Fare il bagno in inverno è un po’ come una fotografia in negativo di quello che comporta farlo in estate.
Nei mesi estivi, quando il sole picchia bollente e abbronza la pelle, ci si butta nel blu del mare, nell’azzurro dei torrenti, nelle piscine naturali dei fiumi, nei flutti dei laghi per cercare refrigerio, il sollievo di un tuffo tra acque fresche e chiare.
D’inverno, invece, togliersi i vestiti e indossare il costume può sembrare una abitudine bizzarra, ma trovando il luogo giusto ci si possono regalare momenti di grande bellezza, a contatto con alcune delle attrazioni più stupefacenti della natura, come le sorgenti termali.
Qui le acque riscaldate da processi geotermici regalano la piacevole esperienza di potersi immergere anche in pieno inverno, per godere allo stesso tempo del calore e della salubrità della sorgente.
In Italia la Toscana è una delle regioni maggiormente baciate dalla geotermia e, malgrado esistano innumerevoli stabilimenti termali a pagamento, si possono trovare anche un discreto numero di luoghi dove l’accesso è libero e gratuito, pronto ad ospitare chiunque, anche d’inverno, non voglia rinunciare all’emozione di una bagno in un ambiente naturale unico.
Dove fare il bagno in inverno: tre sorgenti termali libere in Toscana
I Bagni di Petriolo fra Siena e Grosseto
Frequentate in ogni stagione, le piscine naturali in riva al torrente Farma offrono un caldo ristoro.
Il Farma, che scorre per 34 chilometri di corso tra Siena e Grosseto e che ospita alcune conformazioni naturali e pozze molto frequentate anche in estate, riceve le acque della sorgente termale al confine tra i comuni di Monticiano e Civitella Paganico, nella Valle dell’Ombrone.
Note fin dai tempi dei romani, le terme di Petriolo sono suddivise in una parte di stabilimenti privati a pagamento e una zona libera, caratterizzata da una serie di piccole piscine naturali dove l’acqua si riversa dall’alto e finisce poi in due vasche più grandi, proprio sulle sponde del Farma.
La temperatura dell’acqua alla sorgente è superiore ai 40°C, cosa che qualifica Petriolo come una destinazione tra le preferite per i bagni d’inverno.
Petriolo, toponimo medievale assegnato alla località, si trova in una posizione piuttosto comoda da raggiungere, vicino alla superstrada che collega Siena e Grosseto. Si tratta di una zona della Toscana non particolarmente coinvolta nei circuiti del turismo di massa, ma che offre tantissimo per ogni visitatore in tutte le stagioni: dai borghi dove il tempo sembra essersi fermato come Tocchi e Monticiano fino alle memorabili rovine dell’Abbazia di San Galgano, passando per la straordinaria produzione enogastronomica locale.
I Bagni di Petriolo si possono raggiungere uscendo dalla Strada Statale 223 all’uscita di Iesa e seguendo poi le indicazioni stradali in loco per circa 5 chilometri. Inizialmente si raggiungono gli stabilimenti privati, superati i quali si trova un comodo sentiero che scende sulle rive del torrente Farma e alla piscine naturali con le acque termali.
Le Cascate di Saturnia, le terme libere più fotografate d’Italia
Una doppia, impetuosa cascata scende al fianco di un antico mulino ristrutturato, con i muri in pietra. L’acqua si riversa in una serie di piscine naturali circolari con ulteriori cascatelle, più piccole. I bordi delle piscinette sono tutti incrostati dei minerali che l’acqua termale porta con sé.
È questo lo scenografico scenario delle Cascate di Saturnia, una tra le destinazioni termali più gettonate del Centro Italia e certamente tra le più fotografate del paese. Un luogo veramente splendido, frequentato in ogni stagione dell’anno, ma che ha una marcia in più se lo si visita d’inverno.
Qualche visitatore in meno, una natura meno lussureggiante ma comunque fascinosa e una temperatura dell’acqua che si mantiene stabile intorno ai 38°C rendono le Terme di Saturnia un luogo sensazionale anche nella stagione fredda.
Il mito dietro la creazione delle Cascate di Saturnia rende l’idea di quello a cui si può aspirare visitandole: la leggenda vuole che il dio Saturno, irato per i continui conflitti e la belligeranza dimostrata dagli uomini, abbia scagliato un fulmine, il cui impatto col terreno ha generato un cratere dal quale hanno preso a sgorgare le calde acque termali, i cui benefici contribuirono a un’epoca di pace e prosperità nel nome proprio della antica divinità.
Le Cascate di Saturnia si trovano nel comune di Manciano, in provincia di Grosseto, non lontano dal confine tra Toscana e Lazio. Sono alimentate da un piccolissimo torrente, il Gorello, che a monte della sorgente termale è poco più di un rigagnolo che divide i campi coltivati. La poderosa fonte, però, ha un flusso d’acqua di oltre 800 litri al secondo. Un getto che permette alle piscine un continuo ricambio d’acqua e una temperatura costantemente alta.
Intorno alle Cascate ci sono numerosi stabilimenti termali privati, ma l’accesso alle cascatelle e alle numerose piscine naturali è libero.
I Bagni San Filippo e la Balena Bianca
La strada che porta agli stabilimenti termali di Bagni San Filippo, in Val d’Orcia, ha un nome evocativo: Via del Bollore.
Non è un caso: le acque termali che scorrono in questa frazione del comune di Castiglione d’Orcia (SI) hanno una temperatura di circa 48°C alla sorgente.
Le piscine naturali libere si trovano nella parte orientale del paese e si raggiungono percorrendo il sentiero che porta fino alle rive del Fosso Bianco, il corso d’acqua nel quale sgorga la fonte termale. In paese si trovano evidenti indicazioni per il torrente e per raggiungere le prime vasche ci vogliono circa 10 minuti. Le polle sono immerse all’interno del bosco, rimosse dal vicino abitato, per un contatto totale con la natura.
L’attrazione più bella è la cosiddetta Balena Bianca, una enorme conformazione minerale di carbonato di calcio, le cui colate verticali assumono la forma dei denti tipici del grande mammifero acquatico. Intorno alla grande roccia ci sono le vasche di acqua termale più grandi e calde, le migliori da frequentare durante l’inverno.
Bagno Vignoni si trova non lontano dal Monte Amiata, il rilievo vulcanico che divide la Val d’Orcia dalla Maremma. Si raggiunge percorrendo la Strada statale 2, che ricalca il percorso della Via Cassia romana, collegando Firenze e Roma. Si esce dalla statale seguendo le indicazioni per Abbadia San Salvatore, quindi si raggiunge la piccola frazione di Bagni San Filippo in pochi chilometri.
Il piccolissimo abitato è dotato di una verace osteria, qualche struttura ricettiva, una piccola chiesa. Il luogo ideale per una avventura invernale, col freddo pungente che arrossa le guance, la pace del bosco che accoglie i visitatori e una calda piscina naturale pronta ad accogliere il bagnante in un abbraccio bollente.