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È nata una nuova compagnia aerea, ed è premium

Sebbene la maggior parte dei turisti internazionali arrivi a Bali, l’Indonesia offre molto più di una sola isola affascinante. Negli ultimi anni il Paese ha vissuto un vero e proprio boom di visite, un dato che non è passato inosservato soprattutto se consideriamo il debutto di una nuova compagnia aerea. Si chiama Indonesia Airlines, un vettore premium che opererà esclusivamente su rotte internazionali con l’ambizione di servire entro i primi cinque anni di attività 48 destinazioni in 30 paesi.

A investire nel progetto è stato Calypte Holding, una società con sede a Singapore specializzata in energie rinnovabili, aviazione e agricoltura. La società ha costituito una filiale chiamata PT Indonesia Airlines Group, che avrà sede all’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta di Jakarta.

I dettagli sulla nuova compagnia aerea

Per ora la nuova compagnia aerea dell’Indonesia è nata solo sulla carta, ma l’intenzione della società è quella di acquisire gradualmente una flotta di 20 aeromobili. La flotta proposta dovrebbe comprendere 10 aeromobili a fusoliera stretta Airbus A321neo o A321LR e 10 aeromobili a fusoliera larga A350-900 o Boeing 787-9.

La compagnia aerea nasce in un contesto di continua crescita della capacità internazionale: i dati forniti da OAG Schedules Analyser indicano che il numero di posti in partenza raggiungerà quasi 14,8 milioni durante la stagione estiva del 2025. Questo dato rappresenta un aumento del 10,7% su base annua e un incremento del 6,3% rispetto ai livelli del 2019. La ripresa dei viaggi aerei internazionali dell’Indonesia è stata, infatti, tra le più forti nel Sud-est asiatico, seconda solo al Vietnam, che ora si attesta al 13% al di sopra dei livelli pre-pandemia.

L’obiettivo di Indonesia Airlines è quello di rimodellare il settore dell’aviazione del Paese, fornendo un’alternativa ai viaggiatori in cerca di voli internazionali di alta qualità. Il tutto puntando sui viaggi premium, su aeromobili moderni e un’espansione strategica, tutti fattori fondamentali per colmare il divario tra l’Indonesia e i mercati globali, per competere con le principali compagnie aeree a servizio completo della regione e per sostenere i settori turistici e commerciali in crescita della nazione.

Quali sono le rotte internazionali coperte dalla compagnia

Ancora non si hanno notizie certe sulle rotte internazionali che verranno coperte dalla compagnia aerea. Quello che si sa da una dichiarazione del CEO della società è che l’idea è quella di combinare il lusso del viaggio in un jet privato con il comfort dell’aviazione commerciale, offrendo un’esperienza di viaggio impareggiabile a tutti i passeggeri. Per realizzare questa visione, Indonesia Airlines ha avviato il reclutamento di professionisti dell’aviazione esperti. La compagnia aerea mira a costruire, infatti, un team con la competenza e la dedizione necessarie per fornire un servizio eccezionale e mantenere elevati standard operativi.

A partire dall’estate del 2025, si prevede che 60 compagnie aeree opereranno voli internazionali da e verso l’Indonesia. Le principali sono AirAsia Indonesia, Garuda Indonesia, Singapore Airlines e AirAsia (Malesia). Oltre alla nascita della compagnia Indonesia Airlines, diverse nuove rotte internazionali verranno inaugurate durante la stagione estiva tra le quali Bangkok Don Mueang (DMK) – Bali Denpasar (DPS), Bali Denpasar (DPS) – Guangzhou, Cina e Ho Chi Minh City (SGN) – Bali Denpasar (DPS).

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Bandung, la “Parigi di Giava”: le migliori attività da fare

Ti trovi a Giacarta e non sai cosa fare nei dintorni? Siamo in Indonesia, uno dei Paesi più belli da visitare, e nei dintorni della Capitale, a poco più di 3 ore di auto, si trova Bandung, tra le principali attrazioni da non perdere. A renderla tanto speciale, il suo passato, le difficoltà che ha superato e il movimento Art Déco: conosciuta come la “Parigi di Giava”, è amatissima per le attività offerte, oltre che per il patrimonio culturale e le boutique dove fare acquisti.

Cosa vedere a Bandung

Sono tante – forse troppe! – le cose da fare e da vedere a Bandung, persino in una giornata. Ecco perché abbiamo pensato di suddividere le attrazioni, in modo tale da consentirti di scegliere quelle su misura per te. In ogni caso, qui puoi immergerti nella cultura locale, magari fermandoti per 1 o 2 giorni, e concederti una serata a Braga Street, uno dei centri della movida, tra musica dal vivo e locali dove provare l’autentica cucina indonesiana. Fondata nel 1810 dagli olandesi, Bandung ha avuto uno sviluppo importante e piuttosto rapido: è tra le città più importanti in Indonesia e sede di alcune delle migliori università del Paese.

NuArt Sculpture Park

Si trova a Bandung ed è un parco di 4 ettari finanziato dallo scultore Nyoman Nuarta, di origini balinesi. Tra i più grandi parchi di sculture in Indonesia, si basa sulla filosofia Tri Hita Karana: qui è fortissimo il legame tra le persone e la natura, per preservare l’ambiente. Puoi visitarlo tutti i giorni (è chiuso il lunedì) dalle 8.30 fino alle 17.00.

Museo Geologico

Vuoi scoprire la storia geologica dell’Indonesia e del territorio? Il punto di riferimento è il Museo Geologico di Bandung, che è stato fondato nel 1928, proprio durante il periodo coloniale olandese. La collezione è piuttosto vasta e include rocce, minerali e fossili.

Braga Street

Via centrale di Bandung, vero e proprio snodo della città, passeggiare qui ti permette non solo di provare la cucina più autentica, magari bevendo una birra, ma di fare acquisti nei negozi d’arte e di sentire costantemente la musica di sottofondo (anche dal vivo). La vita notturna a Braga Street è un’occasione per riscoprire l’atmosfera europea in Indonesia.

Grande Moschea di Bandung

Conosciuta con il nome di Masjid Raya Bandung, è uno dei luoghi di culto più importanti, ed è possibile visitarla chiedendo il permesso. Con un po’ di fortuna, potrai accedere al minareto (l’edificio, però, non si può visitare durante i rituali).

Il mercato galleggiante di Lembang

Immagina la possibilità di prendere parte a un’esperienza immersiva nel mercato galleggiante di Lembang: le bancarelle galleggiano letteralmente sul lago artificiale e c’è la possibilità di raggiungerle mediante canoe e pedalò. Sono previste attività per grandi e piccini (persino il giro in trenino).

Saung Angklung Udjo

Questo centro culturale di Bandung è un vero e proprio caleidoscopio di colori: un punto di riferimento per conoscere (davvero) la cultura del posto, dove ammirare le esibizioni di angklung. Destinazione turistica culturale e persino educativa, presenta un’arena per spettacoli e un centro artigianale di bambù, oltre a un laboratorio dove vengono realizzati gli strumenti musicali di bambù. L’obiettivo del posto è di preservare e contribuire allo sviluppo della cultura sundanese.

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Cosa vedere a Bogor: le migliori attività da non perdere

Stai sognando di visitare l’Indonesia? Molto probabilmente in cima alla tua wishlist ci sono Bali e Giacarta ma se vuoi scoprire l’anima più autentica di questa terra voglio suggerirti un vero gioiellino, Bogor. Si trova solo a 60 km dalla capitale ed è famosa per gli spazi verdi ma soprattutto per diventare una fuga dalla frenesia della città che ti assicuro ti travolgerà. Qui avrai modo di approfondire la cultura e la storia: ma cosa vedere? Ti guido step by step per organizzare una gita a Bogor.

Il giardino botanico di Bogor

Chi sogna una vacanza in Indonesia, dopo aver visto Bali ormai un must in cima ai trend di moltissimi viaggiatori e Giacarta potrebbe pensare di esplorare i dintorni. Tra i motivi principali che attirano i viaggiatori qui c’è il giardino botanico: uno dei più antichi e grandi giardini botanici del mondo, con oltre 200 anni di storia. La prima tappa imperdibile a Bogor è senza dubbio il giardino botanico, uno dei più antichi e grandi giardini botanici del mondo, con oltre 200 anni di storia e più di 80 ettari custodisce una collezione di più di 15.000 specie tra alberi e piante. Una curiosità? Potrai scoprire un numero maggiore di 400 tipologie di palme e rimarrai a bocca aperta in una serra con oltre 3.000 specie diverse di orchidee. Da qui potrai persino scorgere il palazzo presidenziale di Bogor dove ancora oggi si svolgono alcuni incontri ufficiali.

Cascate di Curug Nangka

Spostandosi leggermente dalla città di circa 20 km con delle escursioni organizzate potrai raggiungere le cascate di Curug Nangka. Perfette anche per chi non è un abile camminatore esperto di trekking, sono facili da visitare grazie alle strade collegate e percorribili sia in auto sia in moto. La vista è effetto wow.

Tempio Taoista di Hok Tek Bio

Nella zona collinare e panoramica della città sorge questo tempio taoista che oggi è un luogo di culto per tutta la comunità cinese; con statue, draghi e torri dà modo di scoprire una cultura molto lontana da quella europea ma ricchissima di fascino.

La cucina di Bogor

Un viaggio a Bogor non può dirsi completo senza assaggiare la sua cucina tradizionale. Uno dei piatti più famosi è il Soto Mie Bogor, una zuppa di noodles con carne, verdure e spezie, dal sapore unico e avvolgente. Te lo consiglio proprio come comfort food ma potrai poi lasciarti tentare da snack local come i lontong, torte di riso avvolte in un foglio di banano.

Bogor, la città della pioggia

Una delle cose più curiose di Bogor è il suo clima. La città è conosciuta come la “città della pioggia”; il soprannome non è casuale e le è stato attribuito registra uno dei tassi di precipitazione più alti dell’Indonesia. Non lasciarti scoraggiare dal meteo, gli acquazzoni sono frequenti ma brevi, seppur intensi. Il cielo poi si ripulisce rapidamente facendoti vivere un ambiente molto fresco e piacevole in cui passeggiare.

Come arrivare a Bogor

Non preoccuparti sulle difficoltà di collegamento, non solo in auto o in moto, anche con i mezzi pubblici puoi raggiungere Bogor da Giacarta: utilizza un treno partendo dalla stazione Gambir e in poco più di un’ora arriverai a destinazione.

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Visitare il Taman Mini Indonesia Indah: tutta l’Indonesia in un luogo solo

Lo sapevi che a Giacarta c’è un luogo che ti permette di visitare tutta l’Indonesia in una sola giornata? Ovviamente si tratta di una versione in scala e rappresentativa di questa nazione asiatica. Si tratta del Taman Mini Indonesia Indah, un parco pensato e costruito appositamente per mostrare tutte le bellezze che questo splendido paese custodisce. Quelle che troverai di seguito sono alcune indicazioni e informazioni per organizzare la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah, chiamato dagli indonesiani stessi semplicemente TMII.

Cosa è Taman Mini Indonesia Indah

Inaugurato nel 1975, il Taman Mini Indonesia Indah è stato un progetto voluto dalla moglie del presidente di quel periodo, Ibu Tien Suharto, con l’intento di creare uno spazio che aiutasse i viaggiatori a scoprire la diversità culturale delle varie regioni dell’Indonesia, senza dover viaggiare da un’isola all’altra. Non tutti i turisti che si recano da quelle parti, infatti, hanno tempo e mezzi a sufficienza per girare per bene tutte le regioni dell’Indonesia.

Questo parco vanta una superficie di circa 150 ettari e ospita dei veri e propri padiglioni rappresentativi di tutte le 34 province indonesiane, un po’ come se fosse un Expo dedicato solo all’Indonesia stessa. Le varie aree del parco mostrano riproduzioni dettagliate delle loro architetture tradizionali, costumi, artigianato e ci sono anche spettacoli di danze tipiche.

Padiglione di Bali al Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

Il padiglione che racconta Bali

Come raggiungere il Taman Mini Indonesia Indah

TMII si trova fuori dal centro della capitale indonesiana, a circa 20 km, nella zona di East Jakarta. Il modo più comodo e semplice per raggiungere il parco è utilizzare un taxi, mezzo decisamente molto facile da trovare in una città come Giacarta. Molti indonesiani e anche tanti viaggiatori usano alcune app conosciute a livello mondiale per ricercare un trasporto privato. Costa meno ed è anche più sicuro, visto il pagamento elettronico.

Anche i mezzi pubblici arrivano al Taman Mini Indonesia Indah, ma  va messo in conto un buon tempo per il tragitto. La città, infatti, è molto trafficata e usare l’autobus potrebbe amplificare i tempi di spostamento verso il parco.

Informazioni utili per visitare il Taman Mini Indonesia Indah

Come per molte attrazioni turistiche e culturali, è necessario programmare e organizzare per bene la propria vista al Taman Mini Indonesia Indah a Giacarta. Questo luogo, infatti, non è solo celebre tra i turisti: anche molti indonesiani stessi lo visitano incuriositi.

Il parco è aperto tutti i giorni dal mattino presto (solitamente dalle 6) fino alle 20. In alcune occasioni, il parco chiude alle 22. Questi orari così prolungati sono un toccasana per organizzare la propria visita. Il clima e la temperatura di Giacarta, infatti, sono decisamente umidi e, spesso, il caldo si fa sentire copiosamente nelle ore centrali della giornata. Avere a disposizione il mattino presto e anche le ore serali è ottimo per chi teme di soffrire e non vuole rovinarsi la visita a questa Indonesia in miniatura. Gli orari di apertura indicati si riferiscono ai cancelli del parco: alcune attrazioni potrebbero seguire orari diversi.

Per quanto riguarda i costi, il biglietto si può davvero considerare low cost perché costa intorno alle 25.000 IDR (circa 1,5 €). Tuttavia, molte attrazioni all’interno come i musei e la teleferica, richiedono un biglietto separato con costi variabili a seconda delle rappresentazioni o delle esposizioni. Le comuni carte di credito sono accettate all’interno del parco ma localmente consigliano di avere anche dei contanti: spesso, in questo contesto, vengono preferiti ai pagamenti elettronici.

La durata della visita al Taman Mini Indonesia Indah dipende, ovviamente, dall’interesse individuale ma è sempre bene contare almeno una mezza giornata all’interno del parco. Questo tempo, ovviamente, si può estendere a piacere. Vale davvero la pena prendere in considerazione questo luogo e inserirlo nel tuo itinerario di viaggio in Indonesia.

Il padiglione di West Giava al Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

Il padiglione di West Giava

I padiglioni regionali del Taman Mini Indonesia Indah

Le varie aree delle regioni indonesiane sono la vera e propria ricchezza del TMII. Come accade in molti musei che raccontano la diversità del proprio paese, ogni padiglione replica in miniatura delle case tradizionali tipiche della propria regione d’appartenenza. Le strutture sono arricchite con dettagli culturali, arte e oggetti caratteristici. Giusto per fare un esempio, nel padiglione di Bali si possono vedere i templi tipici e le sculture sacre, mentre nel padiglione di Papua vengono esposti strumenti musicali e artigianato locale.

L’Indonesia è uno stato insulare e le isole abitate in modo permanente sono oltre 900. Con una tale ricchezza, era impossibile rappresentarle tutte in una sola Mini Indonesia ma questo parco ha davvero fatto del suo meglio in questo senso. Ognuna delle 38 province dell’Indonesia è rappresentata da qualcosa all’interno del parco. Perché non giocare a riconoscerle e nominarle tutte?

I musei tematici del Taman Mini Indonesia Indah

Oltre a padiglioni, non potevano mancare i musei. Essi non sono suddivisi per provincia, bensì per tematica. I musei sono 15 e tutti si concentrano nel raccontare la cultura indonesiana e la storia del paese che, in epoca coloniale, ha visto avvicendarsi occupazioni e dominazioni diverse. I musei che contano la maggiore affluenza e riscuoto in più grande interesse ci sono il Museo dell’Indonesia, luogo che espone arte e manufatti storici di tutto il paese e il Museo della Tecnologia, che celebra i progressi tecnologici e scientifici indonesiani.

Anche il Museo dei Trasporti è sempre tra i più visitati. Recentemente sono state aggiunte delle installazioni che utilizzano la realtà virtuale per far immergere i visitatori nell’ambiente di una data zona o epoca storica dell’Indonesia: avrai la possibilità di fare un viaggio come se avessi, a tua disposizione, il teletrasporto. Alcuni dei musei sono gratuiti mentre, come dicevamo, per altri si paga un biglietto.

Il teatro Keong Emas

Come se la realtà virtuale non fosse già quasi magica, ci penserà il teatro Keong Emas a farti compiere un vero e proprio viaggio in Indonesia senza farti muovere dalle sue poltrone. Al suo interno, infatti, troverai un cinema IMAX. Qui vengono proiettati film sulla storia, la cultura e la bellezza naturale dell’Indonesia. La struttura del teatro è iconica e il suo design unico lo rende facilmente riconoscibile. Fa decisamente venire in mente alcuni film o romanzi di fantascienza.

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

La teleferica che attraversa il parco

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

La vera superstar del Taman Mini Indonesia Indah di Giacarta è la teleferica, attrazione per la quale vanno matti soprattutto gli indonesiani stessi. La teleferica offre la possibilità di attraversare l’intera area e ammirare il parco dall’alto. Solo da questa prospettiva si può notare l’architettura di alcune zone del Taman Mini Indonesia Indah.

I giardini del Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è una nazione in cui la natura è rigogliosa e regna sovrana in una grande parte del paese. Poteva mancare in una mini Indonesia un qualcosa dove il verde e i fiori trionfassero? Ovviamente no. Una buona parte della visita al  Taman Mini Indonesia Indah può essere fatta ammirando gli splendidi giardini tematici. Troverai gli ambienti di molti luoghi conosciuti e splendidi, come il Parco Nazionale di Komodo, giusto per citarne uno.

Anch’essi sono studiati e suddivisi per mostrare tutto il meglio che la natura indonesiana sa offrire ai viaggiatori. Ogni giardino è curato nei minimi dettagli e non mancano, ovviamente, le descrizioni di tutta la flora presente. Dove c’è del verde, però, ci sono anche gli animali e i giardini del TMII sono casa per molte specie. Tieni gli occhi aperti e avrai la possibilità di avvistare molte creature interessanti.

Danze tipiche indonesiane

Fonte: iStock

Uno spettacolo di danze tipiche indonesiane

Gli eventi e le attività culturali del Taman Mini Indonesia Indah

Il Taman Mini Indonesia Indah non è un parco di divertimenti né tantomeno un luogo ricreativo, benché si trascorra davvero del tempo piacevole al suo interno. L’intento della sua creatrice era di dare un luogo univoco dal quale godere della bellezza e della cultura dell’Indonesia al completo.

Per questo motivo, non è raro che nei giorni di apertura del parco ci siamo molti eventi culturali di ogni genere. I più frequenti sono gli spettacoli di danze tipiche indonesiane, un qualcosa alla quale vale la pena di assistere durante la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah.

Curiosità sul Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è un paese, attualmente, a maggioranza musulmana ma accoglie credenti di ogni fede. La religione è un elemento molto importante per questa nazione asiatica e trova spazio, soprattutto per la preghiera, anche al Taman Mini Indonesia Indah. All’interno del parco, infatti, ci sono luoghi di culto consacrati e riconosciuti per la fede musulmana, cristiana (sia cattolica che protestante), induista, buddista e anche per chi professa il Confucianesimo.

Pensando a un parco come il TMII, viene subito in mente di esplorarlo camminando. Questa, ovviamente, è l’attività maggiormente scelta sia dai turisti che dai locali ma, all’interno di questa mini Indonesia, si può fare anche altro. È ammesso, infatti, correre e praticare jogging, oltre che utilizzare la propria bicicletta. Il parco tende a voler stimolare e sostenere anche uno stile di vita attivo nonché promuove una cultura della sostenibilità e del rispetto per la natura.

Una parte del parco, infine, è disponibile per essere affittata per eventi: sono in molti che scelgono il Taman Mini Indonesia Indah come location per i festeggiamenti del proprio matrimonio o, se non altro, per le foto.

Mangiare e bere al Taman Mini Indonesia Indah

Un parco così grande e così importante dal punto di vista culturale non può non prevedere che almeno una parte del viaggio alla scoperta dell’Indonesia passi attraverso i gusti e sapori di questa nazione asiatica. Le aree di ristoro sono sparse per tutta l’area del TMII e i ristoranti presenti in loco presentano una grande diversità di proposte gastronomiche, proprio per far conoscere l’Indonesia anche a tavola.

Al di là di questo, il parco vanta moltissime aree picnic ed è concesso portare con sé il proprio cibo da fuori.

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Tremila euro per danno da stress, la causa? Il ritardo dei bagagli

Viaggiare è un piacere, ma a volte si può trasformare in un incubo. Non sono poche le persone che, rientrando da un viaggio o arrivati a destinazione, perdono le tracce del proprio bagaglio in aeroporto. Una volta atterrati, si recano al nastro di consegna delle valigie, ma dopo qualche ora di attesa, cominciano a realizzare che è successo il peggio.

Come una coppia pisana che per un viaggio in Indonesia si è rivolta al giudice di Pace e al Tribunale di Pisa, ottenendo un risarcimento di tremila euro per “danno da stress“. I due turisti toscani, come riporta la notizia pubblicata su Il Corriere, si sono imbarcati a Firenze per raggiungere Giacarta, ma la vacanza tanto desiderata si è trasformata in un calvario. Il volo ha registrato ben 24 ore di ritardo per degli scali che non sono andati come previsto e, dopo essere finalmente atterrati, i loro bagagli erano spariti.

Vacanze da incubo: i bagagli non ci sono

Un viaggio iniziato sotto una cattiva stella che però ha avuto un lieto fine, seppur dodici anni dopo. Stanca dal viaggio tormentato, la coppia non ha potuto raggiungere subito l’hotel per un po’ di ristoro, ma ha trascorso ore a riempire documenti e moduli per sporgere denuncia per lo smarrimento dei bagagli. Quando questa sfortuna accade all’andata è ancora più complicato, perchè ci si ritrova lontano da casa in un paese straniero senza più niente.

Ritardo consegna bagagli
Ritardo della consegna bagagli in aeroporto è fonte di stress

Costretti a uscire per comprare il minimo indispensabile per poter restare alcuni giorni lì a Giacarta, in costante contatto con il call center della compagnia sperando di ricevere buone notizie, la coppia ha cercato di godersi comunque la vacanza progettata da mesi. Sono passati otto giorni prima che qualcuno si facesse vivo e confermasse che i bagagli erano stati ritrovati.

Bagagli in ritardo: cosa fare

Una volta rientrati in Italia i due hanno fatto causa alla compagnia aerea e, dopo alcuni giorni, è arrivata la sentenza di merito definitiva sul risarcimento dei danni subiti. Alla coppia spettavano 3 mila euro più interessi per lo stress e il disagio provocato dallo smarrimento dei bagagli in Indonesia.

Quando si verifica un ritardo nella consegna di un bagaglio il danno non patrimoniale è risarcibile. Infatti, oltre alla perdita di beni materiali, questo avvenimento provoca ansia e stress nei diretti interessati e la legge tiene conto anche di questo. La lesione del diritto di circolazioneintesa come limitazione alla libertà di movimento derivante dall’indisponibilità dei propri oggetti personali durante una parte del soggiorno all’estero” ha un peso.

Il giudice Giuseppe Laghezza, infatti, ha dato ragione alla coppia, raddoppiando il totale della somma che la compagnia doveva risarcire, con questa dichiarazione: “È infatti evidente come essi non possano non aver sofferto un rilevante disagio psicologico, in conseguenza della mancata tempestiva disponibilità del bagaglio contenente i loro effetti personali, tanto da vedersi costretti a riacquistare parte di questi ultimi per far fronte alle prime necessità in territorio estero”. Tuttavia il risarcimento ha avuto un decorso biblico, poichè il pagamento è avvenuto ora, dodici anni dopo quel viaggio sicuramente “indimenticabile”.

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Cosa sapere sul Monas, il monumento nazionale di Giacarta

Se stai progettando di vedere l’Indonesia, tra i monumenti must che non puoi perderti c’è senza dubbio il Monas: si tratta di un’autentica istituzione che svetta su tutto grazie alla sua altezza notevole di ben 132 metri. Progettato da Sukarno, primo presidente dell’Indonesia, ospita al suo interno un museo di diorami oltre ad avere una terrazza panoramica di osservazione.

Monas: il monumento in piazza Merdeka

Vuoi visitare l’Indonesia? Molto probabilmente il tuo tour partirà da Giacarta e tra i luoghi da non perdere nella capitale c’è piazza Merdeka dove sorge Monas, la torre altissima diventata un monumento nazionale. Accedere alla piazza è gratuito ma chiaramente per accedere all’interno della torre, visitare i musei e salire in cima con l’ascensore dovrai procurarti un biglietto. Di sera, illuminato, il Monas di Giacarta è ancora più suggestivo: fotografare l’obelisco nelle ore notturne è un must per i turisti. 

Qualche curiosità sul Monas

Ci sono alcune curiosità sul Monas che probabilmente attireranno la tua attenzione. La prima è che si tratta di un progetto competitivo, nato proprio per sfidare l’iconica Torre Eiffel parigina. Il nome, invece, è l’abbreviazione di Monumen Nasional, cioè monumento nazionale. È un simbolo potente di libertà e unità per gli indonesiani; l’obelisco maestoso, alto 132 metri, domina il centro di Giacarta e rappresenta la lotta per l’indipendenza dell’Indonesia dal colonialismo olandese. Costruito sotto la guida del presidente Sukarno, è stato inaugurato ufficialmente nel 1975. Appena ti avvicini, la prima cosa che noterai è la fiamma dorata in cima alla torre; realizzata con foglie d’oro, simboleggia lo spirito ardente dell’indipendenza e il desiderio di libertà del popolo indonesiano. 

Il simbolo visibile da diversi punti della città è un promemoria costante di ciò che il paese ha conquistato. Non limitarti a vedere l’esterno, all’interno troverai un museo e in cima una terrazza panoramica da cui scattare foto incredibili. I diorami nel museo ti daranno modo di immergerti nei momenti chiave della lotta per l’indipendenza. Non perdere l’opportunità di salire fino alla piattaforma di osservazione. Pronto per una vista che ti toglierà il fiato? In una giornata limpida, poi, il tuo occhio potrà spaziare e scatterai fotografie effetto wow da condividere suoi tuoi profili social. 

Cosa significa la forma del Monas

Ti sei mai chiesto cosa rappresenti esattamente la forma del monumento? Ricorda in tutto e per tutto un mortaio e un pestello di riso, strumenti tradizionali utilizzati nelle case indonesiane. La scelta non è casuale, un omaggio alla tradizione e un richiamo al concetto di armonia e fertilità da sempre alla base della cultura indonesiana.  Nonostante sia stato ufficialmente inaugurato nel 1975, sono serviti diversi anni per la sua costruzione che è infatti iniziata nel 1961. 

Ganesh Museum

All’interno del Monas è custodito il Ganesh Museum, un museo che dà modo di apprendere la cultura locale e approfondire l’etnologia e la storia tanto da essere considerato dagli esperti il migliore di questo genere. Un consiglio in più? Puoi approfittare delle visite in inglese gratuite, ad offrire il servizio è l’Indonesian Heritage Society: in questo modo potrai approfondire e fare domande ad esperti del settore.

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Moschea Istiqlal, la storia della più grande moschea del Sud-est asiatico

Un simbolo di tolleranza religiosa da vedere assolutamente: la storia della Moschea Istiqlal, che è nota in tutto il mondo per essere la più grande moschea del Sud-est asiatico, è tutta da scoprire. Siamo a Giacarta, in Indonesia, e la conosciamo anche con il nome di Moschea dell’Indipendenza, da “Istiqlal”. La posizione è strategica: vicinissima alla Cattedrale di Giacarta e alla Piazza Merdeka. Se stai progettando un viaggio a Giacarta, ti parliamo della Moschea Istiqlal.

La storia della Moschea Istiqlal

Tra i siti principali di Giacarta, la Moschea Istiqlal è indubbiamente conosciuta per la struttura di considerevoli dimensioni: la capienza è di 120mila fedeli, ed è il motivo per cui è la più grande moschea in Indonesia e del Sud-est asiatico. Il periodo di costruzione è durato più di 17 anni, ed è stata aperta ufficialmente nel mese di febbraio del 1978. L’idea alla base della fondazione? La volontà di celebrare l’indipendenza dell’Indonesia, e la posizione, come anticipato, è sì strategica (soprattutto dal punto di vista turistico), ma è anche atta a simboleggiare l’unità tra gli indonesiani.

C’è di più: questa moschea è un luogo di profonda tolleranza religiosa. Ecco perché si trova proprio nei pressi della Cattedrale di Giacarta. Perché questa moschea non volta le spalle ai fedeli di altre religioni. Lo dimostrano gli atti, la pratica: quando è Natale, la Moschea Istiqlal si prodiga per garantire che ci siano parcheggi a sufficienza per tutti i fedeli per la festa cristiana. Lo stesso vale per le altre feste, come la Pasqua o il Ramadan: uno scambio reciproco.

La struttura e lo stile della Moschea Istiqlal

Moschea Istiqlal, gli interni, lo stile, l'architettura

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Gli interni della Moschea Istiqlal

Un design moderno: spicca indubbiamente il contrasto con le altre moschee in giro per il mondo. Questo edificio, oltre a essere uno dei più importanti nel centro di Giacarta, dispone di un’ampia sala di preghiera rettangolare, coperta da una cupola e sostenuta da 12 colonne. L’interno è decisamente arioso, ampio, spazioso: si alternano colori vividi, che trasmettono un’idea di fondo quasi lussuosa, indubbiamente elegante. La sala principale è poi connessa a un cortile all’aperto: il richiamo alla preghiera viene dato nel minareto. Piccolo tip: secondo i turisti, di notte, la vista salendo sul Monumento Nazionale (Monas) è davvero mozzafiato. Con la card della città, si può prendere un ascensore per raggiungere la cima della struttura.

Informazioni prima di visitare la Moschea Istiqlal

La posizione è centrale, quindi facilmente raggiungibile: ci si può recare a piedi scendendo alla stazione ferroviaria di Gambir, o in alternativa prendere un “mototaxi”, ovvero “ojek”. Per quanto riguarda l’ingresso, è del tutto gratuito, durante ogni giorno della settimana. Sono sette le porte d’ingresso, come sette sono i cieli dell’Islam, ovvero i Paradisi della cosmologia islamica.

Questo progetto architettonico è considerevole non solo per lo stile, ma anche e soprattutto per ciò che rappresenta. Sebbene non sia previsto alcun biglietto di ingresso, sono disponibili delle guide che possono raccontare la storia della Moschea Istiqlal ai visitatori non musulmani: prima di entrare e attraversare le porte d’ingresso, però, bisogna togliersi le scarpe, in segno di rispetto e tradizione come previsto dalla cultura musulmana.

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Il nuovo treno ad alta velocità è il più veloce del Sud Est Asiatico

L’Indonesia ha da poco lanciato il primo treno “proiettile” del Sud Est Asiatico, una linea ferroviaria ad alta velocità che collega le sue più grandi città, Giakarta e Bandung, in soli 45 minuti. Si tratta di un ambizioso progetto infrastrutturale che vede la collaborazione della Cina e che rappresenterà una vera rivoluzione per i viaggiatori.

Il sogno dell’alta velocità in Indonesia diventa realtà

Si chiama Whoosh, il primo treno ad alta velocità dell’Indonesia e del Sud Est Asiatico, che raggiunge una velocità massima di 350 chilometri all’ora. Il suo nome in indonesiano significa “risparmio di tempo, funzionamento ottimale, sistema affidabile”, ed è ispirato “al suono di un treno ad alta velocità”, ha spiegato il presidente Joko Widodo durante la cerimonia di presentazione.

La linea ferroviaria copre una distanza di 142,3 chilometri e funziona a trazione elettrica, senza emissioni dirette di carbonio. Il nuovo treno proiettile viaggerà tra la stazione ferroviaria di Halim, nella parte orientale di Giacarta, e la stazione ferroviaria di Padalarang, nella parte occidentale di Bandung, la seconda città più grande dell’Indonesia e un importante centro artistico e culturale. L’alta velocità riduce significativamente i tempi di percorrenza, che passano dalle lunghe tre ore a meno di un’ora.

L’ambizioso progetto, del valore di 7,3 miliardi di dollari, è stato finanziato in gran parte da Pechino, nell’ambito della Belt and Road Initiative (Bri), ossia la Nuova via della seta cinese. L’accordo per la costruzione del treno è stato firmato per la prima volta nel 2015. Inizialmente, il completamento dell’infrastruttura era previsto per il 2019, ma ha subito diversi ritardi operativi a causa della pandemia di Covid-19, dell’approvvigionamento dei terreni e dell’aumento dei costi previsti per la sua realizzazione.

Secondo le autorità indonesiane, l’alta velocità contribuirà ad aumentare la produttività del Paese e a limitare il traffico e le emissioni inquinanti prodotte dalle automobili, allineandosi agli sforzi in corso in Indonesia per ridurre la propria impronta di carbonio. Oltre per per i residenti, i treni Whoosh sono stati pensati anche per i turisti e i viaggiatori d’affari.

Comfort e sicurezza: come sono i treni ‘Whoosh’

I video girati a bordo e condivisi sui social media hanno mostrato gli spaziosi interni delle cabine dei nuovi treni ad alta velocità Whoosh, dotati di aria condizionata e con una splendida vista dal finestrino che si apre sulla campagna indonesiana. Secondo le prime indiscrezioni, la ferrovia dispone di otto vagoni, tutti dotati di Wi-Fi e punti di ricarica USB, con 601 posti a sedere. Ci saranno tre classi: prima, seconda e VIP.

I treni sono stati meticolosamente progettati per resistere al clima tropicale dell’Indonesia, garantendo prestazioni ottimali e comfort per i passeggeri. Dotati di un sistema di sicurezza all’avanguardia, sono in grado di rispondere efficacemente a emergenze come terremoti e inondazioni, garantendo viaggi sicuri. Gestita dalla joint venture PT Kereta Cepat Indonesia China (PT KCIC), formata da China Railway International insieme ad un consorzio di quattro società statali indonesiane, la ferrovia è ben collegata ai sistemi di trasporto pubblico locale.

Il successo del lancio della ferrovia ad alta velocità Giacarta-Bandung ha acceso il dibattito sull’espansione della rete. Sono già in corso i piani per estendere la linea a Surabaya, importante porto e capoluogo della provincia di Giava Orientale. Questa espansione promette di collegare città importanti come Semarang e Yogyakarta, migliorando ulteriormente la connettività regionale e promuovendo il turismo verso punti di riferimento culturali come Borobudur, il tempio buddista più grande del mondo. Il Whoosh non sarà, dunque, un semplice treno, ma un simbolo dell’impegno dell’Indonesia ad abbracciare la modernizzazione e l’innovazione. Un salto monumentale nella storia dei trasporti del Paese.

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Bali: dormire in un castello di bambù che sembra uscito da una fiaba

Come ve la immaginate, voi, la vacanza dei sogni? Forse come un’avventura dalle entusiasmanti scoperte, o come un’esperienza sensoriale e rilassante. Probabilmente in un paradiso terrestre oppure in una destinazione dove la natura prospera grandiosa e incontaminata. Forse in un luogo vista mare o in una foresta tropicale e lussureggiante, ma sicuramente all’insegna della pura beatitudine.

Ananda, che in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, è proprio questo, un’esperienza unica al mondo che tutti i viaggiatori dovrebbero vivere e condividere almeno una volta nella vita. Un alloggio delle meraviglie incastonato in una scenografia naturale unica, quella della foresta tropicale che si snoda sopra il sacro fiume Ayung, ad Abiansemal.

Proprio qui, nella Reggenza di Badung, a Bali, è possibile dormire nella Ananda House, un castello di bambù, immerso nella natura, che sembra uscito da una fiaba.

Un alloggio da fiaba a Bali

Raggiungere Bali, attraversare le montagne vulcaniche ricoperte di boschi, visitare le risaie, la barriera corallina e i siti sacri, come il suggestivo tempio di Uluwatu, è una di quelle esperienze da vivere e da condividere almeno una volta nella vita. Non è un caso che, l’isola indonesiana, sia diventata con gli anni una destinazione popolare tra i viaggiatori di tutto il mondo.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono destinate a incantare, ma se è un’esperienza unica che volete vivere una volta raggiunta l’isola, il consiglio è quello di pernottare all’interno dell’Ananda House.

Ananda in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, non si tratta di un semplice alloggio, ma di un sogno a occhi aperti che trasporta i viaggiatori nella favola più bella. Questa residenza, infatti, è incastonata in una foresta tropicale e verdeggiante ed è realizzata completamente in bambù. Un vero e proprio paradiso terrestre dove i viaggiatori possono riscoprire tutta la bellezza di Madre Natura.

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Dormire in un castello di bambù

Per raggiungere questa dimora fatata, che per forme, lineamenti e dimensioni richiama proprio un castello incantato, dobbiamo raggiungere il piccolo e verdeggiante villaggio balinese di Bone. Qui gli artigiani locali, uniti da un grande sogno condiviso, hanno realizzato una dimora utilizzando solo il bambù. Il materiale caratterizza ogni ambiente della residenza, dalle pareti interne alla struttura esterna, passando per gli utensili e l’arredamento.

Il risultato è un’edificio pregno di vita, uno dei più suggestivi esempi di convivenza tra l’attività umana e il pianeta. Persino i materiali di assemblaggio sono completamente naturali: i chiodi e le viti sono stati sostituiti da migliaia di picchetti di bambù.

Il castello è il cuore pulsante del Green Village, un villaggio popolato da persone provenienti da ogni parte del mondo che qui ha scelto di restare per vivere in totale armonia con la natura. Situato a soli 10 minuti da Ubud, questo piccolo insediamento comprende 13 ville costruite completamente in bambù. Tra queste anche l’Ananda House.

Il castello può essere prenotato tramite Airbnb e comprende tre edifici separati e spettacolari: il Guest Pavilion, il Master Pavilion e il Bali Living Pavilion. Tutte le camere offrono una vista privilegiata sul sacro fiume Ayung e sul giardino tropicale che circonda l’edificio. Completano l’offerta una piscina di acqua salata e una cascata.

Ananda House, la residenza di bambù a Bali

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, la residenza di bambù a Bali
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Borobudur, il tempio colossale simbolo dell’Indonesia

L’isola indonesiana di Giava, da molti considerata il cuore del Paese, è una sorta di scrigno di bellezze naturali e misteriose aree archeologiche. Tra queste si guadagna un posto d’onore Borobudur, una struttura che fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco e che è anche il tempio buddhista più grande del mondo.

Tempio di Borobudur, informazioni utili

Il colossale Tempio di Borobudur sorge a circa 42 chilometri di distanza da Yogyakarta, una città dell’isola di Giava particolarmente nota per le sue arti tradizionali e il ricco patrimonio culturale.

Si tratta di un’opera magistrale creata dell’uomo che per le sue incredibili dimensioni è stata spesso oggetto di paragone con altre opere mastodontiche dell’antichità come, per esempio, le Piramidi di Giza. Vi basti sapere che possiede una base di 123 x 123 metri e un’altezza di 35 metri. Una meraviglia vera e propria che poggia su circa 1.600.000 blocchi di pietra e con pareti impreziosite da 2.672 bassorilievi, 1.400 dei quali raccontano storie riguardanti Buddha.

Vi sono persino 10 terrazze che rappresentano le altrettante fasi del cammino spirituale verso la perfezione. Un posto che deve essere visitato, perché nessuna parola sarà mai in grado di descrivere la sua infinita bellezza.

Borobudur cosa sapere

Fonte: iStock

Un angolo del Tempio di Borobudur

Come visitare il tempio più grande del mondo

Il Borobudur è stato edificato, in un periodo che va dal 750 e all’830 d.C, su una collinetta ben precisa poiché per le persone dell’epoca ricordava diversi luoghi per loro sacri: poco lontano dal tempio si sviluppa una confluenza di due fiumi che rimanda a quella dei fiumi Gange e Yumna, considerata sacra in molte culture; mentre sullo sfondo appare una catena montuosa che fa pensare al profilo dell’Himalaya, sacro anch’esso per molte culture.

È costituito di roccia lavica grigia che si fonde con i brillanti colori dell’entusiasmante panorama circostante. Visitarlo è fonte di incredibili emozioni: riproduce su scala gigantesca una geometria rituale che trasuda in ogni angolo di messaggi divini. Un luogo perciò altamente incredibile ma che per vivere a 360 gradi richiede di affrontare ripide scalinate in pietra. Tutto questo mentre si respirano atmosfere di rara bellezza che diventano ancora più magiche all’alba e al tramonto.

C’è da dire però che, essendo il monumento più visitato di tutta l’Indonesia, il momento migliore per dirigersi al suo cospetto è quello del sorgere del sole: in genere ci sono poche persone e la luce candida del mattino è la migliore per apprezzare la sua struttura e il suo simbolismo.

Un posto che va scoperto a passo lento e girando in senso orario. Magari toccando uno dei suoi 72 incredibili e sontuosi stupa perché, secondo la leggenda, accarezzare uno di essi è di buon auspicio per la fertilità.

Quando visitare Borobudur

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L’incanto di Borobudur all’alba

Cosa vedere a Giava

Visitare Giava vuol dire ritrovarsi su un’isola di grandi contrasti: oltre all’antichissimo e maestoso Tempio di Borobudur, qui sorgono palazzi futuristici che dominano su umili edifici.

Poi ci sono i vulcani, i panorami che fanno sognare, le spiagge che sono mozzafiato, foreste enormi in cui immergersi nella natura e piccoli villaggi da esplorare in quanto ricchi di tradizioni.

Sottovalutata rispetto alle vicine isole di Bali e Lombok, è la sede di molte delle culture più importanti dell’Indonesia. Tra le destinazioni da scoprire su quest’isola c’è il Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru che si distingue per essere una sorta di mare di sabbia dove svetta l’affascinante Monte Bromo, una maestoso vulcano attivo. Il cratere è raggiungibile a piedi e regala una vista che sembra voler catapultare su un altro pianeta.

Gli amanti della natura troveranno pane per il loro denti presso Ranu Kumbolo, un lago di montagna perfettamente balneabile e che mette a disposizione dei più intrepidi viaggiatori diversi percorsi che si rivelano ideali per chi ama le lunghe passeggiate.

Poi ancora il Kawah Ijen, un complesso vulcanico che di notte regala uno spettacolo eccezionale: il buio permette di ammirare delle fiamme di mille sfumature blu che vengono emanate dal gas sulfureo che esce dalle fessure del cratere. Non a caso è necessaria anche una maschera antigas per non correre alcun pericolo.

C’è poi il Green Canyon, un gruppo di insenature dove il secolare lavoro dell’acqua ha dato la vita a un piccolo ecosistema puntellato di sorprendenti sfumature di verde. Il posto in cui fare un vero e proprio bagno di esperienze all’aria aperta, grazie alla possibilità di praticare rafting e tuffarsi dalle rocce per immergersi nelle chiare acque da cui è lambito.

A Giava sorge anche un altro tempio che fa parte dei siti patrimonio Unesco, il Prambanan, il tempio induista più grande al mondo. Dedicato alle principali divinità, Shiva, Brahma e Visnhu, si estende per diversi chilometri. Tra tutti quelli presenti nel complesso, il tempio generalmente più apprezzato è quello di Shiva che da molti visitatori è considerano il massimo monumento induista dell’Indonesia. Nonostante questo, anche gli altri presenti valgono assolutamente il viaggio.

Infine le spiagge dell’isola come quelle di Piangandaran, nella provincia di Giava Occidentale, o la spiaggia di Batu Karas a sud, che è perfetta gli animi sportivi ma anche per le famiglie con i bambini. Interessante è anche Kukup Beach che stupisce con la sua sabbia dorata e la sua alta scogliera che la ripara da vento. Meravigliosa è infine Parangtritis Beach dove si estendono dune e colline ricoperte di foresta tropicale. Un’area conosciuta per l’antica cerimonia del Labuhan, un rituale che riconcilia gli uomini e gli spiriti.

Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru, Indonesia

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Un angolo del Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru

Quando andare e come muoversi

Presso l’Isola di Giava, per fortuna, non è troppo complesso muoversi: è dotata di una rete ferroviaria che attraversa il suo territorio collegando le città principali. Non mancano i traghetti (o gli aerei) per spostarsi nelle paradisiache isole limitrofe e gli autobus per chi ama viaggiare su strada.

L’isola, tra le altre cose, è baciata da un clima tropicale umido con temperature medie che oscillano tra i 23°C e i 32°C. Il periodo che va da novembre a marzo è quello più piovoso, mentre, da aprile a ottobre la stagione è più secca.

Non resta che organizzare un viaggio a Giava per scoprire il suo monumentale tempio di Borobudur e tutte le sue altre irresistibili meraviglie.