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Le cascate color rosso sangue esistono e si trovano sull’Isola di Hormuz

L’Isola di Hormuz, adagiata proprio nel cuore del Golfo Persico, in Iran, è un luogo di straordinaria bellezza naturale, caratterizzato da spiagge e formazioni rocciose dai colori surreali, ma non solo: tra i fenomeni più affascinanti che si possono osservare in questa destinazione, infatti, vi sono le cascate rosso sangue, un evento naturale che ha recentemente catturato l’attenzione del web grazie a spettacolari video diventati virali.

Ma cosa causa questo straordinario effetto visivo in questo splendido angolo di natura? Scopriamolo insieme.

Cosa sono le cascate rosso sangue dell’Isola di Hormuz

Le cascate rosso sangue dell’Isola di Hormuz non sono veri e propri corsi d’acqua permanenti, bensì flussi temporanei di acqua piovana (proprio per questo, dunque, non sempre osservabili) che assumono una peculiare colorazione rossastra. Questo fenomeno si verifica quando le precipitazioni scorrono sulla terra che in quel luogo è oltremodo ricca di ossidi di ferro, dilavando il terreno e tingendo l’acqua di un intenso rosso rubino. Il risultato è un effetto visivo sorprendente, che richiama l’immagine di un fiume di sangue che scorre lungo la superficie dell’isola in Iran.

L’isola di Hormuz è infatti definita come un diapiro di sale, una formazione geologica che si distingue per la presenza di antichi depositi di roccia sedimentaria e di un nucleo di salgemma. Oltre agli ossidi di ferro, responsabili come già detto della colorazione rossa del suolo e delle acque, il territorio presenta anche una varietà di minerali che contribuiscono alla sua particolare conformazione.

Dove si trovano le cascate rosso sangue

L’Isola di Hormuz si trova nel sud dell’Iran, all’ingresso dello Stretto di Hormuz, una delle rotte marittime più strategiche al mondo. Con una superficie di circa 42 km², l’isola appartiene alla provincia di Hormozgan ed è celebre per i suoi paesaggi spettacolari, tra cui le celebri Spiagge Rosse, che condividono la stessa origine geologica delle cascate rosso sangue.

Dall’alto, l’isola appare come una macchia colorata immersa nel blu del Golfo Persico, con sfumature che vanno dal rosso intenso al bianco del sale e al giallo dorato delle sue rocce. Il contrasto tra la terra e il mare crea uno scenario mozzafiato che attira ogni anno viaggiatori e fotografi da tutto il mondo.

Il fenomeno delle cascate rosso sangue

Come già accennato, dunque, il processo alla base delle cascate rosso sangue è del tutto naturale e trova la sua spiegazione nella composizione del suolo di Hormuz. Gli ossidi di ferro presenti nelle rocce e nella sabbia si dissolvono nell’acqua piovana, conferendo alla corrente il tipico colore rosso vivo. Questo fenomeno non è esclusivo dell’Iran: un caso simile si verifica anche in Antartide, dove le celebri Blood Falls presentano un effetto visivo molto simile, generato dall’acqua ricca di ferro che sgorga dai ghiacciai.

Oltre ad avere un impatto visivo straordinario, il terreno ricco di ossidi di ferro dell’Isola di Hormuz ha trovato applicazione in diversi ambiti. L’ocra rossa locale, chiamata golak, viene utilizzata per scopi industriali, cosmetici e persino alimentari. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti nel suolo, sottolineando la necessità di monitorarne l’uso per garantire la sicurezza alimentare.

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Qeshm, la paradisiaca isola del Golfo Persico che il turismo non conosce ancora

Ha una forma insolita ed è un vero e proprio paradiso che regala paesaggi speciali e tantissime cose da vedere, stiamo parlando dell’isola di Qeshm che si trova nella zona est del Golfo Persico, nello stretto di Hormuz, quello che divide la penisola arabica dall’Iran, Paese di cui fa parte del territorio.

Tracce di questo luogo si trovano fin dal passato più antico quando era un fondamentale punto di collegamento per il commercio e, successivamente, dopo varie dominazioni da parte di Paesi occidentali, la fine della Seconda Guerra Mondiale ha sancito il suo ritorno sotto l’Iran.

Tutto quello che c’è da sapere e da vedere se si programma un viaggio sull’isola di Qeshm.

L’isola di Qeshm, a forma di delfino

A guardare le immagini dall’alto si nota subito la forma di un delfino che si allunga tra due coste: è l’isola di Qeshm, appartenente all’Iran e la più grande del Golfo Persico.

Con l sua natura e i suggestivi canyon, è anche scrigno della cultura del passato: è qui infatti che vi sono ancora i villaggi Bandari, dove si possono vedere le donne che indossano maschere che coprono il  volto. Raggiungere questo luogo significa fare un’immersione nei colori, quelli degli abiti, ma anche quelli che regala la natura. E nei sapori, dal momento che si possono gustare piatti unici.

È un luogo davvero straordinario, con tesori naturali speciali, tanto da essere dichiarata Geoparco globale dell’Unesco nel 2017. Tutto quello che si può ammirare in questo luogo.

Cosa vedere sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Tra le cose più spettacolari che si possono ammirare sull’isola di Qeshm vi sono senza alcun dubbio le sue favolose formazioni geologiche, rocce che sono state modellate dal tempo e dall’erosione degli agenti atmosferici, che hanno saputo scolpire paesaggi che levano il fiato.

La Stars Valley, ovvero Valle delle Stelle, è un vero e proprio gioiello, con le rocce plasmate in forme spettacolari che ricreano un paesaggio di straordinaria bellezza. Ammirarla dall’altro e dal basso, esplorarla, permette di apprezzarne pienamente il fascino.

Le formazioni di rocce sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

Fonte: iStock

I panorami spettacolari dell’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Da non perdere anche la Namakdan Salt Cave: si tratta della grotta di sale più lunga al mondo (tra quelle conosciute) e si snoda su una lunghezza di 6,5 chilometri. Pare che la sua origine possa essere fatta risalire al periodo Precambriano, quindi 540 milioni di anni fa.

Tra le altre meraviglie naturali di quest’isola vi è l’Hara Forest, la foresta di mangrovie dove si possono scorgere tantissimi uccelli migratori, ma anche altri animali. Si può visitare a bordo di un’imbarcazione ed è un’esperienza di rara bellezza.

Visto che le rocce di questa isola del Golfo Persico sono davvero straordinarie, vale la pena visitare anche ol Chahkooh Canyon con le sue forme sorprendenti modellate dal tempo, dall’acqua e dal vento. Sembra di essere stati catapultati in un sogno, ambientato in un pianeta lontano, e invece si è sulla terra e l’esperienza è indimenticabile. E poi vale la pena girare, scoprire la natura del luogo, le sue tradizioni, i sapori e vedere i tanti animali che popolano quest’area.

Le altre tappe sull’isola del Golfo Persico (ma non solo)

Da visitare anche il villaggio di pescatori Laft, dove si può entrare in contatto con la cultura tradizionale del Golfo Persico. Si trova sulla costa settentrionale dell’isola e regala scorci panoramici straordinari.

Da non dimenticare anche l’isola di Hengam che è dotata di stupende barriere coralline, la meta perfetta dunque per chi ama fare snorkeling.

Un luogo in cui la natura straordinaria e gli animali possono stupire: c’è qualche ristorante di pesce sulla spiaggia principale: tutti ottimi motivi per programmare una gita anche qui.

Laft, villaggio sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

Fonte: Getty Images

Il villaggio di pescatori Laft, sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico