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Alla scoperta della regione di Zara: un’avventura di 5 giorni in Croazia

Scopri la sorprendente bellezza della regione di Zara, in Croazia, estesa lungo l’incantevole costa affacciata al Mar Adriatico. Qui, i viaggiatori più esigenti possono immergersi in paesaggi diversificati e in ricche esperienze culturali, partecipare a emozionanti attività all’aperto, assaporare la deliziosa gastronomia e rilassarsi su invitanti spiagge paradisiache accompagnate da un mare cristallino. Il perfetto connubio tra natura, cultura, avventura, gastronomia e relax.

Lasciati guidare attraverso un itinerario indimenticabile di 5 giorni, suddiviso in base alle diverse attività ed esperienze che si possono vivere in questa destinazione idilliaca tutta da esplorare.

Giorno 1: dalle bellezze naturali del Velebit alle isole di Zara

Inizia il viaggio nella splendida regione di Zara immergendoti in alcune delle sue sorprendenti bellezze naturali: esplora la maestosa catena montuosa del Velebit, con escursioni attraverso i canyon mozzafiato del Parco Nazionale di Paklenica, oppure scopri le molteplici isole paradisiache disseminate nell’area.

Abbandonati anche al fascino del Parco Naturale di Telašćica, sull’isola di Dugi Otok (chiamata in italiano Isola Lunga), dove ti aspettano indimenticabili avventure marine, spettacolari scogliere e paesaggi incontaminati di estrema bellezza. Ecco un consiglio: per avvistare i migliori panorami, recatevi all’antica vedetta Grpašćak, oggi Centro di Interpretazione e Formazione dove poter trovare ristoro e cercare informazioni, oltre ai souvenir.

Nella Regione di Zara, sono circa 300 le isolette che attendono di essere esplorate: da quella di Ugljan, dove assaporare squisiti piatti di pesce, alle vicina Pašman o Pag, con il suo paesaggio lunare, fino a Molat (Melada), Iž (Eso), Zverinac, e la più celebre e graziosa isoletta a forma di cuore Galešnjak: sono tutte spettacolari.

L'ex vedetta Grpašćak, nel Parco Naturale di Telašćica, in Croazia

Fonte: Filip Brala

Centro di Interpretazione ed Educazione Grpašćak, nel Parco Naturale di Telašćica

Giorno 2: avventure all’aperto tra monti e mare

Dopo aver esplorato le isole della regione di Zara, puoi dedicare il secondo giorno a varie attività all’insegna dell’avventura.

Per gli amanti dell’adrenalina, la regione di Zara offre una moltitudine di esperienze all’aperto. Potrete affrontare le rapide del fiume Zermagna (in croato Zrmanja) in un’avventura emozionante di rafting o kayak, attraverso la bellezza scenica di questo corso d’acqua immerso nella natura, chiamato anche “la Bella e la Bestia” per la sua natura mutevole. È caratterizzato, infatti, da zone tranquille alternate a correnti più agitate o cascate.

In alternativa, è possibile noleggiare una bicicletta e pedalare tra gli uliveti e i villaggi storici sulle isole di Ugljan e Pašman, oppure tuffarsi nelle loro acque cristalline in un’indimenticabile esperienza di snorkeling.

Se decidi di dirigerti nell’area del Parco Nazionale di Paklenica, oltre all’escursionismo e all’arrampicata sulle rocce, si potrà esplorare le profondità, invece che le altezze. Non perdere l’opportunità di visitare il vasto sistema di grotte della regione, comprese le famose Grotte di Cerovačke: sono aperte ai visitatori e disponibili per far vivere un’avventura speleologica davvero memorabile.

Giorno 3: relax e divertimento in spiaggia

Dopo avventure adrenaliniche e camminate in montagna, per il terzo giorno puoi concederti una giornata di relax sulle splendide spiagge della regione di Zara.

Che tu preferisca la tranquilla spiaggia di Saharun sul Dugi Otok (in italiano Isola Lunga), o l’atmosfera vivace delle spiagge vicino a Zara, ci sono tratti di costa adatti a ogni esigenza. Le famiglie adoreranno le spiagge per bambini a Privlaka (in italiano Brevilacqua) o a Pakoštane, che offrono una ricca varietà di sport acquatici.

E se sei amante delle avventure, oltre a dedicarti alla nuotata, all’immersione e allo snorkeling, le spiagge della regione di Zara presentano una moltitudine di attività alternative da provare: dal SUP (Stand Up Paddle) al kitesurf o al windsurf, fino al wakeboard e alla più rilassante canoa.

Che decida di avventurarti in attività acquatiche o di riposarti sulla sabbia dorata ascoltando i suoni del mare, in qualsiasi spiaggia di Zara si può assistere a uno spettacolo che ammalia proprio tutti: quando il sole cala e la giornata volge al termine, il tramonto dipinge un paesaggio dai colori più caldi e intensi, regalando panorami mozzafiato.

Vivi le onde dell'Adriatico attraverso il kitesurf a Nona (Nin), in Croazia

Fonte: TB Zadar Region

Vivi le onde dell’Adriatico attraverso il kitesurf a Nona (Nin)

Giorno 4: alla scoperta delle delizie gastronomiche

In un viaggio nella regione croata di Zara non può mancare l’esplorazione di profumi, colori e sapori proposti dalla sua vivace scena culinaria.

In ogni villaggio si potrà deliziare il palato con piatti di pesce fresco. come il risotto al nero di seppia e la pašticada dalmata, oppure con deliziose specialità di agnello: ogni ricetta è un capolavoro realizzato con ingredienti locali e genuini.

Il viaggio enogastronomico prosegue visitando il vivace mercato agricolo di Zara per assaggiare frutta fresca, fichi, formaggi, e il tipico “oro liquido”, ovvero l’olio d’oliva. Si potranno assaporare gli ottimi vini regionali anche nei ristoranti e nelle cantine che offrono interessanti degustazioni.

Consigliamo, inoltre, di visitare le saline di Pag o quelle di Nona (in croato Nin), che esistono fin dai tempi degli imperatori romani. A Pag, oltre al sale e all’agnello locale, il posto centrale su ogni tavolo è occupato dal celebre formaggio di Pag (paški sir) dal sapore unico e inconfondibile.

Il formaggio pecorino tipico di Pag: il Paški

Fonte: TB Zadar Region

Formaggio pecorino di Pag: il Paški

Giorno 5: esplorando la ricca biodiversità

Il viaggio alla scoperta della regione di Zara volge all’ultima tappa, dedicata all’esplorazione della sua ricca biodiversità. Consigliamo di recarsi al Parco Naturale del Lago di Vransko, una gemma naturale ricca di flora e fauna locali, nella quale potrete osservare, ad esempio, varie specie di anatre selvatiche e di aironi.

Si potrà così ammirare un ecosistema diversificato, casa di oltre 260 specie di uccelli e di una ricca varietà di altre specie animali. Esplorando i sentieri escursionistici e ciclabili, ben mantenuti, avrete anche l’opportunità di assistere a viste panoramiche sul lago e sui suggestivi paesaggi circostanti.

Il Lago di Vransko, ospita molti pesci d’acqua dolce e salata, attraendo così un gran numero di pescatori. Qui potrete anche cimentarvi con il kayak e i bambini non vedranno l’ora di divertirsi nel Parco Avventura del lago, che offre sfide di arrampicata, test di equilibrio ed emozionanti percorsi in zipline.

Affronta la sfida!

La regione di Zara offre un perfetto connubio di natura, cultura, avventura, gastronomia e relax. Che tu stia cercando emozioni all’aria aperta, delizie culinarie o giornate rilassanti, la regione di Zara soddisfa tutti i gusti. Riuscirai a cogliere appieno questa abbondanza in soli cinque giorni?

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Club Med quest’estate ti porta sulle spiagge più belle del mondo

Sabbia bianca e acqua cristallina o dune infinite che danzano con il vento; spiagge incontaminate e immerse nella natura: immaginatevi con i piedi nella sabbia, il sole sulla pelle e il suono del mare come musica.

Questa è la vacanza ideale nell’immaginario della maggioranza degli italiani e non a caso. Non sono solo i benefici terapeutici a portarci in vacanza al mare, ma la vista e la bellezza di questi angoli di paradiso attivano la produzione di endorfine, gli ormoni del buonumore e ci fanno stare bene.

La vista del mare all’orizzonte, con tutte le sfumature di colori, induce uno stato di calma e serenità, riducendo l’ansia e migliorando l’umore. Il contatto con la natura e il paesaggio marino stimolano la creatività e favoriscono la riflessione e la contemplazione. “La bellezza salverà il mondo” aveva detto Dostoevskij, e noi vi diciamo dove trovarla, senza pensieri.

Esplorando il mondo con Club Med: destinazioni esclusive e spiagge paradisiache

Le spiagge mozzafiato sono da sempre il cuore pulsante dei Resort Club Med, che, con 68 resort sparsi in 26 Paesi, si distingue per il suo spirito pionieristico nel trovare e valorizzare le mete più affascinanti del mondo. Per questo gli ospiti hanno accesso a luoghi unici, incontaminati ed esclusivi, totalmente immersi in paesaggi da cartolina. Tutti i Resort Club Med sono stati pensati nel cuore della natura, generosi di spazi verdi e dall’atmosfera rigenerante: tra palme ondeggianti e acque cristalline, offrono un’oasi di pace e rifugio, ovunque nel mondo e tutto l’anno.

Caraibi, che spettacolo!

L’incanto dei Caraibi è indiscutibile, e sono proprio qui alcune tra le spiagge più belle al mondo.  Club Med Turkoise propone una destinazione unica, nelle Turks and Caicos, otto isole coralline una volta patria delle avventure dei pirati e oggi il posto ideale per chi ama il bel mare, lo snorkeling e le immersioni. Un Resort per soli adulti, ideale tutto l’anno, perfetto per le coppie e per il viaggio di nozze. Spiagge deserte, ma anche piccoli borghi storici e paesaggi variegati; oltre allo sport e alle escursioni sono l’anima del Club Med Turkoise.

Nascosto sulla remota isola di San Salvador, nota per immersioni subacquee di livello mondiale, il Club All Inclusive Med Columbus Isle alle Bahamas è un elegante Resort in stile coloniale, meta indiscussa per una fuga romantica e per vivere al ritmo delle Bahamas un’esperienza di relax unica.

Fonte: François Peyranne

Club Med Columbus Isle – Bahamas

In Repubblica Dominicana, tra le proposte Exclusive Collection, Club Med Michès Playa Esmeralda è un Eco-Resort nella natura incontaminata di Michès, con servizi esclusivi e aree riservate per un relax totale. Qualche esempio per iniziare a sognare a occhi aperti? L’Oasi Zen è una piscina naturale senza cloro purificata naturalmente dalle piante; l’Emerald Jungle è un rifugio immerso nella natura; mentre a chi cerca privacy e riservatezza, è dedicato l’Archipelago con suite e piscina personale a pochi passi da una spiaggia privata.

Oltreoceano senza passaporto

Ma i Caraibi sono più vicini di quanto si possa pensare, con due mete raggiungibili anche senza passaporto: sono il Club Med La Caravelle in Guadalupa e il Club Med Les Boucaniers in Martinica. La Caravelle, nel cuore dei Caraibi, è il luogo perfetto per unire avventura e benessere, scoperta e natura. Qui è possibile conoscere la tradizionale cultura nei mercati locali, provare l’autentica cucina creola, o viaggiare alla scoperta di foreste pluviali, terreni montuosi e baie coralline. Questo paradiso tropicale lascerà a bocca aperta tutta la famiglia. Il Club Med Les Boucaniers in Martinica è, invece, la meta per eccellenza per gli appassionati di sport acquatici: surf, kitesurf, sci nautico, wingfoil, e immersioni naturalmente.

Fonte: François Peyranne

Club Med Les Boucaniers – Martinica

Acqua turchese e sabbia bianca: l’Asia di Club Med

Anche l’Asia vanta alcune destinazioni mozzafiato. Il Club Med Kani delle Maldive vanta due chilometri di spiaggia privata bianchissima lambita da acqua cristallina, dove rilassarsi in coppia o in famiglia. Una proposta All Inclusive che offre agli ospiti la possibilità di praticare tantissimi sport acquatici e di terra: dallo snorkeling, al padel, al surf. Per chi preferisce privacy e riservatezza, l’area Exclusive Collection del Club Med Kani propone eleganti e spaziose suite, con spazi intimi e un servizio su misura.

A 5 minuti da barca da Club Med Kani, si trovano le Ville di Finolhu, ville sulla spiaggia o direttamente sul mare con piscina privata e un maggiordomo a disposizione. Il luogo ideale per una vacanza romantica o la luna di miele.

Non si può parlare di Asia senza partire per la Thailandia, e il Club Med Phuket permette di immergersi appieno nella cultura thai, inebriarsi dei profumi e della musica di questa incantevole isola. Tantissime le attività per conoscere l’isola, come le visite organizzate ai templi buddisti, i corsi di cucina e boxe thailandese, o le serate di danze tradizionali.

Fonte: François Peyranne

Club Med Kani – Maldive

Il Paradiso? È alle Seychelles

La sensazione degli ospiti del Club Med Seychelles è quella di stare dentro una cartolina, unici al mondo a godere di quello spettacolo. Un Resort eco-chic che sorge nell’isola privata di Sainte Anne, all’interno del parco marino nazionale: un sogno per tutta la famiglia. Avventura e natura incontaminata, un mare strepitoso e spiagge uniche sono la scenografia per praticare trekking, immersioni, yoga nella giungla, kayak e padel. Un contatto profondo con una dimensione primordiale, resa confortevole dai servizi impeccabili di Club Med.

A Mauritius: natura, relax, divertimento

Il Resort La Pointe aux Canonniers è il luogo ideale per una vacanza sull’Oceano indiano e per scoprire il suo universo di coralli e pesci coloratissimi. Adatto per le coppie ma anche per le famiglie, questo Resort idilliaco ospita una piscina con giochi d’acqua per i più piccoli e una piscina zen sostenibile filtrata solamente dalle piante esclusiva per gli adulti. Tantissime le proposte, dalle uscite in catamarano allo sci d’acqua nell’Oceano Indiano; dallo snorkeling alle visite al giardino di Pamplemousse o al mercato di Port Louis; senza perdersi un trattamento in spa o un momento di pausa in spiaggia. E dopo una cena o un drink in uno dei ristoranti e bar immersi nella natura del Resort, il Dodo accoglie gli ospiti per una notte di musica.

Fonte: Mathieu Richer Mamousse

Club Med La Pointe aux Canonniers – Mauritius

Premium All Inclusive: Club Med e l’Esprit Libre, l’arte della vacanza senza pensieri

Non esiste modo migliore di godere della bellezza del paesaggio e dei benefici del mare più bello del mondo se non quello di scegliere la forma All Inclusive di Club Med, che mette a disposizione degli ospiti davvero tutto il comfort possibile e i migliori servizi di sempre. I punti ristoro dei Resort offrono il meglio della cucina internazionale; poi ci sono i trasporti organizzati e le escursioni; ma anche attività e intrattenimento per tutti i gusti per scoprire la destinazione e immergersi totalmente nella sua cultura, senza pensieri e senza stress. E nei Resort della gamma Exclusive Collection champagne illimitato, tutti i giorni, dalle 18. Per celebrare la bellezza. È tutto incluso nel pacchetto di viaggio Premium All Inclusive, per poter davvero staccare dal quotidiano e godere letteralmente di un paradiso esclusivo.

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Saranda, cosa vedere e le spiagge più belle

La città di Saranda, affascinante località della Riviera Albanese, vanta una storia molto antica e ricca di influenze culturali diverse. Ma non solo, perché si tratta di una destinazione che sembra esotica pur trovandosi a non troppa distanza dall’Italia, in quanto si affaccia su un pittoresco Mar Ionio che, a sua volta, offre paesaggi mozzafiato, spiagge paradisiache e un mare cristallino da far invidia a mete molto più gettonate.

Saranda, viaggio low-cost

Saranda è l’ultima città dell’Albania, prima del confine con la Grecia, tanto da sorgere davanti alla bellissima isola di Corfù. Particolarmente gettonata dagli albanesi in vacanza, ultimamente è entrata anche nel radar di molti viaggiatori stranieri (italiani compresi) che qui trovano un paradiso vacanziero anche piuttosto economico.

Certo, il boom turistico ha alzato di molto i prezzi rispetto a qualche anno fa, ma nonostante questo l’Albania rimane ancora una meta fattibile ed economica, anche grazie al cambio favorevole con la moneta locale, il Lek.

Piena di alberghi e ristoranti che possono accontentare tutte le tasche, nei suoi immediati dintorni offre magnifiche spiagge, oltre ad essere anche il punto di partenza ideale per una serie di gite di un giorno alla scoperta delle bellezze dell’Albania.

Saranda: le spiagge cittadine più belle

Le spiagge di Saranda sono particolarmente rinomate per l’acqua cristallina e la possibilità di spaziare tra sabbia bianca o roccia calcarea. Gli amanti delle immersioni subacquee qui riescono a trovare diversi luoghi in cui praticare tale sport, con la possibilità di noleggiare l’attrezzatura necessaria. Le spiagge, inoltre, si alternano in selvagge e organizzate.

La Spiaggia Centrale è la più vicina al centro di Saranda, tanto da essere comodamente raggiungibile a piedi. Si rivela l’ideale per le famiglie perché dotata di tutte le comodità del caso. Proseguendo in direzione del porto ci sono alcuni stabilimenti balneari ben organizzati e frequentati soprattutto dai giovani.

Spiaggia Centrale, Saranda

Fonte: iStock

La bellissima Spiaggia Centrale

Molto interessante è anche Heaven Beach che si distingue per essere una caletta che prende il nome dall’albergo che la domina dall’alto. È una spiaggia di ghiaia poco frequentata e riservata, raggiungibile percorrendo una strada sterrata di 2 km.

La più tranquilla di Saranda è la Spiaggia del Monastero che sorge a circa 6 km di distanza dal centro. Si distingue per essere una delle spiagge più selvagge e suggestive della zona e in cui riuscire ad ammaliarsi del prezioso contrasto tra il verde della vegetazione e il blu del mare. Lontano dalla folla e dal rumore, è perfetta per rilassarsi in tutta tranquillità.

Le più belle spiagge nei dintorni di Saranda

Come accennato, anche i dintorni di Saranda offrono spiagge che sembrano uscite direttamente da una cartolina. È il caso di Ksamil, la spiaggia più famosa dell’Albania, che prende il nome dall’omonimo villaggio situato a circa 10 minuti di auto da Saranda. Qui il mare sfoggia dei colori incredibili e anche un paesaggio speciale grazie a tre curiosi isolotti che si possono scorgere all’orizzonte. Non eccessivamente grande, è in parte di sabbia naturale e in parte ricavata su piattaforme di legno o cemento.

Molto suggestiva è anche la Spiaggia degli Specchi che offre un paesaggio selvaggio che si apre su un mare cristallino e un fondale roccioso. Perfetta per coloro che vogliono dedicarsi a immersioni e snorkeling, è divisa in due parti, una libera e una totalmente attrezzata per i turisti.

Poi ancora Pulëbardha Beach, che si fa spazio ad appena a dieci chilometri a sud di Saranda. Si tratta di un piccolo gioiello pieno di ciottoli bianchi che a loro volta sono lambiti da acque turchesi. Inoltre, è una meta molto apprezzata dai giovani e dalle coppie e non troppo distante da un’altra perla dell’Albania: la Spiaggia di Gjiri Hartes.

Vale la pena fare un salto anche presso la Spiaggia di Lukova dove, secondo l’opinione di molti, è possibile ammirare alcuni dei tramonti più emozionanti di tutta l’Albania. Non a caso, è una spiaggia particolarmente amata dalla coppie che si trovano ad ammirare una paesaggio selvaggio fatto di sabbia bianca e fine mista a ghiaia incastonata tra imponenti scogliere. In zona sono presenti anche delle affascinanti grotte marine che permettono di ammirare molte specie di pesci.

Spiaggia di Lukova

Fonte: iStock

La sabbiosa Spiaggia di Lukova

Movida e vita notturna

Sin dall’antichità, Saranda è conosciuta per essere una delle località più vivaci dell’Albania: è piena di ristoranti, locali e discoteche che sono aperte soprattutto nel periodo estivo.

Molto prezioso e amato, infatti, è il suo Lungomare poiché qui si sviluppa maggiormente la movida. Saranda, al calar del sole, accende le luci dei suoi locali e quelle che prima erano semplici spiagge si trasformano in vibranti luoghi di incontro per persone di tutte le età.

Saranda, cosa vedere in città

Tra le cose da vedere in città c’è senza ombra di dubbio il Porto che, pur essendo dedicato alle grosse imbarcazioni, riesce a conservare un particolare fascino: è lui a dare il benvenuto in questa colorita cittadina.

Come già accennato, vale anche la pena passeggiare sul suo prezioso Lungomare che risulta molto caratteristico e suggestivo, per poi cambiare completamente volto la sera quando si anima con chioschi e musica.

Bellissimi sono anche i resti dell’antica Sinagoga Ebraica situati proprio al centro della città: rappresentano uno dei più datati insediamenti di questa comunità nel Mediterraneo. Poi ancora il Monastero dei 40 Santi, da molti ritenuto il simbolo della città. Purtroppo, a causa dei bombardamenti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale, sono oggi visibili solo le rovine.

Non può di certo mancare una sosta presso il Castello di Lekursi che si distingue per essere il luogo più panoramico di tutta la città: da qui si ammira tutta la baia, il porto, l’isola di Corfù e le valli. Da queste parti è presente anche un ristorante che propone piatti tipici, un bar e una sorta di piccolo palcoscenico pieno di concerti e spettacoli di musica dal vivo.

Infine, vale la pena fare una sosta anche al Parco Nazionale di Butrinto, un’area archeologica e naturale, che ospita diverse specie animali in pericolo di estinzione globale e una ricca storia culturale, tanto da essere stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Castello di Lekursi

Fonte: iStock

Il magnifico Castello di Lekursi

Come raggiungere Saranda

Saranda si trova lungo la costa meridionale dell’Albania e il modo più veloce e agevole per raggiungerla è il traghetto. In città, infatti, non esiste un aeroporto internazionale e per questo si consiglia di guidare fino a Bari o Brindisi dove poter salire a bordo di un traghetto per Valona o Durazzo.

Successivamente si può prendere l’autostrada A2 per Saranda. In città, invece, vale la pena muoversi piedi. Ottime alternative sono anche la bicicletta e i mezzi pubblici locali.

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Transiberiana d’Italia: un viaggio meraviglioso per scoprire una terra unica

Avete mai viaggiato sulla Transiberiana d’Italia? Si tratta di un treno panoramico che offre un lungo itinerario in giornata attraverso gli Appennini dell’Abruzzo e del Molise, in una terra aspra e selvaggia che regala visioni mozzafiato. Sembra davvero di essere catapultati ai confini del mondo conosciuto, in lande ancora inesplorate: ecco quali sono le occasioni imperdibili per affrontare questa incredibile esperienza.

Cos’è la Transiberiana d’Italia

La necessità di collegare i territori da una parte all’altra dell’Appennino Centrale si fece sentire verso la fine dell’800, quando venne progettata una nuova ferrovia per unire il Tirreno all’Adriatico. Fu così che, nel 897, venne inaugurata la Transiberiana d’Italia, conosciuta anche come Ferrovia dei Parchi – perché attraversa il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello della Majella. Purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale la tratta venne pesantemente danneggiata dai bombardamenti e rimase inagibile per oltre 15 anni.

Dovemmo attendere il 1960 per il pieno ripristino dell’itinerario, quando la linea cominciò ad essere usata anche per il trasporto commerciale. Tuttavia, nel corso degli anni la sua importanza venne via via meno, fin quando – tra il 2010 e il 2011 – i viaggi vennero sospesi completamente. Per fortuna, nel 2017 vennero istituite le Ferrovie Storiche d’Italia, nell’ambito di un progetto volto a valorizzare, a livello turistico, le tratte più panoramiche del nostro Paese. E la Transiberiana d’Italia ne è senza dubbio parte, finalmente tornata attiva per condurre i suoi passeggeri alla scoperta di paesaggi da favola.

Ma qual è l’origine del suo nome così particolare? Dobbiamo tornare indietro nel tempo, fino al 1980: in quell’anno, il giornalista Luciano Zeppegno descrisse sulla rivista Gente Viaggi il lungo itinerario in treno, suddiviso in 10 tappe, attraverso l’Appennino italiano. L’incredibile bellezza degli altipiani abruzzesi innevati suscitò in lui il ricordo dei suggestivi panorami della steppa siberiana in inverno, tanto da far nascere il soprannome Transiberiana d’Italia. E ancora oggi rimane vivo in tutti coloro che affrontano questa avventura meravigliosa.

Il percorso panoramico

L’itinerario della Transiberiana d’Italia è lungo appena 128 km, ma è uno dei più suggestivi del nostro Paese. Come abbiamo visto, attraversa due parchi nazionali nel cuore dell’Abruzzo e conduce sino in Molise, affrontando gli impervi panorami degli Appennini. È oggi diventata una vera e propria attrazione turistica, soprattutto nei tratti di montagna in cui tocca una pendenza del 28%, offrendo una vista mozzafiato sul mondo circostante. Lungo il tragitto, il treno attraversa ponti e viadotti, oltre a ben 58 gallerie.

Il viaggio ha inizio a Sulmona e si conclude a Isernia, affrontando un itinerario che può variare durante il corso dell’anno, a seconda delle condizioni climatiche. Tra le più belle località toccate dal treno storico ci sono sicuramente Campo di Giove, Palena, Rivisondoli, Pescocostanzo, Castel di Sangro e Roccaraso: sono tutti piccoli borghi di montagna, presso i quali sorgono rinomate stazioni sciistiche che consentono agli amanti degli sport sulla neve di vivere l’inverno senza dover andare troppo lontano da casa.

Le date per la primavera-estate 2024

La primavera è la stagione perfetta per vivere la magia della Transiberiana d’Italia: le prossime date sono previste per domenica 19 maggio, sabato 25 maggio, sabato 1° giugno, domenica 2 giugno e domenica 23 giugno. Ma ci sono molte partenze anche in estate, per chi preferisce viaggiare durante la stagione calda: domenica 21 luglio, domenica 28 luglio, domenica 4 agosto, sabato 10 agosto, domenica 11 agosto, sabato 17 agosto, domenica 18 agosto, sabato 24 agosto, domenica 25 agosto, sabato 31 agosto, domenica 1° settembre, domenica 8 settembre, domenica 15 settembre e domenica 19 settembre potrete salire a bordo del treno storico e scoprire panorami da sogno.

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Sudafrica: il periodo migliore per visitare questa terra

Se avete in mente un viaggio in Africa e avete scelto il solare e cosmopolita Sudafrica, forse vi starete chiedendo quale sia il momento migliore per partire verso questa terra dai mille colori.

Il Sudafrica è una delle mete turistiche più sorprendenti al mondo, con la sua ricca cultura, la fauna selvatica della spettacolare savana, gli immensi e sconfinati parchi nazionali e i paesaggi mozzafiato. Dalla spumeggiante Cape Town alla meraviglia selvaggia del Parco Nazionale del Kruger, il Sudafrica non smette mai di stupire i suoi visitatori – sapevate che c’è anche un itinerario perfetto per gli amanti del buon vino?

In realtà, il Sudafrica può essere visitato tutto l’anno, dal momento che ogni stagione offre una varietà di cose da fare nel Paese, tuttavia, più in generale i mesi ideali per un viaggio in questa nazione sono quelli primaverili. Se state programmando un viaggio in Sudafrica, essendo un paese dalla latitudine molto estesa (si va dai 22 gradi e 20 di Beitbridge, il punto più a nord della nazione, ai 34 gradi e 51 di Cape Aghulas, il punto invece più a sud), è fondamentale sapere la località esatta in cui volete andare, al fine di individuare il periodo dell’anno migliore per prenotare.

parco nazionale Kruger

Fonte: iStock

Rinoceronti nel Parco Nazionale del Kruger in Sudafrica.

Viaggiare in Sudafrica in estate: cosa fare nel Paese da novembre a marzo

Durante l’estate sudafricana, che comprende i mesi tra novembre e marzo, il clima è caldo e soleggiato in gran parte del paese. Questo è il momento perfetto per fare una sosta sulle spiagge lungo la costa, come quelle nei pressi dei centri urbani di Città del Capo o Durban, e godersi il sole e le acque cristalline del Paese.

Per i temerari che, invece, volessero avventurarsi nell’estremo Sud del Sudafrica, raggiungendo Capo Agulhas (il termine deriva da “aghi”, alludendo agli aghi della bussola), il clima che troverete è di tipo continentale, con estati miti e inverni rigidi e piovosi: il periodo migliore, in questo caso, è proprio il mese di gennaio. Questa zona, poco battuta turisticamente, offre invece una grande varietà di paesaggi; molto bella la zona dei vigneti, dove si producono ottimi vini.

spiaggia Durban Sudafrica

Fonte: iStock

Veduta della spiaggia a Durban.

Visitare il Sudafrica in autunno, alla scoperta dei vigneti e dei sapori locali

L’autunno in Sudafrica è caratterizzato da temperature miti e piogge sporadiche. Questo è il periodo ideale per esplorare i dintorni di Città del Capo, soprattutto per visitare le celebri cantine di Stellenbosch e Franschhoek e ammirare i vigneti che si tingono dei colori della stagione autunnale.

Inoltre, l’autunno è la stagione delle migrazioni degli squali bianchi a Gansbaai, una ragione in più per vivere un’esperienza unica per tutti gli appassionati di fauna marina.

stellenbosch Sudafrica

Fonte: iStock

I vigneti nella zona di Stellenbosch.

Scoprire il paesaggio del deserto sudafricano durante la stagione invernale

L’inverno in Sudafrica può essere freddo, specialmente nelle regioni interne e montuose. Tuttavia, questi mesi sono il momento ideale per avventurarsi nel deserto del Karoo, dove le giornate sono più miti e le notti offrono uno spettacolo di stelle incredibilmente suggestivo. È anche la stagione per l’avvistamento delle balene a Hermanus, una delle principali destinazioni per l’osservazione delle balene, nota in tutto il mondo.

Da settembre a novembre, la primavera sudafricana è il periodo migliore in assoluto

La primavera è uno dei periodi più belli per visitare il Sudafrica. Durante questa stagione, le temperature iniziano a diventare sempre più miti, i parchi nazionali, come il Parco Nazionale dei Fiori di West Coast, offrono spettacolari scenari floreali.

Marzo, aprile e maggio sono il periodo migliore per visitare il Sudafrica, non solo per la mitezza del clima, ma soprattutto per la frequenza delle piogge, che, in questi mesi, inizia a diminuire.

È anche il periodo perfetto per darsi alle escursioni lungo i sentieri montani e ammirare la bellezza naturale del Drakensberg, la cornice ideale per divertirsi a passo di trekking, passeggiare in sella a un cavallo oppure arrampicarsi fino a 3.500 metri di altitudine.

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Fonte: iStock

Vista sul Parco dei Monti dei Draghi.

Inoltre, questo periodo è favorevole anche per avventurarsi nel famoso Parco Nazionale Kruger, dove ammirare gli animali tipici del luogo in tutta la loro magnificenza – elefanti, leopardi, bufali e rinoceronti. Se siete interessati a fare un safari nel Parco Kruger, nella regione del Bushveld, grande altopiano che occupa la zona nord- occidentale del paese, in cui il paesaggio è costituito, per lo più, dalla savana, è bene sapere che qui il clima risulta molto umido in estate (corrispondente al nostro inverno, dato che le stagioni sono invertite) e secco, invece, in inverno.

Il periodo migliore per andare in quest’area è, senza dubbio, da maggio a ottobre (quindi anche in autunno), non solo per l’assenza di piogge, ma anche perché la vegetazione, essendo meno fitta, consente di godere meglio della bellezza del paesaggio. Da non dimenticare, la fotocamera con cui immortalare qualche bell’esemplare di animale tipico della savana.

Come vestirsi per un viaggio in Sudafrica durante i mesi primaverili

Se avete scelto il periodo primaverile per visitare il Paese africano, quello in cui potete godere di molteplici esperienze allo stesso tempo, allora dovrete pensare anche a cosa mettere in valigia in questo particolare momento dell’anno. Il suggerimento è quello di optare per abiti leggeri, in cotone o in lino, per difendersi dal caldo (nonostante le temperature non siano mai eccessive in primavera), senza dimenticare alcuni accessori fondamentali come un cappellino, la crema solare e delle scarpe comode.

Oltre al necessario per le giornate al mare, se visitate il Sudafrica in primavera comunque è bene portare con voi anche un k-way per le sere più fresche e per essere sempre pronti a un’improvvisa pioggia fuori stagione.

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La primavera svizzera ti aspetta: una promo interessante per raggiungerla in treno pagando la metà

Un’immersione nella natura e nella sua bellezza, oppure un viaggio alla scoperta dei tanti tesori che nascondono le città, o – ancora – l’occasione per dedicarsi a tante attività diverse che fanno bene al corpo e anche alla mente. Ora tutto questo è possibile grazie a una favolosa offerta primaverile che ti permette di raggiungere la Svizzera in treno e pagando la metà: patrimoni Unesco, parchi, proposte en plein air: la Svizzera è una terra ricca di fascino, il posto perfetto per staccare da tutto e godere di momenti indimenticabili.

Grazie alla Promo 2×1 Spring EC si può viaggiare in due, con il treno, e pagare un unico biglietto intero. Non ci sono davvero più scuse per non partire.

Promo 2×1 Spring EC, di che cosa si tratta

Come funziona? La Promo 2×1 Spring EC è stata attivata da Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere e prevede che, acquistando due biglietti (di prima o seconda classe) dal 6 al 26 maggio, con la speciale tariffa, si possa viaggiare in due dal 21 maggio al 7 giugno, pagando solo un ticket intero.

Si parte da Milano, per raggiungere alcuni dei centri più importanti della Svizzera: Bellinzona, Basilea, Berna, Losanna, Lugano, Montreux, Zurigo e Ginevra e tante altre località.  Sono previsti otto collegamenti al giorno e il costo dei biglietti – dopo aver applicato la tariffa – parte da 66 euro per arrivare a un massimo di 105 euro, se si sceglie un biglietto di seconda classe.

I biglietti vanno acquistati almeno 3 giorni prima della partenza presso le biglietterie in Italia, sul sito Trenitalia, tramite App Trenitalia o nelle agenzie di viaggio abilitate. Il biglietto non è modificabile né rimborsabile.

Con una piccola spesa si raggiungono alcuni luoghi da sogno, in cui vivere momenti indimenticabili per tutti i gusti. Si può fare un’immersione nella cultura grazie ai siti Unesco, godere del fascino unico di parchi verdi che impreziosiscono il cuore delle città, raggiungere in tempi brevissimi le montagne e la natura svizzera, per dedicarsi a tantissime attività.

Per una primavera all’insegna della bellezza, ma anche dell’attenzione all’ambiente: viaggiare in treno, infatti, è una scelta ecologica, oltre a essere molto comoda e sempre più apprezzata.

Come sottolinea un recente studio dell’EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente), il treno è uno dei mezzi più ecologici, escludendo bici e spostamenti a piedi. La scelta ottimale quando vi sono numerosi collegamenti quotidiani, come quelli tra Milano e le principali città elvetiche, e se giunti a destinazione vi è una rete efficiente e capillare di mezzi pubblici. Se questo non bastasse le località sono tutte “a misura d’uomo”, quindi vivere la primavera e tutte le bellezze che offre è davvero semplice e facilmente raggiungibili.

Patrimoni Unesco e cultura: le località da raggiungere

La Svizzera è il luogo ideale da raggiungere se si vuole fare il pieno di cultura, basti pensare che vi sono ben 13 siti Unesco e 2 biosfere e che sono tutti a portata di mano lungo le tratte dei treni Eurocity, o comunque vicini, con piccole deviazioni.

Se siete alla ricerca della storia, di luoghi in cui ritrovare le testimonianze del passato, allora la meta giusta è Bellinzona. Qui vi sono tre castelli che vanno a comporre la Fortezza, visitarla significa entrare in contatto con una testimonianza impressionante di architettura militare e del suo legame con la Milano dei Visconti e degli Sforza.

Bellinzona, vista sul Castel Grande

Fonte: Switzerland Tourism / Christian Meixner

Bellinzona, la meraviglia del Castel Grande

All’interno della struttura più antica, il Castel Grande, vi è il museo storico archeologico che documenta la storia di Bellinzona dal neolitico al XX secolo e il Grotto San Michele che serve specialità locali, come gli gnocchi con la Farina Bona (presidio slow food). Durante tutto l’anno vengono organizzate animazioni, come Spada nella Rocca, e mostre temporanee come Dai Castelli alla Fortezza, attualmente a Sasso Corbaro per un viaggio virtuale tra passato, presente e futuro. Se questo non bastasse il castello di Sasso Corbaro regala una vista indimenticabile sulla città. Bellinzona è davvero un luogo ricco di bellezza: dai sei chilometri di portici, alle fontane rinascimentali, senza dimenticare la cattedrale, le facciate in pietra arenaria e i tetti. Camminare nel centro storico rievoca un passato lontano: è – infatti – un chiaro esempio di urbanistica medievale e proprio per questo è stato dichiarato patrimonio Unesco.

Basta un breve viaggio di un’ora e si possono raggiungere La Chaux-De-Fonds e Le Locle, due cittadine che vale la pena visitare non solo per la loro bellezza, ma anche per tutti gli appassionati di orologi: è questa la culla dell’industria orologiera, che ha preso il via dal XVI secolo.

Per i bibliofili, invece, la meta da raggiungere è San Gallo: la biblioteca è stata soprannominata “farmacia dell’anima” e lì vengono conservati 170mila volumi, di questi 50mila nella sala barocca dove si trova anche una mummia egizia. Ciclicamente si possono ammirare anche 2100 manoscritti. Da non perdere la magnifica cattedrale barocca.

Ripide terrazze e muretti a secco, sono tra gli elementi caratteristici dei vigneti del Lavaux che si estendono su 805 gli ettari e si trovano fra Losanna e Montreux. Vi sono anche dei piccoli villaggi ed è una zona che si può tranquillamente girare a piedi e in bici.

Fonte: Switzerland Tourism / Andre Meier

Vigneti, Epesses – Lavaux

Per gli appassionati di architettura Ginevra, invece, regala ai suoi ospiti Le Corbusier: le sue opere sono diventate Unesco nel 2016 e qui si può ammirare l’Immeuble Clarté, un edificio realizzato interamente in vetro e in acciaio. Si trova in una zona bellissima della città: vicino al lungolago e al Parc des Eaux-Vives. Se si fa tappa a Ginevra, immancabile una visita al CERN, con il Science Gateway progettato dall’architetto Renzo Piano, il Museo della Croce Rossa, il Quartier des Bains con gallerie d’arte e caffè, le boutique e le cioccolaterie artigianali.

Primavera protagonista, i parchi da visitare nelle città

Se si cerca la natura e la sua infinita bellezza, è bene sapere che vi sono numerosi parchi che si possono visitare nei grandi centri abitati: la primavera in Svizzera è protagonista ovunque. Losanna, Ginevra, Zurigo, Basilea e Lugano regalano ai visitatori delle vere e proprie oasi fiorite in città.

Basti pensare a Losanna con i suoi 350 ettari di parchi e giardini dove fare passeggiate oppure, molto più semplicemente, godersi il relax. Tra le mete più interessanti vi è il giardino botanico con le sue circa 6000 piante provenienti da tutto il mondo: si trova sulla collina Montriond nel Parco Milan, si raggiunge con una passeggiata di pochi minuti dalla stazione e dal centro storico. Tra le altre perle di questa città le rive fiorite del lungolago di Ouchy, i boschi del Jorat, a nord e le vigne: del Lavaux a est e de “La Côte” a ovest.

Ammontano a 50 i parchi e a 310 i giardini, e il 20 % della città è ricoperto da verde urbano: stiamo parlando di Ginevra, qui si possono incontrare anche le pecore al pascolo, basta raggiungere il parco La Grange; mentre nel Giardino Botanico gli occhi si colmano di meraviglia grazie a più di 16mila varietà di piante.

Ginevra: una delle oasi cittadine è il giardino botanico

Fonte: ©GenèveTourisme; ©www.geneve.com

Ginevra, il fascino del suo giardino botanico

Zurigo, invece, accoglie con circa 70 parchi e giardini: vi sono orti botanici in cui fare un’immersione nel profumo della natura, oppure signorili parchi. Sulla sponda del lago si trova il parco Zurichhorn: passeggiate, soste picnic e un bel tuffo nel lago.

Un concentrato di arte e natura: Basilea regala ai suoi visitatori il connubio perfetto per chi cerca la vacanza culturale e la bellezza dei parchi e giardini. Qualche esempio: dopo una visita alla Fondazione Beyeler si può organizzare un picnic nel parco pubblico che la circonda, dopo aver ammirato – invece – il Museo Tinguely si può sostare al Solitude Park, mentre il Vitra Campus, location da raggiungere per ammirare opere di archistar, ospita il giardino progettato da Piet Oudolf con 30mila piante.

A Lugano, infine, la primavera esplode in tutta la sua meraviglia di profumi e colori. Il parco Ciani è un tripudio di camelie e di magnolie, di piante subtropicali e di opere d’arte moderne, mentre il Parco San Grato regala il profumo di azalee e rododendri. Per una vista mozzafiato sul Monte San Salvatore, invece, bisogna visitare il Parco San Michele.

Avventure fuori porta: immergiti nella natura svizzera

Camminate, montagne, avventure adrenaliniche, escursioni, sport e punti panoramici: ovviamente in Svizzera si possono fare gite nella natura e tante attività sportive a poca distanza dai centri cittadini.

Ci vogliono solamente dieci minuti da Bellinzona, ad esempio, per arrivare alla cabinovia che conduce sul Monte Carasso. Una volta in cima l’adrenalina è protagonista con i 270 metri del ponte tibetano “Carasc”. Mentre dista 20 chilometri Riviera, la meta per tutti coloro che vogliono praticare canyoning con 5 gole spettacolari, ma si può praticare anche il rafting e la canoa lungo il fiume Ticino, naturalmente in compagnia di guide esperte. Per chi ama le passeggiate, sono da non perdere i sentieri tematici come la Via dell’Acqua a Giubiasco o la strada dei formaggi del Lucomagno.

Se si cerca un panorama che toglie il fiato, da Montreux si sale con la cremagliera a Rochers-de-Naye fino ai 2000 metri: da lì la vista sul lago di Ginevra è indimenticabile, così come le tante attività pensate per tutte le età, come trekking per ogni livello, via ferrata, giardino alpino La Rambertia.

Per una gita in battello o per escursioni sulle leggendarie montagne dell’Oberland bernese, si parte dalle cittadine di Spiez e di Thun. Mentre da Lucerna si parte per una gita sul Monte Pilatus, oppure sul Monte Rigi con le terme di Mario Botta e lo storico Kulm Hotel, distanti poco più di un’ora.

Se si è a Ginevra, infine, vale la pena raggiungere il Monte Saleve per dedicarsi a tantissime attività sportive come parapendio, hiking e mountain-bike.

Cultura, natura, gite fuori porta, ma sempre a pochissima distanza dai centri raggiungibili con il treno: la Svizzera è la meta perfetta da raggiungere in primavera. La Promo 2×1 Spring EC permette di viaggiare in due pagando un solo biglietto. L’offerta si può acquistare dal 6 al 26 maggio 2024 e si viaggia dal 21 maggio al 7 giugno.

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Cinque Terre, non solo borghi. Cosa fare in questo angolo di Liguria

L’incanto delle Cinque Terre non ha bisogno di presentazioni: amati e apprezzati a livello internazionale, i pittoreschi borghi che le disegnano (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso) lungo una costa selvaggia attraggono da sempre milioni di visitatori.

Certo, il fascino delle casette colorate e delle piazzette a picco sul blu è innegabile ma le Cinque Terre non sono “soltanto i borghi”. Questo magico angolo di Liguria, infatti, è custode di un favoloso Parco che è il paradiso dei trekker e degli escursionisti, nonché di tradizioni secolari, storia e cultura tutte da scoprire.

Turismo attivo nel Parco delle Cinque Terre

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre e l’Area Marina Protetta sono uno dei fiori all’occhiello del favoloso territorio ligure in provincia di La Spezia, fulcro di un turismo attivo a pieno contatto con la natura.

E, dal 1° maggio al 31 ottobre, torna “Cinque Terre Walking Park 2024″, un fitto calendario di appuntamenti con trekking in natura, pedalate, snorkeling, visite in cantina: da est a ovest, dalla costa al crinale, i visitatori hanno così un’opportunità unica per conoscere un lato inedito delle Cinque Terre al ritmo delle stagioni, andando alla scoperta del Parco e della sua biodiversità grazie agli innumerevoli sentieri e alle attività nell’area marina protetta insieme a guide esperte e al Centro di Educazione Ambientale del Parco.

Tra gli appuntamenti clou troviamo trekking lungo la ricca rete sentieristica del Parco, attraverso habitat naturali, insediamenti antichi, santuari e paesaggi terrazzati, e ancora, snorkeling, pedalate al tramonto e visite in cantina e nei borghi.

Novità del 2024 il foraging alla scoperta degli “erbi” ovvero le erbe spontanee come le chiamavo le nonne, ancora oggi utilizzate nella cucina tradizionale, e da non perdere anche il plogging, attività che abbina la raccolta dei rifiuti allo sport in natura, offrendo un’occasione di riflessione sulle abitudini quotidiane che impattano maggiormente sull’ambiente.

Le iniziative tutte da vivere

Le iniziative del Cinque Terre Walking Park sono comprese tra i servizi offerti dalla Carta servizi Cinque Terre Card (sia treno che trekking), salvo diversa indicazione (sono previsti anche appuntamenti gratuiti).

La partenza è sempre presso uno dei Centri Accoglienza del Parco situati nelle stazioni ferroviarie dei borghi delle Cinque Terre, a eccezione delle escursioni previste nella zona di Tramonti (a est dell’area protetta).

Tra gli appuntamenti da segnare in agenda ecco, ad esempio, “Tra Mito e Storia“, un tour di Vernazza e Monterosso della durata di circa tre ore con guida che spiegherà l’origine e le caratteristiche dei due borghi per comprenderne i punti di contatto, “Foraging (andar per erbi), un trekking tra Monterosso, Soviore, Monterosso per imparare a riconoscere le erbe spontanee adatte all’utilizzo in cucina, e “Tour al Tramonto – Tradizioni secolari, storia e cultura“, per apprezzare le bellezze storico, artistico e culturali del borgo “meno noto” di Corniglia.

Ma non è certo tutto.

Pedalando al tramonto nel Parco” è un entusiasmante e-bike tour andata e ritorno tra Levanto, Legnaro e Monterosso, “Sulle orme dei pittori” conduce nei luoghi (Manarola e Riomaggiore) che ispirarono Telemaco Signorini, mentre “Dal vigneto alla cantina” è l’occasione per visitare la Cantina Sociale della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre in località Groppo (sopra l’abitato di Manarola).

Ancora, “Trekking nel paesaggio terrazzato” è l’ideale per ammirare gli arditi terrazzamenti della zona camminando tra Manarola, Volastra e Corniglia, “I Luoghi dell’Anima – Santuario di Soviore” è un trekking escursionistico per vedere il duecentesco complesso religioso in posizione scenografica, e “Gli Alberi Monumentali – Lecci e Cipressi” è il trekking tra Vernazza e Reggio che porta a uno dei sentieri verticali più belli delle Cinque Terre.

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In bicicletta lungo la Route 45 del Monferrato

Ogni appassionato di cicloturismo dovrebbe regalarsi l’opportunità di percorrere la Route 45 del Monferrato, un suggestivo percorso ad anello che esplora la bellezza sconfinata di questo territorio Patrimonio UNESCO, disegnato da dolci colline ricoperte da vigneti, ciliegi, noccioleti e lavanda.

Con uno sguardo verso la valle del Po, da un lato, e le Alpi Marittime d’altro, è l’ideale per pedalare in totale armonia con l’ambiente, in una campagna ordinata con panorami che si aprono tra casali, campi coltivati, solitarie torri d’avvistamento e piccoli borghi.

La Route 45, un omaggio al 45° parallelo nord

La chiamano Route 45 del Monferrato come omaggio al 45° parallelo Nord che attraversa in ben sei punti il prestigioso territorio collinare della zona, portando il cicloturista a trovarsi a metà strada tra l’Equatore e il Polo Nord.

Si tratta di un itinerario di difficoltà media, lungo 24 chilometri con rapidi saliscendi, immerso nel fascino indiscusso delle basse colline del Monferrato, patria di vini DOC quali il nebbiolo, il barbera e il dolcetto, ma anche tavolozza di colori in estate con la fioritura della lavanda ed eco di un passato di scontri e incroci con gli antichi borghi e le torri solitarie.

Luoghi natii di leggendari ciclisti come Fausto Coppi e Costante Girardengo, invitano a pedalare e a riscoprire un ritmo lento e autentico.

L’emozionante percorso ad anello della Route 45 del Monferrato

Il punto di partenza (e di arrivo) è San Salvatore Monferrato (a una decina di chilometri a nord da Alessandria) con uno dei suoi palazzi più antichi, il Palazzo Carmagnola, che svetta nella piazza omonima: dopo un breve tratto in salita su Via Prevignano, ecco la Chiesa di San Martino del XV secolo e, in seguito sulla destra, la Chiesa di San Siro del XVI secolo.

Percorsi 700 metri, occorre svoltare a sinistra su Via Camurati e, nei pressi di Villa Lingua (l’ex quartier generale dello Stato Maggiore durante la Seconda Guerra d’Indipendenza), ha inizio una discesa in ghiaia che conduce lungo la strada secondaria che unisce San Salvatore con Alessandria, il punto più basso della Route 45.

Sono pochi minuti di pedalata ma il paesaggio si trasforma di colpo: dal contesto urbano, infatti, ci si ritrova al cospetto di stradine ghiaiate, pioppeti e verdeggianti colline. Subito dietro l’angolo, torna la salita tipica del paesaggio collinare del Monferrato.

Si percorrono, quindi, quasi due chilometri di sentieri ghiaiati di collina nel cuore della natura per poi tornare (per un breve tratto) in paese e imboccare la strada che porta al Santuario della Madonna del Pozzo, oasi di pace dove fare una piacevole sosta ammirando le dolci colline che scendono verso il Parco del Po.

Ripresa la bicicletta, il percorso in salita arriva alla frazione di Frescondino (uno dei punti più alti della Route da cui scorgere il Parco del Po) e, svoltando a sinistra, alla frazione di Valparolo dove si attraversa il primo dei sei punti lambiti dal 45° parallelo Nord. In questo tratto, le stradine sono fiancheggiate da vigneti e cascine, a testimonianza della forte vocazione agricola del Monferrato.

Seguendo una lunga discesa asfaltata nell’abbraccio della campagna, arrivati alla provinciale di Valenza si svolta dapprima a destra e dopo 200 metri a sinistra, verso la frazione di Frosseto: dopo 400 metri in salita ecco una strada ghiaiata, tra campi e vigneti, e al chilometro 9,900 il secondo punto del parallelo. Al termine della strada ghiaiata, ecco di nuovo la strada asfaltata che torna in Piazza Carmagnola a San Salvatore per rifocillarsi e prepararsi alla seconda metà della Route 45.

Infatti, dal centro si prosegue lungo Via Panza in direzione Casale Monferrato per poi svoltare a sinistra in Via Suanno. Lasciata la via alle spalle, si percorre la salita che termina in Via Frascarolo: allo stop (dove si trova una cappella votiva) si va in direzione Lu, sul crinale della collina, spartiacque tra la pianura alessandrina a sinistra e le colline del Monferrato casalese a destra dietro le quali, in giornate limpide, si apre il favoloso scenario delle Alpi Marittime.

È un idilliaco tratto di aperta campagna, dove il paese di Lu Monferrato fa da cornice, tra vigneti e noccioleti a perdita d’occhio: dopo 1100 metri, ecco per la terza volta il 45° parallelo, in un panorama verso le colline e le Alpi che davvero non ha eguali e ripaga di ogni eventuale fatica. Arrivati alla frazione di Barzattini, si svolta a destra per incontrare la frazione rurale di Valdolenga: da qui, si prende la ripida discesa a destra e, dopo il sottopasso autostradale, si svolta a destra per percorrere tutta la strada fino alla sua conclusione in salita. Al chilometro 15,400, si incrocia di nuovo il Parallelo Nord.
Ed è tempo di tornare a San Salvatore: al primo stop, degno di nota è il vecchio Ospedale di Santa Croce del XV secolo e, deviando dapprima a sinistra verso Casale e poi a destra verso via Sottotorre, fa bella mostra di sé il Parco della nota Torre Paleologa risalente al XV secolo, contraddistinta da un buco a forma di pera.
Il parco è attrezzato ed è perfetto per un’altra piacevole pausa per riempire le borracce, riprendere le forze e prepararsi all’ultimo meraviglioso tratto.

Raggiunta la sommità della collina dove si staglia la storica torre, ecco l’unica strada asfaltata che inizia sul retro per tornare, dopo circa 400 metri, sul tracciato originale e, al termine della discesa, svoltare a sinistra verso un tratto di ghiaia, in Strada Molinara.
L’itinerario continua dritto e, a 300 metri dall’inizio di Strada Molinara, incrocia il 45° parallelo per la quinta volta: fiancheggiando sulla sinistra un agriturismo, la strada ghiaiata (e poi sterrata) scende verso destra e propone un ultimo tratto a pieno contatto con la natura che finisce dopo quasi due chilometri in un altro punto basso del percorso. Raggiunta nuovamente la strada asfaltata, è il momento di svoltare a destra verso la frazione di Fosseto.

Con un’ulteriore svolta a sinistra e 600 metri di percorso, la normale segnaletica stradale indica San Salvatore Monferrato, il paese punto di partenza e di arrivo, che si raggiunge dopo quasi 2,5 chilometri per la sosta finale: ma prima, vi è l’incontro, per la sesta e ultima volta, con il Parallelo Nord al chilometro 24,200.

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Weymouth e le antiche rovine del Castello di Sandsfoot

Situata su una splendida baia riparata in corrispondenza dell’estuario del fiume Wey, sulla costa della Manica, Weymouth è uno dei luoghi in cui è nata l’idea stessa della vacanza al mare in Inghilterra. Questa popolare destinazione balneare britannica vanta una delle spiagge più belle del Dorset, un grazioso lungomare fiancheggiato da architetture georgiane, un pittoresco porto di pescatori circondato da case dai colori pastello e una serie di attrazioni che la rendono perfetta per ogni tipologia di visitatore, dai più avventurosi alle famiglie. Ma qui si può viaggiare anche a ritroso nel tempo, con una imperdibile visita alle antiche rovine del Castello di Sandsfoot.

La storia del Castello di Sandsfoot

Il Castello di Sandsfoot, noto anche come Castello di Weymouth, è un forte d’artiglieria costruito da Enrico VIII, che in origine faceva parte del programma del re per proteggersi dalle invasioni dalla Francia e dal Sacro Romano Impero e difendere l’ancoraggio della baia di Weymouth. La struttura aveva due piani e un seminterrato e forniva una postazione per cannoni pesanti, polveriere e alloggi per circa cinquanta uomini. Era protetto da un fossato e da un terrapieno, i cui resti caratterizzano ancora oggi i giardini. Sandsfoot è stato utilizzato durante la guerra civile inglese, quando è stato occupato a turno dal Parlamento e dai Realisti. Sopravvisse all’interregno ma, dopo la restaurazione sul trono di Carlo II Stuart, la fortezza fu ritirata dall’uso militare nel 1665.

All’inizio del XVIII secolo, il Castello di Sandsfoot era in rovina. Le scogliere di argilla su cui era stato costruito il forte erano sempre state instabili e soggette all’erosione. La piattaforma dei cannoni del castello iniziò a crollare in mare e, negli anni Cinquanta, fu completamente distrutta. Le rovine furono chiuse ai visitatori per motivi di sicurezza, anche se nel 1951 furono realizzati dei giardini civici accanto al castello.

Tra il 2009 e il 2012 sono state effettuate delle riparazioni che hanno permesso di riaprire il sito al pubblico, con l’aggiunta di una passerella interna illuminata, realizzata con i fondi dell’Heritage Lottery Fund,  al fine di permettere libero accesso ai visitatori e conservare il castello per le generazioni future. L’Historic England considera Sandsfoot “uno degli esempi più significativi” di fortini del XVI secolo sopravvissuti in Inghilterra.

Cosa fare e vedere a Weymouth

Tutti conoscono la splendida sabbia dorata di Weymouth, ma pochi sanno che la città ospita il Sandworld Sculpture Festival, l’unico festival di sculture di sabbia del Regno Unito che mette in mostra le opere di alcuni dei più importanti scultori di sabbia del mondo, capolavori d’artista che sfidano la logica.

Se, invece, volete esplorare la città in modo divertene e fantasioso, provate la caccia al tesoro guidata “Treasure Trails Dorset”, seguendo gli indizi che vi porteranno alla scoperta di edifici e monumenti, mentre sarete sulle tracce del tesoro scomparso.

Imperdibile per le famiglie il Weymouth Sea Life Adventure Park, che permette di esplorare un fantastico mondo sottomarino e viaggiare nelle profondità dell’oceano, entrando in contatto con oltre 2.000 creature, tra cui le giocose lontre e le tartarughe marine, mentre alla Fairy Penguin Island si possono ammirare i pinguini più piccoli del mondo. Tra le novità più recenti, l’Ocean Tunnel  offre la possibilità di sperimentare la meraviglia di una barriera corallina 24 ore su 24, vedendola mutare dal giorno alla notte.

Gli amanti della natura possono avventurarsi alla scoperta della splendida fauna selvatica in una delle riserve RSPB di Weymouth, come RSPB Radipole Lake e RSPB Lodmoor. Se siete appassionati di escursionismo, non potete non percorrere un tratto del South West Coast Path, dove la vista sull’isola di Portland nelle giornate limpide vi stupirà. I sentieri per fare il pieno di panorami e natura qui non mancano di certo, che si tratti di una passeggiata lungo il Rodwell Trail o sulla passerella che costeggia la splendida spiaggia di sabbia dorata.

Infine, tra le attrazioni storiche di Weymouth, oltre al Castello di Sandsfoot, merita una visita anche il Nothe Fort, situato all’ingresso del porto, che offre un’eccellente vista a 360 gradi sulla Costa Giurassica del Dorset. Qui potrete scoprire un labirinto di passaggi sotterranei, un museo, una piazza d’armi, impressionanti cannoni posizionati in alto sui bastioni e divertenti percorsi per tenere occupati i bambini.

Le rovine del Castello di Sandsfoot, a Weymouth, in Inghilterra

Fonte: Getty Images – Ph: Prisma by Dukas

Le rovine del Castello di Sandsfoot
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A Celle Ligure sulla splendida Riviera di Ponente

Se state pianificando una visita alla pittoresca cittadina di Celle Ligure sulla Riviera di Ponente in Liguria, siete fortunati. Questo incantevole borgo, con le sue strade acciottolate e le piazze pittoresche, offre una vasta gamma di esperienze per i viaggiatori.

Celle Ligure è una città intrisa di storia

Fondata in epoca romana e ricca di tesori storici. Passeggiare per le sue antiche strade e perdersi tra le suggestive vie del centro storico, è come fare un tuffo nel passato tra chiese antiche, stretti vicoletti e piazze pittoresche. La suggestiva Passeggiata Romana, una passeggiata panoramica che sovrasta la Via Aurelia, offre viste mozzafiato sul mare.

Scorcio di Celle Ligure

Fonte: Comune di Celle Ligure

Borgo di Celle Ligure

Le magnifiche ceramiche

Impossibile non ammirare le incantevoli ceramiche locali, un vero tesoro dell’artigianato locale. Immergersi nella bellezza naturale dei dintorni di Celle Ligure, percorrere la suggestiva Funicolare elettrica per la pineta dei Bottini, un belvedere e un bosco naturale a strapiombo sul mare, esplorare il sentiero delle sette chiese, un percorso escursionistico di 15 km fra creuze e borghi frazionali, vi porterà alla scoperta di panorami mozzafiato e della natura incontaminata.

Celle Ligure

Fonte: Comune di Celle Ligure

Una veduta del mare

La cucina tradizionale

La cucina di Celle Ligure riflette la ricchezza del territorio regionale: da non perdere il prebuggiun cellasco, un insieme di sette erbe selvatiche usato nella cucina locale, insieme al Basilico Dop di Celle Ligure e all’olio extravergine di oliva da frantoio. Impossibile non assaggiare le acciughe sotto sale del Mar Ligure Igp, un’autentica delizia del mare.

Celle Ligure è viva con eventi e tradizioni locali tutto l’anno, dalle sagre gastronomiche alle feste tradizionali, c’è sempre qualcosa da fare e da vedere. Durante le festività locali è possibile assaporare l’autenticità e l’ospitalità dei residenti.

Per una vacanza indimenticabile a Celle Ligure, assicuratevi di pianificare le vostre attività in anticipo, esplorate le varie opzioni di attività all’aperto, rilassatevi sulla spiaggia o assaporate i sapori locali nei ristoranti e nelle trattorie del centro storico.

Celle Ligure si distingue come uno dei borghi più belli d’Italia, offrendo un mix affascinante di storia, bellezze naturali, gastronomia e tradizioni locali. Con il suo fascino senza tempo e la sua autenticità, questa destinazione è un must per chiunque desideri scoprire il vero cuore della Liguria.