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Hotel ad Ankara, zone dove prenotare per scoprire la magia della Turchia

Cosmopolita, con un centro storico d’eccezione e un’anima antica e moderna: Ankara è la Capitale della Turchia (dal 1923) ed è ricchissima di tesori da scoprire assolutamente. Spesso quando scegliamo la Turchia come prossima meta delle vacanze, tendiamo a optare per Istanbul. Ma Ankara non è di certo meno splendida: il Castello si trova sulla cima della collina della città, e la vista panoramica è mozzafiato. Visitarla non è difficile, considerando che la città è molto ben servita, tra metro e bus, ed è anche collegata ottimamente. Ma come trovare l’hotel ad Ankara e quali sono le zone migliori dove dormire? I nostri consigli di viaggio.

Centro storico

Zone migliori dove dormire ad Ankara: il centro storico

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Quartieri dove dormire ad Ankara: il centro storico

Sono tantissime le strutture ricettive nel centro storico di Ankara dove prenotare. Questa soluzione è la scelta giusta se preferisci una zona più cosmopolita, ben servita, dove trovi tutto l’occorrente per una vacanza in totale relax, senza considerare l’atmosfera del quartiere, che vale davvero la pena di visitare. Tra l’altro, è situato su una collina rocciosa a circa 150 metri di altitudine. Segna assolutamente una visita alle Terme di Caracalla, nell’antico quartiere di Ulus, o almeno… ai resti dell’impianto termale, che sono databili al III/IV secolo. Per quanto riguarda gli hotel, ne trovi molti moderni, con tutti i comfort e i servizi, oltre che con viste panoramiche sulla città. Il plus? Costano davvero molto poco.

Selanik Caddesi

Tra le soluzioni più “in” dove dormire ad Ankara per approfondire la vita notturna non possiamo che suggerirti l’isola pedonale Selanik Caddesi. Non solo puoi trovare un’ampia gamma di alberghi e strutture, ma nei dintorni non mancano in alcun modo locali e discoteche dove prolungare la serata fino a notte fonda, ammirando le luci della città e apprezzando l’ospitalità turca. I costi oscillano in base all’hotel, ma ci sono anche molte suite disponibili a un prezzo accessibile. Quando prenotare qui? Se preferisci decisamente la movida in viaggio!

Çankaya

Hotel ad Ankara, la zona di Çankaya

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Veduta panoramica su Çankaya, tra le migliori zone dove prenotare

Una delle zone preferite dai turisti dove prenotare ad Ankara per la notte è Çankaya. Scelta che non sorprende, per vari motivi: prima di tutto, qui si trovano alcuni degli edifici più antichi e importanti del Paese. La zona, però, è anche apprezzata per la vita notturna, proprio come Selanik Caddesi. Generalmente, è il quartiere perfetto per chi viaggia per affari in Turchia, ma non solo, considerando che comunque la zona è ben servita, sebbene sia un po’ lontana dalla Città Vecchia. Anche in questo caso i prezzi variano in base alle strutture, ma molti hotel si trovano vicino alla metro, quindi posizioni strategiche per visitare la Capitale della Turchia. In questa parte della città, non perdere in ogni caso il Mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk, il Monumento Ittita del Corso del Sole e la Moschea Kocatepe.

Kavaklidere

Altra zona dove dormire ad Ankara è quella di Kavaklidere, che si trova esattamente più a nord della città. Perché soggiornare qui? In tal caso per entrare a contatto con la cultura del posto, essendo un punto prevalentemente residenziale. Tra l’altro, è uno dei quartieri più rinomati della Capitale turca, ed è vicino al centro della città. Perfetto per te se non vedi l’ora di fare shopping in vacanza e se vuoi scoprire i gusti e i sapori più autentici. Per quanto riguarda le strutture, i costi rimangono abbordabili e gli hotel moderni: non manca una soluzione vasta di camere o appartamenti.

Kizilay

A sud di Ulus, Kizilay è il quartiere degli affari della Capitale della Turchia. Di conseguenza, qui puoi trovare diverse opzioni per l’alloggio, i cui costi si abbassano rispetto agli altri quartieri. La zona è particolarmente rinomata per la presenza capillare dei centri commerciali, e infatti è definita dai turisti come “il cuore commerciale della città”. Di giorno, la vita cittadina è piuttosto frenetica, ma vale la pena di vedere questa zona di notte, quando le luci sfavillanti della città (e i suoi colori) danno il meglio.

Söğütözü

Hotel ad Ankara: sogotozu

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Il distretto di Söğütözü, dove prenotare ad Ankara

Anche il distretto di Söğütözü non è da meno, anzi: è un altro dei punti nevralgici della città, per il commercio, per gli affari e per lo shopping. Non è molto distante dal centro storico, ma c’è di più: la zona è servita dalla metropolitana, e la maggior parte degli alberghi sono concentrati proprio nei dintorni. Non mancano ottimi ristoranti con cui allietare il soggiorno nella Capitale turca e provare le specialità.

Consigli per scegliere l’hotel ad Ankara

Andare in Turchia è sempre un’ottima idea: le spiagge sono mozzafiato, Istanbul è una delle città più amate al mondo, e la Capitale Ankara non è da meno. La scelta dell’albergo dove soggiornare ad Ankara può non essere facile, soprattutto se non conosci bene la zona. Ti abbiamo mostrato alcuni dei quartieri migliori dove soggiornare, elencando i pregi, utili per avere una dritta su cosa fare in loco: shopping, movida, attrazioni. Spesso, a guidare la prenotazione è proprio questo: cosa hai intenzione di visitare nella Capitale turca? Considera che grazie alla metropolitana puoi spostarti facilmente, ma non mancano taxi e bus.

Può essere utile chiederti: cosa è importante per te? Su cosa proprio non puoi glissare? Magari un hotel moderno, con servizi precisi, o ancora centro benessere incluso, oppure la vicinanza alla metro o alle attrazioni più interessanti di Ankara. C’è da dire che, come qualsiasi altra Capitale, Ankara non offre unicamente hotel e alberghi, ma anche B&B o appartamenti.

Al di là di questo, in ogni caso, visitare Ankara rimane un’emozione: è la Capitale della Turchia da poco più di 100 anni, oltre a esserne ormai il cuore economico-finanziario. Composta da 16 centri urbani, il clima è estremamente caldo in estate, mentre le temperature medie in inverno sono basse, spesso sotto lo zero. Il mezzo di trasporto più usato è di certo la metro, come anticipato, che collega benissimo la città. Diversi i musei che, a parere nostro, non puoi proprio perderti, come il Museo delle Civiltà Anatoliche, o ancora un luogo “must” della Capitale come il Mausoleo di Anıtkabir, che si trova nel quartiere di Anittep e rientra tra le tappe immancabili.

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Cosa vedere a Frèjus, la Pompei di Francia

Situata sulla costa meridionale della Francia, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Fréjus è una città che incanta con la sua storia e bellezza naturale. Fondata dai Romani nel 49 a.C., Fréjus è spesso chiamata la “Pompei di Francia” per la sua straordinaria eredità archeologica. Le antiche rovine, le strade medievali e le spiagge dorate rendono questa destinazione perfetta per chi desidera combinare cultura, storia e relax. Con un clima mite tutto l’anno e una posizione privilegiata vicino al Mar Mediterraneo, Fréjus è una meta imperdibile per gli amanti dell’arte, dell’archeologia (e del mare).

Cosa vedere a Fréjus

Sono tantissimi i punti di interesse a Fréjus, per una visita di non solo mare. L’Ufficio del turismo organizza praticamente tutto l’anno tour guidati alle rovine e non solo.

L’Anfiteatro Romano

Uno dei siti più emblematici di Fréjus è il suo Anfiteatro Romano, risalente al I secolo d.C. Progettato per ospitare combattimenti tra gladiatori e tra uomini e animali, l’anfiteatro è stato costruito vicino alla porta di accesso della città. Questo maestoso anfiteatro poteva ospitare fino a 10.000 spettatori ed è ancora utilizzato oggi per eventi culturali e concerti. Passeggiare tra le sue antiche mura offre un viaggio nel tempo, immaginando le grandi celebrazioni dell’epoca romana. Nei secoli la struttura è stata notevolmente rimaneggiata, e l’attuale versione è il frutto di un restauro effettuato intorno al 2010. Per visitare l’anfiteatro è bene verificare gli orari di apertura, che cambiano a seconda della stagione.

La Cattedrale di Fréjus

La Cattedrale di Saint-Léonce è un altro gioiello storico. Costruita tra il V e il XII secolo, la cattedrale combina elementi di architettura romana e gotica. È divisa in due navate che un tempo erano due diverse strutture: una dedicata a Notre Dame, su resti dell’antica chiesa paleocristiana, e l’altra a Santo Stefano, risalente all’XI-XII secolo. Meritano uno sguardo più approfondito l’abside con i sepolcri dei vescovi, le antiche statue, le pale d’altare e il magnifico crocifisso in legno del XVI secolo. Il chiostro a due piani del XII secolo è un gioiello architettonico, dichiarato monumento storico di Francia, con le coperture delle gallerie tutte in legno e arcate dipinte decorate con figure di santi, personaggi storici e animali veri e fantastici. Accanto, si trova l’antico battistero paleocristiano del V secolo, forse il più antico di Francia, e il campanile del XIII secolo.

Il Museo Archeologico

Il Museo Archeologico di Fréjus offre una panoramica completa sulla storia della città, dai tempi preistorici fino all’epoca romana. Tra i reperti esposti, spiccano mosaici, sculture e oggetti di uso quotidiano che testimoniano la vita nell’antica Forum Julii, come era conosciuta Fréjus in epoca romana.

43 km di Acquedotto Romano

Un altro esempio dell’ingegneria romana è l’Acquedotto di Fréjus, che un tempo forniva acqua alla città. I resti di questo impressionante sistema idrico si estendono per oltre 40 chilometri, fino al villaggio di Mons a 520 metri di altezza sul livello del mare, e possono essere ammirati in vari punti intorno alla città. Victor Hugo commentava: “L’acquedotto nuovo e completo di 2000 anni fa era sicuramente bello, ma non certamente più bello di queste gigantesche macerie crollate su tutta la piana, che corrono, cadono, si rialzano. L’edera e i rovi si arrampicano su tutte queste meraviglie di Roma e del tempo”.

Il vivace Porto di Fréjus

Il moderno porto turistico di Fréjus è un luogo vivace, ideale per una passeggiata rilassante. Con una vasta scelta di ristoranti, bar e boutique, il porto è il posto giusto per gustare una cena con vista sul mare o per fare shopping tra le caratteristiche botteghe provenzali.

Vita da spiaggia a Fréjus

Poi c’è il mare, bellissimo nelle sue sfumature mediterranee e con splendide spiagge, che rendono Fréjus una meta estiva apprezzatissima. La Plage de Fréjus, la Plage de Saint-Aygulf e St. Raphael offrono sabbia fine e acque cristalline, per nuotare, prendere il sole e praticare sport acquatici. La spiaggia di Port Fréjus, situata ad occidente rispetto al porticciolo turistico, è particolarmente comoda, ombrosa e adatta alle famiglie con bambini. Lungo tutto il lungomare si trovano numerosi ristoranti e boutique.

Informazioni pratiche

Quando andare

Fréjus può essere visitata tutto l’anno. L’estate è ideale per chi vuole abbinare una destinazione di mare e cultura, ma può essere molto affollata, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. L’inverno è mite e tranquillo, perfetto per una visita più rilassata e per godere dei benefici del mare furi stagione. Fréjus ospita numerosi eventi e festival durante l’anno, ma per chi ci arriva in estate, da non perdere la festa coi fuochi d’artificio del 14 agosto.

Cosa mangiare

La cucina di Fréjus è un delizioso mix di sapori mediterranei e provenzali. Tra i piatti tipici, si possono gustare la bouillabaisse, una zuppa di pesce, e la ratatouille, uno stufato di verdure. Non può mancare un assaggio della pissaladière, una sorta di focaccia con cipolle, acciughe e olive. I frutti di mare freschi sono da non perdere, così come i dolci a base di mandorle e miele. Per accompagnare il tutto, è d’obbligo un bicchiere di rosé della Provenza, rinomato per la sua freschezza e leggerezza. Un consiglio? Cercate e monitorate i giorni e gli orari dei mercati rionali per immergervi nei prodotti freschi e stagionali di Provenza.

Come arrivare

Fréjus è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In auto, si trova lungo l’autostrada A8, che collega Marsiglia a Nizza. La stazione ferroviaria di Fréjus offre collegamenti in treno diretti con Marsiglia, Nizza e altre città della regione. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Nizza-Costa Azzurra e Marsiglia-Provenza, entrambi a circa un’ora di distanza in auto.

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Clima e temperatura a La Valletta: il periodo migliore per visitare la capitale di Malta

Malta è ormai da anni una delle capitali del turismo europeo. Scelta per la bellezza dei suoi paesaggi e del mare, ma anche per la sua capitale La Valletta, patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1980 oltre che capitale della cultura nel 2018. Meta preferita dai turisti di tutto il mondo che ogni anno affollano le sue strade, La Valletta offre molte attrazioni in ogni stagione, anche se quella estiva è senza dubbio la migliore, soprattutto per chi ama il mare e tutte le attività che lo riguardano.

Del resto, trattandosi di un’isola circondata da un mare da sogno, che la sua prerogativa sia il turismo balneare non è poi così strano. Tra le altre caratteristiche c’è sicuramente il fatto di vantare circa 320 monumenti che, data la sua dimensione ridotta, non è un elemento così scontato! Scopriamo insieme il clima e le temperature de La Valletta e tutto quello che si può fare in città in base alle stagioni, perché ognuna ha proprie prerogative.

Clima e temperatura a La Valletta

La Valletta, così come tutta l’isola di Malta, è caratterizzata da un clima mediterraneo, ciò significa che gli inverni sono miti e piovosi e le estati calde e spesso ventose. Per quanto riguarda la primavera, invece, solitamente è caratterizzata da giornate di sole e temperature miti, un po’ come accade in autunno. Le due stagioni possono, infatti, essere considerate molto simili tra loro.

Il clima inizia a peggiorare, diventando più freddo, intorno alla fine di settembre, quando a Malta cadono le prime perturbazioni che, in ogni caso, non sono mai troppo insistenti e aggressive. Motivo per cui non è per niente spiacevole restare a La Valletta in quel periodo, sicuramente più fresco, meno affollato e meno costoso rispetto a una vacanza estiva. Ecco perché molti turisti ogni anno decidono di visitarla proprio nel periodo invernale.

Primavera e autunno

Stagioni che nascondono sempre grandi sorprese, la primavera e l’autunno a La Valletta sono molto piacevoli e unite da temperature molto simili. Tra le numerose cose da fare anche nei dintorni ci sono sicuramente le escursioni, le visite guidate e le passeggiate tra le vecchie mura della città.

Meteo La Valletta in estate

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Quando visitare La Valletta secondo le medie delle temperature

Visite da non perdere sono quella della Concattedrale di San Giovanni, capolavoro dell’arte barocca europea (ma attenzione a visitarla in un orario che non sia quello di punta!), il Palazzo del Gran Maestro che oggi ospita l’ufficio del Presidente di Malta e gli Upper Barrakka Gardens, giardino dal quale ogni giorno, alle 12.00 e alle 16.00 vengono sparati a salve dei colpi di cannone. Perché? Per ricordare il passato della città maltese.

Estate

Il mare è senza dubbio la prima attrazione di Malta. Nel periodo estivo è possibile vivere appieno le spiagge e i vari lidi de La Valletta che offrono interessanti proposte sia per i grandi che per i più piccoli. In particolare sarà piacevole fare un tuffo nella baia di Sant’Elmo, nella parte meridionale della città, dove si trova il relitto di un cacciatorpediniere britannico della seconda guerra mondiale. Qui è possibile non soltanto farsi un bagno nelle acque maltesi, ma anche dedicarsi alle immersioni per chi ne è appassionato.

Inverno

L’inverno non è aggressivo in questi luoghi, questo è ormai conclamato. Grazie alle sue temperature prevalentemente miti è possibile passeggiare per le strade e, perché no, concedersi un po’ di shopping in quelle che sono le sue strade più frequentate: Republic Street e Merchant Street.

Sarà poi davvero suggestivo osservare i tipici balconi colorati della città (i cosiddetti gallarija, cioè galleria). Usati per la prima volta nel palazzo del Gran Maestro, successivamente sono stati costruiti in quasi tutte le case tanto da diventarne uno dei segni distintivi. Difficile resistere al loro fascino che riporta alla mente il passato dell’isola.

Nel periodo invernale c’è anche un’altra attrazione da non perdere ed è quella dei mercatini di Natale. Sì, proprio così, anche a La Valletta nell’arco di tempo che va da fine novembre a inizio gennaio, sul lungomare viene allestito un mercatino aperto tutti i giorni dove svetta anche un abete in piena atmosfera natalizia.

Le temperature di Malta

Essendo contraddistinta da un clima tipicamente mediterraneo, La Valletta vanta piacevoli temperature alquanto miti e per niente rigide. Nei mesi primaverili si aggirano intorno ai 18 gradi, per aumentare durante l’estate con picchi che possono toccare anche i 35 gradi e diminuire in autunno, quando si attestano sui 22°C. L’inverno, come è normale che sia, è la stagione più fredda anche se c’è da dire che le temperature non vanno mai sotto i 10 gradi (e non superano i 15°C).

Insomma, un clima che si può considerare molto gradevole in ogni stagione che, in ogni momento, accoglie i viaggiatori desiderosi di scoprire e ammirare i suoi angoli più nascosti e per questo suggestivi.

Quali sono le temperature a La Valletta

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Temperature medie La Valletta: piacevoli non solo in estate

Consigli utili per un viaggio a La Valletta

Gli appassionati di viaggi sono sempre alla ricerca di consigli utili legati alle località che desiderano visitare. Anche per una vacanza a La Valletta ci sono delle regole da seguire per un’esperienza davvero perfetta.

Un consiglio che vale per tutto l’anno è quello di indossare scarpe comode perché le camminate sono l’attività più frequente e, in particolare perché la capitale di Malta si trova in collina!

Se il viaggio è organizzato in estate è consigliato mettere in valigia abiti leggeri, creme solari, occhiali da sole e un cappello per evitare possibili insolazioni.

E in inverno? Basterà organizzarsi e portare un ombrello o una mantella antipioggia e una giacca a vento o cappotto che possa ripararci dal freddo improvviso. Insomma, niente di diverso rispetto a un viaggio in un’altra delle mete mediterranee.

Che dire quindi, se non che il clima è uno dei punti di forza della capitale di Malta. Grazie alle temperature miti e al sole quasi sempre alto, infatti, La Valletta si presenta come una delle destinazioni ideali e preferite per una vacanza in qualsiasi periodo dell’anno, senza preoccuparsi di dover incorrere in brutte sorprese del meteo. Se in estate incanta con spiagge da sogno, in primavera, autunno e persino in inverno ha tanto da offrire.

 

 

 

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Cosa vedere a Bolzano, a spasso nel centro storico

Situata nel cuore delle Alpi italiane, Bolzano è una città affascinante che fonde culture e tradizioni italiane e tedesche. Capitale della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, questa città è una meta ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera ricca di storia, arte e natura.

Benvenut* a Bolzano!

Chiamata anche Bozen, essendo la regione autonoma a statuto speciale una regione bilingue, Bolzano è delimitata da diverse catene montuose e monti minori. In direzione est si allunga la val d’Isarco, dove si possono ammirare le Dolomiti in tutta la loro bellezza, con il Rosengarten e il Catinaccio, alto più di 3000 metri, che svetta orgoglioso con le caratteristiche Torri del Vajolet. Proprio per questo, la città è apprezzatissima durante la stagione invernale, per i suoi mercatini di Natale e per i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. Ma il suo centro storico offre anche un viaggio indietro nel tempo, tra architetture medievali, eleganti portici e piazze vivaci.

Cosa vedere nel centro storico

Il centro storico di Bolzano si trova a nord-est della città, proprio all’incrocio del torrente Talvera con il fiume Isarco. È un labirinto di strade acciottolate e vicoli pittoreschi, ricchi di fascino e storia.

Piazza Walther

Il cuore pulsante di Bolzano è Piazza Walther, dedicata al poeta Walther von der Vogelweide. Questa piazza centrale è circondata da caffè, ristoranti e boutique. È il luogo ideale per iniziare la visita e per osservare il movimento quotidiano della città. Durante il periodo natalizio fino all’Epifania, ospita il famoso mercatino di Natale, uno dei più suggestivi d’Italia, con le sue mille luci e le bancarelle tradizionali.

Duomo di Bolzano

A pochi passi da Piazza Walther si trova il maestoso Duomo di Bolzano, dedicato a Santa Maria Assunta. Chiamato in tedesco Dom Maria Himmelfahrt, il duomo risale al XV secolo, ma gli importanti lavori di restauro che lo hanno rimesso a nuovo dopo le due guerre hanno portato alla luce pavimentazioni e lapidi molto più antiche. La cattedrale, con la sua facciata ornata, il campanile a punta e il bellissimo tetto di tegole colorate, è un esempio straordinario di architettura sacra che unisce lo stile romanico a quello gotico. All’interno, si possono ammirare affreschi medievali e un bellissimo altare maggiore.

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige

Un’altra tappa imperdibile è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, famoso per ospitare Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio. Questa mummia risalente a oltre 5.000 anni fa è stata ritrovata sulle Alpi e rappresenta uno dei reperti archeologici più importanti al mondo. Il museo offre un’esperienza affascinante e educativa, con esposizioni interattive e reperti storici.

I Portici

I Portici (Laubengasse) sono la via dello shopping più famosa di Bolzano. Questa strada coperta, che risale al Medioevo, è lunga circa 300 metri e fiancheggiata da negozi, boutique e caffè. Passeggiando sotto i portici, si possono ammirare le antiche facciate degli edifici e respirare l’atmosfera storica della città. Al numero civico 30 di via dei Portici si trova l’Antico Municipio di Bolzano, ben riconoscibile dallo stemma della città posto sull’arcata gotica (oggi ospita l’Archivio storico). Nel barocco Palazzo Mercantile ha sede oggi l’omonimo museo che offre una panoramica sulla storia economica di Bolzano.

Via Argentieri

Una delle strade più caratteristiche e frequentate del centro storico di Bolzano è via Argentieri. Il nome della via deriva da Silberhaus, la casa d’argento, un edificio costruito all’angolo con Piazza del Grano, l’antico cuore medievale della cittadina. Gli edifici storici perfettamente conservati sono molti; tra questi famosa è la Residenza Troilo che risale al tardo medioevo e si caratterizza per la torre angolare in facciata. Attraverso un sottopassaggio è possibile raggiungere via dei Portici. La Casa della Pesa risale al XIII secolo, ma è stata ristrutturata nei secoli successivi. Fino al XVIII secolo fu la sede della pesa pubblica e oggi è uno dei punti turistici del centro storico.

Piazza delle Erbe e il mercato di Bolzano

Un altro luogo suggestivo è Piazza delle Erbe, dove dal XIII secolo ogni giorno (solo feriali) si tiene un colorato mercato di frutta, verdura, fiori e prodotti locali. Questa piazza vivace è il posto ideale per scoprire i sapori e i profumi del Sud Tirolo e per acquistare qualche prodotto tipico. Nella piazza si trova una delle 100 statue più belle d’Italia, la Fontana di Nettuno, opera di Joachim Reis. Eretta verso la fine del XVIII secolo, sostituì il luogo della berlina dove i condannati erano esposti alla gogna pubblica.

Poco fuori dal centro, Castel Mareccio

A breve distanza dal centro, si trova Castel Mareccio, un castello medievale del XII secolo ben conservato e circondato da vigneti. Oggi il castello ospita mostre ed eventi culturali e in primavera è la sede della Mostra Vini di Bolzano. È un luogo perfetto per una passeggiata rilassante e per godere di una vista panoramica sulla città e sul Catinaccio.

Informazioni pratiche

Quando andare

Bolzano è una destinazione che può essere visitata tutto l’anno, dipende da cosa si cerca. I periodi migliori per una visita alla città e qualche escursione in montagna fuori porta sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite. L’estate offre numerosi eventi all’aperto e festival in una zona ben servita e apprezzatissima dalle famiglie con bambini. Inutile dire che l’inverno è il momento migliore per chi ama i mercatini di Natale e le atmosfere festose o per chi da Bolzano si sposta sulle montagne per sciare.

Piatti tipici di Bolzano

La cucina di Bolzano riflette il perfetto connubio tra tradizioni italiane e tedesche, offrendo una varietà di piatti ricchi di sapore. Tra le specialità locali, spiccano i canederli (Knödel), gnocchi di pane arricchiti con speck, formaggio o spinaci, spesso serviti in brodo o con burro fuso. Tra i primi piatti, i ravioli di ricotta e spinaci (Schlutzkrapfen) sono un must, mentre per i secondi, il gulash e il rosticciato di manzo rappresentano la tradizione più rustica e sostanziosa. Non può mancare un assaggio di speck, da gustare con pane di segale e formaggi locali, e di strudel di mele, il dolce simbolo della regione, spesso accompagnato da panna montata o gelato alla vaniglia. Infine, per completare l’esperienza culinaria, è consigliabile degustare un bicchiere di Lagrein o Gewürztraminer, vini tipici dell’Alto Adige, rinomati per la loro qualità e carattere distintivo.

Come arrivare

Bolzano è ben collegata e facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In auto, è situata lungo l’autostrada A22, che collega il Brennero con Modena. La stazione ferroviaria di Bolzano offre collegamenti diretti con numerose città italiane e tedesche, rendendo il viaggio in treno un’opzione comoda e panoramica. Inoltre, l’aeroporto di Bolzano offre voli stagionali e charter; in alternativa, a circa un’ora e mezza di distanza, si trovano gli aeroporti più grandi di Verona e Innsbruck.

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Tallinn: clima e temperatura. Qual è il periodo migliore per visitare la città?

Perla del Baltico, Regina del Baltico… la conosciamo con molti soprannomi, e li merita tutti: Tallinn è una di quelle mete d’eccezione da visitare almeno una volta nella vita, la cui storia millenaria affascina i turisti. La Capitale dell’Estonia riserva molte sorprese, e in ogni stagione: prima di prenotare un viaggio, però, è indispensabile conoscere il clima, le stagioni e le temperature medie del periodo, così da preparare la valigia con tutto l’occorrente e capire qual è il periodo migliore per visitare Tallinn.

Clima a Tallinn secondo le stagioni

Come visitare Tallinn a Natale

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Visitare Tallinn a Natale, lo splendore della piazza tra mercatini e luci

Qual è il clima di Tallinn secondo le stagioni? In inverno fa molto freddo, e in estate il caldo talvolta non è sopportabile: più in generale, il clima in Estonia è di tipo sub-continentale temperato freddo. L’inverno è una stagione piuttosto lunga, nel complesso, considerando che il primo segno di disgelo arriva verso marzo e, in alcuni casi, persino aprile. Già il mese di settembre si può definire tipicamente autunnale, con l’aria che si fa più pungente, soprattutto al calare della sera. Ma questo è un periodo decisamente intenso per visitare la Capitale dell’Estonia: dopodiché, nel mese di ottobre, le temperature calano anche in modo drastico, e le giornate iniziano ad accorciarsi. Vediamo il clima di Tallinn nel dettaglio in base alle stagioni.

Autunno

Tallinn è la Regina del Baltico, e in autunno è un’autentica meraviglia. La Capitale dell’Estonia e i suoi dintorni ti portano alla scoperta di paesaggi meravigliosi: qui l’anima è suddivisa a metà tra antica e moderna. Generalmente, le condizioni meteo in autunno a Tallinn presentano una massima tra 16°C (quest’ultima è molto rara e raramente salgono sopra), e scendono fino a 1°C nei periodi particolarmente freddi. Il clima risulta più fresco, le giornate più corte, ma non per questo non ti puoi godere gli esterni. L’aria è fresca e frizzante, e una visita a Kadriorg Park e Kalamaja Park è d’obbligo, in quanto sono due dei parchi più colorati della città.

Inverno

Le condizioni meteo a Tallinn in inverno, come è ovvio, non sono sempre favorevoli: le massime arrivano fino a 2°C, ma non di più e la media è di 0°C. Possono anche verificarsi cali di temperatura piuttosto drastici fino a -5°C, e tendenzialmente il periodo più freddo è febbraio (dove il termometro segna fino a -7°C di notte). Non mancano pioggia e neve. Per quanto questo possa sembrare il “periodo peggiore” per visitare Tallinn, in realtà la città è immersa nel clima festivo, tra addobbi e fiere natalizie (conosciute con il nome di Jouluturg), come nella piazza principale. Da fine novembre a metà dicembre circa si tiene il Joulujazz festival.

Primavera

Dopo un inverno rigido, la città si risveglia tradizionalmente con la primavera: dalle giornate freddissime, passiamo a una temperatura di certo più gradevole, che nelle giornate fortunate può toccare fino a 19°C. Tra marzo e aprile, possono verificarsi, però, giornate più “frizzantine”: dopodiché, le temperature si stabilizzano, regalandoti l’occasione di scoprire la bellezza di Tallinn in primavera, quando la città si risveglia dal torpore invernale.

Estate

Con l’avvicinarsi dell’estate, le temperature sono certamente più gentili. La premessa è doverosa: sebbene il caldo non sia paragonabile al nostro clima italiano, è vero che il picco qui può arrivare a 32°C, quindi non un’estate “estrema”. In generale, però, il clima è molto mite, con temperature medie di 20°C; tuttavia, non mancano le precipitazioni. Questo rimane un periodo d’oro per prenotare una vacanza in Estonia, considerando anche l’opportunità unica di poter far un “tuffo” nel Mar Baltico.

Le temperature di Tallinn

Visitare Tallinn in primavera

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Una giornata assolata primaverile a Tallinn

Pioggia e neve non mancano di certo a Tallinn, come abbiamo visto: già verso la fine di ottobre e i primi giorni di novembre comincia a cadere la prima neve. Quest’ultima è un must nel mese di dicembre, quando a Natale, tra mercatini e addobbi, la città si veste a festa, facendo sognare a occhi aperti i turisti, che rimangono ammaliati dalla magia delle luci e degli odori tipicamente natalizi dei dolci.

Di seguito una panoramica delle temperature medie di Tallinn in base al mese:

  • Gennaio: -5,2°C
  • Febbraio: -5,7°C
  • Aprile: 2,9°C
  • Luglio: 16,5°C
  • Ottobre: 5,9°C

Per quanto riguarda l’escursione termica giornaliera, dipende ovviamente in base al mese: può essere di 4°C a novembre e di circa 5°C a dicembre. Invece, arriva fino a 9°C a maggio e giugno. Da cosa dipendono le medie invernali? Dalla depressione d’Islanda, così come dalle correnti umide e miti.

Come visitare Tallinn: il periodo migliore secondo noi

Periodo migliore per visitare Tallinn

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La magia della Città Vecchia di Tallinn in primavera ed estate

Il “bel tempo” a Tallinn, come abbiamo visto, è maggiormente comune nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre: questo è il periodo d’oro per visitare la città senza particolari difficoltà a causa del freddo. Sebbene gennaio e febbraio siano i mesi tradizionalmente più freddi, vale la pena comunque di organizzare un viaggio a Tallinn a dicembre, per ammirare la sua magia durante le festività. Il periodo della primavera-estate rimane particolarmente amato per un motivo: sono tantissimi gli eventi organizzati a Tallinn, come festival, tra cui l’Estonia’s Song and Dance Festival e il Jazzkaar. Invece, tra la fine di maggio e gli inizi di giugno è possibile ammirare musicisti, artisti di strada e giocolieri in occasione degli Old Town Days.

Consigli per organizzare la valigia

In inverno a Tallinn è doveroso portare con sé piumini, giacche molto pesanti e maglioni di lana; anche in autunno, in ogni caso, è sempre bene prediligere un tipo di abbigliamento coperto, o comunque prevedere di avere a portata di “valigia” impermeabile e ombrello. Lo stesso vale per la primavera, stagione in cui il clima è ancora instabile e le giornate fredde si alternano con quelle più miti, ma mai calde. In estate, invece, sì a un tipo di abbigliamento molto più leggero, come magliette, shorts, bermuda e gonne, ma c’è sempre un “accessorio” da non dimenticare a casa (o da comprare in loco). Quale? L’ombrello, visto che i mesi più piovosi sono proprio quelli di giugno, luglio e agosto.

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Cosa vedere a Montecarlo, località glamour con panorami mozzafiato (e non solo)

C’è una zona del Principato di Monaco che in molti sognano di poter visitare, che trasuda lusso e opulenza: siamo a Montecarlo (o Monte Carlo), quartiere in cui l’offerta turistica è da sempre concentrata sui musei, sulla vita mondana, sui locali notturni o sul casinò. Ma non è solamente il luxury a delineare i contorni di questa zona: come non citare la Formula Uno? Se stai progettando una vacanza a Monaco, ti aiutiamo a strutturare l’itinerario di visita a Montecarlo: cosa vedere e cosa fare.

Casinò di Montecarlo

Montecarlo, il casinò più famoso al mondo

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Vista sul casinò di Montecarlo

Strutturare l’itinerario di visita a Monte Carlo significa inevitabilmente osservare il Casinò, vero centro nevralgico della zona. Il Casinò di Montecarlo è un edificio architettonico che trasmette sin da subito un senso di lusso senza eguali. Insieme al Grand Théâtre e alla sede de Les Ballets, compone tra gli edifici da visitare assolutamente qui in vacanza. Costruito dall’architetto di un’altra attrazione di incredibile bellezza, ovvero il Teatro dell’Opera di Parigi – Charles Garnier – hai due possibilità: visitare gli esterni o l’interno, dove il protagonista è il gioco d’azzardo, ma non solo. Puoi semplicemente fare un tour degli interni, con audioguida (anche con bambini al seguito). C’è un rigoroso dress code per entrare al Casinò di Montecarlo: lascia in hotel bermuda, t-shirt, infradito o costume! Non perdere l’occasione di strofinare il ginocchio del cavallo della statua di Luigi XIV: dovrebbe portare fortuna…

Grand Théâtre di Montecarlo

L’architetto di questo magnifico edificio è sempre Charles Garnier: inconfondibile lo stile architettonico della Belle Époque. La sua storia è strettamente connessa al Casinò di Montecarlo: all’epoca, c’era il bisogno di offrire agli abitanti del Principato e ai turisti un’occasione per svagarsi. I costi di realizzazione furono immensi e, sebbene durante i primi anni non rappresentò uno degli edifici di punta di Montecarlo, con la direzione di Raoul Gunsbourg, iniziata nel 1892 e terminata nel 1951, divenne un faro per il quartiere. Hai l’opportunità di vedere alcuni degli spettacoli lirici più importanti.

Città vecchia di Monaco

La città vecchia di Monaco, cosa vedere

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La “Città Vecchia” di Monaco, perla di inestimabile bellezza

Monaco Vecchia, o Monaco-Ville, è il cuore pulsante del Principato: oltre alla vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo, passeggiare tra i suoi vicoli e le case colorate significa fare un tuffo nel passato. Rientra tra le cose da vedere a Monaco: il suo fascino è intatto, ed è forse questo che ci ispira assolutamente. Un dedalo di vicoli, scale e piazze, tra cui Place Saint Nicolas o Placette Bosio, in cui vige un profondo senso di ordine e pulizia. In realtà, le cose da vedere sono tantissime, come il Palazzo del Principe, il Palazzo del Governo, o ancora la Cattedrale e un Museo Oceanografico.

Museo Oceanografico

Tra i musei da non perdere quando ci si trova nei pressi di Montecarlo, il Museo Oceanografico ti permette di fare un “tuffo” metaforico alla scoperta del mondo marino. Fondato dal Principe Alberto I di Monaco nel 1889, è oggi sede di alcuni degli acquari più grandi e maestosi in Europa, con ben quattro ecosistemi da ammirare, tra cui la Laguna degli Squali, il Bacino del Mediterraneo, il Mare Tropicale e l’Odissea delle Tartarughe Marine. Non mancano aree tematiche immersive e interattive.

Palais Princier, il Palazzo dei Principi di Monaco

In alcuni periodi dell’anno, puoi visitare il maestoso Palais Princier, ovvero il Palazzo dei Principi di Monaco. I Grandi Appartamenti sono temporaneamente chiusi, ma sono molteplici i punti di riferimento al suo interno, tra cui la Sala del Trono, la Cappella del Palazzo o ancora la Galleria degli Specchi. Dal 1297, è la residenza della famiglia Grimaldi. Durante il governo di Ranieri III, il Palazzo ha vissuto i suoi antichi fasti e sono stati avviati numerosi interventi di rifacimento e restauro.

Il Giardino Giapponese e il Giardino Esotico

Sono ben due i giardini che ti consigliamo assolutamente di inserire nel tuo itinerario di cose da vedere a Montecarlo. Il primo è il Giardino Giapponese, che è stato creato su volere del Principe Ranieri III, con il sostegno e supporto dell’architetto paesaggista Yasuo Beppu. Un’oasi di relax che ti porta direttamente in Oriente, un Giardino Zen in onore della Principessa Grace Kelly. L’alternanza di alberi e piante, di sfumature diverse tra loro, crea un’atmosfera surreale. Il secondo giardino, sebbene sia temporaneamente chiuso fino al 2025, è il Giardino Esotico sulle alture di Monaco. Da non perdere anche la Grotta dell’Osservatorio, che si trova proprio in concomitanza con la scogliera del Giardino Esotico.

Gran Premio di Montecarlo

Il circuito di Montecarlo è dove si svolge annualmente il Gran Premio di Monaco di Formula 1. Molti si recano in questa zona lussuosa del Principato di Monaco proprio in concomitanza con l’evento: il circuito prevede molte strade del centro cittadino, e il record assoluto è stato stabilito da Lewis Hamilton nel 2019. Creato nel 1929, il tracciato è rimasto fedele a se stesso negli anni, fatta eccezione per alcune modifiche connesse alla viabilità della cittadina.

Escursioni e sentieri nei dintorni di Montecarlo

Cosa vedere nei dintorni di Montecarlo

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Villefranche-sur-Mer, escursione nei dintorni di Montecarlo

Cosa visitare nei dintorni di Montecarlo? Premessa: il periodo migliore per visitare la zona è la primavera, magari tra marzo e aprile, quando le temperature non sono eccessivamente fredde né calde, e il flusso turistico non è ancora ai massimi. Per quanto Montecarlo offra molteplici attrazioni, non possiamo non menzionare i dintorni. Questa località glamour di villeggiatura ti porta alla scoperta di spiagge mozzafiato, come la Spiaggia del Larvotto, che si trova sull’avenue Princesse Grace. Diversi i sentieri con panorama sulla Costa Azzurra, tra cui il Sentiero del Litorale di Cap d’Ail, 3 km di splendore nella natura.

Una menzione d’onore va a Villefranche-sur-Mer, borgo trecentesco orlato di spiagge, dal clima mite, con le barche dei pescatori sul molo, i panorami mozzafiato da Cap Ferrat e la baia di Villefranche, tra le più profonde del Mar Mediterraneo. Diverse le spiagge dove puoi prendere la tintarella in estate, tra cui Plages de Marinieres – spiaggia di ghiaia lunga 700 metri – o Plage de la Darse, dove puoi ammirare il porto. Molto particolare, ad appena due passi dal mare, è la Chapelle “Saint-Pierre” des Pêcheurs, cappella in stile romanico che è Patrimonio Artistico e Monumento Storico Nazionale della Francia. Oltre il Casinò, quindi, a Montecarlo e dintorno c’è (molto) di più da scoprire.

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Varsavia, itinerario di 7 tappe sulle tracce di Chopin

Varsavia, la capitale della Polonia, è una città che unisce storia, cultura e musica. Tra le sue strade risuona ancora la melodia di Fryderyk Chopin, uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Scoprire e visitare Varsavia proprio sulle tracce di questo illustre personaggio può essere una buona chiave di lettura e conoscenza della città! Ecco un itinerario per scoprire i luoghi che hanno segnato la vita di Chopin e immergersi nell’atmosfera della sua musica. Pronti per un viaggio emozionante di 7 tappe tra concerti, musei e passeggiate romantiche?

1. Museo Fryderyk Chopin

Il punto di partenza ideale per il nostro itinerario è il Museo Fryderyk Chopin, situato nel Castello Ostrogski. Questo museo è interamente dedicato alla vita e alle opere del compositore. Qui è possibile ammirare una collezione, la più grande al mondo, di manoscritti, lettere, strumenti musicali e oggetti personali di Chopin. Le mostre interattive permettono di ascoltare la sua musica e di approfondire la sua storia in un modo unico e coinvolgente.

2. Chiesa di Santa Croce

Rientrando a Varsavia, non può mancare una visita alla Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin. Dopo la sua morte, il cuore del compositore fu riportato in Polonia e murato in uno dei pilastri della chiesa, per sua volontà. Una targa commemorativa segna il luogo esatto, rendendo questo luogo sacro una vera e propria meta di pellegrinaggio per gli appassionati di Chopin.

3. Łazienki Park

Il Parco Łazienki è uno dei più grandi e belli parchi di Varsavia, e al suo interno si trova il monumento a Chopin. Di domenica, in primavera e estate, qui si tengono concerti gratuiti di pianoforte all’aperto. Musicisti di fama internazionale si esibiscono accanto alla statua del compositore, creando un’atmosfera magica e rilassante. Un consiglio? Portate una coperta e qualche snack, e godetevi un picnic musicale in questo splendido parco.

4. Università di Varsavia

L’Università di Varsavia è un altro luogo significativo nella vita di Chopin. Qui il giovane Fryderyk studiò musica, e ancora oggi l’università ospita eventi e concerti dedicati al compositore. Una passeggiata nel campus ti permetterà di immaginare com’era la vita di Chopin durante i suoi anni universitari.

5. Museo Nazionale di Varsavia

Per completare l’itinerario cittadino, vale la pena una visita al Museo Nazionale di Varsavia. Sebbene non sia interamente dedicato a Chopin, questo museo ospita una vasta collezione di opere d’arte polacca, molte delle quali risalgono all’epoca del compositore. È un ottimo modo per contestualizzare la vita e l’opera di Chopin all’interno della storia e della cultura polacca.

6. Le Panchine di Chopin

Varsavia non celebra Chopin solo attraverso musei e concerti, ma anche con un’iniziativa unica: le “Panchine di Chopin”. Queste panchine speciali, dislocate in vari punti della città, sono dotate di QR code. Scansionando il codice con il proprio smartphone, si può ascoltare una delle composizioni di Chopin e ottenere informazioni sulla sua vita e sulla sua musica. Le panchine sono posizionate in luoghi significativi legati al compositore, come il Parco Łazienki, la Chiesa di Santa Croce e l’Università di Varsavia. Questo percorso musicale all’aperto permette ai visitatori di immergersi nell’atmosfera di Chopin in modo innovativo e interattivo, rendendo la scoperta della città ancora più affascinante.

7. La casa natale di Chopin a Żelazowa Wola

Nei dintorni di Varsavia, a circa 60 km dalla capitale, si trova il villaggio di Żelazowa Wola, luogo di nascita di Chopin. La casa dove è nato è stata trasformata in un museo immerso in un pittoresco parco. Passeggiando tra i sentieri del parco, si possono ascoltare le composizioni di Chopin che risuonano dagli altoparlanti nascosti tra gli alberi. La visita a Żelazowa Wola è un’esperienza che combina natura e musica, regalando momenti di pura serenità.

Varsavia & Chopin

Varsavia ha un legame profondo e indissolubile con Fryderyk Chopin, che trascorse gran parte della sua giovinezza in questa città. Nato nel villaggio di Żelazowa Wola nel 1810, Chopin si trasferì a Varsavia all’età di sette mesi e vi rimase fino al 1830, quando lasciò la Polonia per Parigi. Durante questi anni formativi, studiò musica e iniziò a comporre, esibendosi per la prima volta in pubblico proprio a Varsavia. La città fu il palcoscenico della sua crescita artistica e personale, influenzando profondamente la sua musica. Per questo, ancora oggi, Varsavia celebra il suo legame con Chopin attraverso musei, monumenti e concerti che onorano la memoria del compositore.

Info pratiche

Come arrivare a Varsavia

Arrivare a Varsavia è semplice grazie all’aeroporto internazionale Chopin, che offre collegamenti diretti con numerose città europee e internazionali. Dall’aeroporto, il centro città è facilmente raggiungibile con taxi, autobus e treni.

Quando andare a Varsavia

Il periodo migliore per visitare Varsavia sulle tracce di Chopin è tra la primavera e l’autunno. Da maggio a settembre, i concerti gratuiti nel Parco Łazienki sono un’esperienza imperdibile. L’estate offre un clima piacevole per passeggiare nei parchi e visitare i luoghi all’aperto, mentre l’autunno regala colori spettacolari e un’atmosfera romantica. Anche in inverno, però, la città ha il suo fascino, con mercatini di Natale e concerti al chiuso che riscaldano l’anima.

Piatti e prodotti tipici

Durante il viaggio a Varsavia ci sarà senz’altro l’occasione di assaporare i piatti tipici della cucina polacca. Tra questi, i pierogi, ravioli ripieni di carne, formaggio, patate o funghi, sono un must. Il bigosh è uno stufato di carne e crauti, e il żurek è una zuppa a base di farina di segale con salsiccia e uova. Per i dolci, consigliamo di provare il sernik, una cheesecake polacca, e i pączki, soffici ciambelle ripiene di marmellata. Per gli adulti, sono da assaggiare la żubrówka, una vodka aromatizzata con erba del bisonte, e le birre locali come la Żywiec. E se si cerca un ricordo culinario da portare a casa, il miele polacco è noto per la sua qualità e varietà di sapori.

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Lago di Brienz, cosa fare e cosa vedere in questo angolo di paradiso svizzero

Un paesaggio svizzero da cartolina in piena regola: il Lago di Brienz è famoso proprio per questo motivo, e tanto altro. È uno dei due laghi a fiancheggiare Interlaken, ovvero la città tra i laghi di Brienz e di Thun. Alimentato dal fiume Aar (Aare in tedesco), è piuttosto vicino a Berna, e le cose da fare e da vedere, anche nei dintorni, sono molteplici. Qual è il periodo migliore per visitare il Lago di Brienz? E come strutturare l’itinerario per visitare al meglio questo angolo di paradiso in Svizzera? Ti aiutiamo noi: immergiti in uno scenario da favola, dove quiete, pace e placide acque ti permetteranno di dimenticare lo stress.

Come raggiungere il Lago di Brienz

Lago di Brienz, attività e cosa vedere

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La magnifica vista del Lago di Brienz

Il Lago di Brienz e il Lago di Thun sono conosciuti per essere i “laghi gemelli” della Svizzera. Un tempo avevano anche un nome proprio, ovvero Wendel, dal momento in cui erano un bacino unico. E, proprio come due gemelli, si sono “separati”: sulla base degli studi scientifici, il fatto sarebbe avvenuto prima dell’anno 1000. Ti trovi esattamente nella regione delle Alpi svizzere, e oggi la zona è considerata una dei tesori naturali: Brienz si trova a 20 km da Interlaken, e la particolarità è dovuta allo specchio d’acqua cristallino, di un azzurro intenso.

Per arrivare al Lago di Brienz ci sono molte strade e dipende da dove ti trovi: da Lucerna, per esempio, basta seguire il Passo del Brünig, proprio sulle montagne. Volendo, si può prendere il treno da Milano a Brienz: impiegherai circa 5 ore per raggiungere il posto. In alternativa, puoi viaggiare in auto imboccando l’autostrada svizzera A2, per poi arrivare al Lago di Lucerna e svoltare all’autostrada A8. Da Como, in auto, ci vogliono più o meno 4 ore.

Quando andare al Lago di Brienz e qual è il periodo migliore

Qual è il periodo migliore per visitare il Lago di Brienz? Questa destinazione è particolarmente popolare durante l’estate, in particolare perché offre molteplici occasioni di svago e attività outdoor, tra cui gite in barca ed escursioni. Invece, nella stagione invernale è possibile praticare sci di fondo. Sulla base di queste informazioni, ti consigliamo di scegliere la tua “stagione” del cuore, così da ammirare il paesaggio al meglio, con le alpi innevate: uno spettacolo per gli occhi.

Cosa fare al Lago di Brienz

Lago di Brienz in Svizzera: attività, sentieri, escursioni

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Lago di Brienz in Svizzera

Uno degli aspetti migliori di venire a Brienz in vacanza è la possibilità di arricchire la vacanza con tantissime attività. Quali? Se ti piacciono le escursioni, nei dintorni c’è l’occasione di percorrere molteplici sentieri, o provare la funivia del Faulhorn: in questo modo puoi ammirare il panorama dall’alto, e la vista è davvero mozzafiato. Una piccola informazione: trovandosi a un’altitudine di 1850 piedi, circa 564 metri, è perfettamente normale che di notte le temperature calino. Sì, anche in piena estate. Da non perdere, invece, il battello a ruote “Lötschberg”. Imperdibile una gita alle cascate di Giessbach, che si trovano proprio sopra il lago, e che rappresentano uno spettacolo naturale di enorme bellezza.

Si può nuotare al Lago di Brienz? Sì, in estate, c’è anche un lido, ovvero una piscina pubblica all’aperto, molto vicina alla stazione di Brienz. Puoi prenotare escursioni nell’Oberland Bernese, visitare il Museo di Ballenberg (l’unico museo all’aperto in Svizzera), o scoprire la parte più “romantica della zona”, ovvero la Brunngasse, che è conosciuta come la “via deliziosa d’Europa”. L’esperienza migliore da fare a Brienz? Con 30 franchi, prova le carrozze in partenza dalla ferrovia a vapore da Brienz, una tratta storica, che funziona da più di 100 anni (esattamente dal 1892). Il fascino è autentico, considerando che il servizio non è mai stato elettrificato. Per qualche ora, ti sentirai catapultata in un passato tanto lontano quanto vicino.

Cosa vedere nei dintorni del Lago di Brienz

Nei pressi del Lago di Brienz ci sono molte escursioni da fare. A 56 minuti in auto, ovvero 67,4 km, puoi visitare la città di Berna e i dintorni, oppure recarti a Thun. Il borgo medioevale svizzero è adagiato proprio sulle rive del lago omonimo, che un tempo era un “tutt’uno” con il Lago di Brienz. Questo agglomerato urbano, le cui prime tracce si fanno risalire al 2500 a.C., è assolutamente mozzafiato, uno di quei posti da visitare almeno una volta nella vita.

Puoi visitare Thun in un giorno, ma non dimenticare di inserire nel tuo itinerario i ponti di legno, il Castello di Thun e la Cattedrale. Dal Castello, peraltro, puoi scendere fino al centro storico mediante la Kirchtreppe, un sentiero mozzafiato con tetto in legno che funge da collegamento. Infine, a 31 minuti in auto dal Lago di Brienz (29 km circa), una meta d’eccezione: Spiez, che è fiancheggiata dal Lago di Thun. Una destinazione poetica, considerando le valli lussureggianti e i molteplici vigneti, che è ciò che la rendono famosa: oltre alle tipiche attività legate agli sport invernali, puoi ammirare il Castello di Spiez, o Schloss Spiez, con elementi architettonici tipici dello stile gotico, barocco e rinascimentale. Da non perdere una degustazione di vini, viste le fattorie del “vino alpino” presenti sul territorio.

Alla scoperta di Interlaken, la città tra i laghi di Brienz e Thun

Cosa vedere e cosa fare a Interlaken

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Interlaken, la “Città tra i due Laghi, Thun e Brienz”

I battelli di linea del Lago di Brienz servono numerose località, tra cui Interlaken, ovvero la Città tra i due laghi: è una stazione di villeggiatura che si trova sulla riva occidentale. Pittoresca? A dir poco, considerando che qui puoi ammirare tantissime attrazioni, come il Museo del Turismo o ancora il Giardino Giapponese. Una gita in giornata a Interlaken non può non prevedere una visita alle Grotte di San Beato, così da scoprire sentieri unici immersi nella natura. Una meta escursionistica vicino Brienz da non perdere in alcun modo: il percorso è molto ben tracciato, dove osservare stalattiti e stalagmiti che hanno milioni di anni alle “spalle”. Volendo, c’è anche un museo per approfondire ulteriormente la conformazione del territorio e informazioni sulla speleologia. Per gli appassionati di escursioni, il punto di riferimento è l’escursione verso la stazione ferroviaria più alta d’Europa, lo Jungfraujoch, che in tedesco si traduce con Sella della Fanciulla. Che dire: organizzare una vacanza in questo angolo di paradiso arricchisce culturalmente e umanamente.

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Cosa fare a Faial, perla delle Azzorre sempre più amata dai turisti

Il poeta Raul Brandão la soprannominò “Ilha Azul”, l’isola azzurra, a causa delle tante ortensie presenti sul suo territorio: è Faial, isola delle Azzorre che, di anno in anno, vede aumentare la presenza di turisti.

Con una superficie di 173 chilometri quadrati, e una popolazione di circa 15.000 persone, Faial ha il punto più elevato a 1043 metri: è il Cabeço Gordo, vulcano dall’ampia e profonda caldera. Del resto, si tratta di un’isola d’origine vulcanica che, insieme a São Jorge e Pico (da cui la separa solo un canale largo 6 chilometri), forma le cosiddette “isole del triangolo“.

Ma cosa si può fare, a Faial? Scopriamo tutto quello che c’è da vedere in questa graziosa isola dove la natura incontaminata è circondata da uno splendido mare cristallino.

Il museo a cielo aperto nel porto di Horta

Cosa vedere a Faial? Oltre a rilassarsi lungo le sue splendide spiagge e immergersi nella natura incontaminata che la riveste, l’isola custodisce un gioiello d’arte che vale la pena di essere ammirato. Si tratta dell’affascinante e vivace sequenza di dipinti sui muri del porto di Marina di Horta: coloratissimi disegni che i marinai, fin dai tempi antichi, realizzavano a mano come simbolo di buon auspicio.

A rendere famosa Faial sono infatti proprio i suoi murales: iscrizioni antiche e dipinti che ricoprono interamente il muro del porto, prima grigio ed oggi un caleidoscopio di colori che rendono quest’isola ancor più speciale. Si racconta che fu un misterioso equipaggio di una barca a vela attraccata al porto di Horta ad aprire le danze, realizzando il primo disegno per lasciare un ricordo su questo lembo di terra isolata dal resto del mondo. Da quel momento, sono stati moltissimi i navigatori che hanno realizzato piccole o grandi opere d’arte su questa parete che è diventata una grande tela esposta per essere ammirata da chiunque.

Esiste persino una superstizione che circola a proposito dei disegni sul muro del porto: l’imbarcazione che non lascia un ricordo, si dice vada incontro a cattiva sorte. Per questo motivo molti equipaggi e velisti si cimentano con pennello e colori per raccontare con parole o figure la propria esperienza di viaggio.

Isola di Faial: i dipinti nel porto di Horta

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Dipinti sul muro del porto di Horta

Natura incontaminata: vulcani e parchi naturali

Gli amanti della natura non possono perdersi l’immersione nell’entroterra di Faial. Per godersi gli scenari più belli dell’isola si sale sull’antico vulcano del Monte Guia, oppure si raggiunge il promontorio di Ponta da Espalamaca, affacciato sul porto.

Percorrendo una strada circondata dalle ortensie, invece, si arriva alla Caldeira, cratere del vulcano Cabeço Gordo dal diametro di due chilometri e sito nel cuore di Faial: ci si può fermare lungo uno dei tanti punti panoramici che permettono di ammirarla, oppure organizzare un’escursione compiendo un percorso di 8 chilometri che ne seguono la circonferenza. Nelle giornate più terse, da qui è possibile vedere le altre isole del triangolo e addirittura l’isola di Graciosa.

Nella zona più a ovest dell’isola spicca invece il Vulcão dos Capelinhos (un altro dei 10 vulcani dell’isola), lungo la Península do Capelo, con il suggestivo faro che è stato rovinato dall’ultima eruzione più recente, tra il 1957 e il 1958. Si può raggiungere il faro e il vicino Centro di Interpretazione del Parco Naturale, ed è possibile percorrere circa 3 chilometri di camminata per raggiungere la cima del vulcano. In tal caso è necessario prenotare preventivamente la visita, poiché l’accesso a questi siti è limitato.

Isola di Faial: la Caldeira e le ortensie

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Vulcano Caldeira

Le spiagge di Faial

Non mancano di certo le spiagge, che rendono Faial l’isola perfetta per il relax e gli sport d’acqua. Alternate tra ciottoli e la fine sabbia nera di origine vulcanica troviamo alcune delle spiagge più belle: Praia do Almoxarife, a nord di Horta, Praia Norte (o Fajã), un’ampia spiaggia di sabbia nera, Praia Varadouro, Praia Alagoa e Praia Porto Pim, nel cuore di Horta, con la sua sabbia fine e chiara.

Oltre alle spiagge e alle calette, Faial custodisce anche una serie di spettacolari piscine naturali raggiungibili tramite scalette, come Porta da Eira, Comprido e Porta da Salao.

Praia di Porto Pim nell'isola di Faial

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Praia di Porto Pim

Whale whatching e sport d’acqua

Porto Pim non ospita soltanto la spiaggia più chiara dell’isola di Faial, ma anche la suggestiva Stazione delle Balene, una vecchia fabbrica in cui venivano lavorate le loro carni e in cui veniva estratto un olio particolare che veniva usato anticamente per alimentare le lanterne.

Oggi le balene non vengono più cacciate, ma da Faial partono numerose imbarcazioni che permettono di vivere l’avventura del whale watching. Non si avvistano solo balene, ma anche delfini e altri cetacei che formano un patrimonio marino di inestimabile valore da proteggere e da trattare con rispetto.

I venti che sferzano sull’isola di Faial la rendono il sito perfetto per gli sport d’acqua come il windsurf, il surf, la vela e il canottaggio, oltre alle immersioni in mare aperto organizzate e guidate da sub esperti.

Feste e tradizioni

Faial non è soltanto natura incontaminata e spiagge mozzafiato, ma anche un’area ricca di tradizioni antiche e di una cultura popolare tramandata di generazione in generazione. Se vi trovate lì il 24 giugno potrete assistere alla festa celebrata in onore di San Giovanni (Festa de São João), mentre in agosto potrete partecipare alla Semana do Mar, la settimana del mare di Horta (chiamata anche la “capitale dei velisti”), totalmente dedicata agli sport nautici.

Come si arriva a Faial

Il mezzo migliore per raggiungere Faial è l’aereo, atterrando all’aeroporto di Horta, dove operano le compagnie Azores Airlines e SATA Air Açores: la prima collega l’isola a Lisbona, la seconda con le altre isole Azzorre. Partendo dall’Italia, quindi, l’ideale è prendere un volo per Lisbona e poi da lì un volo per Faial.

In alternativa si può scegliere la barca, nel caso in cui si provenga da una delle altre isolette che formano l’arcipelago.

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Castello di Vianden in un borgo da favola: cosa vedere e informazioni

Il Castello di Vianden si trova in una cornice da favola: siamo in Lussemburgo, precisamente a Vianden, in uno dei borghi più famosi in Europa. Se hai sempre sognato di visitare il Castello delle Principesse visto nelle grandi fiabe, Vianden ti porta in un luogo senza tempo, che non ha mai tradito la sua identità, immerso in un contesto lussureggiante. Monumento di spicco di Vianden, il Castello è uno dei più grandi (aggiungiamo maestosi) che tu possa mai visitare. Ti raccontiamo la sua storia, cosa vedere e cosa fare e tutte le informazioni utili per una visita indimenticabile.

La storia del Castello di Vianden

Castello di Vianden, storia e origini

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Castello di Vianden, le origini e la costruzione

A una prima occhiata, puoi osservare sin da subito le sue ottime condizioni: sono stati diversi gli interventi di restaurazione nel corso dei secoli per mantenere la sua bellezza. Le prime tracce della costruzione del Castello di Vianden risalgono al lontano IV secolo: all’epoca era un sito destinato alla guarnigione ufficiale dell’armata romana. Dal primo forte, poi, siamo giunti all’ampliamento avvenuto durante l’epoca carolingia. Ma ci sono voluti ulteriori secoli di storia per la realizzazione completa del castello che ammiriamo oggi, esattamente a partire dall’XI secolo. La sua costruzione è continuata nel corso dei secoli, con modifiche, ampliamenti e ulteriori apporti architettonici importanti.

Dallo stile romanico dell’XI secolo, siamo passati all’introduzione dello stile gotico, esattamente tra il XIII e il XIV secolo. Sono stati i Conti di Vianden a modificare ulteriormente l’aspetto del Castello, per poi passare nelle mani degli Orange-Nassau, che invece hanno introdotto le influenze rinascimentali, esattamente nel 1417. Quando è stata completata la costruzione? Ebbene, questo luogo è speciale proprio per questo motivo: da quel sito risalente al IV secolo, siamo giunti al XVII secolo. Millenni di storia che oggi puoi ammirare con i tuoi occhi, alla scoperta delle varie modifiche avvenute nel corso dei secoli. Oggi – anzi, esattamente nel 1977 – gli Orange-Nassau, dopo più di 500 anni, hanno ceduto il Castello di Vianden al Granducato. Nello stesso anno, è stato restaurato con lo scopo di preservare la sua bellezza e forma storica.

Come raggiungere il Castello di Vianden

Visitare il Lussemburgo è un’esperienza da non perdere. Vianden si trova esattamente al nord del Paese, precisamente nel distretto di Diekirch: ti trovi quasi al confine con la Germania. Come raggiungere il borgo e il Castello? Dalla capitale del Lussemburgo, impieghi qualche ora di treno (poco meno di tre, tra treno e bus). In alternativa, è possibile prendere il bus diretto per Vianden. Nei suoi dintorni c’è un parcheggio, il cui costo è di circa 4,00 euro, ma dipende dalle ore di sosta. Il modo più facile per raggiungere il Castello è in auto (dista 50 km dalla Città del Lussemburgo).

Cosa vedere al Castello di Vianden

Cosa vedere al Castello di Vianden

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Finestra panoramica del Castello di Vianden

Città e Castello di Vianden sono stati inclusi nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO nel 2013. Al suo interno si trova un centro dedicato ai visitatori, che offre un approccio didattico al Castello: puoi immergerti totalmente nella sua storia, ripercorrendo le modifiche nel corso dei secoli, una sorta di “sentiero immersivo” attraverso la storia. Il progetto è stato curato da esperti storici, archeologici, architetti, con documenti storici.

Una volta arrivata a Vianden, non puoi non innamorarti della vista panoramica: il Castello si trova in una posizione privilegiata, a 310 metri dalla vallata sottostante. Sono due le strade che ti conducono al Castello: la prima include la possibilità di oltrepassare il ponte e di seguire la strada in salita. La seconda, invece, prevede l’arrivo al Castello in funivia, raggiungendo la stazione della Télésiege. Il tragitto dura pochi minuti, e la vista è mozzafiato.

Arrivata al Castello, accedi dall’ampia corte, dove puoi subito osservare la torre ottagonale: il secondo step è la visita alle sale, molte delle quali sono arredate. Da non perdere assolutamente la Sala dei Cavalieri, la Sala Bizantina, la Cappella, la Galleria Monumentale e il pozzo. Non manca un souvenir shop dove fare acquisti, per sé e per i cari a casa. Al di là delle sale finemente restaurate, rimarrai senza parole di fronte ai cortili interni ben curati, ai saloni decorati, con una collezione di arredi antichi e armi medioevali. Particolare menzione per la vista dalle finestre del Castello, che offrono uno spaccato sul borgo cittadino.

Non privarti di una visita nel grazioso e idilliaco borgo di Vianden: tra stradine e ciottoli, le sponde del fiume Sauer, la tranquillità e la pace del luogo, sono molteplici le cose da vedere. Nel tuo itinerario ti suggeriamo di inserire il Convento dei Padri Trinitari, la Chiesa dell’Ordine della Santa Trinità, il Museo del Giocattolo e, ovviamente, per gli appassionati di letteratura (e non), la splendida statua di Victor Hugo, proprio di fronte all’abitazione dove ha soggiornato per le vacanze, e che oggi ospita il museo.

Informazioni sulla visita al Castello di Vianden: orari, biglietti, visite guidate

Castello di Vianden: biglietti, orari, visite guidate

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Castello di Vianden, i magnifici dintorni

Il Castello di Vianden è aperto tutti i giorni, generalmente dalle ore 10.00 fino alle ore 18.00, ed è chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio. Oggi è persino possibile festeggiare eventi e cerimonie al suo interno: le sale ospitano da 40 a 220 persone. Per visitarlo, non è necessaria la prenotazione. Aggiungiamo che, se viaggi con il tuo amico a quattro zampe al seguito, i cani sono ammessi nel cortile e nella caffetteria. Ulteriori date da prendere come riferimento:

  • dal 02/01 al 28/02 dalle 10:00 alle 16:00;
  • dall’1/03 al 31/03 dalle 10:00 alle 17:00;
  • dall’1/04 al 30/09 dalle 10:00 alle 17:00 18:00;
  • dall’1/10 al 31/10 dalle 10:00 alle 17:00;
  • dall’1/01 al 30 dicembre dalle 10:00 alle 16:00.

Per quanto riguarda il costo del biglietto, ecco come viene differenziato, tenendo presente che i costi non sono i medesimi durante la Festa Medievale:

  • Adulti: 10 euro;
  • Studenti da 13 a 25 anni: 5 euro;
  • Bambini da 6 a 12 anni: 2.50.

All’ingresso è possibile richiedere un’audioguida disponibile anche in italiano al costo di 2,00 euro. Per una visita guidata, è necessario contattare l’e-mail ufficiale del Castello di Vianden. Il costo del tour si somma al prezzo del biglietto, quindi devi considerare 85 euro in più (a persona). L’ingresso al Castello è gratuito con la Luxembourg Card, che ti permette di scoprire le numerose attrazioni in Lussemburgo. Non vedi l’ora di scoprire il Castello delle fiabe più bello d’Europa? Non ti rimane che pianificare il tuo viaggio.