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Lissa, l’isola della Croazia che è un piccolo capolavoro

La Croazia ha la fortuna di essere un Paese costellato di piccoli villaggi da fiaba, lambito da un mare cristallino e pieno di spiagge e calette che sono una più graziosa dell’altra. Tutto ciò potrebbe tradursi in difficoltà quando si tratta di scegliere una precisa destinazione locale in cui trascorrere le proprie vacanze. Per questo motivo abbiamo pensato di raccontarvi di Lissa, un’isoletta così speciale che pare un piccolo capolavoro.

Dove si trova Lissa

Lissa è una deliziosa isola croata che si fa spazio tra le limpide acque del Mar Adriatico. Situata al largo di Spalato, insieme alle “sorelle” Busi (Biševo), Pomo (Jabuka) e Sant’Andrea in Pelago (Svetac), dà vita a un minuto arcipelago che ondeggia a circa 50 chilometri dalla costa dalmata.

Con una superficie di 89,72 chilometri quadrati, è un armonico susseguirsi di coste frastagliate in cui si fanno spazio stupende insenature. Puntellata anche di una lussureggiante vegetazione mediterranea, è culla di produzione di gustosi vini, come il bianco Vugava e il rosso Plavac.

Cosa aspettarsi “dall’ultimo paradiso naturalistico del Mediterraneo orientale”

Lissa, conosciuta anche come Vis, è un luogo che di distingue da tante altre località croate per una condizione davvero particolare: molto spesso qui a dominare è il silenzio. Tutto ciò è dovuto certamente alla sua posizione remota, ma anche perché per molti anni è stata vittima di una chiusura militare.

Vis, isola della Croazia

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Lissa, veduta panoramica

Possiamo quindi affermare che Lissa è una delle isole più misteriose e affascinanti delle oltre 1000 che conta la Croazia, una meta ancora abbastanza incontaminata che si può tranquillamente trasformare nella destinazione ideale per chi è a caccia di un’esperienza semplice, ma ricca di natura e tranquillità.

Non molti turisti infatti approdano sulle sue rive, complice la lontananza dalla costa in quanto si impiegano più di due ore di traghetto per attraccarvi. Eppure, tutto ciò le consente di mantenere un fascino davvero unico nel suo genere, tanto da essere stata definita persino “l’ultimo paradiso naturalistico del Mediterraneo orientale” dal WWF.

E no, non è affatto poco, soprattutto se si pensa che è una meta di viaggio ottimale anche per coloro che sono in cerca della buona cucina e del buon vino. Non è un caso che le antiche konoba, ovvero delle ex cantine, siano oggi state mutate in taverne tipiche dove assaporare prelibati piatti di pesce fresco e vini pregiati.

Cosa vedere

Quel che è certo è che Vis è una meta che, prima che sia troppo tardi e che quindi venga invasa dal turismo più di quanto già lo sia, vale la pena conoscere.

La buona notizia è che sull’isola ci sono molti punti di interesse come la stessa città di Lissa, suo porto principale. La piccola “Capitale” è formata da due centri: il Kut, la zona più antica e pittoresca che sembra un intricato labirinto di vicoli lastricati, e Luka, ovvero il porto e la marina.

A unire le due zone cittadine c’è una lunga e suggestiva strada costiera in cui lasciarsi andare a una rigenerante passeggiata che permette di puntare i propri occhi su un panorama che pare incantato. A colpire sono anche le minute casette di pescatori costruite in pietra bianca e sormontate da tetti composti di tegole rosse.

Una località genuina e dove la vita procede a ritmi lenti, senza fretta alcuna. Palazzi seicenteschi dal fascino decadente accompagnano il viaggiatore verso il molo dove sono visibili i resti di una necropoli greca e di terme romane. Voltando lo sguardo sulle colline circostanti, invece, si può notare che spuntano diverse fortezze. Poi ancora il Museo Archeologico di Vis con un’interessante collezione di reperti antichi.

Bellissimo è anche Komiza, un piccolo villaggio di pescatori collegato alla città di Lissa grazie a due strade, una delle quali è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico.

Komiza, Croazia

Fonte: iStock

Veduta di Komiza

Chiamata Comisa in italiano, è la seconda località turistica dell’isola e prende vita su una baia che si trova ai piedi di un monte. Il posto migliore in cui lasciarsi avvolgere da un’atmosfera che sembra superare lo spazio e il tempo anche grazie a ripide viuzze abbracciate da tipiche case in pietra.

Le spiagge da non perdere

Non si può di certo parlare di Lissa e non pensare alle sue spiagge che ben poco hanno da invidiare a quelle dei tropici. Nella zona di Rukavac, sulla costa meridionale dell’isola, ce ne sono diverse e sono una più emozionante dell’altra. Basti pensare alla Spiaggia Stori Rukovac che è raggiungibile tramite un sentiero che parte dalla strada principale. Si tratta di una baia ricca di grossi ciottoli e in cui è possibile trovare un po’ di ombra naturale sotto una palma.

Interessante è anche la Spiaggia di Srbrena che è forse la più famosa di tutta questa spettacolare isola. Un posticino da non perdere in quanto è una graziosa spiaggia di ciottoli bagnata da un mare azzurrissimo e circondata da un’area verde protetta.

La Baia di Stiniva con i suoi ciottoli non è affatto da meno, anche perché è protetta da imponenti scogliere che si affacciano sulle meraviglie del mare. Poi ancora le Spiagge di Milna e Zaglav, questa volta di sabbia, e situate a non molta distanza l’una dall’altra.

Milna è invece un’altra spiaggia che regala anche uno splendido panorama sulle isole e sugli isolotti che impreziosiscono la zona. Compiendo una suggestiva camminata si può raggiungere la meno affollata Spiaggia di Zaglav, più lontana ma comunque speciale.

Chi predilige la sabbia non deve di certo perdersi la Spiaggia di Grandovac, adatta anche famiglie con bambini piccoli. Infine la Spiaggia di Mala Travna, una minuta insenatura a sud dell’isola che pare uscita da un libro di fiabe.

L’esperienza più emozionante

C’è un’esperienza su tutte che vale assolutamente la pena fare presso Lissa: un’escursione in barca lungo la costa per andare alla scoperta della Grotta Azzurra, situata sull’Isola di Bisevo.

Un’attività da non perdere in quanto si tratta di una delle meraviglie naturali più famose e visitate di tutta la Croazia. E c’è un motivo ben preciso: la caverna sfoggia un’apertura sottomarina attraverso cui, tra le undici e mezzogiorno, passano i raggi del sole che danno vita a degli emozionanti riflessi di luce azzurra.

Le spiagge più belle di Lissa

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Un angolo incantato di Lissa
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Conosci la leggenda di quest’isola santuario?

Il Montenegro, un Paese dalle mille sfumature e dal fascino senza tempo, è un gioiello incastonato tra le acque cristalline dell’Adriatico e le maestose montagne che ne abbracciano il territorio.

Un luogo dove paesaggi spettacolari e natura incontaminata si fondono armoniosamente con la storia e le tradizioni di un popolo orgoglioso e ospitale. Terra di contrasti e di emozioni, il Montenegro rapisce il cuore dei visitatori, offrendo un’esperienza indimenticabile fatta di avventure, scoperte e sensazioni uniche.

Oggi, però, vogliamo soffermarci su un luogo veramente speciale e affascinante: l’isola di Gospa od Skrpjela, meglio conosciuta come Nostra Signora delle Rocce. Questa piccola isola artificiale, nata dall’amore e dalla fede di un popolo, è un angolo di paradiso che regala ai visitatori un panorama mozzafiato sulla baia di Kotor e sulle montagne circostanti.

Da qui, lo sguardo può spaziare sull’infinito, tra le acque brillanti e le cime maestose, all’insegna dell’assoluto relax.

Questo luogo di interesse storico e culturale attrae visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare la bellezza naturale del paesaggio circostante e di esplorare il ricco patrimonio artistico e religioso dell’isola.

Dominata dalla chiesa e dal suo piccolo museo, Gospa od Skrpjela offre un’esperienza unica, permettendo di immergersi nella storia, nell’arte e nelle tradizioni locali di questa affascinante regione balcanica.

La leggenda di Nostra Signora delle Rocce

Chiesa di Nostra Signora delle Rocce

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Chiesa di Nostra Signora delle Rocce, isola di Gospa od Skrpjela, Perast, Montenegro

L’affascinante leggenda di Nostra Signora delle Rocce ha origine nel XV secolo, precisamente il 22 luglio 1452, quando due marinai locali fecero un’incredibile scoperta. Mentre navigavano nelle acque tranquille della baia, trovarono un’icona della Madonna con il Bambino su una scogliera.

Portarono a casa l’immagine più volte, ma scompariva sempre per riapparire nel luogo dove era stata trovata.

Si convinsero allora che la Vergine volesse rimanere lì per sempre e così decisero di costruire una chiesa e, insieme ad essa, di creare una vera e propria isola in suo onore come protettrice dei pescatori e dei marinai.

Fu così che al centro dell’isola venne costruita la Chiesa di Nostra Signora delle Rocce, un tempio cattolico dalla struttura simile a una moschea, eretto per difendersi da eventuali attacchi ottomani.

Ancora oggi si celebra, ogni 22 luglio, la nascita dell’isola con una festa solenne, durante la quale una processione di barche costeggia il pittoresco fiordo.

La leggenda di Nostra Signora delle Rocce rappresenta la forza della fede, dell’amore e della dedizione, tuttora fonte di emozioni per i visitatori e simbolo intramontabile di questa terra affascinante.

L’isola di Gospa od Skrpjela: un tesoro di storia, arte e bellezza

L’isola di Gospa od Skrpjela, circondata dalle acque cristalline e dalle imponenti montagne, offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e di fascino.

Al centro si erge la maestosa chiesa di Nostra Signora delle Rocce, un capolavoro barocco che affascina i visitatori con la sua facciata elegante e il suo interno riccamente decorato. Entrando nella chiesa, si viene immediatamente rapiti dalla bellezza degli affreschi e delle sculture che adornano le pareti e gli altari, testimoniando la profonda devozione e la maestria artistica dei secoli passati.

Tra le opere più significative, spicca l’arazzo della Vergine, creato da Jacinta Kunic, una donna originaria della città di Perast. Realizzato con fili d’argento e d’oro, Jacinta ci ha impiegato venticinque anni per completare il ricamo, intrecciandovi addirittura i capelli. Purtroppo, tale sforzo le costò la vista. Un duro lavoro dopo il quale, purtroppo, diventò cieca.

Annesso alla chiesa, il piccolo museo di Gospa od Skrpjela offre ai visitatori una preziosa opportunità per conoscere più da vicino la storia e le tradizioni di questa affascinante isola e della regione circostante. Tra gli oggetti esposti, si trovano manufatti storici, oggetti votivi e testimonianze della vita quotidiana, che permettono di immergersi nell’atmosfera di un tempo e di comprendere meglio l’identità culturale del luogo.

L’isola di Gospa od Skrpjela è una meta imperdibile per chiunque si trovi a visitare il Montenegro. Con la sua combinazione di storia, arte, cultura e paesaggi mozzafiato, quest’isola artificiale saprà conquistare il cuore di ogni visitatore, lasciando un ricordo indelebile di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e la bellezza regna sovrana.

Perast, Montenegro

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L’antica pittoresca città di Perast, Montenegro

 

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Cala Macarella, angolo di paradiso di Minorca

Paradisi balneari nel mondo ce ne sono davvero tanti e uno di questi è, senza alcun dubbio, Cala Macarella, una delle più favolose dell’isola di Minorca.

Siamo di fronte a un autentico spettacolo, 140 metri di spiaggia sabbiosa incastonata in una caletta a forma di conchiglia, accarezzata dalle acque più trasparenti del Mediterraneo.

Cala Macarella, uno spettacolo indimenticabile

Candida sabbia finissima, un tripudio di blu, alte scogliere: Cala Macarella è un incanto, nel cuore dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Minorca, sulla costa sud di Ciutadella.

Vera perla, è plasmata da una raccolta spiaggia selvaggia, mare incredibile dal fondale sabbioso che digrada con dolcezza, perfetto per chi ama cimentarsi in lunghe nuotate, e la fresca pineta sulle scogliere che si fa oasi di refrigerio e tranquillità.

Ideale per le famiglie con bambini e per chiunque desideri concedersi giornate balneari che non si dimenticano, è un must anche per la pratica dello snorkeling: tra le rocce, infatti, si celano piccole insenature, grotte e calette tutte da esplorare.

E poi, certo, è il luogo ideale per divertirsi in spiaggia, fare un picnic, rilassarsi al sole, tuffarsi tra le onde.

Sebbene non sia una spiaggia attrezzata, dispone comunque di servizio di salvataggio da giugno a settembre, bagni, docce e un piccolo chiringuito che offre panini, antipasti, piatti misti, menu per bambini e fast food con servizio self service.

Inoltre, il parcheggio a pagamento è a soli 300 metri mentre quello gratuito a un chilometro con 15 minuti di camminata per raggiungere l’arenile.

Cala Macarelleta, splendida “sorella minore”

Trovandosi a Cala Macarella, un altro consiglio è quello di dedicare del tempo alla scoperta della “sorella minore”, Cala Macarelleta, più raccolta ma meno affollata.

Per raggiungerla, occorre seguire a piedi il Camí de Cavalls verso Cala Turqueta, affascinante sentiero dal panorama mozzafiato che consente di scattare fotografie uniche di Macarella dall’alto.

In cinque minuti sarete arrivati.

Le opzioni per raggiungere Cala Macarella

Vediamo ora quali sono le possibilità per arrivare a Cala Macarella, lungo la costa sud-occidentale di Minorca, a 14 chilometri da Ciutadella.

In auto si può soltanto in bassa stagione, poiché da giugno a settembre non è consentito.

Da Ciutadella, si segue la Ronda Sur, si imbocca il Camí de Sant Joan de Missa e si seguono le indicazioni stradali per le spiagge meridionali.

Da Mahon, capitale amministrativa di Minorca, occorrerà un’ora di macchina.

Chi, invece, si sposta con i mezzi pubblici, potrà servirsi della linea di autobus 69, in partenza ogni venti minuti, che effettua il percorso Ciutadella – Macarella – Ciutadella.

Da Mahon, invece, la linea 51 arriva a Cala Galdana, da cui percorrere a piedi il tragitto per il Camí de Cavalls.

Infine, c’è anche l’opzione della linea 68 da Ciutadella fino a Cala Turqueta da dove si giunge alla spiaggia in un’ora di cammino ammirando uno spettacolo che non si vede tutti i giorni.

Cala Macarella può anche essere esplorata via mare, a bordo di barche oppure kayak, sia con imbarcazioni proprie sia con visite guidate.

Il momento migliore per scoprire una delle perle di Minorca

Come accennato, Cala Macarella è una delle spiagge più affascinanti e gettonate di Minorca per cui sarebbe opportuno arrivare la mattina presto, tra le 14 e le 15 oppure al tramonto.

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Questa “spiaggia rotta” offre una delle visioni più belle del mondo

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le acque cristalline si mescolano con un’atmosfera selvaggia e rigogliosa. Un territorio incontaminato, lontano dal turismo di massa, dove la natura regna sovrana. Benvenuto a Nusa Penida, un’isola indonesiana che ti farà innamorare al primo sguardo, perfetta per coloro che cercano di riconnettersi con la natura e vivere un’esperienza autentica e profondamente emotiva in una terra dal fascino primordiale

Situata a soli 20 chilometri dalla frenetica Bali, Nusa Penida è un’oasi di pace e bellezza, un rifugio per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e un luogo dove passare le vacanze all’insegna del vero relax. Le sue spiagge bianche e incontaminate, le scogliere mozzafiato e i fondali marini sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Alla scoperta della “spiaggia rotta” dell’Indonesia

La "spiaggia rotta", Indonesia

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La “spiaggia rotta” di Nusa Penida a Bali, Indonesia

Pasih Uug Beach, nota anche come Broken Beach o “spiaggia rotta”, deve il suo nome alla sua particolare conformazione geologica. Nel corso dei millenni, l’erosione causata dalle onde del mare e dai venti ha scavato un’enorme apertura a forma di arco nella roccia calcarea che caratterizza quest’area dell’isola di Nusa Penida.

Questo fenomeno ha portato alla creazione di un anfiteatro naturale che si affaccia sull’Oceano Indiano, dando l’illusione di una spiaggia “rotta” o separata dal resto dell’isola, fatta di sabbia bianca e acque cristalline al suo interno.

Un luogo dove lo sguardo si perde tra i colori e le forme di una natura sorprendente e incontaminata. Il suono delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia bianca e il profumo dell’oceano si fondono tra loro regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Oltre alla sua particolare struttura geologica, Broken Beach è un luogo di grande importanza ecologica. La sua posizione isolata e la relativa inaccessibilità hanno favorito lo sviluppo di un ecosistema fragile e ricco di biodiversità. La barriera corallina che circonda la spiaggia è l’habitat di numerose specie marine, tra cui pesci colorati e tartarughe.

È possibile raggiungere la “spiaggia rotta” prendendo un traghetto da Bali. Una volta lì, il suggerimento è quello di noleggiare uno scooter o un’automobile per esplorare l’isola in autonomia. In alternativa, sono disponibili diversi tour organizzati che includono una visita alla “spiaggia rotta” e ad altri luoghi di interesse sull’isola.

Le spiagge più belle di Nusa Penida

Oltre a Pasih Uug Beach, Nusa Penida vanta una varietà di altre spiagge paradisiache che meritano di essere esplorate. Una delle più emozionanti è senza dubbio Kelingking Beach. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, questa spiaggia è famosa per la sua imponente formazione rocciosa a forma di T-Rex che si estende verso l’Oceano Indiano. Il panorama offerto da questo capolavoro naturale è davvero unico e affascinante.

Per gli appassionati di snorkeling o diving, un must-see dell’isola è la spiaggia di Crystal Bay. Grazie alla sua posizione privilegiata e all’incredibile barriera corallina che la circonda, questa baia offre un’esperienza subacquea indimenticabile e piena di emozioni.

Circondata da palme e vegetazione rigogliosa, crea un ambiente tropicale idilliaco. Inoltre, le sue acque trasparenti e calde sono l’habitat ideale per un’infinità di specie marine, tra cui tartarughe, murene, pesci e il raro Mola, un gigante gentile che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Nusa Penida è anche la patria di altre spiagge straordinarie e suggestive, come Atuh Beach e Diamond Beach, entrambe caratterizzate da panorami da sogno e un’atmosfera di pace assoluta.

E infine c’è Suwehan Beach, meno conosciuta ma ugualmente incantevole, un angolo di paradiso nascosto che offre tranquillità e relax senza pari. La spiaggia è circondata da alte scogliere e acque cristalline, ideali per nuotare e rilassarsi.

Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, questa piccola isola indonesiana è il posto che fa per voi. Nusa Penida è un tesoro di bellezze naturali e paesaggi da sogno che attendono solo di essere scoperti.

Kelingking Beach a Nusa Penida, Indonesia

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Kelingking Beach, isola di Nusa Penida, Indonesia
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Le Isole Incoronate della Croazia sono le regine del mare

Il paradiso all’improvviso: è questo il sentimento che prevale nel viaggiatore nel momento in sui si trova al cospetto delle Isole Incoronate della Croazia. Un prezioso arcipelago che si fa spazio tra le limpide acque del Mar Adriatico e dove svettano questi meravigliosi fazzoletti di terra che possono essere definite le regine del mare.

Dove si trovano le Isole Incoronate

Le affascinanti Isole Incoronate si ergono in tutta la loro autenticità di fronte alla Dalmazia, a 15 miglia nautiche a ovest di Sebenico e 15 a sud di Zara. Composto da 147 tra isole, isolotti e grossi scogli, l’arcipelago si trova proprio a sud-est dell’isola Lunga – in croato Dugi Otok -, della quale sono la naturale continuazione.

Data la loro indiscutibile bellezza, sono persino conosciute come “la Polinesia dell’Adriatico” e sono la meta più indicata per i viaggiatori che hanno voglia di luoghi tranquilli, dove a regnare in maniera indiscussa sono la pace e la natura più vera.

Come arrivare e come visitare le isole

Prima di scoprire quali sono le attività che si possono fare presso le Isole Incoronate e le varie attrazioni che ci sono da vedere, è necessario essere a conoscenza di alcune informazioni che riguardano il come arrivare, in che modo visitarle e dove eventualmente soggiornare in questi angoli di paradiso.

Isole Incoronate, cosa sapere

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Veduta delle Isole Incoronate

Le Isole Incoronate sono immerse in un’area protetta, ciò vuol dire che nessuna di esse è dotata di aeroporto. Per arrivarci è infatti necessario partecipare a delle visite guidate che possono essere effettuate esclusivamente tramite imbarcazioni registrate per il trasporto passeggeri, e che quindi hanno ottenuto un’autorizzazione apposita dal Parco. In alternativa si può optare per il soggiorno di alcuni giorni, ma in questo caso dovete tenere bene a mente alcune informazioni.

Innanzitutto le isole non dispongono di hotel. Per i viaggiatori ci sono però delle case private che vengono affittate a prezzi alquanto elevati in 16 diverse località: Stiniva, Statival, Lupeska, Tomasovac – Suha punta, Sipnate, Lucica, Kravljacica, Striznja, Vruje, Gujak, Opat, Smokica, Ravni Zakan, Lavsa, Piskera – Vela Panitula, Anica on Levrnaka, Podbižanj, e Koromasna. Inoltre è proibito campeggiare al di fuori delle aree designate, ossia Ravno, Zakan e Levrnaka.

Per quanto riguarda le visite, è bene essere a conoscenza che le immersioni subacquee al di fuori di gruppi organizzati e approvati sono proibite. Alla luce di tutto ciò viene spontaneo domandarsi: cosa si può fare quindi presso le Isole Incoronate?

Cosa visitare

Partiamo dal presupposto che se deciderete di organizzare una vista presso le Isole Incoronate, che in lingua locale si chiamano Kornati, da lì a breve vi ritroverete in paradiso. L’arcipelago si caratterizza, infatti, per la presenza di impressionanti rocce che raggiungono altezze di 60-80 metri fuori dall’acqua, e più di 100 metri negli abissi.

Mastodontiche falesie, promontori e grotte si affacciano su un Adriatico più bello che mai, mentre di fronte a voi si apre un paesaggio che sembra non essere di questo pianeta.

Paesaggio isole Kornati

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Il paesaggio delle Isole Incoronate

Oltre a bagni indimenticabili e relax in spiagge che paiono essere dipinte da favolosi pittori, da queste parti è possibile osservare numerosi animali, più di 800 specie di piante, moltissimi uccelli come falchi pellegrini, gufi reali e sparvieri e, soprattutto, passeggiare tra la vegetazione.

Questi piccoli atolli sono infatti pregni di punti panoramici e belvedere naturali che possono essere scovati intraprendendo numerosi sentieri. In più, si possono gustare diverse delizie locali grazie a circa 20 ristoranti.

Ma non è finita qui perché, passo dopo passo, si può anche arrivare al cospetto della brulla isola di Piskera dove si fa spazio una chiesetta costruita dai pescatori. Poi ancora a Kornat, l’isola con la maggiore estensione di tutto l’arcipelago, in cui cerca di toccare il cielo la chiesetta della Madonna di Tarac, costruita nel Medioevo sui resti di basilica paleocristiana.

In sostanza una gita o un soggiorno presso le Isole Incoronate si fa per scoprire dei paradisi terrestri totalmente intatti, per lasciarsi andare alla pace, per cospargersi di natura selvaggia e per tuffarsi in un mare magnifico: sono i luoghi ideali per rimettersi al mondo, per creare un completo distacco dalla vita quotidiana.

Le spiagge da non perdere

Non stiamo scherzando: il mare che offre l’arcipelago delle Incoronate è il più bello di tutta la Croazia (e non solo). Una delle spiagge più affascinante è la Baia Telascica che sorge nella parte meridionale dell’Isola Dugi Otok. È una sorta di porto naturale protetto dai venti e dalle correnti dell’Adriatico che sfoggia tre zone separate da strettoie e fondali in cui vanno a riprodursi numerose specie marine. Tra le altre cose, proprio qui si sviluppa persino un lago salato.

Baia Telascica, Isole Icoronate

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I colori della Baia Telascica

Altrettanto affascinante è la Baia Saharun, una spiaggia sabbiosa situata sempre sull’Isola Dugi Otok. Un mare azzurro e cristallino invita ad immergersi e grazie al suo incredibile fascino è stata spesso elencata tra le “più belle baie del mondo”.

Poi ancora Ravni Zakan, un piccolo isolotto da raggiungere esclusivamente via mare che è un vero e proprio paradiso di natura incontaminata lambito da acque cristalline.

Non meno affascinante è Baia Opat, situata sull’isola Kornat. Dotata di molto spazio, è un piccolo angolo paradisiaco del Mar Adriatico che offre tutto il necessario per trascorrere una giornata di stupore.

Molto bella è anche l’Isola di Rava che si fa amare per la sua costa molto frastagliata e ricca di baie: ce ne sono persino tredici. L’habitat ideale di tartarughe di mare, delfini e stelle marine. Inoltre, secondo una leggenda, proprio qui si trova il centro del mondo, un buco enorme nella terra in cui in un tempo lontano sorgeva una pianta di gelso.

Meravigliosa è anche la Baia di Lernaka situata sull’isola omonima. Con ben 117 metri sopra il livello del mare, regala la vista migliore di tutta la zona. Dalla parte opposta vale la pena fare un salto anche presso la Spiaggia di Lojena, accarezzata da un mare cristallino e incorniciata da un panorama emozionante.

Informazioni utili

Per visitare nella migliore maniera possibile le Isole Incoronate è necessario tenere a mente alcune informazioni, oltre a quelle che vi abbiamo già dato. Se è vero che sono un paradiso di natura selvaggia, incontaminata, primitiva, è altrettanto reale che sono isole private e che per questo bisogna comportarsi come ospiti educati.

Inoltre, non esistono negozi e i sub autonomi con regolare qualificazione o patentino possono effettuare immersioni in autonomia presso 9 zone: Kornat (Opat – Tanka Prisliga), Samograd, Okljuc, Mala Panitula, Vela Panitula, Rasip, Kasela, Mana, Borovnik.

Infine, non è possibile portare sabbia o altro ed è proibito disturbare in qualsiasi maniera gli organismi marini.

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Fuochi di San Giovanni: una crociera intorno all’isola per ammirare lo show

C’è qualcosa di magico che sta accadendo intorno a noi, proprio adesso che le giornate si allungano e il sole è tornato a essere protagonista della nostra quotidianità. Tutto merito dell’estate che ci esorta a vivere gli spazi aperti, a scoprire e riscoprire il mondo e a esplorare tutte le sue meraviglie.

L’arrivo della stagione più attesa di sempre, si sa, porta con sé grande fermento. È questo il momento perfetto per pensare e organizzare i grandi viaggi dell’estate. Ma è anche il periodo in cui le strade, i quartieri e le città d’Italia si popolano di persone provenienti da ogni parte del mondo per celebrare la festa di San Giovanni.

Fuochi, riti e tradizioni antichissime accendono di magia e di spiritualità quella che è la notte più suggestiva dell’anno. I luoghi da raggiungere e da riscoprire, per questa occasione, sono tanti e differenti, ma ce n’è uno che, più di tutti, vi farà vivere un’esperienza mozzafiato. I fuochi di San Giovanni, infatti, illumineranno il 24 giugno l’Isola Comacina. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare questo show straordinario.

L’isola nel cuore del Lago di Como

Il nostro viaggio di oggi ci conduce sulle sponde del Lago di Como, uno dei territori più affascinanti del Bel Paese. Un piccolo lembo di terra, appartenente al comune di Tremezzina, e raggiungibile esclusivamente con i taxi boat in partenza da Ossuccio.

È considerata una delle aree archeologiche più ricche e affascinanti dell’Italia settentrionale. Numerose, infatti, sono le testimonianze custodite che raccontano il passato della storia comasca in epoca romana e medievale. Altrettanto affascinanti sono i paesaggi, tutti caratterizzati da una natura rigogliosa e lussureggiante e da scorci panoramici che si aprono a ogni passo compiuto.

Abitata solo dal suo custode, l’Isola Comacina è l’unica del Lago di Como, ed è una destinazione tanto affascinante quanto suggestiva. Sono molte le persone che, giungendo sul territorio, scelgono di andare alla scoperta di questo meraviglioso lembo di terra.

Farlo in occasione dell’inizio dell’estate, poi, permette di assistere a uno degli spettacoli più affascinanti dello stivale. Ogni anno, infatti, per la festa di San Giovanni, viene organizzata una processione di barche e il tradizionale spettacolo pirotecnico che illumina il cielo sopra l’isola, e che è possibile ammirare dalle sponde del Lago di Como e non solo.

I Fuochi di San Giovanni e la crociera sull’Isola Comacina

La festa dedicata a San Giovanni Battista è un appuntamento da non perdere. È proprio durante la sera del 24 giugno che, molte città d’Italia si illuminano di meraviglia perpetuando tradizioni e rituali tra sacro e profano. Le origini della festa, oggi appartenente al cattolicesimo, sono infatti pagane, probabilmente celtiche, e sono collegate al solstizio d’estate e alla natura che veniva celebrata proprio attraverso il fuoco.

Di quelle antiche origini, oggi resta l’usanza di accendere i fuochi di San Giovanni, che spesso culminano in spettacoli pirotecnici incantati. Come abbiamo anticipato, sono tante le città d’Italia che in questa occasione si abbigliano a festa, ma se volete vivere un’esperienza unica il consiglio è quello di raggiungere il Lago di Como.

Per festeggiare la notte di San Giovanni, infatti, il 24 giugno salperà una crociera davvero speciale che porterà gli ospiti alla scoperta dell’Isola Comacina per ammirare il grande spettacolo pirotecnico che si terrà per l’occasione. I fuochi d’artificio, considerati i più spettacolari del Lago di Como, saranno osservabili dalle sponde dello specchio d’acqua oppure a bordo della nave. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare lo show.

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Isola di Föhr, una Germania sorprendente

Se pensiamo ad un viaggio in Germania, la mente vola subito a splendide città d’arte come Berlino o Amburgo, che custodiscono preziosi patrimoni culturali, o a itinerari immersi nel verde per scoprire il suo lato incontaminato. Eppure, c’è un luogo davvero speciale che i turisti ancora non conoscono: si tratta dell’isola di Föhr, frequentata soprattutto dai tedeschi, dove si possono ammirare delle vere bellezze. Scopriamole insieme.

L’isola di Föhr, natura incontaminata

Cosa rende così speciale l’isola di Föhr? Appartenente all’arcipelago delle Frisone Settentrionali, diviso tra Germania e Danimarca, è immersa tra le acque del Mare del Nord. Pur non facendone amministrativamente parte, l’isola è circondata dal Parco Nazionale del Wattenmeer dello Schleswig-Holstein, che include anche il Mare dei Wadden: è il tratto che va proprio dalle Frisone sino alle coste danesi e tedesche, ed è di particolare interesse naturalistico sia per la sua ricca fauna e flora che per i suoi fondali lagunosi.

La stessa isola di Föhr è un paradiso incontaminato: protetta dalle vicine isole di Amrum e Sylt, che la riparano dalle correnti del Mare del Nord, ha sviluppato una rigogliosa vegetazione ed è per questo conosciuta anche come “isola verde”. Insomma, stiamo parlando di un luogo davvero meraviglioso, dove molti turisti tedeschi trascorrono le vacanze, approfittando delle sue spiagge sabbiose e ancora selvagge per trascorrere giorni di relax al sole. Naturalmente, ci sono tante altre attrazioni a Föhr, ed è per questo la perfetta meta turistica per chi vuole scoprire un angolo autentico di Germania.

Cosa vedere sull’isola di Föhr

Seppure molto piccola e scarsamente abitata – vi si contano appena 8.800 residenti stabili -, l’isola di Föhr vanta numerose località che meritano almeno una visita. È il caso, ad esempio, di reperti preistorici che si possono ammirare lungo le coste: si tratta di antiche sepolture a tumulo risalenti probabilmente all’età del Bronzo, a riprova di quanto lontano nel tempo affondi la storia di questo posto. Particolarmente affascinanti sono poi i villaggi che punteggiano l’isola, e che vantano casette molto caratteristiche. Sono infatti realizzate in mattoni e coperte da tetti in paglia, così da assumere un aspetto molto suggestivo (tanto da essere tra le più fotografate di tutta la regione).

La città di Wyk è la più importante dell’isola e ne costituisce il capoluogo: è non soltanto il porto principale di Föhr, dove attraccano i battelli provenienti dalla terraferma, ma anche una nota destinazione termale. Il suo passato come villaggio di pescatori aleggia ancora nell’atmosfera, dalle caratteristiche sepolture dei marinai che si trovano nel piccolo cimitero accanto alla Chiesa di San Nicola al faro di Olhörn, il quale fa ombra ad una piccola ma graziosissima spiaggia. Da qui parte una splendida passeggiata che raggiunge il centro, da cui si può godere dello spettacolo delle isole di Halligen.

Sempre a Wyk si trova un affascinante museo sulla civiltà e cultura frisone, mentre nel paese di Alkersum se ne può visitare un altro, il Museo dell’Arte della Costa Occidentale, che custodisce preziosissime opere di autori come Much, Nolde e Liebermann. Nel piccolo villaggio di Borgsum, invece, sorgono le rovine di un antico forte medievale che, con tutta probabilità, ha origini vichinghe. È incredibile pensare che questi antichi resti risalgono addirittura al X secolo. Un’ultima tappa da non perdere è il paesino di Nieblum, dove si trovano tantissime casette dai tetti in paglia: appartenevano ai capitani di nave che, nei secoli passati, avevano fatto la loro fortuna con la caccia alle balene.

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Isola di Iona, tra i luoghi più sacri della Scozia

La Scozia, magnifica e misteriosa, dona luoghi di rara suggestione e isole meravigliose e selvagge: una di queste è la mistica Isola di Iona, al largo delle Ebridi Esterne, quasi un piccolo scoglio che, però, ha molto da raccontare.

Fu, infatti, la culla del Cristianesimo nel Paese, il luogo dove il monaco Columba fondò, nel 563 d.C., il celebre Monastero di St. Columba, e da cui partì con i suoi 12 seguaci per convertire la Scozia allora pagana e buona parte del Nord Inghilterra.

La fama di Iona come centro di cultura e di missione si diffuse ben presto in tutta Europa e la rese luogo di pellegrinaggio nei secoli a venire nonché “l’isola sacra” in cui trovavano sepoltura i re della Scozia, della Norvegia e dell’Irlanda, una tradizione che ebbe inizio nell’860 d.C.

Oggi, la raccolta isola spazzata dal vento, trasmette a chiunque una profonda sensazione di pace e si fa apprezzare per i fiabeschi scenari da cartolina, le dolci colline e le spiagge di candida sabbia.

Cosa vedere sull’Isola di Iona

È piccola, certo, abitata da meno di 200 persone, e si scopre rigorosamente a piedi o in bicicletta ma è una di quelle mete che non si dimenticano e che racchiudono tesori e bellezza che attraggono oltre 130.000 visitatori all’anno da tutto il mondo.

E non è difficile capire il perché: Iona è natura, verdi distese intervallate da campi in fiore, dolci colline dove pascolano gli animali, spiagge sabbiose plasmate da dune e vegetazione.

Il ritmo è lento, la vita scorre senza frenesia, a contatto con la natura e con il paesaggio, un’oasi speciale dove riposarsi, rilassarsi e ricaricare le energie.

Perfetta per una gita di un giorno, già bellissima mentre la si scorge in lontananza con il traghetto dalla vicina Isola di Mull, Iona ha un piccolo centro abitato, Baile Mor, caratteristico villaggio con un’unica fila di cottage che si specchiano sul mare, la scuola, l’hotel principale, gli uffici pubblici, la chiesa, il ristorante e negozi di artigianato e souvenir.

Dopo una breve passeggiata dal porticciolo, ecco le rovine del Convento delle Monache Agostiniane, il Nunnery, del XIII secolo, fondato forse contemporaneamente all’Abbazia di St. Columba, il cuore spirituale dell’isola, vicinissima al mare e aperta su tutti i lati.

Di sicuro interesse sono la Chiesa abbaziale, in stile gotico, a unica navata, e il Chiostro, luogo di silenzio dove spiccano numerose pietre tombali di origine medievale.

Sulla destra, uno sguardo alla Cappella e al Cimitero di San Orano, la costruzione più antica, risalente al XII secolo.

L’ex casa parrocchiale ospita lo Iona Heritage Centre, con una significativa mostra sulla storia dell’isola negli ultimi 200 anni: tra i reperti di spicco, la poppa della Guy Mannering, nave postale tra New York e Liverpool che qui affondò nel 1865.

Ancora, sulla strada che porta all’Abbazia, merita una sosta la MacLean’s Cross, cinquecentesca croce celtica alta tre metri con alla base l’effigie di un guerriero armato.

Infine, da non perdere la piccola cappella a sinistra dell’entrata principale dell’Abbazia, la St. Columba Shrine, e la Cima Dum I, il punto più elevato dell’isola, a 101 metri sul livello del mare da cui il panorama è a dir poco mozzafiato.

Come arrivare a Iona

L’isola più mistica della Scozia si raggiunge comodamente prendendo il traghetto a Fionnphort sulla vicina Isola di Mull.

Le corse vengono effettuate tutti i giorni e la traversata dura una decina di minuti.

In alternativa, è possibile partire da Oban, perla marittima della Scozia, sbarcando a Craignure, il porto principale di Mull: da qui, o in auto o con l’autobus 496, si arriva all’imbarco a Fionnphort, sulla punta sud-ovest.

Da sapere che numerose compagnie organizzano tour giornalieri da Oban che, in poche ore, consentono anche di scoprire Iona.

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A Ibiza puoi soggiornare nel primo hotel costruito sull’isola

Ibiza, conosciuta da sempre per le sue spiagge da sogno e la vita notturna inimitabile, è molto più di una semplice destinazione estiva. Questa perla del Mediterraneo offre un viaggio indimenticabile attraverso la storia e la cultura iberiche, regalando ai visitatori un’esperienza unica e autentica.

Non tutti sanno però che, sul lungomare di Vara de Rey, esiste un’icona storica e un punto di riferimento per i viaggiatori di tutto il mondo: è l’Hotel Montesol.

Situato nel cuore di Ibiza, è un vero e proprio gioiello che ha segnato l’inizio dell’era alberghiera della zona. Fin dalla sua apertura nel 1933, questo iconico hotel in stile coloniale ha accolto personaggi illustri, artisti e intellettuali, diventando un punto di riferimento culturale e un luogo di incontro privilegiato per la società ibizenca.

L’edificio ha recentemente subito un’attenta ristrutturazione che ha saputo coniugare il fascino del passato con le esigenze del presente. Gli interventi di restauro, infatti, hanno preservato l’architettura originale e i dettagli storici, arricchendo gli ambienti con elementi moderni e funzionali.

Grazie alla sua posizione strategica, l’Hotel Montesol è il punto di partenza ideale per scoprire le bellezze dell’isola e continua a rappresentare un punto di riferimento per chi desidera vivere un’esperienza autentica e indimenticabile nel cuore di Ibiza.

Hotel Montesol, fascino e storia nel cuore di Ibiza

La storia dell’hotel risale agli anni ’30, quando la famiglia Montesol decise di costruire il primo albergo sull’isola. Fin dalla sua apertura, è diventato un punto di riferimento per i viaggiatori, grazie alla sua posizione privilegiata nel cuore della città e alla sua architettura caratteristica in stile coloniale.

Nel corso degli anni, l’hotel ha accolto una lunga lista di celebri ospiti del mondo dello spettacolo, tra cui Orson Welles, i Pink Floyd e Grace Jones, confermando il ruolo storico e culturale di riferimento che l’albergo ha svolto nel territorio.

L’Hotel Montesol regala ancora oggi un’esperienza senza pari ai visitatori. Le camere e le suite sono arredate con stile, combinando elementi classici e contemporanei per offrire un ambiente accogliente e rilassante. Fiore all’occhiello è il suo ristorante che si affaccia su una terrazza panoramica, dove gli ospiti possono gustare le deliziose specialità locali ammirando la vista sulla città vecchia e sul porto.

Inoltre, la posizione strategica dell’hotel a pochi passi dalla città vecchia, permette di raggiungere facilmente le meraviglie di Ibiza: dalle famose spiagge ai mercati, fino ai luoghi di interesse storico.

Alla Scoperta delle bellezze di Ibiza

L’Hotel Montesol è da sempre il punto di partenza perfetto per scoprire le attrazioni dell’isola balearica che, con la sua ricca storia, la vibrante cultura e le sue bellezze naturali, è in grado di toccare l’anima e lasciare un’impronta indelebile nel cuore dei viaggiatori.

La sua posizione strategica garantisce un facile accesso alle spiagge più rinomate della zona come Cala Bassa, Cala Conta e Cala Tarida. L’hotel si trova anche a breve distanza dai principali luoghi di interesse storico tra cui la Cattedrale di Ibiza, il Castello e la città vecchia, patrimonio dell’Unesco.

Inoltre, durante l’estate, l’isola ospita numerosi eventi culturali, come concerti, mostre d’arte e festival cinematografici raggiungibili facilmente dagli ospiti dell’albergo.

L’Hotel Montesol offre un’esperienza unica al centro di Ibiza, unendo fascino, cultura e tradizione. Testimone storico di una bellezza senza tempo, è il punto di partenza ideale per andare alla scoperta delle meraviglie dell’isola e immergersi nella sua atmosfera magica.

Visitare Ibiza significa tuffarsi in un mondo dove storia, cultura e bellezze naturali si fondono in un’armonia perfetta, lasciando nei cuori dei viaggiatori ricordi indelebili e il desiderio di ritornare al più presto.

Ibiza

Fonte: iStock

Ibiza città vecchia, Spagna
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Benvenuti a Sunny Beach, l’Ibiza dell’Est

Voglia di sole, mare e divertimento? L’Ibiza dell’Est è la meta perfetta per le vacanze estive dei giovani e di chiunque desideri trascorrere giornate in spiaggia all’insegna dello svago.

In Bulgaria, a 35 chilometri da Burgas, su una costa tranquilla, Sunny Beach è la località balneare più apprezzata e in voga della Bulgaria, un tempo villaggio di pescatori trasformato in polo turistico di altissimo livello.

Sunny Beach, il tempio del divertimento estivo

Lambita dal Mar Nero, Sunny Beach offre gli stessi divertimenti di destinazioni blasonate come Mykonos, Ibiza, Corfù e moltissime altre ma qui i prezzi sono decisamente low cost: spesso, un ingresso in discoteca si aggira sui 3 euro.

Si può visitare comodamente a piedi: la strada principale, di 2, 5 chilometri, è proprio il lungomare che pullula di negozi, bar sulla spiaggia, ristoranti e strutture ricettive per tutti i gusti. Anche il parco acquatico Action Park, altro simbolo di una vacanza spensierata tra giochi e tuffi, è a due passi.

Il fiore all’occhiello della località bulgara è poi la splendida spiaggia, oltre 5 chilometri di sabbia chiara, ideale anche per le famiglie con bambini e per rilassarsi al sole dopo lunghe notti di movida.

Le zone principali sono due: la cosiddetta “pay zone“, accanto alla riva, in cui occorre affittare un ombrellone, e la “zona franca“, subito dietro, dove è possibile sistemarsi liberamente con il proprio ombrellone.

Qui sono più di 800 gli hotel per oltre 300.000 posti letto e una trentina le discoteche frequentate, in particolare, dai giovani tra i 18 e i 25 anni: la musica è sempre di qualità e i palchi ospitano anche Dj di fama internazionale.

Insomma, stiamo parlando di una meta dove lo svago è al primo posto: basti pensare che, prima delle quattro del pomeriggio, è difficile trovare qualcuno in giro. Non a caso, Sunny Beach viene anche definita “Città Fantasma”: come a Ibiza, si fanno le ore piccole e alle 10 del mattino appare pressoché deserta.

Quando andare: la stagione turistica di Sunny Beach

A Sunny Beach la stagione turistica è suddivisa in tre periodi:

  • da inizio maggio a metà giugno e settembre è bassa stagione
  • da metà giugno a metà luglio e da metà agosto a inizio settembre è media stagione
  • da metà luglio a metà agosto è alta stagione

Low cost in ogni periodo dell’anno, per un risparmio ancora maggiore conviene optare per i mesi di maggio, giugno e settembre quando si possono trovare tariffe per l’alloggio a meno di 10 euro a persona.

Dove dormire

Come già accennato, la località balneare più famosa del Mar Nero è super attrezzata e vi è soltanto l’imbarazzo per dormire tra hotel, resort, bed and breakfast, appartamenti e campeggi, tutte strutture di qualità elevata.

Le zone migliori per alloggiare sono quelle vicino alla spiaggia: molti hotel, infatti, si trovano lungo la strada principale mentre i più “lontani” distano al massimo un chilometro per 10-15 minuti di passeggiata.

Come arrivare all’Ibiza dell’Est

L’aeroporto più vicino è quello della città di Burgas, a circa 25 chilometri. Da qui, per raggiungere Sunny Beach potete servirvi di un bus oppure noleggiare un’auto: le tariffe per il noleggio non sono elevate e, avere a disposizione un’auto, si rivela molto utile per gli spostamenti in piena autonomia.