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Sogni di trasferirti? Quest’isola italiana ti paga per farlo

Il desiderio di lasciare tutto e di trasferirsi dall’altra parte del mondo per brevi o lunghi periodi è affiorato nella mente tutti, almeno una volta nella vita.

C’è chi poi questo pensiero lo ha trasformato in un’idea fissa, in un sogno da realizzare. È questo è vero soprattutto per tutte quelle persone che sentono l’esigenza di esplorare il mondo, le culture e tutte le meraviglie che gli appartengono.

Ma per cambiare vita, in realtà, non c’è bisogno di guardare poi così lontano, perché c’è una nuova opportunità per tutti coloro che vogliono lasciare tutto e trasferirsi, e si trova in Italia, in uno dei territori più affascinanti e straordinari del BelPaese.

Benvenuti in Sardegna

Ci troviamo in Sardegna, nella meravigliosa terra circondata dal Mar Mediterraneo, un territorio che da secoli affascina e stupisce per le sue incredibili bellezze, come quei 2000 chilometri di costa bagnata dalle acque turchesi, intervallate da spiagge sabbiose, e quell’entroterra montuoso che ospita una natura selvaggia e incontaminata.

È proprio qui, in un paesaggio frastagliato e incredibile, che si snodano città, paesi e villaggi che offrono un’opportunità unica, quella di trasferirsi e vivere in una delle isole più belle del mondo intero.

L’opportunità arriva direttamente dalla regione che, per combattere contro lo spopolamento di alcuni paesi dell’isola, ha scelto di erogare un contributo a fondo perduto per tutte le persone che sceglieranno di trasferirsi qui, acquistando casa e stabilendo la residenza.

La Sardegna ti paga per trasferirti sull’isola

La Sardegna è sempre un’ottima idea, non solo per un viaggio di breve durata, ma anche per tutti coloro che sognano di vivere a ritmo slow in un paesaggio estremamente affascinante e seducente.

Se l’idea di lasciare la città e trasferirvi in un paesino vi entusiasma, allora questa è l’opportunità che proprio non potete lasciarvi scappare. La regione, infatti, ha messo a disposizione un contributo che può arrivare fino a 15000 euro per chi acquista una casa e trasferisce qui la sua residenza.

L’idea di base accomuna tutti quei territori che, negli ultimi anni, hanno dovuto contrastare lo spopolamento di borghi e villaggi, mettendo in atto diverse iniziative tra cui anche la vendita di case a 1 euro.

Gli stessi paesi sardi, in passato, hanno adottato iniziative simili, ma attualmente è stata proprio la regione a realizzare un programma ben preciso che vede il coinvolgimento di moltissimi piccoli comuni che si snodano sul territorio.

Il finanziamento erogato dalla regione ha una copertura di 45 milioni di euro, questo vuol dire che circa tremila acquirenti, tra cui famiglie, coppie e singoli, potranno beneficiare del contributo.

Un contributo a fondo perduto che può arrivare fino a 15000 euro e che sarà riservato a tutti coloro che sceglieranno di acquistare una casa, e di ristrutturarla, in uno dei comuni coinvolti nel progetto. Nello specifico, la regione si impegna a restituire il 50% della spesa sostenuta con un massimale di 15000 euro.

La scelta della destinazione, però, non è lasciata al caso. Il progetto, infatti, riguarda solo villaggi, borghi e paesi che non abbiano oltre 3000 abitanti.

Come funziona

Se state prendendo seriamente in considerazione l’idea di trasferirvi in Sardegna, non vi resta che attendere i bandi dei singoli comuni per fare domanda.

Come abbiamo già detto, il contributo riguarda tutti quei piccoli territori abitati da meno di 3000 persone. Una volta approvata la domanda, il richiedente avrà tempo 18 mesi dall’acquisto della casa per trasferire la residenza, mentre chi vive già nel territorio dovrà solo spostarsi in uno dei paesi coinvolti.

Il progetto sarà valido dal 2022 fino al 2024. Avete tempo per pensarci, quindi, ma il consiglio è quello di cogliere al volo questa opportunità.

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L’Irlanda fuori rotta per scoprire la sua vera natura

C’è una parte d’Irlanda ancora inesplorata. Una zona dove il turismo di massa non è ancora arrivato. Il luogo ideale dove scoprire la vera natura di questa meravigliosa isola verde e dei suoi abitanti, le cui tradizioni sono ancora ben radicate.

Ci troviamo nella parte Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese, ideale per chi, anche in Europa, cerca ancora l’avventura, una destinazione reale e genuina e che desidera sperimentare l’autentica accoglienza irlandese.

Cosa vedere a Nord della Contea di Mayo

Tante sono le attrattive del Nord di Mayo. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e naturalmente paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo. Vi proponiamo un itinerario fuori dalle classiche rotte turistiche sui luoghi meno conosciuti d’Irlanda.

La cittadina di Ballina Town

Ballina Town è la cittadina principale della zona Nord di questa Contea irlandese. È famosa per la pesca al salmone ed è sopranominata la “salmon capital of Ireland” perché il fiume Moy che la attraversa è particolarmente pescoso. Ogni estate, il Salmon Festival attira migliaia di visitatori.

La cittadina è un buon punto di partenza per visitare la celebre Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Ballina ha un aspetto tradizionale, colorato e autentico e offre dei caratteristici scorci sul fiume, tanti ristoranti, alloggi di tutti i tipi e vecchi pub accoglienti e animati.

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Fonte: 123rf

Ballina Town, la cittadina più importante a Nord della Contea di Mayo

La St Muredach’s Cathedral, costruita con la pietra grigia locale nel XVIII secolo, svetta fiera sul fiume e ha un bell’interno. Esiste anche una collezione privata creata da Jackie Clarke, un personaggio locale che ha accumulato più di 100mila articoli da collezione incluso il documento originale della dichiarazione d’indipendenza.

La Connacht Whiskey Distillery offre visite guidate e assaggi del whiskey locale, un’esperienza imperdibile quando si visita l’Irlanda. The Quays è il quartiere più pittoresco, dove il fiume sfocia direttamente nell’Oceano Atlantico.

Chi cerca un’esperienza autentica può soggiornare in alcune delle dimore storiche della zona, come Mount Falcon Estate, nella campagna irlandese lungo il fiume dove poter pescare, passeggiare in compagnia di un falco o, per chi ha bambini, prendere parte a una lezione di “gufologia”. Si può anche soggiornare in un vero e proprio castello. Il Belleek Castle è stato costruito nel 1800 in stile Neogotico e regala la sensazione di vivere in un castello medievale e di tornare indietro nel tempo. Anche senza dormire, è comunque consigliata una visita al castello che ospita la più bella collezione di armi e armature medievali d’Irlanda.


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Il sito archeologico di Céide Fields

Non è Irlanda se non c’è un sito archeologico. Tra le attrazioni principali della zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

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Fonte: 123rf

Il sito archeologico di Céide Fields nella Contea di Mayo in Irlanda

La scoperta dei Céide Fields avvenne intorno agli Anni ’30, quando un uomo del posto si accorse di alcune file di pietre che rimasero scoperte quando scavò con la pala della torba per combustione. In queste file si accorse di alcuni disegni che non potevano essere stati causati dalla natura. Da lì la grande rivelazione dell’antichissimo sito.

Si stima vi siano circa 100 chilometri di campi racchiusi nei muri di pietra ancora nascosti sotto la brughiera. Il sito è nella lista dei candidati Unesco per ottenere la qualifica di Patrimonio dell’Umanità.

Le scogliere di Downpatrick’s Head

E non è Irlanda se non ci sono delle scogliere che si gettano a picco nell’oceano. Nella zona Nord della Contea di Mayo, non lontano dal villaggio di Ballycastle e un po’ più su rispetto a Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way e conserva reperti archeologici di 6.000 anni fa, incluso un tronco di pino di 4.300 anni fa ospitati in un moderno museo, strade a picco sul mare e paesaggi da togliere il fiato.

Le scogliere sono già visibili quando si visita Céide Fields, dove una terrazza accessibile tramite una scalinata chiamata Cliffs Road regala un panorama mozzafiato.

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Fonte: 123rf

Le scogliere di Downpatrick’s Head in Irlanda

Downpatrick’s Head è raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero e non esistono biglietti di ingresso. Qui il vento soffia molto forte, ma lo spettacolo sull’Atlantico è unico, specie quello su Dún Briste, che significa “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose, creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393 e diventato il simbolo della zona.

Il nome “Downpatrick” deriva dall’epoca in cui San Patrizio fondò una chiesa proprio in questo luogo. In questa piccola penisola si possono ancora vedere i ruderi della chiesa, una croce di pietra e un pozzo sacro. Un tempo era una destinazione molto amata per i pellegrinaggi e tutt’oggi le folle vi si riuniscono l’ultima domenica di luglio, nota come “Garland Sunday”, per ascoltare la messa.

Una leggenda locale (una delle tante leggende irlandesi) narra che, quando un capo pagano rifiutò di convertirsi al Cristianesimo, San Patrizio colpì la terra con il suo pastorale facendo crollare parte del promontorio, con il capo sopra, nell’oceano ovvero lo scoglio Dún Briste.

Durante la Seconda guerra mondiale, Downpatrick’s Head divenne un avamposto di osservazione. Oggi si può ancora vedere l’edificio di pietra e il marcatore aereo, la scritta “ÉIRE 64” fatta di pietre, per segnalare ai piloti che stavano sorvolando l’Irlanda.

Foxford, il villaggio della lana

A pochi chilometri da Ballina c’è un altro delizioso villaggio affacciato sul fiume Moy che merita una tappa. Si tratta di Foxford, un paese di campagna anch’esso famoso per la pesca al salmone. Ma la sua particolarità è un antico lanificio tradizionale aperto anche ai turisti che si chiama Foxford Woolen Mills, citato persino da James Joyce nel suo “Ulisse”, di cui ricorre il centenario proprio quest’anno e in “Finnegans Wake”. Oltre al negozio – e all’outlet – dove poter fare acquisti c’è anche un delizioso caffè che serve prodotti locali.

Nei dintorni di Foxford si possono fare delle splendide passeggiate scenografiche. La cittadina, infatti, è circondata dalle due catene montuose, i monti Nephin e i monti Ox attraversati dalla Foxford Way, un sentiero turistico di circa 86 km che s’inoltra tra siti archeologici, brughiere e piccoli ruscelli.

Si possono anche scoprire alcuni laghi balneabili, com il Lough Conn e Cullin formatisi, secondo la mitologia celtica, dalla fuga di un cinghiale che perdeva acqua nella quale affogarono i cani che lo cacciavano.

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Fonte: 123rf

Il Lough Conn nella Contea di Mayo

Killala e la sua spiaggia

A Nord di Ballina c’è un altro villaggio molto pittoresco da visitare. Si tratta di Killala, un piccolo borgo di pescatori famoso per la Ross Beach, una bella spiaggia balneabile che ha ottenuto la Bandiera blu.

Per gli irlandesi però ha anche una grande importanza storica. Qui si è giocata una delle più importanti partite nella lotta all’indipendenza quando, nel 1798, il generale Humbert arrivò dalla Francia per unirsi alla popolazione e lottare contro la Corona britannica. Da vedere a Killala ci sono anche diversi edifici storici, come la torre circolare del XII secolo e la cattedrale seicentesca.

Nella vicina Baia di Killala, meta per appassionati di birdwatching, si possono avvistare anatre, cormorani e persino foche. Insomma, nel Nord della Contea di Mayo ce n’è per tutti i gusti.

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Le grotte di Algar do Carvão nascondono un lago sotterraneo

Esiste un arcipelago, immerso nell’Oceano Atlantico, formato da nove isole principali, divise in tre gruppi, e da numerosi isolotti minori che regalano una natura che ha davvero dell’incredibile: le Azzorre. Tra questa ne svetta una, chiamata Terceira, che permette di immergersi in uno straordinario contrasto fra la bellezza naturale dell’isola vulcanica e l’ammirevole opera dell’uomo. Molte le cose da visitare su questo suggestivo lembo di terra. Ma oggi vogliamo parlarvi delle grotte di Algar do Carvão, che celano un limpido lago sotterraneo.

Algar do Carvão, cosa sapere

L’Algar do Carvão è una vera e propria camera magmatica del cono del vulcano Guilherme Moniz. Situata nella zona centrale di Terceira, è stata riclassificata come “Monumento Naturale Regionale” grazie alle sue particolarità vulcanologiche e alla sua notevole importanza da un punto di vista ambientale.

In sostanza, è un’affasciante grotta sotterranea che permette di scendere nelle viscere di un vulcano spento. Frutto di diverse eruzioni, oggi è possibile ammirarla grazie al lavoro svolto da un gruppo di esploratori locali che, attraverso l’uso di nuove tecnologie, riuscirono ad avanzare nella caverna ed esplorarla.

Tuttavia, il sistema di discesa richiedeva circa un giorno di tempo. Per questo motivo, l’associazione Os Montanheiros decise di farvi costruire un tunnel di scale utili a facilitare l’accesso alla grotta e alla laguna.

Visitare Algar do Carvão e il suo lago sommerso

Percorrere quella scalinata vuol dire ritrovarsi circondati da rigogliosa vegetazione e riuscire ad ammirare la bocca del cono vulcanico, uno dei pochi rimasti che sono ancora non ostruiti.

Ma non solo. Continuando la vostra discesa arriverete sulle sponde di un lago sotterraneo dalle acque cristalline. Una meraviglia della natura circondata da stalattiti e stalagmiti di color bianco neve. A questo punto sarete a ben 90 metri di profondità sotto il livello del manto stradale e ammaliati da un rumoroso silenzio, quello che fa risuonare il grembo di Madre Natura.

La vicina Gruta do Natal

Vicino ad Algar do Carvão prende vita un’altro spettacolo naturale: la Gruta do Natal. Questa cavità si distingue per essere un tunnel di lava lungo circa 697 metri originatosi, probabilmente, dalle colate laviche che sono fuoriuscite da alcune fessure situate in una valle che un tempo era incastonata tra le vette che impreziosivano il paesaggio circostante.

Inizialmente era conosciuta come Galeria Negra a causa dell’oscurità che caratterizzava il suo interno, ma nel corso del tempo fu ribattezzata Gruta do Cavalo in quanto, durante le prime esplorazioni, furono rinvenuti alcuni resti di un osso di cavallo caduto infilandosi nell’apertura d’ingresso.

Fino ad arrivare al 25 Dicembre 1969, anno in cui, in seguito alla celebrazione della Messa di Natale , assunse il nome di Gruta do Natal. Una data che in realtà segna anche l’apertura della grotta al pubblico. Oggigiorno, durante il periodo natalizio, se è possibile vi si tiene ancora una Messa di Natale.

Addentrandovi avrete modo di osservare diverse strutture geologiche che vi lasceranno incantati, come il deflusso di diversi tipi di lava, stafiliti, ossia delle formazioni rocciose simili alle stalattiti, e alcuni basamenti laterali.

Insomma, la visita ad Algar do Carvão consente di entrare davvero in contatto con l’anima di Madre Natura.

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Su quest’isola puoi conoscere gli animali più felici del mondo

In cima alla lista delle destinazioni di viaggio da raggiungere ed esplorare, almeno una volta nella vita, si fanno sempre più spazio tutti quei luoghi in cui la natura regna incontrastata. Posti nei quali possiamo ammirare quelli che sono gli spettacoli più belli del mondo che ci lasciano senza fiato.

Ma c’è un altro motivo che ci spinge a viaggiare per il mondo in lungo e in largo ed è quello che ci permette di fare incontri ravvicinati con le straordinarie creature che lo popolano.

Esistono luoghi, infatti, che ci consentono di incontrare animali unici ed endemici che vivono e sopravvivono nei loro habitat. Altri, invece, ci permettono di osservare quelle che sono le più grandi e suggestive migrazioni del mondo. Ci sono anche le riserve naturali, quelle che hanno il compito di preservare la flora e la fauna. E poi c’è un lembo di terra, bello, solitario e selvaggio, che ospita quelli che sono gli animali più felici del mondo. Benvenuti sull’isola dei quokka.

L’Isola dei quokka

Il suo nome è Rottnest Island che, tradotto letteralmente, significa nido dei ratti. Ma non lasciatevi suggestionare in maniera negativa dal nome perché le sue origini, in realtà, sono dovute a un fraintendimento. Quando i primi europei giunsero su questo lembo di terra al largo della costa dell’Australia Occidentale, infatti, scambiarono gli abitanti dell’isola per dei ratti.

In realtà si trattava dei quokka, piccoli marsupiali australiani appartenenti alla famiglia dei Macropodidi, che avevano fatto di quest’isola il loro habitat naturale. Oggi le cose non sono cambiate perché Rottnest Island è l’unico luogo al mondo – insieme a qualche altra isola della costa – dove è possibile incontrare quelli che sono ufficialmente conosciuti come gli animali più felici della terra.

Basta guardarli per innamorarsi e per capire come mai, questi esemplari, hanno guadagnato il primato di creature più felici. Piccoli, teneri e buffi, i quokka hanno un atteggiamento molto socievole che si manifesta nei grandi e generosi sorrisi che dispensano sempre, o quasi.

Rottnest Island è il luogo ideale per fare incontri ravvicinati con questi esemplari che sono specie protetta a rischio di estinzione. Motivo per il quale ci sono alcune leggi da rispettare per la loro salvaguardia. Le autorità, infatti, hanno disposto il divieto di dar da mangiare agli animali per non rischiare di compromettere il loro benessere.

Rottnest Island

Fonte: iStock

Rottnest Island

Cosa fare su Rottnest Island

Una volta giunti a Rottnest Island, e scelto il vostro compagno di viaggio tra i numerosi quokka, potrete partire in esplorazione di questo luogo dell’Australia Occidentale. Raggiungere l’isola è semplicissimo, vi basterà prendere un traghetto da Fremantle e godervi una traversata in mare per circa 30 minuti.

Questo lembo di terra, che misura 11 chilometri di lunghezza per 4,5 km di larghezza, è un gioiello naturale di immensa bellezza, un paradiso per tutti gli appassionati dello snorkeling e degli sport acquatici. Ad accogliervi, qui, non saranno solo i piccoli quokka, ma anche le spiagge dorate bagnate da un mare turchese e cristallino.

Sull’isola troverete anche dei laghi salati, 7 permanenti e 5 che si asciugano durante la stagione estiva, che irrompono tra la rigogliosa vegetazione dell’isola creando degli scenari mozzafiato.

Ovviamente non dimenticatevi di loro, delle vere guest star dell’isola. I quokka sono abituati alla presenza degli esseri umani, motivo per il quale sono molto socievoli. Potrete giocare con loro e scattarvi dei selfie memorabili, oppure osservarli mentre vivono nel loro habitat naturale.

Il giocatore Tom Latham e il suo selfie con un quokka, Rottnest Island

Fonte: Getty Images

Il giocatore Tom Latham e il suo selfie con un quokka, Rottnest Island
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La spiaggia più bizzarra d’Europa si trova su un’isola a forma di puzzle

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nei Paesi Bassi, in ogni momento dell’anno e in ogni stagione. Per raggiungere la meravigliosa capitale, così ricca di musei, arte e cultura, o per visitare le altre città e le periferie dove il panorama è dominato da canali che regalano scorci suggestivi, da campi di tulipani che si perdono all’orizzonte e da mulini a vento che definiscono in maniera unica il paesaggio urbano.

La verità è che l’intero territorio del Paese non smette mai di stupire. Non lo fa grazie alla bellezza, alle tradizioni e a tutte quelle peculiarità che appartengono per natura ai Paesi Bassi, ma anche per quei luoghi inediti e inaspettati che possiamo incontrare, visitare ed esplorare durante i nostri i viaggi.

Come quella spiaggia olandese, bizzarra e molto particolare, riconoscibile fra mille. Una piccola isola a forma di puzzle collegata alla terra ferma e situata nel comune Maarssen, in provincia di Utrecht, che è un parco giochi, ma anche un centro ricreativo, nonché uno dei luoghi più amati dai cittadini locali. Scopriamola insieme.

Utrecht: la spiaggia inaspettata

Lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa che attraversano i Paesi Bassi, ma anche dalle spiagge più celebri e frequentate in estate, troviamo un luogo particolarmente apprezzato dai cittadini di Utrecht e non solo. Uno stabilimento balneare che è anche parco giochi e centro ricreativo dove grandi e bambini possono trovare refrigerio durante le giornate più calde dell’estate. Una destinazione che può essere frequentata dai viaggiatori anche in altri momenti dell’anno per osservare i meravigliosi panorami naturali  che circondano l’intera area.

Per scoprire questa inedita spiaggia dobbiamo recarci nei pressi del lago di Maarsseveense, una meravigliosa riserva naturale tanto amata quanto frequentata dai cittadini del luogo e del Paese intero. Questa è situata nella provincia di Utrecht, una delle città più suggestive dei Paesi Bassi conosciuta per il suo centro medievale e per la sua importanza religiosa, che si configura come il punto di partenza per raggiungere una spiaggia inedita sulla quale rilassarsi durante i viaggi nel Paese durante i mesi più caldi.

Impossibile non riconoscere la spiaggia di Maarsseveense Plassen: questa è collegata con una sottile pontile a un’isola galleggiante a forma di puzzle. Si tratta di un’area ricreativa, che è anche parco giochi e stabilimento balneare, dove grandi e bambini possono rilassarsi, prendere il sole, giocare o tuffarsi nelle acque turchesi del lago.

Maarsseveense Plassen

Fonte: IPA

Maarsseveense Plassen

L’isola olandese a forma di puzzle

È un puzzle galleggiante, caratterizzato da un prato verdeggiante, quell’area che ospita la spiaggia più bizzarra d’Europa nonché un parco giochi destinato a intrattenere le famiglie locali e i viaggiatori in vacanza nei Paesi Bassi. Vista dall’alto, con la sua caratteristica forma, Maarsseveense Plassen emerge tra le acque del lago con i suoi colori cangianti: si tratta di scivoli, barche dei pirati e altre strutture ricreative per bambini. Non mancano ovviamente aree prendisole e accessi diretti nel lago per chi vuole nuotare tra le acque limpide del bacino.

Si tratta di un vero e proprio stabilimento balneare, chiamato anche Strandbad, all’interno del quale famiglie, cittadini, coppie e viaggiatori possono rifugiarsi durante le calde giornate d’estate e trascorrere vacanze indimenticabili.

Maarsseveense Plassen

Fonte: IPA

Maarsseveense Plassen

 

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Comprare un’isola privata non è più solo un sogno

State cercando il vostro posto nel mondo? Forse, allora, dovreste guardare in mezzo ai mari e agli oceani. Sì, perché comprare un’isola privata dove passare momenti magici, tra relax e salsedine, non è più così proibitivo come potrebbe sembrare. Sono lontani, infatti, i tempi in cui un atollo circondato dalle onde era una prerogativa dei ricchissimi: adesso, con un po’ di sacrificio (e tanti risparmi) quasi tutti potremmo riuscire a possederne uno.

Certo, i prezzi sono variabili in base al luogo, alle condizioni e, ovviamente, anche in base alla presenza (o meno) di alcune strutture sull’isola. Ciò però significa le disponibilità sono tante e le offerte molteplici, tutte diverse, così come le occasioni, pronte a essere colte.

Comprare un’isola privata a prezzi contenuti

Ma facciamo un piccolo excursus di quelle che sono le (attuali) isole in vendita, partendo da quelle che hanno costi decisamente abbordabili. Per iniziare, esiste un’isola in Finlandia, il cui nome è Salonpää, che recentemente è stata messa in vendita. L’isola è grande circa 3000 metri quadrati e comprende un piccolo ma suggestivo cottage con tanto di sauna, che si affaccia sulle sponde del lago Konnevesi. Il costo? 94.000 euro, persino meno di quanto potremmo acquistare un monolocale nel centro di qualsiasi città.

Per chi vuole spendere un po’ di più (e fare un viaggio più lungo), occhio: in Canada è disponibile, a soli 110.000 euro, Gillis Island. Si tratta di un atollo suggestivo, di circa 44.000 metri quadri, situato sul fiume Pinette. Di fatto, l’isola è un vero e proprio paradiso terrestre, rimasto incontaminato: accessibile per mezzo di una strada non troppo larga, è il posto ideale per gli amanti della pace, delle escursioni e del kayak.

Salendo ancora di prezzo, spendendo circa 280.000 euro si può acquistare un’isola in Scozia: si tratta di una delle isole Shetland, vicinissime alla Norvegia e alle Isole Faroe. Il prezzo è giustificato dalla sua grandezza (più di 25.000 metri quadrati) e dal fatto che il luogo è quasi magico, considerando che non ci sono abitazioni se non una casa e un mulino diroccato, circondati dalla natura più selvaggia.

Comprare un’isola privata “economica” nei Caraibi

Il vostro sogno è quello di comprare un’isola privata nei Caraibi, ma avete accantonato l’idea perché immaginate di dover spendere fior di milioni? Non è proprio così: diciamo che, per chi può permetterselo, “basta” circa mezzo milione di euro per diventare proprietari di un angolo di paradiso. Considerata la regione geografica si tratta davvero di offerte vantaggiosissime. Qualche esempio?

L’isola di Salt Cay fa parte delle Isole Turks e Caicos ed è un luogo che l’uomo non ha ancora fatto suo. Grande circa 8000 metri quadri, è rivolta verso ovest e permette di osservare i branchi di megattere che, annualmente, passano di fronte alla spiaggia. Il costo? Appena 390.000 euro.

Un po’ più cara, invece, è Neptune Cay, nelle Bahamas, grande poco più di 9000 metri quadri: costa 490.000 euro. Neptune Cay è una delle isole che si distingue per il mare più limpido, con fondo sabbioso, poco profondo e ricco di biodiversità. Anche qui, non esistono infrastrutture né tantomeno strade: si arriva per mezzo di una barchetta e si può rimanere in pace per tutto il tempo che si vuole.

Infine, è in vendita anche la penisola di Chub Cay, sempre nelle Bahamas, al costo di 500.000 euro: 32.000 metri quadri di natura mozzafiato, con due spiagge lunghissime e un piccolo molo già installato. Chub Cay ha anche una collina che offre un panorama sugli atolli circostanti e una piccola strada sterrata. Un vero sogno.

Quanto costa comprare un’isola privata in Italia?

Volete sognare un po’ a occhi aperti e immaginare di acquistare un’isola privata proprio in Italia, senza allontanarvi troppo dal vostro nido? Non è impossibile, ma la verità è che i prezzi salgono. Al momento, l’isola più economica in vendita è l’Isola Viscontea, sul Lago di Como: servono 2 milioni di euro per concludere l’affare.

C’è poi un’isola, quella di Santa Maria in vendita nello Stagnone, a Marsala, proprio nel luogo siciliano dove si osserva il tramonto più bello del mondo: la trattativa è riservata, ma si parla di un costo che si aggira intorno ai 18 milioni di euro. Infine, è in vendita anche l’Isola dell’Ottagono, nella laguna di Venezia, ma qui non ci sono spoiler: il prezzo viene comunicato solo su richiesta. Vale la pena provare, sia mai che costi meno di quanto si possa immaginare.

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Selvaggia, solitaria e romantica: la tua isola da sogno è italiana

Ci sono posti nel mondo che non ci stancheremmo mai di visitare perché ospitano attrazioni iconiche e celebri, siano esse create da Madre Natura o dall’uomo. Sono le stesse che ogni giorno spingono migliaia di viaggiatori ad attraversare il globo pur di vederle, ammirarle e fotografarle.

Eppure questi luoghi, per quanto straordinariamente affascinanti, pagano lo scotto della loro popolarità trasformandosi in località affollate dai turisti, soprattutto durante l’alta stagione. Le stesse che spesso vogliamo evitare per goderci un’esperienza off radar all’insegna della pace e del relax.

Per fortuna, però, il mondo è pieno di meraviglie ancora poco esplorate. E per scoprire la prossima destinazione lontana dalla folla non dobbiamo andare poi così lontano perché in Italia esiste un’isola selvaggia, solitaria e romantica, un luogo da sogno in cui perdersi e immergersi. Questo posto si chiama Levanzo ed è bellissimo.

Benvenuti a Levanzo

Ci troviamo nel cuore delle Egadi, sulla più piccola dell’arcipelago siciliano situato tra basso Tirreno e canale di Sicilia. È qui che possiamo esplorare un’isola da sogno che sembra uscita da una fiaba. Un luogo dove il tempo sembra fermo e sospeso, immune da tutte le leggi che scandiscono la nostra quotidianità.

Un piccolo lembo di terra bagnato da acque turchesi e cristalline che brillano al sole e che si infrangono su baie e calette nascoste tutte da scoprire. Un paradiso terrestre solitario, e ancora incontaminato, che è così bello e suggestivo da sembrare un sogno. E invece è reale ed è bellissimo.

Sull’isola vivono appena 200 anime le cui vite sono scandite da ritmi lenti che seguono l’andamento del mare, le stesse che ci spingono a vivere un’esperienza slow e indimenticabile. In questo piccolo angolo di Sicilia, infatti, ci si muove a piedi o in bicicletta. Ci si rilassa sotto il sole o si osservano le golden hour più belle del nostro Paese. Ma si esplorano anche i fondali e le grotte e ci si spinge al largo per ammirare quel paesaggio che sembra uscito da una cartolina.

Questo luogo estremamente romantico è diventato con il tempo la meta ideale per le vacanze romantiche, ma anche per le fughe dalla città e, in generale, per tutte le persone che desiderano vivere una vacanza all’insegna della pace e del relax.

Il cuore del paese, invece, è caratterizzato da un gruppo di casette bianche che affacciano sul porticciolo e che viste da lontano sembrano ricreare un piccolo e suggestivo presepe.

Sono solo 5 i chilometri quadrati che caratterizzano il territorio di Levanzo, eppure questi bastano a racchiudere su questa terra splendide meraviglie naturali che convivono alla perfezione con la storia antica collegata alla sua nascita. L’isola, infatti, ha ricoperto un ruolo fondamentale durante la battaglia delle Egadi per la conquista del Mediterraneo nel 241 a.C., come dimostrano le numerose testimonianze ritrovate proprio nelle acque che bagnano Levanzo.

Levanzo

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Levanzo

Una vacanza solitarie e bellissima su un’isola italiana

Se è una vacanza da sogno e lontana dalle mete più battute dal turismo di massa, quella che desiderate vivere, allora Levanzo è il posto giusto.

Ci sono le calette e le spiagge solitarie, quelle raggiungibili a piedi dalle vie principali o dai sentieri nascosti, oppure in barca. E poi c’è la Grotta del Genovese, una delle risorse più preziose dell’isola nonché importante testimonianza testimonianza preistorica in Sicilia.

Qui non ci sono fast food, né catene di grandi negozi. Non ci sono auto, né traffico e nemmeno discoteche. Ma c’è la bellezza assoluta della natura, del mare e della montagna. Quella osservabile da Pizzo Monaco, il promontorio che svetta a un’altezza di 270 metri caratterizzando l’intero paesaggio o dal Faro di Capo Grosso. Fermatevi a osservare ogni centimetro di questi cinque chilometri quadrati e godetevi gli scorci che si spalancano passo dopo passo: la vista, da qui, è meravigliosa.

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Puoi diventare cittadino di un’isola privata caraibica (o acquistarla)

I paradisi tropicali ci affascinano da sempre, soprattutto quando emergono dalle acque turchesi e cristalline del mare più bello del mondo, quello dei Caraibi, sopratutto quando in questi luoghi la natura regna protagonista creando scenari che lasciano senza fiato.

È proprio questo scatto idilliaco, che abbiamo visto nelle fotografie o che abbiamo immaginato ascoltando le esperienze degli altri, che ci spinge a scegliere questi posti come prossime destinazioni di viaggio, le stesse che ci permettono di realizzare e vivere i nostri sogni.

Ma se è vero che non ci sono limiti ai sogni, è vero anche che la realtà è di gran lunga più straordinaria dell’immaginazione. Soprattutto quando ci viene data la possibilità di diventare cittadini di un’isola caraibica o addirittura suoi proprietari.

Benvenuti a Coffe Island

Se fino a ieri l’idea di trasferirvi in un paradiso terrestre vi sembrava irrealizzabile, oggi dovete ricredervi. Perché non solo potete diventare cittadini di Coffee Island, ma persino acquistare una parte della prima isola privata finanziata attraverso il crowdfunding.

Ci troviamo al largo della costa del Belize, tra la straordinaria e incantata barriera corallina e il Mar dei Caraibi che si perde a vista d’occhio. È qui che, tra le acque, è emersa tanto tempo fa una piccola isola di appena 5 chilometri quadrati, un lembo di terra bagnato dal mare turchese e circondato da mangrovie.

E se fino a poco tempo fa questa terra era disabitata dall’uomo, e forse frequentata solo dalle numerose specie marine che abitano la barriera corallina, oggi è tutto cambiato perché Coffee Island (al secolo Coffee Caye), è stata acquistata da un gruppo di persone che, ancora oggi, cercano proprietari e cittadini per popolare la neonata micronazione.

L’isola tropicale che cerca cittadini e proprietari

Il progetto di fondare un’isola attraverso il crowdfunding non è proprio nuovissimo, è da anni, infatti, che un gruppo di viaggiatori lavora per trasformare questo sogno condiviso in una realtà. E alla fine ce l’hanno fatta, scegliendo proprio Coffe Caye come la prossima terra da abitare.

Dopo diversi anni di ricerca di un’isola che potesse rispecchiare le esigenze dei futuri proprietari, le meraviglie al largo del Belize hanno conquistato questo gruppo di persone che, con il progetto Let’s Buy an Island, hanno avviato il crowdfunding.

Coffe Caye è stata ribattezzata ufficialmente Principato di Islandia e il primo gruppo, composto dai proprietari, è sbarcato sull’isola nel febbraio 2022 per inaugurare in maniera ufficiale la micronazione. Tra questi c’erano anche Gareth Johnson, cofondatore e CEO di Let’s Buy an Island, e Marshall Mayer, cofondatore e co-presidente del consiglio Let’s Buy an Island.

L’isola è stata così acquistata e inaugurata, ma i proprietari stanno cercando altri investitori per ampliare il progetto e per sviluppare l’isola. L’obiettivo è quello di arrivare a 150 finanziatori così da poter definire in maniera definitiva i piani per il futuro di Coffe Caye.

L’idea è quella di creare un circuito di turismo sostenibile sull’isola fatto di alloggi e glamping immersi nella natura, accessibile ai cittadini, ma anche ai viaggiatori.

Come abbiamo anticipato, tutti possono prendere parte al progetto, diventando investitori del Principato di Islandia, investendo una quota parte e con tanto di potere decisionale sul futuro dell’isola, oppure ottenendo la cittadinanza. Per farlo vi basterà connettervi al sito del progetto.

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Poco conosciuta è spettacolare: l’isola da raggiungere adesso

In questi caldi giorni di lavoro capita spesso di perdersi in sogni ad occhi aperti. La fantasia ci porta su qualche tranquilla isola dove il cielo è azzurrissimo, il mare limpido e tra gli scogli si annidano piccole casette di pescatori, o forse pirati. Se anche voi non desiderate altro che fuggire in un luogo rilassante, bellissimo e pieno di tesori da esplorare, allora preparate la valigia per Amorgos.

La perla nascosta delle Cicladi

Guardando l’arcipelago delle isole Cicladi su una mappa, Amorgos è l’ultima che s’incontra partendo dal Pireo. L’isola è famosa per il suo monastero e per le sue spiagge blu come il cobalto. Meno nota delle sorelle Santorini e Mykonos, risulta una meta più tranquilla per delle vacanze da sogno.

Non troverete la movida che offrono altre località turistiche greche, ma una vita più da “local”, con centri abitati tranquilli, negozietti tipici e senza il caos delle mete più gettonate.

Amorgos, un’isola da conquistare

Un’isola che si staglia nel mare, tra rocce massicce, panorami mozzafiato e un sottofondo di onde che si frantumano sugli scogli. Amorgos è un luogo da conoscere ed esplorare, una terra selvaggia e non adatta a tutti.

Non è la classica isoletta per turisti con viali pieni di movida e negozi di souvenir. No, Amorgos ha un fascino più oscuro. Non è un’isola bellissima dolce ed accomodante: le rocce sono scoscese, il vento incessante, le strade spesso ripide. Un’unica strada asfaltata la attraversa da nord a sud toccando tutti i centri abitati. Per chi ama l’avventura, Amorgos regala meravigliosi paesaggi, caratteristici villaggi, passeggiate nella natura e cenette in taverne deliziose tradizionali.

Il monastero di Amorgos, Grecia

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Il monastero di Amorgos, in Grecia

Le cittadine dell’isola blu

Il colore che domina l’isola è il blu: il blu intenso del mare, del cielo notturno, ricchissimo di stelle grazie all’assenza di inquinamento luminoso. Il contrasto con le abitazioni bianche spicca e colpisce i visitatori. Sull’isola di Amorgos ci sono tre cittadine principali, ciascuna con una sua atmosfera: Chora, Katapola e Aegiali.

Katapola è la cittadina più turistica, dove si concentra la maggior parte di hotel e appartamenti. Qui ci sono anche negozi, bar e servizi e per questa sua comodità è consigliata a chi viaggia con bambini. Mentre, Aegiali è il secondo porto dell’isola, punteggiato da localini che si affacciano sulla baia. Infine, c’è Chora è il capoluogo dell’isola ed è forse la cittadina più caratteristica, meno turistica. Qui la vita delle gente del luogo si manifesta maggiormente.

Come raggiungere Amorgos

Non esistono voli diretti per Amorgos. La soluzione più comoda è raggiungere Atene, collegata con alcune città italiane da voli low cost. Da lì è necessario poi prendere un traghetto o un aliscafo dal porto del Pireo. Amorgos è raggiungibile via nave anche da Mykonos, Santorini, altre isole della Cicladi e alcune isole del Dodecaneso.

Se amate il clima mediterraneo, il mare cobalto e i piccoli paesi marittimi, dove si respira la vita della gente del posto, allora Amorgos per voi sarà il paradiso. L’isola sembra proprio il luogo ideale per avventure estive, dove sognare ad occhi aperti un viaggio pirata.

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L’isola-museo che dovresti scoprire quest’estate

Forse la Finlandia non vi sembra una meta estiva, eppure per gli abitanti del posto i mesi caldi sono motivo di festa e celebrazioni. Un luogo ricco di natura, paesaggi meravigliosi e una cultura di scoprire. Per vivere al meglio le vacanze estive finlandesi la meta perfetta da visitare è Seurasaari. Un’isola e un distretto di Helsinki, nota soprattutto come sede del Museo all’aperto di Seurasaari, un complesso di vecchi edifici in legno trapiantati da altre parti della Finlandia e collocati nel fitto paesaggio forestale dell’isola.

L’isola di Seurasaari

Su questa piccola isola l’estate è vivace e piena di eventi e momenti speciali, da godere in compagnia. Infatti, moltissimi abitanti di Helsinki vengono a Seurasaari per godersi l‘atmosfera rurale e pacifica e l’aria aperta fresca e pulita. L’isola ospita anche una grande varietà di fauna selvatica, in particolare uccelli, ma anche scoiattoli rossi e lepri, un luogo bulico e da favola.

L’estate sull’isola

L’isola di Seurasaari si anima soprattutto è a metà estate, quando un enorme falò viene costruito su un isolotto appena al largo della costa dell’isola e acceso da una coppia di sposini. Una tradizione che attira sempre migliaia di persone, sia turisti che abitanti di Helsinki, ad assistere dallo spettacolo suggestivo. Per godere al meglio l’evento, la gente si raduna sulle sponde di Seurasaari oppure si serve di alcune barche di legno, che rendono il tutto ancora più magico.

L'estate a Seurasaari

Fonte: 123RF

L’estate a Seurasaari, in Finlandia, dove non cala mai il sole

Il sole di mezzanotte a Seurasaari

Il momento più unico e speciale di tutta la Finlandia è il sole di mezzanotte, quel fenomeno astronomico che si manifesta nelle regioni polari quando il sole non cala mai resta lì, ad illuminare l’orizzonte, permettendoci di godere la luca anche di notte. Seurasaari è il posto ideale, dove stendere un telo mare e sedersi ad ammirare il regalo che la natura ci fa ogni estate.

La celebrazioni di mezza estate

Nei Paesi del Nord Europa tra il 20 e il 25 giugno si festeggia, il solstizio d’estate è un momento molto sentito. Non fa eccezione la Finlandia, che in queste settimane si trasforma in un luogo magico, allegro, pieno di brio ed entusiasmo. In questo periodo notte e giorno si confondono, la luce del sole predomina e i finlandesi ne approfittano per festeggiare.

Il museo a cielo aperto

Il Museo all’Aperto di Seurasaari è una celebrazione della varietà di stili architettonici che compongono il Paese. Il complesso consta di 87 strutture trasferite sull’isola che dà il nome al museo che illustrano come si viveva nelle campagne locali tra il XVIII e il XX secolo. Si sono possono ammirare chiese, fattorie e residenze signorili, un vero assaggio degli usi finlandesi.

Un’isola adatta a tutti

Seurasaari è selvaggia, ricca di natura, animali, piante e spiagge. Pensate che proprio qui si trova una delle sole due spiagge per nudisti di Helsinki e una delle sole tre nell’intero paese. A differenza delle altre spiagge per nudisti, la spiaggia è segregata per uomini e donne separatamente senza area nudista unisex ed è a pagamento. Ma questo rende il posto ancora più unico.

Una meta da raggiungere per godere l’estate in modo diverso, alternativo, con tanta magica e un’atmosfera unica.