da scoprire

A Pantelleria, il principale centro dell’isola, si trovano negozi per le necessità di base e vari servizi, ma il vero spirito dell’isola si scopre esplorando i paesaggi vulcanici e incontaminati dell’interno. Il consiglio è quindi di iniziare il viaggio lasciandosi incantare dai tramonti mozzafiato di Scauri, frazione che introduce alla perfezione la bellezza selvaggia dell’isola. Nei giorni limpidi, da qui si può persino scorgere l’Africa. Altre contrade, come Khamma, offrono un’immersione nella cultura locale senza rinunciare ai comfort essenziali. Questi villaggi pittoreschi rappresentano l’autentica anima di Pantelleria.

Quando visitare Pantelleria

Pantelleria è una destinazione stagionale che si anima in estate, quando tutti i ristoranti e i bar sono aperti. Maggio e giugno offrono temperature ideali per escursioni e ciclismo, mentre agosto è il mese più affollato con prezzi più alti per alloggi e noleggi.
Si consiglia settembre come periodo ideale, quando le giornate sono ancora lunghe, il caldo estivo si attenua e ci sono meno turisti. Inoltre, si respira l’atmosfera magica della vendemmia appena conclusa, un momento di autentica poesia.

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Halligen, le isole che scompaiono nel mare

Durante l’alta marea scompaiono quasi del tutto, ma nel resto del tempo esistono e sono davvero bellissime. Stiamo parlando delle Halligen, isolotti che in maniera ciclica vengono inghiottiti dall’acqua del Mare del Nord.

Un posto affascinante da visitare, come tutti i luoghi in cui la natura dà il meglio di sé e incanta con esperienze uniche nel loro genere. Ma anche un luogo che mostra come l’ingegno dell’uomo possa essere molto utile dove sembra difficile vivere. Infatti ci sono alcune aree di queste isole che non vengono sommerse e sono quelle dove sorgono le costruzioni, realizzate appositamente su collinette artificiali per essere protette dal gelido mare che bagna la zona più settentrionale della Germania.

Tutto quello che c’è da sapere sulle Halligen, su come visitarle e quando raggiungerle.

Halligen, le meravigliose isole inghiottite dal mare

Siamo nel Parco nazionale del Wattenmeer dello Schleswig-Holstein, in quella parte del Mare del Nord che è stata denominata Mare di Wadden che dal 2009 è patrimonio dell’umanità Unesco. Qui, nella Germania settentrionale, si trovano dieci piccole isole, le Halligen, che nel Medioevo pare fossero circa una cinquantina ma sono state con il tempo sommerse dalle acque, restando quelle attuali. Piatte, alluvionali e soggette a inondazioni cicliche che avvengono nel corso dell’anno, il loro fascino deriva dal fatto che ci sono ma scompaiono in base alle maree. Di fatto la loro esistenza è molto precaria e dipende anche dall’innalzamento del mare.

Ora ci sono diversi momenti nel corso dell’anno in cui scompaiono, ma solo in parte. Infatti, è stata la mano dell’uomo a renderle abitabili, dando vita a Warften, ovvero colline artificiali di un’altezza di circa un metro che permettono di proteggere le costruzioni.

Sono una manciata quelle abitate e vale la pena raggiungerle, non solo per la straordinarietà della loro presenza, ma anche perché sono parte integrante di un contesto paesaggistico di grande importanza: come detto fanno parte di un parco nazionale (dove vi sono altre meraviglie), sono inserite nei patrimoni dell’umanità e sono anche parte di un’area biosfera Unesco.

Cosa sapere sulle Halligen

Le Halligen sono “sogni fluttuanti”, come le aveva descritte il poeta Theodor Storm: di queste solo alcune sono abitate e vale la pena visitarle tutto l’anno perché ogni stagione offre allo sguardo panorami straordinari.

Tra le dieci isole la più vasta è la Hallig Langeness che si estende su una superficie di circa 9,5 chilometri quadri e conta 121 residenti, oltre a 2 alberghi e altrettanti ristoranti e bar, sono invece 116 le persone che vivono a Hooge, 578 ettari di terra su cui si trovano una scuola e un asilo, oltre a due hotel, cinque ristoranti e due bar. Val Gardena, infine, è la terza isola più grande e conta 11 residenti.

Luoghi meravigliosi, magici, da visitare per ammirare la natura, per scoprirne l’unicità e che possono essere raggiunti in giornata oppure mete per una vacanza più lunga. Si possono fare passeggiate, immersi nell’aria salmastra, tra animali e paesaggi straordinari.

Ogni isola ha delle peculiarità, basti pensare che quella di Nordstrandischmoor ospita migliaia di oche Brent che qui si riposano durante la migrazione. Oltre a questo, con la sua superficie di 1,9 chilometri quadrati ospita 23 residenti e una scuola, che è la più piccola della Germania.

Per raggiungere la più grande delle Halligen, Langeness, si può utilizzare il traghetto che parte dalla stazione di Schlüttsiel che in estate parte tutti i giorni alle 10 con un viaggio di due ore ttraverso lo spettacolare Mare di Wadden. Giunti sull’isola si può, ad esempio, noleggiare una bicicletta e andare in esplorazione senza dimenticare di non perdere alcune tappe fondamentali come il museo o il faro, che però non è accessibile. Esiste anche un collegamento con la terraferma che però è accessibile solo agli abitanti dell’isola e con i loro mezzi privati.

Hallig Langeness, la più grande delle Halligen, le isole che scompaiono

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Hallig Langeness, la più grande delle isole che scompaiono

Quando andare alle Halligen

Tra novembre e marzo le isole vengono inondate anche una ventina di volte, ma vale la pena scoprire questi luoghi in ogni momento dell’anno. Sul sito ufficiale vengono segnalati, ad esempio, diversi appuntamenti tipici della zona. Ad esempio, il mercato invernale di Langeness con torte fatte in casa, bibite, e oggetti realizzati a mano, oppure l’arrivo di grandi stormi di oche Brent sui prati: uno spettacolo naturale maestoso e indimenticabile. E, ancora, le danze in costume tradizionale che vengono riproposte ogni due anni su Hallig Hooge. Vengono organizzati anche alcuni eventi come tour di birdwatching, mostre, escursioni e molto altro.

Anche l’estate è un periodo favoloso per visitare queste isole, in quanto ci sono delle zone balneabili dotate di docce con acqua dolce, viene consigliato di verificare gli orari di acqua bassa e alta in quanto è meglio nuotare quando la marea è alta.

Il consiglio, prima di partire, è quello di informarsi sui siti ufficiali per poter prenotare e contattare l’host se si decide di voler dormire lì. Stessa cosa per i collegamenti che possono subire delle variazioni in base al periodo dell’anno in cui si decide di partire, ma possono essere soggetti a modifiche anche in base alle condizioni del mare, come bassa marea o temporali.

Una cosa è certa: vale la pena raggiungere queste incredibili isole, luogo in cui la natura viene tutelata e in cui le persone vivono in maniera sostenibile di turismo ma anche impiegati nella difesa delle coste.

Halligen: le barche con la bassa marea a Hallig Hooge

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Barche con la bassa marea a Hallig Hooge, una delle Halligen
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7 isole sconosciute e paradisiache dei Caraibi

I Caraibi sono un mosaico di isole, ciascuna con una bellezza unica e un fascino particolare. Con oltre 7.000 isole, isolotti e barriere coralline che si estendono tra l’America Centrale, il Golfo del Messico e l’Oceano Atlantico, sono di fatto una delle destinazioni più amate al mondo per chi cerca relax e paesaggi da cartolina. Ma dove andare? Accanto alle mete più conosciute come le Bahamas o la Giamaica, esistono isole nascoste e meno conosciute, dai paesaggi incontaminati, culture autentiche e una tranquillità senza pari.

1. Kuna Yala (San Blas, Panama)

Situato lungo la costa nord-orientale di Panama, l’arcipelago di Kuna Yala è un angolo di paradiso composto da oltre 300 isole. Questo territorio è unico nel suo genere, essendo interamente abitato e gestito dalla comunità indigena Guna. Qui non si trovano grandi alberghi o resort di lusso: la bellezza di Kuna Yala risiede nella semplicità dei suoi paesaggi e nell’autenticità della sua cultura.

Esplorare Kuna Yala significa infatti immergersi in un mondo lontano dalla modernità. Prenotando escursioni in barca si possono visitare villaggi tradizionali più remoti, dove la vita segue ancora ritmi ancestrali. Le spiagge di sabbia bianca, bordate da palme rigogliose, sono perfette per rilassarsi; mentre i fondali marini, popolati da coralli e pesci colorati, sono ideali per snorkeling e immersioni.

Per raggiungere Kuna Yala, l’opzione più comoda è il volo interno da Panama City. La stagione migliore per visitare è quella secca, da dicembre ad aprile, quando il clima è più stabile e soleggiato.

caraibi meno conosciuti

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L’arcipelago di Kuna Yala è un angolo di paradiso composto da oltre 300 isole

2. Corn Islands (Nicaragua)

A circa 70 chilometri dalla costa del Nicaragua, le Corn Islands rappresentano il perfetto equilibrio tra natura e relax. L’arcipelago è composto da Big Corn e Little Corn: due isole diverse ma complementari. Big Corn, la più grande, vanta più servizi e maggiori infrastrutture; mentre Little Corn è una piccola oasi senza automobili e lontana dal caos, ideale per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.

Le Corn Islands sono un paradiso per gli amanti del mare. Qui, lo snorkeling e le immersioni regalano emozioni uniche, tra relitti sommersi e barriere coralline ricche di vita marina. Le spiagge di sabbia dorata e acque cristalline invitano al relax più totale, magari degustando qualche piatto della cucina locale a base di pesce fresco e cocco.

Per raggiungere queste isole, si può volare da Managua a Big Corn e poi prendere una barca per Little Corn. La stagione secca, da dicembre ad aprile, è il periodo ideale per visitarle.

Caraibi meno conosciuti

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Costa caraibica del Nicaragua

3. Isla Bastimentos (Panama)

Nell’arcipelago di Bocas del Toro, Isla Bastimentos si distingue per la sua biodiversità e il suo spirito considerato selvaggio. Questa isola è un vero paradiso naturale, con spiagge isolate, foreste tropicali e un ricco ecosistema marino. È la meta ideale per chi desidera immergersi nella natura, lontano dalle folle, per una vera e propria sospensione spazio temporale.

Tra le attrazioni principali, Red Frog Beach è una spiaggia spettacolare che deve il suo nome alle rane rosse che popolano la zona. Gli amanti dell’escursionismo possono esplorare i sentieri del Parco Nazionale Marino di Bastimentos; invece chi preferisce le attività acquatiche può fare kayak tra le mangrovie o immergersi nei fondali marini.

Bastimentos è raggiungibile con un volo da Panama City a Bocas del Toro, da dove si prosegue con un breve tragitto in traghetto. Il periodo migliore per visitarla va da dicembre a marzo.

Caraibi meno conosciuti

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Isla Bastimentos è un vero paradiso naturale

4. Bequia (Saint Vincent e Grenadine)

Bequia, la più grande delle Grenadine, conserva intatto il fascino autentico dei Caraibi. Questa piccola isola, a sud di Saint Vincent, è conosciuta per l’ospitalità dei suoi abitanti, le tradizioni velistiche e l’atmosfera rilassata.

Port Elizabeth, il cuore pulsante di Bequia, è un porto vivace e animato, da cui partono escursioni in barca verso isole vicine. Le spiagge tranquille, come Princess Margaret Beach, sono la meta perfetta per godersi il mare e il dolce oziare. Per i più sportivi, sull’isola ci sono diversi sentieri panoramici per lunghe e piacevoli passeggiate.

Per raggiungere Bequia, si può prendere un volo per Saint Vincent e poi proseguire in barca. La stagione migliore va da dicembre a maggio, quando il clima è più secco.

caraibi meno conosciuti

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Bequia è la più grande delle Grenadine

5. Salt Cay (Turks e Caicos)

Piccola e tranquilla, Salt Cay è una delle isole più affascinanti di Turks e Caicos. Situata a sud-est dell’arcipelago, questa isola è il luogo perfetto per chi cerca isolamento, bellezza naturale e ritmi lenti. Da dove arriva il suo nome? Salt Cay prende il nome dalle saline naturali che un tempo erano il fulcro dell’economia dell’isola.

L’isola è famosa per le sue immersioni spettacolari: qui è possibile esplorare relitti sommersi e osservare la migrazione delle balene da gennaio a marzo. Le spiagge, deserte e immacolate, sono il luogo ideale per rilassarsi, lontano dal trambusto delle mete più frequentate.

L’isola si raggiunge con voli interni da Providenciales o collegamenti in barca. I mesi secchi, da gennaio a marzo, sono i migliori per visitarla, soprattutto per chi desidera avvistare le balene.

Caraibi meno conosciuti

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? Salt Cay prende il nome dalle saline naturali che un tempo erano il fulcro dell’economia dell’isola

6. Montserrat

Conosciuta come “l’isola di smeraldo dei Caraibi“, Montserrat è una destinazione unica per il suo carattere vulcanico. Situata nelle Piccole Antille, a sud-ovest di Antigua, l’isola è famosa per il vulcano Soufrière Hills e i paesaggi drammatici che ha creato.

Visitare Montserrat significa scoprire una natura potente e affascinante. Le rovine di Plymouth, la vecchia capitale sepolta dalla lava, raccontano una storia di resilienza e trasformazione. Gli amanti del trekking possono esplorare i sentieri del Montserrat Volcano Observatory e godere di viste mozzafiato sull’isola.

Montserrat è raggiungibile in traghetto o con voli da Antigua. Il periodo ideale per visitarla è tra dicembre e aprile.

isole dei caraibi

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Vista sul vulcano di Montserrat

7. Marie-Galante (Guadalupa)

Marie-Galante è un’isola che incanta per la sua autenticità. Situata nelle Piccole Antille, a breve distanza dall’isola principale di Guadalupa, è conosciuta per le sue piantagioni di canna da zucchero e le distillerie di rum artigianale, assolutamente da non assaggiare! In un mix perfetto di natura e tradizioni locali, un viaggio a Marie-Galante può essere davvero indimenticabile. Se le spiagge poco affollate e tranquille sono ideali per il relax; le visite alle distillerie, come la celebre Distillerie Bielle, permettono di scoprire il processo tradizionale di produzione del rum e di degustarne le varietà.

L’isola è raggiungibile in traghetto da Pointe-à-Pitre, e il periodo migliore per visitarla è durante la stagione secca, da dicembre ad aprile.

Caraibi

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Una delle spiagge poco affollate di Marie-Galante
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Cosa vedere nel Vanuatu, arcipelago con isole da sogno

Se ci si ferma a guardare alcune foto di Vanuatu sul web si pensa subito a un posto da sogno, dove fermare i pensieri e lasciarsi andare a un ritmo di vita lento con giornate assolate tra spiagge deserte, mare e natura incontaminata. Vanuatu è un arcipelago di origine vulcanica nell’Oceano Pacifico meridionale a est dell’Australia, composto da ben 83 isole denominate le Nuove Ebridi. Le principali sono tre: Espiritu Santo, la più grande dell’Arcipelago, Efate, la più popolata e Tanna, tra le più visitate in assoluto.

Le prime tracce degli esseri umani risalgono al 4000 a.C. anche se solo verso il 1300 c.C. alcune popolazioni melanesiane hanno cominciato a colonizzare la zona. La tranquillità e i pochi rapporti con il resto del mondo rendono questo arcipelago a nord della Nuova Zelanda un luogo ideale per una vacanza rilassante, inserito nella Best in travel 2025.

Visitare la capitale Port Vila

Sull’isola di Efate si trova Port Vila, la capitale del Paese che offre alcune attrazioni da non perdere come il National Museum of Vanuatu dove è possibile vedere una collezione di manufatti del posto, l’Indipendence Park e il Palazzo del Parlamento. Per chi ama il mare è da vedere la spiaggia White Sands Beach a est della città, ideale per fare snorkeling, nuotare o fare immersioni.

Port Vila

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Port Vila sull’isola di Efate

Le cascate di Mele-Maat

A pochi km da Port Vila, nel sud dell’isola di Efate, si possono ammirare le suggestive cascate di Mele-Maat nel cuore della foresta tropicale. Con la loro acqua limpida che scorre in un laghetto blu cobalto le cascate sono costeggiate da Secret Gardens, una riserva naturale dove vivono tantissimi animali esotici.

La Grotta del Santo

Sull’isola di Espiritu Santo si consiglia di visitare questa grotta d’acqua dolce che le forze alleate hanno usato durante la Seconda Guerra Mondiale come base militare. La sua acqua limpida e chiara l’ha resa una meta turistica imperdibile e avventurarsi al suo interno è un’esperienza unica per i turisti da tutto il mondo. Stalattiti e stalagmiti si uniscono ai mille riflessi sull’acqua per regalare uno spettacolo visivo da ricordare.

Il Santuario degli Uccelli di Vanuatu

Chi ama gli uccelli non può fare a meno di visitare il Santuario degli Uccelli di Vanuatu sull’isola di Espiritu Santo, uno dei più grandi centri per la conservazione degli uccelli in Oceania. Svariate specie si possono ammirare nei loro colori, dimensioni e dettagli incantevoli, come il famoso uccello fregata, la grande aquila di mare che sorvola l’Oceano Pacifico e il raro petrello di Vanuatu.

Il villaggio di Yakel e la spiaggia nera

Sulla punta nord est dell’isola di Tanna si può visitare il villaggio di Yakel dove vive l’omonima tribù che mantiene le tradizioni e la cultura locali da tanti anni. Se si passa da queste parti si possono assaggiare i piatti locali, ballare sulle note della musica tradizionale e ascoltare leggende tramandate da generazioni. Se siete a Tanna potete approfittarne anche per passeggiare sul Monte Yasur, uno dei vulcani più accessibili al mondo e passare del tempo sulla spiaggia nera di Sulphur Bay.

La spiaggia di Champagne

La spiaggia di Champagne a Espiritu Santo prende il nome dalle piccole bolle d’aria che fuoriescono dal fondo dell’oceano e producono il suono di una bottiglia di champagne appena aperta. I turisti possono rilassarsi prendendo il sole e facendo il bagno in un’acqua cristallina in quella specifica area del Pacifico. A sud est dell’isola si può fare un salto anche a Luganville, una città con il parco nazionale Vathhe Conversation Area dove si possono ammirare orchidee molto rare e relitti sottomarini al largo delle coste, oltre ai suggestivi alberi kauri tra i più alti di tutto il Pacifico.