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La Valletta: la cattedrale merita una visita, e vi spieghiamo perché

La devozione del popolo maltese si percepisce davvero ovunque: nelle oltre 350 chiese delle isole, nelle cappelle sparse, o nel simbolo della Croce di Malta, quella tipica croce di origine bizantina con otto punte che rappresentano le otto virtù e beatitudini divine. C’è però una chiesa su tutte che vale la pena di visitare, anche per i non credenti, ed è la Concattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta, un capolavoro architettonico e tra le più belle chiese al mondo. E vi pieghiamo perché.

La Valletta: la Concattedrale di San Giovanni Battista

La suggestiva Concattedrale dedicata a San Giovanni Battista si trova nel cuore della capitale La Valletta, ed è sontuosa, pomposa, un tempio del barocco. La Concattedrale venne realizzata a partire dal 1570, sulla base di un grandioso progetto  di ricostruzione della nuova città di Jean de la Cassiere, Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. I lavori furono affidati all’architetto maltese Girolamo Cassar, che terminò la cattedrale nel 1578. L’oratorio e la sacrestia sono stati aggiunti successivamente, nel 1598. Ma è nei decori che la cattedrale visse una vera e propria trasformazione; in origine infatti il suo interno era modesto e privo di grandi decorazioni. Nel tempo, però, fu rinnovata e impreziosita interiormente secondo lo stile barocco maltese, andando a definire l’enorme complesso monumentale che oggi è protetto dall’UNESCO, insieme a tutto il centro storico della capitale, per la sua importanza storica e artistica.

La sobrietà dell’esterno

Dall’esterno, la Concattedrale de La Valletta ha un aspetto particolarmente austero e sobrio, tipico dell’architettura militare più che degli edifici di culto. Due alte torri campanarie delimitano la facciata; e due colonne doriche incorniciano la porta di ingresso e sostengono un balcone, dal quale il Gran Maestro parlava alla folla. La facciata è così sobria da nascondere perfettamente la ricchezza degli interni. La concattedrale si struttura in una grande navata centrale e da otto cappelle laterali che simboleggiano le diverse lingue parlate dall’Ordine: le lingue d’Italia; di Francia; di Provenza; anglo-bavarese; di Germania; di Castiglia, León e Portogallo; d’Aragona e d’Alvernia. Internamente ognuna di queste cappelle è decorata con motivi e simboli delle diverse nazionalità rappresentate.

La cattedrale La Valetta

Fonte: 123RF

La facciata della Concattedrale di San Giovanni Battista

L’interno stupefacente

Impossibile non rimanere sbalorditi e meravigliati una volta varcata la soglia. L’enorme navata centrale accoglie una quantità di decori e motivi dorati difficile da trovare in qualsiasi altra chiesa al mondo. La mano principale di tanto sfarzo è quella di Mattia Preti, che affrescò la chiesa durante il periodo barocco. Sono suoi i dipinti della navata centrale ispirati alla vita di San Giovanni Battista, e la maggior parte di quelli degli altari laterali. Il suo fine lavoro di chiaroscuro dona una spiccata tridimensionalità alle immagini, che sembrano quasi statue più che affreschi. L’altare maggiore, intarsiato in marmi policromi e decorato con inserti d’oro e d’argento, presenta scene dell’Ultima Cena. Alle sue spalle, l’imponente gruppo marmoreo del Battesimo di Cristo del Mazzuoli è un vero gioiello.

Le due opere di Caravaggio nella Concattedrale

Ma c’è un motivo che rende la Concattedrale di San Giovanni Battista di La Valletta ancora più unica. L’Oratorio dei Cavalieri, aggiunto in seguito come luogo destinato a raccogliere le preghiere degli appartenenti all’Ordine, accoglie il capolavoro di Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista. L’opera, collocata sull’altare, è la più grande mai realizzata dall’artista e l’unica che presenta la sua firma, leggibile ai bordi della macchia di sangue che si allarga sotto il collo di Giovanni Battista. Una seconda opera di Caravaggio è custodita tra le mura della cattedrale di La Valletta: il San Girolamo scrivente, che originariamente faceva parte dell’arredo pittorico della Cappella d’Italia, e che venne in seguito trasferito di fronte alla Decollazione di San Giovanni Battista all’interno dell’Oratorio.

Perché Caravaggio a Malta?

Caravaggio arrivò a Malta nel 1607, fuggendo da Roma a causa dell’omicidio di un uomo, per il quale era stato condannato a morte. Il pittore entrò nelle grazie del Gran Maestro Alof de Wignacourt, che all’epoca aveva ordinato la costruzione dell’Oratorio. Divenne Cavaliere dell’Ordine, riuscì a sfuggire all’arresto, e dipinse proprio per la Cattedrale e a Malta alcuni dei suoi lavori più prestigiosi, probabilmente in cambio dell’ingresso nell’Ordine e della salvezza ottenuta.

Le 400 tombe dei Cavalieri

Volgendo lo sguardo verso il basso, c’è una cosa che più delle altre affascina della splendida cattedrale maltese, ed è il pavimento. In marmo pregiato, il pavimento è costituito da circa 400 tombe dei Cavalieri  che si batterono per difendere le isole dai pirati e dall’Impero Ottomano. Le lapidi sono impressionanti a colpo d’occhio e riccamente decorate in marmo policromo. Ognuna di esse riporta gli stemmi dei Cavalieri, simboli, elementi allegorici e scene gloriose di vita. Nella cripta invece sono custoditi i resti dei Gran Maestri, tra cui Jean de la Valette e Alof de Wignacourt.

Info pratiche

Visita alla Cattedrale

La Concattedrale di San Giovanni Battista si trova nel pieno centro della capitale La Valletta, difficile non vederla. L’ingresso e la biglietteria si trovano su Republic Street; l’ingresso (dal lunedì al sabato, con ultimo ingresso alle ore 16; chiuso durante le festività maltesi) prevede l’acquisto di un biglietto. Tutti i tour guidati alla città includono la visita alla cattedrale. Come per tutti i luoghi di culto, l’abbigliamento deve essere adeguato, con spalle e gambe coperte.

Come arrivare a Malta

Malta è raggiungibile in aereo dalle principali città italiane, anche con compagnie low cost. Fanno tappa a La Valletta molte crociere del Mediterraneo; ma in traghetto ci si arriva solo dalla Sicilia, dal porto di Pozzallo, a Sud. Due i porti da cui partire per un’escursione alla splendida Gozo: quello de La Valletta e uno a Nord, a Ċirkewwa. Per girare l’isola è possibile noleggiare un’auto, anche se gli autobus raggiungono praticamente tutte le località.

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Un giorno al Lago di Varano, specchio magico del Gargano

Puntare a un turismo sostenibile e consapevole significa anche dedicare il giusto tempo alle bellezze naturali come il Lago di Varano, il più grande specchio d’acqua costiero italiano e il più esteso di tutto il Sud. Situato nella provincia di Foggia, si estende per una larghezza di oltre dieci chilometri e lambisce i comuni di Cagnano Varano, di Carpino e di Ischitella.

Il lato settentrionale del lago è separato dal mare Adriatico da una sottilissima striscia di terra lunga dieci chilometri e larga solamente uno: l’Isola Varano. Qui si trova la Riserva naturale statale dell’isola di Varano: l’ente preposto alla protezione dell’area è stato creato nel 1977 e fa parte del Parco nazionale del Gargano.

Non una semplice meta per le vacanze, ma un’oasi di pace tra mare e montagna. Qui si viene per trascorrere le giornate alla scoperta della sua incredibile biodiversità o per passeggiare tra le vie di piccoli borghi dove la semplicità è la vera ricchezza. A queste bellezze si aggiunge anche la vicinanza alle spiagge imperdibili del Gargano, offrendo così ai visitatori lo scenario perfetto dove rilassarsi in qualsiasi stagione.

Le attività da fare sul lago di Varano

Avventure in kayak, pedalando sulle bici o abbracciando il dolce far niente delle spiagge nelle vicinanze: è così che ci si diverte e rilassa sul lago di Varano. Un’area che offre attività diverse per ogni tipologia di viaggiatore, dal più avventuroso alle famiglie con bambini, a cominciare dai suoi sentieri escursionistici.

Il percorso più battuto è quello che dal lago di Varano conduce alla Grotta di San Michele Arcangelo, una chiesa rupestre testimonianza del culto micaelico sul Gargano. Percorrendo il trekking ad anello, accompagnati da una guida o in autonomia, si aprono spettacolari vedute panoramiche sul lago lungo percorsi delimitati dagli immancabili muretti a secco.

I trekking sono sempre un’ottima idea per scoprire un territorio, ma l’attività prediletta da fare sul lago di Varano resta il kayak. Pagaiando sulle acque calme della laguna si possono raggiungere diverse zone: le Cale di Bagno, dove si trovano le principali sorgenti di acqua dolce che alimentano il lago; il Crocifisso di Varano sulla sponda orientale, avvolto da una leggenda risalente al 1300 e secondo la quale il crocifisso riprodurrebbe le reali sembianze del Cristo in Croce; l’Idroscalo Ivo Monti impiegato durante la Prima Guerra Mondiale come base militare.

Dal kayak è possibile ammirare anche la flora, ricca e variegata, composta da salici piangenti, ninfee, eucalipti, pini domestici e marittimi e, armati di binocolo, la fauna. Un’altra attività imperdibile è il birdwatching perché sono moltissime le specie di volatili presenti come fenicotteri, martin pescatori, cormorani, svassi, aironi, morette, folaghe e beccaccini.

Lago di Varano

Fonte: iStock

Vista del lago di Varano nel Gargano

A spasso tra i borghi: Cagnano Varano, Ischitella e Carpino

Sulle sponde del lago ci sono anche tre bellissimi borghi che consigliamo di visitare per scoprire anche l’anima più umana di questo luogo.

Iniziamo con Cagnano Varano, cittadina di circa 7.000 abitanti, situata su un colle dal quale è possibile osservare il lago. Sono sopravvissute porzioni delle antiche mura difensive e alcuni importanti edifici religiosi, tra i quali vi segnaliamo il convento di San Francesco, edificato nel XIII secolo, utilizzato in passato come luogo di rifugio e ristoro dai numerosi pellegrini che visitavano la Grotta di San Michele. La leggenda racconta che in questa suggestiva grotta di origine carsica fosse apparso San Michele Arcangelo.

 

Nella parte più antica della città troviamo invece la chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita fra il XV e il XVII secolo, e il complesso di edifici che rappresentano il cuore antico della cittadina, complessivamente designati con il nome di Caut (letteralmente “Buco”): i bianchi edifici, organizzati intorno a vicoli angusti, sono stati parzialmente ricavati da grotte, che fungevano anche da stalle per gli animali.

Ci spostiamo ora a Ischitella, un piccolo ma assai celebre centro abitato situato su un’altura all’interno del Parco nazionale del Gargano. Posta a oltre trecento metri sul livello del mare, da Ischitella è possibile avere una visuale mozzafiato del lago di Varano e del mare Adriatico. La parte più antica del borgo, detta “terra vecchia”, è caratterizzata da vicoli molto stretti e da case bianche e basse, l’una addossata all’altra.

Ischitella presenta numerosissimi edifici di grande valore storico, sia religiosi che civili. Vi suggeriamo di visitare il convento di San Francesco, la chiesa di Sant’Eustachio e la splendida chiesa della SS. Annunziata, anche conosciuta con il nome di chiesa del Crocefisso di Varano, originariamente edificata intorno al X secolo. Fate un salto anche al palazzo de Cata e al castello, risalente al XII secolo. Ischitella è diventata nel corso degli ultimi decenni una delle mete più amate di tutta la Puglia grazie al suo mix di storia, paesaggi mozzafiato e cibo delizioso.

Per concludere l’itinerario si raggiunge Carpino, comune di oltre 4.000 abitanti, noto per la produzione agricola eccellente, in particolar modo di fave e di olive. La cittadina è conosciuta per il frequentatissimo Festival del Folk, kermesse musicale dedicata alla musica popolare, e per il suo meraviglioso olio extravergine di oliva! Anche a Carpino non mancano edifici di grande valore storico-religioso: da visitare le chiese di San Cirillo e di San Nicola di Mira.

Le spiagge e le località più belle nelle vicinanze

Il Gargano è considerata la zona più selvaggia della Puglia dove la rigogliosa vegetazione mediterranea incontra spiagge e baie splendide. Dalle piccole località sul lago di Varano si possono raggiungere facilmente alcune delle spiagge più belle.

Da non perdere le spiagge di Rodi che, sabbiose e dal fondale basso, risultano perfette soprattutto per famiglie con bambini. Peschici, invece, conquista non solo per le sue spiagge di sabbia fine e ghiaia, ma anche per il suo centro storico caratterizzato da bianche e luminose casette bianche.

Infine, non poteva mancare Vieste, la ‘perla del Gargano. Dalle origini antichissime, sorge su un costone roccioso affacciato sul mare e attira ogni anno tantissimi visitatori sia grazie al suo affascinante centro storico che per le sue spiagge. Per un tuffo in acque speciali segnare la Baia di Vignanotica, la Spiaggia di Scialmarino e la famosa spiaggia di Pizzomunno.

Borgo di Peschici

Fonte: iStock

Vista del borgo di Peschici dal mare
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Che cosa fare a Tricase, tutta la bellezza della Puglia

Adagiata sul tratto orientale della costa del Salento, in provincia di Lecce, si estende una cittadina dall’architettura tipica dei borghi pugliesi più antichi, arricchita da castelli e luoghi di culto che raccontano tradizioni tramandate da molti secoli. Ci troviamo a Tricase, una città tra terra e mare a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca, l’estremità meridionale della Puglia.

Un luogo che offre un grande patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, composto dalle frazioni di Tricase Porto e Marina Serra, Caprarica del Capo, Lucugnano, Depressa, Sant’Eufemia e Tutino: scrigni di bellezza che custodiscono molte testimonianze architettoniche di notevole interesse.

Andiamo alla scoperta del centro storico di Tricase per poi tuffarci nello splendido mare color smeraldo che bagna la sua costa, una delle più spettacolari d’Italia.

Cosa vedere a Tricase: il centro storico

Il cuore di Tricase è il suo centro storico, dove ogni angolo racconta una storia fatta di tradizioni e di un passato lontano. Tra le viuzze che si snodano al suo interno si possono ammirare le case torri, antiche abitazioni fortificate costruite nel XVI secolo e tipica espressione della storia autentica dei villaggi salentini e della Puglia.

Uno dei monumenti simbolo di Tricase, dal quale partire per un viaggio alla scoperta delle sue bellezze, è il Castello dei Principi Gallone, oggi sede del Municipio: affacciato su piazza Giuseppe Pisanelli, questo palazzo è formato da un corpo centrale costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, che fu il primo Principe di Tricase, e da due elementi più antichi, ovvero la Torre e il Torrione. La sua storia è stata tormentata a causa degli attacchi dei Turchi che distrussero il muro difensivo che circondava il castello insieme alle due porte d’accesso: una orientata verso il mare e una verso la campagna interna.

Sulla stessa piazza si affaccia anche la chiesa di San Domenico, un piccolo gioiello del barocco che vale la pena visitare anche solo per il coro ligneo in noce intagliato agli inizi del 1700. Dalla chiesa si accede al Convento dei Domenicani (secondo la tradizione il sesto convento dell’ordine) che venne progettato da Frà Nicolò Paglia di Giovinazzo, confratello di San Domenico.

Dalla piazza del castello, seguendo via Gallone si giunge in un’altra piazzetta nella quale sorge la chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nel XVII secolo dai Baroni Gallone. L’interno è a navata unica in pietra leccese, e sull’altare si può ammirare una statua policroma dell’Arcangelo Michele che sconfigge il drago.

Fate un giro, inoltre, nella Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, la chiesa madre di Tricase: qui viene custodito un importante patrimonio artistico composto da numerosi quadri e tele di grande valore.

Tradizioni e cultura

Le tradizioni culturali e gastronomiche sono quelle che meglio raccontano la storia e l’autenticità di un luogo. Se vi recate a Tricase il 13 dicembre, per esempio, non dimenticate di visitare la chiesetta di Santa Lucia attorno alla quale si celebra, per tradizione, una fiera con prodotti locali e addobbi, mentre se arrivate per il periodo di Natale, non perdetevi lo spettacolare presepe vivente che trasforma un’intera collina nella città di Betlemme.

Per gli amanti delle feste della tradizione, che al sud sono sinonimo di colorate luminarie e di cibo tipico, cercate di raggiungere Tricase il 12 agosto, per la sua sagra del pesce, dove potrete assaggiare i tradizionali “pupiddhri”. Il giorno successivo, invece, il paese scende in strada per la Festa di San Nicola, quando secondo la tradizione tipica della Puglia, il mare si riempie di barche di pescatori che partono in processione, un’evento illuminato da spettacolari fuochi d’artificio.

La Quercia Vallonea

Uscendo dal centro abitato di Tricase per avviarsi verso la frazione costiera di Tricase Porto, merita una tappa la grande quercia Vallonea (tipo di albero presente solo in questa zona della Puglia) chiamata Quercia dei Cento Cavalieri. Monumento botanico di inestimabile valore, questo albero imponente ha ben 700 anni e i suoi numeri ne spiegano l’unicità: il suo tronco ha una circonferenza di più di 4 metri e la sua imponente chioma occupa una superficie di ben 700 metri quadrati.

La quercia Vallonea fa parte del Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase: un’area protetta che comprende 32 comuni e che, oltre a preservare un patrimonio architettonico e ambientale raro, custodisce paesaggi mozzafiato, fra falesie, prati aridi, e la rara bellezza dei garofanini salentini e dei fiordalisi di Leuca.

Le spiagge di Tricase: incanto naturale tra baie e grotte naturali

Lasciato il centro storico, potete dirigervi verso le frazioni marine di Tricase per immergervi nella natura più autentica e spettacolare del mare pugliese. In questo tratto di costa, spiagge paradisiache, faraglioni, calette intime e grotte incantevoli fanno da cornice a meravigliosi panorami.

Arrivati nella località di Marina Serra, a circa 3 chilometri da Tricase, si aprirà di fronte a voi lo spettacolo delle omonime piscine naturali: vere e proprie piscine color turchese formate dall’azione erosiva dell’acqua e del vento sulle imponenti scogliere circostanti. Immergersi nelle Piscine Naturali di Marina Serra , con la loro acqua cristallina e calma, è un’esperienza memorabile. Per raggiungerle, serve percorrere un sentiero che passa attraverso scalinate scavate nella roccia e suggestivi archi in pietra.

Poco distante dall’anfiteatro naturale delle piscine, potrete ammirare anche la grotta Matrona di origine carsica. Raggiungibile via mare, è uno spettacolo incredibile di luci e colori grazie ai raggi del sole che filtrano dalla sommità e riflettono il turchese dell’acqua sulle pareti calcaree chiare, in un incredibile gioco di riflessi.

Se, invece, cercate un mare più profondo, allora spostatevi a Tricase Porto (lu portu, in dialetto salentino): una splendida insenatura naturale dove i fondali variano da due a sette metri di profondità. Qui sorge il porto antico, risalente al 1400, e il nuovo porticciolo, più recente, costruito per le barche da diporto con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo del turismo.

Baia di Tricase Porto

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Spiaggia di Tricase Porto

Tricase Porto è protetta dalla Torre del Sasso, poco più a nord, una costruzione di difesa su uno sperone roccioso, utilizzata anticamente per proteggersi dagli attacchi dei turchi e dei saraceni che, all’epoca, battevano le coste della Puglia.

Da Tricase Porto non mancate di organizzare una gita in barca alla Zinzulusa, la grotta carsica che deve il nome alla presenza di stalattiti e stalagmiti che in dialetto salentino si chiamano zinzuli, ovvero stracci. La parte visitabile della grotta si estende per 150 metri e seguendo le sue acque trasparenti e dolci, si entra nel Corridoio delle Meraviglie che vi condurrà a una caratteristica roccia a forma di pulpito. Il cosiddetto “duomo” è l’ultima cavità visibile della Zinzulusa, oltre che quella più alta, con acque salmastre calde in basso, ma dolci e fredde in superficie.

Grotta della Zinzulusa Tricase

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Grotta della Zinzulusa

Come arrivare a Tricase

Per raggiungere Tricase in aereo, dovrete atterrare all’aeroporto di Brindisi o di Bari, per poi raggiungere Lecce, la città più vicina a Tricase. Da qui potrete valutare di muovervi in treno, in autobus oppure in auto.

Partendo dall’aeroporto di Brindisi “Papola Casale”, che dista 92 chilometri da Tricase, potrete prendere una navetta che raggiunge il centro di Lecce e da qui prendere un altro autobus della società di trasporto Stp dalla stazione ferroviaria o dal Foro Boario (nelle vicinanze del “Grand Hotel Tiziano”). In alternativa, si può prendere un treno che giunge direttamente nella stazione situata al centro di Tricase. Partendo dall’aeroporto di Bari, invece, potrete raggiungere Lecce con un comodo viaggio in treno.

Se valutate di noleggiare un’auto da Lecce, potrete arrivare alla cittadina con un viaggio di circa 45 minuti percorrendo la strada statale SS16.

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Dove portare i bambini per scappare dal caldo

Quando le temperature cominciano a salire e l’aria di città diventa afosa, un weekend fuori porta in destinazioni a contatto con la natura è l’idea perfetta, soprattutto per chi ha figli. Ma come trovare le mete ideali in grado di garantire relax agli adulti e divertimento ai più piccoli senza macinare troppi chilometri? SiViaggia ha scelto alcuni degli angoli di paradiso più belli dove andare con i bambini quando fa troppo caldo, tra mare, montagna e laghi dai colori mozzafiato.

Relax sulle spiagge del Lago Maggiore in Lombardia

Lo sappiamo, Milano può diventare particolarmente calda e invivibile durante l’estate. Per fortuna la Lombardia offre tanti luoghi dove trovare sollievo insieme ai propri bambini, come le spiagge sul Lago Maggiore. Non solo acque pulite e paesaggi unici, ma anche tante località storiche da scoprire durante una passeggiata o per fare pausa pranzo. Le spiagge imperdibili? La spiaggia 5 Arcate a Castelveccana, la spiaggia di Lisanza a Sesto Calende e La Noce ad Angera.  

Picnic al Lago Blu in Valle d’Aosta

Non solo mare, l’estate è il momento ideale per scoprire la montagna e i suoi laghi, di cui la Valle d’Aosta è davvero ricca. A sole 2 ore di distanza da Torino, in località Breuil-Cervinia, si trova lo specchio naturale del Lago Blu. Circondato da abeti e larici secolari, può essere raggiunto facilmente anche con i bambini con una passeggiata di soli quindici minuti. Il luogo perfetto per riempirsi gli occhi di bellezza, sfuggire all’afa e godersi un picnic in famiglia. 

Al fresco dentro le Grotte di Caglieron in Veneto

Esiste un luogo più fresco di una grotta? A soli 80 km da Venezia (90 km da Udine e 37 km da Pordenone) è possibile immergersi nel mondo naturale offerto dalle Grotte di Caglieron, in Provincia di Treviso. Adulti e bambini amano camminare lungo i suoi percorsi avventurosi dove si alternano grotte naturali scavate dal torrente, cavità artificiali e cascate. Al termine del percorso è presente anche un antico mulino e un bar per un piccolo snack.

Passeggiate sul Monte Conero nelle Marche

Stai cercando una passeggiata semplice da fare con i bambini sul Monte Conero? Questa famosa montagna a picco sul mare offre non solo spiagge da sogno, tra le più belle dell’Adriatico, ma anche percorsi magici come l’anello di Portonovo – sentiero 309. In circa 2,5 km camminerete tra la costa e il bosco, attraversando laghetti naturali e costeggiando affascinanti edifici storici.

Monte Conero meta estiva per bambini

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Paesaggio costiero del Monte Conero

Tra mare e montagna in Toscana

In Toscana sono tante le mete perfette per sfuggire al caldo insieme ai bambini, sia nell’entroterra che sulla costa. Per chi vuole cercare sollievo nella natura, il Parco dell’Orecchiella a Garfagnana offre tante avventure incredibili. Qui è possibile incontrare animali come mufloni e cervi, visitare il Museo Naturalistico, il Museo dei Rapaci e il meraviglioso giardino dei fiori di montagna. Secondo una leggenda, inoltre, questa riserva naturale nasconde fra le sue montagne fate e folletti! Per chi ha voglia di mare, invece, le spiagge della Maremma e della Versilia sono perfette perché l’acqua è pulita e ben attrezzate.

Parchi naturali e magici vicino Roma

Roma può essere particolarmente stancante d’estate, sia per il caldo che per il grande afflusso turistico. Una gita fuori porta nei dintorni della Capitale è la soluzione ideale per trascorrere una giornata indimenticabile alla scoperta del territorio. Per chi ama le camminate nella natura, una passeggiata intorno al Lago di Nemi è un must insieme al Parco Regionale dei Castelli Romani. Anche la stupenda area protetta del Parco naturale regionale dei Monti Simbruini offre sentieri turistici a portata di bambino, oltre che il magico e affascinante Parco dei Mostri di Bomarzo.

Immersione nella natura in Campania

Seppur meravigliose, la Costiera Amalfitana, Capri o Sorrento non sono la meta ideale per una famiglia con bambini alla ricerca di una destinazione unica dove sfuggire al caldo e alla folla. Dove andare, quindi, in Campania? Il Parco regionale del Matese, situato a poche ore di distanza da Napoli, è un’ottima scelta per fare trekking o nuotare nel fiume. Per rilassarsi e far giocare i bambini nell’acqua, invece, il Lago di Telese è perfetto: qui è presente anche un’area adibita per i picnic con tavoli e tettoie.

All’ombra di foreste millenarie in Puglia

Le estate pugliesi sono fantastiche, ma talvolta veramente calde e insopportabili, soprattutto per i bambini. Per chi vuole sfuggire al caos delle località costiere meglio dirigersi verso la millenaria Foresta Umbra, una riserva naturale protetta situata a soli 15 km dalle famose spiagge del Gargano. Lo stesso nome “Umbra” deriva dalla parola “ombra“ perché sono tante le aree dove non batte mai il sole, quindi perfette per ripararsi dalla calura dei mesi più caldi. Inoltre, grazie alla sua importanza biologica ed ecologica, è diventata Patrimonio dell’UNESCO nel 2017, un motivo in più per andare a scoprirla.

Madre e figlio su un lago

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Madre aiuta il bambino a entrare nel lago della Foresta Umbra

Tra borghi, laghi e cascate in Liguria

Sai che nell’entroterra ligure si nasconde una valle ricca di borghi e paesaggi naturali unici? Stiamo parlando della Val di Vara, una meta poco conosciuta, ma ideale per sfuggire all’afa e alle folle turistiche. Qui si può passeggiare tra le vie di paesini piccoli e tradizionali come Pignone, Brugnato e Rocchetta di Vara, circondarsi dalla natura offerta dal Lago Puro di Valgiuncata, dove sono presenti anche rinfrescanti cascate, o visitare alcuni castelli come quello di di Madrignano o di Calice. Per chi ha voglia di camminare e i bambini sono entusiasti, è possibile percorrere uno dei trekking offerti dal Monte Cornoviglio e godere delle sue incredibili viste panoramiche.

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Alhambra di Granada, la maestosa cittadella araba in Andalusia

Impossibile parlare di Granada senza citare l’Alhambra, il grandioso complesso monumentale islamico simbolo della città andalusa. Un luogo iconico ricco di storia e tradizioni, tra i monumenti più visitati non solo in Spagna, ma nel mondo intero. Dall’alto del colle della Sabika, con sullo sfondo le vette innevate della Sierra Nevada, osserva silenziosa la città sottostante mostrandosi fiera ai milioni di turisti che arrivano e la ammirano con occhi sognanti.

L’Alhambra, una volta scoperta, è difficile da dimenticare: le sue splendide architetture islamiche affiancano palazzi di stampo rinascimentale, patii, cortili e immensi giardini nei quali è un piacere perdersi per ore. Grazie al suo straordinario valore culturale, la cittadella fortificata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e in questa piccola guida raccontiamo come scoprirla al meglio, da cosa vedere a quando visitarla.

La storia dell’Alhambra a Granada

Visitare la leggendaria Alhambra significa fare un tuffo nella storia, quando la dinastia nasride arrivò a Granada capitanata dal suo fondatore, Muhammad ibn Nașr. Seppur le sue origini siano poco chiare e avvolte nel mistero, il complesso nella sua forma attuale fu progettato dal sovrano nasride nel 1238. I lavori furono proseguiti successivamente dal figlio Muhammad II, che al primo nucleo dell’edificio aggiunse le fortificazioni, e dagli emiri Yusuf e Mohammed V, i quali ampliarono il progetto con lo splendido Palacio Nazaries.

Chiamata in origine al-qala’ al-hamra, ossia castello rosso, l’Alhambra cadde nelle mani dei cristiani che, a partire dal 1492, la trasformarono nella residenza ufficiale dei re salvandola dalla distruzione che interessò la maggior parte degli edifici di natura islamica. La salvarono apportando anche importanti modifiche che, simbolicamente, andavano a imporre il dominio cristiano su quello islamico: la moschea, per esempio, fu sostituita da una chiesa, mentre l’imperatore asburgico Carlo V fece demolire un’ala dei palazzi per costruire l’edificio rinascimentale che ancora oggi porta il suo nome.

Con una storia così ricca e affascinante, non stupisce che l’Alhambra rappresenti uno dei monumenti spagnoli più visitati!

Cosa vedere dentro l’Alhambra: gli edifici da non perdere

Il complesso dell’Alhambra è molto grande e la sua scoperta richiede dalle 3 alle 4 ore, il tempo necessario per esplorare i suoi palazzi, i giardini e gli edifici islamici considerati tra i più belli d’Europa.

Il Palacio Nazaries dell’Alhambra

Tra gli edifici più belli dell’Alhambra c’è sicuramente il Palacio Nazaries, residenza originaria dei regnanti Nasridi. Le stanze e le strutture esterne sono finemente decorate con gli intagli tipici delle architetture arabe e con le piastrelle tipiche, mentre i giardini sono arricchiti da splendide fontane. Qui ogni dettaglio è curato con attenzione e per un momento non sembra di essere in Spagna, ma tra i profumi e colori del Marocco.

Originariamente, il Palacio Nazaries era diviso in tre sezioni: il Mexuar, dove l’emiro incontrava gli ospiti e si occupava dei doveri amministrativi e pubblici; il Palacio de Comares, l’antica residenza privata; il Palacio de los Leones, sede reale dedicata all’harem.

Palacio Nazaries dentro l'Alhambra

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Architetture islamiche del Palacio Nazaries all’Alhambra

Il Palazzo di Carlo V

Raggiungendo il Palazzo di Carlo V si fa un salto temporale nel 1500, quando l’Alhambra venne occupata dai regnanti cristiani. Costruito in stile rinascimentale seguendo il progetto dell’architetto Toledo Pedro Machuca, oggi ospita due musei: il Museo de la Alhambra, ricco di manufatti moreschi, e il Museo de Bellas Artes, con una collezione di opere d’arte dal XV al XX secolo.

L’antica zona militare dell’Alcazaba

La parte più antica dell’Alhambra è l’Alcazaba, ossia l’originale cittadella risalente al XIII secolo e zona militare impiegata come centro di difesa e sorveglianza. Da non perdere è la Torre de la Vela (Torre di avvistamento) perché, salendo sulla scala a chiocciola, è possibile godere di un panorama mozzafiato su Granada e sulla valle circostante.

I giardini Generalife

La tenuta estiva dei sultani è un luogo magico dove passeggiare tra sentieri, piscine, alberi, fontane e, durante i mesi primaverili ed estivi, godere della bellezza dei giardini in fiore. Qui ci sono due cortili: il Patio de la Acequia, con romantici giardini e viste sui Palacios Nazaríes, e il Patio de la Sultana. Giochi d’acqua che zampillano nelle vasche, orti rigogliosi e labirinti di siepi completano questo eden domestico dal quale sarà difficile andare via.

Generalife all'Alhambra di Granada

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Le fontane e i giardini del Generalife all’Alhambra

Come visitare l’Alhambra: orari, biglietti e consigli utili

L’Alhambra è una delle attrazioni più famose al mondo e per evitare problemi al suo interno sono state create delle regole che permettono a tutti i turisti di poter godere delle sue bellezze. L’ingresso è limitato a 7 mila persone al giorno, motivo per cui – soprattutto durante la bella stagione – è bene acquistare i biglietti con largo anticipo. Per la visita si hanno a disposizione 4 ore a eccezione del Palacios Nazarìes, per il quale verrà fornito un orario da rispettare, pena l’impossibilità di entrarvi. Questa è una delle parti più belle dell’intero complesso, quindi occhio all’orologio.

Il monumento è aperto dalle 8.30 alle 20.00 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 8.30 alle 18.00 dal 15 ottobre al 31 di marzo. Per chi è alla ricerca di un’esperienza particolare, l’Alhambra apre le sue porte anche per visite notturne dalle 22.00 alle 23.30 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 20.00 alle 21.30 dal 15 ottobre al 31 di marzo.

Il giorno della visita è bene non dimenticare la carta d’identità o il passaporto, perché verrà richiesto all’entrata.  Una volta dentro l’Alhambra è necessario tenere con sé il biglietto perché verrà controllato in tutte le aree del complesso. L’estate è il periodo più caldo e affollato e, quando possibile, consigliamo di visitarla durante gli altri mesi dell’anno.

Come arrivare all’Alhambra

Arrivare all’Alhambra è molto semplice. Dal centro di Granada partono frequentemente diversi bus che, in 10 minuti, conducono direttamente al complesso monumentale. Chi preferisce camminare, invece, può arrivare in 30 minuti salendo su una piccola collina. In questo caso, soprattutto durante i mesi estivi, è consigliato portare con sé dell’acqua.

 

 

 

 

 

 

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Vieste, il cuore candido del Gargano tra spiagge e leggende

Vieste, perla del Gargano, con le sue candide casette che osservano il mare cristallino da uno sperone roccioso e 30 chilometri di litorale sabbioso, saprà regalarvi una vacanza indimenticabile.

È una delle località più amate della Puglia e incanta con le sue spiagge dorate, gli isolotti romantici, le insenature ombreggiate da pini secolari, le baie solitarie, le grotte marine e gli strapiombi mozzafiato. Un panorama da favola da esplorare in ogni suo angolo. Ecco cosa vedere a Vieste, dal centro storico alle spiagge più belle, fino ai pittoreschi trabucchi dalla storia antica.

Le spiagge più belle di Vieste

Bassi fondali con acque turchesi che lambiscono una costa formata da fine sabbia dorata. Vieste regala molte possibilità di trascorrere piacevoli giornate al mare, tra spiagge attrezzate alternate a piccole calette e baie più intime. Ecco quali sono le migliori spiagge di Vieste, a nord e a sud del suo centro storico.

Spiaggia di Scialmarino

Cominciamo a conoscere Vieste dalle sue spiagge di sabbia dorata. La Spiaggia di Scialmarino, a 5 chilometri da Vieste in direzione Peschici, è un litorale sabbioso che si estende per circa 3 chilometri (per questo viene chiamata “Spiaggia Lunga”), immerso nella cornice di una suggestiva baia da cui si ammira un tipico trabucco, antichissimo strumento da pesca caratteristico del Gargano. Grazie alla posizione ventosa, è meta ideale per gli amanti del kitesurf.

Spiaggia della Scialara

La principale della zona, la spiaggia della Scialara è chiamata anche “del Castello”: questo perché costituisce la prima parte della costa a sud della cittadina di Vieste, con il Castello Svevo che la osserva dall’alto. La spiaggia, infatti, si trova alle pendici del massiccio roccioso su cui spicca il centro storico ed è caratterizzata da sabbia fine con un fondale basso, adatto alle famiglie con bambini.

Il paesaggio è reso ancor più suggestivo dal leggendario “Pizzomunno“, un imponente monolite di pietra calcarea alto 25 metri che spicca sulla spiaggia. La sua presenza è intrisa di leggenda e racconta dell’amore appassionato ma sfortunato tra i giovani Pizzomunno e Cristalda.

pizzomunno vieste

Fonte: IStock

La spiaggia di Pizzomunno e lo scoglio caratteristico

Spiaggia di Vignanotica

Altra spiaggia da non perdere è quella di Vignanotica, di sabbia mista a ciottoli caratterizzata da numerose grotte marine e dalla candida e ripida falesia alle sue spalle. Il mare limpido, la vegetazione mediterranea e le rocce creano una romantica atmosfera che ha reso la tranquilla Vignanotica una delle spiagge più amate del Gargano.

La spiaggia è di facile accesso e si raggiunge tramite una strada da imboccare dalla provinciale 53 oppure dal suggestivo “sentiero dell’amore”, da prendere sempre dalla stessa strada provinciale, immerso nella macchia mediterranea e nei pini d’Aleppo, e che raggiunge anche la Baia delle Zagare.

Spiaggia di Vignanotica Vieste

Fonte: iStock

Spiaggia di Vignanotica

Baia delle Zagare

È una delle spiagge simbolo del Gargano e della Puglia: la Baia delle Zagare è un luogo di incredibile bellezza, con alte scogliere bianche a picco sul litorale e due imponenti faraglioni di roccia calcarea modellati dal vento che sembrano sfiorarsi. Un paesaggio dai tratti romantici, che si estende a quasi 30 chilometri a sud di Vieste, nella località di Mattinata, e affianca la Baia dei Faraglioni.

Baia e Arco di San Felice

Imperdibile è anche la spiaggetta dove si staglia il celebre Arco di San Felice, pittoresco arco di pietra formato dall’azione millenaria dell’acqua e del vento, immerso nel verde a 8 chilometri a Sud di Vieste. Sono soltanto 100 metri di sabbia che digrada in un fondale basso. A poca distanza potete raggiungere in auto o via mare la Torre San Felice, un punto panoramico suggestivo dal quale ammirare la spiaggia e le rocce che si immergono nell’acqua turchese.

Marina Piccola

Si trova nel pieno centro di Vieste, delimitata da Punta San Francesco con il suo centro medievale, dove si tengono gli eventi più importanti della città, e da Punta Santa Croce. Poco distante si trova l‘isolotto di Santa Eufemia (o Santa Eugenia) sul quale spicca il faro di Vieste, un luogo di grande interesse archeologico: qui si trova la grotta Santuario di Venere Sosandra che in passato veniva sfruttata come santuario dedicato dalla dea protettrice dei marinai e salvatrice degli uomini. Sulle sue pareti interne, infatti, sono state trovate più di 200 iscrizioni votive in greco e latino dai marinai di passaggio sull’isola, che sono state datate attorno al III secolo a.C., nella tarda età romana.

Spiaggia di San Lorenzo

A nord del centro cittadino di Vieste di stende la spiaggia di San Lorenzo, che prende il nome da un’antica chiesetta rurale che domina una vicina collina. È lunga 1,5 chilometri e in certi punti raggiunge anche i 100 metri di profondità, rendendola una spiaggia comoda e molto frequentata dai cittadini. Qui si trovano diversi stabilimenti balneari, con strutture per giocare anche a beach volley e beach soccer, oltre a vari giochi per i bambini.

Cosa vedere a Vieste: il centro storico

Il borgo antico, adagiato su un roccione che domina il mare, ha mantenuto i tratti della sua origine medievale con le viuzze irregolari, le piazzette vista mare e le bianche casette a schiera caratterizzate da piccoli ballatoi e unite, in corrispondenza delle stradine, da piccole arcate. Camminando per il centro storico di Vieste, oltre ai siti storici e panoramici, si incontrano numerosi ristorantini tipici e negozietti di artigianato locale.

Ecco cosa vedere nel centro storico di Vieste, la perla del Gargano tutta da esplorare.

vieste

Fonte: IStock

Vieste, il centro storico della perla del Gargano

Il Castello Svevo e la Cattedrale

Uno dei simboli di Vieste è il suo castello, costruito nel 1240 a scopo difensivo e oggi sede di un reparto della Marina Militare. Domina una falesia che sovrasta la spiaggia della Scialara e si trova nel cuore del centro storico cittadino, nel punto più alto. Anche se è visitabile solo in occasione di alcuni eventi, meritano una vista da vicino le sue imponenti mura esterne dalle quali si apre un panorama meraviglioso sul mare e sulle costruzioni abbarbicate sul colle.

Vi si arriva dopo aver superato la porta “Ad Alt” e sorge a poca distanza dalla Cattedrale Santa Maria Assunta, una delle più antiche chiese romaniche della Puglia, che custodisce la statua lignea della Madonna di Santa Maria di Merino, protettrice della città. Accanto alla chiesa più importante di Vieste si erge la cosiddetta Chianca Amara, “pietra del sangue e delle lacrime”, una grande roccia dove, nel 1554, furono decapitati cinquemila viestani, tra bambini, donne e anziani, per opera dei pirati turchi.

Il quartiere ebraico

avvicinandosi a Punta San Francesco, verso il mare, ci si addentra nel quartiere ebraico caratterizzato da numerosi edifici costruiti a strapiombo sul mare, regalando scorci mozzafiato sulla zona più antica di Vieste. Da via Judeca parte un’antica scalinata bianca, “la Ripa“, che scende verso il mare e raggiunge un piccolo porticciolo dove oggi attraccano piccole barchette da pesca, ma che un tempo rappresentava un punto strategico per gli scambi commerciali con la Croazia.

Piazzetta Petrone

A poca distanza dalla scalinata della Ripa, si apre Piazzetta Petrone, a picco sul mare, con una vista panoramica sulla distesa d’acqua cristallina e sulla parte meridionale del centro cittadino. È un punto di ritrovo per molti abitanti del luogo.

Punta San Francesco e Piazza del Seggio

Avviandosi verso la penisola di Vieste che si allunga verso il mare, merita una tappa la Piazza del Seggio, il cuore del centro storico di Vieste. È un altro meraviglioso punto panoramico a strapiombo sul mare. Qui sorge quello che un tempo era il municipio della città (ed oggi un hotel), ovvero Il Seggio (o Sedile) di S. Giorgio, una costruzione bassa e quadrata con due ampie arcate e una torre con orologio che la sormonta.

Continuando a camminare lungo gli stretti vicoletti del centro storico, si raggiunge punta San Francesco, con l’omonimo complesso religioso che domina il mare.

Punta San Francesco con l'omonima chiesa

Fonte: iStock

Punta San Francesco, Vieste

La Foresta Umbra

Una vacanza a Vieste non è completa se non si visita la bellissima Foresta Umbra e i caratteristici trabucchi lungo la costa. La Foresta Umbra, con circa 10.000 ettari, vanta oltre 2.000 specie vegetali, 4.000 ettari di faggeti e querce, 65 specie di orchidee selvatiche e moltissimi esemplari di fauna selvatica. È un vero spettacolo del Sud Italia, inserita nel 2017 nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per le sue splendide faggete, e classificata anche come una delle 10 foreste più belle del mondo nel 2022.

Un vero e proprio “regno della biodiversità” oggetto di continui studi per le curiose dimensioni della sua vegetazione. Le piante della Foresta Umbra, infatti, sono caratterizzate dal fenomeno del macrosomatismo: in questo bosco sono più grandi della norma.

I Trabucchi di Vieste

Un’altra peculiarità della costa garganica di Vieste sono i trabucchi, antiche costruzioni per la pesca costruite con pali conficcati nella roccia, funi e carrucole che calavano la rete (chiamata “trabocchetto”) nella quale cadevano i pesci. Sono 13 i trabucchi rimasti intatti sulla costa del Gargano che va da Peschici a Vieste, tutelati dal Parco Nazionale del Gargano. Sono visitati da numerosi turisti, che possono percepirne la storia marinara tramandata negli anni, mentre in alcuni casi sono stati trasformati in pittoreschi ristoranti con vista mozzafiato sul mare.

A Vieste è possibile ammirare il trabucco di San Francesco, uno dei più antichi e oggi gestito dal WWF, situato sotto all’omonimo convento sulla punta della penisola. Nell’area portuale della cittadina, di fronte al faro sorge anche il bellissimo trabucco del Porto.

Trabucchi pugliesi nel Gargano

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Trabucchi tipici nel Gargano
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Ostuni, la Città Bianca del Salento, tra vicoli stretti e spiagge bianche

Casette candide abbarbicate sulle colline immerse nella campagna salentina, collegate da strette viuzze che portano alle piazzette tipiche dei villaggi pugliesi. È l’immagine di Ostuni, la Città Bianca del Salento. Un candido gioiello della Puglia che costituisce alcuni dei luoghi più suggestivi del penisola salentina, insieme a Santa Maria di Leuca, Otranto e Taranto.

Si trova nella provincia di Brindisi, a più di 200 metri sul livello del mare, sulle ultime propaggini del territorio della Murgia, ed è un museo a cielo aperto tutto da esplorare. Dal centro storico ai suoi musei, fino alle località di Ostuni affacciate sul mare con spiagge incantevoli dall’acqua cristallina, scopriamo tutto quello che c’è da vedere nella Città Bianca della Puglia.

Perché Ostuni è chiamata Città Bianca?

Ostuni, come è facile immaginare, deve il suo nome Città Bianca al colore di gran parte delle abitazioni della città, soprattutto del centro storico. In realtà il motivo per cui è stato scelto il candido colore bianco non è poetico come osservare da lontano questa piccola perla del Salento. Infatti, durante il Medioevo la città di Ostuni è stata più volte colpita dalla peste e ricoprire i muri con la calce bianca permetteva di igienizzare la zona e renderla asettica. Una scelta che seguiva una necessità, ma che si è rivelata negli anni anche un valore aggiunto per la bellezza di un paesaggio dal colore candido, che risplende sotto i caldi raggi del sole.

Ostuni, la Città Bianca della Puglia

Fonte: 123RF

Ostuni, Città Bianca

Cosa vedere a Ostuni

Piazzette collegate da intrecciate viuzze caratteristiche, palazzi e luoghi di culto che raccontano storie millenarie, ma anche tradizioni culturali ed enogastronomiche e bellissime spiagge baciate dal sole del Salento: Ostuni è questo e molto altro. Ecco cosa vedere in un viaggio alla scoperta della Città Bianca della Puglia.

Il centro storico

Il centro storico di Ostuni, definito dai suoi abitanti “La Terra“, un tempo era completamente dipinto con calce bianca, che oggi è rimasta solo in parte. Le case, adornate da fiori e decorazioni dell’artigianato locale, si arrampicano sui fianchi scoscesi di tre colli e il borgo è caratterizzato da un groviglio di stradine tortuose, un susseguirsi di piazzette, vicoli e corti. Il centro storico è il cuore pulsante della cittadina, con tante botteghe artigiane, ristoranti in cui assaporare i piatti tipici della regione, e graziosi negozietti.

Visitare Ostuni significa perdersi tra le viuzze tra scalini e salite, ammirando antichi palazzi e le strutture tipiche delle case, fino a raggiungere la centrale Piazza della Libertà, il fulcro della vita cittadina. Qui si affacciano la Chiesa di San Francesco, oggi sede del Municipio, la Chiesa dello Spirito Santo e il Palazzo San Francesco. Nella piazza spicca la Colonna di Sant’Oronzo, l’obelisco in pietra in stile barocco e alto 21 metri, che localmente viene chiamato “La Guglia”.

Le mura difensive aragonesi

Merita una visita anche la parte inferiore di Ostuni centro, circondata dall’antica cinta muraria in cui si incastonano le uniche due entrate della città rimaste integre: Porta Nova e Porta San Demetrio. Seguendo il percorso delle mura, si percepisce il passato difficile, ma anche artistico, di questo gioiello della Puglia.

Le mura difensive vennero erette nel basso Medioevo dagli Angioini, per proteggere gli abitanti dalle incursioni dei Saraceni. Nel Successivamente, nel Quattrocento, furono gli Aragonesi ad ampliarle e fortificarle per proteggere la città dagli attacchi e dalle incursioni dei Turchi.

La Cattedrale di Ostuni

Merita una visita la quattrocentesca Cattedrale di Ostuni con il suo grande rosone a 24 raggi, che spicca sulla sommità del colle più alto del borgo. Dedicata a Santa Maria dell’Assunzione, venne fatta costruire da Ferdinando d’Aragona e Alfonso II, sovrani del Regno di Napoli. Ciò che più incanta, ammirandone la facciata, è lo splendido rosone che rientra tra i più grandi del mondo.

Cattedrale di Ostuni, nel centro storico

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Cattedrale di Ostuni

La Cattedrale si affaccia sulla piazza Beato Giovanni paolo II insieme al Palazzo Vescovile e al vecchio Seminario, collegati tra loro dal meraviglioso arco Scoppa, ispirato al celebre Ponte dei Sospiri di Venezia: originariamente costruito in legno, nel 1750 il cardinale Stoppa lo fece trasformare in una splendida struttura in pietra, che risalta tra il colore bianco dei palazzi adiacenti.

Arco Scoppa nel centro storico di Ostuni

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Arco Scoppa nel centro storico di Ostuni

I musei di Ostuni

Sono due i musei principali che meritano sicuramente una visita a Ostuni: il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale e il Museo Diocesano.

Lungo via Cattedrale, vicino alla chiesa barocca di Santa Maria Maddalena, si trova il monastero delle Carmelitane. In questa struttura storica sorge il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale che conserva il calco di Delia, una donna in gravidanza vissuta 25.000 anni fa e ritrovata in una grotta vicino a Ostuni nel 1991, oltre a testimonianze di culti e divinità femminili dal Paleolitico all’età cristiana.

All’interno del Palazzo dell’Episcopio è presente il Museo Diocesano, che custodisce un patrimonio artistico, storico e culturale di grande rilevanza. Qui è possibile visitare un’importante collezione archeologica di epoca messapica (risalente ai secoli VII e II a.C.), diversi dipinti risalenti al Cinquecento e all’Ottocento ed elementi di natura sacra, oppure la statua della Madonna “viva” (fine Seicento) e varie pergamene di epoca medievale (1163). L’entrata al museo permette di visitare anche lo splendido Giardino dei Vescovi: da qui il panorama sulla Città Bianca è un vero incanto.

Le spiagge e il centro balneare

Ostuni non è soltanto un luogo ricco di storia e cultura, ma anche la località perfetta per esplorare magnifiche spiagge affacciate sul Mar Adriatico. Lungo i 17 chilometri di costa del territorio di Ostuni, in un meraviglioso gioco di colori, si snodano lunghe spiagge con dune coperte da macchia mediterranea e un alternarsi di calette sabbiose e costa rocciosa. Il litorale oggi rappresenta una delle località di maggiore attrazione turistica balneare della Puglia.

I più avventurieri possono scegliere le spiagge immerse nella natura selvaggia, ma esistono anche zone con lidi attrezzati con servizi per un maggiore comfort, soprattutto se si viaggia con bambini piccoli. Ecco alcune delle spiagge più belle in cui passare piacevoli giornate tra sole e relax, cullati dal dolce suono delle onde del mare:

  • Spiagge della Costa Merlata: a pochi chilometri da Ostuni città si trova questa località che prende il nome dalla linea frastagliata della costa, con il mare che si insinua tra gli anfratti di una costa rocciosa formando singolari e intime calette sabbiose. Lungo questo tratto si trovano le spiagge di Torre Pozzelle, con acqua cristallina, calette di sabbia alternate a scogliere. In questo tratto costiero spicca anche un’antica torre di avvistamento e la spiaggia della Darsena particolarmente adatta ai bambini con il suo basso fondale. Un’altra spiaggia è quella di Lamaforca raggiungibile attraversando una densa macchia mediterranea.
  • Spiagge di Rosa Marina: un susseguirsi di piccole spiagge di sabbia immerse nella macchia mediterranea. Potrete recarvi al Lido Rosa Marina, attrezzato, oppure nelle spiagge libere nelle vicinanze, tra le quali la spiaggia Baia dei Camerini e il Lido Morelli.
  • Spiaggia di Monticelli: località più a nord della costiera di Ostuni, dove è possibile trovare un’atmosfera tranquilla e familiare, per giornate di assoluto relax.

I dintorni di Ostuni: masserie salentine e villaggi

La campagna che circonda la città è punteggiata da  numerose masserie, molte delle quali sono state trasformate in agriturismi, B&B e resort di lusso. Due esempi perfetti sono Santa Caterina, con la sua torre ottagonale, e Cappuccini con i suoi tipici trulli pugliesi. Oltre alle masserie, sorgono tra le campagne salentine anche vari villaggi che conservano ancora il fascino di un passato rurale. A poca distanza da Ostuni, circa 9 chilometri, merita una visita la cittadina di Carovigno: uno scrigno di rara bellezza in cui perdersi tra i vicoli caratteristici del centro storico con il suo imponente castello.

Per gli amanti della natura incontaminata, non può mancare una tappa alla Riserva naturale Torre Guaceto: un’oasi di pace affacciata a una splendida area marina protetta, in cui intraprendere camminate a passo lento a contatto con la flora e la fauna locali.

Cosa mangiare a Ostuni

La Città Bianca pugliese propone una ricchezza di sapori, tipici di una terra che si trova tra il mare e i monti. Tanto pesce fresco, ma anche verdure, formaggi, olio e vino. Da assaggiare assolutamente le alici arracanate, la ‘ncaprata, un piatto povero a base di crema di fave con aggiunta di cicoria e cime di rapa, la frittata alla menta, le brasciole, involtini di fettine di carne con ripieno di prosciutto, prezzemolo e pecorino gratinato. E poi, ovviamente, le orecchiette con le cime di rapa, la teglia di patate riso e cozze e, infine, i taralli conditi con pepe o semi di finocchio.

Come arrivare a Ostuni

La città di Ostuni si trova a circa 80 chilometri dall’aeroporto di Bari e a 15 chilometri da quello di Brindisi. A 2 chilometri dal centro cittadino si trova la stazione dei treni, collegata alla Città Bianca da un comodo servizio di bus di linea che parte proprio davanti alla stazione. La linea diretta dei bus che collega con il centro è quella con direzione Cimitero di Ostuni. Questo è il metodo più economico per raggiungere la cittadina. In alternativa, si può prendere un taxi oppure noleggiare un’auto in aeroporto, nel caso in cui si intenda organizzare un viaggio itinerante tra le bellezze del Salento e della Puglia.

 

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Cannes: cosa vedere nella città del cinema

Cannes non è solo Festival del cinema, anche se il binomio è ormai indissolubile. La magica cittadina della costa francese è amatissima dai turisti di tutto il mondo per il divertimento, il lusso e il fascino senza tempo dei luoghi storici. 

Dallo sfarzo attrattivo della Croisette alla natura autentica del quartiere antico Le Suquet, passando per siti storici, opere d’arte a cielo aperto, spiagge dorate e scorci panoramici di rara bellezza, Cannes offre un ventaglio di esperienze incredibile.

Scopriamo cosa vedere in questa perla della Costa Azzurra e quali sono le tappe da non lasciarsi assolutamente scappare in un viaggio nella terra della celebre Palma d’oro.

La Croisette: la passeggiata più celebre

Un viaggio a Cannes non può che partire da uno dei luoghi simbolo della cittadina francese più glamour: il Boulevard de la Croisette. Un viale che costeggia il lungomare per 2 chilometri, diventato una passerella per star e divi internazionali, soprattutto in quel periodo dell’anno nel quale si riaccendono puntualmente i riflettori sul red carpet del Festival di Cannes.

Passeggiando lungo la Promenade de la Croisette, adornata da magnifiche palme che si innalzano verso il cielo, si possono ammirare i negozi delle firme più prestigiose della moda e del lusso e alcuni dei palazzi più belli di Cannes: qui, tra numerosi resort (come il Carlton o il Martinez), spicca il Palais de Festival, la location che ospita ogni anno, a maggio, il Festival del Cinema.

Le vetrine dell’alta moda francese, affacciate alla celebre passeggiata sul mare, attirano sicuramente l’attenzione di turisti e curiosi, ma chi vuole dedicarsi allo shopping senza dover spendere una fortuna può recarsi in Rue d’Antibes e in Rue Meynadier, dove si trovano tantissimi negozietti delle marche low cost più conosciute.

Degno di nota e che merita una visita lungo la Croisette, è anche Le Malmaison, un edificio signorile del 1863 che oggi contiene numerose opere d’arte contemporanea.

La Croisette al tramonto, la passeggiata più famosa

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La Croisette al tramonto, Cannes

Le Suquet: l’antico quartiere storico

Dall’animo modaiolo, lussuoso ed esclusivo della Croisette, si passa all’ambientazione più tradizionale e autentica dell’antico quartiere medievale Le Suquet, affacciato sul Porto Vecchio. Percorrete le ripide stradine tra edifici storici che s’inerpicano sul Monte Chevalier, dominato dallo splendido castello de la Castre e da una torre antica alta 22 metri: da questa altezza si apre davanti agli occhi una vista panoramica mozzafiato sulla Costa Azzurra, la location perfetta per godersi un emozionante tramonto romantico.

All’interno del castello medievale è ospitato il Museo de la Castre, contenente opere e reperti di diverse epoche storiche, oltra a un’ampia collezione di strumenti musicali. Addentrandovi nelle imponenti mura medievali, potete visitare le celle dei prigionieri e i bastioni dai quali si aprono scorci di rara bellezza.

In questa zona, merita una visita anche la chiesa gotica di Notre Dame de l’Esperance affacciata alla vicina piazza de la Castre.

Le Suquet è anche il quartiere perfetto per trascorrere una piacevole serata tra bistrot tradizionali e locali nei quali gustare la cucina tipica della Provenza. Per raggiungere il quartiere più antico di Cannes, potete scegliere tra una camminata per le stradine in salita oppure un trenino messo a disposizione per i turisti.

Il Porto Vecchio di Cannes

Scendendo nuovamente da Le Suquet si raggiunge il Porto Vecchio di Cannes: in questo luogo pittoresco potrete ammirare numerosi yacht di lusso alternati alle barchette più piccole e tradizionali, soprattutto nel Quai Saint-Pierre, risalente al 1838.

Il Vieux Port è legato a un aneddoto sulla fondazione di Cannes. Si racconta che il famoso Lord Brougham, in viaggio verso l’Italia, si rifugiò in questo porticciolo, poiché bloccato alla frontiera a causa dell’epidemia di colera. Era il 1834 e Cannes all’epoca era un piccolo villaggio di pescatori, ma Lord Brougham vi rimase per tutta la vita, impegnandosi a sviluppare quella che sarebbe diventata una vera e propria cittadina, con palazzi imponenti dallo stile elegante e raffinato.

Nel periodo dell’evento Yachting Festival, con cadenza annuale, tantissimi appassionati si recano al Porto Vecchio per ammirare le imbarcazioni più belle e lussuose, le innovazioni delle aziende operanti nel settore nautico e anche i più grandi velieri d’Europa.

Porto Vecchio di Cannes, la città del Festival del cinema

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Porto Vecchio, Cannes

Marché Forville: il mercato storico

A pochi passi dal Porto Vecchio si raggiunge a piedi il noto Marché Forville, il mercato più antico della città risalente addirittura agli anni ‘30. Tra i profumi inebrianti degli alimenti tipici provenzali, i fiori, gli oggetti artigianali e di antiquariato e il folklore della vita cittadina più autentica, questa struttura permette un’esperienza sensoriale e culturale davvero suggestiva. In questo celebre mercato coperto, chiamato anche il “ventre di Cannes”, si recano anche gli chef stellati per rifornirsi degli ingredienti più genuini e di qualità, tra i quali numerosi prodotti di stagione, pesce fresco, oppure frutta e verdura locali.

I murales dedicati al cinema

Tutti conoscono il celebre Festival del Cinema di Cannes, ma pochi sanno quanta influenza abbia la settima arte su questa cittadina. A Cannes il cinema non si vive soltanto durante l’evento annuale che porta con sé lusso, agi e notorietà, ma si respira tutti i giorni nelle vie del centro storico e tra i palazzi tipici delle cittadine del sud della Francia.

Camminando per le strade cittadine, infatti, puoi imbatterti nei numerosi murales dalle grandi dimensioni estesi sulle facciate degli edifici e delle case. Capolavori artistici che meravigliano chiunque si fermi ad ammirarli, donando scorci suggestivi anche negli angoli meno turistici e lussuosi della cittadina. Questo progetto, voluto dal Comune, punta infatti alla rigenerazione urbana delle zone meno “glamour” di Cannes.

Se siete amanti della street art o siete semplicemente incuriositi dall’originalità dei dipinti murali, potete seguire un itinerario che tocca i principali punti della cittadina in cui trovarli. Così, passeggiando per boulevard d’Alsace si apre alla vista l’enorme opera murale di Marilyn Monroe, mentre percorrendo rue Jean Jaurès, nel popolare quartiere Gambetta, si può ammirare l’omaggio a Jean-Paul Belmondo, oppure gli amati personaggi di Pulp Fiction passando sotto al Pont Alexandre III. La mappa Murs Peints de Cannes è consultabile online sul sito web dell’ufficio turistico di Cannes.

Murales di Marilyn Monroe tra i palazzi di Cannes

Fonte: iStock

Murales di Marilyn Monroe in Boulevard d’Alsace, Cannes

Casinò e vita notturna

Non solo cinema, street art, lusso e cultura. Cannes è anche la capitale europea del gioco d’azzardo. Una tradizione ben radicata che richiama appassionati di tutto il mondo. Sono tre i Casinò presenti: il Casino Barrière le Croisette, il Casino Les Princes e il Casino du 3.14. Anche se non si ha intenzione di giocare, entrare in questi palazzi è un’esperienza da provare (nella maggior parte dei casi l’ingresso è gratuito): scoprirete un’altra personalità di Cannes in un’ambientazione in cui il tempo sembra non scorrere mai.

La città del cinema è, naturalmente, anche la location perfetta per la movida e la vita notturna: oltre ai celebri Casinò, sono tantissimi i locali sul lungomare, che offrono divertimento e relax fino alle prime luci dell’alba.

Le isole di Lérins

Al largo di Cannes, a circa 20 minuti di navigazione dalla sua costa, si possono raggiungere le isole di Lérins. La più grande, l’isola di Sainte-Marguerite, è un’oasi naturale dove le pinete profumate e la fauna locale prevalgono. In questo angolo di paradiso lambito da acque cristalline, potete addentrarvi in un ricco patrimonio storico e culturale, oltre che naturale. In questo lembo di terra della Costa Azzurra, merita una visita il Fort Royal: la fortezza famosa per uno dei suoi leggendari prigionieri, ossia la “Maschera di Ferro”, un personaggio ripreso da Dumas padre nel romanzo “Il visconte di Bragelonne”.

Per raggiungere le isole, sono due le compagnie di navigazione, situate sul Quai Laubeuf, che effettuano la tratta Cannes – Isola Sainte-Marguerite, con una tariffa di andata e ritorno di 18 euro (per adulti).

Le spiagge di Cannes

La natura poliedrica di Cannes si percepisce anche quando si raggiungono le sue splendide spiagge dorate lambite da un mare perfettamente cristallino. La spiaggia principale della Croisette è quasi del tutto riservata ai grandi hotel di lusso che vi si affacciano, mentre gli stabilimenti balneari a pagamento sono abbastanza cari. Esistono però alternative molto valide a due passi dalla Promenade più famosa. Se non volete spendere una fortuna per una giornata di relax in spiaggia, ma con bagni e docce a disposizione, ecco le vicine spiagge libere da raggiungere:

  • Spiaggia di Port Canto, all’estremo orientale del boulevard de la Croisette, dove si trova anche l’omonimo porto
  • Spiaggia Gazagnaire, a poca distanza da Port Canto, orientata verso est
  • Spiaggia La Bocca, nell’omonimo quartiere poco distante dal centro storico di Cannes

Passando dalla spiaggia di Port Canto a quella di Gazagnaire vi consigliamo di attraversare piazza Etang. Qui potrete godervi momenti di tranquillità fuori dalla movida del centro cittadino, osservando la gente del posto cimentarsi nel gioco della Petanque, ovvero il gioco delle bocce tipico della Provenza e tanto amato dai francesi.

Spiagge dorate di Cannes bagnate da acque cristalline

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Spiagge di Cannes

Parchi e giardini

Se volete immergervi ancor più in ambientazioni in cui la natura offre il meglio di sé, allontanandovi dai rumori frenetici della vita cittadina, Cannes può offrire anche questo. A meno di un chilometro dalla Croisette potete raggiungere il Parc de la Croix des Gardes, un’oasi di pace e naturalezza costituita da 20 chilometri di sentieri che toccano vari punti tra i più panoramici e suggestivi, come il belvedere di Maquis, Roquebillière o Croix.

Non lasciatevi sfuggire anche i Giardini di Villa Ephrussi de Rothschild, con suggestivi colonnati, cascate, stagni, aiuole fiorite e alberi rari, oppure il parco-giardino Residences Champfleuri: spettacolari e affascinanti scrigni di bellezza da esplorare.

 

 

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Cannes, città del divertimento e della vita notturna

Cannes è una città bellissima, non solo perché si affaccia sulla Costa Azzurra, non solo per i suoi splendidi palazzi e per la meraviglia della natura, ma anche perché è una meta perfetta per chi cerca una vacanza all’insegna del divertimento e della vita notturna.

È bene sapere che è un luogo perfetto per ogni tipologia di turista: da quello che cerca locali alla moda e tante possibilità di svago, a coloro che optano per una vacanza in famiglia, fino al viaggiatore che sceglie il relax immerso in una location da sogno.

Cannes è la meta per chi vuole soggiornare in un luogo vivo e vivace, dove ogni desiderio può essere esaudito: cibo gustoso, negozi favolosi, locali per tutti i gusti, per una vacanza indimenticabile.

Cannes, il divertimento e la vita notturna assicurati

La Costa Azzurra è una meta fantastica per una vacanza all’insegna della bellezza. Non solo perché la natura qui ha creato luoghi spettacolari, ma anche perché si tratta di una zona molto elegante e piena di vita. In particolare, Cannes dove la raffinatezza e il gusto sono di casa, così come lo sono il divertimento e la vita notturna.

Casinò a Cannes

Se c’è un luogo dove il divertimento è assicurato, quello è Cannes. A partire da quella che è una delle sue attrazioni principali: il Casinò Barrière che si trova lungo la celebre Croisette, il lungomare cittadino che si snoda per ben due chilometri.

Si trova all’interno del celebre Palais des Festivals et des Congrès che ospita il Festival del Cinema, appuntamento che ogni anno richiama tantissime persone, oltre a star internazionali della settima arte e non solo. Qui vengono organizzati moltissimi eventi ed è uno dei cuori pulsanti della città.

Oltre al Casinò Barrière, vi sono altre due strutture in città: il Casinò 3.14, che si trova nel centro di Cannes, e les Princes sulla Croisette. Di fatto Cannes è una vera e propria meta d’eccellenza per chi ama il gioco d’azzardo con tre differenti offerte aperte fino a notte fonda.

Dove andare a Cannes per una serata bella e romantica

Ci sono diverse zone della cittadina ricche di locali alla moda per partire da un aperitivo e concludere con una serata in discoteca, tra bar, ristoranti e luoghi ricchi di musica e divertimento. Tra le aree più vivaci di Cannes, oltre alla già citata e celebre Croisette, vi è anche Le Suquet: si tratta della parte antica della cittadina, dalla quale si può godere di una magnifica vista. Qui si possono scattare foto spettacolari e carpire un po’ l’anima di questo luogo. È un’area ricca di ristoranti, perfetta anche per una serata romantica.

Ai piedi della collina di Le Suquet vi è il porto vecchio: merita un giro non solo per ammirare con i propri occhi imbarcazioni di lusso, ma anche per fermarsi a mangiare qualcosa nei numerosi ristoranti di pesce che si trovano lì.

Cannes per tutti i gusti: dall’aperitivo a notte fonda

Se si cerca una vivace vita notturna Cannes è la meta ideale, grazie ai tantissimi locali che offrono serate per tutti i gusti.

Se si desidera una vista spettacolare, oltre a servizi di classe, si può optare per una delle numerose terrazze panoramiche presenti in città. Ci sono diversi locali che regalano una vista unica e indimenticabile, che spazia su Cannes e il suo mare spettacolare, luoghi da scegliere se si desidera bere un drink o cenare.

La Croisette è un tripudio di locali per ogni tipologia di viaggiatore: ovunque ci si fermi si trova qualcosa da fare o da esplorare. Ma non solo in quei due chilometri di passeggiata, perché anche le strade più centrali della cittadina regalano location da non perdere.

Tanti i locali apprezzati come, ad esempio il ristorante – cabaret Médusa dove non solo godere di una cena favolosa, ma anche di spettacoli indimenticabili che intrattengono gli ospiti. Oppure Le Baoli che è ristorante, un locale lussuoso con vista spettacolare sul mare e un club dove ballare fino a notte fonda. Si trova a Cannes, Port Pierre Canto lungo la Croisette.

Tra i ristoranti da non perdere, poi, vi è il ristorante Palme d’Or che si trova nell’Hotel Martinez lungo la Croisette. Tra i club impossibile non citare Bisous Bisous, dove ascoltare ottima musica in una location che strizza l’occhio agli anni Settanta.

Per giornate di sole e mare, poi, non si possono perdere i numerosi lidi che offrono ai propri ospiti tantissimi servizi, relax e anche divertimento.

Cannes è anche shopping

Quando si parla di Cannes non si può non citare lo shopping: anche quello, del resto, per molti fa parte del divertimento.

In questa splendida cittadina della Costa Azzurra ci sono negozi di ogni genere. Per chi desidera fare una passeggiata tra le vetrine, non può mancare un giro tra Rue Meynadier e Rue d’Antibes: le due strade offrono un colpo d’occhio spettacolare e una grandissima scelta che spazia dall’abbigliamento per non dimenticare il cibo. Cannes, come tutta la Francia, è un luogo dove il gusto più sopraffino può essere coccolato con prodotti e ricette eccezionali.

Per chi desidera vivere un’esperienza ancora più autentica è immancabile un giro al Marché Forville, che si trova in un delizioso quartiere ricco di locali e negozi. Si tratta di un mercato al coperto realizzato negli anni Trenta dove poter acquistare tantissimi prodotti tipici del territorio. Si trova tra la zona più vecchia della cittadina e il porto ed è aperto al pubblico con la sua ampia scelta gastronomica dal martedì alla domenica a partire dalle sette del mattino e sino alle 13.

Il lunedì, poi, è un giorno davvero speciale per questo luogo che si trasforma e diventa un vero e proprio mercato delle pulci dove trovare tantissime tipologie di oggetti usati: aperto dalle 7 alle 17,30.

Tra gli altri mercati da visitare vi è quello di Gambetta che si trova nella piazza che porta il medesimo nome. È aperto tutte le mattine (lunedì escluso) e, oltre a prodotti alimentari e fiori, si trova anche abbigliamento. Infine, La Bocca, dove il sabato e il mercoledì si possono acquistare capi di abbigliamento, mentre gli altri giorni (chiusura il lunedì) si possono acquistare prodotti alimentari.

Vita notturna, divertimento, locali curatissimi, shopping e un’accoglienza da favola: Cannes è la meta perfetta per una vacanza indimenticabile a ogni età.

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Cosa fare a Marina di Chieuti, un tuffo tra Puglia e Molise

Un giorno di migliaia di anni fa, per la precisione verso la fine del Quattrocento, l’eroe nazionale Gjergj Kastrioti Skënderbeu (in italiano Giorgio Castriota Skanderbeg), abile condottiero albanese e re dell’Epiro, sbarcò sulla costa pugliese. La missione era di aiutare gli Aragonesi a combattere gli Angioini per il predominio nell’Italia del Sud. Dopo anni di guerre e battaglie gli Aragonesi prevalsero e buona parte dei soldati albanesi rimase nel territorio dell’attuale Puglia. Chieuti nacque così, insieme ai primi nuclei di cultura arbëreshe su terra italiana.

Oggi, la frazione più importante di questo comune, Marina di Chieuti, rappresenta una piccola, ma suggestiva località balneare ideale per godere i piaceri di una vacanza rilassata tra mare, borghi medievali e antichi boschi. In questa guida scopriremo cosa fare a Marina di Chieuti, le mete più interessanti e le località da non perdere nei dintorni.

Godersi la vita balneare e rilassata di Marina di Chieuti

Vivace, allegra, spensierata: Marina di Chieuti è completamente dedicata alla vita balneare che fiorisce durante la stagione estiva. Situata in provincia di Foggia, a 8 km dal comune vero e proprio di Chieuti, questa località offre tutti i servizi e comfort necessari per soddisfare le esigenze vacanziere a ogni età, dai giovani alle famiglie e agli anziani.

I turisti troveranno un’ampia scelta di residence, campeggi, bar, locali e, come sfondo, il mare. La spiaggia principale di Marina di Chieuti è una lunga striscia di sabbia chiara e fine che si allunga per chilometri fino alla vicina località di Campomarino verso ovest, in Molise, e verso est fino a Lesina Marina.

Chiunque può godere di questa parte di costa pugliese adriatica, sia chi desidera il relax e il comfort offerti dagli stabilimenti balneari che gli amanti delle spiagge libere. Grazie alle sue acque poco profonde, al mare molto calmo e alla presenza di bagnini operativi tutto il giorno, questa spiaggia è adatta anche a famiglie con bambini piccoli.

E se le giornate estive si fanno troppo calde, c’è la Pineta Marinelle a offrire un calmo rifugio all’ombra delle sue pinete secolari. Situata a circa 5 chilometri da Marina di Chieuti, è il luogo perfetto per godersi un picnic al fresco o avventurarsi alla scoperta della Torre Mozza, il basamento di una possente struttura difensiva costiera costruita nel primo Cinquecento dagli Spagnoli.

Il centro storico di Chieuti e i suoi dintorni

Dopo una giornata di sole, mare e relax perché non regalarsi una passeggiata nel centro storico di Chieuti? Situato a pochi chilometri da Marina di Chieuti, è facilmente raggiungibile seguendo la Strada Provinciale 44 in direzione Sud. Qui, tra stradine, stretti vicoli lastricati e case basse dall’aspetto semplice e antico, si trova la suggestiva chiesetta neoclassica di San Giorgio Martire e la bella piazzetta di Largo IV novembre, con lo sguardo rivolto verso l’entroterra pugliese.

Con i suoi 1600 abitanti, Chieuti offre un’atmosfera tranquilla che rimanda a quella vita lenta del Sud fatta di pomeriggi assolati, panchine e bambini nelle piazze. E, così annidata su una piccola collina, che la rialza rispetto alla pianura circostante, regala ai visitatori una splendida vista che si allunga fino alla costa.

Una volta terminata la passeggiata si può andare alla scoperta dei dintorni dove boschi antichi e abbazie aspettano solo di mostrarsi ai viaggiatori curiosi, quelli che vogliono andare oltre le classiche destinazioni di massa. Facendo una piccola deviazione verso est si raggiunge il Bosco della Monacesca, ultimo sopravvissuto della vasta foresta mediterranea che durante il Medioevo copriva buona parte del territorio di Chieuti.

Sempre verso est, a circa 5 chilometri dal centro, l’Abbazia di Sant’Agata svela l’affascinante passato di questi luoghi agli avventurosi che decidono di raggiungerla attraversando le stradine di campagna usate dagli agricoltori. Oggi in uno stato di semi-abbandono, nel Seicento rappresentava un importantissimo centro religioso a capo di buona parte delle terre circostanti, in seguito abbandonata nel corso dell’Ottocento a causa di una serie di problemi strutturali.

Visitare le rovine di questa abbazia in estate, quando solo il frusciare del grano al vento e il cantare dei grilli accompagnano chi si avventura fino a questo luogo, è un’esperienza davvero particolare.

Abbazia di Sant'Agata a Chieuti

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Rovine dell’Abbazia di Sant’Agata a Chieuti

Scoprire i borghi di Serracapriola e San Severo

Gli appassionati di storia e borghi di origine medievale possono arricchire l’itinerario con una visita al vicino centro di Serracapriola, immerso nella campagna della Puglia e legato al nome dell’imperatore Federico II di Svevia. Un luogo che appare sospeso nel tempo, con le sue strette viuzze lastricate. A vegliare sulla vita tranquilla dei suoi cittadini il Castello Maresca, risalente al XIII secolo e recentemente restaurato. Da quassù lo sguardo corre sulla valle e sulle colline circostanti. Da non perdere anche la meravigliosa chiesa di San Mercurio Martire, uno splendido esempio di arte barocca pugliese.

Un altro borgo situato nelle vicinanze è San Severo, dove il centro storico è tutto un susseguirsi di decori barocchi ed eleganti profili rinascimentali. Gli edifici da ammirare sono sicuramente il Teatro Verdi, le chiese di San Nicola e San Severino, il Monastero delle Benedettine e, ovviamente, la Cattedrale dell’Assunta. Gli amanti dei fumetti saranno lieti di sapere che qui è sepolto Andrea Pazienza, che trascorse a San Severo la sua infanzia, mentre i buongustai non possono perdere l’opportunità di provare le specialità tipiche pugliesi in una masseria tradizionale dei dintorni.

D’altronde, stare a tavola è il modo ideale per immergersi nei valori e nell’identità del territorio e noi italiani, questo, lo sappiamo bene.