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Perché la primavera è la stagione ideale per scoprire le Isole Baleari

Le Isole Baleari sono spesso associate alle classiche estati mediterranee, tra spiagge dove prendere il sole, tramonti mozzafiato e feste con DJ in terrazza. Eppure, la bassa stagione ha il potere di rivelare l’anima più tranquilla di queste mete spagnole, in particolare la primavera: in questo periodo potrete godervi i percorsi di trekking e di cicloturismo, scoprire le zone umide, considerate un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, e approfondire il loro patrimonio culturale.

Temperature ideali per fare trekking

D’estate, le temperature alle Isole Baleari possono diventare particolarmente elevate e non proprio adatte per fare trekking, a meno che non decidiate di cominciare alle prime ore del mattino! In primavera, invece, le temperature medie si aggirano intorno ai 18-25 gradi, perfetti per intraprendere i sentieri costieri o quelli che attraversano i paesaggi costellati di uliveti.

Tra questi, vi consigliamo la lunga Ruta de Pedra en Sec a Maiorca, che vi permetterà di immergervi nella selvaggia Serra de Tramuntana, protetta dall’UNESCO, combinando panorami mozzafiato, villaggi artistici e paesaggi montuosi.

Oppure, a Menorca potreste percorrere tutto o una parte del Camí de Cavalls, un sentiero storico che segue la costa dell’isola da cima a fondo per ben 185 chilometri suddivisi in 20 tappe segnalate. Il percorso, fattibile sia a piedi che in bicicletta o a cavallo, offre l’opportunità di scoprire le calette e le spiagge più idilliache, spazi naturali come s’Albufera des Grau o il Cap de Favaritx, torri difensive o zone umide.

Trekking Maiorca

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Sentiero panoramico a Maiorca

Visitare le città senza troppa folla

Bassa stagione significa anche meno turismo. Le temperature piacevoli e le strade non ancora troppo affollate, vi permetteranno di assaporare la bellezza delle vie di Palma, Alcúdia o Pollença a Maiorca e di gustare una meravigliosa paella in riva al mare o su una delle terrazze della città.

Anche Ibiza inizia a risvegliarsi in primavera: le giornate si allungano e si fanno più calde, rendendo possibile un tuffo nelle sue calette paradisiache. Questo è anche il periodo perfetto per visitare i monumenti, come le mura rinascimentali di Dalt Vila, l’insediamento fenicio di Sa Caleta o il Puig des Molins. Inoltre, una visita ai suoi mercatini hippy è d’obbligo.

Prezzi bassi suoi voli: l’offerta easyJet

La primavera è considerata bassa stagione, ciò significa che potrete organizzare il vostro viaggio alle Isole Baleari con un budget ridotto rispetto all’estate, soprattutto in destinazioni molto visitate come Maiorca e Ibiza. Inoltre, potete sfruttare anche le offerte sui voli, come quelle proposte dalla compagnia easyJet: con la promozione appena lanciata, potrete volare verso Maiorca, Minorca e Ibiza con voli a partire da 23,99 euro.

Alcuni dei voli più economici sono diretti a Palma di Maiorca e partono da Milano Linate (da 32,99 euro nel mese di giugno) e da Milano Malpensa (18,99 euro a maggio). Se invece volete volare a Ibiza, le offerte più convenienti partono ad aprile da Napoli, con biglietti da 27,99 euro, e a maggio da Milano Malpensa, con biglietti a partire da 18,99 euro.

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Le Isole Brioni: un vero paradiso terrestre in Istria

Stai valutando l’Istria come meta per un long-weekend o come tappa di un on the road per le tue vacanze? Se stai cercando un’esperienza fuori dal comune, le Isole Brioni possono essere proprio quella sorpresa che non ti aspetti. Un angolo di natura selvaggia, un paradiso terrestre che si affaccia sul mare Adriatico capace di portare quiete e relax anche nelle anime più stressate. Qui il tempo rallenta e tutto diventa un invito a godersi un momento per sé, in compagnia delle onde del mare e dei profumi della macchia mediterranea. Ma cosa c’è da vedere in questo posto così magico? Ecco una guida completa sui luoghi da non perdere in questa perla della Croazia.

Prima di tutto cosa sono le Isole Brioni?

Le Isole Brioni sono un’arcipelago composto da 14 isole sparse in un raggio di pochissimi chilometri a nord-ovest da Pola, in Croazia. Le isole furono abitate sin dai tempi antichi ma iniziarono a ottenere interesse e riconoscimento a partire dal 1893, anno in cui vennero acquistate da un benestante industriale austriaco che le volle trasformare in una zona lussuosa di villeggiatura e metterle a disposizione delle figure più illustri dell’epoca. Dopo una serie di passaggi di proprietà che videro coinvolte prima l’Italia e poi la Jugoslavia, nel 1945 divennero la dimora estiva di Tito diventando il palcoscenico di grandi eventi e cerimonie per attori e figure di spicco della società come ospiti del presidente Jugoslavo. A partire dal 1983, le isole vennero insignite del titolo di Parco Nazionale e aperte a tutto il pubblico e non solo alle élite. Tuttavia, l’impronta esclusiva e lussuosa che ne ha plasmato l’identità non è andata perduta, pertanto i costi degli alloggi qui sono abbastanza elevati. Se la tua idea di viaggio si sposa maggiormente con la filosofia del low-cost nessun problema, puoi goderti la magia delle Isole Brioni con una gita di un giorno partendo da Fazana, un piccolo villaggio di pescatori dal quale partono le escursioni per l’arcipelago. Le isole sono quattordici ma solo una è aperta ai visitatori: l’Isola Maggiore.

Tutte le meraviglie da vedere alle Isole Brioni

Se è vero che si può visitare un’isola soltanto, è anche vero che questa è così ricca di cose da vedere e di esperienze da provare che saprà riempire la tua giornata di incredibili scoperte. L’arcipelago, infatti, non solo è uno spettacolare rifugio naturale, ma è anche un vero e proprio scrigno di tesori da esplorare; dai paesaggi incontaminati alle testimonianze del passato, qui ce n’è davvero per tutti i gusti. Di seguito trovi alcune delle cose da non perdere assolutamente.

Il Parco Safari delle Isole Brioni in Istria

L’attrazione più inaspettata e stravagante dell’intero arcipelago: il Safari Park. Un parco naturale che si estende per un’area recintata di nove ettari dove specie autoctone delle Brioni convivono con esemplari provenienti dal Sudamerica, Africa e Asia. In passato questa zona veniva utilizzata da Tito come riserva di caccia privata e molti degli animali esotici del parco non sono altro che regali fatti al presidente e introdotti da lui stesso nell’habitat. Il Safari si può fare solo a bordo di un trenino dal quale potrai ammirare struzzi, pavoni, zebre, zebù e molti altri animali. Ma la vera celebrità del parco è Lanka: un’elefantessa indiana donata a Tito nel 1972 dalla prima ministra indiana Indira Gandhi. Se vuoi visitare il parco, il costo del biglietto è di 35 euro per gli adulti e 15 per i bambini sopra i 7 anni. I minori di 7 anni non pagano l’ingresso.

L’Ulivo più antico del mediterraneo

Un vero e proprio monumento naturale. Uno studio condotto negli anni ’60 sulla sua corteccia ha dimostrato come quest’albero abbia un’età stimata di più di 1600 anni e, per tale motivo, è considerato uno degli ulivi più antichi di tutto il mediterraneo. La sua veneranda età non gli impedisce di produrre ancora i suoi frutti tanto che, ogni anno, vengono raccolti e ne viene prodotto un olio molto pregiato. L’ulivo si trova immerso in un paesaggio incontaminato, placido e tranquillo che ne esalta la sua maestosità e che sottolinea il suo carattere forte e resiliente. Molto più di un simbolo di longevità, questo ulivo custodisce il legame millenario tra gli abitanti di questa regione e la natura.

Il sentiero dei dinosauri

Impronte di dinosauro alle Isole Brioni in Istria

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Una delle 200 impronte di dinosauro rinvenute alle Isole Brioni

Ogni volta che senti la colonna sonora di Jurassic Park ti viene un nodo nostalgico allo stomaco e torni immediatamente bambino? Allora non puoi perderti il sentiero dei dinosauri! In questa zona sono state rinvenute più di 200 impronte fossili di dinosauri risalenti a circa 130 milioni di anni fa. Le impronte si sono conservate perfettamente nella roccia calcarea e sono riconducibili a diverse specie di dinosauri tra cui:

  • Teropodi: esemplari carnivori bipedi simili al T-Rex.
  • Sauropodi: grandissimi erbivori dal collo lungo come, ad esempio, il Brachiosauro.
  • Ornitopodi: esemplari erbivori di dimensioni più ridotte come l’Iguanodonte.

Il pappagallo Koki

Il pappagallo Koki è un’altra delle tante attrazioni che attirano l’interesse dei visitatori: un esemplare di cacatoa bianco con la cresta gialla, donato come regalo di compleanno da parte di Tito alla nipote. Koki è un abilissimo imitatore, capace di riprodurre suoni e parole e, con i suoi 50 anni di vita, è uno degli animali più longevi delle Isole Brioni. Questo simpatico animaletto è così amato che è presente in moltissime foto con celebrità del mondo dello spettacolo e con figure politiche.

Il giardino mediterraneo

Il giardino mediterraneo venne costruito nel 2007 nell’area di un ex-vivaio che si estende per 17.000 metri quadri. Un angolo di pace e biodiversità che ospita più di 170 specie vegetali e che nasce con un duplice intento:

  • Preservare e valorizzare la flora mediterranea, concentrandosi principalmente sulla conservazione delle specie autoctone.
  • Educare i visitatori sulla ricchezza del patrimonio botanico dell’area delle Isole Brioni.

Alberi secolari, piante spontanee, autoctone o esotiche, qui si trovano moltissime specie anche utilizzate da secoli nella cultura e nella cucina tradizionale locale.

La casa delle barche

Dopo aver esplorato i luoghi d’interesse di stampo naturalistico, è arrivato il momento di spostarci verso le attrazioni di carattere storico e culturale. Tra queste c’è sicuramente la Casa delle Barche, un piccolo gioiellino storico che parla del legame degli abitanti delle Isole Brioni con il mare e la navigazione. L’edificio, in stile secessionista austro-ungarico, fu costruito nel 1902 come protezione delle barche.  Questa casa veniva chiamata anche “Casa del Dottore” poiché al piano superiore c’era una farmacia, l’ambulatorio di un medico e l’appartamento dove viveva con la sua famiglia. Oggi la casa ospita una mostra permanente sull’Isola.

Il museo di Tito

Per entrare nel vivo della storia di questo straordinario arcipelago, ti consigliamo di visitare il museo di Tito che racconta l’epoca d’oro delle Isole Brioni e che si concentra sull’ex-leader della Jugoslavia Josip Broz Tito. Questo spazio, situato all’interno del Centro Culturale di Brioni, raccoglie testimonianze fotografiche, oggetti e documenti legati a questa importante figura politica. Tra le cose che puoi ammirare in questo museo trovi:

  • Oggetti personali e regali ricevuti da figure di spicco e celebrità.
  • I modelli delle sue barche e vari manufatti che testimoniano il suo amore per il mare.
  • Animali imbalsamati regalati al leader e che, dopo essere morti per cause naturali, vennero imbalsamati come tributo al Parco Safari.

Questo tuffo tra le sale del museo ti darà la possibilità di scoprire il ruolo di queste isole nel loro periodo di massimo splendore e l’importanza che hanno avuto nella storia del ‘900 e, soprattutto, nella storia della Jugoslavia.

La Cadillac di Tito

Nessuno visita le Brioni senza vedere anche solo velocemente la Cadillac Eldorado Cabriolet verde scuro che venne donata a Tito nel 1953. La Cadillac, della lunghezza di 5,6 metri e con un motore V8 da 210 cavalli, è un vero simbolo di lusso e prestigio e venne utilizzata dal presidente in persona per muoversi nell’isola e accompagnare capi di stato, star del cinema e leader politici internazionali. Un fatto interessante di questa attrazione è che la vettura è ancora perfettamente funzionante e viene utilizzata in occasioni speciali. Per vederla ti basterà raggiungere il museo di Tito e goderti un capolavoro dell’ingegneria americana perfettamente conservato e che offre una fotografia precisa di un’epoca passata.

I reperti archeologici

Vista aerea del Castrum Romano alle Isole Brioni

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I resti del Castrum romano alle Isole Brioni, in Istria

Le Isole Brioni sono disseminate da reperti archeologici. Un primo assaggio lo abbiamo avuto con il sentiero dei dinosauri sul quale possiamo ritrovate oltre 200 impronte di questi antenati così affascinanti ma, in realtà, ci sono anche altri siti archeologici di grande interesse storico e che meritano assolutamente una visita.

  • Il castrum romano: una delle meraviglie dell’isola principale dell’arcipelago delle Brioni. Situato sulla costa occidentale, si tratta di un insediamento fortificato di epoca romana capace di raccontare una storia unica che inizia nell’antichità e si protrae fino al Medioevo, l’insediamento infatti venne abitato per oltre 1000 anni. Il Castrum sorse in una posizione strategica, vicino al mare, ed era costituito da ville patrizie, botteghe e impianti termali definendo le Isole Brioni un luogo di lusso sin dai tempi dell’Impero Romano. Nel Medioevo, l’area venne utilizzata per scopi abitativi per poi essere abbandonata forse per motivi di salute. L’abbandono dell’area ne ha permesso l’ottima conservazione dei resti, cosa che difficilmente accade per gli insediamenti che hanno visto una continuità abitativa nel tempo. Consigliamo una visita al castrum per immergerti completamente nella storia dell’Isola e immaginare come vivevano mercanti, nobili e artigiani dell’epoca. Se sei un amante dell’archeologia e della storia antica questa è decisamente una tappa da non perdere.
  • La Baia di Verige: un’altra delle gemme di questo meraviglioso arcipelago. Una baia di enorme bellezza dove il blu del mare si fonde con i fasti dell’antica Roma restituendo un sito d’interesse storico e paesaggistico da togliere il fiato. La baia si trova sulla costa ovest dell’Isola Maggiore e ospita i resti di una lussuosissima villa romana la cui costruzione ebbe inizio nel 1° secoldo a.C. e che raggiunse il suo massimo splendore nel 1° secolo d.C. Appartenuta con grande probabilità a una ricca famiglia patrizia, si estende per oltre un chilometro ed era impreziosita da terrazze panoramiche, templi dedicati alle divinità, aree termali e un porticciolo privato. Oggi puoi vedere i resti della villa, le colonne, alcuni pezzi di mosaico che decoravano gli edifici, le terme e un paesaggio mozzafiato immerso nella natura incontaminata.
  • La Chiesa di Santa Maria: la chiesa, realizzata per gli abitanti del castrum romano adiacente, era composta da tre navate a pianta rettangolare. La sua peculiarità risiede nella forma del santuario con abside rettangolare e, ancora oggi, si possono vedere la base dell’altare e un piccolo lapidario con numerosi reperti. Vicino alla basilica sorgeva anche un cimitero paleocristiano e un convento benedettino.

Le spiagge

Infine, per concludere al meglio il nostro viaggio alle Isole Brioni, ti portiamo sulle meravigliose spiagge di questo arcipelago. Un angolo di paradiso incredibile per chiunque ami il mare e per tutti quelli che prediligono le mete meno inflazionate. Spiagge sabbiose si alternano a insenature rocciose o scogliere capaci di regale scenari mozzafiato e con un acqua così turchese da invogliare chiunque a fare un tuffo. Tra le spiagge più famose citiamo Verige, tranquilla e ricca di vita marina da scoprire con maschera e boccaglio; Brioni, lontana dalla folla per una giornata all’insegna del relax più totale. Se invece cercate la solitudine per avere un contatto incontaminato con la natura circostante, allora ti consigliamo di fermarti nella baie più nascoste e meno frequentate. In generale, tutte le spiagge sono incastonate in una vegetazione lussureggiante che le rende un ottimo punto di partenza, o di arrivo, per escursioni e passeggiate nella natura.

Con questa guida ti abbiamo raccontato tutte le cose da vedere alle Isole Brioni, in Istria. Un angolo di mondo dove storia e natura s’intrecciano in un abbraccio indissolubile tessendo una trama di storie antiche e moderne che ti riempirà il cuore. Dai reperti archeologici romani, alle impronte dei dinosauri; dal Safari Park al museo di Tito, le Isole Brioni sono la meta perfetta per chi è alla ricerca di un luogo dove appagare la propria sete di scoperta e la voglia di rilassarsi in mezzo alla natura più autentica.

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Le isole che vogliono diventare un paradiso sostenibile: proteggono la natura e dicono no al turismo di massa

“Sostenibilità” è una parola che va usata con cautela, soprattutto quando parliamo di destinazioni turistiche. Molto spesso è meglio evitare diciture come “meta sostenibile” e optare per raccontare un impegno alla sostenibilità, una causa che negli ultimi decenni è stata abbracciata da numerose isole nel mondo che, come si sente in molte dichiarazioni, non vogliono diventare come le Hawaii. Ma in che senso?

Le Hawaii rappresentano l’esempio perfetto di un luogo che è passato dall’essere non affollato, rilassato e piacevolmente autentico a una meta che, venduta come destinazione sostenibile, in realtà è tutt’altro. I problemi sono diversi, dall’espansione incontrollata dei mega resort alla gestione della spazzatura.

Osservando lo sviluppo turistico delle Hawaii, molte isole hanno voluto rimboccarsi le maniche e provare un percorso differente. Chi sono e cosa stanno facendo per diventare una possibile meta sostenibile? Ve le raccontiamo qui.

Isole Cook, Sud Pacifico

Le Isole Cook, un arcipelago di 15 isole situato tra la Nuova Zelanda e le Hawaii, vogliono dimostrare che il turismo sostenibile non è solo possibile, ma essenziale. Da molti vengono descritte come un paradiso della sostenibilità, dove gli abitanti hanno trovato il modo di convivere con la natura rispettandola e prendendosene cura. In effetti, arrivando sull’isola di Rarotonga, la più grande delle Isole Cook, l’impressione è proprio quella: non ci sono grandi resort che oscurano la vista, catene di fast food o negozi di souvenir allineati uno di fianco all’altro.

Qui nessun edificio può essere più alto di un albero di cocco grazie a una legge stabilita nel 1965 per prevenire un’eccessiva urbanizzazione. Inoltre, solo gli abitanti delle Isole Cook possono possedere la terra, garantendo che le grandi aziende non dominino il paesaggio. Seppur il turismo sia un’industria importante, gli abitanti dell’isola si impegnano affinché la sostenibilità rimanga al centro dell’interesse nazionale. Come?

Tra i comportamenti che rendono le Isole Cook un possibile paradiso sostenibile c’è la stagionalità nell’uso delle risorse (l’accesso a determinate aree, come anche la raccolta di cibo, è permesso solo in determinati periodi), l’uso degli ingredienti locali nei ristoranti e quello minimo della plastica e la creazione di aree marine protette.

Isole Eolie, Sicilia

Anche in Italia abbiamo un esempio di isole che, da qualche anno, si sta impegnando per intraprendere un percorso di sostenibilità orientato sia all’ambiente e ai suoi abitanti che al visitatore. Le Isole Eolie, infatti, hanno deciso di investire in un modello turistico che punta all’esperienza: tra i nuovi progetti c’è quello di proporre ai turisti un’offerta slow sia nelle aree costiere che nell’entroterra, così da evitare anche il sovraffollamento delle zone balneari durante l’alta stagione.

Oltre ai piani turistici, gli investimenti delle Isole Eolie sono orientati anche agli interventi di efficienza energetica. In questo caso, l’obiettivo è diventare delle isole smart che sfruttano l’energia elettrica per il funzionamento dei servizi, soprattutto sulle Isole Lipari. Tra questi citiamo l’installazione di diverse colonnine per i pulmini elettrici impiegati per trasportare residenti e turisti tra le stradine, l’utilizzo di pannelli solari, l’eliminazione della plastica usa e getta e il montaggio di centraline per ricaricare le biciclette elettriche.

Isole Eolie

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Le Isole Eolie

Palau, Micronesia

Particolare è l’iniziativa adottata qualche anno fa (esattamente nel 2022) dalla Repubblica di Palau, in Micronesia. Unendo tecnologia e sostenibilità, è stata creata un’app per invitare i turisti ad accedere alle sue meraviglie naturali e culturali più preziose non in base a quanto spendono, ma in base a quanto “gentilmente e rispettosamente trattano la bellissima, ma fragile isola, che chiamano casa”.

Come funziona l’app? Dopo esservi registrati, potete ottenere dei punti ogni volta che fate una scelta sostenibile e responsabile nei confronti del territorio: dall’uso di creme solari che non danneggiano l’ambiente e le barriere coralline al mangiare prodotti coltivati o pescati localmente. Per ottenere i punti, dovrete semplicemente inquadrare il simbolo dell’app che si può trovare nei negozi e nei musei che aderiscono all’iniziativa. I premi che potete vincere sono esperienze come escursioni o attività a contatto con la comunità locale.

Isola di Socotra, Yemen

L’isola di Socotra, la più grande della penisola arabica, simboleggia il patrimonio naturale della regione. Protetto dalla legge yemenita attraverso il Piano di Zonizzazione della Conservazione di Socotra, l’arcipelago ha ottenuto un riconoscimento internazionale per il suo eccezionale valore naturale. Tuttavia, si ritrova oggi a dover affrontare sfide significative, come il degrado ambientale, l’instabilità socio-politica e gli impatti del cambiamento climatico.

In questo contesto, le organizzazioni della società civile locali svolgono un ruolo cruciale negli sforzi di conservazione, nonostante le risorse e le capacità limitate. Da una decina d’anni, infatti, Socotra è considerata un esempio di meta che ha abbracciato l’eco-turismo: non sono presenti grandi hotel, ma sistemazioni che variano da piccoli hotel a campeggi sulla spiaggia e vengono promosse iniziative per pulire il territorio dalla plastica. Arrivare sull’isola non è semplice e, chi vuole visitarla, deve affidarsi a tour operator esperti.

Socotra

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La laguna di Detwah a Socotra

Isola Alfonso, Seychelles

L’Isola Alfonso vuole essere la meta ideale per un viaggiatore eco-consapevole. L’isola, tra le più remote delle Seychelles, cura ogni aspetto dell’offerta turistica impegnandosi su diversi fronti.

Come prima cosa, è alimentata quasi interamente da energia solare in quanto ospita il più grande parco solare delle Seychelles, composto da oltre 2.000 pannelli, e vanta un clima soleggiato che consente di risparmiare centinaia di tonnellate di emissioni all’anno. Il secondo aspetto riguarda l’uso della plastica: si consiglia ai visitatori di non portare con sé articoli di plastica monouso durante i loro viaggi, poiché l’isola offre molte alternative utili come le stazioni di rifornimento d’acqua.

Nel caso in cui sia necessaria la pellicola per gli alimenti, le attività commerciali dell’isola utilizzano materiali biodegradabili che si decompongono nell’arco di 12 mesi. I resort, inoltre, scelgono di offrire agli ospiti articoli da toeletta e prodotti di bellezza biologici e fatti a mano da un marchio delle Seychelles.

Infine, l’Isola di Alfonso dipende da un orto che produce 2,5 tonnellate di prodotti freschi ogni mese. Un modo pratico e gustoso per combattere la guerra contro lo spreco alimentare. Il successo dell’orto si traduce anche nel minor rilascio di CO2 nell’atmosfera perché si evitano le miglia aeree di importazione.

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Paradisi in Terra, le 10 isole più belle dell’Oceano Pacifico

Paesaggi magici e incontaminati, acque cristalline, fondali marini pieni di meraviglie, picchi vulcanici, valli fluviali da sogno, questo e tanto altro hanno da offrire le Isole del Pacifico, veri e propri angoli di paradiso nei quali fuggire dal mondo. L’Oceano Pacifico conta circa 20/30.000 isole, ed è proprio in questo oceano che si trovano le migliori isole del mondo. Scopri in questo articolo quali sono, secondo noi di SiViaggia, le 10 isole tropicali più belle del Pacifico, tutte da sognare e da visitare non appena possibile.

Isola di Norfolk

Una delle più belle isole australiane nel Pacifico è quella di Norfolk. È l’isola principale dell’omonimo piccolo arcipelago, situato ad est dell’Australia, tra la Nuova Zelanda e la Nuova Caledonia. Scoperta dall’esploratore Cook, è caratterizzata da una rigogliosa vegetazione autoctona, in particolare dal pino dell’Isola Norfolk, vero e proprio simbolo dell’isola come si può osservare dalla bandiera nazionale.

In questo posto da favola, circondato da spiagge candide e acque cristalline, è anche possibile fare trekking perdendosi nel Giardino Botanico, oppure sui sentieri dei monti Pitt e Bates. Da non perdere inoltre la visita a uno dei siti storici meglio conservati dell’intero Pacifico: il Kingston and Arthurs Vale Historic Area, meglio conosciuta con l’acronimo KAVHA e inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Isola Norfolk, Pacifico

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L’incredibile paesaggio dell’Isola Norfolk

Isole Whitsunday

Le Whitsunday rientrano nella lista delle isole australiane più spettacolari. Situate nel mar dei Coralli al largo della costa centrale del Queensland, sono un arcipelago di 74 isole continentali di varie dimensioni che prendono il nome dalla più grande, la Whitsunday appunto. Quest’ultima, nonostante le strutture poco ricettive, attira a sé tantissimi turisti ogni anno, grazie soprattutto a Whitehaven Beach: un tratto di spiaggia lungo 6 km considerato tra i più belli del mondo.

Whitehaven Beach, Australia

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L’affascinante Whitehaven Beach

Isole Galapagos

Una delle principali destinazioni al mondo per gli amanti della natura incontaminata, le Isole Galapagos dell’Ecuador sono considerate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Famose per la loro biodiversità, queste isole sono abitate da iguane, tartarughe giganti di ogni tipo, leoni marini, pinguini e tantissime specie di uccelli.

Non a caso, è proprio dallo studio della flora e la fauna di queste isole che Darwin prese ispirazione per formulare la sua Teoria dell’Evoluzione!

Isole Galapagos, Ecuador

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Iguane marine alle Isole Galapagos

Aitutaki

Aitutaki è un atollo del Pacifico che offre ai visitatori spiagge mozzafiato e acqua cristallina. L’isola corallina è situata a 235 km a nord est di Rarotonga, la capitale delle Isole Cook. Essendo abbastanza difficile da raggiungere, fa ancora parte delle isole poco turistiche, ma sono sempre di più i turisti che vengono a tuffarsi nella laguna turchese di questo posto paradisiaco e ad ammirare i motu che lo circondano.

Aitutaki, Pacifico

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Tutta la bellezza di Aitutaki

Moorea

Tra le isole più belle della Polinesia Francese c’è Moorea, una delle mete preferite dagli innamorati in luna di miele. Circondata dalla barriera corallina, le acque limpide e le spiagge da sogno non sono l’unica cosa che questo piccolo paradiso ha da offrire. Oltre alle due baie stupende in cui fare immersioni per ammirare la barriera corallina, infatt,i è possibile fare escursioni sulle montagne dell’isola e scoprire la bellezza della sua natura incontaminata.

Moorea, Polinesia Francese

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Veduta di Moorea

Isole della Grande Barriera Corallina

Bene protetto dall’UNESCO e Patrimonio dell’umanità, la Grande Barriera Corallina è la più grande estensione di corallo del mondo: si sviluppa per 2300 chilometri ed è composta da 900 isole. Queste sono vere e proprie isole paradiso del Pacifico, dei capolavori della natura diversissimi tra loro. Non si può stabilire quale sia la più bella, data la loro diversità, ma di certo ognuna di loro offre un’esperienza unica e indimenticabile.

Isole della Grande Barriera Corallina, Australia

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Una delle Isole della Grande Barriera Corallina

Raiatea

Le isole del Pacifico però non sono solo belle spiagge, perché ci sono luoghi come Raiatea, ad esempio, che non ne hanno per niente. Non per questo però è priva di meraviglie da scoprire. Qui infatti si può approfondire meglio la conoscenza della cultura polinesiana e i resti delle antiche civiltà. Sono infatti tantissime i marae, luoghi sacri, edificati dagli antichi polinesiani. In particolare, il Marae Taputapuatea è uno dei tempi più importanti della Polinesia Francese.

Raiatea, Pacifico

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Splendido paesaggio di Raiatea

8. Palau

Il nome, nella lingua locale, è letteralmente tradotto in “favola” e non c’è termine migliore per definire questo arcipelago. Queste 200 isole della Micronesia sono circondati da acque dai fondali incontaminati e ricchi di biodiversità. Un luogo di pace in cui godersi il relax in piena regola, baciati dal sole che splende tutto l’anno.

Palau, Micronesia

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Paesaggio incredibile di Palau

Efate

Efate è l’isola più popolosa delle Vanuatu ed è situata nel Pacifico meridionale. La sua capitale, Port Vila, è un mix di culture tutte da scoprire. Qui è possibile praticare windsurf, fare snorkeling, visitare le caratteristiche piantagioni di cocco e ammirare le spettacolari Cascate di Mele.

Efate, Pacifico

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Il tramonto di Efate

Taveuni

La terza isola più grande delle Fiji è anche chiamata “isola giardino” dato che il 60% della superficie è coperto da un manto di foresta pluviale. A Taveuni è possibile ammirare tutta la bellezza della natura, tra piscine naturali, cascate e piante tropicali pieni di uccelli variopinti di ogni genere. Gli appassionati di immersione subacquea, invece, possono godere di uno spettacolo fantastico osservando i banchi di corallo nello stretto di Somosomo.

Taveuni, Fiji

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Spiaggia sabbiosa di Taveuni
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Come sarà l’estate di Santorini dopo la scia di terremoti: le novità

La Grecia è una delle mete più amate dai viaggiatori per l’estate, ma a causa dei recenti terremoti avvenuti a Santorini si prepara ad una stagione estiva probabilmente diversa dal solito. Negli ultimi mesi l’isola greca, infatti, ha vissuto un periodo di forte instabilità sismica che ha scosso letteralmente la quotidianità dei residenti mettendo a repentaglio quella che è la macchina turistica. Ma ora, con la calma tornata e i primi segni di ripresa, CNN ha pubblicato un’analisi più dettagliata su come sarà l’estate in questa isola da sogno.

Come sarà l’estate a Santorini: prevista meno folla

Se lo scorso anno Santorini e altre isole della Grecia sono sono state delle vere e proprie vittime dell’overtourism, quest’anno ci si aspettano numeri più bassi a causa dell’instabilità sismica. Il turismo di massa molto probabilmente tornerà, ma con diverse sfumature. Gli operatori locali, pur segnalando un lieve calo nelle prenotazioni di aprile e maggio, sono pronti a cogliere l’opportunità di questa situazione: prezzi più competitivi, cancellazioni più flessibili e una comunicazione improntata alla trasparenza. Chi deciderà di partire, quindi, potrebbe godersi un’isola meno affollata, ma non meno affascinante.

Alcuni visitatori hanno rinviato degustazioni di vino e attività come i tour in barca, ma tanti altri non hanno mai pensato di cancellare la vacanza. Anche le agenzie di viaggio confermano che “flessibilità” deve essere la parola d’ordine per chi desidera visitare la Grecia. Per alcuni, la leggera flessione nel turismo potrebbe essere un vantaggio: meno code, tramonti più silenziosi, un’atmosfera più autentica.

La situazione del vulcano a Santorini

Santorini non esisterebbe senza il suo vulcano. La sua forma a mezzaluna, le scogliere scure e il panorama mozzafiato devono tutto all’antica eruzione che ha modellato l’isola migliaia di anni fa; il legame geologico, però, si è fatto sentire in modo più diretto tra gennaio e febbraio, quando oltre 20.000 scosse di terremoto, alcune anche percepibili, hanno interessato l’area.  Per alcune settimane, l’isola ha rallentato: scuole chiuse, cantieri fermi, e famiglie con bambini che hanno lasciato temporaneamente le loro case. Ma nessun danno grave è stato registrato, e da marzo la situazione si è stabilizzata come se volesse sottolineare il desiderio di riprendere la bella stagione turistica alle porte.

Una delle paure più diffuse è che possa eruttare il Kolumbo, ma i geologi hanno dichiarato alla CNN, dopo aver effettuato alcuni studi, che il vulcano sommerso non erutterà poiché l’attività sismica è legata ad un movimento puramente tettonico causato da scosse provenienti da faglie sottomarine. Gli occhi sono comunque vigili, i protocolli di sicurezza sono stati aggiornati e il monitoraggio è costante.

Estate a Santorini: le parole delle autorità

Il messaggio del governo greco è chiaro: l’isola di Santorini è pronta ad accogliere i turisti in piena sicurezza. Il Ministro del Turismo ha incontrato i rappresentanti locali e confermato che le infrastrutture sono state rafforzate, i piani di protezione civile aggiornati e una campagna di promozione è in partenza. Anche il sindaco ha espresso ottimismo, riportando come fonti autorevoli le voci di geologi e studiosi che stanno seguendo il fenomeno.

Santorini torna quindi a splendere, anche dopo lo sciame di terremoti. Per chi è alla ricerca di paesaggi mozzafiato, ospitalità eccellente e un tocco di adrenalina naturale, l’isola resta una meta imperdibile. Forse, proprio ora, è il momento ideale per scoprirla sotto una luce diversa: meno frenetica, più vera.

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Come arrivare nella splendida isola di Gozo da La Valletta

Durante un’emozionante viaggio a Malta non può di certo mancare una tappa all’isola di Gozo, che compone l’arcipelago delle isole maltesi insieme a Comino e ad altri isolotti minori. Ricca di paesaggi incontaminati, spiagge dall’acqua cristallina e luoghi storico culturali, ma anche innumerevoli possibilità di divertimento, la gemella più tranquilla di Malta è il luogo perfetto per chi cerca una fuga autentica.

Si trova a soli 4 km a nord-ovest dell’isola di Malta, ma è priva di scali aerei. Per questo motivo, il punto di partenza per raggiungerla è l’aeroporto internazionale di La Valletta, la capitale. Per arrivare all’isola di Gozo da La Valletta ci sono varie alternative, alcune più economiche, altre meno. Ecco i modi migliori per raggiungere questa splendida isola maltese.

In traghetto da La Valletta

La Valletta, capitale del Paese, dista soltanto 40 km da Gozo. Per raggiungerla in traghetto esistono due alternative: partire con i ferry boat direttamente dal centro di La Valletta oppure dal porto di Ċirkewwa, all’estremità Nord di Malta.

La prima soluzione è il traghetto veloce della compagnia Gozo Fast Ferry (attivo da giugno 2021) che parte da La Valletta e precisamente dal molo Lascaris. Ci sono partenze ogni ora e si arriva a destinazione in 45 minuti di viaggio. Consigliamo di controllare gli orari di partenza ed arrivo direttamente dal sito Gozohighspeed.com.

Il biglietto sola andata costa 7,50 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini da 4 a 10 anni inclusi, mentre è gratuito per i bambini fino a 4 anni. È consigliato l’acquisto online.

In auto e traghetto da Ċirkewwa

In alternativa, se avete noleggiato un’auto e soggiornate tra Valletta, Sliema e St. Julian’s (Bugibba e Qawra) o a Mellieħa, conviene imbarcarsi dal porto di Ċirkewwa.

Il ferry (gestito dalla Gozo Channel) impiega solo 20 minuti per giungere al porto di Mġarr a Gozo. Il collegamento è attivo tutti i giorni anche nei festivi, e garantisce viaggi ogni 45 minuti di giorno e ogni 90 minuti di notte. Tutti gli orari aggiornati sono consultabili sul sito della compagnia Gozochannel.com.

Questa è la soluzione più economica per raggiungere Gozo: il biglietto costa solo 4,65 euro per adulti dai 13 anni (4,05 euro di notte) e 1,15 euro per bambini da 3 a 12 anni inclusi. Il biglietto è gratuito per i bambini fino a 3 anni. Se portate con voi l’auto, il trasporto costa solo 15,70 euro (8,15 euro per la moto).

Gozo, nella splendida area di Dweejra

Fonte: iStock

Punto panoramico di Dweejra, isola di Gozo

In autobus e traghetto da Ċirkewwa

Se non avete noleggiato l’auto e volete raggiungere Gozo esclusivamente con i mezzi pubblici, una soluzione si ha combinando autobus e traghetto. A collegare Ċirkewwa e La Valletta via terra c’è la linea 45 dei mezzi pubblici locali, ma ci sono molte altre linee che collegano i vari punti dell’isola.

In estate, il biglietto diurno dell’autobus costa 2,50 euro per corsa singola (in inverno scende a 2 euro). Ma se avete intenzione di fare più spostamenti durante la settimana, vi conviene acquistare uno degli abbonamenti messi a disposizione: l’Explore, per viaggi illimitati per 7 giorni (adulto 25 euro, bambino 7 euro) o il pacchetto da 12 viaggi di un giorno a 19 euro.

Tour in battello giornaliero

Per arrivare all’isola di Gozo da La Valletta si può anche approfittare dei battelli per i tour giornalieri con escursioni organizzate da Sliema e Bugibba.

Partendo da Sliema, una cittadina che può essere raggiunta da La Valletta sia in autobus (linee 13 o 21) che col traghetto, i tour organizzati partono da circa 35 euro a persona. In questo modo si ha la possibilità di avere a disposizione una guida, pronta a raccontare curiosità riguardanti ogni luogo che si incontra lungo il tragitto. Si tratta indubbiamente della soluzione ideale per i meno esperti, soprattutto per evitare di commettere fastidiosi errori in viaggio, e per ammirare diversi punti delle isole da un punto di vista diverso, ovvero dal mare.

Barca a vela

Una soluzione sicuramente più costosa, ma molto suggestiva, è il noleggio di una barca a vela, soprattutto se si è in più persone a dividere la spesa (si parte da circa 300 euro). Un’esperienza in mare che vi permette di visitare in tutta tranquillità i migliori angoli di paradiso di Gozo e dell’intero arcipelago maltese. Per risparmiare un po’ si può optare anche per un gommone per 4 persone (prezzi dai 150 euro circa al giorno).

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Cosa vedere alle Isole Egadi, l’arcipelago gioiello del Mediterraneo

Hai mai pensato a quanto possa essere suggestivo svegliarti su un’isola con il suono delle onde? Questo è ciò che regala una vacanza alle isole Egadi, un angolo di paradiso nell’area mediterranea non lontana dalle coste della Sicilia.

Isole Egadi, un Arcipelago dalla storia infinita

Situato al largo della costa occidentale della Sicilia, questo arcipelago è composto da tre isole principali – Favignana, Levanzo e Marettimo – e alcuni isolotti minori, ognuno con un’anima unica e inconfondibile. Lontane dal turismo di massa che affolla altre località della Sicilia, le Egadi conservano una bellezza intatta, fatta di scogliere scolpite dal vento, grotte segrete, fondali ricchi di vita e paesaggi che sembrano dipinti. Ma non è solo il mare a renderle speciali: la loro storia è antica, dai graffiti preistorici di Levanzo ai resti della Battaglia delle Egadi, che segnò la fine della prima guerra punica. Un viaggio qui non è solo un’immersione nella natura, ma anche nella memoria di un passato che ancora oggi affiora tra le onde e nelle viuzze dei borghi marinari.

Favignana, l’isola farfalla e le sue meraviglie

Favignana è la più grande e conosciuta delle Egadi, spesso chiamata “l’isola farfalla” per la sua particolare forma vista dall’alto. Il mare che la circonda ha sfumature di azzurro così intense da sembrare irreali, e le sue calette sono tra le più belle d’Italia. Qui la natura ha creato autentici capolavori, come Cala Rossa, una delle baie più iconiche del Mediterraneo. Il contrasto tra l’azzurro cristallino del mare e le rocce calcaree scolpite dal vento è un’immagine che difficilmente si dimentica. Cala Azzurra offre invece una spiaggia più accessibile, con sabbia chiara e il mare dalle mille sfumature di turchese, è il luogo perfetto per chi cerca relax e acque tranquille.

Non solo mare però; l’isola ha tanto da offrire a partire dal centro del borgo marinaro e dallo stabilimento dell’ex tonnara Florio, oggi luogo di racconto dell’economia dell’isola strettamente legata all’attività di pesca del tonno.  Visitare la tonnara è come fare un viaggio nel tempo, tra vecchi strumenti da lavoro, fotografie d’epoca e le storie di un’epoca in cui la mattanza era il cuore pulsante dell’economia locale. Un’altra esperienza imperdibile è la salita al castello di Santa Caterina, da cui si gode di una vista spettacolare su tutto l’arcipelago. E dopo? Dopo la visita, nulla è più suggestivo di un aperitivo in riva al mare, con il sole che si scioglie all’orizzonte tingendo il cielo di sfumature dorate.

Levanzo, l’isola del tempo sospeso

Più piccola e selvaggia, Levanzo è un gioiello per chi ama la tranquillità e la natura incontaminata. Qui le case bianche si affacciano su un mare che sembra dipinto e le stradine sterrate conducono a paesaggi mozzafiato. Una delle tappe imperdibili è la Grotta del Genovese, una caverna preistorica che custodisce graffiti e pitture risalenti al Paleolitico. Un’esperienza affascinante che permette di immergersi nella vita degli uomini primitivi e di scoprire come già allora questo angolo di Sicilia fosse abitato, raggiungere la grotta è un piccolo viaggio nel viaggio: si arriva in barca o a piedi, attraversando un paesaggio selvaggio e suggestivo.

Le calette di Levanzo sono perfette per chi cerca angoli di paradiso poco affollati. Cala Minnola è una delle più belle, circondata da pini marittimi e con un fondale ricco di storia: qui, infatti, si trovano i resti di un antico relitto romano, visibili facendo snorkeling o immersioni. Immagina di immergerti in queste acque e di nuotare sopra anfore millenarie, in un silenzio interrotto solo dal suono ovattato del mare.

Levanzo isole Egadi

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La bellezza delle coste di Levanzo, una delle isole Egadi

Marettimo, il regno della natura selvaggia

Marettimo è la più lontana e misteriosa delle Egadi, un’isola che conserva un’anima autentica e fuori dal tempo. Qui non esistono strade asfaltate, solo sentieri che si arrampicano lungo le pendici montuose regalando viste spettacolari. È il paradiso degli escursionisti e degli amanti del trekking, con percorsi che conducono a luoghi incantevoli come il Castello di Punta Troia, un’antica fortezza affacciata sul mare, oggi adibita a museo e osservatorio della foca monaca.

Ma il vero tesoro di Marettimo è il suo mare. Le sue grotte marine, come la Grotta del Cammello e la Grotta della Bombarda, sono tra le più suggestive della Sicilia. Visitabili in barca, rivelano giochi di luce incredibili e un’acqua così trasparente da sembrare irreale. La sensazione di trovarsi in un luogo ancora incontaminato è fortissima, e per chi ama il mare questo è un posto in cui perdersi e ritrovarsi.

Una delle esperienze più emozionanti è noleggiare una piccola barca al mattino e lasciarsi trasportare dalle onde, scoprendo calette nascoste dove l’unico suono è quello del vento e del mare. Tuffarsi in quelle acque blu intenso, sentire il sale sulla pelle e il calore del sole è un’esperienza che resta impressa nell’anima. Un’altra particolarità di Marettimo è la presenza della foca monaca, uno degli animali più rari del mediterraneo,  negli ultimi anni alcuni esemplari sono tornati a popolare le grotte dell’isola, segno che questo angolo di mare rimane uno degli ultimi rifugi incontaminati per la fauna selvatica.

Marettimo isole Egadi

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Il porto antico di Marettimo, una delle isole Egadi

Esperienze da non perdere alle Egadi

Oltre alle bellezze naturali, le Egadi offrono esperienze autentiche che rendono il viaggio ancora più speciale. La gastronomia è una di queste: assaggiare le busiate al pesto trapanese, gustare il tonno rosso in tutte le sue varianti o concedersi una cassatella fritta ripiena di ricotta dolce sono esperienze che raccontano la tradizione culinaria di queste isole. Nei ristorantini vista mare si respira un’atmosfera familiare, dove ogni piatto è preparato con ingredienti locali e tramanda i sapori di un tempo.

Non meno affascinante è la possibilità di esplorare l’arcipelago in barca, magari al tramonto, quando il sole si tuffa nel mare tingendo di rosa le scogliere. E per chi ama la storia, immergersi tra i relitti della Battaglia delle Egadi – combattuta nel 241 a.C. tra Romani e Cartaginesi – è un’esperienza unica, che unisce avventura e cultura.

Visitare le Isole Egadi significa lasciarsi alle spalle il caos e la frenesia quotidiana per immergersi in un mondo fatto di silenzi, colori intensi e tradizioni antiche. Che si tratti di un weekend di relax o di un’avventura tra trekking e immersioni, qui ogni momento è un’emozione da vivere lentamente, con il vento tra i capelli e il profumo del mare nell’aria.

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Perché la primavera è la stagione perfetta per innamorarsi definitivamente delle Isole Canarie

Paesaggi vulcanici, dal Parco Nazionale del Teide a Tenerife a quello di Timanfaya a Lanzarote; vaste distese di sabbia dorata, come quelle di Corralejo a Fuerteventura; scogliere e coste frastagliate battute dal vento. Le Isole Canarie sono tante cose, ma soprattutto un richiamo a trascorrere le proprie giornate all’aria aperta per scoprirne ogni angolo. Quale periodo migliore se non la primavera per fare quest’avventura?

Seppur siano una destinazione invernale ben nota per le loro temperature miti, nella realtà dei fatti questo splendido arcipelago spagnolo scolpito dalla lava è un piacere da esplorare soprattutto nei mesi compresi fra marzo e maggio, prima che le temperature salgano vertiginosamente e che le sue location più belle diventino troppo affollate.

Se non siete ancora convinti, qui vi raccontiamo nel dettaglio perché la primavera è la stagione perfetta per innamorarsi definitivamente delle Isole Canarie, proponendovi anche un’offerta estremamente vantaggiosa per volare a prezzi scontati.

Le temperature sono perfette per fare trekking

Esplorare le Isole Canarie in primavera è un’esperienza fantastica, soprattutto per chi vuole cogliere appieno lo spirito selvaggio dei suoi paesaggi intraprendendo i vari trekking. Le temperature in questo periodo sono ideali perché restano intorno ai 20 gradi, mentre in estate, per esempio, possono andare anche oltre i 30 gradi, non proprio perfetti per fare escursioni.

Ogni singola isola offre tante opportunità per fare trekking indimenticabili. Tenerife è l’isola più grande e popolosa, con il punto più alto della Spagna, il Monte Teide (3718 metri), il più famoso tra gli escursionisti. Se volete avere la certezza di incontrare pochissime persone, però, vi basterà raggiungere le aree interne, solitamente più calme e tranquille. Anche a La Palma troverete montagne piuttosto alte, con il punto più elevato rappresentato da Roque de los Muchachos, che raggiunge i 2426 metri.

Insomma, non importa in quale isola atterriate, ci saranno sempre sentieri escursionistici suggestivi ad aspettarvi.

Tenerife

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Paesaggio tipico di Tenerife

Le isole sono poco affollate

I mesi primaverili sono quelli meno affollati, offrendo così ai viaggiatori un’atmosfera più rilassata e autentica. La maggior parte dei turisti, infatti, sceglie le Isole Canarie come destinazione per sfuggire ai mesi invernali. Questo si traduce in una riduzione della folla nelle spiagge, nei sentieri escursionistici e nei principali luoghi di interesse. Le temperature primaverili sono piacevoli e moderate, ma possono riservare delle giornate non proprio adatte a nuotare, scoraggiando quindi chi cerca esclusivamente il caldo per vacanze di puro relax. Inoltre, escluso il periodo di Pasqua, la primavera è un periodo più tranquillo per quanto riguarda le festività rispetto ai mesi estivi.

Prezzi bassi sui voli: l’offerta Ryanair

Inoltre, essendo considerata bassa stagione, la primavera consente anche di risparmiare sui voli e sugli alloggi. I voli, in particolare quelli operati da Ryanair, sono particolarmente vantaggiosi in questo periodo grazie a un’offerta appena lanciata. Chi prenota entro il 23 marzo 2025 per volare dal 1 aprile al 31 maggio 2025 potrà usufruire di uno sconto del 15%.

I voli scontati partono da Milano Malpensa, con biglietti a partire da 36 euro, e Bologna con offerte a partire da 77 euro.

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Nel Mar dei Caraibi c’è l’isola più popolata al mondo

Di piccole dimensioni ma con tantissimi abitanti, per andare alla scoperta di quella che viene considerata l’isola più popolata al mondo bisogna dirigersi nel mar dei Caraibi, al largo della Colombia.

Lì esiste l’arcipelago di San Bernardo con l’isola di Santa Cruz del Islote, un luogo dove vivono 816 persone in uno spazio di un centesimo di chilometro quadrato: tantissimi individui se si tiene conto delle sue dimensioni davvero ridotte. Infatti, basti sapere che è poco più grande di un campo da calcio, il che significa che non è il posto adatto a tutti coloro che amano la solitudine: qui è pressoché impossibile riuscire a stare da soli.

A guardarla dall’alto restituisce davvero un’immagine impressionate, fatta di case le une attaccate alle altre: infatti gli spazi mancano e per ovviare a questo problema le case eventualmente vengono stratificate verso il cielo con l’aggiunta di ulteriori piani.

Tutto quello che c’è da sapere su Santa Cruz del Islote.

Santa Cruz del Islote, l’isola più densamente popolata al mondo

L’isola di Santa Cruz del Islote fa parte dello stato della Colombia nel dipartimento di Bolìvar, a quanto pare le famiglie che vi abitano sono circa 220 (per 816 persone) e si trovano all’interno di case che non sono state realizzate in seguito a un permesso poiché nessuno è proprietario terriero in maniera ufficiale.

Tra le altre peculiarità dell’isola vi è il fatto che per attraversare tutto il territorio ci vogliono solo poco meno di due minuti. Vi sono circa 140 abitazioni, 4 negozi, una chiesa, uno spazio medico di base e una scuola. Non vi è un cimitero, infatti le persone vengono seppellite sulla terraferma.

A quanto pare, la gente è felice di vivere lì, a dirlo sono stati dei sondaggi, da cui emerge che nessuno si trasferirebbe da un’altra parte. Inoltre, non c’è criminalità e non esiste la polizia.

Ma non è tutto rosa e fiori e non mancano i problemi in questo luogo dall’aspetto così peculiare. E sono soprattutto legati all’autonomia: infatti chi vive qui non è autosufficiente, mancano benzina e acqua potabile, l’energia elettrica viene prodotta grazie a pannelli solari che però la garantiscono solo per qualche ora al dì. L’acqua piovana viene raccolta dentro delle cisterne.

Senza dubbio gli abitanti dell’isola vivono di turismo e sono in tanti i viaggiatori a visitare questo luogo così pittoresco, che si sviluppa lungo 4 strade, prive di macchine e moto.

La storia di Santa Cruz del Islote e come visitarla

La storia di Santa Cruz del Islote è piuttosto recente. A quanto pare, questa isola che fa parte del territorio acqueo dell’America del Sud ed è rimasta disabitata fino al 1860, quando alcuni pescatori vi si stabilirono scegliendola per rifugiarsi dalle tempeste e perché qui, a differenza di altre isole vicine, non vi erano zanzare. Furono i primi abitanti a raccogliere materiali di costruzione dal mare per iniziare ad abitarla. Il resto è storia e oggi questo piccolo spazio di terra è diventato meta di viaggio di molti turisti.

Santa Cruz del Islote: alcuni edifici

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Santa Cruz del Islote, alcuni edifici di questo luogo pittoresco

Raggiungerla è piuttosto semplice: ci si può arrivare in barca, partndo da Tolù ci vuole solo un’ora mentre da Cartagena due e può essere la tappa di un viaggio che porta alla scoperta delle isole che si trovano all’interno dell’arcipelago di San Bernardo. La visita ha un piccolo costo: l’ingresso si paga circa 2 dollari e mezzo.

Uno dei problemi maggiori per chi vive qui è la spazzatura, oltre al fatto di non avere una propria autonomia. Resta il fatto che visitare Santa Cruz del Islote è un’esperienza che vale la pena fare per conoscere un modo diverso di vivere.

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Isole segrete del Mediterraneo, per fare vacanze lontane dalla folla

Il Mar Mediterraneo, situato tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale, è puntellato di bellissime isole, alcune molto famose tra i viaggiatori e altre che, per fortuna, sono ancora “segrete”: in totale sono più di 10.000. Certo, non tutte sono abitate e facili da raggiungere, ma la buona notizia è che molte di queste consentono ancora di fare vacanze lontane dalla folla, immersi in un contesto naturale e storico che non ha nulla da invidiare a destinazioni ben più frequentate dai visitatori di tutto il mondo. Per questo motivo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le più belle isole del Mar Mediterraneo ancora poco note ai turisti.

Agistri, Grecia

La prima bellissima isola non troppo conosciuta del Mediterraneo di cui vi vogliamo parlare è Agistri (o Angistri), parte dell’arcipelago Saronico, in Grecia. Va fatta però una doverosa premessa: pur non essendo presa d’assalto come altre mete del Paese, durante i fine settimana estivi sembra riempirsi di turismo, soprattutto locale, poiché la sua superficie è di soli 13 chilometri quadrati e perché si trova a poca distanza da Atene. Nonostante abbia dimensioni contenute, rappresenta tutto quello che si può desiderare quando si arriva in questo magnifico Stato del nostro continente: è piena di casette bianche, ristoranti che servono pesce appena pescato, chiese dalle cupole blu-azzurro e spiagge incantevoli.

Sull’isola è possibile anche soggiornare, soprattutto a Limenaria dove a disposizione ci sono alcuni appartamenti, e presso Skala a Megalochori, situati sulla costa Nord, due villaggi in cui si può trovare anche un po’ di intrattenimento serale (che quando si è in vacanza non fa mai male).

Gökçeada, Turchia

Gökçeada, chiamata anche Imbro o Imbros, è un’isola della Turchia che offre panorami bucolici, pittoreschi villaggi e spiagge di sabbia magnifiche. Più frequentata d’estate che in altri mesi dell’anno, regala una costa lunga 45 chilometri e la possibilità di fare tantissime attività mentre si è completamente circondati dalla natura.

Gökçeada, Turchia

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I bellissimi colori di Gökçeada, in Turchia

Tante le cose da vedere, ma tra le più importanti segnaliamo:

  • Kaleköy: antico villaggio che sorge su una collina che digrada sul mare;
  • Kefalos Beach: dove si pratica il windsurf e dal paesaggio davvero particolare perché caratterizzato da una duna che separa il mare da un lago salato molto basso e fangoso.

Iž, Croazia

Il suo nome si compone di due sole lettere, , eppure questa isola della Croazia ha davvero molto da regalare a tutti i suoi visitatori. Parte del pittoresco arcipelago zaratino, è conosciuta da noi italiani anche come isola di Eso e affonda le sue radici nell’epoca preistorica. Si tratta del posto ideale per chi è alla ricerca di una vacanza autentica, al ritmo della tranquillità, ma anche per gli appassionati delle immersioni grazie ai tanti isolotti e scogli che si sviluppano nei suoi dintorni.

L’isola è anche uno spot ottimale per le persone che desiderano godere dei piaceri marini, per via delle presenza di cale e spiagge bagnate da un mare che invita a fare quanti più bagni possibili.

Isole Kerkennah, Tunisia

Altre isole del Mediterraneo da prendere in considerazione per le proprie vacanze, e spesso messe in secondo piano rispetto ad altre ben più famose, sono le Kerkennah, in Tunisia. Le isole principali sono sei, tra cui Gharbi e Chergui, dove potersi rilassare in bellissime spiagge tranquille, conoscere le curiose tradizioni locali e approfondire una ricca storia millenaria.

Fare un viaggio qui è come dedicarsi a una fuga dalla modernità, vivendo una quotidianità scandita dalla pesca e dall’agricoltura. Non mancano feste tradizionali alle quali vale la pena assistere.

Tabarca, Spagna

Meno nota di tante altre isole del Paese ma certamente ricca di cose da fare e vedere è Tabarca, in Spagna, piccolo paradiso terrestre al largo di Alicante. Abitata in inverno da circa una decina di persone, si anima molto in estate grazie ai turisti che la raggiungono per scoprire spiagge e calette bagnate da un mare azzurrissimo e il suo particolare passato piratesco. Tuttavia, spesso si tratta di viaggiatori toccata e fuga.

Tabarca, Spagna

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Veduta della particolare Isola di Tabarca

Quando si viene da queste parti vale certamente la pena fare una passeggiata fino al faro che si innalza fiero sulla punta dell’isola, per poi dirigersi al cospetto della chiesa barocca di San Pietro e Paolo e del Museo Cittadino. Calato il tramonto, tutto diventa ancora più magico perché sull’isola stessa rimangono a soggiornare poche persone, che si godono gli ottimi ristoranti con un’indimenticabile vista sul Mar Mediterraneo.

Île du Levant, Francia

Voliamo ora in Francia e più precisamente all’Île du Levant, talvolta anche chiamata Le Levant, che si fa spazio al largo della Costa Azzurra. Parte dell’arcipelago delle Isole di Hyères, è il regno della calma e della serenità al punto da essere la prima zona naturista d’Europa.

A disposizione, inoltre, ci sono numerosi sentieri che aiutano a scoprire flora e fauna, ma anche un’acqua limpida e azzurrissima alla quale è impossibile resistere. Ma non è finita qui: a Le Levant sembra di tornare indietro nel tempo perché sull’isola non ci sono auto e nemmeno lampioni.

Marettimo, Italia

Anche l’Italia conserva isole meno note di altre e che possono essere considerate un segreto ottimamente custodito. Ne è un esempio la splendida Marettimo, la più occidentale delle Egadi, in Sicilia, che incanta tutti per il fatto di essere particolarmente selvaggia e incontaminata. L’impatto dell’uomo, infatti, è quasi al minimo e per questo sfoggia un patrimonio vegetativo e faunistico molto prezioso.

Tra le altre cose, è ricca di sentieri che consentono di poterla esplorare quasi da cima a fondo e di grotte, sia emerse che sommerse, che sono una più bella dell’altra. Impossibile non nominare, per esempio, la Grotta del Tuono o del Presepe, celebre per le sue stalattiti e stalagmiti. Non mancano deliziose baie e calette raggiungibili in barca e spiagge da sogno su cui rilassarsi.

Leros, Grecia

Torniamo di nuovo in Grecia ma questa volta per andare alla volta di Leros, isola del Dodecaneso. Pur essendo dotata di un aeroporto, è meno presa d’assalto di altre isole del Paese, ma nonostante questo sa farsi molto amare per le sue tante valli fertili, colline verdi, scogliere che si specchiano su un mare cristallino, profonde baie, spiagge incontaminate e villaggi pittoreschi.

Da vedere assolutamente:

  • Castello medievale di Pandel: con una splendida vista che rimane impressa nel cuore;
  • Agia Marina: villaggio puntellato di graziose casette tradizionali;
  • Spiaggia di Kokkina: con un mare da cartolina e quasi sempre priva di turisti.

Curzola, Croazia

Curzola, in Croazia, è l’isola in cui sembrerebbe essere venuto al mondo Marco Polo (non vi sono però prove certe), ma anche un vero e proprio tesoro ben conservato del Mediterraneo. Piena di spiagge, baie, insenature e calette che permettono di rilassarsi al massimo e godere di un mare splendido, è anche un angolo del Paese ricco di storia e folklore. Vi basti pensare che da secoli qui si tramanda una curiosa danza delle spade.

Curzola, Croazia

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Affascinante veduta aerea di Curzola

Ottima è anche l’enogastronomia, perché in zona si producono interessanti vini bianchi da assaporare mentre si gusta del pesce locale (assolutamente fresco). Tra le tappe da fare per forza mentre si è in vacanza da queste parti segnaliamo:

  • Korcula Città: piena di storia e con un impressionante sistema difensivo che si regge ancora in piedi nonostante il passare del tempo;
  • Baia di Pupnataska Luka: tra le più belle dell’isola e con un mare straordinario, è circondata da una foltissima pineta;
  • Baia di Bačva: non facilissima da raggiungere ma dove poter fare dei bagni davvero indimenticabili.

Embiez, Francia

Infine Embiez, in Francia, l’isola più grande dell’omonimo arcipelago, che è praticamente incontaminata: qui dimora il 90% delle specie naturali del Mediterraneo. Offre anche calette segrete, scogliere, pinete, fiori, viti e regala panorami davvero emozionanti da scoprire a piedi o in bicicletta (soprattutto al tramonto).

Tra le spiagge più suggestive ci sono:

  • Spiaggia dei Tedeschi: tra le più accessibili e accarezzata da acque trasparenti che si rivelano ideali anche per le famiglie con i bambini;
  • Spiaggia di Rix: nascosta tra due scogliere, è particolarmente amata dai canoisti perché complessa da raggiungere a piedi;
  • Spiaggia di Salins: con acque poco profonde ma di un impressionante colore turchese.